segna su palla ferma
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IL NUOVO CALCIO a5 e a11 PALLE INATTIVE SEGNA SU PALLA FERMA a cura di RINALDO BADINI Giornalista esperto di calcio a 5. A La scheda Nato a Colleferro (Roma) il 20 luglio Quando allenavi nel Calcio a cinque come lavoravi sulle palle inattive? «Dedicavo lo stesso tempo: per ogni palla inattiva, attraverso dei segnali visivi e convenzionali, studiavo tre o quattro soluzioni, variabili a seconda della disposizione in campo degli avversari. Il potere decisionale di interpretare le disposizioni spettava a chi andava a battere.» Parliamo del lavoro per svilupparle… fine Anni Novanta, Agenore Maurizi ha rivoluzionato la metodologia di allenamento del Futsal italiano. In particolare il mister di Colleferro si è dedicato allo studio delle palle inattive, uno studio che lo ha portato all’applicazione pressoché perfetta di quanto mostrato sulla lavagna. I risultati? La facilità con la quale segnavano Lazio e Genzano, squadre che hanno centrato il “double”, cioè hanno vinto scudetto e Coppa Italia. Approdato al calcio nel 2007, Maurizi ha messo a frutto l’esperienza adattando le palle da fermo del Futsal alle nuove esigenze. Dopo aver guidato la Rappresentativa di Serie D al torneo di Viareggio, ha lavorato in LegaPro con Massese, Cavese, Scafatese e Pergocrema. però, è data dal fuorigioco che come tutti sanno non esiste nel Futsal.» Quanta importanza hanno le palle inattive? «Hanno una valenza più rilevante nel Calcio a cinque dove la percentuale arriva al settanta per cento, contro il quaranta del calcio. Anche se rispetto a dieci anni fa l’orientamento e le statistiche sostengono che ora in entrambe le discipline le occasioni più pericolose si costruiscono soprattutto attraverso le transizioni.» L’attenzione di un calcettista è superiore? «Come detto il Futsal ha un potenziale inespresso e può insegnare molto, questo perché nella disciplina a cinque non ci sono tempi morti. Quindi, nel calcettista l’attenzione è maggiore, ma sotto l’aspetto mentale i calciatori sono abituati a sopportare delle pressioni notevoli.» Quali sono le differenze principali? «Nel calcio bisogna coinvolgere e coordinare un reparto o un’intera squadra, quindi i segnali di gioco vanno spiegati a un gruppo numeroso, nel Calcio a cinque invece si lavora con meno giocatori. La differenza fondamentale, 112 / IL NUOVO CALCIO SFRUTTARE LE PALLE INATTIVE È DI PREMINENTE IMPORTANZA NEL CALCIO E NEL FUTSAL. AGENORE MAURIZI, ALLENATORE CON ESPERIENZA AD ALTO LIVELLO IN ENTRAMBE LE DISCIPLINE, ILLUSTRA DIFFERENZE E PUNTI IN COMUNE. ALCUNI SCHEMI DA APPLICARE SU PUNIZIONE E CALCIO D’ANGOLO. «Nel calcio c’è da provare di più perchè gli spazi sono diversi e la giocata va adattata alla zona di battuta. Nel Calcio a cinque, invece, con spazi ridotti esistono meno soluzioni praticabili.» In quale fondamentale c’è maggiore differenza? «Soprattutto nella rimessa laterale, che nel calcio si effettua con le mani e nel Futsal con i piedi. Da qualche anno, dopo che Zeman ha aperto la strada, anche nel calcio si è capito che le rimesse sono una ri- sorsa alla quale attingere.» I blocchi Nel calcio si ha un maggior numero di giocatori con cui lavorare. Questo non comporta una maggiore difficoltà? «La struttura dell’allenamento è diversa: nel calcio bisogna coordinare tanti giocatori e per questo è molto importante saperli gestire dal punto di vista metodologico.» C’è differenza tra lavorare in palestra e all’aperto? 1964, Agenore Maurizi ha raggiunto l’apice della carriera da calciatore con l’Almas Roma (Serie C2), mentre da calcettista ha conquistato uno scudetto e tre Coppa Italia con il Torrino Roma. Inoltre, Maurizi ha vestito la maglia della nazionale ai Mondiali di Hong Kong del 1992. Nel 1997-98 ha intrapreso la carriera di allenatore di Futsal, centrando due volte l’accoppiata scudetto-Coppa Italia con Lazio e Genzano; nel 2007-08 è passato al calcio professionistico, guidando in successione Massese, Cavese, Scafatese e Pergocrema. Cosa si può importare da uno sport all’altro? «Il calcio in Italia ha un’importanza smisuratamente superiore al Calcio a 5, ma dalla disciplina indoor ci sarebbe molto da apprendere al capitolo palle inattive e tecnica applicata, cioè smarcamento e ricezione. Rispetto al passato noto che molti allenatori di calcio, soprattutto in Sudamerica, sfruttano le palle inattive in maniera appropriata come avviene nel Futsal.» E dal calcio cosa si può apprendere? «Il calciatore ha soprattutto una fisicità superiore.» L’allenamento Come imposti la settimana? «Quest’anno abbiamo fatto una programmazione diversa, infatti ci alleniamo il giorno seguente la gara e lascio libero il martedì. Il venerdì lo dedichiamo alle palle inattive provandole sul campo, inoltre osserviamo a video come le applicano gli avversari.» IL NUOVO CALCIO / 113 PALLE INATTIVE esercizi IL NUOVO CALCIO a5 e a11 Calcio d’angolo (figura 3): A batte per C che è mancino e va incontro alla palla. C riceve, controlla e gioca per B che sfila alle spalle del suo marcatore (dopo il tempo di gioco dettato da un contromovimento) e va a concludere. I compagni si posizionano sul secondo palo. Calcio a 11 Calcio d’angolo (figura 1): A con un movimento molto lento va incontro alla palla, poi finge di uscire con un contromovimento e si posiziona quasi a fondo campo, riceve palla da B e la scarica al centro dove arrivano due compagni pronti a concludere. Punizione laterale destra (figura 4): A gioca palla per B (un destro), che apre le gambe e poi riprende la palla. B controlla e crossa dalla parte opposta sul secondo palo dove troverà G (un mancino) liberatosi grazie a un blocco portato sul suo marcatore da F; C, D e E si posizionano in profondità sul primo palo. Calcio d’angolo (figura 2): A richiama l’attenzione del guardalinee perché si accorga che tocca la palla impercettibilmente con la suola in modo che solo loro due se ne accorgono. Poi A corre verso l’area, B che è mancino va sulla bandierina e gioca la palla per A, che sfrutta l’effetto sorpresa. Punizione laterale destra (figura 5): A è sulla palla, mentre B, C e D sono davanti. Al segnale E e F si allargano a destra, B si A allarga a sinistra; E e F B sono uniti nella barriera avversaria. A tocca palla per E che la protegge con il corpo e fa da sponda per F che cerca di liberarsi alle spalle della barriera e va a concludere. B A 2 1 A C 3 A C DE F G B B 4 F E B 114 / IL NUOVO CALCIO F A B A 5 G E C D 6 C D Punizione laterale sinistra (figura 6): A passa alla sua destra per C che prolunga palla per D liberatosi dopo un contromovimento; E, F e G attaccano il secondo palo. Quando tutti si aspettano la conclusione di D, questi tocca per B (un mancino) che si è liberato sulla sinistra. Calcio a5 Punizione (figura 7a): A è sulla palla, C per ingannare la difesa taglia, mentre B porta un blocco sul marcatore di D che esce in maniera fittizia per calciare. Nel frattempo B ha portato un blocco morbido per permettere al marcatore di D di poterlo seguire. Così B rimane libero per ricevere il passaggio di A e concludere. Nel caso il blocco non porti i frutti sperati, si possono servire C (dalla parte della palla) o D. Uscita pressing (figura 11): marcatura avversaria a uomo. A si porta verso il centro area, C si posiziona lungo e porta via l’uomo, mentre D si fa seguire dal suo marcatore e corricchiando vicino alla linea della rimessa laterale, dove ci sono le panchine, va verso l’iniziale posizione di A. Improvvisamente D esce per il cambio, entra rapidissimo E, che riceve palla dal portiere e tira. Punizione (figura 7b): C taglia il campo, se non viene seguito dal suo marcatore è pronto per ricevere palla e scegliere la soluzione migliore: calciare in porta oppure servire D che accorre per ricevere un altro passaggio e concludere. Punizione (figura 7c): A è sulla palla, C taglia seguito dal suo marcatore. Per cui B opta per portare un blocco sul marcatore di D libero di uscire per calciare in porta. Più è ampio lo spazio tra punto di battuta iniziale e giocatore che parte per ricevere, più c’è possibilità di trovare il momento buono per la conclusione. Calcio d’angolo (figura 8): A batte in lungolinea per B, C va verso l’angolo, D taglia e va al centro, mentre A dopo la battuta rientra in copertura. Al momento del calcio d’angolo il portiere esce e viene avvicendato da E che corre velocissimo verso il centro e calcia su passaggio di B. Schema da eseguire con i tempi giusti e perfetta coordinazione dei movimenti. C C B B A A 7a 7b 8 D C C D E B A A 7c B A Calcio d’angolo (figura 9a): A batte, B dopo un contromovimento va incontro e tocca di suola per l’accorrente C che calcia di prima in porta, possibilmente col mancino. A si posiziona in copertura, così come D. Calcio d’angolo (figura 9b): A batte, B dopo un contromovimento viene incontro e riceve, ma non può suolare per C perché gli avversari chiudono bene gli spazi. Allora B rigioca palla su A, che viene incontro e scarica forte in mezzo per l’accorrente D. Dopo la partenza iniziale per andare a ricevere, C si posiziona in copertura. D D A C C B D B D 9a A 9b B C Calcio d’angolo (figura 10): A batte. B dopo un contromovimento si propone, mentre D porta un blocco, facendosi seguire dal suo marcatore sull’avversario di C, che rimane libero da marcature, quindi si allarga e va a concludere sul passaggio lungo di A. C B D 10 A 11 D E IL NUOVO CALCIO a5 e a11 PALLE INATTIVE tori. Non è un meccanismo semplice, ma quest’annata la ritengo positiva perché abbiamo segnato diversi gol utilizzando i blocchi e i movimenti a inganno.» E nel Futsal? «I blocchi li utilizzavamo soprattutto per uscire dalle marcature a uomo e per creare le superiorità numeriche.» Muovere la palla Come si sfruttano corner, punizioni e rimesse laterali nel Calcio a cinque? «Ogni palla da fermo è un’occasione da gol importante, ma allo stesso modo le difese possono controbattere efficacemente, perché lo spazio è ridotto. Una rimessa laterale è come una punizione e si può calciare direttamente in porta, utilizzando la suolata dal compagno.» Cosa è cambiato rispetto a quando allenavi? «Il 70-80% dei gol segnati dalle mie squadre scaturiva da palle inattive. Negli ultimi anni, soprattutto per la maggiore preparazione degli allenatori e per la possibilità di studiare gli avversari al video, la percentuale si è abbassata.» «La differenza, soprattutto nella parte centrale della stagione, è notevole perché quando arriva l’inverno i campi non sono in condizioni ottimali e diventa più complicato preparare le palle inattive. L’allenamento, nel Futsal di alto livello, si svolge al coperto.» 116 / IL NUOVO CALCIO Quali sono le differenze… «A meno di un errore della barriera, nel Calcio a cinque non è praticamente possibile segnare calciando direttamente in porta, per questo nel Futsal occorre muovere la palla per trovare il varco giusto. E la palla va mossa seguendo una logica.» Quanto sono importanti i blocchi nel calcio? «Bisogna conoscere bene come marcano gli avversari e si devono coordinare più giocatori per ogni movimento di blocco.» E nel calcio? «Noto che parecchie squadre muovono la palla su punizione, ma altre sono abituate anche ad alto livello a calciare direttamente in porta, ottenendo una percentuale realizzativa bassissima. Per questo non capisco perché non decidano di muovere la palla.» Come predisponi la squadra? «Per ogni blocco utilizziamo dei segnali convenzionali, un passo avanti, un passo indietro di chi batte, per cui il tempo di gioco diventa fondamentale e deve riuscire tutto alla perfezione; attenzione perché vanno coordinati 7-8 gioca- Nel Futsal c’è la possibilità di effettuare cambi volanti. Come preparavi le palle da fermo? «Stabilivo che per ogni situazione ci fossero tre o quattro soluzioni. In questo modo, a seconda del quartetto in campo, un giocatore desi- gnato decideva chi batteva e quale schema adottare.» Tutti sulla linea E in fase difensiva come vi comportavate sulle punizioni? «Coprivamo tutta la porta con i quattro giocatori più il portiere, ma nel calcio l’organizzazione è molto diversa e più complessa. Per esempio, d’accordo con il portiere, disponiamo la barriera a seconda della posizione in campo e di chi calcia.» E quando subite un corner? «Se affrontiamo una squadra più fisica della nostra, utilizziamo tre attaccanti nella loro metà campo, costringendo gli avversari a portare solo cinque giocatori in area.» Quanto tempo dedichi allo studio degli avversari? «Oltre alle relazioni dei miei collaboratori, di solito il mercoledì visiono il dvd degli avversari con relativo scouting. Il venerdì lo dedichiamo alle contromosse sulle punizioni e i calci d’angolo, inoltre proviamo le palle inattive a favore.» Come si preparano i rigori? «Sono poco allenabili in entrambe le discipline, perché è fondamentale la componente psicologica. In allenamento non c’è la pressione della gara ed è impossibile ricrearla, sinceramente ritengo sia sufficiente scegliere uno o due rigoristi.» E i corner? «Nel Futsal hanno un’incidenza maggiore, perché se ne possono battere anche 15 o 16 a partita, contro una media di 5-6 del calcio.» Hai uno schema su calcio d’inizio? «Nel calcio la battuta iniziale la sfrutto non tanto per segnare, perché è difficilissimo, ma per mettere subito pressione sull’avversario. In pratica: si calcia palla lunga, vicino alla bandierina del corner, e faccio avanzare 7-8 giocatori.» ◆ (ha collaborato Massimiliano Quatti)