Gazza - intro

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Gazza - intro
P
GAZZATEO TORNA (ORE 18.45) CON IL MERCATO E I PERSONAGGI DELLA SERIE A
www.gazzetta.it
Domenica 9 gennaio 2011
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno LXVII - Numero 2
QUI JUVE STASERA A NAPOLI LA SFIDA FRA DUE SQUADRE IN CERCA DI RISCATTO
SERIE A
Delneri lancia Toni
«Vedrete, ci servirà»
PARTITE
Oggi (ore 15)
SAMPDORIA-ROMA (12.30)
BARI-BOLOGNA
CATANIA-INTER
CESENA-GENOA
CHIEVO-PALERMO
FIORENTINA-BRESCIA
LAZIO-LECCE
MILAN-UDINESE
PARMA-CAGLIARI
NAPOLI-JUVENTUS (20.45)
Caccia alla punta: Giuseppe Rossi oltre a Forlan
3 GRAZIANO E MALFITANO ALLE PAGINE 10 E 11
Luca Toni, 33 anni, al primo allenamento coi bianconeri LAPRESSE
RIECCOLI!
IBRA ETO’O
Lo svedese torna in
una gara delicata per
i rossoneri. A San Siro
arriva l’Udinese
di Di Natale. Sorpresa:
niente Gremio,
Dinho andrà
al Flamengo
BOCCI A PAGINA 2 3
4
PARMA
22
CHIEVO
21
CATANIA
21
BOLOGNA*** 21
FIORENTINA* 20
CAGLIARI 20
CESENA* 18
BRESCIA
15
LECCE
15
BARI
14
* una partita in meno; ** due partite in
meno; *** 1 punto di penalizzazione
Totti duro:
«Alla Roma
facce tristi»
Il capitano ancora in
panchina. Macheda
all’esordio con la Samp
SERIE B IL TORO PAREGGIA A PADOVA (1-1)
Novara k.o. a Modena
Il Siena si avvicina
3 ALLE PAGINE 18,19 E 22
SPAGNA IL BARCELLONA A VALANGA (4-0)
Real: Perez non compra
e Mourinho scalpita
3 TAIDELLI A PAGINA 3
3 RICCI A PAGINA 17
L’AREA PROFUMA DI GOL
IL ROMPI PALLONE
di LUIGI GARLANDO
di Gene Gnocchi
Giovedì l’Inter ha mandato in rete Thiago Motta e
Cambiasso, il Milan ha sbancato Cagliari con
Strasser. Centrocampisti infrasettimanali. Oggi,
domenica, giorno 9, cifra da centravanti, sono attesi gli specialisti. Tornano Ibra ed Eto’o, Toni debutta nella Juve, Macheda può prendersi la Samp
contro la Roma di Borriello. L’area profuma di gol.
Balotelli non è più indeciso se
operarsi o no. Ha visto le infermiere
e ha deciso per l’operazione.
ALTRI MONDI VELENI TEDESCHI, MUSICA USA
L’ARTICOLO A PAGINA 2 3
Uova alla diossina
I dieci anni di iTunes
MERCATO CASTELLAZZI POTREBBE ANDARE A BOLOGNA, IL BRASILIANO VIA A GIUGNO?
9 771120 506000
CLASSIFICA
MILAN
39
LAZIO
34
NAPOLI
33
ROMA
32
JUVENTUS 31
PALERMO 30
INTER**
26
UDINESE
26
SAMPDORIA* 23
GENOA*
22
3 CECCHINI E DA RONCH A PAGINA 12
Il camerunese rientra
in campionato dopo
i tre turni di squalifica.
A Catania debutta
con Leo, dopo le
tante reti segnate
durante la gestione
di Rafa Benitez
Julio Cesar è un rebus: si insiste per Viviano
19 a GIORNATA
L’ANTICIPO ALLE 12.30 A MARASSI
PROTAGONISTI IN CAMPO I CANNONIERI DI MILAN E INTER
10 1 0 9>
1e
A PAGINA 9 3
3 CONTICELLO E DELL’ARTI ALLE PAGINE 35-37
2
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
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PRIMO PIANO
I FUORICLASSE DI MILAN E INTER COMINCIANO IL LORO 2011 DOPO LE SQUALIFICHE.
ALESSANDRA BOCCI
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MILANO dZlatan Ibrahimovic
torna in un Milan libero dalla
zetadipendenza, però tutti rivedendolo sul pullman tireranno un sospiro di sollievo. Senza lo svedese il Milan ha vinto
a Cagliari, il che non vuol dire
molto. Senza Zlatan il Milan si
sente automaticamente più
fragile, e più povero di mezzi.
Uomo chiave Con Zlatan in
campo il Milan ha perso cinque partite, due in Champions
League e tre in campionato, eppure il suo potere calmante e
rigenerante sulla squadra è
fortissimo. Questioni tattiche
e tecniche, ma non solo. Ibrahimovic è l’uomo che non perde
un campionato da sette stagioni, il Milan è la squadra che
non ne vince uno dal 2004, anno in cui Ibrahimovic ha co-
minciato la serie vincente. Logico che la sua presenza sia diventata un talismano. Come i
nove gol, che hanno permesso
al Milan di arroccarsi in cima
alla classifica, una posizione
insolita negli ultimi anni.
Carattere Il Milan ha ritrovato
grandi ambizioni grazie a un
allenatore apparentemente
morbido e a un attaccante apparentemente duro. Apparentemente, perché tutti a Milanello raccontano un Ibrahimovic diverso dall’immaginetta
consolidata. Come se quel ghigno perenne e la gamba sempre pronta a sforbiciate irridenti fossero in realtà strumenti per allontanare malintenzionati e perditempo. Mentre con gli altri, con quelli che
vede ogni giorno, Ibrahimovic
è un ragazzo timido e misurato. Un leader tecnico che non
si dà arie da leader.
Il cacciatore
di scudetti
con un’arma
in più: Cassano
Il Milan ha scoperto di non essere
Zlatan-dipendente, ma con lo svedese si
sente più sereno. E con lui c’è Fantantonio
Ibra&
ATTENTI A
Primo della classe Vera o no
che sia l’immagine zlataniana
promossa dal Milan, resta l’impatto incredibile di Ibra sulla
squadra. Con una media voto
di 6,41 in 16 partite (7,5 il punteggio massimo) è il milanista
con i voti più buoni. Si allena
con furia ogni giorno ed è talmente calato nella parte da
aver rischiato la lite con O’Leary, tecnico dell’Al Ahli, nel finale di un’amichevole dolce
come un dattero . «Vuole vincere sempre e ogni tanto si innervosisce», lo giustifica l’allenatore. Ecco, l’unica pecca dello Zlatan milanista è il prender fuoco quando non dovrebbe: ha scontato una giornata
di squalifica e oggi torna in
un’altra partita complicatissima per il Milan. Il ragazzo che
si arrabbia se perde a calcio
tennis ha dalla sua la straordinaria serietà sul lavoro, qualità che gli ha permesso di con-
quistare subito allenatore e
compagni. Per non parlare dei
gol, e dei punti procurati.
Strana coppia «Dopo Van Basten non abbiamo più avuto
un attaccate così», ha detto Silvio Berlusconi. Non si offendano Inzaghi, Sheva, Bierhoff o
Kakà: Zlatan è un’altra cosa.
Fa gol e ne fa fare, tira in porta
con un’eleganza inspiegabile
per la scarpa numero 47 e sostiene i compagni con la stessa
foga con la quale cerca gol e
successi. «I prossimi due anni
saranno la parte cruciale della
sua carriera, il periodo nel quale potrà dare il massimo», dice
Allegri. Oggi per la prima volta Ibra può fare coppia con Cassano, l’attaccante più matto
d’Italia. Ma Zlatan non ha paura di nulla. L’unica cosa che
non riesce a tenere a bada,
qualche volta, sono i suoi nervi, mica quelli degli altri.
CEDUTO DAL BARÇA
Zlatan Ibrahimovic, 29 anni, è
alla prima stagione da
rossonero. Cresciuto in Svezia,
nel Malmö, nel 2001 è passato
all’Ajax, dove è rimasto per tre
stagioni. Nel 2004 è arrivato in
Italia, ingaggiato dalla Juventus.
Dopo due anni in bianconero, è
stato acquistato dall’Inter con
cui, in tre anni, ha vinto
altrettanti scudetti. Ceduto al
Barcellona in cambio di Eto’o,
ha trovato il modo di vincere un
campionato anche in Spagna,
ma poi è stato felice di tornare
in Italia e di essere
determinante nel Milan.
il commento
d
di LUIGI GARLANDO
[email protected]
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OGGI L’AREA
PROFUMA DI GOL
Luca Toni, 33 anni
Federico Macheda, 19 anni
Oltre ai ritorni di Ibra e Eto’o, ci saranno i debutti
di Toni con la Juve e Macheda con la Sampdoria
Giovedì l’Inter ha mandato
in rete Thiago Motta e
Cambiasso, il Milan ha
sbancato Cagliari con
Strasser. Centrocampisti
infrasettimanali. Oggi,
domenica, giorno 9, cifra da
centravanti, sono attesi gli
specialisti. Tornano Ibra ed
Eto’o, Toni debutta nella
Juve, Macheda può
prendersi la Samp contro la
Roma di Borriello. L’area
profuma di gol. Con o senza
Ibrahimovic il Milan gioca
uno sport diverso. Zlatan
non è solo gol, è profondità,
possesso alto, assistenza
illuminata, talento
intimidatorio e personalità
sfacciata che rimpicciolisce
l’avversario. I compagni che
gli danzano attorno hanno
solo da guadagnarci. E’ tanta
roba. Lo si è capito anche a
Cagliari, dove non c’era. Con
il centrocampo in
emergenza, mirare il
campanile Ibra, sperare che
metta giù la palla e organizzi
la festa, sarà un’idea di
rifugio. L’Udinese
risponderà con il
capocannoniere Di Natale e
con la gamba lesta di
Sanchez che, in quanto
desiderio interista, ci metterà
pepe da derby. Lussuoso,
per Leonardo, anche il
ritorno di Samuel Eto’o che
ha impallinato da tutte le
parti (campionato,
Champions, Mondiale per
club, Nazionale) questo
primo scorcio di stagione.
Manca dal 21 novembre. Il
rombo di Leonardo sgancia
Re Leone dalla fascia e lo
affianca a Milito (ancora in
cerca di se stesso): due
cannoncini niente male
puntati dritti verso la porta,
che in futuro saranno armati
da Sneijder. Da questo
triangolo offensivo passerà
gran parte dei sogni di
rimonta. L’argentino Maxi
Lopez, che lustra il talento
contro le grandi, è pronto ad
esaltarsi davanti a tanti
argentini. Stuzzicante anche
l’incrocio dei reparti
offensivi al San Paolo. Il trio
delle meraviglie
Hamsik-Lavezzi-Cavani
cercherà di ripartire dopo il
passaggio sbiadito a San
Siro. Come al solito avranno
bisogno di spazi per
deflagrare. Luca Toni,
grande e grosso, invece no.
Da una vita se li crea da solo
in aree affollate. Per questo
Delneri, che si è fatto un
nome piazzando catapulte
sulle fasce, lo ha portato a
casa. La torre che gli serve.
Meno comprensibile la
scelta di un 33enne
nell’ottica di una squadra
progettata per durare. Del
Piero e Toni (69) pareggiano
quasi gli anni di Hamsik,
Lavezzi e Cavani. A vedere
insieme (nella sua Juve
poi...) Toni e Del Piero,
ragazzi mondiali, verrà il
magone a Lippi. Una
speranza: nessuno striscione
offensivo per il povero
Quagliarella. Il
capocannoniere Di Natale ha
33 anni, il vice Di Vaio 34.
Toni, Del Piero... Anche per
questo merita attenzione il
debutto del 19enne
Macheda, educato da Sir
Ferguson. Il c.t. Prandelli sa
bene quanto bisogno
abbiamo di gol giovani.
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
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IL ROSSONERO CON UN ALTRO COMPAGNO, IL NERAZZURRO CON UN NUOVO TECNICO
Eto’o
QUEI DUE
(Como)
il Re Leone si è leccato le ferite,
ha fatto merenda con il quarto
Pallone d’oro africano (mai nessuno come lui) e il Mondiale
per club, con finale griffata da
una sua zampata.
dRe Leone Eto’o ha
fame. Non che nel
frattempo abbia digiunato. Ma l’idea
della rimontona
in campionato ha
un sapore speciale e lui, che vive
per i bocconi e le sfide più difficili, non annusa prede di Serie A da quarantanove
lunghissimi giorni. Era il 21 novembre: le provocazioni del difensore del Chievo Cesar, un attimo di follia, la testata zidanesca non vista dalla quaterna arbitrale, un gol bello quanto inutile allo scadere, la prova tv che
lo inchioda, i compagni già in
difficoltà che perdono il leader,
le scuse all’universo mondo. Poi
In due nel mirino Ma Eto’o ha
una fame blu e ora vuole tornare a caccia in Italia. Con
due obiettivi ben precisi: Ibra
e il Milan capolista e Totò Di
Natale, attuale capocannoniere con 11 reti. Eto’o è fermo a
9, con appena 13 presenze.
Una media di 0,69 centri a partita. Nessuno come lui in campionato (giusto Thiago Motta
- 0,75 - lo ha fregato con i due
gol al Napoli). Ma pure in
Champions, dove ha segnato
7 reti in sei gare, di cui quella
di Brema giocata dai nerazzurri come fosse un allenamento.
Il totale - c’è pure la doppietta
in Supercoppa - parla chiaro:
23 gare stagionali e 19 gol.
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI
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APPIANO GENTILE
PURE LUI DAL BARÇA
Se per Ibrahimovic il Barça è
stato l’ultimo passaggio prima
del Milan, Samuel Eto’o,
camerunese, 29 anni, in Spagna
si è costruito la carriera.
Cresciuto nel Real Madrid, poi
emigrato al Maiorca (dove è
rimasto per cinque campionati),
nel 2004 è arrivato al
Barcellona. In cinque anni con i
blaugrana ha vinto tra l’altro tre
campionati e due Champions.
Nell’estate 2009, nonostante i
30 gol in 35 partite, è stato
ceduto all’Inter in cambio di
Ibrahimovic. E a Milano ha
continuato a vincere
Coesistenza tra bomber Ora riparte la caccia in campionato
e Leonardo riporta subito
Eto’o al centro del progetto Inter. Il tecnico punta sul rombo
anche per avvicinarlo alla porta. Il campo dirà se arriveranno altri gol a raffica o sarà ora
di spartire il bottino con Milito. «Non credo che esistano
due giocatori che non possono
coesistere - ha spiegato ieri Leonardo a proposito della convivenza tra i due -. A meno che
non siano identici, ma succede una volta su mille. E comunque Samuel e Diego sono così
diversi, bravi e intelligenti tatticamente. Gli attaccanti devono essere liberi di testa, il resto
viene da sé: basta vedere lo
scorso anno come si sono messi a disposizione. Il ritorno di
Eto’o? Non è un giocatore nuovo, più che di impatto è giusto
parlare di risorsa importante
per la squadra. E’ riuscito a
mantenere la forma dall’inizio della stagione a adesso,
spero ci riesca fino alla fine».
Felice in Italia In effetti Samuel
è al top della condizione psicofisica. Anche la testa gira a mille perché lui in Italia e nell’Inter si trova benissimo. Alla faccia delle voci che lo davano
nel mirino del Real Madrid. A
Milano lo ha raggiunto anche
la famiglia e a Milano sta pensando di fare una presentazione per sensibilizzare tutti agli
obiettivi della fondazione che
porta il suo nome e il sorriso a
tanti ragazzi africani che ne
hanno un bisogno disperato.
«Voglio restare sino alla scadenza del contratto, nel 2014,
continuare a divertirmi e
strappare il titolo al Milan»
aveva detto Eto’o, appena
rientrato dalle ferie tra Brasile
e Camerun. L’appetito vien
mangiando.
Dopo 49 giorni
il Re Leone
ritrova l’Italia
e la formula gol
Nell’Inter ritorna Eto’o, che manca dalla
Serie A dal 21 novembre. E Leonardo lo
mette subito al centro del suo progetto
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
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SERIE A
fare risultato a Milano è quasi
impossibile. Totò non lo sbandiera ai quattro venti ma dentro di sè ci crede. Al termine
della partita con il Chievo ha
detto: «Abbiamo una posizione di classifica buona, abbiamo la tranquillità per andare
a giocarcela in casa del Milan,
la squadra più forte del campionato».
Di Natale
Se gioca a San Siro
il gol è assicurato
Il Milan è una delle vittime preferite dell’attaccante
dell’Udinese: «Ma i rossoneri sono i più forti»
MASSIMO MEROI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE dAnno nuovo, Totò vec-
chio. Antonio Di Natale ha cominciato il 2011 nel modo ormai per lui meno originale: facendo gol. Ne ha segnati 29
nel 2010, 28 in Serie A e 1 al
Mondiale contro la Slovacchia. In Italia nessuno è riuscito a stargli dietro e i propositi
del numero 10 dell’Udinese
sono quelli di continuare. Perché mai come in questi casi
l’appetito vien mangiando.
Numeri Quelli di Di Natale sono impressionanti. Negli ultimi due campionati e mezzo
ha totalizzato 74 presenze e
52 gol: 0,70 reti a partita è la
media aritmetica. E chissà dove sarebbe potuto arrivare se
a primavera del 2009 l’infortunio al ginocchio non lo aves-
w
IL NUMERO
5
i gol
segnati da Di
Natale a San
Siro contro il
Milan: 1 con la
maglia
dell’Empoli e 4
con l’Udinese
se costretto a chiudere anzitempo la stagione fermandosi
a 12 centri in 22 partite. Oggi
i suoi gol in Serie A in tutto
sono 113, 18 con la maglia
dell’Empoli e 95 con quella
dell’Udinese. A inizio stagione aveva dichiarato che
l’obiettivo personale era quello di arrivare a quota 16, in
modo da tagliare quota 100
in bianconero. «Poi posso anche andare in pensione», aveva scherzato. Siamo a metà
campionato e quel traguardo
è talmente vicino che può essere ampiamente superato.
Simbolo Con il passare del tempo si è venuta a creare una perfetta simbiosi tra questo napoletano emigrato a Udine via
Empoli e il Friuli, rafforzata
da quello che è accaduto
l’estate scorsa quando Di Natale disse no alla Juventus e di
conseguenza a un sostanzioso aumento del suo conto in
banca (3 milioni o giù di lì).
Totò non ama che
gli si facciano i
conti in tasca,
ma a Udine
sanno tutti a cosa e a quanto ha rinunciato.
Proprio per questo è diventato qualcosa di più di un semplice calciatore: è un piccolo
grande eroe, un simbolo.
Doppia sfida E i simboli, nelle
occasioni più importanti, devono recitare una parte importante. Oggi Totò proverà a
mettersi sulle spalle l’Udinese
a San Siro contro la capolista
Milan. Guidolin giovedì contro il Chievo ha risparmiato al
suo capitano l’ultima mezz’ora di gioco proprio per preservarlo in vista del Milan.
Perché senza il miglior Totò
Totò Di Natale, 33 anni, gioca
con la maglia dell’Udinese
dal 2004-05 GETTY IMAGES
E’ il miglior cannoniere d’Italia nel
2010: 29 gol (28 con l’Udinese e 1
con la Nazionale al Mondiale).
A Milano sarà una supersfida tra
Totò e Ibrahimovic, gli ultimi
due principi dei marcatori
Che sfide Il Diavolo tra le grandi è una delle sue vittime preferite visto che gli ha rifilato
cinque gol, quasi uno ad anno (solare) da quando indossa la maglia dell’Udinese: di
questi cinque, quattro li ha realizzati a San Siro e uno al
Friuli. Due volte ha vinto
l’Udinese, tre i rossoneri. E
poi c’è il duello a distanza con
Ibrahimovic, il giocatore che
sta cambiando il destino di
un campionato. Totò e Ibra
sono gli ultimi due vincitori
della classifica cannonieri
(25 gol lo svedese nel 2009,
29 il napoletano nel 2010), e
anche oggi sono lassù: Totò
in testa con 11 tacche, il rossonero a inseguire a quota 9. E
ci sarà anche il duello con Cassano, che sarà pure il miglior
talento italiano ma non ha ancora dimostrato di avere la
continuità di rendimento e realizzativa esibite dal Totò
bianconero, abile a sgusciare
via da una crisi iniziale che comunque non lo aveva messo
in ansia. «Le paure non ci possono essere quando si gioca a
calcio, quelle te le può dare la
vita di tutti i giorni in altre situazioni». Non correndo dietro a un pallone, neanche se
sei a San Siro.
taccuino
GUIDOLIN
«Quattro sfide
per capire
chi siamo»
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UDINE d«Ma come siete bravi,
ma come giocate bene». Francesco Guidolin e la sua Udinese se
lo sono sentiti ripetere tante
volte quando hanno giocato
con le prime della classe. Risultato: zero punti. «Siamo un po’
stufi di prenderci solo i complimenti», confessa il tecnico. Il rischio che qualcosa di simile accada oggi a San Siro con il Milan è alto. «Affrontiamo la squadra che di questo passo vincerà
lo scudetto. Però è giusto che
andiamo a giocarcela».
Ferocia Già, ma con quale formazione? La squalifica di Pinzi
pone Guidolin davanti a un bivio: inserire il sostituto naturale Badu o modificare l’assetto
passando a una difesa a quattro
per contenere meglio il tridente rossonero? Il tecnico spiega:
«Mi spiace perdere Pinzi, ma le
alternative ci sono e si chiamano Badu, Isla e Abdì. Il modulo? Noi con il 3-5-2 ci troviamo
bene perché tutti giocano nel loro ruolo anche se la prestazione
migliore è stata col Palermo
quando giocammo con il
3-4-1-2». Guidolin infonde fiducia alla squadra: «Ha toccato
con mano che può esprimersi
in un certo modo. Poi bisogna
metterci anche determinazione, voglia, ferocia agonistica.
Siamo attesi da quattro impegni pericolosissimi (Milan e Genoa fuori, Inter in casa e Juve a
Torino, ndr): dopo queste sfide
vedremo dove saremo e capiremo a cosa possiamo puntare».
m.m.
DONNE
Torres travolgente:
decima vittoria di fila
d(g.l.g.) Torres travolgente. Ne rifi-
la sette al Venezia e ottiene la decima vittoria consecutiva. Tre reti
per la Panico salita a quota 8 a solo
due lunghezze da Daniela Sabatino
del Brescia che guida la graduatoria. 10a giornata: Bardolino-Brescia 1-2, Tavagnacco-Lazio 1-0,
Mozzanica-Firenze 7-0, Roma-Reggiana 2-0, Sudtirol-Chiasiellis 1-2,
Venezia-Torres 0-7, Orlandia-Torino martedì. Classifica: Torres 30,
Tavagnacco 25, Brescia 20, Roma
18, Torino e Chiasiellis 14, Mozzanica e Reggiana 12, Venezia 11, Bardolino 7, Orlandia, Sudtirol e Lazio 6,
Firenze 2. *Tavagnacco, Brescia,
Torino, Mozzanica, Chiasiellis, Reggiana, Venezia, Sudtirol e Firenze 1
partita in meno, Orlandia 2.
CALCIO A 5
Marca, ok a fatica
Frenata Lazio
(g.l.g.) Fatica la Marca in trasferta
ma alla fine vince ed allunga sulla
Lazio bloccata sul pari dal Pescara.
15ª giornata: MontesilvanoAcqua
& Sapone 2-1, Napoli Vesevo
Asti-2-3, Kaos-Atiesse 6-4, Bisceglie-Augusta 4-2, Pescara-Lazio
2-2, Cagliari-Marca 3-5, Luparense-Putignano 6-4. Class.: Marca
41, Lazio 34, Bisceglie 30, Luparense 29. Montesilvano 28, Asti 27, Pescara 24, Kaos 23, Putignano 22,
Acqua&Sapone 17, Augusta 15, Cagliari 6, Atiesse e Napoli Vesevo 3.
SU ESPN
Milan, uno speciale
sullo scudetto ’98-99
dLa grande rimonta in 6 puntate.
Da lunedì 17 Espn Classic (canale
216 di Sky, ore 23) si sofferma sulla
stagione Milan ’98-99, ripercorrendo le sfide più importanti che regalarono ai rossoneri il 16˚ scudetto.
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A
CAMBIO FRA I PALI
Amelia
cerca punti
e una porta
inviolata
In campo due volte
in Champions,
non ha mai vinto
y
FERMI
AI
BOX
Sembrava una
buona annata,
ma nei mesi la
fortuna è
sparita. E la
lista degli
infortunati
rossoneri si è
allungata di
settimana in
settimana.
ABBIATI
Leggero
stiramento al
polpaccio
destro. Salterà
anche la
prossima
Marco Amelia, 28 anni, è alto
1.90 e pesa 90 chili GRILLOTTI
JANKULOVSKI
MARCO PASOTTO
Soffre di otite.
Potrebbe
esserci a Lecce
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Emergenza Milan
Nesta ancora ko
Allegri: «Rinforzi»
Otto infortunati, il tecnico: «Un centrocampista
ci serve. Ma con Cassano faremo il salto di qualità»
Perché vedere
MILAN-UDINESE
La prima della classe contro il
capocannoniere: il Milan, che ha
la miglior difesa della A, dovrà
difendersi dal bomber Di Natale
San Siro, ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MILANO dAlcuni numeri non
rendono giustizia: due partite, due sconfitte, due gol subiti in ciascuna di esse. Poi ci sono altre cifre, che fanno capire
meglio: un 6 e un 7 in pagella,
nonostante siano state due delle peggiori gare stagionali del
Milan. Dietro quei voti c’è Marco Amelia, che quest’anno si è
sempre confermato la miglior
risposta possibile alle assenze
di Abbiati. Christian ha saltato
Real-Milan e Milan-Ajax: sfide
finite malissimo — soprattutto a Madrid —, dalle quali Allegri è però sempre uscito con almeno una buona notizia: i pali
rossoneri sono al sicuro, a prescindere da chi li protegge.
Alto livello Farsi trovare pronto
è il compito più difficile per un
portiere di riserva: non sai
quando succede e passi di colpo dal lavoro «riparato» in allenamento agli occhi puntati addosso in uno stadio. Amelia ha
28 anni, ha fatto tutta la trafila
delle nazionali e per carattere
non ha paura delle sfide e della pressione. Il debutto stagionale è l’esempio migliore: buttato nella mischia davanti agli
80 mila del Bernabeu, a differenza dei compagni è sceso in
campo con serenità d’animo e
concentrazione. D’altra parte
l’ex genoano in estate per un
po’ ha anche conteso la maglia
da titolare ad Abbiati. I due —
che notoriamente non sono degli amiconi — durante la preparazione estiva hanno messo
Allegri «in imbarazzo» sfornando nelle amichevoli prestazioni sempre di alto livello. Alla fine la scelta è caduta su Abbiati, rossonero di lungo corso, cosa che Amelia ha accettato senza alcun tipo di lamentela. «Lo stress da concorrenza
non esiste, altrimenti è meglio
giocare nei dilettanti. Il mio
obiettivo stagionale è convincere Galliani a riscattarmi definitivamente dal Genoa», ha
sempre detto il portiere romano.
Due obiettivi Un traguardo più
che alla portata, se a fine stagione tutte le sue prestazioni
saranno state all’altezza di
quelle offerte sin qui. Oggi
Marco, dopo le due chiamate
in Champions League, è pronto a debuttare anche in campionato. Gli obiettivi sono
scontati: vincere e non subire
gol, a differenza di quanto accaduto finora.
NESTA
Infiammazione
al ginocchio.
Sente ancora
fastidio, ma
potrebbe
esserci
domenica.
ZAMBROTTA
E’ stato appena
operato di
menisco. Un
mese di stop.
FLAMINI
Problemi al
ginocchio
destro (lesione
del collaterale).
E’ in fase di
recupero, può
giocare la
prossima
settimana.
PIRLO
Stiramento
coscia destra.
Potrebbe
tornare contro il
Cesena.
FABIANA DELLA VALLE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANELLO (Varese) dGli antichi
greci dicevano «Spes ultima
dea», la speranza è l’ultima divinità a cui rivolgersi. Massimiliano Allegri l’ha fatto fino a quando non è stato costretto ad arrendersi alla sconfortante evidenza. «Nesta e Gattuso dovrebbero essere recuperati», aveva
detto durante la conferenza
La classe di Antonio Chissà se
Galliani, ancora impegnato in
Brasile con l’affaire Ronaldinho, esaudirà il desiderio di
Allegri, magari con i soldi risparmiati con la cessione del
Dentone. Intanto con l’Udinese
bisognerà stringere i denti e giocare con «pazienza e intelligen-
Da Merkel a Strasser
largo agli Under 20
Rispetto a un anno
fa l’età media
rossonera è scesa
di due punti
DAL NOSTRO INVIATO
Infiammazione
al retto
adduttorio: non
è ancora
pubalgia, ma la
situazione è da
valutare e
trattare con
cura. Prognosi
ancora incerta
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
INZAGHI
Centrocampista cercasi Il recupero di Gattuso (contusione alla coscia destra) è solo una magrissima consolazione per un allenatore che continua a perdere pezzi: in difesa mancheranno Abbiati e Nesta (sostituiti da
Amelia e Bonera), a centrocampo con Pirlo, Flamini e Boateng
out e Ambrosini squalificato Allegri ha gli uomini contati. Rino come al solito stringerà i
denti, Seedorf farà il regista come con il Cagliari e Strasser
avrà la prima chance da titola-
re. Lui e Merkel si daranno il
cambio: anche se Allegri ha lasciato una porta aperta («Come
trequartista devo decidere tra
Merkel e Robinho»), dietro a
Pato e Ibrahimovic giocherà
quasi sicuramente il brasiliano,
così il tecnico avrà almeno un
centrocampista in panchina. In
attesa che dalla società arrivi
un regalino: «Un centrocampista in più non farebbe male, è
un’esigenza tecnica per come
stiamo giocando adesso, a prescindere dagli infortuni».
L’INVERSIONE DI TENDENZA SI PUNTA DI PIÙ SUI PRODOTTI DEL VIVAIO
BOATENG
E’ stato operato
al crociato del
ginocchio
sinistro.
Potrebbe
tornare in
primavera.
stampa. Invece il difensore dopo il Cagliari salterà anche
l’Udinese, colpa di un’infiammazione al ginocchio destro.
Fuori dalla lista dei convocati e
di nuovo dentro a quella degli
infortunati, che diventa ogni
giorno più lunga: ora siamo a
quota otto.
MILANELLO dSarà anche merito
degli infortuni, che a volte ti costringono a fare di necessità virtù, ma la notizia è che il Milan
di Allegri non è più il gerontocomio di un anno fa (su cui era stata fatta parecchia ironia). Adesso è una squadra che punta sui
giovani e valorizza i ragazzi cresciuti nel settore giovanile. Che
a volte ti ripagano con gol decisivi e importantissimi (vedi Strasser a Cagliari).
Inversione di tendenza Per accorgersi che il trend è cambiato
basta andare a riguardare le statistiche di fine stagione: Serie A
2009-2010, il Milan è la squadra più vecchia con un’età media di 29,2 (fonte: PFPO, Osservatorio sui calciatori professionisti di Neuchatel in Svizzera).
La media europea è 25,8, l’Italia è abbondantemente al di sopra (27,4) e i rossoneri peggio
ancora. Se proviamo a fare lo
stesso giochino con la formazione titolare che (quasi certamente) scenderà in campo oggi contro l’Udinese, scopriamo che
l’età media del Milan è scesa a
27,1. Due punti in meno rispetto a un anno fa, quando l’undici
L’erede di Gattuso
L’erede di Seedorf
Rodney Strasser, 20 anni, ha
esordito con Ancelotti nel
2008. Giovedì il primo gol in A,
oggi il debutto da titolare AP
Alexander Merkel, 18 anni, ha
esordito in questa stagione in
Milan-Ajax di Champions. A
Cagliari è stato titolare REUTERS
29,8
27,1
l’età media un anno fa
10 gennaio 2010, ultima giornata
di andata: a Torino va in scena
Juve-Milan (0-3) e i rossoneri si
presentano all’Olimpico con un’età
media piuttosto elevata. Il più
giovane è Abate, all’epoca 23enne.
l’età media oggi
9 gennaio 2011, ultima giornata di
andata: a San Siro si gioca
Milan-Udinese e i rossoneri
scenderanno in campo decisamente
ringiovaniti rispetto all’anno scorso.
Il più giovane? Ovviamente Strasser.
che affrontò la Juventus nell’ultima giornata del girone d’andata aveva un’età media di 29,8. E
se al posto di Robinho dovesse
partire Merkel titolare (ipotesi
improbabile) si scenderebbe addirittura a 26,3. Chi ha seguito
l’evolversi delle strategie rossonere degli ultimi anni non si stupisce: il Milan ha insistito e investito tantissimo nel settore giovanile e adesso sta raccogliendo i frutti. Non a caso Adriano
Galliani ha commentato così
dal Brasile la vittoria sul Cagliari: «La cosa che mi ha dato più
gioia è stato il gol arrivato da un
ragazzo del vivaio e poi che hanno giocato quattro ragazzi provenienti dal nostro settore giovanile (Strasser, Merkel, Antonini e Abate, ndr)».
Potere Under 20 Strasser e Merkel hanno già conquistato la fiducia di Allegri, Beretta ha giocato e segnato in amichevole
con l’Al-Ahli a Dubai e ieri nella
lista dei convocati è entrato anche Di Fabio, 18 anni, portiere
della Primavera. Senza dimenticare Oduamadi (anche lui convocato) e Verdi, talentuoso ma
ancora acerbo. Allegri ha un bel
patrimonio e ha già dimostrato
di saperlo sfruttare al momento
opportuno. «Merkel e Strasser
sono arrivati sin qui per merito
del lavoro dello staff del settore
giovanile — ha detto il tecnico
—. Per metterli in campo ci vuole il coraggio ma anche la fortuna di trovare il modo e lo spazio
per farli entrare. Avevano fatto
molto bene nel pre-campionato
e questo mi ha dato sicurezza
per il futuro. Lo scudetto si vince sia con i giovani sia con i vecchi, non dimentichiamo Oddo a
Napoli che è entrato e ha fatto
due assist». Basta trovare il giusto equilibrio. La specialità della casa di Allegri.
f.d.v.
s
GIOVANI
V
Giacomo
Beretta,
18 anni,
centravanti,
ha segnato
in amichevole
a Dubai
V
Nnamdi
Oduamadi, 20
anni, attaccante
esterno
nigeriano, è nella
lista dei
convocati
V
Davide Di
Fabio, 18 anni,
portiere della
Primavera, è
stato chiamato
come terzo dopo
il k.o. di Abbiati
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
Massimiliano
Allegri, 43
anni, prima
stagione al
Milan REUTERS
x
ha detto
INTELLIGENZA
Sarà più difficile che contro
il Cagliari, perché l’Udinese è
tecnica e veloce. Ci vorrà
pazienza e intelligenza
PATO È IN FORMA
Ha fatto un buon secondo
tempo, vuol dire che sta
bene. Ha lavorato molto in
fase di non possesso palla
CASSANO BUON INIZIO
Ha iniziato col piede giusto
ma deve ancora recuperare
la forma migliore. Ha una
classe immensa
za. Sarà una partita difficile come a Cagliari, anzi ancora di
più, perché è una squadra tecnica e veloce. Siamo in emergenza a centrocampo con i numeri
ma non a livello tecnico, perché
chi giocherà sostituirà gli assenti bene. E poi avremo Ibrahimovic in più». Ibrahimovic che torna titolare dopo la squalifica,
ma anche Pato che ha dato segnali confortanti a Cagliari
(«Sono contento perché ha lavorato bene in fase di non possesso palla») e Cassano pronto
ad entrare e a inventare, come
a Cagliari. «Ha iniziato col piede giusto, però viene da due mesi di inattività, è in una squadra
che va cento all’ora e deve recuperare la forma migliore. Però
se entra con la testa giusta può
farci fare il salto di qualità. Ha
una classe immensa». Che non
guasta mai.
y
MILAN
CHE
MARCIA
Comunque
andrà oggi, il
Milan sarà
campione
d’inverno.
Come nel
2004-05?
Se il Milan
batterà
l’Udinese salirà
a quota 42
punti ed
eguaglierà la
sua miglior
classifica
(2004-05) da
quando la A è
tornata a 20
squadre. Nei
campionati a 20
squadre
(calcolando tre
punti a vittoria)
solo una volta il
Milan aveva
fatto meglio: nel
1950-51 (45
punti).
7
R
Svolta Dinho:
è Flamengo
«Ma Galliani
temeva l’Inter»
Il Milan: «Fatta al 99,99%». E
De Assis rivela un retroscena
MARCO PASOTTO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d«Se Ronaldinho ama
davvero il Gremio, ci vada a giocare gratis». Ovviamente non
succederà. Ronnie non ascolterà il consiglio-provocazione diffuso ieri da Pelé («io feci un’intera stagione senza stipendio
per aiutare il Santos») e al Gremio non ci andrà nemmeno regolarmente pagato: il prossimo
club di Dinho dovrebbe avere i
colori rossoneri del Flamengo,
sebbene Roberto de Assis, il fratello-procuratore del giocatore, non ne sia ancora molto convinto. Ieri la presidente del
club, Patricia Amorim, ha annunciato: «Flamengo e Milan
hanno raggiunto un accordo
per il trasferimento di Ronaldinho». E fin qui scene già viste
— e poi naufragate — sulla
sponda Gremio. Soltanto che
questa volta la conferma è arrivata anche da Galliani: «Al
99,99 per cento Ronaldinho
giocherà nel Flamengo».
Accordo E’ ciò che emerge da
un incontro fra la numero uno
del club di Rio e l’a.d. rossonero. Continua la Amorim: «Mancano alcuni dettagli del contratto. La cosa più importante è che
le due società abbiano raggiunto un accordo. Ora dobbiamo
parlare con lui. Il Flamengo ha
già fatto la sua parte, adesso
manca un piccolo passo da parte del giocatore». Dunque c’è
l’intesa, almeno verbale. Per il
nero su bianco occorrerà attendere l’inizio della prossima settimana, comunque non oltre martedì. In ballo ci sono i «dettagli»
Ronaldinho, 30 anni, era arrivato al Milan nell’estate del 2008 AP
Il fratello-manager
frena: «Manca
ancora l’accordo
fra il giocatore e il
Flamengo». Al Milan
andranno 3,5 milioni
contrattuali fra Dinho e il Flamengo, e Dinho e il Milan. Il
club rossonero deve versare fra
i 10 e i 15 milioni lordi al giocatore, ma conta su un cospicuo
sconto da parte di de Assis e soprattutto — riportano i media
brasiliani — dovrebbe ricevere
dal Flamengo circa 3,5 milioni,
che sarebbero quindi un ulteriore risparmio. Ma all’orizzonte
potrebbe nascere qualche problema, almeno a giudicare da
quanto avrebbe detto ieri de Assis al sito di «Zero Hora» (quotidiano di Porto Alegre, città del
Gremio): «Non c’è alcun accordo tra mio fratello e il Flamengo. Quando Ronaldinho stava
per essere liberato (con destinazione Gremio, ndr) il Milan ha
avuto paura che potesse inserirsi l’Inter. Così la società rossonera si è messa in mezzo alla trattativa e poi ha iniziato a parlare
direttamente col Flamengo».
Anche all’estero Sul fronte centrocampista, che Allegri sta iniziando a chiedere con regolarità, non ci sono novità. Sfumati
per motivi diversi i nomi di Constant e Lazzari, il Milan si guarda intorno: «Se troveremo una
soluzione di qualità, anche all’estero, bene — spiega Galliani —; altrimenti si resta così».
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A
Perché vedere
CATANIA-INTER
Tutti gli occhi sull’Inter di Leo alla
prova trasferta: non può fermarsi
Massimino, ore 15
Leonardo, 41 anni, ha
esordito giovedì alla
guida dell’Inter: 3-1
sul Napoli ANDREOLI
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANIA dAvere sogni non significa non saper essere realisti
e anche se Leonardo è allenatore da poco più di un anno, certi
film li ha già visti. Dunque non
c’è nulla che possa stupirlo davvero fino in fondo. Non il rapporto creato con Mourinho: un
allenatore «che mi ha dato una
grossa mano all’inizio», non un
santo protettore a distanza.
«Questa cosa ci rende complici,
ma lui sta al Real Madrid, dunque ha già abbastanza cose da
pensare e non può sapere tutto
quello che succede qui ogni giorno». Non l’atmosfera che si è creata fra lui e la squadra in appena 10 giorni: «Stupito? Certe cose sono naturali, invece spiegare diventa meccanico: tutto del
calcio è passionale, ed è anche
bello da vivere». E neppure le
possibili crepe che potranno insinuarsi in quel muro di empatia, quando qualcosa non dovesse andare come sta andando:
«La prima partita è sempre particolare, è stata bellissima ma è
andata: ora siamo già alla seconda e davanti ho un puzzle da costruire, affascinante ma pure
difficile. E fra un po’ arriverà anche il giorno in cui qualcuno mi
manderà a quel paese».
Quei precedenti L’anno scorso
quel giorno arrivò forse prima
del previsto, anche se il vaffa di
Gattuso, appena espulso nel
derby, fu collettivo. Però quello
0-4 Leonardo lo ricorda bene a
prescindere: arrivò alla sua seconda partita, e dopo una settimana di miele versato per la vittoria al suo esordio (a Siena), e
insomma qualche similitudine
con il presente c’è, anche se il
Catania non può assomigliare
più di tanto a quell’Inter che gli
fece così male. Revival per revival - debiti scongiuri a parte - fa
più gioco ricordare il peso che
ebbe per l’Inter la gara di Catania dell’anno scorso: fu una
sconfitta, ma le spietate parole
di Mou sputate in faccia alla
squadra la mattina dopo furono
il cerino che accese il progetto
triplete.
Potere Maxi Lopez Catania, oggi, può aggiungere benzina ad
un altro fuoco, quello della possibile rimonta: a patto che arrivi
una vittoria, e già questo non sa-
LEO
«Io e Mou complici
Rimonta possibile
Il Milan frenerà»
«La prima è andata bene, ora
si fa dura e presto qualcuno
mi manderà a quel paese.
Temo il Catania, non l’arbitro»
rà così facile. Spiega Leonardo:
«Non perché il Catania si è lamentato giovedì a Roma: un arbitro può incidere su una partita e non su una stagione intera,
io a queste cose non credo. Piuttosto, perché il Catania sta bene
MOU DA MADRID
«Leo ha capacità
ed esperienza»
MADRID (f.m.r.) Da Madrid Mou
ricambia affetto e stima per
Leo: «Con lui avevo una buona
relazione quando era al Milan,
figurarsi ora che allena uno dei
miei club favoriti. Già prima ci
si sentiva e c’era stima. Leo sa
che sono nel retro, pensando
solo cose positive. Lui è lì, con
la capacità e l’esperienza
necessarie per far bene».
e lo sa, ha due linee molto forti
a livello difensivo e un giocatore (Maxi Lopez, ndr.) che fa reparto da solo. E perché la cosa
più difficile è sempre mantenere un certo rendimento, ripetersi, soprattutto quando ci sono
così tanti impegni concentrati
in poco tempo».
Giocare fa bene Difficile ma possibile: come la gestione di questa maratona di impegni ravvicinati. «La frase non è mia, ma il
miglior modo di allenarsi è giocare». E come la rincorsa al Milan, a cui Leonardo crede non
meno di Moratti: «Ci proviamo,
certo: l’idea è cercare di vincerle tutte, poi facciamo i conti.
Succederà anche a loro di perdere dei punti: nell’arco di una stagione è impossibile che non ci
sia neanche un momento difficile, ce l’hanno tutti». Purché per
lui non arrivi un’altra volta così
in fretta.
QUI CATANIA I SICILIANI RITROVANO I NERAZZURRI BATTUTI 11 MESI FA
Giampaolo: «Maxi Lopez
finalmente ha capito»
«Ha imparato a
mettersi al servizio
della squadra»
Marco Giampaolo, 43 anni ANSA
FRANCESCO CARUSO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANIA dUndici mesi fa al Ca-
tania riuscì una delle due grandi imprese di stagione battendo
l’Inter al Cibali (3-1) dopo 44
anni (l’altra fu la vittoria di dicembre a Torino contro la Juve
2-1). I nerazzurra erano guidata da Mourinho. Sarà per questo che Marco Giampaolo parlando del suo avversario ha paragonato l’ultima Inter di Leonardo a quella del portoghese?
Può darsi: «I nerazzurri visti col
Napoli mi hanno ricordato la
prima Inter di Mou, squadra
più fisica, con Stankovic dietro
le punte e i 3 centrocampisti. Li
ho visti bene atleticamente, ma
anche noi stiamo bene e siamo
pronti a riaccendere il quadro
elettrico».
Basta Roma Giampaolo chiude
la querelle romanista: «Quella
partita per me è dimenticata, in
proposito si è già espressa la società, è il caso di chiudere il discorso, altrimenti rischiamo di
precostituirci un alibi. Sappiamo che è già difficile tornare in
campo dopo 3 giorni affrontando una squadra abituata a giocare con questi ritmi. Ma penso
che siamo in grado di riuscirci.
Perché in gare come questa conta soprattutto l’adrenalina che
si riesce a sprigionare». Forte
anche di una certezza, avere ritrovato Maxi Lopez: «L’attaccante argentino ha finalmente
capito come mettersi al servizio
della squadra che dal canto suo
l’ha sempre assistito».
IL CASO MENTRE LE AFFINITA’ CON JOSE’ SONO ANCHE NEL LOOK
Leonardo veste sempre Dolce&Gabbana
Ma i nerazzuri indossano Costume National
Leonardo, 41 anni INSIDE
Josè Mourinho, 46 anni IPP
MILANO (lu.tai.) Come vestirà Leonardo? Le foto
qui a fianco dimostrano che la vicinanza con Mou
sconfina anche nel look. Eppure un problema si
pone. L’Inter si è legata con un accordo biennale
a Costume National per le divise non da gioco.
Quando già aveva lasciato il Milan, Leonardo
però ha firmato un contratto personale a tutto il
2011 con Dolce&Gabbana. Un vincolo tanto per la
vita privata quanto per le occasioni pubbliche. Al
punto che il nuovo tecnico dell’Inter, pur avendo
ricevuto quella mattina la divisa su richiesta dal
club a Costume National, giovedì - e pure ieri in
conferenza - si è presentato in panchina per
Inter-Napoli con un abito del proprio sponsor. Un
problema in più per il partner dell’Inter, che già si
era rassegnato a fatica al fatto che Rafa Benitez
non indossasse la divisa malgrado tre provini per
adattarsi a un fisico non «facile».
QUI INTER IL ROMENO ACCUSA UN PO’ DI FASTIDIO AD UN ADDUTTORE
Chivu si è fermato
Stamattina la decisione
Se non ce la fa
rilancio per Santon
o arretra Zanetti
Cristian Chivu, 30 anni LAPRESSE
DAL NOSTRO INVIATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
APPIANO GENTILE (Como) dUn leggero problema all’adduttore e
Cristian Chivu diventa un piccolo punto interrogativo. Solo stamattina Leonardo saprà se potrà averlo a disposizione: lo
staff medico si è tenuto un piccolo margine di dubbio per verificare e valutare se il suo utilizzo possa diventare in qualche
modo rischioso. Considerando
i molti impegni ravvicinati in vista e il fatto che l’Inter ha stimato in circa un mese il tempo necessario per «ammortizzare» la
situazione pregressa - condizione fisica e atletica della squa-
dra e rischio di ulteriori infortuni - l’imperativo è chiaro: cautela.
Due ipotesi senza il romeno Chivu si è fermato nella partitella
che ha concluso la rifinitura di
ieri mattina. «In realtà sono stato io a farlo rientrare prima nello spogliatoio», ha chiarito Leonardo, che ha anche spiegato la
dinamica dell’imprevisto: il romeno è scivolato e dopo la torsione che ne è seguita ha sentito un po’ di fastidio all’adduttore. «Di sicuro non è grave», ha
precisato il tecnico: tanto che
Chivu ieri era ottimista sulle
chance di recupero. In caso contrario, due sembrano le ipotesi
per sostituirlo a sinistra: rilanciare Santon o — più probabile
— arretrare Zanetti, utilizzando al suo posto a centrocampo
Mariga (favorito) o Muntari.
a.e.
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
Julio è un rebus
E l’Inter insiste:
subito il portiere
della Nazionale
Castellazzi verso il Bologna: lo scambio
è pronto . Il brasiliano via a giugno?
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
APPIANO GENTILE (Co) dQualcosa
si muove sul fronte mercato in
casa Inter. Obiettivi puntati sul
delicato ruolo del portiere, con
Emiliano Viviano che da Bologna potrebbe arrivare a Milano
già a gennaio e Luca Castellazzi
a fare il percorso inverso, in prestito sino a giugno. Il tutto
aspettando che Julio Cesar recuperi dallo stiramento al bicipite femorale. Anche se l’arrivo
anticipato del portiere della Nazionale lascia intendere che in
estate il brasiliano potrebbe anche essere venduto.
Accelerata Malgrado le frasi di
circostanza di Leonardo e del
dt Marco Branca, l’Inter dopo
l’infortunio di Julio Cesar si è
attivata per non farsi cogliere
impreparata nel caso il recupero del numero 1 non procedesse come sperato. Visto che già
deteneva la metà di Viviano, il
club di palazzo Saras stava meditando se riscattare subito
l’estremo toscano, pur lasciandolo a Bologna sino a giugno.
Ora sta prendendo piede l’idea
di accelerare i tempi. Non che
Castellazzi non dia affidamen-
Viviano
to. Però rimane troppo rischioso ritrovarsi a febbraio-marzo
con un portiere senza esperienza europea (Viviano se la sta facendo in azzurro) e che non
sembra trasmettere troppa tranquillità alla difesa. Anche trascurando le sette gare consecutive di campionato con almeno
un gol al passivo (11 totali, contro i 4 in otto gare presi da Julio
Cesar), che tra Castellazzi e i
compagni di reparto qualcosa
non vada l’hanno dimostrato
anche i due equivoci con Lucio
in Inter-Napoli. Con il portiere
che usciva - si presume avendo
chiamato il pallone - e il centrale che spazzava comunque.
Cadute le remore Lo scambio
con Viviano diventa più realistico anche perché il rossoblù, prima preoccupato di compromettere il proprio cammino in azzurro, ora avrebbe aperto uno
spiraglio, convinto di potersela
giocare anche con il numero
uno della Seleçao. Resta il problema dell’accordo col Bologna, che valuta Viviano sui 20
milioni, quindi ne chiede 10
per la restante metà. Gli emiliani l’avevano pagata 3, ma fanno pesare la valorizzazione del
25enne di Fiesole, passato da
promessa a titolare dell’Italia.
Branca dovrà lavorare su due
fronti. Far abbassare le pretese
rossoblù, per chiudere a 6/7 milioni, magari inserendo qualche giovane. Ma poi convincere
Moratti, che crede in Viviano
ma che, se proprio deve, preferirebbe fare un sacrificio per arrivare a Sanchez. Lunedì possibile un nuovo contatto con l’Udinese. In uscita, tornano a girare
voci di un interesse del Liverpool per Davide Santon.
9
R
LA SCHEDA
O
EMILIANO VIVIANO
25 ANNI
PORTIERE DEL BOLOGNA
È un tifoso della «Viola»
Emiliano Viviano è nato l’1 dicembre 1985
a Fiesole (Firenze). Tifosissimo della
Fiorentina (sua figlia si chiama Viola),
non ha mai indossato la maglia della prima
squadra. Si è formato a Brescia, ha
debuttato in B a Cesena nel 2004, poi è
tornato a Brescia, ma ha sempre giocato
in B. L’esordio in A nella passata stagione
col Bologna dove gioca tuttora e ha
conquistato la Nazionale. Ha fatto tutte le
giovanili azzurre e ha giocato l’Olimpiade di
Pechino. Ha 5 tatuaggi e collezioni orologi.
10
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A
s
LA CACCIA ALLA PUNTA
Forlan, ma pure Rossi
Agnelli spenderà
solo per un gran colpo
L’extra-budget è
pronto, ma senza
farsi prendere per
il collo da nessuno
DAL NOSTRO INVIATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VINOVO (TORINO) dRiunioni conti-
nue fra Vinovo e corso Galileo
Ferraris. La Juventus sta setacciando il mercato di mezzo
mondo. Caccia all’occasione
vera, un grande attaccante al
prezzo giusto. Già, perché a
gennaio il problema maggiore
è non farsi prendere per il collo, magari per qualche mezzo
giocatore. Situazione che in
ogni modo Agnelli e Marotta
eviteranno in partenza, chiarendolo bene ai vari interlocutori ogni volta che si siederanno attorno a un tavolo per discutere di questo o quel giocatore.
Soldi sì, ma... La notizia del giorno è comunque confortante per il popolo bianconero. La proprietà
è infatti pronta a stanziare un
extra-budget in presenza di opportunità adeguate e convincenti a livello di rapporto qualità-prezzo. Più facile guardare
al mercato estero, visto che
dalle nostre parti i vari Gilardino e Pazzini non si muoveranno almeno fino a giugno. E allora occhio sempre a Diego
Forlan, Pallone d’oro all’ultimo mondiale, attaccante completo, dal gol facile, perfetto
per le idee tattiche di Gigi Delneri. A maggio compirà 32
anni, ma parliamo di un giocatore integro fisicamente,
un maniaco del lavoro, un
professionista alla Zanetti
S
Diego
Forlan
31 anni,
all’Atletico
Madrid dal 2007
IMAGE SPORT
per intenderci. Va detto che finora l’Atletico Madrid ha respinto qualsiasi avance, allo
stesso tempo non vanno però
sottovalutati gli ottimi rapporti che ci sono fra il club spagnolo e Beppe Marotta. Intorno ai
10-12 milioni l’affare potrebbe davvero decollare.
Idea Rossi Più problematiche
dal punto di vista economico,
ma tecnicamente al top, altre
due affascinanti ipotesi: Giuseppe Rossi e Lisandro Lopez.
In particolare, piace parecchio
l’idea dell’azzurro, giovane, notevole fiuto del gol e appunto
italiano. Bisogna però fare in
fretta, il 23enne attaccante starebbe infatti trattando il rinnovo del contratto che lo lega al
Villarreal. E’ già il miglior marcatore della storia del «sottomarino giallo», che valuta
Rossi 30 milioni di euro. E molti soldi servirebbero anche per
strappare Lisandro
Lopez al Lione. L’argentino ha passaporto italiano e caratteristiche molto
simili a quelle di Fabio Quagliarella.
Berbatov resta invece una pista completamente legata a
un eventuale futuro di Buffon
al Manchester United.
OBIETTIVI
R
Giuseppe
Rossi
23 anni, punto
di forza del
Villarreal dal
2007. Proveniva
dal Parma
R
Massimo
Maccarone
31 anni, è alla
prima stagione
nel Palermo. Col
Siena 12 gol nel
2009-2010
Juve
Delneri sicuro
«Ripartiamo
con Toni,
ci serviva»
Il neo acquisto dall’inizio. Quagliarella
oggi operato: si tenta il recupero in 3
mesi. Sissoko: è giallo sui suoi malanni
R
Antonio
Floro Flores
27 anni,
è all’Udinese dal
2007: il top nello
scorso torneo
con 9 gol
Perché vedere
NAPOLI-JUVENTUS
Biglietti esauriti da giorni, per
Napoli è la partita dell’anno. La
Juventus deve dare un segnale
dopo l’orribile Befana.
San Paolo, ore 20.45
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
Maccarone e Floro Flores Infine, prenderanno eventualmente corpo solo nelle ultime ore
di mercato le ipotesi Maccarone e Floro Flores (quest’ultimo piace molto pure al Genoa). Non sono piste particolarmente eccitanti nemmeno per i vertici bianconeri.
Trattasi quindi di ultima
spiaggia...
m.gra.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VINOVO (TORINO) dDelneri a petto
in fuori. «Abbiamo smaltito la
botta, come è giusto che sia —
dice —. La mia Juve sa ricaricarsi molto bene, sa come affrontare certe situazioni. E non
è il momento più difficile da
quando sono qui. L’inizio è stato peggiore. Allora era tutto
AVERONA IL CENTROCAMPISTA TUTTOFARE COL FIUTO DEL GOL PRONTO A RIPROVARCI
Il Palermo e il saltatore Migliaccio
«Sono solo 1.78, li batto sul tempo»
Perché vedere
CHIEVO-PALERMO
Il Chievo non vince dall’impresa
sull’Inter alla 13ª. Per puntare
alla Champions, il Palermo deve
fare di più fuori casa.
Bentegodi, ore 15
ALESSIO D’URSO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMOdIn volo con Giulio Mi-
gliaccio l’«Iron Man» del Palermo, il tuttofare (mediano e difensore), perfino sosia della
star di Hollywood Vin Diesel.
Spontaneo chiedersi perché di
testa sono sempre tutte sue, perché la sua incredibile elevazione di 56 centimetri - in rapporto all’altezza di 178 centimetri gli permette di svettare su giocatori di ben altra stazza fisica.
Il gol alla Sampdoria di giovedì
alla Rumenigge è emblematico, ma l’eccellente attitudine
del mediano la si apprezza soprattutto nelle mischie furibonde a centrocampo e in difesa,
quando la sua testa lucida riesce a salire più in alto di tutti.
Esempi Più dell’interista Cordoba (di mezzo metro il suo stacco da terra), di Amauri e di ex
giocatori come Di Biagio
(ugualmente bravo nel doppio
ruolo), Simeone o lo stesso dirigente rosanero Giovanni Tedesco. Lui, Migliaccio, potrebbe cimentarsi nella pallavolo o nel
basket: «Ognuno di noi ha le
sue qualità – dice -, la mia è
quella di riuscire a prendere di
testa i palloni grazie all’ottima
scelta di tempo e alla mia forza
esplosiva. Questa dote cerco di
sfruttarla al meglio, sia in fase
difensiva sia offensiva, e di metterla a disposizione della mia
squadra».
Salto in alto Negli ultimi test
d’inizio anno il centrocampista
ha fatto registrare il record assoluto in A, il preparatore atletico
Valter Vio spiega così la dote naturale di Giulio: «La sua incredibile caratteristica è l’abbinamento forza esplosiva-resistenza, salta più in alto di tutti grazie alla scelta di tempo e lo fa
fino all’ultimo quando altri mo-
SORRENTINO
«Ora ci vuole
il vero Chievo»
VERONA (g.t.) Arriva il
Palermo, il portiere Sorrentino
carica il Chievo: «Se la
squadra vera fosse quello di
Udine faremmo fatica a
salvarci. Per vincere, dovremo
disputare una gara diversa,
con le nostre armi migliori:
carattere, determinazione e
spirito di gruppo».
strano fatica». Negli ultimi 5 anni Migliaccio è il giocatore che
di testa ha segnato di più tra
quelli (anche attaccanti) della
stessa altezza, in tutto 5 reti tra
Atalanta e Palermo (più 2 di piede).
Champions E oggi il centrocampista guiderà i compagni contro il Chievo. «Siamo consapevoli di essere forti, ma dobbiamo volare basso. Ci sono tante
squadre che lottano per la
Champions e noi potremmo approfittare di eventuali passi falsi di qualche big come è capitato la scorsa stagione alla Juve.
Se vogliamo giocare un campionato importante dobbiamo tornare con i 3 punti in tasca. La
Nazionale? Più volte ho detto
che ci si arriva solo col lavoro e
non con le chiacchiere – conclude -: sarebbe un sogno da realizzare per chi, partito dall’Interregionale, è arrivato ad affermarsi in Serie A».
nuovo, oggi ho molte certezze». Gigi si fida di un gruppo
«che veniva da diciotto risultati utili consecutivi. Sono cifre
importanti». La Juventus è la
squadra che ha perso meno in
campionato, «tre sconfitte come il Milan — continua Delneri —. Un black-out è da mettere in preventivo nell’arco di
una stagione. Detto questo, siamo sempre a tre punti dalla Lazio, seconda in classifica. E ci
mancano 4-5 punti, penso ai
pareggi con Bologna e Chievo,
gare che potevamo gestire meglio». L’obiettivo immediato?
«Pensare alla Champions League, gli 8 punti di distacco dal
Milan devono interessarci meno oggi. Verranno poi tempi migliori, soprattutto con meno infortuni. A proposito, mi è dispiaciuto molto per Quagliarel-
la, che era in un momento fantastico». Il napoletano si opera
oggi a Villa Stuart, è in buonissime mani, quelle del professor
Mariani: si tenterà un recupero
record io tre mesi.
Toni e Storari sì Contro il Napoli spazio a Del Piero e Toni (a
caccia del 100˚ gol in A). «Luca
è il giocatore che stavamo cercando — chiarisce Delneri —,
per esperienza e qualità. Sarebbe arrivato a prescindere da
Quagliarella. Darà una mano
alla nostra causa. E vecchio?
Non credo, a 33 anni Del Piero
segnò 24 reti...». Dunque, la
panchina toccherà quasi certamente ad Amauri. In porta «giocherà Storari», mentre in difesa è probabilissima la presenza
a destra di Grygera, anche perché «ogni tanto va concessa
w
LA CIFRA
56
i cm in
elevazione di
Migliaccio
che di testa ha
segnato 5 gol:
nessuno alto 1,78
vi è riuscito negli
ultimi 5 anni
Q
Giulio
Migliaccio,
29 anni:
alla Samp ha
segnato di testa
ITALYPHOTOPRESS
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
Luca Toni, 33 anni,
ieri nel primo allenamento
con la Juventus a Vinovo.
L’attaccante arriva dal Genoa
LAPRESSE
y
PARTITO
DALLA
GAVETTA
Per Walter
Mazzarri oggi è
la 400ª
panchina della
carriera.
NAPOLI TONI O NO, NIENTE TURNOVER: GIOCANO I SOLITI
Mazzarri al gran gala
La sua 400a panchina
nella sfida più attesa
«So quanto Napoli
239 aspetti questa
quelle in A con
Livorno, partita, voglio una
Sampdoria, mentalità vincente»
Napoli
46
le partite in B,
con il Livorno
34
le gare in C1,
con la Pistoiese
31
quelle in C2,
con l’Acireale
Le altre
25 partite in
coppa Italia, 2
in coppa Italia
di C e 22 nelle
coppe europee
una pausa a un giovane come
Sorensen, che solo col tempo
accumulerà l’esperienza necessaria per avere la giusta continuità in campo». Rientra Bonucci accanto a Chiellini, Grosso a sinistra non si tocca, a centrocampo quartetto con Krasic
e Pepe sulle fasce, Marchisio-Aquilani in mezzo.
Malato immaginario? Resta fuori Momo Sissoko, che «nonostante la lieve infiammazione
del tendine quadricipitale del
ginocchio destro, sarà a Napoli. La sua eventuale disponibilità verrà decisa nelle ore che
precedono la gara», si legge su
Juventus.com. In realtà, dietro
la convocazione del maliano ci
sarebbe un piccolo giallo. Di
fatto, pare che lo staff tecnico
abbia manifestato più di un
x
ha detto
SULLA CHAMPIONS
Oggi è l’obiettivo più
realistico, verranno tempi
migliori, specie quando
recupereremo gli infortunati
SU TONI
E’ il giocatore che cercavamo
per esperienza e qualità.
Sarebbe venuto anche senza
lo stop di Quagliarella
SU FELIPE MELO
Si merita uno scappellotto, ci
ha lasciato in braghe di tela.
Ma non va nemmeno
dimenticato quanto di buono
ha fatto finora
dubbio sull’entità dei continui
piccoli malanni denunciati negli ultimi giorni dal centrocampista. Che c’entri il mercato?
Questo è probabilmente il sospetto numero uno in casa Juve. Di qui la decisione di portarselo comunque a Napoli, campo, panchina o tribuna che sia.
Melo, ti perdono ma... Ultimo capitolo dedicato a Melo e alla
sciocchezza di giovedì: «Si merita uno scappellotto — conclude Delneri —, ci ha lasciato in
braghe di tela —. Ne deve rendere conto a tutti e lo sta facendo. Ma non dimentichiamoci
quanto di buono ha fatto finora. Spero faccia tesoro di questo momento, del danno che
ha provocato pure ai compagni
e alla società. Sono però certo
che tornerà quello di prima».
11
R
S
DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CASTELVOLTURNO (Caserta)dC’è la
Juve a Fuorigrotta e la notte di
Napoli non sarà uguale alle altre. C’è l’avversario di sempre,
il nemico da sconfiggere, destinato anche quest’anno ad inseguire. La classifica, infatti, tiene il collettivo napoletano
piantato al terzo posto, mentre quello bianconero è staccato di 3 punti. Un vantaggio che
proverà ad allungare
col sostegno di tutto il
San Paolo. L’impresa,
tuttavia, non è delle più
semplici: anche la Juve,
come il Napoli, è reduce da
una sconfitta e perseverare sarebbe deleterio per entrambe.
«Quando s’incontrano Inter o
Juve bisognerebbe ricordarsi il
valore di queste squadre che è
superiore al nostro. La crescita
del Napoli, comunque, continuerà ad essere graduale. Un
anno e quattro mesi fa questa
rosa era nei bassifondi della
classifica. Oggi, con qualche
piccola variazione, è nei primissimi posti e sta facendo
qualcosa di straordinario»,
ha osservato l’allenatore napoletano.
Walter
Mazzarri
49 anni,
al Napoli
dall’ottobre 2009
REPORPRESS
Di contro, però, c’è che mi sono invecchiato», dice serioso il
tecnico, che invoglia i propri
giocatori ad adottare un atteggiamento diverso, contro la Juve, rispetto a quello assunto a
San Siro. «Voglio una squadra
coraggiosa sin dalle prime battute. E non voglio che avverta
più di tanto la pressione del risultato e delle aspettative che
abbiamo creato, finora, coi risultati ottenuti. Mi aspetto
una reazione importante e confido nelle motivazioni di tutti i
singoli».
Serata speciale E’ indubbio
che la sfida con la Juve resta
l’avvenimento più importante
dell’intera stagione per i tifosi
napoletani. E proprio per questo, il coinvolgimento emotivo
dell’ambiente è totale. «Si, questa partita è speciale per la città, è una sensazione che avverto anch’io. Sarà importante anche l’aspetto psicologico, il ricordo di quanto fatto
nella passata stagione, avendo vinto sia al Comunale sia
al San Paolo. Insomma, le
premesse per una gara vibrante ed emozionante ci sono tutte», osserva Mazzarri.
Auguri a Quagliarella «Al di là
di quello che s’è detto e scritto sulla sua cessione, gli faccio un grande in bocca al lupo per una pronta guarigione. Mi spiace, anch’io sono
stato calciatore e so cosa si
provi in momenti del genere», ha detto Mazzarri che
non ha annunciato rivoluzioni nella formazione. «Ho
poco da cambiare e non farò il turn over, perché il margine per recuperare dalla fatica di San Siro, c’è tutto. Toni? Per noi non cambia un
granché, la sua presenza,
nei meccanismi difensivi».
400 panchine Le festeggerà stasera, Walter Mazzarri. «Quattrocento partite da professionista sono un grande traguardo
per chi come me è partito da
Pozzuoli, con l’Acireale, ed è
arrivato alla guida del Napoli.
A FIRENZE MIHAJLOVIC SCARICA IL ROMENO E IL CLUB VIOLA INSISTE PER UNA CESSIONE ALL’ESTERO
Sinisa: «Mutu? Non peserà sulla squadra»
O
Trovato l’erede: arriva lo scozzese Miller
LA SCHEDA
KENNETH MILLER
31 anni
Perché vedere
FIORENTINA-BRESCIA
Per la Fiorentina è diventata una
sfida-salvezza: da vincere per
fare altri discorsi. Il Brescia sta
franando, serve un colpo d’ala.
Franchi, ore 15
GOZZINI-LAFFRANCHI
me più gol (21) che presenze
(17). L’ultima nel derby perso
con il Celtic, una settimana fa:
in tribuna c’era Pantaleo Corvino, d.s. viola, che dovrebbe
chiudere nelle prossime ore.
Due giorni fa il sito dei Rangers
comunicava l’accordo con il Birmingham per la cessione del
giocatore, che però è in parola
con la Fiorentina.
resterà a Firenze».
NEO SPONSOR SULLE MAGLIE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa strategia non cambia, ma
una novità c’è. Se Adrian Mutu
vorrà continuare a giocare a
pallone, dovrà sistemarsi fuori
dall’Italia: intanto, è all’estero
che la Fiorentina ha pescato il
suo sostituto. Arriverà dalla
Scozia, dal 2008 gioca nei Rangers, è un classe ’79 (come Mutu) ed è il terzo giocatore del
dopoguerra ad aver giocato
per entrambe le squadre di Glasgow. L’identikit è di Kenny
Miller, seconda punta che da
inizio stagione ha messo insie-
Battaglia In Turchia sono certi:
Mutu ha firmato per il Galatasaray, ma non ci sono conferme.
L’attaccante ai media romeni
spiega: «Farò una battaglia per
essere reintegrato, la mia prima opzione resta la Fiorentina,
altrimenti cercheremo altre soluzioni». Inutile farlo in Italia,
ma Becali non si arrende: «La
Juventus mi ha chiesto Mutu,
ma la squadra più vicina è il Cesena. Mi ha chiamato anche la
Dinamo Bucarest, lo volevano
in prestito sei mesi per poi lasciarlo al Cesena. Di sicuro non
La Fiorentina ha un nuovo main sponsor: è la
Mazda, casa automobilistica giapponese, che lega
il nome al club fino al 2013. Nella foto (G. Osti per
Violachannel.tv) la presentazione della nuova
maglia: da sinistra l’a.d. viola Mencucci, Gilardino e
Wojciech Halarewicz, a.d. Mazda. Resta il marchio
«Save the Children», sistemato più in alto.
Partita Oggi c’è il Brescia,
Mihajlovic assicura che «la vicenda Mutu non peserà sulla
squadra. Io non ci penso più,
uno così non serve. Non è vero
che ci siamo abbracciati come
dice Becali e non è vero che
Adrian era stato escluso dalla
partita di Bologna. I Della Valle
prendono posizioni forti: se un
giocatore vuole andarsene è
inutile che faccia capricci, da
qui non si muove». Dubbio Boruc (è pronto Seculin), out Vargas («non sta bene e non è libero di testa»).
Qui Brescia Emergenza in difesa: Bega infortunato, Martinez, Mareco e De Maio influenzati, torna Zoboli. Possibile turno di riposo per Diamanti, con
l’esordio dal 1’ di Lanzafame.
«Il modulo non è sacro - dice
Beretta - possiamo reggere il
tridente». Ieri, in ritiro, la visita
dell'ex Flachi.
ATTACCANTE
Perno della Nazionale
Ha vinto titolo e coppa
con Celtic e Rangers
Kenneth Miller, 31 anni, attaccante della
Scozia è uno dei tre giocatori del
dopoguerra ad aver giocato sia col Celtic
sia coi Rangers: nel Celtic era nel 2006-07
(7 reti), quando vinse titolo nazionale e
coppa di Scozia. Più lunga la militanza nei
Rangers; nel 2000-01 (8 gol) e dal 2008 (46
gol), con titolo e coppa vinti nel 2009. AFP
12
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A
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Totti a terra
«Alla Roma
vedo certe
facce...»
Il capitano: «Fuori siamo allegri,
a Trigoria no». E Borriello
torna nella «sua» Genova
Perché vedere
SAMPDORIA-ROMA
La Samp è in crisi di gioco e di
risultati, la Roma in forte
ascesa: a Genova va in scena
una sfida da batticuore
Marassi, ore 12.30
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dCon quella faccia un
po’ così, quell’espressione un
po’ così che hanno quelli che
hanno visto Genova, arriva a
Marassi uno che la Lanterna
l’ha ammirata da entrambi i lati. Marco Borriello è stato blucerchiato e grifone, attaccante
deluso (11 presenze e 2 gol nella Samp 2005-2006 prima di an-
dare a gennaio a Treviso) e centravanti felice (35 apparizioni e
19 reti nel Genoa 2007-2008).
Adesso, però, è tutta un’altra
storia. Adesso Borriello è l’ariete di una Roma da rimonta, che
decolla anche grazie ai suoi 13
acuti stagionali in 23 presenze.
Come dire, l’unica buona ragione per cui Ranieri può mandare
in panchina - pronto per la staffetta - capitan Totti, visto che
l’altro posto da titolare è di Vucinic («stavolta tocca a lui»).
Trigoria triste Ma le fibrillazioni
non mancano, tant’è che alla
partenza proprio Totti dice:
«Fuori siamo allegri, ma dentro
Trigoria siamo tristi. Girano certe facce... Per quello che mi riguarda non so se gioco, comunque è la stessa cosa». Ovviamente si fa per dire, perché per il
I NUMERI
299
minuti,
praticamente 5
ore: da così tanto
la Samp non
segna un gol
in gare ufficiali.
L’ultimo al Bari il 5
dicembre (Guberti)
16
Francesco Totti, 34 anni, capitano e bandiera della Roma GRILLOTTI
capitano la Sampdoria significa almeno tre cose speciali: la
«scoperta» del ruolo di centravanti puro nel 2005, il gol al volo di sinistro nel 2007 (fra i top
della carriera) e il k.o. casalingo dello scorso anno che significò l’addio allo scudetto.
Borriello e il tutore Insomma,
toccherà a Borriello provare a
cancellare la malinconia. «A Genova io ho bei ricordi - spiega con la Samp di Novellino fui
sfortunato perché, appena decisero di cedermi al Treviso, Bonazzoli si ruppe un legamento
e la società mi rivoleva indietro, ma il Treviso mi bloccò.
Chissà, se fossi tornato avrei
avuto un’altra carriera. Al Genoa di Gasperini invece andò
tutto benissimo, segnai tanto e
tornai al Milan. Ma questa è storia passata. Ora penso solo alla
Roma: per lo scudetto ci siamo
anche noi». Peccato che la spalla sinistra gli faccia ancora male. «Ma solo un po’, e poi giocherò con un tutore».
Ranieri e la svolta D’altronde, la
partita è importante e lo riconosce anche Ranieri: «Può essere
la gara della svolta, anche perché tutte le squadre stanno
avendo alti e bassi. Totti? Per
me è al centro del progetto, ma
per essere competitivi c’è bisogno di una rosa ampia ed io sono contento così. Poi, se il nuovo proprietario sceglierà di avere solo 12-13 giocatori, sarà
un’altra storia». Magari sempre
con lui, anche se del suo rinnovo di contratto non si parla più.
«Per me non cambia nulla, lavoro sempre allo stesso modo».
Ma chissà se non ci sia anche la
sua tra le tristezze di Trigoria.
Indiscrezioni di mercato di Luca Calamai
Moggi-Baldini, Ancelotti-Capello
Che duelli sotto il Cupolone
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SUSSURRI
&GRIDA
Luciano
Moggi,
73 anni
LAPRESSE
dL’ultima volta che si sono
incontrati è stato il 1˚ ottobre scorso, nell’aula del tribunale di Napoli. Franco Baldini liquidò il suo rivale con
una battuta feroce: «E’ un
uomo senza qualità». L’avvocato Trofino dovette trasformarsi in giocatore di rugby
per placcare un Luciano
Moggi alzatosi di scatto dalla sua sedia in cerca di vendetta. I grandi nemici di Calciopoli rischiano di ritrovarsi a duellare per la nuova Roma. Due delle cordate più
importanti in corsa per l’acquisto del pacchetto di maggioranza del club giallorosso hanno chiesto loro suggerimenti.
Vicino a Lucianone L’imprenditore Angelucci è molto vicino a Luciano Moggi. E non
solo per averlo ingaggiato
da tempo come opinionista
nelle pagine sportive del
quotidiano «Libero», di cui è
editore. Moggi non corre
per sé stesso. Il suo obiettivo
è quello di provare a inserire
nella Roma di Angelucci il figlio Alessandro, che ha appena finito di scontare la sua
squalifica. Questa cordata
avrebbe già individuato il futuro allenatore. Si tratta di
Carlo Ancelotti, ormai in rotta con il Chelsea di Abramovich e ben felice di tornare a
lavorare in quella Roma che
è da sempre nel suo cuore.
Vicino agli americani Franco
Baldini, invece, è pronto ad
aiutare la cordata americana a entrare con uomini e
idee giuste nel calcio italiano. Il tam-tam giallorosso
ha già abbinato allenatori di
grande prestigio all’attuale
direttore sportivo della nazionale inglese. I nomi?
Guardiola e Prandelli. Due
tecnici che hanno un forte
rapporto di amicizia con Baldini, ma che sono vincolati il
primo al Barcellona (contratto appena rinnovato) e il
secondo alla nazionale azzurra (contratto fino ai prossimi mondiali). Quindi ipotesi non praticabili. Anche la
cordata americana potrebbe sposare l’idea Ancelotti.
Baldini ha trascorso molte
serate a cena nella modaiola
Chelsea con l'amico Carletto. Tra i due esiste un feeling di vecchia data. Alternative? Baldini potrebbe cercare di convincere Capello a
chiudere la deludente esperienza alla guida dell’Inghilterra e tornare a lavorare
nella Capitale. E Don Fabio
potrebbe riuscire nell’impre-
sa di far riavvicinare i due
storici nemici visto il rapporto che lo lega a entrambi. La
terza opzione è il rinnovo
per un anno del contratto a
Ranieri. Si vedrà.
Austerità Milan I tagli di Tremonti gli rovinano le giornate. Le previste sforbiciate di
Galliani, invece, lo fanno
sorridere. Silvio Berlusconi
ha dato la sua benedizione
alla linea scelta dall’amico
Adriano sul tema «rinnovo
dei contratti». Il Milan ha
pezzi da novanta in scadenza al 30 giugno: Pirlo, Nesta, Ambrosini, Seedorf e
l’eterno Pippo Inzaghi. Al
netto quasi 18 milioni di stipendi. La società rossonera
ha deciso di affrontare la
questione solo a primavera.
L’idea di Galliani è quella di
proporre ai suoi allievi (tutti
molto apprezzati) un contratto annuale, con una riduzione dell’ingaggio del
25-30 per cento. Una mossa
che regalerebbe al Milan un
tesoretto di più di cinque milioni. La sensazione è che, alla fine, potrebbe essere uno
tra Pirlo e Seedorf a fare le
valigie. Possibili destinazioni? La Liga per Pirlo e un ritorno in Olanda per Seedorf. Di sicuro nessuno dei
due tornerà all’Inter.
anni e tre mesi:
Ranieri non batte
la Samp in gare
ufficiali dal 12-10’94 (allenava la
Fiorentina e
vinse 2-1 in
Coppa Italia)
300
panchine
da allenatore
professionista:
oggi Mimmo Di
Carlo, allenatore
della Samp,
taglia questo
traguardo
P
Federico «Kiko»
Macheda, 19
anni, in prestito
dal Manchester
United PEGASO
s
IN BALLO
V
Franco
Baldini, 50
anni, dirigente
della nazionale
inglese, ex
direttore sportivo
della Roma
QUI SAMPDORIA
Allarme Pazzini
ma c’è Macheda
che scalpita
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO DA RONCH
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOGLIASCO (Genova)dMai fidarsi delle apparenze.
Pazzini non partecipa alla rifinitura, resta a letto vittima di un attacco febbrile. Non c’è, ma
probabilmente ci sarà. In casa Sampdoria si farà di tutto per recuperare il centravanti titolare, l’uomo che a fine aprile, quasi nove mesi fa,
con una doppietta all’Olimpico, scucì dalla maglia della Roma uno scudetto virtuale e regalò
alla Samp una chance per il preliminare di
Champions.
Kiko c’è In campo, in una Bogliasco particolarmente umida e fredda, c’è invece Federico Macheda. L’ultimo ostacolo burocratico è svanito
ed è arrivata l’ufficialità del suo trasferimento a
Genova. Di Carlo, che nonostante il nono posto
in classifica (lo scorso anno a questo punto i
blucerchiati erano decimi) qualcuno vede in
difficoltà e persino in pericolo in caso di
sconfitta, lo ha provato nel ruolo di seconda punta, in alternativa con Marilungo. Per Kiko l’esordio resta probabile, però difficilmente arriverà dal
primo minuto, solo la resa di Pazzini potrebbe favorirlo, altrimenti
Pozzi dovrebbe precederlo nelle
gerarchie blucerchiate.
Mai un gol alla Roma Di Carlo intende giocarsi al meglio le carte offensive che ha a disposizione. Le sue squadre non hanno mai realizzato un
gol alla Roma e stavolta le reti non
servono soltanto per conquistare
i tre punti della vittoria, ma anche per cancellare tutti i dubbi,
che stanno attanagliando l’ambiente blucerchiato.
A CESENA
Gioca Sammarco
Ballardini su Toni
«Non era sereno»
Perché vedere
CESENA-GENOA
Davide Ballardini ritorna nella sua Romagna (anche
se lui è di Ravenna...). Il Cesena sogna ancora Mutu
Manuzzi, ore 15
ALESSANDRO BURIOLI
FILIPPO GRIMALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
V
Carlo
Ancelotti, 51
anni, allenatore
del Chelsea:
in questo
momento è a
rischio esonero
V
Fabio
Capello, 64
anni, dal 2007
commissario
tecnico della
nazionale
inglese
CESENA d Negli ultimi giorni a Cesena si è forse
parlato più del sogno-Mutu che del successo di
Brescia, il primo in campo esterno della stagione. Ficcadenti sta al gioco: «Le voci su Mutu sono iniziate a rimbalzare mercoledì e non hanno
destabilizzato l’ambiente. Anzi, il giorno dopo a
Brescia, abbiamo giocato una delle nostre migliori gare fuori casa. Se Mutu resterà un sogno
o diventerà realtà non sta a me dirlo. Lui comunque è un grande giocatore». Oggi contro il Genoa dovrebbe giocare una formazione simile a
quella di Brescia. L’impressione è che Sammarco partirà titolare al posto di Caserta, mentre
sono da valutare le condizioni di Jimenez.
Grifone in emergenza In casa rossoblù, Ballardini
non si lamenta, anche se la rosa (dopo la cessione di Toni e con molti infortuni) è ai minimi termini: «Il trasferimento di Toni? In questo calcio
ci sta tutto e il contrario di tutto. Con lui c’erano
state incomprensioni, non era più sereno. E’ contento di essere andato alla Juve, noi siamo felici
per lui». Meglio parlare del presente, «altrimenti vorrebbe dire che non abbiamo capito nulla.
In avanti abbiamo Destro, Rudolf e Jankovic.
Inoltre torna in gruppo Sculli, ma non Palacio».
L’ultimo pensiero è un saluto al suo vecchio
club: «Dirò sempre grazie al Cesena, perché qui
sono cresciuto e poi diventato allenatore».
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
13
R
SERIE A
La Lazio fa 111 anni
«Per festeggiare
restiamo secondi»
Reja: «Ma attenzione al Lecce, che è insidioso»
De Canio fiducioso: «Abbiamo voglia di reagire»
Perché vedere
LAZIO-LECCE
Con una vittoria la Lazio si
rilancerebbe in pieno come
anti-Milan. Con una sconfitta
panchina di De Canio a rischio
Olimpico, ore 15
NICOLA BERARDINO
STEFANO CIERI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dDopo mesi di complimenti e
buone intenzioni la Lazio ha la
possibilità di centrare il primo
traguardo della stagione: «laurearsi» vice-campione d’inverno. Titolo più che platonico,
ma da quasi dieci anni i biancocelesti se lo sognano. Tra la
squadra di Reja e il piccolo-grande traguardo c’è però
un Lecce con l’acqua alla gola e
smanioso di ripartire dopo la
delusione-derby.
Regalo di compleanno Ci sarà
aria di festa all’Olimpico, la Lazio celebra oggi il suo 111˚
compleanno. Oltre al consueto
volo dell’aquila Olimpia ci sarà
anche il lancio dei paracadutisti della Polisportiva biancoceleste. Ma l’unico vero modo di
festeggiare è quello di cogliere
tre punti che proietterebbero
la Lazio di Reja nella storia. Soltanto sette volte, infatti, i bian-
Edi Reja, 65 anni, allenatore della Lazio dal febbraio 2010 LAPRESSE
cocelesti hanno chiuso il girone di andata ad uno dei due primi posti. Imprese riuscite alle
Lazio di Eriksson (per tre volte
seconda a metà campionato) e
Maestrelli (una volta prima ed
una seconda), ma anche a quella di Mancini (l’ultima capace
di «girare» seconda, nel
2002-03) e a quella pionieristica di Violak (campione d’inverno nel 1936-37).
No turn over «Sarebbe importantissimo conservare il secondo posto a metà campionato —
ammette Reja —. Soprattutto
per la società che sta cercando
di tornare ai fasti di un tempo
dopo anni difficili». Ma Reja
preferisce non farsi distrarre
troppo dagli appuntamenti
con la storia. «Cercheremo di
onorare il compleanno della Lazio, facendo però molta attenzione al Lecce. E’ una partita insidiosa per noi. Innanzitutto
perché di solito soffriamo contro le squadre che si chiudono
e poi quella salentina, nonostante la classifica, è un’ottima
realtà. A Napoli, prima della sosta, ha fatto una gran partita
contro una delle formazioni
più forti del campionato». Niente turn over. L’unico cambio rispetto a Genova è forzato: Stendardo prenderà il posto dello
squalificato Dias. Mauri, acciaccato, dovrebbe farcela: in caso
contrario spazio a Bresciano.
Qui Lecce Gigi De Canio deve
rifare il centrocampo del Lecce. Alla squalifica di Giacomazzi e all’infortunio di Olivera, ieri si è aggiunto lo stop di Munari. Un’altra tegola nella scia del
rovinoso k.o. nel derby col Bari. «La squadra vuole reagire subito. Rigiocare dopo tre giorni
ci farà bene, dovremo dimostrare la nostra forza caratteriale».
Il tecnico dei pugliesi rende merito alla bella stagione della Lazio. «Si vede il gran lavoro di
Reja, ma vanno fatti pure i complimenti a Lotito per aver messo su un organico ricco di qualità. In campo bisogna temere la
loro imprevedibilità. Hernanes
e Zarate possono sempre inventare qualcosa».
w
I NUMERI
0
le vittorie del
Lecce in casa
della Lazio, in 18
confronti
ufficiali: 12
vittorie dei
padroni di casa
e 6 pareggi
99
le vittorie del
Lecce nella sua
storia in Serie A
(spareggi
esclusi): se oggi
battessero la
Lazio, i salentini
farebbero 100
100
presenze in
partite ufficiali da
quando è in Italia:
a meno di
imprevisti,
Lichtsteiner oggi
dovrebbe tagliare
questo traguardo
PALLADINO-CRESPO-GIOVINCO DAL VIA
Parma sceglie
il trio meraviglia
Matri a rischio
Perché vedere
PARMA-CAGLIARI
Parma euforico per l’1-4 di Torino, Cagliari reduce
da due sconfitte consecutive: opposti estremismi
Tardini, ore 15
PIOVANI-FRONGIA
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dChissà se il Parma ha smaltito la sbornia di Torino: battere la Juve a domicilio porta un’inevitabile ebbrezza. Arriva il Cagliari: uno scontro salvezza. Pasquale Marino chiede concentrazione e
umiltà: doti indispensabili per una squadra come il Parma. E quanto sia importante vincere lo
dice la probabile formazione degli emiliani: tridente puro con Palladino-Crespo-Giovinco per
chiudere il girone d’andata a quota 25. Per la prima volta, forse, Pasquale Marino potrà decidere
la formazione senza il parere dello staff medico.
Così gente come Morrone e Paci, protagonisti
del match di Torino, potrebbero finire in panchina. Insieme a Bojinov, dopo la tribuna di giovedì
scorso, preludio forse ad una sua cessione.
Tra campo e mercato «Se il Parma ha fatto il pieno di autostima a Torino, anche a noi le motivazioni non mancano». Roberto Donadoni prende
il toro per le corna: «Siamo pronti, dobbiamo fare punti». I rossoblu approdano in Emilia senza
Lazzari (caviglia) e con Matri che non ha ancora
recuperato al meglio: «Ha sentito fastidio dopo
la rifinitura. Vedremo». In attacco Nenè e Acquafresca. Sul quest’ultimo Donadoni non ha dubbi:
«Robert sta bene e sa quel che deve fare». In mezzo, Biondini a destra. Inevitabile un accenno alla
sconfitta col Milan: «Non abbiamo demeritato.
Ci sta che si soffra con la capolista. Ho detto ai
ragazzi di stare tranquilli: hanno giocato alla pari con i primi della classe». Intanto, tra i 20 convocati, non c’è Pinardi: l’accordo col Sassuolo pare
cosa fatta. E sulle voci riguardanti Lazzari e Matri, Donadoni ammette: «Siamo umani, è ovvio
che a lungo andare qualche problemino possa
esserci». Domani summit tra il tecnico, il direttore generale Marroccu e il presidente Cellino per
affinare le strategie di mercato.
LE TRATTATIVE LA SAMP SEGUE EBAGUA. PARMA: IDEA MERKEL. BOLOGNA: ARRIVA BISOLI JR
INCROCIO SALVEZZA
Il Palermo piomba su Gonzalez
Lazio: vicini Sculli e Santa Cruz
Il Bari punta
sull’effetto Okaka
Zanetti tira dritto
Genoa: Polenta e
Lazarevic per Floro
Flores. Ze Eduardo:
offerta del Werder
CALVI-COMETTI-DI CHIARA
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dIl Palermo in questo mercato
di riparazione ha giocato d’anticipo. Ingaggiati gli sloveni Andelkovic e Kurtic, manca un tassello: un attaccante per sostituire
Maccarone. Già, perché Big Mac
è «bloccato» dall’infortunio di Pinilla ma è sul mercato. Il nome
nuovo è l’argentino Gonzalez
del Novara: quotazione sui 5 milioni, c’è anche l’Atalanta e il giocatore vorrebbe salire in A col Novara ma il Palermo insiste. L’alternativa a Gonzalez è Pozzi: con
la Samp è in piedi un possibile
scambio di comproprietà. Altra
mossa in prospettiva per il centrocampo potrebbe essere Parolo:
col Cesena si parla di un possibile
doppio scambio (il centrocampista e Budan in rosanero, Macca-
rone — che piace pure al Chievo
— e Kasami in bianconero), ma
bisogna fare i conti col Genoa.
za) ed Ebagua (Varese), mentre
per la difesa piace Pisano (Varese).
Pressing per Sculli Due i fronti
aperti per la Lazio: per Santa
Cruz accordo col giocatore, vicino quello col club: si attende la
fumata bianca. Col Genoa si stanno intensificando i contatti per
Sculli e Moretti: si tratta il doppio prestito con diritto di riscatto
obbligatorio.
Udinese e Napoli L’Udinese cerca
il sostituto di Inler, sempre nel
mirino del Napoli (che propone
come contropartite Cigarini e
Santacroce, quest’ultimo non
convocato per la gara di oggi da
Mazzarri e per il quale il Lecce lo
aspetta addirittura per domani o
martedì): piace Yasin Pehlivan,
22 anni, del Rapid Vienna.
Floro Flores per Preziosi Ci sono
in ballo gli attaccanti Boselli
(Wigan) e Ze Eduardo (Santos,
che ha ricevuto un’offerta di 6 milioni del Werder Brema), ma soprattutto Floro Flores per sostituire Toni al Genoa: l’Udinese
chiede 5 milioni per la metà, ma
nell’operazione potrebbero entrare due giocatori ai rossoblù: Lazarevic (punto di forza del Torino),
e Polenta.
Mosse Samp Non solo Macheda.
La Samp potrebbe cedere Pozzi e
anche Marilungo: in entrata, già
detto di Maccarone, tra gli osservati del d.s. Tosi Cacia (Piacen-
Dall’alto in basso Pablo
Gonzalez, 25, punta del Novara
e Giuseppe Sculli, 29, esterno
del Genoa BOZZANI-PEGASO
Affari vari A Bologna arriva Dimitri Bisoli dal Cagliari, è il figlio
dell’ex tecnico del club sardo. Il
Parma stringe per Pellè (Az Alkmaar), a centrocampo ha
un’idea: Merkel (Milan). Il Lecce
cerca di convincere Corvia ad accettare l’Atalanta nello scambio
di metà con Ardemagni. Attacco
Bari: oltre a Rudolf (Genoa), il
primo obiettivo resta Boselli
(Wigan), ma si pensa anche al ritorno di Meggiorini (Bologna).
In difesa nel mirino i brasiliani
Rhodolfo e Danilo. Mercoledì
Roope Riski sarà a Cesena: si tratta col Tps Turku.
Perché vedere
BARI-BOLOGNA
Con l’arrivo di Okaka dalla Roma il Bari ha trovato
nuova linfa, ma il Bologna adesso è più sereno...
San Nicola, ore 15
CIRICI-LAZZARI
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dPer battere il Bologna Ventura punta sull’effetto derby. Non a caso lancia Stefano Okaka, il
match winner di Lecce, nella speranza che l’ex
romanista conceda subito il bis. «Il derby ci ha
tolto molte energie nervose – osserva il tecnico
del Bari -, ma ci ha regalato anche tanto sul piano psicologico». Ventura guarda Malesani con
un pizzico di invidia: «Il Bologna non è solo Di
Vaio, ma mi chiedo dove sarebbe in classifica se
non lo avesse avuto per due mesi».
Vicepresidente, si cambia Il presidente del Bologna, Massimo Zanetti, si presenterà stamane in
ritiro alla squadra e ribadirà l’intenzione di andare avanti con Baraldi a.d. Anzi, forte dell’appoggio di diversi soci, Zanetti paventa un rimpasto
nelle nomine: possibile cambio del vicepresidente, ruolo ora occupato da Pavignani. Previsto
l’arrivo di un nuovo d.s., fermo restando la conferma di Longo come consulente di mercato. Malesani pensa al Bari: «Giovedì nel primo tempo
ho visto un Bologna perfetto, non adagiamoci».
14
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A
a
19
SAMPDORIA (4-4-2)
ROMA (4-3-1-2)
OGGI ORE 12.30
TA
A
N
R
GIO
La guida
CLASSIFICA
2010-11
17
PALOMBO
16
TISSONE
10
PAZZINI
9
POZZI
1
2.10
6
RINALDI
84
RAGGI
8
GUBERTI
90
ALVAREZ
8
DONATI
14
GAZZI
7
RIVAS
89
OKAKA
20
KUTUZOV
5
MEXES
10
12 RAMIREZ
EKDAL
7
26
32
DELLA ROCCA MUDINGAYI CASARINI
77
CASSETTI
19
RUBIN
6
BRITOS
G
PARTITE
V N P
RETI
F
S
MILAN
39 18 12 3
3 30 13
LAZIO
34 18 10 4
4 24 16
NAPOLI
33 18 10 3
5 27 20
ROMA
32 18 9
5
4 26 22
JUVENTUS
31 18 8
7
3 33 21
PALERMO
30 18 9
3
6 32 22
INTER
26 16 7
5
4 23 15
UDINESE
26 18 8
2
8 23 21
SAMPDORIA
23 17 5
8
4 18 16
GENOA
22 17 6
4
7 13 15
PARMA
22 18 5
7
6 18 21
CHIEVO
21 18 5
6
7 19 21
CATANIA
21 18 5
6
7 16 22
BOLOGNA*
21 18 5
7
6 17 24
FIORENTINA
20 17 5
5
7
CAGLIARI
20 18 5
5
8 19 17
CESENA
18 17 5
3
9 13 21
BRESCIA
15 18 4
3
11 13 23
LECCE
15 18 4
3
11 16 35
BARI
14 18
5 10 12 26
3
X
3.25
2
1.85
22
ALVAREZ
14
BELLUSCI
17
GOMEZ
8
LEDESMA
26
CHIVU
6
33
SILVESTRE CAPUANO
5 CARBONI
24
PESCE
2
CORDOBA
1 VIVIANO
6
LUCIO
X
3.00
2
2.45
1
2.60
1 ANTONIOLI
16
LLAMA
17
RUDOLF
13
MAICON
3
12
4
ANDREOLLI
CESAR MANTOVANI
6
16
7
FERNANDES RIGONI MARCOLINI
23
31 CONSTANT 80
7
ROSSI
4
CRISCITO
20
MESTO
12 CASTELLAZZI
MOSCARDELLI
32 MACCARONE
22
DESTRO
3
DAINELLI
2
2.75
21
FREY
PELLISSIER
71
77
18
JANKOVIC MILANETTO RAFINHA
13
KALADZE
X
3.10
28 SORRENTINO
77
3
25
6
CECCARELLI PELLEGRINO VON BERGEN LAURO
24
14
18
SAMMARCO COLUCCI
PAROLO
23
10
GIACCHERINI JIMENEZ
70 BOGDANI
22
9
MILITO 5
ETO’O
STANKOVIC
8
19
4
T. MOTTA CAMBIASSO ZANETTI
13
18
PORTANOVA MORAS
OGGI ORE 15
1
3.00
11 M. LOPEZ
9
DI VAIO
27 JULIO SERGIO
PT
1
4.50
21 ANDUJAR
52
GLIK
CHIEVO (4-3-1-2)
PALERMO (4-3-2-1)
OGGI ORE 15
2
3.65
5
A. MASIELLO
22
94 BORRIELLO
MENEZ
20
16
23
PERROTTA DE ROSSI GRECO
4
JUAN
X
3.10
3
ZIEGLER
9
VUCINIC
CESENA (4-3-2-1)
GENOA (4-4-2)
OGGI ORE 15
2
2.40
1 GILLET
28
6
GASTALDELLO LUCCHINI
17
RIISE
SERIE A
X
3.10
85 CURCI
78
ZAURI
CATANIA (4-1-4-1)
INTER (4-3-1-2)
OGGI ORE 15
1
3.00
7
MANNINI
SQUADRE
BARI (4-4-2)
BOLOGNA (4-3-1-2)
15
R
27
72
PASTORE ILICIC
23
21
8
NOCERINO BACINOVIC MIGLIACCIO
42
BALZARETTI
5
BOVO
1 EDUARDO
6
MUNOZ
46 SIRIGU
16
CASSANI
SAMPDORIA
BARI
CATANIA
CESENA
CHIEVO
PANCHINA 1 Da Costa, 5 Accardi,
4 Dessena, 12 Tissone, 11 Koman,
89 Marilungo, 41 Macheda. All. Di Carlo.
BALLOTTAGGI
Pazzini-Macheda
60-40%, Ziegler-Accardi 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISP. Semioli (10 gg), Padalino (10
gg), Cacciatore (7 gg). ALTRI Volta, Fornaroli, Pedro, Tozzo, Sampietro, Masi.
PANCHINA 25 Padelli, 33 Rossi,
21 Parisi, 18 Caputo, 32 Romero,
19 Crimi, 13 Pulzetti. All. Ventura.
BALLOTTAGGI
A.Masiello-Rossi
60-40%. SQUAL. Belmonte (1). DIFF. Donati. INDISP. Barreto (40 gg), Almiron (14
gg), Ghezzal (1 mese), S.Masiello (1 mese). ALTRI Boerchio, Castillo, Rana,
Strambelli, Galasso, Grandolfo.
PANCHINA 30 Campagnolo, 12 Marchese, 5 Spolli, 4 Delvecchio, 20 Martinho,
26 Sciacca, 7 Mascara. All. Giampaolo.
BALLOTTAGGI
Pesce-Martinho
60-40%, Carboni-Sciacca 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno. DIFF. nessuno.
INDISP. Biagianti, Morimoto e Potenza
(da definire), Augustyn (7 gg), Izco (15
gg). ALTRI Terlizzi, Ricchiuti, Kosicky.
PANCHINA 91 Teodorani, 15 Benalouane, 29 Dellafiore, 7 Schelotto, 8 Caserta,
11 Budan, 17 Malonga. All. Ficcadenti.
BALLOTT. Sammarco-Caserta 51-49%.
SQUAL. nessuno. DIFF. Bogdani, Lauro,
Jimenez e Nagatomo. INDISP. Nagatomo
(un mese). ALTRI Calderoni, Petras, Appiah, Fatic, Gorobsov, Paonessa, Piangerelli, Tachtsidis, Chiavarini, Sinigaglia.
PANCHINA 8 Squizzi, 20 Sardo,
5 Mandelli, 14 Guana, 26 Bogliacino,
77 Thereau, 11 Granoche. All. Pioli.
BALLOT. Moscardelli-Thereau 55-45%,
Constant-Bogliacino 60-40%. SQUAL.
nessuno. DIFF. Bentivoglio, Andreolli,
Cesar. INDISP. Luciano (8 settimane).
ALTRI Silvestri, Jokic, Morero, Rincon,
Bentivoglio, Memushaj, Dettori, De Paula.
ROMA
BOLOGNA
INTER
GENOA
PALERMO
PANCHINA 32 Doni, 29 N. Burdisso,
2 Cicinho, 3 Castellini, 33 Brighi,
30 Simplicio, 10 Totti. All. Ranieri.
BALLOTTAGGI De Rossi-Brighi 55-45%,
Borriello-Totti 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Vucinic, Brighi, Rosi, Cassetti.
INDISP. Lobont (10 gg), Adriano, (10 gg),
Taddei (7 gg), Pizarro (20 gg). ALTRI Rosi,
Loria, Antunes, Burdisso G.
PANCHINA 22 Lupatelli, 21 Cherubin,
8 Garics, 15 Perez, 24 Buscè,
20 Gimenez, 11 Gavilan. All. Malesani.
BALLOTT. nessuno. SQUAL. nessuno.
DIFF. Portanova, Garics, Perez, Di Vaio,
Della Rocca, Ramirez. INDISP. Morleo
(10 gg), Meggiorini (10 gg), Mutarelli (7
gg). ALTRI Pisanu, Radovanovic, Siligardi, Mitrovic, Esposito, Paponi, Khrin.
PANCHINA 21 Orlandoni, 15 Ranocchia,
23 Materazzi, 39 Santon, 17 Mariga,
27 Pandev, 88 Biabiany. All. Leonardo.
BALLOTTAGGI Chivu-Mariga 65-35%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Chivu, Stankovic.
INDISPONIBILI Coutinho (2 sett.), Julio Cesar (1 mese), Samuel (s.f.), Sneijder (3
sett.). ALTRI Obi, Rivas, Mancini, Muntari.
PANCHINA 73 Scarpi, 29 Jelenic,
31 Bertoncini, 30 Sturaro, 42 Veloso,
25 Boakye, 14 Sculli. All. Ballardini.
BALLOTT. Milanetto-Veloso 60-40%.
SQUAL. nessuno. DIFF. Dainelli, Criscito.
INDISP. Antonelli (30 gg), Paloschi (15 gg),
Chico (3 gg), Moretti (3 gg). ALTRI Perin,
Stillo, Zigoni, Doninelli, Candia, Polenta, De
Bode, Guarco, Romero, Zuculini, Kharja.
PANCHINA 28 Benussi, 66 Andelkovic,
29 Garcia, 77 Kurtic, 4 Kasami, 11 Liverani, 10 Miccoli. All. Rossi.
BALLOTT. Maccarone-Miccoli 70-30%.
SQUAL. Carrozzieri (fino al 5-4-2011).
DIFF. Munoz, Goian, Bovo. INDISP. Hernandez (30 gg), Pinilla (60 gg). Goian (da
valutare). ALTRI Brichetto, Darmian, Rigoni, Acquah, Joao Pedro, Jara Martinez.
17 18
FIORENTINA (4-4-2)
BRESCIA (4-3-3)
OGGI ORE 15
PROSSIMO TURNO
sabato 15 gennaio
NAPOLI-FIORENTINA (ore 18)
INTER-BOLOGNA (ore 20.45)
domenica 16 gennaio, ore 15
CAGLIARI-PALERMO
BRESCIA-PARMA
CATANIA-CHIEVO
CESENA-ROMA
GENOA-UDINESE
JUVENTUS-BARI
LAZIO-SAMPDORIA
LECCE-MILAN (ore 20.45)
MARCATORI
11 RETI: Di Natale (2) (Udinese)
10 RETI: Di Vaio (Bologna); Cavani
(Napoli)
9 RETI: Eto'o (3) (Inter); Quagliarella
(Juve); Ibrahimovic (2) (Milan); Borriello (1)
(Roma)
8 RETI: Matri (1) (Cagliari)
7 RETI: Hamsik (1) (Napoli); Ilicic e
Pastore (Palermo); Crespo (2) (Parma)
6 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Pato e
Robinho (Milan); Pazzini (2) (Samp)
X
3.75
1
1.35
24
18
CERCI MONTOLIVO
9
BABACAR
17
BAIOCCO
4
7
DONADEL SANTANA
11
GILARDINO
15
OFERE
23
2
DALLAMANO ZOBOLI
1
1.45
4
FILIPPINI
5
ZEBINA
28
BERARDI
91
BERTOLACCI
11
MESBAH
14
FABIANO
40
TOMOVIC
2
7.50
2
DONATI
25
33
77
BONERA
T. SILVA ANTONINI
14
10
8
STRASSER SEEDORF GATTUSO
80
7 ROBINHO 11
PATO
IBRAHIMOVIC
10
DI NATALE
2
ZAPATA
19
BADU
2
4.25
X
3.10
1
2.20
5
29
ZACCARDO PALETTA
6
LUCARELLI
3
ISLA
17
BENATIA
7
10
CANDREVA DZEMAILI
80
VALIANI
84
9
PALLADINO CRESPO
21
GIOVINCO
9
7 ACQUAFRESCA
COSSU
4
5
8
NAINGGOLAN CONTI BIONDINI
31
AGOSTINI
13
ASTORI
1 HANDANOVIC
21
CANINI
X
3.20
2
3.30
26 DE SANCTIS
18
GOBBI
14
28
6
CAMPAGNARO CANNAVARO ARONICA
11
23
5
8
MAGGIO GARGANO PAZIENZA DOSSENA
17
22
HAMSIK
LAVEZZI
7 CAVANI
18
NENÉ
7
SANCHEZ
27
20
88
ARMERO ASAMOAH INLER
13
CODA
OGGI ORE 20.45
1
1.95
83 MIRANTE
20
ABATE
22 ROSATI
22 SERENI
X
4.00
1 AMELIA
27
19
JEDA
PIATTI
20
21
VIVES GROSSMULLER
NAPOLI (3-4-2-1)
JUVENTUS (4-4-2)
OGGI ORE 15
2
8.50
2
20
13
26
LICHTSTEINER BIAVA
STENDARDO RADU
32
24
BROCCHI
LEDESMA
10
8
6
ZARATE HERNANES MAURI
22 FLOCCARI
9
36
CARACCIOLO LANZAFAME
11
CORDOVA
X
4.70
86 MUSLERA
29
5
31
23
DE SILVESTRI GAMBERINI CAMPORESE PASQUAL
PARMA (4-3-3)
CAGLIARI (4-3-1-2)
OGGI ORE 15
2
7.25
84 BORUC
7
EDER
MILAN (4-3-1-2)
UDINESE (3-5-2)
OGGI ORE 15
1
1.50
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate;
3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine
alfabetico. *Bologna ha un punto di penalizzazione
LAZIO (4-2-3-1)
LECCE (4-3-1-2)
14
PISANO
20
TONI
23
PEPE
6
GROSSO
10
DEL PIERO
14
8
AQUILANI MARCHISIO
3
CHIELLINI
1 AGAZZI
19
BONUCCI
27
KRASIC
21
GRYGERA
30 STORARI
FIORENTINA
LAZIO
MILAN
PARMA
NAPOLI
PANCHINA 90 Seculin, 25 Comotto,
14 Felipe, 21 D’Agostino,15 Zanetti,
32 Marchionni, 22 Ljajic. All. Mihajlovic.
BALLOTTAGGI Boruc-Seculin 55-45%,
De Silvestri-Comotto 70-30%. SQUAL.
Kroldrup (1). DIFF. Pasqual, Boruc. INDISP. Jovetic (3 mesi), Frey (3 mesi), Natali
(14 gg), Avramov (3 gg), Vargas (2 gg).
ALTRI Scuffia, Bolatti, Seferovic, Mutu.
PANCHINA 12 Berni, 5 Scaloni, 21 Diakite, 15
Gonzalez, 23 Bresciano, 9 Rocchi, 18 Kozak.
All. Reja.
BALLOTTAGGI Mauri-Bresciano 60-40 %,
Stendardo-Diakite 80-20 %.
SQUAL. Dias (1). DIFF. Biava, Lichtsteiner.
IND. Garrido (15 g.), Matuzalem (30 g), Meghni (20 g). ALTRI Artipoli, Bizzarri, Cavanda,
Correa, Del Nero, Foggia, Manfredini, Quadri.
PANCHINA 30 Roma, 76 Yepes, 15 Sokratis, 17 Oddo, 22 Montelongo, 52 Merkel,
99 Cassano, All. Allegri.
BALL. Bonera-Yepes 80-20%. SQUAL.
Ambrosini (1). DIFF. Pirlo. IND. Abbiati (7
gg.) Nesta (3 gg), Jankulovski (7 gg), Zambrotta (1 mese), Pirlo (10 gg), Boateng (10
gg), Flamini (3 gg), Inzaghi (stagione finita).
ALTRI Onyewu, Oduamadi, Ronaldinho.
PANCHINA 1 Pavarini, 23 Modesto,
24 Paci, 8 Morrone, 14 Galloppa,
20 Calvo, 86 Bojinov. All Marino.
BALLOTTAGGI Lucarelli-Paci 60-40%,
Valiani-Morrone 55-45%.
SQUALIF. nessuno. DIFFIDATI Dzemaili.
INDISPONIBILI Marques e Angelo (da verificare). ALTRI Russo, Covic, Ze Eduardo, Pereira, Pisano, Feltscher.
PANCHINA 1 Iezzo, 2 Grava, 25 Cribari,
18 Zuniga, 21 Yebda, 77 Sosa, 12 Dumitru.
All. Mazzarri.
BALLOTTAGGI Dossena-Grava 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Hamsik, Lavezzi, Pazienza.
INDISPONIBILI nessuno.
ALTRI Gianello, Santacroce, Vitale, Rullo,
Blasi, Maiello, Lucarelli.
BRESCIA
LECCE
UDINESE
CAGLIARI
JUVENTUS
PANCHINA 1 Arcari, 3 Daprela,
15 Zambelli, 19 Budel, 33 Kone,
18 Possanzini, 32 Diamanti. All. Beretta.
BALLOTTAGGI Eder-Diamanti 70-30%.
SQUALIFICATI Vass (1). DIFFIDATI Bega,
Berardi, Diamanti INDISPONIBILI Bega (5
gg), Hetemaj (3 gg), Martinez (3 gg), De Maio (3 gg), Mareco (3 gg). ALTRI Leali, Kamalu, Feczesin, Juan Antonio, Taddei.
PANCHINA 81 Benassi, 4 Gustavo,
33 Rispoli, 5 Sini, 32 Coppola, 9 Corvia, 23
Chevanton. All. De Canio.
BALLOTT. nessuno. SQ. Giacomazzi (1).
DIFF. Ferrario, Mesbah, Di Michele, Gustravo, Fabiano. IND. Munari (4 gg), Brivio
(3 gg), Olivera (4 gg), Di Michele (4 gg), Giuliatto (10 gg). ALTRI Petrachi, Diamoutene, Reginiussen, Ferrario, Bergougnoux.
PANCHINA 6 Belardi, 11 Domizzi,
26 Pasquale, 4 Cuadrado, 23 Abdì,
16 Denis, 9 Corradi. All. Guidolin.
BALLOTTAGGI Coda-Domizzi 60-40%,
Badu-Cuadrado 60-40%.
SQUALIFICATI Pinzi (1).
DIFFIDATI Handanovic
INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Koprivec, Angella, Morosini, Floro Flores.
PANCHINA 25 Pelizzoli, 24 Perico,
13 Ariaudo, 16 Sivakov, 20 Laner,
30 Ragatzu, 32 Matri. All. Donadoni.
BALLOTTAGGI Pisano-Perico 80-20%,
Acquafresca-Matri 60-40%.
SQUAL. nessuno. DIFF. Cossu, Nainggolan, Matri. INDISPONIBILI Lazzari (7 gg).
ALTRI Dametto, Giorico, Martignoni,
Marchetti, Pinardi, Magliocchetti, Gallon.
PANCHINA 13 Manninger, 43 Sorensen,
17 Traoré, 33 Legrottaglie, 36 Giandonato,
5 Sissoko, 11 Amauri. All. Delneri.
BALLOTTAGGI
Storari-Manninger
60-40%, Pepe-Sissoko- 55-45%.
SQUALIFICATI Melo (3). DIFF. nessuno.
INDISP. Martinez (7 gg), Rinaudo (20 gg),
De Ceglie (20 gg), Iaquinta (20 gg), Quagliarella (4 mesi). ALTRI Salihamidzic e Motta.
16
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
#
MONDO L’INTERVISTA
«Il calcio in Asia
fa grandi passi
Il futuro è qui»
Il suo Giappone oggi sfida
la Giordania: «Siamo la vera
squadra emergente»
scolastico assomiglia a quello
americano, con i college dove
si pratica moltissimo sport. Oggi i calciatori giapponesi hanno
tecnica e tattica. L’esperienza
sta migliorando con l’emigrazione dei migliori talenti all’estero. La Germania è la meta
preferita: sei calciatori della
mia squadra, Uchida, Makino,
Kagawa, Osogai, Hasebe e Okazaki, giocano nella Bundesliga.
L’unico limite è il fisico».
LA SITUAZIONE
Vince la Cina
Oggi le gare
del gruppo B
DOHA Esordio vincente per la
Cina in Coppa d'Asia: la
squadra cinese si è imposto
2-0 sul Kuwait con i gol messi
a segno da Linpeng e
Zhuoxiang.
Girone A: Qatar-Uzbekistan
0-2; Kuwait-Cina 0-2;
Classifica: Uzbekistan, Cina 3;
Qatar, Kuwait 0.
Prossime gare (12/1):
Uzbekistan-Kuwait;
Cina-Qatar. 16/1 Qatar Kuwait Cina-Uzbekistan.
Girone B: oggi
Giappone-Giordania; Arabia
Saudita-Siria. 13 gennaio:
Giordania-Arabia Saudita;
Siria-Giappone.
L’obiettivo in questo torneo?
«Lavoriamo per il futuro: prima
la Coppa d’Asia, poi la Coppa
America in estate. La squadra
ha una media età di 24,8 anni.
Il traguardo è il mondiale brasiliano del 2014».
Mancheranno Morimoto e i difensori Tanaka e Komano.
«Ma ci sono giovani come Makino, Yoshida e Kashiwagi: per loro sarà un’esperienza importante».
Dove vive Zaccheroni?
«Ho scelto Roppongi, non lontano dal centro di Tokio. È il quartiere dei grattacieli, dei bar e
dei ristoranti. La famiglia è rimasta in Italia, ma ci sono i
miei collaboratori: Stefano
Agresti, Maurizio Guido, Giampaolo Colautti, Eugenio Albarella».
x
L’ESORDIO CHOC
Qatar agitato
Metsu salva
la panchina
TECNICA
E TATTICA
DI OTTIMO LIVELLO
È stato sfruttato
benissimo il mondiale del
2002, creando accademie
nei college. Tecnica e
tattica sono di ottimo
livello, manca solo in fisico
w
NUMERO
1
Lo scudetto
vinto col Milan
(stagione
’98-’99). In Serie
A ha allenato
anche Udinese,
Lazio, Inter,
Torino e Juve
STEFANO BOLDRINI
Sensazioni?
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLo ripeterà tre volte: «Il Giappone è un Paese dove c’è grande rispetto nei confronti del
prossimo». Alberto Zaccheroni
ha messo ottomila chilometri
tra la sua nuova vita, cominciata il 30 agosto 2010, e l’Italia
confusa e sguaiata di questi
tempi. «Guidare il Giappone mi
ha dato la possibilità non solo
di affrontare un’esperienza affascinante come quella di allenare una nazionale, ma anche
di allargare gli orizzonti della
mia vita». Zac è partito bene:
vittorie contro Argentina, Paraguay e Guatemala, un buon 0-0
con gli eterni rivali della Corea
del Sud. Oggi, a Doha, il Giappone affronta la Giordania: per
l’allenatore italiano è il debutto
in Coppa d’Asia.
«Ottime. La scelta di assegnare
al Qatar il mondiale del 2022
ha creato un’atmosfera di festa.
La cerimonia inaugurale è stata
bellissima».
La Coppa d’Asia incuriosisce:
in Qatar sono segnalati in arrivo persino uomini di calcio italiani, notoriamente pigri.
«Il mondiale sudafricano ha
detto che l’Asia è la nuova frontiera. Il calcio sta compiendo
passi da gigante. L’Asia è il continente dei grandi numeri: è il
più grande, il più popoloso e ha
le economie che vantano il maggior sviluppo. Tradotto nel calcio, significa avere base umana
e strutture».
Il Giappone è una potenza del
calcio asiatico. Dopo l’Australia, che fa parte della confede-
x
VOGLIO SCOPRIRE
UNA CULTURA
DIVERSA
Abito a Roppongi, vicino
al centro. Studio il
giapponese, visito il Paese,
voglio scoprire una cultura
diversa. Sono io che devo
adattarmi, non loro
razione continentale come ospite di lusso, la nazionale nipponica è la migliore nella classifica
mondiale Fifa: posizione numero 29.
«Il Giappone è il Paese che nell’ultimo decennio è migliorato
più di qualsiasi altro. È stato
sfruttato bene il mondiale del
2002 partendo dalla base: le accademie di calcio. Il sistema
Studia il giapponese?
«Ci sto provando, anche se è
più difficile di quanto pensassi.
Sono alle prime parole, ma non
mi arrendo».
«Riunioni con il mio staff, un paio di meeting settimanali in federazione, partite dal vivo sabato e domenica, video e contatti con i club. Nel tempo libero, visito il Paese».
Ha cambiato qualcosa
nelle abitudini dei giocatori?
«No. Sono io l’ospite e sono io che devo adattarmi. I
calciatori giapponesi sono
professionisti seri: curano
alimentazione, allenamento e riposo. Perché dovrei
cambiare qualcosa?»
Coppa di Lega, avanti il Lione
Monaco ed Auxerre eliminati
da squadre di quinta divisione
PARIGI Non finiscono le
sorprese alla coppa di Francia.
Venerdì era toccato al Tolosa,
umiliato in casa dal Paris FC che
milita in C (1-2). Ieri, Monaco e
Auxerre hanno fatto peggio,
eliminati rispettivamente da
Chambery e Wasquehal,
squadre di quinta divisione.
I monegaschi, sconfitti in finale
nell’ultima edizione, sono stati
buttati fuori ai rigori (3-2). L’ex
avversario del Milan in
Champions, ha invece incassato
due reti negli ultimi dieci minuti
(2-1).
E’ la magia della coppa di
Francia che ogni anno offre
exploit come quello del Calais
finalista dilettante nel 2000,
battuto solo dal Nantes. Dal
dischetto punito (2-4) pure
l’Arles (A), dal Sedan, club di B
come l’Angers che ha liquidato il
Valenciennes (2-1) ai
supplementari. Fuori anche il St
Etienne per mano del Clermont
(0-2), 13/o in B, e il Montpellier
eliminato dal Reims, terzultimo
in serie cadetta (1-0) .
Il Forbach, squadra di figli di
minatori di quinta divisione,
esce di scena a testa alta
contro il Lilla, leader di Ligue 1
(1-3). Avanza il Lione: 1-0 a
Caen. E anche il Psg, detentore
del trofeo: 5-1 al Lens.
Alessandro Grandesso
REUTERS
La sua giornata tipo?
MOULIJN FUNERALI CON FUMOGENI
FRANCIA
Alberto
Zaccheroni,
57 anni
taccuino
A DALLAS
Suicida Okafor, ex
nazionale nigeriano
Non è una partita di calcio, ma il funerale di Coen Moulijn.
L’ex campione olandese morto a 73 anni a Rotterdam
ha giocato quasi 500 partite con la maglia del Feyenoord
ed è considerato uno dei giocatori più importanti del calcio
olandese. Dal 1955 al 1972 è stato protagonista assoluto
nella sua squadra e nella nazionale olandese con la quale
ha giocato 38 partite. Moulijn ha vinto la Coppa dei Campioni
con la maglia del Feyenoord giocando la finale giocata
a San Siro contro il Celtic (2-1). Straordinaria la partecipazione
dei tifosi del Feyenoord alle esequie funebri EPA
L’esordio-choc del Qatar ha
provocato un terremoto nel
calcio del Paese che ospita la
Coppa d’Asia 2011. Ieri si sono
svolte un paio di riunioni per
affrontare la situazione, alla
presenza del presidente della
federazione, Al-Thani Shk.
Hamad Bin Khalifa, primogenito
dell’emiro. È stato deciso di
confermare Bruno Metsu alla
guida della nazionale, anche
perché cambiare in corsa è
rischioso. Metsu, 56 anni,
tecnico francese che guidò il
Senegal ai quarti del mondiale
2002, ha chiesto scusa al
Paese: «Mi dispiace moltissimo
per i tifosi del Qatar. È stata
una brutta giornata, ma
prometto il massimo impegno
contro Cina e Kuwait. La
tensione dell’esordio ci ha
giocato un brutto scherzo».
bold
DALLAS dUche Okafor, 43enne
ex difensore nigeriano che con le
Super Aquile ha partecipato ai
Mondiali del '94 e del '98, è stato
trovato privo di vita nella sua casa
di Dallas, in Texas. Okafor, riferisce la stampa locale, si è impiccato e il suo corpo è stato rinvenuto
dalla ex moglie, allertata da un amico che non riusciva a mettersi in
contatto con l'ex difensore.
GERMANIA
Bayern, Robben
è tornato in campo
DOHA dArjen Robben è pronto.
Dopo sei mesi di stop il centrocampista olandese è tornato in campo
con la maglia del Bayern Monaco
che ieri ha disputato un'amichevo-
le, a Doha, battendo 4-0 l’Al-Wakra
(Muller, Schweinsteiger, Van
Buyten e Altintop i marcatori).
Il fantasista olandese, che non giocava dal Mondiale in Sudafrica, il
prossimo 15 gennaio potrebbe fare il suo debutto in Bundesliga nel
match contro il Wolfsburg.
NORVEGIA
Addio Svenseen:
104 gare in nazionale
STOCCOLMA dAl termine di una
lunga malattia, è deceduto questa
mattina, all'età di 86 anni, Thorbjorn Svenssen, il giocatore con
più presenze nella nazionale norvegese. L'ex difensore centrale, soprannominato «la roccia», ha giocato per tutta la sua carriera con la
maglia del club di Sandefjord. In Nazionale ha disputato ben 104 partite, 93 delle quali con la fascia da
capitano.
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
17
R
MONDO SPAGNA
Barça forza quattro
Show senza fine
Gol di Villa, Messi su punizione, Iniesta e Pedro
Anche il Deportivo va k.o. e il Real torna a -5
DEPORTIVO
BARCELLONA
0
4
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Villa al 25' p.t.; Messi al
6', Iniesta al 35', Pedro al 36' s.t.
DEPORTIVO (4-5-1) Aranzubia 5; Laure 5,5 Colotto 5,5, Lopo 5, Manuel Pablo 5; Ruben Pérez 5, Antonio Tomás
5; Saúl 5,5 (10' s.t. Valeron 5,5), Juan
Domínguez 6 ( 34' s.t. Pablo Alvarez
s.v.) Desmarets 6 (26' s.t. Rindaroy
5); Adrián 5. PANC. Manu, Rochela,
Aythami, Lassad. ALL. Lotina
BARCELLONA (4-3-3) Valdés 6;
Adriano 6,5, Piqué 6,5, Puyol 6,5, Abidal 7; Iniesta 7 (37' s.t. Thiago s.v.), Mascherano 6,5, Keita 6, 5; Pedro 6,5
(37' s.t. Afellay s.v.), Messi 7, Villa 6,5
(25' s.t. Bojan 6). PANC. Pinto, Dani Alves, Busquets, Xavi. ALL. Guardiola 7
ARBITRO: Delgado Ferreiro 7
NOTE: ammonito Ruben Perez (D). Spett.:
20.000 circa. Tiri in porta 1-5, tiri fuori 3-0,
angoli 1-7, fuorigioco 1-2
David Villa, 29 anni, salta su Eric Abidal, 31: è festa blaugrana ANSA
FILIPPO MARIA RICCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d L'ennesima festa del Barça,
che a La Coruña, scende dal palco tra i soliti applausi dei neutrali
ottenuti senza nemmeno sudare
troppo, con qualche assolo di
gran classe piazzato in mezzo a
lunghe pause. Il Barça infila la
12ª vittoria consecutiva in Liga,
aspetta il Madrid, a -5 e in campo
stasera col Villarreal, ma soprattutto il viaggio di domani: tutti a
Zurigo per il «triplete» blaugrana
nel Pallone d'oro. Per questo ieri
sera a dare il calcio d'inizio è sta-
LIGA LA SITUAZIONE
Kanoutè, due gol, trascina il Siviglia
Il Valencia in trasferta col Levante
Malaga-Athletic Bilbao 1-1; Real Sociedad-Siviglia 2-3; Deportivo La
Coruna- Barcellona 0-4. Oggi: Maiorca-Almeria, Osasuna-Getafe,
Espanyol-Saragozza, Racing Santander-Sporting Gijon, Real
Madrid-Villarreal, Levante-Valencia. Domani Hercules-Atletico
Madrid (ore 21). Classifica: Barcellona 49, Real Madrid 44, Villarreal
36, Valencia 31, Espanyol 28, Atletico Madrid 27, Getafe, Athletic
Bilbao e Siviglia 26, Maiorca 24, Real Sociedad 22, Deportivo la
Coruna 21, Hercules e Racing Santander 19, Osasuna e Malaga 17,
Levante 15, Real Saragozza e Almeria 13, Sporting Gijon 12
INGHILTERRA FA CUP OGGI LEICESTER-MANCHESTER CITY
Mancini e Eriksson
per la prima volta
avversari in panchina
Sven: «Era il mio
cervello in campo»
Roberto: «E’ stato
un vero maestro»
LUCA PISAPIA
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LONDRA dScatta l’operazione
simpatia alla viglia di Leicester-Manchester City. E come
potrebbe essere diversamente, visto che in panchina si affronteranno per la prima volta
da avversari due che hanno vissuto insieme gli ultimi vent’anni del calcio: da quando nel
1992 l’uno si sedette sulla panchina di quella Sampdoria dove l’altro, il giocatore di maggior talento, già faceva l’allenatore in campo. Poi il destino
ha voluto che si sedessero a distanza di un anno sulla stessa
panchina, quella del Manchester City, ed oggi il sorteggio li
ha messi contro nel 3˚ turno
Mancini e Eriksson alla Lazio PEGASO
di Fa Cup. Loro sono Sven Goran Eriksson e Roberto Mancini, e che tra i due fu amore a
prima vista è dimostrato dalle
separate conferenze stampa
prepartita che, se rimescolate,
danno come risultato un’intervista doppia piena di ammirazione e di riconoscenza.
Cinque anni alla Samp Dove ad
inizio anni novanta s’incontra-
no e vincono il primo trofeo: la
Coppa Italia. Ecco come ricordano quegli anni. «E’ sempre
stato un allenatore, anche
quando era giocatore – esordisce Eriksson – Si occupava degli allenamenti, del bus, delle
divise da gioco, controllava
che tutto fosse a posto. Tant’è
che ogni tanto dovevo dirgli di
riposare, che altrimenti sarebbe arrivato esausto alla partita
di domenica». «Quando Sven
arrivò in Italia tutti giocavano
con il 5-3-2 – risponde Mancini -, ma lui importò moduli differenti come il 4-4-2 ed il
4-3-3. E’ stata una svolta tattica fondamentale, fu un vero
maestro.
E tre alla Lazio Eriksson arriva
a Roma nel ‘97 portandosi dietro il suo pupillo, e insieme vincono: uno Scudetto, due Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa, una Supercoppa Europea ed una Italiana. «Era il mio cervello nella squadra, oltre che uno dei
migliori giocatori che abbia
mai allenato – racconta Eriksson – capiva cosa stava succedendo in campo prima di ogni
altro: è grazie a lui se alla Lazio abbiamo ottenuto tutte
queste vittorie».
«Ha avuto un influenza fondamentale sulla mia carriera –
conclude Mancini – insegnandomi moltissime cose».
to chiamato (insieme alla nipotina di 7 anni) Luis Suarez, ancora
per poche ore unico Pallone
d'oro spagnolo. La partita non ha
seguito lo spartito indicato dall'
ex interista, incagliandosi subito.
Un tiro Succede anche questo:
che nel primo tempo il Barcellona mantenga un controllo della
palla pressoché assoluto (e fin
qui nulla di nuovo) ma tiri in porta una sola volta. Facendo gol.
Per spiegare lo strano fenomeno
si possono citare alcuni fattori:
la decisione di Guardiola di partire senza Alves, Busquets e Xavi
togliendo ai suoi corsa, potenza
e illuminazione, lo strano inizio
di serata di Messi, un po' testone
e non sempre lucido, e la encomiabile abnegazione degli sconosciuti operai del Depor. Squadra
avara, terzo peggior attacco della Liga nonostante la 12a posizione, poco incline alla creazione di
qualsivoglia forma di spettacolo.
Il Barcellona tocca, tocca e tocca,
la palla gira, sale sul pendolo che
la porta da sinistra a destra ma
non entra quasi mai nell'area del
Depor. Nelle due eccezioni, il
Barça segna due reti, la seconda
annullata.
s
GUAI REAL
R
Gonzalo
Higuain, dovrà
operarsi per
un’ernia al disco,
per lui lungo stop
QUI REAL MADRID
Perez secco:
«Non si compra»
E Mou non ci sta
Higuain si opera a Chicago,
Pepe fermo un mese e stasera
c’è il Villarreal al Bernabeu
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MADRID dHiguain a Chicago per operarsi, Pepe fer-
mo un mese, Florentino Perez che fa orecchie da mercante, il Villarreal che promette battaglia. Questa sera al Bernabeu il Real, secondo, ospita la squadra di
Giuseppe Rossi, terza a -8 dal Madrid.
R
Pepe starà
fuori per un
mese per uno
strappo alla
coscia sinistra
Ecco Leo Al 25' Messi, improvvisamente ispirato, manda Villa
davanti ad Aranzubia e l'asturiano fa passare la palla tra le gambe del portiere. Per Villa 150 gol
in Liga, 12 in questo campionato, 14 stagionali, 6 dei quali offertegli dall'argentino. Al 38'
Messi manda in gol Abidal, in
forma eccezionale, però il guardalinee segnala un fuorigioco
che esiste per una questione di
centimetri. Il Barça va al riposo
con una sola rete di vantaggio
ma raddoppia rapidamente: al
6' Messi segna con una punizione spettacolare da 25 metri che
lascia il portiere congelato. Per
Leo 18 reti in 15 gare di Liga,
per il Barça altre due reti tardive, che arrivano quasi senza farsi notare in un minuto, la seconda di Pedro, la prima, stupenda,
di Iniesta, che domani dovrebbe
succedere a Messi come padrone del Pallone d'oro in un’altra
festa blaugrana.
IL CASO
Snobbato Per dare un'idea della considerazione che
nella capitale hanno del Villarreal basti dire che a
Mourinho non è stata fatta nemmeno una domanda
sui rivali di oggi. Snobbato l'avversario, ci si è concentrati su altri temi: il 'Pipita' Higuain nonostante la
campagna di stampa a favore dei medici spagnoli ieri
si è imbarcato per gli Stati Uniti. Martedì a Chicago sarà operato d'ernia. Il Madrid sostiene che
tornerà in campo tra due mesi, Mou dice sei.
Ieri Marca in prima pagina titolava a grandi
lettere: «Non si compra nessuno» virgolettato attribuito a Florentino che secondo il
giornale madrileno si sarebbe lamentato con diversi dirigenti per le ripetute
richieste di un nuovo attaccante
avanzate da Mourinho, rispondendo sempre con un secco niet.
Sarcasmo «Sono rimasto un po'
deluso - la sarcastica replica di José
- ho letto il giornale cercando un'intervista col presidente ma non l'ho
trovata». Sul tema poi Mou ha assunto un atteggiamento filosofico:
«Io sono un gran professionista e continuerò a lavorare come ho sempre fatto,
ad arrivare presto e ad andarmene tardi,
ad allenare e preparare le partite al meglio». Mou rassegnato a restare col solo
Benzema come attaccante puro in rosa, e
alla ricerca di soluzioni alternative: «Kakà
entrerà sia che le cose vadano bene sia che
vadano male: se perdiamo o pareggiamo è
l'unico attaccante che ho in panchina, quindi dovrà giocare».
f.m.r.
LA SVOLTA
Balotelli, tocca al City Liverpool: via Hogdson
decidere se si opera
Tocca a Kenny Dalglish
LONDRA Non c’è pace per il ginocchio di Balotelli.
Non solo perchè da quando si è infortunato ad
agosto gli impedisce di giocare con continuità nel
Manchester City, ma anche perchè ci sono
diagnosi e pareri discordanti tra i vari medici che
lo hanno visitato. «E’ solo un’infiammazione, a mio
parere Balotelli non deve operarsi». Spiega alla
Gazzetta il professor Benazzo, primario al
Policlinico San Matteo di Pavia che a settembre
operò Mario al menisco del ginocchio destro e
che lo ha visitato anche nei giorni scorsi. «Il
ginocchio di Balotelli ha tendenza a fare liquido e,
anche se lo si operasse,
c’è il rischio che ci siano
ancora versamenti». Ma il
ginocchio continua a
riempirsi di liquido e a
gonfiarsi dopo ogni
allenamento. A partire
dalla botta presa con
l’Everton il 20 dicembre,
poi di nuovo dopo la
partita con l’Aston Villa del
Mario Balotelli ANSA
28: l’ultima giocata finora.
Ecco perchè Mancini, che già all’Inter ebbe
discordanze di vedute con il professor Benazzo,
ortopedico di fiducia della società nerazzurra, ha
chiesto al City che a Mario venissero offerti altri
pareri medici: tra cui quello di un primario di sua
fiducia a Milano. Al Manchester City preferiscono
aspettare comunque una settimana, per vedere
se il ginocchio si sgonfia o meno, per poi decidere
se procedere con un intervento di drenaggio del
liquido sinoviale e con la rimozione di eventuale
cartilagine staccatasi dal menisco.
l.p.
LONDRA E’ la settimana dei ritorni delle grandi
leggende. Dopo quello di Dan Peterson
all’Olimpia Milano, ieri quello di Kenny Dalglish
sulla panchina del Liverpool. King Kenny si era
seduto l’ultima volta sulla panchina di Anfield nel
1990 portando i Reds a vincere il loro ultimo
titolo: dopo averne vinti 8, di cui 3 da
allenatore-giocatore, oltre a 3 Coppe dei
Campioni da grande centravanti. Sostituisce
Hodgson, che arrivato ad Anfield a luglio al
posto di Benitez ha vinto solo 7 partite su 20 in
Premier, portando i Reds ad ad un pericoloso
12˚ posto: 4 punti sopra la
zona retrocessione. L’FA
Cup che come al solito ha
regalato sorprese.
L’Arsenal è costretto al
replay con il Leeds dopo
avere pareggiato in casa
1-1. E tre squadre di terza
divisione ne hanno
eliminate altrettante di
Premier: il Reading ha
Kenny Dalglish AP
battuto 1-0 il West
Bromwich di Di Matteo, il Southampton 2-0 il
Blackpool ed il Notts County di Paul Ince ha
sbancato 2-1 il Sunderland di Bruce, suo ex
compagno al Manchester United. Oggi il Chelsea
ospita l’Ipswich. FA CUP: Arsenal-Leeds 1-1,
Reading-West Bromwich 1-0, Sunderland-Notts
County 1-2, Sheffield United-Aston Villa 1-3,
Southampton-Blackpool 2-0,
Stevenage-Newcastle 3-1. OGGI: Manchester
United-Liverpool, Tottenham Hotspur-Charlton,
Chelsea-Ipswich, Leicester-Manchester City.
l.p..
18
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE BWIN LA 21 GIORNATA
a
l’analisi
di NICOLA BINDA
1
s
LE FRASI
[email protected]
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La vecchia B
annuncia
la riscossa
Vi siete divertiti? Bene, nel
nuovo anno la musica
cambia. Novara e Varese,
splendide matricole
rivelazione della prima parte
della stagione, inciampano
in Emilia con lo stesso
risultato, fermandosi
rispettivamente dopo 13 e 14
partite utili, perdendo per
espulsione due stelle come
Bertani e Buzzegoli. Il primo
messaggio del 2011 è chiaro:
la vecchia B non perdona.
Se Modena e Piacenza
hanno firmato due vittorie
comunque pesanti anche per
la loro anemica classifica, se
venerdì il Livorno aveva
lanciato un chiaro richiamo
sulle sue ambizioni, il Siena
ha ribadito la sua grande
consistenza spazzando via
l’AlbinoLeffe,
impressionando più per la
qualità del gioco e la
quantità di occasioni, che
per il risultato.
Poi, in serata, dopo essere
stati una decina di minuti in
piedi ad applaudire la
prodezza di Rolando
Bianchi, la convinzione ha
preso ancora più corpo. Il
vecchio Toro c’è, eccome, e
adesso che ha ritrovato il
suo capitano fa ancora più
paura. Ma anche questo
Padova può avere un futuro,
soprattutto se il mercato
porterà quei rinforzi che si
stanno delineando
(Ricchiuti, De Paula, ecc...).
Adesso la palla passa
all’Atalanta, che domani
sera ha la possibilità di
ritornare al primo posto,
agganciando il Novara in
caso di successo sul
Grosseto. E’ dalla seconda
giornata che la squadra di
Colantuono non conosce la
vetta, e allora la divideva
con altre sei squadre.
Stavolta il primo posto
potrebbe avere un
significato diverso, potrebbe
ribadire il segnale lanciato
dalle altre veterane. Vi siete
divertiti? Bene, adesso tocca
a noi.
V
Bergodi
(allenatore
del Modena)
«Eravamo
decimati dalle
assenze, ma la
partita è stata
interpretata bene:
concretezza
e cinismo in
attacco, lucidità
in difesa»
V
Tesser
(allenatore
del Novara)
«Momento non
positivo, prima
pensiamo alla
salvezza e poi
guarderemo in
alto. Bertani
ha sbagliato, ma
dell’espulsione
non parlo»
2
1
MODENA
NOVARA
LA SVOLTA
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 2-0
MARCATORI Mazzarani (M) al 14’, Pasquato (M) 39’ p.t.; Rubino (N) al 9’ s.t.
MODENA (4-4-2) Alfonso 6; Milani 6,
Gozzi 6, Perna 6, Tamburini 6,5; Mazzarani 7, Giampà 6,5, Signori 6, Gilioli 6
(dal 12’ s.t. Ciaramitaro 6); Cani 6 (38’
s.t. Stanco s.v.), Pasquato 7. PANCHINA Gibertini, Shehu, Mauriello, Fiandaca, Canzian. ALLENATORE Bergodi 7.
NOVARA (4-3-1-2) Ujkani 5,5; Morganella 6, Centurioni 5,5, Ludi 5,5 (dal 1’
s.t. G.Gigliotti 6), Gemiti 5,5; Marianini
5,5, Parola 6,5, Scavone 6,5 (dal 24’
s.t. E.Gigliotti 5,5); Motta 5,5 (dal 6’ s.t.
Rubino 6,5); Gonzalez 6, Bertani 4,5.
PANCHINA Fontana, Gheller, Drascek,
Shala. ALLENATORE Tesser 5,5.
Andrea Mazzarani, 21 anni, festeggia con i compagni il primo gol del Modena GETTY IMAGES
Pasquato fa i numeri
Il Novara inciampa
vara non ha mai l’occasione
per essere pericoloso.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MODENA dL’anno nuovo battez-
za il Modena più bello della stagione, più forte delle tante assenze (addirittura 10 giocatori
fuori di cui almeno la metà potenziali titolari), più spettacolare del capolista Novara che,
dopo 13 gare utili consecutive,
si deve inchinare ai colpi dei
due migliori talenti gialloblù,
ovvero Mazzarani e Pasquato,
autori dei gol che nel primo
tempo ipotecano tre punti
d’oro. Un successo messo in discussione solo dalla paura di
vincere della squadra di Bergodi, che non sfrutta la superiorità numerica per l’espulsione di
Bertani e, anzi, concede agli
ospiti di tornare in partita col
sigillo di Rubino, ma poi il No-
Modena da applausi Nel primo
tempo esce il meglio del Modena che con un modulo veloce
verticalizza bene. Il vantaggio
arriva presto: angolo di Pasquato per lo stacco di Mazzarani che dentro l’area piccola
insacca di spalla lasciando di
sale Centurioni e Ujkani, che
esce in colpevole ritardo. Per
l’esterno è il quinto sigillo stagionale, il terzo nelle ultime
tre giornate. I gialloblù non si
fermano. Cani guadagna una
punizione da 25 metri sul vertice sinistro dell’area, l’esecuzione di destro di Pasquato è una
prodezza balistica che non lascia scampo al portiere avversario. Così l’ex juventino raddoppia toccando quota sei gol,
tutti realizzati su calcio piazzato. Un record da dedicare alla
fidanzata che aspetta il primogenito. Nel secondo tempo Bergodi inserisce il rinforzo invernale Ciaramitaro (il prossimo
sarà Rullo del Napoli), nel finale arriva un palo di Mazzarani
a legittimare la vittoria.
Novara da cabala Il terzo k.o.,
subendo due gol in una volta
(mai successo), viene assorbito senza drammi da Tesser che
si aggrappa alla cabala (nel
2010 il Cesena perse qui la prima gara del nuovo anno e poi
salì in A), reclama un rigore in
apertura per fallo di Perna su
Scavone (le riprese tv dicono
che l’intervento è fuori area) e
tira le orecchie a Bertani per il
rosso sullo 0-2: una gomitata
più maligna che cattiva a Giampà. La rete di Rubino, furbo a
sfruttare un’incertezza di Gozzi e Alfonso, in avvio di ripresa
serve solo alle statistiche.
SERIE B 21ª GIORNATA
ATALANTA-GROSSETO domani, ore 20.45
CROTONE-PORTOGRUARO
EMPOLI-VICENZA
2-0
1-1
RETI
SQUADRE
PUNTI
NOVARA
42
V
8
N
2
P
0
V
4
N
4
P
3
IN CASA
FUORI
TOTALE
G
21
V
12
IN CASA
FUORI
Diff.
TOTALI Reti
N
6
P
3
F
24
S
5
F
16
S
F
S
12 40 17 23
0-2
SIENA
40
9
2
0
2
5
3
21
11
7
3
22
6
13
14 35 20 15
MODENA-NOVARA
2-1
ATALANTA
39
7
2
1
5
1
4
20 12
3
5
17
7
10
10 27
17
10
PADOVA-TORINO
1-1
VARESE
35
5
5
0
4
3
4
21
9
8
4
13
4
11
11
24 15
9
PESCARA-CITTADELLA
1-0
LIVORNO
34
4
3
2
5
4
2
20
9
7
4
13
11
17
9
30 20 10
PIACENZA-VARESE
2-1
TORINO
33
7
2
2
2
4
4
21
9
6
6
17
12
9
12 26 24
2
REGGINA-SASSUOLO
0-0
REGGINA
32
6
4
1
3
1
6
21
9
5
7
14
5
12
18 26 23
3
SIENA-ALBINOLEFFE
2-1
PESCARA
31
6
2
3
2
5
3
21
8
7
6
17
13
8
10 25 23
2
TRIESTINA-ASCOLI
2-0
VICENZA
30
7
2
1
2
1
8
21
9
3
9
14
5
11
22 25 27
-2
PADOVA
28
7
3
1
0
4
5
20
7
7
6
24 10
7
14
31 24
7
CROTONE
27
5
2
3
1
7
3
21
6
9
6
13
8
9
16 22 24
-2
EMPOLI
26
3
5
2
2
6
3
21
5
11
5
12
7
11
13 23 20
3
MODENA
24
4
6
1
1
3
6
21
5
9
7
13
11
9
19 22 30 -8
CITTADELLA
23
4
2
4
2
3
6
21
6
5
10 16
13
8
15 24 28 -4
ALBINOLEFFE
23
5
2
3
1
3
7
21
6
5
10
17
15
10
21 27 36 -9
GROSSETO
22
4
6
1
1
1
7
20
5
7
8
15
9
7
17 22 26 -4
SASSUOLO
21
3
3
4
2
3
6
21
5
6
10 14
15
9
12 23 27
PIACENZA
21
3
4
4
1
5
4
21
4
9
8
18
18
8
14 26 32 -6
ASCOLI (-5)
20
3
5
2
3
2
6
21
6
7
8
10
11
11
16
TRIESTINA
20
3
4
4
1
4
5
21
4
8
9
7
8
9
19 16 27 -11
FROSINONE
19
3
4
4
1
3
6
21
4
7
10
12
14
9
19
PORTOGRUARO
18
3
4
3
1
2
8
21
4
6
11
11
15
8
20 19 35 -16
22ª giornata
Venerdì 14 gennaio, ore 20.45
SIENA-PESCARA
Sabato 15 gennaio, ore 15
ALBINOLEFFE-TRIESTINA
ASCOLI-GROSSETO
CITTADELLA-PORTOGRUARO
EMPOLI-FROSINONE
NOVARA-PADOVA
PIACENZA-MODENA
SASSUOLO-LIVORNO
VARESE-TORINO
VICENZA-ATALANTA
Lunedì 17 gennaio, ore 20.45
CROTONE-REGGINA
(1-1)
(1-1)
(0-0)
(0-2)
(3-2)
(1-1)
(0-1)
(4-0)
(2-1)
(0-2)
(0-0)
o
MIGLIORE
7
PASQUATO
(Modena)
Decide la partita
trasformando
una punizione
alla Del Piero
che consegna
i tre punti
al Modena
Il programma della giornata
sarà completato domani da
Atalanta-Grosseto (ore 20.45).
ATALANTA Manfredini rischia
un lungo stop: stiramento alla
coscia sinistra. Se vincono, i
nerazzurri agganciano il
Novara in testa, Colantuono
recupera Doni, ma è senza
Ruopolo: in attacco dovrebbe
toccare a Ceravolo-Tiribocchi.
Ardemagni è in dubbio per una
contusione alla caviglia.
GROSSETO Non ancora
depositato il contratto di
Defendi, che dunque non può
fare il fresco ex: debuttano
solo Giallombardo e Papa
Waigo. Consonni mercoledì si
opera al tendine a Pavia:
fiducia ad Allegretti. Moriero
ha il dubbio di Freddi. Tra i 19
convocati non ci sono Statella,
Melucci, Greco (in uscita) e
Asante, rispedito per punizione
in Primavera.
ARBITRO Calvarese di Teramo.
MARCATORI
PARTITE
FROSINONE-LIVORNO
PROSSIMO TURNO
Nell’Atalanta
Manfredini out
C’è il Grosseto
TOP&FLOP
CLASSIFICA
RISULTATI
IL POSTICIPO
Mazzarani e il piccolo Del Piero lanciano il Modena
Espulso Bertani, non basta Rubino: dopo 13 gare è k.o.
ANDREA TOSI
V
FROSINONE (m.d.r.) Cambio in
panchina a Frosinone: è la
settima a saltare in B. Guido
Carboni è stato esonerato dopo
la sconfitta casalinga di venerdì
sera (0-2) contro il Livorno (la
sesta nelle ultime 8 giornate)
che ha portato i laziali al
penultimo posto. Per sostituirlo
è stato chiamato Salvatore
Campilongo, napoletano, 49
anni, ex tecnico dell’Empoli ed
ex attaccante dello stesso
Frosinone ai tempi della serie C.
Contratto fino al 2012, il nuovo
allenatore del Frosinone verrà
presentato oggi. Cambierà
anche lo staff. Il tecnico
campano porterà con sé due
collaboratori: il vice sarà il
fedele Lello Di Napoli, il
preparatore Albarella; nello
staff anche il ciociaro Carlo
Tebi. Domani Campilongo dirige
il primo allenamento, potrebbe
trovare già il prossimo rinforzo:
in arrivo Pestrin (Salernitana).
ARBITRO Velotto di Grosseto 6.
GUARDALINEE Tasso 6 - Bagnoli 6.
ESPULSI Bertani (N) al 41’ p.t. per g.s.
AMMONITI Milani (M), Morganella (N),
Ludi (N) e Perna (M) per g.s.; Pasquato
(M) c.n.r.; Centurioni (N) per proteste.
NOTE paganti 2.149, incasso di 18.530
euro; abbonati 2.765, quota di 27.202
euro. Tiri in porta 6 (con un palo)-7.
Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 1-1. Angoli
5-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
Pasquato
(attaccante
del Modena)
«Gol per la mia
ragazza che mi
renderà padre.
Mi allenavo con
Del Piero e provo
spesso le sue
punizioni. Copiare
dai più bravi
aiuta a crescere»
Via Carboni:
Campilongo
al Frosinone
21 27
-4
-6
21 33 -12
Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è
meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci
sono meno di 5 punti di differenza.
15 RETI Succi (5, Padova).
11 RETI Bertani e Gonzalez (Novara);
Cacia (2, Piacenza).
10 RETI Coralli (3, Empoli); Bonazzoli
(Reggina); Abbruscato (1, Vicenza).
9 RETI Piovaccari (3, Cittadella).
8 RETI Bianchi (1, Torino).
7 RETI Dionisi (Livorno); Altinier
(Portogruaro); Mastronunzio (Siena).
6 RETI Doni (1) e Tiribocchi (1, Atalanta);
Cutolo (Crotone); Lodi (1) e Sansone
(Frosinone); Pasquato (Modena);
Sansovini (Pescara); Calaiò (3, Siena).
5 RETI Momentè (2) e Torri
(AlbinoLeffe); Ruopolo (Atalanta);
Ginestra (3, Crotone); Caridi (2,
Grosseto); Surraco (Livorno); Mazzarani
(Modena); Motta (2, Novara); Di Gennaro
(Padova); Graffiedi (Piacenza); Cunico (3,
Portogruaro); Viola (3, Reggina);
Martinetti (Sassuolo); Larrondo (1,
Siena); Iunco e Sgrigna (Torino); Ebagua
(Varese).
IL TOP
IL FLOP
BIANCHI
(Torino)
Fino alle 22.15 di ieri
sera, il trono della
giornata era di
Pasquato. Poi è arrivata
la prodezza di Rolando
Bianchi, che ha
scavalcato il modenese.
Se lo merita, perché era
al rientro dopo due mesi.
Il momento nero è alle
spalle. Il Toro ringrazia
VARESE
(i tifosi)
Che bisogno c’era di
uno show come quello
di Piacenza? Gli ultras
del Varese (senza
tessera del tifoso)
hanno creato disordini,
colpito uno steward e
fatto fermare la gara
per lancio di petardi.
Sono annunciati molti
Daspo: basteranno?
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
19
R
SERIE BWIN LA 21 GIORNATA
a
Bianchi, un gioiello salva Toro
Il Padova schioda lo 0-0 con Legati, poi il capitano granata festeggia il rientro con un capolavoro
1
1
PADOVA
TORINO
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Legati (P) al 25’, Bianchi
(T) al 31’ s.t.
PADOVA (4-3-1-2) Cano 6; Crespo
6, Cesar 6, Legati 7, Renzetti 6; Gallozzi 6,5 (dal 34’ s.t. Cuffa s.v.), Jidayi
6,5, Bovo 6; El Shaarawy 6,5 (dall’8’
s.t. Di Nardo 6); Succi 6 (dal 41’ s.t.
Italiano s.v.), Vantaggiato 6. PANCHINA Agliardi, Cappelletti, Trevisan, Filippini. ALLENATORE Calori 6,5.
TORINO (4-2-3-1) Bassi 6; Rivalta 6,
Di Cesare 6, Ogbonna 6, Garofalo 6,5;
De Vezze 6, De Feudis 6; Lazarevic
6,5 (dal 41’ s.t. Stevanovic s.v.), Belingheri 5 (dal 15’ s.t. Gasbarroni 6), Sgrigna 6,5; Bianchi 7. PANCHINA Morello,
D’Ambrosio, Zanetti, Obodo, Comi. ALLENATORE Lerda 6,5.
ARBITRO Stefanini di Prato 6,5.
GUARDALINEE Ciancaleoni 6 - Preti 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Sgrigna (P), Renzetti (P), Rivalta (T) e Di Cesare (T) per gioco
scorretto.
NOTE paganti 3.434, incasso di
38.257 euro; abbonati 3.572, quota
non comunicata. Tiri in porta 4-3. Tiri
fuori 2-5. In fuorigioco 2-2. Angoli
3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
n
un soffio. Del Padova, ricordiamo un tiro di Succi da fuori
(12’).
DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PADOVA dNel giorno delle serie
che s’interrompono (Novara,
Varese), il Toro puntella la sua
portandola a 20 punti in 10 partite. Un prezioso passetto in
avanti, questo pari col Padova,
visto come si stavano mettendo
le cose, a un quarto d’ora dalla
fine. Poi Bianchi ha fatto il Bianchi, marchiando nel modo migliore il suo ritorno dopo 56
giorni. Giusto così, perché la
partita, più combattuta che bella, ha vissuto a lungo sul filo dell’equilibrio e della paura di perdere.
Piccolo Faraone Il Padova del
primo tempo è soprattutto El
Shaarawy: schierato al posto
dell’infortunato Di Gennaro, il
piccolo e talentuoso Faraone
saltella dietro le punte, tra i
due mediani e i due centrali del
Toro: con Jidayi che ha solo
compiti di copertura, l’unico a
dargli una mano è l’emergente
Gallozzi che sulla destra va a incrociare Garofalo. Il risultato è
che per 45 minuti le squadre
giocano con intensità, ma fati-
L’UNICO 0-0 ESPULSI BIANCO E MARTINETTI
h
IL MIGLIORE
BIANCHI (Torino)
VOTO 7
Un gol d’autore per
festeggiare il ritorno
in campo dopo due mesi.
Si nasconde un po’ nel
primo tempo, poi è
decisivo nel secondo
cano a farsi male. Il Toro ha un
solo terzino che spinge e gli
esterni che spesso si scambiano
posizione: Sgrigna comincia a
sinistra, dopo una ventina di minuti torna nella posizione naturale, poi ripassa a destra. In una
cronaca povera di episodi, l’occasione migliore è comunque
del Toro: cross, un po troppo accelerato, di Lazarevic da destra
e Bianchi che non ci arriva per
SALTO IN ALTO IL CITTADELLA SI ARRENDE
Rolando
Bianchi, 27
anni, con uno
splendido
pallonetto
regala il pari al
Torino: 8 gol in
13 presenze
LIVERANI
Grande Bianchi Il Padova parte
più forte nel secondo tempo,
che si apre con le polemiche in
area granata: Vantaggiato va
addosso a Di Cesare o viene buttato giù? Noi la pensiamo come
l’arbitro, non è rigore. Esce El
Shaarawy, stremato, e Calori si
gioca la carta Di Nardo. Il Padova capisce che può osare di più,
mentre Lerda toglie il deludente Belingheri e mette Gasbarroni nella stessa posizione, ma
chiedendogli la creatività mancata fino a quel momento. La
svolta al 25’, dopo il tradizionale urlaccio del presidente Cestaro ai microfoni dell’Euganeo:
angolo da destra, Legati sale
per colpire di testa, dopo un
rimpallo trova invece un diagonale sul secondo palo. Per il Padova primo tiro in porta, per il
difensore primo gol in campionato. A quel punto comincia il
Rolandinho show: un paio di
colpi di testa, poi il delizioso
pallonetto da fuori che sorprende Cano. «Perché dovrei cambiare modo di giocare con il ritorno di Bianchi?» aveva detto
Lerda alla vigilia. Già, perché?
RINFORZI
V
Ricchiuti
al Padova
L’argentino del
Catania questa
settimana
dovrebbe
firmare
V
Budel
al Torino
Il regista del
Brescia è il
favorito per il
centrocampo
GARA EQUA UN GOL E UN’ESPULSIONE PER PARTE
La Reggina sbatte Ancora Sansovini Empoli-Vicenza
sul Sassuolo in 9 Il Pescara corre è tutto in parità
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO CALABRIA d Fa festa il
Sassuolo, al fischio finale, come per il più prezioso dei successi. Esultanza giustificata
dal fatto che la squadra di Gregucci chiude in 9 gli ultimi 6
minuti di un pomeriggio noioso quanto bizzarro e gioca per
28 minuti in 10. Il primo uomo
(il difensore centrale Paolo
Bianco) gli emiliani lo perdono infatti al 20’ della ripresa
per un’entrata giudicata dal direttore di gara irruenta dal momento che estrae direttamente
il «rosso»; il difensore arriva in
scivolata sui piedi di Rizzo. La
seconda espulsione pesa sul
neo entrato Martinetti per un
fallo, a nostro avviso, veniale,
su Acerbi. Una mazzata pesante in special modo per una
squadra che mira alla sopravvivenza. Ecco perché giustifichiamo l’eccesso di gioia per un pareggio che alla luce dei fatti
(rossi) diventa molto pesante.
Soltanto noia Così come appare
comprensibile l’uscita dal campo della Reggina a testa bassa
per un pareggio che da quest’altra parte della barricata assume contorni preoccupanti.
Nelle ultime 6 partite la formazione di Atzori ha raccolto 4
h
IL MIGLIORE
RIZZO (Reggina)
VOTO 6,5
Prova ad alimentare la
manovra offensiva, ma
predica nel deserto
sconfitte, una vittoria e questo
piccolo pareggio. Il tecnico calabrese decide per un giro di vite tattica, abbandonando il
3-5-2 in favore del 4-3 1-2 e rivoluzionando la formazione,
in speciale modo in mezzo al
campo. Ma non è sufficiente,
al pari del rientro del capocantiere amaranto, Bonazzoli dopo quasi 2 mesi di sosta forzata. Partita brutta e monotona
senza una vera occasione da
gol e in cui gli unici sussulti li
procura l’arbitro con i suoi cartellini rossi.
REGGINA
SASSUOLO
0
0
GIUDIZIO 7
REGGINA (4-3-1-2) Puggioni 6; Laverone 5,5, Cosenza 6, Acerbi 6, Rizzato
6; Rizzo 6,5, Tedesco 6, Barillà 5,5
(dal 1’ s.t. Campagnacci 5,5); Missiroli
5,5; Bonazzoli 5,5, Adiyiah 5,5 (dal 37’
s.t. Danti s.v.). PANCHINA Kovacsik,
Adejo, Burzigotti, Viola, Castiglia. ALLENATORE Atzori 6.
SASSUOLO (4-3-3) Bressan 6; Consolini 6, Rossini 6, P. Bianco 5, Donazzan 6; De Falco 6, Magnanelli 5,5,
Troiano 6; Quadrini 5,5 (dal 27’ s.t. Fusani s.v.), Bruno 5 (dall’11’ s.t. Martinetti 5), Catellani 6 (dal 22’ s.t. Polenghi
6). PANCHINA Pomini, Piccioni, Masucci, Riccio. ALLENATORE Gregucci 6.
ARBITRO Giancola di Vasto 5.
GUARDALINEE Cini 6,5 - Fortarezza 6.
ESPULSI Bianco (S) al 20’ s.t. e Martinetti al 42’ s.t. (S) entrambi per gioco
scorretto.
AMMONITI De Falco (S), Quadrini (S) e
Laverone (R) per gioco scorretto; Barillà (R) per proteste; Troiano (S) per
comportamento non regolamentare.
NOTE paganti 791, incasso di 10.750 euro; abbonati 3.565, quota di 22.377 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 2-5. In
fuorigioco 11-0. Angoli 6-3. Recuperi:
p.t. 0’, s.t. 3’.
ORLANDO D’ANGELO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PESCARA dArriva Bucchi, ma
ci pensa ancora Sansovini a regalare un sogno al Pescara.
Con una magia al 20’ della ripresa fa incassare a Di Francesco altri tre punti e il miglior
finale possibile di un girone
d’andata da incorniciare:
abruzzesi a un punto dalla zona Serie A.
Gioiellini In una partita di certo
non spettacolare, anche a causa della nebbia che condiziona
il primo tempo, il Cittadella
non sfigura, ma dà l’impressione di non credere fino in fondo nei suoi mezzi. Complici
forse le assenze di sei giocatori, a cui si è aggiunta quella di
Carteri dopo 22’. Di Francesco
non stava meglio (fuori in cinque), però il Pescara attuale
ha una compattezza di squadra che consente al tecnico di
ruotare uomini e moduli senza perdere sostanza. Così, sono i giovani Nicco e Verratti
(mercoledì in Turchia per
un’amichevole con l’Italia Under 19 di Zoratto) a caricarsi
sulle spalle la squadra. Il trequartista ricama e sfiora il gol.
Al 10’ può recriminare perché
un tiro dal limite viene «parato» in area da Manucci in modo piuttosto plateale, Ruini lascia proseguire.
h
IL MIGLIORE
VERRATTI (Pescara)
VOTO 7
A 18 anni pochi giocano
con semplicità abbinando
classe e carattere
Il solito Sansovini Il meglio arriva nella ripresa. Prima Perna è
stoppato da Pinna, al 13’, da
due passi. Poi, nel momento
migliore del Cittadella, il Pescara riesce ad esultare: Sansovini riceve da Bucchi, fa un numero con tunnel su Nocentini
e calcia di collo nell’angolino
cogliendo di sorpresa il portiere Villanova. Finisce male per
Foscarini, che però chiude l’andata fuori dalla zona playout.
In riva all’Adriatico, invece, si
accende la miccia dell’entusiasmo.
PESCARA
CITTADELLA
1
0
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Sansovini al 20’ s.t.
PESCARA (4-3-1-2) Pinna 7; Del Prete 6, Olivi 6, Mengoni 6, Petterini 6,5;
Ariatti 6, Nicco 6,5, Bonanni 6,5 (dal
30’ s.t. Stoian s.v.); Verratti 7; Maniero 6 (dal 4’ s.t. Bucchi 6), Sansovini 7
(dal 36’ s.t. Ganci s.v.). PANCHINA Bartoletti, Capuano, Sembroni, Berardocco. ALLENATORE Di Francesco 7.
CITTADELLA (4-3-1-2) Villanova 6;
Manucci 6, Scardina 5,5, Nocentini
5,5, Marchesan 6; Carteri s.v. (dal 22’
p.t. Di Roberto 6), Musso 5,5, Volpe
6,5; De Gasperi 5,5 (dal 23’ s.t. Carra
s.v.); Piovaccari 6,5, Perna 6 (dal 31’
s.t. Job s.v.). PANCHINA Pierobon, Teoldi, Gasparetto, Semenzato. ALLENATORE Foscarini 6.
ARBITRO Ruini di Reggio Emilia 6.
GUARDALINEE De Pinto 6 – Vivenzi 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Musso (C) e Ariatti (P) per
gioco scorretto.
NOTE paganti 4.517, incasso di 25.857
euro; abbonati 3.043, quota di 17.754
euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 8-4. In
fuorigioco 4-0. Angoli 3-2. Recuperi:
p.t. 1’, s.t. 3’.
GIACOMO CIONI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
EMPOLI (Firenze) dRegna la parità
al Castellani. Pari il risultato:
1-1. Uno per parte anche gli
espulsi. Inoltre, Empoli e Vicenza si dividono l’insoddisfazione per un arbitraggio troppo severo nel finale. Nasca non è stato però neanche aiutato dai
guardalinee. Alla fine il punticino per i toscani vale sopratutto
a interrompere il ciclo di cinque k.o. consecutivi. Per i veneti prosegue il periodo positivo
e la squadra di Maran si porta a
un passo dai playoff. Partita
non entusiasmante sul piano
dello spettacolo. Fabbrini non
è in giornata, Coralli si fa male,
solo Abbruscato conferma il
suo buon momento. La gara si
accende nel finale del primo
tempo. Al 35’ Vinci si ritrova di
fronte a Russo che respinge il
suo diagonale. Risponde al 43'
Abbruscato: stop di braccio
(non visto neanche dal guardalinee), e pallonetto smorzato
da Handanovic.
Protagonisti Si balla il rock a
Empoli anche nella ripresa. Al
5’ ancora Elvis Abbruscato protagonista: bella conclusione in
semirovesciata su cross di Gavazzi, ma Handanovic è pronto
a deviare. L’Empoli reagisce e
all’8’ Foti inventa un pallonetto-assist per Moro che sul filo
h
IL MIGLIORE
ABBRUSCATO (Vicenza)
VOTO 7
Ogni pallone che tocca si
trasforma in un pericolo
per la porta di Handanovic
del fuorigioco batte Russo. Gli
azzurri non reggono il vantaggio e al 15’ Misuraca si libera di
Soriano, smista un pallone
d’oro per Abbruscato che irrompe in area e centra il pari. Da lì
in poi si segnalano solo le espulsioni, entrambe ingenue e gratuite: al 25’ Gavazzi già ammonito tocca la palla con la mano;
al 36' Cesaretti cerca il braccio
di Russo in area e cade, si becca
il primo giallo (simulazione) e
subito dopo la seconda ammonizione. Due espulsi in coda a
una gara comunque corretta.
EMPOLI
VICENZA
1
1
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Moro (E) all’8’, Abbruscato (V) al 15’ s.t.
EMPOLI (4-3-1-2) Handanovic 7; Vinci 6, Tonelli 6,5, Stovini 6,5, Gorzegno
6; Moro 6,5, Valdifiori 6, Soriano 5,5;
Fabbrini 5 (dal 22' s.t. Cesaretti 5); Coralli 6 (dal 1’ s.t. Foti 6), Mchedlidze 6
(dal 27’ s.t. Saponara 6). PANCHINA Pelagotti, Marzoratti, Gotti, Musacci. ALLENATORE Aglietti 6.
VICENZA (3-5-2) Russo 6; Tonucci
5,5 (dal 26’ s.t. Bastrini 6), Martinelli 6,
Schiavi 6; Gavazzi 5,5, Soligo 6, Botta
6,5, Rossi 6, Di Matteo 6,5 (dal 39’ s.t.
Salifu s.v.); Misuraca 6,5 (dal 44' s.t.
Alemao s.v.), Abbruscato 7. PANCHINA Frison, Giani, Baclet, Oliveira. ALLENATORE Maran 6.
ARBITRO Nasca di Bari 5.
GUARDALIN. Fittante 5,5-Argiento 5,5.
ESPULSI Gavazzi (V) al 25’ s.t. (entrambe per g.s.) e Cesaretti al 39’ s.t. (g.s. e
c.n.r.) per doppia ammonizione.
AMMONITI Gavazzi (V), Moro (E), Valdifiori (E) e Foti (E) per gioco scorretto.
NOTE paganti 883, incasso di 4.864 euro; abbonati 1.472, quota di 7.912,94
euro. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 2-2. In
fuorigioco 6-2. Angoli 3-3. Recuperi:
p.t. 1’, s.t. 4’.
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE BWIN LA 21 GIORNATA
a
w
Conte ritrova il Siena
La vetta è più vicina
Colpo Piacenza
Varese
spuntato
24
I NUMERI
DELLA B
gli 0-0
di questo
campionato,
ultimo quello tra
Reggina e
Sassuolo: non se
ne registravano
dal 20 novembre
(16ª giornata)
AlbinoLeffe messo sotto più di quanto dica il risultato
In gol Larrondo e Brienza: il primo posto è a due punti
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
SIENA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ALBINOLEFFE
SIENA dCon una preda, il Nova-
ra, che sanguina, bisogna essere pronti ad azzannare. E il Siena sfrutta l’occasione, ma quelli che spuntano dalla sua bocca
affamata sono dentini con le
punte appena accennate. La vittoria è meritata per la netta superiorità di gioco, per i numerosi tiri e occasioni da gol, ma ci
vuole un rigore dubbio per
sbloccare la partita: tiro di Larrondo, respinto da un braccio
di Sala che sta scivolando sull’erba in posizione naturale del
corpo, per un contatto involontario. Il significato tecnico, co-
h
IL MIGLIORE
BRIENZA (Siena)
VOTO 7
Spinta decisiva, bei
passaggi, un gol, anche se
non è a suo agio in fascia
munque, non cambia: Siena
troppo forte rispetto all’AlbinoLeffe, con qualche problema
nell’ultimo passaggio.
La chiave La costruzione del gioco, soprattutto sulla fascia destra con Vitiello e Brienza, è notevole, il 4-2-4 diventa spesso
un 2-4-4 a riprova di una spinta
poderosa che annulla la resistenza avversaria. L’AlbinoLeffe, che parte col 3-4-2-1 (ma
Mondonico dice che l’idea è
quella del 3-3-3-1 e ammette di
aver sbagliato nell’impostazione del primo tempo), è costret-
2
1
16
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Larrondo (S) su rigore al
29’ p.t.; Brienza (S) al 10’, Bombardini
(A) al 45’ s.t.
SIENA (4-2-4) Coppola 6; Vitiello 6,
Rossettini 5,5, Terzi 5,5, Del Grosso 6;
Vergassola 6, Bolzoni 5,5 (dal 34’ s.t.
Carobbio s.v.); Brienza 7, Larrondo 6
(dal 26’ s.t. Calaiò 6), Mastronunzio
6,5, Kamata 5,5 (dal 13’ s.t. Sestu 6).
PANCHINA Farelli, Ficagna, Immobile,
Reginaldo. ALLENATORE Conte 6.
ALBINOLEFFE (3-4-2-1) Tomasig 6,5;
Lebran 5,5, Sala 6, Bergamelli 5,5; Zenoni 5,5, Girasole 5 (dal 1’ s.t. Passoni
6), Hetemaj 6, Piccinni 5; Bombardini
7, Foglio 5 (dal 1’ s.t. Momentè 6); Cisse
5,5 (dal 23’ s.t. Pesenti 5,5). PANCHINA
Layeni, Garlini, Grossi, Luoni. ALLENATORE Mondonico 5,5.
i rigori falliti
in questo
campionato,
ultimo quello di
Ginestra
(Crotone): prima
di lui aveva
sbagliato Sgrigna
(Torino) alla 16ª
6
le espulsioni
di questa
giornata, non se
ne contavano
così tante dall’8ª
giornata. Il top è
stato toccato
alla quarta
giornata con 10
cartellini rossi
ARBITRO Giacomelli di Trieste 5.
GUARDALINEE Masotti 6 - Franzi 6.
AMMONITI Bergamelli (A), Larrondo (S)
e Terzi (S) per g.s.; Sala (A) per c.n.r.
NOTE paganti 618, incasso di 3.172 euro; abbonati 6.186, quota di 39.482,52
euro. Tiri in porta 8-3. Tiri fuori 7-3. In
fuorigioco 3-2. Angoli 7-3. Recuperi:
p.t. 1’, s.t. 4’.
to quasi sempre a un 5-4-1 da
«soffocamento». Ne vengono
fuori tanti cross, manca però lo
scambio a due o a tre che taglia
la difesa e molte azioni sfumano per poco. Brienza è un po’ a
disagio sulla fascia quando deve concludere (va meglio quando si sposta al centro), ma è così bravo che diventa decisivo
sia nei passaggi, sia col gol nella ripresa, al 10’, quando, su
azione d’angolo, brucia il tempo a tutti e segna da destra.
Franco
Brienza
(a sinistra),
31 anni,
festeggiato
da Simone
Vergassola,
34 anni, dopo
aver segnato
il secondo gol
del Siena
contro
l’AlbinoLeffe
FORNASARI
Occasioni L’AlbinoLeffe si scuote solo nel secondo tempo, con
Passoni e Momentè si intravede un bel 3-4-3, ma è tardi.
Bombardini si sfianca ed è l’unico pericoloso, Coppola salva su
un suo tiro al 2’ della ripresa,
ma nulla può sul bel diagonale
al 45’. Per il resto, è solo Siena:
Larrondo sfiora il palo all’11’,
Mastronunzio impazza, colpisce Tomasig al 41’ e sulla respinta Bolzoni manda alto, ancora
Mastronunzio crea pericoli a ripetizione, e infine Sestu e Calaiò impegnano Tomasig al 23’ e
al 40’ della ripresa. E’ insomma
un Siena con giocatori di altra
categoria, il 2-1 è striminzito.
LA SVOLTA IL TECNICO VINCE AL DEBUTTO: L’ASCOLI SBATTE SU COLOMBO
IN EXTREMIS ULTRA’ VIOLENTI E POLEMICHE
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO BRAMARDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PIACENZA dIl regalo arriva allo
scadere delle feste e della partita. Dopo 8 turni il Piacenza torna alla vittoria, stoppa il Varese, in serie positiva da 12 giornate, e respira. Una vittoria importante per gli emiliani, ottenuta sì in superiorità numerica
(Varese in 10 nell’ultimo quarto d’ora), ma con una difesa ridotta all’osso, senza Mei e Conteh (squalificato) e con il debuttante Cofie (tra i migliori) a
centrocampo al posto di Catinali. Varese troppo leggero in attacco senza Neto Pereira e Cellini; in giornata no l’accoppiata
Ebagua-Nadarevic, ma almeno
c’è il mercato in soccorso: dalla
Ternana è in arrivo Concas.
Botta e risposta Pari nei primi
45’ per gioco e risultato, con il
Piacenza che prova a sfondare
sulle fasce e il Varese che riparte in contropiede. Cacia segna
al 23’, riequilibra il risultato su
rigore generoso Buzzegoli 5’
dopo. Bello il gol del vantaggio
del Piacenza: cross di Guzman
dalla sinistra e piatto di Cacia
nell’area piccola, con il pallone
che scheggia la parte bassa della traversa ed entra. Il rigore nasce da un tocco alle spalle di
Marchi ai danni di Tripoli: Buzzegoli dal dischetto non sbaglia. La squadra di Sannino cede di schianto quando Buzzegoli commette un fallo ingenuo
che gli costa il secondo giallo.
h
IL MIGLIORE
CACIA (Piacenza)
VOTO 7
Gol e assist per la vittoria,
11 centri in 20 partite, è
molto appetito sul mercato
Al 42’ Cassano ci mette una pezza su punizione di Carrozza:
dal possibile vantaggio del Varese al gol partita su ribaltamento. Piccolo da fondo campo pesca in area Cacia, che di
testa prolunga per Anaclerio,
lesto a insaccare di testa.
Incidenti Al 22’ la gara è stata
interrotta per 5’ su richiesta dal
servizio d’ordine per l’esplosione di un paio di petardi nel settore occupato dagli ultrà del
Varese, arrivati in ritardo e protagonisti di varie intemperanze (ferito uno steward): sono
stati identificati in 70, arriveranno per loro diversi Daspo.
Polemico il sindaco Reggi: «La
colpa è di Maroni, la Tessera
del tifoso è una sconfitta, così
gli steward sono a rischio».
PIACENZA
VARESE
2
1
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Cacia (P) al 23’, Buzzegoli
(V) rig. al 28’ p.t.; Anaclerio (P) al 43’ s.t.
PIACENZA (4-3-2-1) Cassano 6,5;
Avogadri 6, Bini 6, Zammuto 6, Anaclerio 6,5; Marchi 5,5 (dal 42’ s.t. Guerra
s.v.), Cofie 6,5, Bianchi 6; Guzman 6
(dal 25’ s.t. Sbaffo 6), Graffiedi 6 (dal
38’ s.t. Piccolo 6); Cacia 7. PANCHINA
Donnarumma, Calderoni, Wolf, Volpi.
ALLENATORE Madonna 6,5.
VARESE (4-4-2) Zappino 6; Pisano 6,
Pesoli 6,5, Dos Santos 5,5, Pugliese 6;
Tripoli 6 (dal 16’ s.t. Osuji 6), Buzzegoli
5,5, Corti 6,5, Carrozza 6,5 (dal 43’ s.t.
Armenise s.v.); Ebagua 5, Nadarevic
5,5 (dal 31’ s.t. Frara 5,5). PANCHINA
Moreau, Figliomeni, Armenise, Eusepi.
ALLENATORE Sannino 5,5.
ARBITRO Tozzi di Ostia 6.
GUARDALINEE Cucchiarini 6 - Longo 5.
ESPULSI Buzzegoli (V) al 30’ s.t. per
doppia ammon. (entrambe per g.s.).
AMMONITI Carrozza (V), Marchi (P),
Guzman (P), Anaclerio (P) e Zammuto
(P) per g.s.; Bianchi (P) per c.n.r.
NOTE paganti 1.367, inc. 12.189 euro;
abbonati 1.617, quota di 9.130 euro. Tiri in porta 4-4. Fuori 3-4. In fuorigioco
2-2. Angoli 4-5. Recuperi: p.t. 5’, s.t. 3’.
LA GIOIA GINESTRA E TEDESCHI STENDONO IL PORTO: ORA I RINFORZI
Salvioni scuote la Triestina Crotone, è la festa di Corini
DANTE DI RAGOGNA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIESTE dDopo aver cambiato
allenatore, l’incolpevole Iaconi, la Triestina con in panchina il preparatore dei portieri
Fantini al posto dello squalificato Salvioni, arrivato alla vigilia di Natale, trova la vittoria
h
IL MIGLIORE
COLOMBO (Triestina)
VOTO 7,5
Rientrato dopo 5 partite
dà sicurezza alla difesa
con interventi decisivi
dopo quattro sconfitte consecutive e lascia l’ultimo posto.
Torna al gol con Testini (quarta rete, con due rigori) e va a
segno con Della Rocca, imbeccato da Godeas: una rete, cioè,
confezionata da due attaccanti indicati come possibili partenti. C’è stata insomma una
svolta nel cammino della Triestina, e la gara con l’Ascoli po-
trebbe far mutare i disegni degli arrivi e delle partenze.
Ascoli sfortunato Partita nervosa sugli spalti, dove l’annunciata contestazione di una parte
della tifoseria si è fatta sentire
durante tutta la partita, senza
far mancare però l’appoggio alla squadra. Il presidente Fantinel (assente) è stato il destinatario della protesta. La partita
è stata piacevole, condita di
momenti di bel gioco, avvincente per lunghi tratti. Primo
gol: cross di Antonelli per Testini, che con una schiacciata
ha sfruttato l’occasione, nonostante il tentativo in extremis
di Micolucci. Nella ripresa,
mentre Castori tentava di potenziare l’attacco sostituendo
Ciofani con Djuric, la Triestina
ha colpito in contropiede. Colombo è stato autore di due parate decisive, poi Godeas, entrato nel finale al posto di Marchi, è fuggito sulla destra per
mandare al centro al liberissimo Della Rocca un pallone che
è stato prontamente spedito in
rete.
LUIGI SAPORITO
TRIESTINA
ASCOLI
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GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Testini al 43’ p.t.; Della
Rocca al 40’ s.t.
TRIESTINA (4-4-2) Colombo 7,5;
D’Ambrosio 6, Cottafava 6, Malagò 6,
Longhi 6,5; Antonelli 6,5, Gissi 6, Gerbo 6,5 (dal 23’ s.t. Matute 6), Testini 7
(dal 30’ s.t. Bariti 6); Della Rocca 6,5,
Marchi 6,5 (dal 35’ s.t. Godeas 6).
PANCHINA Viotti, Sabato, Gherardi,
Longoni. ALLENATORE Fantini 6,5 (Salvioni squalificato).
ASCOLI (4-5-1) Guarna 6,5; Ciofani 6
(dal 3’ s.t. Djuric 6,5), Faisca 6,5, Micolucci 6, Marino 6,5 (dal 34’ s.t. Pasqualini 6); Gazzola 6, Sommese 6,5 (dal
33’ s.t. Masini 6), Pederzoli 6, Di Donato 6, Cristiano 6,5; Mendicino 6. PANCHINA Lenzi, Rosania, Uliano, Capece. ALLENATORE Castori 6,5.
ARBITRO Ciampi di Roma 6,5.
GUARDALINEE Vuoto 6 – Paganessi 6.
AMMONITI Faisca (A), D’Ambrosio (T)
e Marino (A) per c.n.r.; Longhi (T) e
Gissi (T) per gioco scorretto.
NOTE paganti 738, incasso di 3.080
euro; abbonati 3.189, quota di 14.666
euro. Tiri in porta 3-6 (con un palo).
Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 1-4. Angoli
5-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
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CROTONE dEugenio Corini brinda al primo successo sulla panchina del Crotone, si ferma dopo una vittoria e un pareggio
la mini serie di Andrea Agostinelli con il Portogruaro, adesso ultimo da solo. Problemi
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IL MIGLIORE
GINESTRA (Crotone)
VOTO 7
L’errore dal dischetto lo
scatena: segna il vantaggio
e procura il raddoppio
per i calabresi senza Viviani e
Abruzzese e con Beati k.o. nella rifinitura e sostituito da Eramo. Tra i veneti Franceschini
all’esordio dura 45’, la coppia
Altinier e Geraldi non riesce a
dare incisività. Mezz’ora di
equilibrio con un Crotone contratto e con il Porto che sfiora
il vantaggio al 7’ con Tarana
(fuori) e Cunico (para Belec).
Al 18’ l’esordiente Vinetot si
rende pericoloso: il suo colpo
di testa sfiora il palo.
La svolta Al 33’ Franceschini
tocca di mano un traversone
di Cutolo in area e Palazzino
assegna il rigore al Crotone,
Ginestra però si fa deviare il
destro da Rossi in angolo. Sugli sviluppi del corner ancora
Ginestra raccoglie l’assist di
Galardo e porta in vantaggio i
rossoblù col suo quinto sigillo
stagionale. Cala il Portogruaro, cresce il Crotone che al 42’
raddoppia: Ginestra confeziona un assist per Tedeschi pronto a battere di testa Rossi e a
festeggiare il secondo gol in
carriera. Nella ripresa Agostinelli cambia molto, ma senza
riuscire a scuotere il Portogruaro, che riesce a fare un solo tiro, quello di Pià, parato da
Belec. Il Crotone controlla la
gara senza soffrire e incamera
i tre punti in attesa del derby
con la Reggina (in posticipo) e
dei rinforzi: quasi fatta per
Mazzotta (Pescara, via Lecce)
e Loviso (Torino).
CROTONE
PORTOGRUARO
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0
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 2-0
MARCATORI Ginestra al 34’, Tedeschi
al 42’ p.t.
CROTONE (4-3-3) Belec 6; Crescenzi
6,5, Vinetot 6,5, Tedeschi 6,5, Migliore 6,5; Eramo 6, Galardo 6,5, Parfait
6; Russotto 6,5 (dal 45’ s.t. Napoli
s.v.), Cutolo 6 (dal 41’ s.t. De Giorgio
s.v.), Ginestra 7 (dal 30’ s.t. Curiale 6).
PANCHINA Bindi, Correia, Terigi, Hanine. ALLENATORE Corini 7.
PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi 6,5;
Lanzoni 5,5, Cristante 5, Franceschini
5 (dal 1’ s.t. Cibocchi 5,5), Cardin 5,5;
Tarana 6, Schiavon 5,5, Scozzarella
5,5 (dal 1’ s.t. Mattielig 6); Cunico 5,5;
Gerardi 5, Altinier 5 (dal 17’ s.t. Pià 6).
PANCHINA Marcato, Gargiulo, Madaschi, Bocalon. ALLENATORE Agostinelli 5,5.
ARBITRO Palazzino di Ciampino 6.
GUARDALINEE Costa 6 – Ponziani 6.
AMMONITI Franceschini (P) per comp.
non regolamentare; Cibocchi (P) e Cristante (P) per gioco scorretto.
NOTE paganti 862, incasso di 6.273 euro; abbonati 1.962, quota di 17.629 euro. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 6-3. In
fuorigioco 7-5. Angoli 10-2. Recuperi:
p.t. 1’, s.t. 4’.
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
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PRIMA DIVISIONE LA 19 GIORNATA (ore 14.30)
a
Si riparte!
Ma le grandi
si svegliano?
E’ caccia a Gubbio e Nocerina
Il mercato può cambiare tutto
GIRONE A Spezia, c’è Guidetti
ALTO ADIGE-GUBBIO
ALTO ADIGE (4-3-2-1) Zomer; Brugger,
Nazari, Kiem, Martin; Furlan, Burato,
M. Romano; Campo, El Kaddouri;
Marchi. (Mair, Mirri, Traorè, Baccolo, A.
Romano, Fink, M. Fischnaller). All.
Sebastiani.
GUBBIO (4-3-3) Lamanna; Bartolucci,
Caracciolo, Borghese, Farina;
Sandreani, Boisfer, Raggio Garibaldi;
Galano, Gomez, Donnarumma. (Farabbi,
Capogrosso, Montefusco, Nazzani,
Gaggiotti, Testardi, Bazzoffia). All.
Torrente.
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore
(Schembri-Tedeschi).
BASSANO-RAVENNA
NICOLA BINDA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSi riparte. Dopo la serie A, la
serie B e anche la serie D, torna in campo oggi la Prima divisione, in attesa tra una settimana (recuperi a parte) della Seconda. Cosa c’è da aspettarsi
da questo torneo dopo lo stop
di Natale e Capodanno? Ce lo
chiediamo con tre domande.
1Chi rischia di più dopo queste
Gaetano Auteri, 49, primo torneo
alla guida della Nocerina IANUALE
sorprendono. Il loro peso sarà
testato anche da questa ripresa (come dicevamo alla domanda precedente), ma la vera risposta la devono dare le
grandi della vigilia: Cremonese, Verona, Taranto e Cosenza
si daranno una mossa o continueranno a deludere? E poi:
Spal, Alessandria, Reggiana,
Benevento e Foggia riusciranno a fare un piccolo ma necessario salto di qualità? Se la risposta sarà affermativa, finalmente il torneo prenderà una
piega spettacolare.
tre settimane di pausa?
Tutti, ma le grandi in particolare. Perché la ripresa è sempre
un’incognita (in serie B il Novara di ieri insegna) e molto dipende da come si è lavorato
durante le vacanze. In particolare, per chi andava forte, ripartire subito a manetta è la
cosa più difficile, ma è fondamentale se non si vuole essere
risucchiati dagli inseguitori.
2
Sarà sempre il torneo delle rivelazioni, come all’andata?
Metà campionato non è passato per caso, due capolista come Gubbio e Nocerina non sono meteore e inseguitori come
Sorrento e Atletico Roma non
3
Quali variabili ci dobbiamo
aspettare da qui alla fine?
Il mercato prima di tutto: l’opportunità di rinforzarsi è aperta, bisogna assolutamente
sfruttarla, ma attenzione a
non fare danni e peggiorare le
cose. Potrebbero incidere le
difficoltà economiche di alcune società, così come le prossime penalizzazioni segneranno le classifiche. Ma il vero allarme è quello che suona sul
fronte scommesse, con molti
sospetti e un clima preoccupante: sarebbe il caso che le
istituzioni calcistiche dessero
un segnale per dimostrare di
non sottovalutare il problema.
(1-1)
BASSANO (4-3-1-2) Grillo; Basso,
Pellizzer, Porchia, Ghosheh; Lorenzini,
Caciagli, Mateos; Venitucci; La
Grotteria, Guariniello. (Rossi
Chauvenet, Martina, Veronese, Beccia,
Madiotto, Baido, Crocetti). All. Jaconi.
RAVENNA (4-4-1-1) G. Rossi; Tagliani,
Ciuffetelli, Fasano, Sabato; Rossetti,
Fonjock, Sciaccaluga, Maggiolini;
Guitto; Rosso. (Pellegrino, Rosini, Grea,
Visone, Cazzola, Caturano, Gerbino
Polo). All. L. Rossi.
ARBITRO Zappatore di Taranto
(Liturco-Maspero).
COMO-VERONA
Vincenzo Torrente, 44 anni, per la
seconda stagione al Gubbio DAIMAGES
(andata 0-4)
(2-0)
COMO (4-2-3-1) Castelli; Maggioni, Magli,
Franco, Fautario; Riva, Filipe; Da Dalt,
Maah, Bardelloni; Scardina.
(Ciapessoni, Licata, Ardito, Morandi,
Romani, Fortunato, Di Pietro). All.
Brevi-Garavaglia.
VERONA (4-3-1-2) Rafael; Cangi, Maietta,
Ceccarelli, Scaglia; Mancini, Esposito,
Hallfredsson; Le Noci; Pichlmann,
Ferrari. (Caroppo, Vergini, Anderson,
Martina Rini, Russo, Garzon, Scapini).
All. Mandorlini.
ARBITRO De Benedictis di Bari
(Morelli-Gualtieri).
LUMEZZANE-SALERNITANA
(1-0)
LUMEZZANE (4-4-2) Trini; Pisacane,
Checcucci, Emerson, Zanardini;
Bradaschia, Calliari, Dadson, Mancini;
Galabinov, Ferrari. (Di Gennaro, Luciani,
Finazzi, Faroni, Alberti, Lo Iacono,
Inglese). All. Nicola.
SALERNITANA (4-3-3) Iuliano; D’Alterio,
Altobello, Peccarisi, Pippa; Carcuro,
Carrus, Tricarico; Ragusa, Fava,
Montalto. (Di Stasio, E. Pepe, Russo,
Franco, Falzerano, Litteri, Montella). All.
Breda.
ARBITRO Di Bello di Brindisi (Poles-De
Franco).
MONZA-SPAL
(0-0)
MONZA (4-4-2) Marcandalli; Uggè,
Cudini, Fiuzzi, Barjie; Anghileri, Prato,
Campisi, Ricci; Ferrario, Russo.
(Maggioni, Bugno, Tuia, Campinoti,
Iacopino, C. Seedorf, S. Seedorf). All.
Verdelli.
SPAL (4-4-2) Ravaglia; Belleri, Zamboni,
Bortel, G. Rossi; Melara, Coppola,
Migliorini, P. Rossi; Fofana, Meloni.
(Capecchi, Ghetti, Bortel, Bedin,
Colomba, Corsi, Locatelli). All.
Notaristefano.
ARBITRO Mariani di Aprilia
(Sirchia-Colella).
PAGANESE-PAVIA
ANDRIA-GELA
(0-1)
PAGANESE (3-5-2) Ginestra; Ingrosso,
Fusco, Urbano; Imparato, Vicedomini,
Gatti, Triarico, Radi; Tortori, Cortese.
(Virgili, Cuomo, Santarelli, Sanna,
Macrì, Liccardo, Lepore). All. Capuano.
PAVIA (4-4-2) Facchin; Daffara, Preite,
Blanchard, Visconti; Ferrini, Carotti,
Mazzocco, Tattini; Marconi, Ferretti.
(Redaelli, Pellegrini, Caidi, Del Padrone,
Tarantino, Guadalupi, A. D’Errico). All.
Andrissi.
ARBITRO De Faveri di San Donà di Piave
(Lobozzo-Soragnese).
SORRENTO-PERGOCREMA
(0-0)
SORRENTO (4-4-2) Rossi; Vanin, Terra,
Lo Monaco, Angeli; Erpen, Togni,
Armellino, Manco; Paulinho, Carlini.
(Mancinelli, De Giosa, Piscitelli,
Nicodemo, Pignalosa, Corsetti,
Vaccaro). All. Simonelli.
PERGOCREMA (3-4-3) Russo; Ricci,
Romeo, Daleno; Ghidotti, Basile, Galli,
Lolaico; Mammetti, Scotto, Simeoni.
(Ingrassia, Panariello, A. Profeta,
Guerci, Mugelli, Tobanelli, Pellegrini). All.
Maurizi.
ARBITRO Bindoni di Venezia
(Orlandi-Bisbano).
SPEZIA-REGGIANA
GIRONE B Zeman va a Lucca
(1-1)
SPEZIA (4-3-1-2) Fiorillo; Enow, Bianchi,
Comazzi, Pedrelli; Marchini, Padoin,
Casoli; Vannucchi; Colombo, Lazzaro.
(Fornari, Buscaroli, Scantamburlo,
Lollo, Herzan, Boldrini, Cesarini). All.
Pane.
REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini;
D’Alessandro, Aya, Lanna, Bettoni;
Romizi, Saverino, Viapiana; Alessi;
Guidetti, Temelin. (Offredi, Adamo,
Arati, Maschio, Bovi, Chinellato,
Maritato). All. Mangone.
ARBITRO Pasqua di Tivoli (Ridolfi-Del
Bianco).
IL POSTICIPO
Cremonese-Alessandria Domani, con
inizio alle ore 20.45 completa il
programma della 19ª giornata
l’importante posticipo tra la Cremonese
e l’Alessandria (0-1), che sarà
trasmesso in diretta su Rai Sport 1.
Arbitra Bolano di Livorno.
(andata 1-2)
ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia; Fazio,
Ceppitelli, Sibilano, Di Simone; La Carra,
Paolucci, Coletti, Carretta; Anaclerio,
Del Core. (Locatelli, Pierotti, Di Bari,
Evangelisti, Arcidiacono, Carminati,
Minesso). All. Papagni.
GELA (4-4-2) Nordi; Petrassi, Porcaro,
Cardinale, Piva; Bigazzi, Giardina,
Cruciani, D’Anna; Cunzi, Franciel.
(Maraglino, Stamilla, Docente, Italiano,
Aliperta, Avantaggiato, Rabbeni). All.
Provenza.
ARBITRO Pairetto di Nichelino (Surano-Di
Vuolo).
(3-2)
PISA-BARLETTA
BENEVENTO-LANCIANO
(0-1)
BENEVENTO (4-2-3-1) Aldegani; Formiconi,
Siniscalchi, Landaida, Zito; Grauso,
Bianco; Pintori, Clemente, D’Anna;
Evacuo. (Corradino, Palermo, Signorini,
Vacca, La Camera, Joelson, Germinale).
All. Galderisi.
LANCIANO (4-3-3) Chiodini; Vastola,
Romito, Antonioli, Mammarella; Di
Cecco, D’Aversa, Sacilotto; Turchi, Di
Gennaro, Zeytulaev. (Aridità,
Colombaretti, Dall’Agnol, Amenta, Volpe,
Colussi, U. Improta). All. Camplone.
ARBITRO Benassi di Bologna
(Calò-Belmonte).
CAVESE-NOCERINA
(0-0)
CAVESE (4-3-3) Pane; M. Ciano, Cipriani,
Troise, Sirignano; Alfano, Di Napoli,
D’Amico; Schetter, C. Ciano, Bernardo.
(Botticella, Pagano, D’Orsi, Bacchiocchi,
Zampa, Sifonetti, Turienzo). All. Rossi.
NOCERINA (3-4-3) Gori; Nigro, De Franco,
Di Maio; Scalise, Bruno, De Liguori,
Bolzan; Catania, Castaldo, Negro.
(Amabile, Pomante, Servi, Marsili,
Sardo, Cavallaro, Galizia). All. Auteri.
ARBITRO Gavillucci di Latina
(Ernetti-Tozzi).
(1-1)
PISA (4-3-1-2) Lanni; Ton, Gimmelli,
Bizzotto, Sereni; De Oliveira, Reccolani,
Obodo; Fanucchi; Carparelli, Miani.
(Pugliesi, Calori, Audel, Scampini, Ilari,
Mosciaro, Perez). All. Semplici.
BARLETTA (4-3-3) Di Masi; Galeoto,
Lucioni, Ischia, Frezza; Guerri, Rajcic,
D’Allocco; Simoncelli, Infantino, Bellomo.
(Tesoniero, Lorusso, Perico, Masiero,
Agnelli, Caccavallo, Margiotta). All.
Sciannimanico.
ARBITRO Cifelli di Campobasso
(Masuccio-Valletta).
SIRACUSA-VIAREGGIO
(0-1)
SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco; Strigari,
Petta, Moi, Capocchiano; Giordano,
Spinelli; Bufalino, Mancosu, Mancino;
Cosa. (Fornoni, Caldarella, Di Silvestro,
Biondo, Bongiovanni, Corapi, Desideri).
All. Ugolotti.
VIAREGGIO (4-4-2) Merlano; Carnesalini,
Fiale, Massoni, Bertolucci; Luppi, Pizza,
Castiglia, Taormina; Longobardi,
D’Onofrio. (Pinsoglio, Brighenti,
Malacarne, Cosentini, Cristiani,
D’Antoni, Marolda). All. Scienza.
ARBITRO Rocca di Vibo Valentia
(Fascetti-Genovese).
TARANTO-ATLETICO ROMA
COSENZA-TERNANA
(0-0)
COSENZA (3-5-2) De Luca; Wagner,
Raimondi, Thackray; Matteini, Roselli, S.
Fiore, De Rose, Giacomini; Mazzeo,
Biancolino. (Marino, Ungaro, A. Fiore,
Degano, Bernardi, Daud, Essabr). All.
Somma.
TERNANA (4-3-3) Visi; Quondamatteo,
Borghetti, Giubilato, Imburgia; Arrigoni,
D’Antoni, Nitride; Alessandro, Tozzi
Borsoi, Nolè. (Cunzi, Bizzarri, Camillini,
Fusciello, Della Penna, Lacheheb,
Balistreri). All. Orsi.
ARBITRO Bruno di Torino
(Napolano-Pancrezi).
(0-1)
TARANTO (3-4-3) Bremec; Panarelli,
Migliaccio, Colombini; Garufo, Giorgino,
Di Deo, Sabatino; L. Chiaretti, Innocenti,
Russo. (Barasso, Cutrupi, Prosperi,
Antonazzo, Pensalfini, Rantier, Guazzo).
All. Dionigi.
ATLETICO ROMA (4-2-3-1) Ambrosi;
Galuppo, Pelagias, Doudou, Angeletti;
Baronio, Miglietta; Esposito, Caputo,
Franchini; Ciofani. (Previti, Farina,
Franceschini, Chiappara, Romondini,
Babù, E. Chiaretti). All. Incocciati.
ARBITRO Merlino di Udine
(Ostuni-Amato).
LA SITUAZIONE
LA SITUAZIONE
Classifica Gubbio p. 37; Sorrento 34;
Spal (-1) 32; Alessandria 31; Reggiana
27; Lumezzane (-1) e Alto Adige 24;
Spezia, Salernitana (-2) e Ravenna 23;
Verona e Cremonese 21; Bassano e
Como 20; Pavia e Pergocrema 19;
Monza 15; Paganese 11.
Prossimo turno Così domenica 16 (ore
14.30): Alessandria-Lumezzane (0-1);
Bassano-Paganese (1-2);
Pergocrema-Como (1-1);
Ravenna-Gubbio (0-0);
Reggiana-Sorrento (3-4); SalernitanaAlto Adige (1-0); Spal-Cremonese (4-1);
Spezia-Pavia (1-2); Verona-Monza (5-1).
LUCCHESE-FOGGIA
LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi; Mariotti,
Baldanzeddu, Bova, Pezzi; Piccinni,
Cardona, Carloto; Grassi; Marotta,
Biggi. (Pardini, Lollini, Petri, Costantini,
Galli, Taddeucci, Pera). All. Indiani.
FOGGIA (4-3-3) Santarelli; Candrina,
Romagnoli, Iozzia, Regini; Kone,
Salamon, Laribi; Varga, Sau, Insigne.
(Ivanov, Caccetta, Rigione, Burrai,
Perpetuini, Farias, Kolawole). All.
Zeman.
ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di
Gotto (Falanga-Signoriello).
FOLIGNO-JUVE STABIA
(2-0)
FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini; Iacoponi, Merli
Sala, Giovannini, Bassoli; Fondi, Coresi,
Castellazzi; Sciaudone; Giacomelli,
Falcinelli. (Zandrini, Severini, Cusaro,
Fiorucci, Menchinella, La Mantia,
Tomassini). All. Giunti.
JUVE STABIA (3-5-2) Colombi; Fabbro,
Scognamiglio, Pezzella; Dicuonzo,
Tarantino, Mezavilla, Cazzola, Davì;
Mbakogu, Raimondi. (Fumagalli,
Siragusa, Danucci, Pitarresi, Albadoro,
Corona, Valtulina). All. Braglia.
ARBITRO Fabbri di Ravenna
(Pennacchio-Perrone).
Classifica Nocerina p. 41; Atletico Roma
e Benevento 34; Juve Stabia e Lanciano
27; Foggia (-1) e Taranto 26; Cosenza
25; Siracusa 24; Ternana 23; Viareggio
e Gela 22; Lucchese, Pisa e Barletta 18;
Cavese (-5) e Andria 17; Foligno (-1) 15.
Prossimo turno Così domenica 16 (ore
14.30): Andria-Siracusa (1-0); Atletico
Roma-Pisa (dovrebbe essere giocata
sabato 15; 2-0); Cosenza-Cavese (2-2);
Foggia-Lanciano (3-5); Gela-Taranto
(1-2); Juve Stabia-Barletta (2-0);
Nocerina-Benevento (lunedì 17, ore
20.45; 1-1); Ternana-Lucchese (0-4);
Viareggio-Foligno (0-2).
SECONDA DIVISIONE Programma e arbitri per i sette recuperi (inizio alle ore 14.30)
Dopo la lunga sosta invernale, il torneo riprende domenica 16 con la prima di ritorno: oggi intanto ci sono i
7 recuperi che completano l’andata. Intanto il mercato è intenso: Cisterni (Spezia) va alla Valenzana,
Puntoniere (Catanzaro) e Milani
(Abano) alla Sambonifacese, mentre la Carrarese avrà Chadi e Mariotti dalla Lucchese per Del Nero.
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE C
FERALPI SALÒ-VALENZANA
Romani di Modena
LECCO-PRO VERCELLI
Ceccarelli di Terni
RENATE-ENTELLA
Fogliano di Perugia (a Meda)
CLASSIFICA Pro Patria p. 37; Tritium 33; Pro Vercelli*
32; Lecco* 26; Feralpi Salò* 25; Savona 23; Sambonifacese 22; Canavese (-2) e Rodengo (-2) 21; Entella* e Montichiari 18; Valenzana* 16; Renate* 14; Sacilese 13; Mezzocorona 11; Casale 10; Sanremese 9. (* una gara in meno).
CARPI-PRATO
Valente di Roma
CELANO-CROCIATI NOCETO
Strocchia di Nola
POGGIBONSI-BELLARIA
Verdenelli di Foligno
CLASSIFICA Carpi* p. 33; Carrarese 28; Chieti e L'Aquila 23; Giacomense, San Marino e Poggibonsi* 21; Prato*
20; Gavorrano 17; Bellaria* 16; Crociati Noceto* e Sangiovannese (-5) 15; Villacidrese (-5), Fano e Celano* 13; Giulianova 10. (* una gara in meno).
ISOLA LIRI-MATERA
Giallanza di Catania
CLASSIFICA Latina p. 35; Trapani e Pomezia 29; Neapolis 26; Avellino e Normanna 23; Melfi 22; Milazzo 21;
Matera* 20; Brindisi 19; Vigor Lamezia 18; Fondi 17; Campobasso 14; Vibonese 12; Isola Liri* 11; Catanzaro (-3) 0.
(* una gara in meno).
SERIE D 19 a GIORNATA f Treviso e Venezia, tappa esterna del duello. Borgo a Buggiano imprendibile? Girone I: anticipo pari (ore 14.30)
GIRONE A (21a) GIRONE B
GIRONE C
GIRONE D
GIRONE E
GIRONE F (21a) GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
ACQUI-SAINT CHRISTOPHE
Mancini di Fermo
AQUANERA-GALLARATESE
Molinaroli di Verona
ASTI-BORGOROSSO
Novellino di Brescia
BORGOSESIA-DERTHONA
Zuliani di Vicenza
CHIAVARI-SETTIMO
Maggioni di Lecco
CHIERI-SANTHIÀ
Calabrese di Lecco
CUNEO-LAVAGNESE
Ghellere di Parma
RIVOLI-NOVESE
Cocciolo di Roma
SARZANESE-ALBESE
Baroni di Firenze
VIGEVANO-SEREGNO
Pisicoli di Nichelino
CL. S. Christophe, Asti e Borgosesia 39; Aquanera 38; Cuneo 35; Santhià 34; Seregno 33; Lavagnese 31;
Acqui 30; Gallaratese e Chieri 29; Rivoli 27; Chiavari25; Derthona 24; Novese 23; Sarzanese 22; Vigevano 17;
Albese e Borgorosso 16; Settimo 6.
BELLUNO-SAN PAOLO
Mandina di Palermo
CHIOGGIA-TAMAI
Rugini di Siena
CONCORDIA-UNION QUINTO
Campo di Trapani
ESTE-VENEZIA
Tardino di Milano
MONTEBELL.-SANDONÀJESOLO
Pagliano di Milano
MONTECCHIO-TREVISO
Colarossi di Roma
PORDENONE-KRAS REPEN
Guidi di Imola
ROVIGO-TORVISCOSA
Doronzo di Barletta
SANVITESE-OPITERGINA
Guarino di Caltanissetta
CLASSIFICA Treviso e Venezia p. 37;
Tamai 33; Rovigo 31; SandonàJesolo
29; Pordenone e San Paolo (-1) 28;
Sanvitese (-1) 27; Chioggia* 26; Union
Quinto*e Este23; Kras Repen, Montebelluna e Opitergina 18; Montecchio,
Belluno e Concordia 15; Torviscosa
14. (* una gara in meno)
BAGNOLESE-RUDIANESE
Cassarà di Cuneo
CAMAIORE-TUTTOCUOIO
Pillitteri di Palermo
CARPENEDOLO-CASTELFRANCO
Sommese di Nola
CASTEL S. P.-PIZZIGHETTONE
Costantini di Pescara
FIORENZUOLA-PONTEDERA
Castello di Chivasso
FORCOLI-ROSIGNANO
Alfaré di Mestre
PONSACCO-PAVULLESE
Opromolla di Salerno
RUSSI-BORGO A BUGGIANO
Chiffi di Padova
VEROLESE-MEZZOLARA
Bercigli di San Giovanni Valdarno
CLASSIFICA Borgo a Buggiano p.
43; Pontedera e Camaiore 33; Pizzighettone 29; Castelfranco e Forcoli
28; Rudianese 27; Pavullese e Mezzolara 26; Tuttocuoio 25; Bagnolese e
Ponsacco 24; Rosignano 22; Fiorenzuola 20; Carpenedolo 18; Russi 17;
Castel San Pietro 11; Verolese 6.
DERUTA-MONTEVARCHI
Di Ruberto di Nocera Inferiore
FLAMINIA-TODI
Sacchi di Macerata
GROUP CDC-CASTEL RIGONE
Rapuano di Rimini
MONTERIGGIONI-SPOLETO
Farinelli di Roma
ORVIETANA-AREZZO
Naccari di Messina
SANSEPOLCRO-F. JUVENTUS
Peruzzi di Perugia
SCANDICCI-PERUGIA
Fanton di Lodi
SESTESE-PONTEVECCHIO
Guccini di Albano Laziale
SPORTING TERNI-PIANESE
De Filippis di Vasto
CLASSIFICA Castel Rigone e Perugia p. 42; Todi 41; Pianese 29; Spoleto, Sansepolcro e Group Città di Castello 28; Pontevecchio e Montevarchi 27; Flaminia 25; Sporting Terni
22; Scandicci 21; Sestese 18; Orvietana 17; Deruta 15; Arezzo 13; Fortis
Juventus 11; Monteriggioni 10.
ATL. TRIVENTO-SANTEGIDIESE
Masi di Bari
BOJANO-RECANATESE
Vettorel di Latina
CIVITANOVESE-FOSSOMBR.
Di Martino di Teramo (porte chiuse)
FORLÌ-SAMBENEDETTESE
Milan di Padova
JESINA-SANTARCANGELO
Tesi di Pistoia
MIGLIANICO-ATESSA VDS
Morreale di Roma
O. AGNONESE-REAL RIMINI
Trasarti di Teramo
RENATO CURI-LUCO CANISTRO
Ortuso di Ciampino
RIMINI-CESENATICO
Proietti di Terni
TERAMO-VENAFRO
Robilotta di Sala Consilina
CL. Teramo 44; Rimini 41; Santarc.
38; Santegidiese (-1) 33; Jesina 32;
Curi 31; R. Rimini 30; Samb 29; Agnonese 28; Civitan., Atessa, Forlì*, Luco e Recan. 26; Trivento 23; Venafro
22; Miglianico e Fossomb.* 15; Cesenatico 14; Bojano 8. (* una in meno)
ARZANESE-CAPRIATESE
Pelagatti di Arezzo
BOVILLE E.-FRANCAVILLA F.
Colosimo di Torino
GAETA-FORTIS TRANI
Castello di Potenza
GROTTAGLIE-CASARANO
Marchesini di Legnago
NARDÒ-MURGIA
Ceccato di Bassano del Grappa
OSTUNI-BATTIPAGLIESE
Caravita di Cosenza
PISTICCI-ANGRI
Crescenzi di San Benedetto
POMIGLIANO-ISCHIA
Serra di Torino
SANT’ANTONIO-FRANCAVILLA S.
Mainardi di Bergamo
CLASSIFICAArzanese p. 38; CasaranoeGaeta 34; Ischia eNardò31;Pomigliano e Murgia 30; Boville Ernica 27;
Fortis Trani 26; Grottaglie 23; Pisticci
22; Capriatese, Francavilla S. e Sant'
Antonio Abate 21; Francavilla F. 17;
Battipagliese 16; Angri 14; Ostuni 5.
ACIREALE-CITTANOVA
Pirone di Ercolano
CASERTANA-TURRIS
Abisso di Palermo
EBOLITANA-NOLA
Viola di Bari
MAZARA-MARSALA
Magnani di Frosinone
MESSINA-FORZA E CORAGGIO
Pellegrini di Roma
MODICA-HINTERREGGIO
Grega di Legnano
NISSA-REAL NOCERA
1-1
Giocata ieri
ROSSANESE-SAMBIASE
Di Biase di Siracusa
SAPRI-NOTO
Patrignani di Roma
CL.Ebolitana p. 43;Nissa* 40; Casertana 39; Forza e Coraggio 38; Valle
Grecanica 33; Sambiase 32; Turris
31; Sapri 30; Noto 29; Hinterreggio e
Real Nocera˚* 27; Messina (-3) 23;
Cittanova 22; Acireale 20; Marsala e
Modica 16; Mazara 14; Rossanese 11;
Nola 6. (*ha già riposato, ˚ una in più)
ALZANOCENE-LEGNAGO
Luciano di Lamezia Terme
CARATESE-CASTELNUOVOS.
Di Tano di Bari
CASTELLANA-INSUBRIA
Pieralisi di Jesi
MANTOVA-CASTIGLIONE
Formato di Benevento
OLGINATESE-CANTÙ S. PAOLO
Pinzone Vecchio di Genova
PONTISOLA-VILLAFRANCA
Chirigu di Carbonia
SOLBIATESE-VOGHERA
Pezzuto di Lecce
TRENTO-DARFO
Scarpini di Arezzo
VIRTUS VECOMP-COLOGNESE
De Pasquale di Marsala
CL. Mantova p. 37; Voghera e Colognese 32; Pontisola 31; Legnago e
Cantù28; Darfo*27; Olginatese eAlzano 26; Castiglione 23; Castelnuovo**
22; Insubria 21; Castellana 20; Virtus
Vecomp* 19; Villafranca 18; Caratese
15; Solbiatese* 14; Trento* 12.
(** due gare in meno, * una in meno)
ANZIOLAVINIO-VIRIBUS UNITIS
Ferrara di Palermo
APRILIA-FIDENE
Granci di Città di Castello
ARZACHENA-BUDONI
Giua di Pisa
ASTREA-MONTEROTONDO
Illuzzi di Molfetta
BACOLI-ZAGAROLO
Loni di Cagliari
GUIDONIA-CYNTHIA
Zinzi di Catanzaro
SANLURI-SELARGIUS
Bianchi di Formia
TAVOLARA-CASTIADAS
Gentile di Lodi
VITERBESE-PORTO TORRES
Piscopo di Imperia
CLASSIFICA Monterotondo p. 38;
Viribus Unitis 33; Zagarolo 31; Aprilia
e Bacoli 30; Fidene 28; Viterbese 27;
Porto Torres 26; Anziolavinio e
Astrea 25; Arzachena 23; Budoni
22; Sanluri e Cynthia 19; Selargius
18; Guidonia 16; Tavolara 14; Castiadas 11.
(21a)
24
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
25
R
FORMULA 1 L’INTERVISTA
x
Trulli
HA DETTO
«Lotus, basta
brutte figure»
w
I NUMERI
234
Sono le gare
iridate disputate
da Jarno: tra i
piloti in attività lo
precedono solo
Barrichello (303)
e Michael
Schumacher (267)
1
Trulli (sotto nella
foto EPA) ha
vinto un GP di
F.1: quello di
Monaco nel 2004
con la Renault.
Ha centrato pure
4 pole e 11 podi
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAl freddo dell’Italia ha scelto
il caldo di Miami. «Vengo qui
da anni, ho casa e il clima è ideale: corsa, bici, palestra... sono
sempre fuori», racconta Jarno
Trulli. Che, a 36 anni e con 234
GP alle spalle, rischia di restare
il solo italiano al via del Mondiale 2011, se la Force India lasciasse davvero a piedi Vitantonio Liuzzi.
«Se fosse vero, non sarebbe bello. Ma da un paio d’anni la F.1
ha preso una brutta piega, i
contratti valgono sempre meno, si guarda solo ai soldoni
portati dai vari pilotini. Solo
quattro team possono garantirsi ottimi piloti, per il resto il livello è bassissimo».
E il futuro non è incoraggiante.
«Quando ho iniziato c’era molta qualità perché i tanti costruttori puntavano ad assicurarsi
piloti vincenti. Oggi invece il
budget di molti team è formato
dalla dote portata dai piloti».
Lei questo problema alla Lotus non ce l’ha.
«La Lotus è il team più serio degli ultimi arrivati, ma in caso
di problemi economici anche loro dovrebbero rastrellare soldi. Per quanto
seria, la nostra è una struttura piccola, l’ufficio marketing non è da grande team, si
fatica ad andare avanti. La F.1
è tornata indietro di 20 anni,
tante piccole squadrette e qualche costruttore».
E i piloti italiani scompaiono.
«La Csai non può fare più di tanto. I problemi sono soprattutto
legati all’economia, alla nostra
mentalità e alla Ferrari. Per gli
italiani esiste solo lei. All’estero i piloti trovano sponsor nella
x
L’affare
«Ho comprato
uno degli alberghi
storici di Davos:
ha 76 stanze, due
ristoranti e una
bella cantina di
vini. Lo gestirò
da giugno»
ha detto
NOVITÀ ECCESSIVE
«Troppi cambiamenti
regolamentari per il 2011,
la gente si disorienta e
cala lo spettacolo. E poi,
in una F.1 che vuole
risparmiare, il kers è un
controsenso»
loro nazione, Petrov è l’ultimo
esempio, da noi la fatica è tremenda».
Come si aspetta dal 2011?
«Difficile che possa essere peggio del 2010. Ma sono cambiate le regole, la stessa Red Bull,
che aveva una macchina grandiosa, non sa se potrà ripetersi.
Troppe novità: dall’aerodinamica alle gomme, al kers. Che
noi non ci potremo permettere: costa un "botto" ed è totalmente inutile, un controsenso.
Si parla di risparmio, eppure
ogni anno il regolamento cambia, la gente non capisce, lo
spettacolo diminuisce».
Jarno Trulli, 36 anni, sta per iniziare la seconda stagione con la Lotus LIVERANI
Il debutto Lotus è alle spalle.
«Abbiamo migliorato la struttura, ma corriamo da un anno,
non da 20, non possiamo neanche pensare di confrontarci
con i migliori. Il mio obiettivo è
lottare a metà classifica e giocarmela per i punti. Sapevo
che il 2010 sarebbe stato un anno di transizione, è andata peggio di quanto pensassi, ma va
bene. Però un anno così non sono più disposto a farlo».
Dura correre nelle retrovie...
«Non mi piace far brutte figure
dopo essere stato una vita intera lì davanti. Un anno posso soffrire, un altro non ce la farei».
LA POSIZIONE DI HISPANIA
«La Fota favorisce i grandi team»
Avrà uno strascico legale il
divorzio della Hrt dalla Fota,
l’associazione dei team di F.1: la
squadra contesta la tesi di
essere stato messa alla porta
per non aver pagato i 100 mila
euro di quota associativa. «Sono
bugie — spiega Colin Kolles —, la
realtà è che ne siamo andati
perché la Fota difende solo gli
interessi dei grandi team. Ad
Ktm in crisi
coi motori
R
Liuzzi a rischio
«Farebbe male la
Force India a non
rispettare il
contratto, ma
ormai è così: si
guarda solo a chi
porta i soldi»
«Posso sacrificarmi un anno, due no
Il futuro? Nascar, Dtm o gare di durata»
PAOLO IANIERI
DAKAR IERI RIPOSO
esempio non divide le entrate
extra punti in parti uguali come
stabilito. Mi pare eccessiva la
differenza di introiti per i diritti tv
tra il 10˚ team, al quale spettano
36 milioni e l’11˚ che ne prende
10! E allora perché la tassa di
iscrizione deve essere uguale
per tutti?». Intanto la Red Bull ha
negato di aver infranto il tetto
alle spese per il 2010.
Si è parlato di un suo ammiccamento alla Nascar.
«Sarebbe una bella esperienza.
La Nascar rappresenta un concetto diverso di gareggiare e
mi darebbe nuove motivazioni. Come il Dtm (turismo tedesco) o le corse di durata».
Ha anche acquistato un hotel.
«Con un mio amico ho comprato l’Hotel Meierhof, albergo storico di Davos, in Svizzera. I numeri c’erano, la sfida è interessante: 76 stanze, 2 ristoranti,
una bella cantina... Ufficialmente lo gestiremo da giugno,
per ora abbiamo organizzato la
direzione e il personale».
Nel 2011 vedremo due team Lotus: il vostro e quello Renault.
«Quale sia quello vero non si
sa, è imbarazzante. Incontro
gente che mi dice che ha visto
la nuova livrea nero argento
della mia macchina e io rispondo che è verde. Surreale».
Quando presenterete la nuova macchina?
«Non so, sono tutti in vacanza.
Ho visto qualche disegno, credo che sarà pronta per il primo
test. Rispetto al 2010 avremo
cambio e sistemi idraulici della
Red Bull e motore Renault:
non possiamo perder tempo».
Le due Lotus
«Due squadre con
lo stesso nome:
imbarazzante.
Qualcuno mi fa i
complimenti per la
nuova livrea nera,
ma quella del mio
team resta verde»
Il presidente cileno Sebastian Pinera
(sin.) col connazionale Lopez REUTERS
ELISABETTA CARACCIOLO
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ARICA (Cile) dI meccanici nel gior-
no di riposo lavorano senza sosta sui mezzi sotto un sole impietoso. Tra loro passeggia tranquillo Sebastian Pinera, presidente del Cile, che sale anche
sull’Aprilia di Lopez per fare un
giretto. Intanto continuano ad
arrivare auto e camion, intrappolati venerdì in speciale. Per
questo l’organizzazione ha deciso di accorciare quella di oggi
da 611 a soli 272 chilometri.
Conti Alla Ktm si fanno i conti.
Le 4 moto ufficiali hanno già
usato i due motori di ricambio e
restano ancora 4.200 km: dovessero cambiarne ancora uno
prenderebbero 40’ di penalità.
L’Aprilia, terza con Lopez, sta
alla finestra... Problemi anche
per il portoghese Faria, che aveva vinto venerdì ma è stato retrocesso 3˚ perché non aveva rispettato i 15’ di sosta a un rifornimento. Il successo è passato
al connazionale Rodrigues
(Bmw).
Nelle auto Sainz è sereno con la
Volkswagen, malgrado abbia
solo 2’ minuti sul compagno Al
Attyiah. «Il peggio — dice —
non è ancora arrivato».
Lutti Infine va registrato un duplice incidente mortale ai margini della corsa: un operaio e
un funzionario sono rimasti fulminati da una scarica elettrica
venerdì mentre stavano preparando la zona di arrivo.
CLASSIFICHE — Moto: 1. Coma
(Spa-Ktm) in 22h40’20"; 2. Despres
(Fra-Ktm) a 8’48"; 3. Lopez (Cile-Aprilia)
a 22’12". Auto: 1. Sainz (Spa-Vw) in
20h39’41"; 2. Al Attiyah (Qat-Vw) a
2’42"; 3. Peterhansel (Fra-Bmw) a
14’51".
PROGRAMMA — Oggi: sesta tappa Arica-Antofagasta (Cile) 819 km.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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CICLISMO IL VELOCISTA DELLA LAMPRE
DAL NOSTRO INVIATO
CROSS OGGI TRICOLORI
CIRO SCOGNAMIGLIO
Franzoi
all’assalto
di Fontana
[email protected]
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LIDO DI CAMAIORE (Lucca) dPetac-
chi chi? Il taciturno, il musone,
l’antipatico? Acqua. Quello
che non tiene il conto delle
(sue) vittorie? Ri-acqua. Che
piuttosto di rilasciare un’intervista se la filerebbe da un dentista a corto di anestesia? Oceano. Alessandro Petacchi ha
compiuto 37 anni da 6 giorni,
ma evidentemente non gliel’ha detto nessuno. Si sta preparando alla 16ª stagione da pro’
come se fosse la prima.
Alle Capannelle fari
anche su Silvestri
e la Lechner
MARCO BONARRIGO
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ROMA dCome si sono allenati gli
Petacchi, ma allora non è vero
che odia le interviste...
«Per niente. Ma è una questione
di momenti. A volte è meglio
non parlare, come all’arrivo. Anche sul pullman, con i compagni, ho stabilito questa regola:
non si parla mai della corsa a
caldo. Si finisce per litigare. Anche dopo un successo».
Lei ha 37 anni. Sarebbe più naturale chiederle «Quando
smette?», invece di «Che cosa
vuole vincere?». Non trova?
«No. E non solo perché vengo
da una stagione in cui sono stato competitivo, in cui sono tornato al Tour, vinto due tappe e
riportato la maglia verde in Italia 42 anni dopo Bitossi. O perché ho un contratto con la Lampre fino al 2012».
E allora perché?
«Perché prima, con la pioggia,
non andavo quasi mai ad allenarmi. Invece, non sono mai
uscito in bici tante volte sotto
x
ha detto
L’INCHIESTA PADOVANA
Ho chiarito tutto, ma
confesso che non mi
meraviglierebbe un
deferimento. Però
dovrebbero spiegarmi
su quali basi
l’acqua come quest’anno. Perché, quando esco in compagnia, sono io il trascinatore, sono io che accendo le micce per
scattare. Dipende tutto dalla
testa. Ho la grinta di un ventenne. Di uno che deve ancora scoprire i suoi limiti».
Anche per questo è andato ad
allenarsi per la prima volta in
California?
Alessandro Petacchi,
37 anni, maglia verde
al Tour 2010 EPA/BETTINI
«Sì, ho un sogno:
superare Cipollini»
Petacchi «Ho addosso la grinta di un ventenne. Voglio
200 vittorie. Ma bastano anche 190: una più di Mario...»
«Sì, è giusto fare cose nuove.
Ho pedalato con Cavendish.
Sarà ancora "il" rivale. Anche
se deve stare più tranquillo.
Non fossilizzarsi sulle rivalità.
Lui prende la corsa come una
guerra. Sbaglia».
Ha definito i programmi?
«Reggio Calabria, Qatar,
Oman. Salto Donoratico e
mi dispiace, perché ho vinto per 6 anni di fila: mica
uno scherzo. Poi Strade
Bianche, Tirreno. Sanremo, forse Gand e Fiandre.
Il Giro? È duro, ma Saronni m’ha detto che io e Hondo potremmo aiutare Scarponi nella cronosquadre.
Tour e Vuelta per il Mondiale. Beppe ha aggiunto:
"Per fare il programma cominciamo da Copenaghen"».
Quello di Copenaghen sembra
un percorso per lei. Però an-
che in Australia ha vinto Hushovd, un velocista...
«Sì, ma Thor è uno sprinter atipico. E io con la caduta alla
Vuelta, dopo che avevo vinto
una tappa, ero fuori-gioco. Comunque non ho visto il Mondiale: ho sbagliato il giorno
per il fuso...».
nucci resta un amico, se ha fatto degli errori pagherà. Io ho
già chiarito tutto. Nonostante
questo non mi meraviglierebbe un deferimento. Ma dovrebbero spiegarmi su quali basi».
Petacchi, lei è a quota 159 vittorie (172 con quelle tolte per il
caso-salbutamolo 2007) e...
Quindi nessun problema con
Bettini, dopo la delusione di
Madrid 2005?
«Io di vittorie ne conto 177».
«No. Una storia ingigantita.
Dissi a due giri dalla fine che
non avevo gambe. Se qualcuno "scelse" di starmi vicino non
può scaricarmi la colpa».
«Il mio sogno è raggiungere
quota 200. O anche 190, cioè
una più di Cipollini. Senza fare
paragoni con Mario».
In merito all’inchiesta padovana del pm Roberti, che l’ha coinvolta durante il Tour, ha avuto
altre comunicazioni? Intanto
sul suo amico Lorenzo Bernucci e famiglia gravano pesanti richieste di squalifica.
«No, sono qui e aspetto. Ber-
E allora dove vuole fermarsi?
Quanto a Sanremo, suo grande obiettivo di primavera, siete uno pari.
«L’anno scorso ho sbagliato.
Non in volata (3˚, ndr), ma sul
Poggio, quando ho esagerato.
Se arrivo con quelle gambe,
non faccio lo stesso errore. E
allo sprint ne riparliamo».
aspiranti vincitori dei titoli italiani di cross in palio stamani all’Ippodromo delle Capannelle di Roma? Marco Aurelio Fontana,
campione uscente elite: «Tanta
corsa a piedi, uscite di un’ora
con variazioni di velocità anche
violente». Enrico Franzoi, il rivale principale: «Molta bici da strada. E poi palestra». Eva Lechner,
che difende il tricolore tra le donne: «Solo sci di fondo, perché da
me in Alto Adige fa freddo e il
fondo regala tono muscolare e
resistenza». Vania Rossi, piena
di dubbi: «Mi sono allenata poco, soprattutto sui rulli, perché
anche sull’Appennino si gela».
Percorsi di avvicinamento opposti per i big italiani del fango che
oggi si confronteranno con i
2.850 metri del circuito disegnato dal c.t. Fausto Scotti sul prato
dell’ippodromo capitolino del
galoppo.
Quante curve Un tracciato tecnico, nervoso. Spiega Fontana: «In
un’ora di gara si faranno mille
frenate, mai viste tante curve. E
il cuore non scende sotto i 180».
Franzoi, quattro volte tricolore:
«Non è il mio percorso. Potrebbe
anche finire in volata, ma sarebbe da paura per com’è disegnato
l’ultimo chilometro». Federico
Zurlo, lo junior più quotato:
«Non fa rimpiangere le gare del
Nord. Occhio al vento e al tratto
in sabbia». Gli outsider sono motivati e agguerriti. Il percorso piace sia al talentuoso under 23
Elia Silvestri sia alla vincitrice
del Giro d’Italia cross, Francesca
Cucciniello, entrambi in forma e
pronti a dare battaglia. Prima gara (Allievi) alle 8.30, il clou dalle
12.50 con diretta su RaiSport 2
dalle 12.
Così ieri i primi titoli giovanili. Allieve: Chiara Galimberti (Team Della Bona) e Jenny Fontana (Melavì Tirano).
Esordienti: Giorgio Rossi (Tx Active
Bianchi) e Michele Bassani (Postumia
’73); Rachele Barbieri (Fiorin) e Allegra Arzuffi (Serramazzoni).
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
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BASKET LA 14 GIORNATA DI SERIE A
a
PAOLO BARTEZZAGHI
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dOggi Dan Peterson compie 75
anni. Venerdì Marco Mordente
ne ha compiuti 32. Della storica
Olimpia, di cui oggi non c’è più
neppure la sede storica di via Caltanissetta, sono l’anima più antica e più recente.
DOPPI AUGURI
IL 14o TURNO
ALLE 18.15
Marco Mordente, 32 anni
compiuti venerdì scorso, alle
spalle di coach Dan Peterson,
oggi 75 anni e 500 panchine
in serie A LAPRESSE
AJ a Cremona
Bologna-Roma
Mordente, com’è stato l’impatto?
PESARO-AVELLINO (11.45)
(cam.ca.-l.z.) ScavoSiviglia al
completo. Nell’Air Spinelli, Cortese
e Infanti reduci da attacchi
influenzali. Domani giornata clou
con un incontro definitivo tra
istituzioni e imprenditori pronti a
salvare la Scandone. Arbitri:
Facchini, Quacci, Biggi. Diretta
Sky Sport 2
«Ritrovarlo è stato una figata.
Quando arrivai a Milano da ragazzino, si era già ritirato ma ne
sentivo sempre parlare da tutti,
dal g.m. alla segretaria. Aneddoti, storie. Al Palalido si respirava
Peterson».
BOLOGNA-ROMA
(a.pit.) Canadian Solar sempre
senza Kemp. Lottomatica con
Gordic a disposizione e senza
Vitali la cui influenza è degenerata
in polmonite. Arbitri: Sabetta,
Mattioli, Weidmann. Diretta Sky
Sport 2.
Com’è essere allenati da colui
che è considerato un mito?
«Ne sono orgoglioso. Finalmente anch’io potrò raccontare che
sono stato allenato da coach Peterson».
Cos’ha detto in spogliatoio la
prima volta?
«Tre parole e ha conquistato tutti».
Quali?
«Non importa quali, è il modo
che conta. Ha cambiato testa ed
espressione a tutti».
Anche agli stranieri?
«Sì, perché è un finto italiano. È
rimasto americano nel modo di
fare. Per la capacità di entrare
nella testa dei giocatori, soprattutto statunitensi, mi ricorda David Blatt a Treviso. È una cultura
diversa dalla nostra».
Si sentono i 24 anni di assenza
dalla panchina?
«Quando hai a che fare con lui,
capisci in fretta che è un omino
piccolo fatto di basket, che ha vissuto la pallacanestro 24 ore su
24, sempre. Infatti anche grandi
allenatori come Messina e Pianigiani si sono rivolti a lui».
Allena davvero o lascia fare
agli assistenti?
«Allena, allena. Non entra ancora nei dettagli perché non li conosce a fondo. Ma la base del lavoro è sua: difesa, attacco, i relativi
ritmi, posizioni».
Ha sempre impostato un lavoro atletico particolare: ha già
iniziato?
«La seduta di venerdì mattina è
stata pazzesca, positivamente intendo. Ci ha cotti, distrutti, ma
eravamo contenti perché ci ha
dato la chiave giusta per entrarci
con il sorriso. Ed è solo l’antipa-
MORDENTE
«Un giorno potrò dire
Mi ha allenato Peterson»
L’ex juniores di Milano: «Tre parole e ha cambiato faccia a tutti
Vorrei diventare uno dei suoi uomini, come Premier e Gallinari»
x
ha detto
L’IMPATTO
Si è visto subito che è un
grande comunicatore.
Riesce a motivare tutti:
italiani, lituani, americani
SPUTARE SANGUE
Ci vuole sempre al massimo.
La forza mentale è tutto,
sia in difesa, a rimbalzo
o nel prendersi un tiro
IL PUBBLICO
Prenderlo è stata una mossa
geniale. Ha riportato
il pubblico al Forum. È un
grande momento di risveglio
sto di settimana prossima».
Si sente il peso del passato?
«Non mi piace raccontare quello
che succede tra noi ma ci ha detto subito: "Ragazzi, non mi frega
niente delle mie ex squadre. Oggi voi siete la mia squadra, i miei
giocatori. Il tempo è passato".
Così ti senti dentro, percepisci
un legame forte».
Ci vuole un 75enne per risvegliare l’interesse del basket?
«Prenderlo è stata una mossa geniale. Ha riportato il pubblico al
Forum dove ho visto persone
non giovani che urlavano "Dan
Dan Peterson!". Stiamo vivendo
un grande momento di risveglio, di rinascita».
Durerà?
«Spero che l’onda sia lunga. Sta
a noi entrare nel mood Peterson.
E ottenere qualcosa. Per me, che
ho fatto qui le giovanili, ha un
valore particolare».
Anche se all’esordio, ha giocato solo 7 minuti?
Lui è in panchina a 90 anni
«Peterson? Un giovanotto»
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d«Dan Peterson tene 75 anni
oggi, rispetto a me è nu giovanotto: ma a fine stagione vi faccio vedere che lascia, stare in
panchina non è facile, ci vogliono i riflessi pronti, si devono decidere cambi e sospensioni in
pochi secondi. Se si sbaglia, poi
si cade nel ridicolo, e non è bello»: Salvatore Peraino, il 23
aprile di anni ne farà 90. Che
nella smorfia napoletana è la
paura, ma lui quella non la ha
mai avuta, neppure ora che va
regolarmente in panchina con i
ragazzi dell’Under 17 Open della Fortitudo Sorrento, la società che ha creato e di cui è presidente. «Il basket è un virus, non
ha età: il 17 novembre contro il
Torregreco mancava il nostro
allenatore che si è fatto squalificare. E allora in panchina sono
andato io, come ai vecchi tempi. Sono allenatore dal 1966,
ho la tessera numero 409. Quella gara l’ho vinta, eh. Ora continuo spesso ad andare in panchina, da dirigente. Mi diverto, sono lucidissimo e ricordo tutto. I
tesseramenti dei ragazzi li faccio io sul sito della Fip? Non ne
sbaglio uno. Ora i miei figli Sofia, istruttrice di minibasket, e
Nino, allenatore, mi hanno regalato un computer, sto studiando i nuovi programmi».
Stella d’oro Un mito, ’o ragioniere. «Ero ragioniere capo all’acquedotto di Castellammare di
Salvatore Peraino, 90 anni il
prossimo 23 aprile, presidente e
allenatore dell’Under 17 Open
della Fortitudo Sorrento
L’INIZIATIVA
In edicola c’è
il suo wrestling
«Me l’ha detto subito alla ripresa
degli allenamenti: "Marco, ho
sbagliato". Ma non c’è problema, ha cavalcato l’onda della
partita. Giusto così. Il minutaggio non è mai stato un problema
per me. Importante è avere un
ruolo e dare il cento per cento».
«Ho sempre sentito dire: "Premier, Gallo, Meneghin sputavano sangue per Peterson". Un giorno vorrei sentire dire: "Mordente sputa sangue per Peterson, ha
le palle". E diventare uno dei
suoi uomini».
Stabia, la mia città. Poi nel
1976 mi sono trasferito a Sorrento creando la Fortitudo. Tifavo per il Napoli di Tonino Zorzi, che mi ha fatto il corso di allenatore nazionale, e per Dino
Meneghin: non l’ho mai conosciuto, ma l’ho visto tante volte
giocare dal vivo: mi piacerebbe
che venisse a Sorrento». Sarebbe un’idea, in occasione dei
suoi 90 anni. «Nel 2000 il Coni
mi ha attribuito la Stella d’Oro
al Merito Sportivo. Nei giorni
scorsi Piccin, il presidente del
comitato nazionale allenatori,
mi ha inviato l’ennesimo riconoscimento». Due suoi nipoti giocano naturalmente a basket.
«Quando posso vado a vedere
Flaminia in A-1 con Napoli, è
del 1993, gioca in prima squadra: poi c’è un altro nipote molto bravo, Frediano del 1991
che stava nelle giovanili della
Eldo, ma ora è nella mia società
perché continua gli studi». Programmi? «Ogni giorno c’è qualcosa da fare: venite a Sorrento,
sto sempre in palestra».
CREMONA-MILANO
(a.r.) Vanoli Braga: ieri Milic si è
allenato insieme alla squadra ma è
in dubbio per una forte
infiammazione a un tendine
d’Achille. PalaRadi esaurito da
giovedì. AJ senza Petravicius.
Arbitri: Sahin, Giansanti,
Crescenti.
SIENA-SASSARI
(g.n.-g.d.) Montepaschi al
completo, Pianigiani dovrà
decidere chi tenere fuori tra gli
stranieri. Nella Dinamo Vanuzzo è
in forte dubbio (schiena), Hunter e
Pinton giocano dopo fastidi
muscolari in settimana. Hubalek
accelera i tempi di recupero.
Arbitri: Pozzana, Tola, Caiazza.
CASERTA-TERAMO
(l.b.-m.p.) Nella Pepsi l’unico in
non perfette condizioni è Garri che
risente ancora di un problema
muscolare. Tercas al completo.
Arbitri: Cicoria, Ramilli, Lanzarini.
CANTÙ-TREVISO
(p.t.-a.m.) Bennet con Urbutis,
Markoishvili è ancora fuori,
Benetton senza Nicevic.
Preoccupa Brunner: si è lussato
l’anulare della mano sinistra
contro Brindisi. Arbitri:
Lamonica, Sardella, Filippini.
MONTEGRANARO-VARESE
(a.p.-a.f.) Fabi al completo.
Cimberio senza Rannikko
(ginocchio) e Thomas (dito e
ginocchio).
Arbitri: Chiari, Taurino, Bettini.
BRINDISI-BIELLA
Domani alle 20.15.
Obiettivo?
LA STORIA SALVATORE PERAINO È PRESIDENTE E ALLENATORE DELLA FORTITUDO SORRENTO
MARIO CANFORA
+
Se volete rivedere il Peterson
telecronista del wrestling, non
perdetevi il primo dvd della
serie «Hulk Hogan», in edicola
con la Gazzetta a 10.99 euro,
escluso il prezzo del quotidiano.
CLASSIFICA
Siena 24; Milano 20; Cantù 18;
Pesaro, Biella 14; Cremona,
Avellino, Varese, Roma, Bologna,
Montegranaro, Treviso 12;
Sassari, Caserta 10; Teramo 8;
Brindisi 6.
LEGADUE LA 15a GIORNATA
Verona respinge Scafati
Ore 20.30 Barcellona-Venezia
(a.p.) Ieri anticipo della 15a
giornata: Verona-Scafati 66-62
(43-25). Migliori realizzatori:
Renzi 14 punti (13 rimbalzi e 8
palle recuperate), Porta 13;
Casini 16, Hunter 11. Oggi (ore
18.15): Imola-Casale Monferrato
(ore 17 Sportitalia 2);
Ferrara-Casalpusterlengo;
Veroli-Reggio Emilia;
Rimini-Udine; Jesi-Pistoia;
Forlì-San Severo;
Barcellona-Venezia (20.30
RaiSport 1). Classifica:
Venezia; Udine 22; Casale 20;
Rimini, Scafati 18; Barcellona*
17; Imola, Pistoia 16; Ferrara,
Veroli 12; Casalpusterlengo,
Reggio, Jesi 10; Forlì, Verona 8;
San Severo 2. * penalizzazione
-1.
DONNE La 11a e ultima giornata
d’andata (ore 18):
Umbertide-Priolo (16 diretta
RaiSport 1); Parma-Comense;
Pozzuoli-Schio; Napoli-Taranto;
Venezia-S.S.Giovanni;
Faenza-Lucca (20.30).
Classifica: Schio 18;
Umbertide, Taranto 16;
S.S.Giovanni 14; Comense 12;
Faenza, Venezia 10; Lucca 8;
Priolo 6; Napoli, Parma 4;
Pozzuoli 2.
ESTERO (pe.m.) Nell’anticipo
della 15a giornata in Spagna, il
Barcellona ha vinto a Malaga
70-53 con 25 punti di Navarro,
12 di Ingles e 20 di Freeland per
l’Unicaja. In Turchia l’Efes Pilsen
ha battuto il Besiktas di Ataman
85-83 (Gonlum 26; Iverson 17),
mentre il Fenerbahce ha vinto in
casa del Mersin 86-74 con 20
punti di Onan e Lynn Greer fuori
dai 12.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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PALLAVOLO
IL N. 1 DEL CIA DOPO LA DENUNCIA DELL’EX C.T.
Il presidente arbitri
«Invoco la strategia
del sorriso per tutti»
Zancanella e il caso
Recalcati-Seghetti
«Più serenità, no al
fango sui fischietti»
Muri a set
E’ la media di
Cuneo, la
migliore della
serie A-1. Trento
è sesta con 2.67
muri per ogni
parziale
Tiziano Zancanella, 55 anni,
arbitro di serie A dal 1987 CIAMILLO
vogliamo e dobbiamo migliorare anche nel linguaggio del corpo per non creare un muro contro giocatori e allenatori. Mi
piace la strategia del sorriso, bisogna sapere sdrammatizzare,
i miei arbitri devono essere rilassati e tranquilli garantendo
il massimo rispetto per il gioco
e per le squadre che dirigono.
Ma allo stesso tempo il rispetto
deve essere reciproco, non vogliamo essere l’alibi di nessuno».
Discredito Perciò Zancanella ritorna sulle parole di Recalcati
come monito per il futuro:
«Non è possibile passare sotto
silenzio le ulteriori dichiarazioni rilasciate dal coach di Varese
che denigrano fortemente la
classe arbitrale italiana. Il Cia e
l’Aiap in collaborazione non potranno più tollerare frasi e commenti che gettano discredito e
fango sui singoli e sull’intero
movimento arbitrale. Una partita si basa su tanti episodi e buttare sempre la croce addosso alla terna ritengo sia un comportamento negativo. Questo è un
lavoro che come Cia analizziamo con gli istruttori intervenendo dove occorre e sottolineo
che come categoria non siamo
mai entrati e mai entreremo
nella gestione della gara giudicando l’operato degli allenatori».
NBA BRYANT 9o MARCATORE DELLA STORIA
Bargnani e Belinelli: 17 punti
Toronto e Hornets battute
Andrea Bargnani e Marco
Belinelli hanno segnato 17 punti
a testa nelle sconfitte di Toronto
e New Orleans in casa delle
finaliste Nba 2010, Boston e
Lakers. I Celtics hanno
dominato e festeggiato la prima
doppia in carriera per il rookie
Luke Harangody (17 punti e 11
rimbalzi). Più complicata la
vittoria dei Lakers: Kobe Bryant
ha realizzato 25 punti ed è
diventato il 9o marcatore della
storia Nba superando Oscar
Robertson. Ora è a 26.720, il
prossimo in vista è Hakeem
Olajuwon, tra 226. Bene i Knicks
che vincono a Phoenix che ha
richiamato per 10 giorni dalla
D-League Zabian Dowdell,
vicino a Brindisi nei giorni
scorsi. Prima tripla doppia in
carriera per Ray Felton: 23
punti, 10 rimbalzi e 11 assist.
Ace per set
E’ la media di
Cuneo, seconda
dietro Macerata
(1.46): ma
Trento è sullo
stesso livello: la
sua media è 1.41
3
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Il caso «Ne avrei fatto volentieri
a meno — dice Zancanella —.
E’ una vicenda spiacevole, probabilmente in gran parte fraintesa. Qualche parola può scappare ma bisogna interpretarla
nel contesto giusto. Il Giudice
ha controllato tutto ma nessuno, tra i potenziali testimoni,
ha sentito nulla. Spero che la
questione si chiuda qui e auspico che quanto prima Recalcati
e Seghetti possano incontrarsi,
chiarirsi e stringersi la mano.
Abbiamo bisogno di più serenità e meno stress». Peraltro l’accusa di Recalcati ha creato fermento tra gli arbitri: sembra
che l’Aiap (il Sindacato) volesse fare passare una mozione
chiedendo di posticipare di 15’
l’inizio delle gare dell’ultimo
turno ma la protesta è rientrata
per non gettare altra benzina
sul fuoco. «Dico solo che dobbiamo fare tutti un passo indietro e abbassare i toni — continua Zancanella —. Come arbitri non ci sentiamo intoccabili,
Riecco Trento-Cuneo
1.43 prova di forza infinita
I NUMERI
Mastrangelo punge: «L’Itas vorrà dimostrare di poter
ancora batterci». Sala: «Attenti, vogliamo andare a + 8»
MARIO SALVINI
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ANDREA TOSI
dÈ finita con l’archiviazione
da parte della Procura Federale
il caso Recalcati-Seghetti, brutto strascico dell’ultimo derby
Milano-Varese. L’ex c.t., dopo
la partita persa in volata, ha accusato in diretta tv l’arbitro livornese di averlo mandato «a
fare in c...». Di qui l’indagine federale che non è arrivata a comprovare nulla: rimane la parola
di Recalcati contro quella di Seghetti, entrambi hanno dato
una versione opposta dell’accaduto, perciò il giurì della Fip ha
deciso di archiviare la vicenda.
Sul caso interviene Tiziano Zancanella, ex arbitro internazionale, da poche settimane eletto
presidente del Cia. Subito gli è
toccata una patata bollente.
w
Risultati: Indiana-San
Antonio 87-90 (Hansbrough
23; Ginobili 25); PhiladelphiaChicago 105-99 (Meeks 24;
Rose 27); Washington-New
Jersey 97-77 (Lewis, Young 16;
Farmar, Lopez 14);
Boston-Toronto 122-102
(Pierce 20; DeRozan 20);
Orlando-Houston 110-95
(Bass, Richardson 18; Martin
27); Memphis-Utah 110-99
(Gay 28; Millsap 20);
Minnesota-Portland 98-108
(Love 30; Matthews 36);
Milwaukee-Miami 95-101
(Douglas-Roberts 30; James
26); Phoenix-New York
96-121 (Carter 19; Felton,
Stoudemire 23); Golden
State-Cleveland 116-98 (Ellis
32; Jamison 21); LA
Lakers-New Orleans 101-97
(Bryant 25; West 23).
41.3
Ricezione
Cuneo
Cuneo riceve
meglio: col 41.3%
2ª dietro solo a
Castellana,
Trento è 3ª col
39.8%
55.6
Attacco Trento
Trento è la
squadra che
attacca
nettamente
meglio della A-1
col 55.6%, Cuneo
è 4ª col 50.2
dTutto quello che è stato assegnato in Italia nell’ultimo anno
se lo sono deciso tra loro: Trento e Cuneo. Si sono giocate le
finali della Coppa Italia e dello
scudetto 2010, e poi l’ultima Supercoppa, appena due settimane fa. Trento è campione d’Europa e del Mondo, e ha già vinto l’andata con una giornata di
anticipo. Cuneo è campione
d’Italia ed è seconda, dietro di 5
punti. La classifica dice che oggi tutto sommato conta poco.
Le circostanze suggeriscono il
contrario. Perché Cuneo ha
trionfato nelle ultime due finali, quella tricolore (3-1) e quella molto recente di SuperCoppa. E perché si gioca a Trento.
Quindi, per l’Itas cedere di nuovo, in mezzo al gran pubblico
che si annuncia, sarebbe mettersi in una seccante situazione
d’inferiorità.
Pressione Il trentino Andrea Sala toglie enfasi: «Non sentiamo
questo tipo di pressione, perché siamo consapevoli della forza di Cuneo: perdere con una
squadra così ci sta sempre. Al
tempo stesso sappiamo di essere insieme a loro al più alto livello possibile al mondo. A noi e a
Cuneo si avvicinano solo il Kazan, forse Macerata e il Belchatow. Quindi il pronostico sarà
50 e 50 e non è detto che chi
vincerà domani (oggi, ndr) poi
non possa perdere la prossima
volta». Come è bello e giusto, il
suo dirimpettaio Gigi Mastrangelo attizza invece la pressione
sostenendo il contrario: «Temo
che i favoriti siano loro. Più che
altro perché saranno più incazzati: hanno perso le ultime due
finali, vorranno dimostrare di
non essere da meno di noi».
Scambio di
opinioni con
sorrisi, tra
protagonisti
nella finale
scudetto: di
fronte il
cuneese Gigi
Mastrangelo,
35 anni; di
spalle il
trentino
Andrea Sala,
32
no l’uno degli altri — è un piacere». Il trentino però insiste nello smantellare significati simbolici e puntando al concreto:
«Una cosa che potrebbe contare è la prospettiva in classifica:
battendoli potremmo andare a
più 8 e sarebbe una bella garanzia. Più in generale dobbiamo
dimostrare a noi stessi di aver
imparato qualcosa dalle ultime
sconfitte, perché in fondo in tutte e due i casi abbiamo regalato
molto, troppo».
TARANTINI
Le difficoltà Mastrangelo un po’
mette le mani avanti e un po’
aumenta le responsabilità negli
avversari spiegando: «Dal ritorno dalla trasferta di Champions
di mercoledì io e altri titolari abbiamo fatto quasi solo pesi».
Poi per dare l’idea di cosa si
Che piacere e? Su una cosa Sala
e Mastrangelo sono d’accordo:
«Giocare contro di loro — dico-
aspetta, aggiunge: «Kaziyski è
il giocatore più difficile da murare che io abbia mai incontrato. Eppure se potessi togliere
un giocatore a Trento toglierei
Juantorena, perché è il più completo». Controbatte Sala: «A Cuneo non saprei chi levare: la loro forza è il collettivo, la mentalità di squadra. Non sai mai chi
può essere decisivo. Per me la
difficoltà è che contro di loro
spesso le azioni durano molto,
la palla non va giù e restare concentrato su cosa potrà inventarsi Grbic è durissima. No, non
vorrei togliere nessuno al Cuneo. Vorrei batterlo al completo». Buon divertimento.
ALTRE NOTIZIE
A PAGINA
33
&
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SERIE A-1 - LA 13ª GIORNATA
Ore 18
Volata a 6 per la Coppa Italia, Radames via da Castellana
Oggi (18) la 13ª e ultima di andata: le
prime 8 accedono ai quarti di Coppa
Italia. Trento, Cuneo, Macerata e
Modena già qualificate; restano in corsa
6 squadre per 4 posti.
TRENTO-CUNEO (g.sca.-niba) Trento
con tutti a disposizione; al centro Sala e
Birarelli. Nel Cuneo, Carletti alle prese
con l’influenza.
Per Grbic è la 500ª partita tra
campionato e Coppa Italia.
Palatrento verso il tutto esaurito.
Arbitri: Pasquali e Sampaolo
PIACENZA-ROMA (m.mar.-fe.pas.)
Scontro diretto Coppa. Piacenza deve
vincere da tre punti e sperare che
perda una fra Vibo o San Giustino per
chiudere fra le prime otto. Roma senza
Cisolla (gioca Sareceni). Tornerà
Corsano; Poey in panchina per scelta:
opposto sarà Bencz. Arbitri: Caltabiano
e Pol
MONZA-MODENA (c.g.-p.r.) Monza ha
Buti ancora con problemi ad una
caviglia: al centro Shumov e Forni. Nel
Modena Berezhko al via dalla panchina,
Kooy titolare in diagonale con Diaz. Al
centro Piscopo e Creus, Arbitri:
Castagna e Cipolla
In tv: Diretta Rai Sport 1
MACERATA-FORLI’ (m.g.-m.f.) Nel
Macerata infortunio a una caviglia a
Conte: solo all’ultimo si deciderà sul suo
impiego in alternativa a Martino. Forlì ha
vinto a Macerata solo una volta nel
1997, con 13 sconfitte. Oggi ha in dubbio
Falasca, che andrà in panca, Opposto a
Sintini sarà Bellei, con Oivanen al centro
con Bovolenta. Arbitri: Braico e Genna
CASTELLANA-TREVISO (an.gal.e.sp.) Sarà l’ultima di Radamés Lattari
sulla panchina di Castellana: ha
rescisso il contratto. Lo sostituirà il secondo, Raffaele Epifani. Oggi
intanto rientra Rodriguez (fuori Gallotta).
Nel Treviso torna Bjelica
Arbitri: Saltalippi e Vagni.
LATINA-SAN GIUSTINO (a.li.-an.me.)
Latina, reduce da 6 sconfitte, recupera
Vujevic. San Giustino spera nei quarti di
Coppa e farà ruotare 3 schiacciatori
Nikic, Maric e Schwarz: i primi due
dall’inizio. In regia staffetta
Steuerwald-Zhokouski, cl primo titolare.
Arbitri: Rapisarda e Zucca
VERONA-VIBO (r.pu.-mi.fa.) Verona in
formazione tipo. Vibo reduce da 3
vittorie, cerca la Coppa con tutti a
disposizione, compreso Barone,
destinato alla panchina. Biglietto unico
con la gara del Verona donne in A-1 alle
14-30 con S. Vito.
Arbitri: Gnani e Pessolano
CLASSIFICA: Trento 35; Cuneo 30;
Macerata 27; Modena 21; Treviso 20;
Monza 19; Roma, Vibo 18; San Giustino
17; Piacenza 15; Verona 14; Latina 11;
Castellana 4; Forlì 3
SERIE A-2 (f.c.) Oggi (18) la 17ª:
Pineto- Gela (11.30 dir. Sportitalia 2); Milano-C.d. Castello; Reggio
Emilia-Sora; Segrate-S.ta Croce;
Isernia- Padova; LoretoRavenna; Club Italia Roma-Mantova;
Genova-Perugia. Classifica: Ravenna
43; Padova 41; S.ta Croce 32; Sora 31;
Reggio E. 28; Genova, Milano, C.d.
Castello 27; Segrate 25; Gela 24;
Isernia, Loreto 19; Perugia 15; Mantova
14; Pineto 8; C. Italia 4.
Radames, 53
anni TARANTINI
30
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
SCI DI FONDO TOUR DE SKI
L’ultima fatica
Longa e Follis
all’assalto
La 20 km in classica alla Kowalczyk, Marianna è
terza e sale al 2˚ posto del Tour davanti ad Arianna
LA GUIDA
La polacca ora
guida la Coppa
del Mondo
Marianna Longa, 31 anni, festeggia il terzo posto con il figlio Michele AP
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
Le azzurre adesso
potrebbero allearsi
sulla terribile ascesa
Uomini: Cologna e
Northug in lotta,
Clara punta al podio
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LAGO DI TESERO (Val di Fiemme, Tn)
dAll’assalto, nel Tour che un
giorno ti fa sentire in paradiso
e nell’altro ti manda all’inferno. Arianna Follis e Marianna
Longa prima della 10 km classica lamentavano un gap dalla
polacca Justyna Kowalczyk di
appena 27 e 33". Dopo la 10
km sui binari di Tesero, partiranno oggi per l’arrampicata finale del Cermis con un distacco dalla capoclassifica di
2’08"3 e di 2’33".
Per il podio ci siamo, per il
trionfo probabilmente no: la
Kowalczyk non era in crisi, ha
reagito in modo formidabile e
raccolto il massimo anche con
gli abbuoni «Ma non è finita, le
italiane sono leggere e veloci,
per arrivare sul Cermis sarà
una dura battaglia. Io le rispetto», ci consolerà l’olimpionica.
«Tifosi italiani, dateci una mano», s’appella la Longa, comunque felice di essere seconda, come lo era 24 ore prima di partire la Follis, rimasta sorpresa da
un primo giro nel quale sono
saltati equilibri ed alleanze,
meno una: quella tra la polacca
e la norvegese Therese Johaug,
vero traino della vincitrice nella fuga che ha assunto dimensioni pesanti tanto che la Longa ha chiuso 3ª a 55" e la Follis
6ª a 1’20". Non è stata la Kalla,
non è stata la Majdic, ma sono
state le norvegesi (3 nelle primi 10) a sottolineare come sul
passo alternato siano ancora le
migliori, e se la Kowalczyk fa la
differenza lo deve a un motore
solido che si fa beffe pure dell’estetica. Justyna si avvia a
conquistare il quinto Tour de
Ski e ad allungare in Coppa del
Mondo (da ieri è prima) e sfatare il tabù di chi, partita in testa,
non ha concluso in testa.
Battaglia «Non ci resta che l’ultima battaglia da combattere» si
fa coraggio Marianna: «Rispetto al podio di un anno fa è stato
davvero più difficile ripetersi,
la polacca è capace di tutto. Sarebbe bello salire insieme ad
Arianna sul podio finale». La
Longa non ha mai vissuto quest’emozione sul Cermis, la Follis già due volte ma non era
mai partita verso la dura ascesa con un distacco così pesante
(un anno fa era 3ª a 56"). Serve
davvero una nuova alleanza, visto che ieri le rivali hanno sparigliato i loro piani. «Lo sapevo
che questo per me sarebbe stato il giorno più difficile — fa
l’iridata — ma ho voluto tenere
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
COLLALBO (Bz) dColpito e affon-
dato. Enrico Fabris, ombra di
se stesso, nei 1500 degli Europei sul Renon — i «suoi» 1500
— fa una delle gare più anonime della carriera (16˚) e in
classifica, dopo i 500 e i 5000
di venerdì e prima degli odierni conclusivi 10.000, è 10˚. Va
bene l’influenza natalizia, d’accordo il mal di schiena. Ma qui
c’è qualcosa di più che non va.
Enrico, appaiato al francese
Contin, ex compagno d’allenamento, perde presto la scia e,
senza l’azione che lo ha sempre contraddistinto, arranca al
traguardo. «Ho sentito la gamba vuota — ammette — e ho
pensato solo a contenere i danni. Ora conta finire i 10.000,
poi in una settimana a casa ricaricherò le pile».
Enrico Fabris, 29, ha conquistato il titolo olimpico nei 1500 a Torino REUTERS
Flop Con lui, precipita tutta la
squadra. Marco Cignini è lontanissimo dai primi, Luca Stefani, che pure nei 1500 finisce a
14/100 da Fabris, nella generale è 17˚. Escluso dalla prova
conclusiva, significa che l’Italia, ai Mondiali allround di Calgary di febbraio, conterà su un
solo atleta e agli Europei di Budapest 2012 su non più di due.
«Data la situazione non mi
aspettavo grandi cose — dice il
c.t. Gianni Romme, che stasera convocherà il gruppo per richiamarlo alle proprie responsabilità — ma avrei voluto vedere più combattività. In generale scontiamo i modesti numeri del movimento. Ecco perché
urgono nuove risorse». Si punta su specialisti delle rotelle
Speranza Clara Petter Northug
potrebbe diventare il primo
norvegese a trionfare sul Cermis ma difficilmente Dario Cologna, già primo due anni fa, si
farà sorpassare dopo aver condotto in testa tutto il Tour e oggi partirà da 1’18" di vantaggio
sul vichingo che ieri ha ridotto
lo svantaggio non solo vincendo la 20 km ma passando sempre in testa per i 5 abbuoni. Tra
i due sarà un duellissimo, mentre per il terzo posto lotterà anche Roland Clara, sesto a 3"7 in
gara, e ora nono nella generale
ad appena 17" dal terzo posto:
«A questo punto rischio tutto».
L’Italia c’è.
taccuino
PATTINAGGIO VELOCITA’ EUROPEI ALLROUND A COLLALBO
Fabris irriconoscibile
Affonda pure nei 1500: è 10˚
il mio passo regolare fino alla
fine, e posso dire che rispetto
agli anni scorsi mi sento fisicamente più fresca». E ha una
compagna cui chiedere sostegno. «Ma stavolta è lei che deve aiutarmi», fa la Longa, mai
così competitiva se si escludono i Mondiali di Liberec, dove
fu argento mondiale (e bronzo
a coppie con la compagna), e
cresciuta anche a skating, il passo preferito dalla Follis.
Con le energie in rosso, una
montagna da scalare e due minuti da recuperare, c’è un’ultima bestiale fatica da domare:
«Come mi difenderò? Bisognerà controllare con astuzia e saper partire al momento giusto,
io non dovrò guardare né avanti né indietro ma sentire come
reagirà il mio corpo», chiosa
Ari.
RISULTATI Uomini, 20 km tc
(in linea): 1. Northug (Nor)
57’17"2; 2. Cologna a 1"8; 3.
Kershaw (Can) a 2"2; 4. Jaks
(R.Cec) a 2"6; 5. Harvey (Can) a
2"9; 6. CLARA a 3"7; 7. Filbrich
(Ger) a 3"9; 8. Perl (Svi) a 4"5; 9.
Soedergren (Sve) a 4"7; 10.
Rickardsson (Sve) a 5"1; 11.
Gaillard (Fra) a 5"6; 12. Reichelt
(Ger) a 7"; 13. Bauer (Ger) a 10"5;
14. Gjerdalen (Nor) a 15"3; 15.
Vittoz (Fra) a 15"9; 16. Miranda
(Fra) a 19"6; 17. DI CENTA a 20"2;
20. MORIGGL a 1’47"1; rit.
CHECCHI (dopo 6.6 km).
Classifica Tour de ski (7/8): 1.
Cologna 3h56’03"9; 2. Northug
(Nor) a 1’18"1; 3. Jaks (R.Cec) a
2’46"5; 4. Kershaw (Can) a 2’52";
5. Perl (Svi) a 2’54"2; 6. Gaillard
(Fra) a 2’55"9; 7. Harvey (Can) a
2’57"3; 8. Rickardsson (Sve) a
2’59"9; 9. CLARA a 3’03"9; 10.
Bauer (R.Cec) a 3’13"9; 15. DI
CENTA a 4’32"7; 21. MORIGGL a
7’48"3.
Coppa del Mondo: 1. Cologna
(Svi) 784; 2. Legkov (Rus) 651; 3.
Hellner (Sve) 513; 4. Rickardsson
(Sve) 428; 20. SCOLA 167; 29. DI
CENTA 129; 32. CLARA 118.
Donne, 10 km tc (in linea): 1.
Kowalczyk (Pol) 30’27"6; 2.
Johaug (Nor) a 6"3; 3. LONGA a
55"7; 4. Elden (Nor) a 1’01"4; 5.
Saarinen (Fin) a 1’14"; 6. FOLLIS a
1’20"8; 7. Kristoffersen (Nor) a
1’25"1; 8. Zeller (Ger) a 1’28"1; 9.
Majdic (Slo) a 1’32"; 10.
Oesteberg (Nor) a 1’33"3; 15.
Kalla a 2’16"2; 13. Haag (Sve) a
1’59"3; 16. Lahtenmaki (Fin) a
2’16"8; 30. DE MARTIN a 4’01"7.
Classifica Tour de ski (7/8): 1.
Kowalczyk (Pol) 2h12’17"3; 2.
LONGA a 2’08"3; 3. FOLLIS a
2’33"; 4. Majdic (Slo) a 3’08"4; 5.
Johaug (Nor) a 3’20"8; 6. Kalla
(Sve) a 3’39"9; 7. Haag (Sve) a
4’40"7; 8. Lahteenmaki (Fin) a
5’01"8; 9. Kristoffersen (Nor) a
5’14"4; 10. Jacobsen (Nor) a
5’15"2; 25. DE MARTIN a 10’23".
Coppa del Mondo: 1. Kowalczyk
(Pol) 831; 2. Bjoergen (Nor) 760;
3. FOLLIS 640; 6. LONGA 471.
OGGI Ore 12.30 (donne) e 14.20
(uomini): Lago Tesero-scalata
Alpe Cermis, 9 km tl in linea
(partenza ad handicap). Ore 10:
rampa con i campioni.
TV dirette Rai Sport 1 ed
Eurosport.
che già hanno partecipato ad
alcuni raduni: soprattutto sul
24enne canturino Fabio Francolini, iridato nella gara a punti 2007, ma anche sul torinese
Simone Martino e sulla veneziana Francesca Bettrone. Oggi intanto al vertice sarà bagarre: tra gli uomini, col russo Skobrev, gli olandesi Blokhuijsen
e Verweij e il norvegese Bokko
è sfida a quattro, la ceca Sablikova deve respingere l’orange Wüst.
Uomini. 1500: 1. Bokko (Nor) 1’52"12;
2. Skobrev (Rus) 1’52"52; 3. Olde Heuvel (Ola) 1’52"72; 16. Fabris 1’54"69; 17.
Stefani 1’54"83; 24. Cignini 1’56"96.
Classifica: 1. Skobrev (Rus) 113.177;
2. Blokhuijsen (Ola) 113.201; 3. Bokko
(Nor) 113.293; 4.Verweij (Ola) 113.299;
5. Olde Heuvel (Ola) 113.807; 6. Pedersen (Nor) 114.932; 10. Fabris 115.766;
17. Stefani 116.837; 24. Cignini 118.940.
Donne. 500: 1. Erbanova (R.Ceca)
39"29; 2. Leenstra (Ola) 39"98; 3.
Lobysheva (Rus) 40"13. 3000: 1. Sablikova (R.Ceca) 4’11"36; 2. Wüst (Ola)
4’13"40; 3. Leenstra (Ola) 4’17"66.
Classifica: 1. Sablikova (R.Ceca)
82.203; 2. Wüst (Ola) 82.723; 3. Leenstra (Ola) 82.923; 4. Voorhuis (Ola)
84.066; 5. Lobysheva (Rus) 84.143; 6.
Valkenburg (Ola) 84.301.
Oggi. Ore 12: 1500 D. Ore 13: 10.000 U.
Ore 15.15: 5000 D. In tv: differita RaiSport 2 ore 18.
MORZENTI
Incidente d’auto
senza conseguenze
(g.v.) Grave, ma senza conseguenze, incidente stradale per il presidente della Fisi, Giovanni Morzenti. Ieri
mattina si era immesso nell’autostrada Torino-Piacenza-Brescia per raggiungere la Val di Fiemme. Entrando
a Broni-Stradella la sua Audi si è
scontrata con un’altra autovettura
che gli ha tagliato la strada. «Sono
salvo per miracolo. Se avessi avuto
un passeggero, sarebbe morto».
SCI ALPINO
Coppa Europa
trionfa Marsaglia
(s.f.) Matteo Marsaglia, dopo il 4˚ posto di venerdì, ha vinto il 2˚ superG
di Wengen (Svi) con 11/100 su
Markic (Slo) e 29/100 su Mayer
(Aut); sesti a 95/100 Plank e Patscheider. Torna sul podio anche la
Gianesini, 2ª nel gigante di St. Sebastian (Aut) a 20/100 dalla giovane
Hronek (Ger). Oggi slalom.
COMBINATA
Gottwald, che rientro
Pittin che crollo
SCHONACH (Ger) L’austriaco Felix
Gottwald diventa il più vecchio vincitore di Coppa (34 anni) con il successo (2˚ stagionale, 23˚ in carriera) nella Gundersen di Schonach: solo tre
settimane fa si era operato alla scapola
destra.
Risultati
(HS205/K185): 1. Gottwald (Aut)
24’38"4; 2. Stecher (Aut) a 15"6; 3.
Gruber (Aut) a 16"2; 13. Runggaldier
a 55"5; 23. Bauer a 1’30"0; 32. Pittin
a 1’33"5. Coppa (7): Stecher 466;
Lamy Chappuis (Fra) 459.
SALTO
Koch, prima perla
Dal trampolino lungo di Harrachov
(Cec) primo successo in Coppa per
l’austriaco Koch. Classifica: 1. Koch (Aut) 425.2 (211.5/213.0); 2. Morgenstern (Aut) 421.9 (196,5/190,5);
3. Malysz (Pol) 416.6 (197.5/189.0);
27. Morassi 301.9 (162.0/165.5).
Coppa (12): Morgenstern 983; Kofler (Aut) 621.
BIATHLON
Oberhof, Flatland ok
Nella sprint di Oberhof (Ger) primo
successo in carriera per la Flatland.
Oggi le due mass start a chiudere il
fine settimana. Donne, 7.5 km: 1. Flatland (Nor) 23’29"5 (1); 2. Neuner
(Ger) a 5"7 (2); 3. Henkel (Ger) a 15"2
(1); 23. Haller a 1’56"5 (1). Coppa (8):
Makarainen (Fin) 394.
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
31
R
SCI COPPA DEL MONDO
Problema
gigante
Blardone solo 10˚
Italia sempre giù
Ma cosa succede?
Fisico, grinta, materiali. Il c.t. Ravetto: «Siamo un gradino
sotto». Svindal e Richard, vittoria per due ad Adelboden
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ADELBODEN (Svi) d Ci risiamo.
Non è la débacle del gigante
dell’Alta Badia del 19 dicembre, ma siamo vicini. Anche ad
Adelboden azzurri lontani dal
podio, mai davvero in lotta per
la vittoria, ma con la consolazione che il migliore, Max Blardone, è decimo a soli 45 centesimi dalla vittoria in una classifica talmente schiacciata che alla fine sono ben 19 gli atleti entro il secondo di distacco e
schiacciata al punto tale che il
primo gradino se lo sono dovuti dividere in due, il francese
Cyprien Richard ed il norvegese Axel Svindal; neppure il cronometro al centesimo di secondo è riuscito a dividerli.
Thrilling E’ il risultato di una pista miracolosamente compattata dal sale che si è degradata
progressivamente e che nella
seconda manche ha reso tortuo-
Vittorie ex aequo
La prima in gigante
Il norvegese Aksel Lund Svindal,
28 anni, a sinistra si congratula
con il francese Cyprien Richard,
31 anni: nemmeno il cronometro
è riuscito a separarli, sancendo
una vittoria ex aequo mai
accaduta in gigante. L’ultima
volta successe in slalom l’11
marzo 2006 a Shigakogen
(Giap) con Palander (Fin) e
Herbst (Aut)
sa la strada dei migliori della
prima discesa. Vittima della
giornata è lo statunitense Ted
Ligety, vincitore dei primi tre
giganti stagionali, che ieri, costretto finalmente a prendere
rischi, dopo essere stato il più
veloce nella prima tornata, si è
sdraiato sulla neve nella seconda arrivando al traguardo per
puro onore di firma. Richard
era 21˚ dopo la prima discesa,
Svindal sesto, ma dopo di loro
nessuno è riuscito a fare meglio. Onore ai francesi che, come in Alta Badia, hanno portato anche un secondo uomo sul
podio, Thomas Fanara, terzo.
Una scuola rinata che fa della
semplicità tecnica l’arma vincente.
Gli azzurri Gli italiani ancora
una volta si sono giocati le possibilità da podio nella prima
manche, tutti oltre il secondo
di distacco. «Ma Blardone —
puntualizza il responsabile azzurro Claudio Ravetto — avrebbe anche potuto vincere se non
avesse commesso un errorac-
Massimiliano
Blardone, 31
REUTERS
cio a metà della seconda discesa». Dopo Max, possiamo contare su Simoncelli 12˚, mentre
Moelgg (24˚) e Ploner (26˚)
hanno compromesso nella seconda manche la possibilità di
un piazzamento migliore. Ventitreesimo si è piazzato Gufler.
Cinque azzurri in classifica finale, ma è troppo poco per una
squadra che solo pochi mesi fa
era considerata in gigante la
più forte del lotto.
Le cause Cosa succede, non siamo più capaci di sciare in gigante? «Devo ammettere con sincerità che siamo un gradino sotto
gli altri — afferma ancora Ravetto —. Sino a Val d’Isere a inizio dicembre eravamo ancora
con i migliori, poi l’asticella si è
alzata e noi non abbiamo ancora fatto questo passo. Ci sono
materiali che permettono fra le
porte linee più dirette che noi
non riusciamo a percorrere. E
la prova sono proprio i francesi
perché fra loro vanno forte
quelli che in questo momento
dispongono di questi materia-
li. Solo un nostro atleta dispone degli stesi sci ed è Moelgg,
ma non riesce ancora a sfruttarli a dovere. Gli altri devono lavorare per trovare quelli della
loro marca più adatti. Sarà il tema delle prossime tre, quattro
settimane di lavoro, verso il gigante di Hinterstoder e soprattutto quello dei Mondiali di
Garmisch. Ci troviamo tecnicamente in una situazione opposta a quella dello slalom, dove
forse al momento siamo in vantaggio sugli altri».
Lo slalom E oggi tocca proprio
allo slalom risollevarci il morale. In questa specialità non siamo ancora saliti sul podio, ma
abbiamo mostrato la squadra
più solida, soprattutto nell’ultimo appuntamento di giovedì a
Zagabria. Razzoli pare rasserenato dal quarto posto in Croazia anche se ha gli alluci piagati dai geloni, Deville è sempre
più convinto delle sue possibilità, Moelgg è certamente più deciso tra le porte strette che tra
quelle larghe. Speriamo.
DONNE A ZAUCHENSEE L’AMERICANA SI CONFERMA REGINA DELLA VELOCITA’. OGGI SUPERG
La solita Vonn: sbaglia ma è imprendibile
Finisce sulla neve fresca, ma in curva è
fenomenale: 20ª discesa vinta in carriera
Elena Fanchini e Merighetti none ex aequo
DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTENMARKT-ZAUCHENSEE
(Aut)
dBasta l’espressione delle avversarie a descrivere quanto
sia più forte Lindsey Vonn. La
guardano sbagliare sul grande
schermo del traguardo, la vedono finire larghissima, arrivare
a sfiorare le reti. Scuotono la testa, sicure che tanto vincerà lo
stesso. Qualsiasi altra avversaria sarebbe uscita o finita lontana dalle migliori. Lindsey no:
«Non so che cosa mi succede
quest’anno, ogni discesa combino pasticci, ma riesco sempre a
ottenere buoni risultati». Ormai in superG e discesa succede (quasi) sempre così, anche
ieri sulla Karlberloch di Zau-
chensee l’unica tensione è stata a causa di un problema elettrico che ha fatto ritardare la
partenza di mezz’ora, non certo per conoscere il nome della
vincitrice.
Coppa Su una neve più lenta rispetto alle prove, ammorbidita
dalle temperature miti (c’erano 6 gradi in partenza, a 2176
metri), la Vonn è stata la più veloce in tutti e quattro i passaggi
intermedi, ha ammortizzato in
un paio di curve il mezzo secondo perso per l’errore all’ingresso del bosco. «Sono finita nella
neve fresca — ha spiegato sul
traguardo — e ho dovuto frenare per restare nel tracciato. Ma
dimentico subito l’errore, una
volta avrei rischiato di più dopo, o tagliato. Ora cerco solo di
fare velocità e di non perdere
altri rischi». Così ha vinto la
ventesima discesa di Coppa del
Mondo e ha messo di nuovo
pressione alla Riesch, a cui ha
rosicchiato 50 punti. Su una pista che non ama, la tedesca ha
chiuso quarta a oltre un secondo e oggi dovrà respingere l’attacco in superG.
Rivale L’unica a candidarsi al
ruolo di guastafeste è stata
Anja Paerson. La svedese, che
pare rinata dopo la pausa natalizia, è sul podio per la prima
volta nella stagione, un po’ un
classico per lei quando sente
l’aria di appuntamenti importanti come i Mondiali del mese
prossimo. Almeno nella velocità è una delle poche in grado di
rompere il duopolio Vonn-Riesch, che da Are del marzo 2009
in poi si sono divise le 14 discese disputate (10-4 per Lindsey).
Fanchini Risalgono le quotazioni di Lara Gut (sesta con il passaggio più veloce proprio dove
Lindsey Vonn, 26 anni, 37 vittorie
in Coppa: 20 discese, 11 superG,
2 slalom e 4 combinate EPA
ha sbagliato la Vonn), le austriache ne piazzano tre nelle
prime 8, con la 21enne Fenninger terza e il record di velocità
(122.36 km orari).
Le azzurre continuano a dare
buoni segnali. Elena Fanchini e
Daniela Merighetti, scese col
lutto al braccio come le compagne per la morte di Simona Senoner, hanno chiuso none a
1"41 dalla Vonn. Se per la Merighetti ormai la top ten è un’abitudine, per la maggiore delle
Fanchini è il miglior risultato
degli ultimi 4 anni. In più, nel
primo quarto di gara e nelle ultime curve è stata da podio,
pur con il pettorale numero 1
che non la avvantaggiava. Brava anche Elena Curtoni, con il
pettorale numero 49 è 21ª e
porta a casa i primi punti di
Coppa in discesa. Ora manca
solo Nadia Fanchini, che con la
sorella Elena sarà apripista ai
Mondiali disabili intellettivi
della prossima settimana al Sestriere. E’ il primo passo ufficiale verso il ritorno.
LA GUIDA
Oggi lo slalom
con Razzoli
in diretta tv
GIGANTE MASCHILE: 1. Richard
(Fra) e Svindal (Nor) 2’25"28; 3. Fanara (Fra) a 20/100; 4. Raich (Aut)
22/100; 5. Kostelic (Cro) 24/100; 6.
Jansrud (Nor) 32/100; 7. Bertod (Svi)
e Schoerghofer (Aut) 37/100; 9. De
Tessieres (Fra) 43/100; 10. Blardone
45/100; 11. Cuche (Svi) 46/100; 12. Simoncelli 47/100; 13. Janka (Svi)
58/100; 14. Reichelt (Aut) 64/100; 15.
Olsson (Sve) 66/100; 23. Gufler 1"35;
24. Palander (Fin) e Moelgg 1"44; 26.
Ploner 1"57; 28. Ligety (Usa) 3"65; 29.
Albrecht (Svi) 4"69. Non qual. ii m.:
Eisath, Fill. Rit. I m.: Borsotti, Innerhofer.
Coppa del Mondo (14 prove): 1.
Svindal (Nor) p. 345; 2. Walchhofer
(Aut) 409; 3. Kostelic (Cro) 404; 18. Innerhofer 171.
Coppa gigante (4 prove): 1. Ligety
(Usa) p. 303; 2. Svindal (Nor) 265; 3.
Richard (Fra) 242; 7. Blardone 122.
DISCESA DONNE: 1. Vonn (Usa)
1’46"39; 2. Paerson (Sve) a 43/100; 3.
Fenninger (Aut) a 98/100; 4. M. Riesch
(Ger) a 1"05; 5. Fischbacher (Aut) a
1"18; 6. Gut (Svi) a 1"21; 7. Gisin (Svi) a
1"23; 8. Goergl (Aut) a 1"32; 9. E. Fanchini e Merighetti a 1"41; 11. Kamer
(Svi) a 1"60; 12. Suter (Svi) a 1"69; 13.
Rolland (Fra) a 1"92; 14. Schmidhofer
(Aut) a 2"07; 15. Janyk (Can) a 2"09;
16. Mancuso (Usa) a 2"11; 19. Schnarf
a 2"22; 21. E. Curtoni a 2"31; 36. Stuffer a 3"49; 39. Marsaglia a 3"66; 44.
Cipriani a 4"32; 48. Borsotti a 4"79.
Coppa del Mondo (16): 1. M. Riesch
(Ger) 883; 2. Vonn (Usa) 747; 3. Goergl
(Aut) 515; 16. Merighetti 225.
Coppa discesa (4 prove): 1. Vonn
(Usa) 360; 2. M. Riesch (Ger) 257; 3.
Goergl (Aut) 187; 6. Merighetti 139.
OGGI. SLALOM UOMINI: 1
Kostelic (Cro), 2 Lizeroux (Fra), 3 Grange (Fra), 4 Zurbriggen (Svi), 5 Herbst
(Aut), 6 Raich (Aut), 7 Myhrer (Sve), 8
Pranger (Aut), 9 Hirscher (Aut), 10 Moelgg, 11 Hargin (Sve), 12 Neureuther
(Ger), 13 Janyk (Can), 14 Cousineau
(Can) 15 Razzoli, 16 Ligety (Usa), 17
Missillier (Fra), 18 Valencic (Slo), 19 Deville, 33 Svindal (Nor), 41 Thaler, 52
Gross, 69 Borsotti, 76 Innerhofer.
IN TV ore 10.25 e 13.25 diretta
RaiSport 1 ed Eurosport.
Coppa slalom (3 prove): 1. Myhrer
(Sve) p. 189; 6. Deville 95..
SUPERG DONNE: 5 Schnarf, 7 E.
Fanchini, 9 Fenninger (Aut), 13 Mancuso, 16 Suter (Svi), 17 Maze (Slo), 18 Fischbacher (Aut), 19 M. Riesch (Ger),
20 Vonn (Usa), 21 Goergl (Aut), 22 Paerson (Sve), 32 Merighetti, 34 E. Curtoni, 37 Cipriani, 39 Borsotti, 40 Marsaglia, 45 Stuffer.
Coppa superG (1): 1. Vonn (Usa) 100;
7. Schnarf 36.
IN TV: ore 11.45, diretta RaiSport 1
ed Eurosport
32
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
LA TRAGEDIA LA SALTATRICE MORTA
«Solo un po’ di febbre»
E’ mistero su Simona
Il fratello della Senoner: «Mercoledì sera aveva soltanto qualche linea»
Domani i risultati dell’autopsia. L’amica Evelyn la ricorda con un 7˚ posto
STEFANO ARCOBELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dEvelyn ha saltato per Simona col cuore straziato: s’è piazzata settima in una gara di Continental Cup solo apparentemente normale, e neanche cancellata. La Insam era la migliore amica della Senoner, 17 anni, morta venerdì in una clinica di Friburgo dopo essere entrata la mattina precedente nel
bagno della camera dov’era alloggiata a Schonach la nazionale di salto. La compagna saltava, mentre sul corpo della
gardenese veniva effettuata
l’autopsia disposta dalla Procura di Costanza, che solo domani mattina spiegherà i motivi
del decesso. Non è un caso facile, e finché non ci saranno informazioni ufficiali sono molte le versioni medico-scientifiche per valutare come può morire una giovane atleta senza
neanche il rumore di una caduta nel bagno dopo un malore
improvviso e fatale. Morte
bianca, arresto cardiaco?
Il rientro I genitori di Simona
sono rientrati ieri sera dalla
Germania accompagnati dal
d.a. Ivo Pertile. Anche loro
aspettano gli esiti degli esami
tossicologici. Si possono, per
ora, solo ricostruire gli ultimi
momenti in vita di Simona, e
se davvero fosse solo un virus
influenzale ad averla colpita all’arrivo a Schonach. Il fratello
Christian: «Quando martedì ci
ha salutato, stava bene. Mercoledì sera l’abbiamo sentita al telefono e ci ha spiegato che aveva qualche linea di febbre, ma
non ci siamo preoccupati più
di tanto. Pensavamo si trattasse di una banale influenza». Il
tecnico Ebenoch che ha soccorso la ragazza in camera, racconta: «Mercoledì, quando siamo arrivati in Germania, ci era
parsa serena. Quando sono ar-
LUTTO AZZURRO NELLO SCI
Daniela Merighetti col lutto al braccio all’arrivo della
discesa di Zauchensee. La Fisi ha chiesto di
portarlo a tutti gli azzurri impegnati nel weekend AP
rivato io in camera, Simona
era a terra svenuta». La ragazza sarebbe arrivata a Friburgo
in stato di morte cerebrale, ma
tenuta in vita dalle macchine.
Ricevuto il nulla osta dalla polizia tedesca, domani la salma
sarà rimpatriata e arriverà a
Santa Cristina. A causa di
un’infezione non si è potuto donare gli organi, cosa che inizialmente la famiglia avrebbe voluto. I funerali non dovrebbero
svolgersi prima di giovedì. Tutta la comunità gardenese intanto s’è stretta intorno alla famiglia, molta conosciuta: papà Oswald è un maestro di sci e
mamma Brigitte fa la commessa. La compagna di stanza di
Simona, la quindicenne trentina Veronica Gianmoena, Lisa
Demetz e Nadine Kostner, sono già rientrate a casa, mentre
in onore di Simona oltre alla Insam, nella gara vinta dall’austriaca Iraschko, hanno gareggiato col lutto Elena Runggal-
Infezione:
alla Wyludda
amputata la
gamba destra
GIOVEDÌ
MATTINA
IL MALORE
A sinistra Simona Senoner, morta giovedì a 17 anni; a destra l’amica Evelyn Insam ANSA
mento d’oro della discesa azzurra negli anni Novanta. Ora Peter, che ha lasciato l’attività nel
2000 al termine delle finali di
Coppa del Mondo a Bormio, ha
42 anni e vive a Selva Val Gardena dove dirige la scuola agonistica che porta il suo nome.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Il dramma «L’ho saputo giovedì
sera — racconta Runghi —,
quando mia sorella e suo marito Oswald sono arrivati in Germania dopo 5 ore di viaggio angosciante in auto. Erano in
ospedale, Simona era in condizioni disperate. E’ terribile, una
ragazza piena di vita che se ne
va così all’improvviso... Certo,
vogliano sapere il perché, se è
possibile capire una tragedia di
questo tipo». Peter ha visto l’ul-
Peter
Runggaldier
oggi ha 42
anni. In
carriera vanta
2 vittorie in
Coppa del
Mondo
(superG)
tima volta la nipote pochi giorni dopo Natale. «Era una riunione di famiglia, a casa di mia madre, tutti insieme per mezza
giornata. No, Simona non la vedevo spesso, la sua attività la
portava lontano, allenamenti,
gare. So cosa significa quella vita zingara, ma Simona era solo
all’inizio e la viveva con grande
passione».
Pudore Così l’ex discesista descrive la nipote: «Era una ragazza solare, ma non era una chiacchierona. Anzi, della sua attività aveva pudore a parlare. Era
agli inizi e forse era gelosa dei
suoi sogni. A quell’età ne hai la
testa piena e sono il tuo carburante. Era già riuscita ad atterrare oltre i 90 metri e si sentiva
in crescita, ma non sono mai riuscito a confrontare le mie sensazioni in aria durante i salti delle
discese con quelle sue dal trampolino. Il pudore la frenava, ma
era una tosta, determinata».
pa. m.
Ilke Wyludda, 41 anni, oro ai
Giochi di Atlanta 1996 nel
disco, un mese fa ha subito
l’amputazione della gamba
destra a causa di una sepsi. Lo
ha raccontato la stessa ex
atleta in un’intervista
pubblicata ieri dalla «Bild».
«Avevo di fronte a me la scelta
di perdere la gamba o perdere
la vita. Ho scelto di vivere — ha
detto —. Il dolore ormai fa
parte di me». Lasciato
l’agonismo, che l’aveva vista
lanciare il disco a 74.56 (1989)
quando aveva appena
compiuto 20 anni, la Wyludda è
diventata medico. Negli ultimi
anni ha dovuto subire diverse
operazioni alla gamba destra,
soprattutto al ginocchio, fino a
quella del 9 dicembre, in piena
infezione, che ha portato
all’amputazione dell’arto.
Oltre al trionfo di Atlanta, nel
palmares dell’atleta nata e
cresciuta a Dresda, nell’ex
Germania Est, ci sono anche gli
ori agli Europei di Spalato 1990
e di Helsinki 1994 e gli argenti
ai Mondiali di Tokyo 1991 e
Goteborg 1995. Fu imbattuta
per 41 gare di fila, dal 1985 ai
Mondiali del 1991, quando
venne sconfitta dalla bulgara
Tsvetanka Khristova, morta
due anni fa per cancro.
5
domande
a...
BRUNO CARÙ
professore di cardiologia al Cnr
Martedì
Simona
Senoner, 17enne
gardenese,
parte con la
nazionale
juniores
femminile di
salto per
Schonach, in
Germania, dove
è in programma
una gara di
Continental
Cup.
Mercoledì
sera
Simona telefona
a casa e dice di
avere qualche
linea di febbre.
Giovedì
mattina
Simona entra in
bagno. Veronica
Gianmoena, la
compagna di
camera, non la
vede uscire e
chiama il
tecnico Fabian
Ebenhoch, che
la trova priva di
sensi.
Giovedì
pomeriggio
Simona viene
soccorsa e
trasportata in
elicottero
all’ospedale di
Friburgo, dove
però arriva in
stato di morte
cerebrale.
Venerdì,
ore 18
Zio Runggaldier affranto
«Era gelosa dei suoi sogni»
dSono giorni tristi in Val Gardena perché la comunità è piccola e tutti praticamente si conoscono. Ancor di più per i famigliari dove il vuoto della tragedia di Simona si è aperto inatteso e all’improvviso. Simona
aveva uno zio importante e famoso, quel Peter Runggaldier,
fratello di mamma Brigitte, protagonista con Ghedina, Vitalini, Perathoner e Fattori del mo-
Dolore Mamma Brigitte consegna un ricordo: «Simona amava gli amici, era altruista e generosa: prima venivano sempre gli altri e poi lei. Amava difendere e aiutare chi era in difficoltà. Aveva un sorriso solare
che metteva allegria». Il saluto
di Lidia Bernardi, presidente
dello Sci Club: «Ciao Simona,
ci mancherai. Il destino ha scelto per te. La tua simpatia, la
tua tenacia, il tuo umore e modo di fare, di sorridere, di vivere... resteranno per sempre nel
nostro cuore». Sono giorni tristi per il sodalizio da cui sono
emersi i discesisti Carlo Senoner, Isolde Kostner e Peter
Runggaldier, i fondisti Ploner
e Hofer, la biathleta Michela
Ponza, e che ha perso anche il
suo primo presidente, Ivo Senoner (ieri i funerali).
(ha collaborato Giovanni Viel)
ATLETICA DISCOBOLA
IL RICORDO DELL’EX SCIATORE LA VAL GARDENA IN LUTTO
Simona era nipote
di Peter: «Di sport
non mi parlava, ma
solo per pudore»
dier (15ª), Roberta D'Agostina
e Barbara Stuffer.
y
Si decide di
spegnere le
macchine che la
tengono in vita
artificialmente.
Viene ordinata
l’autopsia.
«Forse
non avremo
risposte»
di PIERANGELO MOLINARO
Professore, cosa è la
1«Si tratta
morte bianca?
di una morte
improvvisa, per cause che
possono essere rilevate solo
con accurati controlli mirati,
quindi in presenza del
sospetto di una patologia.
Molto difficili invece da
capire con esami di routine
per quanto approfonditi. Ne
sono vittime soprattutto i
giovani sotto i 25/30 anni,
dopo il pericolo diminuisce».
Come si manifesta?
«Di norma sono due le
2
possibili patologie, o
cardiache o la rottura di un
aneurisma celebrale».
Nel caso della Senoner,
di cosa può essersi
3
trattato?
«Difficile dirlo senza
conoscere gli esiti
dell’autopsia. A naso
potrebbe trattarsi della
sindrome di Brugada, una
malattia genetica che altera i
vasi sanguigni del muscolo
cardiaco rendendo difficile il
trasporto degli ioni,
soprattutto del sodio, una
sostanza fondamentale per il
funzionamento del muscolo.
E’ una sindrome difficile da
leggere e forse impossibile da
rilevare anche nell’autopsia,
perché all’esame autoptico il
cuore si presenta
perfettamente normale».
Dalla Germania arriva
la notizia che
4
l’anatomopatologo sta
indagando su dei farmaci
antinfiammatori che Simona
avrebbe assunto o sulla
possibilità di un’infezione
virale.
«Sempre da lontano mi
paiono possibilità lontane,
ma è giusto che indaghi
anche in quelle direzioni».
Perché?
«Gli atleti vivono di
5
antinfiammatori e se la
ragazza era allergica, questa
allergia si sarebbe
manifestata prima, al primo
contatto con il farmaco.
Un’infiammazione virale del
cuore, una miocardite, è
possibile, ma non ci sono i
tempi. Si manifesta infatti per
3 o 4 giorni come
un’influenza e al virus
servono almeno altre due
settimane per infettare il
cuore. La Senoner avrebbe
già dovuto avere febbre nei
giorni precedenti ed il suo
rendimento atletico sarebbe
calato, qualcuno nella
squadra se ne sarebbe
accorto».
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
33
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI
ATLETICA
TENNIS: LO SVIZZERO BATTE DAVYDENKO IN FINALE A DOHA
Federer, l’anno inizia alla grande
«Ora voglio il numero uno di Nadal»
stazione di talento e sostanza
con 15 punti conquistati su
18 discese a rete. La cura Annacone, il coach ex di Sampras che lo segue dall’estate,
ha prodotto quattro successi
in tre mesi, compreso il Masters, grazie a un tennis molto aggressivo che cerca il punto dopo pochi scambi, una dote riconosciuta anche dallo
sconfitto: «Roger non ha mai
giocato così bene contro di
me, colpi rapidissimi e difficili da prendere. Se continua
così, ridiventa numero uno».
RICCARDO CRIVELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa caccia è aperta, l’obiettivo dichiarato: Roger Federer
rivuole il trono. Rafael Nadal
e il suo numero uno saranno
la dolce ossessione dello svizzero per il 2011, che intanto
comincia con il 67˚ trionfo in
carriera, il terzo sul cemento
di Doha dopo quelli del 2005
e del 2006.
Accelerazioni I precedenti
contro Davydenko (14-2) indirizzavano la finale nel deserto decisamente verso Roger, se non fosse stato che l’ultima sfida, un anno fa proprio a Doha, venne vinta dal
russo, che poi cadde nel baratro e in classifica. Ci ha pensato Federer, che ha goduto anche del tifo a senso unico degli 8000 del Khalifa Complex, a confermare il pronostico, con accelerazioni fantastiche da fondo e due parziali
ad inizio primo set e a fine secondo che hanno spezzato in
due la partita. Il numero due
mondiale si è issato subito
3-0 con una serie di 12 punti
a 3 e sul 4-4 del secondo ha
piazzato un altro 12-2 letale,
fissando il proprio gioco attorno a un servizio che è stato
molto incisivo per tutto il torneo e impreziosendo una pre-
Il sogno Gira e rigira, quello è
il sogno neppure troppo nascosto di Federer: «Nadal ha
tanti punti di vantaggio e tanta sicurezza della sua forza.
Sarà difficile scalzarlo, ma se
io mantengo questo livello
mi giocherò le mie chance. In
tutti i casi, sono pronto». Tra
una settimana, l’eterna sfida
ripartirà in Australia, nell’unico Slam che l’anno scorso il
cannibale spagnolo concesse
al rivale: «Ho trovato un
buon ritmo — sorride Roger
— e spero di conservarlo per
tutta la stagione. Non immaginavo di cominciare così bene, ma adesso sento che quest’anno tutto sarà possibile».
L’inseguimento è iniziato.
Roger Federer, 29 anni, ha vinto 67 tornei in carriera, 16 Slam REUTERS
Finale: Federer (Svi) b. Davydenko
(Rus) 6-3 6-4.
Indoor: Shustov 2.32
GOLF CHICCO AL PGA
(si.g.) Tre russi oltre 2.30 in alto a Yekaterinburg, col campione europeo Shustov a
2.32. Uomini. Alto: Shustov 2.32; Tsvetkov
2.30; Mudrov 2.30. Donne. 60: Bolikova
7"33. 300: Vdovina 37"92. 500: Krasnomovets 1’09"40. 1000: Savinova 2’41"14; Tutayeva 2’41"25. 2000: Syreva 5’44"89; Zarodozhnaya 5’45"40. A San Pietroburgo.
Donne. Asta: Shvedova (Bie/Rus) 4.42.
Lungo: Voykina 6.51. Triplo: Gumenyuk
14.07. Pentathlon: Bogdanova 4446.
Molinari sale
Alle Hawaii è 4˚
INDOOR ITALIA Ieri ad Ancona, nella prima riunione indoor nazionale 2011, ritorno
di Cecilia Ricali, azzurra delle prove multiple (5.49 in lungo). Uomini. 400: Haliti (Alb)
47"73. Donne. 60: Ramini 7"64; Caravelli
7"66. 400: Arcioni 55"01; Ceccarelli 56"41.
Edimburgo, vince Farah
EDIMBURGO (Sco) - Al britannico Mo Farah, campione europeo dei 5000 e
10.000, il cross Iaaf di Edimburgo (sotto le
neve). Uomini. Lungo (km 8): 1. Farah
25’41"; 2. Rupp (Usa) 25’50"; 3. Lamdassem (Spa) 25’54"; 4. Lebid (Ucr) 26’00".
Corto (km 4): 1. Kipchoge (Ken) 13’12"; 2. A.
Kiprop (Ken) 13’18"; 3. B. Kipruto (Ken)
13’19". Donne (km 5.7): 1. L. Masai (Ken)
20’24"; 2. G. Dibaba (Eti) 20’32"; 3. V. Cheruiyot (Ken) 20’36".
ANCORA EBUYA (pe.m.) L’iridato keniano
Joseph Ebuya, giovedì vincitore al Campaccio, oggi è il favorito del 57º cross di
Amorebieta (Spa). Con lui i connazionali
Kogo e Chepkok, e tra le donne Mornanyi
e Chengeino. Al 24º cross di Fuensalida
(Spa), il vice iridato, l’eritreo Teklemariam
Medhin e la keniana Eunice Jepkorir, argento olimpico delle siepi. A Valencia il keniano Kiprono Menjo insegue il primato del
mondo della 10 km su strada (26’44").
RADCLIFFE FERITA (si.g.) La primatista
mondiale di maratona Paula Radcliffe è
stata assalita da un cane a Montecarlo
mentre si stava allenando. La 37enne britannica è finita al pronto soccorso dopo
essere stata morsa a un polpaccio.
BOXE
Vitali Klitschko-Solis
a marzo in Germania
(r.g.) Vitali Klitschko (41-2) ha fatto sapere
che il 19 marzo a Colonia (Ger) metterà in
palio la cintura Wbc massimi contro il cubano Odlanier Solis (17). Fissata anche la
successiva difesa a luglio, contro l’ex iridato mediomassimi e massimi leggeri, il polacco Tomasz Adamek (43-1) a Varsavia o
Katowice.
HOCKEY GHIACCIO
PALLAVOLO
IPPICA: GLI ULTIMI ESAMI CONFERMANO
Villa Cortese
e Conegliano o.k.
(an.gal.-p.r.) Ieri due gare della A-1 donne.
CASTELLANA-CONEGLIANO
2-3
(23-25, 25-23, 25-17, 22-25, 10-15)
FLORENS CASTELLANA: Okaka 12,
Jontes 8, Ravetta 24, Moy 18,
Ritschelova 10, Caracuta 3; Sirressi
(L). Menghi 1, Minervini (L), Moretti. N.e.
Galeotti. All. Radogna.
SPES CONEGLIANO: Dirickx 9,
Rabadzhieva 6, Marinkovic 13,
Turlea 20, Serafin 6, Crozzolin 12;
Rossetto (L). Fiorin 3, Benazzi. N.e.
Tonon (L), Sangiuliano, Martinuzzo. All.
Nesic. ARBITRI: Perri e Longo.
NOTE - Spettatori 954. Incasso 2500
euro. Durata set 25', 28', 25', 28', 15';
tot. 121'. Florens: b.s. 15, v. 5, m. 10,
2^l. 9, e. 24. Spes: b.s. 12, v. 6, m. 19,
2^l. 7, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6
Ravetta, 5 Turlea, 4 Moy, 3 Crozzolin, 2
Marinkovic, 1 Caracuta.
MODENA-VILLA CORTESE
La Varennina Lisa è stanca
Il sogno Amérique sfuma
2-3
(19-25, 23-25, 25-20, 29-27, 12-15)
LIU JO MODENA. Bacchi 18, Devetag
7, Matuszkova 24, Secolo 16, Paggi
16, Fernandinha 4; Paris (L), Guatelli,
Partenio, Rosangela. N.e. Ciabattoni,
Balboni. All. Sazzi
MC CARNAGHI VILLA CORTESE: Gioria
2, Negrini 15, Anzanello 15, Aguero
13, Cruz 26, Kovacova 1; Cardullo (L),
Hodge 2, Bosetti 14. N.e. Berg, Lanzini,
Calloni. All. Abbondanza
Arbitri: Balboni e Falzoni
NOTE - Spettatori 3500. Durata set:
24’, 28’, 24’. 34’, 16’; tot. 126’- Liu Jo:
b.s. 9, v. 2, m. 17, s.l. 7, e. 24. Mc
Carnaghi: b.s. 14, v. 4, m. 5, s.l. 8, e. 22
Trofeo Gazzetta: 6 Cruz, 5
Matuszkova, 4 Bosetti, 3 Fernandinha,
2 Bacchi, 1 Negrini
PROGRAMMA - Oggi il resto della 6ª
giornata, ore 18: Yamamay Busto Arsizio- Riso Scotti Pavia; Asystel Novara- Scavolini Pesaro; Despar Perugia
- Norda Foppapedretti Bergamo; Chateau d'Ax Urbino - Rebecchi Piacenza.
Classifica: Villa Cortese 14; Conegliano 13; Busto Arsizio 12; Pesaro 11; Bergamo, Castellana 9; Modena 7; Perugia 6; Urbino, Piacenza, Novara 5; Pavia 0.
Lisa America ha vinto 13 GP. Qui in allenamento col trainer Riordan DE NARDIN
MICHELE FERRANTE
dUn fax arrivato a Noceto (Parma) nell’ufficio di Jerry Riordan, l’allenatore di Lisa America. E il conseguente, inesorabile, verdetto: niente Prix
d’Amérique per la supervarennina che aveva accusato dei problemi dopo il deludente Galà romano del 26 dicembre. «Un peccato — le parole di Riordan —
ma Lisa è affaticata dopo una
stagione intensa. Gli esami parlano chiaro: troppi globuli bianchi, 9800 per millilitro contro
valori normali tra 6.000 e
8.000. E’ in corso un’infezione,
penso causata da "over training". Potremmo bombardarla
di antibiotici e sperare, ma perché rischiare comunque di non
essere competitivi a Parigi? Meglio il riposo, per l’Amérique se
ne riparlerà nel 2012, magari
con programma più mirato».
E perché quel programma non
è stato fatto nel 2010: «Direi
che è mancata la mentalità alla
francese, ma saremmo stati
ugualmente in grado di dare
una pausa a Lisa se Torvald Palema, come sembrava, non fosse venuto a San Siro per il Nazioni. Lo avremmo saltato, invece siamo stati costretti a partecipare per non perdere il circuito
Uet. Ormai è andata così, la
scorsa stagione è stata comunque fantastica, con grandi vittorie in Norvegia e Svezia. E anche nel 2011 saremo molto attivi al Nord».
Nel 2010 Lisa ha vinto 4 GP (Encat, Oslo GP, Sundsvall Open,
Aby Stora) e in preparazione all’Amérique, era finita 4ª nel Bretagne e 2ª nel Doynel, davanti
all’altra Varennina Lana del
Rio che resta in corsa per la classica del 30 gennaio.
Intanto ieri a Vincennes non
piazzati Iper Roc (P. Verva) in
una prova al montato e Laika
Ek (L. Baudron) nel Prix Maisons-Alfort. Oggi tocca a Irving
Rivarco (R. Vecchione) nel Prix
de Lille (m 2100) e a La Dany
Bar (Raffin) nel Prix Calvados
(m 2850) al montato.
RUGBY: ECCELLENZA
Dopo 18 stagioni
Rovigo è leader
Nell’ultima del girone d’andata di Eccellenza, al Battaglini
Rovigo travolge i Crociati. Approfittando del crollo del Petrarca a Roma, i rossoblù sono
in testa per la prima volta
1992-93, dove però oggi possono essere raggiunti dal Prato, che ospita L’Aquila nel posticipo tv (ore 14, dir. raisport.rai.it, diff. RaiSport 2 alle 16).
Rovigo–Crociati Parma 39–15 (31-5)
Marcatori: p.t. 5’ c.p. Bustos (R), 7’
drop Basson (R), 13’ e 16’ c.p. Bustos,
19’ m. Bacchetti tr. Bustos, 36’ m. Pace tr. Bustos, 39’ m. Basson, 42’ m.
Fa’atau (C); s.t. 7’ c.p. Anversa (C), 11’
c.p. Bustos, 33’ m. Woodman tr. Iannone (C), 36’ m. Basson. Punti: Rovigo 5,
Crociati 0. (ro.ro.).
Roma-Padova 21-9 (11-6). Marcatori: p.t. 8’ e 22’ c.p. Marcato (P), 26’ e
28’ c.p. Rodriguez (R), 36’ m. Varani
(R); s.t. 5’ c.p. Rodriguez, 10’ c,p. Marcato, 35’ m. Robecchini tr. Vannini (R).
Punti: Roma 4, Padova 0. (g.l.g.)
GranDucato Parma-Venezia 22-5
(17-0). Marcatori: p.t. 4’ m. Gerber tr.
Jones (G), 14’ m. Castagnoli tr. Jones,
24’ c.p. Jones; s.t. 17’ m. Contini (G), 42’
m. Levaggi (V). Punti: GranDucato 4,
Venezia 0.
Mogliano-Lazio 11-12 (3-3). Marcatori: p.t. 17’ c.p. Law (L), 45’ c.p. Fadalti (M); s.t. 15’ e 21’ c.p. Law, 23’ c.p.
Fadalti, 35’ m. V. Candiago (M), 39’ c.p.
Law. Punti: Mogliano 1, Lazio 4.
Classifica: Rovigo 32; Crociati Parma
28; Padova, Prato* 27; GranDucato
Parma 25; Roma 22; Mogliano 17; Lazio 16; L’Aquila* 6; Venezia 0. (*: una
partita in meno).
MILANO ALL’ARENA (m.l.) L’Amatori
Milano torna all’Arena. La sfida di oggi
contro il Brescia, per l’11ª di serie
A/gir. 1, si giocherà infatti alle 14.30 nello storico impianto napoleonico.
RENON OK (m.l.) Così la 36ª: Renon-Valpusteria 4-3 rig.; Cortina-Alleghe 3-1; Valpellice-Bolzano 2-6; Pontebba-Asiago 1-2.
Rip. Fassa. Classifica: Valpusteria 72; Renon 64; Bolzano 63; Asiago 57; Valpellice
52; Pontebba 34; Fassa* 32; Alleghe 30;
Cortina 28. (*: una gara in più).
HOCKEY PISTA
PENULTIMA Così la penultima di andata:
Breganze–R.Bassano
7-2;
Giovinazzo–Pordenone 4-3; Prato–Forte
dei Marmi 3-5; Bassano ’54–Seregno 4-4;
Viareggio–Sarzana 5-3; Lodi–Molfetta 3-1;
Follonica–Valdagno il 18 gennaio. Classifica: Breganze, Viareggio, Lodi 30; Valdagno 27; Bassano54 25; Molfetta 18; Seregno 17; Forte dei Marmi 15; Sarzana 14; Follonica 10; Giovinazzo, Pordenone 9; Prato
7; Roller Bassano 1.
IPPICA
IERI AVERSA TRIS 5-6-17 (m 2060): 1 Libeccio di Re (R. D’Alessandro); 2 Ispanofree; 3 Faraonico Sama; Tot.: 4,12; 1,99,
14,61, 2,65 (386,32). e 2.122,46 alla
5-6-17.
2ª TRIS 16-14-10 A Bologna (m 2060): 1
Ninguno ( Lombardo jr) 1.16.7; 2 Niagara
As; 3 Nerio ; Tot.: 8,90; 2,76, 1,84, 3,31
(61,49) e 792,10 alla 16-14-10.
OGGI SI CORRE A Trotto: Milano (14.40),
Napoli (15.05), Firenze (14.55), Treviso
(15.20) e Foggia (11.25). Galoppo: Pisa
(13.45) e Siracusa (15.30).
RISPOLI SUBITO OK Umberto Rispoli. Il
nostro 22enne jockey scudettato, ha iniziato la sua avventura giapponese con
una vittoria. Aveva 8 ingaggi.
NUOTO
Thorpe si allena
(al.f.) Si profila un clamoroso ritorno in vasca di Ian Thorpe. Voci dall’Australia, confermate dal manager Flaskas, dicono che
l’olimpionico dei 200 e 400 sl, potrebbe
rientrare nel programma antidoping per
poter gareggiare nella stagione olimpica.
Thorpe s’è ritirato nel 2006.
FEDE E BONIFACENTI (al.f.) In attesa di
iniziare il lavoro con Philippe Lucas, Federica Pellegrini ringrazia dal suo blog Federico Bonifacenti. «C’è sempre stato nei momenti difficili, mentre Alberto subiva l’operazione al cuore nel settembre 2009 e ha
continuato a seguirci anche quando Castagnetti ci ha lasciato, portandomi al record
del mondo sui 200 sl agli Europei di Istanbul». Intanto si prospetta la copertura della piscina da 50 m di Verona per consentire a Federica di restare in Italia.
PALLANUOTO
EUROLEGA Si gioca la quarta giornata degli ottavi: alle 18 (diretta Sportitalia 1) la
Pro Recco è ospite del Budva (Mng), l'al-
Francesco Molinari sale
ancora allo Hyundai
Tournament delle Hawaii,
primo torneo del circuito Pga
statunitense (par 73;
montepremi 5,6 milioni di $,
prima moneta 1.120.000):
dopo il secondo giro il torinese
è quarto a -10 (69 67) con il
sudafricano Els (72 64) e gli
statunitensi Stricker e Furyk;
in testa un altro statunitense,
Robert Garrigus, con -14 (69
63) sullo svedese Pettersson
a -13 (66 67) e Byrd a -12 (Usa;
66 68).
AFRICA OPEN Dopo il terzo
giro all’Africa Open di East
London (S.Af; European Tour,
par 73, montepremi 1.000.000
e), Lorenzo Gagli è sceso dal
26˚ al 55˚ posto con -1 (73 70
75). In testa con -13 ci sono
Louis Oosthuizen (70 67 69), il
vincitore dell’ultimo British
Open, e l’austriaco Brier (70
66 70).
tra sfida del girone B è Volgograd
(Rus)-Vojvodina (Ser). Class.: Pro Recco
9; Volgograd 4; Budva 3; Vojvodina 1.
DONNE La 1ª di ritorno: Fiorentina-Messina 14-7, Imperia-Nervi 17-8, Bogliasco-Padova 4-11, Orizzonte-Mestrina 17-7, Bologna-Rapallo 11-13, Palermo-Ortigia 6-5.
Class.: Orizzonte, Fiorentina, Rapallo 30;
Imperia 26; Padova 23; Nervi 18; Ortigia
13; Messina, Athlon 10; Bologna 9; Bogliasco 6; Mestrina 5.
PALLAVOLO
A-2 DONNE (m.l.) Così ieri (sabato 8 gennaio) l'anticipo della 12a giornata: ti
Loreto–Chieri 2-3 (25-27, 25-17, 25-23,
22-25, 12-15). Oggi, ore 14.30:
Verona–San Vito. Ore 18: Giaveno–Icos
Crema;
Matera–Parma;
Santa
Croce–Soverato; Busnago–Pomezia Roma; Forlì–Pontecagnano. Classifica: Parma 33; Chieri 26; Loreto 24; Pontecagnano 21; Pomezia 20; Busnago, Crema 16;
Giaveno, Matera, Santa Croce 14; Verona
12; Soverato, San Vito 10; Forlì 4.
EURO JR (a.a.) A Foligno le azzurrine di Pieragnoli si qualificano all’Europeo prejuniores. Hanno superato 3-0 (25-10, 25-18
25-22) l’Olanda. Oggi con la Spagna alle
18.30 si decide la vincente del girone. A
Parnu (Est) azzurrini sconfitti 2-3 (28-26,
25-22, 24-26, 24-26, 10-15) dalla Polonia:
decisiva oggi la Finlandia. Classifiche. Donne: Italia e Spagna 9; Olanda e Romania 3;
Lituania 0. Uomini: Finlandia, Italia e Polonia 7; Estonia e Romania 0.
TROFEO GAZZETTA (c.g.) Così dopo la
12ª uomini: 43 Stokr; 41 Parodi, Juantorena; 38 Wijsmans; 37 Fei; 36 Simeonov; 35
Rooney; 33 Podrascanin, Anderson.
RUGBY
AZZURRI Nel 16˚ turno di Top 14, 80’ per
Parisse nello Stade Français che a St Denis schiaccia 31-3 il Tolosa. In Premiership, Castrogiovanni/L fino al 54’ in Leicester-Northampton 27-16. Tra i tifosi delle
Tigri molte maschere di Castro, per convincerlo a restare a Leicester.
CELTIC Ieri, per la 13ª di Celtic League,
Edimburgo (Sco)-Scarlets (Gal) 16-21;
Munster (Irl)-Glasgow (Sco) 22-20. Classifica: Munster 49; Scarlets 40; Leinster 39;
Cardiff 37; Ospreys 35; Ulster 33; Edimburgo 28; TREVISO 24; Dragons 22; Glasgow 21; Connacht 17; AIRONI 4.
SPORT INVERNALI
SNOWBOARD La Coppa del Mondo riprende a Bad Gastein (Aut), con uno slalom parallelo (qualifiche dalle 11.30, tabellone finale dalle 16; diretta Eurosport 2 dalle 17). Tra gli uomini l’Italia schiera Fischnaller e March, primo e secondo a Limone Piemonte, oltre a Mick e al neopapà Erlacher,
mentre tra le donne sono iscritte Boccacini, Cusini ed Egger.
COPPA EUROPA FONDO (g.v.) Ad Oberwiesenthal (Ger) nella combinata di Coppa Europa di fondo successi di Jonnier
(Fra) con 10. Noeckler e 11. Orlandi e, tra le
donne, di Siegel (Ger) con 6. Piller, 9. Di
Sopra. Altro successo juniores con Deborah Agreiter; 2. Muller.
TENNIS
IN INDIA Così le semifinali a Chennai (India, 398.250 $, cemento): Malisse (Bel) b.
Tipsarevic (Ser) 3-6 6-3 6-2; Wawrinka
(Svi) b. Berdych (Cec) 6-4 6-1.
VAI PETRA A Brisbane (Aus, uomini
422mila $, donne 220mila $) secondo successo in carriera per la ceca Petra Kvitova. Uomini, semifinali: Roddick (Usa) b. Anderson (Saf) 6-2 4-6 6-2; Soderling (Sve)
b. Stepanek (Cec) 6-3 7-5. Donne, finale:
Kvitova (Cec) b. Petkovic (Ger) 6-1 6-3.
34
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
ALTRI MONDI
Cgil di Brescia denuncia il sindaco leghista di Adro,
fLa
Lancini: «Non ha tolto i soli delle Alpi dalla scuola Miglio
x NOTIZIE TASCABILI
5 DOMANDE 5 RISPOSTE
LA FRASE
DEL GIORNO IL PREMIER: IL GOVERNO VA AVANTI
Ma dobbiamo
avere paura
delle uova
contaminate?
Il Pd l’attacca, Berlusconi replica
«Gli italiani sono in buone mani»
S
Anche in Italia sono arrivati alimenti
tedeschi «carichi» di diossina. Il nostro
ministero della Salute, però, è tranquillo:
«Niente rischi, faremo più controlli»
[email protected]
Il ministro della Salute Ferruccio Fazio dice che, relativamente
alle uova tedesche contaminate
dalla diossina, non corriamo rischi. «Ne importiamo molto poche e, grazie all’etichettatura, è
possibile rintracciarne la provenienza». Assicura che le uova italiane — come carne e latte — sono a posto. «Stiamo scrivendo
una nota a tutte le aziende che
importano dalla Germania perché facciano, oltre ai controlli di
routine, anche quelli sulla diossina». Martedì e mercoledì a Bruxelles la questione sarà affrontata a livello europeo.
1Di che stiamo parlando?
In Germania la Harles und Jentzsch produce mangimi e oli industriali recuperati da oli di
scarto alimentari. Gli oli sono finiti nei mangimi e, all’analisi,
questi hanno presentato un tasso di diossina 78 volte superiore alla norma. I mangimi venivano venduti ad allevamenti e
il governo li ha fatti chiudere.
Si tratta di quasi cinquemila
aziende che si occupano di polli e suini. La magistratura ha
aperto un’inchiesta, la Merkel
ha parlato di «un caso ad alta
energia criminale». Quelli della
Harles sembrano doppiamente
colpevoli: hanno mischiato oli
e mangimi, un anno fa hanno
scoperto che la mescola era fuori norma e hanno continuato co-
me prima. Quando sono arrivati gli ispettori (il 28 luglio) si sono rifiutati di mostrare le tabelle che contenevano i risultati
delle analisi del 19 marzo e del
21 giugno. Esiste una responsabilità politica: le autorità della
Bassa Sassonia sono intervenute solo il 27 dicembre, sequestrando tremila tonnellate di cibo tossico per animali. C’è di
mezzo anche un’azienda che
produce latte, di cui non è stata
rivelata la ragione sociale. La
Corea del Sud ha subito bloccato le importazioni di quegli alimenti dalla Germania (Seul è
sempre la prima a reagire), la
Slovacchia ha sospeso la vendita di uova e carni volatili tedesche, la Russia ha moltiplicato i
controlli, in alcuni supermercati inglesi la merce è stata tolta
dagli scaffali, eccetera.
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Purtroppo no. La diossina sta
nell’acqua e nell’aria, la respiriamo tutti i giorni. Allevamenti e fabbriche di mangimi dovrebbero stare a distanza di sicurezza dagli insediamenti industriali e tante volte questo
non avviene. Si ricorda le mozzarelle blu della Campania?
Era un caso simile. Hanno trovato concentrazioni eccessive
di diossina anche in allevamenti vicini all’Ilva di Taranto o nel
Milanese, nell’ex cava discarica
di Geregnano. Il guaio tedesco
è ciclico. Nel mio archivio ho
trovato un caso simile risalente
addirittura al 1999 (si trattava
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Ma che cos’è la diossina?
Una sostanza tossica, organica,
che ha una struttura chimica simile a quella degli ormoni. Proprio questa somiglianza inganna i mammiferi, che la inglobano facilmente nel loro sistema,
inquinando gli apparati genitali o le ghiandole mammarie.
Per questo finisce nel latte. E si
accumula nei grassi, cioè gli animali più esposti sono i pesci e i
maiali. Questo spiega le reazioni immediate dei Paesi orientali, grandi consumatori di suino.
Del resto la carne di maiale è la
preferita anche dai tedeschi.
5
Che cos’è questa «rintracciabiC’è tutta una normativa, stabilita in Europa nel 2005, per costruire la carta d’identità di
quello che mangiamo (nel grafico a sinistra l’esempio delle uova). Si tratta di un codice a barre col quale è possibile risalire a
ogni passaggio relativo a produzione, lavorazione e distribuzione. Ieri, da Berlino, è stata
messa in rete la notizia che un
software gratuito per smartphone, denominato Barcoo, è in
grado di decifrare rapidamente
il luogo di provenienza, per
esempio, di un uovo facendoci
sapere se viene o no da uno degli allevamenti incriminati.
Su quello forse possiamo stare
tranquilli. La diossina si misura
in picogrammi, ossia in miliardesimi di grammo. Due picogrammi di diossina al chilo sono tollerati. Le eccedenze — anche di 200 volte il limite — sono in genere tollerate dall’organismo. Per avvelenarsi bisognerebbe mangiare carne alla diossina di continuo e per anni. Tenga conto che i limiti per gli alimenti sono sempre bassissimi
proprio per avere maggiori margini di sicurezza. Questo non significa che i tedeschi di quella
ditta, se è vera l’accusa, non siano dei mascalzoni.
1
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È possibile immaginare una tavola con alimenti privi di diossina?
lità» di cui parla Fazio?
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lavoro, indipendentemente dalle modalità di
assunzione e quale che sia il settore o ramo di
attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.
OSCAR LANCINI
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come deciso dal giudice». La replica: «Ho fatto ricorso»
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Moqtada
al-Sadr
Nel primo
discorso
pubblico dopo
tre anni di
auto-esilio in
Iran, il leader
radicale sciita
iracheno ha
attaccato gli
americani
No, no, no
all’America.
Siamo ancora
combattenti
e non siamo
d’accordo
con i gruppi
responsabili
dei massacri.
Resistiamo
sempre
all’occupazione, militarmente e con
ogni altro
mezzo.
Se il governo
al-Maliki
servirà il
popolo e la
sua sicurezza, noi siamo
con lui
Dopo l’attacco del Pd («Centrodestra senza prospettive, è ora di guardare oltre Berlusconi»,
ha detto Bersani), il premier ha replicato: «Gli
italiani sono in buone mani, possono guardare
con sicurezza e ottimismo al futuro. Avanti con
fiducia. La sinistra? Confusa e debole». Poi l’appello ai moderati: «Uniamo le forze del Ppe».
DOPO IL NO ALL’ESTRADIZIONE
Napolitano sulla vicenda Battisti
«La nostra politica è mancata»
«Non siamo riusciti a far comprendere a Paesi
amici cosa sia stato il terrorismo e che forza sia
servita per batterlo». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parla così del no all’estradizione di Cesare Battisti da parte del Brasile. «Forse — ha aggiunto — è mancato qualcosa nella nostra cultura e nella nostra politica».
DURANTE UN COMIZIO A TUCSON
Sparatoria in Arizona:
5 morti, grave deputata
Strage durante un comizio a Tucson, in Arizona (nella foto Ap), negli Stati Uniti. Un
22enne, Jared Laughner, ha sparato uccidendo 5 persone (compresi un giudice e una
bimba) e ferendo la deputata democratica
Gabrielle Giffords (nel tondo, foto Reuters),
40 anni, nota per le idee pro-aborto e obiettivo dell’attacco. La Giffords, colpita alla testa,
è stata operata ed è in condizioni disperate.
Almeno 12 gli altri feriti: la polizia ha bloccato il killer. Obama: «Tragedia indicibile».
LA FOLLIA DI UNA MAMMA A FIDENZA
Uccide i due figli con la pistola
e poi si ammazza: era depressa
Ha preso la pistola d’ordinanza del marito, una
guardia giurata, e ha sparato ai due figli, una
bimba di nove mesi e un bimbo di 12 anni. Poi,
con un colpo alla tempia, si è uccisa. La tragedia venerdì notte a Fidenza (Parma): Paola Caltabiano, 42 anni, soffriva di depressione. A dare
l’allarme è stato il marito, svegliato dagli spari.
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36
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
ALTRI MONDI
corpo di Rajmonda Zefi, 30enne albanese, scomparsa
fIlil 31
dicembre, è stato trovato ieri a Stazzema (Lucca). Il
marito: «È caduta dalle scale e l’ho nascosta nel bosco»
Il mistero di Yara
«È nel cantiere»
quello dove lavorava Mohammed Fikry, il giovane marocchino fermato e poi risultato
estraneo alla vicenda. Ed è lo
stesso in cui i cani, a qualche
giorno dalla scomparsa di
Yara, sembravano aver individuato tracce della ragazzina.
Nulla, però, era stato trovato,
neppure dai Ris di Parma.
Nel caso della 13enne spunta una lettera anonima
spedita all’Eco di Bergamo. La polizia: «Non è vero»
STEFANIA ANGELINI
1
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Yara è nel cantiere Mapello. Ho paura». Ieri, a 43 giorni
dalla scomparsa di Yara Gambirasio, queste parole sono tornate a scuotere l’intera comunità di Brembate Sopra (Bg), in
ansia per le sorti della 13enne.
Parole scritte su un cartoncino
nero, con lettere colorate ritagliate, inviate da un anonimo
alla redazione del quotidiano
L’Eco di Bergamo, con il timbro
del centro di smistamento postale di Milano Borromeo. La
lettera invita a cercare ancora
in quella grande area di 60 mila metri quadrati nel Bergamasco, ai confini tra Brembate Sopra e Mapello. Gli investigatori che da un mese e mezzo stanno lavorando per riportare a
casa Yara, però, non prestano
troppa attenzione al messaggio. «Quella zona — dice
Gianpaolo Bonafini, dirigente
della Mobile — l’abbiamo controllata in modo approfondito
e più volte». Il cantiere al quale
si riferisce l’anonimo, infatti, è
il luogo chiave dell’inchiesta,
RAJMONDA ZEFI
UCCISA IN TOSCANA
2
3
1 Le ricerche per trovare Yara Gambirasio, nel cantiere vicino a Mapello
(Bergamo): i carabinieri usano il georadar 2 Yara, 13 anni, scomparsa il 26
novembre 3 La lettera anonima recapitata all’Eco di Bergamo ANSA/LAPRESSE
Le ricerche In quel punto i carabinieri sono arrivati per la prima volta il 29 novembre: da allora il cantiere è stato controllato e ispezionato per giorni e
giorni. I pozzetti sono stati
svuotati, le gettate di cemento
analizzate in profondità con i
georadar, ma sempre senza
nessun risultato. «Gli investigatori torneranno lì — precisa Bonafini — solo se sarà ritenuto
utile e d’intesa con i carabinieri». La lettera, spiega ancora il
capo della Mobile, «è una tra le
tante della valanga di segnalazioni anonime arrivate dopo la
scomparsa della ragazzina».
Una di queste, scritta da una
medium e indirizzata alla madre di Yara, era stata intercettata e sequestrata a Genova nel
mese di dicembre. «Per noi —
ha detto il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi — quello di Yara non è più un caso di
polizia giudiziaria, è qualcosa
di più. Noi lavoriamo perché
vogliamo riportarla a casa, e ci
riusciremo». Nel frattempo, le
ricerche proseguono: ieri è tornato in azione il georadar, già
utilizzato a Mapello, per scandagliare il sottosuolo nella zona dell’ex colonia elioterapica
di Brembate Sopra, mentre altre squadre hanno cercato nei
boschi della Maresana, alle
porte di Bergamo.
LA SPIEGAZIONE CASI SIMILI ANCHE NEGLI STATI UNITI E IN SVEZIA: LA FINE DEL MONDO NON C’ENTRA
Gli uccelli morti? Colpa del troppo cibo
s
LE NUOVE
FAMIGLIE:
SVOLTA
AMERICANA
LA RICHIESTA PER L’AFFARE WIKILEAKS
Gli Usa a Twitter
«Consegnateci
i dati di Assange»
S
Via padre
e madre dal
passaporto
Le parole padre
e madre non
saranno più
usate nei nuovi
moduli
americani per
chiedere il
passaporto:
per adeguare
le pratiche alle
nuove famiglie,
composte da
genitori dello
stesso sesso,
nel formulario
saranno usati
i termini primo
genitore e
secondo
genitore.
«Miglioramenti
fatti per dare
una descrizione
neutrale del
genere», spiega
il Dipartimento
di Stato.
Soddisfatti
i movimenti
gay, che
da tempo
chiedevano la
modifica alle
autorità Usa
Julian Assange, 39 anni, fondatore di Wikileaks EPA
ANDREA PUGLIESE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dTwitter ha solo tre giorni per decidere se consegnare o no tutti i dati su Wikileaks. La richiesta arriva da un tribunale della Virginia, dove il
governo degli Usa ha citato in giudizio il social
network (con sede a San Francisco), chiedendogli le informazioni su messaggi, dati e nomi relativi a Julian Assange e tre persone associate al
sito: il militare Bradley Manning (accusato di
aver fornito i file ad Assange, sarà processato da
una corte marziale e rischia fino a 52 anni di
carcere), l’hacker olandese Rop Gonggrijp e il
programmatore americano Jacob Appelbaum.
«Se il governo iraniano avesse tentato di ottenere in modo coercitivo informazioni da giornalisti e attivisti di Paesi stranieri — ha commentato
Assange, agli arresti domiciliari in Gran Bretagna — i gruppi in difesa dei diritti umani avrebbero alzato la voce». Secondo Assange, infatti,
questa è la prova di come negli Usa sia in corso
un’indagine segreta per spionaggio a suo carico.
l’avventuroso
di REINHOLD MESSNER
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Le 800 tortore
ritrovate senza vita
a Faenza uccise
da un’indigestione
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dQualcuno aveva addirittura
pensato ai primi segnali della fine del mondo, per una serie di
combinazioni (la fine del calendario dei Maya, l’allineamento
del Sole dopo 26 mila anni con
il centro della Via Lattea o le
profezie di Nostradamus) prevista per il 21 dicembre 2012. E
le foto
p
Il Sudan va al voto
tra le violenze
E c’è pure Clooney
In Sudan si vota da oggi a
venerdì: il Sud decide se
separarsi dal Paese con
un referendum. Per colpa
della scarsa alfabetizzazione, nella scheda ci sono due immagini: due mani
serrate per il sì all’unità,
una mano per l’indipendenza (nella foto Epa a
sinistra). Il voto è stato già
macchiato dal sangue: ci
sono stati scontri e sono
morti 9 militari e alcuni
civili. E nel Paese africano
c’è Clooney (nella foto Ap
a destra): è impegnato in
un progetto Onu per prevenire la guerra civile
no stati trovati abbondanti tracce di semi, che hanno provocato lesioni al fegato. Una casualità, proprio come la pioggia di
merli morti negli Usa: 5 mila in
Arkansas, 500 nella Louisiana,
tutti deceduti per la paura dei
botti di Capodanno e per il grande freddo (stessa causa dei due
milioni di pesci tamburo morti
nel Maryland). Proprio come,
per il panico causato dai fuochi
di artificio, sarebbero morti anche più di cento corvi trovati a
terra a Falkoeping (Svezia). Insomma, la fine del mondo può
ancora aspettare. Almeno un altro paio di anni.
invece, come confermano
esperti e scienziati, quella che
ha legato la moria di tortore a
Faenza (Ravenna) alle morti di
uccelli in Usa e Svezia è solo
una triste casualità.
Indigestione Come sottolineato
dal Corpo Forestale dello Stato, i primi esami necroscopici
su alcune delle carcasse delle
circa 800 tortore trovate morte
non lasciano dubbi: squilibrio
digestivo per eccesso di un particolare cibo (i semi di girasole,
di cui le tortore sono ghiotte)
legato a un momento sfavorevole delle condizioni atmosferiche. Nel gozzo degli animali so-
Le tortore morte a Faenza ANSA
pug
Salire l’Everest:
d’inverno si osa
A proposito di salite invernali in Himalaya,
tornate d’attualità grazie a Simone Moro,
ora impegnato al Gasherbrum II, nel 2010
non è stato celebrato come meritava il
trentennale della prima ascensione
dell’Everest nella stagione più fredda. Una
grande impresa. Allora non si sapeva
ancora come funzionava tatticamente una
scalata in quelle condizioni estreme. Dopo si
è capito che, almeno in Nepal e Tibet,
l’inverno offre la possibilità di osare anche
di più. I giapponesi Osamu Tanabe e
Takahiro Yamaguchi, con lo sherpa Pemba
Chorten, hanno fatto perfino la Sud del
Lhotse. Tutt’altra cosa in Pakistan, i cui
Ottomila sono più a Nord. Ma questo nulla
toglie a Krzysztof Wielicki e Leszek Cichy,
che nel 1980 realizzarono la prima invernale
di un Ottomila scalando proprio quello più
alto di tutti. Anche se ci furono polemiche,
perché i cinesi s’erano inventati che
l’inverno era finito il 15 febbraio, cioè
da un paio di giorni. Stupidate.
Sull’Everest ormai sono saliti in migliaia,
ma d’inverno meno di dieci. In quello
stesso 1980 realizzai la prima salita in
solitario dell’Everest. Due anni più tardi
tentai invano il Cho Oyu d’inverno proprio
mentre il giapponese Yasuo Kato riusciva
nella prima invernale dell’Everest da Nord,
morendo nella discesa. Ma negli anni
Ottanta la leadership sugli Ottomila, e non
solo d’inverno, era dei polacchi. Una
dozzina di grandissimi alpinisti in
concorrenza fra loro. Spostarono i limiti.
Jerzy Kukuczka era il più ambizioso, nel
senso positivo: lui andava a realizzare i suoi
sogni, senza tante chiacchiere. Ma prima
della fine del decennio anche lui, come molti
dei suoi compagni, morì. Era sulla Sud del
Lhotse. Solo.
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
ALTRI MONDI
di nuovo sulla breccia: il rapper ha venduto più
fEminem
di tutti negli Stati Uniti nel 2010 (3,4 milioni di dischi) e
37
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EMINEM
CANTANTE E ATTORE
tornerà a recitare nel thriller «Random acts of violence»
s
TELEVOTO SOSPESO VIA AI RIMBORSI
Caos al Grande Fratello
Tra bestemmie e insulti
MILANO
DA VEDERE
S
Dieci anni di iTunes
La musica è rinata
Il 9 gennaio 2001 è arrivato sul web il software Apple
Il dj Linus: «Con le canzoni adesso ci si diverte di più»
FILIPPO CONTICELLO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dDieci anni fa quella «i», sempre minuscola, sembrava ancora un po’ naif. Una chiccheria
tecnologica per pochi, prima
che la novità travolgesse la musica (e s’infilasse nelle orecchie). Oggi iTunes, piattaforma che gestisce file musicali
targata Apple, compie dieci anni e quel 9 gennaio 2001 è una
data da libri di storia. Ha diviso
un’epoca: nell’avanti-iTunes
c’era la solita (e solida) industria discografica, nel dopo-iTunes gli album sanno tanto di antiquariato e i singoli scaricati si portano sempre nelle
orecchie. Strategia studiata:
nell’ottobre del 2001 nasceva
l’iPod, killer dei vecchi walkman e lettore digitale portatile,
e due anni dopo l’iTunes Music
Store, il negozio online per
comprare singoli e album. Cambiamento epocale e numeri da
mal di testa: oggi i brani disponibili sono oltre 14 milioni e in
dieci anni ne sono stati venduti
circa 11 miliardi e 700 milioni.
E non ci si ferma alla musica:
col tempo iTunes ha permesso
di scaricare applicazioni, giochi, film e serie tv.
A metà strada Una rivoluzione
così cambia la vita e, per qualcuno, anche il lavoro. Linus, direttore di Radio Deejay, Capital e m2o, negli ultimi dieci anni di mega-aggiornamento digitale ha visto cambiare la musi-
11,7 miliardi
le canzoni scaricate
Oggi su iTunes ci sono in vendita
oltre 14 milioni di canzoni: in dieci
anni, nel negozio online marchiato
Apple sono stati venduti la bellezza
di 11 miliardi e 700 milioni di brani
ca sotto gli occhi. «È strano, ma
gli orizzonti musicali si sono ristretti e allargati insieme — racconta —. Con iTunes la fruizione è più semplice e stratificata:
se avessi 18 anni adesso mi divertirei di più». Tutto è a portata di click e non è necessariamente un bene: «Ora è la musica che insegue te, spesso non si
afferra il senso di un album e la
fine della vecchia discografia è
un dato di fatto», continua Linus. Insomma, questione di forma mentis: «Se ragiono con
quella di un uomo della mia
età penso che tutto è negativo,
con quella di mio figlio direi
che tutto è positivo. Meglio fermarsi a metà strada».
Mele In quel gennaio del 2001
è partito un decennio di innovazioni: da iTunes, passando per
le declinazioni di iPod e Mac,
fino agli ultimi nati, l’iPhone
nel 2007 e l’iPad nel 2010. Steve Jobs, boss della Apple, si era
fatto una domanda e dato una
risposta: «S’innamoreranno
della "mela"? Se sì, il resto verrà da sé». Il tempo ha dato la
sua sentenza, così è nata una
filosofia e Linus ne è diventato
seguace: «Ho "mele" in tutti i
cassetti, sono oggetti che aiutano a condividere. Ma a furia di
semplificare, ci si impigrisce
un po’: il rischio è la superficialità e la schiavitù da marchio».
È il solito problema di equilibrio che vale anche per l’anno
nuovo. Intanto, il 2011 non
sembra partito male per Jobs:
nel nuovo Mac App Store (un
negozio virtuale per i computer Apple) sono state scaricate
in un giorno un milione di applicazioni. Di questi tempi le
chiccherie sono per tutti.
Le città
dell’anno
Milano è tra le
città più amate
dal «New York
Times».
Il celebre
quotidiano ha
piazzato il
capoluogo
lombardo al
quinto posto
nella lista dei
luoghi da
visitare nel
2011, l’unico
segnalato per
l’Italia. Secondo
il Times
newyorchese,
il Duomo
liberato dalle
impalcature, ma
anche diverse
novità nel
campo della
moda, rendono
la città «da
vedere». Citati
anche il
Museo del
Novecento,
aperto al
palazzo
dell’Arengario,
e le ex
fabbriche
trasformate in
gallerie d’arte e
studi di design
Il Grande Fratello nel caos. Dopo il caso della
bestemmia condonata (con relative polemiche
del mondo cattolico), l’undicesima edizione del
popolare reality show di Canale 5 (nella foto
Olympia) si ritrova di nuovo in mezzo ai «guai».
Che hanno portato alla cancellazione del televoto
per le eliminazioni. «A causa di un deprecabile
episodio accaduto all’interno della Casa nelle
ultime ore — si legge in un comunicato dell’ufficio
stampa del GF — è stato annullato il televoto
settimanale. La vicenda verrà spiegata in ogni
dettaglio nella puntata del programma di lunedì
10 gennaio in prima serata. Tutti i telespettatori
che hanno partecipato al televoto saranno
integralmente rimborsati». Sembra che Canale
5 abbia preso questa decisione forte perché,
come si legge su alcuni forum di fan del reality su
Internet, il toscano Pietro, in nomination insieme
a Olivia e Giuliano, avrebbe bestemmiato diverse
volte. Domani sera, in diretta, si saprà di più.
SANREMO PARLA IL CONDUTTORE
Morandi: «Ho lottato
per la Canalis e Belen»
A oltre un mese dall’inizio del festival di Sanremo,
in programma dal 15 al 19 febbraio, è tornato a
parlare il conduttore Gianni Morandi. «Ho lottato
per avere Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez
(nella foto Ansa) all’Ariston. Con Luca e Paolo
formeremo una squadra fortissima», ha detto al
settimanale Gente. Poi, ha espresso un desiderio:
«Vorrei Joan Baez tra gli ospiti, interpretò "C’era
un ragazzo" e "Un mondo d’amore", sarebbe
emozionante cantare insieme dopo tanti anni».
Intanto, il Secolo XIX ha svelato che Morandi, con
Belen ed Elisabetta, avrebbe dovuto andare in
visita ai nostri soldati in Afghanistan nel giorno
della Befana. L’idea non si è concretizzata per la
morte di Matteo Miotto, l’alpino ucciso nella valle
del Gulistan il 31 dicembre. Per il quotidiano, l’idea
della visita era del ministro della Difesa, Ignazio La
Russa, che ha invece dichiarato: «Tutto è partito
dalla Rai e io, contattati i comandanti, avevo dato
l’ok. Vedremo se si potrà riproporre in futuro».
NOVITÀ ELETTRONICHE GLI OGGETTI DEI DESIDERI
Tablet e tv in 3D:
così la tecnologia
cambierà il futuro
CARLO ANNESE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIn questi giorni a Las Vegas è
più facile trovare un tablet che
un taxi. Ce ne sono di tutti i tipi
e le marche, ma nessuno, battute a parte, sembra in grado di
«uccidere» l’iPad, la tavoletta
di Apple che da aprile si è imposta sul mercato tecnologico al
contempo come oggetto di culto e di uso quotidiano. Ne sono
stati già venduti 13 milioni, oltre a diverse migliaia di Samsung Galaxy, e per il 2011 è previsto il traguardo dei 50 milioni: in attesa di un iPad 2, di cui
si vocifera da tempo, e del prossimo lancio del PlayBook di
Blackberry, i concorrenti non
possono che contendersi il secondo posto.
Android Al Ces, la mega fiera
dell’elettronica di consumo in
corso appunto a Las Vegas, è
stata presentata una dozzina
di modelli, divisi tra due sistemi operativi: Android 3.0 «Honeycomb», realizzato da Google per dare stabilità alla versione 2.2, e Windows 7. Nel primo
gruppo ci sono, tra gli altri: Motorola Xoom (schermo da 10.1
pollici, in vendita da marzo),
Acer Iconia Tab A500; gli Asus
Transformer (da aprile, da 399
a 699 dollari) e MeMo (7 pollici, 499-699 dollari). Nel secondo: HP Slate (8.9 pollici, a marzo in Usa), Asus EP 121 (12.1
pollici), Msi Wind Pad 100W
(da marzo, 499 dollari). Con loro, due ibridi: il Samsung
TX100 (10.1 pollici, Windows
7, 1 kg di peso) con tastiera fisica a scomparsa, e il Lenovo LePad convertibile in netbook. A
Las Vegas c’è anche molto altro, compresa qualche idea bizzarra. Una, non a caso, è stata
presentata da Lady Gaga: occhiali da sole con dentro una fotocamera e due schermi da 1.5
pollici che catturano immagini
Il Samsung TX100: uno dei nuovi
tablet con tastiera a scomparsa AP
Lady Gaga presenta a Las Vegas
occhiali e videocamera Polaroid AP
Lo smartphone Motorola Atrix:
ha il processore dei pc REUTERS
Lo stand Toshiba al Ces, con le TV
3D che non richiedono occhiali AFP
e video. Con una fotocamera digitale e una ministampante senza fili, sono prodotti da Polaroid, che tenta il rilancio con
l’effetto popstar. C’è invece chi
pensa a toglierli, gli occhiali,
per vedere la tv in 3D: da aprile, Toshiba venderà schermi da
56 e 65 pollici con visione stereo che non richiederanno più
lenti speciali.
una tecnologia che oscura a intervalli regolari le linee pari e
dispari delle immagini crea
agli occhi dell’utente un effetto
tridimensionale. Proprio tra i
cellulari avanzati ci sono le novità più interessanti. Come il
Motorola Atrix: già pronto per
il 4G, la rete mobile superveloce, funziona con un processore
dual core (quello che si monta
nei pc), si collega alla tv e a uno
schermo da 10 pollici. Potendo
tenere tutto in tasca, avremo
ancora bisogno dei computer?
Smartphone Il 3D è la tendenza
del momento. LG la adotta su
uno smartphone da 4.3 pollici:
SUPERENALOTTO
LOTTO
BARI
88 10 28 11 51
CAGLIARI
44 47 39
FIRENZE
84 21 37 17 42
GENOVA
43 72 88 13 63
MILANO
15 18 23 81
NAPOLI
66 34 31 72 37
PALERMO
57 30 36 72 26
ROMA
14 30 88 36 49
TORINO
69 20 18 60 49
VENEZIA
57
NAZIONALE
86 12 41 11 18
4 63
3
3 10 79 18
ESTRAZIONI DELL’8 GENNAIO
La combinazione vincente
26 68 73 75 76 86 (Jolly: 71; Superstar: 83)
Nessun vincitore con punti 6 (il jackpot è di
e 3.300.000)
Nessun vincitore con punti 5+.
Ai 9 vincitori con punti 5 e 56.602,45.
Ai 1.163 vincitori con punti 4 e 438,02.
Ai 47.639 vincitori con punti 3 e 21,38.
QUOTE SUPERSTAR:
Al vincitore con 5 e 1.415.061,25.
Ai 5 vincitori con 4 e 43.802.
Ai 204 vincitori con 3 e 2.138.
Ai 3.337 vincitori con 2 e 100.
Ai 23.658 vincitori con 1 e 10.
Ai 56.690 vincitori con 0 e 5.
MONTEPREMI DI CONCORSO: e 3.396.146,89
10 E LOTTO - Numeri vincenti
3 10 14 15 18 20 21 28 30 34
39 43 44 47 57 66 69 72 84 88
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DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
dite la vostra
LETTERE ALLA GAZZETTA
Perché
questa Juve
merita
tempo
e pazienza
Risponde Andrea Monti
Caro Alessandro, anzitutto
grazie: fa piacere ricevere la
lettera di un tifoso che, in un
IL TEMPO
Io, moglie
vi racconto
il calcio
disperato
di Lega Pro
momento di difficoltà, sostiene la propria squadra con parole pacate e piene di speranza anziché sparare a zero, e
magari a vanvera, come purtroppo accade sovente nel
bar sport Italia. Quanto al merito sono assolutamente d'accordo con lei. La dirigenza della nuova Juventus ha raccolto
un'eredità assai gravosa. In
pochi mesi ha ricostruito dalle fondamenta una squadra
comunque degna del blasone
bianconero e, soprattutto, ha
impostato un progetto tecnico e societario con un'identità chiara. Certo, ci sarebbe bisogno di tempo, di pazienza e
di un pizzico di fortuna. Ma il
tempo è disperatamente poco se si vuole ottenere almeno l'obiettivo Champions, la
pazienza non è una virtù delle
curve e la fortuna (almeno a
giudicare dalla partita col Parma) non abbonda. Tuttavia le
crisi possono tramutarsi in
opportunità se sviluppano la
voglia di lottare e aguzzano
l'ingegno. Certo, di ingegno
ce ne vorrà parecchio già sul
mercato di gennaio visto che,
in tempi di fair play finanziario, i soldi disponibili sono assai pochi rispetto all'era Lippi. Quello che farà la differenza sarà lo spirito di gruppo. La
trasferta di Napoli non è l'ultima spiaggia. Tutti, dai tifosi ai
giocatori — soprattutto bandiere della squadra come Del
Piero e Buffon — sono chiamati a dare una mano ad Agnelli,
Marotta e Del Neri. E a crederci come ci crede lei, caro lettore.
Cara Gazza ti parlo di questo
nuovo progetto targato Juve. Tanto per iniziare faccio
i complimenti alla società
per aver scelto un allenatore
con la giusta esperienza e un
dirigente che di calcio ne capisce, detto questo è doveroso parlare di come dopo una
sconfitta tutti ci diano già
per finiti quando non è così.
La Juve sta iniziando un progetto e ha bisogno di tempo
(l'unica vera cosa che alla Juve di oggi manca veramente). Ricordo con simpatia
che quando nel 1994 un signor nessuno chiamato Lippi venne alla Juve e aprì un
progetto serio, fu ricompensato subito con lo scudetto e
da lì iniziò una serie incredibile di vittorie. Caro Gigi a te
non chiediamo di vincere
ma almeno di riaccendere in
noi la voglia di lottare e di
credere.
P.s. continua così
Alessandro Ferri, Torino
INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano
Fax 02.62.82.79.17. Email: [email protected]
Sono la moglie di un giocatore
di Seconda divisione. Mi
chiedo come mai nessun
giornale sportivo si occupi
della disperata condizione dei
giocatori di questa categoria,
che da mesi e mesi non
percepiscono gli stipendi
(irrisori tra l'altro) da società
di calcio ormai sull'orlo del
fallimento. Siamo famiglie di
cui nessuno si occupa,
famiglie con figli e mutui da
pagare che purtroppo sono
sull'orlo del lastrico. Famiglie
che hanno già fallimenti di
società alle spalle e che quindi
hanno già perso soldi che la
Lega Pro purtroppo dopo 2
anni non riesce ancora a
rimborsarci. Mi chiedo: allora
a cosa servono le fidejussioni
se poi questi soldi non
vengono restituiti ai giocatori?
Sicuramente nessuno si
occupa di giocatori di serie C,
ma in quanto persone
dovrebbero avere almeno gli
stessi diritti di un lavoratore
qualsiasi. La Lega continua ad
accettare presidenti che hanno
alle spalle già diversi
fallimenti, senza un minimo di
garanzia. Abbiamo passato un
Natale senza uno straccio di
stipendio (stipendi che se sei
fortunato ammontano a 2000
euro mensili), stipendi che
certamente non vengono
percepiti tutti i mesi, stipendi
che forse perderai
completamente perché la Lega
non si occupa affatto dei suoi
tesserati. Perché continuare
ad accettare in Lega Pro
squadre che non possono
permettersi di pagare
nemmeno la prima mensilità?
Se fosse facile trovare un
qualsiasi altro lavoro,
saremmo ben lieti di scappare
da questo malato, falso
mondo del calcio.
Simona Galante
moglie di un invisibile
Risponde Ruggiero Palombo
Testimonianza cruda e tema
complesso. Come già avviene
per la Serie B, quelli della Lega
Pro sono campionati «assistiti».
Cosa si intende con questo
aggettivo? Che producono in
termini economici assai meno di
quello che costano. Mediamente
un campionato di Prima
divisione costa ad ogni società
non meno di un milione e mezzo
di euro e uno di Seconda non
meno della metà, mentre le
entrate, tra annessi e connessi,
non raggiungono che in casi
rarissimi il mezzo milione di
euro. Il presidente della Lega
Pro Mario Macalli preme per
l’immediato blocco dei
ripescaggi: se le attuali 85
società diventassero al più
presto non più di 60, già
sarebbe un passo avanti. Ma il
nodo, come è sottolineato
anche dagli interrogativi pieni di
accorato buon senso posti dalla
signora Galante, risiede altrove,
al momento dell’iscrizione al
campionato di competenza.
Oggi basta una fidejussione di
400.000 euro per la Prima
divisione e di 200.000 per la
Seconda (fino all’estate 2009
erano sufficienti 100.000 euro)
e la prova contabile di stipendi e
Irpef pagati fino all’aprile della
stagione precedente per
Domani
Il Sole oggi
In Europa
Milano
Sole
0
Aosta
2
2
4
Trieste
Milano
3
4
7
0
Londra
Berlino
8
Neve
Firenze
Perugia
7 13
6 16
3
Tramonta
8.02
16.59
Sorge
Tramonta
7.37
16.58
Milano
Roma
Sorge
Tramonta
8.01
17.00
Sorge
Tramonta
7.37
17.00
La luna
8
Madrid
Istanbul
Nuova
Ultimo
quarto
Roma
Lisbona
L’Aquila
Nebbia
Sorge
Parigi
Ancona
9 14
Roma
Il Sole domani
Mosca
Bologna
8
Genova
Temporali
Stoccolma
7 11
Venezia
7
Torino
Pioggia
Te
Oslo
Trento
Nuvoloso
Coperto
A causa di uno spiacevole
errore tecnico, sulla Gazzetta
di ieri, sabato 8 gennaio, era
riportata l’indicazione del
prezzo a e 1,5. In assenza del
supplemento settimanale
SportWeek, il giornale invece
costava e 1. Chiediamo scusa
ai lettori.
www.meteo.it
Oggi
1
La Gazzetta
e il prezzo
sbagliato
a cura del Centro Epson Meteo
LEGENDA
Rovesci
vedersi automaticamente
iscritti. Che poi un presidente
non abbia a quel punto più
nemmeno i soldi per pagare il
primo mese di stipendi, son
conti che si faranno dopo, tra
una messa in mora e un
fallimento (nella foto una
protesta dei giocatori del
Catanzaro, Seconda Divisione in
crisi da tempo. E’ chiaro che si
tratta di un sistema malato e
sbagliato. Dovrebbe
partecipare solo chi può
dimostrare di poter coprire le
spese dell’intero campionato, a
cominciare dal monte-ingaggi.
Altrimenti, meglio accomodarsi
fuori, a costo di vedere
dimezzate anche quelle 60
ipotetiche società. Abete,
Macalli e Campana a parole si
dichiarano tutti d’accordo sulla
necessità di garantire la
certezza di quei 2000 euro di
stipendio al mese (ma saranno
poi davvero tali? L’Aic dice di sì,
la Lega Pro ne dubita): ebbene,
si diano una mossa. Le tante
«mogli invisibili» della vecchia
serie C lo pretendono.
Atene
26 Gennaio
3 Febbraio
Primo
quarto
Piena
12 Gennaio
19 Gennaio
4 15
ROMA
VENTI:
8 17
Deboli
Moderati
Campobasso
Bari
8 13
Dopodomani
4 18
Napoli
Potenza
6 17
8 15
Forti
Molto forti
Cagliari
Catanzaro
10 18
Le temperature
ieri in Italia
Alghero
Ancona
Aosta
Bari
Bologna
Cagliari
min
max
12
5
1
4
0
6
17
8
6
17
5
18
Campobasso
Catania
Firenze
Genova
L’Aquila
Milano
Napoli
Palermo
min
max
8
7
10
7
1
2
5
10
11
21
15
14
15
3
18
19
Perugia
Potenza
Reggio Calabria
Roma
Torino
Trento
Trieste
Venezia
min
max
7
7
9
8
1
0
6
2
14
14
16
17
3
2
9
6
8 15
MARI:
Reggio Calabria
Palermo
Calmi
11 18
11 20
Catania
Mossi
8 22
Agitati
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ISSN 1120-5067
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La tiratura di sabato 8 gennaio
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14 mesi Milan, Fiorentina, Brescia e Genoa e 8,99 - con
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Il Grande Troisi N. 7 e 11,99 - con SuperGulp N. 6 e 11,99 con Le Grandi Storie dell’Auto N. 5 e 10,99 - con Elio e Le
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PROMOZIONI
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prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 10,50; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00;
Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20/Kr. 80; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD
3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,00.
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
39
R
TV E RADIO
I FILM DI STASERA
Amore senza...
L’eletto
People I know
Le Crociate
La casa sul lago...
La mia vita è...
sDi M. Campbell, con C. Owen.
sDi G. Nicloux, con M. Bellucci
sDi D. Algrant, con A. Pacino
sDi R. Scott, con O. Bloom (Usa,
sDi A. Agresti, con S. Bullock
sDi G. Chadha, con G. Groome
(Usa, 2003) La vita di una ricca
americana viene sconvolta dall’incontro con un medico ribelle
(Fra, 2006) Laura andrà fino in
Mongolia per ritrovare il figlio
adottivo che è stato rapito...
(Usa, 2002) Un addetto alle pubbliche relazioni di New York in
declino è testimone di un delitto
2005) Francia 1184: Balian scopre di essere figlio di un cavaliere e così parte per Gerusalemme
(Usa, 2005) Alex e Cate riescono a comunicare attraverso una
misteriosa cassetta delle lettere
(Usa, 2008) Una ragazzina di
14 anni scrive in un diario tutti i
segreti e anche le prime cotte
DRAMMATICO La7, alle 21.30
THRILLER Rai 4, alle 21.10
DRAMMATICO Rai Movie, alle 21
STORICO Iris, alle 21
DRAMMATICO Cinema Emotion, alle 21
COMMEDIA Sky Cinema Family, alle 21
RADIO
IN CHIARO
RAIUNO
RAIDUE
TG1 - L.I.S.
MAGICA ITALIA
LINEA VERDE
SANTA MESSA
LINEA VERDE
TELEGIORNALE - TG1
DOMENICA IN L' ARENA
DOMENICA IN - AMORI
DOMENICA IN...ONDA
TG1
L' EREDITÀ
TELEGIORNALE
SOLITI IGNOTI
ROSSELLA
Fiction
23.30 SPECIALE TG1
0.35 TG1 - NOTTE
1.00 APPLAUSI
1.25 TG1 - NOTTE
2.15 SETTE NOTE
7.00
8.55
10.40
11.30
7.00
9.35
10.00
10.55
12.20
13.30
14.00
15.50
16.15
16.30
18.50
20.00
20.40
21.30
13.00
13.45
17.05
18.05
19.05
19.35
20.30
21.00
22.35
1.20
2.35
3.35
CARTONI ANIMATI
TELEFILM
A COME AVVENTURA
MEZZOGIORNO
IN FAMIGLIA
TG2 GIORNO - MOTORI
QUELLI CHE
IL CALCIO E...
STADIO SPRINT
RAI SPORT 90° MINUTO
STRACULT PILLOLE
IL PUMA
TG2 -20.30
CASTLE
Telefilm
RAI SPORT - TG2
PROTESTANTESIMO
E.R. MEDICI
IN PRIMA LINEA
SECONDO CANALE
RAITRE
7.35
11.00
12.00
12.25
12.55
13.25
14.00
15.05
18.00
19.00
20.00
20.10
21.30
23.20
23.35
0.35
1.45
TELEFILM
TGR ESTOVEST
TG3 - RAI SPORT
TELECAMERE
RACCONTI DI VITA
PASSEPARTOUT
TG REGIONE - TG3
ALLE FALDE
DEL KILIMANGIARO
PER UN PUGNO DI LIBRI
TG3 - TG REGIONE
BLOB
CHE TEMPO CHE FA
ELISIR
Attualità
TG3 - TG REGIONE
L'ALMANACCO
DEL GENE GNOCCO
TG3 - TELECAMERE
FUORI ORARIO
CANALE 5
6.00
8.00
8.50
10.00
12.40
13.00
13.40
14.00
18.50
20.00
20.40
21.30
0.45
1.45
2.25
3.10
5.00
PRIMA PAGINA
TG5 - MATTINA
LE FRONTIERE
DELLO SPIRITO
AL DI L 0064EL LAGO
GRANDE FRATELLO
TG5
GRANDE FRATELLO
IL TEMPO DELLE MELE
CHI VUOL ESSERE
MILIONARIO
TG5
STRISCIA LA DOMENICA
STASERA CHE SERA!
Varietà
TERRA
TG5 - NOTTE
NATI IERI
TG5 - NOTTE
GRANDE FRATELLO
ITALIA 1
RETE 4
7.00 CARTONI ANIMATI
10.25 TEEN TITANS
10.45 SCOOBY - DOO AND
THE GOBLIN KING
12.25 STUDIO APERTO
13.00 GUIDA AL CAMPIONATO
14.00 ROBIN HOOD LA LEGGENDA
16.10 MOWGLI - IL LIBRO
DELLA GIUNGLA
18.30 STUDIO APERTO
19.00 MR BEAN
19.35 THE MEDALLION
21.25 WILD - OLTRENATURA
Documenti
0.30 SATURDAY NIGHT LIVE
1.50 GUNMEN DOPPIA AZIONE
3.40 DEXTER
4.35 BLACK DONNELLYS
7.00
9.25
10.00
11.00
11.30
12.00
13.20
13.55
14.50
16.50
18.55
19.35
21.30
23.20
1.25
1.50
3.50
5.00
TELEFILM
EMILIA ROMAGNA
S. MESSA
PIANETA MARE
TG4 - TELEGIORNALE
MELAVERDE
PIANETA MARE
DONNAVVENTURA
I DUE VIGILI
HUDSON HAWK IL MAGO DEL FURTO
TG4 - TELEGIORNALE
IL RITORNO DI COLOMBO
IL COMANDANTE
FLORENT Telefilm
CONTRO CAMPO
TG4 NIGHT NEWS
MORTI DI SALUTE
L'ULTIMO AGGUATO
IERI E OGGI IN TV
FILM SUL
DIGITALE TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE
PREMIUM
IN DIRETTA
15.05 LA PRIMA
COSA BELLA
PREMIUM CINEMA
16.05 BANDITS
STEEL
17.15 IL TEMPO
DEI CANI PAZZI
PREMIUM CINEMA
18.10 CATWOMAN
STEEL
18.55 300
PREMIUM CINEMA
21.00 LUCIGNOLO
PREMIUM CINEMA
21.00 SPRING BREAKDOWN
MYA
22.45 IO & MARILYN
PREMIUM CINEMA
22.45 HARRY POTTER
E IL PRINCIPE
MEZZOSANGUE
JOI
22.45 BIG FAT LIAR
STEEL
CALCIO
12.30 SAMPDORIA - ROMA
Serie A. Sky Sport 1,
Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1,
Dahlia Sport e MP Calcio
14.30 LUMEZZANE SALERNITANA
Lega Pro. Prima Divisione.
Girone A. Conto TV 1
15.00 LAZIO - LECCE
11.45 SCAVOLINI SIVIGLIA
PESARO - AIR AVELLINO
Serie A. Sky Sport 3, Sky Calcio 1,
Dahlia 1 Calcio e MP Calcio 2
16.00 LIOMATIC UMBERTIDE ERG PRIOLO
15.00 MILAN - UDINESE
15.00 PARMA - CAGLIARI
Coppa Asia. Eurosport 2
FA Cup. Terzo turno.
Sky Sport 3, Sky SuperCalcio
e Sky Calcio 10
15.00 BARI - BOLOGNA
Serie A. Sky Calcio 2,
Dahlia Sport e MP Calcio 1
15.00 CESENA - GENOA
Serie A. Sky Calcio 8,
Dahlia 5 Calcio e MP Calcio 5
15.00 CHIEVO - PALERMO
Serie A. Sky Calcio 4,
Dahlia 3 Calcio e MP Calcio 4
15.00 FIORENTINA - BRESCIA
OROSCOPO
Serie A1 femminile. Rai Sport 1
17.00 AGET IMOLA FASTWEB CASALE
15.30 GIAPPONE - GIORDANIA
MONFERRATO
FA Cup. Terzo turno. Sky Calcio 10
15.00 CATANIA - INTER
Serie A maschile. Sky Sport 2
Serie A.
Sky Calcio 5 e Dahlia 2 Calcio
14.30 MANCHESTER UNITED - 17.00 LEICESTER CITY MANCHESTER CITY
LIVERPOOL
Serie A.
Sky Calcio 7 e MP Calcio 6
BASKET
Serie A. Sky Calcio 3,
Dahlia 4 Calcio e MP Calcio 3
18.30 ARABIA SAUDITA SIRIA
Coppa Asia. Eurosport 2
19.00 REAL MADRID VILLARREAL
Liga. Sky Sport 3,
Sky SuperCalcio e Sky Calcio 9
20.45 NAPOLI - JUVENTUS
Serie A. Sky Sport 1,
Sky Calcio 1 e MP Calcio
21.00 LEVANTE - VALENCIA
Serie A.
Sky Calcio 6 e MP Calcio
Lega Due maschile. Sportitalia 2
18.15 CANADIAN
SOLAR BOLOGNA LOTTOMATICA ROMA
Serie A maschile. Sky Sport 2
20.30 SIGMA BARCELLONA UMANA VENEZIA
Lega Due maschile. Rai Sport 1
3.00
PORTLAND TRAIL
BLAZERS - MIAMI HEAT
NBA. Sportitalia 2
BIATHLON
15.30 COPPA DEL MONDO
Partenza in linea maschile.
Da Oberhof, Germania. Eurosport
18.15 COPPA DEL MONDO
Liga. Sky Sport 3,
Sky SuperCalcio e Sky Calcio 2
BILIARDO
16.15 MASTERSIT CITY
Da Londra. Eurosport
21.15 MASTERSIT CITY
Da Londra. Eurosport
CICLOCROSS
12.00 CAMPIONATI ITALIANI
Da Roma. Rai Sport 2
COMBINATA NORDICA
10.00 COPPA DEL MONDO
HS 134. Da Schonach, Germania.
Eurosport
FOOTBALL
19.00 KANSAS CITY CHIEFS BALTIMORE RAVENS
Playoff NFL.
Dahlia Sport e ESPN America
22.30 PHILADELPHIA
EAGLES GREEN BAY PACKERS
Playoff NFL.
Dahlia Sport e ESPN America
3.00
Partenza in linea femminile.
Da Oberhof, Germania. Eurosport
BOSTON COLLEGE NEVADA
NCAA. Kraft Fights Hunger Bowl.
ESPN America
FRECCETTE
19.00 MONDIALE
LA 7
7.00
7.30
9.55
10.40
12.30
13.30
13.55
16.00
17.00
19.00
20.00
20.30
21.30
23.55
0.10
2.15
11.30 AFRICA OPEN
Pga European Tour.
Sky Sport Extra
PALLANUOTO
18.00 BUDVA - PRO RECCO
10.30 COPPA DEL MONDO
1ª manche Slalom maschile.
Da Adelboden, Svizzera. Rai Sport 1
11.30 COPPA DEL MONDO
Super G femminile.
Da Zauchensee, Austria.
Eurosport e Rai Sport 1
Music & Sports
Alle 14, la domenica sportiva
è insieme a Stefano Bragatto
(nella foto) e Gabriella Mancini, con ospiti e collegamenti
Tour de Ski. 9 km tecnica libera
femminile. Dalla Val di Fiemme.
Eurosport e Rai Sport 1
14.30 COPPA DEL MONDO
Tour de Ski. 9 km tecnica libera
maschile. Dalla Val di Fiemme.
Eurosport 2 e Rai Sport 1
SNOWBOARD
17.00 COPPA DEL MONDO
Slalom. Da Bad Gastein, Austria.
Eurosport 2
13.45 COPPA DEL MONDO
SCI ALPINO
Radio Monte Carlo
12.45 COPPA DEL MONDO
SALTO CON GLI SCI
HS 205. Da Harrachov,
Repubblica Ceca. Eurosport
Oggi alle 14 su Radio 105, si
parla di sport: tra gli ospiti di
Fabiana, Vincenzo Nibali e Dino Meneghin (nella foto)
SCI DI FONDO
RALLY
7ª Tappa. Eurosport
105 Sport
2ª manche Slalom maschile.
Da Adelboden, Svizzera.
Eurosport 2 e e Rai Sport 1
Eurolega maschile. Sportitalia 2
20.45 DAKAR
OMNIBUS
TG LA7
M.O.D.A.
TOTÒ DI NOTTE
CUOCHI E FIAMME
TG LA7
DIANE UNO SBIRRO
IN FAMIGLIA
CUORE D’AFRICA
LOCH NESS
CHEF PER UN GIORNO
TG LA7
IN ONDA
AMORE SENZA
CONFINI Film
TG LA 7
DETENUTO
IN ATTESA DI GIUDIZIO
IL MONDO
DEI MIRACOLI
13.30 COPPA DEL MONDO
Finale. Dall’Inghilterra. Eurosport
GOLF
Radio 105
TENNIS
12.30 ATP CHENNAI
Virgin Radio
Music History
Oggi Paola Maugeri ci parla
dei Depeche Mode (nella foto,
il leader Dave Gahan), e della
loro hit Walking In My Shoes
Finale. SuperTennis
VOLLEY
11.30 PINETO - GELA
Serie A2 maschile. Sportitalia 2
18.00 ACQUA PARADISO
MONZA BRIANZA CASA MODENA
Serie A1 maschile. Rai Sport 1
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Ariete 6
Toro 7+
Gemelli 5,5
Cancro 7,5
Leone 5,5
Vergine 5,5
Occorre selezionare.
Impegni, inviti,
progetti. Perché
troppa carne al fuoco
non si cuoce. La carne
però arde, intimally e
clandestinally…
Un bel senso di
complicità caratterizza
il lavoro, le amicizie,
il rapporto con chi
amate. La fortuna
occhieggia, voi siete
meno sfigolagnosi.
Marò, avete un umore
che trasmette gioia
come il funerale di Ciu
En Lai. Ripigliatevi, non
addentate, evitate gli
azzardi. Anche
economici.
IL MIGLIORE
Si parte con gioia,
oggi. Ma, pure
restando dove siete,
la domenica sarà OK
per lavoro, amore,
sport. Ed esigenze
sudombelicali. Uau…
Si scatenano temporali
su amore e rapporti. E
voi diventate simpatici
come una prostatite.
Non cedete all’impulso,
controllatevi, fornicate.
Confrontarvi con gli
altri sarà utile. Ma
senza lanciarvi
alabarde e tegami,
bensì dialogando. Non
è una domenicona,
comunque.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
Bilancia 7-
Scorpione 7+
Sagittario 5,5
Gli impegni domenicali
vengono espletati con
rigore e puntiglio. E lo
shopping propone
occasioni super. Sport
vincente, ormoni
magnum.
Creatività ed estro e
vigore fisico vi
consentono la vittoria
su ogni campo. Siete
pure fantasiosamente
suini, cosa che verrà
muy apprezzata.
Non è giornata, meglio
dirlo subito. Perché
impicci e rogne
s’accavallano, l’umore
non vi sostiene e la
gente rompe. Non
reagite da matti.
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Capricorno 7+
LIONEL MESSI
Acquario 7
Pesci 7+
Potete chiedere e
ottenere molto. In fatto
di soldi, di lavoro e
pure d’amore. Perché
la vostra favella
incanta. E il
sudombelico di più.
Il trequartista
argentino del
Barcellona è nato
a Santa Fe il 24
giugno 1987 (Cancro)
C’è più serenità. E ciò
che avete seminato
comincia a prendere
un’ottima forma. Il
vigore aumenta, ormoni
e papille s’associano,
voi cuccate.
Luna nel vostro segno,
responsabile di
trovate magiche. E utili
pure al lavoro.
Temperatura amorosa
bassa, ma quella suina
è muy elevata.
40
R
DOMENICA 9 GENNAIO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA