Il settore degli oggetti promozionali ha grandi prospettive di crescita
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Il settore degli oggetti promozionali ha grandi prospettive di crescita
Gadget in 3D la strada è giusta di Giuseppe Goglio Il settore degli oggetti promozionali ha grandi prospettive di crescita e nella stampa 3D trova tre conferme: piccole serie, attenzione alla personalizzazione, qualità dei prodotti 46 3D Art Revolution Anche nel mondo del promozionale ci sono prospettive interessanti per quanto riguarda la produzione di serie limitate 3d service Cos’è il mercato promozionale Tecnotronica Da un modello concepito per assecondare le esigenze degli studi tecnici è stato facile per Tecnotronica apportare gli aggiustamenti utili a soddisfare anche il mondo del gadget D opo la rapida ascesa in termini di popolarità, accompagnata da un altrettanto veloce aumento dell’offerta, per il mondo della stampa 3D è arrivato il momento affrontare un’altra sfida. Una delle partite più interessanti si gioca su un campo dove qualità e originalità la fanno da padroni. Requisiti ovvi, all’apparenza. In realtà, un impegno da curare in ogni dettaglio. Per quanto possa sembrare poco esigente, il mondo promozionale e dei gadget spesso per un’azienda rappresenta il biglietto da visita. Di conseguenza i processi devono limitare ogni sorta di imprevisto e la capacità di raggiungere risultati unici non è un fattore marginale. Il messaggio pare ben recepito dal mercato, dove a fronte di un’età media relativamente bassa dei protagonisti, l’offerta ha già un buon grado di maturità. Basse tirature, grande potenziale «Parliamo di un settore dove è importante dedicare grande attenzione a soddisfare il bisogno di qualità, sia quando parliamo di materiali sia di stampanti spiega Corrado Skabic di 3D Art Revolution (www.3dartrevolution.it) -. Nel mondo promozionale, le prospettive sono interessanti per le serie limitate. Non possiamo competere nella produzione di migliaia di pezzi, ma fino ad alcune centinaia riusciamo a fare la differenza. Soprattutto, possiamo giocare la carta dei pezzi tutti diversi». Prima ancora della produzione vera e propria, è necessario affrontare un’altra importante sfida. «La nostra attività principale è il service - interviene Enrico Skabic -. Pos- siamo contare sulla conoscenza approfondita dei materiali, offrire produzione con stampanti di diverse dimensioni e garantire vari livelli di finitura. Oltre a questo però, puntiamo a creare una rete di franchising. Un’organizzazione particolare, dove i nostri affiliati possano collaborare tra loro e scambiarsi anche i file o addirittura la fase di stampa vera e propria, quando qualcuno non è attrezzato per un certo lavoro». Un aspetto interessante per il settore, non scontato nel mondo industriale e ancora di più in quello della stampa, è questa tendenza all’apertura, a inseguire la crescita puntando sulla condivisione delle informazioni. «Mettiamo a disposizione la formazione per diventare professionisti del settore - ribadisce Enrico Skabic -. Al di fuori delle grandi città il mercato è ancora da creare. Un punto stampa può essere utile anche nei centri più piccoli e noi siamo pronti a fare la nostra parte, trasmettendo le competenze». Nell’immediato la priorità resta ancora l’esatta percezione della tecnologia e delle relative potenzialità. «Ci siamo resi conto di quanto sia ancora poco conosciuto questo mondo nei risvolti economici - riflette Corrado Skabic -. L’interesse non manca, ma si sente l’esigenza di trovare il partner con le giuste competenze per crescere ed è un ruolo a cui puntiamo». Capire meglio per aiutare prima Di fronte alla maggior parte dei produttori nel mondo professionale con l’esigenza di inquadrare meglio le potenzialità della stampa 3D, si presenta anche il rovescio Il mercato della comunicazione promozionale comprende l’oggettistica pubblicitaria, il regalo d’affari, il tessile promozionale e tutta l’ampia varietà di gadget e merchandising personalizzati. Quello italiano è caratterizzato da un’estrema parcellizzazione, con innumerevoli agenzie e società, soprattutto di medie piccole dimensioni che offrono prodotti e servizi. Nonostante molte forme di promozione si siano spostate sull’online, dal punto di vista dei fornitori di prodotti e servizi per realizzare campagne promozionali, il mercato è di nuovo in crescita, come si evince dal positivo andamento degli eventi dedicati alle tecnologie per la personalizzazione, all’oggetto pubblicitario ed al tessile promozionale. della medaglia. «Uno degli aspetti più impegnativi per noi è affrontare un settore in rapida evoluzione, dove c’è sempre da imparare prima di tutto per noi - ammette Marco Lumetti, socio di Krea 3D (www.krea3d.it) -. D’altra parte, ci troviamo spesso di fronte a potenziali clienti ai quali dover spiegare ogni aspetto della tecnologia. Soprattutto, i dettagli sull’impiego e capire come può tornare utile per ogni singola esigenza». Ai macchinari realizzati in proprio la società affianca l’attività di service e consulenza. Per buona parte, un’esperienza da capitalizzare anche nel campo dei gadget. «Un potenziale molto interessante è al momento nella prototipazione - osserva Lumetti -. Con il modello in 3D si riducono i costi per gli errori nella produzione di serie, grazie anche alla possibilità di test più realistici. Nel caso di componenti inoltre, è più facile simulare e testare un montaggio realistico». Il realismo e la possibilità di toccare letteralmente con mano i prodotti finali, strada facendo emergono come alcuni dei vantaggi più apprezzati in ambito promozionale. maggio · 2016 47 Krea 3D Per sfruttare a fondo le potenzialità del promozionale Marco Lumetti di Krea 3D fa un’attenta attività di ricerca sulle esigenze del settore Kentstrapper Per ottenere buoni risultati di stampa, è importante dedicare la dovuta attenzione anche alla fase di modellazione. «Esperienze fatte con i modelli dentali ci aiutano a soddisfare la domanda di personalizzazione. Un ulteriore esempio delle potenzialità sulle piccole tirature». Un contributo arriva da uno degli aspetti con le più interessanti prospettive di evoluzione. «Dagli originari PLA e ABS, la ricerca sui materiali porta a una serie continua di novità - spiega Lumetti -. Per quanto ci riguarda, tra nylon policarbonato e gomme di varia durezza, siamo arrivati a 14 tipologie, comprese miscele con legno e sabbie». Innovazione a filo continuo «Per differenziarci in un mercato dove presto ci siamo resi conto tutti possono vendere di tutto, abbiamo deciso di progettare una stampante 3D per conto nostro - ci dice Dario Pispisa, titolare di TecnoTronica (www. tecnotronica.net) -. Soprattutto, abbiamo smesso di importare i filamenti dalla Cina e metterci a studiarne di nostri». Oggetti alla mano, i risultati sono decisamente interessanti. «Abbiamo trovato un’azienda che produce i filamenti in Italia, profonda conoscitrice del PVC e proveniente dal mondo dei serramenti - racconta Pispisa -. Ci siamo messi a provare alchimie per amalgamare la plastica di base con materiali finora non utilizzati. Siamo arrivati a impiegare gomma, legno e perfino marmo. Il risultato, sono prodotti finiti dall’elevato impatto estetico, molto gradevoli anche al tatto». In ambito promozionale, questa sfida è ancora agli inizi. Segnali incoraggianti arrivano però da un altro settore, altrettanto esigente. «Al momento, il nostro cliente di LA RICERCA DEL MODELLO IDEALE La stampa 3D sta offrendo un’opportunità anche a giovani volonterosi, startup cariche di un entusiasmo che compensa la carenza di esperienza. Inevitabilmente, la rapida crescita di attenzione attira anche aziende consolidate, avvantaggiate nello stanziare le risorse necessarie ad avviare una divisione dedicata. «Da circa trent’anni ormai, ci occupiamo di copia, stampa e archiviazione digitale - racconta Gabriele Motta, specialist & trainer di Noa (www.noa3d.it) -. Curiamo la stampa 3D da circa tre anni, prima di tutto come rivenditori. Abbiamo dedicato importanti risorse nella ricerca di macchinari affidabili, anche per quanto riguarda l’assistenza, aspetto molto delicato». 48 L’obiettivo di affrontare una clientela business, in ambito piccola e media impresa, ha portato a individuare un partner in possesso dei requisiti giusti. «Kloner 3D è un’azienda toscana molto affidabile - riprende Motta -. Puntiamo sulla tecnologia FFF e abbiamo raggiunto subito una buona intesa, con la giusta condivisione di informazioni». Dalla collaborazione in due anni sono scaturiti otto nuovi modelli da inserire a listino, metà dei quali con meccanica industriale, in grado di garantire i livelli di accuratezza e precisione indispensabili per affrontare il mondo del promozionale. «Credo che possiamo considerarci dei precursori nel settore promozionale» rilancia Motta. Meno immediate invece, le prospettive di ritorni a breve. «C’è ancora tanta formazione da fare, per aiutare a capire i reali vantaggi di questa tecnologia - riflette Motta -. Vedo nella personalizzazione un tema importante, nel quale calziamo bene con la nostra offerta. La crescita di interesse è evidente». Interessanti, inoltre, i segnali che emergono dal settore. «Secondo me, al momento è meglio puntare su modelli di stampanti non industriali - ribadisce Motta -. Il cliente impegnato nel promozionale si può inquadrare a un livello prosumer per quanto riguarda i nostri modelli, meno impegnativi, anche sul piano del prezzo, rispetto alle versioni industriali». 3d service Fame di creatività Stick & Filament Un aspetto importante della produzione di gadget lo rivestono i materiali. L’approccio della realtà di Keytech è quello di puntare a fare la differenza combinando più filamenti in un’unica stampa è però facile trovare il partner disposto a guardare alla formazione del personale e non pensare solo a guadagnare». Noa Le stampanti prosumer sono le più idonee a soddisfare le attuali esigenze del cliente nel promozionale riferimento è spesso l’architetto, per la realizzazione dei plastici - precisa Pispisa -. Qua invece siamo agli inizi, c’è ancora molto da spiegare. Se fossi un cliente tuttavia, mi sarei già buttato. Quando parliamo di oggettistica e personalizzazione, le potenzialità sono molto alte». A condizione di non lasciarsi fuorviare dal grande impatto mediatico della stampa 3D a livello amatoriale. «Non parliamo di quanto si può vedere ormai in molte case - avverte Pispisa -. Quello semmai può essere un buon approccio, ma per passare a livello professionale servono strumenti e competenze diverse. Noi copriamo la fascia collocata tra il giocattolo e la grande produzione industriale. Non ci limitiamo a vendere una stampante, offriamo una soluzione. Non La quintessenza del filamento Nella stampa 3D anche la capacità di evoluzione ha un ruolo cruciale, pari alla diffusione di competenze. Lo testimonia afferma Stefano Corinaldesi, sales consultant di Stick & Filament (www.stickandfilament. com), che ci ha rivelato di aver «messo a punto una macchina in grado di utilizzare fino a cinque colori in simultanea -. Una stampante che riscuote interesse quando la mostriamo. Sarà utile per fissare un oggetto prima di passare a una produzione di serie». Nello specifico del mondo promozionale, lanciarsi prima del dovuto rischia però di rivelarsi controproducente. «Al momento la stampa 3D è un’opzione per realizzare prototipi prima di avviare una grande produzione di serie - riflette Corinaldesi -. Certamente, i materiali più recenti offrono anche la flessibilità necessaria per una post lavorazione e i livelli di estetica sono eccellenti, con elevate caratteristiche termo meccaniche. Resta una soluzione indicata per lotti fino a un centinaio di pezzi». ∞ «Possiamo già contare su una buona esperienza nel mercato dei gadget dice Lorenzo Cantini, chief product officer di Kentstrapper (http:// kentstrapper.com) -. Con i clienti con cui lavoriamo maggiormente, il riscontro è positivo, soprattutto per l’ottimizzazione di tempie e costi». Proprio convincere il possibile cliente delle potenzialità della tecnologia si conferma lo scoglio più arduo. «Ad attirare, sono soprattutto la prospettiva di abbattere i costi legati allo stampo o poter mostrare praticamente subito il prodotto finale - riflette Cantini -. I dubbi invece, sono in genere legati all’inesperienza nella modellazione 3D. Pochi sanno della disponibilità di software gratuiti o comunque alla portata di tutti. Soprattutto, proprio quando parliamo di oggetti a livello di gadget». L’azienda fiorentina garantisce anche la formazione o la procedura di modellazione. Sul piano dei materiali «Il PLA resta di gran lunga il più utilizzato. Ritengo anche sia il più adatto, soprattutto per la grande libertà di espressione che offre. Per oggetti particolari, iniziano a riscuotere attenzione anche i filamenti speciali, prima di tutto l’effetto legno». Dove invece si sente ancora la mancanza a livello generale, è l’impulso alla creatività. Quasi sempre infatti, stampa 3D è sinonimo di soluzione alternativa per ottenere oggetti finora prodotti con i sistemi tradizionali. «Gli oggetti più richiesti rimangono il portachiavi o la cover dello smartphone - conclude Cantini -. Il potenziale tuttavia resta enorme e i campi di applicazione sono ancora per buona parte da inquadrare. Un passaggio importante secondo me è capire come non sia indispensabile affidarsi solo ai software a pagamento. Ce ne son tanti gratuiti, semplici da utilizzare e in grado di allargare il raggio d’azione». maggio · 2016 49