Comunicato Stampa

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Nuovo studio Deloitte sui filtri di protezione per i bambini
nella navigazione in Rete e sulle tecniche di controllo
Milano, 19 Febbraio 2008 - Deloitte presenta i risultati del secondo studio Europeo sulle soluzioni
di filtraggio di contenuti illegali e potenzialmente nocivi nei confronti dei bambini, realizzato per
conto della Commissione Europea nell’ambito del “Safer Internet Plus Programme” (SIP). La
ricerca ha coinvolto più di cento genitori ed insegnanti in dieci Paesi europei ed esaminatori esperti
che hanno testato trenta fra i più diffusi mezzi di filtering .
I risultati dello studio sono stati confrontati con quelli del 2006 per evidenziare l’evoluzione di
questi strumenti e del settore in generale.
Metà dei 23 filtri già controllati nel 2006 hanno dimostrato nell’anno successivo di aver aumentato
la loro capacità di filtraggio dei contenuti non pornografici. Otto produttori hanno ottenuto risultati
inferiori rispetto al 2006 relativamente al contenuto sessuale, in parte perché i test della nuova
ricerca includevano contenuti generati direttamente dall’utente (Web 2.0), più difficili da filtrare.
Sette produttori hanno risolto i problemi di sicurezza che Deloitte aveva evidenziato nella
precedente rilevazione e tre produttori hanno aumentato il loro supporto linguistico per gli idiomi
europei.
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Legenda grafico:
Evoluzione dei risultati dal 2006 al 2007
In giallo: peggiori rispetto al 2006
In blu: migliori rispetto al 2006
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Per quanti riguarda i bambini al di sotto dei 10 anni, il Comitato Guida dello studio SIP (Safer
Internet plus Programme) dà in linea di massima per scontato che un filtro possa bloccare troppi
contenuti nel caso debba garantire il filtraggio della maggior parte dei contenuti potenzialmente
dannosi.
Per bambini di età superiore a 10 anni, si tende a preferire un filtro più accurato, anche se ciò può
introdurre il rischio di non filtrare parte dei contenuti per non bloccare alcuni siti interessanti.
Fabio Pennati, Director di Deloitte, spiega: “Questo studio prova che la tecnologia per la protezione
da contenuti nocivi sta maturando e che in futuro potrà soddisfare in maniera più efficace le
aspettative degli educatori di tutta Europa. Tuttavia, occorre lavorare ancora molto per cambiare la
diffusa opinione che “il filtro non funzioni”.
Per i trenta prodotti considerati, lo studio comparativo 2007 dimostra che:
- per i bambini di età compresa fra 6-10 anni, un prodotto è di livello “ottimo” e altri sei di livello
“buono”;
- per gli adolescenti fra gli 11-16 anni, nessun filtro è stato giudicato “ottimo” e nemmeno “buono”.
Limitando i test alla protezione dei soli contenuti pornografici, tre prodotti sono stati giudicati di
livello “ottimo” e otto “buono”.
I punteggi di molti pacchetti stand-alone, in merito alla facilità d’uso, si sono rivelati inferiori
rispetto al 2006: per questo, gli utenti si aspettano soluzioni di filtraggio “plug-and-play”, preinstallate o incluse nel pacchetto ISP - Internet Service Provider. Infatti, per quanto riguarda la
facilità di installazione e procedura di aggiornamento, i filtri che nel test Deloitte sono stati meglio
giudicati sono quelli offerti come servizio (AOL) o come opzione al momento di installare un
sistema operativo (Microsoft Vista).
“I contenuti generati direttamente dagli user (Web 2.0), come, ad esempio quelli derivanti
dall’accesso a siti di condivisione video o foto, cambiano continuamente; soluzioni classiche di
‘black lists’ e ‘white lists’ rischiano quindi di essere generalmente inefficaci. Per gestire questo tipo
di contenuti, ci si aspetta che la comunità Internet si impegni a indicare l’eventuale presenza di certi
tipi di contenuto, piuttosto che affidarsi unicamente al fornitore del pacchetto di filtraggio”, dichiara
Fabio Pennati.
Per ricevere copia dello studio integrale contatta Barbara Lisei ([email protected])
Metodologia
Nel secondo anno di questo progetto triennale, Deloitte ha nuovamente condotto il SIP benchmark
test (studio comparativo) attraverso uno studio comprensivo di tools e software di filtraggio (blocco
contenuti). Questo studio ha l’obiettivo di analizzare l’efficacia di queste soluzioni tecniche
destinate a proteggere i bambini di età compresa fra 6 e 16 anni da contenuti nocivi presenti su
Internet.
Lo scopo è quello di fornire a esperti, produttori e distributori una valutazione obiettiva e
indipendente sui software e servizi di filtraggio.
Lo studio ha una duplice valenza: da una parte, Deloitte analizza se le soluzioni di filtraggio
proteggono i bambini da contenuti dannosi senza bloccare l’accesso, per esempio, a materiale
educativo; dall’altra, viene considerato come genitori e insegnanti possono installare e
personalizzare queste soluzioni, nel rispetto della legge europea sulla privacy dei minori.
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Lo studio ha coinvolto circa 150 fra genitori e insegnanti provenienti da diversi Paesi europei. In
aggiunta, è stato creato un laboratorio internet per condurre un test approfondito su 30 pacchetti
software.
I test saranno ripetuti anche nel 2008. I coordinatori del progetto stanno attualmente coinvolgendo
partecipanti da tutta Europa. Il sito web e gli strumenti di filtraggio sono disponibili in diverse
lingue: olandese, tedesco, inglese, spagnolo, francese, italiano, ungherese, polacco e svedese.
Per maggiori informazioni:
Deloitte
Barbara Lisei
Uff. Stampa Deloitte
+39 02 83326 268
[email protected]
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Tel.02-89011300
[email protected]
Irene Longhin
([email protected])
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