L`immagine non è tutto - 1 Premessa

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L`immagine non è tutto - 1 Premessa
L’immagine non è tutto
Viviamo in un mondo dominato dall’immagine, dal sembrare invece che dall’essere (e la crisi in cui ci
troviamo a vivere oggi ne è una manifestazione) e ciò si riflette spesso anche nel lavoro delle aziende in cui
è molto più usuale investire in immagine = mostrare che in immagine = essere + mostrare.
Incontriamo spesso cataloghi bellissimi, sempre più simili a enciclopedie, fantastici stand alle fiere, siti
Internet con film a effetti speciali: ma siamo sicuri che almeno lo stesso livello di investimento sia dedicato
alla ricerca dell’efficienza verso mercato ? Non è sempre così.
Google, lo strepitoso motore di ricerca, lancia un messaggio che va in direzione esattamente contraria: la
principale caratteristica del motore di ricerca più famoso al mondo (sono ben pochi quelli che non lo hanno
usato almeno una volta e ne hanno percepito gli enormi vantaggi: oggi, a esempio, ogni studente viene
invitato a fare le proprie ricerche con Google), oltre alla velocità di reperimento delle informazioni, è
l’essenzialità della sua interfaccia: pochi fronzoli, nessuna immagine, una struttura ben definita e
schematica, diremmo democratica perché mette tutti allo stesso livello. Ma che piace tanto alla gente che
con esso individua in pochi secondi ciò di cui ha bisogno, o, quanto meno, ci si avvicina di molto. Nessun
logo, nessuna immagine, l’essenzialità alla massima potenza, ma funziona !
Ciò non vuole dire che l’uomo non debba circondarsi di bellezza ma solo che questa sia opportunamente
bilanciata col giusto livello di efficienza e concretezza che il mercato richiede. L’immagine, quindi, non più
come sola esteriorità ma unione di 2 anime.
In sintesi, per il mondo di oggi significa rapportarsi al meglio coi propri clienti, col proprio mercato, fornendo
loro strumenti veloci ed efficaci per migliorare il proprio lavoro di ogni giorno.
Un esempio basta a chiarire il concetto: intervistando molti progettisti e distributori è emersa una realtà a
pochi conosciuta: la ricerca dei prodotti, il reperimento delle informazioni è ancora oggi effettuato attraverso
cataloghi cartacei e ciò nella stragrande maggioranza dei casi. Sembra incredibile ma Internet non ha ancora
scalfito la vecchia e cara carta e, quindi, i notevoli investimenti su Internet delle aziende sembrano non aver
sortito effetto.
Ma perché tutto ciò ? Perché molti dei siti oggi a disposizione non sono che la trasposizione del catalogo
cartaceo in Internet, spesso poi appesantiti da filmati introduttivi e funzionalità poco elastiche e flessibili per
il reperimento delle informazioni dei prodotti. Se è indispensabile utilizzare Internet, come sembra, non
possiamo pensarlo con la stessa filosofia ‘cartacea’ che ha retto il mondo fino a oggi, ma attraverso un
approccio nuovo che dia veramente un valore aggiunto al lavoro di ogni realtà coinvolta, sfruttando le
enormi potenzialità che questo strumento ci offre.
Sarà sempre più difficile per un’azienda del nostro settore vendere i propri prodotti senza tener conto delle
norme internazionali che ogni giorno si ampliano e che, passo dopo passo, valutano i prodotti non più solo
per il loro aspetto estetico ma anche e soprattutto per le caratteristiche di efficienza, di risparmio energetico,
di ciclo di vita, di impatto ambientale ….. Ma tutto ciò prevede la gestione di una mole di dati sempre più
ampia, che unita alle necessità sempre più raffinate portano spesso chi deve progettare, chi deve scegliere
un prodotto, all’impossibilità di applicare lo stile Google nel proprio lavoro.
L’obiettivo di OxyTech, sintesi dell’esperienza di oltre 20 anni di lavoro a contatto con tutte le realtà del
settore, è quello di ricercare soluzioni per migliorare l’efficienza di tutte le realtà coinvolte nella progettazione
illuminotecnica, dalle aziende alle diverse realtà del mercato.
Mostreremo nelle prossime edizioni l’impegno che OxyTech profonde ogni giorno per lo sviluppo di sistemi
informatici che siano la risposta alle esigenze sempre più evidenti del mercato. In poche parole parleremo di
Progetto LITESTAR.