Tessuti molli

Transcript

Tessuti molli
dental
bone & tissue
regeneration
botiss
biomaterials
Jason® membrane
collprotect® membrane
Membrane di collagene naturale per la tecnica GBR/GTR
Fondamenti clinici e scientifici
Tessuti molli
PD Dr. Dr. Daniel Rothamel et al.
Naturali
Sicure
Riassorbibili
1
botiss regeneration system
Straumann® Emdogain®
maxresorb® flexbone*
collacone max*
le
tura
®..
ag
ss
Fle
v
bo
nz
Pote
sintetico
iale biologic
o
uma
no
cerabone®
6
mesi
ino
Straumann®
BoneCeramic™
4-6
mesi
6-9
mesi
2-3
mesi
Progre
RIC
3-6
mesi
mucoderm®
A
INIC
CA
botiss academy
Jason®
membrane
Integrazione
sso clinico
ER
collprotect®
membrane
Barriera
6-9
mesi
Integrazione
2
Jason® fleece
collacone®......
2-4
settimane
collagene naturale
maxresorb®
Guarigione
rbimento control
lato
Riassorbimento
maxresorb®
inject
Attiva
zion
e
ibilità
ss o
Ria
4-6
mesi
Tessuti molli
Rigenerazione
3-4
mesi
®
maxgraft® bonering
maxgraft® bonebuilder
6-9
3-4
mesi
Rigenerazione
a
e d melog
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e
ma nine tric
ed
ello
6 - 12
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mesi
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Mantenimento osseo mesi
Tessuti duri
maxgraft
pro
Aumento osseo
na
ene
coll
ico
ntet
+ si
FORMAZIONE
CL
bone & tissue days
cerabone®
Straumann®
maxresorb®
BoneCeramic™
maxresorb®
inject
maxgraft®
bonebuilder
Osso naturale di origine
bovina
Fosfato di calcio
bifasico sintetico
Fosfato di calcio
bifasico sintetico
Pasta ossea sintetica
iniettabile
Blocchi ossei allogenici
Anello di tessuto osseo
personalizzati per ciascun allogenico
paziente
Alloinnesto umano
trattato
collacone®
max*
maxresorb®
flexbone*
Straumann®
Emdogain®
Jason® fleece /
collacone®......
collprotect®
membrane
Jason®
membrane
mucoderm®
Cono alveolare
(Composito di
CaP / Collagene)
Blocchi flessibili
(Composito di
CaP / Collagene)
Amelogenine - proteine
della matrice dello
smalto
Tampone di collagene /
Cono di collagene
Membrana di collagene
naturale
Membrana di pericardio
naturale
Matrice di collagene
tridimensionale
naturale
* Disponibile a breve
maxgraft®
bonering
maxgraft®
PD Dr. med. dent.
Daniel Rothamel
Centro di odontoiatria e chirurgia oro-maxillo-facciale
dell’Università di Colonia
- 2013, specializzazione in chirurgia oro-maxillo-facciale
- Dal 2010: docente presso la Clinica e il Policlinico per la
chirurgia plastica facciale e della mandibola e il Policlinico
interdisciplinare per l’implantologia e la chirurgia orale
(Prof. univ. Dr. Dr. Zöller), Clinica universitaria di Colonia
- Conferimento di venia legendi per “odontoiatria e chirurgia
oro-maxillo-facciale” all’Università di Colonia. Titolo della tesi
di abilitazione: “Trattamento dei difetti del processo alveolare
con blocchi ossei artificiali con e senza impiego di fattori di
crescita ricombinanti. Indagini istomorfometriche in modello
PD Dr. Daniel Rothamel
animale.“
- 2008, dottorato Dr. med., magna cum laude,
.................................................
Heinrich-Heine Universität di Düsseldorf
Titolo: “Biocompatibilità, degradazione e aspetti angiogenetici
delle membrane di collagene per la rigenerazione tissutale
guidata“
- 2007, specializzazione in chirurgia orale
- 2004, dottorato Dr. med. dent., magna cum laude,
Heinrich-Heine Universität di Düsseldorf
Titolo: “Individuazione di un nuovo metodo per la
quantificazione termo-energetica dell’ipersensibilità“
Già durante i suoi studi di medicina il Dr. Daniel Rothamel si è occupato di questioni e aspetti relativi alla rigenerazione ossea e all’implantologia. Ha pubblicato più di 80 articoli, tra cui molti su rinomate riviste scientifiche internazionali. È revisore di diverse riviste
e relatore a congressi e corsi di addestramento sia in patria che
all’estero. Il fulcro della sua ricerca e delle sue conferenze è relativo
a temi specifici quali la Guided Bone Regeneration (GBR), la Socket
Preservation, le superfici implantari, le membrane di collagene, i sostituti ossei, i fattori di crescita, i traumi facciali, la riabilitazione dopo
tumore e gli emostatici.
3
Collagene una proteina versatile
Il collagene fa parte della famiglia di proteine strutturali della matrice extracellulare e costituisce la parte più importante di pelle, vasi
sanguigni, tendini, cartilagini, ossa e denti. Rappresenta il 25% delle proteine del corpo e addirittura l’80% delle proteine del tessuto
connettivo. Sono noti circa 28 tipi diversi di collagene che si distinguono nella sequenza primaria della loro catena peptidica1.
Le tre catene peptidiche sono avvolte a tripla elica e formano in
questo modo una fibrilla di collagene; il legame di più fibrille crea le
fibre di collagene. Queste fibre sono particolarmente resistenti alla
trazione: sulla loro stabilità si basano ad esempio la resistenza alla
trazione dei tendini e la flessibilità dell’osso. Il collagene viene sintetizzato da cellule specializzate come i fibroblasti e gli osteoblasti.
Tipi di collagene
La colorazione istologica della pelle evidenzia la fitta rete di fibre di collagene.
Il collagene di tipo I è quello che ha la maggiore distribuzione e occupa la percentuale più elevata del corpo. Si tratta di una proteina
fibrillare del tessuto connettivo e si trova soprattutto nella pelle, nelle
ossa, nei tendini, nei legamenti e nelle fibrocartilagini, ma anche negli organi interni e nei loro rivestimenti di tessuto connettivo, quali ad
esempio il pericardio o il peritoneo. Il tessuto connettivo gengivale
è formato da circa il 60% di collagene di tipo I. Altri collageni imporRete di fibre di collagene in un
tessuto di collagene di derma suino
tanti sono il tipo II, III e IV. Il collagene di tipo II è una componente importante della matrice extracellulare della cartilagine elastica e ialina.
Il collagene di tipo III è detto anche elastina ed è quello responsabile
dell’elasticità di vasi sanguigni e di molti tessuti come la pelle e il
tessuto dei polmoni. Il collagene di tipo IV è l’elemento strutturale
più importante della lamina basale.
Presenza dei collageni più diffusi
Collagene di tipo I
Pelle, ossa, tendini,
legamenti, fibrocartilagini, cornee
Collagene di tipo II
Cartilagine (elastica e ialina),
dischi vertebrali, corpo vitreo
4
Collagene di tipo III
Pelle, sistema cardio-circolatorio
Collagene di tipo IV
Lamina basale
Brown JC, Timpl R.,The collagen superfamily.
Int Arch Allergy Immunol. 1995 Aug;107(4):484-90.
1
Membrane di collagene
per la tecnica GBR e GTR
Tecnica GBR e GTR
Le membrane di collagene vengono impiegate già da molti anni nella rigenerazione
tissutale guidata (Guided Tissue Regeneration - GTR) e nella rigenerazione ossea guidata (Guided Bone Regeneration - GBR). Il principio di questa tecnica si basa sull’applicazione di una membrana che funga da barriera per separare le cellule rigenerative
e a lenta proliferazione (come osteoblasti e cellule parodontali) dalle cellule epiteliali e
del tessuto connettivo a rapida proliferazione. In questo modo diventa possibile una
rigenerazione predicibile del tessuto perso.
La tecnica GTR serve alla rigenerazione dell’apparato di sostegno dei denti. Mediante
l’applicazione di una membrana barriera tra epitelio e dente si assicura alle cellule
del legamento parodontale il tempo e lo spazio per la rigenerazione. Nella tecnica
GBR le membrane vengono utilizzate prevalentemente insieme a un materiale osseo
sostitutivo. La membrana viene applicata su un difetto osseo che a sua volta viene
riempito con un materiale osseo sostitutivo. Quest’ultimo impedisce il collasso della
membrana dentro il difetto e funge da guida per le cellule (ovvero protocellule ossee)
che devono integrarsi. Impedendo l’invasione del tessuto molle nell’area del difetto e
l’incapsulamento del sostituto osseo da parte del tessuto connettivo, la membrana
barriera rende possibile una rigenerazione ossea completa.
Guided Tissue Regeneration (GTR)
Guided Bone Regeneration (GBR)
Tipi di membrane
non riassorbibili, quali ad esempio il politetrafluoroetilene (ePTFE)
Requisiti delle
membrane barriera
espanso e l’acetato di cellulosa o il titanio. Queste membrane da-
- Biocompatibilità
vano buoni risultati pronosticabili. Tuttavia, poiché il loro impiego
- Integrazione dei tessuti
richiedeva un secondo intervento chirurgico per la rimozione, ben
- Occlusività delle cellule
presto si presentò la necessità di membrane riassorbibili. Tra i mate-
- Stabilità della forma
riali riassorbibili trovarono uso i polimeri sintetici, quali il poliglicolide
- Pratiche da maneggiare
La prima generazione di membrane barriera impiegava materiali
e il polilattato, così come le membrane a base di collagene e polimeri naturali. Grazie alle numerose caratteristiche naturali positive
dei collageni l’uso delle membrane di collagene ha prevalso oggi su
tutti gli altri materiali2.
Rothamel D, Schwarz F, Sager M, Herten M, Sculean A, Becker J. Biodegradation of differently cross-linked collagen membranes: an experimental study in the rat. Clin Oral Implants Res 2005;16:369-78
2
5
I vantaggi
del collagene
Vi sono diversi fattori che rendono il collagene il materiale migliore dal punto di vista biologico per produrre membrane barriera
riassorbibili. Una delle caratteristiche più importanti è la sua eccellente biocompatibilità. Il collagene è molto diffuso nel corpo
e nel tessuto connettivo gengivale rappresenta il 60% di tutte le
proteine. Possiede inoltre un’antigenicità molto ridotta; anche i
prodotti di scarto del collagene sono biocompatibili.
Quindi il collagene può essere tranquillamente prelevato dagli ani-
Vantaggi delle
Membrane di collagene
mali e usato sull’uomo. I collageni vengono degradati da una pro-
- Eccellente
teina specifica, la collagenasi. Sono invece resistenti alla degrada-
Struttura 3D di un
tessuto di collagene
biocompatibilità
zione proteolitica non specifica. Inoltre, il collagene contribuisce alla
- Supporto all’emostasi
reazione emostatica primaria, pertanto le membrane di collagene
- Ridotta antigenicità
possono essere utilizzate anche per una rapida stabilizzazione del
- Degradazione specifica
sito della ferita. Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che il colla-
ad opera della collagenasi
gene agisce dal punto di vista chemiotattico su determinate cellule
- Chemiotassi di osteoblasti,
rigenerative, quali gli osteoblasti, i fibroblasti gengivali e le cellule dei
fibroblasti e cellule dei
legamenti parodontali. Un’esposizione a seguito di deiscenza della
legamenti parodontali.
ferita causa invero la rapida degradazione proteolitica delle membrane, ma è possibile anche osservare una granulazione secondaria
senza reazione infiammatoria3.
Collagene come emostatico naturale
Lume del vaso
Nel corpo, una lesione delle pareti dei vasi provoca il rilascio di collagene subendoteliale che - direttamente o indirettamente - intera-
Eritrocita
gisce con i recettori sulla superficie dei trombociti. Questo legame
Fibra di
Collagene
col collagene attiva una cascata di reazioni nei trombociti, determinando la modifica della loro forma e infine la loro aggregazione.
Inoltre, grazie al fibrinogeno si crea una rete di trombociti. Il risultante trombo (bianco) serve alla stabilizzazione primaria della ferita4. Le
Fibrino-
membrane di collagene supportano la formazione del coagulo di
sangue contribuendo così alla rapida stabilizzazione del sito della
ferita. Pertanto, i collageni vengono impiegati non solo come membrane barriera ma anche in forma di tamponi e coni, ad esempio per
stabilizzare gli alveoli di estrazione e i punti di prelievo dopo biopsia
oppure per la copertura di ferite (orali) meno estese.
Frank Schwarz, Martin Sager, Daniel Rothamel, Monika Herten, Anton Sculean and Jürgen Becker. Einsatz nativer
und quervernetzter Kollagenmembranen für die gesteuerte Gewebe-und Knochenregeneration. Schweiz Monatsschr
Zahnmed, Vol116:11/2006
Cellula
Endoteliale
Trombocita
Cellula
Endoteliale
3
6
Nuyttens BP, Thijs T, Deckmyn H, Broos K. Platelet adhesion to
collagen. Thromb Res. 2011 Jan;127
4
Origine delle
Membrane di collagene
Le prime membrane di collagene presenti sul mercato erano di origine bovina (tendine di Achille e pericardio). L’impiego di membrane
di origine suina è oggi largamente diffuso poiché nel loro utilizzo può
essere escluso il pericolo di trasmissione di BSE. Inoltre, i collageni
di origine suina mostrano un’elevata similitudine col collagene umano e quindi un’eccellente biocompatibilità.
Le membrane di collagene suino derivano da diversi tessuti, quali il
derma, il peritoneo e il pericardio. Diverse sono anche le loro caratteristiche di manipolazione e soprattutto di riassorbimento, quindi il
conseguente effetto barriera che determinano.
Proprietà delle membrane barriera –
Vascolarizzazione ed effetto barriera
Lo svantaggio di molte membrane di collagene è dato dal fatto che
a causa della rapida degradazione enzimatica dovuta alla collagenasi esse hanno una ridotta stabilità e conseguentemente un effetto
barriera di breve durata. Una possibilità di accentuare la funzione
di barriera si lega alla produzione di membrane rese più stabili attraverso l’uso di tessuti specifici. Così, per via delle caratteristiche
morfologiche della struttura di collagene, le membrane di pericardio
La Jason® membrane è molto sottile,
mostra però un’eccellente resistenza multidirezionale alla lacerazione.
come la Jason® membrane mostrano una degradazione più lenta e
assicurano quindi un effetto barriera più prolungato.
Dall’altro lato, le membrane con struttura di collagene più compatta possono opporsi alla rapida angiogenesi. L’integrazione dei vasi
sanguigni nel sito di innesto osseo è tra l’altro essenziale, poiché nel
tessuto connettivo attiguo di piccoli capillari si trovano cellule progenitrici (periciti) non differenziate. Da queste cellule possono formarsi
gli osteoblasti necessari per la nuova sintesi ossea.
Istologia di un vaso sanguigno grande e di
più vasi piccoli
È dunque auspicabile che le membrane consentano specificatamente la proliferazione dei vasi sanguigni5. Un esempio di membrana semi-permeabile è la collprotect® membrane. Dentro la matrice
di collagene più compatta questa membrana ha delle aree cospar-
............................................................................
se di pori che agevolano la rapida vascolarizzazione.
Daniel Rothamel, Roland Torök, Jörg Neugebauer, Tim Fienitz,
Martin Scheer, Matthias Kreppel, Robert Mischkowski and Joachim
E. Zöller. Clinical aspects of novel types of collagen membranes and
matrices: Current issues in soft-and hard-tissue augmentation. EDI
Journal 1rst Issue 2012
5
7
Processo di produzione
Membrane naturali botiss:
migliore maneggevolezza e stabilità
Tutti i prodotti botiss per la rigenerazione dei tessuti molli sono di collagene suino ricavato da suini
tedeschi destinati all’industria alimentare. Il processo di produzione è conforme alle normative tedesche e alle direttive UE secondo EN ISO 22442.
Pericardio
Sale
Processo di depurazione a più fasi
Sale
Derma
Tampone
Base
Perossido
Acido
Tampone
Base
Perossido
Si tratta di prodotti naturali. Ciò significa che lo
speciale processo di produzione mantiene intatta
la struttura naturale del collagene del tessuto (pericardio o derma) e quindi le sue proprietà naturali. Queste membrane sono facili da manipolare.
Hanno un’elevata resistenza a trazione e lacerazione e un buon adattamento ai contorni delle superfici su cui vengono applicate.
Liofilizzazione
Mediante uno specifico processo di depurazione
a più fasi tutte le proteine diverse da quelle di col-
Confezionamento
SterilizzazioneEO
Sterilizzazione
conraggi γ
Prodotto sterile
Jason®
membrane
8
collprotect®
membrane
lagene e i componenti antigenici vengono completamente eliminati. Le membrane così ottenute
possiedono una struttura di collagene naturale
tridimensionale, costituita da collagene di tipo I e
ridotte percentuali di tipo III.
Rete di collagene naturale tridimensionale della Jason® membrane
collprotect® membrane
Membrana di collagene
Naturale
collprotect® membrane è una membrana di collagene naturale.
Grazie alla sua struttura tridimensionale ruvida e porosa, contribuisce a risultati ottimali sia nella rigenerazione ossea guidata (GBR)
che nella rigenerazione tissutale guidata (GTR). Nel corso del processo di rigenerazione, collprotect® membrane fornisce la necessaria funzione di barriera con tempi di riassorbimento controllato e
senza reazioni infiammatorie del tessuto molle.
Il tessuto molle intorno a collprotect® membrane guarisce senza
problemi anche in caso di deiscenza post-operatoria. La proprietà
di occlusione cellulare di collprotect® membrane impedisce la migrazione del tessuto molle e permette al contempo la penetrazione
di cellule e vasi sanguigni, nonché la rapida integrazione nel tessuto
molle circostante. Questa funzione biologica unica nel suo genere
Istologia 6 settimane dopo l’impianto di
collprotect® membrane: nella struttura
porosa sono penetrati i vasi sanguigni, sono
evidenti le fibre di collagene e il processo
di riassorbimento procede senza reazioni
infiammatorie visibili
costituisce la base perfetta per la cicatrizzazione di tessuti molli e
duri con collprotect® membrane.
Proprietà
Applicazioni:
- Matrice di collagene tridimensionale naturale
- Cicatrizzazione controllata e supporto alla
Coagulazione
- Funzione di barriera a medio termine per
applicazioni in GBR / GTR
implantologia
parodontologia
chirurgia orale e chirurgia
oro-maxillo-facciale
- Tempo di degradazione ~8-12 settimane
SEM di collprotect® membrane
- Facile da applicare, sia asciutta che imbibita
-
- Struttura ruvida e porosa per l’adesione cellulare
Protezione della membrana
di Schneider
-
Rialzo del seno mascellare
-
Aumento osseo orizzontale
e/o verticale
-
GBR/GTR con simultaneo
impiego di sostituti ossei
-
Fenestrazioni e
deiscenze
-
Difetti intraossei
9
Jason® membrane
Membrana di pericardio
a lento riassorbimento
Jason® membrane è una membrana di collagene naturale di pericardio suino, sviluppata e prodotta per la rigenerazione tissutale
in ambito odontoiatrico.
Maneggevolezza, cicatrizzazione mirata, biomeccanica naturale
e sicurezza terapeutica sono le caratteristiche essenziali di
Jason® membrane.
La resistente rete multidirezionale naturale del tessuto permette
una funzione di barriera efficace e di lunga durata.
Grazie al processo di produzione delicato, tutte le proprietà naSEM di Jason® membrane
turali del pericardio vengono mantenute. Jason® membrane ha
le caratteristiche del tessuto molle naturale, possiede infatti un
lato liscio a struttura più fitta (indicato con G) e un lato ruvido
che serve per l’adesione delle cellule e dei vasi sanguigni e viene
applicato sull’osso.
Efficace effetto barriera
di Jason® membrane
anche 56 giorni dopo il
trapianto su topo
Proprietà
Applicazioni:
- Struttura naturale e spessore ridotto
- Se inumidita non appiccica
implantologia
parodontologia
chirurgia orale e chirurgia
oro-maxillo-facciale
- Rapida vascolarizzazione grazie alla struttura tridimensionale
-
- Funzione barriera di lunga durata per ~12-28 settimane
- Semplice lavorazione: può essere utilizzata asciutta o
inumidita
- Resistenza alla trazione in tutte le direzioni
- Eccellente adattamento alle superfici e minima tendenza al
rigonfiamento
Jason® membrane eccellente capacità
di adattamento ai
contorni della
superficie
Protezione della membrana
di Schneider
-
Rialzo del seno mascellare
-
Difetti di fenestrazione
-
Alveoli di estrazione
-
Ridge Preservation
-
Aumenti ossei orizzontali e/o
verticali
-
Ricostruzione della cresta
alveolare
-
Difetti intraossei
(su 1-3 pareti)
-
10
Difetti di forcazione
Confronto tra i prodotti
Jason®
Membrane
Rispetto
a
collprotect®
membrane
Origine
Pericardio suino
Derma suino
Degradazione
~ 12-28 settimane
~ 8-12 settimane
Struttura
Resistenza a
Spessa rete
lacerazione e trazione grazie a
di fibre di collagene per
fibre di collagene con diverso
una rapida vascolarizzazione
Degradazione
Vascolarizzazione
orientamento
Funzione di
barriera
Fattori-chiave delle membrane barriera
Maneggevolezza Ottimo adattamento
Leggera rigidità
Specifiche del prodotto
Jason® membrane
Codice articolo
Dimensioni
collprotect® membrane
Contenuto
....................................................................
Codice articolo
Dimensioni
Contenuto
....................................................................
681520
15x20 mm
1 membrana
601520
15x20 mm
1 membrana
682030
20x30 mm
1 membrana
602030
20x30 mm
1 membrana
683040
30x40 mm
1 membrana
603040
30x40 mm
1 membrana
11
Risultati in vitro
Jason® membrane supporta l’adesione e la proliferazione
di cellule simili agli osteoblasti
Risultati della coltura cellulare del Dr. M. Herten, Università di Düsseldorf
e del PD Dr. D. Rothamel, Università di Colonia
Dopo l’incubazione di Jason® membrane (multistrato) e di una
membrana a doppio strato con cellule SaOs-2 simili a osteoblasti,
si è evidenziata dopo 7 giorni una significativa proliferazione di cellule sulla Jason® membrane.
3.500
Questa eccellente adesione di cellule rende la
portare la migrazione guidata degli osteoblasti e
Cellule / well
Jason® membrane un materiale idoneo per sup-
2 ore
3 giorni
7 giorni
3.000
favorire quindi la rigenerazione ossea nei difetti
2.500
2.000
1.500
1.000
500
0
trattati.
Jason® membrane
Membrana a
doppio strato
Test preclinico in vivo
Risultati di uno studio sulla degradazione in un modello animale (ratti) 6,
PD Dr. Dr. D. Rothamel, Università di Colonia
Degradazione della Jason® membrane
400
200
0
2
4
8
settimane
16
24
La durata di riassorbimento e l’integrazione tis-
Integrità strutturale di Jason® membrane 28
giorni dopo l’impianto
sutale delle membrane di collagene non dipende
Degradazione di collprotect® membrane
solo dall’origine animale del collagene ma anche
600
dalla selezione del tessuto originario. La degradazione e integrazione di Jason® membrane e col-
400
lprotect® membrane sono state osservate dopo
il posizionamento sottocutaneo in modelli animali
200
(ratti). La Jason® membrane ricavata dal pericardio è stata integrata entro la prima settimana nel
0
2
Invasione cellulare superficiale 14 giorni
dopo il posizionamento di collprotect®
membrane
collprotect® membrane preparata per l’impianto sottocutaneo
4
8
Settimane
16
24
I diagrammi mostrano la degradazione
della membrana nell’uomo; i dati si basano
sulla conversione dei valori dei risultati dal
modello topo.
tessuto circostante ed è rimasta stabile per un
periodo di guarigione di 8-12 settimane (tenere
presente il diverso tasso metabolico basale tra
ratti e uomo). Il collagene di derma collprotect®
membrane ha mostrato un’invasione cellulare leggermente più lenta e la membrana si è degradata
Biodegradation patterns of native and cross-linked porcine collagen matrices – an experimental study in rats.
Daniel Rothamel, Tim Fienitz, Marcel Benner, Arndt Happe, Matthias Kreppel, Martin Scheer and Joachim Zöller,
University Hospital of Cologne, Cologne, Germany, Poster EAO 2011
6
12
entro le prime 4-8 settimane.
Test preclinico in vivo
Jason® membrane - Eccellente biocompatibilità e integrazione tissutale
Risultati di uno studio su animali del
PD Dr. D. Rothamel, Università di Colonia
Osservazione dell’integrazione tissutale e della struttura morfologica di Jason® membrane da 4 a 24 settimane dopo aumento laterale in un modello animale (cane) - colorazione blu di toluidina.
La membrana si è integrata nel tessuto circostante senza provocare
reazioni infiammatorie. Una degradazione significativa è stata
osservata dopo 8 settimane ed è continuata fino alla dodicesima
settimana. Una membrana a doppio strato testata sullo stesso modello ha mostrato un’integrazione tissutale paragonabile, ma già
dopo 8 settimane era quasi del tutto degradata.
4 settimane di periodo di guarigione
Entrambe le membrane mostrano una buona integrazione tissutale senza processi infiammatori.
La precoce integrazione dei vasi sanguigni migliora le condizioni dell’innesto e la rigenerazione
ossea.
Jason® membrane dopo 4 settimane
di periodo di guarigione
Membrana a doppio strato dopo 4
settimane di periodo di guarigione
8 settimane di periodo di
guarigione
La membrana a doppio strato è
quasi del tutto degradata.
Jason® membrane è ancora
intatta e fornisce una barriera
alla migrazione del tessuto
connettivo circostante.
Membrana a doppio strato dopo 8 settimane
di periodo di guarigione
Jason® membrane dopo 8 settimane di
periodo di guarigione
12 settimane di periodo di guarigione
Jason® membrane è quasi del tutto degradata e
sostituita dal periostio ricco di fibre di collagene.
È riconoscibile il collagene della membrana ancora parzialmente in forma di aree fibrose leggermente strutturate.
Jason® membrane dopo 12 settimane di periodo di guarigione
13
Test preclinico in vivo
collprotect® membrane –
rapida angiogenesi per vascolarizzazione transmembranica
Risultati in vitro del PD Dr. D. Rothamel,
Università di Colonia
Una settimana dopo il posizionamento sottocutaneo di collprotect®
membrane su ratti si è osservata una prima migrazione superficiale
di cellule senza reazioni infiammatorie significative. Successivamente
si è evidenziata una buona integrazione della membrana nel tessuto
connettivo peri-implantare fortemente vascolarizzato.
Dopo 4 settimane i vasi sanguigni nei pori della membrana segnalano la presenza di
vascolarizzazione transmembranica. La precoce vascolarizzazione della membrana
agevola l’apporto di sangue nell’area trattata supportando così la rigenerazione ossea. Inoltre, la rigenerazione è favorita dalle cellule progenitrici che si trovano nel tessuto connettivo circostante dei vasi sanguigni più piccoli e che possono trasformarsi
in osteoblasti per la formazione ossea.
7 giorni dopo l’impianto
28 giorni dopo l’impianto
7 giorni dopo l’impianto si evidenzia un’invasione
28 giorni dopo l’impianto si osserva l’integrazione
cellulare superficiale nella membrana, nella zona
dei vasi sanguigni nei pori della membrana.
sinistra inferiore è riconoscibile un poro vuoto.
Le aree più diradate all’interno
della fitta rete di fibre di collagene di collprotect® membrane (pori, vedi freccia verde e
immagine a destra) agevolano
l’integrazione dei vasi sanguigni
nel sito del difetto ovvero del trapianto.
14
Impiego clinico di collprotect® membrane
Caso clinico del Dr. Raluca Cosgarea e del Prof. Dr. Anton Sculean,
Università di Cluj-Napoca e Università di Berna
Rigenerazione dei difetti intraossei
L’immagine a raggi X prima
Situazione prima dell’intervento
dell’intervento mostra il difetto
Aspetto del difetto dopo disse-
Misurazione intraoperatoria del
zione del lembo mucoperiostale
difetto
intraosseo
collprotect® membrane tagliata
Riempimento del difetto con
Copertura del difetto con col-
Chiusura della ferita a ‘prova di
e sagomata
cerabone®
lprotect® membrane
saliva’
............................................................................................................................................................
Raggi X prima dell’intervento
Situazione prima dell’intervento
Riempimento del difetto con ce- Adattamento di collprotect®
rabone®
membrane
Aspetto del difetto dopo disse-
Misurazione intraoperatoria del
zione del lembo mucoperiostale
difetto
Chiusura della ferita a ‘prova di
Raggi X 6 mesi dopo l’inter-
saliva’
vento
15
Impiego clinico di collprotect® membrane
Caso clinico del Dr. Roland Török,
Norimberga
Aumento della cresta alveolare
Situazione prima dell’aumento
Immagine clinica della cresta
Perforazione dell’osso corticale
Applicazione di collprotect®
osseo, sottile cresta alveolare
alveolare atrofizzata
e inserimento di viti per soste-
membrane
nere l’applicazione dell’innesto
osseo
Aumento della cresta alveolare
Copertura della zona di innesto
Copertura con collprotect®
Situazione dopo cicatrizzazione,
con un mix di maxresorb e
osseo con matrici PRF
membrane predisposta inizial-
3 mesi dopo l’intervento
®
®
maxgraft® 1:1
mente
Integrazione stabile delle parti-
Situazione dopo rimozione delle
Inserimento di 2 impianti nella
Chiusura senza tensione della
celle di maxresorb® al momen-
viti e foratura del sito d’impianto
cresta alveolare adeguatamente
ferita
to del re-entry 3 mesi dopo
dimensionata
l’intervento
Per l’aumento laterale è consigliabile applicare prima la
membrana asciutta e poi il materiale osseo sostitutivo. La
membrana può essere quindi reidratata e capovolta sul difetto.
16
Impiego clinico di collprotect® membrane
Caso clinico del Dr. Viktor Kalenchuk,
Chernivtsi
Rialzo del seno mascellare con simultaneo impianto
Situazione clinica con mascella
Perforazione della membra-
Applicazione di collprotect®
Inserimento dell’impianto e
distale senza denti
na di Schneider visibile dopo
membrane per proteggere la
contestuale rigenerazione seno
dissezione di una finestra ossea
membrana di Schneider
mascellare con cerabone®
Chiusura della ferita e sutura
laterale nel seno mascellare
Riempimento della cavità su-
Copertura della zona di innesto
Copertura del difetto nel tessuto
bantrale con cerabone 1,0-2,0
con collprotect membrane
molle con Jason fleece
Buona situazione del tessuto
Rigenerazione ossea 6 mesi
Inserimento di tappi di guarigio-
CT della cresta alveolare e del
molle dopo 6 mesi di convale-
dopo, al momento della
ne
pavimento del seno mascellare
scenza
riapertura
®
®
®
mm
subito dopo l’intervento (d) e 6
mesi dopo l’intervento (s)
Se si teme una deiscenza della ferita causata dalla situazione
instabile del tessuto molle, si consiglia di applicare Jason® fleece (eventualmente imbibito di antibiotico) sopra la membrana. Il materiale a rapido assorbimento protegge il sito della ferita e contrasta la degradazione accelerata della membrana.
17
Impiego clinico di collprotect® membrane
Caso clinico del Dr. Viktor Kalenchuk,
Chernivtsi
Aumento della cresta alveolare con maxgraft® bonebuilder
Situazione clinica prima dell’au-
CT della regione 36, 37 prima
Situazione dopo l’estrazione
mento osseo
dell’intervento
del dente e mobilizzazione del
lembo mucoperiostale
maxgraft® bonebuilder
Impianto immediato nella regio-
Applicazione di collprotect®
ne 34, 35; posizionamento e
membrane e riempimento del
fissaggio del blocco di max-
volume osseo restante con
graft bonebuilder
cerabone®
Chiusura della ferita e sutura
CT della regione 36, 37 dopo
®
Copertura della zona di aumento con collprotect ® mem -
l’intervento
brane predisposta inizialmente
Per evitare la perforazione della membrana di Schneider
durante l’applicazione del sostituto osseo, si consiglia di
applicare prima una membrana.
18
Impiego clinico di Jason® membrane
Caso clinico del PD Dr. Daniel Rothamel,
Università di Colonia
Rialzo del pavimento del seno mascellare con impianto a due fasi
Situazione clinica prima del rial-
Situazione clinica prima del ri-
Situazione dopo dissezione del
Dissezione di una finestra late-
zo del seno mascellare
alzo del seno mascellare, vista
lembo mucoperiostale
rale nel seno mascellare
occlusale
Applicazione di Jason®
membrane nel foro del seno
mascellare
Jason® membrane applicata
Riempimento del foro nel seno
maxresorb® nel foro del seno
per proteggere la membrana di
mascellare con maxresorb®
mascellare
Aumento laterale con
Copertura della zona di innesto
Chiusura senza tensione della
Buona integrazione delle
maxresorb®
con Jason® membrane
ferita con sutura a punti staccati
particelle di maxresorb® senza
Schneider
incapsulamento di tessuto molle 6 mesi dopo l’intervento
Inserimento stabile di 2 impianti
Istologia di una biopsia eseguita
L’ingrandimento evidenzia la
nella cresta alveolare adeguata-
al momento dell’impianto
completa integrazione delle
mente dimensionata
Raggi X dopo l’intervento
particelle di maxresorb® nella
matrice ossea neoformata
19
Impiego clinico di Jason® membrane
Caso clinico del PD Dr. Daniel Rothamel,
Università di Colonia
Deiscenza
A 4 mesi dall’estrazione del
Dopo l’inserimento dell’impianto
Riempimento del difetto con
dente, riassorbimento della la-
si nota una notevole deiscenza
cerabone®
mina vestibolare evidente dopo
vestibolare
dissezione del lembo
Copertura della zona di innesto
Buona situazione del tessuto
Buona situazione del tessuto
con Jason membrane
molle 6 mesi dopo l’intervento,
molle 6 mesi dopo l’intervento,
vista occlusale
veduta vestibolare
Riapertura
Istologia di una biopsia prelevata
®
Eccellente rigenerazione ossea
6 mesi dopo l’intervento,
al momento della scopertura,
impianto ricoperto dalla matrice
buona integrazione delle parti-
ossea neoformata
celle di cerabone® nella nuova
matrice ossea
Quando si impiegano sostituti ossei, si raccomanda di utilizzare simultaneamente anche una membrana con finalità
di barriera per contrastare la rapida proliferazione di tessuto
molle che impedirebbe la rigenerazione ossea completa.
20
Impiego clinico di Jason® membrane
Caso clinico del PD Dr. Daniel Rothamel,
Università di Colonia
Aumento della cresta alveolare
Ponte instabile con formazione
Ortopantomografia 6 mesi dopo
Situazione clinica con cicatriz-
Dopo dissezione del lembo mucope-
di ascesso nel dente 15 dopo
l’estrazione,
zazione nella zona di incisione
riostale si nota un difetto osseo limitato
resezione dell’apice della radice
verticale nella regione 15
evidente
difetto
alla parete ossea nella regione 15 e un
difetto orizzontale nella regione 14-12
‘Bone spreading’ nella regione
Rialzo del seno mascellare per
Dopo l’inserimento dell’impian-
Applicazione laterale di osso
12
compensare il difetto verticale
to il difetto laterale necessita
autologo e cerabone® (rapporto
nella regione 15
un’ulteriore ricostruzione
1:2)
Copertura della zona di innesto
Chiusura della ferita senza
I raggi X post-intervento mo-
Situazione stabile dopo 6 mesi
con Jason® membrane
tensione
strano la posizione dell’impianto
di convalescenza
e il rialzo del seno mascellare
Perfetta integrazione delle parti-
Riapertura e inserimento delle
Protesi dopo la pulitura dei
celle di cerabone® nella matrice
componenti di guarigione
denti effettuata dal medico 1
ossea neoformata
Raggi X dopo 1 anno
anno dopo l’intervento
21
Impiego clinico di Jason® membrane
Caso clinico del PD Dr. Daniel Rothamel,
Università di Colonia
Aumento laterale
6 mesi dopo l’estrazione, difet-
Vista crestale del difetto
Difetto chirurgico
to laterale nella regione 24
Deiscenza sul lato palatino
Sottile lamina vestibolare dopo
inserimento dell’impianto
Aumento laterale con cerabo-
Ulteriore aumento osseo del
Copertura del materiale da inne-
ne e osso autologo (1:1)
lato palatino
sto e dell’impianto con Jason®
®
membrane
Chiusura della ferita senza
Situazione dopo 3 mesi di
Buona formazione ossea e
Condizioni del tessuto molle
tensione
convalescenza
mantenimento del volume
stabili e predicibili sia sul lato
vestibolare che palatino
Gli studi clinici hanno evidenziato che i migliori tassi di sopravvivenza dell’impianto possono essere raggiunti con la tecnica
GBR, quindi con l’impiego combinato di sostituto osseo e
membrana barriera.
22
Impiego clinico di Jason® membrane
Caso clinico del PD Dr. Daniel Rothamel,
Università di Colonia
Rialzo del seno mascellare con impianto a due fasi
L’ortopantomografia preopera-
Situazione prima dell’intervento
toria mostra un difetto verticale
Aspetto chirurgico della mascella atrofica
Dissezione di una finestra laterale nel seno mascellare
e orizzontale dopo cistectomia
ed estrazione dei denti
Riempimento del foro nel seno
Aumento laterale aggiuntivo con
Copertura della zona di innesto
Chiusura senza tensione della
mascellare con cerabone
cerabone
con Jason membrane
ferita
Ortopantomografia 6 mesi dopo
Buona integrazione delle par-
Inserimento stabile dell’ im-
Istologia di una biopsia dopo
l’intervento
ticelle di cerabone® senza incap- pianto
fresatura, le particelle di cera-
sulamento di tessuto molle
bone® si sono integrate nella
®
®
®
matrice ossea neoformata
Le perforazioni più piccole (< 5 mm) della membrana di Schneider, insorte durante il rialzo del pavimento del seno mascellare,
possono essere ricoperte con una membrana di collagene. Avvisare il paziente del fatto che per due settimane deve cercare
di non starnutire, prescrivergli antibiotici e una terapia contro il
gonfiore (ad esempio xilometazolina). Non continuare il trattamento se si riscontra una sinusite purulenta acuta.
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Rev.: CMSit-01/2014-9
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