E per non fumare...corro
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E per non fumare...corro
SMETTERE DI FUMARE Oscar Wilde diceva che “smettere di fumare è facile”. Alla domanda perché è facile, rispondeva con ironia: “lo so, l’ho fatto tante volte!”. Ho smesso di fumare quattro anni fa, devo dire che è stato difficile e facile allo stesso tempo. Ricordo molto bene come andarono le cose e soprattutto cosa mi spinse a prendere quella decisione. Un pomeriggio mi resi finalmente conto che non accendevo più la solita sigaretta per piacere, ma per vizio! Mi spiego meglio, fumavo quasi per dovere, per rimanere fedele a quelle vecchie amiche, le mie sigarette appunto. Mi impaurii. Pensai tra me : “non è possibile che io dipenda da una sigaretta!”. Decisi così di dedicare il giorno del mio compleanno ad un farewell party nei confronti delle sigarette. In fondo sarebbe stato il più grande regalo che potevo farmi. Per 20 anni le sigarette, prima le Malboro rosse, poi le Marlboro light ed infine le Camel blu, erano state mie grandi compagne di vita. Non riesco a ricordare un avvenimento importante senza di loro! Le avevo portate con me ovunque, non le avevo mai tradite. Insomma tra me e loro c’era una di quelle solide e incrollabili amicizie. Con grande forza di volontà, con qualche rammarico, ma anche conscia dei miei limiti umani, decisi di andare con alcuni amici in pellegrinaggio al Santuario del Divino Amore. Volevo chiedere sostegno e aiuto alla Madonna. Chi mi legge potrà a ben ragione pensare che non è il caso di disturbare la Madre di Dio per delle sciocchezze simili! Per me quell’aiuto fu invece determinante. La sera stessa mi venne infatti una fortissima tosse con febbre che si trasformò rapidamente in bronchite. Fui così impossibilitata a fumare. Appena guarita raccolsi la sfida personale di continuare a non accendere una sigaretta. Ricordo che per lottare contro la voglia di fumare iniziai a passeggiare. Invece di prendere la macchina andavo a piedi praticamente ovunque. Mi sentii un pò come il protagonista di Forrest Gump, ricordate il film con Tom Hanks? In certi momenti il desiderio di fumare diventava impellente e quasi irrefrenabile, sembravo una scimmia impazzita. Uscivo per strada e camminavo per ore. Dopo qualche mese di forte lotta e resistenza, grazie a Dio, inizia a placarmi. Oggi mi reputo molto fortunata perché sono riuscita a superare le innumerevoli e ripetute tentazioni. La mia tattica fu e continua ad essere semplice. Ogni qualvolta che volevo una sigaretta non mi dicevo di “no”, ma ripetevo a me stessa, prendila più tardi. In un certo senso non avevo smesso di fumare ma soltanto rinviato di volta in volta l’atto di dare quel puff alla sigaretta. Ancora oggi conservo un pacchetto di sigarette a casa. Quando mi capita di vederle, mi ripeto la stessa cosa, non adesso più tardi! Come ogni persona che ha smesso di fumare posso affermare di sentirmi molto meglio fisicamente. Ammetto di aver preso qualche chilo dovuto al fatto di un cambiamento drastico del metabolismo. Ma la cosa più bella che ho provato è stata la sensazione di sentirmi libera. Sì perché in realtà il fumo è una forma di dipendenza e schiavitù. Ero infatti arrivata al punto di pensare che senza le sigarette sarei stata incapace di fare molte cose, come ad esempio scrivere. Accendere una sigaretta e premere il tasto “on” del computer erano per me due movimenti sincronizzati. A differenza di Mr. Wilde posso affermare di non aver smesso di fumare tante volte. Spero che una volta valga per tutte perché non è una scelta facile, anche se è assolutamente possibile. Come quasi tutto nella vita dipende dalla nostra volontà.