giornale - grupposodalitas.it

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Gennaio Febbraio
Marzo Aprile 2013
CIAO, CIAO, CIAO....
C
Monsignor
•
iao, ciao, ciao, è il saluto di chi si vuol
bene; ciao, ciao, ciao, mette in cuore
la felicità. Ciao, ciao, ciao, nella gioia o nel pianto, agli amici io canto:
ciao, ciao, ciao.
E’ con queste parole di canto, imparate da
bimbo all’asilo delle suore, che saluto personalmente ognuno di voi, ospite delle case di
riposo della Fondazione Mantovani e di Sodalitas in qualità di nuovo presidente della Fondazione. Sono orgoglioso di salutarvi, onorarvi
e dirvi quanto siete importanti per me. Come
vedete dalla firma sono un sacerdote ed è mia
consuetudine alla sera, al termine della giornata, tracciare un segno di croce sul pezzetto
della vigna del Signore affidatomi, perché la
notte sia dolce e accompagnata dal bene di
Dio. Tanto più per voi. A chi è anziano dico: forza! L’anzianità è la stagione della maturità della vita: provate a pensare che spettacolo sono
i cachi, i frutti dell’inverno, in un campo tutto
coperto di neve. Mi piacciono i titoli dei vostri
giornalini: I ragazzi di via Faccio di Affori; Cose
di casa…FAMIGLIA di Cologno Monzese; La
gioiosa di Cormano; Fiori di carta di San Vittore Olona; Il giornale dei nonni di Inveruno, Il
paradiso può attendere di Villa Cortese, Tra di
noi di Busto G., Sorrisi e notizie di Bussero, I ba-
Sergio SALVINI
gai dell’alter dì da Busnago, mi hanno subito
detto che siete uomini e donne meravigliosi,
intraprendenti. Con semplicità dite a tutti che
il futuro è dietro di voi poiché siete un pozzo
profondo da cui sgorga ancora acqua fresca e dissetante. Voi siete il presente e anche
il futuro, quel futuro che è sempre dietro ad
illuminare il presente. Diceva con saggezza
il beato Giovanni Paolo II che ogni persona
è bisognosa dell’altra e si arricchisce dei doni
e dei carismi di tutti. Ho scritto in un mio libro:
tanto più l’albero è grande, antico, prosperoso per frutti, ombra e benefici, tanto più le
radici si sprofondano tenaci e vigorose nel
terreno circostante. Tagliando le radici, il gigante crolla e perde il suo vigore. E’ indispensabile per ogni persona essere saldamente
unita alla propria storia: è tanto facile essere
sradicati ed è pericoloso perché si perde la
propria identità ed i valori profondi che danno ragione all’esistenza. Da sempre generosi
uomini e donne hanno scritto e scrivono la
loro testimonianza. Così anche voi. Ognuno
di noi è uno ed irripetibile. C’è una canzone
di un cantautore moderno che dice: Grazie
di esistere. Sì, grazie ad ognuno di voi che vivete nella nostra Fondazione;
continua a pag. 5
...e guarisce!
Miss Siringa dice...
2
Laura SPIGOLON
•
Infermiera professionale
“IL TUNNEL CARPALE”
“Un problema sempre più diffuso”
L
a sindrome del tunnel
carpale si ha nel momento in cui il nervo
mediano che si estende dall’avambraccio alla mano è
sottoposto a pressione o schiacciamento all’altezza del polso. Ciò provoca dolore, debolezza o sensazione di intorpidimento alla mano e al
polso che si irradiano verso il braccio.
Le cause possono essere attribuite
a movimenti ripetitivi e forzati della
mano e del polso durante il lavoro o
le attività di svago. I sintomi appaiono per la prima volta durante la notte e nei casi più gravi anche nell’arco
della giornata. Vi è inoltre una diminuzione della forza e diventa difficile
stringere le mani a pugno, afferrare
piccoli oggetti. I soggetti più a rischio
sono le donne ma anche le persone
affette da diabete o da altri disturbi
del metabolismo.
La diagnosi avviene attraverso due
tipi di test:
- Test di Tinel: il medico esercita una
leggera pressione sul nervo mediano
del polso e se il paziente avverte un
formicolio nelle dita o una sensazione simile a una scossa allora il test è
positivo
- Test di Phalen: consiste nell’avvicinare le mani dal lato del dorso puntando le dita verso il basso e premendo i
dorsi delle mani l’uno contro l’altro. Se
il paziente avverte formicolio o intorpidimento crescente alle dita si ha la
sindrome del tunnel carpale.
Spesso vengono utilizzati test sulla conduttività elettrica dei nervi applicando
piccole scosse elettriche.
Le cure comportano inizialmente il riposo della mano e del polso applicando impacchi ghiacciati se la zona è
infiammata.
Per contrastare il dolore si possono
assumere farmaci antinfiammatori e
analgesici. Se i sintomi perdurano nel
tempo il rimedio definitivo è l’intervento chirurgico effettuato in anestesia locale al quale farà seguito una terapia
fisioterapica.
Simona CRIVELLI
•
Animatrice
GLI ANGELI DI CASA FAMIGLIA
E LA LORO... “PAGELLA”
Giuseppina VERGANI
•
Ospite
PRESENTIAMO GLI ABITANTI
DI CASA FAMIGLIA
“La semplicità di un gesto o di
un sorriso vale più di mille parole” “Sono contenta di vivere qui”
continua a pag. 10
M
i chiamo
Giuseppina
Vergani sono nata a
Monza il 21 maggio
del 1931. Mia madre
Ida lavorava come
operaia mentre mio padre Luigi era
operaio presso la ditta Pirelli. Figlia unica ho frequentato volentieri le scuole
fino alla quinta elementare. Avevo pochi amici e frequentavo l’oratorio. Ho
iniziato a lavorare a 13 anni come sarta
e successivamente nel negozio di calzature di mia zia. A 14 anni trovai impiego alla Magneti Marelli come operaia
dove rimasi fino all’età di 25 anni. I miei
passatempi preferiti erano l’uncinetto
e il lavoro a maglia. A 16 anni, in ditta,
ho conosciuto Ermenegildo, anch’egli
operaio con il quale mi fidanzai e dopo
due anni ci siamo sposati. Era il 29 ottobre del 1950. Non ho indossato un vero
abito da sposa, ma un semplice soprabito color grigio perla. Abbiamo vissuto
per un periodo a Monza dove sono nati
i nostri figli, Luisella, Tina, Ezio e Roberto,
per poi trasferirci a Parabiago. A 75 anni
rimasi vedova ed essendosi sposati tutti
i miei figli vivevo sola. Quando ho iniziato ad avere i primi problemi di salute ho
valutato la possibilità di vivere in Casa
Famiglia. Così è stato.
Ora risiedo qui dal 2 gennaio 2008 e
sono contenta di questa scelta. Mi trovo molto bene tanto che non cambierei
con nessun altro posto perché questo è
il migliore.
3
...Vivere in Casa Famiglia...
M
i chiamo
Simona e
dal 1 Marzo ho iniziato un nuovo percorso lavorativo presso
questa Casa Famiglia.
Molti di voi mi hanno già vista nei corridoi o tra gli anziani magari chiedendosi chi fosse questa ragazza un po’
buffa e intimidita. Il mio ruolo è quello
di animatrice e la mia presenza in struttura è concentrata nella prima parte
della giornata; la mattina dunque sarà
lo spazio in cui cercherò di rallegrare
e rasserenare i nostri anziani ovvero i
protagonisti di ogni pensiero e di ogni
semplice azione. A volte la semplicità
di un gesto o di un sorriso vale più di
mille parole; a volte una chiacchiera,
un canto o un gioco spiritoso possono
colorare le giornate e dare contenuto ad un vuoto privo di senso. Il senso del mio lavoro è conoscere chi mi
circonda e cogliere le peculiarità di
tutti per tentare di raggiungere i bisogni di ciascuno in ugual misura e con
la stessa intensità; il mio compito prioritario è infatti catturare l’interesse e
la curiosità delle Signore e dei Signori
che mi aspettano ogni mattina presso
i saloni principali. Quando faccio il mio
ingresso nel salone vedo tanti cuori
affettuosi che mi salutano e sorridono
come se mi conoscessero da un po’;
naturalmente occorre del tempo per
instaurare legami profondi e per entrare nel loro mondo fatto di abitudini ed
esigenze diverse. Proprio per questo il
mio impegno è quello di raccogliere...
Elena e gli OSPITI di Casa Famiglia
“GRANDE FESTA DI CARNEVALE”
“Premiate le maschere più belle”
Q
...Vivere in Casa Famiglia...
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uest’anno abbiamo voluto dare
un’impronta diversa al Carnevale. È stata organizzata infatti una
vera e propria sfilata di Carnevale. I costumi sono stati preparati durante
i laboratori di animazione grazie all’aiuto
delle volontarie. Molti gli ospiti coinvolti
che hanno accettato di mettersi in gioco.
Come premio finale è stato consegnato il
tanto ambito Oscar.
Iris U.: “Ho vinto il terzo premio. Ero Crudelia Demon.
Avevo un bel costume, un
cappello con veletta e una
lunga sigaretta!”.
Domenica T.: “Il mio costume era da Mummy. Ma la maschera che mi
è piaciuta di più era Elena,
l’indiana”.
Rina R.: “Ho
indossato la
divisa da hostess dell’Alitalia”.
Adele C.: “Mi è stato confezionato il costume da pulcino.
Ero uno spettacolo, ho dato il
meglio di me!”.
Iole P.: “Io rappresentavo un
co l o rati s s i mo
pagliaccio. Che ridere!”.
Romilda B.: “Io con Bianca,
Adelaide Pasquina rappresentavamo le carte da gioco. Eravamo bellissime e per
questo abbiamo vinto il primo premio”.
Edera R.: “La festa è stata molto allegra.
Facevo parte della giuria.
Si è travestito anche Ugo ma io non l’ho
riconosciuto. Molto belle e simpatiche anche Elena e Barbara!”.
Pietro L.: “La sfilata è stata
un cinema. Mi hanno travestito da Barnie Flinstons
con una bella parrucca
bionda abbellita da un
osso e in mano una clava.
Elena, le pensa di notte, poi
mi ha truccato, ero bellissimo!.
Celestina B.: “Mi sono divertita un mondo. Ero vestita da
cinesina e anche il trucco era
perfetto”.
Pasquina C.: “E’ stata una bellissima festa. Molto divertente
anche il gioco della Pentolaccia!”.
Pierina P.: “Mi sono improvvisata maga
con tanto di bacchetta magica, mantello
e da un cappello a cilindro è
apparso un coniglietto di peluches”.
Marina C.: “Mi
hanno travestita da bimba birichina”.
Regina P.: “Un pomeriggio di sane risate.
Facevo parte della giuria, mi sono divertita
molto. Non succedeva da un po’!”.
Martina S.: “Ottima l’organizzazione, i costumi molto simpatici così come le persone
che li hanno indossati. Il pomeriggio è stato allietato dalla musica del Sig. Luigi.
Facevo parte
della giuria
che ha premiato i migliori.
ECCO
LE VINCITRICI!
Simona CRIVELLI
•
Animatrice
“FESTA DELLA DONNA”
“Sorrridi Donna...”
L
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...Vivere in Casa Famiglia...
Sorridi donna, sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti,
sorridi ai tuoi dolori, sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà: luce per il tuo cammino,
faro per naviganti sperduti.
e il nostro cavaliere si è prestato a donare
Il tuo sorriso sarà: un bacio di mamma,
un mazzetto ad ogni signora in modo serio
un battito d’ali, un raggio di sole per tutti. e grazioso scortato dalle due giovani anAnonimo
celle. La sorpresa si è conclusa a pranzo
con la gustosa torta preparata apposia poesia ci ricorda come die- tamente per i festeggiamenti. Le signore
tro ad ogni donna, c’è un’ani- hanno apprezzato di cuore il nostro modo
ma straordinaria che lotta, che di farle sentire adorate, soprattutto duranagisce, che non smette mai di te la loro giornata. Ringraziamo Antonio e
credere nella forza dell’amore; le donne chi ha condiviso con noi questo momento
sono sensibili e sanno comprendere an- speciale.
che l’incomprensibile, spiriti liberi capaci continua da pag. 1
di illuminare sentieri oscuri. Ecco perché grazie a tutti quanti qui lavorano e rendol’8 Marzo è sempre stato un giorno spe- no solari i giorni; grazie a chi - volontario ciale, dedicato a tutte le signore del mon- viene qui a donare un poco del suo tempo
do a cui giungono i nostri migliori auguri. e poi ritorna a casa, inaspettatamente arPer quest’occasione abbiamo pensato di ricchito. A tutti ciao: è il mio saluto perché
confezionare profumati mazzetti di mimo- a tutti voglio bene. Vi conosco da poco,
se che abbiamo abbellito con nastri co- ma verrò presto a conoscervi, perché perlorati; ogni composizione è stata accom- ché voglio avere nel cuore il vostro volto.
pagnata da una piccola pergamena Raccontava Martin Luther King: Un rabbicontenente alcuni dolci pensieri dedicati no domandò ai suoi allievi da che cosa
alle nostre semplici reginette. Supportate si potesse riconoscere il momento preciso
dalle tirocinanti, Martina e Tania, abbia- in cui finiva la notte e cominciava il giorno.
mo disposto i piccoli doni in un grande “Forse da quando si può distinguere con
cesto per distribuirli in un modo del tutto facilità un cane da una pecora?”. “No”,
originale ed elegante. Arrivati in salone disse il rabbino. “Quando si distingue un alinfatti, il coordinatore ha fatto personal- bero di datteri da un albero di fichi?”. “No”,
mente gli auguri a tutte le signore presenti ripeté il rabbino.“Ma quand’è, allora?”, doe con un cenno di intesa abbiamo fatto mandarono gli allievi. Il rabbino rispose: “E’
entrare le due ragazze accompagnate quando guardando il volto di una persona
dal nostro Antonio con un grande ap- qualunque, tu riconosci un fratello o una
plauso; ecco la sorpresa, le donne spiaz- sorella. Fino a quel punto è ancora notte
zate sono rimaste abbagliate dagli eventi nel tuo cuore”. Ciao, ciao, ciao!
Emanuela e gli OSPITI di Casa Famiglia
“IL MAGO DI OZ”
“Spettacolo teatrale della Compagnia Gianni Rodari”
L
Casa Famiglia...Casa Aperta
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’associazione culturale “Il Brutto Anatroccolo” nasce
grazie al confluire di due organismi – Il Gruppo Teatrale Gianni
Rodari e il Gruppo di Solidarietà, sorti nei
primi anni 90 per l’impegno e la passione
di tanti genitori degli studenti delle Scuole Elementari “Gianni Rodari” di Legnano.
Il Brutto Anatroccolo è una Associazione
Culturale senza scopo di lucro che si occupa di promuovere e realizzare laboratori teatrali e di psicomotricità in ambito
scolastico materno ed elementare, attività culturali e ricreative, mostre, concerti,
spettacoli
teatrali e convegni.
Il ricavato, al netto
delle spese, viene
devoluto a Medici
Senza Frontiere o a
progetti di solidarietà che nascono
nel nostro territorio.
Attraverso un parente siamo riusciti a far venire in Casa Famiglia questa associazione a presentarci
il loro spettacolo Il Mago di Oz. E’ una
bella favola la cui protagonista è Dorothy, una bambina che vive in Kansas con
gli zii e il cane Toto. Un giorno, un ciclone
solleva la casa di Dorothy e la trasporta
nella Terra dei Mastichini. Nell’atterraggio, la casa schiaccia la Strega Cattiva
dell’Est. La Strega Buona del Nord viene
a complimentarsi con Dorothy per l’accaduto, e le dona le Scarpette d’Argento
della defunta Strega. Dorothy esprime subito il desiderio di tornare in Kansas dagli
zii, e la Strega le consiglia di recarsi dal
Mago di Oz, l’unico che può aiutarla. Per
trovare il Mago, sarà sufficiente seguire la
«strada di mattoni gialli» fino alla Città di
Smeraldo. Lungo la via, a Dorothy e Toto si
uniscono tre compagni di viaggio, i quali
decidono di accompagnare la bambina per fare anche loro delle richieste personali al Mago: lo Spaventapasseri (che
vuole chiedere un cervello), il Boscaiolo
di Latta (che vuole chiedere un cuore)
e il Leone Codardo (che vuole chiedere
il coraggio). Giunti alla Città di Smeraldo, Dorothy e i suoi compagni ricevono
una promessa dal Mago: riceveranno i
loro doni solo dopo che avranno ucciso la Strega Cattiva
dell’Ovest. Dorothy
riesce nella missione
utilizzando
come arma la puzza di piedi. Ritornati
dal mago scoprono che attraverso il
viaggio che hanno
compiuto da soli
sono riusciti ad ottenere i doni che
tanto ricercavano. L’unica in difficoltà è la
piccola Dorothy che non riesce a tornare
a casa. Alla fine però la piccola si sveglia
da un sogno ritrovandosi nel suo letto e
nella sua camera, con al fianco i suoi zii.
La Casa Famiglia è diventata teatro, gli
ospiti sistemati in platea, gli attori sul palco, avevamo anche delle vere quinte.
Pierina P.: “E’ stato un bello spettacolo,
anche se la storia era una fiaba da bambini”.
Rina R.: E’ stato bello vedere che tra gli attori c’era anche il figlio della signora Ada
ospite della Casa Famiglia”.
Edera R.: “Sono stai molto divertenti erano
anche molto naturali”.
Elena e gli OSPITI di Casa Famiglia
“I PLACIDI”
“Esibizione della Compagnia Dialettale Arconatese”
N
7
Rita B.: “Mi sono piaciuti moltissimo perché hanno recitato in dialetto”.
Giovanna P.: “Sono davvero bravi. Ho
sempre partecipato ai loro spettacoli anche quando ero a casa. Mi ha fatto
piacere la loro visita perché ha rafforzato ancora di più il legame con il
mio paese che è Arconate”.
Edera R.: “Mi sono piaciuti molto i
loro costumi. Erano davvero buffi!”.
Pietro L.: “Hanno raccontato le storie dei nostri tempi come la tassa sul
cavallo. Poi con il passare degli anni
l’hanno messa sulla macchina. La
parlata dialettale era proprio nostrana”.
Pierina P.: “Sono davvero molto soddisfatta del pomeriggio trascorso. Un momento
di sana allegria”.
Casa Famiglia...Casa Aperta
mese di dicembre abbiamo ospitato presso la nostra
Casa Famiglia la Compagnia dialettale “I Placidi” di
Arconate che ha animato un pomeriggio con divertentissime scenette che
rappresentavano alcuni aspetti della
vita di ieri e di oggi, come ad esempio
la tassa sul cavallo, la raccolta differenziata dei rifiuti, i litigi tra moglie e marito.
Insomma, per chi non conosce questa
compagnia può sembrare scontata la
risata, in realtà loro hanno il potere di far
ridere anche senza parlare grazie alla
simpatia con la
quale si presentano in scena. Infatti non appena si
sono presentati al
pubblico presente, con tanto di
costume di scena, sono iniziate
le risa. Lo confermano anche gli ospiti che hanno assistito in prima linea allo spettacolo interamente in dialetto.
Celestina B.: “Il pomeriggio è stato molto
divertente, ho riso a crepapelle. Da tempo non ridevo così!”.
Romilda B.: “Le scenette erano bellissime e loro bravissimi anche perché sono
di Arconate!”.
Rina R.: “Abbiamo trascorso un’ora di
sano divertimento”.
Ersilia C.: “Sono arrivata da poco in
Casa Famiglia e questo è il primo spettacolo al quale assisto. Se sono tutti così
allora ben vengano”.
Michele FRANCESCHINA
•
Direttore Generale
CUSTOMER SATISFACTION
Dati 2012
C
Casa Famiglia...Casa Aperta
8
on il controllo del CSICERT, avvenuto lo scorso dicembre, Sodalitas ha confermato il mantenimento della certificazione di
qualità ISO 9000, continuando nel suo
impegno di miglioramento continuo della qualità in termini di programmazione,
organizzazione e realizzazione dei servizi
di cura della persona. Anche la rilevazione della qualità percepita attraverso il
questionario di gradimento sui servizi che
ogni anno viene proposto agli ospiti ed
alle loro famiglie ha dato risultati positivi.
Come potete vedere nello schema riportato di seguito, il quadro è di una generale soddisfazione.
anno 2011
anno 2012
quest. compilati
per nulla/
poco soddisfatti
28
48
10,23 %
8,09 %
abbastanza/
molto soddisfatti
89,67 %
91,91%
Dalla valutazione dei dati abbiamo colto
elementi utili per impostare il nostro piano
di miglioramento per il 2013 e ve ne segnaliamo due, che ci sono sembrati i più
significativi.
Il primo è relativo al n° dei questionari compilati: nel 2012 sono sensibilmente
aumentati e confrontando anche i dati
degli anni precedenti, la sensazione è
che chi è soddisfatto e quindi non ha
nulla di particolare da segnalare, non
riconsegni il questionario. Chiediamo
quindi a tutti di continuare con lo sforzo
di collaborazione nella compilazione del
questionario, in quanto più questionari
vengono restituiti più i dati sono statistica-
mente significativi.
Il secondo elemento è relativo ai servizi
con maggiori margini di miglioramento: il
servizio lavanderia, per il quale già dallo
scorso anno si è proceduto ad una “riqualificazione” del servizio attraverso il ricorso
ad aziende esterne leader nel settore ed
il servizio di fisioterapia. Relativamente a
quest’ultimo, l’impegno sarà volto al miglioramento dell’organizzazione e dell’efficacia, anche attraverso un dialogo più
frequente con gli ospiti ed i loro familiari,
così che l’importanza della attività di riabilitazione nel piano di cura possa risultare
più evidente.
Un cordiale grazie a tutti voi, agli ospiti con
le loro famiglie, agli operatori, ai volontari ed a tutti gli amici della Casa Famiglia,
perché il vostro appoggio ci incoraggia e
ci motiva nel difficile impegno del servizio
alla persona.
PELLEGRINAGGIO
A LOURDES 2013
Anonimo
Alleluia, alleluia, alleluia
Piange Maria davanti al sepolcro,
Io l’ho seguito, lo amavo davvero
lui mi ha guarito, mi ha dato la vita,
me l’hanno ucciso e lui non c’è più.
Alleluia, alleluia, alleluia
Vuoto è il sepolcro,
non c’è più il suo corpo
sente una voce, la chiama per nome,
e con il volto segnato dal pianto,
si volge indietro e corre da lui.
Alleluia, alleluia, alleluia
Perché tu cerchi chi è vivo tra i morti?
Alzati e corri, non sono più qui!
Tu che sei l’ultima agli occhi degli altri,
vai tu per prima e grida:
“È risorto!”
Alleluia, alleluia, alleluia...
Pasqua è Pace
Vien un suono da lontano
lieve lieve, piano piano.
Entra dolce in ogni cuore
Come un dono del Signore.
Tutti quanti son felici
tutti quanti sono amici.
Con la Pasqua del Signore
c’è la pace in ogni cuore.
DOV’E’ PASQUA
di M. Scavuzzo
Pasqua è nel cielo immenso e chiaro,
Pasqua è nel fiore appena sbocciato.
Pasqua e nel ruscello dove beve
l’agnello appena nato.
9
Pasqua è nel cielo che saluta
la Resurrezione del Signore
PASQUA
di R. Fontana
Dentro un uovo di buon cioccolato
vorrei tanto ci fosse una cosa,
non un puffo, un anello, un soldato,
ma un momento di festa gioiosa.
Voglio dirti proprio per questo
ho pregato per voi ieri sera
perchè oggi sia un giorno lieto.
Una Pasqua di speranza vera.
...La pagina della Poesia
INNO DI RESURREZIONE
Elena ZANZOTTERA
“I COLORI DELL’AUTUNNO”
Daniela Augello
Donatella Buscemi
€ 6,80
Città Nuova Editore
I n queste pagine
Spazio ... alla lettura
10
si riflette sul mondo degli anziani: i
loro desideri e le
loro aspettative si
intrecciano
alla
sofferenza e alla fragilità che caratterizza
il loro vivere quotidiano. Cosa possiamo
fare per vivere con più serenità la vecchiaia? E come fare per prepararci, fin
da giovani, ai nostri “anni d’argento”?
Prendendo spunto dalle vicende di alcuni anziani, le autrici ci mostrano come anche in questa fase della vita sia possibile
scoprire risorse impensate, e continuare a
essere in relazione con gli altri.
In collaborazione con
“Libreria Tempolibro”
Via Manzoni, 49 - Busto Garolfo
Tel. 0331/537339
.
Animatrice
“IL CALORE DEL CUORE IMPEDISCE AL CORPO DI INVECCHIARE”
Marie de Hennezel
€ 17,50
Rizzoli Editore
Nell’isola
di Okinawa vivono le
persone più longeve del mondo:
non è solo merito delle abitudini
sane, ma anche
e soprattutto di una vita sociale gratificante e intensa. In Occidente, invece, gli
anziani si sentono un peso per la società
e si ritrovano senza uno scopo con cui riempire le giornate. Come affrontare serenamente la vecchiaia? Da psicologa
e da donna che ha appena superato i
sessant’anni, Marie de Hennezel descrive con tono partecipe i tabù e i preconcetti sulla terza età, condanna la corsa
insensata all’eterna giovinezza, suggerisce piccoli accorgimenti per accettare
i cambiamenti inevitabili e imparare ad
apprezzarli.
(Continua da pag. 3) Gli angeli di Casa Famiglia e la loro pagella
il maggior numero di informazioni possibili al fine di organizzare attività accattivanti e
stimolanti; mi sto incamminando in punta di piedi cercando riscontri rispetto a tutto
ciò che sto condividendo con loro. Ci sono tante personalità differenti, ma uniche nel
loro modo di essere ed esprimersi. Tutti sono curiosi di sapere qualcosa da me e cerco
sempre di tenerli aggiornati e informati rispetto agli eventi interni ma anche in rapporto
a quello che accade fuori, nel mondo esterno. Per questa ragione, dopo le doverose.
preghiere mattutine dedico uno spazio essenziale all’informazione, cercando di estrapolare notizie interessanti dal quotidiano che possono diventare argomenti di confronto
e discussione di gruppo; sentire le loro opinioni in merito a quanto letto significa riuscire
a coinvolgerli e attivarli. In seguito vorrei introdurre altre proposte come canti di gruppo
o giochi cognitivi facili e spiritosi così che tra una risata e l’altra si riesca a stimolare la
mente e la fantasia. Molte sono le idee e si tenta tutto per tutto con l’obiettivo di trovare
la formula vincente. Ringrazio tutti coloro che mi stanno guidando con professionalità,
ringrazio le volontarie, i parenti e tutti gli Ospiti per la loro straordinaria capacità di emozionarmi. Mi auguro un buon lavoro e spero di stupirvi sempre positivamente.
L’ANGOLO DEI RICORDI
A te, che da lassù continui a vegliare su di me…
A te, che con dolce prepotenza, sei parte di me e vivi con me…
A te, che attraverso silenzi, segni, ricordi, attimi, parole, sguardi, lacrime rendi
questo mio cuore proiezione del tuo.
A te, che nonostante ogni luogo, ogni tempo, ogni spazio continui a essere.
A te, che con tenera violenza mi spingi a continuare e guardare in faccia a
questa vita e a darle un senso anche senza il tuo essere qui ora.
A te, che sei, che continuerai a essere qui con me.
Osservo questo cielo sopra di noi e so che tu, per me, stai sorridendo alle
stelle, alla luna, al sole e al mio cuore dolorante.
Guardo lassù e sento la tua carezza e ti stringo a me con rabbia e amore.
Non lasciarmi, fa che io ti senta sempre in me, fa che io viva per te, per me
e per quanti mi vogliono bene.
Vola e non lasciarmi mai. (Anonimo)
11
Ricordiamo i nostri cari che non ci hanno lasciati
Le nipoti Ornella e Marinella
~
I familiari di Ersilia Bandera ringraziano la Direzione e tutto il personale
della Casa Famiglia per l’amorevole assistenza prestata alla loro cara e
per le calorose manifestazioni di cordoglio.
Famiglia Falzone
~
Un grazie sincero e con tutto il cuore a tutti per essere sempre stati presenti e vicini alla mia mamma Esterina.
La figlia Carla
~
I familiari di Enrica Cominazzi ringraziano sentitamente tutto il personale
per le cure e le attenzioni prestate alla mamma durante il periodo trascorso presso Casa Famiglia
Belloni Danilo
L’angolo dei ricordi
A nome nostro e degli altri nipoti di Marcellina Raimondi, ringraziamo
di cuore per l’assistenza e le cure prestate alla zia negli anni trascorsi in
Casa Famiglia. Le attenzioni di tutto il personale l’hanno fatta sentire a
casa e le hanno trasmesso serenità. Il nostro pensiero riconoscente va
anche agli ospiti della struttura e ai loro congiunti, che hanno sempre
dato a Marcellina il calore di una grande famiglia.
... un po’
Online sul sito www.grupposodalitas.it
Tanti Auguri a...
MARZO
GENNAIO
06
08
15
16
22
28
Uboldi Iris
Rossi Edera
Colombo Maria Adelaide
Colombo Piera
Ravelli Amedeo
Carimati Carla
FEBBRAIO
12
04 Grimi Renata
05 Sartorelli Erina
15
Puricelli Francesco
22 Solbiati Maria
29 Colombo Cecilia
APRILE
01 Crivelli Piero Angelo
01 Sella Giuseppina
11 Rampinelli Rina
14 Virano Angiolina
16 Binaghi Ausilia
17 Casarotto Pasquina
21 Leoni Pietro
02 Pinciroli Anna
03 Bonafin Celestina
12 Colombo Marina
20 Androni Ada
26 Stefanoni Carolina
Tiziana PISONI • Cuoca
COSTOLETTE D’AGNELLO
AI PISTACCHI
Di Tutto ...
P
ulite le costolette togliendo tutto il grasso attorno alla carne. Eliminate la parte di osso finale, in
modo da ottenere un bocconcino tenero di carne
d’agnello attaccato ad una sottile costoletta. Tostate
16 costolette d’agnello
i pistacchi per un paio di minuti in forno a 200°. Trita2 spicchi aglio
te grossolanamente nel mixer i pistacchi, trasferiteli in
1 albume
una ciotola e aggiungete il prezzemolo tritato e i due
2-3 cucchiai pecorino
spicchi d’aglio schiacciati, il sale e il pangrattato, il pe2 cucchiai prezzemolo
corino grattugiato, mescolate bene gli ingredienti per
2 cucchiai pane mollica ottenere una panatura omogenea. Intingete le co(o pangrattato)
stolette nell’albume, una alla volta, prestando atten60 gr pistacchi tostati
zione a ricoprire tutta la superficie della carne, quindi
(senza buccia)
impanatele pressando bene. Ponete in una padella
50 gr burro
antiaderente il burro, fatelo sciogliere e aggiungete le
Uova
costolette, che farete dorare su entrambi i lati per un
Sale
paio di minuti per lato. Quando le vostre costolette saranno dorate e croccanti, servitele immediatamente.
Ingredienti
(per 4 persone)
Per la realizzazione di «TRA DI NOI» hanno collaborato: gli ospiti di Casa Famiglia, il Coordinatore Ugo Zorco, Monsignor Sergio Salvini, il DG Michele Franceschina, la Sig. ra Marinella
Restelli, l’infermiera Laura Spigolon, le animatrici Elena Zanzottera, Emanuela Giannini e
Simona Crivelli, la cuoca Tiziana Pisoni, l’ospite Giuseppina Vergani,