Discorso sui cinque modi di porre fine alla rabbia

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Discorso sui cinque modi di porre fine alla rabbia
Discorso sui cinque modi di porre fine alla rabbia
Venerdì 26 Dicembre 2008 10:38
Ho udito queste parole del Buddha una volta che si trovava al monastero di Anathapindika, nel
boschetto di Jeta, nei pressi della città di Sravasti.
Un giorno il Venerabile Sariputra disse ai monaci: "Amici, oggi vorrei condividere con voi i
cinque modi di porre fine alla rabbia. Vi prego di ascoltare con attenzione e di mettere in pratica
ciò che vi insegno". I bhiksu acconsentirono ad ascoltare con attenzione.
Il Venerabile Sariputra disse: "Quali sono i cinque modi di porre fine alla rabbia?
"Cari amici, questo è il primo modo. Poniamo che qualcuno non si comporti con voi in
maniera gentile, ma che a parole lo sia. Se vi arrabbierete con quella persona, ma sarete saggi,
saprete come meditare per porre fine alla vostra rabbia.
"Amici, immaginate un monaco che pratica l'ascetismo e indossa un abito fatto di ritagli di
stoffa. Un giorno, passando a fianco di un mucchio di rifiuti, pieno di escrementi, urina, muco e
molte altre cose ma-leodoranti, si accorge che nel mucchio c'è uno scampolo ancora intatto.
Usando la mano sinistra, raccoglie il pezzo di stoffa e con la mano destra ne prende l'altro capo
e
lo distende. Vede che non è strappato e non è macchiato da escrementi, urina, sputi o altre
sostanze maleodo-ranti. Allora lo piega e lo mette via per portarlo a casa, lavarlo e cucirlo al
suo
abito di ritagli di stoffa. Amici, allo stesso modo, quando le azioni di qualcuno non sono buone,
ma le sue parole sono gentili, per mettere fine alla nostra rabbia non dovremmo considerare le
sue azioni non buone, ma prestare attenzione soltanto alle sue parole gentili. Il saggio dovrebbe
praticare in questo modo.
"Cari amici, questo è il secondo modo. Poniamo che qualcuno si comporti con voi in
maniera gentile, ma che a parole non lo sia. Se vi arrabbierete con quella persona, ma sarete
saggi, saprete come meditare per porre fine alla vostra rabbia.
"Amici, immaginate che non lontano dal villaggio ci sia un lago profondo, la cui superficie è
coperta da alghe ed erba. Vedete qualcuno che si avvicina al lago, ha molta sete e patisce il
gran
caldo. Si toglie i vestiti, si tuffa e, usando le mani per spostare le alghe e l'erba, si gode il bagno
e
beve l'acqua fresca del lago. È la stessa cosa, amici, quando le parole di qualcuno non sono
gentili, ma lo sono le sue azioni. Non prestate attenzione alle parole di quella persona, siate
solo attenti alle sue azioni, in modo da riuscire a porre fine alla vostra rabbia. Il saggio dovrebbe
praticare in questo modo.
"Cari amici, questo è il terzo modo. Poniamo che qualcuno, scortese sia nelle azioni che a
parole, abbia comunque un po' di gentilezza nel suo cuore. Se vi arrabbierete con quella
persona,
ma sarete saggi, saprete come meditare per porre fine alla vostra rabbia."Amici, immaginate
che qualcuno arrivi a un incrocio. Costui è debole, assetato, malridotto, accaldato, triste e molto
addolorato. Giunto all'incrocio vede l'impronta di un bufalo con dentro un piccolo ristagno di
acqua piovana. Egli pensa: 'C'è pochissima acqua in questa impronta di bufalo. Se usassi la
mano o una foglia per raccoglierla, la agiterei e la renderei fangosa e imbevibile. Perciò non
potrei dissetarmi né dare sollievo all'arsura e alla sofferenza che provo. Quindi dovrò
abbassarmi
con le braccia e le ginocchia a terra, avvicinare le labbra all'acqua e berla direttamente'. Subito
dopo fa proprio così. Amici, quando vedete qualcuno le cui azioni e parole non sono gentili, ma
che ha comunque un po' di gentilezza, non prestate attenzione alle sue azioni ed alle sue
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Discorso sui cinque modi di porre fine alla rabbia
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parole,
ma a quel poco di gentilezza che c'è nel suo cuore, in modo da porre fine alla vostra rabbia. Il
saggio dovrebbe praticare in questo modo.
"Cari amici, questo è il quarto modo. Poniamo che qualcuno compia azioni non gentili, parli in
maniera non gentile e nel suo cuore non vi sia nulla che si possa definire gentile. Se vi
arrabbierete con quella persona, ma sarete saggi, saprete come meditare per porre fine alla
vostra
rabbia.
"Amici, supponete che qualcuno si ammali durante un lungo viaggio. E solo e completamente
esausto, lontano da qualsiasi villaggio. Cede alla disperazione sapendo che morirà prima di
completare il suo viaggio. In quel momento si avvicina un'altra persona e, vedendo la situazione
di quest'uomo, lo prende per mano e lo conduce al villaggio più vicino, dove si prende cura di
lui e della sua malattia e fa in modo che abbia tutto ciò di cui ha bisogno: vestiti, medicine e
cibo. Grazie alla compassione e alla gentilezza amorevole la vita di quest'uomo è salva. Così,
amici, se vedete qualcuno le cui parole e azioni non sono gentili e che nel cuore non ha nulla
che
possa essere definito gentilezza, date vita a questo pensiero: 'Colui, le cui parole e le cui azioni
non sono gentili e che nel cuore non sembra avere la benché minima gentilezza, è qualcuno
che
sta soffrendo molto. Senza dubbio si sta dirigendo verso regni di grande sofferenza. A meno
che non incontri un buon amico spirituale non avrà alcuna possibilità di trasformazione né potrà
raggiungere regni di felicità'. Pensando in questo modo, riuscirete ad aprire il vostro cuore
all'amore e alla compassione. Sarete capaci di porre fine alla vostra rabbia e di aiutare quella
persona. Il saggio dovrebbe praticare in questo modo.
"Cari amici, questo è il quinto modo. Poniamo che incontriate qualcuno le cui azioni sono
gentili, le cui parole sono gentili e la cui mente è anch'essa gentile. Se proverete rabbia o
gelosia
nei confronti di quella persona, ma sarete saggi, imparerete un modo di meditare che porrà fine
alla vostra rabbia.
"Amici, supponete che non lontano dal villaggio ci sia un bellissimo lago. L'acqua del lago è
limpida e calma, il fondale del lago è liscio, le rive sono risplendenti d'erba verde e alberi belli e
rigogliosi fanno ombra. Una persona assetata, sofferente per la calura, con il corpo coperto di
sudore, arriva al lago, si toglie i vestiti, li lascia sulla spiaggia, si tuffa e trova grande sollievo e
piacere nel bagnarsi e nel bere quell'acqua pura. Il caldo, la sete e la sofferenza scompaiono
immediatamente. Allo stesso modo, amici, quando vedete qualcuno le cui azioni sono gentili, le
cui parole sono gentili e la cui mente è anch'essa gentile, fate attenzione a tutta la gentilezza
del
suo corpo, delle sue parole e della sua mente e non lasciate che la rabbia o la gelosia vi
travolgano. Se non sapete come vivere in armonia con una persona di tale purezza, non potete
essere considerati saggi.
"Miei cari amici, ho condiviso con voi i cinque modi di porre fine alla rabbia".
Quando i monaci udirono le parole del Venerabile Sariputra furono felici di riceverle e di
metterle in pratica.
Madhyama. Agama, 25. Corrisponde al Discorso sulla similitudine dell'acqua. (Agliata Vinaya
Sutta, Anguttara Nikaya ni, 186)
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