L`ISOLA DI MEDEA con EDIPO RE alla MOSTRA

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L`ISOLA DI MEDEA con EDIPO RE alla MOSTRA
L’ISOLA DI MEDEA con EDIPO RE
alla MOSTRA DEL CINEMA 2016
LE PRIME SEQUENZE DEL BACKSTAGE DI
“MEDEA” DI PIER PAOLO PASOLINI SARANNO
PROIETTATE AL LIDO, A BORDO DELL’EDIPO
RE, PER TUTTA LA DURATA DEL FESTIVAL …
PIER PAOLO PASOLINI E MARIA CALLAS:
UN RAPPORTO SPECIALE E LA STORIA DI
UNA FORTE AMICIZIA RACCHIUSA NEL
FILM “MEDEA” (1969).
ALLA
73^
MOSTRA
DEL
CINEMA
DI
VENEZIA
SI
PROIETTERA’ IL TEASER DEL DOCUMENTARIO “L’ISOLA DI
MEDEA”, PRODOTTO DA LAGUNAFEST/KAREL PER LA
REGIA DI SERGIO NAITZA, CHE RIPERCORRE L’INCONTRO
PASOLINI/CALLAS CON LA VOCE GUIDA DI NINETTO
DAVOLI E CON TESTIMONIANZE DI DACIA MARINI,
GIUSEPPE GENTILE, PIERO TOSI, GABRIELLA PESCUCCI E
PIERA DEGLI ESPOSTI. OGNI SERA LE SEQUENZE DEL FILM
SARANNO PROIETTATE A BORDO DELL’EDIPO RE E
MERCOLEDI’ 31 AGOSTO IL PROGETTO SARA’ ILLUSTRATO
DAL PRODUCER ERICH JOST. EDIPO RE E’ LA STORICA
IMBARCAZIONE DI PIER PAOLO PASOLINI E GIUSEPPE
ZIGAINA: DURANTE LA MOSTA SARA’ ORMEGGIATA IN RIVA
CORINTO. E’ UN PROGETTO CULTURALE DI IMPRESA A
RETE.
VENEZIA – “L’isola di Medea” approda alla 73^ Mostra del Cinema di
Venezia: a bordo di Edipo Re, la storica imbarcazione acquistata da
Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini nel 1956, le prime sequenze del
documentario che racconta il backstage del film “Medea” di PP
Pasolini, con Maria Callas, saranno proiettate on board, fra le 21 e le
23, nel corso delle serate che Edipo Re proporrà nel suo ormeggio
lungo Riva Corinto ogni giorno dalle 10 alle 24. Il film, prodotto da
Lagunafest con Karel a cura del filmmaker Sergio Naitza, sara’
presentato dal producer Erich Jost mercoledi’ 31 agosto. Edipo Re è
una barca di 16 metri a vela e motore, attrezzata per essere una casa
viaggiante, restaurata e bellissima. L'Edipo Re fu del pittore Giuseppe
Zigaina e condivisa con Pier Paolo Pasolini con cui ebbe una storia
mai terminata di amicizia. Edipo è un luogo dove molti artisti del 900 si
sono ritrovati come Moravia, la Morante e la Divina Maria Callas che
abitò durante la lavorazione del film “Medea”. PP.Pasolini trovò qui
l'ispirazione di alcune sue sceneggiature come: “Il vangelo secondo
Matteo”, “l'Edipo Re” e “Medea”.
Il documentario “L’isola di Medea”, ricostruisce il rapporto davvero
speciale che si era stretto fra Pasolini e la ‘diva’ Maria Callas proprio
in occasione del set di “Medea”. Racconta la storia di una forte
amicizia e di una preziosa ‘passione’ accesa con le riprese di ‘Medea’,
ripercorsa nel film attraverso le testimonianze di Dacia Maraini, Piera
Degli Esposti, Ninetto Davoli e di altri protagonisti di quel set. Girata a
Grado nelle scorse settimane ma anche a bordo di Edipo Re, “L’isola
di Medea” è affidato alla voce guida di Ninetto Davoli: la riscoperta di
quel set lagunare echeggerà quei giorni indimenticabili, proiettati
sulla stampa nazionale con la presunta love story tra il regista e la
Callas. Nell’estate ‘69 Pier Paolo Pasolini era alle prese con il suo
ottavo film, “Medea”, riscrittura della tragedia di Euripide. Aveva
scelto come sua protagonista la ‘diva’ Maria Callas e le aveva
affiancato un cast eccellente, con Laurent Terzieff, Massimo Girotti,
Margareth Clementi e l’atleta Giuseppe Gentile, campione del mondo
di salto triplo. A poco più di quarant’anni dalla morte di Pasolini, e a
quasi quarant’anni dalla scomparsa di Maria Callas, il documentario
vuole ricostruire il dietro le quinte di quel film, girato prevalentemente
fra la Turchia e la Siria, focalizzando le settimane trascorse nelle
location della laguna di Grado: Pasolini assaporò quel paesaggio
terracqueo e subito decise di farne location del nuovo film. In laguna
si sentì immediatamente a casa e a Grado presentò in prima nazionale
i suoi film “Porcile” (rifiutando la proiezione alla Mostra di Venezia) e il
successivo “Decameron”. Sostengono la produzione la FVG Film
Commission e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato
alla Cultura.
La silhouette di Edipo Re divenne familiare nel corso delle riprese di
Grado fra la terraferma e le isole dove “Medea” venne girata. Non solo
salotto letterario, ma anche alcova, studiolo, luogo di incontro e di
convivio. E così tornerà ad essere alla Mostra del Cinema 2016: sedici
metri di nave per un progetto culturale che si propone come
testimonial per affiancare mostre, convegni culturali, iniziative sociali.
Edipo Re è anche e soprattutto una associazione formata da ospiti, operatori e
volontari del piccolo Cotolengo di Chirignago, questi ultimi hanno in gestione
l’imbarcazione per escursioni, apprendimento, svago e occasione di fruire della
bellezza del mondo lagunare. Impresa a rete (proprietaria dell'Edipo Re),
ente gestore del primo contratto di rete italiano del terzo settore,
conta 200 organizzazioni associate presenti in tutte le regioni italiane
e in molte parti del mondo. Durante la Biennale Cinema Impresa a Rete
insieme all’università di Psicologia di Padova, presenteranno il
progetto d’inclusione sociale e il progetto TRAVEL ABILITY che renderà
disponibile e sicuro il turismo assistito per le persone con disabilità, nelle
bellissime città italiane di Venezia, Firenze, Roma e Napoli. L'inclusione diviene
possibile quando sono la bellezza e il lavoro il motore dell'accoglienza.
L'Edipo Re è il simbolo esteso a tutti di godere della bellezza quando
per ragioni di disabilità tutto diviene difficile ed è logo della rete RES-INT,
rete dell'economia sociale internazionale. Durante la Biennale Edipo Re vestirà le
bandiere delle organizzazioni della rete come dalla Poesia di Pier Paolo Pasolini:
“le belle bandiere”. Il progetto darà visibilità offrendo i prodotti delle “fattorie
sociali” in particolare quelli provenienti dai beni confiscati alla criminalità e quelli
immateriali della cultura, dell'arte, del cinema, dei beni artistici e archeologici
riqualificati.
Tra gli obiettivi del progetto, vi è l’impegno a favorire la propagazione
e la divulgazione di valori territoriali e produttivi nonché l’inclusione
sociale e lavorativa dei giovani secondo modelli sostenibili. Con il nostro
impegno questa imbarcazione storica tornerà a navigare e ad essere veicolo della
storia e delle tradizioni della nostra terra.
Da anni ormai si pensa alla vela non solo come attività di svago e di divertimento,
ma anche da un punto di vista prettamente terapeutico. Così, l’uscita in barca
diventa un iter didattico comportamentale idoneo a sollecitare nei partecipanti
motivazioni e sensibilità orientate all’elaborazione e al sostegno di normali
rapporti interpersonali. Navigare è infatti un modo per imparare a stare insieme,
per riscoprire valori importanti e fondamentali come la collaborazione, l’aiuto
reciproco, la solidarietà, il senso di responsabilità verso gli altri, l’amore per la
natura e il valore della convivialità, il condividere tutto questo assieme ai patrimoni
culturali, territoriali ed enogastronomici che il nostro territorio sa offrire.
Info www.lagunamovies.com
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cell 3922067895