LE TORTURE MEDIEVALI

Transcript

LE TORTURE MEDIEVALI
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
TRA PASSATO E PRESENTE: a cura di Piergiorgio Marchiori
NEL NOME DEL SIGNORE: LE TORTURE MEDIEVALI
Incredibile Quanto Siamo Diversi E Simili
Ho rivisto in questi giorni alcuni film: Il Settimo Sigillo di Bergman '57; La passione di
Giovanna d'Arco
Drayer '28;
Il processo a Giovanna d'Arco
di Bresson '62;
Galileo
della Cavani '68;
di
1 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Giordano Bruno
di Montaldo '73
.
Grandi film dedicati a vicende di personaggi sublimi.
La ragione che si scontra con la superstizione; la conservazione acritica che si scontra con
il progresso; il coraggio delle idee con la violenza orribile, che difende convinzioni e posizioni di
potere.
E tanti inutili roghi.
E allora, guardando alle radici giudaico-cristine e alla identità di europei, non è da
dimenticare che siamo stati anche questo, perché questo è stato pensato e messo in pratica.
[email protected]
TORTURE MEDIEVALI
2 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
La Sega
In un primo momento il condannato veniva lacerato per mezzo di una sega a livello
dell'addome ma ben presto questa metodologia venne abbandonata per lasciar spazio alla
segatura del condannato, appeso a testa in giù con le gambe divaricate, iniziando a tagliare in
due verticalmente, partendo dai genitali fino ad arrivare alla testa. In questo modo si
aumentava la quantità
di ossigeno apportata al
cervello e si diminuiva la possibilità che il condannato svenisse o perdesse conoscenza, in
modo tale da prolungarne la folle agonia: i nervi si scorticavano immediatamente, le ossa si
fracassavano schiantandosi e le arterie, lacerate, zampillavano sangue. Talvolta la vittima
rimaneva cosciente finché la sega arrivava allo sterno stando
a
testimonianze del primo Ottocento.
Il Topo
Tortura applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella vagina o nell'ano con
la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e spesso, l'apertura veniva cucita. La
bestiola, cercando affannosamente una via d'uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei
suppliziati.
Il Dissanguamento
Le streghe condannate erano "segnate sopra il soffio" (sfregiate sopra il naso e la bocca) e
lasciate a dissanguare fino alla morte.
3 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Le Turcas
Usato per lacerare e strappare le unghie. Dopo lo strappo, degli aghi venivano solitamente
inseriti nelle estremità delle falangi.
La Fanciulla di Ferro o Vergine di Norimberga
Era una specie di contenitore di metallo con porte pieghevoli; il condannato veniva rinchiuso
all'interno, dove affilatissimi aculei trafiggevano il corpo dello sventurato in tutta la sua
lunghezza. La disposizione di questi ultimi era così ben congegnata che, pur penetrando in
varie parti del corpo, non trafiggevano organi vitali, quindi la vittima era destinata ad una lunga
ed atroce agonia.
Il Triangolo
L'accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto
piramidale di ferro. La presunta strega
veniva fatta sedere in modo che la
punta entrasse nel retto o nella vagina. Alla fine alla poveretta
venivano
fissati dei pesi alle mani e ai piedi.
4 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
L’Impalamento
Questo strumento, riservato per lo più ai sospetti di stregoneria o agli eretici, era realizzato in
tre diverse versioni. La prima consisteva in un blocco di legno a forma di piramide, mentre la
seconda, meno letale, aveva
l'aspetto di un cavalletto a costa
tagliente. In ambedue i casi, l'indiziata
veniva
posta a cavalcioni di tale strumento sino a far penetrare la punta, nel primo caso, o lo spigolo
nel secondo, direttamente nelle carni, squassando in modo spesso permanente, gli organi
genitali.
Quasi sempre
poi venivano aggiunti dei pesi alle caviglie e sistemati scrupolosamente dei braceri o delle
fiaccole accese sotto ai piedi.
La terza versione è una delle più rivoltanti e vergognose torture concepite dalla mente umana.
Veniva
attuata per mezzo di un palo aguzzo inserito nel retto della presunta strega, forzato a passare
lungo il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola.
Il palo era poi invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime, quando non
avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni giorni prima di spirare. Tutto ciò veniv
a
fatto ed esposto pubblicamente.
La Strappata
5 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Una delle più comuni e anche una delle tecniche più facili. L'accusato veniva legato a una
fune e issato su una sorta di carrucola. L'esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo
la corda e slogando, così, le articolazioni.
Lo Squassamento
Era una forma di tortura usata insieme alla 'strappata'. L'accusato qui veniva sempre issato
sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le
conseguenze erano gravissime.
Culla Della Strega
Questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva
chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Il dondolio
causava profondo disorientamento e aiutava
a
indurre a confessare.
La Tenaglia
6 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Mastectomia: la carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate.
Anna Pappenheimer, dopo essere già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, i suoi seni
furono strappati e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli adulti.
L’Annodamento
Questa era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle
streghe a un bastone. Quando l'inquisitore non riusciva ad ottenere una testimonianza si
serviva di questa tortura; robusti uomini ruotavano l'attrezzo in modo veloce provocando un
enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto.
La Garrotta
Non è altro che un palo con un anello in ferro collegato. Alla vittima, seduta o in piedi, veniva
fissato questo collare che veniva stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si
rompevano
le ossa della colonna vertebrale.
Il Forno
7 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei
nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di
essere cremate (ma non sempre).
Il Trono
Questo attrezzo consisteva in una specie di seggiola gogna, sarcasticamente definita "trono".
L'imputata veniva posta in posizione capovolta, con i piedi bloccati nei ceppi di legno. E' da
notare che, talvolta, unicamente a questo supplizio,
venivano effettuate, sulla
presunta strega, anche le torture dell'acqua o dei ferri roventi.
La Pressa
Anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di morte. Adottata come misura
giudiziaria durante il quattordicesimo secolo, raggiunse il suo apice durante il regno
di
Enrico IV. In Bretagna
venne
abolita nel 1772.
8 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
La Cremagliera
La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola (e in
modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le articolazioni.
La Pera
La Pera era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera
era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite, da
un minimo
a un massimo dei suoi segmenti.
L'interno della cavità in questione era orrendamente mutilato e spesso mortalmente. I rebbi
costruiti alla fine dei segmenti servivano meglio per strappare e lacerare la gola o gli intestini.
Quando applicato alla vagina i chiodi dilaniavano la cervice della povera donna
. Questa era una pena riservata a quelle donne che intrattenevano rapporti sessuali col
Maligno o i suoi familiari.
Sedia Delle Streghe
9 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
La sedia era di varie dimensioni, diverse forge e fantasiose varianti; tutte comunque chiodate,
fornite di manette o blocchi per immobilizzare la vittima e, in svariati casi, aveva il pianale di
seduta in ferro, così da poterlo arroventare.
La Ruota
Alle presunte streghe ed eretici venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi
della ruota che veniva poi fissata su un palo. L'agonia era lunghissima e poteva anche durare
dei giorni.
Tormentum Insominae
Consisteva nel privare le streghe del sonno. La vittima, legata, era costretta a immersioni nei
fossati anche durante tutta la notte per evitare che si addormentasse.
Lo Scorticamento
La pelle del condannato veniva tolta a strisce con svariati strumenti.
10 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
L’Allungamento o Cremagliera
Si trattava di un modo semplice per estorcere confessioni. Il condannato veniva posto su una
tavola e legato ai polsi e alle caviglie con corde che venivano tirate da parti opposte con argani;
in questo modo era "tirato" fino alla morte. In alcune varianti, dei rulli
venivano
passati sopra la tavola (e in modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le articolazioni.
Il Taglia Lingua
La lingua del condannato veniva recisa con strumenti di vario tipo.
Il Cavaocchi
Per cavare gli occhi veniva utilizzato uno strumento apposito, di forma particolare.
La Gatta da scorticamento
11 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Flagelli, fasci di catene, da due fino a otto, inframmezzate da punte o stelle taglienti, che dove
colpivano laceravano pelle e carne.
Oppure il nerbo di
bue, che con pochi colpi era in grado di tagliare la carne di una natica fino all'osso, o ancora il
"solletico spagnolo
".
L'ingegno alchemico dei torturatori aveva inoltre partorito la "gatta", che non era un animale
mostruoso ma un mostruoso aggeggio, fatto con una cinquantina di corde di canapa bagnate
d'acqua, zolfo e sale, che veniva applicato sulla schiena, sull'addome, sui genitali. Il risultato
era che la carne dell'interrogato, per effetto del miscuglio con il quale erano imbevute le corde,
si riduceva lentamente, scoprendo polmoni,
fegato, reni,
intestino
.
La Zampa di Gatto o Solletico Spagnolo
Grande circa quanto le dita di una mano, questi arnesi di ferro simili a zampette di gatto,
montati
su un manico di
legno, riducevano in brandelli la carne in qualsiasi parte: viso, addome, schiena, arti, seni,
genitali.
L’Asportazione dei Piedi con Fuoco
Il fuoco sotto ai piedi era uno dei chiodi fissi dei giudici. Si procedeva in questo modo: dopo
aver legato l'interrogato
a un'asse, in posizione seduta, gli si ungevano i
piedi di lardo, vi si accendeva sotto un fuoco e lo si teneva per la durata della recitazione di un
12 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Credo.
La Lingua di Capra
Tormento particolarmente diabolico. L'innocuo animale, tenuto a digiuno per diversi giorni, ven
iva
condotto al cospetto dell'accusato, al quale si erano spalmate di sale le piante dei piedi. La
capra, affamata, cominciava a leccare
la pelle salata e spesso
non si fermava finché la sua lingua ruvida, dopo aver consumato la pelle e lo strato muscolare,
non arrivava all'osso!
Lo Schiacciatesta
Lo schiacciatesta già conosciuto nel Medioevo ha avuto largo uso anche in tempi più recenti,
specialmente nella Germania del Nord. La sua funzione è di estrema semplicità e non ha
bisogno di commenti: sulla testa appoggiata alla barra veniva lentamente calata (a mezzo vite)
la calotta sino a spezzare le ossa del cranio.
Gli Anelli Spaccatesta
13 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Collocati intorno alla testa, gli aculei, sotto forza della stringitura a vite, intaccavano l'osso
cranico, atto questo che, con la forza bilaterale congiunta ad aculei grossi, portava
all'incrinamento e al distacco della calotta cranica.
La Forcella dell’Eretico
Questo strumento si componeva di due forche, una posta sul torace e l'altra sotto il mento.
Un collare veniva legato intorno al collo del prigioniero e gli si legavano le mani dietro la
schiena.
Il condannato risultava così impossibilitato anche del minimo movimento per non pregiudicare i
punti vitali, ma infine doveva cedere per stanchezza.
Lo Squartamento
L'eviscerazione era un metodo di esecuzione largamente diffuso.
L'addome veniva inciso e un capo degli intestini agganciato ad un ferro e lentamente avvolto
sul tamburo del legno. La vittima rimaneva cosciente per lunghe ore e alcune volte la richiesta
di giustizia
veniva soddisfatta facendo ingoiare al prigioniero le sue stesse
viscere, appena estirpate dal ventre.
14 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
La Bollitura
La bollitura e la friggitura dei prigionieri rappresentavano due torture dal modus operandi
molto semplice: si riscaldava un enorme calderone pieno d'acqua o, preferibilmente, olio fino
alla bollitura, dopodiché vi si immergeva la vittima, molto spesso inserendo prima la testa
Il Calderone
Un recipiente di ferro veniva posto sullo stomaco del reo con l'apertura in basso, poi veniva
alzato affinché entrassero alcuni topi; quindi veniva riscaldato e i topi, per uscire, non
potevano fare altro che rosicchiare lo stomaco del condannato.
La Morte da Insetti
Ci sono molte variazioni di questa pratica. In genere il condannato veniva fissato al suolo, poi
cosparso con una sostanza dolce (ad esempio miele), e abbandonato per essere mangiato da
insetti.
15 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Il otterramento
Il condannato veniva sotterrato vivo e lasciato a morire.
La Tortura dell'Animale
Un insetto, per lo più un tafano (a volte anche una o più api) veniva messo nell'ombelico
dell'imputato, chiuso da un bicchiere di vetro. Alternativamente, si poteva inserire la testa del
malcapitato in un sacco pieno di bestie inferocite (spesso gatti).
Il Toro di Bronzo
Si tratta di un’altra modalità di tortura per mezzo del fuoco. Arrostiti vivi nel toro di bronzo.
La Tortura Tedesca
16 / 17
LE TORTURE MEDIEVALI
Scritto da Administrator
Si legava un grosso gatto selvatico, chiuso in una gabbia, sull'addome nudo del prigioniero;
poi la bestia veniva tormentata e punzecchiata finche preso dalla furia e dalla disperazione
strappava con le unghie e con i denti la carne della vittima sotto di sé, rosicchiando fino alle
budella.
La Tortura Olandese
Una variante della tortura tedesca, ma più disgustosa. La vittima, spogliata, veniva legata a
mani e piedi e posta supina su un piano rigido; un vaso di ferro, pieno di ghiri e ratti, veniva
capovolto sullo stomaco del prigioniero. Il passo successivo consisteva nell'appiccare un fuoco
a questo contenitore metallico, cosicché le bestie, rese frenetiche dal calore e impossibilitate a
scappare,
d
ovessero
scavarsi dei tunnel attraverso le viscere del condannato.
(Dal blog IPPPOGRILLO: http://blog.libero.it/mondoaparte/ )
17 / 17

Documenti analoghi

I sistemi di tortura della Chiesa

I sistemi di tortura della Chiesa l'aspetto di un cavalletto a costa tagliente. In ambedue i casi, l'indiziata veniva posta a cavalcioni di tale strumento sino a far penetrare la punta, nel primo caso, o lo spigolo nel secondo, dir...

Dettagli