Gazza - intro
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P GAZZATEO TORNA (ORE 18.45) CON IL MERCATO E I PERSONAGGI DELLA SERIE A www.gazzetta.it Domenica 9 gennaio 2011 Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281 Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno LXVII - Numero 2 QUI JUVE STASERA A NAPOLI LA SFIDA FRA DUE SQUADRE IN CERCA DI RISCATTO SERIE A Delneri lancia Toni «Vedrete, ci servirà» PARTITE Oggi (ore 15) SAMPDORIA-ROMA (12.30) BARI-BOLOGNA CATANIA-INTER CESENA-GENOA CHIEVO-PALERMO FIORENTINA-BRESCIA LAZIO-LECCE MILAN-UDINESE PARMA-CAGLIARI NAPOLI-JUVENTUS (20.45) Caccia alla punta: Giuseppe Rossi oltre a Forlan 3 GRAZIANO E MALFITANO ALLE PAGINE 10 E 11 Luca Toni, 33 anni, al primo allenamento coi bianconeri LAPRESSE RIECCOLI! IBRA ETO’O Lo svedese torna in una gara delicata per i rossoneri. A San Siro arriva l’Udinese di Di Natale. Sorpresa: niente Gremio, Dinho andrà al Flamengo BOCCI A PAGINA 2 3 4 PARMA 22 CHIEVO 21 CATANIA 21 BOLOGNA*** 21 FIORENTINA* 20 CAGLIARI 20 CESENA* 18 BRESCIA 15 LECCE 15 BARI 14 * una partita in meno; ** due partite in meno; *** 1 punto di penalizzazione Totti duro: «Alla Roma facce tristi» Il capitano ancora in panchina. Macheda all’esordio con la Samp SERIE B IL TORO PAREGGIA A PADOVA (1-1) Novara k.o. a Modena Il Siena si avvicina 3 ALLE PAGINE 18,19 E 22 SPAGNA IL BARCELLONA A VALANGA (4-0) Real: Perez non compra e Mourinho scalpita 3 TAIDELLI A PAGINA 3 3 RICCI A PAGINA 17 L’AREA PROFUMA DI GOL IL ROMPI PALLONE di LUIGI GARLANDO di Gene Gnocchi Giovedì l’Inter ha mandato in rete Thiago Motta e Cambiasso, il Milan ha sbancato Cagliari con Strasser. Centrocampisti infrasettimanali. Oggi, domenica, giorno 9, cifra da centravanti, sono attesi gli specialisti. Tornano Ibra ed Eto’o, Toni debutta nella Juve, Macheda può prendersi la Samp contro la Roma di Borriello. L’area profuma di gol. Balotelli non è più indeciso se operarsi o no. Ha visto le infermiere e ha deciso per l’operazione. ALTRI MONDI VELENI TEDESCHI, MUSICA USA L’ARTICOLO A PAGINA 2 3 Uova alla diossina I dieci anni di iTunes MERCATO CASTELLAZZI POTREBBE ANDARE A BOLOGNA, IL BRASILIANO VIA A GIUGNO? 9 771120 506000 CLASSIFICA MILAN 39 LAZIO 34 NAPOLI 33 ROMA 32 JUVENTUS 31 PALERMO 30 INTER** 26 UDINESE 26 SAMPDORIA* 23 GENOA* 22 3 CECCHINI E DA RONCH A PAGINA 12 Il camerunese rientra in campionato dopo i tre turni di squalifica. A Catania debutta con Leo, dopo le tante reti segnate durante la gestione di Rafa Benitez Julio Cesar è un rebus: si insiste per Viviano 19 a GIORNATA L’ANTICIPO ALLE 12.30 A MARASSI PROTAGONISTI IN CAMPO I CANNONIERI DI MILAN E INTER 10 1 0 9> 1e A PAGINA 9 3 3 CONTICELLO E DELL’ARTI ALLE PAGINE 35-37 2 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA # PRIMO PIANO I FUORICLASSE DI MILAN E INTER COMINCIANO IL LORO 2011 DOPO LE SQUALIFICHE. ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dZlatan Ibrahimovic torna in un Milan libero dalla zetadipendenza, però tutti rivedendolo sul pullman tireranno un sospiro di sollievo. Senza lo svedese il Milan ha vinto a Cagliari, il che non vuol dire molto. Senza Zlatan il Milan si sente automaticamente più fragile, e più povero di mezzi. Uomo chiave Con Zlatan in campo il Milan ha perso cinque partite, due in Champions League e tre in campionato, eppure il suo potere calmante e rigenerante sulla squadra è fortissimo. Questioni tattiche e tecniche, ma non solo. Ibrahimovic è l’uomo che non perde un campionato da sette stagioni, il Milan è la squadra che non ne vince uno dal 2004, anno in cui Ibrahimovic ha co- minciato la serie vincente. Logico che la sua presenza sia diventata un talismano. Come i nove gol, che hanno permesso al Milan di arroccarsi in cima alla classifica, una posizione insolita negli ultimi anni. Carattere Il Milan ha ritrovato grandi ambizioni grazie a un allenatore apparentemente morbido e a un attaccante apparentemente duro. Apparentemente, perché tutti a Milanello raccontano un Ibrahimovic diverso dall’immaginetta consolidata. Come se quel ghigno perenne e la gamba sempre pronta a sforbiciate irridenti fossero in realtà strumenti per allontanare malintenzionati e perditempo. Mentre con gli altri, con quelli che vede ogni giorno, Ibrahimovic è un ragazzo timido e misurato. Un leader tecnico che non si dà arie da leader. Il cacciatore di scudetti con un’arma in più: Cassano Il Milan ha scoperto di non essere Zlatan-dipendente, ma con lo svedese si sente più sereno. E con lui c’è Fantantonio Ibra& ATTENTI A Primo della classe Vera o no che sia l’immagine zlataniana promossa dal Milan, resta l’impatto incredibile di Ibra sulla squadra. Con una media voto di 6,41 in 16 partite (7,5 il punteggio massimo) è il milanista con i voti più buoni. Si allena con furia ogni giorno ed è talmente calato nella parte da aver rischiato la lite con O’Leary, tecnico dell’Al Ahli, nel finale di un’amichevole dolce come un dattero . «Vuole vincere sempre e ogni tanto si innervosisce», lo giustifica l’allenatore. Ecco, l’unica pecca dello Zlatan milanista è il prender fuoco quando non dovrebbe: ha scontato una giornata di squalifica e oggi torna in un’altra partita complicatissima per il Milan. Il ragazzo che si arrabbia se perde a calcio tennis ha dalla sua la straordinaria serietà sul lavoro, qualità che gli ha permesso di con- quistare subito allenatore e compagni. Per non parlare dei gol, e dei punti procurati. Strana coppia «Dopo Van Basten non abbiamo più avuto un attaccate così», ha detto Silvio Berlusconi. Non si offendano Inzaghi, Sheva, Bierhoff o Kakà: Zlatan è un’altra cosa. Fa gol e ne fa fare, tira in porta con un’eleganza inspiegabile per la scarpa numero 47 e sostiene i compagni con la stessa foga con la quale cerca gol e successi. «I prossimi due anni saranno la parte cruciale della sua carriera, il periodo nel quale potrà dare il massimo», dice Allegri. Oggi per la prima volta Ibra può fare coppia con Cassano, l’attaccante più matto d’Italia. Ma Zlatan non ha paura di nulla. L’unica cosa che non riesce a tenere a bada, qualche volta, sono i suoi nervi, mica quelli degli altri. CEDUTO DAL BARÇA Zlatan Ibrahimovic, 29 anni, è alla prima stagione da rossonero. Cresciuto in Svezia, nel Malmö, nel 2001 è passato all’Ajax, dove è rimasto per tre stagioni. Nel 2004 è arrivato in Italia, ingaggiato dalla Juventus. Dopo due anni in bianconero, è stato acquistato dall’Inter con cui, in tre anni, ha vinto altrettanti scudetti. Ceduto al Barcellona in cambio di Eto’o, ha trovato il modo di vincere un campionato anche in Spagna, ma poi è stato felice di tornare in Italia e di essere determinante nel Milan. il commento d di LUIGI GARLANDO [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA OGGI L’AREA PROFUMA DI GOL Luca Toni, 33 anni Federico Macheda, 19 anni Oltre ai ritorni di Ibra e Eto’o, ci saranno i debutti di Toni con la Juve e Macheda con la Sampdoria Giovedì l’Inter ha mandato in rete Thiago Motta e Cambiasso, il Milan ha sbancato Cagliari con Strasser. Centrocampisti infrasettimanali. Oggi, domenica, giorno 9, cifra da centravanti, sono attesi gli specialisti. Tornano Ibra ed Eto’o, Toni debutta nella Juve, Macheda può prendersi la Samp contro la Roma di Borriello. L’area profuma di gol. Con o senza Ibrahimovic il Milan gioca uno sport diverso. Zlatan non è solo gol, è profondità, possesso alto, assistenza illuminata, talento intimidatorio e personalità sfacciata che rimpicciolisce l’avversario. I compagni che gli danzano attorno hanno solo da guadagnarci. E’ tanta roba. Lo si è capito anche a Cagliari, dove non c’era. Con il centrocampo in emergenza, mirare il campanile Ibra, sperare che metta giù la palla e organizzi la festa, sarà un’idea di rifugio. L’Udinese risponderà con il capocannoniere Di Natale e con la gamba lesta di Sanchez che, in quanto desiderio interista, ci metterà pepe da derby. Lussuoso, per Leonardo, anche il ritorno di Samuel Eto’o che ha impallinato da tutte le parti (campionato, Champions, Mondiale per club, Nazionale) questo primo scorcio di stagione. Manca dal 21 novembre. Il rombo di Leonardo sgancia Re Leone dalla fascia e lo affianca a Milito (ancora in cerca di se stesso): due cannoncini niente male puntati dritti verso la porta, che in futuro saranno armati da Sneijder. Da questo triangolo offensivo passerà gran parte dei sogni di rimonta. L’argentino Maxi Lopez, che lustra il talento contro le grandi, è pronto ad esaltarsi davanti a tanti argentini. Stuzzicante anche l’incrocio dei reparti offensivi al San Paolo. Il trio delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani cercherà di ripartire dopo il passaggio sbiadito a San Siro. Come al solito avranno bisogno di spazi per deflagrare. Luca Toni, grande e grosso, invece no. Da una vita se li crea da solo in aree affollate. Per questo Delneri, che si è fatto un nome piazzando catapulte sulle fasce, lo ha portato a casa. La torre che gli serve. Meno comprensibile la scelta di un 33enne nell’ottica di una squadra progettata per durare. Del Piero e Toni (69) pareggiano quasi gli anni di Hamsik, Lavezzi e Cavani. A vedere insieme (nella sua Juve poi...) Toni e Del Piero, ragazzi mondiali, verrà il magone a Lippi. Una speranza: nessuno striscione offensivo per il povero Quagliarella. Il capocannoniere Di Natale ha 33 anni, il vice Di Vaio 34. Toni, Del Piero... Anche per questo merita attenzione il debutto del 19enne Macheda, educato da Sir Ferguson. Il c.t. Prandelli sa bene quanto bisogno abbiamo di gol giovani. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 3 R # IL ROSSONERO CON UN ALTRO COMPAGNO, IL NERAZZURRO CON UN NUOVO TECNICO Eto’o QUEI DUE (Como) il Re Leone si è leccato le ferite, ha fatto merenda con il quarto Pallone d’oro africano (mai nessuno come lui) e il Mondiale per club, con finale griffata da una sua zampata. dRe Leone Eto’o ha fame. Non che nel frattempo abbia digiunato. Ma l’idea della rimontona in campionato ha un sapore speciale e lui, che vive per i bocconi e le sfide più difficili, non annusa prede di Serie A da quarantanove lunghissimi giorni. Era il 21 novembre: le provocazioni del difensore del Chievo Cesar, un attimo di follia, la testata zidanesca non vista dalla quaterna arbitrale, un gol bello quanto inutile allo scadere, la prova tv che lo inchioda, i compagni già in difficoltà che perdono il leader, le scuse all’universo mondo. Poi In due nel mirino Ma Eto’o ha una fame blu e ora vuole tornare a caccia in Italia. Con due obiettivi ben precisi: Ibra e il Milan capolista e Totò Di Natale, attuale capocannoniere con 11 reti. Eto’o è fermo a 9, con appena 13 presenze. Una media di 0,69 centri a partita. Nessuno come lui in campionato (giusto Thiago Motta - 0,75 - lo ha fregato con i due gol al Napoli). Ma pure in Champions, dove ha segnato 7 reti in sei gare, di cui quella di Brema giocata dai nerazzurri come fosse un allenamento. Il totale - c’è pure la doppietta in Supercoppa - parla chiaro: 23 gare stagionali e 19 gol. DAL NOSTRO INVIATO LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA APPIANO GENTILE PURE LUI DAL BARÇA Se per Ibrahimovic il Barça è stato l’ultimo passaggio prima del Milan, Samuel Eto’o, camerunese, 29 anni, in Spagna si è costruito la carriera. Cresciuto nel Real Madrid, poi emigrato al Maiorca (dove è rimasto per cinque campionati), nel 2004 è arrivato al Barcellona. In cinque anni con i blaugrana ha vinto tra l’altro tre campionati e due Champions. Nell’estate 2009, nonostante i 30 gol in 35 partite, è stato ceduto all’Inter in cambio di Ibrahimovic. E a Milano ha continuato a vincere Coesistenza tra bomber Ora riparte la caccia in campionato e Leonardo riporta subito Eto’o al centro del progetto Inter. Il tecnico punta sul rombo anche per avvicinarlo alla porta. Il campo dirà se arriveranno altri gol a raffica o sarà ora di spartire il bottino con Milito. «Non credo che esistano due giocatori che non possono coesistere - ha spiegato ieri Leonardo a proposito della convivenza tra i due -. A meno che non siano identici, ma succede una volta su mille. E comunque Samuel e Diego sono così diversi, bravi e intelligenti tatticamente. Gli attaccanti devono essere liberi di testa, il resto viene da sé: basta vedere lo scorso anno come si sono messi a disposizione. Il ritorno di Eto’o? Non è un giocatore nuovo, più che di impatto è giusto parlare di risorsa importante per la squadra. E’ riuscito a mantenere la forma dall’inizio della stagione a adesso, spero ci riesca fino alla fine». Felice in Italia In effetti Samuel è al top della condizione psicofisica. Anche la testa gira a mille perché lui in Italia e nell’Inter si trova benissimo. Alla faccia delle voci che lo davano nel mirino del Real Madrid. A Milano lo ha raggiunto anche la famiglia e a Milano sta pensando di fare una presentazione per sensibilizzare tutti agli obiettivi della fondazione che porta il suo nome e il sorriso a tanti ragazzi africani che ne hanno un bisogno disperato. «Voglio restare sino alla scadenza del contratto, nel 2014, continuare a divertirmi e strappare il titolo al Milan» aveva detto Eto’o, appena rientrato dalle ferie tra Brasile e Camerun. L’appetito vien mangiando. Dopo 49 giorni il Re Leone ritrova l’Italia e la formula gol Nell’Inter ritorna Eto’o, che manca dalla Serie A dal 21 novembre. E Leonardo lo mette subito al centro del suo progetto 4 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 5 R # SERIE A fare risultato a Milano è quasi impossibile. Totò non lo sbandiera ai quattro venti ma dentro di sè ci crede. Al termine della partita con il Chievo ha detto: «Abbiamo una posizione di classifica buona, abbiamo la tranquillità per andare a giocarcela in casa del Milan, la squadra più forte del campionato». Di Natale Se gioca a San Siro il gol è assicurato Il Milan è una delle vittime preferite dell’attaccante dell’Udinese: «Ma i rossoneri sono i più forti» MASSIMO MEROI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE dAnno nuovo, Totò vec- chio. Antonio Di Natale ha cominciato il 2011 nel modo ormai per lui meno originale: facendo gol. Ne ha segnati 29 nel 2010, 28 in Serie A e 1 al Mondiale contro la Slovacchia. In Italia nessuno è riuscito a stargli dietro e i propositi del numero 10 dell’Udinese sono quelli di continuare. Perché mai come in questi casi l’appetito vien mangiando. Numeri Quelli di Di Natale sono impressionanti. Negli ultimi due campionati e mezzo ha totalizzato 74 presenze e 52 gol: 0,70 reti a partita è la media aritmetica. E chissà dove sarebbe potuto arrivare se a primavera del 2009 l’infortunio al ginocchio non lo aves- w IL NUMERO 5 i gol segnati da Di Natale a San Siro contro il Milan: 1 con la maglia dell’Empoli e 4 con l’Udinese se costretto a chiudere anzitempo la stagione fermandosi a 12 centri in 22 partite. Oggi i suoi gol in Serie A in tutto sono 113, 18 con la maglia dell’Empoli e 95 con quella dell’Udinese. A inizio stagione aveva dichiarato che l’obiettivo personale era quello di arrivare a quota 16, in modo da tagliare quota 100 in bianconero. «Poi posso anche andare in pensione», aveva scherzato. Siamo a metà campionato e quel traguardo è talmente vicino che può essere ampiamente superato. Simbolo Con il passare del tempo si è venuta a creare una perfetta simbiosi tra questo napoletano emigrato a Udine via Empoli e il Friuli, rafforzata da quello che è accaduto l’estate scorsa quando Di Natale disse no alla Juventus e di conseguenza a un sostanzioso aumento del suo conto in banca (3 milioni o giù di lì). Totò non ama che gli si facciano i conti in tasca, ma a Udine sanno tutti a cosa e a quanto ha rinunciato. Proprio per questo è diventato qualcosa di più di un semplice calciatore: è un piccolo grande eroe, un simbolo. Doppia sfida E i simboli, nelle occasioni più importanti, devono recitare una parte importante. Oggi Totò proverà a mettersi sulle spalle l’Udinese a San Siro contro la capolista Milan. Guidolin giovedì contro il Chievo ha risparmiato al suo capitano l’ultima mezz’ora di gioco proprio per preservarlo in vista del Milan. Perché senza il miglior Totò Totò Di Natale, 33 anni, gioca con la maglia dell’Udinese dal 2004-05 GETTY IMAGES E’ il miglior cannoniere d’Italia nel 2010: 29 gol (28 con l’Udinese e 1 con la Nazionale al Mondiale). A Milano sarà una supersfida tra Totò e Ibrahimovic, gli ultimi due principi dei marcatori Che sfide Il Diavolo tra le grandi è una delle sue vittime preferite visto che gli ha rifilato cinque gol, quasi uno ad anno (solare) da quando indossa la maglia dell’Udinese: di questi cinque, quattro li ha realizzati a San Siro e uno al Friuli. Due volte ha vinto l’Udinese, tre i rossoneri. E poi c’è il duello a distanza con Ibrahimovic, il giocatore che sta cambiando il destino di un campionato. Totò e Ibra sono gli ultimi due vincitori della classifica cannonieri (25 gol lo svedese nel 2009, 29 il napoletano nel 2010), e anche oggi sono lassù: Totò in testa con 11 tacche, il rossonero a inseguire a quota 9. E ci sarà anche il duello con Cassano, che sarà pure il miglior talento italiano ma non ha ancora dimostrato di avere la continuità di rendimento e realizzativa esibite dal Totò bianconero, abile a sgusciare via da una crisi iniziale che comunque non lo aveva messo in ansia. «Le paure non ci possono essere quando si gioca a calcio, quelle te le può dare la vita di tutti i giorni in altre situazioni». Non correndo dietro a un pallone, neanche se sei a San Siro. taccuino GUIDOLIN «Quattro sfide per capire chi siamo» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE d«Ma come siete bravi, ma come giocate bene». Francesco Guidolin e la sua Udinese se lo sono sentiti ripetere tante volte quando hanno giocato con le prime della classe. Risultato: zero punti. «Siamo un po’ stufi di prenderci solo i complimenti», confessa il tecnico. Il rischio che qualcosa di simile accada oggi a San Siro con il Milan è alto. «Affrontiamo la squadra che di questo passo vincerà lo scudetto. Però è giusto che andiamo a giocarcela». Ferocia Già, ma con quale formazione? La squalifica di Pinzi pone Guidolin davanti a un bivio: inserire il sostituto naturale Badu o modificare l’assetto passando a una difesa a quattro per contenere meglio il tridente rossonero? Il tecnico spiega: «Mi spiace perdere Pinzi, ma le alternative ci sono e si chiamano Badu, Isla e Abdì. Il modulo? Noi con il 3-5-2 ci troviamo bene perché tutti giocano nel loro ruolo anche se la prestazione migliore è stata col Palermo quando giocammo con il 3-4-1-2». Guidolin infonde fiducia alla squadra: «Ha toccato con mano che può esprimersi in un certo modo. Poi bisogna metterci anche determinazione, voglia, ferocia agonistica. Siamo attesi da quattro impegni pericolosissimi (Milan e Genoa fuori, Inter in casa e Juve a Torino, ndr): dopo queste sfide vedremo dove saremo e capiremo a cosa possiamo puntare». m.m. DONNE Torres travolgente: decima vittoria di fila d(g.l.g.) Torres travolgente. Ne rifi- la sette al Venezia e ottiene la decima vittoria consecutiva. Tre reti per la Panico salita a quota 8 a solo due lunghezze da Daniela Sabatino del Brescia che guida la graduatoria. 10a giornata: Bardolino-Brescia 1-2, Tavagnacco-Lazio 1-0, Mozzanica-Firenze 7-0, Roma-Reggiana 2-0, Sudtirol-Chiasiellis 1-2, Venezia-Torres 0-7, Orlandia-Torino martedì. Classifica: Torres 30, Tavagnacco 25, Brescia 20, Roma 18, Torino e Chiasiellis 14, Mozzanica e Reggiana 12, Venezia 11, Bardolino 7, Orlandia, Sudtirol e Lazio 6, Firenze 2. *Tavagnacco, Brescia, Torino, Mozzanica, Chiasiellis, Reggiana, Venezia, Sudtirol e Firenze 1 partita in meno, Orlandia 2. CALCIO A 5 Marca, ok a fatica Frenata Lazio (g.l.g.) Fatica la Marca in trasferta ma alla fine vince ed allunga sulla Lazio bloccata sul pari dal Pescara. 15ª giornata: MontesilvanoAcqua & Sapone 2-1, Napoli Vesevo Asti-2-3, Kaos-Atiesse 6-4, Bisceglie-Augusta 4-2, Pescara-Lazio 2-2, Cagliari-Marca 3-5, Luparense-Putignano 6-4. Class.: Marca 41, Lazio 34, Bisceglie 30, Luparense 29. Montesilvano 28, Asti 27, Pescara 24, Kaos 23, Putignano 22, Acqua&Sapone 17, Augusta 15, Cagliari 6, Atiesse e Napoli Vesevo 3. SU ESPN Milan, uno speciale sullo scudetto ’98-99 dLa grande rimonta in 6 puntate. Da lunedì 17 Espn Classic (canale 216 di Sky, ore 23) si sofferma sulla stagione Milan ’98-99, ripercorrendo le sfide più importanti che regalarono ai rossoneri il 16˚ scudetto. 6 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A CAMBIO FRA I PALI Amelia cerca punti e una porta inviolata In campo due volte in Champions, non ha mai vinto y FERMI AI BOX Sembrava una buona annata, ma nei mesi la fortuna è sparita. E la lista degli infortunati rossoneri si è allungata di settimana in settimana. ABBIATI Leggero stiramento al polpaccio destro. Salterà anche la prossima Marco Amelia, 28 anni, è alto 1.90 e pesa 90 chili GRILLOTTI JANKULOVSKI MARCO PASOTTO Soffre di otite. Potrebbe esserci a Lecce 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Emergenza Milan Nesta ancora ko Allegri: «Rinforzi» Otto infortunati, il tecnico: «Un centrocampista ci serve. Ma con Cassano faremo il salto di qualità» Perché vedere MILAN-UDINESE La prima della classe contro il capocannoniere: il Milan, che ha la miglior difesa della A, dovrà difendersi dal bomber Di Natale San Siro, ore 15 DAL NOSTRO INVIATO MILANO dAlcuni numeri non rendono giustizia: due partite, due sconfitte, due gol subiti in ciascuna di esse. Poi ci sono altre cifre, che fanno capire meglio: un 6 e un 7 in pagella, nonostante siano state due delle peggiori gare stagionali del Milan. Dietro quei voti c’è Marco Amelia, che quest’anno si è sempre confermato la miglior risposta possibile alle assenze di Abbiati. Christian ha saltato Real-Milan e Milan-Ajax: sfide finite malissimo — soprattutto a Madrid —, dalle quali Allegri è però sempre uscito con almeno una buona notizia: i pali rossoneri sono al sicuro, a prescindere da chi li protegge. Alto livello Farsi trovare pronto è il compito più difficile per un portiere di riserva: non sai quando succede e passi di colpo dal lavoro «riparato» in allenamento agli occhi puntati addosso in uno stadio. Amelia ha 28 anni, ha fatto tutta la trafila delle nazionali e per carattere non ha paura delle sfide e della pressione. Il debutto stagionale è l’esempio migliore: buttato nella mischia davanti agli 80 mila del Bernabeu, a differenza dei compagni è sceso in campo con serenità d’animo e concentrazione. D’altra parte l’ex genoano in estate per un po’ ha anche conteso la maglia da titolare ad Abbiati. I due — che notoriamente non sono degli amiconi — durante la preparazione estiva hanno messo Allegri «in imbarazzo» sfornando nelle amichevoli prestazioni sempre di alto livello. Alla fine la scelta è caduta su Abbiati, rossonero di lungo corso, cosa che Amelia ha accettato senza alcun tipo di lamentela. «Lo stress da concorrenza non esiste, altrimenti è meglio giocare nei dilettanti. Il mio obiettivo stagionale è convincere Galliani a riscattarmi definitivamente dal Genoa», ha sempre detto il portiere romano. Due obiettivi Un traguardo più che alla portata, se a fine stagione tutte le sue prestazioni saranno state all’altezza di quelle offerte sin qui. Oggi Marco, dopo le due chiamate in Champions League, è pronto a debuttare anche in campionato. Gli obiettivi sono scontati: vincere e non subire gol, a differenza di quanto accaduto finora. NESTA Infiammazione al ginocchio. Sente ancora fastidio, ma potrebbe esserci domenica. ZAMBROTTA E’ stato appena operato di menisco. Un mese di stop. FLAMINI Problemi al ginocchio destro (lesione del collaterale). E’ in fase di recupero, può giocare la prossima settimana. PIRLO Stiramento coscia destra. Potrebbe tornare contro il Cesena. FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANELLO (Varese) dGli antichi greci dicevano «Spes ultima dea», la speranza è l’ultima divinità a cui rivolgersi. Massimiliano Allegri l’ha fatto fino a quando non è stato costretto ad arrendersi alla sconfortante evidenza. «Nesta e Gattuso dovrebbero essere recuperati», aveva detto durante la conferenza La classe di Antonio Chissà se Galliani, ancora impegnato in Brasile con l’affaire Ronaldinho, esaudirà il desiderio di Allegri, magari con i soldi risparmiati con la cessione del Dentone. Intanto con l’Udinese bisognerà stringere i denti e giocare con «pazienza e intelligen- Da Merkel a Strasser largo agli Under 20 Rispetto a un anno fa l’età media rossonera è scesa di due punti DAL NOSTRO INVIATO Infiammazione al retto adduttorio: non è ancora pubalgia, ma la situazione è da valutare e trattare con cura. Prognosi ancora incerta 5 RIPRODUZIONE RISERVATA INZAGHI Centrocampista cercasi Il recupero di Gattuso (contusione alla coscia destra) è solo una magrissima consolazione per un allenatore che continua a perdere pezzi: in difesa mancheranno Abbiati e Nesta (sostituiti da Amelia e Bonera), a centrocampo con Pirlo, Flamini e Boateng out e Ambrosini squalificato Allegri ha gli uomini contati. Rino come al solito stringerà i denti, Seedorf farà il regista come con il Cagliari e Strasser avrà la prima chance da titola- re. Lui e Merkel si daranno il cambio: anche se Allegri ha lasciato una porta aperta («Come trequartista devo decidere tra Merkel e Robinho»), dietro a Pato e Ibrahimovic giocherà quasi sicuramente il brasiliano, così il tecnico avrà almeno un centrocampista in panchina. In attesa che dalla società arrivi un regalino: «Un centrocampista in più non farebbe male, è un’esigenza tecnica per come stiamo giocando adesso, a prescindere dagli infortuni». L’INVERSIONE DI TENDENZA SI PUNTA DI PIÙ SUI PRODOTTI DEL VIVAIO BOATENG E’ stato operato al crociato del ginocchio sinistro. Potrebbe tornare in primavera. stampa. Invece il difensore dopo il Cagliari salterà anche l’Udinese, colpa di un’infiammazione al ginocchio destro. Fuori dalla lista dei convocati e di nuovo dentro a quella degli infortunati, che diventa ogni giorno più lunga: ora siamo a quota otto. MILANELLO dSarà anche merito degli infortuni, che a volte ti costringono a fare di necessità virtù, ma la notizia è che il Milan di Allegri non è più il gerontocomio di un anno fa (su cui era stata fatta parecchia ironia). Adesso è una squadra che punta sui giovani e valorizza i ragazzi cresciuti nel settore giovanile. Che a volte ti ripagano con gol decisivi e importantissimi (vedi Strasser a Cagliari). Inversione di tendenza Per accorgersi che il trend è cambiato basta andare a riguardare le statistiche di fine stagione: Serie A 2009-2010, il Milan è la squadra più vecchia con un’età media di 29,2 (fonte: PFPO, Osservatorio sui calciatori professionisti di Neuchatel in Svizzera). La media europea è 25,8, l’Italia è abbondantemente al di sopra (27,4) e i rossoneri peggio ancora. Se proviamo a fare lo stesso giochino con la formazione titolare che (quasi certamente) scenderà in campo oggi contro l’Udinese, scopriamo che l’età media del Milan è scesa a 27,1. Due punti in meno rispetto a un anno fa, quando l’undici L’erede di Gattuso L’erede di Seedorf Rodney Strasser, 20 anni, ha esordito con Ancelotti nel 2008. Giovedì il primo gol in A, oggi il debutto da titolare AP Alexander Merkel, 18 anni, ha esordito in questa stagione in Milan-Ajax di Champions. A Cagliari è stato titolare REUTERS 29,8 27,1 l’età media un anno fa 10 gennaio 2010, ultima giornata di andata: a Torino va in scena Juve-Milan (0-3) e i rossoneri si presentano all’Olimpico con un’età media piuttosto elevata. Il più giovane è Abate, all’epoca 23enne. l’età media oggi 9 gennaio 2011, ultima giornata di andata: a San Siro si gioca Milan-Udinese e i rossoneri scenderanno in campo decisamente ringiovaniti rispetto all’anno scorso. Il più giovane? Ovviamente Strasser. che affrontò la Juventus nell’ultima giornata del girone d’andata aveva un’età media di 29,8. E se al posto di Robinho dovesse partire Merkel titolare (ipotesi improbabile) si scenderebbe addirittura a 26,3. Chi ha seguito l’evolversi delle strategie rossonere degli ultimi anni non si stupisce: il Milan ha insistito e investito tantissimo nel settore giovanile e adesso sta raccogliendo i frutti. Non a caso Adriano Galliani ha commentato così dal Brasile la vittoria sul Cagliari: «La cosa che mi ha dato più gioia è stato il gol arrivato da un ragazzo del vivaio e poi che hanno giocato quattro ragazzi provenienti dal nostro settore giovanile (Strasser, Merkel, Antonini e Abate, ndr)». Potere Under 20 Strasser e Merkel hanno già conquistato la fiducia di Allegri, Beretta ha giocato e segnato in amichevole con l’Al-Ahli a Dubai e ieri nella lista dei convocati è entrato anche Di Fabio, 18 anni, portiere della Primavera. Senza dimenticare Oduamadi (anche lui convocato) e Verdi, talentuoso ma ancora acerbo. Allegri ha un bel patrimonio e ha già dimostrato di saperlo sfruttare al momento opportuno. «Merkel e Strasser sono arrivati sin qui per merito del lavoro dello staff del settore giovanile — ha detto il tecnico —. Per metterli in campo ci vuole il coraggio ma anche la fortuna di trovare il modo e lo spazio per farli entrare. Avevano fatto molto bene nel pre-campionato e questo mi ha dato sicurezza per il futuro. Lo scudetto si vince sia con i giovani sia con i vecchi, non dimentichiamo Oddo a Napoli che è entrato e ha fatto due assist». Basta trovare il giusto equilibrio. La specialità della casa di Allegri. f.d.v. s GIOVANI V Giacomo Beretta, 18 anni, centravanti, ha segnato in amichevole a Dubai V Nnamdi Oduamadi, 20 anni, attaccante esterno nigeriano, è nella lista dei convocati V Davide Di Fabio, 18 anni, portiere della Primavera, è stato chiamato come terzo dopo il k.o. di Abbiati DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA Massimiliano Allegri, 43 anni, prima stagione al Milan REUTERS x ha detto INTELLIGENZA Sarà più difficile che contro il Cagliari, perché l’Udinese è tecnica e veloce. Ci vorrà pazienza e intelligenza PATO È IN FORMA Ha fatto un buon secondo tempo, vuol dire che sta bene. Ha lavorato molto in fase di non possesso palla CASSANO BUON INIZIO Ha iniziato col piede giusto ma deve ancora recuperare la forma migliore. Ha una classe immensa za. Sarà una partita difficile come a Cagliari, anzi ancora di più, perché è una squadra tecnica e veloce. Siamo in emergenza a centrocampo con i numeri ma non a livello tecnico, perché chi giocherà sostituirà gli assenti bene. E poi avremo Ibrahimovic in più». Ibrahimovic che torna titolare dopo la squalifica, ma anche Pato che ha dato segnali confortanti a Cagliari («Sono contento perché ha lavorato bene in fase di non possesso palla») e Cassano pronto ad entrare e a inventare, come a Cagliari. «Ha iniziato col piede giusto, però viene da due mesi di inattività, è in una squadra che va cento all’ora e deve recuperare la forma migliore. Però se entra con la testa giusta può farci fare il salto di qualità. Ha una classe immensa». Che non guasta mai. y MILAN CHE MARCIA Comunque andrà oggi, il Milan sarà campione d’inverno. Come nel 2004-05? Se il Milan batterà l’Udinese salirà a quota 42 punti ed eguaglierà la sua miglior classifica (2004-05) da quando la A è tornata a 20 squadre. Nei campionati a 20 squadre (calcolando tre punti a vittoria) solo una volta il Milan aveva fatto meglio: nel 1950-51 (45 punti). 7 R Svolta Dinho: è Flamengo «Ma Galliani temeva l’Inter» Il Milan: «Fatta al 99,99%». E De Assis rivela un retroscena MARCO PASOTTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO d«Se Ronaldinho ama davvero il Gremio, ci vada a giocare gratis». Ovviamente non succederà. Ronnie non ascolterà il consiglio-provocazione diffuso ieri da Pelé («io feci un’intera stagione senza stipendio per aiutare il Santos») e al Gremio non ci andrà nemmeno regolarmente pagato: il prossimo club di Dinho dovrebbe avere i colori rossoneri del Flamengo, sebbene Roberto de Assis, il fratello-procuratore del giocatore, non ne sia ancora molto convinto. Ieri la presidente del club, Patricia Amorim, ha annunciato: «Flamengo e Milan hanno raggiunto un accordo per il trasferimento di Ronaldinho». E fin qui scene già viste — e poi naufragate — sulla sponda Gremio. Soltanto che questa volta la conferma è arrivata anche da Galliani: «Al 99,99 per cento Ronaldinho giocherà nel Flamengo». Accordo E’ ciò che emerge da un incontro fra la numero uno del club di Rio e l’a.d. rossonero. Continua la Amorim: «Mancano alcuni dettagli del contratto. La cosa più importante è che le due società abbiano raggiunto un accordo. Ora dobbiamo parlare con lui. Il Flamengo ha già fatto la sua parte, adesso manca un piccolo passo da parte del giocatore». Dunque c’è l’intesa, almeno verbale. Per il nero su bianco occorrerà attendere l’inizio della prossima settimana, comunque non oltre martedì. In ballo ci sono i «dettagli» Ronaldinho, 30 anni, era arrivato al Milan nell’estate del 2008 AP Il fratello-manager frena: «Manca ancora l’accordo fra il giocatore e il Flamengo». Al Milan andranno 3,5 milioni contrattuali fra Dinho e il Flamengo, e Dinho e il Milan. Il club rossonero deve versare fra i 10 e i 15 milioni lordi al giocatore, ma conta su un cospicuo sconto da parte di de Assis e soprattutto — riportano i media brasiliani — dovrebbe ricevere dal Flamengo circa 3,5 milioni, che sarebbero quindi un ulteriore risparmio. Ma all’orizzonte potrebbe nascere qualche problema, almeno a giudicare da quanto avrebbe detto ieri de Assis al sito di «Zero Hora» (quotidiano di Porto Alegre, città del Gremio): «Non c’è alcun accordo tra mio fratello e il Flamengo. Quando Ronaldinho stava per essere liberato (con destinazione Gremio, ndr) il Milan ha avuto paura che potesse inserirsi l’Inter. Così la società rossonera si è messa in mezzo alla trattativa e poi ha iniziato a parlare direttamente col Flamengo». Anche all’estero Sul fronte centrocampista, che Allegri sta iniziando a chiedere con regolarità, non ci sono novità. Sfumati per motivi diversi i nomi di Constant e Lazzari, il Milan si guarda intorno: «Se troveremo una soluzione di qualità, anche all’estero, bene — spiega Galliani —; altrimenti si resta così». NUOVA punto mylife. high tech, human touch. NUOVI PARAURTI CON FINITURE PIANOBLACK MOTORI EURO 5 CON START&STOP CLIMATIZZATORE esp con E RADIO CD MP3 hill holder BLUE&ME TOMTOM A € 9.900 CON LA TRASPARENZA DEL PREZZO VERO FIAT CON il contributo deI concessionari fiat. Condizioni valide in caso di ritiro usato che vale zero o senza ritiro usato (fino al 31/01/2011). Es.: Punto MyLife 1.2 bz. 3p. Prezzo promo € 9.900 (IPT esclusa) e per la versione 5p. + € 800. Consumi ciclo combinato: 5,2 (l/100 km). 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Certe cose sono naturali, invece spiegare diventa meccanico: tutto del calcio è passionale, ed è anche bello da vivere». E neppure le possibili crepe che potranno insinuarsi in quel muro di empatia, quando qualcosa non dovesse andare come sta andando: «La prima partita è sempre particolare, è stata bellissima ma è andata: ora siamo già alla seconda e davanti ho un puzzle da costruire, affascinante ma pure difficile. E fra un po’ arriverà anche il giorno in cui qualcuno mi manderà a quel paese». Quei precedenti L’anno scorso quel giorno arrivò forse prima del previsto, anche se il vaffa di Gattuso, appena espulso nel derby, fu collettivo. Però quello 0-4 Leonardo lo ricorda bene a prescindere: arrivò alla sua seconda partita, e dopo una settimana di miele versato per la vittoria al suo esordio (a Siena), e insomma qualche similitudine con il presente c’è, anche se il Catania non può assomigliare più di tanto a quell’Inter che gli fece così male. Revival per revival - debiti scongiuri a parte - fa più gioco ricordare il peso che ebbe per l’Inter la gara di Catania dell’anno scorso: fu una sconfitta, ma le spietate parole di Mou sputate in faccia alla squadra la mattina dopo furono il cerino che accese il progetto triplete. Potere Maxi Lopez Catania, oggi, può aggiungere benzina ad un altro fuoco, quello della possibile rimonta: a patto che arrivi una vittoria, e già questo non sa- LEO «Io e Mou complici Rimonta possibile Il Milan frenerà» «La prima è andata bene, ora si fa dura e presto qualcuno mi manderà a quel paese. Temo il Catania, non l’arbitro» rà così facile. Spiega Leonardo: «Non perché il Catania si è lamentato giovedì a Roma: un arbitro può incidere su una partita e non su una stagione intera, io a queste cose non credo. Piuttosto, perché il Catania sta bene MOU DA MADRID «Leo ha capacità ed esperienza» MADRID (f.m.r.) Da Madrid Mou ricambia affetto e stima per Leo: «Con lui avevo una buona relazione quando era al Milan, figurarsi ora che allena uno dei miei club favoriti. Già prima ci si sentiva e c’era stima. Leo sa che sono nel retro, pensando solo cose positive. Lui è lì, con la capacità e l’esperienza necessarie per far bene». e lo sa, ha due linee molto forti a livello difensivo e un giocatore (Maxi Lopez, ndr.) che fa reparto da solo. E perché la cosa più difficile è sempre mantenere un certo rendimento, ripetersi, soprattutto quando ci sono così tanti impegni concentrati in poco tempo». Giocare fa bene Difficile ma possibile: come la gestione di questa maratona di impegni ravvicinati. «La frase non è mia, ma il miglior modo di allenarsi è giocare». E come la rincorsa al Milan, a cui Leonardo crede non meno di Moratti: «Ci proviamo, certo: l’idea è cercare di vincerle tutte, poi facciamo i conti. Succederà anche a loro di perdere dei punti: nell’arco di una stagione è impossibile che non ci sia neanche un momento difficile, ce l’hanno tutti». Purché per lui non arrivi un’altra volta così in fretta. QUI CATANIA I SICILIANI RITROVANO I NERAZZURRI BATTUTI 11 MESI FA Giampaolo: «Maxi Lopez finalmente ha capito» «Ha imparato a mettersi al servizio della squadra» Marco Giampaolo, 43 anni ANSA FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CATANIA dUndici mesi fa al Ca- tania riuscì una delle due grandi imprese di stagione battendo l’Inter al Cibali (3-1) dopo 44 anni (l’altra fu la vittoria di dicembre a Torino contro la Juve 2-1). I nerazzurra erano guidata da Mourinho. Sarà per questo che Marco Giampaolo parlando del suo avversario ha paragonato l’ultima Inter di Leonardo a quella del portoghese? Può darsi: «I nerazzurri visti col Napoli mi hanno ricordato la prima Inter di Mou, squadra più fisica, con Stankovic dietro le punte e i 3 centrocampisti. Li ho visti bene atleticamente, ma anche noi stiamo bene e siamo pronti a riaccendere il quadro elettrico». Basta Roma Giampaolo chiude la querelle romanista: «Quella partita per me è dimenticata, in proposito si è già espressa la società, è il caso di chiudere il discorso, altrimenti rischiamo di precostituirci un alibi. Sappiamo che è già difficile tornare in campo dopo 3 giorni affrontando una squadra abituata a giocare con questi ritmi. Ma penso che siamo in grado di riuscirci. Perché in gare come questa conta soprattutto l’adrenalina che si riesce a sprigionare». Forte anche di una certezza, avere ritrovato Maxi Lopez: «L’attaccante argentino ha finalmente capito come mettersi al servizio della squadra che dal canto suo l’ha sempre assistito». IL CASO MENTRE LE AFFINITA’ CON JOSE’ SONO ANCHE NEL LOOK Leonardo veste sempre Dolce&Gabbana Ma i nerazzuri indossano Costume National Leonardo, 41 anni INSIDE Josè Mourinho, 46 anni IPP MILANO (lu.tai.) Come vestirà Leonardo? Le foto qui a fianco dimostrano che la vicinanza con Mou sconfina anche nel look. Eppure un problema si pone. L’Inter si è legata con un accordo biennale a Costume National per le divise non da gioco. Quando già aveva lasciato il Milan, Leonardo però ha firmato un contratto personale a tutto il 2011 con Dolce&Gabbana. Un vincolo tanto per la vita privata quanto per le occasioni pubbliche. Al punto che il nuovo tecnico dell’Inter, pur avendo ricevuto quella mattina la divisa su richiesta dal club a Costume National, giovedì - e pure ieri in conferenza - si è presentato in panchina per Inter-Napoli con un abito del proprio sponsor. Un problema in più per il partner dell’Inter, che già si era rassegnato a fatica al fatto che Rafa Benitez non indossasse la divisa malgrado tre provini per adattarsi a un fisico non «facile». QUI INTER IL ROMENO ACCUSA UN PO’ DI FASTIDIO AD UN ADDUTTORE Chivu si è fermato Stamattina la decisione Se non ce la fa rilancio per Santon o arretra Zanetti Cristian Chivu, 30 anni LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA APPIANO GENTILE (Como) dUn leggero problema all’adduttore e Cristian Chivu diventa un piccolo punto interrogativo. Solo stamattina Leonardo saprà se potrà averlo a disposizione: lo staff medico si è tenuto un piccolo margine di dubbio per verificare e valutare se il suo utilizzo possa diventare in qualche modo rischioso. Considerando i molti impegni ravvicinati in vista e il fatto che l’Inter ha stimato in circa un mese il tempo necessario per «ammortizzare» la situazione pregressa - condizione fisica e atletica della squa- dra e rischio di ulteriori infortuni - l’imperativo è chiaro: cautela. Due ipotesi senza il romeno Chivu si è fermato nella partitella che ha concluso la rifinitura di ieri mattina. «In realtà sono stato io a farlo rientrare prima nello spogliatoio», ha chiarito Leonardo, che ha anche spiegato la dinamica dell’imprevisto: il romeno è scivolato e dopo la torsione che ne è seguita ha sentito un po’ di fastidio all’adduttore. «Di sicuro non è grave», ha precisato il tecnico: tanto che Chivu ieri era ottimista sulle chance di recupero. In caso contrario, due sembrano le ipotesi per sostituirlo a sinistra: rilanciare Santon o — più probabile — arretrare Zanetti, utilizzando al suo posto a centrocampo Mariga (favorito) o Muntari. a.e. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA Julio è un rebus E l’Inter insiste: subito il portiere della Nazionale Castellazzi verso il Bologna: lo scambio è pronto . Il brasiliano via a giugno? DAL NOSTRO INVIATO LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA APPIANO GENTILE (Co) dQualcosa si muove sul fronte mercato in casa Inter. Obiettivi puntati sul delicato ruolo del portiere, con Emiliano Viviano che da Bologna potrebbe arrivare a Milano già a gennaio e Luca Castellazzi a fare il percorso inverso, in prestito sino a giugno. Il tutto aspettando che Julio Cesar recuperi dallo stiramento al bicipite femorale. Anche se l’arrivo anticipato del portiere della Nazionale lascia intendere che in estate il brasiliano potrebbe anche essere venduto. Accelerata Malgrado le frasi di circostanza di Leonardo e del dt Marco Branca, l’Inter dopo l’infortunio di Julio Cesar si è attivata per non farsi cogliere impreparata nel caso il recupero del numero 1 non procedesse come sperato. Visto che già deteneva la metà di Viviano, il club di palazzo Saras stava meditando se riscattare subito l’estremo toscano, pur lasciandolo a Bologna sino a giugno. Ora sta prendendo piede l’idea di accelerare i tempi. Non che Castellazzi non dia affidamen- Viviano to. Però rimane troppo rischioso ritrovarsi a febbraio-marzo con un portiere senza esperienza europea (Viviano se la sta facendo in azzurro) e che non sembra trasmettere troppa tranquillità alla difesa. Anche trascurando le sette gare consecutive di campionato con almeno un gol al passivo (11 totali, contro i 4 in otto gare presi da Julio Cesar), che tra Castellazzi e i compagni di reparto qualcosa non vada l’hanno dimostrato anche i due equivoci con Lucio in Inter-Napoli. Con il portiere che usciva - si presume avendo chiamato il pallone - e il centrale che spazzava comunque. Cadute le remore Lo scambio con Viviano diventa più realistico anche perché il rossoblù, prima preoccupato di compromettere il proprio cammino in azzurro, ora avrebbe aperto uno spiraglio, convinto di potersela giocare anche con il numero uno della Seleçao. Resta il problema dell’accordo col Bologna, che valuta Viviano sui 20 milioni, quindi ne chiede 10 per la restante metà. Gli emiliani l’avevano pagata 3, ma fanno pesare la valorizzazione del 25enne di Fiesole, passato da promessa a titolare dell’Italia. Branca dovrà lavorare su due fronti. Far abbassare le pretese rossoblù, per chiudere a 6/7 milioni, magari inserendo qualche giovane. Ma poi convincere Moratti, che crede in Viviano ma che, se proprio deve, preferirebbe fare un sacrificio per arrivare a Sanchez. Lunedì possibile un nuovo contatto con l’Udinese. In uscita, tornano a girare voci di un interesse del Liverpool per Davide Santon. 9 R LA SCHEDA O EMILIANO VIVIANO 25 ANNI PORTIERE DEL BOLOGNA È un tifoso della «Viola» Emiliano Viviano è nato l’1 dicembre 1985 a Fiesole (Firenze). Tifosissimo della Fiorentina (sua figlia si chiama Viola), non ha mai indossato la maglia della prima squadra. Si è formato a Brescia, ha debuttato in B a Cesena nel 2004, poi è tornato a Brescia, ma ha sempre giocato in B. L’esordio in A nella passata stagione col Bologna dove gioca tuttora e ha conquistato la Nazionale. Ha fatto tutte le giovanili azzurre e ha giocato l’Olimpiade di Pechino. Ha 5 tatuaggi e collezioni orologi. 10 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A s LA CACCIA ALLA PUNTA Forlan, ma pure Rossi Agnelli spenderà solo per un gran colpo L’extra-budget è pronto, ma senza farsi prendere per il collo da nessuno DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VINOVO (TORINO) dRiunioni conti- nue fra Vinovo e corso Galileo Ferraris. La Juventus sta setacciando il mercato di mezzo mondo. Caccia all’occasione vera, un grande attaccante al prezzo giusto. Già, perché a gennaio il problema maggiore è non farsi prendere per il collo, magari per qualche mezzo giocatore. Situazione che in ogni modo Agnelli e Marotta eviteranno in partenza, chiarendolo bene ai vari interlocutori ogni volta che si siederanno attorno a un tavolo per discutere di questo o quel giocatore. Soldi sì, ma... La notizia del giorno è comunque confortante per il popolo bianconero. La proprietà è infatti pronta a stanziare un extra-budget in presenza di opportunità adeguate e convincenti a livello di rapporto qualità-prezzo. Più facile guardare al mercato estero, visto che dalle nostre parti i vari Gilardino e Pazzini non si muoveranno almeno fino a giugno. E allora occhio sempre a Diego Forlan, Pallone d’oro all’ultimo mondiale, attaccante completo, dal gol facile, perfetto per le idee tattiche di Gigi Delneri. A maggio compirà 32 anni, ma parliamo di un giocatore integro fisicamente, un maniaco del lavoro, un professionista alla Zanetti S Diego Forlan 31 anni, all’Atletico Madrid dal 2007 IMAGE SPORT per intenderci. Va detto che finora l’Atletico Madrid ha respinto qualsiasi avance, allo stesso tempo non vanno però sottovalutati gli ottimi rapporti che ci sono fra il club spagnolo e Beppe Marotta. Intorno ai 10-12 milioni l’affare potrebbe davvero decollare. Idea Rossi Più problematiche dal punto di vista economico, ma tecnicamente al top, altre due affascinanti ipotesi: Giuseppe Rossi e Lisandro Lopez. In particolare, piace parecchio l’idea dell’azzurro, giovane, notevole fiuto del gol e appunto italiano. Bisogna però fare in fretta, il 23enne attaccante starebbe infatti trattando il rinnovo del contratto che lo lega al Villarreal. E’ già il miglior marcatore della storia del «sottomarino giallo», che valuta Rossi 30 milioni di euro. E molti soldi servirebbero anche per strappare Lisandro Lopez al Lione. L’argentino ha passaporto italiano e caratteristiche molto simili a quelle di Fabio Quagliarella. Berbatov resta invece una pista completamente legata a un eventuale futuro di Buffon al Manchester United. OBIETTIVI R Giuseppe Rossi 23 anni, punto di forza del Villarreal dal 2007. Proveniva dal Parma R Massimo Maccarone 31 anni, è alla prima stagione nel Palermo. Col Siena 12 gol nel 2009-2010 Juve Delneri sicuro «Ripartiamo con Toni, ci serviva» Il neo acquisto dall’inizio. Quagliarella oggi operato: si tenta il recupero in 3 mesi. Sissoko: è giallo sui suoi malanni R Antonio Floro Flores 27 anni, è all’Udinese dal 2007: il top nello scorso torneo con 9 gol Perché vedere NAPOLI-JUVENTUS Biglietti esauriti da giorni, per Napoli è la partita dell’anno. La Juventus deve dare un segnale dopo l’orribile Befana. San Paolo, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO Maccarone e Floro Flores Infine, prenderanno eventualmente corpo solo nelle ultime ore di mercato le ipotesi Maccarone e Floro Flores (quest’ultimo piace molto pure al Genoa). Non sono piste particolarmente eccitanti nemmeno per i vertici bianconeri. Trattasi quindi di ultima spiaggia... m.gra. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VINOVO (TORINO) dDelneri a petto in fuori. «Abbiamo smaltito la botta, come è giusto che sia — dice —. La mia Juve sa ricaricarsi molto bene, sa come affrontare certe situazioni. E non è il momento più difficile da quando sono qui. L’inizio è stato peggiore. Allora era tutto AVERONA IL CENTROCAMPISTA TUTTOFARE COL FIUTO DEL GOL PRONTO A RIPROVARCI Il Palermo e il saltatore Migliaccio «Sono solo 1.78, li batto sul tempo» Perché vedere CHIEVO-PALERMO Il Chievo non vince dall’impresa sull’Inter alla 13ª. Per puntare alla Champions, il Palermo deve fare di più fuori casa. Bentegodi, ore 15 ALESSIO D’URSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMOdIn volo con Giulio Mi- gliaccio l’«Iron Man» del Palermo, il tuttofare (mediano e difensore), perfino sosia della star di Hollywood Vin Diesel. Spontaneo chiedersi perché di testa sono sempre tutte sue, perché la sua incredibile elevazione di 56 centimetri - in rapporto all’altezza di 178 centimetri gli permette di svettare su giocatori di ben altra stazza fisica. Il gol alla Sampdoria di giovedì alla Rumenigge è emblematico, ma l’eccellente attitudine del mediano la si apprezza soprattutto nelle mischie furibonde a centrocampo e in difesa, quando la sua testa lucida riesce a salire più in alto di tutti. Esempi Più dell’interista Cordoba (di mezzo metro il suo stacco da terra), di Amauri e di ex giocatori come Di Biagio (ugualmente bravo nel doppio ruolo), Simeone o lo stesso dirigente rosanero Giovanni Tedesco. Lui, Migliaccio, potrebbe cimentarsi nella pallavolo o nel basket: «Ognuno di noi ha le sue qualità – dice -, la mia è quella di riuscire a prendere di testa i palloni grazie all’ottima scelta di tempo e alla mia forza esplosiva. Questa dote cerco di sfruttarla al meglio, sia in fase difensiva sia offensiva, e di metterla a disposizione della mia squadra». Salto in alto Negli ultimi test d’inizio anno il centrocampista ha fatto registrare il record assoluto in A, il preparatore atletico Valter Vio spiega così la dote naturale di Giulio: «La sua incredibile caratteristica è l’abbinamento forza esplosiva-resistenza, salta più in alto di tutti grazie alla scelta di tempo e lo fa fino all’ultimo quando altri mo- SORRENTINO «Ora ci vuole il vero Chievo» VERONA (g.t.) Arriva il Palermo, il portiere Sorrentino carica il Chievo: «Se la squadra vera fosse quello di Udine faremmo fatica a salvarci. Per vincere, dovremo disputare una gara diversa, con le nostre armi migliori: carattere, determinazione e spirito di gruppo». strano fatica». Negli ultimi 5 anni Migliaccio è il giocatore che di testa ha segnato di più tra quelli (anche attaccanti) della stessa altezza, in tutto 5 reti tra Atalanta e Palermo (più 2 di piede). Champions E oggi il centrocampista guiderà i compagni contro il Chievo. «Siamo consapevoli di essere forti, ma dobbiamo volare basso. Ci sono tante squadre che lottano per la Champions e noi potremmo approfittare di eventuali passi falsi di qualche big come è capitato la scorsa stagione alla Juve. Se vogliamo giocare un campionato importante dobbiamo tornare con i 3 punti in tasca. La Nazionale? Più volte ho detto che ci si arriva solo col lavoro e non con le chiacchiere – conclude -: sarebbe un sogno da realizzare per chi, partito dall’Interregionale, è arrivato ad affermarsi in Serie A». nuovo, oggi ho molte certezze». Gigi si fida di un gruppo «che veniva da diciotto risultati utili consecutivi. Sono cifre importanti». La Juventus è la squadra che ha perso meno in campionato, «tre sconfitte come il Milan — continua Delneri —. Un black-out è da mettere in preventivo nell’arco di una stagione. Detto questo, siamo sempre a tre punti dalla Lazio, seconda in classifica. E ci mancano 4-5 punti, penso ai pareggi con Bologna e Chievo, gare che potevamo gestire meglio». L’obiettivo immediato? «Pensare alla Champions League, gli 8 punti di distacco dal Milan devono interessarci meno oggi. Verranno poi tempi migliori, soprattutto con meno infortuni. A proposito, mi è dispiaciuto molto per Quagliarel- la, che era in un momento fantastico». Il napoletano si opera oggi a Villa Stuart, è in buonissime mani, quelle del professor Mariani: si tenterà un recupero record io tre mesi. Toni e Storari sì Contro il Napoli spazio a Del Piero e Toni (a caccia del 100˚ gol in A). «Luca è il giocatore che stavamo cercando — chiarisce Delneri —, per esperienza e qualità. Sarebbe arrivato a prescindere da Quagliarella. Darà una mano alla nostra causa. E vecchio? Non credo, a 33 anni Del Piero segnò 24 reti...». Dunque, la panchina toccherà quasi certamente ad Amauri. In porta «giocherà Storari», mentre in difesa è probabilissima la presenza a destra di Grygera, anche perché «ogni tanto va concessa w LA CIFRA 56 i cm in elevazione di Migliaccio che di testa ha segnato 5 gol: nessuno alto 1,78 vi è riuscito negli ultimi 5 anni Q Giulio Migliaccio, 29 anni: alla Samp ha segnato di testa ITALYPHOTOPRESS DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA Luca Toni, 33 anni, ieri nel primo allenamento con la Juventus a Vinovo. L’attaccante arriva dal Genoa LAPRESSE y PARTITO DALLA GAVETTA Per Walter Mazzarri oggi è la 400ª panchina della carriera. NAPOLI TONI O NO, NIENTE TURNOVER: GIOCANO I SOLITI Mazzarri al gran gala La sua 400a panchina nella sfida più attesa «So quanto Napoli 239 aspetti questa quelle in A con Livorno, partita, voglio una Sampdoria, mentalità vincente» Napoli 46 le partite in B, con il Livorno 34 le gare in C1, con la Pistoiese 31 quelle in C2, con l’Acireale Le altre 25 partite in coppa Italia, 2 in coppa Italia di C e 22 nelle coppe europee una pausa a un giovane come Sorensen, che solo col tempo accumulerà l’esperienza necessaria per avere la giusta continuità in campo». Rientra Bonucci accanto a Chiellini, Grosso a sinistra non si tocca, a centrocampo quartetto con Krasic e Pepe sulle fasce, Marchisio-Aquilani in mezzo. Malato immaginario? Resta fuori Momo Sissoko, che «nonostante la lieve infiammazione del tendine quadricipitale del ginocchio destro, sarà a Napoli. La sua eventuale disponibilità verrà decisa nelle ore che precedono la gara», si legge su Juventus.com. In realtà, dietro la convocazione del maliano ci sarebbe un piccolo giallo. Di fatto, pare che lo staff tecnico abbia manifestato più di un x ha detto SULLA CHAMPIONS Oggi è l’obiettivo più realistico, verranno tempi migliori, specie quando recupereremo gli infortunati SU TONI E’ il giocatore che cercavamo per esperienza e qualità. Sarebbe venuto anche senza lo stop di Quagliarella SU FELIPE MELO Si merita uno scappellotto, ci ha lasciato in braghe di tela. Ma non va nemmeno dimenticato quanto di buono ha fatto finora dubbio sull’entità dei continui piccoli malanni denunciati negli ultimi giorni dal centrocampista. Che c’entri il mercato? Questo è probabilmente il sospetto numero uno in casa Juve. Di qui la decisione di portarselo comunque a Napoli, campo, panchina o tribuna che sia. Melo, ti perdono ma... Ultimo capitolo dedicato a Melo e alla sciocchezza di giovedì: «Si merita uno scappellotto — conclude Delneri —, ci ha lasciato in braghe di tela —. Ne deve rendere conto a tutti e lo sta facendo. Ma non dimentichiamoci quanto di buono ha fatto finora. Spero faccia tesoro di questo momento, del danno che ha provocato pure ai compagni e alla società. Sono però certo che tornerà quello di prima». 11 R S DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CASTELVOLTURNO (Caserta)dC’è la Juve a Fuorigrotta e la notte di Napoli non sarà uguale alle altre. C’è l’avversario di sempre, il nemico da sconfiggere, destinato anche quest’anno ad inseguire. La classifica, infatti, tiene il collettivo napoletano piantato al terzo posto, mentre quello bianconero è staccato di 3 punti. Un vantaggio che proverà ad allungare col sostegno di tutto il San Paolo. L’impresa, tuttavia, non è delle più semplici: anche la Juve, come il Napoli, è reduce da una sconfitta e perseverare sarebbe deleterio per entrambe. «Quando s’incontrano Inter o Juve bisognerebbe ricordarsi il valore di queste squadre che è superiore al nostro. La crescita del Napoli, comunque, continuerà ad essere graduale. Un anno e quattro mesi fa questa rosa era nei bassifondi della classifica. Oggi, con qualche piccola variazione, è nei primissimi posti e sta facendo qualcosa di straordinario», ha osservato l’allenatore napoletano. Walter Mazzarri 49 anni, al Napoli dall’ottobre 2009 REPORPRESS Di contro, però, c’è che mi sono invecchiato», dice serioso il tecnico, che invoglia i propri giocatori ad adottare un atteggiamento diverso, contro la Juve, rispetto a quello assunto a San Siro. «Voglio una squadra coraggiosa sin dalle prime battute. E non voglio che avverta più di tanto la pressione del risultato e delle aspettative che abbiamo creato, finora, coi risultati ottenuti. Mi aspetto una reazione importante e confido nelle motivazioni di tutti i singoli». Serata speciale E’ indubbio che la sfida con la Juve resta l’avvenimento più importante dell’intera stagione per i tifosi napoletani. E proprio per questo, il coinvolgimento emotivo dell’ambiente è totale. «Si, questa partita è speciale per la città, è una sensazione che avverto anch’io. Sarà importante anche l’aspetto psicologico, il ricordo di quanto fatto nella passata stagione, avendo vinto sia al Comunale sia al San Paolo. Insomma, le premesse per una gara vibrante ed emozionante ci sono tutte», osserva Mazzarri. Auguri a Quagliarella «Al di là di quello che s’è detto e scritto sulla sua cessione, gli faccio un grande in bocca al lupo per una pronta guarigione. Mi spiace, anch’io sono stato calciatore e so cosa si provi in momenti del genere», ha detto Mazzarri che non ha annunciato rivoluzioni nella formazione. «Ho poco da cambiare e non farò il turn over, perché il margine per recuperare dalla fatica di San Siro, c’è tutto. Toni? Per noi non cambia un granché, la sua presenza, nei meccanismi difensivi». 400 panchine Le festeggerà stasera, Walter Mazzarri. «Quattrocento partite da professionista sono un grande traguardo per chi come me è partito da Pozzuoli, con l’Acireale, ed è arrivato alla guida del Napoli. A FIRENZE MIHAJLOVIC SCARICA IL ROMENO E IL CLUB VIOLA INSISTE PER UNA CESSIONE ALL’ESTERO Sinisa: «Mutu? Non peserà sulla squadra» O Trovato l’erede: arriva lo scozzese Miller LA SCHEDA KENNETH MILLER 31 anni Perché vedere FIORENTINA-BRESCIA Per la Fiorentina è diventata una sfida-salvezza: da vincere per fare altri discorsi. Il Brescia sta franando, serve un colpo d’ala. Franchi, ore 15 GOZZINI-LAFFRANCHI me più gol (21) che presenze (17). L’ultima nel derby perso con il Celtic, una settimana fa: in tribuna c’era Pantaleo Corvino, d.s. viola, che dovrebbe chiudere nelle prossime ore. Due giorni fa il sito dei Rangers comunicava l’accordo con il Birmingham per la cessione del giocatore, che però è in parola con la Fiorentina. resterà a Firenze». NEO SPONSOR SULLE MAGLIE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dLa strategia non cambia, ma una novità c’è. Se Adrian Mutu vorrà continuare a giocare a pallone, dovrà sistemarsi fuori dall’Italia: intanto, è all’estero che la Fiorentina ha pescato il suo sostituto. Arriverà dalla Scozia, dal 2008 gioca nei Rangers, è un classe ’79 (come Mutu) ed è il terzo giocatore del dopoguerra ad aver giocato per entrambe le squadre di Glasgow. L’identikit è di Kenny Miller, seconda punta che da inizio stagione ha messo insie- Battaglia In Turchia sono certi: Mutu ha firmato per il Galatasaray, ma non ci sono conferme. L’attaccante ai media romeni spiega: «Farò una battaglia per essere reintegrato, la mia prima opzione resta la Fiorentina, altrimenti cercheremo altre soluzioni». Inutile farlo in Italia, ma Becali non si arrende: «La Juventus mi ha chiesto Mutu, ma la squadra più vicina è il Cesena. Mi ha chiamato anche la Dinamo Bucarest, lo volevano in prestito sei mesi per poi lasciarlo al Cesena. Di sicuro non La Fiorentina ha un nuovo main sponsor: è la Mazda, casa automobilistica giapponese, che lega il nome al club fino al 2013. Nella foto (G. Osti per Violachannel.tv) la presentazione della nuova maglia: da sinistra l’a.d. viola Mencucci, Gilardino e Wojciech Halarewicz, a.d. Mazda. Resta il marchio «Save the Children», sistemato più in alto. Partita Oggi c’è il Brescia, Mihajlovic assicura che «la vicenda Mutu non peserà sulla squadra. Io non ci penso più, uno così non serve. Non è vero che ci siamo abbracciati come dice Becali e non è vero che Adrian era stato escluso dalla partita di Bologna. I Della Valle prendono posizioni forti: se un giocatore vuole andarsene è inutile che faccia capricci, da qui non si muove». Dubbio Boruc (è pronto Seculin), out Vargas («non sta bene e non è libero di testa»). Qui Brescia Emergenza in difesa: Bega infortunato, Martinez, Mareco e De Maio influenzati, torna Zoboli. Possibile turno di riposo per Diamanti, con l’esordio dal 1’ di Lanzafame. «Il modulo non è sacro - dice Beretta - possiamo reggere il tridente». Ieri, in ritiro, la visita dell'ex Flachi. ATTACCANTE Perno della Nazionale Ha vinto titolo e coppa con Celtic e Rangers Kenneth Miller, 31 anni, attaccante della Scozia è uno dei tre giocatori del dopoguerra ad aver giocato sia col Celtic sia coi Rangers: nel Celtic era nel 2006-07 (7 reti), quando vinse titolo nazionale e coppa di Scozia. Più lunga la militanza nei Rangers; nel 2000-01 (8 gol) e dal 2008 (46 gol), con titolo e coppa vinti nel 2009. AFP 12 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A w Totti a terra «Alla Roma vedo certe facce...» Il capitano: «Fuori siamo allegri, a Trigoria no». E Borriello torna nella «sua» Genova Perché vedere SAMPDORIA-ROMA La Samp è in crisi di gioco e di risultati, la Roma in forte ascesa: a Genova va in scena una sfida da batticuore Marassi, ore 12.30 DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA dCon quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che hanno quelli che hanno visto Genova, arriva a Marassi uno che la Lanterna l’ha ammirata da entrambi i lati. Marco Borriello è stato blucerchiato e grifone, attaccante deluso (11 presenze e 2 gol nella Samp 2005-2006 prima di an- dare a gennaio a Treviso) e centravanti felice (35 apparizioni e 19 reti nel Genoa 2007-2008). Adesso, però, è tutta un’altra storia. Adesso Borriello è l’ariete di una Roma da rimonta, che decolla anche grazie ai suoi 13 acuti stagionali in 23 presenze. Come dire, l’unica buona ragione per cui Ranieri può mandare in panchina - pronto per la staffetta - capitan Totti, visto che l’altro posto da titolare è di Vucinic («stavolta tocca a lui»). Trigoria triste Ma le fibrillazioni non mancano, tant’è che alla partenza proprio Totti dice: «Fuori siamo allegri, ma dentro Trigoria siamo tristi. Girano certe facce... Per quello che mi riguarda non so se gioco, comunque è la stessa cosa». Ovviamente si fa per dire, perché per il I NUMERI 299 minuti, praticamente 5 ore: da così tanto la Samp non segna un gol in gare ufficiali. L’ultimo al Bari il 5 dicembre (Guberti) 16 Francesco Totti, 34 anni, capitano e bandiera della Roma GRILLOTTI capitano la Sampdoria significa almeno tre cose speciali: la «scoperta» del ruolo di centravanti puro nel 2005, il gol al volo di sinistro nel 2007 (fra i top della carriera) e il k.o. casalingo dello scorso anno che significò l’addio allo scudetto. Borriello e il tutore Insomma, toccherà a Borriello provare a cancellare la malinconia. «A Genova io ho bei ricordi - spiega con la Samp di Novellino fui sfortunato perché, appena decisero di cedermi al Treviso, Bonazzoli si ruppe un legamento e la società mi rivoleva indietro, ma il Treviso mi bloccò. Chissà, se fossi tornato avrei avuto un’altra carriera. Al Genoa di Gasperini invece andò tutto benissimo, segnai tanto e tornai al Milan. Ma questa è storia passata. Ora penso solo alla Roma: per lo scudetto ci siamo anche noi». Peccato che la spalla sinistra gli faccia ancora male. «Ma solo un po’, e poi giocherò con un tutore». Ranieri e la svolta D’altronde, la partita è importante e lo riconosce anche Ranieri: «Può essere la gara della svolta, anche perché tutte le squadre stanno avendo alti e bassi. Totti? Per me è al centro del progetto, ma per essere competitivi c’è bisogno di una rosa ampia ed io sono contento così. Poi, se il nuovo proprietario sceglierà di avere solo 12-13 giocatori, sarà un’altra storia». Magari sempre con lui, anche se del suo rinnovo di contratto non si parla più. «Per me non cambia nulla, lavoro sempre allo stesso modo». Ma chissà se non ci sia anche la sua tra le tristezze di Trigoria. Indiscrezioni di mercato di Luca Calamai Moggi-Baldini, Ancelotti-Capello Che duelli sotto il Cupolone 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SUSSURRI &GRIDA Luciano Moggi, 73 anni LAPRESSE dL’ultima volta che si sono incontrati è stato il 1˚ ottobre scorso, nell’aula del tribunale di Napoli. Franco Baldini liquidò il suo rivale con una battuta feroce: «E’ un uomo senza qualità». L’avvocato Trofino dovette trasformarsi in giocatore di rugby per placcare un Luciano Moggi alzatosi di scatto dalla sua sedia in cerca di vendetta. I grandi nemici di Calciopoli rischiano di ritrovarsi a duellare per la nuova Roma. Due delle cordate più importanti in corsa per l’acquisto del pacchetto di maggioranza del club giallorosso hanno chiesto loro suggerimenti. Vicino a Lucianone L’imprenditore Angelucci è molto vicino a Luciano Moggi. E non solo per averlo ingaggiato da tempo come opinionista nelle pagine sportive del quotidiano «Libero», di cui è editore. Moggi non corre per sé stesso. Il suo obiettivo è quello di provare a inserire nella Roma di Angelucci il figlio Alessandro, che ha appena finito di scontare la sua squalifica. Questa cordata avrebbe già individuato il futuro allenatore. Si tratta di Carlo Ancelotti, ormai in rotta con il Chelsea di Abramovich e ben felice di tornare a lavorare in quella Roma che è da sempre nel suo cuore. Vicino agli americani Franco Baldini, invece, è pronto ad aiutare la cordata americana a entrare con uomini e idee giuste nel calcio italiano. Il tam-tam giallorosso ha già abbinato allenatori di grande prestigio all’attuale direttore sportivo della nazionale inglese. I nomi? Guardiola e Prandelli. Due tecnici che hanno un forte rapporto di amicizia con Baldini, ma che sono vincolati il primo al Barcellona (contratto appena rinnovato) e il secondo alla nazionale azzurra (contratto fino ai prossimi mondiali). Quindi ipotesi non praticabili. Anche la cordata americana potrebbe sposare l’idea Ancelotti. Baldini ha trascorso molte serate a cena nella modaiola Chelsea con l'amico Carletto. Tra i due esiste un feeling di vecchia data. Alternative? Baldini potrebbe cercare di convincere Capello a chiudere la deludente esperienza alla guida dell’Inghilterra e tornare a lavorare nella Capitale. E Don Fabio potrebbe riuscire nell’impre- sa di far riavvicinare i due storici nemici visto il rapporto che lo lega a entrambi. La terza opzione è il rinnovo per un anno del contratto a Ranieri. Si vedrà. Austerità Milan I tagli di Tremonti gli rovinano le giornate. Le previste sforbiciate di Galliani, invece, lo fanno sorridere. Silvio Berlusconi ha dato la sua benedizione alla linea scelta dall’amico Adriano sul tema «rinnovo dei contratti». Il Milan ha pezzi da novanta in scadenza al 30 giugno: Pirlo, Nesta, Ambrosini, Seedorf e l’eterno Pippo Inzaghi. Al netto quasi 18 milioni di stipendi. La società rossonera ha deciso di affrontare la questione solo a primavera. L’idea di Galliani è quella di proporre ai suoi allievi (tutti molto apprezzati) un contratto annuale, con una riduzione dell’ingaggio del 25-30 per cento. Una mossa che regalerebbe al Milan un tesoretto di più di cinque milioni. La sensazione è che, alla fine, potrebbe essere uno tra Pirlo e Seedorf a fare le valigie. Possibili destinazioni? La Liga per Pirlo e un ritorno in Olanda per Seedorf. Di sicuro nessuno dei due tornerà all’Inter. anni e tre mesi: Ranieri non batte la Samp in gare ufficiali dal 12-10’94 (allenava la Fiorentina e vinse 2-1 in Coppa Italia) 300 panchine da allenatore professionista: oggi Mimmo Di Carlo, allenatore della Samp, taglia questo traguardo P Federico «Kiko» Macheda, 19 anni, in prestito dal Manchester United PEGASO s IN BALLO V Franco Baldini, 50 anni, dirigente della nazionale inglese, ex direttore sportivo della Roma QUI SAMPDORIA Allarme Pazzini ma c’è Macheda che scalpita DAL NOSTRO INVIATO ALESSIO DA RONCH 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BOGLIASCO (Genova)dMai fidarsi delle apparenze. Pazzini non partecipa alla rifinitura, resta a letto vittima di un attacco febbrile. Non c’è, ma probabilmente ci sarà. In casa Sampdoria si farà di tutto per recuperare il centravanti titolare, l’uomo che a fine aprile, quasi nove mesi fa, con una doppietta all’Olimpico, scucì dalla maglia della Roma uno scudetto virtuale e regalò alla Samp una chance per il preliminare di Champions. Kiko c’è In campo, in una Bogliasco particolarmente umida e fredda, c’è invece Federico Macheda. L’ultimo ostacolo burocratico è svanito ed è arrivata l’ufficialità del suo trasferimento a Genova. Di Carlo, che nonostante il nono posto in classifica (lo scorso anno a questo punto i blucerchiati erano decimi) qualcuno vede in difficoltà e persino in pericolo in caso di sconfitta, lo ha provato nel ruolo di seconda punta, in alternativa con Marilungo. Per Kiko l’esordio resta probabile, però difficilmente arriverà dal primo minuto, solo la resa di Pazzini potrebbe favorirlo, altrimenti Pozzi dovrebbe precederlo nelle gerarchie blucerchiate. Mai un gol alla Roma Di Carlo intende giocarsi al meglio le carte offensive che ha a disposizione. Le sue squadre non hanno mai realizzato un gol alla Roma e stavolta le reti non servono soltanto per conquistare i tre punti della vittoria, ma anche per cancellare tutti i dubbi, che stanno attanagliando l’ambiente blucerchiato. A CESENA Gioca Sammarco Ballardini su Toni «Non era sereno» Perché vedere CESENA-GENOA Davide Ballardini ritorna nella sua Romagna (anche se lui è di Ravenna...). Il Cesena sogna ancora Mutu Manuzzi, ore 15 ALESSANDRO BURIOLI FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA V Carlo Ancelotti, 51 anni, allenatore del Chelsea: in questo momento è a rischio esonero V Fabio Capello, 64 anni, dal 2007 commissario tecnico della nazionale inglese CESENA d Negli ultimi giorni a Cesena si è forse parlato più del sogno-Mutu che del successo di Brescia, il primo in campo esterno della stagione. Ficcadenti sta al gioco: «Le voci su Mutu sono iniziate a rimbalzare mercoledì e non hanno destabilizzato l’ambiente. Anzi, il giorno dopo a Brescia, abbiamo giocato una delle nostre migliori gare fuori casa. Se Mutu resterà un sogno o diventerà realtà non sta a me dirlo. Lui comunque è un grande giocatore». Oggi contro il Genoa dovrebbe giocare una formazione simile a quella di Brescia. L’impressione è che Sammarco partirà titolare al posto di Caserta, mentre sono da valutare le condizioni di Jimenez. Grifone in emergenza In casa rossoblù, Ballardini non si lamenta, anche se la rosa (dopo la cessione di Toni e con molti infortuni) è ai minimi termini: «Il trasferimento di Toni? In questo calcio ci sta tutto e il contrario di tutto. Con lui c’erano state incomprensioni, non era più sereno. E’ contento di essere andato alla Juve, noi siamo felici per lui». Meglio parlare del presente, «altrimenti vorrebbe dire che non abbiamo capito nulla. In avanti abbiamo Destro, Rudolf e Jankovic. Inoltre torna in gruppo Sculli, ma non Palacio». L’ultimo pensiero è un saluto al suo vecchio club: «Dirò sempre grazie al Cesena, perché qui sono cresciuto e poi diventato allenatore». DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 13 R SERIE A La Lazio fa 111 anni «Per festeggiare restiamo secondi» Reja: «Ma attenzione al Lecce, che è insidioso» De Canio fiducioso: «Abbiamo voglia di reagire» Perché vedere LAZIO-LECCE Con una vittoria la Lazio si rilancerebbe in pieno come anti-Milan. Con una sconfitta panchina di De Canio a rischio Olimpico, ore 15 NICOLA BERARDINO STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dDopo mesi di complimenti e buone intenzioni la Lazio ha la possibilità di centrare il primo traguardo della stagione: «laurearsi» vice-campione d’inverno. Titolo più che platonico, ma da quasi dieci anni i biancocelesti se lo sognano. Tra la squadra di Reja e il piccolo-grande traguardo c’è però un Lecce con l’acqua alla gola e smanioso di ripartire dopo la delusione-derby. Regalo di compleanno Ci sarà aria di festa all’Olimpico, la Lazio celebra oggi il suo 111˚ compleanno. Oltre al consueto volo dell’aquila Olimpia ci sarà anche il lancio dei paracadutisti della Polisportiva biancoceleste. Ma l’unico vero modo di festeggiare è quello di cogliere tre punti che proietterebbero la Lazio di Reja nella storia. Soltanto sette volte, infatti, i bian- Edi Reja, 65 anni, allenatore della Lazio dal febbraio 2010 LAPRESSE cocelesti hanno chiuso il girone di andata ad uno dei due primi posti. Imprese riuscite alle Lazio di Eriksson (per tre volte seconda a metà campionato) e Maestrelli (una volta prima ed una seconda), ma anche a quella di Mancini (l’ultima capace di «girare» seconda, nel 2002-03) e a quella pionieristica di Violak (campione d’inverno nel 1936-37). No turn over «Sarebbe importantissimo conservare il secondo posto a metà campionato — ammette Reja —. Soprattutto per la società che sta cercando di tornare ai fasti di un tempo dopo anni difficili». Ma Reja preferisce non farsi distrarre troppo dagli appuntamenti con la storia. «Cercheremo di onorare il compleanno della Lazio, facendo però molta attenzione al Lecce. E’ una partita insidiosa per noi. Innanzitutto perché di solito soffriamo contro le squadre che si chiudono e poi quella salentina, nonostante la classifica, è un’ottima realtà. A Napoli, prima della sosta, ha fatto una gran partita contro una delle formazioni più forti del campionato». Niente turn over. L’unico cambio rispetto a Genova è forzato: Stendardo prenderà il posto dello squalificato Dias. Mauri, acciaccato, dovrebbe farcela: in caso contrario spazio a Bresciano. Qui Lecce Gigi De Canio deve rifare il centrocampo del Lecce. Alla squalifica di Giacomazzi e all’infortunio di Olivera, ieri si è aggiunto lo stop di Munari. Un’altra tegola nella scia del rovinoso k.o. nel derby col Bari. «La squadra vuole reagire subito. Rigiocare dopo tre giorni ci farà bene, dovremo dimostrare la nostra forza caratteriale». Il tecnico dei pugliesi rende merito alla bella stagione della Lazio. «Si vede il gran lavoro di Reja, ma vanno fatti pure i complimenti a Lotito per aver messo su un organico ricco di qualità. In campo bisogna temere la loro imprevedibilità. Hernanes e Zarate possono sempre inventare qualcosa». w I NUMERI 0 le vittorie del Lecce in casa della Lazio, in 18 confronti ufficiali: 12 vittorie dei padroni di casa e 6 pareggi 99 le vittorie del Lecce nella sua storia in Serie A (spareggi esclusi): se oggi battessero la Lazio, i salentini farebbero 100 100 presenze in partite ufficiali da quando è in Italia: a meno di imprevisti, Lichtsteiner oggi dovrebbe tagliare questo traguardo PALLADINO-CRESPO-GIOVINCO DAL VIA Parma sceglie il trio meraviglia Matri a rischio Perché vedere PARMA-CAGLIARI Parma euforico per l’1-4 di Torino, Cagliari reduce da due sconfitte consecutive: opposti estremismi Tardini, ore 15 PIOVANI-FRONGIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dChissà se il Parma ha smaltito la sbornia di Torino: battere la Juve a domicilio porta un’inevitabile ebbrezza. Arriva il Cagliari: uno scontro salvezza. Pasquale Marino chiede concentrazione e umiltà: doti indispensabili per una squadra come il Parma. E quanto sia importante vincere lo dice la probabile formazione degli emiliani: tridente puro con Palladino-Crespo-Giovinco per chiudere il girone d’andata a quota 25. Per la prima volta, forse, Pasquale Marino potrà decidere la formazione senza il parere dello staff medico. Così gente come Morrone e Paci, protagonisti del match di Torino, potrebbero finire in panchina. Insieme a Bojinov, dopo la tribuna di giovedì scorso, preludio forse ad una sua cessione. Tra campo e mercato «Se il Parma ha fatto il pieno di autostima a Torino, anche a noi le motivazioni non mancano». Roberto Donadoni prende il toro per le corna: «Siamo pronti, dobbiamo fare punti». I rossoblu approdano in Emilia senza Lazzari (caviglia) e con Matri che non ha ancora recuperato al meglio: «Ha sentito fastidio dopo la rifinitura. Vedremo». In attacco Nenè e Acquafresca. Sul quest’ultimo Donadoni non ha dubbi: «Robert sta bene e sa quel che deve fare». In mezzo, Biondini a destra. Inevitabile un accenno alla sconfitta col Milan: «Non abbiamo demeritato. Ci sta che si soffra con la capolista. Ho detto ai ragazzi di stare tranquilli: hanno giocato alla pari con i primi della classe». Intanto, tra i 20 convocati, non c’è Pinardi: l’accordo col Sassuolo pare cosa fatta. E sulle voci riguardanti Lazzari e Matri, Donadoni ammette: «Siamo umani, è ovvio che a lungo andare qualche problemino possa esserci». Domani summit tra il tecnico, il direttore generale Marroccu e il presidente Cellino per affinare le strategie di mercato. LE TRATTATIVE LA SAMP SEGUE EBAGUA. PARMA: IDEA MERKEL. BOLOGNA: ARRIVA BISOLI JR INCROCIO SALVEZZA Il Palermo piomba su Gonzalez Lazio: vicini Sculli e Santa Cruz Il Bari punta sull’effetto Okaka Zanetti tira dritto Genoa: Polenta e Lazarevic per Floro Flores. Ze Eduardo: offerta del Werder CALVI-COMETTI-DI CHIARA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dIl Palermo in questo mercato di riparazione ha giocato d’anticipo. Ingaggiati gli sloveni Andelkovic e Kurtic, manca un tassello: un attaccante per sostituire Maccarone. Già, perché Big Mac è «bloccato» dall’infortunio di Pinilla ma è sul mercato. Il nome nuovo è l’argentino Gonzalez del Novara: quotazione sui 5 milioni, c’è anche l’Atalanta e il giocatore vorrebbe salire in A col Novara ma il Palermo insiste. L’alternativa a Gonzalez è Pozzi: con la Samp è in piedi un possibile scambio di comproprietà. Altra mossa in prospettiva per il centrocampo potrebbe essere Parolo: col Cesena si parla di un possibile doppio scambio (il centrocampista e Budan in rosanero, Macca- rone — che piace pure al Chievo — e Kasami in bianconero), ma bisogna fare i conti col Genoa. za) ed Ebagua (Varese), mentre per la difesa piace Pisano (Varese). Pressing per Sculli Due i fronti aperti per la Lazio: per Santa Cruz accordo col giocatore, vicino quello col club: si attende la fumata bianca. Col Genoa si stanno intensificando i contatti per Sculli e Moretti: si tratta il doppio prestito con diritto di riscatto obbligatorio. Udinese e Napoli L’Udinese cerca il sostituto di Inler, sempre nel mirino del Napoli (che propone come contropartite Cigarini e Santacroce, quest’ultimo non convocato per la gara di oggi da Mazzarri e per il quale il Lecce lo aspetta addirittura per domani o martedì): piace Yasin Pehlivan, 22 anni, del Rapid Vienna. Floro Flores per Preziosi Ci sono in ballo gli attaccanti Boselli (Wigan) e Ze Eduardo (Santos, che ha ricevuto un’offerta di 6 milioni del Werder Brema), ma soprattutto Floro Flores per sostituire Toni al Genoa: l’Udinese chiede 5 milioni per la metà, ma nell’operazione potrebbero entrare due giocatori ai rossoblù: Lazarevic (punto di forza del Torino), e Polenta. Mosse Samp Non solo Macheda. La Samp potrebbe cedere Pozzi e anche Marilungo: in entrata, già detto di Maccarone, tra gli osservati del d.s. Tosi Cacia (Piacen- Dall’alto in basso Pablo Gonzalez, 25, punta del Novara e Giuseppe Sculli, 29, esterno del Genoa BOZZANI-PEGASO Affari vari A Bologna arriva Dimitri Bisoli dal Cagliari, è il figlio dell’ex tecnico del club sardo. Il Parma stringe per Pellè (Az Alkmaar), a centrocampo ha un’idea: Merkel (Milan). Il Lecce cerca di convincere Corvia ad accettare l’Atalanta nello scambio di metà con Ardemagni. Attacco Bari: oltre a Rudolf (Genoa), il primo obiettivo resta Boselli (Wigan), ma si pensa anche al ritorno di Meggiorini (Bologna). In difesa nel mirino i brasiliani Rhodolfo e Danilo. Mercoledì Roope Riski sarà a Cesena: si tratta col Tps Turku. Perché vedere BARI-BOLOGNA Con l’arrivo di Okaka dalla Roma il Bari ha trovato nuova linfa, ma il Bologna adesso è più sereno... San Nicola, ore 15 CIRICI-LAZZARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dPer battere il Bologna Ventura punta sull’effetto derby. Non a caso lancia Stefano Okaka, il match winner di Lecce, nella speranza che l’ex romanista conceda subito il bis. «Il derby ci ha tolto molte energie nervose – osserva il tecnico del Bari -, ma ci ha regalato anche tanto sul piano psicologico». Ventura guarda Malesani con un pizzico di invidia: «Il Bologna non è solo Di Vaio, ma mi chiedo dove sarebbe in classifica se non lo avesse avuto per due mesi». Vicepresidente, si cambia Il presidente del Bologna, Massimo Zanetti, si presenterà stamane in ritiro alla squadra e ribadirà l’intenzione di andare avanti con Baraldi a.d. Anzi, forte dell’appoggio di diversi soci, Zanetti paventa un rimpasto nelle nomine: possibile cambio del vicepresidente, ruolo ora occupato da Pavignani. Previsto l’arrivo di un nuovo d.s., fermo restando la conferma di Longo come consulente di mercato. Malesani pensa al Bari: «Giovedì nel primo tempo ho visto un Bologna perfetto, non adagiamoci». 14 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A a 19 SAMPDORIA (4-4-2) ROMA (4-3-1-2) OGGI ORE 12.30 TA A N R GIO La guida CLASSIFICA 2010-11 17 PALOMBO 16 TISSONE 10 PAZZINI 9 POZZI 1 2.10 6 RINALDI 84 RAGGI 8 GUBERTI 90 ALVAREZ 8 DONATI 14 GAZZI 7 RIVAS 89 OKAKA 20 KUTUZOV 5 MEXES 10 12 RAMIREZ EKDAL 7 26 32 DELLA ROCCA MUDINGAYI CASARINI 77 CASSETTI 19 RUBIN 6 BRITOS G PARTITE V N P RETI F S MILAN 39 18 12 3 3 30 13 LAZIO 34 18 10 4 4 24 16 NAPOLI 33 18 10 3 5 27 20 ROMA 32 18 9 5 4 26 22 JUVENTUS 31 18 8 7 3 33 21 PALERMO 30 18 9 3 6 32 22 INTER 26 16 7 5 4 23 15 UDINESE 26 18 8 2 8 23 21 SAMPDORIA 23 17 5 8 4 18 16 GENOA 22 17 6 4 7 13 15 PARMA 22 18 5 7 6 18 21 CHIEVO 21 18 5 6 7 19 21 CATANIA 21 18 5 6 7 16 22 BOLOGNA* 21 18 5 7 6 17 24 FIORENTINA 20 17 5 5 7 CAGLIARI 20 18 5 5 8 19 17 CESENA 18 17 5 3 9 13 21 BRESCIA 15 18 4 3 11 13 23 LECCE 15 18 4 3 11 16 35 BARI 14 18 5 10 12 26 3 X 3.25 2 1.85 22 ALVAREZ 14 BELLUSCI 17 GOMEZ 8 LEDESMA 26 CHIVU 6 33 SILVESTRE CAPUANO 5 CARBONI 24 PESCE 2 CORDOBA 1 VIVIANO 6 LUCIO X 3.00 2 2.45 1 2.60 1 ANTONIOLI 16 LLAMA 17 RUDOLF 13 MAICON 3 12 4 ANDREOLLI CESAR MANTOVANI 6 16 7 FERNANDES RIGONI MARCOLINI 23 31 CONSTANT 80 7 ROSSI 4 CRISCITO 20 MESTO 12 CASTELLAZZI MOSCARDELLI 32 MACCARONE 22 DESTRO 3 DAINELLI 2 2.75 21 FREY PELLISSIER 71 77 18 JANKOVIC MILANETTO RAFINHA 13 KALADZE X 3.10 28 SORRENTINO 77 3 25 6 CECCARELLI PELLEGRINO VON BERGEN LAURO 24 14 18 SAMMARCO COLUCCI PAROLO 23 10 GIACCHERINI JIMENEZ 70 BOGDANI 22 9 MILITO 5 ETO’O STANKOVIC 8 19 4 T. MOTTA CAMBIASSO ZANETTI 13 18 PORTANOVA MORAS OGGI ORE 15 1 3.00 11 M. LOPEZ 9 DI VAIO 27 JULIO SERGIO PT 1 4.50 21 ANDUJAR 52 GLIK CHIEVO (4-3-1-2) PALERMO (4-3-2-1) OGGI ORE 15 2 3.65 5 A. MASIELLO 22 94 BORRIELLO MENEZ 20 16 23 PERROTTA DE ROSSI GRECO 4 JUAN X 3.10 3 ZIEGLER 9 VUCINIC CESENA (4-3-2-1) GENOA (4-4-2) OGGI ORE 15 2 2.40 1 GILLET 28 6 GASTALDELLO LUCCHINI 17 RIISE SERIE A X 3.10 85 CURCI 78 ZAURI CATANIA (4-1-4-1) INTER (4-3-1-2) OGGI ORE 15 1 3.00 7 MANNINI SQUADRE BARI (4-4-2) BOLOGNA (4-3-1-2) 15 R 27 72 PASTORE ILICIC 23 21 8 NOCERINO BACINOVIC MIGLIACCIO 42 BALZARETTI 5 BOVO 1 EDUARDO 6 MUNOZ 46 SIRIGU 16 CASSANI SAMPDORIA BARI CATANIA CESENA CHIEVO PANCHINA 1 Da Costa, 5 Accardi, 4 Dessena, 12 Tissone, 11 Koman, 89 Marilungo, 41 Macheda. All. Di Carlo. BALLOTTAGGI Pazzini-Macheda 60-40%, Ziegler-Accardi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISP. Semioli (10 gg), Padalino (10 gg), Cacciatore (7 gg). ALTRI Volta, Fornaroli, Pedro, Tozzo, Sampietro, Masi. PANCHINA 25 Padelli, 33 Rossi, 21 Parisi, 18 Caputo, 32 Romero, 19 Crimi, 13 Pulzetti. All. Ventura. BALLOTTAGGI A.Masiello-Rossi 60-40%. SQUAL. Belmonte (1). DIFF. Donati. INDISP. Barreto (40 gg), Almiron (14 gg), Ghezzal (1 mese), S.Masiello (1 mese). ALTRI Boerchio, Castillo, Rana, Strambelli, Galasso, Grandolfo. PANCHINA 30 Campagnolo, 12 Marchese, 5 Spolli, 4 Delvecchio, 20 Martinho, 26 Sciacca, 7 Mascara. All. Giampaolo. BALLOTTAGGI Pesce-Martinho 60-40%, Carboni-Sciacca 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. nessuno. INDISP. Biagianti, Morimoto e Potenza (da definire), Augustyn (7 gg), Izco (15 gg). ALTRI Terlizzi, Ricchiuti, Kosicky. PANCHINA 91 Teodorani, 15 Benalouane, 29 Dellafiore, 7 Schelotto, 8 Caserta, 11 Budan, 17 Malonga. All. Ficcadenti. BALLOTT. Sammarco-Caserta 51-49%. SQUAL. nessuno. DIFF. Bogdani, Lauro, Jimenez e Nagatomo. INDISP. Nagatomo (un mese). ALTRI Calderoni, Petras, Appiah, Fatic, Gorobsov, Paonessa, Piangerelli, Tachtsidis, Chiavarini, Sinigaglia. PANCHINA 8 Squizzi, 20 Sardo, 5 Mandelli, 14 Guana, 26 Bogliacino, 77 Thereau, 11 Granoche. All. Pioli. BALLOT. Moscardelli-Thereau 55-45%, Constant-Bogliacino 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Bentivoglio, Andreolli, Cesar. INDISP. Luciano (8 settimane). ALTRI Silvestri, Jokic, Morero, Rincon, Bentivoglio, Memushaj, Dettori, De Paula. ROMA BOLOGNA INTER GENOA PALERMO PANCHINA 32 Doni, 29 N. Burdisso, 2 Cicinho, 3 Castellini, 33 Brighi, 30 Simplicio, 10 Totti. All. Ranieri. BALLOTTAGGI De Rossi-Brighi 55-45%, Borriello-Totti 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Vucinic, Brighi, Rosi, Cassetti. INDISP. Lobont (10 gg), Adriano, (10 gg), Taddei (7 gg), Pizarro (20 gg). ALTRI Rosi, Loria, Antunes, Burdisso G. PANCHINA 22 Lupatelli, 21 Cherubin, 8 Garics, 15 Perez, 24 Buscè, 20 Gimenez, 11 Gavilan. All. Malesani. BALLOTT. nessuno. SQUAL. nessuno. DIFF. Portanova, Garics, Perez, Di Vaio, Della Rocca, Ramirez. INDISP. Morleo (10 gg), Meggiorini (10 gg), Mutarelli (7 gg). ALTRI Pisanu, Radovanovic, Siligardi, Mitrovic, Esposito, Paponi, Khrin. PANCHINA 21 Orlandoni, 15 Ranocchia, 23 Materazzi, 39 Santon, 17 Mariga, 27 Pandev, 88 Biabiany. All. Leonardo. BALLOTTAGGI Chivu-Mariga 65-35%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Chivu, Stankovic. INDISPONIBILI Coutinho (2 sett.), Julio Cesar (1 mese), Samuel (s.f.), Sneijder (3 sett.). ALTRI Obi, Rivas, Mancini, Muntari. PANCHINA 73 Scarpi, 29 Jelenic, 31 Bertoncini, 30 Sturaro, 42 Veloso, 25 Boakye, 14 Sculli. All. Ballardini. BALLOTT. Milanetto-Veloso 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Dainelli, Criscito. INDISP. Antonelli (30 gg), Paloschi (15 gg), Chico (3 gg), Moretti (3 gg). ALTRI Perin, Stillo, Zigoni, Doninelli, Candia, Polenta, De Bode, Guarco, Romero, Zuculini, Kharja. PANCHINA 28 Benussi, 66 Andelkovic, 29 Garcia, 77 Kurtic, 4 Kasami, 11 Liverani, 10 Miccoli. All. Rossi. BALLOTT. Maccarone-Miccoli 70-30%. SQUAL. Carrozzieri (fino al 5-4-2011). DIFF. Munoz, Goian, Bovo. INDISP. Hernandez (30 gg), Pinilla (60 gg). Goian (da valutare). ALTRI Brichetto, Darmian, Rigoni, Acquah, Joao Pedro, Jara Martinez. 17 18 FIORENTINA (4-4-2) BRESCIA (4-3-3) OGGI ORE 15 PROSSIMO TURNO sabato 15 gennaio NAPOLI-FIORENTINA (ore 18) INTER-BOLOGNA (ore 20.45) domenica 16 gennaio, ore 15 CAGLIARI-PALERMO BRESCIA-PARMA CATANIA-CHIEVO CESENA-ROMA GENOA-UDINESE JUVENTUS-BARI LAZIO-SAMPDORIA LECCE-MILAN (ore 20.45) MARCATORI 11 RETI: Di Natale (2) (Udinese) 10 RETI: Di Vaio (Bologna); Cavani (Napoli) 9 RETI: Eto'o (3) (Inter); Quagliarella (Juve); Ibrahimovic (2) (Milan); Borriello (1) (Roma) 8 RETI: Matri (1) (Cagliari) 7 RETI: Hamsik (1) (Napoli); Ilicic e Pastore (Palermo); Crespo (2) (Parma) 6 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Pato e Robinho (Milan); Pazzini (2) (Samp) X 3.75 1 1.35 24 18 CERCI MONTOLIVO 9 BABACAR 17 BAIOCCO 4 7 DONADEL SANTANA 11 GILARDINO 15 OFERE 23 2 DALLAMANO ZOBOLI 1 1.45 4 FILIPPINI 5 ZEBINA 28 BERARDI 91 BERTOLACCI 11 MESBAH 14 FABIANO 40 TOMOVIC 2 7.50 2 DONATI 25 33 77 BONERA T. SILVA ANTONINI 14 10 8 STRASSER SEEDORF GATTUSO 80 7 ROBINHO 11 PATO IBRAHIMOVIC 10 DI NATALE 2 ZAPATA 19 BADU 2 4.25 X 3.10 1 2.20 5 29 ZACCARDO PALETTA 6 LUCARELLI 3 ISLA 17 BENATIA 7 10 CANDREVA DZEMAILI 80 VALIANI 84 9 PALLADINO CRESPO 21 GIOVINCO 9 7 ACQUAFRESCA COSSU 4 5 8 NAINGGOLAN CONTI BIONDINI 31 AGOSTINI 13 ASTORI 1 HANDANOVIC 21 CANINI X 3.20 2 3.30 26 DE SANCTIS 18 GOBBI 14 28 6 CAMPAGNARO CANNAVARO ARONICA 11 23 5 8 MAGGIO GARGANO PAZIENZA DOSSENA 17 22 HAMSIK LAVEZZI 7 CAVANI 18 NENÉ 7 SANCHEZ 27 20 88 ARMERO ASAMOAH INLER 13 CODA OGGI ORE 20.45 1 1.95 83 MIRANTE 20 ABATE 22 ROSATI 22 SERENI X 4.00 1 AMELIA 27 19 JEDA PIATTI 20 21 VIVES GROSSMULLER NAPOLI (3-4-2-1) JUVENTUS (4-4-2) OGGI ORE 15 2 8.50 2 20 13 26 LICHTSTEINER BIAVA STENDARDO RADU 32 24 BROCCHI LEDESMA 10 8 6 ZARATE HERNANES MAURI 22 FLOCCARI 9 36 CARACCIOLO LANZAFAME 11 CORDOVA X 4.70 86 MUSLERA 29 5 31 23 DE SILVESTRI GAMBERINI CAMPORESE PASQUAL PARMA (4-3-3) CAGLIARI (4-3-1-2) OGGI ORE 15 2 7.25 84 BORUC 7 EDER MILAN (4-3-1-2) UDINESE (3-5-2) OGGI ORE 15 1 1.50 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *Bologna ha un punto di penalizzazione LAZIO (4-2-3-1) LECCE (4-3-1-2) 14 PISANO 20 TONI 23 PEPE 6 GROSSO 10 DEL PIERO 14 8 AQUILANI MARCHISIO 3 CHIELLINI 1 AGAZZI 19 BONUCCI 27 KRASIC 21 GRYGERA 30 STORARI FIORENTINA LAZIO MILAN PARMA NAPOLI PANCHINA 90 Seculin, 25 Comotto, 14 Felipe, 21 D’Agostino,15 Zanetti, 32 Marchionni, 22 Ljajic. All. Mihajlovic. BALLOTTAGGI Boruc-Seculin 55-45%, De Silvestri-Comotto 70-30%. SQUAL. Kroldrup (1). DIFF. Pasqual, Boruc. INDISP. Jovetic (3 mesi), Frey (3 mesi), Natali (14 gg), Avramov (3 gg), Vargas (2 gg). ALTRI Scuffia, Bolatti, Seferovic, Mutu. PANCHINA 12 Berni, 5 Scaloni, 21 Diakite, 15 Gonzalez, 23 Bresciano, 9 Rocchi, 18 Kozak. All. Reja. BALLOTTAGGI Mauri-Bresciano 60-40 %, Stendardo-Diakite 80-20 %. SQUAL. Dias (1). DIFF. Biava, Lichtsteiner. IND. Garrido (15 g.), Matuzalem (30 g), Meghni (20 g). ALTRI Artipoli, Bizzarri, Cavanda, Correa, Del Nero, Foggia, Manfredini, Quadri. PANCHINA 30 Roma, 76 Yepes, 15 Sokratis, 17 Oddo, 22 Montelongo, 52 Merkel, 99 Cassano, All. Allegri. BALL. Bonera-Yepes 80-20%. SQUAL. Ambrosini (1). DIFF. Pirlo. IND. Abbiati (7 gg.) Nesta (3 gg), Jankulovski (7 gg), Zambrotta (1 mese), Pirlo (10 gg), Boateng (10 gg), Flamini (3 gg), Inzaghi (stagione finita). ALTRI Onyewu, Oduamadi, Ronaldinho. PANCHINA 1 Pavarini, 23 Modesto, 24 Paci, 8 Morrone, 14 Galloppa, 20 Calvo, 86 Bojinov. All Marino. BALLOTTAGGI Lucarelli-Paci 60-40%, Valiani-Morrone 55-45%. SQUALIF. nessuno. DIFFIDATI Dzemaili. INDISPONIBILI Marques e Angelo (da verificare). ALTRI Russo, Covic, Ze Eduardo, Pereira, Pisano, Feltscher. PANCHINA 1 Iezzo, 2 Grava, 25 Cribari, 18 Zuniga, 21 Yebda, 77 Sosa, 12 Dumitru. All. Mazzarri. BALLOTTAGGI Dossena-Grava 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Hamsik, Lavezzi, Pazienza. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Gianello, Santacroce, Vitale, Rullo, Blasi, Maiello, Lucarelli. BRESCIA LECCE UDINESE CAGLIARI JUVENTUS PANCHINA 1 Arcari, 3 Daprela, 15 Zambelli, 19 Budel, 33 Kone, 18 Possanzini, 32 Diamanti. All. Beretta. BALLOTTAGGI Eder-Diamanti 70-30%. SQUALIFICATI Vass (1). DIFFIDATI Bega, Berardi, Diamanti INDISPONIBILI Bega (5 gg), Hetemaj (3 gg), Martinez (3 gg), De Maio (3 gg), Mareco (3 gg). ALTRI Leali, Kamalu, Feczesin, Juan Antonio, Taddei. PANCHINA 81 Benassi, 4 Gustavo, 33 Rispoli, 5 Sini, 32 Coppola, 9 Corvia, 23 Chevanton. All. De Canio. BALLOTT. nessuno. SQ. Giacomazzi (1). DIFF. Ferrario, Mesbah, Di Michele, Gustravo, Fabiano. IND. Munari (4 gg), Brivio (3 gg), Olivera (4 gg), Di Michele (4 gg), Giuliatto (10 gg). ALTRI Petrachi, Diamoutene, Reginiussen, Ferrario, Bergougnoux. PANCHINA 6 Belardi, 11 Domizzi, 26 Pasquale, 4 Cuadrado, 23 Abdì, 16 Denis, 9 Corradi. All. Guidolin. BALLOTTAGGI Coda-Domizzi 60-40%, Badu-Cuadrado 60-40%. SQUALIFICATI Pinzi (1). DIFFIDATI Handanovic INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Koprivec, Angella, Morosini, Floro Flores. PANCHINA 25 Pelizzoli, 24 Perico, 13 Ariaudo, 16 Sivakov, 20 Laner, 30 Ragatzu, 32 Matri. All. Donadoni. BALLOTTAGGI Pisano-Perico 80-20%, Acquafresca-Matri 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Cossu, Nainggolan, Matri. INDISPONIBILI Lazzari (7 gg). ALTRI Dametto, Giorico, Martignoni, Marchetti, Pinardi, Magliocchetti, Gallon. PANCHINA 13 Manninger, 43 Sorensen, 17 Traoré, 33 Legrottaglie, 36 Giandonato, 5 Sissoko, 11 Amauri. All. Delneri. BALLOTTAGGI Storari-Manninger 60-40%, Pepe-Sissoko- 55-45%. SQUALIFICATI Melo (3). DIFF. nessuno. INDISP. Martinez (7 gg), Rinaudo (20 gg), De Ceglie (20 gg), Iaquinta (20 gg), Quagliarella (4 mesi). ALTRI Salihamidzic e Motta. 16 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA # MONDO L’INTERVISTA «Il calcio in Asia fa grandi passi Il futuro è qui» Il suo Giappone oggi sfida la Giordania: «Siamo la vera squadra emergente» scolastico assomiglia a quello americano, con i college dove si pratica moltissimo sport. Oggi i calciatori giapponesi hanno tecnica e tattica. L’esperienza sta migliorando con l’emigrazione dei migliori talenti all’estero. La Germania è la meta preferita: sei calciatori della mia squadra, Uchida, Makino, Kagawa, Osogai, Hasebe e Okazaki, giocano nella Bundesliga. L’unico limite è il fisico». LA SITUAZIONE Vince la Cina Oggi le gare del gruppo B DOHA Esordio vincente per la Cina in Coppa d'Asia: la squadra cinese si è imposto 2-0 sul Kuwait con i gol messi a segno da Linpeng e Zhuoxiang. Girone A: Qatar-Uzbekistan 0-2; Kuwait-Cina 0-2; Classifica: Uzbekistan, Cina 3; Qatar, Kuwait 0. Prossime gare (12/1): Uzbekistan-Kuwait; Cina-Qatar. 16/1 Qatar Kuwait Cina-Uzbekistan. Girone B: oggi Giappone-Giordania; Arabia Saudita-Siria. 13 gennaio: Giordania-Arabia Saudita; Siria-Giappone. L’obiettivo in questo torneo? «Lavoriamo per il futuro: prima la Coppa d’Asia, poi la Coppa America in estate. La squadra ha una media età di 24,8 anni. Il traguardo è il mondiale brasiliano del 2014». Mancheranno Morimoto e i difensori Tanaka e Komano. «Ma ci sono giovani come Makino, Yoshida e Kashiwagi: per loro sarà un’esperienza importante». Dove vive Zaccheroni? «Ho scelto Roppongi, non lontano dal centro di Tokio. È il quartiere dei grattacieli, dei bar e dei ristoranti. La famiglia è rimasta in Italia, ma ci sono i miei collaboratori: Stefano Agresti, Maurizio Guido, Giampaolo Colautti, Eugenio Albarella». x L’ESORDIO CHOC Qatar agitato Metsu salva la panchina TECNICA E TATTICA DI OTTIMO LIVELLO È stato sfruttato benissimo il mondiale del 2002, creando accademie nei college. Tecnica e tattica sono di ottimo livello, manca solo in fisico w NUMERO 1 Lo scudetto vinto col Milan (stagione ’98-’99). In Serie A ha allenato anche Udinese, Lazio, Inter, Torino e Juve STEFANO BOLDRINI Sensazioni? 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dLo ripeterà tre volte: «Il Giappone è un Paese dove c’è grande rispetto nei confronti del prossimo». Alberto Zaccheroni ha messo ottomila chilometri tra la sua nuova vita, cominciata il 30 agosto 2010, e l’Italia confusa e sguaiata di questi tempi. «Guidare il Giappone mi ha dato la possibilità non solo di affrontare un’esperienza affascinante come quella di allenare una nazionale, ma anche di allargare gli orizzonti della mia vita». Zac è partito bene: vittorie contro Argentina, Paraguay e Guatemala, un buon 0-0 con gli eterni rivali della Corea del Sud. Oggi, a Doha, il Giappone affronta la Giordania: per l’allenatore italiano è il debutto in Coppa d’Asia. «Ottime. La scelta di assegnare al Qatar il mondiale del 2022 ha creato un’atmosfera di festa. La cerimonia inaugurale è stata bellissima». La Coppa d’Asia incuriosisce: in Qatar sono segnalati in arrivo persino uomini di calcio italiani, notoriamente pigri. «Il mondiale sudafricano ha detto che l’Asia è la nuova frontiera. Il calcio sta compiendo passi da gigante. L’Asia è il continente dei grandi numeri: è il più grande, il più popoloso e ha le economie che vantano il maggior sviluppo. Tradotto nel calcio, significa avere base umana e strutture». Il Giappone è una potenza del calcio asiatico. Dopo l’Australia, che fa parte della confede- x VOGLIO SCOPRIRE UNA CULTURA DIVERSA Abito a Roppongi, vicino al centro. Studio il giapponese, visito il Paese, voglio scoprire una cultura diversa. Sono io che devo adattarmi, non loro razione continentale come ospite di lusso, la nazionale nipponica è la migliore nella classifica mondiale Fifa: posizione numero 29. «Il Giappone è il Paese che nell’ultimo decennio è migliorato più di qualsiasi altro. È stato sfruttato bene il mondiale del 2002 partendo dalla base: le accademie di calcio. Il sistema Studia il giapponese? «Ci sto provando, anche se è più difficile di quanto pensassi. Sono alle prime parole, ma non mi arrendo». «Riunioni con il mio staff, un paio di meeting settimanali in federazione, partite dal vivo sabato e domenica, video e contatti con i club. Nel tempo libero, visito il Paese». Ha cambiato qualcosa nelle abitudini dei giocatori? «No. Sono io l’ospite e sono io che devo adattarmi. I calciatori giapponesi sono professionisti seri: curano alimentazione, allenamento e riposo. Perché dovrei cambiare qualcosa?» Coppa di Lega, avanti il Lione Monaco ed Auxerre eliminati da squadre di quinta divisione PARIGI Non finiscono le sorprese alla coppa di Francia. Venerdì era toccato al Tolosa, umiliato in casa dal Paris FC che milita in C (1-2). Ieri, Monaco e Auxerre hanno fatto peggio, eliminati rispettivamente da Chambery e Wasquehal, squadre di quinta divisione. I monegaschi, sconfitti in finale nell’ultima edizione, sono stati buttati fuori ai rigori (3-2). L’ex avversario del Milan in Champions, ha invece incassato due reti negli ultimi dieci minuti (2-1). E’ la magia della coppa di Francia che ogni anno offre exploit come quello del Calais finalista dilettante nel 2000, battuto solo dal Nantes. Dal dischetto punito (2-4) pure l’Arles (A), dal Sedan, club di B come l’Angers che ha liquidato il Valenciennes (2-1) ai supplementari. Fuori anche il St Etienne per mano del Clermont (0-2), 13/o in B, e il Montpellier eliminato dal Reims, terzultimo in serie cadetta (1-0) . Il Forbach, squadra di figli di minatori di quinta divisione, esce di scena a testa alta contro il Lilla, leader di Ligue 1 (1-3). Avanza il Lione: 1-0 a Caen. E anche il Psg, detentore del trofeo: 5-1 al Lens. Alessandro Grandesso REUTERS La sua giornata tipo? MOULIJN FUNERALI CON FUMOGENI FRANCIA Alberto Zaccheroni, 57 anni taccuino A DALLAS Suicida Okafor, ex nazionale nigeriano Non è una partita di calcio, ma il funerale di Coen Moulijn. L’ex campione olandese morto a 73 anni a Rotterdam ha giocato quasi 500 partite con la maglia del Feyenoord ed è considerato uno dei giocatori più importanti del calcio olandese. Dal 1955 al 1972 è stato protagonista assoluto nella sua squadra e nella nazionale olandese con la quale ha giocato 38 partite. Moulijn ha vinto la Coppa dei Campioni con la maglia del Feyenoord giocando la finale giocata a San Siro contro il Celtic (2-1). Straordinaria la partecipazione dei tifosi del Feyenoord alle esequie funebri EPA L’esordio-choc del Qatar ha provocato un terremoto nel calcio del Paese che ospita la Coppa d’Asia 2011. Ieri si sono svolte un paio di riunioni per affrontare la situazione, alla presenza del presidente della federazione, Al-Thani Shk. Hamad Bin Khalifa, primogenito dell’emiro. È stato deciso di confermare Bruno Metsu alla guida della nazionale, anche perché cambiare in corsa è rischioso. Metsu, 56 anni, tecnico francese che guidò il Senegal ai quarti del mondiale 2002, ha chiesto scusa al Paese: «Mi dispiace moltissimo per i tifosi del Qatar. È stata una brutta giornata, ma prometto il massimo impegno contro Cina e Kuwait. La tensione dell’esordio ci ha giocato un brutto scherzo». bold DALLAS dUche Okafor, 43enne ex difensore nigeriano che con le Super Aquile ha partecipato ai Mondiali del '94 e del '98, è stato trovato privo di vita nella sua casa di Dallas, in Texas. Okafor, riferisce la stampa locale, si è impiccato e il suo corpo è stato rinvenuto dalla ex moglie, allertata da un amico che non riusciva a mettersi in contatto con l'ex difensore. GERMANIA Bayern, Robben è tornato in campo DOHA dArjen Robben è pronto. Dopo sei mesi di stop il centrocampista olandese è tornato in campo con la maglia del Bayern Monaco che ieri ha disputato un'amichevo- le, a Doha, battendo 4-0 l’Al-Wakra (Muller, Schweinsteiger, Van Buyten e Altintop i marcatori). Il fantasista olandese, che non giocava dal Mondiale in Sudafrica, il prossimo 15 gennaio potrebbe fare il suo debutto in Bundesliga nel match contro il Wolfsburg. NORVEGIA Addio Svenseen: 104 gare in nazionale STOCCOLMA dAl termine di una lunga malattia, è deceduto questa mattina, all'età di 86 anni, Thorbjorn Svenssen, il giocatore con più presenze nella nazionale norvegese. L'ex difensore centrale, soprannominato «la roccia», ha giocato per tutta la sua carriera con la maglia del club di Sandefjord. In Nazionale ha disputato ben 104 partite, 93 delle quali con la fascia da capitano. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 17 R MONDO SPAGNA Barça forza quattro Show senza fine Gol di Villa, Messi su punizione, Iniesta e Pedro Anche il Deportivo va k.o. e il Real torna a -5 DEPORTIVO BARCELLONA 0 4 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Villa al 25' p.t.; Messi al 6', Iniesta al 35', Pedro al 36' s.t. DEPORTIVO (4-5-1) Aranzubia 5; Laure 5,5 Colotto 5,5, Lopo 5, Manuel Pablo 5; Ruben Pérez 5, Antonio Tomás 5; Saúl 5,5 (10' s.t. Valeron 5,5), Juan Domínguez 6 ( 34' s.t. Pablo Alvarez s.v.) Desmarets 6 (26' s.t. Rindaroy 5); Adrián 5. PANC. Manu, Rochela, Aythami, Lassad. ALL. Lotina BARCELLONA (4-3-3) Valdés 6; Adriano 6,5, Piqué 6,5, Puyol 6,5, Abidal 7; Iniesta 7 (37' s.t. Thiago s.v.), Mascherano 6,5, Keita 6, 5; Pedro 6,5 (37' s.t. Afellay s.v.), Messi 7, Villa 6,5 (25' s.t. Bojan 6). PANC. Pinto, Dani Alves, Busquets, Xavi. ALL. Guardiola 7 ARBITRO: Delgado Ferreiro 7 NOTE: ammonito Ruben Perez (D). Spett.: 20.000 circa. Tiri in porta 1-5, tiri fuori 3-0, angoli 1-7, fuorigioco 1-2 David Villa, 29 anni, salta su Eric Abidal, 31: è festa blaugrana ANSA FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d L'ennesima festa del Barça, che a La Coruña, scende dal palco tra i soliti applausi dei neutrali ottenuti senza nemmeno sudare troppo, con qualche assolo di gran classe piazzato in mezzo a lunghe pause. Il Barça infila la 12ª vittoria consecutiva in Liga, aspetta il Madrid, a -5 e in campo stasera col Villarreal, ma soprattutto il viaggio di domani: tutti a Zurigo per il «triplete» blaugrana nel Pallone d'oro. Per questo ieri sera a dare il calcio d'inizio è sta- LIGA LA SITUAZIONE Kanoutè, due gol, trascina il Siviglia Il Valencia in trasferta col Levante Malaga-Athletic Bilbao 1-1; Real Sociedad-Siviglia 2-3; Deportivo La Coruna- Barcellona 0-4. Oggi: Maiorca-Almeria, Osasuna-Getafe, Espanyol-Saragozza, Racing Santander-Sporting Gijon, Real Madrid-Villarreal, Levante-Valencia. Domani Hercules-Atletico Madrid (ore 21). Classifica: Barcellona 49, Real Madrid 44, Villarreal 36, Valencia 31, Espanyol 28, Atletico Madrid 27, Getafe, Athletic Bilbao e Siviglia 26, Maiorca 24, Real Sociedad 22, Deportivo la Coruna 21, Hercules e Racing Santander 19, Osasuna e Malaga 17, Levante 15, Real Saragozza e Almeria 13, Sporting Gijon 12 INGHILTERRA FA CUP OGGI LEICESTER-MANCHESTER CITY Mancini e Eriksson per la prima volta avversari in panchina Sven: «Era il mio cervello in campo» Roberto: «E’ stato un vero maestro» LUCA PISAPIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LONDRA dScatta l’operazione simpatia alla viglia di Leicester-Manchester City. E come potrebbe essere diversamente, visto che in panchina si affronteranno per la prima volta da avversari due che hanno vissuto insieme gli ultimi vent’anni del calcio: da quando nel 1992 l’uno si sedette sulla panchina di quella Sampdoria dove l’altro, il giocatore di maggior talento, già faceva l’allenatore in campo. Poi il destino ha voluto che si sedessero a distanza di un anno sulla stessa panchina, quella del Manchester City, ed oggi il sorteggio li ha messi contro nel 3˚ turno Mancini e Eriksson alla Lazio PEGASO di Fa Cup. Loro sono Sven Goran Eriksson e Roberto Mancini, e che tra i due fu amore a prima vista è dimostrato dalle separate conferenze stampa prepartita che, se rimescolate, danno come risultato un’intervista doppia piena di ammirazione e di riconoscenza. Cinque anni alla Samp Dove ad inizio anni novanta s’incontra- no e vincono il primo trofeo: la Coppa Italia. Ecco come ricordano quegli anni. «E’ sempre stato un allenatore, anche quando era giocatore – esordisce Eriksson – Si occupava degli allenamenti, del bus, delle divise da gioco, controllava che tutto fosse a posto. Tant’è che ogni tanto dovevo dirgli di riposare, che altrimenti sarebbe arrivato esausto alla partita di domenica». «Quando Sven arrivò in Italia tutti giocavano con il 5-3-2 – risponde Mancini -, ma lui importò moduli differenti come il 4-4-2 ed il 4-3-3. E’ stata una svolta tattica fondamentale, fu un vero maestro. E tre alla Lazio Eriksson arriva a Roma nel ‘97 portandosi dietro il suo pupillo, e insieme vincono: uno Scudetto, due Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa, una Supercoppa Europea ed una Italiana. «Era il mio cervello nella squadra, oltre che uno dei migliori giocatori che abbia mai allenato – racconta Eriksson – capiva cosa stava succedendo in campo prima di ogni altro: è grazie a lui se alla Lazio abbiamo ottenuto tutte queste vittorie». «Ha avuto un influenza fondamentale sulla mia carriera – conclude Mancini – insegnandomi moltissime cose». to chiamato (insieme alla nipotina di 7 anni) Luis Suarez, ancora per poche ore unico Pallone d'oro spagnolo. La partita non ha seguito lo spartito indicato dall' ex interista, incagliandosi subito. Un tiro Succede anche questo: che nel primo tempo il Barcellona mantenga un controllo della palla pressoché assoluto (e fin qui nulla di nuovo) ma tiri in porta una sola volta. Facendo gol. Per spiegare lo strano fenomeno si possono citare alcuni fattori: la decisione di Guardiola di partire senza Alves, Busquets e Xavi togliendo ai suoi corsa, potenza e illuminazione, lo strano inizio di serata di Messi, un po' testone e non sempre lucido, e la encomiabile abnegazione degli sconosciuti operai del Depor. Squadra avara, terzo peggior attacco della Liga nonostante la 12a posizione, poco incline alla creazione di qualsivoglia forma di spettacolo. Il Barcellona tocca, tocca e tocca, la palla gira, sale sul pendolo che la porta da sinistra a destra ma non entra quasi mai nell'area del Depor. Nelle due eccezioni, il Barça segna due reti, la seconda annullata. s GUAI REAL R Gonzalo Higuain, dovrà operarsi per un’ernia al disco, per lui lungo stop QUI REAL MADRID Perez secco: «Non si compra» E Mou non ci sta Higuain si opera a Chicago, Pepe fermo un mese e stasera c’è il Villarreal al Bernabeu 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MADRID dHiguain a Chicago per operarsi, Pepe fer- mo un mese, Florentino Perez che fa orecchie da mercante, il Villarreal che promette battaglia. Questa sera al Bernabeu il Real, secondo, ospita la squadra di Giuseppe Rossi, terza a -8 dal Madrid. R Pepe starà fuori per un mese per uno strappo alla coscia sinistra Ecco Leo Al 25' Messi, improvvisamente ispirato, manda Villa davanti ad Aranzubia e l'asturiano fa passare la palla tra le gambe del portiere. Per Villa 150 gol in Liga, 12 in questo campionato, 14 stagionali, 6 dei quali offertegli dall'argentino. Al 38' Messi manda in gol Abidal, in forma eccezionale, però il guardalinee segnala un fuorigioco che esiste per una questione di centimetri. Il Barça va al riposo con una sola rete di vantaggio ma raddoppia rapidamente: al 6' Messi segna con una punizione spettacolare da 25 metri che lascia il portiere congelato. Per Leo 18 reti in 15 gare di Liga, per il Barça altre due reti tardive, che arrivano quasi senza farsi notare in un minuto, la seconda di Pedro, la prima, stupenda, di Iniesta, che domani dovrebbe succedere a Messi come padrone del Pallone d'oro in un’altra festa blaugrana. IL CASO Snobbato Per dare un'idea della considerazione che nella capitale hanno del Villarreal basti dire che a Mourinho non è stata fatta nemmeno una domanda sui rivali di oggi. Snobbato l'avversario, ci si è concentrati su altri temi: il 'Pipita' Higuain nonostante la campagna di stampa a favore dei medici spagnoli ieri si è imbarcato per gli Stati Uniti. Martedì a Chicago sarà operato d'ernia. Il Madrid sostiene che tornerà in campo tra due mesi, Mou dice sei. Ieri Marca in prima pagina titolava a grandi lettere: «Non si compra nessuno» virgolettato attribuito a Florentino che secondo il giornale madrileno si sarebbe lamentato con diversi dirigenti per le ripetute richieste di un nuovo attaccante avanzate da Mourinho, rispondendo sempre con un secco niet. Sarcasmo «Sono rimasto un po' deluso - la sarcastica replica di José - ho letto il giornale cercando un'intervista col presidente ma non l'ho trovata». Sul tema poi Mou ha assunto un atteggiamento filosofico: «Io sono un gran professionista e continuerò a lavorare come ho sempre fatto, ad arrivare presto e ad andarmene tardi, ad allenare e preparare le partite al meglio». Mou rassegnato a restare col solo Benzema come attaccante puro in rosa, e alla ricerca di soluzioni alternative: «Kakà entrerà sia che le cose vadano bene sia che vadano male: se perdiamo o pareggiamo è l'unico attaccante che ho in panchina, quindi dovrà giocare». f.m.r. LA SVOLTA Balotelli, tocca al City Liverpool: via Hogdson decidere se si opera Tocca a Kenny Dalglish LONDRA Non c’è pace per il ginocchio di Balotelli. Non solo perchè da quando si è infortunato ad agosto gli impedisce di giocare con continuità nel Manchester City, ma anche perchè ci sono diagnosi e pareri discordanti tra i vari medici che lo hanno visitato. «E’ solo un’infiammazione, a mio parere Balotelli non deve operarsi». Spiega alla Gazzetta il professor Benazzo, primario al Policlinico San Matteo di Pavia che a settembre operò Mario al menisco del ginocchio destro e che lo ha visitato anche nei giorni scorsi. «Il ginocchio di Balotelli ha tendenza a fare liquido e, anche se lo si operasse, c’è il rischio che ci siano ancora versamenti». Ma il ginocchio continua a riempirsi di liquido e a gonfiarsi dopo ogni allenamento. A partire dalla botta presa con l’Everton il 20 dicembre, poi di nuovo dopo la partita con l’Aston Villa del Mario Balotelli ANSA 28: l’ultima giocata finora. Ecco perchè Mancini, che già all’Inter ebbe discordanze di vedute con il professor Benazzo, ortopedico di fiducia della società nerazzurra, ha chiesto al City che a Mario venissero offerti altri pareri medici: tra cui quello di un primario di sua fiducia a Milano. Al Manchester City preferiscono aspettare comunque una settimana, per vedere se il ginocchio si sgonfia o meno, per poi decidere se procedere con un intervento di drenaggio del liquido sinoviale e con la rimozione di eventuale cartilagine staccatasi dal menisco. l.p. LONDRA E’ la settimana dei ritorni delle grandi leggende. Dopo quello di Dan Peterson all’Olimpia Milano, ieri quello di Kenny Dalglish sulla panchina del Liverpool. King Kenny si era seduto l’ultima volta sulla panchina di Anfield nel 1990 portando i Reds a vincere il loro ultimo titolo: dopo averne vinti 8, di cui 3 da allenatore-giocatore, oltre a 3 Coppe dei Campioni da grande centravanti. Sostituisce Hodgson, che arrivato ad Anfield a luglio al posto di Benitez ha vinto solo 7 partite su 20 in Premier, portando i Reds ad ad un pericoloso 12˚ posto: 4 punti sopra la zona retrocessione. L’FA Cup che come al solito ha regalato sorprese. L’Arsenal è costretto al replay con il Leeds dopo avere pareggiato in casa 1-1. E tre squadre di terza divisione ne hanno eliminate altrettante di Premier: il Reading ha Kenny Dalglish AP battuto 1-0 il West Bromwich di Di Matteo, il Southampton 2-0 il Blackpool ed il Notts County di Paul Ince ha sbancato 2-1 il Sunderland di Bruce, suo ex compagno al Manchester United. Oggi il Chelsea ospita l’Ipswich. FA CUP: Arsenal-Leeds 1-1, Reading-West Bromwich 1-0, Sunderland-Notts County 1-2, Sheffield United-Aston Villa 1-3, Southampton-Blackpool 2-0, Stevenage-Newcastle 3-1. OGGI: Manchester United-Liverpool, Tottenham Hotspur-Charlton, Chelsea-Ipswich, Leicester-Manchester City. l.p.. 18 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE BWIN LA 21 GIORNATA a l’analisi di NICOLA BINDA 1 s LE FRASI [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA La vecchia B annuncia la riscossa Vi siete divertiti? Bene, nel nuovo anno la musica cambia. Novara e Varese, splendide matricole rivelazione della prima parte della stagione, inciampano in Emilia con lo stesso risultato, fermandosi rispettivamente dopo 13 e 14 partite utili, perdendo per espulsione due stelle come Bertani e Buzzegoli. Il primo messaggio del 2011 è chiaro: la vecchia B non perdona. Se Modena e Piacenza hanno firmato due vittorie comunque pesanti anche per la loro anemica classifica, se venerdì il Livorno aveva lanciato un chiaro richiamo sulle sue ambizioni, il Siena ha ribadito la sua grande consistenza spazzando via l’AlbinoLeffe, impressionando più per la qualità del gioco e la quantità di occasioni, che per il risultato. Poi, in serata, dopo essere stati una decina di minuti in piedi ad applaudire la prodezza di Rolando Bianchi, la convinzione ha preso ancora più corpo. Il vecchio Toro c’è, eccome, e adesso che ha ritrovato il suo capitano fa ancora più paura. Ma anche questo Padova può avere un futuro, soprattutto se il mercato porterà quei rinforzi che si stanno delineando (Ricchiuti, De Paula, ecc...). Adesso la palla passa all’Atalanta, che domani sera ha la possibilità di ritornare al primo posto, agganciando il Novara in caso di successo sul Grosseto. E’ dalla seconda giornata che la squadra di Colantuono non conosce la vetta, e allora la divideva con altre sei squadre. Stavolta il primo posto potrebbe avere un significato diverso, potrebbe ribadire il segnale lanciato dalle altre veterane. Vi siete divertiti? Bene, adesso tocca a noi. V Bergodi (allenatore del Modena) «Eravamo decimati dalle assenze, ma la partita è stata interpretata bene: concretezza e cinismo in attacco, lucidità in difesa» V Tesser (allenatore del Novara) «Momento non positivo, prima pensiamo alla salvezza e poi guarderemo in alto. Bertani ha sbagliato, ma dell’espulsione non parlo» 2 1 MODENA NOVARA LA SVOLTA GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Mazzarani (M) al 14’, Pasquato (M) 39’ p.t.; Rubino (N) al 9’ s.t. MODENA (4-4-2) Alfonso 6; Milani 6, Gozzi 6, Perna 6, Tamburini 6,5; Mazzarani 7, Giampà 6,5, Signori 6, Gilioli 6 (dal 12’ s.t. Ciaramitaro 6); Cani 6 (38’ s.t. Stanco s.v.), Pasquato 7. PANCHINA Gibertini, Shehu, Mauriello, Fiandaca, Canzian. ALLENATORE Bergodi 7. NOVARA (4-3-1-2) Ujkani 5,5; Morganella 6, Centurioni 5,5, Ludi 5,5 (dal 1’ s.t. G.Gigliotti 6), Gemiti 5,5; Marianini 5,5, Parola 6,5, Scavone 6,5 (dal 24’ s.t. E.Gigliotti 5,5); Motta 5,5 (dal 6’ s.t. Rubino 6,5); Gonzalez 6, Bertani 4,5. PANCHINA Fontana, Gheller, Drascek, Shala. ALLENATORE Tesser 5,5. Andrea Mazzarani, 21 anni, festeggia con i compagni il primo gol del Modena GETTY IMAGES Pasquato fa i numeri Il Novara inciampa vara non ha mai l’occasione per essere pericoloso. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MODENA dL’anno nuovo battez- za il Modena più bello della stagione, più forte delle tante assenze (addirittura 10 giocatori fuori di cui almeno la metà potenziali titolari), più spettacolare del capolista Novara che, dopo 13 gare utili consecutive, si deve inchinare ai colpi dei due migliori talenti gialloblù, ovvero Mazzarani e Pasquato, autori dei gol che nel primo tempo ipotecano tre punti d’oro. Un successo messo in discussione solo dalla paura di vincere della squadra di Bergodi, che non sfrutta la superiorità numerica per l’espulsione di Bertani e, anzi, concede agli ospiti di tornare in partita col sigillo di Rubino, ma poi il No- Modena da applausi Nel primo tempo esce il meglio del Modena che con un modulo veloce verticalizza bene. Il vantaggio arriva presto: angolo di Pasquato per lo stacco di Mazzarani che dentro l’area piccola insacca di spalla lasciando di sale Centurioni e Ujkani, che esce in colpevole ritardo. Per l’esterno è il quinto sigillo stagionale, il terzo nelle ultime tre giornate. I gialloblù non si fermano. Cani guadagna una punizione da 25 metri sul vertice sinistro dell’area, l’esecuzione di destro di Pasquato è una prodezza balistica che non lascia scampo al portiere avversario. Così l’ex juventino raddoppia toccando quota sei gol, tutti realizzati su calcio piazzato. Un record da dedicare alla fidanzata che aspetta il primogenito. Nel secondo tempo Bergodi inserisce il rinforzo invernale Ciaramitaro (il prossimo sarà Rullo del Napoli), nel finale arriva un palo di Mazzarani a legittimare la vittoria. Novara da cabala Il terzo k.o., subendo due gol in una volta (mai successo), viene assorbito senza drammi da Tesser che si aggrappa alla cabala (nel 2010 il Cesena perse qui la prima gara del nuovo anno e poi salì in A), reclama un rigore in apertura per fallo di Perna su Scavone (le riprese tv dicono che l’intervento è fuori area) e tira le orecchie a Bertani per il rosso sullo 0-2: una gomitata più maligna che cattiva a Giampà. La rete di Rubino, furbo a sfruttare un’incertezza di Gozzi e Alfonso, in avvio di ripresa serve solo alle statistiche. SERIE B 21ª GIORNATA ATALANTA-GROSSETO domani, ore 20.45 CROTONE-PORTOGRUARO EMPOLI-VICENZA 2-0 1-1 RETI SQUADRE PUNTI NOVARA 42 V 8 N 2 P 0 V 4 N 4 P 3 IN CASA FUORI TOTALE G 21 V 12 IN CASA FUORI Diff. TOTALI Reti N 6 P 3 F 24 S 5 F 16 S F S 12 40 17 23 0-2 SIENA 40 9 2 0 2 5 3 21 11 7 3 22 6 13 14 35 20 15 MODENA-NOVARA 2-1 ATALANTA 39 7 2 1 5 1 4 20 12 3 5 17 7 10 10 27 17 10 PADOVA-TORINO 1-1 VARESE 35 5 5 0 4 3 4 21 9 8 4 13 4 11 11 24 15 9 PESCARA-CITTADELLA 1-0 LIVORNO 34 4 3 2 5 4 2 20 9 7 4 13 11 17 9 30 20 10 PIACENZA-VARESE 2-1 TORINO 33 7 2 2 2 4 4 21 9 6 6 17 12 9 12 26 24 2 REGGINA-SASSUOLO 0-0 REGGINA 32 6 4 1 3 1 6 21 9 5 7 14 5 12 18 26 23 3 SIENA-ALBINOLEFFE 2-1 PESCARA 31 6 2 3 2 5 3 21 8 7 6 17 13 8 10 25 23 2 TRIESTINA-ASCOLI 2-0 VICENZA 30 7 2 1 2 1 8 21 9 3 9 14 5 11 22 25 27 -2 PADOVA 28 7 3 1 0 4 5 20 7 7 6 24 10 7 14 31 24 7 CROTONE 27 5 2 3 1 7 3 21 6 9 6 13 8 9 16 22 24 -2 EMPOLI 26 3 5 2 2 6 3 21 5 11 5 12 7 11 13 23 20 3 MODENA 24 4 6 1 1 3 6 21 5 9 7 13 11 9 19 22 30 -8 CITTADELLA 23 4 2 4 2 3 6 21 6 5 10 16 13 8 15 24 28 -4 ALBINOLEFFE 23 5 2 3 1 3 7 21 6 5 10 17 15 10 21 27 36 -9 GROSSETO 22 4 6 1 1 1 7 20 5 7 8 15 9 7 17 22 26 -4 SASSUOLO 21 3 3 4 2 3 6 21 5 6 10 14 15 9 12 23 27 PIACENZA 21 3 4 4 1 5 4 21 4 9 8 18 18 8 14 26 32 -6 ASCOLI (-5) 20 3 5 2 3 2 6 21 6 7 8 10 11 11 16 TRIESTINA 20 3 4 4 1 4 5 21 4 8 9 7 8 9 19 16 27 -11 FROSINONE 19 3 4 4 1 3 6 21 4 7 10 12 14 9 19 PORTOGRUARO 18 3 4 3 1 2 8 21 4 6 11 11 15 8 20 19 35 -16 22ª giornata Venerdì 14 gennaio, ore 20.45 SIENA-PESCARA Sabato 15 gennaio, ore 15 ALBINOLEFFE-TRIESTINA ASCOLI-GROSSETO CITTADELLA-PORTOGRUARO EMPOLI-FROSINONE NOVARA-PADOVA PIACENZA-MODENA SASSUOLO-LIVORNO VARESE-TORINO VICENZA-ATALANTA Lunedì 17 gennaio, ore 20.45 CROTONE-REGGINA (1-1) (1-1) (0-0) (0-2) (3-2) (1-1) (0-1) (4-0) (2-1) (0-2) (0-0) o MIGLIORE 7 PASQUATO (Modena) Decide la partita trasformando una punizione alla Del Piero che consegna i tre punti al Modena Il programma della giornata sarà completato domani da Atalanta-Grosseto (ore 20.45). ATALANTA Manfredini rischia un lungo stop: stiramento alla coscia sinistra. Se vincono, i nerazzurri agganciano il Novara in testa, Colantuono recupera Doni, ma è senza Ruopolo: in attacco dovrebbe toccare a Ceravolo-Tiribocchi. Ardemagni è in dubbio per una contusione alla caviglia. GROSSETO Non ancora depositato il contratto di Defendi, che dunque non può fare il fresco ex: debuttano solo Giallombardo e Papa Waigo. Consonni mercoledì si opera al tendine a Pavia: fiducia ad Allegretti. Moriero ha il dubbio di Freddi. Tra i 19 convocati non ci sono Statella, Melucci, Greco (in uscita) e Asante, rispedito per punizione in Primavera. ARBITRO Calvarese di Teramo. MARCATORI PARTITE FROSINONE-LIVORNO PROSSIMO TURNO Nell’Atalanta Manfredini out C’è il Grosseto TOP&FLOP CLASSIFICA RISULTATI IL POSTICIPO Mazzarani e il piccolo Del Piero lanciano il Modena Espulso Bertani, non basta Rubino: dopo 13 gare è k.o. ANDREA TOSI V FROSINONE (m.d.r.) Cambio in panchina a Frosinone: è la settima a saltare in B. Guido Carboni è stato esonerato dopo la sconfitta casalinga di venerdì sera (0-2) contro il Livorno (la sesta nelle ultime 8 giornate) che ha portato i laziali al penultimo posto. Per sostituirlo è stato chiamato Salvatore Campilongo, napoletano, 49 anni, ex tecnico dell’Empoli ed ex attaccante dello stesso Frosinone ai tempi della serie C. Contratto fino al 2012, il nuovo allenatore del Frosinone verrà presentato oggi. Cambierà anche lo staff. Il tecnico campano porterà con sé due collaboratori: il vice sarà il fedele Lello Di Napoli, il preparatore Albarella; nello staff anche il ciociaro Carlo Tebi. Domani Campilongo dirige il primo allenamento, potrebbe trovare già il prossimo rinforzo: in arrivo Pestrin (Salernitana). ARBITRO Velotto di Grosseto 6. GUARDALINEE Tasso 6 - Bagnoli 6. ESPULSI Bertani (N) al 41’ p.t. per g.s. AMMONITI Milani (M), Morganella (N), Ludi (N) e Perna (M) per g.s.; Pasquato (M) c.n.r.; Centurioni (N) per proteste. NOTE paganti 2.149, incasso di 18.530 euro; abbonati 2.765, quota di 27.202 euro. Tiri in porta 6 (con un palo)-7. Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 1-1. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’. DAL NOSTRO INVIATO Pasquato (attaccante del Modena) «Gol per la mia ragazza che mi renderà padre. Mi allenavo con Del Piero e provo spesso le sue punizioni. Copiare dai più bravi aiuta a crescere» Via Carboni: Campilongo al Frosinone 21 27 -4 -6 21 33 -12 Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza. 15 RETI Succi (5, Padova). 11 RETI Bertani e Gonzalez (Novara); Cacia (2, Piacenza). 10 RETI Coralli (3, Empoli); Bonazzoli (Reggina); Abbruscato (1, Vicenza). 9 RETI Piovaccari (3, Cittadella). 8 RETI Bianchi (1, Torino). 7 RETI Dionisi (Livorno); Altinier (Portogruaro); Mastronunzio (Siena). 6 RETI Doni (1) e Tiribocchi (1, Atalanta); Cutolo (Crotone); Lodi (1) e Sansone (Frosinone); Pasquato (Modena); Sansovini (Pescara); Calaiò (3, Siena). 5 RETI Momentè (2) e Torri (AlbinoLeffe); Ruopolo (Atalanta); Ginestra (3, Crotone); Caridi (2, Grosseto); Surraco (Livorno); Mazzarani (Modena); Motta (2, Novara); Di Gennaro (Padova); Graffiedi (Piacenza); Cunico (3, Portogruaro); Viola (3, Reggina); Martinetti (Sassuolo); Larrondo (1, Siena); Iunco e Sgrigna (Torino); Ebagua (Varese). IL TOP IL FLOP BIANCHI (Torino) Fino alle 22.15 di ieri sera, il trono della giornata era di Pasquato. Poi è arrivata la prodezza di Rolando Bianchi, che ha scavalcato il modenese. Se lo merita, perché era al rientro dopo due mesi. Il momento nero è alle spalle. Il Toro ringrazia VARESE (i tifosi) Che bisogno c’era di uno show come quello di Piacenza? Gli ultras del Varese (senza tessera del tifoso) hanno creato disordini, colpito uno steward e fatto fermare la gara per lancio di petardi. Sono annunciati molti Daspo: basteranno? DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 19 R SERIE BWIN LA 21 GIORNATA a Bianchi, un gioiello salva Toro Il Padova schioda lo 0-0 con Legati, poi il capitano granata festeggia il rientro con un capolavoro 1 1 PADOVA TORINO GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Legati (P) al 25’, Bianchi (T) al 31’ s.t. PADOVA (4-3-1-2) Cano 6; Crespo 6, Cesar 6, Legati 7, Renzetti 6; Gallozzi 6,5 (dal 34’ s.t. Cuffa s.v.), Jidayi 6,5, Bovo 6; El Shaarawy 6,5 (dall’8’ s.t. Di Nardo 6); Succi 6 (dal 41’ s.t. Italiano s.v.), Vantaggiato 6. PANCHINA Agliardi, Cappelletti, Trevisan, Filippini. ALLENATORE Calori 6,5. TORINO (4-2-3-1) Bassi 6; Rivalta 6, Di Cesare 6, Ogbonna 6, Garofalo 6,5; De Vezze 6, De Feudis 6; Lazarevic 6,5 (dal 41’ s.t. Stevanovic s.v.), Belingheri 5 (dal 15’ s.t. Gasbarroni 6), Sgrigna 6,5; Bianchi 7. PANCHINA Morello, D’Ambrosio, Zanetti, Obodo, Comi. ALLENATORE Lerda 6,5. ARBITRO Stefanini di Prato 6,5. GUARDALINEE Ciancaleoni 6 - Preti 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Sgrigna (P), Renzetti (P), Rivalta (T) e Di Cesare (T) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.434, incasso di 38.257 euro; abbonati 3.572, quota non comunicata. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 2-5. In fuorigioco 2-2. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. n un soffio. Del Padova, ricordiamo un tiro di Succi da fuori (12’). DAL NOSTRO INVIATO GUGLIELMO LONGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA dNel giorno delle serie che s’interrompono (Novara, Varese), il Toro puntella la sua portandola a 20 punti in 10 partite. Un prezioso passetto in avanti, questo pari col Padova, visto come si stavano mettendo le cose, a un quarto d’ora dalla fine. Poi Bianchi ha fatto il Bianchi, marchiando nel modo migliore il suo ritorno dopo 56 giorni. Giusto così, perché la partita, più combattuta che bella, ha vissuto a lungo sul filo dell’equilibrio e della paura di perdere. Piccolo Faraone Il Padova del primo tempo è soprattutto El Shaarawy: schierato al posto dell’infortunato Di Gennaro, il piccolo e talentuoso Faraone saltella dietro le punte, tra i due mediani e i due centrali del Toro: con Jidayi che ha solo compiti di copertura, l’unico a dargli una mano è l’emergente Gallozzi che sulla destra va a incrociare Garofalo. Il risultato è che per 45 minuti le squadre giocano con intensità, ma fati- L’UNICO 0-0 ESPULSI BIANCO E MARTINETTI h IL MIGLIORE BIANCHI (Torino) VOTO 7 Un gol d’autore per festeggiare il ritorno in campo dopo due mesi. Si nasconde un po’ nel primo tempo, poi è decisivo nel secondo cano a farsi male. Il Toro ha un solo terzino che spinge e gli esterni che spesso si scambiano posizione: Sgrigna comincia a sinistra, dopo una ventina di minuti torna nella posizione naturale, poi ripassa a destra. In una cronaca povera di episodi, l’occasione migliore è comunque del Toro: cross, un po troppo accelerato, di Lazarevic da destra e Bianchi che non ci arriva per SALTO IN ALTO IL CITTADELLA SI ARRENDE Rolando Bianchi, 27 anni, con uno splendido pallonetto regala il pari al Torino: 8 gol in 13 presenze LIVERANI Grande Bianchi Il Padova parte più forte nel secondo tempo, che si apre con le polemiche in area granata: Vantaggiato va addosso a Di Cesare o viene buttato giù? Noi la pensiamo come l’arbitro, non è rigore. Esce El Shaarawy, stremato, e Calori si gioca la carta Di Nardo. Il Padova capisce che può osare di più, mentre Lerda toglie il deludente Belingheri e mette Gasbarroni nella stessa posizione, ma chiedendogli la creatività mancata fino a quel momento. La svolta al 25’, dopo il tradizionale urlaccio del presidente Cestaro ai microfoni dell’Euganeo: angolo da destra, Legati sale per colpire di testa, dopo un rimpallo trova invece un diagonale sul secondo palo. Per il Padova primo tiro in porta, per il difensore primo gol in campionato. A quel punto comincia il Rolandinho show: un paio di colpi di testa, poi il delizioso pallonetto da fuori che sorprende Cano. «Perché dovrei cambiare modo di giocare con il ritorno di Bianchi?» aveva detto Lerda alla vigilia. Già, perché? RINFORZI V Ricchiuti al Padova L’argentino del Catania questa settimana dovrebbe firmare V Budel al Torino Il regista del Brescia è il favorito per il centrocampo GARA EQUA UN GOL E UN’ESPULSIONE PER PARTE La Reggina sbatte Ancora Sansovini Empoli-Vicenza sul Sassuolo in 9 Il Pescara corre è tutto in parità DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA REGGIO CALABRIA d Fa festa il Sassuolo, al fischio finale, come per il più prezioso dei successi. Esultanza giustificata dal fatto che la squadra di Gregucci chiude in 9 gli ultimi 6 minuti di un pomeriggio noioso quanto bizzarro e gioca per 28 minuti in 10. Il primo uomo (il difensore centrale Paolo Bianco) gli emiliani lo perdono infatti al 20’ della ripresa per un’entrata giudicata dal direttore di gara irruenta dal momento che estrae direttamente il «rosso»; il difensore arriva in scivolata sui piedi di Rizzo. La seconda espulsione pesa sul neo entrato Martinetti per un fallo, a nostro avviso, veniale, su Acerbi. Una mazzata pesante in special modo per una squadra che mira alla sopravvivenza. Ecco perché giustifichiamo l’eccesso di gioia per un pareggio che alla luce dei fatti (rossi) diventa molto pesante. Soltanto noia Così come appare comprensibile l’uscita dal campo della Reggina a testa bassa per un pareggio che da quest’altra parte della barricata assume contorni preoccupanti. Nelle ultime 6 partite la formazione di Atzori ha raccolto 4 h IL MIGLIORE RIZZO (Reggina) VOTO 6,5 Prova ad alimentare la manovra offensiva, ma predica nel deserto sconfitte, una vittoria e questo piccolo pareggio. Il tecnico calabrese decide per un giro di vite tattica, abbandonando il 3-5-2 in favore del 4-3 1-2 e rivoluzionando la formazione, in speciale modo in mezzo al campo. Ma non è sufficiente, al pari del rientro del capocantiere amaranto, Bonazzoli dopo quasi 2 mesi di sosta forzata. Partita brutta e monotona senza una vera occasione da gol e in cui gli unici sussulti li procura l’arbitro con i suoi cartellini rossi. REGGINA SASSUOLO 0 0 GIUDIZIO 7 REGGINA (4-3-1-2) Puggioni 6; Laverone 5,5, Cosenza 6, Acerbi 6, Rizzato 6; Rizzo 6,5, Tedesco 6, Barillà 5,5 (dal 1’ s.t. Campagnacci 5,5); Missiroli 5,5; Bonazzoli 5,5, Adiyiah 5,5 (dal 37’ s.t. Danti s.v.). PANCHINA Kovacsik, Adejo, Burzigotti, Viola, Castiglia. ALLENATORE Atzori 6. SASSUOLO (4-3-3) Bressan 6; Consolini 6, Rossini 6, P. Bianco 5, Donazzan 6; De Falco 6, Magnanelli 5,5, Troiano 6; Quadrini 5,5 (dal 27’ s.t. Fusani s.v.), Bruno 5 (dall’11’ s.t. Martinetti 5), Catellani 6 (dal 22’ s.t. Polenghi 6). PANCHINA Pomini, Piccioni, Masucci, Riccio. ALLENATORE Gregucci 6. ARBITRO Giancola di Vasto 5. GUARDALINEE Cini 6,5 - Fortarezza 6. ESPULSI Bianco (S) al 20’ s.t. e Martinetti al 42’ s.t. (S) entrambi per gioco scorretto. AMMONITI De Falco (S), Quadrini (S) e Laverone (R) per gioco scorretto; Barillà (R) per proteste; Troiano (S) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 791, incasso di 10.750 euro; abbonati 3.565, quota di 22.377 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 2-5. In fuorigioco 11-0. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’. ORLANDO D’ANGELO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PESCARA dArriva Bucchi, ma ci pensa ancora Sansovini a regalare un sogno al Pescara. Con una magia al 20’ della ripresa fa incassare a Di Francesco altri tre punti e il miglior finale possibile di un girone d’andata da incorniciare: abruzzesi a un punto dalla zona Serie A. Gioiellini In una partita di certo non spettacolare, anche a causa della nebbia che condiziona il primo tempo, il Cittadella non sfigura, ma dà l’impressione di non credere fino in fondo nei suoi mezzi. Complici forse le assenze di sei giocatori, a cui si è aggiunta quella di Carteri dopo 22’. Di Francesco non stava meglio (fuori in cinque), però il Pescara attuale ha una compattezza di squadra che consente al tecnico di ruotare uomini e moduli senza perdere sostanza. Così, sono i giovani Nicco e Verratti (mercoledì in Turchia per un’amichevole con l’Italia Under 19 di Zoratto) a caricarsi sulle spalle la squadra. Il trequartista ricama e sfiora il gol. Al 10’ può recriminare perché un tiro dal limite viene «parato» in area da Manucci in modo piuttosto plateale, Ruini lascia proseguire. h IL MIGLIORE VERRATTI (Pescara) VOTO 7 A 18 anni pochi giocano con semplicità abbinando classe e carattere Il solito Sansovini Il meglio arriva nella ripresa. Prima Perna è stoppato da Pinna, al 13’, da due passi. Poi, nel momento migliore del Cittadella, il Pescara riesce ad esultare: Sansovini riceve da Bucchi, fa un numero con tunnel su Nocentini e calcia di collo nell’angolino cogliendo di sorpresa il portiere Villanova. Finisce male per Foscarini, che però chiude l’andata fuori dalla zona playout. In riva all’Adriatico, invece, si accende la miccia dell’entusiasmo. PESCARA CITTADELLA 1 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Sansovini al 20’ s.t. PESCARA (4-3-1-2) Pinna 7; Del Prete 6, Olivi 6, Mengoni 6, Petterini 6,5; Ariatti 6, Nicco 6,5, Bonanni 6,5 (dal 30’ s.t. Stoian s.v.); Verratti 7; Maniero 6 (dal 4’ s.t. Bucchi 6), Sansovini 7 (dal 36’ s.t. Ganci s.v.). PANCHINA Bartoletti, Capuano, Sembroni, Berardocco. ALLENATORE Di Francesco 7. CITTADELLA (4-3-1-2) Villanova 6; Manucci 6, Scardina 5,5, Nocentini 5,5, Marchesan 6; Carteri s.v. (dal 22’ p.t. Di Roberto 6), Musso 5,5, Volpe 6,5; De Gasperi 5,5 (dal 23’ s.t. Carra s.v.); Piovaccari 6,5, Perna 6 (dal 31’ s.t. Job s.v.). PANCHINA Pierobon, Teoldi, Gasparetto, Semenzato. ALLENATORE Foscarini 6. ARBITRO Ruini di Reggio Emilia 6. GUARDALINEE De Pinto 6 – Vivenzi 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Musso (C) e Ariatti (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 4.517, incasso di 25.857 euro; abbonati 3.043, quota di 17.754 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 8-4. In fuorigioco 4-0. Angoli 3-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. GIACOMO CIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA EMPOLI (Firenze) dRegna la parità al Castellani. Pari il risultato: 1-1. Uno per parte anche gli espulsi. Inoltre, Empoli e Vicenza si dividono l’insoddisfazione per un arbitraggio troppo severo nel finale. Nasca non è stato però neanche aiutato dai guardalinee. Alla fine il punticino per i toscani vale sopratutto a interrompere il ciclo di cinque k.o. consecutivi. Per i veneti prosegue il periodo positivo e la squadra di Maran si porta a un passo dai playoff. Partita non entusiasmante sul piano dello spettacolo. Fabbrini non è in giornata, Coralli si fa male, solo Abbruscato conferma il suo buon momento. La gara si accende nel finale del primo tempo. Al 35’ Vinci si ritrova di fronte a Russo che respinge il suo diagonale. Risponde al 43' Abbruscato: stop di braccio (non visto neanche dal guardalinee), e pallonetto smorzato da Handanovic. Protagonisti Si balla il rock a Empoli anche nella ripresa. Al 5’ ancora Elvis Abbruscato protagonista: bella conclusione in semirovesciata su cross di Gavazzi, ma Handanovic è pronto a deviare. L’Empoli reagisce e all’8’ Foti inventa un pallonetto-assist per Moro che sul filo h IL MIGLIORE ABBRUSCATO (Vicenza) VOTO 7 Ogni pallone che tocca si trasforma in un pericolo per la porta di Handanovic del fuorigioco batte Russo. Gli azzurri non reggono il vantaggio e al 15’ Misuraca si libera di Soriano, smista un pallone d’oro per Abbruscato che irrompe in area e centra il pari. Da lì in poi si segnalano solo le espulsioni, entrambe ingenue e gratuite: al 25’ Gavazzi già ammonito tocca la palla con la mano; al 36' Cesaretti cerca il braccio di Russo in area e cade, si becca il primo giallo (simulazione) e subito dopo la seconda ammonizione. Due espulsi in coda a una gara comunque corretta. EMPOLI VICENZA 1 1 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Moro (E) all’8’, Abbruscato (V) al 15’ s.t. EMPOLI (4-3-1-2) Handanovic 7; Vinci 6, Tonelli 6,5, Stovini 6,5, Gorzegno 6; Moro 6,5, Valdifiori 6, Soriano 5,5; Fabbrini 5 (dal 22' s.t. Cesaretti 5); Coralli 6 (dal 1’ s.t. Foti 6), Mchedlidze 6 (dal 27’ s.t. Saponara 6). PANCHINA Pelagotti, Marzoratti, Gotti, Musacci. ALLENATORE Aglietti 6. VICENZA (3-5-2) Russo 6; Tonucci 5,5 (dal 26’ s.t. Bastrini 6), Martinelli 6, Schiavi 6; Gavazzi 5,5, Soligo 6, Botta 6,5, Rossi 6, Di Matteo 6,5 (dal 39’ s.t. Salifu s.v.); Misuraca 6,5 (dal 44' s.t. Alemao s.v.), Abbruscato 7. PANCHINA Frison, Giani, Baclet, Oliveira. ALLENATORE Maran 6. ARBITRO Nasca di Bari 5. GUARDALIN. Fittante 5,5-Argiento 5,5. ESPULSI Gavazzi (V) al 25’ s.t. (entrambe per g.s.) e Cesaretti al 39’ s.t. (g.s. e c.n.r.) per doppia ammonizione. AMMONITI Gavazzi (V), Moro (E), Valdifiori (E) e Foti (E) per gioco scorretto. NOTE paganti 883, incasso di 4.864 euro; abbonati 1.472, quota di 7.912,94 euro. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 6-2. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. 20 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 21 R 22 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA # SERIE BWIN LA 21 GIORNATA a w Conte ritrova il Siena La vetta è più vicina Colpo Piacenza Varese spuntato 24 I NUMERI DELLA B gli 0-0 di questo campionato, ultimo quello tra Reggina e Sassuolo: non se ne registravano dal 20 novembre (16ª giornata) AlbinoLeffe messo sotto più di quanto dica il risultato In gol Larrondo e Brienza: il primo posto è a due punti DAL NOSTRO INVIATO GENNARO BOZZA SIENA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ALBINOLEFFE SIENA dCon una preda, il Nova- ra, che sanguina, bisogna essere pronti ad azzannare. E il Siena sfrutta l’occasione, ma quelli che spuntano dalla sua bocca affamata sono dentini con le punte appena accennate. La vittoria è meritata per la netta superiorità di gioco, per i numerosi tiri e occasioni da gol, ma ci vuole un rigore dubbio per sbloccare la partita: tiro di Larrondo, respinto da un braccio di Sala che sta scivolando sull’erba in posizione naturale del corpo, per un contatto involontario. Il significato tecnico, co- h IL MIGLIORE BRIENZA (Siena) VOTO 7 Spinta decisiva, bei passaggi, un gol, anche se non è a suo agio in fascia munque, non cambia: Siena troppo forte rispetto all’AlbinoLeffe, con qualche problema nell’ultimo passaggio. La chiave La costruzione del gioco, soprattutto sulla fascia destra con Vitiello e Brienza, è notevole, il 4-2-4 diventa spesso un 2-4-4 a riprova di una spinta poderosa che annulla la resistenza avversaria. L’AlbinoLeffe, che parte col 3-4-2-1 (ma Mondonico dice che l’idea è quella del 3-3-3-1 e ammette di aver sbagliato nell’impostazione del primo tempo), è costret- 2 1 16 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Larrondo (S) su rigore al 29’ p.t.; Brienza (S) al 10’, Bombardini (A) al 45’ s.t. SIENA (4-2-4) Coppola 6; Vitiello 6, Rossettini 5,5, Terzi 5,5, Del Grosso 6; Vergassola 6, Bolzoni 5,5 (dal 34’ s.t. Carobbio s.v.); Brienza 7, Larrondo 6 (dal 26’ s.t. Calaiò 6), Mastronunzio 6,5, Kamata 5,5 (dal 13’ s.t. Sestu 6). PANCHINA Farelli, Ficagna, Immobile, Reginaldo. ALLENATORE Conte 6. ALBINOLEFFE (3-4-2-1) Tomasig 6,5; Lebran 5,5, Sala 6, Bergamelli 5,5; Zenoni 5,5, Girasole 5 (dal 1’ s.t. Passoni 6), Hetemaj 6, Piccinni 5; Bombardini 7, Foglio 5 (dal 1’ s.t. Momentè 6); Cisse 5,5 (dal 23’ s.t. Pesenti 5,5). PANCHINA Layeni, Garlini, Grossi, Luoni. ALLENATORE Mondonico 5,5. i rigori falliti in questo campionato, ultimo quello di Ginestra (Crotone): prima di lui aveva sbagliato Sgrigna (Torino) alla 16ª 6 le espulsioni di questa giornata, non se ne contavano così tante dall’8ª giornata. Il top è stato toccato alla quarta giornata con 10 cartellini rossi ARBITRO Giacomelli di Trieste 5. GUARDALINEE Masotti 6 - Franzi 6. AMMONITI Bergamelli (A), Larrondo (S) e Terzi (S) per g.s.; Sala (A) per c.n.r. NOTE paganti 618, incasso di 3.172 euro; abbonati 6.186, quota di 39.482,52 euro. Tiri in porta 8-3. Tiri fuori 7-3. In fuorigioco 3-2. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. to quasi sempre a un 5-4-1 da «soffocamento». Ne vengono fuori tanti cross, manca però lo scambio a due o a tre che taglia la difesa e molte azioni sfumano per poco. Brienza è un po’ a disagio sulla fascia quando deve concludere (va meglio quando si sposta al centro), ma è così bravo che diventa decisivo sia nei passaggi, sia col gol nella ripresa, al 10’, quando, su azione d’angolo, brucia il tempo a tutti e segna da destra. Franco Brienza (a sinistra), 31 anni, festeggiato da Simone Vergassola, 34 anni, dopo aver segnato il secondo gol del Siena contro l’AlbinoLeffe FORNASARI Occasioni L’AlbinoLeffe si scuote solo nel secondo tempo, con Passoni e Momentè si intravede un bel 3-4-3, ma è tardi. Bombardini si sfianca ed è l’unico pericoloso, Coppola salva su un suo tiro al 2’ della ripresa, ma nulla può sul bel diagonale al 45’. Per il resto, è solo Siena: Larrondo sfiora il palo all’11’, Mastronunzio impazza, colpisce Tomasig al 41’ e sulla respinta Bolzoni manda alto, ancora Mastronunzio crea pericoli a ripetizione, e infine Sestu e Calaiò impegnano Tomasig al 23’ e al 40’ della ripresa. E’ insomma un Siena con giocatori di altra categoria, il 2-1 è striminzito. LA SVOLTA IL TECNICO VINCE AL DEBUTTO: L’ASCOLI SBATTE SU COLOMBO IN EXTREMIS ULTRA’ VIOLENTI E POLEMICHE DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PIACENZA dIl regalo arriva allo scadere delle feste e della partita. Dopo 8 turni il Piacenza torna alla vittoria, stoppa il Varese, in serie positiva da 12 giornate, e respira. Una vittoria importante per gli emiliani, ottenuta sì in superiorità numerica (Varese in 10 nell’ultimo quarto d’ora), ma con una difesa ridotta all’osso, senza Mei e Conteh (squalificato) e con il debuttante Cofie (tra i migliori) a centrocampo al posto di Catinali. Varese troppo leggero in attacco senza Neto Pereira e Cellini; in giornata no l’accoppiata Ebagua-Nadarevic, ma almeno c’è il mercato in soccorso: dalla Ternana è in arrivo Concas. Botta e risposta Pari nei primi 45’ per gioco e risultato, con il Piacenza che prova a sfondare sulle fasce e il Varese che riparte in contropiede. Cacia segna al 23’, riequilibra il risultato su rigore generoso Buzzegoli 5’ dopo. Bello il gol del vantaggio del Piacenza: cross di Guzman dalla sinistra e piatto di Cacia nell’area piccola, con il pallone che scheggia la parte bassa della traversa ed entra. Il rigore nasce da un tocco alle spalle di Marchi ai danni di Tripoli: Buzzegoli dal dischetto non sbaglia. La squadra di Sannino cede di schianto quando Buzzegoli commette un fallo ingenuo che gli costa il secondo giallo. h IL MIGLIORE CACIA (Piacenza) VOTO 7 Gol e assist per la vittoria, 11 centri in 20 partite, è molto appetito sul mercato Al 42’ Cassano ci mette una pezza su punizione di Carrozza: dal possibile vantaggio del Varese al gol partita su ribaltamento. Piccolo da fondo campo pesca in area Cacia, che di testa prolunga per Anaclerio, lesto a insaccare di testa. Incidenti Al 22’ la gara è stata interrotta per 5’ su richiesta dal servizio d’ordine per l’esplosione di un paio di petardi nel settore occupato dagli ultrà del Varese, arrivati in ritardo e protagonisti di varie intemperanze (ferito uno steward): sono stati identificati in 70, arriveranno per loro diversi Daspo. Polemico il sindaco Reggi: «La colpa è di Maroni, la Tessera del tifoso è una sconfitta, così gli steward sono a rischio». PIACENZA VARESE 2 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Cacia (P) al 23’, Buzzegoli (V) rig. al 28’ p.t.; Anaclerio (P) al 43’ s.t. PIACENZA (4-3-2-1) Cassano 6,5; Avogadri 6, Bini 6, Zammuto 6, Anaclerio 6,5; Marchi 5,5 (dal 42’ s.t. Guerra s.v.), Cofie 6,5, Bianchi 6; Guzman 6 (dal 25’ s.t. Sbaffo 6), Graffiedi 6 (dal 38’ s.t. Piccolo 6); Cacia 7. PANCHINA Donnarumma, Calderoni, Wolf, Volpi. ALLENATORE Madonna 6,5. VARESE (4-4-2) Zappino 6; Pisano 6, Pesoli 6,5, Dos Santos 5,5, Pugliese 6; Tripoli 6 (dal 16’ s.t. Osuji 6), Buzzegoli 5,5, Corti 6,5, Carrozza 6,5 (dal 43’ s.t. Armenise s.v.); Ebagua 5, Nadarevic 5,5 (dal 31’ s.t. Frara 5,5). PANCHINA Moreau, Figliomeni, Armenise, Eusepi. ALLENATORE Sannino 5,5. ARBITRO Tozzi di Ostia 6. GUARDALINEE Cucchiarini 6 - Longo 5. ESPULSI Buzzegoli (V) al 30’ s.t. per doppia ammon. (entrambe per g.s.). AMMONITI Carrozza (V), Marchi (P), Guzman (P), Anaclerio (P) e Zammuto (P) per g.s.; Bianchi (P) per c.n.r. NOTE paganti 1.367, inc. 12.189 euro; abbonati 1.617, quota di 9.130 euro. Tiri in porta 4-4. Fuori 3-4. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-5. Recuperi: p.t. 5’, s.t. 3’. LA GIOIA GINESTRA E TEDESCHI STENDONO IL PORTO: ORA I RINFORZI Salvioni scuote la Triestina Crotone, è la festa di Corini DANTE DI RAGOGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TRIESTE dDopo aver cambiato allenatore, l’incolpevole Iaconi, la Triestina con in panchina il preparatore dei portieri Fantini al posto dello squalificato Salvioni, arrivato alla vigilia di Natale, trova la vittoria h IL MIGLIORE COLOMBO (Triestina) VOTO 7,5 Rientrato dopo 5 partite dà sicurezza alla difesa con interventi decisivi dopo quattro sconfitte consecutive e lascia l’ultimo posto. Torna al gol con Testini (quarta rete, con due rigori) e va a segno con Della Rocca, imbeccato da Godeas: una rete, cioè, confezionata da due attaccanti indicati come possibili partenti. C’è stata insomma una svolta nel cammino della Triestina, e la gara con l’Ascoli po- trebbe far mutare i disegni degli arrivi e delle partenze. Ascoli sfortunato Partita nervosa sugli spalti, dove l’annunciata contestazione di una parte della tifoseria si è fatta sentire durante tutta la partita, senza far mancare però l’appoggio alla squadra. Il presidente Fantinel (assente) è stato il destinatario della protesta. La partita è stata piacevole, condita di momenti di bel gioco, avvincente per lunghi tratti. Primo gol: cross di Antonelli per Testini, che con una schiacciata ha sfruttato l’occasione, nonostante il tentativo in extremis di Micolucci. Nella ripresa, mentre Castori tentava di potenziare l’attacco sostituendo Ciofani con Djuric, la Triestina ha colpito in contropiede. Colombo è stato autore di due parate decisive, poi Godeas, entrato nel finale al posto di Marchi, è fuggito sulla destra per mandare al centro al liberissimo Della Rocca un pallone che è stato prontamente spedito in rete. LUIGI SAPORITO TRIESTINA ASCOLI 2 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Testini al 43’ p.t.; Della Rocca al 40’ s.t. TRIESTINA (4-4-2) Colombo 7,5; D’Ambrosio 6, Cottafava 6, Malagò 6, Longhi 6,5; Antonelli 6,5, Gissi 6, Gerbo 6,5 (dal 23’ s.t. Matute 6), Testini 7 (dal 30’ s.t. Bariti 6); Della Rocca 6,5, Marchi 6,5 (dal 35’ s.t. Godeas 6). PANCHINA Viotti, Sabato, Gherardi, Longoni. ALLENATORE Fantini 6,5 (Salvioni squalificato). ASCOLI (4-5-1) Guarna 6,5; Ciofani 6 (dal 3’ s.t. Djuric 6,5), Faisca 6,5, Micolucci 6, Marino 6,5 (dal 34’ s.t. Pasqualini 6); Gazzola 6, Sommese 6,5 (dal 33’ s.t. Masini 6), Pederzoli 6, Di Donato 6, Cristiano 6,5; Mendicino 6. PANCHINA Lenzi, Rosania, Uliano, Capece. ALLENATORE Castori 6,5. ARBITRO Ciampi di Roma 6,5. GUARDALINEE Vuoto 6 – Paganessi 6. AMMONITI Faisca (A), D’Ambrosio (T) e Marino (A) per c.n.r.; Longhi (T) e Gissi (T) per gioco scorretto. NOTE paganti 738, incasso di 3.080 euro; abbonati 3.189, quota di 14.666 euro. Tiri in porta 3-6 (con un palo). Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 1-4. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CROTONE dEugenio Corini brinda al primo successo sulla panchina del Crotone, si ferma dopo una vittoria e un pareggio la mini serie di Andrea Agostinelli con il Portogruaro, adesso ultimo da solo. Problemi h IL MIGLIORE GINESTRA (Crotone) VOTO 7 L’errore dal dischetto lo scatena: segna il vantaggio e procura il raddoppio per i calabresi senza Viviani e Abruzzese e con Beati k.o. nella rifinitura e sostituito da Eramo. Tra i veneti Franceschini all’esordio dura 45’, la coppia Altinier e Geraldi non riesce a dare incisività. Mezz’ora di equilibrio con un Crotone contratto e con il Porto che sfiora il vantaggio al 7’ con Tarana (fuori) e Cunico (para Belec). Al 18’ l’esordiente Vinetot si rende pericoloso: il suo colpo di testa sfiora il palo. La svolta Al 33’ Franceschini tocca di mano un traversone di Cutolo in area e Palazzino assegna il rigore al Crotone, Ginestra però si fa deviare il destro da Rossi in angolo. Sugli sviluppi del corner ancora Ginestra raccoglie l’assist di Galardo e porta in vantaggio i rossoblù col suo quinto sigillo stagionale. Cala il Portogruaro, cresce il Crotone che al 42’ raddoppia: Ginestra confeziona un assist per Tedeschi pronto a battere di testa Rossi e a festeggiare il secondo gol in carriera. Nella ripresa Agostinelli cambia molto, ma senza riuscire a scuotere il Portogruaro, che riesce a fare un solo tiro, quello di Pià, parato da Belec. Il Crotone controlla la gara senza soffrire e incamera i tre punti in attesa del derby con la Reggina (in posticipo) e dei rinforzi: quasi fatta per Mazzotta (Pescara, via Lecce) e Loviso (Torino). CROTONE PORTOGRUARO 2 0 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Ginestra al 34’, Tedeschi al 42’ p.t. CROTONE (4-3-3) Belec 6; Crescenzi 6,5, Vinetot 6,5, Tedeschi 6,5, Migliore 6,5; Eramo 6, Galardo 6,5, Parfait 6; Russotto 6,5 (dal 45’ s.t. Napoli s.v.), Cutolo 6 (dal 41’ s.t. De Giorgio s.v.), Ginestra 7 (dal 30’ s.t. Curiale 6). PANCHINA Bindi, Correia, Terigi, Hanine. ALLENATORE Corini 7. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi 6,5; Lanzoni 5,5, Cristante 5, Franceschini 5 (dal 1’ s.t. Cibocchi 5,5), Cardin 5,5; Tarana 6, Schiavon 5,5, Scozzarella 5,5 (dal 1’ s.t. Mattielig 6); Cunico 5,5; Gerardi 5, Altinier 5 (dal 17’ s.t. Pià 6). PANCHINA Marcato, Gargiulo, Madaschi, Bocalon. ALLENATORE Agostinelli 5,5. ARBITRO Palazzino di Ciampino 6. GUARDALINEE Costa 6 – Ponziani 6. AMMONITI Franceschini (P) per comp. non regolamentare; Cibocchi (P) e Cristante (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 862, incasso di 6.273 euro; abbonati 1.962, quota di 17.629 euro. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 7-5. Angoli 10-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 23 R PRIMA DIVISIONE LA 19 GIORNATA (ore 14.30) a Si riparte! Ma le grandi si svegliano? E’ caccia a Gubbio e Nocerina Il mercato può cambiare tutto GIRONE A Spezia, c’è Guidetti ALTO ADIGE-GUBBIO ALTO ADIGE (4-3-2-1) Zomer; Brugger, Nazari, Kiem, Martin; Furlan, Burato, M. Romano; Campo, El Kaddouri; Marchi. (Mair, Mirri, Traorè, Baccolo, A. Romano, Fink, M. Fischnaller). All. Sebastiani. GUBBIO (4-3-3) Lamanna; Bartolucci, Caracciolo, Borghese, Farina; Sandreani, Boisfer, Raggio Garibaldi; Galano, Gomez, Donnarumma. (Farabbi, Capogrosso, Montefusco, Nazzani, Gaggiotti, Testardi, Bazzoffia). All. Torrente. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore (Schembri-Tedeschi). BASSANO-RAVENNA NICOLA BINDA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dSi riparte. Dopo la serie A, la serie B e anche la serie D, torna in campo oggi la Prima divisione, in attesa tra una settimana (recuperi a parte) della Seconda. Cosa c’è da aspettarsi da questo torneo dopo lo stop di Natale e Capodanno? Ce lo chiediamo con tre domande. 1Chi rischia di più dopo queste Gaetano Auteri, 49, primo torneo alla guida della Nocerina IANUALE sorprendono. Il loro peso sarà testato anche da questa ripresa (come dicevamo alla domanda precedente), ma la vera risposta la devono dare le grandi della vigilia: Cremonese, Verona, Taranto e Cosenza si daranno una mossa o continueranno a deludere? E poi: Spal, Alessandria, Reggiana, Benevento e Foggia riusciranno a fare un piccolo ma necessario salto di qualità? Se la risposta sarà affermativa, finalmente il torneo prenderà una piega spettacolare. tre settimane di pausa? Tutti, ma le grandi in particolare. Perché la ripresa è sempre un’incognita (in serie B il Novara di ieri insegna) e molto dipende da come si è lavorato durante le vacanze. In particolare, per chi andava forte, ripartire subito a manetta è la cosa più difficile, ma è fondamentale se non si vuole essere risucchiati dagli inseguitori. 2 Sarà sempre il torneo delle rivelazioni, come all’andata? Metà campionato non è passato per caso, due capolista come Gubbio e Nocerina non sono meteore e inseguitori come Sorrento e Atletico Roma non 3 Quali variabili ci dobbiamo aspettare da qui alla fine? Il mercato prima di tutto: l’opportunità di rinforzarsi è aperta, bisogna assolutamente sfruttarla, ma attenzione a non fare danni e peggiorare le cose. Potrebbero incidere le difficoltà economiche di alcune società, così come le prossime penalizzazioni segneranno le classifiche. Ma il vero allarme è quello che suona sul fronte scommesse, con molti sospetti e un clima preoccupante: sarebbe il caso che le istituzioni calcistiche dessero un segnale per dimostrare di non sottovalutare il problema. (1-1) BASSANO (4-3-1-2) Grillo; Basso, Pellizzer, Porchia, Ghosheh; Lorenzini, Caciagli, Mateos; Venitucci; La Grotteria, Guariniello. (Rossi Chauvenet, Martina, Veronese, Beccia, Madiotto, Baido, Crocetti). All. Jaconi. RAVENNA (4-4-1-1) G. Rossi; Tagliani, Ciuffetelli, Fasano, Sabato; Rossetti, Fonjock, Sciaccaluga, Maggiolini; Guitto; Rosso. (Pellegrino, Rosini, Grea, Visone, Cazzola, Caturano, Gerbino Polo). All. L. Rossi. ARBITRO Zappatore di Taranto (Liturco-Maspero). COMO-VERONA Vincenzo Torrente, 44 anni, per la seconda stagione al Gubbio DAIMAGES (andata 0-4) (2-0) COMO (4-2-3-1) Castelli; Maggioni, Magli, Franco, Fautario; Riva, Filipe; Da Dalt, Maah, Bardelloni; Scardina. (Ciapessoni, Licata, Ardito, Morandi, Romani, Fortunato, Di Pietro). All. Brevi-Garavaglia. VERONA (4-3-1-2) Rafael; Cangi, Maietta, Ceccarelli, Scaglia; Mancini, Esposito, Hallfredsson; Le Noci; Pichlmann, Ferrari. (Caroppo, Vergini, Anderson, Martina Rini, Russo, Garzon, Scapini). All. Mandorlini. ARBITRO De Benedictis di Bari (Morelli-Gualtieri). LUMEZZANE-SALERNITANA (1-0) LUMEZZANE (4-4-2) Trini; Pisacane, Checcucci, Emerson, Zanardini; Bradaschia, Calliari, Dadson, Mancini; Galabinov, Ferrari. (Di Gennaro, Luciani, Finazzi, Faroni, Alberti, Lo Iacono, Inglese). All. Nicola. SALERNITANA (4-3-3) Iuliano; D’Alterio, Altobello, Peccarisi, Pippa; Carcuro, Carrus, Tricarico; Ragusa, Fava, Montalto. (Di Stasio, E. Pepe, Russo, Franco, Falzerano, Litteri, Montella). All. Breda. ARBITRO Di Bello di Brindisi (Poles-De Franco). MONZA-SPAL (0-0) MONZA (4-4-2) Marcandalli; Uggè, Cudini, Fiuzzi, Barjie; Anghileri, Prato, Campisi, Ricci; Ferrario, Russo. (Maggioni, Bugno, Tuia, Campinoti, Iacopino, C. Seedorf, S. Seedorf). All. Verdelli. SPAL (4-4-2) Ravaglia; Belleri, Zamboni, Bortel, G. Rossi; Melara, Coppola, Migliorini, P. Rossi; Fofana, Meloni. (Capecchi, Ghetti, Bortel, Bedin, Colomba, Corsi, Locatelli). All. Notaristefano. ARBITRO Mariani di Aprilia (Sirchia-Colella). PAGANESE-PAVIA ANDRIA-GELA (0-1) PAGANESE (3-5-2) Ginestra; Ingrosso, Fusco, Urbano; Imparato, Vicedomini, Gatti, Triarico, Radi; Tortori, Cortese. (Virgili, Cuomo, Santarelli, Sanna, Macrì, Liccardo, Lepore). All. Capuano. PAVIA (4-4-2) Facchin; Daffara, Preite, Blanchard, Visconti; Ferrini, Carotti, Mazzocco, Tattini; Marconi, Ferretti. (Redaelli, Pellegrini, Caidi, Del Padrone, Tarantino, Guadalupi, A. D’Errico). All. Andrissi. ARBITRO De Faveri di San Donà di Piave (Lobozzo-Soragnese). SORRENTO-PERGOCREMA (0-0) SORRENTO (4-4-2) Rossi; Vanin, Terra, Lo Monaco, Angeli; Erpen, Togni, Armellino, Manco; Paulinho, Carlini. (Mancinelli, De Giosa, Piscitelli, Nicodemo, Pignalosa, Corsetti, Vaccaro). All. Simonelli. PERGOCREMA (3-4-3) Russo; Ricci, Romeo, Daleno; Ghidotti, Basile, Galli, Lolaico; Mammetti, Scotto, Simeoni. (Ingrassia, Panariello, A. Profeta, Guerci, Mugelli, Tobanelli, Pellegrini). All. Maurizi. ARBITRO Bindoni di Venezia (Orlandi-Bisbano). SPEZIA-REGGIANA GIRONE B Zeman va a Lucca (1-1) SPEZIA (4-3-1-2) Fiorillo; Enow, Bianchi, Comazzi, Pedrelli; Marchini, Padoin, Casoli; Vannucchi; Colombo, Lazzaro. (Fornari, Buscaroli, Scantamburlo, Lollo, Herzan, Boldrini, Cesarini). All. Pane. REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini; D’Alessandro, Aya, Lanna, Bettoni; Romizi, Saverino, Viapiana; Alessi; Guidetti, Temelin. (Offredi, Adamo, Arati, Maschio, Bovi, Chinellato, Maritato). All. Mangone. ARBITRO Pasqua di Tivoli (Ridolfi-Del Bianco). IL POSTICIPO Cremonese-Alessandria Domani, con inizio alle ore 20.45 completa il programma della 19ª giornata l’importante posticipo tra la Cremonese e l’Alessandria (0-1), che sarà trasmesso in diretta su Rai Sport 1. Arbitra Bolano di Livorno. (andata 1-2) ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia; Fazio, Ceppitelli, Sibilano, Di Simone; La Carra, Paolucci, Coletti, Carretta; Anaclerio, Del Core. (Locatelli, Pierotti, Di Bari, Evangelisti, Arcidiacono, Carminati, Minesso). All. Papagni. GELA (4-4-2) Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Piva; Bigazzi, Giardina, Cruciani, D’Anna; Cunzi, Franciel. (Maraglino, Stamilla, Docente, Italiano, Aliperta, Avantaggiato, Rabbeni). All. Provenza. ARBITRO Pairetto di Nichelino (Surano-Di Vuolo). (3-2) PISA-BARLETTA BENEVENTO-LANCIANO (0-1) BENEVENTO (4-2-3-1) Aldegani; Formiconi, Siniscalchi, Landaida, Zito; Grauso, Bianco; Pintori, Clemente, D’Anna; Evacuo. (Corradino, Palermo, Signorini, Vacca, La Camera, Joelson, Germinale). All. Galderisi. LANCIANO (4-3-3) Chiodini; Vastola, Romito, Antonioli, Mammarella; Di Cecco, D’Aversa, Sacilotto; Turchi, Di Gennaro, Zeytulaev. (Aridità, Colombaretti, Dall’Agnol, Amenta, Volpe, Colussi, U. Improta). All. Camplone. ARBITRO Benassi di Bologna (Calò-Belmonte). CAVESE-NOCERINA (0-0) CAVESE (4-3-3) Pane; M. Ciano, Cipriani, Troise, Sirignano; Alfano, Di Napoli, D’Amico; Schetter, C. Ciano, Bernardo. (Botticella, Pagano, D’Orsi, Bacchiocchi, Zampa, Sifonetti, Turienzo). All. Rossi. NOCERINA (3-4-3) Gori; Nigro, De Franco, Di Maio; Scalise, Bruno, De Liguori, Bolzan; Catania, Castaldo, Negro. (Amabile, Pomante, Servi, Marsili, Sardo, Cavallaro, Galizia). All. Auteri. ARBITRO Gavillucci di Latina (Ernetti-Tozzi). (1-1) PISA (4-3-1-2) Lanni; Ton, Gimmelli, Bizzotto, Sereni; De Oliveira, Reccolani, Obodo; Fanucchi; Carparelli, Miani. (Pugliesi, Calori, Audel, Scampini, Ilari, Mosciaro, Perez). All. Semplici. BARLETTA (4-3-3) Di Masi; Galeoto, Lucioni, Ischia, Frezza; Guerri, Rajcic, D’Allocco; Simoncelli, Infantino, Bellomo. (Tesoniero, Lorusso, Perico, Masiero, Agnelli, Caccavallo, Margiotta). All. Sciannimanico. ARBITRO Cifelli di Campobasso (Masuccio-Valletta). SIRACUSA-VIAREGGIO (0-1) SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco; Strigari, Petta, Moi, Capocchiano; Giordano, Spinelli; Bufalino, Mancosu, Mancino; Cosa. (Fornoni, Caldarella, Di Silvestro, Biondo, Bongiovanni, Corapi, Desideri). All. Ugolotti. VIAREGGIO (4-4-2) Merlano; Carnesalini, Fiale, Massoni, Bertolucci; Luppi, Pizza, Castiglia, Taormina; Longobardi, D’Onofrio. (Pinsoglio, Brighenti, Malacarne, Cosentini, Cristiani, D’Antoni, Marolda). All. Scienza. ARBITRO Rocca di Vibo Valentia (Fascetti-Genovese). TARANTO-ATLETICO ROMA COSENZA-TERNANA (0-0) COSENZA (3-5-2) De Luca; Wagner, Raimondi, Thackray; Matteini, Roselli, S. Fiore, De Rose, Giacomini; Mazzeo, Biancolino. (Marino, Ungaro, A. Fiore, Degano, Bernardi, Daud, Essabr). All. Somma. TERNANA (4-3-3) Visi; Quondamatteo, Borghetti, Giubilato, Imburgia; Arrigoni, D’Antoni, Nitride; Alessandro, Tozzi Borsoi, Nolè. (Cunzi, Bizzarri, Camillini, Fusciello, Della Penna, Lacheheb, Balistreri). All. Orsi. ARBITRO Bruno di Torino (Napolano-Pancrezi). (0-1) TARANTO (3-4-3) Bremec; Panarelli, Migliaccio, Colombini; Garufo, Giorgino, Di Deo, Sabatino; L. Chiaretti, Innocenti, Russo. (Barasso, Cutrupi, Prosperi, Antonazzo, Pensalfini, Rantier, Guazzo). All. Dionigi. ATLETICO ROMA (4-2-3-1) Ambrosi; Galuppo, Pelagias, Doudou, Angeletti; Baronio, Miglietta; Esposito, Caputo, Franchini; Ciofani. (Previti, Farina, Franceschini, Chiappara, Romondini, Babù, E. Chiaretti). All. Incocciati. ARBITRO Merlino di Udine (Ostuni-Amato). LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE Classifica Gubbio p. 37; Sorrento 34; Spal (-1) 32; Alessandria 31; Reggiana 27; Lumezzane (-1) e Alto Adige 24; Spezia, Salernitana (-2) e Ravenna 23; Verona e Cremonese 21; Bassano e Como 20; Pavia e Pergocrema 19; Monza 15; Paganese 11. Prossimo turno Così domenica 16 (ore 14.30): Alessandria-Lumezzane (0-1); Bassano-Paganese (1-2); Pergocrema-Como (1-1); Ravenna-Gubbio (0-0); Reggiana-Sorrento (3-4); SalernitanaAlto Adige (1-0); Spal-Cremonese (4-1); Spezia-Pavia (1-2); Verona-Monza (5-1). LUCCHESE-FOGGIA LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi; Mariotti, Baldanzeddu, Bova, Pezzi; Piccinni, Cardona, Carloto; Grassi; Marotta, Biggi. (Pardini, Lollini, Petri, Costantini, Galli, Taddeucci, Pera). All. Indiani. FOGGIA (4-3-3) Santarelli; Candrina, Romagnoli, Iozzia, Regini; Kone, Salamon, Laribi; Varga, Sau, Insigne. (Ivanov, Caccetta, Rigione, Burrai, Perpetuini, Farias, Kolawole). All. Zeman. ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto (Falanga-Signoriello). FOLIGNO-JUVE STABIA (2-0) FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini; Iacoponi, Merli Sala, Giovannini, Bassoli; Fondi, Coresi, Castellazzi; Sciaudone; Giacomelli, Falcinelli. (Zandrini, Severini, Cusaro, Fiorucci, Menchinella, La Mantia, Tomassini). All. Giunti. JUVE STABIA (3-5-2) Colombi; Fabbro, Scognamiglio, Pezzella; Dicuonzo, Tarantino, Mezavilla, Cazzola, Davì; Mbakogu, Raimondi. (Fumagalli, Siragusa, Danucci, Pitarresi, Albadoro, Corona, Valtulina). All. Braglia. ARBITRO Fabbri di Ravenna (Pennacchio-Perrone). Classifica Nocerina p. 41; Atletico Roma e Benevento 34; Juve Stabia e Lanciano 27; Foggia (-1) e Taranto 26; Cosenza 25; Siracusa 24; Ternana 23; Viareggio e Gela 22; Lucchese, Pisa e Barletta 18; Cavese (-5) e Andria 17; Foligno (-1) 15. Prossimo turno Così domenica 16 (ore 14.30): Andria-Siracusa (1-0); Atletico Roma-Pisa (dovrebbe essere giocata sabato 15; 2-0); Cosenza-Cavese (2-2); Foggia-Lanciano (3-5); Gela-Taranto (1-2); Juve Stabia-Barletta (2-0); Nocerina-Benevento (lunedì 17, ore 20.45; 1-1); Ternana-Lucchese (0-4); Viareggio-Foligno (0-2). SECONDA DIVISIONE Programma e arbitri per i sette recuperi (inizio alle ore 14.30) Dopo la lunga sosta invernale, il torneo riprende domenica 16 con la prima di ritorno: oggi intanto ci sono i 7 recuperi che completano l’andata. Intanto il mercato è intenso: Cisterni (Spezia) va alla Valenzana, Puntoniere (Catanzaro) e Milani (Abano) alla Sambonifacese, mentre la Carrarese avrà Chadi e Mariotti dalla Lucchese per Del Nero. GIRONE A GIRONE B GIRONE C FERALPI SALÒ-VALENZANA Romani di Modena LECCO-PRO VERCELLI Ceccarelli di Terni RENATE-ENTELLA Fogliano di Perugia (a Meda) CLASSIFICA Pro Patria p. 37; Tritium 33; Pro Vercelli* 32; Lecco* 26; Feralpi Salò* 25; Savona 23; Sambonifacese 22; Canavese (-2) e Rodengo (-2) 21; Entella* e Montichiari 18; Valenzana* 16; Renate* 14; Sacilese 13; Mezzocorona 11; Casale 10; Sanremese 9. (* una gara in meno). CARPI-PRATO Valente di Roma CELANO-CROCIATI NOCETO Strocchia di Nola POGGIBONSI-BELLARIA Verdenelli di Foligno CLASSIFICA Carpi* p. 33; Carrarese 28; Chieti e L'Aquila 23; Giacomense, San Marino e Poggibonsi* 21; Prato* 20; Gavorrano 17; Bellaria* 16; Crociati Noceto* e Sangiovannese (-5) 15; Villacidrese (-5), Fano e Celano* 13; Giulianova 10. (* una gara in meno). ISOLA LIRI-MATERA Giallanza di Catania CLASSIFICA Latina p. 35; Trapani e Pomezia 29; Neapolis 26; Avellino e Normanna 23; Melfi 22; Milazzo 21; Matera* 20; Brindisi 19; Vigor Lamezia 18; Fondi 17; Campobasso 14; Vibonese 12; Isola Liri* 11; Catanzaro (-3) 0. (* una gara in meno). SERIE D 19 a GIORNATA f Treviso e Venezia, tappa esterna del duello. Borgo a Buggiano imprendibile? Girone I: anticipo pari (ore 14.30) GIRONE A (21a) GIRONE B GIRONE C GIRONE D GIRONE E GIRONE F (21a) GIRONE G GIRONE H GIRONE I ACQUI-SAINT CHRISTOPHE Mancini di Fermo AQUANERA-GALLARATESE Molinaroli di Verona ASTI-BORGOROSSO Novellino di Brescia BORGOSESIA-DERTHONA Zuliani di Vicenza CHIAVARI-SETTIMO Maggioni di Lecco CHIERI-SANTHIÀ Calabrese di Lecco CUNEO-LAVAGNESE Ghellere di Parma RIVOLI-NOVESE Cocciolo di Roma SARZANESE-ALBESE Baroni di Firenze VIGEVANO-SEREGNO Pisicoli di Nichelino CL. S. Christophe, Asti e Borgosesia 39; Aquanera 38; Cuneo 35; Santhià 34; Seregno 33; Lavagnese 31; Acqui 30; Gallaratese e Chieri 29; Rivoli 27; Chiavari25; Derthona 24; Novese 23; Sarzanese 22; Vigevano 17; Albese e Borgorosso 16; Settimo 6. BELLUNO-SAN PAOLO Mandina di Palermo CHIOGGIA-TAMAI Rugini di Siena CONCORDIA-UNION QUINTO Campo di Trapani ESTE-VENEZIA Tardino di Milano MONTEBELL.-SANDONÀJESOLO Pagliano di Milano MONTECCHIO-TREVISO Colarossi di Roma PORDENONE-KRAS REPEN Guidi di Imola ROVIGO-TORVISCOSA Doronzo di Barletta SANVITESE-OPITERGINA Guarino di Caltanissetta CLASSIFICA Treviso e Venezia p. 37; Tamai 33; Rovigo 31; SandonàJesolo 29; Pordenone e San Paolo (-1) 28; Sanvitese (-1) 27; Chioggia* 26; Union Quinto*e Este23; Kras Repen, Montebelluna e Opitergina 18; Montecchio, Belluno e Concordia 15; Torviscosa 14. (* una gara in meno) BAGNOLESE-RUDIANESE Cassarà di Cuneo CAMAIORE-TUTTOCUOIO Pillitteri di Palermo CARPENEDOLO-CASTELFRANCO Sommese di Nola CASTEL S. P.-PIZZIGHETTONE Costantini di Pescara FIORENZUOLA-PONTEDERA Castello di Chivasso FORCOLI-ROSIGNANO Alfaré di Mestre PONSACCO-PAVULLESE Opromolla di Salerno RUSSI-BORGO A BUGGIANO Chiffi di Padova VEROLESE-MEZZOLARA Bercigli di San Giovanni Valdarno CLASSIFICA Borgo a Buggiano p. 43; Pontedera e Camaiore 33; Pizzighettone 29; Castelfranco e Forcoli 28; Rudianese 27; Pavullese e Mezzolara 26; Tuttocuoio 25; Bagnolese e Ponsacco 24; Rosignano 22; Fiorenzuola 20; Carpenedolo 18; Russi 17; Castel San Pietro 11; Verolese 6. DERUTA-MONTEVARCHI Di Ruberto di Nocera Inferiore FLAMINIA-TODI Sacchi di Macerata GROUP CDC-CASTEL RIGONE Rapuano di Rimini MONTERIGGIONI-SPOLETO Farinelli di Roma ORVIETANA-AREZZO Naccari di Messina SANSEPOLCRO-F. JUVENTUS Peruzzi di Perugia SCANDICCI-PERUGIA Fanton di Lodi SESTESE-PONTEVECCHIO Guccini di Albano Laziale SPORTING TERNI-PIANESE De Filippis di Vasto CLASSIFICA Castel Rigone e Perugia p. 42; Todi 41; Pianese 29; Spoleto, Sansepolcro e Group Città di Castello 28; Pontevecchio e Montevarchi 27; Flaminia 25; Sporting Terni 22; Scandicci 21; Sestese 18; Orvietana 17; Deruta 15; Arezzo 13; Fortis Juventus 11; Monteriggioni 10. ATL. TRIVENTO-SANTEGIDIESE Masi di Bari BOJANO-RECANATESE Vettorel di Latina CIVITANOVESE-FOSSOMBR. Di Martino di Teramo (porte chiuse) FORLÌ-SAMBENEDETTESE Milan di Padova JESINA-SANTARCANGELO Tesi di Pistoia MIGLIANICO-ATESSA VDS Morreale di Roma O. AGNONESE-REAL RIMINI Trasarti di Teramo RENATO CURI-LUCO CANISTRO Ortuso di Ciampino RIMINI-CESENATICO Proietti di Terni TERAMO-VENAFRO Robilotta di Sala Consilina CL. Teramo 44; Rimini 41; Santarc. 38; Santegidiese (-1) 33; Jesina 32; Curi 31; R. Rimini 30; Samb 29; Agnonese 28; Civitan., Atessa, Forlì*, Luco e Recan. 26; Trivento 23; Venafro 22; Miglianico e Fossomb.* 15; Cesenatico 14; Bojano 8. (* una in meno) ARZANESE-CAPRIATESE Pelagatti di Arezzo BOVILLE E.-FRANCAVILLA F. Colosimo di Torino GAETA-FORTIS TRANI Castello di Potenza GROTTAGLIE-CASARANO Marchesini di Legnago NARDÒ-MURGIA Ceccato di Bassano del Grappa OSTUNI-BATTIPAGLIESE Caravita di Cosenza PISTICCI-ANGRI Crescenzi di San Benedetto POMIGLIANO-ISCHIA Serra di Torino SANT’ANTONIO-FRANCAVILLA S. Mainardi di Bergamo CLASSIFICAArzanese p. 38; CasaranoeGaeta 34; Ischia eNardò31;Pomigliano e Murgia 30; Boville Ernica 27; Fortis Trani 26; Grottaglie 23; Pisticci 22; Capriatese, Francavilla S. e Sant' Antonio Abate 21; Francavilla F. 17; Battipagliese 16; Angri 14; Ostuni 5. ACIREALE-CITTANOVA Pirone di Ercolano CASERTANA-TURRIS Abisso di Palermo EBOLITANA-NOLA Viola di Bari MAZARA-MARSALA Magnani di Frosinone MESSINA-FORZA E CORAGGIO Pellegrini di Roma MODICA-HINTERREGGIO Grega di Legnano NISSA-REAL NOCERA 1-1 Giocata ieri ROSSANESE-SAMBIASE Di Biase di Siracusa SAPRI-NOTO Patrignani di Roma CL.Ebolitana p. 43;Nissa* 40; Casertana 39; Forza e Coraggio 38; Valle Grecanica 33; Sambiase 32; Turris 31; Sapri 30; Noto 29; Hinterreggio e Real Nocera˚* 27; Messina (-3) 23; Cittanova 22; Acireale 20; Marsala e Modica 16; Mazara 14; Rossanese 11; Nola 6. (*ha già riposato, ˚ una in più) ALZANOCENE-LEGNAGO Luciano di Lamezia Terme CARATESE-CASTELNUOVOS. Di Tano di Bari CASTELLANA-INSUBRIA Pieralisi di Jesi MANTOVA-CASTIGLIONE Formato di Benevento OLGINATESE-CANTÙ S. PAOLO Pinzone Vecchio di Genova PONTISOLA-VILLAFRANCA Chirigu di Carbonia SOLBIATESE-VOGHERA Pezzuto di Lecce TRENTO-DARFO Scarpini di Arezzo VIRTUS VECOMP-COLOGNESE De Pasquale di Marsala CL. Mantova p. 37; Voghera e Colognese 32; Pontisola 31; Legnago e Cantù28; Darfo*27; Olginatese eAlzano 26; Castiglione 23; Castelnuovo** 22; Insubria 21; Castellana 20; Virtus Vecomp* 19; Villafranca 18; Caratese 15; Solbiatese* 14; Trento* 12. (** due gare in meno, * una in meno) ANZIOLAVINIO-VIRIBUS UNITIS Ferrara di Palermo APRILIA-FIDENE Granci di Città di Castello ARZACHENA-BUDONI Giua di Pisa ASTREA-MONTEROTONDO Illuzzi di Molfetta BACOLI-ZAGAROLO Loni di Cagliari GUIDONIA-CYNTHIA Zinzi di Catanzaro SANLURI-SELARGIUS Bianchi di Formia TAVOLARA-CASTIADAS Gentile di Lodi VITERBESE-PORTO TORRES Piscopo di Imperia CLASSIFICA Monterotondo p. 38; Viribus Unitis 33; Zagarolo 31; Aprilia e Bacoli 30; Fidene 28; Viterbese 27; Porto Torres 26; Anziolavinio e Astrea 25; Arzachena 23; Budoni 22; Sanluri e Cynthia 19; Selargius 18; Guidonia 16; Tavolara 14; Castiadas 11. (21a) 24 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 25 R FORMULA 1 L’INTERVISTA x Trulli HA DETTO «Lotus, basta brutte figure» w I NUMERI 234 Sono le gare iridate disputate da Jarno: tra i piloti in attività lo precedono solo Barrichello (303) e Michael Schumacher (267) 1 Trulli (sotto nella foto EPA) ha vinto un GP di F.1: quello di Monaco nel 2004 con la Renault. Ha centrato pure 4 pole e 11 podi 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dAl freddo dell’Italia ha scelto il caldo di Miami. «Vengo qui da anni, ho casa e il clima è ideale: corsa, bici, palestra... sono sempre fuori», racconta Jarno Trulli. Che, a 36 anni e con 234 GP alle spalle, rischia di restare il solo italiano al via del Mondiale 2011, se la Force India lasciasse davvero a piedi Vitantonio Liuzzi. «Se fosse vero, non sarebbe bello. Ma da un paio d’anni la F.1 ha preso una brutta piega, i contratti valgono sempre meno, si guarda solo ai soldoni portati dai vari pilotini. Solo quattro team possono garantirsi ottimi piloti, per il resto il livello è bassissimo». E il futuro non è incoraggiante. «Quando ho iniziato c’era molta qualità perché i tanti costruttori puntavano ad assicurarsi piloti vincenti. Oggi invece il budget di molti team è formato dalla dote portata dai piloti». Lei questo problema alla Lotus non ce l’ha. «La Lotus è il team più serio degli ultimi arrivati, ma in caso di problemi economici anche loro dovrebbero rastrellare soldi. Per quanto seria, la nostra è una struttura piccola, l’ufficio marketing non è da grande team, si fatica ad andare avanti. La F.1 è tornata indietro di 20 anni, tante piccole squadrette e qualche costruttore». E i piloti italiani scompaiono. «La Csai non può fare più di tanto. I problemi sono soprattutto legati all’economia, alla nostra mentalità e alla Ferrari. Per gli italiani esiste solo lei. All’estero i piloti trovano sponsor nella x L’affare «Ho comprato uno degli alberghi storici di Davos: ha 76 stanze, due ristoranti e una bella cantina di vini. Lo gestirò da giugno» ha detto NOVITÀ ECCESSIVE «Troppi cambiamenti regolamentari per il 2011, la gente si disorienta e cala lo spettacolo. E poi, in una F.1 che vuole risparmiare, il kers è un controsenso» loro nazione, Petrov è l’ultimo esempio, da noi la fatica è tremenda». Come si aspetta dal 2011? «Difficile che possa essere peggio del 2010. Ma sono cambiate le regole, la stessa Red Bull, che aveva una macchina grandiosa, non sa se potrà ripetersi. Troppe novità: dall’aerodinamica alle gomme, al kers. Che noi non ci potremo permettere: costa un "botto" ed è totalmente inutile, un controsenso. Si parla di risparmio, eppure ogni anno il regolamento cambia, la gente non capisce, lo spettacolo diminuisce». Jarno Trulli, 36 anni, sta per iniziare la seconda stagione con la Lotus LIVERANI Il debutto Lotus è alle spalle. «Abbiamo migliorato la struttura, ma corriamo da un anno, non da 20, non possiamo neanche pensare di confrontarci con i migliori. Il mio obiettivo è lottare a metà classifica e giocarmela per i punti. Sapevo che il 2010 sarebbe stato un anno di transizione, è andata peggio di quanto pensassi, ma va bene. Però un anno così non sono più disposto a farlo». Dura correre nelle retrovie... «Non mi piace far brutte figure dopo essere stato una vita intera lì davanti. Un anno posso soffrire, un altro non ce la farei». LA POSIZIONE DI HISPANIA «La Fota favorisce i grandi team» Avrà uno strascico legale il divorzio della Hrt dalla Fota, l’associazione dei team di F.1: la squadra contesta la tesi di essere stato messa alla porta per non aver pagato i 100 mila euro di quota associativa. «Sono bugie — spiega Colin Kolles —, la realtà è che ne siamo andati perché la Fota difende solo gli interessi dei grandi team. Ad Ktm in crisi coi motori R Liuzzi a rischio «Farebbe male la Force India a non rispettare il contratto, ma ormai è così: si guarda solo a chi porta i soldi» «Posso sacrificarmi un anno, due no Il futuro? Nascar, Dtm o gare di durata» PAOLO IANIERI DAKAR IERI RIPOSO esempio non divide le entrate extra punti in parti uguali come stabilito. Mi pare eccessiva la differenza di introiti per i diritti tv tra il 10˚ team, al quale spettano 36 milioni e l’11˚ che ne prende 10! E allora perché la tassa di iscrizione deve essere uguale per tutti?». Intanto la Red Bull ha negato di aver infranto il tetto alle spese per il 2010. Si è parlato di un suo ammiccamento alla Nascar. «Sarebbe una bella esperienza. La Nascar rappresenta un concetto diverso di gareggiare e mi darebbe nuove motivazioni. Come il Dtm (turismo tedesco) o le corse di durata». Ha anche acquistato un hotel. «Con un mio amico ho comprato l’Hotel Meierhof, albergo storico di Davos, in Svizzera. I numeri c’erano, la sfida è interessante: 76 stanze, 2 ristoranti, una bella cantina... Ufficialmente lo gestiremo da giugno, per ora abbiamo organizzato la direzione e il personale». Nel 2011 vedremo due team Lotus: il vostro e quello Renault. «Quale sia quello vero non si sa, è imbarazzante. Incontro gente che mi dice che ha visto la nuova livrea nero argento della mia macchina e io rispondo che è verde. Surreale». Quando presenterete la nuova macchina? «Non so, sono tutti in vacanza. Ho visto qualche disegno, credo che sarà pronta per il primo test. Rispetto al 2010 avremo cambio e sistemi idraulici della Red Bull e motore Renault: non possiamo perder tempo». Le due Lotus «Due squadre con lo stesso nome: imbarazzante. Qualcuno mi fa i complimenti per la nuova livrea nera, ma quella del mio team resta verde» Il presidente cileno Sebastian Pinera (sin.) col connazionale Lopez REUTERS ELISABETTA CARACCIOLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ARICA (Cile) dI meccanici nel gior- no di riposo lavorano senza sosta sui mezzi sotto un sole impietoso. Tra loro passeggia tranquillo Sebastian Pinera, presidente del Cile, che sale anche sull’Aprilia di Lopez per fare un giretto. Intanto continuano ad arrivare auto e camion, intrappolati venerdì in speciale. Per questo l’organizzazione ha deciso di accorciare quella di oggi da 611 a soli 272 chilometri. Conti Alla Ktm si fanno i conti. Le 4 moto ufficiali hanno già usato i due motori di ricambio e restano ancora 4.200 km: dovessero cambiarne ancora uno prenderebbero 40’ di penalità. L’Aprilia, terza con Lopez, sta alla finestra... Problemi anche per il portoghese Faria, che aveva vinto venerdì ma è stato retrocesso 3˚ perché non aveva rispettato i 15’ di sosta a un rifornimento. Il successo è passato al connazionale Rodrigues (Bmw). Nelle auto Sainz è sereno con la Volkswagen, malgrado abbia solo 2’ minuti sul compagno Al Attyiah. «Il peggio — dice — non è ancora arrivato». Lutti Infine va registrato un duplice incidente mortale ai margini della corsa: un operaio e un funzionario sono rimasti fulminati da una scarica elettrica venerdì mentre stavano preparando la zona di arrivo. CLASSIFICHE — Moto: 1. Coma (Spa-Ktm) in 22h40’20"; 2. Despres (Fra-Ktm) a 8’48"; 3. Lopez (Cile-Aprilia) a 22’12". Auto: 1. Sainz (Spa-Vw) in 20h39’41"; 2. Al Attiyah (Qat-Vw) a 2’42"; 3. Peterhansel (Fra-Bmw) a 14’51". PROGRAMMA — Oggi: sesta tappa Arica-Antofagasta (Cile) 819 km. 26 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 27 R CICLISMO IL VELOCISTA DELLA LAMPRE DAL NOSTRO INVIATO CROSS OGGI TRICOLORI CIRO SCOGNAMIGLIO Franzoi all’assalto di Fontana [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LIDO DI CAMAIORE (Lucca) dPetac- chi chi? Il taciturno, il musone, l’antipatico? Acqua. Quello che non tiene il conto delle (sue) vittorie? Ri-acqua. Che piuttosto di rilasciare un’intervista se la filerebbe da un dentista a corto di anestesia? Oceano. Alessandro Petacchi ha compiuto 37 anni da 6 giorni, ma evidentemente non gliel’ha detto nessuno. Si sta preparando alla 16ª stagione da pro’ come se fosse la prima. Alle Capannelle fari anche su Silvestri e la Lechner MARCO BONARRIGO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA dCome si sono allenati gli Petacchi, ma allora non è vero che odia le interviste... «Per niente. Ma è una questione di momenti. A volte è meglio non parlare, come all’arrivo. Anche sul pullman, con i compagni, ho stabilito questa regola: non si parla mai della corsa a caldo. Si finisce per litigare. Anche dopo un successo». Lei ha 37 anni. Sarebbe più naturale chiederle «Quando smette?», invece di «Che cosa vuole vincere?». Non trova? «No. E non solo perché vengo da una stagione in cui sono stato competitivo, in cui sono tornato al Tour, vinto due tappe e riportato la maglia verde in Italia 42 anni dopo Bitossi. O perché ho un contratto con la Lampre fino al 2012». E allora perché? «Perché prima, con la pioggia, non andavo quasi mai ad allenarmi. Invece, non sono mai uscito in bici tante volte sotto x ha detto L’INCHIESTA PADOVANA Ho chiarito tutto, ma confesso che non mi meraviglierebbe un deferimento. Però dovrebbero spiegarmi su quali basi l’acqua come quest’anno. Perché, quando esco in compagnia, sono io il trascinatore, sono io che accendo le micce per scattare. Dipende tutto dalla testa. Ho la grinta di un ventenne. Di uno che deve ancora scoprire i suoi limiti». Anche per questo è andato ad allenarsi per la prima volta in California? Alessandro Petacchi, 37 anni, maglia verde al Tour 2010 EPA/BETTINI «Sì, ho un sogno: superare Cipollini» Petacchi «Ho addosso la grinta di un ventenne. Voglio 200 vittorie. Ma bastano anche 190: una più di Mario...» «Sì, è giusto fare cose nuove. Ho pedalato con Cavendish. Sarà ancora "il" rivale. Anche se deve stare più tranquillo. Non fossilizzarsi sulle rivalità. Lui prende la corsa come una guerra. Sbaglia». Ha definito i programmi? «Reggio Calabria, Qatar, Oman. Salto Donoratico e mi dispiace, perché ho vinto per 6 anni di fila: mica uno scherzo. Poi Strade Bianche, Tirreno. Sanremo, forse Gand e Fiandre. Il Giro? È duro, ma Saronni m’ha detto che io e Hondo potremmo aiutare Scarponi nella cronosquadre. Tour e Vuelta per il Mondiale. Beppe ha aggiunto: "Per fare il programma cominciamo da Copenaghen"». Quello di Copenaghen sembra un percorso per lei. Però an- che in Australia ha vinto Hushovd, un velocista... «Sì, ma Thor è uno sprinter atipico. E io con la caduta alla Vuelta, dopo che avevo vinto una tappa, ero fuori-gioco. Comunque non ho visto il Mondiale: ho sbagliato il giorno per il fuso...». nucci resta un amico, se ha fatto degli errori pagherà. Io ho già chiarito tutto. Nonostante questo non mi meraviglierebbe un deferimento. Ma dovrebbero spiegarmi su quali basi». Petacchi, lei è a quota 159 vittorie (172 con quelle tolte per il caso-salbutamolo 2007) e... Quindi nessun problema con Bettini, dopo la delusione di Madrid 2005? «Io di vittorie ne conto 177». «No. Una storia ingigantita. Dissi a due giri dalla fine che non avevo gambe. Se qualcuno "scelse" di starmi vicino non può scaricarmi la colpa». «Il mio sogno è raggiungere quota 200. O anche 190, cioè una più di Cipollini. Senza fare paragoni con Mario». In merito all’inchiesta padovana del pm Roberti, che l’ha coinvolta durante il Tour, ha avuto altre comunicazioni? Intanto sul suo amico Lorenzo Bernucci e famiglia gravano pesanti richieste di squalifica. «No, sono qui e aspetto. Ber- E allora dove vuole fermarsi? Quanto a Sanremo, suo grande obiettivo di primavera, siete uno pari. «L’anno scorso ho sbagliato. Non in volata (3˚, ndr), ma sul Poggio, quando ho esagerato. Se arrivo con quelle gambe, non faccio lo stesso errore. E allo sprint ne riparliamo». aspiranti vincitori dei titoli italiani di cross in palio stamani all’Ippodromo delle Capannelle di Roma? Marco Aurelio Fontana, campione uscente elite: «Tanta corsa a piedi, uscite di un’ora con variazioni di velocità anche violente». Enrico Franzoi, il rivale principale: «Molta bici da strada. E poi palestra». Eva Lechner, che difende il tricolore tra le donne: «Solo sci di fondo, perché da me in Alto Adige fa freddo e il fondo regala tono muscolare e resistenza». Vania Rossi, piena di dubbi: «Mi sono allenata poco, soprattutto sui rulli, perché anche sull’Appennino si gela». Percorsi di avvicinamento opposti per i big italiani del fango che oggi si confronteranno con i 2.850 metri del circuito disegnato dal c.t. Fausto Scotti sul prato dell’ippodromo capitolino del galoppo. Quante curve Un tracciato tecnico, nervoso. Spiega Fontana: «In un’ora di gara si faranno mille frenate, mai viste tante curve. E il cuore non scende sotto i 180». Franzoi, quattro volte tricolore: «Non è il mio percorso. Potrebbe anche finire in volata, ma sarebbe da paura per com’è disegnato l’ultimo chilometro». Federico Zurlo, lo junior più quotato: «Non fa rimpiangere le gare del Nord. Occhio al vento e al tratto in sabbia». Gli outsider sono motivati e agguerriti. Il percorso piace sia al talentuoso under 23 Elia Silvestri sia alla vincitrice del Giro d’Italia cross, Francesca Cucciniello, entrambi in forma e pronti a dare battaglia. Prima gara (Allievi) alle 8.30, il clou dalle 12.50 con diretta su RaiSport 2 dalle 12. Così ieri i primi titoli giovanili. Allieve: Chiara Galimberti (Team Della Bona) e Jenny Fontana (Melavì Tirano). Esordienti: Giorgio Rossi (Tx Active Bianchi) e Michele Bassani (Postumia ’73); Rachele Barbieri (Fiorin) e Allegra Arzuffi (Serramazzoni). 28 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA BASKET LA 14 GIORNATA DI SERIE A a PAOLO BARTEZZAGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dOggi Dan Peterson compie 75 anni. Venerdì Marco Mordente ne ha compiuti 32. Della storica Olimpia, di cui oggi non c’è più neppure la sede storica di via Caltanissetta, sono l’anima più antica e più recente. DOPPI AUGURI IL 14o TURNO ALLE 18.15 Marco Mordente, 32 anni compiuti venerdì scorso, alle spalle di coach Dan Peterson, oggi 75 anni e 500 panchine in serie A LAPRESSE AJ a Cremona Bologna-Roma Mordente, com’è stato l’impatto? PESARO-AVELLINO (11.45) (cam.ca.-l.z.) ScavoSiviglia al completo. Nell’Air Spinelli, Cortese e Infanti reduci da attacchi influenzali. Domani giornata clou con un incontro definitivo tra istituzioni e imprenditori pronti a salvare la Scandone. Arbitri: Facchini, Quacci, Biggi. Diretta Sky Sport 2 «Ritrovarlo è stato una figata. Quando arrivai a Milano da ragazzino, si era già ritirato ma ne sentivo sempre parlare da tutti, dal g.m. alla segretaria. Aneddoti, storie. Al Palalido si respirava Peterson». BOLOGNA-ROMA (a.pit.) Canadian Solar sempre senza Kemp. Lottomatica con Gordic a disposizione e senza Vitali la cui influenza è degenerata in polmonite. Arbitri: Sabetta, Mattioli, Weidmann. Diretta Sky Sport 2. Com’è essere allenati da colui che è considerato un mito? «Ne sono orgoglioso. Finalmente anch’io potrò raccontare che sono stato allenato da coach Peterson». Cos’ha detto in spogliatoio la prima volta? «Tre parole e ha conquistato tutti». Quali? «Non importa quali, è il modo che conta. Ha cambiato testa ed espressione a tutti». Anche agli stranieri? «Sì, perché è un finto italiano. È rimasto americano nel modo di fare. Per la capacità di entrare nella testa dei giocatori, soprattutto statunitensi, mi ricorda David Blatt a Treviso. È una cultura diversa dalla nostra». Si sentono i 24 anni di assenza dalla panchina? «Quando hai a che fare con lui, capisci in fretta che è un omino piccolo fatto di basket, che ha vissuto la pallacanestro 24 ore su 24, sempre. Infatti anche grandi allenatori come Messina e Pianigiani si sono rivolti a lui». Allena davvero o lascia fare agli assistenti? «Allena, allena. Non entra ancora nei dettagli perché non li conosce a fondo. Ma la base del lavoro è sua: difesa, attacco, i relativi ritmi, posizioni». Ha sempre impostato un lavoro atletico particolare: ha già iniziato? «La seduta di venerdì mattina è stata pazzesca, positivamente intendo. Ci ha cotti, distrutti, ma eravamo contenti perché ci ha dato la chiave giusta per entrarci con il sorriso. Ed è solo l’antipa- MORDENTE «Un giorno potrò dire Mi ha allenato Peterson» L’ex juniores di Milano: «Tre parole e ha cambiato faccia a tutti Vorrei diventare uno dei suoi uomini, come Premier e Gallinari» x ha detto L’IMPATTO Si è visto subito che è un grande comunicatore. Riesce a motivare tutti: italiani, lituani, americani SPUTARE SANGUE Ci vuole sempre al massimo. La forza mentale è tutto, sia in difesa, a rimbalzo o nel prendersi un tiro IL PUBBLICO Prenderlo è stata una mossa geniale. Ha riportato il pubblico al Forum. È un grande momento di risveglio sto di settimana prossima». Si sente il peso del passato? «Non mi piace raccontare quello che succede tra noi ma ci ha detto subito: "Ragazzi, non mi frega niente delle mie ex squadre. Oggi voi siete la mia squadra, i miei giocatori. Il tempo è passato". Così ti senti dentro, percepisci un legame forte». Ci vuole un 75enne per risvegliare l’interesse del basket? «Prenderlo è stata una mossa geniale. Ha riportato il pubblico al Forum dove ho visto persone non giovani che urlavano "Dan Dan Peterson!". Stiamo vivendo un grande momento di risveglio, di rinascita». Durerà? «Spero che l’onda sia lunga. Sta a noi entrare nel mood Peterson. E ottenere qualcosa. Per me, che ho fatto qui le giovanili, ha un valore particolare». Anche se all’esordio, ha giocato solo 7 minuti? Lui è in panchina a 90 anni «Peterson? Un giovanotto» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d«Dan Peterson tene 75 anni oggi, rispetto a me è nu giovanotto: ma a fine stagione vi faccio vedere che lascia, stare in panchina non è facile, ci vogliono i riflessi pronti, si devono decidere cambi e sospensioni in pochi secondi. Se si sbaglia, poi si cade nel ridicolo, e non è bello»: Salvatore Peraino, il 23 aprile di anni ne farà 90. Che nella smorfia napoletana è la paura, ma lui quella non la ha mai avuta, neppure ora che va regolarmente in panchina con i ragazzi dell’Under 17 Open della Fortitudo Sorrento, la società che ha creato e di cui è presidente. «Il basket è un virus, non ha età: il 17 novembre contro il Torregreco mancava il nostro allenatore che si è fatto squalificare. E allora in panchina sono andato io, come ai vecchi tempi. Sono allenatore dal 1966, ho la tessera numero 409. Quella gara l’ho vinta, eh. Ora continuo spesso ad andare in panchina, da dirigente. Mi diverto, sono lucidissimo e ricordo tutto. I tesseramenti dei ragazzi li faccio io sul sito della Fip? Non ne sbaglio uno. Ora i miei figli Sofia, istruttrice di minibasket, e Nino, allenatore, mi hanno regalato un computer, sto studiando i nuovi programmi». Stella d’oro Un mito, ’o ragioniere. «Ero ragioniere capo all’acquedotto di Castellammare di Salvatore Peraino, 90 anni il prossimo 23 aprile, presidente e allenatore dell’Under 17 Open della Fortitudo Sorrento L’INIZIATIVA In edicola c’è il suo wrestling «Me l’ha detto subito alla ripresa degli allenamenti: "Marco, ho sbagliato". Ma non c’è problema, ha cavalcato l’onda della partita. Giusto così. Il minutaggio non è mai stato un problema per me. Importante è avere un ruolo e dare il cento per cento». «Ho sempre sentito dire: "Premier, Gallo, Meneghin sputavano sangue per Peterson". Un giorno vorrei sentire dire: "Mordente sputa sangue per Peterson, ha le palle". E diventare uno dei suoi uomini». Stabia, la mia città. Poi nel 1976 mi sono trasferito a Sorrento creando la Fortitudo. Tifavo per il Napoli di Tonino Zorzi, che mi ha fatto il corso di allenatore nazionale, e per Dino Meneghin: non l’ho mai conosciuto, ma l’ho visto tante volte giocare dal vivo: mi piacerebbe che venisse a Sorrento». Sarebbe un’idea, in occasione dei suoi 90 anni. «Nel 2000 il Coni mi ha attribuito la Stella d’Oro al Merito Sportivo. Nei giorni scorsi Piccin, il presidente del comitato nazionale allenatori, mi ha inviato l’ennesimo riconoscimento». Due suoi nipoti giocano naturalmente a basket. «Quando posso vado a vedere Flaminia in A-1 con Napoli, è del 1993, gioca in prima squadra: poi c’è un altro nipote molto bravo, Frediano del 1991 che stava nelle giovanili della Eldo, ma ora è nella mia società perché continua gli studi». Programmi? «Ogni giorno c’è qualcosa da fare: venite a Sorrento, sto sempre in palestra». CREMONA-MILANO (a.r.) Vanoli Braga: ieri Milic si è allenato insieme alla squadra ma è in dubbio per una forte infiammazione a un tendine d’Achille. PalaRadi esaurito da giovedì. AJ senza Petravicius. Arbitri: Sahin, Giansanti, Crescenti. SIENA-SASSARI (g.n.-g.d.) Montepaschi al completo, Pianigiani dovrà decidere chi tenere fuori tra gli stranieri. Nella Dinamo Vanuzzo è in forte dubbio (schiena), Hunter e Pinton giocano dopo fastidi muscolari in settimana. Hubalek accelera i tempi di recupero. Arbitri: Pozzana, Tola, Caiazza. CASERTA-TERAMO (l.b.-m.p.) Nella Pepsi l’unico in non perfette condizioni è Garri che risente ancora di un problema muscolare. Tercas al completo. Arbitri: Cicoria, Ramilli, Lanzarini. CANTÙ-TREVISO (p.t.-a.m.) Bennet con Urbutis, Markoishvili è ancora fuori, Benetton senza Nicevic. Preoccupa Brunner: si è lussato l’anulare della mano sinistra contro Brindisi. Arbitri: Lamonica, Sardella, Filippini. MONTEGRANARO-VARESE (a.p.-a.f.) Fabi al completo. Cimberio senza Rannikko (ginocchio) e Thomas (dito e ginocchio). Arbitri: Chiari, Taurino, Bettini. BRINDISI-BIELLA Domani alle 20.15. Obiettivo? LA STORIA SALVATORE PERAINO È PRESIDENTE E ALLENATORE DELLA FORTITUDO SORRENTO MARIO CANFORA + Se volete rivedere il Peterson telecronista del wrestling, non perdetevi il primo dvd della serie «Hulk Hogan», in edicola con la Gazzetta a 10.99 euro, escluso il prezzo del quotidiano. CLASSIFICA Siena 24; Milano 20; Cantù 18; Pesaro, Biella 14; Cremona, Avellino, Varese, Roma, Bologna, Montegranaro, Treviso 12; Sassari, Caserta 10; Teramo 8; Brindisi 6. LEGADUE LA 15a GIORNATA Verona respinge Scafati Ore 20.30 Barcellona-Venezia (a.p.) Ieri anticipo della 15a giornata: Verona-Scafati 66-62 (43-25). Migliori realizzatori: Renzi 14 punti (13 rimbalzi e 8 palle recuperate), Porta 13; Casini 16, Hunter 11. Oggi (ore 18.15): Imola-Casale Monferrato (ore 17 Sportitalia 2); Ferrara-Casalpusterlengo; Veroli-Reggio Emilia; Rimini-Udine; Jesi-Pistoia; Forlì-San Severo; Barcellona-Venezia (20.30 RaiSport 1). Classifica: Venezia; Udine 22; Casale 20; Rimini, Scafati 18; Barcellona* 17; Imola, Pistoia 16; Ferrara, Veroli 12; Casalpusterlengo, Reggio, Jesi 10; Forlì, Verona 8; San Severo 2. * penalizzazione -1. DONNE La 11a e ultima giornata d’andata (ore 18): Umbertide-Priolo (16 diretta RaiSport 1); Parma-Comense; Pozzuoli-Schio; Napoli-Taranto; Venezia-S.S.Giovanni; Faenza-Lucca (20.30). Classifica: Schio 18; Umbertide, Taranto 16; S.S.Giovanni 14; Comense 12; Faenza, Venezia 10; Lucca 8; Priolo 6; Napoli, Parma 4; Pozzuoli 2. ESTERO (pe.m.) Nell’anticipo della 15a giornata in Spagna, il Barcellona ha vinto a Malaga 70-53 con 25 punti di Navarro, 12 di Ingles e 20 di Freeland per l’Unicaja. In Turchia l’Efes Pilsen ha battuto il Besiktas di Ataman 85-83 (Gonlum 26; Iverson 17), mentre il Fenerbahce ha vinto in casa del Mersin 86-74 con 20 punti di Onan e Lynn Greer fuori dai 12. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 29 R PALLAVOLO IL N. 1 DEL CIA DOPO LA DENUNCIA DELL’EX C.T. Il presidente arbitri «Invoco la strategia del sorriso per tutti» Zancanella e il caso Recalcati-Seghetti «Più serenità, no al fango sui fischietti» Muri a set E’ la media di Cuneo, la migliore della serie A-1. Trento è sesta con 2.67 muri per ogni parziale Tiziano Zancanella, 55 anni, arbitro di serie A dal 1987 CIAMILLO vogliamo e dobbiamo migliorare anche nel linguaggio del corpo per non creare un muro contro giocatori e allenatori. Mi piace la strategia del sorriso, bisogna sapere sdrammatizzare, i miei arbitri devono essere rilassati e tranquilli garantendo il massimo rispetto per il gioco e per le squadre che dirigono. Ma allo stesso tempo il rispetto deve essere reciproco, non vogliamo essere l’alibi di nessuno». Discredito Perciò Zancanella ritorna sulle parole di Recalcati come monito per il futuro: «Non è possibile passare sotto silenzio le ulteriori dichiarazioni rilasciate dal coach di Varese che denigrano fortemente la classe arbitrale italiana. Il Cia e l’Aiap in collaborazione non potranno più tollerare frasi e commenti che gettano discredito e fango sui singoli e sull’intero movimento arbitrale. Una partita si basa su tanti episodi e buttare sempre la croce addosso alla terna ritengo sia un comportamento negativo. Questo è un lavoro che come Cia analizziamo con gli istruttori intervenendo dove occorre e sottolineo che come categoria non siamo mai entrati e mai entreremo nella gestione della gara giudicando l’operato degli allenatori». NBA BRYANT 9o MARCATORE DELLA STORIA Bargnani e Belinelli: 17 punti Toronto e Hornets battute Andrea Bargnani e Marco Belinelli hanno segnato 17 punti a testa nelle sconfitte di Toronto e New Orleans in casa delle finaliste Nba 2010, Boston e Lakers. I Celtics hanno dominato e festeggiato la prima doppia in carriera per il rookie Luke Harangody (17 punti e 11 rimbalzi). Più complicata la vittoria dei Lakers: Kobe Bryant ha realizzato 25 punti ed è diventato il 9o marcatore della storia Nba superando Oscar Robertson. Ora è a 26.720, il prossimo in vista è Hakeem Olajuwon, tra 226. Bene i Knicks che vincono a Phoenix che ha richiamato per 10 giorni dalla D-League Zabian Dowdell, vicino a Brindisi nei giorni scorsi. Prima tripla doppia in carriera per Ray Felton: 23 punti, 10 rimbalzi e 11 assist. Ace per set E’ la media di Cuneo, seconda dietro Macerata (1.46): ma Trento è sullo stesso livello: la sua media è 1.41 3 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso «Ne avrei fatto volentieri a meno — dice Zancanella —. E’ una vicenda spiacevole, probabilmente in gran parte fraintesa. Qualche parola può scappare ma bisogna interpretarla nel contesto giusto. Il Giudice ha controllato tutto ma nessuno, tra i potenziali testimoni, ha sentito nulla. Spero che la questione si chiuda qui e auspico che quanto prima Recalcati e Seghetti possano incontrarsi, chiarirsi e stringersi la mano. Abbiamo bisogno di più serenità e meno stress». Peraltro l’accusa di Recalcati ha creato fermento tra gli arbitri: sembra che l’Aiap (il Sindacato) volesse fare passare una mozione chiedendo di posticipare di 15’ l’inizio delle gare dell’ultimo turno ma la protesta è rientrata per non gettare altra benzina sul fuoco. «Dico solo che dobbiamo fare tutti un passo indietro e abbassare i toni — continua Zancanella —. Come arbitri non ci sentiamo intoccabili, Riecco Trento-Cuneo 1.43 prova di forza infinita I NUMERI Mastrangelo punge: «L’Itas vorrà dimostrare di poter ancora batterci». Sala: «Attenti, vogliamo andare a + 8» MARIO SALVINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ANDREA TOSI dÈ finita con l’archiviazione da parte della Procura Federale il caso Recalcati-Seghetti, brutto strascico dell’ultimo derby Milano-Varese. L’ex c.t., dopo la partita persa in volata, ha accusato in diretta tv l’arbitro livornese di averlo mandato «a fare in c...». Di qui l’indagine federale che non è arrivata a comprovare nulla: rimane la parola di Recalcati contro quella di Seghetti, entrambi hanno dato una versione opposta dell’accaduto, perciò il giurì della Fip ha deciso di archiviare la vicenda. Sul caso interviene Tiziano Zancanella, ex arbitro internazionale, da poche settimane eletto presidente del Cia. Subito gli è toccata una patata bollente. w Risultati: Indiana-San Antonio 87-90 (Hansbrough 23; Ginobili 25); PhiladelphiaChicago 105-99 (Meeks 24; Rose 27); Washington-New Jersey 97-77 (Lewis, Young 16; Farmar, Lopez 14); Boston-Toronto 122-102 (Pierce 20; DeRozan 20); Orlando-Houston 110-95 (Bass, Richardson 18; Martin 27); Memphis-Utah 110-99 (Gay 28; Millsap 20); Minnesota-Portland 98-108 (Love 30; Matthews 36); Milwaukee-Miami 95-101 (Douglas-Roberts 30; James 26); Phoenix-New York 96-121 (Carter 19; Felton, Stoudemire 23); Golden State-Cleveland 116-98 (Ellis 32; Jamison 21); LA Lakers-New Orleans 101-97 (Bryant 25; West 23). 41.3 Ricezione Cuneo Cuneo riceve meglio: col 41.3% 2ª dietro solo a Castellana, Trento è 3ª col 39.8% 55.6 Attacco Trento Trento è la squadra che attacca nettamente meglio della A-1 col 55.6%, Cuneo è 4ª col 50.2 dTutto quello che è stato assegnato in Italia nell’ultimo anno se lo sono deciso tra loro: Trento e Cuneo. Si sono giocate le finali della Coppa Italia e dello scudetto 2010, e poi l’ultima Supercoppa, appena due settimane fa. Trento è campione d’Europa e del Mondo, e ha già vinto l’andata con una giornata di anticipo. Cuneo è campione d’Italia ed è seconda, dietro di 5 punti. La classifica dice che oggi tutto sommato conta poco. Le circostanze suggeriscono il contrario. Perché Cuneo ha trionfato nelle ultime due finali, quella tricolore (3-1) e quella molto recente di SuperCoppa. E perché si gioca a Trento. Quindi, per l’Itas cedere di nuovo, in mezzo al gran pubblico che si annuncia, sarebbe mettersi in una seccante situazione d’inferiorità. Pressione Il trentino Andrea Sala toglie enfasi: «Non sentiamo questo tipo di pressione, perché siamo consapevoli della forza di Cuneo: perdere con una squadra così ci sta sempre. Al tempo stesso sappiamo di essere insieme a loro al più alto livello possibile al mondo. A noi e a Cuneo si avvicinano solo il Kazan, forse Macerata e il Belchatow. Quindi il pronostico sarà 50 e 50 e non è detto che chi vincerà domani (oggi, ndr) poi non possa perdere la prossima volta». Come è bello e giusto, il suo dirimpettaio Gigi Mastrangelo attizza invece la pressione sostenendo il contrario: «Temo che i favoriti siano loro. Più che altro perché saranno più incazzati: hanno perso le ultime due finali, vorranno dimostrare di non essere da meno di noi». Scambio di opinioni con sorrisi, tra protagonisti nella finale scudetto: di fronte il cuneese Gigi Mastrangelo, 35 anni; di spalle il trentino Andrea Sala, 32 no l’uno degli altri — è un piacere». Il trentino però insiste nello smantellare significati simbolici e puntando al concreto: «Una cosa che potrebbe contare è la prospettiva in classifica: battendoli potremmo andare a più 8 e sarebbe una bella garanzia. Più in generale dobbiamo dimostrare a noi stessi di aver imparato qualcosa dalle ultime sconfitte, perché in fondo in tutte e due i casi abbiamo regalato molto, troppo». TARANTINI Le difficoltà Mastrangelo un po’ mette le mani avanti e un po’ aumenta le responsabilità negli avversari spiegando: «Dal ritorno dalla trasferta di Champions di mercoledì io e altri titolari abbiamo fatto quasi solo pesi». Poi per dare l’idea di cosa si Che piacere e? Su una cosa Sala e Mastrangelo sono d’accordo: «Giocare contro di loro — dico- aspetta, aggiunge: «Kaziyski è il giocatore più difficile da murare che io abbia mai incontrato. Eppure se potessi togliere un giocatore a Trento toglierei Juantorena, perché è il più completo». Controbatte Sala: «A Cuneo non saprei chi levare: la loro forza è il collettivo, la mentalità di squadra. Non sai mai chi può essere decisivo. Per me la difficoltà è che contro di loro spesso le azioni durano molto, la palla non va giù e restare concentrato su cosa potrà inventarsi Grbic è durissima. No, non vorrei togliere nessuno al Cuneo. Vorrei batterlo al completo». Buon divertimento. ALTRE NOTIZIE A PAGINA 33 & + SERIE A-1 - LA 13ª GIORNATA Ore 18 Volata a 6 per la Coppa Italia, Radames via da Castellana Oggi (18) la 13ª e ultima di andata: le prime 8 accedono ai quarti di Coppa Italia. Trento, Cuneo, Macerata e Modena già qualificate; restano in corsa 6 squadre per 4 posti. TRENTO-CUNEO (g.sca.-niba) Trento con tutti a disposizione; al centro Sala e Birarelli. Nel Cuneo, Carletti alle prese con l’influenza. Per Grbic è la 500ª partita tra campionato e Coppa Italia. Palatrento verso il tutto esaurito. Arbitri: Pasquali e Sampaolo PIACENZA-ROMA (m.mar.-fe.pas.) Scontro diretto Coppa. Piacenza deve vincere da tre punti e sperare che perda una fra Vibo o San Giustino per chiudere fra le prime otto. Roma senza Cisolla (gioca Sareceni). Tornerà Corsano; Poey in panchina per scelta: opposto sarà Bencz. Arbitri: Caltabiano e Pol MONZA-MODENA (c.g.-p.r.) Monza ha Buti ancora con problemi ad una caviglia: al centro Shumov e Forni. Nel Modena Berezhko al via dalla panchina, Kooy titolare in diagonale con Diaz. Al centro Piscopo e Creus, Arbitri: Castagna e Cipolla In tv: Diretta Rai Sport 1 MACERATA-FORLI’ (m.g.-m.f.) Nel Macerata infortunio a una caviglia a Conte: solo all’ultimo si deciderà sul suo impiego in alternativa a Martino. Forlì ha vinto a Macerata solo una volta nel 1997, con 13 sconfitte. Oggi ha in dubbio Falasca, che andrà in panca, Opposto a Sintini sarà Bellei, con Oivanen al centro con Bovolenta. Arbitri: Braico e Genna CASTELLANA-TREVISO (an.gal.e.sp.) Sarà l’ultima di Radamés Lattari sulla panchina di Castellana: ha rescisso il contratto. Lo sostituirà il secondo, Raffaele Epifani. Oggi intanto rientra Rodriguez (fuori Gallotta). Nel Treviso torna Bjelica Arbitri: Saltalippi e Vagni. LATINA-SAN GIUSTINO (a.li.-an.me.) Latina, reduce da 6 sconfitte, recupera Vujevic. San Giustino spera nei quarti di Coppa e farà ruotare 3 schiacciatori Nikic, Maric e Schwarz: i primi due dall’inizio. In regia staffetta Steuerwald-Zhokouski, cl primo titolare. Arbitri: Rapisarda e Zucca VERONA-VIBO (r.pu.-mi.fa.) Verona in formazione tipo. Vibo reduce da 3 vittorie, cerca la Coppa con tutti a disposizione, compreso Barone, destinato alla panchina. Biglietto unico con la gara del Verona donne in A-1 alle 14-30 con S. Vito. Arbitri: Gnani e Pessolano CLASSIFICA: Trento 35; Cuneo 30; Macerata 27; Modena 21; Treviso 20; Monza 19; Roma, Vibo 18; San Giustino 17; Piacenza 15; Verona 14; Latina 11; Castellana 4; Forlì 3 SERIE A-2 (f.c.) Oggi (18) la 17ª: Pineto- Gela (11.30 dir. Sportitalia 2); Milano-C.d. Castello; Reggio Emilia-Sora; Segrate-S.ta Croce; Isernia- Padova; LoretoRavenna; Club Italia Roma-Mantova; Genova-Perugia. Classifica: Ravenna 43; Padova 41; S.ta Croce 32; Sora 31; Reggio E. 28; Genova, Milano, C.d. Castello 27; Segrate 25; Gela 24; Isernia, Loreto 19; Perugia 15; Mantova 14; Pineto 8; C. Italia 4. Radames, 53 anni TARANTINI 30 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA SCI DI FONDO TOUR DE SKI L’ultima fatica Longa e Follis all’assalto La 20 km in classica alla Kowalczyk, Marianna è terza e sale al 2˚ posto del Tour davanti ad Arianna LA GUIDA La polacca ora guida la Coppa del Mondo Marianna Longa, 31 anni, festeggia il terzo posto con il figlio Michele AP DAL NOSTRO INVIATO STEFANO ARCOBELLI Le azzurre adesso potrebbero allearsi sulla terribile ascesa Uomini: Cologna e Northug in lotta, Clara punta al podio 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LAGO DI TESERO (Val di Fiemme, Tn) dAll’assalto, nel Tour che un giorno ti fa sentire in paradiso e nell’altro ti manda all’inferno. Arianna Follis e Marianna Longa prima della 10 km classica lamentavano un gap dalla polacca Justyna Kowalczyk di appena 27 e 33". Dopo la 10 km sui binari di Tesero, partiranno oggi per l’arrampicata finale del Cermis con un distacco dalla capoclassifica di 2’08"3 e di 2’33". Per il podio ci siamo, per il trionfo probabilmente no: la Kowalczyk non era in crisi, ha reagito in modo formidabile e raccolto il massimo anche con gli abbuoni «Ma non è finita, le italiane sono leggere e veloci, per arrivare sul Cermis sarà una dura battaglia. Io le rispetto», ci consolerà l’olimpionica. «Tifosi italiani, dateci una mano», s’appella la Longa, comunque felice di essere seconda, come lo era 24 ore prima di partire la Follis, rimasta sorpresa da un primo giro nel quale sono saltati equilibri ed alleanze, meno una: quella tra la polacca e la norvegese Therese Johaug, vero traino della vincitrice nella fuga che ha assunto dimensioni pesanti tanto che la Longa ha chiuso 3ª a 55" e la Follis 6ª a 1’20". Non è stata la Kalla, non è stata la Majdic, ma sono state le norvegesi (3 nelle primi 10) a sottolineare come sul passo alternato siano ancora le migliori, e se la Kowalczyk fa la differenza lo deve a un motore solido che si fa beffe pure dell’estetica. Justyna si avvia a conquistare il quinto Tour de Ski e ad allungare in Coppa del Mondo (da ieri è prima) e sfatare il tabù di chi, partita in testa, non ha concluso in testa. Battaglia «Non ci resta che l’ultima battaglia da combattere» si fa coraggio Marianna: «Rispetto al podio di un anno fa è stato davvero più difficile ripetersi, la polacca è capace di tutto. Sarebbe bello salire insieme ad Arianna sul podio finale». La Longa non ha mai vissuto quest’emozione sul Cermis, la Follis già due volte ma non era mai partita verso la dura ascesa con un distacco così pesante (un anno fa era 3ª a 56"). Serve davvero una nuova alleanza, visto che ieri le rivali hanno sparigliato i loro piani. «Lo sapevo che questo per me sarebbe stato il giorno più difficile — fa l’iridata — ma ho voluto tenere DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA COLLALBO (Bz) dColpito e affon- dato. Enrico Fabris, ombra di se stesso, nei 1500 degli Europei sul Renon — i «suoi» 1500 — fa una delle gare più anonime della carriera (16˚) e in classifica, dopo i 500 e i 5000 di venerdì e prima degli odierni conclusivi 10.000, è 10˚. Va bene l’influenza natalizia, d’accordo il mal di schiena. Ma qui c’è qualcosa di più che non va. Enrico, appaiato al francese Contin, ex compagno d’allenamento, perde presto la scia e, senza l’azione che lo ha sempre contraddistinto, arranca al traguardo. «Ho sentito la gamba vuota — ammette — e ho pensato solo a contenere i danni. Ora conta finire i 10.000, poi in una settimana a casa ricaricherò le pile». Enrico Fabris, 29, ha conquistato il titolo olimpico nei 1500 a Torino REUTERS Flop Con lui, precipita tutta la squadra. Marco Cignini è lontanissimo dai primi, Luca Stefani, che pure nei 1500 finisce a 14/100 da Fabris, nella generale è 17˚. Escluso dalla prova conclusiva, significa che l’Italia, ai Mondiali allround di Calgary di febbraio, conterà su un solo atleta e agli Europei di Budapest 2012 su non più di due. «Data la situazione non mi aspettavo grandi cose — dice il c.t. Gianni Romme, che stasera convocherà il gruppo per richiamarlo alle proprie responsabilità — ma avrei voluto vedere più combattività. In generale scontiamo i modesti numeri del movimento. Ecco perché urgono nuove risorse». Si punta su specialisti delle rotelle Speranza Clara Petter Northug potrebbe diventare il primo norvegese a trionfare sul Cermis ma difficilmente Dario Cologna, già primo due anni fa, si farà sorpassare dopo aver condotto in testa tutto il Tour e oggi partirà da 1’18" di vantaggio sul vichingo che ieri ha ridotto lo svantaggio non solo vincendo la 20 km ma passando sempre in testa per i 5 abbuoni. Tra i due sarà un duellissimo, mentre per il terzo posto lotterà anche Roland Clara, sesto a 3"7 in gara, e ora nono nella generale ad appena 17" dal terzo posto: «A questo punto rischio tutto». L’Italia c’è. taccuino PATTINAGGIO VELOCITA’ EUROPEI ALLROUND A COLLALBO Fabris irriconoscibile Affonda pure nei 1500: è 10˚ il mio passo regolare fino alla fine, e posso dire che rispetto agli anni scorsi mi sento fisicamente più fresca». E ha una compagna cui chiedere sostegno. «Ma stavolta è lei che deve aiutarmi», fa la Longa, mai così competitiva se si escludono i Mondiali di Liberec, dove fu argento mondiale (e bronzo a coppie con la compagna), e cresciuta anche a skating, il passo preferito dalla Follis. Con le energie in rosso, una montagna da scalare e due minuti da recuperare, c’è un’ultima bestiale fatica da domare: «Come mi difenderò? Bisognerà controllare con astuzia e saper partire al momento giusto, io non dovrò guardare né avanti né indietro ma sentire come reagirà il mio corpo», chiosa Ari. RISULTATI Uomini, 20 km tc (in linea): 1. Northug (Nor) 57’17"2; 2. Cologna a 1"8; 3. Kershaw (Can) a 2"2; 4. Jaks (R.Cec) a 2"6; 5. Harvey (Can) a 2"9; 6. CLARA a 3"7; 7. Filbrich (Ger) a 3"9; 8. Perl (Svi) a 4"5; 9. Soedergren (Sve) a 4"7; 10. Rickardsson (Sve) a 5"1; 11. Gaillard (Fra) a 5"6; 12. Reichelt (Ger) a 7"; 13. Bauer (Ger) a 10"5; 14. Gjerdalen (Nor) a 15"3; 15. Vittoz (Fra) a 15"9; 16. Miranda (Fra) a 19"6; 17. DI CENTA a 20"2; 20. MORIGGL a 1’47"1; rit. CHECCHI (dopo 6.6 km). Classifica Tour de ski (7/8): 1. Cologna 3h56’03"9; 2. Northug (Nor) a 1’18"1; 3. Jaks (R.Cec) a 2’46"5; 4. Kershaw (Can) a 2’52"; 5. Perl (Svi) a 2’54"2; 6. Gaillard (Fra) a 2’55"9; 7. Harvey (Can) a 2’57"3; 8. Rickardsson (Sve) a 2’59"9; 9. CLARA a 3’03"9; 10. Bauer (R.Cec) a 3’13"9; 15. DI CENTA a 4’32"7; 21. MORIGGL a 7’48"3. Coppa del Mondo: 1. Cologna (Svi) 784; 2. Legkov (Rus) 651; 3. Hellner (Sve) 513; 4. Rickardsson (Sve) 428; 20. SCOLA 167; 29. DI CENTA 129; 32. CLARA 118. Donne, 10 km tc (in linea): 1. Kowalczyk (Pol) 30’27"6; 2. Johaug (Nor) a 6"3; 3. LONGA a 55"7; 4. Elden (Nor) a 1’01"4; 5. Saarinen (Fin) a 1’14"; 6. FOLLIS a 1’20"8; 7. Kristoffersen (Nor) a 1’25"1; 8. Zeller (Ger) a 1’28"1; 9. Majdic (Slo) a 1’32"; 10. Oesteberg (Nor) a 1’33"3; 15. Kalla a 2’16"2; 13. Haag (Sve) a 1’59"3; 16. Lahtenmaki (Fin) a 2’16"8; 30. DE MARTIN a 4’01"7. Classifica Tour de ski (7/8): 1. Kowalczyk (Pol) 2h12’17"3; 2. LONGA a 2’08"3; 3. FOLLIS a 2’33"; 4. Majdic (Slo) a 3’08"4; 5. Johaug (Nor) a 3’20"8; 6. Kalla (Sve) a 3’39"9; 7. Haag (Sve) a 4’40"7; 8. Lahteenmaki (Fin) a 5’01"8; 9. Kristoffersen (Nor) a 5’14"4; 10. Jacobsen (Nor) a 5’15"2; 25. DE MARTIN a 10’23". Coppa del Mondo: 1. Kowalczyk (Pol) 831; 2. Bjoergen (Nor) 760; 3. FOLLIS 640; 6. LONGA 471. OGGI Ore 12.30 (donne) e 14.20 (uomini): Lago Tesero-scalata Alpe Cermis, 9 km tl in linea (partenza ad handicap). Ore 10: rampa con i campioni. TV dirette Rai Sport 1 ed Eurosport. che già hanno partecipato ad alcuni raduni: soprattutto sul 24enne canturino Fabio Francolini, iridato nella gara a punti 2007, ma anche sul torinese Simone Martino e sulla veneziana Francesca Bettrone. Oggi intanto al vertice sarà bagarre: tra gli uomini, col russo Skobrev, gli olandesi Blokhuijsen e Verweij e il norvegese Bokko è sfida a quattro, la ceca Sablikova deve respingere l’orange Wüst. Uomini. 1500: 1. Bokko (Nor) 1’52"12; 2. Skobrev (Rus) 1’52"52; 3. Olde Heuvel (Ola) 1’52"72; 16. Fabris 1’54"69; 17. Stefani 1’54"83; 24. Cignini 1’56"96. Classifica: 1. Skobrev (Rus) 113.177; 2. Blokhuijsen (Ola) 113.201; 3. Bokko (Nor) 113.293; 4.Verweij (Ola) 113.299; 5. Olde Heuvel (Ola) 113.807; 6. Pedersen (Nor) 114.932; 10. Fabris 115.766; 17. Stefani 116.837; 24. Cignini 118.940. Donne. 500: 1. Erbanova (R.Ceca) 39"29; 2. Leenstra (Ola) 39"98; 3. Lobysheva (Rus) 40"13. 3000: 1. Sablikova (R.Ceca) 4’11"36; 2. Wüst (Ola) 4’13"40; 3. Leenstra (Ola) 4’17"66. Classifica: 1. Sablikova (R.Ceca) 82.203; 2. Wüst (Ola) 82.723; 3. Leenstra (Ola) 82.923; 4. Voorhuis (Ola) 84.066; 5. Lobysheva (Rus) 84.143; 6. Valkenburg (Ola) 84.301. Oggi. Ore 12: 1500 D. Ore 13: 10.000 U. Ore 15.15: 5000 D. In tv: differita RaiSport 2 ore 18. MORZENTI Incidente d’auto senza conseguenze (g.v.) Grave, ma senza conseguenze, incidente stradale per il presidente della Fisi, Giovanni Morzenti. Ieri mattina si era immesso nell’autostrada Torino-Piacenza-Brescia per raggiungere la Val di Fiemme. Entrando a Broni-Stradella la sua Audi si è scontrata con un’altra autovettura che gli ha tagliato la strada. «Sono salvo per miracolo. Se avessi avuto un passeggero, sarebbe morto». SCI ALPINO Coppa Europa trionfa Marsaglia (s.f.) Matteo Marsaglia, dopo il 4˚ posto di venerdì, ha vinto il 2˚ superG di Wengen (Svi) con 11/100 su Markic (Slo) e 29/100 su Mayer (Aut); sesti a 95/100 Plank e Patscheider. Torna sul podio anche la Gianesini, 2ª nel gigante di St. Sebastian (Aut) a 20/100 dalla giovane Hronek (Ger). Oggi slalom. COMBINATA Gottwald, che rientro Pittin che crollo SCHONACH (Ger) L’austriaco Felix Gottwald diventa il più vecchio vincitore di Coppa (34 anni) con il successo (2˚ stagionale, 23˚ in carriera) nella Gundersen di Schonach: solo tre settimane fa si era operato alla scapola destra. Risultati (HS205/K185): 1. Gottwald (Aut) 24’38"4; 2. Stecher (Aut) a 15"6; 3. Gruber (Aut) a 16"2; 13. Runggaldier a 55"5; 23. Bauer a 1’30"0; 32. Pittin a 1’33"5. Coppa (7): Stecher 466; Lamy Chappuis (Fra) 459. SALTO Koch, prima perla Dal trampolino lungo di Harrachov (Cec) primo successo in Coppa per l’austriaco Koch. Classifica: 1. Koch (Aut) 425.2 (211.5/213.0); 2. Morgenstern (Aut) 421.9 (196,5/190,5); 3. Malysz (Pol) 416.6 (197.5/189.0); 27. Morassi 301.9 (162.0/165.5). Coppa (12): Morgenstern 983; Kofler (Aut) 621. BIATHLON Oberhof, Flatland ok Nella sprint di Oberhof (Ger) primo successo in carriera per la Flatland. Oggi le due mass start a chiudere il fine settimana. Donne, 7.5 km: 1. Flatland (Nor) 23’29"5 (1); 2. Neuner (Ger) a 5"7 (2); 3. Henkel (Ger) a 15"2 (1); 23. Haller a 1’56"5 (1). Coppa (8): Makarainen (Fin) 394. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 31 R SCI COPPA DEL MONDO Problema gigante Blardone solo 10˚ Italia sempre giù Ma cosa succede? Fisico, grinta, materiali. Il c.t. Ravetto: «Siamo un gradino sotto». Svindal e Richard, vittoria per due ad Adelboden DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ADELBODEN (Svi) d Ci risiamo. Non è la débacle del gigante dell’Alta Badia del 19 dicembre, ma siamo vicini. Anche ad Adelboden azzurri lontani dal podio, mai davvero in lotta per la vittoria, ma con la consolazione che il migliore, Max Blardone, è decimo a soli 45 centesimi dalla vittoria in una classifica talmente schiacciata che alla fine sono ben 19 gli atleti entro il secondo di distacco e schiacciata al punto tale che il primo gradino se lo sono dovuti dividere in due, il francese Cyprien Richard ed il norvegese Axel Svindal; neppure il cronometro al centesimo di secondo è riuscito a dividerli. Thrilling E’ il risultato di una pista miracolosamente compattata dal sale che si è degradata progressivamente e che nella seconda manche ha reso tortuo- Vittorie ex aequo La prima in gigante Il norvegese Aksel Lund Svindal, 28 anni, a sinistra si congratula con il francese Cyprien Richard, 31 anni: nemmeno il cronometro è riuscito a separarli, sancendo una vittoria ex aequo mai accaduta in gigante. L’ultima volta successe in slalom l’11 marzo 2006 a Shigakogen (Giap) con Palander (Fin) e Herbst (Aut) sa la strada dei migliori della prima discesa. Vittima della giornata è lo statunitense Ted Ligety, vincitore dei primi tre giganti stagionali, che ieri, costretto finalmente a prendere rischi, dopo essere stato il più veloce nella prima tornata, si è sdraiato sulla neve nella seconda arrivando al traguardo per puro onore di firma. Richard era 21˚ dopo la prima discesa, Svindal sesto, ma dopo di loro nessuno è riuscito a fare meglio. Onore ai francesi che, come in Alta Badia, hanno portato anche un secondo uomo sul podio, Thomas Fanara, terzo. Una scuola rinata che fa della semplicità tecnica l’arma vincente. Gli azzurri Gli italiani ancora una volta si sono giocati le possibilità da podio nella prima manche, tutti oltre il secondo di distacco. «Ma Blardone — puntualizza il responsabile azzurro Claudio Ravetto — avrebbe anche potuto vincere se non avesse commesso un errorac- Massimiliano Blardone, 31 REUTERS cio a metà della seconda discesa». Dopo Max, possiamo contare su Simoncelli 12˚, mentre Moelgg (24˚) e Ploner (26˚) hanno compromesso nella seconda manche la possibilità di un piazzamento migliore. Ventitreesimo si è piazzato Gufler. Cinque azzurri in classifica finale, ma è troppo poco per una squadra che solo pochi mesi fa era considerata in gigante la più forte del lotto. Le cause Cosa succede, non siamo più capaci di sciare in gigante? «Devo ammettere con sincerità che siamo un gradino sotto gli altri — afferma ancora Ravetto —. Sino a Val d’Isere a inizio dicembre eravamo ancora con i migliori, poi l’asticella si è alzata e noi non abbiamo ancora fatto questo passo. Ci sono materiali che permettono fra le porte linee più dirette che noi non riusciamo a percorrere. E la prova sono proprio i francesi perché fra loro vanno forte quelli che in questo momento dispongono di questi materia- li. Solo un nostro atleta dispone degli stesi sci ed è Moelgg, ma non riesce ancora a sfruttarli a dovere. Gli altri devono lavorare per trovare quelli della loro marca più adatti. Sarà il tema delle prossime tre, quattro settimane di lavoro, verso il gigante di Hinterstoder e soprattutto quello dei Mondiali di Garmisch. Ci troviamo tecnicamente in una situazione opposta a quella dello slalom, dove forse al momento siamo in vantaggio sugli altri». Lo slalom E oggi tocca proprio allo slalom risollevarci il morale. In questa specialità non siamo ancora saliti sul podio, ma abbiamo mostrato la squadra più solida, soprattutto nell’ultimo appuntamento di giovedì a Zagabria. Razzoli pare rasserenato dal quarto posto in Croazia anche se ha gli alluci piagati dai geloni, Deville è sempre più convinto delle sue possibilità, Moelgg è certamente più deciso tra le porte strette che tra quelle larghe. Speriamo. DONNE A ZAUCHENSEE L’AMERICANA SI CONFERMA REGINA DELLA VELOCITA’. OGGI SUPERG La solita Vonn: sbaglia ma è imprendibile Finisce sulla neve fresca, ma in curva è fenomenale: 20ª discesa vinta in carriera Elena Fanchini e Merighetti none ex aequo DAL NOSTRO INVIATO MARISA POLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ALTENMARKT-ZAUCHENSEE (Aut) dBasta l’espressione delle avversarie a descrivere quanto sia più forte Lindsey Vonn. La guardano sbagliare sul grande schermo del traguardo, la vedono finire larghissima, arrivare a sfiorare le reti. Scuotono la testa, sicure che tanto vincerà lo stesso. Qualsiasi altra avversaria sarebbe uscita o finita lontana dalle migliori. Lindsey no: «Non so che cosa mi succede quest’anno, ogni discesa combino pasticci, ma riesco sempre a ottenere buoni risultati». Ormai in superG e discesa succede (quasi) sempre così, anche ieri sulla Karlberloch di Zau- chensee l’unica tensione è stata a causa di un problema elettrico che ha fatto ritardare la partenza di mezz’ora, non certo per conoscere il nome della vincitrice. Coppa Su una neve più lenta rispetto alle prove, ammorbidita dalle temperature miti (c’erano 6 gradi in partenza, a 2176 metri), la Vonn è stata la più veloce in tutti e quattro i passaggi intermedi, ha ammortizzato in un paio di curve il mezzo secondo perso per l’errore all’ingresso del bosco. «Sono finita nella neve fresca — ha spiegato sul traguardo — e ho dovuto frenare per restare nel tracciato. Ma dimentico subito l’errore, una volta avrei rischiato di più dopo, o tagliato. Ora cerco solo di fare velocità e di non perdere altri rischi». Così ha vinto la ventesima discesa di Coppa del Mondo e ha messo di nuovo pressione alla Riesch, a cui ha rosicchiato 50 punti. Su una pista che non ama, la tedesca ha chiuso quarta a oltre un secondo e oggi dovrà respingere l’attacco in superG. Rivale L’unica a candidarsi al ruolo di guastafeste è stata Anja Paerson. La svedese, che pare rinata dopo la pausa natalizia, è sul podio per la prima volta nella stagione, un po’ un classico per lei quando sente l’aria di appuntamenti importanti come i Mondiali del mese prossimo. Almeno nella velocità è una delle poche in grado di rompere il duopolio Vonn-Riesch, che da Are del marzo 2009 in poi si sono divise le 14 discese disputate (10-4 per Lindsey). Fanchini Risalgono le quotazioni di Lara Gut (sesta con il passaggio più veloce proprio dove Lindsey Vonn, 26 anni, 37 vittorie in Coppa: 20 discese, 11 superG, 2 slalom e 4 combinate EPA ha sbagliato la Vonn), le austriache ne piazzano tre nelle prime 8, con la 21enne Fenninger terza e il record di velocità (122.36 km orari). Le azzurre continuano a dare buoni segnali. Elena Fanchini e Daniela Merighetti, scese col lutto al braccio come le compagne per la morte di Simona Senoner, hanno chiuso none a 1"41 dalla Vonn. Se per la Merighetti ormai la top ten è un’abitudine, per la maggiore delle Fanchini è il miglior risultato degli ultimi 4 anni. In più, nel primo quarto di gara e nelle ultime curve è stata da podio, pur con il pettorale numero 1 che non la avvantaggiava. Brava anche Elena Curtoni, con il pettorale numero 49 è 21ª e porta a casa i primi punti di Coppa in discesa. Ora manca solo Nadia Fanchini, che con la sorella Elena sarà apripista ai Mondiali disabili intellettivi della prossima settimana al Sestriere. E’ il primo passo ufficiale verso il ritorno. LA GUIDA Oggi lo slalom con Razzoli in diretta tv GIGANTE MASCHILE: 1. Richard (Fra) e Svindal (Nor) 2’25"28; 3. Fanara (Fra) a 20/100; 4. Raich (Aut) 22/100; 5. Kostelic (Cro) 24/100; 6. Jansrud (Nor) 32/100; 7. Bertod (Svi) e Schoerghofer (Aut) 37/100; 9. De Tessieres (Fra) 43/100; 10. Blardone 45/100; 11. Cuche (Svi) 46/100; 12. Simoncelli 47/100; 13. Janka (Svi) 58/100; 14. Reichelt (Aut) 64/100; 15. Olsson (Sve) 66/100; 23. Gufler 1"35; 24. Palander (Fin) e Moelgg 1"44; 26. Ploner 1"57; 28. Ligety (Usa) 3"65; 29. Albrecht (Svi) 4"69. Non qual. ii m.: Eisath, Fill. Rit. I m.: Borsotti, Innerhofer. Coppa del Mondo (14 prove): 1. Svindal (Nor) p. 345; 2. Walchhofer (Aut) 409; 3. Kostelic (Cro) 404; 18. Innerhofer 171. Coppa gigante (4 prove): 1. Ligety (Usa) p. 303; 2. Svindal (Nor) 265; 3. Richard (Fra) 242; 7. Blardone 122. DISCESA DONNE: 1. Vonn (Usa) 1’46"39; 2. Paerson (Sve) a 43/100; 3. Fenninger (Aut) a 98/100; 4. M. Riesch (Ger) a 1"05; 5. Fischbacher (Aut) a 1"18; 6. Gut (Svi) a 1"21; 7. Gisin (Svi) a 1"23; 8. Goergl (Aut) a 1"32; 9. E. Fanchini e Merighetti a 1"41; 11. Kamer (Svi) a 1"60; 12. Suter (Svi) a 1"69; 13. Rolland (Fra) a 1"92; 14. Schmidhofer (Aut) a 2"07; 15. Janyk (Can) a 2"09; 16. Mancuso (Usa) a 2"11; 19. Schnarf a 2"22; 21. E. Curtoni a 2"31; 36. Stuffer a 3"49; 39. Marsaglia a 3"66; 44. Cipriani a 4"32; 48. Borsotti a 4"79. Coppa del Mondo (16): 1. M. Riesch (Ger) 883; 2. Vonn (Usa) 747; 3. Goergl (Aut) 515; 16. Merighetti 225. Coppa discesa (4 prove): 1. Vonn (Usa) 360; 2. M. Riesch (Ger) 257; 3. Goergl (Aut) 187; 6. Merighetti 139. OGGI. SLALOM UOMINI: 1 Kostelic (Cro), 2 Lizeroux (Fra), 3 Grange (Fra), 4 Zurbriggen (Svi), 5 Herbst (Aut), 6 Raich (Aut), 7 Myhrer (Sve), 8 Pranger (Aut), 9 Hirscher (Aut), 10 Moelgg, 11 Hargin (Sve), 12 Neureuther (Ger), 13 Janyk (Can), 14 Cousineau (Can) 15 Razzoli, 16 Ligety (Usa), 17 Missillier (Fra), 18 Valencic (Slo), 19 Deville, 33 Svindal (Nor), 41 Thaler, 52 Gross, 69 Borsotti, 76 Innerhofer. IN TV ore 10.25 e 13.25 diretta RaiSport 1 ed Eurosport. Coppa slalom (3 prove): 1. Myhrer (Sve) p. 189; 6. Deville 95.. SUPERG DONNE: 5 Schnarf, 7 E. Fanchini, 9 Fenninger (Aut), 13 Mancuso, 16 Suter (Svi), 17 Maze (Slo), 18 Fischbacher (Aut), 19 M. Riesch (Ger), 20 Vonn (Usa), 21 Goergl (Aut), 22 Paerson (Sve), 32 Merighetti, 34 E. Curtoni, 37 Cipriani, 39 Borsotti, 40 Marsaglia, 45 Stuffer. Coppa superG (1): 1. Vonn (Usa) 100; 7. Schnarf 36. IN TV: ore 11.45, diretta RaiSport 1 ed Eurosport 32 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA LA TRAGEDIA LA SALTATRICE MORTA «Solo un po’ di febbre» E’ mistero su Simona Il fratello della Senoner: «Mercoledì sera aveva soltanto qualche linea» Domani i risultati dell’autopsia. L’amica Evelyn la ricorda con un 7˚ posto STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dEvelyn ha saltato per Simona col cuore straziato: s’è piazzata settima in una gara di Continental Cup solo apparentemente normale, e neanche cancellata. La Insam era la migliore amica della Senoner, 17 anni, morta venerdì in una clinica di Friburgo dopo essere entrata la mattina precedente nel bagno della camera dov’era alloggiata a Schonach la nazionale di salto. La compagna saltava, mentre sul corpo della gardenese veniva effettuata l’autopsia disposta dalla Procura di Costanza, che solo domani mattina spiegherà i motivi del decesso. Non è un caso facile, e finché non ci saranno informazioni ufficiali sono molte le versioni medico-scientifiche per valutare come può morire una giovane atleta senza neanche il rumore di una caduta nel bagno dopo un malore improvviso e fatale. Morte bianca, arresto cardiaco? Il rientro I genitori di Simona sono rientrati ieri sera dalla Germania accompagnati dal d.a. Ivo Pertile. Anche loro aspettano gli esiti degli esami tossicologici. Si possono, per ora, solo ricostruire gli ultimi momenti in vita di Simona, e se davvero fosse solo un virus influenzale ad averla colpita all’arrivo a Schonach. Il fratello Christian: «Quando martedì ci ha salutato, stava bene. Mercoledì sera l’abbiamo sentita al telefono e ci ha spiegato che aveva qualche linea di febbre, ma non ci siamo preoccupati più di tanto. Pensavamo si trattasse di una banale influenza». Il tecnico Ebenoch che ha soccorso la ragazza in camera, racconta: «Mercoledì, quando siamo arrivati in Germania, ci era parsa serena. Quando sono ar- LUTTO AZZURRO NELLO SCI Daniela Merighetti col lutto al braccio all’arrivo della discesa di Zauchensee. La Fisi ha chiesto di portarlo a tutti gli azzurri impegnati nel weekend AP rivato io in camera, Simona era a terra svenuta». La ragazza sarebbe arrivata a Friburgo in stato di morte cerebrale, ma tenuta in vita dalle macchine. Ricevuto il nulla osta dalla polizia tedesca, domani la salma sarà rimpatriata e arriverà a Santa Cristina. A causa di un’infezione non si è potuto donare gli organi, cosa che inizialmente la famiglia avrebbe voluto. I funerali non dovrebbero svolgersi prima di giovedì. Tutta la comunità gardenese intanto s’è stretta intorno alla famiglia, molta conosciuta: papà Oswald è un maestro di sci e mamma Brigitte fa la commessa. La compagna di stanza di Simona, la quindicenne trentina Veronica Gianmoena, Lisa Demetz e Nadine Kostner, sono già rientrate a casa, mentre in onore di Simona oltre alla Insam, nella gara vinta dall’austriaca Iraschko, hanno gareggiato col lutto Elena Runggal- Infezione: alla Wyludda amputata la gamba destra GIOVEDÌ MATTINA IL MALORE A sinistra Simona Senoner, morta giovedì a 17 anni; a destra l’amica Evelyn Insam ANSA mento d’oro della discesa azzurra negli anni Novanta. Ora Peter, che ha lasciato l’attività nel 2000 al termine delle finali di Coppa del Mondo a Bormio, ha 42 anni e vive a Selva Val Gardena dove dirige la scuola agonistica che porta il suo nome. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Il dramma «L’ho saputo giovedì sera — racconta Runghi —, quando mia sorella e suo marito Oswald sono arrivati in Germania dopo 5 ore di viaggio angosciante in auto. Erano in ospedale, Simona era in condizioni disperate. E’ terribile, una ragazza piena di vita che se ne va così all’improvviso... Certo, vogliano sapere il perché, se è possibile capire una tragedia di questo tipo». Peter ha visto l’ul- Peter Runggaldier oggi ha 42 anni. In carriera vanta 2 vittorie in Coppa del Mondo (superG) tima volta la nipote pochi giorni dopo Natale. «Era una riunione di famiglia, a casa di mia madre, tutti insieme per mezza giornata. No, Simona non la vedevo spesso, la sua attività la portava lontano, allenamenti, gare. So cosa significa quella vita zingara, ma Simona era solo all’inizio e la viveva con grande passione». Pudore Così l’ex discesista descrive la nipote: «Era una ragazza solare, ma non era una chiacchierona. Anzi, della sua attività aveva pudore a parlare. Era agli inizi e forse era gelosa dei suoi sogni. A quell’età ne hai la testa piena e sono il tuo carburante. Era già riuscita ad atterrare oltre i 90 metri e si sentiva in crescita, ma non sono mai riuscito a confrontare le mie sensazioni in aria durante i salti delle discese con quelle sue dal trampolino. Il pudore la frenava, ma era una tosta, determinata». pa. m. Ilke Wyludda, 41 anni, oro ai Giochi di Atlanta 1996 nel disco, un mese fa ha subito l’amputazione della gamba destra a causa di una sepsi. Lo ha raccontato la stessa ex atleta in un’intervista pubblicata ieri dalla «Bild». «Avevo di fronte a me la scelta di perdere la gamba o perdere la vita. Ho scelto di vivere — ha detto —. Il dolore ormai fa parte di me». Lasciato l’agonismo, che l’aveva vista lanciare il disco a 74.56 (1989) quando aveva appena compiuto 20 anni, la Wyludda è diventata medico. Negli ultimi anni ha dovuto subire diverse operazioni alla gamba destra, soprattutto al ginocchio, fino a quella del 9 dicembre, in piena infezione, che ha portato all’amputazione dell’arto. Oltre al trionfo di Atlanta, nel palmares dell’atleta nata e cresciuta a Dresda, nell’ex Germania Est, ci sono anche gli ori agli Europei di Spalato 1990 e di Helsinki 1994 e gli argenti ai Mondiali di Tokyo 1991 e Goteborg 1995. Fu imbattuta per 41 gare di fila, dal 1985 ai Mondiali del 1991, quando venne sconfitta dalla bulgara Tsvetanka Khristova, morta due anni fa per cancro. 5 domande a... BRUNO CARÙ professore di cardiologia al Cnr Martedì Simona Senoner, 17enne gardenese, parte con la nazionale juniores femminile di salto per Schonach, in Germania, dove è in programma una gara di Continental Cup. Mercoledì sera Simona telefona a casa e dice di avere qualche linea di febbre. Giovedì mattina Simona entra in bagno. Veronica Gianmoena, la compagna di camera, non la vede uscire e chiama il tecnico Fabian Ebenhoch, che la trova priva di sensi. Giovedì pomeriggio Simona viene soccorsa e trasportata in elicottero all’ospedale di Friburgo, dove però arriva in stato di morte cerebrale. Venerdì, ore 18 Zio Runggaldier affranto «Era gelosa dei suoi sogni» dSono giorni tristi in Val Gardena perché la comunità è piccola e tutti praticamente si conoscono. Ancor di più per i famigliari dove il vuoto della tragedia di Simona si è aperto inatteso e all’improvviso. Simona aveva uno zio importante e famoso, quel Peter Runggaldier, fratello di mamma Brigitte, protagonista con Ghedina, Vitalini, Perathoner e Fattori del mo- Dolore Mamma Brigitte consegna un ricordo: «Simona amava gli amici, era altruista e generosa: prima venivano sempre gli altri e poi lei. Amava difendere e aiutare chi era in difficoltà. Aveva un sorriso solare che metteva allegria». Il saluto di Lidia Bernardi, presidente dello Sci Club: «Ciao Simona, ci mancherai. Il destino ha scelto per te. La tua simpatia, la tua tenacia, il tuo umore e modo di fare, di sorridere, di vivere... resteranno per sempre nel nostro cuore». Sono giorni tristi per il sodalizio da cui sono emersi i discesisti Carlo Senoner, Isolde Kostner e Peter Runggaldier, i fondisti Ploner e Hofer, la biathleta Michela Ponza, e che ha perso anche il suo primo presidente, Ivo Senoner (ieri i funerali). (ha collaborato Giovanni Viel) ATLETICA DISCOBOLA IL RICORDO DELL’EX SCIATORE LA VAL GARDENA IN LUTTO Simona era nipote di Peter: «Di sport non mi parlava, ma solo per pudore» dier (15ª), Roberta D'Agostina e Barbara Stuffer. y Si decide di spegnere le macchine che la tengono in vita artificialmente. Viene ordinata l’autopsia. «Forse non avremo risposte» di PIERANGELO MOLINARO Professore, cosa è la 1«Si tratta morte bianca? di una morte improvvisa, per cause che possono essere rilevate solo con accurati controlli mirati, quindi in presenza del sospetto di una patologia. Molto difficili invece da capire con esami di routine per quanto approfonditi. Ne sono vittime soprattutto i giovani sotto i 25/30 anni, dopo il pericolo diminuisce». Come si manifesta? «Di norma sono due le 2 possibili patologie, o cardiache o la rottura di un aneurisma celebrale». Nel caso della Senoner, di cosa può essersi 3 trattato? «Difficile dirlo senza conoscere gli esiti dell’autopsia. A naso potrebbe trattarsi della sindrome di Brugada, una malattia genetica che altera i vasi sanguigni del muscolo cardiaco rendendo difficile il trasporto degli ioni, soprattutto del sodio, una sostanza fondamentale per il funzionamento del muscolo. E’ una sindrome difficile da leggere e forse impossibile da rilevare anche nell’autopsia, perché all’esame autoptico il cuore si presenta perfettamente normale». Dalla Germania arriva la notizia che 4 l’anatomopatologo sta indagando su dei farmaci antinfiammatori che Simona avrebbe assunto o sulla possibilità di un’infezione virale. «Sempre da lontano mi paiono possibilità lontane, ma è giusto che indaghi anche in quelle direzioni». Perché? «Gli atleti vivono di 5 antinfiammatori e se la ragazza era allergica, questa allergia si sarebbe manifestata prima, al primo contatto con il farmaco. Un’infiammazione virale del cuore, una miocardite, è possibile, ma non ci sono i tempi. Si manifesta infatti per 3 o 4 giorni come un’influenza e al virus servono almeno altre due settimane per infettare il cuore. La Senoner avrebbe già dovuto avere febbre nei giorni precedenti ed il suo rendimento atletico sarebbe calato, qualcuno nella squadra se ne sarebbe accorto». DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 33 R TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA TENNIS: LO SVIZZERO BATTE DAVYDENKO IN FINALE A DOHA Federer, l’anno inizia alla grande «Ora voglio il numero uno di Nadal» stazione di talento e sostanza con 15 punti conquistati su 18 discese a rete. La cura Annacone, il coach ex di Sampras che lo segue dall’estate, ha prodotto quattro successi in tre mesi, compreso il Masters, grazie a un tennis molto aggressivo che cerca il punto dopo pochi scambi, una dote riconosciuta anche dallo sconfitto: «Roger non ha mai giocato così bene contro di me, colpi rapidissimi e difficili da prendere. Se continua così, ridiventa numero uno». RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dLa caccia è aperta, l’obiettivo dichiarato: Roger Federer rivuole il trono. Rafael Nadal e il suo numero uno saranno la dolce ossessione dello svizzero per il 2011, che intanto comincia con il 67˚ trionfo in carriera, il terzo sul cemento di Doha dopo quelli del 2005 e del 2006. Accelerazioni I precedenti contro Davydenko (14-2) indirizzavano la finale nel deserto decisamente verso Roger, se non fosse stato che l’ultima sfida, un anno fa proprio a Doha, venne vinta dal russo, che poi cadde nel baratro e in classifica. Ci ha pensato Federer, che ha goduto anche del tifo a senso unico degli 8000 del Khalifa Complex, a confermare il pronostico, con accelerazioni fantastiche da fondo e due parziali ad inizio primo set e a fine secondo che hanno spezzato in due la partita. Il numero due mondiale si è issato subito 3-0 con una serie di 12 punti a 3 e sul 4-4 del secondo ha piazzato un altro 12-2 letale, fissando il proprio gioco attorno a un servizio che è stato molto incisivo per tutto il torneo e impreziosendo una pre- Il sogno Gira e rigira, quello è il sogno neppure troppo nascosto di Federer: «Nadal ha tanti punti di vantaggio e tanta sicurezza della sua forza. Sarà difficile scalzarlo, ma se io mantengo questo livello mi giocherò le mie chance. In tutti i casi, sono pronto». Tra una settimana, l’eterna sfida ripartirà in Australia, nell’unico Slam che l’anno scorso il cannibale spagnolo concesse al rivale: «Ho trovato un buon ritmo — sorride Roger — e spero di conservarlo per tutta la stagione. Non immaginavo di cominciare così bene, ma adesso sento che quest’anno tutto sarà possibile». L’inseguimento è iniziato. Roger Federer, 29 anni, ha vinto 67 tornei in carriera, 16 Slam REUTERS Finale: Federer (Svi) b. Davydenko (Rus) 6-3 6-4. Indoor: Shustov 2.32 GOLF CHICCO AL PGA (si.g.) Tre russi oltre 2.30 in alto a Yekaterinburg, col campione europeo Shustov a 2.32. Uomini. Alto: Shustov 2.32; Tsvetkov 2.30; Mudrov 2.30. Donne. 60: Bolikova 7"33. 300: Vdovina 37"92. 500: Krasnomovets 1’09"40. 1000: Savinova 2’41"14; Tutayeva 2’41"25. 2000: Syreva 5’44"89; Zarodozhnaya 5’45"40. A San Pietroburgo. Donne. Asta: Shvedova (Bie/Rus) 4.42. Lungo: Voykina 6.51. Triplo: Gumenyuk 14.07. Pentathlon: Bogdanova 4446. Molinari sale Alle Hawaii è 4˚ INDOOR ITALIA Ieri ad Ancona, nella prima riunione indoor nazionale 2011, ritorno di Cecilia Ricali, azzurra delle prove multiple (5.49 in lungo). Uomini. 400: Haliti (Alb) 47"73. Donne. 60: Ramini 7"64; Caravelli 7"66. 400: Arcioni 55"01; Ceccarelli 56"41. Edimburgo, vince Farah EDIMBURGO (Sco) - Al britannico Mo Farah, campione europeo dei 5000 e 10.000, il cross Iaaf di Edimburgo (sotto le neve). Uomini. Lungo (km 8): 1. Farah 25’41"; 2. Rupp (Usa) 25’50"; 3. Lamdassem (Spa) 25’54"; 4. Lebid (Ucr) 26’00". Corto (km 4): 1. Kipchoge (Ken) 13’12"; 2. A. Kiprop (Ken) 13’18"; 3. B. Kipruto (Ken) 13’19". Donne (km 5.7): 1. L. Masai (Ken) 20’24"; 2. G. Dibaba (Eti) 20’32"; 3. V. Cheruiyot (Ken) 20’36". ANCORA EBUYA (pe.m.) L’iridato keniano Joseph Ebuya, giovedì vincitore al Campaccio, oggi è il favorito del 57º cross di Amorebieta (Spa). Con lui i connazionali Kogo e Chepkok, e tra le donne Mornanyi e Chengeino. Al 24º cross di Fuensalida (Spa), il vice iridato, l’eritreo Teklemariam Medhin e la keniana Eunice Jepkorir, argento olimpico delle siepi. A Valencia il keniano Kiprono Menjo insegue il primato del mondo della 10 km su strada (26’44"). RADCLIFFE FERITA (si.g.) La primatista mondiale di maratona Paula Radcliffe è stata assalita da un cane a Montecarlo mentre si stava allenando. La 37enne britannica è finita al pronto soccorso dopo essere stata morsa a un polpaccio. BOXE Vitali Klitschko-Solis a marzo in Germania (r.g.) Vitali Klitschko (41-2) ha fatto sapere che il 19 marzo a Colonia (Ger) metterà in palio la cintura Wbc massimi contro il cubano Odlanier Solis (17). Fissata anche la successiva difesa a luglio, contro l’ex iridato mediomassimi e massimi leggeri, il polacco Tomasz Adamek (43-1) a Varsavia o Katowice. HOCKEY GHIACCIO PALLAVOLO IPPICA: GLI ULTIMI ESAMI CONFERMANO Villa Cortese e Conegliano o.k. (an.gal.-p.r.) Ieri due gare della A-1 donne. CASTELLANA-CONEGLIANO 2-3 (23-25, 25-23, 25-17, 22-25, 10-15) FLORENS CASTELLANA: Okaka 12, Jontes 8, Ravetta 24, Moy 18, Ritschelova 10, Caracuta 3; Sirressi (L). Menghi 1, Minervini (L), Moretti. N.e. Galeotti. All. Radogna. SPES CONEGLIANO: Dirickx 9, Rabadzhieva 6, Marinkovic 13, Turlea 20, Serafin 6, Crozzolin 12; Rossetto (L). Fiorin 3, Benazzi. N.e. Tonon (L), Sangiuliano, Martinuzzo. All. Nesic. ARBITRI: Perri e Longo. NOTE - Spettatori 954. Incasso 2500 euro. Durata set 25', 28', 25', 28', 15'; tot. 121'. Florens: b.s. 15, v. 5, m. 10, 2^l. 9, e. 24. Spes: b.s. 12, v. 6, m. 19, 2^l. 7, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Ravetta, 5 Turlea, 4 Moy, 3 Crozzolin, 2 Marinkovic, 1 Caracuta. MODENA-VILLA CORTESE La Varennina Lisa è stanca Il sogno Amérique sfuma 2-3 (19-25, 23-25, 25-20, 29-27, 12-15) LIU JO MODENA. Bacchi 18, Devetag 7, Matuszkova 24, Secolo 16, Paggi 16, Fernandinha 4; Paris (L), Guatelli, Partenio, Rosangela. N.e. Ciabattoni, Balboni. All. Sazzi MC CARNAGHI VILLA CORTESE: Gioria 2, Negrini 15, Anzanello 15, Aguero 13, Cruz 26, Kovacova 1; Cardullo (L), Hodge 2, Bosetti 14. N.e. Berg, Lanzini, Calloni. All. Abbondanza Arbitri: Balboni e Falzoni NOTE - Spettatori 3500. Durata set: 24’, 28’, 24’. 34’, 16’; tot. 126’- Liu Jo: b.s. 9, v. 2, m. 17, s.l. 7, e. 24. Mc Carnaghi: b.s. 14, v. 4, m. 5, s.l. 8, e. 22 Trofeo Gazzetta: 6 Cruz, 5 Matuszkova, 4 Bosetti, 3 Fernandinha, 2 Bacchi, 1 Negrini PROGRAMMA - Oggi il resto della 6ª giornata, ore 18: Yamamay Busto Arsizio- Riso Scotti Pavia; Asystel Novara- Scavolini Pesaro; Despar Perugia - Norda Foppapedretti Bergamo; Chateau d'Ax Urbino - Rebecchi Piacenza. Classifica: Villa Cortese 14; Conegliano 13; Busto Arsizio 12; Pesaro 11; Bergamo, Castellana 9; Modena 7; Perugia 6; Urbino, Piacenza, Novara 5; Pavia 0. Lisa America ha vinto 13 GP. Qui in allenamento col trainer Riordan DE NARDIN MICHELE FERRANTE dUn fax arrivato a Noceto (Parma) nell’ufficio di Jerry Riordan, l’allenatore di Lisa America. E il conseguente, inesorabile, verdetto: niente Prix d’Amérique per la supervarennina che aveva accusato dei problemi dopo il deludente Galà romano del 26 dicembre. «Un peccato — le parole di Riordan — ma Lisa è affaticata dopo una stagione intensa. Gli esami parlano chiaro: troppi globuli bianchi, 9800 per millilitro contro valori normali tra 6.000 e 8.000. E’ in corso un’infezione, penso causata da "over training". Potremmo bombardarla di antibiotici e sperare, ma perché rischiare comunque di non essere competitivi a Parigi? Meglio il riposo, per l’Amérique se ne riparlerà nel 2012, magari con programma più mirato». E perché quel programma non è stato fatto nel 2010: «Direi che è mancata la mentalità alla francese, ma saremmo stati ugualmente in grado di dare una pausa a Lisa se Torvald Palema, come sembrava, non fosse venuto a San Siro per il Nazioni. Lo avremmo saltato, invece siamo stati costretti a partecipare per non perdere il circuito Uet. Ormai è andata così, la scorsa stagione è stata comunque fantastica, con grandi vittorie in Norvegia e Svezia. E anche nel 2011 saremo molto attivi al Nord». Nel 2010 Lisa ha vinto 4 GP (Encat, Oslo GP, Sundsvall Open, Aby Stora) e in preparazione all’Amérique, era finita 4ª nel Bretagne e 2ª nel Doynel, davanti all’altra Varennina Lana del Rio che resta in corsa per la classica del 30 gennaio. Intanto ieri a Vincennes non piazzati Iper Roc (P. Verva) in una prova al montato e Laika Ek (L. Baudron) nel Prix Maisons-Alfort. Oggi tocca a Irving Rivarco (R. Vecchione) nel Prix de Lille (m 2100) e a La Dany Bar (Raffin) nel Prix Calvados (m 2850) al montato. RUGBY: ECCELLENZA Dopo 18 stagioni Rovigo è leader Nell’ultima del girone d’andata di Eccellenza, al Battaglini Rovigo travolge i Crociati. Approfittando del crollo del Petrarca a Roma, i rossoblù sono in testa per la prima volta 1992-93, dove però oggi possono essere raggiunti dal Prato, che ospita L’Aquila nel posticipo tv (ore 14, dir. raisport.rai.it, diff. RaiSport 2 alle 16). Rovigo–Crociati Parma 39–15 (31-5) Marcatori: p.t. 5’ c.p. Bustos (R), 7’ drop Basson (R), 13’ e 16’ c.p. Bustos, 19’ m. Bacchetti tr. Bustos, 36’ m. Pace tr. Bustos, 39’ m. Basson, 42’ m. Fa’atau (C); s.t. 7’ c.p. Anversa (C), 11’ c.p. Bustos, 33’ m. Woodman tr. Iannone (C), 36’ m. Basson. Punti: Rovigo 5, Crociati 0. (ro.ro.). Roma-Padova 21-9 (11-6). Marcatori: p.t. 8’ e 22’ c.p. Marcato (P), 26’ e 28’ c.p. Rodriguez (R), 36’ m. Varani (R); s.t. 5’ c.p. Rodriguez, 10’ c,p. Marcato, 35’ m. Robecchini tr. Vannini (R). Punti: Roma 4, Padova 0. (g.l.g.) GranDucato Parma-Venezia 22-5 (17-0). Marcatori: p.t. 4’ m. Gerber tr. Jones (G), 14’ m. Castagnoli tr. Jones, 24’ c.p. Jones; s.t. 17’ m. Contini (G), 42’ m. Levaggi (V). Punti: GranDucato 4, Venezia 0. Mogliano-Lazio 11-12 (3-3). Marcatori: p.t. 17’ c.p. Law (L), 45’ c.p. Fadalti (M); s.t. 15’ e 21’ c.p. Law, 23’ c.p. Fadalti, 35’ m. V. Candiago (M), 39’ c.p. Law. Punti: Mogliano 1, Lazio 4. Classifica: Rovigo 32; Crociati Parma 28; Padova, Prato* 27; GranDucato Parma 25; Roma 22; Mogliano 17; Lazio 16; L’Aquila* 6; Venezia 0. (*: una partita in meno). MILANO ALL’ARENA (m.l.) L’Amatori Milano torna all’Arena. La sfida di oggi contro il Brescia, per l’11ª di serie A/gir. 1, si giocherà infatti alle 14.30 nello storico impianto napoleonico. RENON OK (m.l.) Così la 36ª: Renon-Valpusteria 4-3 rig.; Cortina-Alleghe 3-1; Valpellice-Bolzano 2-6; Pontebba-Asiago 1-2. Rip. Fassa. Classifica: Valpusteria 72; Renon 64; Bolzano 63; Asiago 57; Valpellice 52; Pontebba 34; Fassa* 32; Alleghe 30; Cortina 28. (*: una gara in più). HOCKEY PISTA PENULTIMA Così la penultima di andata: Breganze–R.Bassano 7-2; Giovinazzo–Pordenone 4-3; Prato–Forte dei Marmi 3-5; Bassano ’54–Seregno 4-4; Viareggio–Sarzana 5-3; Lodi–Molfetta 3-1; Follonica–Valdagno il 18 gennaio. Classifica: Breganze, Viareggio, Lodi 30; Valdagno 27; Bassano54 25; Molfetta 18; Seregno 17; Forte dei Marmi 15; Sarzana 14; Follonica 10; Giovinazzo, Pordenone 9; Prato 7; Roller Bassano 1. IPPICA IERI AVERSA TRIS 5-6-17 (m 2060): 1 Libeccio di Re (R. D’Alessandro); 2 Ispanofree; 3 Faraonico Sama; Tot.: 4,12; 1,99, 14,61, 2,65 (386,32). e 2.122,46 alla 5-6-17. 2ª TRIS 16-14-10 A Bologna (m 2060): 1 Ninguno ( Lombardo jr) 1.16.7; 2 Niagara As; 3 Nerio ; Tot.: 8,90; 2,76, 1,84, 3,31 (61,49) e 792,10 alla 16-14-10. OGGI SI CORRE A Trotto: Milano (14.40), Napoli (15.05), Firenze (14.55), Treviso (15.20) e Foggia (11.25). Galoppo: Pisa (13.45) e Siracusa (15.30). RISPOLI SUBITO OK Umberto Rispoli. Il nostro 22enne jockey scudettato, ha iniziato la sua avventura giapponese con una vittoria. Aveva 8 ingaggi. NUOTO Thorpe si allena (al.f.) Si profila un clamoroso ritorno in vasca di Ian Thorpe. Voci dall’Australia, confermate dal manager Flaskas, dicono che l’olimpionico dei 200 e 400 sl, potrebbe rientrare nel programma antidoping per poter gareggiare nella stagione olimpica. Thorpe s’è ritirato nel 2006. FEDE E BONIFACENTI (al.f.) In attesa di iniziare il lavoro con Philippe Lucas, Federica Pellegrini ringrazia dal suo blog Federico Bonifacenti. «C’è sempre stato nei momenti difficili, mentre Alberto subiva l’operazione al cuore nel settembre 2009 e ha continuato a seguirci anche quando Castagnetti ci ha lasciato, portandomi al record del mondo sui 200 sl agli Europei di Istanbul». Intanto si prospetta la copertura della piscina da 50 m di Verona per consentire a Federica di restare in Italia. PALLANUOTO EUROLEGA Si gioca la quarta giornata degli ottavi: alle 18 (diretta Sportitalia 1) la Pro Recco è ospite del Budva (Mng), l'al- Francesco Molinari sale ancora allo Hyundai Tournament delle Hawaii, primo torneo del circuito Pga statunitense (par 73; montepremi 5,6 milioni di $, prima moneta 1.120.000): dopo il secondo giro il torinese è quarto a -10 (69 67) con il sudafricano Els (72 64) e gli statunitensi Stricker e Furyk; in testa un altro statunitense, Robert Garrigus, con -14 (69 63) sullo svedese Pettersson a -13 (66 67) e Byrd a -12 (Usa; 66 68). AFRICA OPEN Dopo il terzo giro all’Africa Open di East London (S.Af; European Tour, par 73, montepremi 1.000.000 e), Lorenzo Gagli è sceso dal 26˚ al 55˚ posto con -1 (73 70 75). In testa con -13 ci sono Louis Oosthuizen (70 67 69), il vincitore dell’ultimo British Open, e l’austriaco Brier (70 66 70). tra sfida del girone B è Volgograd (Rus)-Vojvodina (Ser). Class.: Pro Recco 9; Volgograd 4; Budva 3; Vojvodina 1. DONNE La 1ª di ritorno: Fiorentina-Messina 14-7, Imperia-Nervi 17-8, Bogliasco-Padova 4-11, Orizzonte-Mestrina 17-7, Bologna-Rapallo 11-13, Palermo-Ortigia 6-5. Class.: Orizzonte, Fiorentina, Rapallo 30; Imperia 26; Padova 23; Nervi 18; Ortigia 13; Messina, Athlon 10; Bologna 9; Bogliasco 6; Mestrina 5. PALLAVOLO A-2 DONNE (m.l.) Così ieri (sabato 8 gennaio) l'anticipo della 12a giornata: ti Loreto–Chieri 2-3 (25-27, 25-17, 25-23, 22-25, 12-15). Oggi, ore 14.30: Verona–San Vito. Ore 18: Giaveno–Icos Crema; Matera–Parma; Santa Croce–Soverato; Busnago–Pomezia Roma; Forlì–Pontecagnano. Classifica: Parma 33; Chieri 26; Loreto 24; Pontecagnano 21; Pomezia 20; Busnago, Crema 16; Giaveno, Matera, Santa Croce 14; Verona 12; Soverato, San Vito 10; Forlì 4. EURO JR (a.a.) A Foligno le azzurrine di Pieragnoli si qualificano all’Europeo prejuniores. Hanno superato 3-0 (25-10, 25-18 25-22) l’Olanda. Oggi con la Spagna alle 18.30 si decide la vincente del girone. A Parnu (Est) azzurrini sconfitti 2-3 (28-26, 25-22, 24-26, 24-26, 10-15) dalla Polonia: decisiva oggi la Finlandia. Classifiche. Donne: Italia e Spagna 9; Olanda e Romania 3; Lituania 0. Uomini: Finlandia, Italia e Polonia 7; Estonia e Romania 0. TROFEO GAZZETTA (c.g.) Così dopo la 12ª uomini: 43 Stokr; 41 Parodi, Juantorena; 38 Wijsmans; 37 Fei; 36 Simeonov; 35 Rooney; 33 Podrascanin, Anderson. RUGBY AZZURRI Nel 16˚ turno di Top 14, 80’ per Parisse nello Stade Français che a St Denis schiaccia 31-3 il Tolosa. In Premiership, Castrogiovanni/L fino al 54’ in Leicester-Northampton 27-16. Tra i tifosi delle Tigri molte maschere di Castro, per convincerlo a restare a Leicester. CELTIC Ieri, per la 13ª di Celtic League, Edimburgo (Sco)-Scarlets (Gal) 16-21; Munster (Irl)-Glasgow (Sco) 22-20. Classifica: Munster 49; Scarlets 40; Leinster 39; Cardiff 37; Ospreys 35; Ulster 33; Edimburgo 28; TREVISO 24; Dragons 22; Glasgow 21; Connacht 17; AIRONI 4. SPORT INVERNALI SNOWBOARD La Coppa del Mondo riprende a Bad Gastein (Aut), con uno slalom parallelo (qualifiche dalle 11.30, tabellone finale dalle 16; diretta Eurosport 2 dalle 17). Tra gli uomini l’Italia schiera Fischnaller e March, primo e secondo a Limone Piemonte, oltre a Mick e al neopapà Erlacher, mentre tra le donne sono iscritte Boccacini, Cusini ed Egger. COPPA EUROPA FONDO (g.v.) Ad Oberwiesenthal (Ger) nella combinata di Coppa Europa di fondo successi di Jonnier (Fra) con 10. Noeckler e 11. Orlandi e, tra le donne, di Siegel (Ger) con 6. Piller, 9. Di Sopra. Altro successo juniores con Deborah Agreiter; 2. Muller. TENNIS IN INDIA Così le semifinali a Chennai (India, 398.250 $, cemento): Malisse (Bel) b. Tipsarevic (Ser) 3-6 6-3 6-2; Wawrinka (Svi) b. Berdych (Cec) 6-4 6-1. VAI PETRA A Brisbane (Aus, uomini 422mila $, donne 220mila $) secondo successo in carriera per la ceca Petra Kvitova. Uomini, semifinali: Roddick (Usa) b. Anderson (Saf) 6-2 4-6 6-2; Soderling (Sve) b. Stepanek (Cec) 6-3 7-5. Donne, finale: Kvitova (Cec) b. Petkovic (Ger) 6-1 6-3. 34 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA ALTRI MONDI Cgil di Brescia denuncia il sindaco leghista di Adro, fLa Lancini: «Non ha tolto i soli delle Alpi dalla scuola Miglio x NOTIZIE TASCABILI 5 DOMANDE 5 RISPOSTE LA FRASE DEL GIORNO IL PREMIER: IL GOVERNO VA AVANTI Ma dobbiamo avere paura delle uova contaminate? Il Pd l’attacca, Berlusconi replica «Gli italiani sono in buone mani» S Anche in Italia sono arrivati alimenti tedeschi «carichi» di diossina. Il nostro ministero della Salute, però, è tranquillo: «Niente rischi, faremo più controlli» [email protected] Il ministro della Salute Ferruccio Fazio dice che, relativamente alle uova tedesche contaminate dalla diossina, non corriamo rischi. «Ne importiamo molto poche e, grazie all’etichettatura, è possibile rintracciarne la provenienza». Assicura che le uova italiane — come carne e latte — sono a posto. «Stiamo scrivendo una nota a tutte le aziende che importano dalla Germania perché facciano, oltre ai controlli di routine, anche quelli sulla diossina». Martedì e mercoledì a Bruxelles la questione sarà affrontata a livello europeo. 1Di che stiamo parlando? In Germania la Harles und Jentzsch produce mangimi e oli industriali recuperati da oli di scarto alimentari. Gli oli sono finiti nei mangimi e, all’analisi, questi hanno presentato un tasso di diossina 78 volte superiore alla norma. I mangimi venivano venduti ad allevamenti e il governo li ha fatti chiudere. Si tratta di quasi cinquemila aziende che si occupano di polli e suini. La magistratura ha aperto un’inchiesta, la Merkel ha parlato di «un caso ad alta energia criminale». Quelli della Harles sembrano doppiamente colpevoli: hanno mischiato oli e mangimi, un anno fa hanno scoperto che la mescola era fuori norma e hanno continuato co- me prima. Quando sono arrivati gli ispettori (il 28 luglio) si sono rifiutati di mostrare le tabelle che contenevano i risultati delle analisi del 19 marzo e del 21 giugno. Esiste una responsabilità politica: le autorità della Bassa Sassonia sono intervenute solo il 27 dicembre, sequestrando tremila tonnellate di cibo tossico per animali. C’è di mezzo anche un’azienda che produce latte, di cui non è stata rivelata la ragione sociale. La Corea del Sud ha subito bloccato le importazioni di quegli alimenti dalla Germania (Seul è sempre la prima a reagire), la Slovacchia ha sospeso la vendita di uova e carni volatili tedesche, la Russia ha moltiplicato i controlli, in alcuni supermercati inglesi la merce è stata tolta dagli scaffali, eccetera. 1.1 BACK-OFFICE commerciale esperienza, ottimo inglese, francese, gestione totale ordini dal conferimento al pagamento. Offresi eventualmente anche part-time. 347.48.95.105. 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Nel mio archivio ho trovato un caso simile risalente addirittura al 1999 (si trattava COLLABORATORI FAMILIARI 1.6 COPPIA srilankese collaboratori familiari 32/28 anni referenziata esperienza offresi a ville/condomini anche custodi. 339.68.83.010. COPPIA srilankese referenziata esperienza offresi giornata/fissi come collaboratori familiari, custodi. Patente B. 329.19.05.248. IMMOBILI RESIDENZIALI COMPRAVENDITA VENDITA MILANO CITTA' SRILANKESE 50enne offresi come domestico Milano o hinterland. Cell. 388.18.57.108. IMPIEGATI 2.1 PRESTIGIOSO studio notarile in Milano seleziona impiegati per predisposizione atti con esperienza. Corriere 793-XZ - 20138 Milano SPEDIZIONI internazionali ricerca per proprio ufficio Milano responsabile con provata esperienza traffico aereo. Richiesto ottimo inglese, conoscenza commerciale, operativo, predisposizione con filiali estere. portafoglio clienti gradito. CP 1472 16121 Genova Centro. 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Del resto la carne di maiale è la preferita anche dai tedeschi. 5 Che cos’è questa «rintracciabiC’è tutta una normativa, stabilita in Europa nel 2005, per costruire la carta d’identità di quello che mangiamo (nel grafico a sinistra l’esempio delle uova). Si tratta di un codice a barre col quale è possibile risalire a ogni passaggio relativo a produzione, lavorazione e distribuzione. Ieri, da Berlino, è stata messa in rete la notizia che un software gratuito per smartphone, denominato Barcoo, è in grado di decifrare rapidamente il luogo di provenienza, per esempio, di un uovo facendoci sapere se viene o no da uno degli allevamenti incriminati. Su quello forse possiamo stare tranquilli. La diossina si misura in picogrammi, ossia in miliardesimi di grammo. Due picogrammi di diossina al chilo sono tollerati. Le eccedenze — anche di 200 volte il limite — sono in genere tollerate dall’organismo. Per avvelenarsi bisognerebbe mangiare carne alla diossina di continuo e per anni. Tenga conto che i limiti per gli alimenti sono sempre bassissimi proprio per avere maggiori margini di sicurezza. Questo non significa che i tedeschi di quella ditta, se è vera l’accusa, non siano dei mascalzoni. 1 IMPIEGATI È possibile immaginare una tavola con alimenti privi di diossina? lità» di cui parla Fazio? 2 OFFERTE DI COLLABORAZIONE della Verkest di Gand, in Belgio). 3 2 E il danno della salute? RESPONSABILE amministrativo gestione autonoma area amministrazione finanza, attività riorganizzative, rilancio aziendale. Inglese, francese 347.63.67.628. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. OSCAR LANCINI SINDACO DI ADRO (BS) come deciso dal giudice». La replica: «Ho fatto ricorso» IL FATTO DEL GIORNO GIORGIO DELL’ARTI 35 R VALGARDENA ORTISEI APPARTAMENTI LIBERI mo•VENDESI no-bilo-trilocali in complesso residenziale alta qualità. Posizione prestigiosa. SRL: 335.67.58.813. www.habi•HABIT timmobilien.it COMPRAVENDITA 7.1 A abbracciata passeggiata mare prima di Portovenere alloggio restaurato 100 metri porticciolo, termoautonomo euro 164.900,00 www.immobiliare5terre.com 0187.92.09.70. A Courmayeur, vacanze alla portata di tutti. Appartamenti nuovi in elegante resort affacciato Monte Bianco. Da 159.000 euro. 030.91.40.277. A Ponte di Legno. Affare non per tutti! solo euro 9.000 anticipo + 389 mutuo, sciccosissimo villino vicino impianti sky. Giardino panoramico, termoautonomo, camino. 030.99.14.698. ABBAGLIANTE vista golfo Salò, mansarda travi legno in cascinale ristrutturato. Euro 29.000 + piccolo mutuo arredata. 030.91.40.277. 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Se il governo al-Maliki servirà il popolo e la sua sicurezza, noi siamo con lui Dopo l’attacco del Pd («Centrodestra senza prospettive, è ora di guardare oltre Berlusconi», ha detto Bersani), il premier ha replicato: «Gli italiani sono in buone mani, possono guardare con sicurezza e ottimismo al futuro. Avanti con fiducia. La sinistra? Confusa e debole». Poi l’appello ai moderati: «Uniamo le forze del Ppe». DOPO IL NO ALL’ESTRADIZIONE Napolitano sulla vicenda Battisti «La nostra politica è mancata» «Non siamo riusciti a far comprendere a Paesi amici cosa sia stato il terrorismo e che forza sia servita per batterlo». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parla così del no all’estradizione di Cesare Battisti da parte del Brasile. «Forse — ha aggiunto — è mancato qualcosa nella nostra cultura e nella nostra politica». DURANTE UN COMIZIO A TUCSON Sparatoria in Arizona: 5 morti, grave deputata Strage durante un comizio a Tucson, in Arizona (nella foto Ap), negli Stati Uniti. Un 22enne, Jared Laughner, ha sparato uccidendo 5 persone (compresi un giudice e una bimba) e ferendo la deputata democratica Gabrielle Giffords (nel tondo, foto Reuters), 40 anni, nota per le idee pro-aborto e obiettivo dell’attacco. La Giffords, colpita alla testa, è stata operata ed è in condizioni disperate. Almeno 12 gli altri feriti: la polizia ha bloccato il killer. Obama: «Tragedia indicibile». LA FOLLIA DI UNA MAMMA A FIDENZA Uccide i due figli con la pistola e poi si ammazza: era depressa Ha preso la pistola d’ordinanza del marito, una guardia giurata, e ha sparato ai due figli, una bimba di nove mesi e un bimbo di 12 anni. Poi, con un colpo alla tempia, si è uccisa. La tragedia venerdì notte a Fidenza (Parma): Paola Caltabiano, 42 anni, soffriva di depressione. A dare l’allarme è stato il marito, svegliato dagli spari. AZIENDE CESSIONI E RILIEVI 12 SIAE SRL GRUPPI acquirenti interes•ABBIAMO sati ad investire tutti i settori ovunque. Telefono 02.89.28.06.00. 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Nel caso della 13enne spunta una lettera anonima spedita all’Eco di Bergamo. La polizia: «Non è vero» STEFANIA ANGELINI 1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d«Yara è nel cantiere Mapello. Ho paura». Ieri, a 43 giorni dalla scomparsa di Yara Gambirasio, queste parole sono tornate a scuotere l’intera comunità di Brembate Sopra (Bg), in ansia per le sorti della 13enne. Parole scritte su un cartoncino nero, con lettere colorate ritagliate, inviate da un anonimo alla redazione del quotidiano L’Eco di Bergamo, con il timbro del centro di smistamento postale di Milano Borromeo. La lettera invita a cercare ancora in quella grande area di 60 mila metri quadrati nel Bergamasco, ai confini tra Brembate Sopra e Mapello. Gli investigatori che da un mese e mezzo stanno lavorando per riportare a casa Yara, però, non prestano troppa attenzione al messaggio. «Quella zona — dice Gianpaolo Bonafini, dirigente della Mobile — l’abbiamo controllata in modo approfondito e più volte». Il cantiere al quale si riferisce l’anonimo, infatti, è il luogo chiave dell’inchiesta, RAJMONDA ZEFI UCCISA IN TOSCANA 2 3 1 Le ricerche per trovare Yara Gambirasio, nel cantiere vicino a Mapello (Bergamo): i carabinieri usano il georadar 2 Yara, 13 anni, scomparsa il 26 novembre 3 La lettera anonima recapitata all’Eco di Bergamo ANSA/LAPRESSE Le ricerche In quel punto i carabinieri sono arrivati per la prima volta il 29 novembre: da allora il cantiere è stato controllato e ispezionato per giorni e giorni. I pozzetti sono stati svuotati, le gettate di cemento analizzate in profondità con i georadar, ma sempre senza nessun risultato. «Gli investigatori torneranno lì — precisa Bonafini — solo se sarà ritenuto utile e d’intesa con i carabinieri». La lettera, spiega ancora il capo della Mobile, «è una tra le tante della valanga di segnalazioni anonime arrivate dopo la scomparsa della ragazzina». Una di queste, scritta da una medium e indirizzata alla madre di Yara, era stata intercettata e sequestrata a Genova nel mese di dicembre. «Per noi — ha detto il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi — quello di Yara non è più un caso di polizia giudiziaria, è qualcosa di più. Noi lavoriamo perché vogliamo riportarla a casa, e ci riusciremo». Nel frattempo, le ricerche proseguono: ieri è tornato in azione il georadar, già utilizzato a Mapello, per scandagliare il sottosuolo nella zona dell’ex colonia elioterapica di Brembate Sopra, mentre altre squadre hanno cercato nei boschi della Maresana, alle porte di Bergamo. LA SPIEGAZIONE CASI SIMILI ANCHE NEGLI STATI UNITI E IN SVEZIA: LA FINE DEL MONDO NON C’ENTRA Gli uccelli morti? Colpa del troppo cibo s LE NUOVE FAMIGLIE: SVOLTA AMERICANA LA RICHIESTA PER L’AFFARE WIKILEAKS Gli Usa a Twitter «Consegnateci i dati di Assange» S Via padre e madre dal passaporto Le parole padre e madre non saranno più usate nei nuovi moduli americani per chiedere il passaporto: per adeguare le pratiche alle nuove famiglie, composte da genitori dello stesso sesso, nel formulario saranno usati i termini primo genitore e secondo genitore. «Miglioramenti fatti per dare una descrizione neutrale del genere», spiega il Dipartimento di Stato. Soddisfatti i movimenti gay, che da tempo chiedevano la modifica alle autorità Usa Julian Assange, 39 anni, fondatore di Wikileaks EPA ANDREA PUGLIESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dTwitter ha solo tre giorni per decidere se consegnare o no tutti i dati su Wikileaks. La richiesta arriva da un tribunale della Virginia, dove il governo degli Usa ha citato in giudizio il social network (con sede a San Francisco), chiedendogli le informazioni su messaggi, dati e nomi relativi a Julian Assange e tre persone associate al sito: il militare Bradley Manning (accusato di aver fornito i file ad Assange, sarà processato da una corte marziale e rischia fino a 52 anni di carcere), l’hacker olandese Rop Gonggrijp e il programmatore americano Jacob Appelbaum. «Se il governo iraniano avesse tentato di ottenere in modo coercitivo informazioni da giornalisti e attivisti di Paesi stranieri — ha commentato Assange, agli arresti domiciliari in Gran Bretagna — i gruppi in difesa dei diritti umani avrebbero alzato la voce». Secondo Assange, infatti, questa è la prova di come negli Usa sia in corso un’indagine segreta per spionaggio a suo carico. l’avventuroso di REINHOLD MESSNER 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Le 800 tortore ritrovate senza vita a Faenza uccise da un’indigestione 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dQualcuno aveva addirittura pensato ai primi segnali della fine del mondo, per una serie di combinazioni (la fine del calendario dei Maya, l’allineamento del Sole dopo 26 mila anni con il centro della Via Lattea o le profezie di Nostradamus) prevista per il 21 dicembre 2012. E le foto p Il Sudan va al voto tra le violenze E c’è pure Clooney In Sudan si vota da oggi a venerdì: il Sud decide se separarsi dal Paese con un referendum. Per colpa della scarsa alfabetizzazione, nella scheda ci sono due immagini: due mani serrate per il sì all’unità, una mano per l’indipendenza (nella foto Epa a sinistra). Il voto è stato già macchiato dal sangue: ci sono stati scontri e sono morti 9 militari e alcuni civili. E nel Paese africano c’è Clooney (nella foto Ap a destra): è impegnato in un progetto Onu per prevenire la guerra civile no stati trovati abbondanti tracce di semi, che hanno provocato lesioni al fegato. Una casualità, proprio come la pioggia di merli morti negli Usa: 5 mila in Arkansas, 500 nella Louisiana, tutti deceduti per la paura dei botti di Capodanno e per il grande freddo (stessa causa dei due milioni di pesci tamburo morti nel Maryland). Proprio come, per il panico causato dai fuochi di artificio, sarebbero morti anche più di cento corvi trovati a terra a Falkoeping (Svezia). Insomma, la fine del mondo può ancora aspettare. Almeno un altro paio di anni. invece, come confermano esperti e scienziati, quella che ha legato la moria di tortore a Faenza (Ravenna) alle morti di uccelli in Usa e Svezia è solo una triste casualità. Indigestione Come sottolineato dal Corpo Forestale dello Stato, i primi esami necroscopici su alcune delle carcasse delle circa 800 tortore trovate morte non lasciano dubbi: squilibrio digestivo per eccesso di un particolare cibo (i semi di girasole, di cui le tortore sono ghiotte) legato a un momento sfavorevole delle condizioni atmosferiche. Nel gozzo degli animali so- Le tortore morte a Faenza ANSA pug Salire l’Everest: d’inverno si osa A proposito di salite invernali in Himalaya, tornate d’attualità grazie a Simone Moro, ora impegnato al Gasherbrum II, nel 2010 non è stato celebrato come meritava il trentennale della prima ascensione dell’Everest nella stagione più fredda. Una grande impresa. Allora non si sapeva ancora come funzionava tatticamente una scalata in quelle condizioni estreme. Dopo si è capito che, almeno in Nepal e Tibet, l’inverno offre la possibilità di osare anche di più. I giapponesi Osamu Tanabe e Takahiro Yamaguchi, con lo sherpa Pemba Chorten, hanno fatto perfino la Sud del Lhotse. Tutt’altra cosa in Pakistan, i cui Ottomila sono più a Nord. Ma questo nulla toglie a Krzysztof Wielicki e Leszek Cichy, che nel 1980 realizzarono la prima invernale di un Ottomila scalando proprio quello più alto di tutti. Anche se ci furono polemiche, perché i cinesi s’erano inventati che l’inverno era finito il 15 febbraio, cioè da un paio di giorni. Stupidate. Sull’Everest ormai sono saliti in migliaia, ma d’inverno meno di dieci. In quello stesso 1980 realizzai la prima salita in solitario dell’Everest. Due anni più tardi tentai invano il Cho Oyu d’inverno proprio mentre il giapponese Yasuo Kato riusciva nella prima invernale dell’Everest da Nord, morendo nella discesa. Ma negli anni Ottanta la leadership sugli Ottomila, e non solo d’inverno, era dei polacchi. Una dozzina di grandissimi alpinisti in concorrenza fra loro. Spostarono i limiti. Jerzy Kukuczka era il più ambizioso, nel senso positivo: lui andava a realizzare i suoi sogni, senza tante chiacchiere. Ma prima della fine del decennio anche lui, come molti dei suoi compagni, morì. Era sulla Sud del Lhotse. Solo. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA ALTRI MONDI di nuovo sulla breccia: il rapper ha venduto più fEminem di tutti negli Stati Uniti nel 2010 (3,4 milioni di dischi) e 37 R EMINEM CANTANTE E ATTORE tornerà a recitare nel thriller «Random acts of violence» s TELEVOTO SOSPESO VIA AI RIMBORSI Caos al Grande Fratello Tra bestemmie e insulti MILANO DA VEDERE S Dieci anni di iTunes La musica è rinata Il 9 gennaio 2001 è arrivato sul web il software Apple Il dj Linus: «Con le canzoni adesso ci si diverte di più» FILIPPO CONTICELLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dDieci anni fa quella «i», sempre minuscola, sembrava ancora un po’ naif. Una chiccheria tecnologica per pochi, prima che la novità travolgesse la musica (e s’infilasse nelle orecchie). Oggi iTunes, piattaforma che gestisce file musicali targata Apple, compie dieci anni e quel 9 gennaio 2001 è una data da libri di storia. Ha diviso un’epoca: nell’avanti-iTunes c’era la solita (e solida) industria discografica, nel dopo-iTunes gli album sanno tanto di antiquariato e i singoli scaricati si portano sempre nelle orecchie. Strategia studiata: nell’ottobre del 2001 nasceva l’iPod, killer dei vecchi walkman e lettore digitale portatile, e due anni dopo l’iTunes Music Store, il negozio online per comprare singoli e album. Cambiamento epocale e numeri da mal di testa: oggi i brani disponibili sono oltre 14 milioni e in dieci anni ne sono stati venduti circa 11 miliardi e 700 milioni. E non ci si ferma alla musica: col tempo iTunes ha permesso di scaricare applicazioni, giochi, film e serie tv. A metà strada Una rivoluzione così cambia la vita e, per qualcuno, anche il lavoro. Linus, direttore di Radio Deejay, Capital e m2o, negli ultimi dieci anni di mega-aggiornamento digitale ha visto cambiare la musi- 11,7 miliardi le canzoni scaricate Oggi su iTunes ci sono in vendita oltre 14 milioni di canzoni: in dieci anni, nel negozio online marchiato Apple sono stati venduti la bellezza di 11 miliardi e 700 milioni di brani ca sotto gli occhi. «È strano, ma gli orizzonti musicali si sono ristretti e allargati insieme — racconta —. Con iTunes la fruizione è più semplice e stratificata: se avessi 18 anni adesso mi divertirei di più». Tutto è a portata di click e non è necessariamente un bene: «Ora è la musica che insegue te, spesso non si afferra il senso di un album e la fine della vecchia discografia è un dato di fatto», continua Linus. Insomma, questione di forma mentis: «Se ragiono con quella di un uomo della mia età penso che tutto è negativo, con quella di mio figlio direi che tutto è positivo. Meglio fermarsi a metà strada». Mele In quel gennaio del 2001 è partito un decennio di innovazioni: da iTunes, passando per le declinazioni di iPod e Mac, fino agli ultimi nati, l’iPhone nel 2007 e l’iPad nel 2010. Steve Jobs, boss della Apple, si era fatto una domanda e dato una risposta: «S’innamoreranno della "mela"? Se sì, il resto verrà da sé». Il tempo ha dato la sua sentenza, così è nata una filosofia e Linus ne è diventato seguace: «Ho "mele" in tutti i cassetti, sono oggetti che aiutano a condividere. Ma a furia di semplificare, ci si impigrisce un po’: il rischio è la superficialità e la schiavitù da marchio». È il solito problema di equilibrio che vale anche per l’anno nuovo. Intanto, il 2011 non sembra partito male per Jobs: nel nuovo Mac App Store (un negozio virtuale per i computer Apple) sono state scaricate in un giorno un milione di applicazioni. Di questi tempi le chiccherie sono per tutti. Le città dell’anno Milano è tra le città più amate dal «New York Times». Il celebre quotidiano ha piazzato il capoluogo lombardo al quinto posto nella lista dei luoghi da visitare nel 2011, l’unico segnalato per l’Italia. Secondo il Times newyorchese, il Duomo liberato dalle impalcature, ma anche diverse novità nel campo della moda, rendono la città «da vedere». Citati anche il Museo del Novecento, aperto al palazzo dell’Arengario, e le ex fabbriche trasformate in gallerie d’arte e studi di design Il Grande Fratello nel caos. Dopo il caso della bestemmia condonata (con relative polemiche del mondo cattolico), l’undicesima edizione del popolare reality show di Canale 5 (nella foto Olympia) si ritrova di nuovo in mezzo ai «guai». Che hanno portato alla cancellazione del televoto per le eliminazioni. «A causa di un deprecabile episodio accaduto all’interno della Casa nelle ultime ore — si legge in un comunicato dell’ufficio stampa del GF — è stato annullato il televoto settimanale. La vicenda verrà spiegata in ogni dettaglio nella puntata del programma di lunedì 10 gennaio in prima serata. Tutti i telespettatori che hanno partecipato al televoto saranno integralmente rimborsati». Sembra che Canale 5 abbia preso questa decisione forte perché, come si legge su alcuni forum di fan del reality su Internet, il toscano Pietro, in nomination insieme a Olivia e Giuliano, avrebbe bestemmiato diverse volte. Domani sera, in diretta, si saprà di più. SANREMO PARLA IL CONDUTTORE Morandi: «Ho lottato per la Canalis e Belen» A oltre un mese dall’inizio del festival di Sanremo, in programma dal 15 al 19 febbraio, è tornato a parlare il conduttore Gianni Morandi. «Ho lottato per avere Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez (nella foto Ansa) all’Ariston. Con Luca e Paolo formeremo una squadra fortissima», ha detto al settimanale Gente. Poi, ha espresso un desiderio: «Vorrei Joan Baez tra gli ospiti, interpretò "C’era un ragazzo" e "Un mondo d’amore", sarebbe emozionante cantare insieme dopo tanti anni». Intanto, il Secolo XIX ha svelato che Morandi, con Belen ed Elisabetta, avrebbe dovuto andare in visita ai nostri soldati in Afghanistan nel giorno della Befana. L’idea non si è concretizzata per la morte di Matteo Miotto, l’alpino ucciso nella valle del Gulistan il 31 dicembre. Per il quotidiano, l’idea della visita era del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha invece dichiarato: «Tutto è partito dalla Rai e io, contattati i comandanti, avevo dato l’ok. Vedremo se si potrà riproporre in futuro». NOVITÀ ELETTRONICHE GLI OGGETTI DEI DESIDERI Tablet e tv in 3D: così la tecnologia cambierà il futuro CARLO ANNESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dIn questi giorni a Las Vegas è più facile trovare un tablet che un taxi. Ce ne sono di tutti i tipi e le marche, ma nessuno, battute a parte, sembra in grado di «uccidere» l’iPad, la tavoletta di Apple che da aprile si è imposta sul mercato tecnologico al contempo come oggetto di culto e di uso quotidiano. Ne sono stati già venduti 13 milioni, oltre a diverse migliaia di Samsung Galaxy, e per il 2011 è previsto il traguardo dei 50 milioni: in attesa di un iPad 2, di cui si vocifera da tempo, e del prossimo lancio del PlayBook di Blackberry, i concorrenti non possono che contendersi il secondo posto. Android Al Ces, la mega fiera dell’elettronica di consumo in corso appunto a Las Vegas, è stata presentata una dozzina di modelli, divisi tra due sistemi operativi: Android 3.0 «Honeycomb», realizzato da Google per dare stabilità alla versione 2.2, e Windows 7. Nel primo gruppo ci sono, tra gli altri: Motorola Xoom (schermo da 10.1 pollici, in vendita da marzo), Acer Iconia Tab A500; gli Asus Transformer (da aprile, da 399 a 699 dollari) e MeMo (7 pollici, 499-699 dollari). Nel secondo: HP Slate (8.9 pollici, a marzo in Usa), Asus EP 121 (12.1 pollici), Msi Wind Pad 100W (da marzo, 499 dollari). Con loro, due ibridi: il Samsung TX100 (10.1 pollici, Windows 7, 1 kg di peso) con tastiera fisica a scomparsa, e il Lenovo LePad convertibile in netbook. A Las Vegas c’è anche molto altro, compresa qualche idea bizzarra. Una, non a caso, è stata presentata da Lady Gaga: occhiali da sole con dentro una fotocamera e due schermi da 1.5 pollici che catturano immagini Il Samsung TX100: uno dei nuovi tablet con tastiera a scomparsa AP Lady Gaga presenta a Las Vegas occhiali e videocamera Polaroid AP Lo smartphone Motorola Atrix: ha il processore dei pc REUTERS Lo stand Toshiba al Ces, con le TV 3D che non richiedono occhiali AFP e video. Con una fotocamera digitale e una ministampante senza fili, sono prodotti da Polaroid, che tenta il rilancio con l’effetto popstar. C’è invece chi pensa a toglierli, gli occhiali, per vedere la tv in 3D: da aprile, Toshiba venderà schermi da 56 e 65 pollici con visione stereo che non richiederanno più lenti speciali. una tecnologia che oscura a intervalli regolari le linee pari e dispari delle immagini crea agli occhi dell’utente un effetto tridimensionale. Proprio tra i cellulari avanzati ci sono le novità più interessanti. Come il Motorola Atrix: già pronto per il 4G, la rete mobile superveloce, funziona con un processore dual core (quello che si monta nei pc), si collega alla tv e a uno schermo da 10 pollici. Potendo tenere tutto in tasca, avremo ancora bisogno dei computer? Smartphone Il 3D è la tendenza del momento. LG la adotta su uno smartphone da 4.3 pollici: SUPERENALOTTO LOTTO BARI 88 10 28 11 51 CAGLIARI 44 47 39 FIRENZE 84 21 37 17 42 GENOVA 43 72 88 13 63 MILANO 15 18 23 81 NAPOLI 66 34 31 72 37 PALERMO 57 30 36 72 26 ROMA 14 30 88 36 49 TORINO 69 20 18 60 49 VENEZIA 57 NAZIONALE 86 12 41 11 18 4 63 3 3 10 79 18 ESTRAZIONI DELL’8 GENNAIO La combinazione vincente 26 68 73 75 76 86 (Jolly: 71; Superstar: 83) Nessun vincitore con punti 6 (il jackpot è di e 3.300.000) Nessun vincitore con punti 5+. Ai 9 vincitori con punti 5 e 56.602,45. Ai 1.163 vincitori con punti 4 e 438,02. Ai 47.639 vincitori con punti 3 e 21,38. QUOTE SUPERSTAR: Al vincitore con 5 e 1.415.061,25. Ai 5 vincitori con 4 e 43.802. Ai 204 vincitori con 3 e 2.138. Ai 3.337 vincitori con 2 e 100. Ai 23.658 vincitori con 1 e 10. Ai 56.690 vincitori con 0 e 5. MONTEPREMI DI CONCORSO: e 3.396.146,89 10 E LOTTO - Numeri vincenti 3 10 14 15 18 20 21 28 30 34 39 43 44 47 57 66 69 72 84 88 38 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA dite la vostra LETTERE ALLA GAZZETTA Perché questa Juve merita tempo e pazienza Risponde Andrea Monti Caro Alessandro, anzitutto grazie: fa piacere ricevere la lettera di un tifoso che, in un IL TEMPO Io, moglie vi racconto il calcio disperato di Lega Pro momento di difficoltà, sostiene la propria squadra con parole pacate e piene di speranza anziché sparare a zero, e magari a vanvera, come purtroppo accade sovente nel bar sport Italia. Quanto al merito sono assolutamente d'accordo con lei. La dirigenza della nuova Juventus ha raccolto un'eredità assai gravosa. In pochi mesi ha ricostruito dalle fondamenta una squadra comunque degna del blasone bianconero e, soprattutto, ha impostato un progetto tecnico e societario con un'identità chiara. Certo, ci sarebbe bisogno di tempo, di pazienza e di un pizzico di fortuna. Ma il tempo è disperatamente poco se si vuole ottenere almeno l'obiettivo Champions, la pazienza non è una virtù delle curve e la fortuna (almeno a giudicare dalla partita col Parma) non abbonda. Tuttavia le crisi possono tramutarsi in opportunità se sviluppano la voglia di lottare e aguzzano l'ingegno. Certo, di ingegno ce ne vorrà parecchio già sul mercato di gennaio visto che, in tempi di fair play finanziario, i soldi disponibili sono assai pochi rispetto all'era Lippi. Quello che farà la differenza sarà lo spirito di gruppo. La trasferta di Napoli non è l'ultima spiaggia. Tutti, dai tifosi ai giocatori — soprattutto bandiere della squadra come Del Piero e Buffon — sono chiamati a dare una mano ad Agnelli, Marotta e Del Neri. E a crederci come ci crede lei, caro lettore. Cara Gazza ti parlo di questo nuovo progetto targato Juve. Tanto per iniziare faccio i complimenti alla società per aver scelto un allenatore con la giusta esperienza e un dirigente che di calcio ne capisce, detto questo è doveroso parlare di come dopo una sconfitta tutti ci diano già per finiti quando non è così. La Juve sta iniziando un progetto e ha bisogno di tempo (l'unica vera cosa che alla Juve di oggi manca veramente). Ricordo con simpatia che quando nel 1994 un signor nessuno chiamato Lippi venne alla Juve e aprì un progetto serio, fu ricompensato subito con lo scudetto e da lì iniziò una serie incredibile di vittorie. Caro Gigi a te non chiediamo di vincere ma almeno di riaccendere in noi la voglia di lottare e di credere. P.s. continua così Alessandro Ferri, Torino INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: [email protected] Sono la moglie di un giocatore di Seconda divisione. Mi chiedo come mai nessun giornale sportivo si occupi della disperata condizione dei giocatori di questa categoria, che da mesi e mesi non percepiscono gli stipendi (irrisori tra l'altro) da società di calcio ormai sull'orlo del fallimento. Siamo famiglie di cui nessuno si occupa, famiglie con figli e mutui da pagare che purtroppo sono sull'orlo del lastrico. Famiglie che hanno già fallimenti di società alle spalle e che quindi hanno già perso soldi che la Lega Pro purtroppo dopo 2 anni non riesce ancora a rimborsarci. Mi chiedo: allora a cosa servono le fidejussioni se poi questi soldi non vengono restituiti ai giocatori? Sicuramente nessuno si occupa di giocatori di serie C, ma in quanto persone dovrebbero avere almeno gli stessi diritti di un lavoratore qualsiasi. La Lega continua ad accettare presidenti che hanno alle spalle già diversi fallimenti, senza un minimo di garanzia. Abbiamo passato un Natale senza uno straccio di stipendio (stipendi che se sei fortunato ammontano a 2000 euro mensili), stipendi che certamente non vengono percepiti tutti i mesi, stipendi che forse perderai completamente perché la Lega non si occupa affatto dei suoi tesserati. Perché continuare ad accettare in Lega Pro squadre che non possono permettersi di pagare nemmeno la prima mensilità? Se fosse facile trovare un qualsiasi altro lavoro, saremmo ben lieti di scappare da questo malato, falso mondo del calcio. Simona Galante moglie di un invisibile Risponde Ruggiero Palombo Testimonianza cruda e tema complesso. Come già avviene per la Serie B, quelli della Lega Pro sono campionati «assistiti». Cosa si intende con questo aggettivo? Che producono in termini economici assai meno di quello che costano. Mediamente un campionato di Prima divisione costa ad ogni società non meno di un milione e mezzo di euro e uno di Seconda non meno della metà, mentre le entrate, tra annessi e connessi, non raggiungono che in casi rarissimi il mezzo milione di euro. Il presidente della Lega Pro Mario Macalli preme per l’immediato blocco dei ripescaggi: se le attuali 85 società diventassero al più presto non più di 60, già sarebbe un passo avanti. Ma il nodo, come è sottolineato anche dagli interrogativi pieni di accorato buon senso posti dalla signora Galante, risiede altrove, al momento dell’iscrizione al campionato di competenza. Oggi basta una fidejussione di 400.000 euro per la Prima divisione e di 200.000 per la Seconda (fino all’estate 2009 erano sufficienti 100.000 euro) e la prova contabile di stipendi e Irpef pagati fino all’aprile della stagione precedente per Domani Il Sole oggi In Europa Milano Sole 0 Aosta 2 2 4 Trieste Milano 3 4 7 0 Londra Berlino 8 Neve Firenze Perugia 7 13 6 16 3 Tramonta 8.02 16.59 Sorge Tramonta 7.37 16.58 Milano Roma Sorge Tramonta 8.01 17.00 Sorge Tramonta 7.37 17.00 La luna 8 Madrid Istanbul Nuova Ultimo quarto Roma Lisbona LAquila Nebbia Sorge Parigi Ancona 9 14 Roma Il Sole domani Mosca Bologna 8 Genova Temporali Stoccolma 7 11 Venezia 7 Torino Pioggia Te Oslo Trento Nuvoloso Coperto A causa di uno spiacevole errore tecnico, sulla Gazzetta di ieri, sabato 8 gennaio, era riportata l’indicazione del prezzo a e 1,5. In assenza del supplemento settimanale SportWeek, il giornale invece costava e 1. Chiediamo scusa ai lettori. www.meteo.it Oggi 1 La Gazzetta e il prezzo sbagliato a cura del Centro Epson Meteo LEGENDA Rovesci vedersi automaticamente iscritti. Che poi un presidente non abbia a quel punto più nemmeno i soldi per pagare il primo mese di stipendi, son conti che si faranno dopo, tra una messa in mora e un fallimento (nella foto una protesta dei giocatori del Catanzaro, Seconda Divisione in crisi da tempo. E’ chiaro che si tratta di un sistema malato e sbagliato. Dovrebbe partecipare solo chi può dimostrare di poter coprire le spese dell’intero campionato, a cominciare dal monte-ingaggi. Altrimenti, meglio accomodarsi fuori, a costo di vedere dimezzate anche quelle 60 ipotetiche società. Abete, Macalli e Campana a parole si dichiarano tutti d’accordo sulla necessità di garantire la certezza di quei 2000 euro di stipendio al mese (ma saranno poi davvero tali? L’Aic dice di sì, la Lega Pro ne dubita): ebbene, si diano una mossa. Le tante «mogli invisibili» della vecchia serie C lo pretendono. Atene 26 Gennaio 3 Febbraio Primo quarto Piena 12 Gennaio 19 Gennaio 4 15 ROMA VENTI: 8 17 Deboli Moderati Campobasso Bari 8 13 Dopodomani 4 18 Napoli Potenza 6 17 8 15 Forti Molto forti Cagliari Catanzaro 10 18 Le temperature ieri in Italia Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari min max 12 5 1 4 0 6 17 8 6 17 5 18 Campobasso Catania Firenze Genova LAquila Milano Napoli Palermo min max 8 7 10 7 1 2 5 10 11 21 15 14 15 3 18 19 Perugia Potenza Reggio Calabria Roma Torino Trento Trieste Venezia min max 7 7 9 8 1 0 6 2 14 14 16 17 3 2 9 6 8 15 MARI: Reggio Calabria Palermo Calmi 11 18 11 20 Catania Mossi 8 22 Agitati S.p.A. 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Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 10,50; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20/Kr. 80; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,00. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA 39 R TV E RADIO I FILM DI STASERA Amore senza... L’eletto People I know Le Crociate La casa sul lago... La mia vita è... sDi M. Campbell, con C. Owen. sDi G. Nicloux, con M. Bellucci sDi D. Algrant, con A. Pacino sDi R. Scott, con O. Bloom (Usa, sDi A. Agresti, con S. Bullock sDi G. Chadha, con G. Groome (Usa, 2003) La vita di una ricca americana viene sconvolta dall’incontro con un medico ribelle (Fra, 2006) Laura andrà fino in Mongolia per ritrovare il figlio adottivo che è stato rapito... (Usa, 2002) Un addetto alle pubbliche relazioni di New York in declino è testimone di un delitto 2005) Francia 1184: Balian scopre di essere figlio di un cavaliere e così parte per Gerusalemme (Usa, 2005) Alex e Cate riescono a comunicare attraverso una misteriosa cassetta delle lettere (Usa, 2008) Una ragazzina di 14 anni scrive in un diario tutti i segreti e anche le prime cotte DRAMMATICO La7, alle 21.30 THRILLER Rai 4, alle 21.10 DRAMMATICO Rai Movie, alle 21 STORICO Iris, alle 21 DRAMMATICO Cinema Emotion, alle 21 COMMEDIA Sky Cinema Family, alle 21 RADIO IN CHIARO RAIUNO RAIDUE TG1 - L.I.S. MAGICA ITALIA LINEA VERDE SANTA MESSA LINEA VERDE TELEGIORNALE - TG1 DOMENICA IN L' ARENA DOMENICA IN - AMORI DOMENICA IN...ONDA TG1 L' EREDITÀ TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI ROSSELLA Fiction 23.30 SPECIALE TG1 0.35 TG1 - NOTTE 1.00 APPLAUSI 1.25 TG1 - NOTTE 2.15 SETTE NOTE 7.00 8.55 10.40 11.30 7.00 9.35 10.00 10.55 12.20 13.30 14.00 15.50 16.15 16.30 18.50 20.00 20.40 21.30 13.00 13.45 17.05 18.05 19.05 19.35 20.30 21.00 22.35 1.20 2.35 3.35 CARTONI ANIMATI TELEFILM A COME AVVENTURA MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO - MOTORI QUELLI CHE IL CALCIO E... STADIO SPRINT RAI SPORT 90° MINUTO STRACULT PILLOLE IL PUMA TG2 -20.30 CASTLE Telefilm RAI SPORT - TG2 PROTESTANTESIMO E.R. MEDICI IN PRIMA LINEA SECONDO CANALE RAITRE 7.35 11.00 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 15.05 18.00 19.00 20.00 20.10 21.30 23.20 23.35 0.35 1.45 TELEFILM TGR ESTOVEST TG3 - RAI SPORT TELECAMERE RACCONTI DI VITA PASSEPARTOUT TG REGIONE - TG3 ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO PER UN PUGNO DI LIBRI TG3 - TG REGIONE BLOB CHE TEMPO CHE FA ELISIR Attualità TG3 - TG REGIONE L'ALMANACCO DEL GENE GNOCCO TG3 - TELECAMERE FUORI ORARIO CANALE 5 6.00 8.00 8.50 10.00 12.40 13.00 13.40 14.00 18.50 20.00 20.40 21.30 0.45 1.45 2.25 3.10 5.00 PRIMA PAGINA TG5 - MATTINA LE FRONTIERE DELLO SPIRITO AL DI L 0064EL LAGO GRANDE FRATELLO TG5 GRANDE FRATELLO IL TEMPO DELLE MELE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA DOMENICA STASERA CHE SERA! Varietà TERRA TG5 - NOTTE NATI IERI TG5 - NOTTE GRANDE FRATELLO ITALIA 1 RETE 4 7.00 CARTONI ANIMATI 10.25 TEEN TITANS 10.45 SCOOBY - DOO AND THE GOBLIN KING 12.25 STUDIO APERTO 13.00 GUIDA AL CAMPIONATO 14.00 ROBIN HOOD LA LEGGENDA 16.10 MOWGLI - IL LIBRO DELLA GIUNGLA 18.30 STUDIO APERTO 19.00 MR BEAN 19.35 THE MEDALLION 21.25 WILD - OLTRENATURA Documenti 0.30 SATURDAY NIGHT LIVE 1.50 GUNMEN DOPPIA AZIONE 3.40 DEXTER 4.35 BLACK DONNELLYS 7.00 9.25 10.00 11.00 11.30 12.00 13.20 13.55 14.50 16.50 18.55 19.35 21.30 23.20 1.25 1.50 3.50 5.00 TELEFILM EMILIA ROMAGNA S. MESSA PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE MELAVERDE PIANETA MARE DONNAVVENTURA I DUE VIGILI HUDSON HAWK IL MAGO DEL FURTO TG4 - TELEGIORNALE IL RITORNO DI COLOMBO IL COMANDANTE FLORENT Telefilm CONTRO CAMPO TG4 NIGHT NEWS MORTI DI SALUTE L'ULTIMO AGGUATO IERI E OGGI IN TV FILM SUL DIGITALE TERRESTRE LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE PREMIUM IN DIRETTA 15.05 LA PRIMA COSA BELLA PREMIUM CINEMA 16.05 BANDITS STEEL 17.15 IL TEMPO DEI CANI PAZZI PREMIUM CINEMA 18.10 CATWOMAN STEEL 18.55 300 PREMIUM CINEMA 21.00 LUCIGNOLO PREMIUM CINEMA 21.00 SPRING BREAKDOWN MYA 22.45 IO & MARILYN PREMIUM CINEMA 22.45 HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE JOI 22.45 BIG FAT LIAR STEEL CALCIO 12.30 SAMPDORIA - ROMA Serie A. Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1, Dahlia Sport e MP Calcio 14.30 LUMEZZANE SALERNITANA Lega Pro. Prima Divisione. Girone A. Conto TV 1 15.00 LAZIO - LECCE 11.45 SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO - AIR AVELLINO Serie A. Sky Sport 3, Sky Calcio 1, Dahlia 1 Calcio e MP Calcio 2 16.00 LIOMATIC UMBERTIDE ERG PRIOLO 15.00 MILAN - UDINESE 15.00 PARMA - CAGLIARI Coppa Asia. Eurosport 2 FA Cup. Terzo turno. Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 10 15.00 BARI - BOLOGNA Serie A. Sky Calcio 2, Dahlia Sport e MP Calcio 1 15.00 CESENA - GENOA Serie A. Sky Calcio 8, Dahlia 5 Calcio e MP Calcio 5 15.00 CHIEVO - PALERMO Serie A. Sky Calcio 4, Dahlia 3 Calcio e MP Calcio 4 15.00 FIORENTINA - BRESCIA OROSCOPO Serie A1 femminile. Rai Sport 1 17.00 AGET IMOLA FASTWEB CASALE 15.30 GIAPPONE - GIORDANIA MONFERRATO FA Cup. Terzo turno. Sky Calcio 10 15.00 CATANIA - INTER Serie A maschile. Sky Sport 2 Serie A. Sky Calcio 5 e Dahlia 2 Calcio 14.30 MANCHESTER UNITED - 17.00 LEICESTER CITY MANCHESTER CITY LIVERPOOL Serie A. Sky Calcio 7 e MP Calcio 6 BASKET Serie A. Sky Calcio 3, Dahlia 4 Calcio e MP Calcio 3 18.30 ARABIA SAUDITA SIRIA Coppa Asia. Eurosport 2 19.00 REAL MADRID VILLARREAL Liga. Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 9 20.45 NAPOLI - JUVENTUS Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 1 e MP Calcio 21.00 LEVANTE - VALENCIA Serie A. Sky Calcio 6 e MP Calcio Lega Due maschile. Sportitalia 2 18.15 CANADIAN SOLAR BOLOGNA LOTTOMATICA ROMA Serie A maschile. Sky Sport 2 20.30 SIGMA BARCELLONA UMANA VENEZIA Lega Due maschile. Rai Sport 1 3.00 PORTLAND TRAIL BLAZERS - MIAMI HEAT NBA. Sportitalia 2 BIATHLON 15.30 COPPA DEL MONDO Partenza in linea maschile. Da Oberhof, Germania. Eurosport 18.15 COPPA DEL MONDO Liga. Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 2 BILIARDO 16.15 MASTERSIT CITY Da Londra. Eurosport 21.15 MASTERSIT CITY Da Londra. Eurosport CICLOCROSS 12.00 CAMPIONATI ITALIANI Da Roma. Rai Sport 2 COMBINATA NORDICA 10.00 COPPA DEL MONDO HS 134. Da Schonach, Germania. Eurosport FOOTBALL 19.00 KANSAS CITY CHIEFS BALTIMORE RAVENS Playoff NFL. Dahlia Sport e ESPN America 22.30 PHILADELPHIA EAGLES GREEN BAY PACKERS Playoff NFL. Dahlia Sport e ESPN America 3.00 Partenza in linea femminile. Da Oberhof, Germania. Eurosport BOSTON COLLEGE NEVADA NCAA. Kraft Fights Hunger Bowl. ESPN America FRECCETTE 19.00 MONDIALE LA 7 7.00 7.30 9.55 10.40 12.30 13.30 13.55 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.30 23.55 0.10 2.15 11.30 AFRICA OPEN Pga European Tour. Sky Sport Extra PALLANUOTO 18.00 BUDVA - PRO RECCO 10.30 COPPA DEL MONDO 1ª manche Slalom maschile. Da Adelboden, Svizzera. Rai Sport 1 11.30 COPPA DEL MONDO Super G femminile. Da Zauchensee, Austria. Eurosport e Rai Sport 1 Music & Sports Alle 14, la domenica sportiva è insieme a Stefano Bragatto (nella foto) e Gabriella Mancini, con ospiti e collegamenti Tour de Ski. 9 km tecnica libera femminile. Dalla Val di Fiemme. Eurosport e Rai Sport 1 14.30 COPPA DEL MONDO Tour de Ski. 9 km tecnica libera maschile. Dalla Val di Fiemme. Eurosport 2 e Rai Sport 1 SNOWBOARD 17.00 COPPA DEL MONDO Slalom. Da Bad Gastein, Austria. Eurosport 2 13.45 COPPA DEL MONDO SCI ALPINO Radio Monte Carlo 12.45 COPPA DEL MONDO SALTO CON GLI SCI HS 205. Da Harrachov, Repubblica Ceca. Eurosport Oggi alle 14 su Radio 105, si parla di sport: tra gli ospiti di Fabiana, Vincenzo Nibali e Dino Meneghin (nella foto) SCI DI FONDO RALLY 7ª Tappa. Eurosport 105 Sport 2ª manche Slalom maschile. Da Adelboden, Svizzera. Eurosport 2 e e Rai Sport 1 Eurolega maschile. Sportitalia 2 20.45 DAKAR OMNIBUS TG LA7 M.O.D.A. TOTÒ DI NOTTE CUOCHI E FIAMME TG LA7 DIANE UNO SBIRRO IN FAMIGLIA CUORE D’AFRICA LOCH NESS CHEF PER UN GIORNO TG LA7 IN ONDA AMORE SENZA CONFINI Film TG LA 7 DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO IL MONDO DEI MIRACOLI 13.30 COPPA DEL MONDO Finale. Dall’Inghilterra. Eurosport GOLF Radio 105 TENNIS 12.30 ATP CHENNAI Virgin Radio Music History Oggi Paola Maugeri ci parla dei Depeche Mode (nella foto, il leader Dave Gahan), e della loro hit Walking In My Shoes Finale. SuperTennis VOLLEY 11.30 PINETO - GELA Serie A2 maschile. Sportitalia 2 18.00 ACQUA PARADISO MONZA BRIANZA CASA MODENA Serie A1 maschile. Rai Sport 1 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 Ariete 6 Toro 7+ Gemelli 5,5 Cancro 7,5 Leone 5,5 Vergine 5,5 Occorre selezionare. Impegni, inviti, progetti. Perché troppa carne al fuoco non si cuoce. La carne però arde, intimally e clandestinally… Un bel senso di complicità caratterizza il lavoro, le amicizie, il rapporto con chi amate. La fortuna occhieggia, voi siete meno sfigolagnosi. Marò, avete un umore che trasmette gioia come il funerale di Ciu En Lai. Ripigliatevi, non addentate, evitate gli azzardi. Anche economici. IL MIGLIORE Si parte con gioia, oggi. Ma, pure restando dove siete, la domenica sarà OK per lavoro, amore, sport. Ed esigenze sudombelicali. Uau… Si scatenano temporali su amore e rapporti. E voi diventate simpatici come una prostatite. Non cedete all’impulso, controllatevi, fornicate. Confrontarvi con gli altri sarà utile. Ma senza lanciarvi alabarde e tegami, bensì dialogando. Non è una domenicona, comunque. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 Bilancia 7- Scorpione 7+ Sagittario 5,5 Gli impegni domenicali vengono espletati con rigore e puntiglio. E lo shopping propone occasioni super. Sport vincente, ormoni magnum. Creatività ed estro e vigore fisico vi consentono la vittoria su ogni campo. Siete pure fantasiosamente suini, cosa che verrà muy apprezzata. Non è giornata, meglio dirlo subito. Perché impicci e rogne s’accavallano, l’umore non vi sostiene e la gente rompe. Non reagite da matti. LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Capricorno 7+ LIONEL MESSI Acquario 7 Pesci 7+ Potete chiedere e ottenere molto. In fatto di soldi, di lavoro e pure d’amore. Perché la vostra favella incanta. E il sudombelico di più. Il trequartista argentino del Barcellona è nato a Santa Fe il 24 giugno 1987 (Cancro) C’è più serenità. E ciò che avete seminato comincia a prendere un’ottima forma. Il vigore aumenta, ormoni e papille s’associano, voi cuccate. Luna nel vostro segno, responsabile di trovate magiche. E utili pure al lavoro. Temperatura amorosa bassa, ma quella suina è muy elevata. 40 R DOMENICA 9 GENNAIO 2011 LA GAZZETTA SPORTIVA