valutazione di specie vegetali autoctone al fine del loro impiego
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valutazione di specie vegetali autoctone al fine del loro impiego
Uso sostenibile delle piante della flora spontanea 5 giugno 2009 – Auditorium Giorgio Gaber - Milano VALUTAZIONE DI SPECIE VEGETALI AUTOCTONE AL FINE DEL LORO IMPIEGO COME BIOMASSE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA B.E.L. Cerabolini, G. Brusa, A. Luzzaro, A. Ossola, S. Pierce IN COLLABORAZIONE CON Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Finalità dello studio – Comunità vegetali I. Valutazione quantitativa della biomassa residente in comunità erbacee rappresentative II. Valutazione qualitativa della biomassa nelle stesse comunità erbacee attraverso le principali caratteristiche (CHN, ceneri, HHV) A. Ossola, G. Brusa e B. E. L. Cerabolini (2009 – in stampa) Biomasse da praterie seminaturali come fonte di energia: un fuoco di paglia? Informatore Botanico Italiano Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Finalità dello studio – Singole specie III. Valutazione indiretta della velocità di accrescimento e della resistenza al prelievo periodico attraverso l’analisi dei caratteri morfo-funzionali (PFTs) IV. Primo screening di massima delle principali specie autoctone e delle vegetazioni naturali e seminaturali idonee per la produzione di biomasse Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea I. Valutazione quantitativa della biomassa (epigea ed ipogea) residente in comunità erbacee. Distribuzione verticale della biomassa in peso secco (g m-2) per le 8 comunità erbacee analizzate. Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea A annuali B biennali P poliennali Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea II. Valutazione qualitativa della biomassa epigea Valori medi del contenuto percentuale in ceneri, carbonio (C), idrogeno (H) e azoto (N) per le 8 comunità erbacee analizzate. Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea (Friedl et al. 2005) correlazione tra HHV calcolato e misurato con bomba calorimentrica a: per unità di peso (MJ/kg) b: per unità di superficie (MJ/mq) Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea III. Analisi dei caratteri morfo-funzionali (PFTs) C Elevata capacità di cattura delle risorse Pteridium aquilinum Dryas octopetala S R Elevata resistenza a periodi sfavorevoli Elevata capacità rigenerativa Specie autoctone e Biomasse Arabidopsis thaliana Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Altezza della Canopy (distanza dal suolo della più più alta foglia fotosintetizzante) fotosintetizzante) Allargamento laterale Inizio della fioritura Durata della fioritura Specific leaf area ~ densità densità dei tessuti fotosintetici Leaf dry matter content ~ investimento in tessuti di sostegno Leaf dry weight ~ dimensioni della foglia Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea =C =S =R C S Specie autoctone e Biomasse Specie C - CR R Ordinamento condotto su 668 specie, con sovrapposizione della classificazione CSR. Uso sostenibile delle piante della flora spontanea IV. Primo screening delle principali specie autoctone idonee per la produzione di biomasse Individuate 104 specie di interesse sulla base dei caratteri morfo-funzionali ovvero legate ad alti valori dei caratteri dimensionali (CH, LDW) e di efficienza fotosintetica (SLA). Sono state considerate soltanto le specie: • elevata componente competitiva, possibilmente affiancata da una discreta componente ruderale (strategia C, C/CR, C/CSR, C/SC e CR); • altezza superiore a 50 cm; • erbacee perenni o bienni a portamento eretto (emicriptofite e geofite) Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea In seguito sono state ripartite in 8 gruppi sulla base delle caratteristiche ecologiche (tipo di comunità vegetale o ruolo nelle successioni dinamiche) 1. erbe palustri: Saponaria officinalis, Thalictrum exaltatum, Filipendula ulmaria, Lythrum salicaria, Lysimachia vulgaris, Valeriana officinalis, Calamagrostis canescens, Phragmites australis, Phalaris arundinacea, Carex fusca, Carex elata, Carex acutiformis, Arundo donax; 2. erbe dei prati stabili: Rumex acetosa, Lychnis flos-cuculi, Silene dioica, Dianthus carthusianorum, Selinum carvifolia, Pastinaca sativa, Stachys officinalis, Centaurea nigrescens, Festuca arudinacea, Lolium multiflorum, Holcus lanatus 3. erbe dei prati magri e delle praterie ecotonali: Clematis recta, Peucedanum oreoselinum, Peucedanum cervaria, Laserpitium siler, Vincetoxicum hirundinaria, Verbascum lychnitis, Campanula glomerata, Centaurea scabiosa, Centaurea deusta, Echinops ritro; 4. megaforbie: Rumex alpestris, Ranunculus platanifolius, Sanguisorba dodecandra, Molopospermum peloponnesiacum, Angelica sylvestris, Peucedanum ostruthium, Adenostyles alliariae, Achillea macrophylla, Senecio nemorensis, Cirsium montanum, Cicerbita alpina, Veratrum album; Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea 5. graminacee cespitose e alte erbe formanti estese praterie di sostituzione o degradazione forestale: Festuca paniculata, Calamagrostis varia, Calamagrostis arundinacea, Molinia arundinacea, Achnatherum calamagrostis, Pteridium aquilinum, Epilobium angustifolium; 6. erbe infestanti e degli incolti: Urtica dioica, Parietaria officinalis, Rumex alpinus, Rumex crispus, Alliaria petiolata, Geum urbanum, Malva sylvestris, Anthriscus sylvestris, Cerinthe minor, Linaria angustissima, Eupatorium cannabinum, Artemisia vulgaris, Senecio cordatus, Arctium lappa, Arctium minus, Cirsium arvense, Lactuca serriola, Bromus inermis, Oryzopsis miliacea, Sorghum halepense; 7. erbe nemorali: Dryopteris filix-mas, Dryopteris affinis, Arabis glabra, Aruncus dioicus, Gentiana asclepiadea, Galium sylvaticum, Teucrium scorodonia, Salvia glutinosa, Scrophularia nodosa, Campanula trachelium, Phyteuma spicatum, Solidago virgaurea virgaurea, Senecio fuchsii, Cirsium erisithales, Prenanthes purpurea, Hieracium umbellatum, Hieracium sabaudum, Hieracium racemosum, Veratrum nigrum, Lilium martagon, Polygonatum multiflorum, Luzula nivea, Milium effusum; 8. erbe esotiche: Reynoutria japonica, Phytolacca americana, Oenothera stucchii, Oenothera erythrosepala, Solidago canadensis, Solidago gigantea, Artemisia verlotorum, Paspalum dilatatum Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea BIOMASSE DA SPECIE AUTOCTONE E VEGETAZIONI NATURALI E SEMI-NATURALI Vantaggi specifici • Maggior accumulo di carbonio nel suolo • Minori emissioni nel ciclo produttivo Vantaggi generali a livello ambientale • Mantenimento della biodiversità • Controllo delle infestanti • Protezione del suolo dall’erosione • Mantenimento del paesaggio e delle attività economiche locali Specie autoctone e Biomasse Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Ma c’è veramente bisogno di altre esotiche?? ... GRAZIE PER L’ATTENZIONE ... ALLcannabinum ’AMBIENTE! Helianthus tuberosus Hibiscus Miscanthus sinensis Panicum virgatum Forse no!! Phalaris arundinacea Spartium junceum Cynara cardunculus Arundo donax Specie autoctone e Biomasse