Country_Risk_Israele_2014 Fonte

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Country_Risk_Israele_2014 Fonte
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12/02/15 14:26
ISRAELE
Capitale
Popolazione (milioni)
19/100
26/100
34/100
7,87
PIL nominale (miliardi USD
PPP)
274,50
Mancato pagamento
Esproprio e violazioni
Mancato pagamento
controparte sovrana
contrattuali
controparte bancaria
PIL pro capite (USD, PPP)
34.876
Condizioni di assicurabilità
Rischio sovrano
62/100
39/100
10/100
apertura senza condizioni
Rischio privato
apertura senza condizioni
Rischio bancario
apertura senza condizioni
Rischio guerra e
disordini civili
Mancato pagamento Trasferimento capitali e
controparte corporate
convertibilità
Categoria Ocse
NC *
Contesto Politico
Le elezioni parlamentari di gennaio 2013 hanno confermato come primo ministro Benjamin Netanyahu, al
suo terzo mandato. L’esito delle elezioni ha visto ridursi la presenza dei due partiti che lo sostengono, il
suo Likud e il Yisrael Beitenu, che hanno ottenuto 31 dei 120 seggi dello Knesset, rispetto ai precedenti
42. Il parlamento risulta ora diviso a metà tra partiti di centro-destra e di centro-sinistra, composizione che
renderà più difficile per il governo l’implementazione delle riforme (incluse quelle fiscali). Sul fronte
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internazionale permangono le tensioni con l’Iran e i Territori Palestinesi.
Contesto Economico
La crescita economica ha segnato un rallentamento rispetto ai tassi registrati nel biennio 2010-11, quando
raggiunse tassi di crescita superiori al 4%. L’inflazione resta sotto controllo e a livelli contenuti. Le ampie
riserve valutarie sono sostenute dall’avanzo di transazioni correnti. I servizi e il commercio rappresentano
il motore dell’economia, partecipando alla formazione di circa il 78% del PIL. L’ampia esposizione alla
domanda europea e statunitense resta una possibile criticità.
Contesto Finanziario
Il sistema bancario, composto da 15 istituti locali e da 5 filiali di banche estere, è caratterizzato da
un’elevata concentrazione (le prime cinque banche detengono circa il 95% degli assets). Le banche sono
profittevoli e poco esposte ai mercati internazionali. Possibile criticità del settore è rappresentata
dall’elevata concentrazione dei portafogli bancari (i prestiti immobiliari costituiscono il 40% del totale,
sebbene storicamente non si registrino perdite rilevanti derivanti dai mutui).
Contesto Operativo
L’instabilità regionale è l’unica criticità che potrebbe comportare un deterioramento del business climate e
dello stato della sicurezza. Il quadro normativo è comunque favorevole agli investimenti esteri e presenta
poche restrizioni (con l’eccezione del settore della difesa). L’apparato infrastrutturale è adeguato e in
continuo miglioramento.
RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES
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RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E
INTERSCAMBIO
Bilancia dei pagamenti
Il saldo delle transazioni correnti è in ripresa dopo il trend discendente registrato fino al 2012 a causa
della domanda stagnante di Europa e USA. High-tech e servizi costituiscono la quota maggiore delle
esportazioni israeliane. Lo sfruttamento dei giacimenti di gas off-shore recentemente scoperti è alla base
delle previsioni di forte crescita dell’avanzo di partite correnti derivante da una minore dipendenza
energetica estera.
Settori di opportunità
I settori industriali caratterizzati da elevata intensità tecnologica sono tra i più favorevoli, in particolare lo
sviluppo di tecnologie per la difesa, l’elettronica, la biotecnologia e la nanotecnologia. Sono vantaggiose
anche le opportunità presentate dai servizi finanziari e commerciali. Inoltre Israele è uno dei principali
centri mondiali per il taglio e il commercio di diamanti.
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Commercio e presenza italiana.
Il saldo commerciale italiano con Israele è strutturalmente positivo. Nel 2013 le esportazioni italiane hanno
totalizzato un valore di EUR 2,15 miliardi, in aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Da un punto di
vista merceologico l’export italiano nel paese è ampiamente diversificato tra i vari settori. Dal lato delle
importazioni, nel 2013 l’Italia ha acquistato merci israeliane per un valore pari a EUR 945 milioni, in
riduzione del 2,3% dal 2012. I beni di importazione di maggior rilevanza sono prodotti chimici, prodotti
petroliferi raffinati e tecnologia.
Banche preselezionate per l'operatività online
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Bank Hapoalim BM
Bank Leumi Le Israel BM
Israel Discount Bank Limited
Mizrahi Tefahot Bank Ltd
The First International Bank of Israel Ltd
Union Bank of Israel Ltd
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