“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO” Osservatorio

ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO
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“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO”
Osservatorio Permanente sulle Economie del Sud del Mediterraneo
Gennaio
EGITTO
20 gennaio:
Il Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, riferendosi molto probabilmente al periodo della
deposizione di Mohamed Morsi (luglio 2013), annuncia che finora sono stati uccisi 208
terroristi e militanti islamici che hanno attaccato polizia ed esercito nella cosiddetta “guerra
al terrorismo”. 955 terroristi sospetti sono stati arrestati ma rilasciati per assenza di prove.
25 gennaio:
Sono 11 le vittime degli scontri in Egitto per l’anniversario della rivoluzione del 2011
contro Mubarak. Si sono registrate diverse esplosioni ad Alessandria, al Cairo, nel centro
di Alf Maskan e nel governatorato di Menoufia.
Rigide le misure di sicurezza poste in tutto il Paese; prolungato anche il coprifuoco a nord
del Sinai.
26 gennaio:
I figli dell’ex Presidente egiziano Hosni Mubarack, Alaa e Gamal, sono stati scarcerati dopo
4 anni di reclusione e messi agli arresti domiciliari nel quartiere di Heliopolis. Il processo a
loro carico per corruzione riguarda una somma di circa 14 milioni di Euro della quale si
sarebbero impossessati. La loro liberazione avviene il giorno dopo pesanti scontri di polizia
ed esercito con manifestanti che hanno provocato 23 morti e 97 feriti, nel quarto
anniversario della “rivoluzione” del 25 gennaio 2011.
29 gennaio:
Un’ondata di attacchi tra colpi di mortaio e autobombe ha causato una trentina di morti e
decine di feriti fra le forze di sicurezza egiziane nel Sinai settentrionale. L’attacco viene
attribuito agli “Ansar Bait al-Maqdis”, i Partigiani di Gerusalemme, principale gruppo
jihadista egiziano della penisola, da poco ribattezzatisi “Stato del Sinai”. Le località
maggiormente prese di mira sono Sheikh Zuwaid, Arish e Rafah (al confine con la Striscia
di Gaza); nel mirino basi residenziali e militari, posti di blocco, un museo e la sede di un
giornale governativo.
30 gennaio:
Sono stati rivendicati da un gruppo terroristico affiliato all’Isis gli attacchi coordinati di ieri
a nord del Sinai. I terroristi suddividono l’attacco in 4 tronconi: 1 contro il battaglione 101
Dayet El Salam con tre autobomba e gli altri 3 contro posti di blocco nei centri di Al Arish,
Sheik Zuweid e Rafah.
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LIBIA
9 gennaio:
Un gruppo libico affiliato all’Isis, il Califfato Derna, ha rivendicato l’uccisione di due
giornalisti tunisini scomparsi lo scorso settembre in Libia, mentre erano impegnati in un
reportage sugli sviluppi del conflitto. Al-Qaeda ha chiesto ai musulmani di rivendicare la
morte del libico accusato di essere la mente delle stragi alle ambasciate americane in
Tanzania e Kenya nel 1998 e deceduto il 3 gennaio, prima del processo previsto negli Usa.
12 gennaio:
L’Isis in Libia ha pubblicato le prime foto di 21 egiziani copti rapiti 10 giorni fa, definendo i
sequestrati come “prigionieri dello stato islamico”. Il Ministero degli Esteri egiziano
comunica che si sta facendo tutto il possibile per cercare di metterli in salvo.
20 gennaio:
Il governatore libico presso l’Opec, Samir Salem Kamal, è stato rapito giovedì scorso da
due sconosciuti a Tripoli. Sembra che il governatore abbia rifiutato pressioni da chi
intendeva lucrare illegittimamente sulla sua attività all’Organizzazione dei paesi produttori
di petrolio. La Libia risulta essere nel caos, con due governi contrapposti: uno riconosciuto
internazionalmente a Tobruk, un altro che resiste a Tripoli.
25 gennaio:
Mohammad al Zahawi, leader di “Ansar al Sharia”, formazione jihadista attiva in Libia, è
stato ucciso.
Altri quattro estremisti di una cellula jihadista nell’enclave di Ceuta in Marocco sono stati
arrestati dalla polizia spagnola; il loro profilo risulta molto simile agli autori dell’attentato a
Parigi.
TUNISIA
5 gennaio:
Il neoeletto Presidente della Repubblica tunisina Beji Caid Essebsi ha affidato oggi
l’incarico di formare il nuovo Governo ad Habib Essid, ex Ministro dell’Interno. In un breve
discorso a Palazzo di Cartagine, il nuovo Premier ha promesso al popolo tunisino
concertazione con partiti politici e società civile riguardo la composizione del nuovo
Governo.
12 gennaio:
Le autorità tunisine hanno emesso un mandato di arresto contro Abdelkarim Laabidi, ex
funzionario della sicurezza del Ministero dell’Interno, per complicità nell’omicidio del
deputato e martire della rivoluzione Mohamed Brahmi, assassinato il 25 luglio 2013 a
Tunisi.
27 gennaio:
8 morti e 3 feriti è il bilancio provvisorio dell’attentato terroristico di questa mattina
all’hotel Corinthia di Tripoli. 4 terroristi appartenenti al Califfato di Derna, gruppo affiliato
all’Isis, si sono fatti esplodere. L’attacco aveva come obiettivo Omar al Hasi, il Premier
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libico alla guida del Governo parallelo di Tripoli, che si contrappone da mesi all’esecutivo di
Abdullah-Al Thani.
Dallo scorso agosto una coalizione di milizie islamiche ha conquistato Tripoli, creando un
Governo parallelo che compete con quello di Tobruck, ai confini con l’Egitto, riconosciuto a
livello internazionale.
ALGERIA
14 gennaio:
L’esercito algerino ha arrestato una cellula di dodici militanti nel sud dove si stava
progettando un attacco col supporto dei terroristi posizionati fuori dai confini meridionali.
L’ Algeria condivide un vasto confine sud con il nord del Mali, dove i militanti islamici sono
attivi.
MAROCCO
27 gennaio:
Il Ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni è arrivato a Rabat per una visita di 24 ore
che lo vedrà impegnato in colloqui con il Premier marocchino Abdel-Ilah Benkiran, il
Ministro degli Esteri, Salaheddine Mezouar, il Ministro dei Trasporti e il Presidente della
Camera dei consiglieri Mohamed Cheikh Biadillah.
Nei suoi colloqui con il Ministro degli Esteri, il capo della diplomazia ha espresso grande
preoccupazione per la situazione in Libia ribadendo la necessità di sostenere l'iniziativa
dell'Onu per una riconciliazione delle parti in conflitto.
Fonti: Ansa; Ansamed; Il Sole24Ore; BBC World; Reuters; AlJazeera English, News
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