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Il 14 spettacolo in sciopero
11-10-2005 18:12
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Il 14 spettacolo in sciopero
11/10/2005
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11 ottobre 2005
Roma, 7 ottobre 2005 - Venerdì 14
ottobre il mondo dello spettacolo si
fermerà per protestare contro gli
annunciati tagli alle risorse pubbliche.
I lavoratori aderenti alle principali
sigle sindacali del settore si
ritroveranno a Roma, al centro
congressi di piazza Capranica, per una
manifestazione nazionale. Tra le sigle
aderenti allo sciopero - il primo di
questa ampiezza mai indetto nel nostro Paese - figurano
Agis, Anica, Anac, Slc Cgil, Sindacato Attori Italiani, Fistel
Cisl, Forum Attori Italiani, Uilcom Uil e Coordinamento Attori
Uilcom.
In un comunicato congiunto i sindacati esprimono pesanti
preoccupazioni circa i tagli contenuti nella legge Finanziaria,
attualmente all'esame del Parlamento. Si lamenta in
particolare come tali provvedimenti andrebbero a colpire un
settore già debilitato, ponendo a rischio il diritto alla cultura
dei cittadini, che si vedrebbero privati di molti spettacoli. Se
già, infatti, si lamenta da mesi l'inadeguatezza del Fus, il
Fondo Unico per lo spettacolo (si legga in proposito l'articolo
scritto da Renato Palazzi sul mensile Linus e su
delteatro.it), la previsione per il 2006 mostra una drastica
riduzione da 464 a 300 milioni di euro complessivi. A questi
tagli si aggiungerebbe l'eliminazione delle quote Lotto
destinate al settore, oltre ai minori trasferimenti agli enti
locali. I sindacati lamentano infine gravi ritardi normativi
che rischiano di paralizzare le attività cinematografiche e
dello spettacolo dal vivo a partire dal primo gennaio. A
rischio sarebbero oltre cinquemila aziende, che impiegano
più di 60 mila addetti, oltre un quarto del totale dei
lavoratori dello spettacolo. Alla giornata di sciopero hanno
già dato la loro adesione numerosi esponenti del mondo
dello spettacolo e della cultura. Molti di loro ricordano come
solo pochi giorni fa, il Presidente della Repubblica Ciampi,
incontrando gli attori al Quirinale, avesse invitato le
istituzioni a sostenere con adeguati finanziamenti e forme di
promozione proprio lo spettacolo dal vivo, considerato
strumento di partecipazione e di crescita del livello culturale
dello Stato.
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