CSO: la filosofia produttiva come strategia vincente
Transcript
CSO: la filosofia produttiva come strategia vincente
Acciaiolo, il castello della moda Continua il percorso di eccellenza nel settore del Polo di Scandicci, in un’ottica di sistema prire al Castello dell’Acciaiolo un centro di eccellenza per la creatività e l’alta formazione nel settore moda. Questo l’obiettivo che l’amministrazione comunale di Scandicci si era prefissata di raggiungere. E che è stato centrato. A Il Sindaco di Scandicci Simone Gheri Dallo scorso ottobre, infatti, Polimoda e l’Alta Scuola di Pelletteria Italiana hanno trovato una nuova prestigiosa sede proprio all’interno del Castello. Un progetto nato dalla collaborazione con il Comune, da anni socio dell’istituto fiorentino, che è proprietario dell’immobile e lo ha restaurato e recuperato - grazie ai fondi europei ed al contributo di sponsor privati quali Gucci ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze - proprio per farlo diventare un punto di forza del sistema moda, di cui Scandicci è uno degli snodi più importanti. La conferma che la presenza di Polimoda a Scandicci sia un fatto davvero rilevante viene dalle parole del suo sindaco, Simone Gheri: “Per le sfide della competizione e i cambiamenti tecnologici le imprese del settore necessitano di costante innovazione e rigenerazione delle competenze; la collaborazione tra noi e il Polimoda è il punto di partenza per un obiettivo fissato da tempo: fare del Castello dell’Acciaiolo il centro del sistema moda, che ospiterà anche la sede dell’Alta Scuola di Pelletteria, in un sistema che vede anche la presenza dell’Università”. In sintonia con il sindaco anche Ferruccio Ferragamo, che di Polimoda è il presidente: “Questa nuova sede ci offre l’opportunità di confermarci quale un polo d’eccellenza estremamente competitivo nel cuore di un territorio che raggruppa un elevato numero di imprese moda e pellettiere di piccola e media dimensione, che con la loro artigianalità, unita alla professionalità e alla continua volontà di ricerca e sperimentazione, hanno contribuito a portare nel mondo l’elevato e unico valore aggiunto del made in Italy”. Dal gennaio 2007 Polimoda ha affidato il proprio progetto di sviluppo al diretto- re Linda Loppa, che - con il proprio bagaglio professionale e le note capacità creative e progettuali - ha rilanciato l’immagine dell’Istituto e rielaborato l’offerta didattica per valorizzare sempre più qualità, ricerca e creatività. “In uno scenario competitivo - afferma Linda Loppa - caratterizzato da cambiamenti tecnologici sempre più rapidi che richiedono un aggiornamento continuo, vogliamo offrire attraverso i nostri corsi e master figure professionali nuove e sempre più qualificate che possano dare un contribuito essenziale, attraverso la loro creatività e la loro professionalità, al sistema moda a tutto tondo”. Affermazioni confortate anche dai risultati: più del 90 per cento degli studenti (oltre 950) riescono a trovare lavoro entro sei mesi dalla fine degli studi. L’Alta Scuola di Pelletteria - presieduta oggi da Gianfranco Lotti - è invece nata nel 2005 da un progetto dell’Associazione “San Colombano” fra i comuni di Scandicci e Pontassieve, Centopercento Italiano, CNA, Confartigianato, Confindustria, Polimoda, Gucci, a cui si sono aggiunti di recente Prada e il Comune di Bagno a Ripoli. Dotata di tecnologie d’avanguardia, è una scuola in grado non solo di formare figure professionali altamente specializzate nel settore del ‘luxury’, oggi quello con le maggiori prospettive di sviluppo, ma di assecondare in tempo reale la domanda di innovazione e la crescente necessità di formazione dettata dalla costante evoluzione tecnologica. Grazie a un accordo stipulato con un pool di costruttori di macchinari per la pelletteria, la scuola usufruisce delle attrezzature più moderne presenti sul mercato. Nei suoi primi tre anni di vita, dopo la fase di start up, la Scuola ha segnato una crescita graduale delle attività, accompagnata dall’acquisizione della certificazione ISO 9001 e dell’accreditamento regionale quale centro di formazione professionale. www.comune.scandicci.it Speciale Scandicci è visibile sul sito www.ilsole24ore.com progetto e realizzazione a cura di: iniziative editoriali per la comunicazione www.comunicazionediretta.it Frigel: tecnologie ed innovazione per ottimizzare il risparmio di energia ed acqua nei processi industriali orte di una lunga esperienza nel raffreddamento di processi industriali e di una consolidata presenza su tutti i principali mercati del mondo (80% export), Frigel rappresenta una delle realtà più dinamiche e all’avanguardia nel contesto economico scandiccese. L’azienda ha fatto del rispetto dell’ambiente e dei risparmi nei consumi la chiave del proprio successo. Reduce da un quinquennio di crescita ininterrotta con tassi del 20-30% all’anno, che hanno portato il fatturato di gruppo a contare oltre 20 milioni di euro per il 2008, anche in questa difficile situazione congiunturale Frigel non ha interrotto il suo programma di sviluppo. La costante attenzione ad un uso efficiente delle risorse ha guidato l’azienda anche nella realizzazione della nuova sede. È passato poco più di un anno, infatti, da quando sono stati completati i lavori del nuovo stabilimento in via Pisana a Scandicci: un edificio di 10mila mq coperti, il triplo della spazio occupato precedentemente. In linea con la filosofia delle tecnologie proposte - capaci di F comportare benefici per l’ambiente, legati ad una maggiore efficienza rispetto a sistemi tradizionali - nella nuova sede sono state adottate tutte le possibili soluzioni per risparmi di acqua ed energia: dai sensori che regolano la luce artificiale nei locali in funzione della luce naturale e della presenza di persone nel locale al sistema di riscaldamento radiante, fino ad un sistema di raccolta dell’acqua piovana per usi industriali e sanitari. A questo si aggiunge un impianto fotovoltaico da 180 kW installato sul tetto, che ha reso Frigel un produttore netto d’energia e permesso un risparmio nell’emissione di CO2 nell’ambiente stimato in oltre 160 ton/anno. Proponendo soluzioni tali da consentire al tempo stesso forti risparmi di acqua ed energia e prestazioni ottimali, le tecnologie proposte da Frigel attraggono sempre più l’attenzione degli operatori in tutti i principali mercati del mondo. Nel suo rapido processo di espansione internazionale, Frigel ha recentemente realizzato un’altra unità produttiva ad East Dundee, nei dintorni di Chicago (USA), per servire Frigel North America Inc. - sede produttiva in Illinois, USA la crescente domanda dei propri prodotti in Nord America. Con la nuova sede produttiva di oltre 4mila mq, Frigel è pronta a competere con aziende americane consolidate sul mercato da molti anni. Il mese scorso un importante riconoscimento e’ stato ottenuto proprio negli USA: lo Stato dell’Illinois ha premiato la Frigel con il “P-2-Award”, un premio che viene assegnato solo a quelle imprese che abbiano ottenuto importanti risultati nella protezione ambientale abbinata allo sviluppo economico. Nella fattispecie, l’azienda è stata premiata per il suo “Ecodry System”: un raffreddatore di liquido, brevettato in tutto il mondo, in grado di ridurre fino al 95% rispetto ai sistemi tradizionali i consumi di acqua e di energia. Grazie ad un continuo confronto con le più disparate realtà industriali ed i loro particolari fabbisogni, Frigel si propone non come un semplice fornitore di impianti di raffreddamento, ma come un vero e proprio consulente tecnico a cui rivolgersi per una efficiente soluzione dei propri problemi di raffreddamento e termoregolazione. Frigel Firenze SpA - sede centrale in Via Pisana, Scandicci Frigel SpA Via Pisana, 316 - 50018 Scandicci (FI) - Tel. 055.722091 - Fax 055.7311271 [email protected] - www.frigel.it CSO: la filosofia produttiva come strategia vincente opo le prime esperienze nel settore della strumentazione per la marina militare, Sergio Mura e Giuseppe Matteuzzi costituirono nei primi anni ’60 una società in nome collettivo dedita alla realizzazione di una serie di oftalmometri per conto di Silvano Magonio, proprietario di un negozio di ottica in P.zza S.Maria Novella. La nuova società prese sede in via San Zanobi, in una stanza piccola e poco accogliente, e lì furono messi in produzione i primi oftalmometri fino al 1970. Nel frattempo, OPTIKON di Roma offrì alla neonata CSO (Costruzione Strumenti Oftalmici) un contratto di assistenza tecnica per strumenti della Rodenstock: un'eccezionale occasione D di crescita professionale per Mura e Matteuzzi, che - oltre a proseguire la collaborazione con Magonio - poterono seguire un corso di formazione nel campo dei sistemi ottici in Germania e iniziare a produrre anche lampade a fessura e strumenti per conto di altre ditte. Iniziò così la vera espansione della CSO, che in pochi anni cambiò diverse sedi, sempre più ampie e adatte per la produzione che raccoglieva consensi sempre maggiori. Allo stesso tempo si avviavano ricerche nel campo dell’elettronica per l’integrazione dei sistemi di scansione video nelle lampade a fessura. Allo scopo di offrire ai clienti una dotazione più completa vennero realizzati i primi prototipi dell’unità di refrazione “RIUNITO”. Col successivo trasferimento nella nuova sede di Via degli Stagnacci, di oltre 4.600 mq, e col definitivo consolidamento della leadership europea, CSO iniziò l’esportazione oltreoceano, arricchendo il proprio patrimonio tecnologico nella collaborazione con le più importanti aziende del settore a livello internazionale. In seguito alla crescente espansione commerciale, col conseguente incremento della produzione, CSO ha impiantato nuove linee dedicate alla produzione stessa. L’officina meccanica della ditta consente la produzione di quasi tutti i componenti degli strumenti, grazie a 6 torni a controllo numerico e ad altrettanti centri di lavoro, alcuni dei quali a 5 assi. Incrementato il personale fino alle attuali 150 persone è stato infine acquisito un altro locale di 800 mq, collegato con un passaggio aereo alla sede attuale. In esso si trovano il laboratorio di controllo ottico, l’ufficio tecnico, l’ ufficio controllo qualità, il laboratorio di sviluppo del software, una sala per corsi ECM, una sala meeting, tutti gli uffici amministrativi ed un museo dedicato a strumenti oftalmici antichi. La fine del millennio trova l’azienda ancora all’avanguardia nell’applicazione delle nuove tecnologie. La ricerca sviluppa software dedicati alla gestione completa delle indagini diagnostiche, gli strumenti sono rinnovati, si producono i nuovi topografi corneali. La struttura R&D viene potenziata con l'assunzio- ne di ingegneri e programmatori, al fine di disporre di un team di sviluppo software interno. Viene sperimentato anche il servizio di assistenza on line tramite internet, e prosegue la politica brevettuale. La propensione alla ricerca tecnologica, l’affidabilità ed efficienza del sistema produttivo sottoposto alle certificazioni ISO9001 e ISO13485, i prodotti costruiti in ottemperanza alle norme generali per la sicurezza degli apparecchi elettromedicali, la sensibilità all’evoluzione del mercato e la massima soddisfazione del cliente sono alla base della leadership internazionale di CSO. Presente nelle fiere più importanti, l’azienda promuove i nuovi prodotti grazie ad una rete capillare di distributori ed addetti commerciali, rivolgendosi anche a nuovi mercati come il Sud America, l'India, la Cina e l'Est Europeo. Attualmente la quota di mercato estero è di circa l' 80%: un contributo eccellente per affermare il “made in Italy” in tutto il mondo. In tempi recenti CSO ha sviluppato nuovi strumenti divenuti presto i fiori all’occhiello del proprio catalogo. Il nuovo Topografo corneale MODì, realizzato con tecnologia Firewire, la lampada a fessura digitale ELITE con prestazioni da avanguardia, il sistema per elettrofisiologia Retimax, unico nel suo genere, il Microscopio Endoteliale SP02, completamente automatico e senza contatto, sono alcune delle ultime novità presentate nelle esposizioni internazionali più recenti. Il nuovo apparecchio VEGA CBM X-Linker per il trattamento del cheratocono con metodologia cross-linking, sviluppato in collaborazione con autorevoli istituti universitari toscani, rappresenta oggi un’ulteriore sfida nel panorama degli apparecchi per chirurgia, ricevendo il marchio CE con abbondante anticipo rispetto ai concorrenti internazionali. In tempi più recenti è stato ultimato l’innovativo ottotipo interattivo VisionChart, per la misura delle performance visive in accordo con i più autorevoli standard. CSO ha infine recentemente acquisito il marchio SBISA’, prestigiosa firma toscana nel panorama della diagnostica oftalmica. Ottimo il rapporto instaurato dall'azienda con il territorio che la ospita anche per quanto riguarda i posti di lavoro creati per la manodopera specializzata: degli attuali addetti, ad esempio, ben 15 provengono da MATEC, recentemente dismessa. Nel 2006, forte di un incremento di fatturato del 30% rispetto al 2005, l’azienda è stata insignita da Confindustria di un importante riconoscimento per l’innovazione tecnologica nell’ambito di “Confindustria Awards for Excellence”, venendo annoverata tra le dodici aziende più innovative sul territorio toscano. Nel 2007, in occasione del 40° anniversario, il Gruppo Fabiano Editore ha inoltre conferito ai proprietari Mura e Matteuzzi un prestigioso tributo alla carriera. Con l'attenzione alla funzionalità, al design, alle rifiniture, all'ergonomia e alla sicurezza che contraddistinguono da sempre i propri strumenti, CSO ha ultimato recentemente alcuni strumenti ad alta tecnologia. Il Sirius integra le funzioni di una camera di tipo Scheimpflug con quelle di un topografo corneale, dando così vita ad uno strumento del tutto innovativo per gli utilizzatori che operano nel campo della chirurgia refrattiva e per gli impiantatori di IOL; dal microscopio endoteliale SP02 è stato creato un dispositivo denominato CAPTURE, che permette di effettuare, come accessorio per lampade a fessura, l’analisi delle cellule endoteliali. Una filosofia aziendale estremamente vincente consente a CSO di essere da oltre 40 anni all’avanguardia nella produzione di strumentazione per la diagnostica oftalmica, a garanzia della salute degli occhi di tutti. CSO Costruzione Strumenti Oftalmici S.r.l. Via degli Stagnacci 12E 50018 Scandicci (FI) Tel 055.722191 - Fax 055.721557 [email protected] www.csophthalmic.com Nasce con l’avvento di Sol Energes una grande opportunità di sviluppo per l’intero territorio Un investimento sul Futuro isiede nel settore delle energie rinnovabili la chiave per il salvataggio di ben 370 fra i 430 posti di lavoro messi in discussione nell’area di Scandicci dalla grave crisi del comparto del bianco. Sarà infatti Sol Energes Srl, società start-up nata per la produzione di prodotti destinati alla generazione di energia da impianti fotovoltaici, a riconvertire l’area produttiva dello stabilimento dismesso da Electrolux in seguito alla decisione della multinazionale svedese di cessare la produzione di frigoriferi nell’area fiorentina. Non poteva concludersi in modo migliore la spinosa vicenda, assurta durante l’intero scorso anno agli onori della cronaca locale e nazionale. Anche per merito della stessa Electrolux, che - sensibilizzata dalle istituzioni locali, dai sindacati e dell’intera società civile in merito al grave vuoto occupazionale che si sarebbe creato sul territorio - si è attivata per arrivare ad un’intesa per la reindustrializzazione dello stabilimento, siglata alfine lo scorso ottobre davanti al ministro del lavoro Maurizio Sacconi. Tra i circa 200 aspiranti interessati alla riconversione dell’area produttiva, sulla base di una soluzione concordata a basso impatto sociale e di appositi incentivi previsti dalla stessa Electrolux, è stata infine scelta l’azienda umbra Energia Futura, operante nel settore delle fonti energetiche rinnovabili. R Massimo Fojanesi Amm. Delegato Energia Futura e Sol Energes “L’accordo” - ci spiega l’Amministratore Delegato di Energia Futura, Massimo Fojanesi “prevede il progressivo riassorbimento in Sol Energes di 370 dei 430 lavoratori della precedente realtà entro il 2010, a parità di stipendio e con la garanzia di mantenere il posto di lavoro per almeno 3 anni, oltre ad un piano di dimissioni incentivate e scivoli di accompagnamento alla pensione per gli altri. In questo siamo stati decisamente aiutati da una eccellente risposta dei soggetti coinvolti: dalle istituzioni Governo, Regione e Comune di Scandicci - che hanno fin da subito mantenuto ad ogni livello un atteggiamento di concreto realismo e di forte propulsione al raggiungimento di una rapida soluzione positiva, fino ai sindacati, alle maestranze, all’Associazione Industriali della Toscana ed agli stessi vertici di Electrolux. Grazie alla grande disponibilità di tutti abbiamo potuto individuare in breve tempo gli strumenti necessari e sufficienti per una riqualificazione dello stabilimento che offra sicurezza al territorio e alle istituzioni in termini di continuità dell’occupazione e di ricaduta positiva sull’economia locale. Uno degli elementi che, a mio avviso, hanno influito sulla scelta delle istituzioni di individuarci come soggetto ideale per questa operazione è stata certamente la notevole riqualificazione che le nuove mansioni apporteranno alle professionalità delle risorse umane coinvolte. La ininterrotta e continua formazione che i lavoratori dovranno necessariamente affrontare per aggiornare le proprie competenze permetterà infatti alle stesse di imparare un “mestiere” completamente nuovo, decisamente all’avanguardia rispetto al panorama nazionale”. Il progetto di Energia Futura per lo stabilimento di Scandicci prevede la realizzazione di una filiera produttiva completa nel settore dei pannelli fotovoltaici, sino all’ottenimento del pannello finito. Oltre a questo, verrà dato avvio alla produzione di generatori eolici e della carpenteria necessaria per l’assemblaggio dei vari componenti relativi al montaggio dei pannelli, su tetto come su terreno. L’operazione industriale del progetto per Scandicci verrà affidata, come detto, alla Società partecipata Sol Energes Srl, che si occuperà della produzione di prodotti destinati alla generazione di energia da impianti fotovoltaici. “Il sito” - prosegue Fojanesi - “produrrà inizialmente in prevalenza pannelli fotovoltaici. Presto, però, diverrà struttura di eccellenza per tutto quanto possa riguardare ogni tipologia di impianto di energia alternativa da fonti rinnovabili. L’obiettivo sarà quello di ottimizzare ed utilizzare al massimo l’intera capacità produttiva dello stabilimento, in assoluta sintonia ed in totale feedback con la struttura di Ricerca e Sviluppo. L’Italia sarà certamente baricentrica nel bacino del Mediterraneo, ragion per cui la rapidissima crescita del segmento ci permetterà presto di affiancare al mercato domestico quello dell’intera area, a partire da Grecia e Turchia. Oltre a generare una benefica ricaduta sull’indotto di installatori e piccoli artigiani locali, la nostra iniziativa doterà dunque Scandicci di due direttrici di sviluppo: la prima legata alle iniziative domestiche di Energia Futura, che sarà il primo cliente di questa nuova realtà; la seconda generata dagli accordi commerciali indipendenti della struttura, diretti a nuovi mercati sulla base di una prospettiva quinquennale di raggiungimento del 50% di export. Il mercato certamente più appetibile appare in questo momento quello USA, grazie alle considerevoli novità nel settore dovute all’elezione di Barack Obama e al consistente numero di quote di Sol Energes - esattamente il 45% detenuto da Mercatech, impegnato a realizzare un fondo di eccellenza per tutto il settore delle energie rinnovabili”. “In perfetta aderenza alle previsioni relative a quali fossero i fenomeni tecnici e di mercato cardine del business di questi anni” - interviene il Direttore Generale di Sol Energes, Roberto Moretti - “il mercato ha premiato e continua a premiare chi abbia avuto la lungimiranza di investire sulla qualità realizzando prodotti di fascia alta. Grazie al Conto Energia la convenienza per chi si accosti al fotovoltaico è notevole, anche per effetto della riduzione del costo del denaro. Molte aziende sono rimaste al palo, ma chi - come noi - ha saputo investire nello studio e nello sviluppo di prodotti, materiali, soluzioni può adesso usufruire di nuovi e migliori strumenti offerti dal comparto bancario, corroborati anche dalla presenza di quei riscontri a lungo termine che precedentemente pote- Chi è Sol Energes i chiama Sol Energes Srl la newco creata per la gestione dell’operazione industriale di riconversione dello stabilimento di Scandicci. Società partecipata da Energia Futura - il cui management vanta ben 40 anni di storia nella realizzazione di centrali ad energia rinnovabile, tra cui alcuni dei più importanti impianti idroelettrici dell’Umbria - in un primo step Sol Energes produrrà in prevalenza pannelli fotovoltaici. La società è però destinata a divenire in breve tempo struttura di eccellenza per la realizzazione di qualunque genere di prodotto destinato alla generazione di energia da impianti fotovoltaici, e più in generale di ogni tipologia impianto di energia alternativa da fonti rinnovabili. Il progetto che Sol Energes si propone di realizzare nel sito di Scandicci prevede la realizzazione di una filiera completa nel settore della produzione di pannelli S fotovoltaici, sino al pannello finito, attraverso la creazione di 3 linee di assemblaggio dei moduli fotovoltaici con configurazioni certificate a standard internazionali (EN 61215) con potenze fino a 285Wp per modulo mediante la connessione di 72 celle fotovoltaiche ad alta efficienza. Il termine previsto per l’implementazione del progetto stesso è fissato in 18/24 mesi dall’avvio delle attività cleaning dell’area e della preparazione delle relative infrastrutture. Durante questo periodo verranno gradualmente installate le 3 linee produttive per il fotovoltaico e tutti gli altri impianti previsti dal Piano Industriale, in uno spazio pari all’intera dimensione dell’attuale stabilimento. A pieno regime, la società arriverà ad assorbire ben 370 dei 430 dipendenti precedentemente impiegati nello stabilimento dismesso da Electrolux. Fondata nel 2005, Energia Futura detiene una missione produttiva consistente nell’offrire soluzioni per la generazione di energia mirate a prevenire i crescenti aumenti dei costi della energia prodotta da fonti non rinnovabili, salvaguardando al tempo stesso l’ambiente. L’Azienda, ubicata a Nera Montoro, Narni (TR), impiega attualmente 32 dipendenti , fra cui 12 ricercatori nelle tecnologie di prodotto e di processo e 20 addetti alle attività commerciali e amministrative. Le società operative partecipate dall’azienda svilupperanno nei prossimi anni la capacità produttiva e l’offerta in tutte le aree dello sfruttamento delle fonti rinnovabili: dal solare alle biomasse, fino al geotermico e all’eolico. La divisione ricerca sta infine lavorando ad un brevetto molto importante sulla realizzazione e lo sfruttamento di mini turbine idrauliche. Energia Futura Mercato di riferimento: trend negli anni Fotovoltaico (Capacità totale installata in MW) Mondo Implementazione del progetto Il termine dell’implementazione è previsto in 18/24 mesi dall’avvio delle attività cleaning dell’area e preparazione delle relative infrastrutture. Durante questo periodo verranno gradualmente installate le 3 linee produttive per il fotovoltaico nonché tutte gli altri impianti previsti dal Piano Industriale (eolico e carpenteria) Lo spazio necessario all’operazione è pari all’intera dimensione dell’attuale stabilimento. La crescita reale si è collocata anno dopo anno su livelli superiori rispetto alla crescita stimata dai diversi Istituti di Ricerca * Tasso annuo di crescita composto vano rimanere solo nel campo della teoria e da una diversa maturità del mercato. Riguardo alla riconversione dello stabilimento di Scandicci, nonostante la presenza di linee di produzione del tutto differenti da un punto di vista tecnologico il passaggio non ha incontrato assolutamente alcun tipo di difficoltà, per merito della grande e reciproca disponibilità messa in campo da tutti i soggetti coinvolti. La stessa disponibilità che, in un’ottica di reinserimento in fasi del personale, ci sta permettendo di assorbire gradualmente le linee e le risorse umane dismesse da Electrolux ovviando in via prioritaria alla formazione di queste ultime, assolutamente imprescindibile per una corretta percezione di tutte le sottigliezze tecnologiche che stanno alla base della nuova preparazione. In questo settore non possiamo mai dire di aver raggiunto lo stato dell’arte: la tecnologia è in continua evoluzione, e il personale non finirà mai di venire aggiornato sulle continue novità. La disponibilità mostrata dalle maestranze è stata dunque uno degli elementi fondamentali per il successo del nostro progetto, e sarà la causa positiva di una notevole ricaduta sul territorio in termini di professionalità e innovazione. Dobbiamo inoltre considerare che quello attuale può in realtà configurarsi come uno start-up fittizio: Sol Energes ed Energia Futura sono accreditate in tutto il comparto della filiera produttiva del Fotovoltaico, e le loro figure di riferimento possono vantare oltre 20 anni di esperienza e di know-how nel settore. Il concetto, il valore più importante espresso dalla nostra struttura è quello dell’importanza della “Catena della Qualità”. Non basta scegliere i migliori materiali: per ottenere un finanziamento da parte delle banche, avere un premio non eccessivamente oneroso dalle compagnie di assicurazione e comunque generare risultati compatibili con l’impegno economico occorre che sussista una corretta interazione fra singole parti degli impianti, società di installazione e via dicendo. Occorre, cioè, che risulti sussistere l’intera “Catena della Qualità”: impianti certificati, ma anche coerentemente assemblati. Occorrono conoscenza, competenza, know-how. Un ottimo modulo con un inverter sbagliato, ad esempio, porterebbe certamente risultati negativi. La nostra azienda crede in una strategia di minor produzione per maggiori performance, e ritiene i parametri indicati dalle normative per le certificazioni di settore parzialmente superati dalle attuali tecnologie. Per questo preferiamo precorrere i tempi superando di gran lunga i requisiti necessari e sufficienti per garantire quei “range” di qualità necessari per accedere ai finanziamenti bancari e a rispettare le più severe norme di settore”. PARTICOLARE DELLA FASE IMMISSIONE DELLA LINEA DI MONTAGGIO PANNELLI FV Esempio layout linea montaggio pannelli fv Roberto Moretti Direttore Generale Sol Energes ABC MORINI 40 anni di radicamento sul territorio Un’azienda in continua crescita, pronta a recepire ogni nuovo trend del mercato ono ormai 40 anni che la A.B.C. MORINI Srl opera con successo sempre crescente nel settore degli accessori in metallo destinati all’abbigliamento e alla pelletteria in genere. Nata per opera di Marcello Morini nel 1969, l’azienda si è infatti progressivamente specializzata nella creazione di accessori metallici di qualità medio fine: dalle fibbie alle chiusure, fino ad attacchi, guarnizioni, tiralampo per borse, cinture e calzature. Sempre pronta a recepire ogni cambiamento di S trend del mercato di riferimento, l’azienda - in seguito alla trasformazione in società di capitali e alla successiva distribuzione delle quote da parte del fondatore ai propri figli e stretti collaboratori - ha compiuto una serie di scelte strategiche che l’hanno portata anche ad un necessario cambiamento di sede. Una politica di espansione premiante anche in termini di risultati: nei 2mila mq dislocati su due piani del nuovo stabilimento - dedicato alle vendite e agli uffici per il piano terra e alla sala campionario e al magazzi- no per il primo piano - opera ormai un patrimonio in risorse umane superiore ai 30 dipendenti, e il trend di crescita del fatturato ha visto l’esercizio 2008 segnare un valore raddoppiato in termini assoluti rispetto al 2003. “Siamo da sempre” - ci spiega l’attuale Amministratore Unico dell’azienda, Ing. Gianfranco Corsini - “una società commerciale. Nel tempo, però, abbiamo maturato un patrimonio di know-how tale da permetterci di trattare gli accessori metallici per abbigliamento produ- cendoli in via indiretta, attraverso terzisti, sulla base di nostri modelli. La grande differenza rispetto al passato risiede nella necessità di individuare tali soggetti in aree che ci permettano una produzione di sufficiente qualità a costi competitivi. Nonostante la tendenza generale a spostare il baricentro produttivo in aree estere per trarre vantaggio dai costi di manodopera inferiori a quelli del mercato nazionale ed occidentale in genere, la azienda A.B.C. cerca di sfruttare al massimo le possibilità produttive ancora presenti sul mercato locale fidando sul prestigio di cui gode nel mondo il marchio MADE IN ITALY. Ovviamente la azienda non trascura gli altri eventuali mercati di approvvigionamento né ABC MORINI SRL 50018 Scandicci (FI) www.abcmorini.it le opportunità che lì si possano presentare nel prossimo futuro. Riguardo ai mercati raggiunti dall’azienda, A.B.C. MORINI Srl vende le proprie collezioni - da quelle più raffinate, caratterizzate da una ricerca stilistica, un design e una cura per i dettagli senza compromessi, a quelle più classiche - sia su scala nazionale sia in paesi quali Portogallo, Belgio, Olanda, Germania, Romania, Francia, Polonia, Gran Bretagna, USA, Canada, Colombia, Venezuela, grazie ad un’assidua presenza nelle fiere principali del settore e ad una fitta rete di Agenti e/o Distributori. “In futuro” - conclude l’Ing. Corsini - “valuteremo anche la possibilità di una permeazione nel Far East, magari tramite la predisposizione di alcune joint venture. Per ora i primi tentativi, come quello rimasto in fase progettuale con un’azienda indiana del settore, non sono stati entusiasmanti. Ci sembra dunque prioritario affrontare con la forza e l’atteggiamento positivo che da sempre ci contraddistingue questa dura crisi globale, per poi dedicarci all’apertura di nuove opportunità non appena se ne verificheranno le condizioni”. Una realtà quasi unica in scala nazionale nel settore degli articoli da regalo Prodotti di alta qualità, nati dall’amore per una cultura artigianale tutta toscana ono ormai 45 anni che Il Ceppo Srl opera nel settore degli articoli da regalo, distinguendosi da sempre grazie a prodotti di alta gamma caratterizzati da un design raffinato e originale e da materie prime di eccezionale qualità. Nata nel 1964 per la produzione di articoli prevalentemente natalizi - come si evince dal nome stesso, sinonimo in vernacolo toscano di “regalo di Natale” in riferimento all’usanza di bruciare nel camino un grosso ceppo di legno la notte della Vigilia - l’azienda guidata da Alessandro Pecchi e Valeria Taddeucci si è adeguata nel tempo ai mutamenti di trend del mercato, diversificando la propria produzione fino a specializzarsi nel settore degli articoli da regalo per profumeria: dai prestigiosi set da barba, perfetti per un regalo di alta classe, ai rasoi e pennelli realizzati in materiali di grande pregio quali metallo, legno, ceramica, plexiglass, corno, fino a S specchi, set manicure, set da viaggio ed alcune esclusive collezioni di portanelli in metallo. “La peculiarità della nostra produzione” - ci spiega lo stesso Alessandro Pecchi - “ci ha permesso di rappresentare una realtà quasi unica nel panorama italiano, consentendoci di esportare in tutti i Paesi Europei, così come in USA, Canada, Australia e Russia, prodotti caratteristici forse di una tradizione più “nordica” ma realizzati con la sapienza, la conoscenza dei materiali e degli antichi processi di lavorazione, la fantasia ed il know-how del migliore artigianato toscano. L’alta qualità “Made in Italy” dei prodotti ci rende infatti molto più competitivi rispetto ad aziende affini, appartenenti a settori paralleli al nostro, nei confronti della concorrenza proveniente dal Far East e degli attuali venti di crisi globale. I nostri, pur nell’ampia varietà di gamma che proponiamo sui mercati di tutto il Mondo, rimangono sempre articoli di fascia medio-alta, adatti ad una clientela più sensibile alla perfezione formale, all’appeal dell’oggetto, alle sensazioni estetiche e tattili piuttosto che al prezzo. Certamente, la crisi di alcuni mercati particolarmente importanti - quali ad esempio gli USA - e la volontà di non sederci sugli allori ci hanno portato a diversificare ulteriormente la nostra gamma di articoli ed a far produrre in esclusiva per noi da aziende di fiducia un vasto assortimento di beauty da uomo e da donna, accessori da trucco, saponi, prodotti per la toiletta quotidiana, articoli da regalo e accessori vari”. Sempre in un’ottica di ampliamento della proposta commerciale anche nel diretto indotto del proprio core business, l’azienda è inoltre ideatrice e proprietaria del marchio HERR&MANN, linea di prodotti cosmetici specifici per la rasatura. “È un vero peccato” - conclude Pecchi - “che un’azienda come la nostra, ambasciatrice nel mondo di una scuola artigianale dalle caratteristiche uniche, propria della cultura e della tradizione toscana - debba confrontarsi ogni giorno di più con la rapida e progressiva scomparsa di tutte quelle figure professionali che conferivano ai propri prodotti quell’inestimabile valore aggiunto altrimenti non ottenibile. Colpa di un processo di mortificazione delle piccole realtà artigianali, la cui esistenza e sopravvivenza è resa ormai impossibile da assurde pastoie burocratiche. Colpa della mancanza di attenzione e di rispetto riservata dalla politica e dalla Pubblica Amministrazione, qui come altrove, nei confronti di un patrimonio inestimabile di competenze e di cultura popolare del lavoro. Colpa di norme incomprensibilmente inadatte a tutelare le eccellenze espresse da un territorio come il nostro, e spesso addirittura diverse o incoerenti in relazione ad aree distanti fra di loro pochi chilometri soltanto. E infine colpa di una generazione - la nostra - incapace di valorizzare, tramandare, far comprendere e rendere appetibile ai giovani l’eccezionale risorsa di una cultura artigianale tanto preziosa, e di un’altra - quella dei nostri figli - sempre meno dotata di quelle caratteristiche di umiltà, studio, applicazione, fiducia e amore che hanno permesso ai nostri artigiani di imparare dai propri padri un mestiere tramandato nei secoli, e ora destinato a morire con loro. Per portare avanti un’azienda come la nostra ci vuole amore. E la certezza che questa passione riesca a rimanere nei nostri prodotti, nella loro linea, nel loro materiale è quello che ci fa andare avanti e che ci dona il senso di tutti questi anni di presenza sul mercato nazionale e internazionale”. Il Ceppo Srl Via dei Cadolingi, 13/15 - 50018 Scandicci (FI) Tel. 055.7350232 - Fax 055.750304 [email protected] - www.ilceppofirenze.it Supporto logistico a livello globale Il piacere di lavorare in una grande realtà ancora “a misura d’uomo” La ditta Scheilan produce accessori di moda da donna ed opera sul mercato italiano ed estero dal 1967. La nostra produzione incentrata soprattutto sulle storiche linee di borsette da sera e cerimonia in tessuto e metallo, negli ultimi anni si è progressivamente arricchita di ulteriori complementi, cosicché oggi siamo in grado di fornire ai nostri affezionati clienti una vasta gamma di accessori che fanno del fascino e dell’eleganza il loro punto di forza. La linea di foulards e sciarpe ricche di colore e dai tessuti preziosi, le cinture di tendenza in metallo e strass, le scarpe da sera estremamente eleganti dai particolari ricami preziosi, i guanti in pelle e pelliccia pregiata, finemente lavorati. Per chiudere questa breve presentazione, ultimi, ma non per importanza, gli utili oggetti da borsetta, i nostri portacipria, i porta-pillole, i porta sigarette e una serie di borsellini nei materiali più svariati, necessario completamento dell’eleganza. www.scheilan.it “Niuna impresa, per minima che sia, può avere cominciamento e fine senza queste tre cose: cioè, senza sapere, senza potere, senza con amore volere”. È con questa citazione di un anonimo fiorentino trecentesco che il Presidente Paolo Nocentini ci aiuta a comprendere la filosofia fondante di una delle poche aziende italiane capaci di vantare un network logistico di caratura mondiale: il Gruppo Savino Del Bene. Leader nel settore delle spedizioni internazionali - grazie ad una compagine di 80 società controllate operanti in 37 Paesi, con un patrimonio in risorse umane superiore ai 2.500 dipendenti ed un network di 173 uffici commerciali in tutto il mondo Savino Del Bene offre da oltre 100 anni servizi integrati di trasporto multimodale, combinando ogni tipologia di sistema vettoriale sulla base delle singole esigenze della clientela. Pur avendo da sempre come core business il segmento del trasporto marittimo, pari al 60% dell’intero fatturato, con una specializzazione ormai consolidata a livello internazionale sulla rotta per gli Stati Uniti - per la quale il Gruppo rappresenta un vero e proprio punto di riferimento fra gli operatori del mercato in merito a categorie mer- ceologiche specifiche come l’alta moda, le piastrelle o i macchinari - Savino Del Bene si avvale dei vettori più qualificati anche per aria, strada e rotaia, offrendo al contempo servizi sempre più evoluti come lo stoccaggio temporaneo e la distribuzione della merce, l’espletamento delle procedure doganali, il controllo on line delle spedizioni. “Per comprendere davvero l’operato e le potenzialità di un’azienda come la nostra” prosegue Nocentini “occorre partire dalle motivazioni che, nei primi del ‘900, hanno portato alla sua fondazione. Al tempo, appariva prioritario creare una struttura che offrisse servizi ai maggiori buyers fiorentini per coadiuvarli nella permeazione del florido mercato statunitense. Questa specializzazione nei trasporti verso gli USA ha rappresentato per molti anni la forza e la debolezza al tempo stesso della nostra organizzazione: venendo spesso associati in modo quasi automatico a quella che costituiva certamente la nostra principale area operativa, abbiamo dovuto affrontare un lungo percorso di diversificazione dei servizi e di particolare attenzione all’andamento dei flussi merceologici internazionali prima di affrancarci totalmente da questa etichetta troppo restrittiva. La realtà è che allo stato attuale il peso dell’Italia nelle dinamiche del Gruppo sta progressivamente diminuendo: solo 7/800 dei nostri 2.500 dipendenti sono localizzati nel territorio nazionale, e il calo sempre più sensibile delle esportazioni nel comparto manifatturiero sta spostando le prospettive di crescita verso altri mercati. D’altro canto, la strategia di diversificazione di cui ho accennato in precedenza ha reso ora possibile aprire nuovi margini di business con quei grandi gruppi italiani - come ENI e FIAT, ad esempio - che in passato ci hanno visti curare unicamente la rotta per gli USA o alcune specifiche categorie merceologiche”. Forte di un fatturato superiore agli 800 milioni di Euro, il Gruppo è attualmente in grado di offrire il proprio supporto logistico a livello globale, grazie all’acquisizione di aziende di settore attive sui mercati in maggiore espansione e all’apertura di proprie filiali in tutti e cinque i continenti, necessarie alla gestione di flussi di merci con destinazione estero su estero. “Pur avendo vissuto una fase di notevole sviluppo e internazionalizzazione” - ci spiega ancora Nocentini - “siamo pur sempre un Gruppo di dimensioni relativamente contenute in un’ottica mondiale di settore. La nostra derivazione da un’azienda di carattere familiare e la flessibilità che altri freight forwarders di maggior caratura non potrebbero offrire ci permette però di mantenere al tempo stesso un livello di servizi pari a quello dei nostri maggiori competitor e una struttura ben più agile e dinamica. Anche per questo mi sento di dissociarmi del tutto dalle previsioni catastrofiste veicolate dal tam-tam dei mass media. Ogni impresa ha bisogno di uno spirito positivo. La crisi finanziaria, come ho detto nella tradizionale relazione di fine anno, è un fatto: le perdite sono vere, ma sono ben poca cosa al confronto della paura, del timore di comprare, che sono al contrario virtuali e pompati dai media. Così com’è venuta, la crisi se ne andrà. A suggello di questa convinzione abbiamo fortemente investito in un Master in Logistica organizzato con l’Università di Firenze: uno strumento in più per formare giovani motivati, capaci di cogliere l’opportunità di sviluppare le proprie competenze in un’azienda che è e vuole continuare ad essere un posto ragionevolmente piacevole per lavorare”. Savino Del Bene S.p.A. Via del Botteghino, 24/26 - 50018 Scandicci (FI) Tel. 055.52191 - Fax 055.5219207 www.savinodelbene.com - [email protected]