Macchine per la raccolta dei tuberi e delle radici

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Macchine per la raccolta dei tuberi e delle radici
Macchine per la raccolta dei tuberi e delle radici
Macchine per la raccolta delle patate
Le operazioni necessarie alla raccolta delle patate sono
fondate sul principio di sollevare la parte di terreno in cui
i tuberi si sono sviluppati e di setacciare questi ultimi,
ripulendoli e concentrandoli in superficie, senza lesionarli.
In particolare le macchine eseguono, in successione, le
seguenti operazioni: defogliazione, scavo, sollevamento e
setacciatura, raccolta, carico, trasporto e scarico del prodotto.
Scavatrici-raccoglitrici complete
Queste macchine si presentano come attrezzature complesse che, oltre ad estrarre i tuberi dal terreno, provvedono
alla loro pulitura, alla cernita e all’accumulo del prodotto in
appositi contenitori o in serbatoi propri; possono essere
macchine di tipo trainato o semovente, operanti su una, due
o tre file e vengono ormai impiegate per la raccolta delle
patate in aziende a carattere industrializzato.
Gli organi lavoranti, per ciascuna fila, sono formati da un
vomere a più sezioni oppure da vomeri a dischi rotanti che
possono portare, lateralmente, dei dischi-coltri folli o
oscillanti del diametro di 40-60 cm che riducono la parte
aerea raccolta, limitando così il pericolo di ingolfamento.
Alla suddetta sezione di scavo, segue la cosiddetta griglia
di sterro che consiste in un nastro senza fine fatto da una
serie di tondini rivestiti di materiale plastico; essa, con il
suo movimento combinato di trasporto e di scuotimento,
separa il terreno, che cade fra i tondini, dai tuberi. Successivamente le patate passano alla griglia di pulitura
dove si ottiene la separazione definitiva dei tuberi dalla
parte aerea, la quale cade posteriormente alla macchina.
Le patate vengono ora avviate ad un elevatore a gabbia
costituito da un tamburo rotante rivestito di tondini in
plastica che provvede al sollevamento del prodotto verso
il piano di cernita, dove gli operatori addetti provvederanno
all’eliminazione manuale del prodotto di scarto e degli
eventuali corpi estranei, che saranno deposti su un piccolo
trasportatore separato. Questo elevatore a gabbia può
essere sistemato in posizione trasversale (FIG. 1 ) o
longitudinale (FIG. 2 ) rispetto all’asse della macchina. La
separazione dei tuberi dai corpi estranei può avvenire
anche con sistemi completamente automatici (dispositivo
a raggi X, FIG. 3 ) che comandano una serie di barrette
inclinate sulle quali cade il prodotto, mentre, al passaggio
di corpi estranei ed impurità, esse si aprono lasciandole
cadere sull’apposito trasportatore.
Alla fine del piano di cernita può essere sistemato il
selezionatore di tuberi, dopo di che il prodotto passa
direttamente all’insaccamento.
Fig. 1 Elevatore a gabbia in posizione trasversale.
Macchine per la raccolta della barbabietola
da zucchero
La meccanizzazione della raccolta delle radici nella coltivazione della barbabietola da zucchero si scompone nelle
seguenti operazioni elementari:
– defogliazione;
– scollettamento;
– estirpazione dei fittoni;
– carico e pulizia;
– trasporto e scarico.
Macchine a cantieri separati
Sono macchine semplici che eseguono una sola operazione
dell’intera serie necessaria alla raccolta delle radici e si
possono suddividere in: scollettatrici, che provvedono a
separare la parte aerea dal fittone; estirpatrici, che sollevano
le radici dal terreno; allineatrici, che dispongono le radici in
andane per agevolare l’operazione successiva di carico;
caricatrici, che elevano il prodotto fino a trasferirlo negli
appositi cassoni per il trasporto.
Sono macchine generalmente trainate o portate e possono
SCHEDA TECNICA 8
Fig. 2 Schema di una raccogli-caricatrice
con trasportatore-elevatore oscillante:
1 - attacco a barra fissa; 2 - leve di comando;
3 - ruota di sostegno; 4 - rullo di regolazione
della profondità; 5 - innesto albero cardanico;
6 - vomere scavatore; 7 - disco-coltro;
8 - catena trasportatrice; 9 - griglia
setacciatrice a nastro oscillante; 10 - giunto
di sicurezza; 11 - trasportatore trasversale;
12 - regolazione variatore velocità del
trasportatore; 13 - regolazione
dell’inclinazione della parte finale del
trasportatore-elevatore; 14 - nastro
selezionatore con listello separatore;
15 - elevatore a gabbia disposto
longitudinalmente alla macchina;
16 - deflettore.
operare su 6-8 file, ma che oggi trovano scarso impiego
nella bieticoltura industriale in quanto sono necessari
troppi passaggi sul campo con perdite di tempo notevoli e,
fatto non secondario, tendono ad un eccessivo
compattamento del suolo.
Macchine a cantieri riuniti
Questa categoria di macchine può, a sua volta, essere
suddivisa in macchine composte e macchine complete a
seconda che compiano, rispettivamente, due o più
operazioni contemporaneamente oppure eseguano tutte le
operazioni necessarie alla raccolta con un unico passaggio.
Macchine composte
Fig. 3 Visione schematica del sistema automatico di
cernita basato su radiazioni X.
Rientrano in questo gruppo di macchine le defogliatriciscollettatrici; le estirpa-andanatrici; le defoglia-scollettaestirpa-andanatrici; anche queste macchine sono di tipo
portato o trainato ed operano su 4-6 file alla volta con una
velocità di avanzamento dell’ordine di 5-7 km/h ed una
capacità operativa di 0,7-0,8 ha/h.
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Macchine per la raccolta dei tuberi e delle radici
5
4
2
1
1
2
3
4
5
3
testatori sincronizzati a rotazione idraulica
estirpatori regolabili oscillanti assialmente
defogliatore a rotazione idraulica
ruotino copiaterra a comando idraulico
disantideriva e doppia ruota posteriore sinistra
5
Fig. 4 Macchina raccogli-barbabietole completa.
Impiegando queste macchine per la raccolta delle radici, si
osserva un notevole risparmio della manodopera
necessaria in quanto sono sufficienti 60-80 h/ha contro le
120-140 h/ha che vengono utilizzate operando con
macchine a cantieri separati.
Macchine complete
Come abbiamo in precedenza accennato, queste macchine eseguono tutte le operazioni della raccolta e sono in
grado di operare su 1-3 file; in maggioranza sono
macchine semoventi, ma esistono anche operatrici di tipo
trainato che derivano il moto dalla p.d.p. di potenti trattrici,
nel qual caso sono dette combinate.
La raccogli-bietole riportata in FIG. 4 è una bifilare a
trazione integrale (4 RM) equipaggiata di un motore con
potenza massima di 162 CV; è dotata di doppia ruota
posteriore sinistra e carreggiata variabile per meglio
adattarsi alle diverse modalità di coltivazione della pianta.
Generalmente le raccogli-bietole complete presentano una
velocità operativa media di 6-8 km/h ed una capacità di
lavoro pari a 0,3-0,4 ha/h per ogni fila di lavoro.
I motori di queste macchine possono raggiungere potenze
fino a 250-300 CV e pesi dell’ordine di 120 q.