La splendida azalea

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La splendida azalea
ORTO E DINTORNI
Un fiore per ogni mese
Iris Fontanari
Nei mesi di maggio e giugno
nei nostri giardini, accanto a
numerose specie fiorite, appaiono spesso anche le azalee
e i rododendri, piante splendide che si prestano egregiamente per creare angoli e macchie
di grande effetto decorativo.
I giardinieri sono soliti chiamare
“azalee” numerosi piccoli arbusti decidui che comprendono sia
specie da serra, non resistenti al
gelo, sia specie rustiche.
Le condizioni per la coltivazione di queste piante sono, infatti, uguali a quelle delle specie del genere Rhododendron.
Tuttora i vivaisti, per indicare
le varietà sempreverdi appartenenti a questo genere – uno dei
più grandi del mondo vegetale,
includente circa 1200 specie e
sottospecie – usano il nome di
azalea.
Tuttavia i botanici hanno fatto
da tempo una revisione del genere originale descritto da Linneo, in modo che le vere azalee sono oggi, all’interno del
genere stesso, abbastanza ben
distinte.
Sia le azalee che i rododendri
appartengono alla famiglia delle Ericacee: si presentano come
piccoli arbusti, caratterizzati da
fioritura abbondante e da colori
splendidi. Sono piante che hanno bisogno di terreni acidi e per
questo sono dette “acidofile”.
Note botaniche e colturali
Le azalee si dividono in due
gruppi principali, quello delle azalee sempreverdi e quello
delle azalee decidue. Il primo
gruppo include l’azalea giapponese (“japonica”), dalla fioritura
abbondante, e l’azalea indiana
(“indica”), meno rustica e largamente coltivata come pianta da
forzatura. Quest’ultima è stata
selezionata in numerosi ibridi
proprio per l’ambientazione in
interni.
Le piante del primo gruppo sono
originarie dell’Asia sud-orientale (Cina,Giappone e regioni himalayane). La loro caratteristica
principale è costituita dall’assiepamento dei peli sulle foglie e
sullo stelo.
TERRA TRENTINA
La splendida azalea
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ORTO E DINTORNI
TERRA TRENTINA
Le azalee decidue sono soprattutto più rustiche ed hanno spesso i
fiori profumati. Provengono perlopiù dall’America settentrionale, dal
Giappone e dalle regioni vicine.
Tratteremo qui delle azalee da noi
più comuni, ossia l’indica e la japonica, che sono facilmente reperibili presso i nostri floricoltori.
L’azalea indica (Rhododendron
simsii) è un arbusto sempreverde
originario della Cina, dalle numerose varietà, la maggior parte
delle quali sono piante da vaso a
fiori doppi: tutte di notevole bellezza, con una vasta gamma di
colori e gradazioni di rosso, rosa,
malva e bianco.
Questa pianta è una specie perenne ed è perciò possibile, con
le cure opportune, mantenerla in
buona salute e farla rifiorire anche per parecchi anni di seguito.
L’apparato radicale dell’azalea è
costituito da numerose e sottili radici che, oltre ad espandersi
poco, si posizionano di preferenza a poca profondità, addirittura
appena sotto la superficie.
Le azalee non tollerano ristagni
d’acqua e terreno troppo umido e
le annaffiature devono perciò essere regolate in modo da mantenere sempre leggermente umido
il suolo.
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La coltura in vaso...
L’ azalea in vaso va collocata in
un ambiente luminoso e aerato,
a temperature non troppo elevate, badando a mantenere umido
il terriccio durante tutto il periodo della fioritura. Verso la fine di
maggio, quando le gelate notturne sono ormai rarissime e i balconi e i giardini si rivestono di
piante fiorite, conviene portare
la pianta all’aperto e collocarla in
un posto ombreggiato, meglio se
accanto a grossi alberi frondosi,
dove l’aria si mantiene piuttosto
fresca e l’umidità è tale da costituire un microclima ideale intorno alla pianta.
Nel metterle a dimora è bene
ricordare, inoltre, di tenerle ad
almeno un metro di distanza
l’una dall’altra per evitare che,
sviluppandosi, debbano trovarsi
troppo ammassate.
Tuttavia, prima dell’esposizione
all’aria aperta, in giardino o su
terrazzi e balconi, è opportuno
concimarla con un preparato reperibile in commercio, ricco di
fosforo e potassio e povero di
azoto.
Se si nota che le radici fuoriescono dal foro di drenaggio, è bene
provvedere al rinvaso in contenitori più grandi, tagliando in basso
l’ammasso di radici e aggiungendo al vecchio pane di terra torba
pura o terriccio torboso adatto
alle piante acidofile. In mancanza di torba, si può mischiare del
terriccio di bosco con la comune
terra da giardino.
... e in piena terra
Le azalee si possono piantare anche in piena terra, in una buca
riempita di torba. Molto indicata,
a questo riguardo, è la specie “japonica”, rustica e particolarmente
resistente alle basse temperature.
È possibile mettere a dimora in
giardino le azalee giapponesi anche in zone dove il terreno non
è affatto acido. In questo caso, è
sufficiente scavare una buca di dimensioni 80 x 80 x 60 e riempirla
con terra avente struttura e pH
adatto per lo sviluppo ottimale
della pianta.
Benché nelle azalee l’apparato radicale appaia sempre abbastanza
limitato, le suddette dimensioni
della buca non sono esagerate:
infatti, l’abbondante terriccio che
le radici avranno a disposizione
potrà garantire alla pianta un ambiente ideale per alcuni anni.
La potatura
Le azalee da giardino necessitano di potature solo nel caso in
cui alcuni giovani rametti tendono ad allungarsi più degli altri.
Nelle azalee di una certa età e
dimensione si eseguiranno tagli
di ringiovanimento accorciando
i rami quasi spogli appena al di
sopra dei rametti che si formano
alla base degli stessi. In pochi
anni si otterrà così il rinnovamento dell’arbusto.
La propagazione
Fra i vari metodi di propagazione delle azalee (seme, margotta,
talea) è senz’altro preferibile, anche perché più semplice, quello
per margotta, che si eseguirà a
mano su rami ben lignificati.
Si avvolgerà la parte che dovrà
radicare con del muschio fresco,
quindi si coprirà il tutto con un
foglio di polietilene nero che andrà avvolto come una caramella
e sigillato alle estremità con del
nastro adesivo. Quando la margotta emetterà le radici (dopo
circa tre mesi), la si staccherà
dalla pianta madre.
Le varietà
Fra le varietà più decorative di
azalea “indica” sono reperibili sul
mercato: la “Paloma”, la “Rosa
Perle”, la “Terra Nova”, la “Hellmut Vogel”, la “Bertina”, la “Gloria USA”, la “Kirin”, la “Inga”, la
“Rosali”, la “Nordlicht” ecc.
Durante la fioritura, queste piante necessitano di luce, temperatura ambiente e annaffiature
abbondanti solo quando sembrano secche; durante l’estate
prediligono una concimazione
leggera.