Movimento Nazionale Docenti Scuola dell`Infanzia

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Movimento Nazionale Docenti Scuola dell`Infanzia
Movimento Nazionale Docenti
Scuola dell’Infanzia
Il 26 febbraio 2016, dopo tanta attesa, è uscito il bando di concorso che porterà in
cattedra 63.712 docenti. Per qualcuno certamente sarà l’inizio di un percorso per il
raggiungimento dell’agognato ruolo, invece per gli iscritti a pieno titolo nelle GM
2012 infanzia, rappresenta la fine di un sogno.
Sin dal 24 di agosto del 2015, giorno in cui ho dato vita al Movimento Nazionale
Docenti Scuola dell’Infanzia, ho creduto e sperato che le cose per 1720 docenti
potessero cambiare. Abbiamo cominciato tutti insieme la nostra lunga marcia verso
il ruolo. Tante persone hanno creduto in me, perché ho sempre rassicurato tutti
dicendo che lo Stato non ci avrebbe mai abbandonati e che certamente ci avrebbe
tutelati.
In principio noi docenti della scuola dell’infanzia e, in particolar modo, quelli della
GM 2012, eravamo invisibili, quasi dimenticati, o, come più volte affermato “figli di
un dio minore”. Tutti i nostri colleghi delle altre classi di concorso, grazie alla Buona
Scuola sono stati assunti, ma noi dell’infanzia, nonostante avessimo superato lo
stesso concorso, nonostante la legge 107/2015 prevedeva la nostra assunzione al
pari delle altre classi di concorso, siamo ancora a casa a chiederci perché noi no?
Perché oggi leggiamo che sono stati banditi 6930 posti e noi siamo rimasti fuori dalla
riforma?
In questi mesi ho cercato di fare proposte affinché la nostra gravosa situazione fosse
finalmente risolta. Con tutti i mezzi possibili ho cercato di dare voce ai docenti
infanzia e ho chiesto allo Stato di tutelare la nostra classe di concorso, la nostra
graduatoria di merito, con un decreto che contemplasse la nostra assunzione. Ho
fatto tante attività con la partecipazione attiva di tanti miei colleghi, giacché noi non
abbiamo mai inveito contro il Governo, non abbiamo urlato le nostre ragioni, ma con
moderazione e pazienza abbiamo cercato di palesare la disparità di trattamento che
avevamo subito. Come coordinatrice del Movimento, ho cercato di contattare
chiunque potesse aiutarci attraverso telefonate, mail, convegni, incontri con i
rappresentanti sindacali, con i politici cercando la via per me più congeniale ed
efficace: quella del dialogo propositivo.
Tutti erano sfiduciati ed io, combattendo contro l’evidenza della nostra invisibilità, ho
usato ogni mezzo possibile per far sì che si raggiungesse in comune il nostro
obiettivo. Ho “sfruttato” (uso le virgolette) anche la mia storia lavorativa privata, ciò
che è stato l’atto più faticoso e doloroso (per ovvi motivi riservati), pur di dare
finalmente visibilità ai tanti docenti che si sentivano rappresentati da me, e
finalmente sono riuscita a farci ascoltare. I quotidiani, la televisione ma, soprattutto,
la politica hanno dimostrato attenzione ed hanno promesso che avrebbero risolto il
problema. Ho avuto tante rassicurazioni, tanti esponenti politici e del Miur hanno
detto che stavano “lavorando”, che stavano “risolvendo”. Quando c’è stata certezza
dell’emendamento cosiddetto Malpezzi, firmato insieme alla Commissione Cultura,
abbiamo esultato. Poi, però, è stato dichiarato inammissibile e si è spento
nuovamente il sogno.
In questi mesi ho sempre pensato che il merito sarebbe stato riconosciuto. Il nostro
premier Matteo Renzi ha sempre sostenuto che il Governo premia il merito ma, mi
chiedo adesso, il nostro vale meno di quello degli altri colleghi? L’Italia, attraverso
questo Governo, sta subendo grandi riforme, ma il principio cardine che deve essere
sempre tenuto presente è che la legge è uguale per tutti.
Io ho confortato tutta la GM 2012 Infanzia trasmettendo le assicurazioni della
politica. Il sottosegretario Faraone ha affermato che: “le legittime aspettative delle
GM 2012 Infanzia avranno risposte”. Il ministro Giannini, in un’intervista sul
quotidiano Repubblica, ha dichiarato che i docenti infanzia non dovevano rifare lo
stesso concorso già superato precedentemente. Ora che il bando è uscito, sono
ancora valide queste affermazioni?
Oggi mi sento inadeguata, inadeguata a rappresentare le docenti infanzia con la
consapevolezza di aver illuso tutte le mie colleghe. Ho raccontato di un Governo che
ci avrebbe tutelato fino all’ultimo idoneo. Ho dato rassicurazioni, esortando tutti a
fidarsi dei nostri rappresentanti politici, perché mi avevano detto – di persona – che
avrebbero stabilizzato tutti, che il Governo non poteva fare differenze fra docenti.
Mi hanno più volte chiesto se io credessi veramente nella politica, se credevo
veramente che sarebbe arrivato un decreto che permettesse le nostre assunzioni.
Oggi chiedo io a Voi, al Governo, che favola devo raccontare ai miei docenti per
rassicurarli ancora?
Io non vedo alcuna tutela scritta. Anche se sono solo una semplice operaia, aspirante
docente, abilitata all’insegnamento, laureata e specializzata, alla mia credibilità e al
mio onore ci tengo, come tengo a tutti coloro che si sentono beffati dalle mie
“promesse”, dai miei “abbiate pazienza che troveranno un modo”.
Oggi domando alla politica e al Governo di far fronte alle promesse fatte. Lo Stato
deve tutelare tutti noi che abbiamo l’unica colpa di aver superato un concorso
uguale per tutti, ma con un riconoscimento del merito solo sulla carta. Non
chiediamo il “posto fisso”, ma la realizzazione delle nostre aspirazioni, dei nostri
sogni, quello di dimostrare nelle aule le nostre competenze per la crescita dei nostri
bimbi.
I sogni non sono quelli che ci accompagnano durante le nostre notti, ma sono quelli
che ci attiviamo a realizzare.
Non ho intenzione di portare il peso di aver illuso tante persone che, nel bene e nel
male, hanno creduto in me che ho fatto da tramite, ma auspico che il Governo, dopo
tante garanzie e promesse, troverà il modo per realizzarle e restituirci finalmente la
nostra dignità e più di ogni altra cosa ridarci la speranza che il Governo, se vuole, i
nostri sogni li rende reali.
Movimento Nazionale Docenti
Scuola dell’Infanzia
Portavoce: Nunzia Cangiano
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