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Gennaio Febbraio Marzo Aprile 2013 CIAO, CIAO, CIAO.... C Monsignor • iao, ciao, ciao, è il saluto di chi si vuol bene; ciao, ciao, ciao, mette in cuore la felicità. Ciao, ciao, ciao, nella gioia o nel pianto, agli amici io canto: ciao, ciao, ciao. E’ con queste parole di canto, imparate da bimbo all’asilo delle suore, che saluto personalmente ognuno di voi, ospite delle case di riposo della Fondazione Mantovani e di Sodalitas in qualità di nuovo presidente della Fondazione. Sono orgoglioso di salutarvi, onorarvi e dirvi quanto siete importanti per me. Come vedete dalla firma sono un sacerdote ed è mia consuetudine alla sera, al termine della giornata, tracciare un segno di croce sul pezzetto della vigna del Signore affidatomi, perché la notte sia dolce e accompagnata dal bene di Dio. Tanto più per voi. A chi è anziano dico: forza! L’anzianità è la stagione della maturità della vita: provate a pensare che spettacolo sono i cachi, i frutti dell’inverno, in un campo tutto coperto di neve. Mi piacciono i titoli dei vostri giornalini: I ragazzi di via Faccio di Affori; Cose di casa…FAMIGLIA di Cologno Monzese; La gioiosa di Cormano; Fiori di carta di San Vittore Olona; Il giornale dei nonni di Inveruno, Il paradiso può attendere di Villa Cortese, Tra di noi di Busto G., Sorrisi e notizie di Bussero, I ba- Sergio SALVINI gai dell’alter dì da Busnago, mi hanno subito detto che siete uomini e donne meravigliosi, intraprendenti. Con semplicità dite a tutti che il futuro è dietro di voi poiché siete un pozzo profondo da cui sgorga ancora acqua fresca e dissetante. Voi siete il presente e anche il futuro, quel futuro che è sempre dietro ad illuminare il presente. Diceva con saggezza il beato Giovanni Paolo II che ogni persona è bisognosa dell’altra e si arricchisce dei doni e dei carismi di tutti. Ho scritto in un mio libro: tanto più l’albero è grande, antico, prosperoso per frutti, ombra e benefici, tanto più le radici si sprofondano tenaci e vigorose nel terreno circostante. Tagliando le radici, il gigante crolla e perde il suo vigore. E’ indispensabile per ogni persona essere saldamente unita alla propria storia: è tanto facile essere sradicati ed è pericoloso perché si perde la propria identità ed i valori profondi che danno ragione all’esistenza. Da sempre generosi uomini e donne hanno scritto e scrivono la loro testimonianza. Così anche voi. Ognuno di noi è uno ed irripetibile. C’è una canzone di un cantautore moderno che dice: Grazie di esistere. Sì, grazie ad ognuno di voi che vivete nella nostra Fondazione; continua a pag. 5 ...e guarisce! Miss Siringa dice... 2 Laura SPIGOLON • Infermiera professionale “IL TUNNEL CARPALE” “Un problema sempre più diffuso” L a sindrome del tunnel carpale si ha nel momento in cui il nervo mediano che si estende dall’avambraccio alla mano è sottoposto a pressione o schiacciamento all’altezza del polso. Ciò provoca dolore, debolezza o sensazione di intorpidimento alla mano e al polso che si irradiano verso il braccio. Le cause possono essere attribuite a movimenti ripetitivi e forzati della mano e del polso durante il lavoro o le attività di svago. I sintomi appaiono per la prima volta durante la notte e nei casi più gravi anche nell’arco della giornata. Vi è inoltre una diminuzione della forza e diventa difficile stringere le mani a pugno, afferrare piccoli oggetti. I soggetti più a rischio sono le donne ma anche le persone affette da diabete o da altri disturbi del metabolismo. La diagnosi avviene attraverso due tipi di test: - Test di Tinel: il medico esercita una leggera pressione sul nervo mediano del polso e se il paziente avverte un formicolio nelle dita o una sensazione simile a una scossa allora il test è positivo - Test di Phalen: consiste nell’avvicinare le mani dal lato del dorso puntando le dita verso il basso e premendo i dorsi delle mani l’uno contro l’altro. Se il paziente avverte formicolio o intorpidimento crescente alle dita si ha la sindrome del tunnel carpale. Spesso vengono utilizzati test sulla conduttività elettrica dei nervi applicando piccole scosse elettriche. Le cure comportano inizialmente il riposo della mano e del polso applicando impacchi ghiacciati se la zona è infiammata. Per contrastare il dolore si possono assumere farmaci antinfiammatori e analgesici. Se i sintomi perdurano nel tempo il rimedio definitivo è l’intervento chirurgico effettuato in anestesia locale al quale farà seguito una terapia fisioterapica. Simona CRIVELLI • Animatrice GLI ANGELI DI CASA FAMIGLIA E LA LORO... “PAGELLA” Giuseppina VERGANI • Ospite PRESENTIAMO GLI ABITANTI DI CASA FAMIGLIA “La semplicità di un gesto o di un sorriso vale più di mille parole” “Sono contenta di vivere qui” continua a pag. 10 M i chiamo Giuseppina Vergani sono nata a Monza il 21 maggio del 1931. Mia madre Ida lavorava come operaia mentre mio padre Luigi era operaio presso la ditta Pirelli. Figlia unica ho frequentato volentieri le scuole fino alla quinta elementare. Avevo pochi amici e frequentavo l’oratorio. Ho iniziato a lavorare a 13 anni come sarta e successivamente nel negozio di calzature di mia zia. A 14 anni trovai impiego alla Magneti Marelli come operaia dove rimasi fino all’età di 25 anni. I miei passatempi preferiti erano l’uncinetto e il lavoro a maglia. A 16 anni, in ditta, ho conosciuto Ermenegildo, anch’egli operaio con il quale mi fidanzai e dopo due anni ci siamo sposati. Era il 29 ottobre del 1950. Non ho indossato un vero abito da sposa, ma un semplice soprabito color grigio perla. Abbiamo vissuto per un periodo a Monza dove sono nati i nostri figli, Luisella, Tina, Ezio e Roberto, per poi trasferirci a Parabiago. A 75 anni rimasi vedova ed essendosi sposati tutti i miei figli vivevo sola. Quando ho iniziato ad avere i primi problemi di salute ho valutato la possibilità di vivere in Casa Famiglia. Così è stato. Ora risiedo qui dal 2 gennaio 2008 e sono contenta di questa scelta. Mi trovo molto bene tanto che non cambierei con nessun altro posto perché questo è il migliore. 3 ...Vivere in Casa Famiglia... M i chiamo Simona e dal 1 Marzo ho iniziato un nuovo percorso lavorativo presso questa Casa Famiglia. Molti di voi mi hanno già vista nei corridoi o tra gli anziani magari chiedendosi chi fosse questa ragazza un po’ buffa e intimidita. Il mio ruolo è quello di animatrice e la mia presenza in struttura è concentrata nella prima parte della giornata; la mattina dunque sarà lo spazio in cui cercherò di rallegrare e rasserenare i nostri anziani ovvero i protagonisti di ogni pensiero e di ogni semplice azione. A volte la semplicità di un gesto o di un sorriso vale più di mille parole; a volte una chiacchiera, un canto o un gioco spiritoso possono colorare le giornate e dare contenuto ad un vuoto privo di senso. Il senso del mio lavoro è conoscere chi mi circonda e cogliere le peculiarità di tutti per tentare di raggiungere i bisogni di ciascuno in ugual misura e con la stessa intensità; il mio compito prioritario è infatti catturare l’interesse e la curiosità delle Signore e dei Signori che mi aspettano ogni mattina presso i saloni principali. Quando faccio il mio ingresso nel salone vedo tanti cuori affettuosi che mi salutano e sorridono come se mi conoscessero da un po’; naturalmente occorre del tempo per instaurare legami profondi e per entrare nel loro mondo fatto di abitudini ed esigenze diverse. Proprio per questo il mio impegno è quello di raccogliere... Elena e gli OSPITI di Casa Famiglia “GRANDE FESTA DI CARNEVALE” “Premiate le maschere più belle” Q ...Vivere in Casa Famiglia... 4 uest’anno abbiamo voluto dare un’impronta diversa al Carnevale. È stata organizzata infatti una vera e propria sfilata di Carnevale. I costumi sono stati preparati durante i laboratori di animazione grazie all’aiuto delle volontarie. Molti gli ospiti coinvolti che hanno accettato di mettersi in gioco. Come premio finale è stato consegnato il tanto ambito Oscar. Iris U.: “Ho vinto il terzo premio. Ero Crudelia Demon. Avevo un bel costume, un cappello con veletta e una lunga sigaretta!”. Domenica T.: “Il mio costume era da Mummy. Ma la maschera che mi è piaciuta di più era Elena, l’indiana”. Rina R.: “Ho indossato la divisa da hostess dell’Alitalia”. Adele C.: “Mi è stato confezionato il costume da pulcino. Ero uno spettacolo, ho dato il meglio di me!”. Iole P.: “Io rappresentavo un co l o rati s s i mo pagliaccio. Che ridere!”. Romilda B.: “Io con Bianca, Adelaide Pasquina rappresentavamo le carte da gioco. Eravamo bellissime e per questo abbiamo vinto il primo premio”. Edera R.: “La festa è stata molto allegra. Facevo parte della giuria. Si è travestito anche Ugo ma io non l’ho riconosciuto. Molto belle e simpatiche anche Elena e Barbara!”. Pietro L.: “La sfilata è stata un cinema. Mi hanno travestito da Barnie Flinstons con una bella parrucca bionda abbellita da un osso e in mano una clava. Elena, le pensa di notte, poi mi ha truccato, ero bellissimo!. Celestina B.: “Mi sono divertita un mondo. Ero vestita da cinesina e anche il trucco era perfetto”. Pasquina C.: “E’ stata una bellissima festa. Molto divertente anche il gioco della Pentolaccia!”. Pierina P.: “Mi sono improvvisata maga con tanto di bacchetta magica, mantello e da un cappello a cilindro è apparso un coniglietto di peluches”. Marina C.: “Mi hanno travestita da bimba birichina”. Regina P.: “Un pomeriggio di sane risate. Facevo parte della giuria, mi sono divertita molto. Non succedeva da un po’!”. Martina S.: “Ottima l’organizzazione, i costumi molto simpatici così come le persone che li hanno indossati. Il pomeriggio è stato allietato dalla musica del Sig. Luigi. Facevo parte della giuria che ha premiato i migliori. ECCO LE VINCITRICI! Simona CRIVELLI • Animatrice “FESTA DELLA DONNA” “Sorrridi Donna...” L 5 ...Vivere in Casa Famiglia... Sorridi donna, sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride. Sorridi agli amori finiti, sorridi ai tuoi dolori, sorridi comunque. Il tuo sorriso sarà: luce per il tuo cammino, faro per naviganti sperduti. e il nostro cavaliere si è prestato a donare Il tuo sorriso sarà: un bacio di mamma, un mazzetto ad ogni signora in modo serio un battito d’ali, un raggio di sole per tutti. e grazioso scortato dalle due giovani anAnonimo celle. La sorpresa si è conclusa a pranzo con la gustosa torta preparata apposia poesia ci ricorda come die- tamente per i festeggiamenti. Le signore tro ad ogni donna, c’è un’ani- hanno apprezzato di cuore il nostro modo ma straordinaria che lotta, che di farle sentire adorate, soprattutto duranagisce, che non smette mai di te la loro giornata. Ringraziamo Antonio e credere nella forza dell’amore; le donne chi ha condiviso con noi questo momento sono sensibili e sanno comprendere an- speciale. che l’incomprensibile, spiriti liberi capaci continua da pag. 1 di illuminare sentieri oscuri. Ecco perché grazie a tutti quanti qui lavorano e rendol’8 Marzo è sempre stato un giorno spe- no solari i giorni; grazie a chi - volontario ciale, dedicato a tutte le signore del mon- viene qui a donare un poco del suo tempo do a cui giungono i nostri migliori auguri. e poi ritorna a casa, inaspettatamente arPer quest’occasione abbiamo pensato di ricchito. A tutti ciao: è il mio saluto perché confezionare profumati mazzetti di mimo- a tutti voglio bene. Vi conosco da poco, se che abbiamo abbellito con nastri co- ma verrò presto a conoscervi, perché perlorati; ogni composizione è stata accom- ché voglio avere nel cuore il vostro volto. pagnata da una piccola pergamena Raccontava Martin Luther King: Un rabbicontenente alcuni dolci pensieri dedicati no domandò ai suoi allievi da che cosa alle nostre semplici reginette. Supportate si potesse riconoscere il momento preciso dalle tirocinanti, Martina e Tania, abbia- in cui finiva la notte e cominciava il giorno. mo disposto i piccoli doni in un grande “Forse da quando si può distinguere con cesto per distribuirli in un modo del tutto facilità un cane da una pecora?”. “No”, originale ed elegante. Arrivati in salone disse il rabbino. “Quando si distingue un alinfatti, il coordinatore ha fatto personal- bero di datteri da un albero di fichi?”. “No”, mente gli auguri a tutte le signore presenti ripeté il rabbino.“Ma quand’è, allora?”, doe con un cenno di intesa abbiamo fatto mandarono gli allievi. Il rabbino rispose: “E’ entrare le due ragazze accompagnate quando guardando il volto di una persona dal nostro Antonio con un grande ap- qualunque, tu riconosci un fratello o una plauso; ecco la sorpresa, le donne spiaz- sorella. Fino a quel punto è ancora notte zate sono rimaste abbagliate dagli eventi nel tuo cuore”. Ciao, ciao, ciao! Emanuela e gli OSPITI di Casa Famiglia “IL MAGO DI OZ” “Spettacolo teatrale della Compagnia Gianni Rodari” L Casa Famiglia...Casa Aperta 6 ’associazione culturale “Il Brutto Anatroccolo” nasce grazie al confluire di due organismi – Il Gruppo Teatrale Gianni Rodari e il Gruppo di Solidarietà, sorti nei primi anni 90 per l’impegno e la passione di tanti genitori degli studenti delle Scuole Elementari “Gianni Rodari” di Legnano. Il Brutto Anatroccolo è una Associazione Culturale senza scopo di lucro che si occupa di promuovere e realizzare laboratori teatrali e di psicomotricità in ambito scolastico materno ed elementare, attività culturali e ricreative, mostre, concerti, spettacoli teatrali e convegni. Il ricavato, al netto delle spese, viene devoluto a Medici Senza Frontiere o a progetti di solidarietà che nascono nel nostro territorio. Attraverso un parente siamo riusciti a far venire in Casa Famiglia questa associazione a presentarci il loro spettacolo Il Mago di Oz. E’ una bella favola la cui protagonista è Dorothy, una bambina che vive in Kansas con gli zii e il cane Toto. Un giorno, un ciclone solleva la casa di Dorothy e la trasporta nella Terra dei Mastichini. Nell’atterraggio, la casa schiaccia la Strega Cattiva dell’Est. La Strega Buona del Nord viene a complimentarsi con Dorothy per l’accaduto, e le dona le Scarpette d’Argento della defunta Strega. Dorothy esprime subito il desiderio di tornare in Kansas dagli zii, e la Strega le consiglia di recarsi dal Mago di Oz, l’unico che può aiutarla. Per trovare il Mago, sarà sufficiente seguire la «strada di mattoni gialli» fino alla Città di Smeraldo. Lungo la via, a Dorothy e Toto si uniscono tre compagni di viaggio, i quali decidono di accompagnare la bambina per fare anche loro delle richieste personali al Mago: lo Spaventapasseri (che vuole chiedere un cervello), il Boscaiolo di Latta (che vuole chiedere un cuore) e il Leone Codardo (che vuole chiedere il coraggio). Giunti alla Città di Smeraldo, Dorothy e i suoi compagni ricevono una promessa dal Mago: riceveranno i loro doni solo dopo che avranno ucciso la Strega Cattiva dell’Ovest. Dorothy riesce nella missione utilizzando come arma la puzza di piedi. Ritornati dal mago scoprono che attraverso il viaggio che hanno compiuto da soli sono riusciti ad ottenere i doni che tanto ricercavano. L’unica in difficoltà è la piccola Dorothy che non riesce a tornare a casa. Alla fine però la piccola si sveglia da un sogno ritrovandosi nel suo letto e nella sua camera, con al fianco i suoi zii. La Casa Famiglia è diventata teatro, gli ospiti sistemati in platea, gli attori sul palco, avevamo anche delle vere quinte. Pierina P.: “E’ stato un bello spettacolo, anche se la storia era una fiaba da bambini”. Rina R.: E’ stato bello vedere che tra gli attori c’era anche il figlio della signora Ada ospite della Casa Famiglia”. Edera R.: “Sono stai molto divertenti erano anche molto naturali”. Elena e gli OSPITI di Casa Famiglia “I PLACIDI” “Esibizione della Compagnia Dialettale Arconatese” N 7 Rita B.: “Mi sono piaciuti moltissimo perché hanno recitato in dialetto”. Giovanna P.: “Sono davvero bravi. Ho sempre partecipato ai loro spettacoli anche quando ero a casa. Mi ha fatto piacere la loro visita perché ha rafforzato ancora di più il legame con il mio paese che è Arconate”. Edera R.: “Mi sono piaciuti molto i loro costumi. Erano davvero buffi!”. Pietro L.: “Hanno raccontato le storie dei nostri tempi come la tassa sul cavallo. Poi con il passare degli anni l’hanno messa sulla macchina. La parlata dialettale era proprio nostrana”. Pierina P.: “Sono davvero molto soddisfatta del pomeriggio trascorso. Un momento di sana allegria”. Casa Famiglia...Casa Aperta mese di dicembre abbiamo ospitato presso la nostra Casa Famiglia la Compagnia dialettale “I Placidi” di Arconate che ha animato un pomeriggio con divertentissime scenette che rappresentavano alcuni aspetti della vita di ieri e di oggi, come ad esempio la tassa sul cavallo, la raccolta differenziata dei rifiuti, i litigi tra moglie e marito. Insomma, per chi non conosce questa compagnia può sembrare scontata la risata, in realtà loro hanno il potere di far ridere anche senza parlare grazie alla simpatia con la quale si presentano in scena. Infatti non appena si sono presentati al pubblico presente, con tanto di costume di scena, sono iniziate le risa. Lo confermano anche gli ospiti che hanno assistito in prima linea allo spettacolo interamente in dialetto. Celestina B.: “Il pomeriggio è stato molto divertente, ho riso a crepapelle. Da tempo non ridevo così!”. Romilda B.: “Le scenette erano bellissime e loro bravissimi anche perché sono di Arconate!”. Rina R.: “Abbiamo trascorso un’ora di sano divertimento”. Ersilia C.: “Sono arrivata da poco in Casa Famiglia e questo è il primo spettacolo al quale assisto. Se sono tutti così allora ben vengano”. Michele FRANCESCHINA • Direttore Generale CUSTOMER SATISFACTION Dati 2012 C Casa Famiglia...Casa Aperta 8 on il controllo del CSICERT, avvenuto lo scorso dicembre, Sodalitas ha confermato il mantenimento della certificazione di qualità ISO 9000, continuando nel suo impegno di miglioramento continuo della qualità in termini di programmazione, organizzazione e realizzazione dei servizi di cura della persona. Anche la rilevazione della qualità percepita attraverso il questionario di gradimento sui servizi che ogni anno viene proposto agli ospiti ed alle loro famiglie ha dato risultati positivi. Come potete vedere nello schema riportato di seguito, il quadro è di una generale soddisfazione. anno 2011 anno 2012 quest. compilati per nulla/ poco soddisfatti 28 48 10,23 % 8,09 % abbastanza/ molto soddisfatti 89,67 % 91,91% Dalla valutazione dei dati abbiamo colto elementi utili per impostare il nostro piano di miglioramento per il 2013 e ve ne segnaliamo due, che ci sono sembrati i più significativi. Il primo è relativo al n° dei questionari compilati: nel 2012 sono sensibilmente aumentati e confrontando anche i dati degli anni precedenti, la sensazione è che chi è soddisfatto e quindi non ha nulla di particolare da segnalare, non riconsegni il questionario. Chiediamo quindi a tutti di continuare con lo sforzo di collaborazione nella compilazione del questionario, in quanto più questionari vengono restituiti più i dati sono statistica- mente significativi. Il secondo elemento è relativo ai servizi con maggiori margini di miglioramento: il servizio lavanderia, per il quale già dallo scorso anno si è proceduto ad una “riqualificazione” del servizio attraverso il ricorso ad aziende esterne leader nel settore ed il servizio di fisioterapia. Relativamente a quest’ultimo, l’impegno sarà volto al miglioramento dell’organizzazione e dell’efficacia, anche attraverso un dialogo più frequente con gli ospiti ed i loro familiari, così che l’importanza della attività di riabilitazione nel piano di cura possa risultare più evidente. Un cordiale grazie a tutti voi, agli ospiti con le loro famiglie, agli operatori, ai volontari ed a tutti gli amici della Casa Famiglia, perché il vostro appoggio ci incoraggia e ci motiva nel difficile impegno del servizio alla persona. PELLEGRINAGGIO A LOURDES 2013 Anonimo Alleluia, alleluia, alleluia Piange Maria davanti al sepolcro, Io l’ho seguito, lo amavo davvero lui mi ha guarito, mi ha dato la vita, me l’hanno ucciso e lui non c’è più. Alleluia, alleluia, alleluia Vuoto è il sepolcro, non c’è più il suo corpo sente una voce, la chiama per nome, e con il volto segnato dal pianto, si volge indietro e corre da lui. Alleluia, alleluia, alleluia Perché tu cerchi chi è vivo tra i morti? Alzati e corri, non sono più qui! Tu che sei l’ultima agli occhi degli altri, vai tu per prima e grida: “È risorto!” Alleluia, alleluia, alleluia... Pasqua è Pace Vien un suono da lontano lieve lieve, piano piano. Entra dolce in ogni cuore Come un dono del Signore. Tutti quanti son felici tutti quanti sono amici. Con la Pasqua del Signore c’è la pace in ogni cuore. DOV’E’ PASQUA di M. Scavuzzo Pasqua è nel cielo immenso e chiaro, Pasqua è nel fiore appena sbocciato. Pasqua e nel ruscello dove beve l’agnello appena nato. 9 Pasqua è nel cielo che saluta la Resurrezione del Signore PASQUA di R. Fontana Dentro un uovo di buon cioccolato vorrei tanto ci fosse una cosa, non un puffo, un anello, un soldato, ma un momento di festa gioiosa. Voglio dirti proprio per questo ho pregato per voi ieri sera perchè oggi sia un giorno lieto. Una Pasqua di speranza vera. ...La pagina della Poesia INNO DI RESURREZIONE Elena ZANZOTTERA “I COLORI DELL’AUTUNNO” Daniela Augello Donatella Buscemi € 6,80 Città Nuova Editore I n queste pagine Spazio ... alla lettura 10 si riflette sul mondo degli anziani: i loro desideri e le loro aspettative si intrecciano alla sofferenza e alla fragilità che caratterizza il loro vivere quotidiano. Cosa possiamo fare per vivere con più serenità la vecchiaia? E come fare per prepararci, fin da giovani, ai nostri “anni d’argento”? Prendendo spunto dalle vicende di alcuni anziani, le autrici ci mostrano come anche in questa fase della vita sia possibile scoprire risorse impensate, e continuare a essere in relazione con gli altri. In collaborazione con “Libreria Tempolibro” Via Manzoni, 49 - Busto Garolfo Tel. 0331/537339 . Animatrice “IL CALORE DEL CUORE IMPEDISCE AL CORPO DI INVECCHIARE” Marie de Hennezel € 17,50 Rizzoli Editore Nell’isola di Okinawa vivono le persone più longeve del mondo: non è solo merito delle abitudini sane, ma anche e soprattutto di una vita sociale gratificante e intensa. In Occidente, invece, gli anziani si sentono un peso per la società e si ritrovano senza uno scopo con cui riempire le giornate. Come affrontare serenamente la vecchiaia? Da psicologa e da donna che ha appena superato i sessant’anni, Marie de Hennezel descrive con tono partecipe i tabù e i preconcetti sulla terza età, condanna la corsa insensata all’eterna giovinezza, suggerisce piccoli accorgimenti per accettare i cambiamenti inevitabili e imparare ad apprezzarli. (Continua da pag. 3) Gli angeli di Casa Famiglia e la loro pagella il maggior numero di informazioni possibili al fine di organizzare attività accattivanti e stimolanti; mi sto incamminando in punta di piedi cercando riscontri rispetto a tutto ciò che sto condividendo con loro. Ci sono tante personalità differenti, ma uniche nel loro modo di essere ed esprimersi. Tutti sono curiosi di sapere qualcosa da me e cerco sempre di tenerli aggiornati e informati rispetto agli eventi interni ma anche in rapporto a quello che accade fuori, nel mondo esterno. Per questa ragione, dopo le doverose. preghiere mattutine dedico uno spazio essenziale all’informazione, cercando di estrapolare notizie interessanti dal quotidiano che possono diventare argomenti di confronto e discussione di gruppo; sentire le loro opinioni in merito a quanto letto significa riuscire a coinvolgerli e attivarli. In seguito vorrei introdurre altre proposte come canti di gruppo o giochi cognitivi facili e spiritosi così che tra una risata e l’altra si riesca a stimolare la mente e la fantasia. Molte sono le idee e si tenta tutto per tutto con l’obiettivo di trovare la formula vincente. Ringrazio tutti coloro che mi stanno guidando con professionalità, ringrazio le volontarie, i parenti e tutti gli Ospiti per la loro straordinaria capacità di emozionarmi. Mi auguro un buon lavoro e spero di stupirvi sempre positivamente. L’ANGOLO DEI RICORDI A te, che da lassù continui a vegliare su di me… A te, che con dolce prepotenza, sei parte di me e vivi con me… A te, che attraverso silenzi, segni, ricordi, attimi, parole, sguardi, lacrime rendi questo mio cuore proiezione del tuo. A te, che nonostante ogni luogo, ogni tempo, ogni spazio continui a essere. A te, che con tenera violenza mi spingi a continuare e guardare in faccia a questa vita e a darle un senso anche senza il tuo essere qui ora. A te, che sei, che continuerai a essere qui con me. Osservo questo cielo sopra di noi e so che tu, per me, stai sorridendo alle stelle, alla luna, al sole e al mio cuore dolorante. Guardo lassù e sento la tua carezza e ti stringo a me con rabbia e amore. Non lasciarmi, fa che io ti senta sempre in me, fa che io viva per te, per me e per quanti mi vogliono bene. Vola e non lasciarmi mai. (Anonimo) 11 Ricordiamo i nostri cari che non ci hanno lasciati Le nipoti Ornella e Marinella ~ I familiari di Ersilia Bandera ringraziano la Direzione e tutto il personale della Casa Famiglia per l’amorevole assistenza prestata alla loro cara e per le calorose manifestazioni di cordoglio. Famiglia Falzone ~ Un grazie sincero e con tutto il cuore a tutti per essere sempre stati presenti e vicini alla mia mamma Esterina. La figlia Carla ~ I familiari di Enrica Cominazzi ringraziano sentitamente tutto il personale per le cure e le attenzioni prestate alla mamma durante il periodo trascorso presso Casa Famiglia Belloni Danilo L’angolo dei ricordi A nome nostro e degli altri nipoti di Marcellina Raimondi, ringraziamo di cuore per l’assistenza e le cure prestate alla zia negli anni trascorsi in Casa Famiglia. Le attenzioni di tutto il personale l’hanno fatta sentire a casa e le hanno trasmesso serenità. Il nostro pensiero riconoscente va anche agli ospiti della struttura e ai loro congiunti, che hanno sempre dato a Marcellina il calore di una grande famiglia. ... un po’ Online sul sito www.grupposodalitas.it Tanti Auguri a... MARZO GENNAIO 06 08 15 16 22 28 Uboldi Iris Rossi Edera Colombo Maria Adelaide Colombo Piera Ravelli Amedeo Carimati Carla FEBBRAIO 12 04 Grimi Renata 05 Sartorelli Erina 15 Puricelli Francesco 22 Solbiati Maria 29 Colombo Cecilia APRILE 01 Crivelli Piero Angelo 01 Sella Giuseppina 11 Rampinelli Rina 14 Virano Angiolina 16 Binaghi Ausilia 17 Casarotto Pasquina 21 Leoni Pietro 02 Pinciroli Anna 03 Bonafin Celestina 12 Colombo Marina 20 Androni Ada 26 Stefanoni Carolina Tiziana PISONI • Cuoca COSTOLETTE D’AGNELLO AI PISTACCHI Di Tutto ... P ulite le costolette togliendo tutto il grasso attorno alla carne. Eliminate la parte di osso finale, in modo da ottenere un bocconcino tenero di carne d’agnello attaccato ad una sottile costoletta. Tostate 16 costolette d’agnello i pistacchi per un paio di minuti in forno a 200°. Trita2 spicchi aglio te grossolanamente nel mixer i pistacchi, trasferiteli in 1 albume una ciotola e aggiungete il prezzemolo tritato e i due 2-3 cucchiai pecorino spicchi d’aglio schiacciati, il sale e il pangrattato, il pe2 cucchiai prezzemolo corino grattugiato, mescolate bene gli ingredienti per 2 cucchiai pane mollica ottenere una panatura omogenea. Intingete le co(o pangrattato) stolette nell’albume, una alla volta, prestando atten60 gr pistacchi tostati zione a ricoprire tutta la superficie della carne, quindi (senza buccia) impanatele pressando bene. Ponete in una padella 50 gr burro antiaderente il burro, fatelo sciogliere e aggiungete le Uova costolette, che farete dorare su entrambi i lati per un Sale paio di minuti per lato. Quando le vostre costolette saranno dorate e croccanti, servitele immediatamente. Ingredienti (per 4 persone) Per la realizzazione di «TRA DI NOI» hanno collaborato: gli ospiti di Casa Famiglia, il Coordinatore Ugo Zorco, Monsignor Sergio Salvini, il DG Michele Franceschina, la Sig. ra Marinella Restelli, l’infermiera Laura Spigolon, le animatrici Elena Zanzottera, Emanuela Giannini e Simona Crivelli, la cuoca Tiziana Pisoni, l’ospite Giuseppina Vergani,