Fabbricalager multarecord albengalese
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Fabbricalager multarecord albengalese
52 Sabato 31 ottobre 2015 Grumo Nevano Il Mattino Somma Vesuviana Il lavoro nero Il triangolo dell’illegalità Falsificavano certificati di cittadinanza: due denunciati Fabbrica lager multa record al bengalese Senza contratto 47 operai 10 erano clandestini Sanzioni per 400mila euro Marco Di Caterino GRUMO NEVANO. Lavoro nero, operai clandestini e scarsa sicurezza sui luoghi di lavoro. Un trinomio che ormai siripetedatempotraSant’Antimo.Casandrino e Grumo Nevano, un tempo triangolo d’oro del pronto moda, oggi un veri e proprio porto delle nebbie dove soprattutto griffe nazionali ed estereaffidanoinsubappaltoabengalesi e pakistani titolari di laboratori di sartoria,verieproprilager,ilconfezionamentodicapi diabbigliamento. Ieri la statistica dei sequestri è stata ancora aggiornata. A Grumo Nevano, in strada cieca del centralissimo corso Garibaldi,icarabinierihannoscoperto e sequestrato l’ennesimo opificio dove erano impiegati 47 operai, dieci dei quali senza la prescritta assicurazione contributiva, vale a dire a «nero», e tra questi nove non in regola con le norme del permesso di soggiorno e quindi clandestini. Per il titolare, un cittadinodel Bangladeshdi38anni,giànotoalleforzedell’ordineperfattisimili,èscattataunarafficadidenunce,penali,civili eamministrative.L’uomosièvistonotificare sanzioni per oltre trecentomilaeuroperdecinediviolazionipenali, e poco più di centomila euro per sanzioni amministrative. I carabinieri hanno posto sotto sequestro penale 30 macchinari per la produzione di abitiqualimacchinedacucire,pressatricieferridastiroel’interolocaleadi- Daniela Spadaro bito ad opificio per il confezionamento di capi d’abbigliamento avente superficie complessiva di circa duecento metri quadrati, per un valore complessivo stimato 250mila euro. Il blitz è stato portato a segno dai carabinieri della caserma di Grumo Nevano, diretta dal maresciallo Antonino Bruno,chehacompetenzaanchesullavicina Casandrino, altro epicentro di questo fenomeno, e dai militari del NucleoOperativodelgruppodiNapoli e del comando carabinieri per la tuteladellavoro,unataskforcecheoltre un anno e mezzo è impegnata in una serie di controlli e servizi di monitoraggio, per contrastare lo sfruttamentodimanodoperaclandestinaeverificare la corretta applicazione delle regole a tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. E anche in quest’ultimocaso,imilitarihannoaccertato una incredibile serie di inosservanze, anche delle più elementari, sulle norme antinfortunistiche e su quelle igienico-sanitarie.Dallemacchinepercucire,obsoleteepericolose, all’impianto elettrico realizzato con fili volanti e con i collegamenti a vista e a rischio di scarica elettrica. I servizi igienici, non a norma e davvero moltosporchi,eranoutilizzati dagli operai anche per prepararsi da mangiare. Nessuno delle maestranze avevaseguitogliobbligatori corsi per la sicurezza e quelli per il primo soccorso. Insomma un vero e propriolager,doveglioperailavoravanoanchequattordiciore,sabatocompreso, a cui si deve aggiungere anche una mezza giornata domenicale, quandosi avvicinava ladata di consegna dei capi di abbigliamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA m.d.c. SOMMAVESUVIANA. Interdizioneperun anno dai pubblici uffici per A. N., ex responsabiledell’ufficio StatoCivile di Somma Vesuviana. Era questo il ruolo che ricopriva il dipendente comunale quando fu raggiunto da un avviso di garanziaagiugnoscorsodopounaperquisizionedeimilitariinmunicipioeil sequestro del suo pc, ma da allora era stato trasferito ai servizi sociali. Ieri un’altra tappa dell’inchiesta che va avanti da aprile e l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa il 22 ottobre scorso dal gip del tribunale di Nola su richiesta della Procura. Perildipendenteeperunadonnabrasiliana – presidente di un’associazionediinterscambioculturaletraItaliae Brasile - che a lui sarebbe legata da una relazione sentimentale. I due sono ritenuti responsabili, in concorso, delreatodicorruzioneperunattocontrario ai doveri del proprio ufficio. L’obiettivoeraassicurarechelepratiche di rilascio della cittadinanza italianainfavoredicittadinibrasilianiandassero a buon fine, anche in presenza di gravi vizi formali nella documentazione. L’inchiesta non finisce qui, perché altre due persone risultano indagate. A giugno scorso i militari di SommaVesuvianaalcomandodelmarescialloRaimondoSemprevivoportarono via atti, fascicoli, faldoni e un computer in uso proprio ad A.N. Il coinvolgimento del dipendente, che avrebbe più volte – secondo gli inquirenti – sfruttato la sua posizione a Palazzo Torino per favorire rilasci illeciti didocumenti, sarebbe venutofuori da un’indaginediversa riguardante cittadinibrasilianiepoiavallatodalleintercettazioni disposte negli ultimi mesi. Nel blitz di giugno in municipio i carabinieri ascoltarono alcuni dipendenti e, in assenza del responsabile furono convocati, nell’ufficio del quale poi portarono via il materiale occorrente perleindagini,ilsindacoPasqualePiccolo e il segretario comunale. Per la donnabrasilianacoinvoltanellavicendasonostatidispostil’obbligodifirma e il divieto di dimora. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Casoria Detenevano griffe false in officina: due in manette Lotta al mercato del falso: i carabinieri scoprono un deposito-laboratorio dove venivano «apparecchiati» scarpe e capi di abbigliamento con marchio contraffatto. Due le persone denunciate e tolti dal commercio illegale migliaia di pezzi, pronti ad invadere il mercato della contraffazione nell’hinterland a nord di Napoli. Il blitz dei carabinieri della caserma di Afragola, diretta dal luogotenente Fedele Del Vecchio in un garage di via Nicola Rocco a Casoria, dove sono stati sorpresi due fratelli di 60 e 55 anni, con precedenti penali specifici, intendi a completare le confezioni di scarpe e capi di abbigliamento. E in questa sorta di laboratorio, ultima catena della filiera del falso, c’era davvero di tutto. Centinaia di paia di scarpe Hogan e Fred Perry, di ottima fattura e realizzare con materiale di buona qualità, e capi di abbigliamento quali i ricercatissimi piumini Colmar, le camicie Harmont & Blaine, Burbery e Fred Perry. E ancora magliette polo e maglioni della Harmont & blaine, Burbery, Ralph Lauren, Liu-jo e Fay. E poi tutta le serie di pantaloni Harmont & Blaine, Armani, Desquared, Roy Rogers e Don Dup, per finire ai cappelli e sciarpe marchiati Fred Perry e Liu Jo. I militari hanno accertati che nel box garage non solo veniva stoccato il prodotto finito ma si procedeva a «perfezionare» le confezioni per renderle identiche a quelle originali. I carabinieri infatti, oltre alle calzature e ai capi di abbigliamento hanno sequestrato centinaia di etichette Hogan con prezzo e numero di scarpa, talloncini e bollini da apporre sulle scarpe, etichette adesive da apporre sulla scatola, fogli velina per incartare o sacchetti con il marchio. fatti&persone Cardito Villarica Caivano Melito Grande festa a scuola per la maestra centenaria Alessandrina Cantone Maxi sequestro di beni all’imprenditore dei clan Paolo Vitagliano La città in festa per i 100 anni della maestra AlessandrinaMarinoCantone.Teatrodellietoeventoèstatol’istitutoCilea-Mameli,presiedutodalladirigentescolasticaRosariaPeluso,chehasottolineato il notevole contributo dato alla scuola in 44 anni di servizio. L’ex insegnante, vedova di Gennaro Cantone, scomparso nel 1956, è stata circondata dall’affetto di familiari, alunni, docenti, genitori e cittadini. Presenti tra gli altri il sindaco Simone Monopoli, la vicesindaco Diana Bellastella, l’assessore alla pubblica istruzione, Mena Sorrentino, e Gaetano Di Mauro (presidente del circolo culturale Pepe). «Mia mamma ha sempre vissuto intensamente - ha commento Lina Cantone, dirigente scolastica dell’istituto Galilei di Cardito - e ha continuato ad essere un modello di vita anche dopo la pensione, dedicandosi all’educazione dei nipoti e continuando ad ampliare le sue conoscenze conviaggi eletture.Tuttoquestosenzatrascurare il suo hobby preferito: il lavoro a maglia. Anchequièstataunagrandemaestra etuttoracontinua a dedicarsi a questo piacevole passatempo». ant. parr. Beni per un valore di 600 mila euro sono stati sequestrati dalla Polizia - su disposizione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli - ad un imprenditore, Paolo Vitagliano, di 55 anni. Vitagliano, condannato nel 2009 per associazione per delinquere di stampo mafioso e legato al cartello dell'«Alleanza di Secondigliano» riforniva per conto dell'organizzazione i «magliari», venditori di falsi giubbotti in pelle e falsi trapani Bosch, che operano in America. Più recentemente il clan Licciardi-Contini, componenti dell' «Alleanza di Secondigliano», lo avevano estromesso. Vitagliano aveva quindi ripreso la propria attività di distribuzione di merce contraffatta avvicinandosi al clan Di Lauro. I beni sequestrati, intestati a Vitagliano o a suoi parenti stretti, comprendono: una quota del 50% di un capannone di oltre 500 mq, nella zona di Poggioreale, un' abitazione a Baia Domitia, in viale degli Oleandri. Inoltre il pregiudicato risultava intestatario del 25% della «Gaming & Betting» srl, società di scommesse sportive con sede a Melito, di quattro conti correnti bancari e postali e di tre tra auto e motocicli. Un torneo di tennis nel fascino intramontabile del «racchettino» Obesità infantile il nutrizionista Viscosi risponde agli studenti «Obesità infantile». È il tema del forum svoltosi presso il 1˚ circolo didattico «Rodari», presieduto dalla dirigente scolastica Rosanna Mascoli. L’happening sanitario, rivolto alle classi quarte, èstato messoapuntoincollaborazione conl’associazione onlus Cen. C.i.t (Centro contro i tumori). Relatore è stato il nutrizionista Bruno Viscosi, specialista in endocrinologia. Tante le domande dei baby studenti alle quali Viscosi ha risposto con semplicità e chiarezza. Nel suo intervento, il medico ha sottolineato la necessità diprevenirel’insorgenzadell’obesitànell’infanzia, poiché la malattia provoca notevoli problemi di salute•e le spese di trattamento per le sue conseguenzepossonoesseremoltoelevate.«Negli ultimi decenni - ha evidenziato Viscosi - le percentualidi obesità infantile sono quasi triplicatee,purtroppo,glieffettipossonoessere•duraturi e profondi. Dunque è un problema di notevole rilevanza sociale e il fenomeno, che in Italia colpisce un bambino su quattro, è il risultato di un bilancio energetico positivo protratto nel tempo con l’assunzione di più•calorie•diquante se ne consumano». giu.pa. Passionetennis, con un tuffo al passato. I giocatoridel circolo di corso Italia rispolverano la sorpassata racchetta di legno o grafite, per un torneo socialetratutti gliiscritti,dal saporegoliardico e con poco agonismo. Saranno in campo con le divise bianche degli anni ’60, pantaloncini e magliette dal designer semplice, impugnando il cosiddetto racchettino, con manico corto, piatto largo e corde più morbide; insomma visioni del tennis di una volta. La particolare manifestazione si svolgerà dal 7 novembre, per rievocare il passato tennistico di tutti i soci frequentatori. Un tabellone con partite di singolo: ogni match verrà disputato con la formula di un set al meglio di nove games, con il tiebreak sull’otto pari. Circa cento gli iscritti, per la supercoppa messa in palio dal sodalizio, presieduto da Antonio D’Alterio. Al circolo, intanto, proseguono le iniziative sociali, che hanno visto nei giorni scorsi alcuni soci sommelier alle prese con i vini della regione. A tavola,dunque,aspettando la serieC,il piattoforte sportivo del club, che ritorna nei grandi circuiti tennistici nazionali dopo molte attività in campo promozionale giovanile. gio.mau. Composite IL_MATTINO - CIRC_NORD - 52 - 31/10/15 ---- Time: 31/10/15 00:26