Layout 1 (Page 1) - Solaris Lavoro e Ambiente

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Layout 1 (Page 1) - Solaris Lavoro e Ambiente
Foglio informativo delle Cooperative
sociali Solaris e Solaris Lavoro &
Ambiente Onlus
via dell’Acqua 9/11
20844 Triuggio (Mb)
stampato in proprio
NUMERO UNICO - NOVEMBRE 2012
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2012 è stato un anno difficile per tante categorie di persone e di realtà socio-economiche. Lo è stato anche
per le famiglie, in particolare per chi ha gli oneri e le spese aggiuntive per qualche membro con disabilità o
altri problemi di salute e di inclusione sociale. Lo è stato anche per gli enti locali che dispongono di minori
risorse da impiegare per i servizi destinati alla persona.
In questo scenario non mancano i contraccolpi per le cooperative sociali. È sempre più arduo l'impegno a garantire
il posto di lavoro ai soci, si fa più complesso l'obiettivo di mantenere la qualità dei servizi prestati, condizione quest’ultima che rischia di riversarsi sugli utenti. Lo sforzo di contenere queste tensioni per le cooperative sociali è una
preoccupazione fondamentale. Possiamo affermare che per principio in una cooperativa sociale chi utilizza i servizi
è più di un cliente da trattare bene. Per noi chi utilizza i nostri servizi sta dalla stessa parte, ha i medesimi “interessi”.
Infatti le cooperative sociali, quelle nate come la nostra da una base popolare, democratica, con una forte connotazione di volontariato, cercano ora con il modello dell'impresa sociale di realizzare un percorso dove i diritti sociali
sono garantiti ed esigibili. Questa singolarità traspare anche nel rapporto con l'ente locale, che non è una controparte o un semplice cliente collettivo, ma un soggetto che ha la responsabilità sociale di garantire risposte efficaci ai
propri cittadini. Nell'adempiere a tale mandato gli enti locali si avvalgono delle cooperative. Esse, a loro volta, sono
nate per dare risposte sociali ai bisogni di fasce sociali particolarmente fragili.
Qualcuno afferma che si sta smantellando lo stato sociale. Certamente, per necessità, si stanno riducendo le risorse
ma siamo ben lontani da una controriforma che possa intaccare oltre quarant'anni di conquiste sociali di leggi che
tutelano i cittadini più deboli e che hanno aperto la strada al riconoscimento dei diritti di cittadinanza sociale.
Possiamo affermare senza retorica che molte cooperative sociali sono soggetti attivi che quotidianamente difendono
lo stato sociale e lo fanno senza essere dei don Chisciotte visionari ma semmai Sancio Panza, concreti e realistici
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Gli operatori per
servizi di qualità.
Nel mese di settembre scorso ha alla prestazione e alla produttività del lavoro,
preso avvio il percorso di riorganiz- di valorizzazione delle competenze e del
zazione del personale che riguar- know-how dei singoli e delle équipe.
derà gli attuali uffici delle Risorse Umane, Per fare ciò, in una società che pone al cendella Formazione e della AmministraEDUCATORI E UTENTI
zione, oltre a coinvolgere in una ridefiDI VERANO BRIANZA
nizione di ruoli e di funzioni i coordinatori e i responsabili d'area.
L'esigenza di questo specifico
intervento nasce dagli impegni
presenti e futuri (varie scadenze contrattuali) e dalla necessità di mettere a punto le strategie per il consolidamento e lo
sviluppo della “Azienda Cooperativa”.
Lo scenario nel quale operiamo è
caratterizzato da fenomeni nuovi:
• NEL COMPARTO DEI SERVIZI
RIVOLTI ALLA PERSONA sono
state progressivamente introdotte
dinamiche di concorrenza e di libero
mercato e c’è quindi un’attenzione
crescente verso il valore e la qualità
percepita dei servizi erogati
• L’ORIENTAMENTO
DELLA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
è di mettere in gara e stipulare convenzioni di servizio che prevedano il
rispetto di standard prestazionali, secondo tro del suo operato la persona, consideriaparametri di efficienza, efficacia e qualità, e mo fondamentale sviluppare nei lavoratori la
di esercitare funzioni di controllo nel rispetto cultura della crescita professionale, progettare e creare un ambiente lavorativo e fordei parametri stessi
• LA RIDUZIONE DELLA CAPACITÀ DI mativo di eccellenza, introdurre nuove forSPESA della pubblica amministrazione e mule di gestione e valorizzazione delle risordei fondi destinati al welfare sociale stanno se umane che favoriscano la mobilità orizportando a una progressiva riduzione delle zontale e verticale e conseguentemente la
risorse economiche e all'introduzione
di meccanismi di partecipazione alla
spesa da parte degli utenti
Per far fronte ai numerosi impegni e
garantirci un futuro in questo contesto
in forte cambiamento caratterizzato
dalla crisi economica, vogliamo continuare a realizzare gli scopi
sociali di organizzazione cooperativa che opera in favore dei
soggetti deboli e allo stesso tempo
perseguire la crescita economica dell’impresa, con l’obiettivo di
incrementare e sostenere i volumi, la
redditività e l'equilibrio di bilancio.
Più l'organizzazione cresce e più
diventa complessa, multiservizio e con
una rete di differenti unità operative
dislocate su un territorio ampio. Tutto
questo richiede un mutamento strutturale del modello di governo dell’organizzazione, che sia fondato su nuovi
meccanismi di distribuzione delle deleghe a più livelli, di responsabilizzazione
progressione lavorativa.
Con la ferma intenzione di investire nella
massima valorizzazione delle risorse
umane, in linea con quanto previsto nel
piano strategico, abbiamo preso la
decisione di affidare a Galaxy M63 srl,
società formata da professionisti di
notevole esperienza provenienti dal
settore delle risorse umane, un intervento di riorganizzazione con le
seguenti finalità:
• VALUTARE LO STATO PRESENTE del modello organizzativo e della
funzione Risorse Umane (intervento
realizzato nel mese di giugno 2012)
• VERIFICARE LO STATO DELL'ORGANIZZAZIONE in relazione
alle necessità e alle opportunità strategiche (intervento avviato nel mese di
settembre 2012)
• PROPORRE E SUPPORTARE
l'esecuzione di un piano di azioni ritenute necessarie per sviluppare e allineare la funzione Risorse Umane alle
nuove necessità
Questo percorso, che si concluderà
nei primi mesi del 2013, ci permetterà
di consolidare ulteriormente tutta la
struttura organizzativa per far fronte al raggiungimento degli obiettivi strategici di sviluppo e innovazione che caratterizzeranno i
prossimi anni in cui si delineerà il futuro della
Cooperativa stessa.
In particolare, crediamo che ci debba guidare la passione per il nostro lavoro e la voglia
di portarlo nel futuro
UN’OCCASIONE PER LA
RACCOLTA DI FONDI
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Tutti in campo formiamo
una sola squadra.
Solaris e il comune di Besana
Brianza hanno riproposto la manifestazione “Al di là delle barriere”, giunta oramai alla sua VIII edizione.
Il programma ha previsto una serie di eventi che hanno coinvolto un numero significativo di persone, dalla cena al buio per le
famiglie organizzata presso la sede di
Solaris alla proiezione del film ‘Quasi amici’,
all'esperienza di un itinerario al buio per gli
alunni delle scuole primarie. E proseguirà a
dicembre con la marcia ‘Ul gir del munt’ e
alcune giornate dedicate allo sport nel
mese di febbraio prossimo, fino alle uscite
con il CAI previste per giugno.
La disabilità al centro dell’attenzione, con il coinvolgimento di diverse
realtà del volontariato, dello sport,
delle scuole, delle famiglie.
Quest’anno è stato introdotto un concorso
per gli alunni delle scuole che incentiva e dà
continuità alle numerose iniziative che
Solaris nel corso dell’anno propone agli
alunni degli istituti scolastici di diverso
grado. L’adesione al concorso sarà certamente il principale segnale dell’interesse
delle scuole a proseguire con elaborati di
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diverso genere la riflessione sul tema della
disabilità e dell’integrazione.
Perché una cooperativa sociale che opera
nell’area della disabilità propone in modo
continuativo occasioni di sensibilizzazione insieme ad altri partners e
con il sostegno nelle realtà locali. Gli
interventi hanno l'obiettivo esplicito di uscire dalle mura dei Centri, dalla cerchia degli
addetti ai lavori e dal circuito di chi è immerso nel mondo della disabilità perché ne vive
direttamente le sue dimensioni come persona, come familiare, come operatore.
Da sempre Solaris ha dato un’impronta culturale al suo impegno sociale che con il
tempo si è consolidato in un’attività professionale qualificata: assistere, educare e riabilitare con l’intento di migliorare il livello di
integrazione, di ridurre la separatezza che
persiste tra la disabilità e le varie realtà
sociali. Una distanza ancora oggi largamente presente che nasce da una certa
mentalità che vede anzitutto le differenze e
la particolarità della persona disabile prima
dei numerosi tratti che la accomunano alla
generalità delle persone.
Il lavoro educativo nei nostri Centri nel
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corso degli anni ha spostato il suo baricentro all’interno per la necessità di dare assistenza a situazioni molto gravi e per la progressiva erosione di risorse di personale
che potessero proiettare le attività educative all’esterno e rendessero più praticabile
l'apertura dei nostri Centri, volontari, collaboratori. In alcune occasioni proprio nei
Centri sono nate iniziative a forte integrazione come l'attività sportiva del basket
integrata nella Polisportiva Besanese.
Il rischio presente di operare in luoghi separati, dedicati ai disabili, è ridotto dalle numerose attività svolte all’esterno e da occasioni di esposizione al pubblico che ancora ci
caratterizzano. Un obiettivo che è perseguito dalla scelta di investire con
continuità in iniziative che danno un
respiro culturale e di ampia partecipazione al mondo della disabilità.
“Al di là delle barriere” è una di queste
opportunità che Solaris organizza con altri
enti e associazioni con una varietà di occasioni aperte a un’ampia fascia di popolazione per frequentare il mondo della disabilità
e far sì che la disabilità non sia un mondo a
parte ma una parte del mondo
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Sempre più necessario
il sostegno dei privati.
Nel giugno scorso un gruppo di
addetti dell'azienda Fontana di
Veduggio ha effettuato una raccolta
di fondi attraverso una gara di pesca in
memoria di un dipendente, destinando poi il
ricavato al Centro Diurno Disabili di Verano.
L’iniziativa è già al secondo anno e vi è un
impegno per portare avanti tale rapporto nel
tempo. Il contributo è stato utilizzato
per l’acquisto di attrezzature per le
attività di laboratorio.
Altri fondi, pervenuti nel corso del 2011 dalla
BCC di Carate e dal Rotary Club di Lecco,
sono stati impiegati per gli interventi di promozione sociale realizzati nelle scuole del
territorio. Consolidato nel tempo è inoltre il
supporto del Gruppo Alpini di Macherio e
per diversi anni quello degli addetti dell'azienda Bausch & Lomb, in favore entrambi delle attività del CDD di Macherio.
Solaris è una onlus e quindi chi offre contributi in denaro può beneficiare di
agevolazioni fiscali. Sempre in qualità di
onlus, da diversi anni la Cooperativa si pro-
pone per la destinazione del 5x1000
dell’IRPEF (nel 2011 con un introito di poco
inferiore a 5.000 euro ). Fino a oggi questi
due canali di raccolta di fondi sono stati
occasionali e hanno contribuito per una
modesta entità alle spese che Solaris sostiene per l'organizzazione dei propri Centri, in
particolare per attività di promozione sociale. Altre realtà sociali utilizzano maggiormente questi canali di finanziamento, espressione del legame che si costruisce con il proprio territorio. I finanziamenti sono anche
l’esito di una strategia che punta in modo
determinante su queste modalità di reperimento di risorse economiche. Ci sono realtà sociali con testimonial famosi, con fondatori e leader che attraggono il pubblico e
facilitano la scelta di destinare donazioni alle
realtà sociali che rappresentano. Solaris non
ha queste possibilità e non ha padri fondatori famosi, ma ha sempre contato sulla solidità economica derivante dalle proprie gestioni che prevedono introiti da rette o prestazioni socio-educative ma siamo chiamati a
fare un passo in più.
Nell’attuale periodo di contrazione della
spesa pubblica e la conseguente difficoltà di
ottenere contratti per la fornitura di servizi
con margini di ricavo significativi (contenuti
anche dalla scelta di retribuire il personale
applicando in modo completo il contratto
collettivo nazionale della cooperative sociali),
l'apertura di questi canali di finanziamento è indispensabile per proseguire
e incrementare i nostri interventi in campo
sociale e dotare i nostri servizi - come nel
caso di Verano - di strumentazioni e interventi mirati alle esigenze dell'utenza, per
disporre di risorse che valorizzino la creatività, l'intraprendenza e la competenza che
sanno esprimere i nostri operatori.
Rappresenta dunque uno sforzo ulteriore e
a chi ci conosce chiediamo di condividerlo
fattivamente.
Chi è interessato a donazioni, può contattare il direttore Paolo Camesaca telefonando
allo 0362.997752 o scrivendo una email a:
[email protected]
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Accompagnare la
persona disabile
in un percorso di vita.
Nei suoi oltre venticinque anni di
attività, la storia dei servizi
della Cooperativa sociale
Solaris si è ogni volta incrociata
con la vita di individui che per
motivi differenti si sono trovati in
situazioni di forte necessità, ciascuna caratterizzata da esigenze specifiche e uniche.
Tra questi, ritroviamo numerose le persone con disabilità e insieme le loro
famiglie, alla ricerca di precise risposte
nel merito, in primo luogo inerenti alla
gestione quotidiana dell’utente in una
fase della vita in cui il disabile sta uscendo dal circuito formativo scolastico dell'obbligo.
Solitamente, anche grazie alla mediazioATTIVITÀ
RICREATIVA...
ne e al supporto del servizio sociale
comunale, si finisce per entrare in contatto e conseguentemente per relazionarsi con una realtà non più rivolta alla
generalità della popolazione, ma a
un’utenza con disabilità.
È questo il momento in cui alla famiglia
del disabile viene proposto un percorso
educativo in un contesto specialistico
quale può essere quello del Centro
Diurno per Disabili oppure del Centro
Socio Educativo.
Chi frequenta i Centri, generalmente in
età adulta si ritrova così inserito in un
ambito professionale che si qualifica per
il fatto di seguire una determinata categoria di persone.
I genitori, forse per la prima volta, si trovano a dover prendere decisioni signifi-
... AL CENTRO
ESPERIA...
cative a medio e lungo termine che
riguardano il futuro del figlio, per il quale
va individuato un percorso specifico di
crescita che tenga in forte considerazione le sue reali potenzialità.
L'entrata in gioco del Centro pone in
contatto il soggetto e la sua famiglia con
gli educatori e con tutte le altre figure
professionali per un periodo di tempo
generalmente molto lungo.
Risulta quindi indispensabile instaurare un clima di reciproca fiducia
con la famiglia, definire insieme
un percorso di collaborazione
costruttiva, un'alleanza educativa che parta in primo luogo dal
riconoscimento delle aspettative, delle risorse e delle competenze
che
possono
essere
messe a disposizione del soggetto con disabilità.
L'intervento rivolto alla persona disabile
non può ovviamente prescindere dalla
consapevolezza di avere una visione
adulta dell'utente, qualunque sia il grado
di compromissione, di riconoscere la
presenza di potenzialità che caratterizzano la persona stessa e che manifestano la sua unicità.
Potenzialità non generiche ma che
appartengono al soggetto medesimo, a
partire dalla sua condizione fisica, psicologica, familiare e sociale.
A questo proposito, il Centro deve operare nella direzione del mantenimento e
del consolidamento delle risorse e delle
competenze dell'individuo, a sostegno
delle sue capacità di espressione e di
autorealizzazione.
In tal senso, viene posta l’attenzione alla persona nella sua globalità e quindi in una dimensione di
corresponsabilità effettiva si
mette in relazione con il territorio
di appartenenza, si promuovono
diverse collaborazioni con l'ente
locale e con altri servizi, accompagnandosi alla fruizione di ambiti diversificati in rapporto alle specifiche esigenze
individuali.
Si possono aprire a questo punto numerose parentesi e temi, attinenti al rapporto tra il Centro e l'esterno, relativamente
alla possibilità di ampliare e diversificare
le opportunità di relazione, incrementare
la propria autonomia personale, usufruire di luoghi e spazi di divertimento, vivere esperienze nuove e occasioni di
incontro e di scambio.
In quest'ottica il Centro non rappresenta
la risposta esaustiva ai diversi bisogni
dell'utente, ma solamente una parte,
seppur significativamente importante, di
un progetto di vita che non si esaurisce
entro le mura del servizio o mediante la
stesura di un Progetto Educativo
Individuauizzato (P.E.I.)
... DI VERANO
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Coopisteria FronteRetro.
Nel corso dell’anno 2012 la Cooperativa sociale
Solaris Ambiente e Lavoro ha agito in direzione di
uno sviluppo e di una crescita in termini di opportunità professionali e di risorse umane.
Da sempre impegnata nel reinserimento di persone fragili
ed emarginate, escluse dal mercato del lavoro, l’anno 2012
ha visto l’avvio di un nuovo progetto, denominato
CopImpresa, che ha portato alla apertura di una
nuova attività commerciale: una copisteria.
Anzi, la coopisteria FronteRetro.
A parlarcene è Carlo Raso, presidente di Solaris Lavoro e
Ambiente nonché promotore di questo progetto:
“Il progetto è nato in collaborazione con il Consorzio Desio
Brianza e con il sostegno della provincia di Monza e
Brianza. Lo scopo è quello di assumere le fasce deboli.
Grazie ai fondi che abbiamo ricevuto, abbiamo acquistato
le macchine necessarie, abbiamo poi provveduto alla formazione e al tirocinio, in collaborazione con il CDB, in un
percorso durato circa sei mesi.
L’idea innovativa è che tutto sia gestito interamente dai ragazzi disabili. Una sfida.
Dovranno lavorare a pieno ritmo con il pubblico e quindi
gestire le relazioni con i clienti, credo che questa sia la
parte più interessante e stimolante di tutto il progetto, un
aspetto solitamente tralasciato”.
L’attività è stata scelta dopo attente ricerche di mercato e
i prezzi sono certamente molto concorrenziali.
I cinque ragazzi propongono servizio di fax e fotocopie, in
bianco e nero oppure a colori, stampa e rilegatura, plastificazioni, stampe di grandi dimensioni e formato, masterizzazioni e scansioni digitali.
Attraverso l’appoggio di un grafico realizzano siti web,
biglietti da visita, brochure e flyer.
Disponibile inoltre il servizio di trascrizione da file audio.
I possibili destinatari dei servizi, oltre al pubblico che può
accedere direttamente al punto commerciale, sono le
amministrazioni pubbliche, le scuole, le università.
Inoltre, i servizi di rilegatura offerti al privato trovano una sinergia con il laboratorio di rilegatoria che da due anni la Cooperativa gestisce
all’interno della Casa Circondariale Alessandro
Sanquirico di Monza.
Questi ragazzi, individuati tramite la collaborazione con gli
operatori del Consorzio Desio Brianza, hanno pregi che
permettono loro di sostenersi l’uno con l’altro.
Alessandro, uno dei neo dipendenti, spiega che “la paura
più grande è quella di non riuscire a gestire le relazioni, ma
voglio mettermi alla prova e migliorare proprio su questo
aspetto”. “Riusciremo ad aiutarci, ad accogliere i clienti e a
soddisfare le loro
richieste”, prosegue il suo collega
Manuel.
Da Thomas, il più
estroverso, arriva
la chiusura “riuscendo a metterli a
proprio agio”.
Viste le loro precedenti esperienze in
ambito di lavoro e
formazione,
che
per alcuni di essi
sono state svolte
presso
l’ufficio
informatico
di
Arcore,
sempre
della Cooperativa, i
cinque sono perfettamente
in
grado di gestire
archivi e digitalizzarli,
come
per
esempio
per
il
comune di Nova
Milanese,
per
conto del quale è
stata eseguita la
digitalizzazione e la
messa in rete dell’intero archivio storico, con documenti
risalenti al 1860.
La coopisteria FronteRetro è situata a Cesano Maderno in
via Como 45 ed è aperta da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle
12 e dalle ore 15 alle 18.30. Il sabato apre solo di mattina.
Il valore aggiuntivo di questo progetto è quello di sperimentare un nuovo modo di fare impresa non solo “per” ma
“con” le persone disabili.
Oltre ad attivare un ciclo produttivo adattabile per le mansioni tecniche richieste a un personale con residue capacità lavorative, le attività progettuali si collocano anche in un
ambito culturale di conoscenza del mondo della disabilità.
La gestione delle attività proposte prevede infatti il contatto diretto con il pubblico che sarà cliente dei servizi attivati. In questo modo è possibile affermare e convincere che le persone disabili con adeguati strumenti possono interpretare un ruolo attivo ed
efficace nei cicli produttivi.
La possibilità di gestire in autonomia un servizio a diretto
contatto con il pubblico potrà assolvere questa funzione e
inoltre aprire nuove strade di inclusione per le fasce deboli
oggi escluse dal mercato del lavoro.
A tutti coloro che entreranno nel nostro negozio sarà possibile incontrare Roberta, Daniela, Manuel, Alessandro,
Thomas e capire che con noi si può fare!
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Progetti aperti.
Ogni mattina le squadre di giardinieri della Cooperativa
Solaris Lavoro e Ambiente escono a tagliare l’erba, potare e abbattere piante, svolgere la pulizia di parchi. Ogni
mattina gli impiegati dell’ufficio di Arcore di Solaris Informatica si
recano al lavoro per provvedere a sbobinare i files audio dei consigli comunali, scansionare documenti cartacei e rispondere alla
linea di call center. Ogni mattina alcuni detenuti della Casa
Circondariale di Monza scendono dalle loro sezioni carcerarie e si
recano nel laboratorio di legatoria per rilegare atti, determine, delibere, volumi librari per le amministrazioni della provincia di Monza
e Brianza, così come altri detenuti scendono nel laboratorio di
informatica e trascrivono le sedute consiliari o scansionano documenti cartacei. Ogni giorno i dipendenti della copisteria
FronteRetro aprono il negozio e accolgono i clienti.
Ma tutte queste attività non sono che normale amministrazione. O meglio, rappresenta la nostra mission.
Tra i giardinieri, soggetti svantaggiati appartenenti alle categorie presenti all’Articolo 4
PERSONE, AZIONI,
RELAZIONI, PROGETTI
della Legge 381/91. Tra i dipendenti dell’informatica, persone disabili iscritte alle liste
protette previste dalla Legge 68/99. Tra i
rilegatori e gli operatori informatici, detenuti.
Tutti i cinque dipendenti della copisteria,
disabili previsti dalla Legge 68/99.
Questa è la variegata realtà di Solaris.
Impegnata su più versanti. Ma questi non
sono gli unici. Alla base della Cooperativa, e
più in generale della cooperazione, vi sono
persone, azioni, relazioni, progetti. Solaris,
presente dal 1984 e integrata nel territorio,
è in stretta connessione con realtà
del profit e del non profit, con le
quali interagisce, collabora, lavora.
Un’altra significativa parte della realtà
Solaris Lavoro e Ambiente quindi risiede
nella progettazione e nella co-progettazione con altre cooperative o con molteplici consorzi di cooperative.
Nel 2012, per esempio, possiamo ricordare alcune partnership:
• Comune di Milano - Centro di Mediazione al Lavoro/Servizi
per Adulti, l’inclusione sociale e l’immigrazione. In stretta collaborazione con gli operatori del servizio, grazie al lavoro di rete svolto
dal Sert di Carate, si è dato corso a un tirocinio socializzante per
un utente impegnato nel percorso di disintossicazione, sostenendo con interventi congiunti la prosecuzione del suo trattamento
• Comune di Monza - Progetto “Sintesi”, reinserimento sociale e lavorativo di detenuti. In collaborazione con la direzione della
Casa Circondariale di Monza. Il progetto, a cavallo tra il 2012 e il
2013, intende fornire occasioni concrete di formazione e di socializzazione a detenuti prossimi alla scarcerazione, favorendo l’apprendimento di competenze lavorative e la presa in carico, da
parte dei Servizi per l’Inserimento Lavorativo del territorio, di cittadini prossimi alla scarcerazione
• Tribunale di Monza - Convenzione per l’esecuzione di percorsi sociali e riabilitativi a favore di persone che abbiano subìto
una condanna per guida in stato di ebbrezza. Tale convenzione
porta alla realizzazione di lavori di pubblica utilità, in sostituzione
della condanna (detenzione e multa)
• Cooperativa Sociale Aeris di Vimercate - Gestione servizi di accoglienza ai cittadini extracomunitari appartenenti ai paesi
del Nord Africa. Il progetto, a carattere nazionale, su ordinanza del
presidente del consiglio dei ministri, volge alla realizzazione di
interventi di accoglienza per cittadini africani provenienti dalla Libia.
Il progetto garantisce un servizio di accoglienza che va dal vitto
all’alloggio (presso l’ex Noa di via Garibaldi a Limbiate), fino alla
soddisfazione di tutti i bisogni primari (fornitura di vestiario, servizio
di lavanderia, facilitazioni all’accesso al Sistema Sanitario
Nazionale e fornitura di prestazioni mediche, mediazione linguistica e culturale, orientamento al territorio, prima alfabetizzazione,
accompagnamento e disbrigo delle diverse pratiche burocratiche, ricerca di lavoro e ambiti di tirocinio, etc)
• Caritas di Triuggio - Partecipazione al progetto di sostegno
alle famiglie in difficoltà, attraverso l’avvio di un percorso di tirocinio formativo a favore di cittadini residenti a Triuggio. Durante il
percorso di tirocinio e di formazione, la persona percepisce un
contributo economico dalla Caritas, originato dalle donazioni di
famiglie del territorio locale
• Caritas di Limbiate - Partecipazione al progetto “Comunità
al lavoro”, scaturito dalle donazioni di cittadini limbiatesi a favore di
cittadini dello stesso comune, colpiti dalla crisi e disoccupati. La
proposta operativa ha portato all’assunzione, da parte di Solaris
Lavoro e Ambiente, di un cittadino per sei mesi, grazie anche alla
compartecipazione degli oneri e dei costi del lavoro
• Fondazione della provincia di
Lecco - Grazie a un contributo della
Fondazione, siamo riusciti a rilanciare l’orto sociale di Casatenovo. Già sede di tirocini e inserimenti lavorativi realizzati con i
servizi specialistici della provincia, l’orto
sociale, attraverso il progetto “Orto aperto”, ha visto consolidare la sua struttura,
potendo dotare lo spazio di due tunnel
per prolungare il periodo di coltivazione, di
una cella frigorifera per la corretta conservazione dei prodotti, di un punto vendita
sul territorio, presso la piazza centrale,
che ci vede presenti due volte alla settimana con la bancarella per la vendita
diretta al pubblico
• Scuola Agraria del Parco di
Monza - Attivazione di work experience
di inserimento lavorativo per soggetti
deboli, in collaborazione con l’U.E.P.E.
(Ufficio Esecuzione Penale Esterna). Progetto riservato ai detenuti in esecuzione penale affidati ai servizi sociali o specialistici.
Realizzazione di percorsi di formazione e tirocinio presso la nostra
Cooperativa, a completamento di un corso base di giardinaggio
riservato a ex detenuti
• Progetto “Family Friendly” - In collaborazione con una realtà del privato sociale, la Cooperativa ha presentato un progetto
per la realizzazione di interventi finalizzati all’inserimento sociale e
lavorativo di soggetti disabili, con particolare attenzione alla conciliazione degli ambiti casa e lavoro. Il bando, finanziato dalla regione Lombardia e in collaborazione con l’ASL di Monza e Brianza,
promuove un’attenzione alle politiche di welfare aziendale, sostiene l’implementazione della rete tra i diversi interlocutori chiamati a
partecipare all’inserimento e al mantenimento lavorativo di persone disabili, mira alla nascita di uno spazio di ascolto a sostegno dei
dipendenti delle due Cooperative, siano essi disabili e non
• Centro per l’Impiego di Lecco - Postazione lavorativa di
pronta reperibilità. L’accordo, sulla base della convenzione ex
Articolo 11 della Legge 68/99, sancisce l’impegno della
Cooperativa nei confronti della provincia di Lecco ad accogliere in
tirocinio un candidato, nei tempi previsti dall’accordo. L’intento è
stato di dare una risposta concreta al bisogno sempre crescente
di fornire risposte alle necessità emergenti e pressanti
Qui si ferma la lunga carrellata sui numerosi progetti sul tavolo dell’ufficio sociale della Cooperativa Solaris Lavoro e Ambiente.
Progetti che vanno a completare il panorama delle attività di reinserimento sociale e lavorativo che da anni vedono la compagine
di soci e lavoratori prodigarsi nel raggiungimento della nostra mission: creare opportunità di lavoro accessibile
handicap & letteratura
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Nuovo laboratorio
a Sanquirico.
A due anni dall’avvio, presso la Casa
Circondariale di Monza, di un laboratorio di legatoria, Solaris Lavoro e
Ambiente ha voluto compiere un ulteriore sforzo, aprendo un secondo
laboratorio. Di informatica. Dal mese di luglio
scorso, infatti, altri detenuti possono accedere
a una attività lavorativa e formativa.
La scelta è motivata dall’esistenza, dal 2008, di
SI! Solaris Informatica, il settore attraverso il
quale vengono eseguite scansioni di documenti da supporto cartaceo, finalizzate alla
dematerializzazione, trascrizioni varie di documenti audio quali convegni, seminari e consigli
comunali di diverse amministrazioni della zona,
servizi di call center e di ricerca dati.
All’interno di questo laboratorio, Sanquirico
Informatico, si eseguono quindi scansioni di
documenti cartacei, sbobinature di documenti
audio e anche una particolare commessa: la
digitalizzazione delle diapositive.
Questa specifica lavorazione consente di
recuperare tutte quelle immagini che diversamente andrebbero perse.
I detenuti impiegati presso questo laboratorio
hanno prima di tutto effettuato un periodo di
formazione sull’utilizzo del computer e sulle
prassi necessarie per lo svolgimento dei compiti a loro assegnati.
Il raccordo con i servizi sociali del comune di
Monza, presenti in istituto, garantisce un avvio
di presa in carico dei detenuti dall’interno, favorendone così il reinserimento sul territorio al
momento della scarcerazione.
Questa lavorazione inoltre rappresenta una
concreta opportunità di formazione e di addestramento all’utilizzo del computer, elemento
sempre più presente in numerosi ambiti lavorativi, anche manuali. Quotidianamente gli operatori di Solaris Lavoro e Ambiente affiancano i
detenuti durante il lavoro, riuscendo anche a
stabilire una relazione funzionale al cambiamento, il vero obiettivo alla base per le nostre
attività di reinserimento socio-lavorativo.
Nella convinzione che possa anche essere
utile ai percorsi di formazione sostenuti dalle
Doti Soggetti Deboli della regione Lombardia,
siamo convinti che quanto più si offrano
occasioni di lavoro, di formazione e di
socializzazione in contesti carcerari,
tanto più si agevolano e si sostengono i detenuti, sia durante il loro periodo di
carcerazione, sia nella delicata fase di dimissione e di rientro sul territorio
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La donna dei miei bi...sogni.
Nell’anno scolastico 2011/12 il Centro
Diurno Disabili di Usmate ha proposto
alla classe I C dell’istituto superiore
“Ezio Vanoni” di Vimercate un progetto di integrazione. Durante l’anno, nell’ora di religione
del prof. Paolo Colombo, si sono svolti degli
incontri mensili in cui si è realizzato un cortometraggio. Dopo una reciproca conoscenza
tra alcuni ospiti del CDD e la classe, il gruppo di
lavoro ha condiviso tutte le fasi del progetto:
brainstorming, idea narrativa, storia, soggetto,
sceneggiatura, inquadrature (con una lezione
sul linguaggio cinematografico), musiche, spogli della sceneggiatura e riprese video.
Il montaggio è stato poi affidato a un tecnico
del settore. Il risultato è “La donna dei miei
bi…sogni”, un ironico cortometraggio
selezionato per la fase finale del “Festival del
cinema nuovo di Gorgonzola” (terzo nella
categoria Cortissimi), rassegna cinematografica dedicata a fiction fatte in contesti educativi
che coinvolgono persone con disabilità.
L’edizione di quest’anno si è svolta dal 17 al 20
ottobre. Il gruppo ha partecipato alla serata
finale del 20 ottobre, durante la quale si è svolta la premiazione. Le emozioni sono state molteplici: essere in prima fila, rivedere il corto sul
grande schermo, salire sul palco, ricevere il
premio da Franz e dalla Folliero, godersi gli
applausi di una sala strapiena di persone!
Ci siamo sentiti dei divi, dopo tutto abbiamo
lavorato come dei veri attori! L’intero progetto
ha consentito agli ospiti del CDD di Usmate di
conoscere nuove persone e di sperimentarsi in un ambito diverso, quale è la
scuola secondaria. Al contempo gli studenti hanno avuto l’occasione di vedere capacità e risorse delle persone con disabilità.
Per tutti è stata un’occasione per mettersi in
gioco e aprirsi all’altro, oltre le apparenze.
Come è stata questa esperienza? Lo lasciamo
dire ai diretti interessati.
GLI ALUNNI DELLA 1° C AFM:
“Abbiamo messo in gioco la nostra personalità, divertendoci tanto e imparando moltissime cose”.
“È stata un’esperienza molto positiva perché abbiamo conosciuto nuove persone”.
GLI OSPITI DEL CENTRO DIURNO DISABILI:
“È stato fantastico, una bella esperienza”.
“Ragazzi bellissimi, mi piace molto stare
insieme ai ragazzi”.
“Positivo, conoscere ragazzi giovani”.
“Mi è piaciuto perché mi sono divertito”.
A breve saranno disponibili i dvd con il corto e
imperdibili contenuti speciali!
Aspettiamo le vostre richieste, scrivete numerosi a: [email protected]
Libro.
COSA TI
MANCA
PER ESSERE
FELICE?
di Simona Atzori
“Adesso sono felice, smodatamente, spudoratamente felice.
Ed è una gioia raccontarvela,
questa mia felicità”.
Simona Atzori, nata nel 1974,
è ballerina, pittrice e scrittrice.
Il suo libro, uscito nel 2011, si
legge senza pause e danza fra
ricordi, aneddoti e riflessioni.
Ci sono tutte le emozioni di
quando è salita sul palco a danzare al Giubileo 2000 o durante
la cerimonia di apertura della
Paraolimpiade di Torino 2006.
Ci sono i suoi amici, Andrea che
guida gli elicotteri, Roberto
Bolle, mamma e papà che non
dicono no quando all’età di sei
anni dice loro: “Nella vita voglio
fare la ballerina”.
Tutto comincia da un sogno e
da quella telefonata di un’amica
ballerina che la invita: “Ti aspettano in Francia per provare, si
tratta di danzare su un vero palcoscenico”.
A Eleonora, Simona aveva confidato quel sogno: “Danzare su
un vero palcoscenico”.
Un sogno avveratosi perché a
lei e a chi ama la danza come
lei, ai ballerini che le sono vicini,
le ore e ore e il sudore e gli
errori e le ripetizioni non pesano
affatto.
Simona a 18 anni ha rinunciato
alle protesi, considerata un’inutile fatica e un corpo estraneo.
“Quella con le braccia non ero
io. Io sono quella che non
indossa né braccia né bottoni”.
Simona si rende conto da piccola che può vivere così com'è,
lo capisce presto grazie alla
mamma: “Non importa se hai le
braccia o non le hai, se sei lunghissimo o alto un metro e un
tappo, se sei bianco, nero, giallo
o verde, se ci vedi o sei cieco o
hai gli occhiali spessi così, se sei
fragile o una roccia, se sei biondo o hai i capelli viola o il naso
storto, se sei immobilizzato a
terra o guardi il mondo dalle
profondità più inesplorate del
cielo. La diversità è ovunque e
dappertutto, è l'unica cosa che
ci accomuna tutti quanti”.
Le difficoltà ci sono e l'autrice le
riconosce ma afferma: “Se
avessi avuto paura sarei andata
all'indietro, invece che avanti.
Se mi fossi preoccupata mi
sarei bloccata, non mi sarei buttata, avrei immaginato foschi
scenari e mi sarei ritirata...
Perché ci identifichiamo sempre
con quello che non abbiamo,
invece di guardare quello che
c'è? Spesso i limiti non sono
reali, i limiti sono solo negli occhi
di chi ci guarda”.
Simona sa raccontare bene,
con candore e divertimento
episodi che potrebbero essere
tristi e non lo sono se vissuti
nella maniera giusta
S o l a r i s
L a v o r o
&
A m b i e n t e
Crisi economica che
va, crisi motivazionale
che sta arrivando...
Dal 2008, anno in cui si è manifestata la crisi del sistema economico su scala mondiale e le sue ricadute hanno prodotto gravi conseguenze
sul sistema delle imprese di ogni tipologia e
in qualunque segmento di mercato, sono
passati ormai cinque anni.
I dati delle camere di commercio e delle
associazioni di categoria ci dicono che il
sistema di impresa che meglio ha
affrontato l’attuale periodo è stato
quello della cooperazione. Dati in termini di tenuta, di fatturato, dei livelli di occupazione e delle quote di mercato.
Evidentemente la cultura del lavoro, il profitto come strumento e non come obiettivo
dell’impresa permangono valori fondanti
che custodiscono gli elementi di difesa del
nostro sistema dai cicli distorti del mercato.
Una diversa crisi invece le cooperative, in
particolare quelle sociali che hanno diversi
decenni di vita alle spalle, devono attrezzarsi per affrontarla nel prossimo futuro.
Una criticità che va oltre le questioni economiche e coinvolge la dimensione motivazionale e di appartenenza. Elementi e
valori che alla pari delle questioni economiche, se sottovalutate, possono portare
all’estinzione delle esperienze, o nel migliori dei casi, all’omologazione nel sistema
imprenditoriale corrente.
Molte delle cooperative che conosciamo,
le nostre comprese, vanno verso il compimento del trentesimo compleanno.
I cooperatori, giovani, carichi di motivazione, di idealità che hanno animato l’avvio di
queste esperienze, 30 anni dopo ne sono
già usciti o ne usciranno nei prossimi anni.
È il declinare del tempo, inevitabile e naturale come il susseguirsi delle stagioni. È
così e non lo possiamo impedire. Quelli che
sono entrati negli ultimi anni e quelli che
inevitabilmente arriveranno nei prossimi,
sono nella maggior parte alla ricerca di una
occupazione, di una professione indipendentemente dall’organizzazione che li
ospita. Motivazioni sufficienti per ripercorrere l'esperienza sociale? Quale contesto, quale spirito motivazionale troveranno al loro ingresso, quali i
modelli e i punti di riferimento?
Cooperatori invecchiati, convinti di avere
già dato, di avere esaurito la spinta propulsiva iniziale, pronti a passare il testimone.
Ma passare il testimone di quale storia, di
quale nuova narrazione, se anche questa
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aggiornato sulle iniziative nella sezione Eventi
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diventa il fardello di cui ci si vuole liberare?
E allora i nuovi cooperatori di quale storia si
dovranno caricare, se nessuno trova né il
tempo né il desiderio di raccontarla?
Il paradosso sarà l'influenza e il condizionamento inverso. Le nuove motivazioni
di carriera, di sicurezza economica
e di difesa dei diritti individuali, di cui
i nuovi cooperatori saranno portatori, condizioneranno l'organizzazione e avranno il
sopravvento sulle motivazioni originarie,
mettendo a nudo tutta la debolezza dei
singoli che non si sono fatti gruppo e forza
trainante. Questi ultimi cinque anni, se ci
hanno insegnato quanto possiamo temere
le oscillazione dei sistemi economici e di
quale esposizione le nostre organizzazione
possono essere oggetto, ci hanno anche
insegnato a predisporre le contromisure e
a prepararci per i nuovi scenari. Ma di fronte a questa nuova possibile crisi di motivazione e di vocazione dello spirito cooperativo, come ci possiamo attrezzare?
La fisionomia delle future cooperative
sociali sarà ancora così come l’abbiamo
conosciuta fino ad oggi oppure sarà altro
per adeguarsi alle nuove esigenze dei neo
cooperatori?
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