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10. 2006 RIVISTA DEL POLITECNICO DI MILANO POLITECNICO Disabilità e ricerca avanzata al Politecnico di Milano Disability and advanced research at the Politecnico di Milano RIVISTA DEL POLITECNICO DI MILANO POLITECNICO 10.2006 Comitato di Redazione Editorial Board Giulio Ballio Giovanni Azzone Adriana Baglioni Carlo Ghezzi Licia Sbattella Direttore responsabile Editor in chief Maria Licia Zuzzaro Progetto grafico Graphic Project Sit.com Impaginazione Graphics and Layout Paola Ferri Stampa Print Laser Copy Center srl via Livraghi, 1 20126 Milano Milano, Ottobre 2006 Registrata presso il Tribunale di Milano con il n° 813 del 13.11.1987 Tutti i diritti riservati al Politecnico di Milano. Politecnico di Milano All rights reserved Indice TITOLO Testo news Contents 4. Giulio Ballio Prefazione Foreword 6. Licia Sbattella Disabilità e ricerca avanzata: il sapere tecnologico alla prova dell’uomo Disability and advanced research. Technological know-how and humankind: a testing challenge 10.Abitare Living 36. Apprendere & comunicare Learning & communication 66. Curare & riabilitare Treatment & rehabilitation 110. Diagnosticare Diagnosis 130. Analizzare & censire Analysing & assessing 138. Multi Chance Poli Team Servizi per studenti in situazione di disabilità al Politecnico di Milano Services for students in a situation of disability at the Politecnico di Milano Disabilità e ricerc al Politecnico di Milano Ogni ricercatore desidera che la comunità scientifica apprezzi la sua ricerca; è gratificato se i risultati della sua ricerca portano benefici allo sviluppo della società, prova una intima soddisfazione se riesce ad aiutare la parte più debole della collettività. Purtroppo la società alla quale apparteniamo, finanziando la ricerca in funzione delle potenziali ricadute economiche dei suoi risultati; costituisce una grave limitazione per coloro che vorrebbero riservare una parte significativa della propria attività di ricerca ai tentativi di rendere meno disagevole la vita di chi è segnato nel corpo o nella mente da ferite indelebili. Da molti anni molti ricercatori del nostro Ateneo si sono coinvolti in studi, messa a punto di nuove tecnologie e di progetti, volti a mitigare le difficoltà di persone diversamente abili, nella convinzione che tali attività siano parte integrante della loro missione di ingegneri, architetti, designers. In questo numero della nostra Rivista abbiamo cercato di diffondere alcuni risultati di questa attività di ricerca, in larga misura basata sul volontarismo delle persone coinvolte, anche nella speranza che questa testimonianza possa favorire le nostre richieste di aiuto, necessarie per rendere più incisiva la nostra azione nei confronti della disabilità. Per concludere desidero esprimere il riconoscimento mio personale e di tutto l’Ateneo alla professoressa Licia Sbattella, delegato del Rettore per le problematiche relative alla disabilità, che non solo ha curato questa pubblicazione, ma che 120 nostri studenti e le loro famiglie considerano il loro Angelo Custode per la sua competenza scientifica, per la sua professionalità nel progettare sussidi specifici, per la sua dedizione e disponibilità. Giulio Ballio Rettore del Politecnico di Milano ca avanzata Disability and advanced research at the Politecnico di Milano It is the desire of every researcher that their work be appreciated by the scientific community; it is a source of gratification if their research benefits society’s development; if the weakest members of society can be helped, it is all the more satisfying. Unfortunately the society to which we belong finances research in terms of its economic potential. This constitutes a severe limitation for those who would dedicate a significant part of their research activity towards trying to make life less difficult for those whose body or mind has suffered permanent injury. For many years, many of the researchers here at the Politecnico di Milano have been involved in studies, have designed new technologies and have launched new projects aimed at mitigating the difficulties of those who are differently abled, in the firm belief that such work forms an integral part of their mission as engineers, architects and designers. In this issue of our magazine we have endeavoured to communicate some of our results in this research area, in large measure based on the voluntary good will of those involved, with the additional hope that the testimony of this research may promote our requests for support, so necessary for ensuring that our work in the field of disability is all the more incisive. Finally, I should like to express my personal gratitude and the gratitude of the whole Politecnico di Milano to Professor Licia Sbattella, the Rector’s delegate for problems related to disability. Not only has she edited this publication, but 120 of our students and their families consider her to be their Guardian Angel for her scientific expertise, her professionalism in arranging specific bursaries, her unflagging dedication and her unstinting helpfulness. Giulio Ballio Rector of the Politecnico di Milano When one encounters damage to the body or to the mind, either one’s own or that of others, a mark is invariably left. Often it raises painful and striking questions which are only partially dependent on the gravity of the damage, its aetiology or its social repercussions. Occasionally such an encounter leads to the sad realisation of the limitations of the contexts in which we live and our relationships. However, it almost always, and in ways which are totally unexpected, gives rise to a sudden momentum: a setting in motion of the body, mind, Licia Sbattella contexts and relationships in new ways which are only partially understood. Disabilità e ricerca avanzata: il sapere Whoever has lived through a difficult situation, tecnologico alla prova dell’umano whether directly or indirectly, knows that making the most of one’s residual resources to compensate Disability and advanced research. and adjust is simply never enough. Nor is it enough Technological know-how and to merely try to assess or understand. Attempting to humankind: a testing challenge simplify, reduce, break down, split things up...with a view to better organising oneself - will not suffice either. Disability is a situation that will undoubtedly severely try those who do not invest all their human resources, body and mind, and just think “all I need do is…” It is as if disability constrained one to live L’incontro con la ferita del corpo o della mente, a double and essential dynamic: one’s thoughts propria o altrui, lascia sempre una traccia. must be firmly rooted in reality and yet at the same Spesso sollecita interrogativi dolorosi, drammatici time must be engaged in a constant seeking out e solo parzialmente dipendenti dalla gravità della of broader and unpredictable dimensions, times, menomazione, dall’eziologia o dal suo riflesso contexts and relationships. sociale. Talvolta porta alla triste constatazione della Elegance and intricacy permeate the tools, methods, limitatezza dei contesti e delle relazioni che abitiamo. models and techniques on which our research work Quasi sempre, però, e in modo del tutto inatteso, is constantly focused. Finding oneself incapacitated motiva e genera slancio: mette in moto il corpo, la and in an arduous situation concentrates the human mente, i contesti e le relazioni in modo inedito e mind and lends impetus to techniques. The question parzialmente sconosciuto. uppermost in our minds when deciding upon these Chi ha vissuto direttamente o indirettamente presentations was: what role do we play? situazioni di difficoltà, sa che non basta mai limitarsi A view of the person in their entirety and in their a valorizzare le risorse residue, a compensare e ad context aggiustare. Non basta neppure limitarsi a misurare The research studies we are presenting here have o a comprendere. Spesso è inadeguato persino been conducted at the Politecnico for over three semplificare, ridurre, spezzettare, scomporre ... per years: some have already been completed, while poi organizzarsi meglio. Le situazioni di disabilità some are still ongoing. mettono sempre a dura prova chi pensa “di potersi They have been grouped in such a way as to suggest a limitare a...”, chi non investe le migliori risorse del global view of the person and the contexts they bring proprio corpo e della propria mente. È come se le situazioni di disabilità costringessero, ad to light. Any systematic medical classification has been una duplice e vitale dinamica: ancorano il pensiero al reale ma lo obbligano contemporaneamente alla costante esplorazione di dimensioni, tempi, contesti e relazioni allargati e non scontati. Raffinatezza e complessità abitano gli strumenti, le metodologie, i modelli e le tecniche oggetto costante del nostro lavoro di ricerca. L’umano, ferito e messo alla prova, àncora il pensiero e dà slancio alla tecnica. Ecco allora l’interrogativo che ha guidato la raccolta degli interventi che vi proponiamo: in che modo questo avviene nel nostro ateneo? Uno sguardo alla persona nella sua globalità e ai contesti che essa vive Le ricerche presentate sono attive nell’ateneo da più di tre anni: alcune si sono già concluse, altre sono ancora in corso. Vi vengono proposte tramite raggruppamenti che suggeriscono uno sguardo globale alla persona e ai contesti che essa valorizza. Si è volutamente evitato il ricorso a una classificazione nosografica che inevitabilmente avrebbe ridotto la persona al suo tratto in difficoltà. Ecco allora le sezioni: abitare, apprendere e comunicare, curare e diagnosticare, analizzare e censire. Ci sono sezioni più ricche e altre meno. Forse alcuni ambiti si prestano maggiormente alle metodologie che meglio padroneggiamo, ma sicuramente alcune lacune potranno essere felicemente colmate da future ricerche e progetti. Proprio in questa sede è bene sottolineare l’importanza di tutte le dimensioni suggerite. La naturale valorizzazione delle dimensioni cliniche e riabilitative non deve far trascurare i vantaggi ottenibili dall’applicazione dell’innovazione modellistico-progettuale e scientifico-tecnologica alle diverse dimensioni di una vita piena. A riprova di questo sottolineiamo il ruolo che hanno avuto negli ultimi anni alcune tra le ricerche descritte nella sezione apprendere e comunicare per l’offerta (da parte del MultiChancePoliTeam) di servizi innovativi agli studenti in situazione di disabilità che frequentano l’Ateneo. Multimodalità e multicanalità, apprendimento e comunicazione Nelle sezioni dedicate all’impiego di tecnologie abilitanti per il miglioramento della vita quotidiana, per l’apprendimento e la comunicazione emergono 1. Paul Klee, Labirinto distrutto, 1939, 346. Paul Klee, Destroyed labyrinth, 1939, 346. deliberately avoided. This would have otherwise identified the person with their “difficult feature”. These then are the sections: living, learning and communicating, diagnosing and treating, analysing and assessing. Some sections are more detailed than others. It may be that the methods in which we have most expertise are more suited to certain environments, but undoubtedly future research and projects will be able to close some of the gaps. It is important to emphasis the value we place on each and every aspect of the work we present here. The natural emphasis placed on the clinical and rehabilitation aspects of our work should by no means imply any neglect of the advantages that innovative design models and scientific and technological developments bring to the various aspects of a full life. As confirmation of this, we would emphasise the role played in recent years by some of our research initiatives described in the learning and communicating section regarding services (provided on behalf of the MultiChancePoliTeam) for students with disabilities attending the Politecnico. le metodologie volte all’impiego di multimodalità e multicanalità e l’attenzione al design innovativo non solo per le situazioni di disabilità motoria e sensoriale ma anche per le situazioni di difficoltà cognitiva e relazionale legate a quadri congeniti o acquisiti. Realtà virtuali, arricchimento dei contesti con robot autonomi, modalità innovative di interfacciamento con il mondo informatico (con particolare riferimento all’uso del gesto, della voce, delle immagini e dei biosegnali), rivisitazione dei processi cognitivi e comunicativi con particolare attenzione al livello di astrazione e alla salvaguardia della complessità espressiva e della minimalità. Ma anche design a servizio della progettazione di artefatti di uso comune o attenzione all’accessibilità ambientale, abitativa, culturale e lavorativa. Cura, riabilitazione e diagnosi Le sezioni dedicate al miglioramento delle attività diagnostiche e terapeutiche prestano particolare attenzione: - alla riabilitazione bio-meccanica, all’analisi tridimensionale e multifattoriale della postura e del movimento e alla progettazione e validazione di arti artificiali; - alla cura e alla riabilitazione neurologica (con neuroprotesi e stimolazione neuromuscolare o tramite esoscheletro per l’apprendimento di nuove strategie); - alla creazione e riparazione di tessuti danneggiati e alla progettazione di materiali e dispositivi biomedici; - al telerilevamento e al monitoraggio non invasivo, all’analisi e all’integrazione di dati e immagini. Anche gli interventi di queste sezioni presentano una particolare attenzione per la messa a punto di procedure e metodologie di verifica dell’impatto e dei risultati connessi all’adozione delle strategie proposte. Multimodality and multichannelling, learning and communication The sections devoted to enabling technologies for the improvement of day to day living, learning and communication also describe methods directed towards multimodality and multichannelling. Attention is also centred on innovative design - not just in the area of motor and sensory disabilities, but also in that of cognitive and relationship difficulties arising from congenital or acquired conditions. Virtual reality, context enhancement via autonomous robots, innovative means of interfacing with IT systems (with particular reference to the use of gesture, voice, images and biosignals), reassessment of cognitive and communicative processes with particular emphasis on the level of abstraction and the safeguarding of expressive complexity and of minimalism. In addition to this, research is conducted into design for commonly used artefacts and environmental, cultural, home and work accessibility. Treatment, rehabilitation and diagnosis The sections dedicated to the improvement of diagnostic and therapeutic activities particularly focus on: biomechanical rehabilitation, three-dimensional and multifactorial posture and movement analysis, and the design and validation of artificial limbs; neurological treatment and rehabilitation (with neuroprostheses and neuromuscular stimulation or via an exoskeleton for the learning of new strategies); the creation and repair of damaged tissues and the design of biomedical materials and devices; noninvasive remote sensing and monitoring, analysis and integration of data and images. The presentations in these sections also pay particular attention to the establishment of assessment procedures and methods regarding the impact and results of the proposed strategies. Analizzare e censire Analysing and assessing A supporto della creazione di modelli integrati di indagine, erogazione e valutazione di servizi abilitanti vengono riportate alcune indagini relative all’inserimento di persone in situazione di disabilità nel mondo del lavoro, analisi del bisogno e valutazioni relative ai sistemi di assistenza presenti sul territorio. Integrated models of investigation, delivery and evaluation of enabling services are supported by several studies, reported here, regarding the placement of people with disabilities in the working environment, needs analyses and assessments with respect to national care systems. Problemi aperti Open questions Gli studi presentati evidenziano alcune urgenze. Prima fra tutte, la necessità di coinvolgere in modo continuativo un numero significativo di enti e competenze differenti in vista della creazione di reti abilitanti, terapeutiche e riabilitative. Articolate ma al tempo stesso ben integrate. In secondo luogo la messa a punto di metodologie e processi in grado di garantire l’integrazione delle fasi di ricerca e progettazione di soluzioni innovative con le successive fasi di erogazione sul territorio. A questo proposito è importante sottolineare che le soluzioni innovative possono avere ricadute di qualità rapide e accessibili in termini economici solo in presenza di attente politiche no-profit volte ad esempio al rilascio di licenze aperte e royalty-free o di brevetti che tengano conto della necessità di creare prodotti accessibili anche a fronte di un limitato mercato. Particolarmente significativa risulta, infine, l’attenzione alle procedure di verifica dei risultati ottenuti e percepiti in termini di qualità della vita, di miglioramento delle condizioni di salute e di integrazione e flessibilità sociale e istituzionale. These research studies highlight certain urgent matters. First of all is the necessity to constantly involve a significant number of authoritative bodies and specialised centres with the aim of creating enabling, therapeutic and rehabilitative networks which are independently organised and yet at the same time well integrated. Secondly, there is a need to establish methods and processes able to ensure the integration of planning and research of innovative solutions and subsequent service delivery at a national level. It is therefore important to emphasise that innovative solutions can have consequences in terms of rapid quality and financial accessibility only by means of a careful non-profit policy, aiming for example at issuing open and royalty-free licences or patents taking into account the need to create products which are accessible even to a limited market. In conclusion, of particular significance are procedures to assess the results obtained and perceived in terms of quality of life, improvement of health conditions and social and institutional integration and flexibility. Prestigio e responsabilità Prestige and responsibility All’apprezzamento per quanto censito e descritto si uniscono l’auspicio di un incremento delle ricerche e dei progetti d’ateneo in questo importante e delicato settore e un’ultima osservazione. Occuparsi di contesti di disagio e di difficoltà porta spesso notevoli effetti collaterali. Sicuramente in termini di entusiasmo e di gratificazione personale e sociale ma anche rispetto alle possibilità di allargamento e crescita della ricerca stessa. Se è vero che il sapere scientifico può fare passi da gigante quando punta all’uomo, è altrettanto vero che l’attenzione all’uomo in difficoltà porta spesso a facilitazioni nel reperimento fondi e a un certo prestigio indotto. È bene però ricordare che la messa in circolo di questi effetti collaterali (in generale buoni a priori) dipende dal senso di responsabilità che essi suscitano. Da questo infatti dipendono le ricadute nella vita di ogni giorno che si riescono effettivamente a realizzare. Gli indicatori necessari per la valutazione di quest’ultimo aspetto sono di facile identificazione: riguardano tutti l’effettivo benessere di quell’umano messo alla prova di cui si diceva all’inizio. The appreciation of all that which has been evaluated and described so far should be joined to the hope for constant development of research and projects carried out at the Politecnico in this important and sensitive field. A final observation is in order: working in the context of disability and difficulty often leads to considerable side effects not only in terms of enthusiasm and personal and social gratification, but also in terms of expansion and development of research itself. If it is true that scientific knowledge can make gigantic strides when aimed towards the human being, it is equally true that a focus on the human in difficulty often facilitates funding and fosters a certain prestige. We should, however, remember that such side effects (which are generally good in themselves) depend on the sense of responsibility they engender, which leads to consequences that can be implemented in our daily lives. It is easy to identify the necessary indicators for assessing this latter aspect: they all regard the act of human striving towards well-being when facing a testing challenge. Abitare Living 12. Progetto Facile: realizzazione di due residenze predimissioni all’interno dell’Ospedale E. Morelli di Sondalo e dell’Ospedale Danderyd di Stoccolma Production of two pre-discharge residences in the E. Morelli Hospital at Sondalo and the Danderyd Hospital in Stockolm 16. Progetto di un Centro ricerca di design per anziani Project of a research design centre for elderly people 20. OMS - Città Sane e Healthy Urban Planning a Milano Politiche urbane per la salute della città WHO - Healthy Cities and Healthy Urban Planning in Milan Urban policies for health in the city 24. Adeguamento di complessi monumentali a destinazione pubblica: procedure di analisi e integrazione con il progetto di conservazione Adaptation of monumental complexes to public destination: procedures of analysis and integration with the conservation plan 28. Sistemi robotici autonomi per persone con impedimenti motori Autonomous robotic systems for people with motor disabilities 30. SLURP! Semplicemente Liberi: Usabili e Riconfigurabili Posate SLURP! Simple Living: Usable and Reshaped knives, forks and sPoon Progetto Facile – Realizzazione di due residenze pre dimissioni all’interno dell’Ospedale E. Morelli di Sondalo e dell’Ospedale Danderyd di Stoccolma Production of two pre-discharge residences in the ‘E. Morelli’ Hospital at Sondalo and the Danderyd hospital in Stockholm Dipartimento Building Environment Sciences and Technology - BEST Gruppo di ricerca Research group Oliviero Tronconi Gian Guido Belardi Andrea Ciaramella Sophie Corbetta Marzia Morena Anno di avvio attività Beginning of activity 1996 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration ICIE Istituto Cooperativo per l’Innovazione, Bologna ITALDATA, Avellino Azienda Ospedaliera “ E. Morelli” di Sondalo Consorzio Nazionale Servizi, Bologna Centre Scientifique et Tecnique de la Construction, Belgio Belgian Centre for Domotics and Immotics, Belgio Danderyds Sjukhus, Svezia Kungliga Tekniska Hogskolan – Royal Institute of Technology, Svezia Sito web Website http://www.ospedalesondalo.it/vertice/51999.htm http://www.icie.it/frame.htm 12 La casa pre-dimissioni: un laboratorio per la riabilitazione di persone che hanno contratto una disabilità Le persone affette da menomazioni che ne limitano la funzionalità hanno come bisogno primario quello di vivere in un ambiente domestico conformato alle loro particolari condizioni fisiche, cioè un ambiente sicuro, confortevole che consenta loro la massima autonomia e socializzazione. Raggiungere questo obiettivo, qualunque sia la condizione di partenza (handicap derivato da incidente, handicap congenito, decadimento fisico dovuto alla vecchiaia...), non è né immediato, né facile per i soggetti interessati, i quali costituiscono un’utenza spesso debole e comunque non certo esperta nel districarsi in un mercato che offre un’infinità di oggetti, tecnologie e servizi . Nella maggior parte dei casi, infatti, questi soggetti si vedono costretti ad adattare la propria abitazione alle nuove condizioni fisiche per sfruttare le proprie potenzialità residue (anche minime) al fine di svolgere in modo autonomo le principali occupazioni quotidiane. Nasce, così, nell’ambito del programma di ricerca europeo “DE3207 FACILE: Support tools for housing design and management, integrated with telematics system and services, devoted to disabled and elderly people (TIDE Program, European Commission DG XIII) su proposta del Prof. Oliviero Tronconi il progetto della Casa-Pre-Dimissioni. Obiettivo generale del progetto è la definizione e l’applicazione di sistemi integrati con le tecnologie di informazione e comunicazione e i prodotti e apparecchiature domotiche finalizzate a incrementare la qualità di vita di anziani e disabili nell’ambiente domestico. La Casa Pre-Dimissioni consente alle persone divenute disabili in seguito a un evento traumatico o a una malattia che ne compromettono seriamente e improvvisamente le capacità motorie, di preparare al meglio il rientro a casa dopo la fase del ricovero e della riabilitazione fisica. Dopo una prima fase di ricerca, finalizzata alla definizione dei bisogni dell’utenza e alla redazione di un International Catalogue of home Environment Systems e una Guide to Design, la fase finale del progetto ha previsto la realizzazione di due prototipi 1. Vista Ospedale E. Morelli E. Morelli Hospital View The FACILE Project, implemented with the contribution of EC DG XIII – Telematics Applications for the elderly and disabled – aims to support doctors and rehabilitation therapists in the hospital environment and those individuals who, after a trauma or a long period in hospital, must face return to their own home in new and changed physical and psychological circumstances. The project contributes to the provision of an adequate answer to the need of individuals with motor and cognitive disabilities to live in an environment suitable for their situation that is both safe and comfortable and at the same time ensures autonomy and social contacts. Those who use the results of the project will chiefly be individuals with impaired capabilities, their families, doctors and rehabilitation experts, as well as the other professionals involved in the “return home” process. The results of the FACILE project are: 1.Construction of two prototype PDH (pre Discharge Home) at the Danderyd Hospital in Stockholm and the Morelli Hospital at Sondalo. 13 2. Pianta Ospedale E. Morelli E. Morelli Hospital Plan 3. Pianta Plan di Casa Pre-Dimissioni (PDH), uno in Svezia, a Stoccolma, all’interno del Danderyd Hospital, per utenti con disabilità cognitive, e l’altro in Italia, nell’Ospedale Eugenio Morelli di Sondalo per utenti mielolesi, para/tetraplegici, che fanno uso di carrozzina manuale o elettrica per la mobilità. Il prototipo prevede la creazione di un appartamento di circa 100 mq che comprende: salotto, camera da letto, camera da letto per un familiare o un assistente, due bagni e cucina. I pazienti del centro di riabilitazione, prima delle dimissioni definitive, possono trascorrere qui alcuni giorni, anche con i propri familiari, di modo che anche questi ultimi possano partecipare a questa sorta di “esperimento” che li vede inseriti in un vero ambiente domestico: la struttura permette, infatti, di simulare nel modo più efficace i compiti e le difficoltà della vita quotidiana. Il fruitore della Casa Pre-Dimissioni, oltre ad avere l’opportunità di testare tutti gli ausili che il mercato offre per facilitare lo svolgimento delle attività quotidiane, può utilizzare sanitari e arredi regolabili in altezza che gli consentano di individuare la misura adatta alle 2.An international catalogue of domotic products and systems as a means for providing the end user with the information necessary for knowledge of the telematic and automatic products available on the market. 3.A Design Guide, containing information, criteria and methodologies for design and modifi cation of a domestic environment to meet the needs of the elderly and disabled. 14 4. Cucina Kitchen 6. Camera da letto Bedroom proprie esigenze da adottare nella propria abitazione; inoltre ha l’occasione di testare i più avanzati prodotti di automazione domestica che permettono, anche a utenti con gravi handicap, un alto livello di autonomia, la gestione dello spazio domestico, il controllo dell’ambiente e il lavoro a domicilio. Dopo la fase di valutazione è necessario realizzare uno specifico studio-progetto di adattamento del domicilio e consigliare all’utente un certo numero di operatori-imprese in grado di eseguire i lavori edili, di fornire gli arredi per attrezzare gli spazi, di eseguire l’installazione degli apparati di automazione domestica ritenuti necessari. I risultati di questa parte del lavoro verranno poi organizzati in una banca dati informatica che offrirà informazioni su normative, dimensionamenti, attrezzature, arredi, impianti speciali, ecc. Gli utenti al termine o durante il periodo di soggiorno potranno accedere alle informazioni contenute nella banca dati ed in tal modo, partendo dalla propria esperienza, potranno avere riferimenti e coordinate precise per realizzare ex novo o ristrutturare il proprio spazio domestico. 15 Progetto di un centro di ricerca di design per gli anziani: DAS – Design for the Ageing Society Project of a research design centre for elderly people, DAS – Design for the Ageing Society Consorzio POLI.Design Gruppo di ricerca Research group Francesco Trabucco Giuliano Simonelli Francesco Zurlo Francesca Tosi Marco Maiocchi Silvia Ferraris Sabrina Muschiato Maria Rosaria Scelsi Anno di avvio attività Beginning of activity 2005 Centro DAS - Design for the Ageing Society DAS Centre - Design for the Ageing Society Il Consorzio POLI.Design – Consorzio del Politecnico di Milano, ha avviato una nuova iniziativa: la costituzione di un Centro finalizzato alla produzione, raccolta, promozione, sviluppo e divulgazione di conoscenze, competenze e progetti sul tema del design per l’Ageing Society. Il Centro si chiama DAS (Design for the Ageing Society). L’invecchiamento della popolazione e l’influenza del fenomeno sul mercato produttivo di beni di Consorzio POLI.Design – Consortium of the Politecnico di Milano, promotes a new initiative: the setting up of a Centre aimed at the production, collection, promotion, development and spreading of knowledge, expertise and projects with reference to design for the Ageing Society. The name of the centre is DAS (Design for the Ageing Society). The ageing of population and the influence of this phenomenon on the productive market of consumer goods is the topic of interest for the development 16 consumo è stato scelto come tema di interesse per lo sviluppo di ricerche finalizzate all’innovazione del prodotto industriale dedicato alla particolare utenza di anziani vitali, che presenta nuove esigenze nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana. In Europa, e soprattutto in Italia, il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione avrà una grande influenza sul mercato di tutti i prodotti d’uso comune, che dovranno essere adatti a questa fascia sempre più vasta, che si prevede sarà attiva, qualificata, attenta alla qualità, dotata di disponibilità economiche e con un alto grado di scolarità e un sempre più sviluppato interesse verso l’utilizzo di prodotti ICT. La possibilità di sviluppo dell’industria italiana, attiva nei diversi settori produttivi (già attivi sul tema anziani e non), costituisce l’obiettivo primario per la promozione di progetti di ricerca, teorica e applicata, utili alle aziende per l’incremento della competitività e per l’apertura verso nuovi mercati. Il design per l’Ageing Society dovrà, quindi, essere orientato a sensibilizzare il settore produttivo e gli enti pubblici interessati verso le esigenze e le potenzialità di questa nuova utenza, sia al fine di innescare processi di innovazione utili allo sviluppo economico, sia per concorrere all’incremento della qualità della vita della nostra società. POLI.Design ha proposto, quindi, la creazione di un Centro che organizza e promuove la ricerca nel campo del design per l’Ageing Society, mettendo in relazione Università e Centri Ricerca da una parte, aziende pubbliche e private dall’altra, affinché siano informate sulle problematiche e sulle opportunità che questo fenomeno comporta così da esplorare la possibilità di convergenze d’interessi. Il principio al quale si ispira il Centro DAS è che la terza età è una nuova, diversa, straordinaria opportunità della vita e non una condizione di handicap fisico e psicologico. Obiettivo primario del Centro DAS è l’organizzazione di una rete stabile di rapporti tra il mondo della ricerca scientifica, le imprese e gli Enti pubblici, a livello nazionale e internazionale, al fine di sviluppare ricerche finanziate da enti pubblici e privati, che studino le problematiche inerenti il Design per l’Ageing Society inteso come disciplina of research aiming at the innovation of industrial production dedicated to special users, the vital elderly, who present new requirements while carrying out their usual daily activities. In Europe, above all in Italy, the phenomenon of an ageing society will have a great influence on the market of all commonly-used products, which will be expected to be suitable for this growing group of people who will be active, qualified, quality-oriented, endowed with economic means and a high level of education and an ever-increasing interest in the use of ICT products. The possibility of development of Italian industry, which is active in diverse productive sectors (including that of the elderly and non-elderly), is the primary objective for the promotion of projects of theoretical and applied research, useful to the increased competitiveness of companies and the opening of new markets. Therefore, the Design for the Ageing Society will be oriented towards awakening the interest of productive sector and public bodies in the needs and potentialities of new users, with the aim of triggering useful processes of innovation for economic development and of contributing to the improvement of quality of life in our society. The Consortium proposes, therefore, the creation of a Centre that organizes and promotes research in the field of the Ageing Society, by linking universities and research centres on the one hand, and public and private companies on the other, in such a way as to be informed about problems and opportunities raised by such phenomena in order to explore the possibility of converging interests. The principle that inspires the DAS Centre is that the “third age” is new, different, an extraordinary opportunity of life and not a condition of physical and psychological handicap. The first objective that DAS Centre has set itself is the organization of a steady network of relations among the world of scientific research and companies and public bodies, both on a national and international level; its aim being to develop research financed by public and private bodies that study the questions regarding Design for the Ageing Society intended as a discipline in the thematic areas of 17 nelle aree tematiche del prodotto, del servizio, dell’ergonomia, della comunicazione, ecc. Inoltre il Centro DAS promuove il tema del design per l’Ageing Society presso enti pubblici e istituzioni sottolineandone problematiche e opportunità strategiche al fine di promuovere progetti di ricerca e attività di sensibilizzazione di aziende ed enti. product, service, ergonomics, communication, etc. Moreover, the DAS Centre promotes the topic of design for the Ageing Society at public bodies ad institutions and underlines the questions involved and its strategic opportunities with the aim of promoting research projects and awareness-raising activities at companies and institutions. Le attività del Centro DAS Centre activity Il Centro DAS promuove: - attività di ricerca di base; - attività di ricerca applicata/progettuale; - attività formativa; - attività divulgativa. Il Centro DAS promuove, oltre ad attività di ricerca, anche attività seminariali e convegni, iniziative editoriali di divulgazione e programmi di formazione sulle problematiche del design per l’Ageing Society, favorendo la diffusione presso l’opinione pubblica delle problematiche stesse e delle attività del Centro. Le attività di ricerca sviluppate dal Centro DAS si avvalgono delle qualificate competenze interne al Politecnico di Milano, e in particolare al Dipartimento INDACO, insieme alle aziende, associazioni ed enti facenti parte del Centro DAS allo scopo cooptate. Inoltre il DAS si avvale dei laboratori già esistenti presso INDACO come: PUL (Product Usability Lab), Materiali e Design, MAST (Merceologia Analisi Settoriale), Lab Allestimenti, Lab Colore, Lab Foto, Lab Luce, Lab Modelli, RAPI.Labo (requisiti Ambientali prodotto Industriale), Virtual Prototyping, Sistemi e Componenti per l’Edilizia. Al di là della distribuzione aperta a tutti di risultati di base e specifici, il Centro organizza le attività di ricerca precompetitiva con la cooperazione degli iscritti, che hanno a disposizione l’interezza dei risultati. Il Centro organizza e distribuisce corsi formativi su temi a calendario o su richiesta, gratuiti per gli iscritti o a pagamento per esterni Il Centro organizza ricerche ad hoc su richiesta, a pagamento. Il Centro DAS si avvale di collaborazioni da parte di ricercatori, docenti, professionisti di elevata competenza e di Enti esperti del settore. The DAS Centre promotes: - basic research - applied/project research - education - public awareness The DAS Centre promotes, in addition to research , seminars and conventions, publishing initiatives aimed at the general public and educational programmes regarding design for the Ageing Society, and favours the public dissemination interests and activities. The research developed by the DAS Centre makes use of qualified experts at the Politecnico di Milano, (the INDACO Department in particular), together with companies, associations and bodies involved in DAS and coopted for that reason. Furthermore, the DAS Centre makes use of existing laboratories at INDACO such as: PUL (Product Usability Lab), Materiali e Design, MAST (Merceologia Analisi Settoriale), Lab Allestimenti, Lab Colore, Lab Foto, Lab Luce, Lab Modelli, RAPI. Labo (requisiti Ambientali prodotto Industriale), Virtual Prototyping, Sistemi e Componenti per l’Edilizia. Apart from the distribution of basic and specific results, the Centre organizes activities of precompetitive research with the cooperation of enrolled who have at their disposal the totality of results. The Centre organizes and distributes courses about previously established or on-demand topics, free of charge for those enrolled at the Centre, or at a cost for those who are external. The Centre organizes on-demand and ad-hoc research on payment. The DAS Centre makes use of collaborations with researchers, professors, highly-skilled professionals 18 Il coinvolgimento, nei diversi progetti, di esperti in discipline medico-scientifiche (già contattati e afferenti al Centro DAS o chiamati in causa nel caso di necessità particolari) garantisce l’alto livello di approfondimento delle diverse problematiche insite in ogni progetto di ricerca. and Bodies with expertise in this sector. The involvement of experts in medical-scientific disciplines in the different projects (already contacted and belonging to the DAS Centre or recruited in case of particular necessities) guarantee a high level of investigation of the different problems involved in each research project. 19 OMS - Città Sane e Healthy Urban Planning a Milano Politiche urbane per la salute della città WHO - Healthy Cities and Healthy Urban Planning in Milan Urban policies for health in the city Dipartimento di Architettura e Pianificazione Gruppo di ricerca Research group Alessandro Balducci Paola Bellaviti Elisa Pozzoli Antonella Bruzzese Giuliana Costa Pietro Lembi Francesco Minora Anno di avvio attività Beginning of activity 2000 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Direzione Centrale Pianificazione Urbana e Attuazione, Parma Comune di Milano -Direzione Centrale Servizi Socio Sanitari - Programma Città Sane-OMS Centre for Urban Health – WHO Regional Office for Europe, Copenhagen, Danimarca Il Programma Città Sane (Healthy Cities) viene lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1986 con l’obiettivo di migliorare le condizioni di salute della popolazione europea assicurando l’accesso a servizi sanitari di buona qualità, ma anche mobilitando a livello locale, nei contesti urbani, soggetti sociali privati e pubblici, singoli e collettivi, al fine di costituire un movimento per accelerare il processo di promozione della salute. Il Programma Città Sane nasce come attuazione del concetto di salute proposto dall’atto di costituzione 20 The Healthy Cities Programme was launched by the World Health Organisation in 1986, with the objective of improving conditions of health for the European population, by ensuring access to high quality health services, and also by increasing the awareness of the various social institutions involved in the urban context, whether private or public, individual or collective, in order to generate a movement accelerating the health promotion process. The Healthy Cities Programme was created as the implementation of the concept of health dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (1948) e ripreso dalla Carta di Ottawa (1986): la salute è “una condizione di completo benessere – fisico, sociale e mentale - e non solo l’assenza di malattia”, condizione a cui concorrono, insieme ai fattori genetici, fattori economici, sociali e ambientali. A partire dal 1988 questa strategia viene enunciata dall’OMS anche nei documenti programmatici “Obiettivi della salute per tutti”. Sulla base di questa concezione il programma Città Sane dell’OMS assume come temi centrali la salute e la qualità della vita, che vengono perseguite tramite: - la costruzione di forti sinergie fra le politiche della salute e altre strategie chiave cittadine, in particolare quelle riferite al territorio, fra le quali Agenda 21 locale; - un processo di sviluppo fisico ed economico della città che sia attento all’equità, alla sostenibilità e all’implementazione del capitale sociale; - l’empowerment e la partecipazione dei cittadini singoli o organizzati al dibattito pubblico sulle scelte per la città. La salute e la qualità della vita diventano, dunque, un outcome non più solo individuale ma sociale, l’esito di una sfida lanciata ai territori urbani dalla globalizzazione, dall’esclusione sociale, dalla povertà e multiculturalità: “La città sana è quella che costantemente crea e migliora i contesti fisici e sociali ampliando le risorse della comunità che permettono ai cittadini di aiutarsi a migliorare tutti gli aspetti della vita e a sviluppare al massimo il proprio potenziale”. Il progetto Healthy Urban Planning nasce nell’ambito della Terza Fase (1998-2002) del Programma Città Sane OMS, quando comincia a emergere come una priorità lo sviluppo di principi e pratiche di pianificazione urbana per una città sana. L’obiettivo principale del progetto Healthy Urban Planning è quello di focalizzare il centro di attenzione della pianificazione urbanistica sulla salute e la qualità della vita. I principi chiave dell’approccio “Città Sane” alla gestione urbana sono: equità, sostenibilità, cooperazione intersettoriale, coinvolgimento della comunità, azione internazionale e solidarietà. Milano è stata la città leader del City Action Group sull’HUP nel triennio 2000-2002 e riconferma questo ruolo nella nuova fase del programma Città Sane OMS. envisaged by the constitution of the World Health Organisation (1948) and then taken up again by the Ottawa Charter (1986): health is “a state of complete physical, social and mental wellbeing, and not merely the absence of disease or infirmity”, a condition determined by economic, social and environmental factors, as well as by an individual’s genetic constitution. From 1988 on, this policy was detailed by the WHO in “Health 21”. According to this concept, the WHO Healthy Cities Programme put health and quality of life as core issues. The following strategies are pursued to attain these objectives: - the construction of powerful synergies between health policy and other key strategies in the city, in particular those concerning the territory – amongst which the local Agenda 21; - a process of physical and economic development of the city, privileging equity, sustainability, and the implementation of social capital; - the empowerment and participation of individual citizens, or groups organised for public debates regarding urban policy. Health and quality of life therefore represent an outcome that is no longer just individual, but also social, the result of a challenge launched in the urban arena regarding the themes of globalisation, social exclusion, poverty, and multiculturality: “A healthy city is one that continuously creates and improves physical and social contexts enhancing the community resources that enable citizens to help themselves in improving all aspects of their lives and attaining their maximum potential”. The Healthy Urban Planning project emerged during the Third Stage (1998-2002) of the WHO Healthy Cities Programme, when the development of “urban planning for a healthy city” principles and practice began to take on priority importance. The main objective of the Healthy Urban Planning project is that of focusing attention on the importance of urban planning to health and quality of life. The key principles of the “Healthy Cities” approach to urban management are: intersectoral cooperation, community involvement, international action and solidarity. Milan was the city leading the HUP City Action Group for the three-year period 2000-2002, and this 21 Per dare concretezza all’impegno internazionale l’Amministrazione promuove un programma di ricerca-intervento condotto in collaborazione fra l’ufficio Città Sane della Direzione Servizi Socio Sanitari, la Direzione Pianificazione Urbana e Attuazione PR del Comune di Milano e il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano. Il programma di ricerca-intervento di Healthy Urban Planning a Milano sperimenta a livello locale un approccio intersettoriale e partecipativo alla pianificazione urbana. Per promuovere un maggior livello di salute, benessere e qualità della vita nei contesti urbani è infatti necessario, come indica l’OMS, integrare le politiche e le azioni dei molteplici settori di intervento amministrativo - in particolare urbanistico, ambientale, socio-sanitario - e dei diversi soggetti sociali - decisori, professionisti di tutte le categorie, privati, mondo accademico e della ricerca, cittadini organizzati - che operano sulla/nella città. A partire dall’anno 2005 il progetto Healthy Urban Planning si concentra tra l’altro su alcune dimensioni legate alla fruizione e accessibilità degli spazi urbani e dei manufatti architettonici, in particolare attraverso la ricerca e la conduzione di alcuni progetti pilota riguardanti la popolazione anziana più fragile e con diversi gradi di autosufficienza. Occuparsi degli spazi di vita degli anziani significa anche occuparsi, attraverso questa popolazione che presenta tratti alternati di fragilità e di competenza, delle più generali situazioni di abitanti fragili, secondo una prospettiva di design for all o di utenza ampliata. Occuparsi di Healthy Ageing significa affrontare il tema di una convivenza possibile senza paura, cercando di progettare spazi sicuri prima di tutto perché abitati; ripensare alle modalità in cui la malattia e l’esperienza di fragilità e limite trovano posto nelle nostre città. Significa prima di tutto porre attenzione, nella progettazione e nella pianificazione, al far sì che l’ambiente fisico e sociale siano il meno possibile causa di tale fragilità ma, anzi, supporto alle capacità di ciascuno di ri-adattamento e libera scelta. 22 role has been confirmed for the new phase of the WHO Healthy Cities Programme. In order to provide solid support for this international commitment, the administration promotes a research and operations programme by means of cooperation between the Healthy Cities Office of the Central Direction for Social and Health Services, the Central Direction for Urban Planning and Planning Implementation Department of the Municipality of Milan and the Department of Architecture and Planning of the Politecnico di Milano. The Healthy Urban Planning research and operations programme in Milan represents a local test of an intersectoral and participative approach to urban planning. In order to promote higher standards of health, wellbeing and quality of life in urban contexts, it is necessary, as indicated by WHO, to coordinate the policy and actions of the various sectors of administrative government – in particular, city planning, environment, social and health services – and the various social subjects – decisionmakers, professionals of all categories, private citizens, the world of learning and research, citizen organisations – who work in and on the city. Starting from 2005 the Healthy Urban Planning programme in Milan is specifically focused also on the issue of accessibility of buildings and urban spaces, in particular through research activities and pilot projects on frail older people with different degrees of self sufficiency. Studying the lifestyles of the elderly means considering more generalised situations of frail inhabitants, by examining this population group with its alternate features of frailty and skill, according to a design for all or broad user base approach. Studying Healthy Ageing means looking at the subject of a possible living together without fear, trying to design spaces that are safe primarily because they are inhabited. It means reformulating the ways in which illness and the experience of frailty and limits exist in our cities. Above all it means ensuring, in design and planning, that the physical and social environment contributes to this weakness as little as possible and that, on the contrary, it facilitates everyone’s capacity for readaptation and freedom of choice. La ricerca-azione si svolge su scale diverse: - i quartieri; - le abitazioni; - gli spazi intermedi. L’approccio adottato, a cavallo tra politiche sociali, politiche urbanistiche e progettazione architettonica, pone al centro della riflessione e della progettazione l’adattamento reciproco delle persone con il contesto (fisico e sociale). The research and planning action is carried on at different scales: - neighbourhoods; - homes; - intermediate spaces. The adopted approach, integrating social policies, urban planning and architecture, focuses on the reciprocal adaptation between persons and physicalsocial context. 23 Adeguamento di complessi monumentali a destinazione pubblica: procedure di analisi e integrazione con il progetto di conservazione Adaptation of monumental complexes to public destination: procedures of analysis and integration with the conservation plan Dipartimento di Architettura e Pianificazione Gruppo di ricerca Research group Alberto Grimoldi Davide Del Curto Luca Valisi Arturo Sandrini Anno di avvio attività Beginning of activity 2006 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Comune di Mantova Sito web Website http://www.netdiap.polimi.it/lab/diagnostica Affrontare il progetto di recupero e riuso di un edificio antico a destinazione pubblica significa, necessariamente, confrontarsi con le leggi e le normative in tema di sicurezza antincendio e di accessibilità da parte delle persone disabili; garantire a queste persone la possibilità di visitare e conoscere in tutta sicurezza un luogo o un edificio pubblico, oltre che segno di civiltà, è infatti un dovere delle società democratiche e aperte alle diversità. L’analisi dell’accessibilità e messa a norma del Palazzo del Podestà di Mantova rappresenta un 24 The relationship between law and conservation sometimes has been proposed as arduous playground in order to the difficulty of employing the parameters defined for buildings of new construction. It is possible to study alternative solutions able to satisfy the standards of fireemergency and accessibility according to an approach performance-oriented. To recover a historical building to public destination primarily means to evaluate its structure in terms of fire emergency and accessibility; law up-dating 1. Palazzo del Podestà e della Ragione su Piazza Erbe Palazzo del Podestà and Palazzo della Ragione side Piazza Erbe caso critico nell’ambito della progettazione di spazi pubblici: l’accessibilità negli edifici storici spesso si scontra con la conservazione e la tutela degli aspetti stratigrafici, formali nonché artistici. Lo studio dell’adeguamento - che si vale del contributo essenziale degli architetti Marco Cofani, Verena Frignani, Angelo Landi - è iniziato con un’analisi della normativa vigente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, che spazia dalla legislazione nazionale a quella regionale e locale. In secondo luogo sono state confrontate le disposizioni normative con la struttura dell’edificio e le destinazioni previste: spesso gli aspetti normativi condizionano anche in maniera radicale il progetto di riuso di un edificio, tanto da definire implicitamente le possibili destinazioni d’uso. L’adeguamento normativo dell’edificio risponde quindi alla necessità di rendere accessibile ai diversamente abili la maggior parte degli ambienti destinati al pubblico, senza però compromettere le strutture dell’edificio né lo svolgimento dei percorsi interni. 2. Lo Scalone d’Onore nel Cortile dei Lattonai, ad oggi unico accesso al complesso The Scalone d’Onore inside Cortile dei Lattonai, still today the only entrance to the palace represents one of the main phases of the recovery plan. The research, realised with the contribution of architects Marco Cofani, Verena Frignani, Angelo Landi, aimed at integrating the plan of conservation with the accessibility and fire-emergency requirements by means of relief procedures and project indications for the restoration - also functional - of the spaces and the material document in its full integrity. The Palace of the Podestà in Mantova, built since XII century and today mainly abandoned, constitutes an interesting case of study for its importance regarding the city context, for the difficulty of its medieval structure and for its typical character closed to the tradition of the Broletti. The national and local normative in matter of barrier-free architecture has been verified directly on the building with a procedure of integrated relief and analysis based on the method of Raumbuch. This way of analysis supplies the information for a proper use of the normative instruments, for the evaluation of compatible destinations and for the 25 3. Analisi dei percorsi di fuga in caso d’incendio Layout of protected paths in fire case 4. Tracce cinquecentesche di affreschi nell’Arengario Sixteenth century frescoes traces inside the Arengario Il progetto di riuso del Palazzo del Podestà, nello specifico, prevede di riordinare e collegare la disgregata distribuzione verticale interna, con l’ausilio di servoscale, scale a norma e un ascensore che nel loro insieme permettono ai disabili e parzialmente abili di poter accedere a oltre l’80% degli ambienti a destinazione pubblica. definition of the projects. Presently the positioning of vertical and horizontal connections in the four main parts that define the complex has been in course of definition: the “Arengario-Masseria”, the “Palatium Vetus”, the “Palatium Novum” with the “Torre delle Ore” and the so-called “fancelliano” facing Piazza Erbe. A ring course connects these blocks and defines a double possibility of escape in fire case, while the existing vertical connections have been integrated by a new stairs tower that reaches all the seven levels. The new elevator will take place between the Palazzo del Podestà and the “Palazzo della Ragione” - towards Piazza Erbe - in order to extend the requirement of accessibility to both buildings. The definition of punctual solutions has allowed to get over architectural features that denies accesses to the disabled, and to guarantee conditions of availability everywhere. Punctual solutions, such as stairlifts, low slopes and little transformations of the existing stairs, reached a complete barrier–free plan; the definition of protected paths allows to better integrate the Riferimenti normativi 1.Decreto Legislativo del 9 gennaio 1989, n. 13: Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. 2.D. M. LL.PP. 14 giugno 1989, n. 236: Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche. 3.Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503: Regolamento recante norme per 26 5. Schedatura di rilievo con il metodo Raumbuch Relief tables extracted from the Raumbuch l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”. 4. Legge Regionale del 20 febbraio 1989, n. 6: Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione. requests of accessibility with the dispositions for the emergency in case of fire and for their satisfaction, where possible, alternative solutions with equivalent safety level have been employed. 5.Regolamento per l’arredo e il decoro urbano del Comune di Mantova. 27 Sistemi robotici autonomi per persone con impedimenti motori Autonomous robotic systems for people with motor disabilities Dipartimento di Elettronica e Informazione Gruppo di ricerca Research group Anno di avvio attività Beginning of activity Andrea Bonarini Nicola Gatti Matteo Matteucci Bernardo Dal Seno Davide Migliore 2003 Sito web Website http://www.airlab.elet.polimi.it/Projects/RoboticsFo rDisablePeople/ L’attività è incentrata sull’utilizzo delle tecniche e delle tecnologie fornite dalla robotica autonoma per sopperire ai limiti di persone con impedimenti motori. In particolare, la robotica permette la realizzazione di tre servizi ben distinti: manipolazione mediante braccio robotico, navigazione mediante robotica mobile e automazione della casa mediante domotica. All’interno dell’attività questi tre servizi vengono presi in considerazione e sviluppati ponendo particolare attenzione ai problemi delle persone diversamente abili. Lo sviluppare ausili robotici autonomi fruibili 28 The activity is focused on the employment of techniques and technologies provided by autonomous robotics to support people with motor disorders. In particular, robotics can be employed in three different applicative areas: manipulation by robotic arm, navigation by mobile robots, and home automation by domotics. Within the activity these three areas are taken into account and developed putting a relevant attention to the problems of disabled people. The target is twice. On one hand the target is the development of robotics tools da persone diversamente abili porta l’attività ad avere un duplice obiettivo: da un lato l’obiettivo di produrre uno strumento che sia quanto più potente nel fornire capacità alla persona; dall’altro lato l’obiettivo di rendere quanto più accessibile l’uso dello strumento alla persona diversamente abile. Ultimo aspetto di interesse, e allo stesso tempo di originalità rispetto allo stato dell’arte, riguarda l’integrazione dei tre servizi offerti e la costruzione di una unica interfaccia per il loro controllo. Il cuore dell’attività è uno strumento, denominato POLI-TAM (Politecnico-Tetraplegic Arm Manipulator), costituito da una carrozzina motorizzata munita di braccio robotico. Lo scenario di utilizzo prevede una persona su carrozzina che con semplici comandi possa comandare il braccio robotico per poter prendere e manipolare oggetti che si trovano nella casa (ad esempio afferrare un bicchiere d’acqua), possa muoversi liberamente nell’ambiente (ad esempio andare in cucina dove si trova la bottiglia d’acqua), e possa comandare i dispositivi distribuiti nell’ambiente (ad esempio aprire la porta della cucina). In tale scenario i tre servizi sono fortemente connessi tra loro, ad esempio richiedendo di prendere il bicchiere d’acqua il robot sfrutta i tre servizi per raggiungere l’obiettivo richiesto dall’utente. Il lavoro svolto finora si è focalizzato sul servizio di manipolazione per renderlo di più immediato utilizzo. L’obiettivo specifico consiste nello sviluppare un sistema di controllo del manipolatore facilmente comandabile da parte dell’utente. I comandi che l’utente deve impartire per controllare il movimento del braccio robotico devono essere minimali in quanto più comandi sono necessari per compiere una particolare azione, maggiore è il tempo richiesto, maggiore è la probabilità di errore e maggiore è lo sforzo richiesto alla persona. Inoltre è necessario avere comandi ad alto livello di astrazione in modo che l’utente non debba più controllare i singoli movimenti del braccio, operazione lunga e complessa, ma fornisca degli obiettivi che vengono interpretati e raggiunti in automatico dal sistema di controllo (un esempio di comando ad alto livello può essere “dammi da bere”). Dopo aver sviluppato un’interfaccia vocale, attualmente si sta sviluppando il sistema di visione per permettere al sistema di controllo di riconoscere oggetti nell’ambiente e poterli manipolare in piena autonomia. that provide effective functionalities to the people; on the other hand the target is to make accessible the control of the robotics tools for the people. Another interesting aspect, novel in the state of the art, concerns the integration of the three provided services (manipulation, navigation, and domotics) and the development of a specific human-robotic interface for the robot control. The core of the activity is a specific tool, named POLI-TAM (Politecnico-Tetraplegic Arm Manipulator), made up of a motor wheel-chair and a robotic manipulator. The scenario that we have in our mind is depicted by a person set on the whell-chair that by simple commands sent to the robot can control the robotic arm to catch and manipulate objects in the home (e.g., to catch a glass of water), to move in the home (e.g., to reach the kitchen where the bottle of water is), and to control devices spread in the home (e.g., to open the door of the kitchen). Where the three services are strictly connected, e.g., if the user asks for a glass of water, then the robot can coordinate the three services to achieve the given goal. The research accomplished up to now focused on the manipulation service in the attempt to make this easy to be used. The target is to develop a control system of the manipulator that can be easily controlled by the user. In particular, we require that the commands the user sends to the robot be minimal and defined at a high level of abstraction. The minimality requirement lays in the fact that larger the number of commands required longer the time to achieve the goal, higher the mistake probability, harder the efforts of the user. The need of high abstraction level commands is a consequence of the minimality: the user does not control the singular movement of the robotic arm, but sends macro actions that will be autonomously traslated and decomposed by the control system (e.g., the user can say: “give me a glass of water”). Currently, having developed a vocal interface, we are developing the vision system to allow the control system to recognize objects in the environment and manipulate them in full autonomy. 29 SLURP! Semplicemente Liberi: Usabili e Riconfigurabili Posate SLURP! Simple Living: Usable and Reshaped knives, forks and sPoon Dipartimento di Bioingegneria Gruppo di ricerca Research group Giuseppe Andreoni Dipartimento Indaco Maximiliano Romero Fondazione Politecnico Manuela Pizzagalli Anno di avvio attività Beginning of activity 2005 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Consorzio Premax, Premana (LC) Associazione Compagnia delle Opere, Lecco L’assunzione del cibo rappresenta per l’uomo non solo una attività fondamentale per la sua sussistenza ma anche un momento di soddisfazione, piacere e socialità. La possibilità di mangiare in maniera autonoma, libera e confortevole è certamente un elemento qualificante e abilitante in un contesto di vita quotidiana. Purtroppo la presenza di determinate patologie neuromuscolari può influenzare negativamente e in modo significativo questa attività obbligando il 30 Eating represents for man not only a fundamental activity for his existence but also a moment of satisfaction, pleasure and socialization. The possibility to eat in an independent, free and comfortable way is an important element in achieving a good quality of life. Unfortunately some neuromuscular pathologies can prevent this, thereby obliging the subject to ask for help. This causes critical psychological repercussions (sadness, frustration, depression, etc). At the same time, the family and in general, the disabile a chiedere aiuto e assistenza con un forte danno di tipo psicologico. A ciò si accompagna un forte dispendio di risorse da parte di coloro che se ne occupano, le famiglie in primis ma anche il sistema socio sanitario che deve prevedere, nelle strutture che ospitano tali soggetti, la presenza di personale deputato ad assisterli durante il pasto. Per rispondere a tali esigenze, che in futuro assumeranno sempre più rilevanza a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e dei progressi della medicina, nasce il progetto SLURP! (Semplicemente Liberi: Usabili e Riconfigurabili Posate). Scopo del progetto è studiare il rapporto fra funzione motoria, antropometrica e funzionale del soggetto (anche nel quadro della progressività di una patologia) e il design degli strumenti deputati al consumo del cibo con l’obiettivo di massimizzarne l’efficacia funzionale, nell’ottica di una vita indipendente. Attualmente gli strumenti utilizzati per il consumo del cibo e delle vivande sono le posate (coltello, forchetta, cucchiaio) e i bicchieri a cui si aggiungono accessori per la presentazione (piatti, vassoi, ecc.) e la preparazione del pasto (taglieri, apriscatole ecc.). Nel caso di persone con particolari disabilità questi oggetti di vita quotidiana, sviluppati e progettati per essere adoperati da utenti senza particolari difficoltà motorie o psicologiche, possono non essere utilizzabili in modo utile e sicuro. Nel caso, ad esempio, di soggetti affetti da artrite le elevate difficoltà nella presa, nella movimentazione del polso e delle dita nonché la limitata forza di serraggio rendono impossibile stringere le dita attorno a impugnature sottili, che sfuggono. Altra problematica fondamentale che concerne la possibilità di mangiare in maniera indipendente è il possibile tremore delle mani: in questo caso oltre alla difficoltà di portare il cibo raccolto alla bocca senza perderlo nel percorso, il soggetto potrebbe ferirsi a causa degli spigoli vivi delle forchette e delle lame dei coltelli. I temi a cui brevemente si è accennato sono tra quelli che maggiormente si riscontrano nel mondo a cui ci riferiamo. Lo scenario è tuttavia molto più complesso e variegato a causa della sua estrema complessità: ogni persona disabile ha infatti specifiche esigenze, limiti ma anche e soprattutto healthcare system must dedicate huge resources to patient assistance during mealtimes. In order to meet these important needs, which in the future - due to the progressive aging of the population and medical progress - will assume everincreasing importance, “SLURP!” was created (Semplicemente Liberi: Usabili and Riconfigurabili Posate). The objective of the project is to study the relationship between motor function, anthropometric characteristics and functional capability of the subject (within the context of disease progression) and the design of eating and serving utensils in order to maximize their effectiveness for an independent life. Traditional eating and serving instruments are: cutlery (knives, spoons, forks), glasses, dishes and certain food preparation accessories (chopping boards, can openers, etc.). For people with particular disabilities these “objects of daily life”, designed for the “average” person, cannot be usable in an useful and safe way. For example gripping the fork haft with sufficient force is often difficult for people affected by arthritis. Another problem may arise from tremor: in this case over and above the psychological discomfort there exists the serious possibility for the subject to hurt themself with the sharp edge of the cutlery. These are only a few examples, but in reality these types of situations are many and varied: every disabled person has in fact specific requirements, inabilities but also potentialities that must be exploited to the full in order to guarantee a free and enjoyable life. Unfortunately the eating and serving utensils currently available fail to meet the needs of persons with particular motor problems. Mainly the products on the market, tend in fact to be an adaptation of standard cutlery to different requirements without any radical innovation (Figure 1). This the individual has to ask for help to prepare and consume their meal consequently incurring problems for themselves (in terms of self esteem, sense of freedom, etc.) and for their care-giver. Objectives, materials and methods The objective of the project is to improve the 31 1. Alcuni esempi di posate in commercio Some examples of cutlery in commerce potenzialità che devono poter essere sfruttate al meglio per garantire una vita serena e libera. Purtroppo ciò che si rileva attualmente è una elevata carenza nella progettazione e produzione di posate specifiche per chi ha particolari problemi motori. Principalmente, infatti, i prodotti in commercio tendono ad adeguare le posate standard alle differenti esigenze, senza ipotizzare soluzioni radicalmente alternative (Figura 1). Questo si traduce in una limitata e a volte impossibile autonomia del disabile durante l’assunzione del cibo con tutti i problemi a questo connessi (perdita di autostima, scarsa libertà, impegno di risorse per le persone/strutture che lo assistono). Obiettivi del progetto e strategia operativa Il progetto ha come obiettivo quello di migliorare e incrementare l’autonomia del disabile durante l’assunzione del cibo. A tale scopo sarà sviluppato un iter strutturato che, a partire dai dati rilevati sul singolo soggetto, guidi nella scelta della posata più efficace ad assicurargli autonomia durante i pasti. 32 autonomy of disabled people during mealtimes. To achieve this a structured protocol will be developed which, starting from some subject-specific data and parameters, will determine the choice of the most effective eating utensils. The adopted operative strategy is based on the activity described below (Figure 2). 1. Development of a routine grid for data acquisition: through interviews, specific measurements and tests it will be possible to arrive at a complete and objective description of particular subject needs and ability. The protocol will be set up so as to assure homogeneity of the information collected from different operators. 2. Development of a software for selection of the best eating utensils: entering the data collected in phase 1, the output of the system is an eating utensil model able to maximize the specific subject performance. The proposed model could be immediately available or easily developed (the software generates a CAD plan usable in the common numerical control machines). 3. New eating utensil design: the software could La strategia operativa che verrà adottata si baserà sulle attività in seguito descritte (Figura 2). 1.Sviluppo di una griglia procedurale per il rilievo dei dati di interesse: attraverso domande, misurazioni e prove specifiche sarà possibile avere un quadro completo e oggettivo delle necessità e delle capacità del singolo soggetto. Al fine di assicurare omogeneità nelle informazioni raccolte da diversi operatori saranno stabiliti opportuni protocolli atti a definire in modo quantitativo l’abilità del soggetto. 2.Sviluppo di un software per la selezione della posata più idonea: inserendo i dati raccolti nella fase 1, il sistema fornirà in uscita il modello di posata più efficace per il dato soggetto. Questa potrà essere direttamente disponibile dall’azienda o facilmente realizzabile in base alla generazione di un modello CAD, riproducibile tramite macchine a controllo numerico. 3.Progettazione di nuove posate: il software permetterà di evidenziare la presenza di eventuali carenze per ciò che concerne la disponibilità di dispositivi per una data tipologia di pazienti. In tal modo sarà possibile individuare nuovi filoni strategici di ricerca, migliorando e potenziando così progressivamente l’offerta e i settori di mercato dell’azienda stessa. Mediante tale metodologia si seguiranno due linee di sviluppo di prodotto. 1.Ideazione di un set di posate modulari, di design tradizionale. Il singolo utensile verrà ristudiato in funzione delle specifiche necessità dell’utente in modo da trovare una soluzione che, partendo dalla forma delle posate tradizionali per renderne l’estetica simile, riduca l’impatto psicologico dell’ausilio sul disabile. Caratteristica saliente del prodotto sarà la sua estrema modularità in maniera tale da garantire, attraverso componenti di produzione standard, un assemblaggio ad elevata customizzazione. In questo modo sarà possibile, soddisfare sia la necessità dell’utilizzatore di avere un componente specifico e su misura sia i bisogni dell’azienda produttrice di contenere, mediante economia di scala, i costi di produzione dell’oggetto. 2. Studio di un set di posate a elevata innovazione. 2. Strategia operativa Operative strategy enable any lack in the current tools proposed to be highlighted. The ability to identify the correct instruments for specific disease or subject characteristics will in fact indicate the direction research should take. In this way it will be possible to detect new strategic products, improving and upgrading progressively the market offer. In particular two lines of product development are envisaged. 1. Modular traditional design cutlery The individual utensil will be examined in function of the specific user needs in order to identify a new more effective solution starting from the shape adaptation of traditional cutlery. The objective is to increase the performance of the subject reducing, at the same time, the psychological discomfort (that can originate using different aid devices at the table). The main product characteristic will be its extreme modularity in order to guarantee, assembling standard elements, its high customization. In this way it will be possible for the customer to have 33 3. Esempi di concept Some concept examples Obiettivo di questo filone di ricerca-azione è di ristudiare da principio forma e concetto di posata, ripensando l’oggetto in termini di funzione, obiettivi e capacità dell’utente svincolandosi dal classico stereotipo di forchetta, cucchiaio, coltello radicato nell’immaginario collettivo (Figura 3). Questo tipo di approccio è estremamente nuovo, come accennato, infatti in commercio esistono posate che sono solo frutto di un adattamento, a volte inefficace, di quelle tradizionali. L’obiettivo è estremamente interessante e stimolante in quanto offrirebbe l’opportunità di ripensare a oggetti che non hanno mai subito particolari innovazioni da secoli e potrebbe condurre a rinnovare il panorama non solo delle persone disabili ma di tutta l’utenza. Grazie a questo processo di rinnovamento l’azienda potrebbe presentarsi sul mercato con beni di qualità e utilità superiore nonché di elevata esclusività. Lo stato attuale del progetto: una scommessa congiunta Nella prima fase di lavoro il gruppo ha focalizzato 34 tools tailor made for him or her and will enable the manufacturer to contain the production costs, thanks an economy of scale. 2. High innovation design cutlery The objective of this part of research is to explore eating utensil concepts, rethinking the objects in terms of function, purposes and free ourselves from the classic stereotype of fork, spoon, knife rooted in the collective imagination. This type of approach is extremely new: in fact the cutlery on the market is often made from adapting traditional designs (Figure 3). This line of products is very interesting because it offers the opportunity to re-design objects that have not changed in any meaningful way over the course of the century. This strategy could lead to the creation of new instruments, increasing not only the autonomy of disabled people but also the general level of comfort of all the users. Thanks to this renewal process the company could offer a new type of product with a high degree of la sua attenzione su un caso specifico rappresentato dall’emiplegia (paralisi di una metà del corpo, dovuta a una lesione della via piramidale di natura centrale). Per meglio comprendere le problematiche legate a questo tipo di deficit e le necessità dell’utente durante il consumo del pasto si sono svolti sia incontri con medici/terapisti occupazionali di Villa Beretta, sia prove di usabilità in situ con pazienti emiplegici. Attraverso interviste e analisi sperimentali si è così individuata, quale esigenza prioritaria e non ancora soddisfatta dalle proposte presenti in commercio, la necessità di avere uno strumento efficace per tagliare il cibo e portarlo alla bocca usando una sola mano. Grazie a un approccio multidisciplinare al problema (integrante diverse discipline politecniche e mediche) e alla sinergia e cooperazione tra tutti gli attori coinvolti si è così progettata, validata (mediante protocolli strutturati applicati a soggetti emiparetici) e realizzata una forchetta che taglia in fase di brevettazione. Pare opportuno sottolineare come il prodotto sviluppato, oltre a incrementare l’indipendenza e la soddisfazione di coloro che a causa di patologie hanno un solo arto funzionante, possa essere efficace e utilizzato in diversi contesti, tra cui ad esempio tutte quelle situazioni in cui, a causa di condizioni ambientali, si abbia solo una mano disponibile (ad esempio buffet in piedi). Il progetto rappresenta un esempio concreto in cui la ricerca del Politecnico di Milano è a servizio e non a semplice pagamento. Azienda e Ateneo hanno infatti scommesso insieme sul prodotto attraverso brevetto e royalties congiunte sullo stesso. quality and usefulness thereby increasing its market competitiveness. The current state of the project: a joint investment In the first phase of the project the group has focused its attention on a specific case, hemiplegia (total paralysis of the arm, leg, and trunk on the same side of the body). To better understand the range of problems related to this disease and especially the needs of the subjects with hemiplegia during the meal time, meetings with occupational physicians/therapists of “Villa Beretta” hospital and usability tests with patients were carried out. By means of interviews and experimental analysis the priority need was identified as the necessity to have a tool which could cut food and bring it to the mouth using one single hand. This need is yet to be satisfied by the products currently on the market. Thanks to a multidisciplinary problem approach (integrating a range of polytechnic and medical disciplines) and the cooperation between all the involved agents in the field an innovative “fork that cuts” has been designed and tested (applying a structured protocols to hemiplegic subjects). The new device is patent pending. It seems opportune to emphasize that this developed product, could not only increase the independence and satisfaction of subjects with specific physical impairment but could also be effective and usable in different contexts. For example in every situation where the user, because of environmental conditions, has only one available hand (e.g.. a standing lunch). The project is a concrete example that the Politecnico di Milano research is a service and not merely a payment-oriented activity. Consortium and University have in fact invested together in the product via a joint licence and royalties. 35 Apprendere & co Learning & comm omunicare munication 38. HARMONIA: la piattaforma CEFRIEL per la creazione di portali accessibili HARMONIA: CEFRIEL’s platform for building accessible portals 40. Audio tact: accessibilità di immagini per persone non vedenti Audio tact: providing enhanced content accessibility to images for visually impaired users 42. Mais Multilezi: un ambiente adattabile, multicanale e multimodale per l’e-learning Mais MultiLezi: an adaptable multichannel and multimodal environment for e-learning 48. Modelli adattativi per interfacce Uomo-Macchina accessibili Adaptive models for accessible Human Machine interfaces 50. Interfacce Uomo-Macchina Avanzate Advanced Human Machine interfaces 54.Linguistica computazionale per disabilità di apprendimento e di comunicazione Computational linguistics for learning and language impairements 60. Ambienti virtuali per l’educazione e la riabilitazione Virtual reality for education and rehabilitation HARMONIA: la piattaforma CEFRIEL per la creazione di portali accessibili HARMONIA: CEFRIEL’s platform for building accessible portals CEFRIEL Gruppo di ricerca Research group Cesare Colombo Diego Peroni Giuseppe Gramazio Anno di avvio attività Beginning of activity 2004 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta, Milano Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Roma TOROC, Torino Handitalia, Bergamo USR, Milano DG Sanità, Regione Lombardia La nostra famiglia, Bosisio Parini Telecom, Milano Atos-origin, Milano Protezione Civile, Roma Sito web Website Costruire portali web innovativi e gestirli in maniera semplice e flessibile Harmonia è un CMS altamente innovativo pensato per la creazione di portali web per facilitare l’accesso alle informazioni presenti in rete sia ai disabili, sia a dispositivi non convenzionali (palmari, smartphone, ecc.). L’innovatività della piattaforma va ricercata non solo nelle componenti tecnologiche che la costituiscono, quanto pure nella conformità agli standard per il web attualmente più diffusi. 38 http://harmonia.cefriel.it Building and easily managing advanced web portals Harmonia is a high innovative CMS created to build web portals aimed to simplifying information access to people with disability and to non conventional devices (PDA, Smartphone, etc). The innovation is both in technology components and in most attractive web standard conformity. Keeping in mind that “web for everyone” is our goal, we have integrated opportunely our experiences to build a unique CMS: - Accessibility: Harmonia supports most of assistive Avendo come obiettivo finale quello di rendere il web “veramente universale” siamo riusciti a integrare in modo opportuno le nostre conoscenze e ottenere un CMS in possesso di requisiti unici. - Accessibilità: Harmonia supporta tutte le maggiori tecnologie assistive per la fruizione dei contenuti web da parte dei diversamente abili. Inoltre, offre la possibilità di personalizzare l’aspetto delle pagine web (grandezza e tipo caratteri, contrasto, impaginazione, temi grafici) migliorando in questo modo la user experience dell’utente. - Multicanalità: il framework riesce a offrire una visualizzazione qualitativamente eccellente su un dispositivo con molte funzionalità, ma è comunque in grado di supportare dispositivi dalle capacità ridotte, per i quali fornisce una presentazione meno complessa, ma ugualmente efficace e di semplice interagibilità. - Multimodalità: Harmonia fornisce la possibilità di erogare contenuti vocali nell’ottica di migliorare l’interazione e la fruizione dei contenuti da parte dell’utente web. - Conformità agli standard per il web: il rispetto delle grammatiche formali (XHTML1.1, XSL, XSLT, XML, CSS2) e delle linee guida del W3C-WAI in materia di accessibilità, fanno di Harmonia uno strumento estremamente all’avanguardia per la creazione e gestione di contenuti web. - Licenza aperta: uno degli obiettivi del CEFRIEL è la diffusione di soluzioni, tecnologie o best-practices atte a migliorare l’accessibilità, in senso allargato, da parte degli utenti ai contenuti Internet. Nel rispetto dei principi del progetto, CEFRIEL ha rilasciato il framework sotto una licenza aperta e royality free per gli utilizzatori finali e per tutti coloro che intendono effettuare modifiche alla stessa. Il framework si presta a essere uno strumento CMS versatile e pronto all’uso. La flessibilità dello strumento è attestata dal suo impiego in vari contesti con esigenze anche molto differenti, si spazia infatti dall’ambito di ricerca a quello prettamente informativo, passando per portali cartografici od orientati al mobile web. 1. Il sito del progetto HARMONIA Website of the HARMONIA project technologies used by people with disability. Users can personalize page layout (font size and style, contrast, page columns, themes, etc.) in order to maximize navigation experience. - Multichannel: the framework provides high quality layout and functionality to powerful browsers, but at the same time supports very simple devices in similar way rendering simple pages. - Multimodality: Harmonia provides voiceXML markup to allow voice browsers to automatically read contents. - Web standards conformity: W3C-WAI guidelines conformance makes the CMS an advanced and innovative platform to create and publish web contents. - Open license: one of CEFRIEL goals consists in best practices and new technology diffusion. Increasing accessibility for people with disability to Internet contents represents a high priority program. To maximize this issue CEFRIEL releases the CMS under an “open” and royalty free license for end users and people who want to customize the framework. The framework is a flexible and ready to run tool. The flexibility has been tested in many different contexts: both research and production projects. 39 Audio tact: accessibilità di immagini per persone non vedenti Audio tact: providing enhanced content accessibility to images for visually impaired users Dipartimento di Elettronica e Informazione Gruppo di ricerca Research group Licia Sbattella Thimoty Barbieri Antonio Bianchi Anno di avvio attività Beginning of activity 2004 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Istituto dei Ciechi di Milano L’attuale concetto di accessibilità per i siti web prevede la predisposizione delle pagine affinché possano essere efficacemente navigate mediante canali alternativi – in special modo, per utenti non vedenti, attraverso un lettore di schermo che utilizza una voce sintetica. In particolare, per siti che contengono immagini, viene richiesto di fornire una alternativa testuale all’immagine che possa essere letta all’utente non vedente dal sintetizzatore locale. Tale approccio risulta poco praticabile per siti che contengono immagini ad elevata concentrazione di 40 Several e-learning platforms or in general informative web sites (such as museum web sites) have started to make their web site accessible, making it more navigable for (visually) impaired users. However, accessibility in the current conception concerns navigation within the site, but does not help to effectively peruse the content in the site itself. For specific learning contexts, such as geography, math, history, or in museum web sites, access to images and graphics that carry significant meanings which are hardly translatable into words informazioni (quali cartine geografiche, planimetrie, disegni tecnici o matematici), dove risulta complesso o non possibile realizzare un’alternativa testuale di tutte le possibili chiavi di lettura dell’informazione contenuta nell’immagine stessa. Il progetto Audiotact propone un dispositivo e un metodo multimodale e multimediale per l’esplorazione di immagini da parte dell’utente non vedente, sfruttando in modo combinato suggerimenti sonori e ritorni di tipo vibro-tattile. Il dispositivo realizzato è un separatore di canale che preleva un segnale sonoro stereo dalla scheda audio di un PC, opportunamente preparato. Tale segnale sonoro reca informazione audio in un canale, e forme d’onda per generare diversi tipi di vibrazioni in un altro. Il dispositivo separa i due canali e porta il canale audio a un riproduttore audio, e il canale vibrazionale a un trasduttore vibrazionale, dopo opportuna linearizzazione e amplificazione. Tale trasduttore vibrazionale può essere indossato dall’utente al dito oppure montato su una penna quando si utilizza rispettivamente come dispositivo di puntamento un touch screen oppure una tavoletta grafica. Il metodo prevede che il dispositivo di puntamento sia di tipo assoluto (contrariamente a un mouse che utilizza un sistema di puntamento punta-e-clicca di tipo posizionalmente relativo), in modo da garantire una mappatura precisa anche alla cieca tra zona puntata con il dito o la penna ed effettiva posizione dello schermo. Prelevando dal web le immagini arricchite in vari punti di informazioni audio e tattili risulta possibile, per il non vedente, esplorare le immagini ed estrarre informazioni in modo autonomo. Il software applicativo realizzato esplora un caso di studio riguardante l’esplorazione autonoma di cartine geografiche. I primi risultati ottenuti hanno dimostrato che il metodo offre buoni risultati e incoraggia ulteriore sperimentazione collegando il software di esplorazione geografica a un sistema di base dati geografica GIS. is barren to visually impaired users. In this case, providing a textual alternative like it is suggested in the accessibility guidelines may not prove sufficient, let alone satisfactory for the user. A solution to this problem is offering the image information in a multimodal way, enriching the graphical information with haptic (tactile) feedback and with aural (audio) cues. In a multimodal version of an image, it could be possible to allow feature identification with a correlation to vibrational patterns, with corresponding voice annotations, so when for example the user hovers on a city in a map, the corresponding tactile cue is felt, and a voice reads the name of the city. We created a device which could allow multimodal exploration of web images in a much more direct way. This device, called “AudioTact”, uses the two stereo audio channels to offer a combination of audio and tactile stimula during exploration with a touch screen of an image donwloaded via the web. The Web Image is pre-prepared in a way that it can generate sounds which are produced on the left channel by regular audio headphones and on the right channel by a haptic transducer which has to be worn on the finger or attached to the pen of a graphical tablet. Following a given exploration method, the visually impaired user can autonomously extract information from the features of the image. A blind user trained in this technique could visit learning site rich with graphic contents (such as sites about geography, or art sites), and extract relevant information from the graphics. This approach was tested in a case study which involved ten blind students of the Institute of the Blind in Milan. The test provided a training phase, in which the student could get confident with the method, and a second part in which it was required to use the system to extract new information from unknown images. Good results encouraged mew projects related to Geographical Information Systems methodologies and new experiments with blind children of the primary school. 41 MAIS MultiLezi: un ambiente adattabile, multicanale e multimodale per l’e-learning MAIS MultiLezi: an adaptable multichannel and multimodal environment for e-learning Dipartimento di Elettronica e Informazione Gruppo di ricerca Research group Licia Sbattella Luca Mainetti Thimoty Barbieri Antonio Bianchi Stefano Bruna Barbara Pernici Anno di avvio attività Beginning of activity 2002 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Università di Lecce Sito web Website http://www.mais-project.it L’obiettivo del progetto MAIS (Multichannel Adaptive Information Systems) è stato sviluppare modelli, metodi e strumenti che consentano la realizzazione di sistemi informativi adattativi multicanale, in grado di fornire servizi anche in condizioni di forte variabilità dell’accesso alla rete e dei dispositivi di accesso. MAIS, come progetto di ricerca di base, ha coinvolto molte Università italiane, fra cui il Politecnico di Milano, sui temi della comunicazione e dell’accesso all’informazione distribuiti, con particolare 42 The goal of the MAIS (Multichannel Adaptive Information Systems) project has been the development of models, methods and tools that allow the implementation of multichannel adaptive information systems able to provide services with respect to different types of networks and of access devices. MAIS, as base research project, has involved many Italian Universities, among which Politecnico di Milano, about the themes of distributed communication and computing, taking in particular attenzione all’interazione di persone in situazione di disabilità con questi sistemi. Le applicazioni di elearning sono particolarmente adattate a dimostrare l’utilità e il potenziale dei servizi context-aware multicanali e multimodali in un quadro come quello definito per l’architettura di MAIS. La preparazione di materiali didattici e un adeguato ambiente di e-learning, che possano essere usati attraverso i diversi canali e contesti e le modalità differenti di interazione (permettere ad esempio l’accesso anche a utenti con disabilità specifiche, di carattere motorio e sensoriale), richiede il disegno e lo sviluppo di interfacce multimodali, di strutture adattive di navigazione e contenuti sviluppati e progettati in modo tale da poter essere facilmente ristrutturato per i diversi stili di accesso e di interazione. Qui brevemente presentiamo MultiLezi (Figura 1), un prototipo di un ambiente di apprendimento multicanale e multimodale, che utilizza il modello utente di MAIS per profilare i bisogni degli utenti e l’architettura riflessiva di MAIS per fornire all’utente la selezione del canale e della modalità più efficiente per garantire usabilità e accessibilità ottimale del contenuto di apprendimento. Attualmente i canali supportati dal prototipo sono il Web, il telefono e dispositivi palmari, con la possibilità di utilizzare contenuti testuali e audiovideo. È possibile leggere il contenuto testuale su un PDA, ascoltare il prodotto di un VoiceXML attraverso sintesi e riconoscimento vocali che strutturano un sistema di interazione accessibile dal telefono, utilizzare un canale multimodale che si avvale dell’uso del mouse, ma che utilizza anche controllo e sintesi vocale in modalità complementare (multimodale). Qui metteremo a fuoco in particolare l’interazione multimodale desktop e attraverso il telefono. -MultimodalLezi: un’interfaccia multimodale per l’accesso al sistema di e-learning, che supporta un paradigma standard point-and-click di interazione dell’utente, e la possibilità di pronunciare specifici comandi e richiedere (attraverso TTS) una lettura sintetica della struttura di navigazione dell’ambiente e del contenuto stesso. -VocalLezi: un’interfaccia di navigazione vocale per l’accesso al contenuto che permette di spostarsi all’interno della struttura ad albero secondo cui 1. L’architettura generale di MultiLezi General architecture of MultiLezi account the interaction with such systems by people in situation of disability. E-learning applications are particularly well suited to demonstrating the usefulness and potential of multichannel and multimodal context-aware services within a framework such as that defined for the MAIS architecture. Providing teaching materials and a suitable learning environment, which can be used across various channels and contexts, and with different interaction modalities (e.g., to allow access also to users with specific disabilities, such as blindness or motor difficulties), requires the design and development of multimodal interfaces, adaptable navigation structures, and content developed and designed in such a way that it can be easily repurposed for different styles of access and interaction. Here we briefly present MultiLezi (Figure 1), a prototype of a multichannel, multimodal learning environment, which leverages the MAIS user model to profile the needs of users in a learning environment, and the MAIS reflective architecture to provide the user with the most efficient selection of 43 2. Il servizio di VocalLezi permette all’utente di interagire con MultiLezi attraverso il telefono The VocalLezi service allows user interaction with MultiLezi over the phone questo è organizzato, attraverso una normale conversazione telefonica. MultimodalLezi Questo canale offre la possibilità di una vera interazione multimodale, unendo la modalità vocale e la normale modalità visiva di point-andclick (attraverso mouse e tastiera). Gli utenti target di questo canale sono utenti con limitata acuità visiva. L’uso di un’interfaccia utente appropriata e accessibile è un requisito fondamentale e deve soddisfare i seguenti criteri. - Input e output: deve essere possibile interagire con l’interfaccia sia attraverso la voce sia attraverso le periferiche tradizionali come mouse e tastiera. - Elementi di interfaccia autoesplicativi: le caratteristiche principali dell’interfaccia possono essere lette portando il mouse sopra di loro, secondo una modalità esplorativa. La sintesi vocale legge le etichette dei tasti o dei campi delle form per supportare gli utenti con ipovisione o con dislessia. - Regolazione del contrasto e della dimensione del font: un elevato contrasto cromatico permette una 44 channels and access modalities, to guarantee optimal usability and accessibility of the learning content. Currently the channels supported by the prototype are the Web, the telephone, and hand-held devices, with the possibility to use text and audio-video content. It is possible to read text content on a PDA, to listen to VoiceXML with a text to speech/ automatic speech recognition navigation system accessible over the phone, and to use a multimodal channel which allows use of the mouse, but also voice control and speech synthesis in a combined (multimodal) mode. Here we will focus on desktop multimodal and phone interaction: - MultimodalLezi: a multimodal interface for accessing learning content, which allows a standard point-and-click user interaction paradigm, which can be mixed with the possibility to speak specific commands, and to request a text-to-speech (TTS) synthetic reading of the navigational structure of the environment and of the content itself. - VocalLezi: a voice-based navigation interface for the content, which provides interaction through a tree-based structure controlled by means of a vocal conversation across a regular telephone. MultimodalLezi This channel offers the possibility of a true multimodal interaction, combining the vocal modality and the regular visual point-and-click modality (mouse and keyboard). The target users of this channel are users with vision impairments (in particular, low vision). The use of an appropriate, accessible user interface is a fundamental requirement and must satisfy the following criteria. - Input and output: it must be possible to interact with the interface both by speech and traditional peripherals as the mouse and the keyboard. - Self-explaining interface elements: the main features of the interface can be read by rolling the mouse over them. A speech synthesizer reads the labels on buttons or fields to help users with low vision or dyslexia. - Setting of visual contrast and font size: a high color contrast allows better visualization. Through the use of cascading style sheets, the user can consistently change the color appearance of the migliore visualizzazione. Attraverso l’uso di fogli di stile l’utente può modificare consistentemente la combinazione di colore dell’interfaccia e del formato del testo. - TTS: il contenuto può essere letto da un sintetizzatore integrato (nessuna esigenza di un costoso screen reader), per supportare utenti con ipovisione e con dislessia (il testo che viene letto viene inoltre evidenziato per permettere all’utente una migliore attenzione). interface and the text size. - TTS: content can be read by an integrated synthesizer (no need for an expensive screen reader), to help users with visual impairments or with dyslexia (the content which is being read is also simultaneously highlighted to allow the user to read along). VocalLezi The use of a regular telephone as mean of access as a channel broadens the number of users who can VocalLezi access the content, both in terms of context (from L’uso del normale telefono come mezzo di accesso places in which a PC is not available) and in terms al sistema estende il numero di utenti che possono of the user’s abilities (the user may not use a PC or accedere al contenuto, sia in termini di contesto might not know how to use it). (da posizioni in cui un PC non è disponibile) sia in VocalLezi (Figure 2) can dynamically process an termini di possibilità dell’utente (l’utente potrebbe alternative rendition (a process called transcoding) non sapere utilizzare un PC o potrebbe non volerlo from standard Web pages which are compliant with usare). VocalLezi (Figura 2) è in grado di generare the main accessibility guidelines set forth in W3C dinamicamente una resa alternativa (un processo WCAG 1.0, creating a navigational structure and denominato transcodifica) da pagine Web standard content rendition using the VoiceXML language, che siano aderenti alle linee guida di riferimento which allows one to create menus and read content principali di accessibilità disposta in W3C WCAG using solely voice-based interaction. In an effort to 1.0. Viene definita un’interfaccia di navigazione del determine the best strategy to offer the user, which contenuto e della struttura usando il linguaggio would consist of a simple, intuitive method of VoiceXML, che permette la generazione di menu e vocal navigation that could represent the complex, la lettura del contenuto attraverso la sola interazione visual-based navigation of the channels described vocale. Nello sforzo di determinare la migliore above, various vocal-interaction strategies have been strategia di accesso al contenuto da offrire all’utente, evaluated. un metodo semplice e intuitivo di navigazione vocale To provide vocal rendition of content, in particular che possa sostituire la complessa navigazione visuale for users with cognitive or visual disabilities, it was dei canali sopra descritti, sono state valutate varie necessary to carry out various experiments to test strategie di interazione vocale. the role of prosody and text simplification. While Per fornire una resa vocale del contenuto, in current speech synthesizers have made significant particolare per utenti con disabilità cognitive advancements both in the quality of the voice and o visive, è stato necessario effettuare diversi in the precision of the rendition of human prosody esperimenti per verificare il ruolo della in reading text, there is still room for improvement. semplificazione del testo e della prosodia. Anche In relation to this matter, during our early tests, we se gli attuali sintetizzatori vocali hanno fatto dei found that users with visual disabilities consider significativi progressi sia nella qualità della voce the quality of the speech to be less important (they sia nella precisione della resa prosodica, c’è ancora get used to the synthesizer of the screen reader and spazio per il miglioramento. Rispetto a questa adapt to its flaws), whereas the importance of the materia, durante le nostre prime valutazioni si quality of speech increases when speech is used as è evidenziato che gli utenti con disabilità visive a prosthesis for young readers with dyslexia. A bad considerano meno importante la qualità della synthesis can compromise irreparably the usefulness sintesi vocale, abituati da tempo al livello mediocre of the platform. di sintesi degli screen reader degli scorsi anni e ai Text simplification showed a twofold potential: 45 loro problemi), mentre l’importanza della qualità della sintesi aumenta quando il discorso è usato come supporto per giovani lettori con dislessia. Una sintesi difettosa in questo caso può compromettere irreparabilmente l’utilità della piattaforma di apprendimento. La semplificazione del testo ha mostrato un duplice potenziale: (a) il sintetizzatore potrebbe leggere il contenuto con meno errori, sia nella resa della prosodia sia nella pronuncia delle parole complesse o insolite e (b) aumenta la leggibilità e l’accessibilità del contenuto, sia per i lettori con dislessia, sia per quelli con disabilità visiva, rendendo il testo più facile da leggere o navigato da un punto di vista morfologico, fonetico, sintattico e strutturale. I lettori giovani con dislessia e i loro insegnanti hanno inoltre apprezzato il ruolo pedagogico che il sistema ha assunto in letture assistite in attività di apprendimento: l’ambiente tecnologico si è dimostrato meno frustrante rispetto agli ambienti di apprendimento tradizionali e ha motivato l’utente nell’affrontare nuove esercitazioni. La possibilità di fornire contenuto ricco e accessibile in formati multimediali è sembrato essere un ulteriore importante vantaggio. La versione corrente del prototipo richiede una semplificazione strutturale manuale del contenuto testuale originale del corso e usa un indice di complessità basato su GULPEase. Ciò aiuta il redattore del contenuto, cioè la persona incaricata di intervenire sul testo, nel trovare la lunghezza ottimale delle frasi per la semplificazione della lettura. Il redattore inoltre controlla il lessico usato, confrontandolo col vocabolario di base italiano, una lista delle parole più frequentemente usate nella lingua parlata, per ottenere un più alto livello di comprensione. A questo fine abbiamo aggiunto il vocabolario italiano di base come dizionario per il programma di word processing usato dai redattori dei contenuti. In questo modo si possono ottenere risposte immediate e feedback visivo quando viene utilizzata una parola che non appartiene al dizionario di base. L’indice di leggibilità utilizzato è basato su GULPEase, che prende in considerazione le lunghezze di parola e di frase e a questo si è aggiunto il risultato di una analisi “shallow” dei documenti, una tecnica di analisi che produce rappresentazioni sintattiche piatte (chunks), 46 (a) the synthesizer could read the content with fewer mistakes, both in the rendition of prosody and in the pronunciation of complex or unusual words and (b) it enhanced the readability and accessibility of the content, both for readers with dyslexia and those with visual disability, making text easier to read or navigated from a morphological, phonetic, syntactical and structural point of view. Young readers with dyslexia and their teachers also appreciated the pedagogical role that the system assumed in tutored reading and learning activities: the technological environment was less frustrating than traditional learning environments and could motivate the user to attempt new exercises. The opportunity to provide accessible, rich content in multimedia formats also appeared to be a major advantage. The current version of the prototype requires a manual structural simplification of the original textual content of the course, and uses a complexity index based on GULPEase. This helps the content editor, i.e., the person in charge of rewriting the content, to find the optimal length of sentences for simplifying the text. The content editor also checks the lexicon used, matching it to the Italian Basic Vocabulary, a list of the most frequently used words in the spoken language, in order to obtain a higher understandability. For this purpose, we have added the Italian Basic Vocabulary as a dictionary for the word processor used by the content editors. In this way they can obtain immediate, visual feedback when a word not belonging to the basic dictionary is being used. The readability index that we use is based on GULPEase, which takes phrase and word lengths into account, and uses in addition the results of a shallow parsing of the documents, an analysis technique that produces flat syntactical representations (chunks), with low computational requirements and reliable results. This kind of syntactical analysis produces ten types of chunks: adjectival, predicative, adverbial, subordinating, nominal, prepositional, finite verbal, gerundival, infinitival, and participial. To determine what weights to assign to the presence of various type of chunk, an analysis of a reference corpus of simplified articles was conducted, and coefficients were assigned to each kind of chunk. The indexes con modesti requisiti di calcolo e buona robustezza dei risultati. Questa analisi sintattica produce dieci tipi di chunk: aggettivo, predicativo, avverbiale, subordinativo, nominale, preposizionale, verbale, gerundio, infinito, participio. Per determinare quali pesi attribuire alla presenza dei diversi tipi di chunk, è stata condotta un’analisi di un corpus di riferimento di articoli semplificati, ricavando coefficienti per ciascuno dei chunk. Gli indici sono stati scalati in modo da poter essere armonizzati con il sistema generale di indicizzazione di GULPEase. Durante le nostre prove di produzione, i redattori potevano riscrivere manualmente il contenuto per realizzare un alto indice di accessibilità, a un tasso di circa 160 parole all’ora, a partire da un documento esistente. Il requisito di leggibilità per il documento dopo la semplificazione manuale operata da un redattore umano è stato fissato in un indice minimo di 65 (più alto l’indice, più leggibile il contenuto). Nei nostri esperimenti iniziali, su un totale di 30.000 parole, i redattori hanno ottenuto facilmente un indice medio di leggibilità di GULPEase di 70. Ciò è stato realizzato lasciando nel testo soltanto il 16% di parole che non appartengono al vocabolario di base italiano. Se confrontiamo la resa della sintesi vocale della versione originale, non semplificata, del documento con quella semplificata, risulta chiaramente evidente che un utente che ascolta la lettura sintetizzata di una pagina per la prima volta ha comprensione del 100% della versione semplificata e un tasso molto più basso di comprensione dello stesso contenuto per la versione originale. were devised in a way so that they could be harmonized with the general GULPEase indexing system. During our production tests, the editors were able to manually rewrite content to achieve a high accessibility index, at a rate of approximately 160 words per hour, starting from an existing document. After manual simplification by a human content editor, we required the document to have a minimum complexity index of 65 (the higher the index, the more readable the content). In our early experiments, on a total of 30,000 words, content editors easily obtained an average GULPEase readability index of 70. This was achieved by leaving in the text only 16% of words not belonging to the Italian Basic Vocabulary. If we compare the synthesized-speech rendition of a nonsimplified document with that of a simplified one, it is clearly evident that a user who listens to the synthesized reading of a page for the first time has 100% comprehension of the simplified version, and a much lower comprehension rate of the same content in the nonsimplified version. 47 Modelli adattativi per interfacce UomoMacchina accessibili Adaptive models for accessible HumanMachine interfaces Dipartimento di Elettronica e Informazione Gruppo di ricerca Research group Andrea Bonarini Bernardo Dal Seno Matteo Matteucci Anno di avvio attività Beginning of activity 2005 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Istituto Mario Negri, Milano Questo progetto si focalizza sull’interfaccia cervellocomputer (BCI - Brain Computer Interface), un innovativo dispositivo di input che rileva segnali generati dall’attività cerebrale e li interpreta in modo da poter fornire comandi a un calcolatore. Le interfacce di input tradizionali richiedono che l’utente manipoli un oggetto fisico, per lo più usando mani, piedi o altre parti del corpo, ma questo non è sempre possibile. Per persone disabili che non hanno il controllo sui loro muscoli una BCI è preziosa, anche se attualmente le sue prestazioni sono molto limitate. 48 The focus of this project is on the brain-computer interface (BCI), a novel input device that is directly connected with the brain using signals generated by the brain cells’ activity. Traditional input interfaces require the user to manipulate a physical device, mostly with his hands or feet. However, controlling a device by using hands, feet, or other body parts is not always a viable choice. For disabled people who have no control over their muscle, a BCI can be valuable, even when (as at the present time) BCI performances are very limited. 1. Tipico schema BCI (da Mason et al.) Typical BCI schema (from Mason et al.) Ci sono vari metodi per catturare l’attività cerebrale, ma l’elettroencefalografia (EEG) è la migliore per una BCI, per considerazioni di costi, invasività, dimensioni degli apparati. I segnali EEG sono segnali elettrici, un sottoprodotto della normale attività del cervello e sono segnali molto deboli, suscettibili al rumore e ad artefatti, perciò la loro elaborazione è delicata. In Figura 1 è rappresentata una tipica architettura BCI. I segnali del cervello dell’utente sono registrati da elettrodi sulla testa, vengono amplificati e digitalizzati, quindi elaborati con algoritmi appropriati. A volte l’attività cerebrale viene evocata tramite uno stimolo esterno. Questo progetto di ricerca punta a studiare problemi e tecniche connessi alla parte software di una BCI: gli algoritmi per l’elaborazione dei segnali registrati dai sensori dal cervello e i protocolli impiegati nella comunicazione uomo-macchina. L’adattività dell’interfaccia è l’obiettivo principale del progetto. Ci sono tre livelli di adattività in una BCI: adattamento a un nuovo utente; adattamento ai cambiamenti delle caratteristiche di un utente; adattamento al processo di adattamento del cervello dell’utente. Solo il primo livello è normalmente considerato in letteratura, e tipicamente si richiede all’utente di adattarsi attraverso lunghe sessioni di addestramento. Le tecniche di apprendimento automatico sono lo strumento principale di questo progetto. Una selezione attenta e la messa a punto degli algoritmi porterà ad avanzamenti sia nelle prestazioni sia nell’adattività di una BCI. La ricerca punta allo sviluppo di algoritmi di tipo off-line e on-line, adatti per applicazioni reali di dispositivi assistivi. There are various methods for registering brain activity, but electroencephalography (EEG) is the only viable choice for a BCI, due to considerations of costs, invasiveness, equipment size. EEG signals are electrical signals, a byproduct of the normal activity of the brain; they are very weak and susceptible to noise and artifacts, hence their processing is tricky. Figure 1 represents a typical BCI setup. Signals from the user brain are registered by sensors (electrodes on the scalp); they are amplified and digitalized, and then processed with appropriate algorithms. Sometimes, brain activity is evoked in a user by an external stimulus. This research project aims to investigate problems and techniques related to the BCI, focusing on the software: the algorithms for processing the signals collected by sensors and the protocols employed for the user-machine communication. Interface adaptivity is the main goal of the project. There are three levels of adaptivity in a BCI: adaptation to a new user; adaptation to changes of the user’s characteristics in time; adaptation to the adaptive response of the user’s brain. Only the first level is normally taken into consideration by the works in the literature, and sometimes not even that; instead, the user is asked to adapt in long training sessions. Machine learning techniques are the main tools of this project. Careful selection and tuning of the algorithms should bring advances both in the performance and in the adaptivity of a BCI. The research aims at the development of off-line and online algorithms, suitable for real world applications of assistive devices. 49 Testo inglese Interfacce Uomo-Macchina avanzate Dipartimento di Bioingegneria Advanced Human Machine interfaces Gruppo di ricerca Research group Giuseppe Andreoni Luca Maggi Luca Piccini Sergio Parini Anno di avvio attività Beginning of activity 2003 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration IRCCS “La Nostra Famiglia”, Bosisio Parini, (LC) AST - STMicroelectronics, Agrate (MI) Una Brain Computer Interface (BCI) è una interfaccia uomo-macchina che, senza far uso dei normali canali di comunicazione del sistema nervoso centrale quali i nervi periferici e i muscoli, è in grado di stabilire una modalità di comunicazione diretta tra il cervello e il mondo esterno. Le attività fisiologiche di diverse aree cerebrali possono essere correlate con le intenzioni del soggetto o modulate dall’interazione dello stesso con l’ambiente circostante: per esempio l’onda P300 si verifica quando l’attenzione del soggetto è catturata da 50 A Brain Computer Interface (BCI) is a new humanmachine communication system that doesn’t rely on the normal output pathways of the central nervous system, like peripheral nerves and muscles, but introduces a direct communication channel between the brain and the external world. The physiological activity of different areas of the brain are correlated either with the subject intention or with the interaction of the subject with the external world: for example the P300 occurs when the subject attention is captured by a cognitive stimulus. 1. Struttura tipica di un sistema BCI Structure of a typical BCI system 2. Il caschetto EEG da noi sviluppato Picture of our EEG helmet. uno stimolo con valenza cognitiva. Un sistema BCI cerca di riconoscere determinate attività cerebrali che possono essere definite esogene (se generate da particolari stimoli esterni), endogene (se generate autonomamente dal soggetto mediante esercizi di concentrazione o immaginazione) e di associarle a comandi utili per l’interazione con il computer e tramite questo con l’ambiente. A BCI equipment exploits these phenomena trying to detect some modifications in the brain activity. Such patterns are defined exogenous when generated by specific external stimuli, endogenous if they are autonomically generated by the subject (during concentration or imagination tasks). The fundamental principle is to associate those variations with commands useful to interact with the external environment through a computer or similar devices. Since ’70, BCIs have been studied, for military purposes. The poor performances in terms of information throughput and in terms of reliability didn’t allow to reach the objective of driving and aircraft or activating a weapon. Scientists have explored the advantages and the applications of a direct connection between the brain and the external world in other fields, but nowadays the most important and fascinating application of a BCI is the aid to disabled people. Since there are many other technologies able to improve the residual abilities of the subject, the BCI addresses people with severe disabilities and whose residual capabilities are minimal. Stato dell’arte Attualmente l’elettroencefalogramma (EEG) è il segnale più utilizzato per estrarre le informazioni necessarie per questo genere di informazioni. Come affermato precedentemente una BCI sfrutta le informazioni relative all’attività fisiologica cerebrale per comprendere e tradurre in comandi le intenzioni del soggetto. Il sistema si compone tipicamente dei blocchi seguenti (Figura 1): 1.un sistema di acquisizione; 2.un sistema per l’elaborazione dei dati in tempo reale; 3.una interfaccia utente. Il metodo per la rilevazione dell’attività cerebrale 51 è l’elettroencefalogramma (EEG). Il segnale EEG riflette l’attività elettro-fisiologica del cervello e può essere utilizzato utilizzando elettrodi applicati sullo scalpo. Sono disponibili anche altre tecnologie, tuttavia richiedono strumentazione più ingombrante e costosa. Per poter estrarre un comando dal segnale ricevuto, è necessario un sistema di elaborazione: questo sistema deve essere sufficientemente veloce da assicurare un funzionamento in real-time. L’utente deve svolgere specifiche e predeterminate operazioni mentali affinché sia prodotto un segnale riconoscibile e associabile a uno specifico comando: ciascun comando è associato a una classe di attività cerebrali simili. In primo luogo un blocco di estrazione delle features estrae alcuni parametri descrittivi del segnale che permettono di dividerlo in classi differenti. Un vettore di features identifica uno spazio multi dimensionale nel quale ciascuna classe è localizzata in un punto diverso. Il classificatore ha il compito di identificare la linea di demarcazione tra una classe e l’altra: in questo modo, date le coordinate che collocano un certo segnale in un punto nello spazio, è possibile risalire a quale classe appartiene. In seguito alla classificazione è possibile associare questa ultima a un comando. Questa operazione viene eseguita dall’interfaccia utente che può essere un’applicazione di wordprocessing, l’attivazione di una stimolazione elettrica funzionale oppure di un dispositivo domestico. I risultati consolidati della ricerca mondiale permettono di considerare la BCI come un ausilio domestico per le persone affette da disabilità. Questa affascinante prospettiva, tuttavia, deve scontrarsi con il fatto che questi sistemi sono spesso voluminosi, ingombranti e troppo costosi per essere considerati una soluzione adatta all’applicazione domestica della BCI. Ulteriormente il numero di canali EEG utilizzati dagli algoritmi dovrebbe essere minimizzato al fine di semplificare l’applicazione degli elettrodi; l’algoritmo di classificazione e di estrazione delle features dovrebbe escludere ridondanze per ridurre il carico computazionale del computer. 52 State of the art Nowadays the electroencephalogram (EEG) signal is the most frequently used signal to extract the information required for the implementation of a BCI system. As stated before a BCI has to exploit the information about the brain physiological activity in order to understand the user’s intention. In order to perform such an operation, the system is typically composed by the following blocks: 1.a data acquisition system; 2.a data processing real-time system; 3.a user interface. The most diffused method for the acquisition of the brain activity is the electroencephalogram (EEG). The EEG signal reflects the electrophysiological activity of the brain and can be recorded by means of superficial electrodes applied on the scalp. There are also other ways to record the brain activity, but those techniques are invasive or require extremely expensive or bulky instrumentation. In order to extract the user’s will from the signal there is a data processing system: this system must process all the data as fast as possible in order to provide a real-time operation. The user has to perform some kind of activity in order to produce the signal associated to a specific command: each command is identified by a class of similar brain activities. The first part is a block which performs a data preprocessing in order to reject artefact and to increase the signal to noise ratio (SNR), some kind of elaboration are band-pass filtering, adaptive filtering of envelope extraction. After that a feature extraction block extracts the parameters (called ‘features’) from the signal which can be used to discriminate between different classes of possible commands. Typical features are the power density in certain areas of the spectrum, the value and the index of the maximum and the root mean square amplitude. The features vector identifies a multidimensional space inside which each class is situated in a different place. The classifier has to identify the border of discrimination between each area in order to be able, given the coordinates of the signal in the space of the features, to understand to which class it Obiettivi e stato di avanzamento del progetto L’aspetto che maggiormente caratterizza questo progetto è l’utilizzo di sensori miniaturizzati e indossabili e di dispositivi elettronici in grado di sfruttare tutte le risorse residue delle persone disabili permettendo all’individuo di interagire con il mondo esterno. Lo scopo di questo progetto è mettere a disposizione un sistema BCI affidabile, robusto ed economico. Questo obiettivo sarà raggiunto progettando un framework per la realizzazione, il test e l’applicazione della BCI basandosi su un sistema wearable. Più in dettaglio, il nostro sistema attualmente è composto da un elmetto indossabile chiamato Kimera in grado di acquisire diversi biosegnali, principalmente il segnale EEG. Grazie a un microprocessore a bordo, il sistema sarà in grado di effettuare localmente e in real-time l’elaborazione del segnale e di controllare il programma (Bellerophonte) in esecuzione sul computer. Il paradigma BCI da noi utilizzato si basa su due protocolli, SSVEP e Motor Imagery. Il primo si basa sull’utilizzo di stimoli luminosi intermittenti per la generazione di potenziali evocati che vengono poi associati a comandi specifici. Il secondo, sicuramente più interessante, prevede invece il riconoscimento di segnali evocati autonomamente dal soggetto durante la preparazione del movimento, senza richiedere l’effettiva esecuzione dello stesso. La semplicità di utilizzo e il basso costo della piattaforma formata da Kimera e Bellerophonte renderanno possibile lo sviluppo di applicazioni BCI domestiche e studi a lungo termine dell’applicazione di questa tecnologia. corresponds. After the class is identified it is possible to associate it to a command. The command is executed by the user interface: it can be a word processing application, a functional electrical stimulation of some muscles or the activation of a home automation device. Now the consolidated outcomes of the worldwide research allow to conceive BCI as a potential actual aid for people at home. This fascinating perspective faces the problems related to those systems, which often are bulky and too expensive to become a practical solution for domestic appliance of BCI. Moreover the number of channel used by the algorithms should be minimized in order to simplify the application of electrodes; the feature extraction and classification algorithm should avoid redundancy in order to reduce the computational workload to the host computer. Objectives and current work The focus of this project is the use of wearable sensors and microelectronics technologies in order to exploit all the available resources from the disabled to allow them to interact with the surrounding environment. The aim of this project is to provide a reliable, smart and low cost system. This objective will be achieved by designing a framework for the realization, the test and the application of BCI at home, based on wearable system. More in detail, our system is composed of a wearable EEG helmet (called Kimera) with a on board Data Processing Unit, able to perform a local real-time processing and to control the software (Bellerophonte) running on the host computer by a low-power RF connection. Our BCI paradigm is based on two protocols, the SSVEP and the Motor Imagery. The first requires different flashing sources in order to generate visual evoked potential mapped on specific commands. The second, without doubt the most interesting one, uses the signals generated when the subjects prepare their movement, without requiring its execution. The user-friendliness and low cost of the Kimera&Bellerophonte platform will make it suitable for the development of home BCI applications, and long term application studies. 53 Linguistica computazionale per disabilità di apprendimento e di comunicazione Computational linguistics for learning and language impairements Dipartimento di Elettronica e Informazione Gruppo di ricerca Research group Licia Sbattella Matteo Matteucci Nicola Gatti Bernardo Dal Seno Antonio Bianchi Anno di avvio attività Beginning of activity 2002 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration AICA, Associazione Italiana Comunicazione Aumentativa, Milano Fondazione Mario Negri, Milano Fondazione Benedetta d’Intino, Milano Fondazione Don Carlo Gnocchi, Milano Fondazione Italiana Accenture, Milano Associazione Italiana Dislessia, Milano Sito web Website http://arcslab.elet.polimi.it Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) Augmentative and Alternative Communication (CAA) I linguaggi iconico-simbolici, come Bliss (Blissymbolics) e PCS, utilizzano simboli e icone al posto delle parole e vengono comunemente usati per la comunicazione e la riabilitazione di giovani e adulti con disabilità di tipo congenito o acquisito, cognitivo, linguistico o relazionale. Storicamente questi linguaggi sono stati utilizzati tramite tavole di simboli stampate, dove gli interlocutori indicavano uno a uno i simboli che componevano la frase Iconic-symbolic languages, like Bliss (Blissymbolics) and PCS, make use of symbols and icons instead of words, and they are usually employed for communication and rehabilitation of people of all ages with linguistic or relational disabilities, both congenital and acquired. Historically, communication in these languages has been done by using predefined symbol tables, where speakers would point to one or more symbols, so as to 54 desiderata. Oggi il calcolatore può offrire molte più funzionalità a questo tipo di comunicazione, come la memorizzazione del testo, l’invio a distanza (ad esempio e-mail), la sintesi vocale, la predizione. Ambienti software appositamente studiati possono consentire sia l’ampliamento dei contesti di comunicazione sia la riduzione di difficoltà che talvolta rendono molto faticoso il processo stesso di comunicazione (si pensi ad esempio alla lentezza con cui viene selezionato il prossimo simbolo componente una frase in presenza di un ricco insieme di simboli e di semplici supporti cartacei). È stato sviluppato un ambiente di supporto alla Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) che permetta di usare un comune PC per scrivere e comunicare usando linguaggi simbolici. L’ambiente si ispira ai principi di usabilità e accessibilità, e fornisce anche funzionalità avanzate di personalizzazione, come la possibilità di scegliere il vocabolario, modificare le tabelle dei simboli e anche i simboli stessi; permette inoltre la sintesi vocale e l’integrazione con programmi di posta elettronica e videoscrittura; un aspetto importante è l’uso di un predittore linguistico, che permette di facilitare la composizione di frasi accelerando la selezione dei simboli ritenuti più probabili dato il contesto. È stato sviluppato anche un predittore linguistico da integrare nell’ambiente di supporto della CAA. Un predittore linguistico è uno strumento che, data la prima parte di una frase, troncata a una certa parola, stima le probabilità di una o più parole successive. Le stime di probabilità possono essere sfruttate da un sistema di videoscrittura per suggerire all’utente la parola successiva da scrivere. Tale strumento è molto importante per raggiungere una velocità di scrittura accettabile quando si usano linguaggi iconicosimbolici, in cui si seleziona un’intera parola alla volta in un vocabolario che può avere anche centinaia di elementi. Esso è ancora più importante in presenza di disabilità cognitive, che limitano la capacità di destreggiarsi nella scelta di una parola all’interno di un vasto campionario, o motorie, che rallentano l’interazione con la macchina. Un predittore funziona basandosi su un modello della lingua in uso, che può anche essere specializzato per il singolo utente, in modo da adattarsi al suo stile. Il modello sviluppato è un particolare tipo di 1. Schermata di un programma per la scrittura in Bliss Screenshot of an application for writing in Bliss symbolic language form a phrase. Nowadays, computers offers more functionalities to this kind of communication, like storing phrases, sending them to a distance (e.g. email), vocal synthesis, prediction. Specially crafted software environments can help in expanding communication context and diminishing the difficulties that make communication difficult (for example, the long process of selecting the next symbol of phrase when there are a rich set of symbols and just plain paper tools). We are developing an environment to support the Alternative Augmentative Communication (AAC), which makes it possible to use a common PC for writing and communication with symbolic languages. The environment is inspired by usability and accessibility principles, and it features advanced customizations, like selecting a vocabulary, modification of symbol tables and even symbols; it permits also vocal synthesis and can be integrated with e-mail and word processing software. An important feature is the linguistic predictor; it eases the phrase composition process, by speeding 55 2. Messaggio in corso di composizione in WebBliss integrato nel portale navigAbile: il contesto simbolico corrente è quello degli aggettivi A message is composing within WebBliss, integrated into navigAbile portal: the current context is adjectives modello markoviano nascosto (un modello markoviano rappresenta l’evoluzione di un sistema in termini probabilistici), che viene tarato usando frasi d’esempio, meglio se prodotte da chi poi utilizzerà lo strumento. Si sta estendendo l’ambiente sviluppato per supportare altri linguaggi iconici. Web-Bliss per il portale Navigabile di Accenture L’editor web-based di messaggi Bliss, denominato WebBliss, ha una struttura modulare che ne permette un utilizzo standalone o integrato in soluzioni già esistenti. Una prima integrazione è stata quella con il portale dedicato dalla Fondazione Accenture alla disabilità della comunicazione navigAbile. L’editor mette a disposizione strumenti di composizione di messaggi in linguaggio iconico Bliss, in cui ciascun utente può disporre di una tabella personalizzata per il suo profilo. I simboli sono suddivisi in categorie semantiche: sostantivi, aggettivi, verbi, spazio-tempo, persone, punteggiatura e messi a disposizione attraverso la forma iconica e testuale. L’editor è completamente accessibile da tastiera attraverso shortcut e 56 up the selection of the symbols that are deemed more probable in a given context . We are developing also a linguistic predictor to be integrated in the environment supporting AAC. A linguistic predictor is a tool that, given the first part of a phrase, truncated at a word boundary, estimates the probability of one or more subsequent words. Probability estimations can be exploited by a word processor to suggest the next word in the phrase to the user. Such a tool is very important to achieve an acceptable speed in writing with iconic-symbolic languages, where you select a whole word a time in a vocabulary that can contain hundreds of elements. It is even more important for users with cognitive disabilities, as they have difficulties in managing to select a word out of a big collection, or with motor disabilities, which slow the interaction with the machine. A predictor works by using a model of the language; the model can be customized for a single user, so as to adapt to the user’s style. The model that we are developing is a particular hidden Markov Model (a Markov model represents the evolution of a system in terms of probabilities), which can be tuned on samples of phrases, preferably produced by the person who will use the tool. We are extending the environment to support different symbolic languages. WebBliss for Navigabile (Accenture) The web web-based editor of Bliss messages, called WebBliss, has a modular structure, which makes it usable both standalone or integrated with already existent solutions. An example of integration is with navigAbile, a portal dedicated to communication disabilities. The editor places composition tools at user’s disposal in iconic language. Each user has his own symbolic table, according to his profile, with the set of symbols he often uses. The symbols are grouped in semantic categories: substantives, adjectives, verbs, space-time, people, punctuation, at disposal in text and iconic form, for a suitable search. The editor is completely accessible from the keyboard thorough shortcuts and tabs appropriately studied to make the navigation immediate. tabulazioni opportunamente studiate per rendere immediata la navigazione. Elaborazione del linguaggio naturale per l’accessibilità, analisi linguistica e interfacciamento multimodale per le disabilità della comunicazione e dell’apprendimento Analisi di complessità I diversi tentativi di valutazione della complessità di lettura di un testo hanno portato alla definizione di diverse formule. Flesh in particolare lega la complessità al numero di parole per frase e al numero di sillabe per parola. In Italiano tale formula è stata adattata dal gruppo di Tullio De Mauro tramite la definizione dell’indice di GULPease. Basandoci su questo indice, il nostro gruppo ha definito una metodologia di analisi della complessità di un testo che sfrutta l’analisi di uno shallow parser (che spezza le frasi in chunk morfo-sintattici, ottenendo una scomposizione piana della frase con basso costo computazionale). Dieci tipi di chunk sono prodotti dallo shallow parser utilizzato: aggettivo, predicativo, avverbiale, subordinato, nominale, preposizionale, verbale finito, gerundivo, infinito, participio. Per determinare quale peso attribuire a ciascun chunk in relazione alla complessità sintattica, è stato analizzato un corpus di articoli ed è stato definito un coefficiente di complessità per ciascun tipo di chunk. L’indice di complessità è stato così ridefinito tenendo conto del numero medio di chunk per frase e dei tipi di chunk presenti nel documento. L’analisi sintattica realizzata dallo shallow parser e una eventuale analisi successiva di tipo semantico, forniscono ulteriori elementi che consentono una valutazione della struttutra del testo anche in vista della resa vocale del contenuto del documento. Un apposito tool può aiutare chi crea nuovi documenti consentendo il controllo della complessità lessicale, sintattica e strutturale del testo che si sta creando. Rappresentazione multimodale di contenuti per la dislessia Utenti con difficoltà di lettura del contenuto di una pagina possono avvalersi oggi di diverse soluzioni 3. Screenshot del test TOEFL-like: l’immagine visualizza una scelta multipla durante la vocalizzazione con il paragrafo sintetizzato evidenziato Screenshot of the TOEFLlike test: the figure shows a multiple choice answer while the vocal synthesis is in progress, the current paragraph is highlighted Natural language processing for accessibility, linguistic analysis and multimodal interfacing for communication and learning disabilities Complexity analysis The various attempts that have been carried to evaluate the reading complexity of a text have brought to some formulas, Flesh in particular, who binds the complexity to the number of words per phrase and the number of syllables per word. In Italian such formula has been adapted by the group directed by Tullio De Mauro into Gulpease formula. Besides the use of GULPease, which takes into account phrase and word lengths, we have adopted an approach using the results of a shallow parsing of the documents, a syntactical analysis technique producing what has been defined chunks, a flat syntactical representation, very reliable and with low computation requirements. This kind of syntactical analysis produces ten types of chunk: adjectival, predicative, adverbial, subordinating, nominal, prepositional, finite verbal, gerundival, infinitival, participial. 57 4. Screenshot di una pagina dell’applicazione prototipale con testo, voce e simboli utilizzata per la sperimentazione con giovani con dislessia Screenshot of the prototypal application developed for an experimentation with young users with dyslexia: text, voice and symbols are combined together in a multimodal interface To determine which weight to assign for the syntactical complexity to the presence of such types, an analysis with a reference corpus of articles has been conducted, and coefficients have been assigned to each kind of chunk. The readability formula has been changed taking into account the average number of chunks per phrase, and the type of chunks. The syntactical analysis performed by the shallow parser and eventually a successive interchunk semantical analysis also gives elements for capturing the structure of the text, very useful in order to present the content by the vocal user interface of the phone channel. On the other way editing tools able to calculate such complexity indexes may assist the author while creating content signaling complexity over a certain threshold, both at lexical, syntactical and structural level. Multimodal representation of contents for dyslexia Users who have specific difficulties reading the content of a page, for various reasons, may experience a better interaction with the page if an che consentono un accesso vocale ai contenuti. alternative way to access to the content is provided. Gli approcci esistenti vanno da una semplice sintesi A diversified range of proposals about vocalization vocale di un testo selezionato (la voce in questo caso of content are available today, from different viene messa a disposizione tramite l’apertura di providers. una seconda finestra con un lettore multimediale) The existing approaches go from the simple vocal a soluzioni che necessitano dell’istallazione di synthesis of selected text (the voice in this case is software specialistico sulla propria macchina ma che delivered through the opening of a second window consentono una lettura del testo con contemporanea with a multimedia reader) to solutions which need evidenziatura della parola letta nel particolare istante the installation by the user of some software on (anche direttamente dal browser se il sito consente his machine, but that permit then a reading of the questa fruizione). text with highlighting of the word currently read, Il gruppo di ricerca ha realizzato, per gli studenti even directly from the browser (for site enabled for con dislessia iscritti all’ateneo, esercizi di this service). The modality experimented by the preparazione e test della conoscenza della lingua laboratory for an alternative version of the TOEFL inglese (TOEFL) che sfruttano la sintesi vocale for students with dyslexia, proposes a vocal synthesis e consentono l’evidenziatura progressiva dei with highlighting of paragraph , marked graphically paragrafi sintetizzati. Il servizio realizzato non to facilitate the reader. It’s not necessary in this case richiede l’installazione di software specialistico sulla to install other software on the client machine. macchina personale. The synthesis takes place on the server side and it is La sintesi viene realizzata sul server e rilasciata delivered to the user by means of an applet that’s able all’utente tramite un applet in grado di riprodurre to play the audio stream even while downloading it, l’audio anche in fase di scaricamento senza attendere not waiting for the download completion. il suo completamento. For young users with dyslexia an integration of 58 Per giovani utenti con dislessia, è stata sviluppata e testata anche un’interfaccia che utilizza simboli e icone per descrivere sinteticamente il contenuto di una pagina. La sperimentazione, condotta con giovani con dislessia, ha mostrato che l’utilizzo congiunto dei simboli e dell’evidenziazione del paragrafo vocalizzato aiuta la comprensione del contenuto di una pagina, ne rende più esplicita la struttura velocizzando il raggiungimento di diversi scopi. vocal and symbolic interface has been developed and tested, with the symbolic part in the role of keywords, in a certain sense as an abstract of the content of the page. A screen shot of such a prototypal interface is shown in Figure 4. The test, conducted with young users with dyslexia, has shown that the presence of symbols, together with a graphical highlighting of the paragraph, may help to understand the content of the page and to grab visually its structure. 59 Ambienti virtuali per l’educazione e la riabilitazione Virtual reality for education and rehabilitation Dipartimento di Elettronica e Informazione Gruppo di ricerca Research group Licia Sbattella Thimoty Barbieri Antonio Bianchi Anno di avvio attività Beginning of activity 2002 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Esagramma. Musica e Multimedialità per il disagio psichico e mentale, Milano Sito web Website http://arcslab.elet.polimi.it Le tecnologie multimediali e ipermediali possono essere utilmente impiegate in ambito educativo e riabilitativo con bambini e giovani con disabilità cognitive e relazionali. In particolare le attività di storytelling sono da lungo tempo ritenute particolarmente valide per la costruzione di mondi immaginari e di situazioni di simulazione in cui il bambino possa muoversi in situazioni più semplici e protette, più ricche e meno stressanti. Le tecniche tradizionali di storytelling (che usano pupazzi, carta, penna, voce del bambino 60 Multimedia and Hypermedia technologies can be successfully used in education and rehabilitation for cognitively disabled persons. In particular, storytelling has always proved successfully in creating imaginary worlds that could both protect the child from the difficulties of the outer world and create the conditions to feed new stimuli without causing discomfort. However, traditional storytelling techniques (paper, pencil, the voice of the children and the teacher, etc.) sometimes might be vastly improved by using multimedia and hypermedia o dell’insegnante, ecc.) spesso possono essere notevolmente arricchite dall’impiego di tecnologie multimediali e ipermediali. La possibilità di suonare musiche differenti, di esplorare spazi sonori, di registrare e riascoltare la propria voce o quella altrui, la possibilità di giocare con oggetti virtuali in spazi tridimensionali, usare strumenti di semplice impiego come un touch screen, può garantire un livello avanzato di attenzione e di interazione da parte del bambino e dell’insegnante che condividono la sessione cooperativa. Il progetto esemplifica l’uso di tecniche educative e comunicative ipermediali accessibili con partecipazione attiva anche a bambini con disabilità cognitiva. Minus-Two Minus-Two è un ambiente di storytelling caratterizzato da una stretta cooperazione tra il bambino e l’insegnante o il terapista, da aspetti di comunicazione multimediale, da suoni spazializzati e da rappresentazioni tridimensionali degli oggetti e della scena. Il prototipo è stato testato con più di venti bambini con ritardo mentale e autismo. Come caso di studio per uno storytelling 3D, per enfatizzare l’importanza della dimensione sonora, abbiamo scelto il riferimento alla storia musicale “Pierino e il Lupo” di Sergej Prokofiev. Questa storia può essere realizzata tramite MinusTwo, grazie alla caratterizzazione dei personaggi tramite temi sonori che consentono all’insegnante di creare occasioni di interazione e di arricchimento durante le sessioni di narrazione. La storia si articola in diverse scene, una per ogni episodio della storia. È possibile spostarsi da una scena all’altra, seguendo i link HTML. Ciascuna scena è completata da una voce registrata che racconta la storia e da animazioni dei diversi personaggi. Ogni personaggio è associato al tema composto da Prokofiev. In ogni momento è possibile fermare la voce del narratore e interagire o giocare con ogni personaggio, manipolando il suono o la forma, usando gli oggetti presenti sulla scena o producendo nuovi suoni o arricchendo la musica di fondo. In ogni scena sono presenti due timpani virtuali, collegati a switch buttons, e una piccola tastiera. technologies. The possibility to play different music, to explore spatialized sounds, to record sounds and voices, and the opportunity to play with 3D images within a 3D space using devices as simple as touch screens, may ensure an enhanced level of attention from the children and may give to the teacher new and powerful tools to convey his/her message through the common activity. This project motivates the use of hypermedia educational techniques accessible to cognitively impaired children. Minus-Two Minus-Two is a storytelling environment mainly characterized by a strict cooperation between the child and the teacher or the therapist, by multimodal interaction, sound spatialization and 3D representation. The prototype has been tested with more than twenty cognitively impaired and autistic children. As a case study and example for interactive 3D storytelling, to emphasize the importance of the sonorous dimension of an interactive environment, we referred to the symphonic fairytale “Peter and the Wolf ”, by Sergej Prokofiev. This tale is well suited to be told via Minus-Two, thanks to the strong characterization of the characters involved through the musical themes and sound, and it allows the teacher to create occasions of interaction and exploration with the child during the storytelling sessions. The story gets told in different scenes, one for each main episode of the tale. It is possible to navigate from one scene to the other, following the HTML links. Each scene is completed with a recorded voice telling the story, and the animation of the different characters, which can be taken and manipulated by the user. Each character has assigned the famous themes written by Prokofiev. At any time it is possible to stop the recorded voice telling the story, and interact and play with each character, manipulating its shape and its sounds, or using other objects in the scene to produce new sounds, or to play along the background music. Each scene provides a set of virtual drums, linked to suitable switch buttons, and a small piano keyboard. Working on the switch buttons or on the virtual keys of the piano, it is possible to play the virtual 61 1. La storia inizia introducendo i personaggi della fiaba e presentando il tema musicale associato a ciascuno The story begins introducing the characters of the tale, and playing the musical theme associated with each one 2. Prima scena: Pierino entra. È possible esplorare l’albero e la casa del nonno. L’orchestra o il pianoforte solista suonano sullo sfondo ma due strumenti musicali sono affidati rispettivamente al bambino e al suo insegnante Utilizzando gli switch buttons o la tastiera virtuale, è possibile suonare i due strumenti virtuali. Navigando e muovendosi nello spazio virtuale: sia il suono sia la voce della scena e degli oggetti possono essere percepiti differentemente muovendosi nello spazio virtuale. Diversi tipi di musica di sfondo vengono utilizzati nelle scene: nella versione orchestrale che prevede i temi realizzati da diversi strumenti e associati ai personaggi o in versione per solo piano in modo da consentire al bambino e all’insegnante di arricchire con gli strumenti virtuali la musica di base, orchestrando originali interventi. Anche il ritmo, le dinamiche e il timbro possono essere modificati in questi dialoghi orchestrali consentendo diverse forme espressive e diversi esercizi di riconoscimento. instruments. Navigating and moving through the virtual space, both the sound and the voices of the scene and of the objects can be perceived with a spatialized effect. Different types of musical backgrounds are used within the scenes: the symphonic original background allows to listen to the original musical work, while moving at the same time the characters in the scene (or just looking at the characters while they are moving following the music). The other type provides only a piano part, to allow the teacher and the children to enrich and orchestrate the background music with original parts obtained using the interactive sound objects (marking the rhythm, modulating dynamics, changing the global timbre through the drums or the piano keyboard). It is also possible to vary the pitch of the sounds linked to the various objects, creating variations from a very low to a very high pitch, to obtain stimuli of different intensity, and to train the child to distinguish different sound and intensities. Reverie Il progetto REVERIE propone la costruzione di ambienti virtuali educativi e riabilitativi che risultino luogo dell’incontro, della comunicazione e dell’affinamento di identità diverse e in evoluzione. Questi luoghi possono essere uno spazio dove 62 The first scene: Pierino comes in. It is possible to explore the tree and grandfather’s home. The orchestra or the piano play in the background, but the two missing musical instruments are left to the child and his teacher 3. Palestra virtuale, secondo scenario: l’avatar deve raccogliere dei frutti e attraversare il ponte Virtual gym, second scenario: the avatar have to collect some fruits and then pass through the bridge l’identità si connette a percorsi di altre persone, dove una persona può comprendere le proprie potenzialità e gli sviluppi praticabili. I contesti di utilizzo a cui si rivolge questo progetto sono educativi e riabilitativi per persone in situazione di disabilità, in particolar modo cognitiva e relazionale. L’obiettivo del progetto REVERIE è la definizione e implementazione di un framework, e di un insieme di applicazioni 3D (storytellers, giochi di ruolo, palestre virtuali) che ne costituiscono una sorta di esemplificazione di utilizzo. Il disegno del framework e degli applicativi di esemplificazione ha curato che i contesti risultassero: significativi, aperti, metaforici, cooperativi, multimediali, archiviabili. Metafora e multimedialità REVERIE consente di approfondire la metafora dell’esplorazione topologica 3D applicata ai tre contesti di narrazione, assunzione di ruolo, esercitazione visuospaziale; particolare attenzione è stata posta alla gestione degli aspetti spaziali del 4. Disposizione degli effetti force feedback e un possibile percorso cognitivo nell’applicazione “Palestra virtuale” Disposition of the force feedback effects and definition of a possible cognitive path within the application Virtual gym Reverie The REVERIE project allows to build virtual environments for education and rehabilitation, especially devoted to children with cognitive and relational impairments. Virtual environments for storytelling, role playing and virtual gym, allow the children to live more rich and flexible experiences in cooperation with the teacher or the therapist. Virtual environments allow to explore, to dialogue using texts, voice or gestures and to cooperate. The general framework supports the creation of new exercises and new environments as often required by teachers and therapists. The design of the framework and of the sample applications have been carried out to build meaningful, open, metaphoric, multimedial, contexts. Metaphor and multimedia REVERIE deepens the metaphor of the 3D topological exploration applied to the three contexts of narration, assumption of role, visuospatial practice; particular attention has been placed into the management of the 63 suono per favorire la naturalezza dell’esperienza. È stata prevista un’interazione attraverso modalità multiple, per permettere la scelta del mezzo più adatto a ciascun utilizzatore. Vengono attivati canali comunicativi significativi e alternativi attraverso l’uso di testo, grafica, suoni. L’interazione con l’ambiente è comunque mediata da una rappresentazione che non tenta di colmare tutti i vuoti nel confronto col reale; viene anzi incoraggiata un’attività di trasposizione fantastica, qualità che si rivela fondamentale quando il confronto diretto con la realtà viene rifiutato o genera conflitti troppo aspri. Apertura e significatività REVERIE punta a realizzare applicazioni aperte al contributo degli educatori e degli operatori della riabilitazione, sia in termini di contenuto sia in termini di definizione di percorsi educativi e riabilitativi. La possibilità per l’operatore di definire un utilizzo al livello di competenza e di conoscenza del mondo adeguato all’allievo è importante per stabilire un rapporto di soddisfazione nell’interazione col sistema. spatial aspects of sound for empowering the nature of the experience. An interaction through multiple modalities has been designed, in order to allow the choice of the best ones for each user. A number of meaningful and alternative communicative channels have been activated, through the use of text, graphics, and sounds. The interaction with the environment however is mediated by a representation that doesn’t try to fill all the gaps in the comparison with the reality; an activity of fantastic transposition is indeed encouraged, a quality that has revealed to be fundamental when the direct comparison with the real context is refused or generates too much conflicts. Open and meaningful REVERIE aims to realize applications open to the contribution of the educators and the operators of rehabilitation, both in terms of contents and in terms of definition of educative paths. The possibility for the operator to define aspects of the application at the level of competence and knowledge of the world of the student it is important in order to establish a satisfactory relationship in the interaction with the system. Cooperation Cooperazione REVERIE, in particular with its application of role REVERIE, in particolare con la sua applicazione di playing, wants to promote a modality of working gioco di ruolo, vuole promuovere una modalità di and an example of cooperative learning, that turns lavoro e di apprendimento cooperativo che risulta out to be effective both at a cognitive and a formative essere efficace sia sul piano cognitivo, sia su quello level. formativo. The companion who takes part to help or to Il compagno che interviene ad aiutare o incoraggiare encourage a companion in difficulty, even a l’amico in difficoltà, anche solo temporanea, impara temporary one, learns to manage not only the a gestire non solo i contenuti di cui si sta occupando, contents about which they are working, but also the ma anche i processi metacognitivi che ne governano metacognitive processes that govern their acquisition; l’acquisizione; questo gli permetterà la successiva this will allow the subsequent translation in other traslazione in altri contesti in cui rinverrà analogie contexts in which he will find methodological metodologiche, al di là di differenze contingenti. analogies, beyond contingent differences. Dal punto di vista formativo è sviluppata nei From the formative point of view among the cooperatori l’autostima, il senso di dignità che deriva cooperators a sense of auto esteem is developed, dall’essere di aiuto a un altro. the sense of dignity that derives by being helpful for Per l’educatore risulta un ruolo di coordinamento e another person. In the educator a role of coordination supervisione che riguarda il gruppo nelle relazioni and supervision is stressed regarding the group in the bi- o multi- laterali che esso realizza con una certa bi- or multi- lateral relations which happens with a autonomia al suo interno. certain autonomy in its interior. L’immersione dell’intervento puntuale centrato The typical immersion into the punctual intervention sulle specifiche necessità del singolo allievo con centered on the specific needs of the single student 64 problemi, che genera una certa perdita di prospettiva educativa, lascia il posto a uno sguardo più esterno che favorisce l’individuazione e la correzione di dinamiche negative. with problems, that generates loss of educational perspective, leaves the place to an external look that favors the location and correction of negative dynamics. 65 Curare & riabilit Treatment & reh tare habilitation 68.Strumentazione e tecniche di misura per la riabilitazione bio-meccanica Instrumentation and measurement techniques for rehabilitation and bio-mechanics 70.Sviluppo di un arto artificiale a cinque assi attivi per amputati e realizzazione di un ambiente virtuale per la selezione dei pazienti e l’addestramento all’uso della protesi Development of an active artificial arm for amputees with five active axes and set up of a virtual reality system to select and train the patients 74.Applicazione dell’analisi quantitativa della postura e del movimento nella valutazione di pazienti con disabilità motoria Clinical application of quantitative analysis of posture and movement in the evaluation of patients with motor disabilities 80.Progettazione, prototipizzazione e test clinici di neuroprotesi per la riabilitazione di pazienti neurologici Design, prototyping and clinical trials of neuroprostheses for neuromotor rehabilitation of neurological patients 84.Robotica per la riabilitazione Rehabilitation robotics 88. Sviluppo di competenze specialistiche per la ricerca e la pratica manageriale in ambito medicotecnologico Development of managerial know-how and good practises in medical and technological field 94.Ottimizzazione di dispositivi per emodialisi, filtri e scambiatori per il sangue con tecniche ingegneristiche avanzate Optimization of hemodialysis devices, hemofilters and blood exchangers with advanced engineering techniques 98.Progettazione, sintesi, sviluppo e realizzazione di supporti per la cura ed il riparo di tessuti danneggiati mediante un approccio di Ingegneria dei Tessuti Design, synthesis, development and fabrication of scaffolds for treatment and repair of damaged tissues by Tissue Engineering approach 104.Progettazione e caratterizzazione biomeccanica materiali e dispositivi biomedici Design and biomechanical characterisation of biomedical materials and devices Strumentazione e tecniche di misura per la riabilitazione e la bio-meccanica Dipartimento di Meccanica Gruppo di ricerca Research group Instrumentation and measurement techniques for rehabilitation and biomechanics Marco Bocciolone Alfredo Cigada Michele Gasparetto Bortolino Saggin Marcello Vanali Remo Sala Emanuele Zappa Anno di avvio attività Beginning of activity 2003 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Fondazione Valduce, Centro di Riabilitazione “Villa Beretta”, Costamasnaga (LC) CNR, Istituto per l’Energetica e le Interfasi, Lecco Hocoma AG, Medical Engineering Volketswil, Svizzera L’attività di ricerca nell’ambito della riabilitazione e della biomeccanica svolta dai ricercatori della Sezione di Misure e Tecniche Sperimentali del Dipartimento di Meccanica è mirata a trasferire in tale campo le competenze specifiche delle Misure Meccaniche e Termiche. In tali competenze sono comprese la metrologia, le tecniche di misura tradizionali e innovative e gli algoritmi di analisi e di presentazione dei dati. Le attività svolte hanno riguardato principalmente la progettazione e la realizzazione di catene di misura dedicate ad apparecchiature 68 The researches are concerning the sensors and measurement techniques in order to improve the performances of existent rehabilitation devices or to design new ones. The aims of these activities are: - to characterize by a metrological point of view commercial devices – like cycle-ergometer – used in clinical and private field for the rehabilitation of people who need a motor therapy; generally these devices show on a display only the mean value of clinical parameters: subject’s motor power, angular velocity, energy, right and left leg unbalance. - To design and to develop sensors and transducers able to measure static and dynamic quantities useful for the gait analysis by the clinical point of view: position, angular velocity, acceleration, jerk, torque, applied power and energy (both the global values and those relative to each limb), unbalance between left and right limb and thus bending moment on the right and left pedals and, finally, angular position of the pedal crank. - To provide proper inputs to FES systems able to 1. Cicloergometro guide cycling also in spinal cord injured patients. Cycle - ergometer The adopted sensors are characterized by appropriate metrological features and they have been also chosen or designed in such a way not to alter the system base structure and to guarantee patient safety and signal wireless transmission. At the same time Lokomat® System S55- a driven gait orthosis used for robotic treadmill training - performances have been analysed aiming at an evaluation of possible improvements both in terms of sensors and data analysis and presentation and in terms of the machine functioning. Load cells for per la riabilitazione motoria. Un cicloergometro measuring the force supporting the patient weight commerciale è stato corredato di sistemi di misura and the force acted by patient foot on the treadmill, per soddisfare esigenze di conoscenza delle forze, have been designed and built. Lokomat needs some delle coppie, dell’energia e della potenza generate dai improvements from the mechanical and control pazienti in riabilitazione con la possibilità di mettere points of view as no foot movement system has in evidenza eventuali dissimmetrie tra le azioni degli been implemented. In fact, at the moment, the foot arti destro e sinistro. I segnali ottenuti sono stati is simply passively supported by a spring attached utilizzati anche per gestire e controllare processi di to the robotized knee articulation. In this case the elettrostimolazione funzionale (in collaborazione collected measurements help, not only in providing con il Dipartimento di Bioingegneria - Laboratorio indications about the forces acting during patient di Tecnologie Biomediche). Per un tappeto mobile walking, but also in designing actuators needed to robotizzato per la camminata da fermo con l’ausilio di make patient foot movements “physiological” during anche e ginocchi motorizzati (Lokomat® System S55) his walk. - To develop 3D scanner based on lasers and sono stati progettati e realizzati sensori per la misura della forza di sollevamento del piede e di sostegno del cameras: these devices are useful to measure the paziente; tali dati sono stati correlati a quelli ottenuti geometry of orthoses and limbs (upper and lower). dalla misura delle accelerazioni sia dell’esoscheletro del Lokomat sia degli arti inferiori dei pazienti in riabilitazione. Sono stati inoltre sviluppati scanner 3D a non contatto basati su tecniche di visione per l’identificazione geometrica di distretti corporei. 69 Sviluppo di un arto artificiale a cinque assi attivi per amputati e realizzazione di un ambiente virtuale per la selezione dei pazienti e l’addestramento all’uso della protesi Development of an active artificial arm for amputees with five active axes and set up of a virtual reality system to select and train the patients Dipartimento di Elettrotecnica Gruppo di ricerca Research group Federico Casolo Paolo Righettini Giancarlo Cusimano Francesco Castelli Dezza Hermes Giberti Michele Camposaragna Matteo Cocetta Dipartimento di Elettronica e Informazione Franco Zappa Anno di avvio attività Beginning of activity 2000 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Università di Brescia Centro Protesi Inail, Vigoroso di Budrio (BO) Università di Bergamo Ospedale Buzzi, Istit. Clinici di Perfez., Milano Università di Parma TU Delft, Olanda I.S.B. Technical group on Computer Simulation in Biomechanics, Olanda La ricerca concerne lo sviluppo del progetto di un arto artificiale con più di due articolazioni attive (cioè motorizzate) per amputati totali di braccio. Il sistema è modulare, perciò i suoi componenti possono essere utilizzati anche per protesi di amputati transomerali. La ricerca risponde a una precisa esigenza del settore, perché attualmente non è disponibile in commercio alcun sistema simile, dotato ad esempio di un’articolazione spalla attiva. Il prototipo attualmente in fase di costruzione 70 The research develops the project of an artificial arm with more than 2 active (motorized) joints, for amputees of whole arm. The system is modular, so that its components can be used also in prosthesis for partial amputations. At present, in fact, no comparable system, featuring an active shoulder, are commercially available. The arm prototype, presently under construction, is the result of several different projects developed in the past few years; projects that, in some cases, gave birth to partial prototypes of artificial shoulder or elbow, rappresenta l’evoluzione di progetti sviluppati negli ultimi anni, che in qualche caso hanno dato luogo ad altri prototipi parziali di spalla e di gomito, l’ultimo dei quali ha superato brillantemente i test clinici sui pazienti amputati. La parte meccanica si basa sull’uso di sistemi di trasmissione innovativi, che hanno richiesto la costruzione e l’analisi sperimentale delle prestazioni di varie soluzioni tecniche differenti prima della loro messa a punto. L’attuale soluzione prevede due assi attivi alla spalla, uno al gomito e uno al polso più le articolazioni della mano (la mano utilizzata è un prodotto commercialmente disponibile che risulta avere prestazioni adeguate). I requisiti fondamentali perché un arto artificiale possa essere accettato dai pazienti sono: l’estetica adeguata, il peso contenuto, la silenziosità, la facilità d’uso, l’autonomia della carica delle batterie, l’affidabilità. È ormai dimostrato in generale che quando uno di tali requisiti non risulta soddisfatto, la protesi viene poco usata se non rifiutata dal paziente. Nonostante il progetto meccanico, con i vincoli posti dal problema, sia piuttosto impegnativo, la questione più critica per lo sviluppo dell’intero sistema d’arto artificiale riguarda la messa a punto di una adeguata strategia per il comando della protesi. L’elevato numero di gradi di libertà del sistema non permette di utilizzare le tecniche di comando attualmente adottate per gli arti artificiali che raramente hanno più di due assi di rotazione attivi. Esse prevedono un selettore meccanico o elettromiografico per scegliere l’articolazione da avviare e attuatori a comando meccanico o elettromiografico per muovere l’articolazione, generando in tal modo il movimento sequenziale, molto innaturale, dei segmenti dell’arto. Per rendere più intuitivo e meno stressante il compito del paziente, il nostro approccio innovativo richiede di comunicare al sistema solo le successive posizioni volute per la mano trascurando il moto degli altri segmenti che viene automaticamente calcolato dal software del sistema. Per le attuali prove preliminari la posizione della mano viene ottenuta dal paziente muovendo la testa, garantendo movimenti sufficientemente fluidi. Le fasi della ricerca finora svolte hanno permesso di costruire vari prototipi sia di spalla sia di gomito e la soluzione attuale vede 1. Struttura meccanica senza cosmesi di uno dei prototipi a cinque gradi di libertà attivi Mechanical structure without cosmesis of a five active d.o.f. prototype the last of which has been employed, with brilliant performances in long term clinical tests, on amputees. The mechanical part is based on innovative transmission systems whose set-up followed the construction of different technical solutions and the experimental tests on their performances. The present solution features two active axes for the shoulder, one for the elbow, one for the wrist, besides the hand’s joints (for the hand, a commercial prosthesis has been used, which proved to perform adequately). Major requirements of an artificial arm, as to the patients’ acceptance, are: aesthetic quality, moderate weight, silentness, usability, long battery charge duration, reliability. It is proved that, in general, when one of these requirements is not satisfied, the use of a prosthesis is very limited, or even refused. Even if the mechanical project for the artificial arm, with all these constraints, is very challenging, the critical matter for the entire system lies in the command strategy of the prosthesis. In fact, due to the numerous degrees of freedom featured by our system, the application of drivimg techniques currently 71 used for an artificial limb –that rarely presents more than two active rotation axes - is impossible. Those techniques use mechanical or electro-miographic selectors to choose the joint to be activated, and mechanically or electro-miographically driven actuators to move the joint itself; in this way they generate the sequential movement – very unnatural - of the limb segments. 2. Ambiente virtuale per la Our innovative approach tries to make more valutazione della destrezza dei spontaneous and less stressful the patient’s duty: pazienti Virtual environment for it asks to report to the system only the subsequent patients’ skill evaluation positions of the hand, neglecting the other segments’ motion. This will be automatically calculated by the system’s software. In the preliminary tests, at present, the hand position is driven by the head movements, which grants a sufficiently fluid action. Up to now, the research phases led to the construction of several prototypes, shoulder and elbow as well, and a complete system has already been assembled that could undergo a preliminary clinical testing. In the next phases we intend to re-design - in order to miniaturize - the hardware needed for the real-time elaboration of data (from the head motion) and for the control of micro-motors, positioned as follows: 2 un sistema complessivo che è già stato assemblato shoulder, 1 elbow, 1 wrist, 1 for the grip. e potrebbe essere utilizzato per la sperimentazione In order to check this new approach to the command clinica preliminare. Le fasi successive della ricerca strategy, we developed also a virtual reality system prevedono di riprogettare per miniaturizzarlo where it is possible to move a virtual arm with the l’hardware necessario per elaborare in real-time i same sensors as those designed for the real prosthesis. dati necessari per rilevare il movimento della testa e In this way the medical structure desiring to use our controllare il movimento dei micro-motori (due per system will be able, preliminarily, to verify the patients’ la spalla uno per il gomito uno per il polso e uno per attitude towards the use of a motorized prosthesis: it is la presa). not rare in fact that some patients reject sophisticated Per verificare la bontà del nuovo approccio al prosthetic systems, and this is probably due to a quite comando dell’arto è stato sviluppato un sistema di superficial evaluation of their potentials. realtà virtuale mediante il quale è possibile muovere The virtual station shows a natural projection (on a un braccio virtuale utilizzando gli stessi sensori che maxi-screen in front of the patient) of an artificial equipaggeranno la protesi reale. arm and a room with several objects to be reached in Tale sistema permette alla struttura clinica che lo a prearranged sequence. The time necessary to reach utilizza di verificare in via preliminare l’attitudine dei objects, as well as the trajectories followed by the pazienti all’uso di una protesi motorizzata: il problema virtual hand are analysed. This virtual exercises are dell’abbandono dei sistemi protesici sofisticati da also useful to train the patients, to avoid stress and parte di alcuni pazienti non è raro, ed è probabilmente dangers during the tests, to follow and certify their legato a un procedimento troppo superficiale per la motor learning achievements. valutazione delle potenzialità del paziente. As above mentioned, the virtual station was La postazione virtuale presenta al paziente nella initially devised to help the experimentation of proiezione naturale un arto virtuale (su un grande new commanding methods for total (shoulder 72 schermo di fronte al paziente) e una stanza con vari oggetti da raggiungere con la mano in una sequenza preordinata. Vengono analizzati oltre al tempo impiegato per raggiungere gli oggetti anche le traiettorie percorse dalla mano virtuale. Gli esercizi in realtà virtuale, oltre a permettere di valutare la predisposizione dei pazienti all’uso dell’arto artificiale senza sottoporli allo stress e ai pericoli connessi alle prime prove di utilizzo della protesi, permettono anche di allenare i pazienti e di monitorare e certificare i progressi raggiunti dal punto di vista motorio. La postazione virtuale, inizialmente sviluppata principalmente per agevolare la sperimentazione di nuove strategie di comando delle protesi totali di arto superiore (cioè che includono la spalla) che sono attualmente solo in fase di sperimentazione preliminare, è stata poi adattata e quindi utilizzata anche per sistemi di protesi ormai clinicamente diffusi come gli arti artificiali per amputazioni transomerali, che perciò sono solo dotati di gomito e mano artificiali. Per quest’ultima applicazione è necessario rilevare anche il movimento del moncone residuo del paziente a cui dovrà essere applicata la protesi. Anche in questo caso si possono valutare le attitudini dei pazienti all’uso della protesi e monitorare i loro progressi motori. Si noti che l’arto artificiale rappresentato nella postazione virtuale ha un comportamento molto simile a quello della protesi reale in quanto il modello dinamico utilizzato per la simulazione tiene conto delle caratteristiche dei motori utilizzati, del rendimento delle trasmissioni e dei carichi dinamici applicati al sistema; il movimento della mano virtuale (come il movimento di quella protesica) risulta quindi sfasato rispetto al comando in relazione all’esercizio svolto. Il sistema virtuale sviluppato è in via di evoluzione e incontra il favore dei clinici di riferimento anche perché permette loro di monitorare e certificare l’evoluzione o il peggioramento delle capacità motorie dei pazienti amputati. Per i pazienti con amputazioni totali di una o due braccia l’adozione di un arto artificiale come quello sviluppato dal Dipartimento di Elettrotecnica riveste una importanza fondamentale, sia per il recupero fisico sia per quello sociale, permettendo loro di recuperare funzionalità altrimenti precluse. 3. Soggetto durante l’addestramento all’uso delle protesi Subject during the training to use the prosthesis included) upper limb prostheses, which are now under preliminary tests; later the station was adapted and utilized also for more common prosthetic systems, clinically diffused as those for trans-humeral amputations, composed only of artificial elbow and hand. For the latter application, data from the movement of the patient’s stump also need to be recorded, allowing thus the evaluation of the patients’ ease with the prosthesis and the monitoring of their progresses. It has to be noticed that the artificial arm represented in the virtual station, behaves similarly to the real prosthesis because the dynamic model used for the simulation includes: electric motors characteristics, transmissions efficiency and dynamic loads applied to the system. Therefore the virtual hand movements – such as the real prosthesis ones – are generally delayed with respect to the target. Physicians appreciate this virtual reality system because it allows to monitor and certify the improvement or the worsening of the patients motion capability. Nevertheless we believe that our artificial limb of new conception could make the difference for total amputees, for physical and social recovery as well. 73 Applicazione dell’analisi quantitativa della postura e del movimento nella valutazione di pazienti con disabilità motoria Clinical application of quantitative analysis of posture and of movement in the evaluation of patients with motor disabilities Dipartimento di Bioingegneria Gruppo di ricerca Research group Marcello Crivellini Manuela Galli Veronica Cimolin Chiara Rigoldi Francesco Menegoni Marianna Romei Anno di avvio attività Beginning of activity 1995 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration IRCCS “San Raffaele”-Tosinvest Sanità, Roma Istituto Medea “La Nostra famiglia” di Bosisio Parini (LC) IRCCS “Istituto Auxologico Italiano”, Piancavallo (VB) “Down Syndrome Research Foundation and Centre for Human Movement Analysis (CHUMA)”, Queen Alexandra Centre for Children’s Health, Victoria, Canada IBR (Institute of Basic Research for Developmental disabilities), Staten Island, New York, USA Children’s University Hospital Basel (UKBB), Basel, Svizzera Institute of Exercise Biology and Physiotherapy, University of Tartu, Estonia Fundation Teleton por Rehabilitation, San Salvador, El Salvador Sito web Website http://www.movlab.it 74 Dal 1994 è attiva presso il Laboratorio di Analisi della Postura e del Movimento “Luigi Divieti”, del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano una attività di ricerca nata dall’esigenza di valutare quantitativamente e multifattorialmente la postura e il movimento umano per la valutazione di pazienti con patologie associate ad alterazioni del movimento. La clinica ha la necessità, infatti, di avere informazioni quantitative, tridimensionali, relative sia alla cinematica che alla dinamica del movimento in esame in alternativa alla ripresa video tradizionale che fornisce informazioni qualitative, bidimensionali e relative solo alla cinematica del movimento. L’attività di ricerca del Laboratorio “Luigi Divieti” risponde a tale esigenza in quanto utilizza l’analisi quantitativa 3D e multifattoriale (cioè completa di informazioni sia della cinematica sia della dinamica) della postura e del movimento in generale, e in particolare del cammino (Gait Analysis, GA), per la valutazione di soggetti affetti da diverse patologie quali: Paralisi Cerebrale Infantile (PCI), Sindrome di Down (SD), Morbo di Parkinson, Disturbi dell’alimentazione (obesità, anoressia, bulimia), Mielomeningocele, Ostoegenesi Imperfetta, Paraparesi Spastica Ereditaria, altre patologie associate ad alterazioni del movimento. Nella valutazione dei soggetti affetti da tali patologie, l’analisi quantitativa del movimento riveste, infatti, una considerevole importanza dal punto di vista clinico in quanto permette di : - definire il livello di limitazione funzionale e di disabilità conseguente alla patologia e il suo evolversi con la crescita e /o l’invecchiamento dell’individuo; - identificare percorsi riabilitativi e terapeutici adeguati alla condizione del singolo paziente; - valutare e quantificare gli effetti dei diversi trattamenti e monitorare tali effetti nel tempo. Since1994 ”, the Luigi Divieti” Posture and Movement Analysis Laboratory, in the Bioengineering Department of the Politecnico di Milano, has conducted research that originated from the need to evaluate human posture and movement, quantitatively and multifactorially, in order to evaluate patients with motor disabilities. Clinical institutes need, in fact, quantitative and 3D information, regarding not only kinematics but also kinetics of the movement being considered as alternative to traditional video recording of movement which provides qualitative and bidimensional information regarding the movement kinematics alone. The activity of research of “Luigi Divieti” Posture and Movement Analysis Laboratory answers this necessity, since it uses quantitative 3D and multifactorial analysis (concerning both kinematics and kinetics of movement) posture and movement in general, and in particular gait (Gait Analysis, GA), to conduct the evaluation of patients affected by different diseases: Cerebral Palsy (CP), Down Syndrome (DS), Parkinson’s disease, Eating disorders (obesity, anorexia, bulimia), Myelomeningocele, Osteogenesis Imperfecta, Hereditary Spastic Paraparesis, other pathological conditions connected to motor disorders. In the evaluation of patients affected by these diseases, quantitative analysis of movement is of considerable clinical importance, because it permits: - definition of the level of functional limitation and of disability concerning a disease and its development during subject growth and/or aging; - identification of rehabilitative and therapeutic programmes on the basis of patient condition; - evaluation and quantification of the effects of the various treatments and the monitoring of such effects over time. Materiali e Metodi Il Laboratorio di Analisi della Postura e del Movimento “Luigi Divieti” si avvale di un sistema optoelettronico per ottenere le informazioni relative alla cinematica del movimento, piattaforme di forza per misurare le forze scambiate al terreno, un elettromiografo di superficie per acquisire il segnale elettrico associato alla contrazione muscolare e un sistema di ripresa video. Material and Methods The equipment present in the ”Luigi Divieti” Posture and Movement Analysis Laboratory comprises an optoelectronic system, in order to obtain information regarding kinematics of movement, force platforms to measure the system of ground reaction forces, an electromyography system to 75 L’attività svolta dal Dipartimento di Bioingegneria in questa ricerca è focalizzata sulla definizione di protocolli sperimentali che rispondano ai quesiti emergenti dalla clinica (valutazioni di task motori specifici), sulla definizione di database di normalità per ciascun movimento, sull’identificazione di parametri significativi atti a caratterizzare il movimento e sull’implementazione di software specifici per una migliore e agevole refertazione clinica. Tali risultati sono poi trasferiti ai centri clinici che collaborano all’attività di ricerca (per la maggior parte anch’essi dotati di laboratori con tecnologia analoga a quella del Laboratorio “Luigi Divieti”), i quali applicando tali metodologie ai soggetti patologici utilizzano le informazioni quantitative ottenute al fine di supportare e integrare le classiche valutazioni cliniche e funzionali. Ciò è reso possibile da continui scambi di dati e informazioni, incontri periodici, video conferenze, seminari didattici e scientifici e stesura di lavori per pubblicazioni. L’attività di ricerca si avvale anche di collaborazioni nazionali e internazionali con alcuni istituti che si occupano delle problematiche in oggetto. Principali risultati ottenuti Vengono riportati i principali risultati ottenuti in seguito all’esperienza maturata nel corso di questa attività relativamente alla valutazione degli effetti di alcuni trattamenti riabilitativi più significativi, mediante l’applicazione della valutazione quantitativa della postura e del cammino (Gait Analysis). Trattamento con tossina botulinica in bambini con Paralisi Cerebrale Infantile La tossina botulinica rientra all’interno dei trattamenti farmacologici della spasticità e provoca una temporanea e reversibile riduzione del tono del muscolo in cui viene iniettata. L’effetto può durare da sei settimane ad alcuni mesi. Tale trattamento non sostituisce l’intervento chirurgico, ma può posticiparlo nel tempo, quando cioè il paziente è più grande e meno esposto a eventuali complicazioni, evitando così l’insorgere di contratture muscolotendinee e di deformità ossee. I risultati di questo progetto dimostrano il ruolo fondamentale dell’analisi quantitativa del movimento nella 76 record the electrical signals generated by muscle contraction, and a video recording system. The activity of the Bioengineering Dept. in this research area is focused on the definition of experimental protocols designed to solve the clinical needs (evaluation of particular motor tasks), on the creation of a normative database for each movement, on the identification of significant parameters useful for movement characterization and on the implementation of software to obtain better and easier clinical reporting. These results are subsequently transferred to clinical institutes which also act as research partners (most of them have equipment which is analogous to that of the ”Luigi Divieti” Posture and Movement Analysis Laboratory) and they apply these methodologies to pathological subjects using quantitative data, in order to confirm and integrate information with classic clinical and function evaluations. These close collaborations are characterised by constant exchange of data and information, periodical meetings, video conferences, didactic and scientific seminars and preparation of scientific documents for publication. Research also involves national and international collaborations with several clinical institutes which treat the relevant diseases. Main results The main results concerning the evaluation of the effects of the most significant treatments, using quantitative analysis of posture and gait (Gait Analysis), are here reported. - Evaluation of botulinum toxin treatment in children with Cerebral Palsy Botulinum toxin is a pharmacological treatment for the spasticity in Cerebral Palsy and it produces temporary dose-dependent chemical denervation of the treated muscle. The effect of the toxin is a reduction of muscle tone that can last from 6 weeks to several months. This treatment does not represent an alternative to orthopaedic surgery, but it can delay the need for surgical intervention until the patient is older and less exposed to the risk of complications or the need for repeated operations, avoiding the development of fixed contractures and valutazione del trattamento con tossina botulinica perché, oltre a quantificare gli effetti del trattamento e di definire quindi se una determinata dose di farmaco ha avuto effetto, permette di determinare in modo preciso quando il farmaco ha terminato la sua azione, rendendo possibile quindi la programmazione dell’inoculazione successiva. In particolare, la valutazione mediante l’analisi quantitativa del movimento di bambini con PCI che hanno subito inoculazione di tossina botulinica nel gastrocnemio per il trattamento del piede equino, dopo 2 mesi dal trattamento, ha mostrato che gli effetti sono evidenti sia alle articolazioni direttamente legate al muscolo trattato, cioè caviglia e ginocchio, ma anche all’anca, evidenziando un miglioramento generale del cammino. In termini di rigidezza articolare della caviglia, il trattamento riduce il valore di tale indice, mostrando un miglioramento in termini di rigidezza articolare. torsional bone abnormalities. The results of this project reveal that quantitative analysis of movement plays a great role in the evaluation of botulinum toxin treatment because it quantifies the effects of the treatment and the effectiveness of injected dose, and it identifies when the toxin ends its effect, giving important indications for programming the next inoculation. In particular, the evaluation with quantitative analysis of movement in children with CP treated with botulinum toxin injection into gastrocnemius muscle for correction of equinus foot deformity, 2 months after the inoculation reveals that effects are not only at joints directly connected to gastrocnemius muscle, such as knee and ankle joints, but also at hip joints, showing a general improvement of gait pattern. Concerning ankle joint stiffness, the treatment reduced the value of this index, demonstrating an improvement of joint stiffness. Trattamento chirurgico ortopedico in bambini con Paralisi Cerebrale Infantile Il trattamento chirurgico ortopedico in genere prevede l’allungamento di muscoli e/o tendini, al fine di indebolire i muscoli spastici e di ridurne la spasticità e le contratture. In alcuni casi, quando sono presenti deformità ossee come anteversione femorale o torsione tibiale, sono necessari anche trattamenti a livello osseo. In letteratura ci si avvale di un’ampia esperienza in termini di utilizzo della Gait Analysis per l’identificazione del trattamento chirurgico adeguato e per la quantificazione degli effetti del trattamento sulla strategia deambulatoria del paziente. La nostra esperienza relativa alla valutazione degli effetti dell’allungamento del tendine d’Achille effettuato su bambini con PCI per la correzione del piede equino evidenzia che dopo 12 mesi dall’intervento si osservano significativi miglioramenti in termini di cinematica e di dinamica delle principali articolazioni. Evaluation of orthopaedic surgery in children with Cerebral Palsy Orthopaedic surgery generally involves surgery on muscles and/or tendons, in order to weaken or shorten muscles and reduce spasticity and contracture. In addiction, surgery on bones may be indicated, particularly when there is axial malalignment such as femoral anteversion or tibial torsion. Much has been published in the regarding the application of Gait Analysis to identify the optimal surgery and to quantify its effects on gait strategy of the patient. Our experience on the quantitative evaluation of Achilles tendon lengthening to treat equinus foot deformity in children with CP shows that 12 months after surgery some significant improvements in kinematics and kinetics of main joints are evident. Valutazione di ortesi Per cercare di rendere meno difficoltosa la deambulazione e per correggere atteggiamenti motori errati degli arti inferiori vengono realizzati numerosi ausilii e strumenti ortopedici. Appare evidente quindi come individuare l’ortesi più adatta Orthesis evaluation In order to assist gait and to correct some abnormal motor strategies of lower limb joints, a lot of assistive devices for the deambulation are used. The importance of the correct choice of orthesis for the patients is evident: quantitative analysis of posture and movement, showing and quantifying the postural and walking strategy, enables the correct orthesis for the patient to be designed. In this way, 77 per il paziente in esame sia di enorme importanza; l’analisi della postura e del movimento, mettendo in risalto gli aspetti non corretti della postura e del cammino e soprattutto quantificandoli, permette quindi di progettare un’ortesi “ad hoc” per il soggetto. Questo, oltre ai vantaggi direttamente connessi alla qualità di vita del paziente e ai tempi del suo recupero, implica notevoli vantaggi anche da un punto di vista economico, perché consente di individuare in tempi più brevi l’ortesi ottimale per il singolo paziente, limitando il numero di modelli da realizzare prima di trovare quella dotata dei requisiti necessari. I risultati ottenuti in questa attività hanno permesso di quantificare in modo dettagliato se l’ortesi in uso determina nel paziente un miglioramento della limitazione funzionale associata alla patologia. Valutazione del trattamento mediante L-dopa per la riabilitazione del paziente con Morbo di Parkinson Al fine di ridurre il tremore caratteristico del Morbo di Parkinson vengono spesso utilizzati farmaci quali L-dopa. Mediante valutazione quantitativa del movimento è possibile caratterizzare nella situazione di assenza del farmaco (stato OFF) la limitazione funzionale del paziente e a seguito della somministrazione del farmaco quanto tale limitazione venga ridotta. Valutazione del movimento in pazienti con Sindrome di Down prima e dopo trattamento riabilitativo In termini di valutazione dei soggetti con Sindrome di Down, l’attenzione è stata focalizzata sull’analisi della deambulazione indagando l’influenza che l’ipotonia muscolare e la lassità legamentosa esercitano sul pattern locomotorio di questi soggetti. I risultati della nostra esperienza dimostrano che mediante l’identificazione di indici specifici ottenuti dai dati di Gait Analysis, quali ad esempio la rigidezza articolare, è possibile ricondurre le anomalie nel pattern locomotorio dei soggetti con SD principalmente a un alterato apprendimento delle sinergie motorie e posturali, alla lassità legamentosa e ad un’ipotonia muscolare generalizzata. Avendo a disposizione tali informazioni è stato possibile definire un percorso riabilitativo personalizzato per ciascun paziente che in giovane età possa prevenire 78 not only are there the advantages directly connected to the quality of life of patients, but there are also economic advantages, because this quantitative information allows the correct orthesis to be ascertained in a short time reducing the number of orthesis to perform before finding the correct one. The results obtained in this activity of research have quantified whether a particular model of orthesis improves the patients’functional limitation associated with the disease. Quantitative analysis of Levodopa treatment in patients with Parkinon’s disease Patients with Parkinson’s Disease have abnormal voluntary movements and gait, treated pharmacologically using Levodopa . Via the quantitative analysis of movement it is possible to characterise the functional limitation of patients in the OFF state (without treatment) and the effects of Levodopa treatment. Quantification of movement in patients with Down Syndrome before and after rehabilitative treatment The evaluation in patients with DS was focused on the analysis of gait strategy, investigating the influence of muscular hypotonia and ligament laxity on gait pattern. The results of our experience show that the abnormal gait pattern in DS patients, represented by parameters obtained by Gait Analysis, such as ankle joint stiffness, are directly connected to abnormal postural and motor synergies learning, to ligament laxity and muscular hypotonia. Using quantitative information it is possible to define a rehabilitation program for each patient, in order to prevent and then to correct abnormalities in gait strategy when patients are young, thereby improving their quality of life. The obtained results are excellently integrated with clinical results and in the light of our experience it may be concluded that the use of quantitative analysis of posture and movement has radically changed the rehabilitation program of patients with motor disabilities, inasmuch as it permits - identification of the best treatment for each patient, since detailed information on functional e successivamente rimediare ai pattern locomotori anomali, permettendo quindi una migliore qualità di vita. limitation is available; - evaluation, quantitatively and multifactorially, of the effects of rehabilitation treatments. I risultati ottenuti hanno un’ottima integrazione con i risultati clinici e alla luce della nostra esperienza si può concludere che l’uso dell’analisi quantitativa della postura e del movimento applicata al paziente con disabilità ha cambiato radicalmente il trattamento riabilitativo, in quanto ha consentito: - di scegliere meglio il tipo di trattamento più idoneo al singolo paziente, avendo a disposizione informazioni dettagliate sulla sua limitazione funzionale; - di valutare quantitativamente e multifattorialmente gli effetti dei trattamenti riabilitativi. 79 Progettazione, prototipizzazione e test clinici di neuroprotesi per la riabilitazione di pazienti neurologici Design, prototyping and clinical trials of neuroprostheses for neuromotor rehabilitation of neurological patients Dipartimento di Bioingegneria Gruppo di ricerca Research group Giancarlo Ferrigno Alessandra Pedrocchi Simona Ferrante Anno di avvio attività Beginning of activity 2001 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Villa Beretta, Ospedale Valduce, Como Associazione tra e per i medullolesi, Associazione Paraplegici Lombardia, Milano Reparto di Neurologia, Istituto Auxologico, Piancavallo (VB) Implanted device group University College London, UK Max Planck Institute, Magdeburg, Germania Lo scopo di questa attività di ricerca è lo sviluppo di neuroprotesi per sostituire funzioni perse in individui con lesioni neurologiche. Una neuroprotesi è definita come un ausilio o un sistema basato sulla stimolazione elettrica funzionale (FES) usata per sostituire una funzione neurologica. Il concetto consiste nell’applicare correnti elettriche a tessuti eccitabili al fine di attivare i motoneuroni intatti usando elettrodi di superficie o impiantati. La condizione necessaria per l’utilizzo della stimolazione neuromuscolare è quella di avere i 80 Aim of this research activity is the development of neuroprostheses to supplement or replace a lost function in neurologically impaired individuals. A neuroprosthesis is defined as a functional electrical stimulation (FES) device or system used as a substitute for lost neurological function. The concept is to apply electrical current to excitable tissue in order to activate the intact lower motor neurons using implanted or superficial electrodes. Necessary condition for the use of neuromuscular electrical stimulation is to have intact lower motor neurons and 1. Apparato sperimentale per il movimento di flesso-estensione del ginocchio. Si osservano gli elettrodi di stimolazione e l’elettrogoniometro per la misura dell’angolo al ginocchio Experimental setup for knee flex-extension FES induced movement. Stimulator electrodes and electrogoniometer are visible motoneuroni a valle della lesione intatti e giunzioni neuromuscolari e muscoli sani, come succede in soggetti mielolesi, emiplegici con cerebral palsy e con sclerosi multipla. Considerando l’impossibilità di recupero dei mielolesi, lo sforzo clinico è stato particolarmente diretto verso la riduzione della disabilità motoria per ripristinare un’indipendenza motoria, per recuperare un buon livello di autosufficienza e per migliorare la condizione clinica generale. Le tecniche tradizionali sono finalizzate al recupero di una soddisfacente qualità di vita tramite esercizi di riabilitazione e ginnastica passiva. Alcuni degli obiettivi riabilitativi sono l’aumento del tono muscolare, il miglioramento della circolazione periferica e cardiaca evitando la comparsa di piaghe da decubito e la prevenzione della rigidità articolare. Nei pazienti emiplegici la neuroprotesi diventa anche terapeutica infatti potrebbe permettere l’apprendimento di nuove strategie motorie al sistema nervoso centrale sfruttando le capacità residue; è stato per questo proposto il termine di terapia elettrica funzionale (FET). healthy neuromuscular junctions and muscles, as is usually the case with spinal cord injury (SCI), stroke, head injuries, cerebral palsy, and multiple sclerosis. Considering the impossibility of the SCI recovery, the clinical effort has been particularly directed towards the motor disability reduction in order to restore some motor independence, to recovery a good level of self sufficiency and to improve the general clinical condition. The traditional techniques are aimed at the recovery of a satisfactory quality of life with rehabilitation exercises and passive gymnastic. Some of the rehabilitation objectives are the increase of the muscular tone, the improvement of the peripheral and cardiac circulation avoiding the comparison of decubitus ulcera and the prevention of articular rigidity. In stroke patients the neuroprosthesis becomes also therapeutic in fact it would allow the learning of new motor strategies to the CNS exploiting the residual capacity; it was hence proposed the term functional electrical therapy (FET). A major limitation of many FES applications is that muscles tend to fatigue very rapidly. Therefore one 81 2. Apparato sperimentale per l’esecuzione del movimento ciclico di pedalata Experimental setup for cycling 3. Apparato sperimentale per l’esecuzione del movimento di sollevamento da seduto. Questo dispositivo è utilizzato per il condizionamento muscolare Experimental setup for FES induced sit to stand movement used for patient muscular conditioning In questa attività di ricerca l’attenzione è focalizzata su tre movimenti: la flesso estensione del ginocchio, l’alzata da seduto e ritorno e la pedalata. Le figure riportate mostrano i tre diversi setup sperimentali che sono stati sviluppati al NITLAB (Laboratorio di Neuroscienze e Information Technology), un laboratorio del TBMLAB (Laboratorio di Tecnologie Biomediche). Gli obiettivi riabilitativi raggiunti attraverso le neuroprotesi svilluppate variano nei tre diversi movimenti. Nella flesso estensione del ginocchio reti neurali artificiali sono usate per ritardare la comparsa del fenomeno dell’affaticamento muscolare; nello standing up sitting down lo scopo è la produzione di un movimento accurato e dolce; nella pedalata la strategia di stimolazione opportunamente ottimizzata produce movimenti prolungati per migliorare le condizioni cliniche globali. Per quanto riguarda il movimento della pedalata, che è il task motorio più riabilitativo, il gruppo di ricerca si è potuto avvalere della collaborazione del Prof. Nick Donaldson che è il responsabile dell’ Implanted Device Group della University College of London e of the most difficult and appealing improvement in FES research is the development of control systems aiming at coping properly with the occurrence of fatigue and optimizing the performance in order to enhance clinical benefits. In this research activity the attention is focused on three movements: knee flex-extension, standing up/ sitting down and cycling. The reported pictures show the three different experimental setups developed at NITLAB (Neurosciences and Information Technology Laboratory) a laboratory of the TBMLAB (Biomedical Technologies Laboratory). The rehabilitation objectives achieved through the developed neuroprostheses are variable within the three motor tasks. In the knee flex extension movement artificial neural networks are used to delay the occurrence of fatigue; in standing up sitting down the aim is the production of accurate and smooth movements; in cycling, the designed strategy produces prolonged movements to improve global clinical conditions. Concerning cycling movement, which is the most rehabilitative movement, our research group is 82 dell’Ing. Thomas Schauer che lavora al Max Planck Institute di Magdeburg. Tali collaborazioni hanno permesso di produrre strategie di stimolazione ottimizzate per la pedalata indotta dalla FES. Un importante problema da affrontare quando si è sviluppata una neuroprotesi è quello di capire come trasferire il tutto dall’ambiente di laboratorio alla clinica. Questo richiede di includere le tecnologie sviluppate e i sistemi di controllo implementati in ausili commerciali, economicamente competitivi e, allo stesso tempo, facili da usare in clinica. La collaborazione con l’ospedale Valduce di Como, che è all’avanguardia nel settore della riabilitazione, offre la possibilità di avere una valutazione clinica dell’efficacia della neuroprotesi sui pazienti. Per questo sono stati sviluppati protocolli di riabilitazione ed è stata attivata una campagna sperimentale sui pazienti, che ha fatto già emergere i primi interessanti risultati. working in collaboration with Prof. Nick Donaldson who is the head of the Implanted Device Group of the University College of London and with Dr. Thomas Schauer who works at the Max Planck Institute in Magdeburg. Within these collaboration the group succeeded in producing an optimized stimulation strategy for FES cycling. An important problem to face when the neuroprosthesis is developed is how to transfer everything from the laboratory environments to the clinic. This requires to include the developed technologies and control systems in commercial devices, economically competitive and at the same time easy to use in these environments. The collaboration with the Hospital Valduce Villa Beretta, which leads the way in the rehabilitation field, offers the possibility to have a clinical evaluation of the efficacy of FES neuroprostheses on patients. Therefore rehabilitation protocols specific for the patients have been designed, an experimental campaign on patients has just started and the first promising results are already noticeable. 83 Robotica per la riabilitazione Dipartimento di Elettronica e Informazione Rehabilitation robotics Gruppo di ricerca Research group Giuseppina Gini Michele Folgheraiter Marcello Mulas Umberto Scarfogliero Anno di avvio attività Beginning of activity 2001 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Department of Computer Science, University of Oregon, USA University of North Carolina, USA Sito web Website http://www.elet.polimi.it/upload/gini/Humanoid.htm Esoscheletro per la riabilitazione della mano Exoscheleton for hand rehabilitation Il lavoro sviluppato consiste in un sistema per la riabilitazione motoria della mano. Il lavoro ha riguardato lo studio teorico/progettuale, e il successivo sviluppo, di un dispositivo (esoscheletro) per la riabilitazione della mano. Questi macchinari sono utilizzati prevalentemente per facilitare il recupero funzionale dell’arto paretico da parte di persone colpite da ictus. Lo studio è stato motivato dal fatto che ad oggi non esistono dispositivi automatici a basso costo, in grado di The work developed a system for hand rehabilitation, starting from theory and designing an exoscheleton. The target of the system is to help patients to recover the functions of the hand after an ictus. A need was found in automating a recovering therapy, since it can last for months and human therapists can be partially substituted at least in some routine work. No automatic and portable devices are now on the market. The present prototype has both the mechanical 84 effettuare questo tipo di terapia riabilitativa; di solito la riabilitazione è affidata alle mani esperte di un terapista al quale è richiesto un impegno giornaliero di diverse ore per periodi che possono durare anche alcuni mesi. Allo stato attuale il prototipo è completo nella parte meccanica e di controllo. Il controllo è basato su un microcontrollore collegato ad attuatori e sensori, come illustrato in Figura 1. Il software gira su un PC su cui esiste un modello virtuale animato della mano. Questo ha lo scopo di fornire un feedback visivo utile al paziente durante l’esecuzione della terapia riabilitativa. Rispetto ad altri dispositivi robotici applicati alla riabilitazione, l’esoscheletro sviluppato permette di effettuare esercizi di flessione ed estensione delle dita in una modalità del tutto naturale per il paziente. Sono previste due tipologie di funzionamento: una automatica dove il terapista, attraverso un’interfaccia computerizzata, può settare alcuni parametri della terapia, come per esempio la velocità di flessione ed estensione, e una semi-automatica dove è il paziente, attraverso una parziale contrazione dei muscoli flessori della mano, a far iniziare il movimento. In quest’ultima modalità è necessaria una particolare elaborazione dei segnali mioelettrici provenienti dai muscoli del paziente, atta a rilevare l’intenzione di voler muovere l’arto. In Figura 2 vediamo un paziente che compie esercizi con il sistema. Sviluppi futuri prevedono l’integrazione, all’interno dell’attuale architettura, del sistema di acquisizione, amplificazione, ed elaborazione dei segnali mioelettrici. Stiamo inoltre implementando moduli software in grado di calibrare la terapia di riabilitazione sulla base delle capacità motorie residue del paziente. Il lavoro di tesi di laurea di Marcello Mulas su questo tema ha ricevuto il premio “Marco Somalvico”. Riferimento: Marcello Mulas, M. Folgheraiter, Giuseppina Gini, “An EMG-controlled Exoskeleton for Hand Rehabilitation”, Proc. International Conference ICORR 2005, June, Chicago, USA. 1. Architettura System architecture and the control parts. The controller is based on a microcontroller connected to actuators and sensors, as illustrated in Figure 1. The software runs on a PC, using a graphical interface which shows a virtual animated model of the hand. In this way the patient has a visual feedback of what is happening during the rehabilitation. Differently from other robots applied to the rehabilitation, our exoscheleton applied to the patient gives him a way to execute flexion and extension of the fingers in a natural way. Two ways of using it have been devised: the therapist can set the parameters for automatic execution (for instance velocity of closure) or the patient can start the movement and the system can help him in completing the movement. In this second case it was necessary to acquire the myo-electric signals obtained from the patient itself to activate the exoscheleton. In Figure 2 a patient using the system is shown. In the future the team will work to better integrate in the controller architecture a portable system to acquire, amplify and analyze the myo-electric 85 2. Paziente che usa il sistema A patient exercising with the system Elaborazione di modelli biomimetici per lo sviluppo di protesi Nello sviluppo delle nuove protesi si sta lavorando sull’ipotesi di usare approcci di robotica per aumentare il numero dei gradi di libertà e facilitarne il controllo mediante metodi della robotica autonoma. In particolare in questo ambito va citato il lavoro compiuto sulla mano e il braccio e sul sistema neurale di controllo. I prototipi sono stati sviluppati presso il laboratorio AIRlab, e sono illustrati nelle Figure 3 e 4. Riferimenti: M. Folgheraiter, G. Gini, “MaximumOne: an anthropomorphic arm with bio-inspired control system”, in Biomimetic Neural Learning for intelligent robots, S. Wernter, G. Palm, M. Elshaw (Eds), LNAI 3575, Springer, Berlin Heidelberg, 2005, pag 281 – 298. M. Folgheraiter, G. Gini, M. Perkowski, M. Pivtoraiko, “Blackfingers: a sophisticated hand prosthesis”, Proc ICORR 2003, International Conference on 86 3. La mano blackfingers The Blackfingers hand signals. Team is also developing the needed software modules to automatically adapt the therapy to the motion capabilities of the patient. The Master thesis of Marcello Mulas on this subject has obtained the “Marco Somalvico” prize. Reference: Marcello Mulas, M. Folgheraiter, Giuseppina Gini, “An EMG-controlled Exoskeleton for Hand Rehabilitation”, Proc. International Conference ICORR 2005, June, Chicago, USA. Biomimetic models to develop advanced prosthesis In the area of developing new prosthesis the work is on the idea of using robotic approaches to obtain more degrees of freedom and to individuate good control strategies to facilitate the control from the user. In this area may mention here the work going on about a humanoid hand, a humanoid arm, and their neural controllers. The prototypes are available in our AIRLab laboratory and are illustrated in Figures 3 and 4. References: M. Folgheraiter, G. Gini, “MaximumOne: an 4. Il braccio MaximumOne The robotic arm MaximumOne 5. Guanto haptic The haptic glove rehabilitation robotics, Korea, Aprile 23-25 2003. Infine è affrontato il tema della programmazione della mano umanoide mediante analisi e generalizzazione di dati di posizione e forza esercitata da un utente che indossa un guanto (Figura 5). anthropomorphic arm with bio-inspired control system”, in Biomimetic Neural Learning for intelligent robots, S. Wernter, G. Palm, M. Elshaw (Eds), LNAI 3575, Springer, Berlin Heidelberg, 2005, pag 281 – 298. M. Folgheraiter, G. Gini, M. Perkowski, M. Pivtoraiko, “Blackfingers: a sophisticated hand prosthesis”, Proc ICORR 2003, International Conference on rehabilitation robotics, Korea, Aprile 23-25 2003. Riferimento: M. Folgheraiter, I. Baragiola, G. Gini, “Teaching grasping to a humanoid hand as a generalization of human grasping data”, in: Knowledge Exploration in Life Science Informatics (KELSI), Lecture notes in AI, Springer Verlag, Novembre 2004. Pag 139-150. Finally the team worked on the problem of providing programming approaches for a humanoid hand. To this end a method to analyze position and force data obtained from a human in teaching the grasping of objects was developed. Data are obtained from a sensorised glove (illustrated in Figure 5) and analyzed to generalize the position of the fingers and the force to exert. Reference: M. Folgheraiter, I. Baragiola, G. Gini, “Teaching grasping to a humanoid hand as a generalization of human grasping data”, in: Knowledge Exploration in Life Science Informatics (KELSI), Lecture notes in AI, Springer Verlag, Novembre 2004. Pag 139-150. 87 Sviluppo di competenze specialistiche per la ricerca e per la pratica manageriale in ambito medicotecnologico HINT@LECCO - Health Innovation Network Technology @ Lecco Development of managerial knowhow and good practices in medical and technological field HINT@LECCO - Health Innovation Network Dipartimento di Ingegneria Gestionale Gruppo di ricerca Cristina Masella Research group Alberto Portioli Anno di avvio attività Beginning of activity Emanuele Lettieri Cristina De Capitani Nadia Piraino 2004 Cooperazioni nazionali National collaboration Technology @ Lecco IRCCS “E. Medea”, Associazione La Nostra Famiglia Bosisio Parini (LC) Ospedale Valduce, Fondazione di “Villa Beretta”, Costamasnaga (LC) In ambito di ricerca e innovazione per la Medicina Riabilitativa, rivestono una grande importanza e un rilevante interesse sociale e scientifico le disabilità gravi da patologie del sistema nervoso centrale congenite e acquisite. Queste ultime sono la più frequente causa di disabilità cronica grave. L’incidenza di eventi vascolari, traumatici, infettivi, degenerativi, le cause genetiche, l’aumentata sopravvivenza rendono ragione del costante progressivo aumento della popolazione di persone in età infantile ed adulta con tali problematiche, In the area of Rehabilitation research the severe impairment, both congenital and after-acquired, coming from central nervous system is a relevant research area because it has social, clinical and managerial implications. The incidence of vascular, traumatic, infective and degenerative events and the increase of the survival justify the positive trend of the number of people with disability in all age groups. In Italy the estimation of disabled people is more than 250.000 units, with a growth of about 50.000 units for year (+20%). If we consider also the caregivers, 88 stimabili in oltre 250.000 in Italia con un incremento di circa 50.000 unità per anno (+20%). Se alle persone direttamente colpite da tali eventi si sommano le persone che offrono assistenza per compensare le difficoltà di gestione delle elementari attività di vita quotidiana e di partecipazione sociale, il nucleo sociale si allarga a non meno di 1.000.000 di persone già attualmente coinvolte. Tale numero va incrementandosi sistematicamente, senza soluzione di continuità ed esponenzialmente negli anni. La gravità, la cronicità delle menomazioni e della riduzione di capacità e perfomances dei pazienti sono caratteristicamente complesse nella loro estrinsecazione clinica, associandosi variamente fattori metabolici, morfostrutturali, motori, cognitivi, psicologici e sociali. La complessità comporta un modello di gestione multi-disciplinare del processo di diagnosi e cura del paziente a cui consegue una presa in carico adeguata per ogni singolo individuo, che tenga conto non soltanto della sua funzionalità e disabilità, ma anche di tutti gli aspetti contestuali. Ciò porta alla necessità di coinvolgere in modo continuativo un numero significativo di enti e competenze differenti in un network terapeutico e riabilitativo articolato, ma al contempo ben integrato. Ricade in questo ambito lo studio di nuovi modelli manageriali che rispondano a questa crescente complessità e interdiscipinarità che caratterizzano il mondo della disabilità. the number increases to about 1.000.000 people already involved in the system. This number rises systematically and exponentially during the years. The severity of impairment and the reduction of patient’s capacity and performance are very complex characteristics both in clinical and social terms. A person’s functioning and disability is conceived as a dynamic interaction between health conditions (diseases, disorders, injuries, traumas, etc.) and contextual factors, which include both personal and environmental factors. As a consequence, a relevant number of entities and different know-how are involved continuously in a complex, but at the same time well-integrated, rehabilitative network. In this context it is necessary to provide well organized, coordinated, multidisciplinary rehabilitation services, resulting from a new managerial approach that involves different organizational contexts, different goals and complex structures. Objectives and research approach The aim of the study is to develop managerial knowhow and best practices to improve the quality and the effectiveness in the provision of rehabilitation services, by means of an integrated process management and development of monitoring and assessment tools. The study was conducted in the Functional Rehabilitation Unit of the “E. Medea” Rehabilitation Institute (LC). Obiettivi e metodologia di ricerca The research focuses on clinical paths for children Con la ricerca sullo sviluppo di competenze with spasticity condition, in order to: 1.measure the performance of integrated clinical manageriali e best practices, ci si propone di migliorare la qualità del servizio attraverso una path (in terms of costs, time and quality); 2.evaluate the clinical outcome; gestione integrata dei processi di erogazione e lo sviluppo di strumenti di valutazione e monitoraggio. 3.analyse the critical aspects of the integrated Un centro di studio e applicazione sperimentale è clinical path. stato trovato, all’interno dell’Istituto “E. Medea” di The research is a prospective observational study and Bosisio Parini (LC). the clinical path is the unit of analyses. In order to In particolare, lo studio si concentra sulla diagnosi e achieve the three objectives above, the following subla riabilitazione funzionale di pazienti affetti da grave objectives are identified: 1.mapping process (clinical path); disabilità da spasticità, al fine di: 2.cost analysis; 1.valutare le performances del percorso intergrato 3.performance measurement; (in termini di costi, tempi e qualità); 4.analysis of the clinical outcomes; 2.valutare l’output da un punto di vista clinico; 5.customer satisfaction; 3.analizzare le criticità del percorso clinico 6.benchmarking. attraverso studi di caso. 89 Si tratta, quindi, di uno studio osservazionale che ha come unità di analisi il percorso del paziente e che si concentra su sei obiettivi: 1.la mappatura dei processi; 2.l’analisi dei costi; 3.l’analisi delle performance di processo; 4.l’analisi dell’outcome clinico; 5.l’analisi della qualità percepita (customer satisfaction); 6.l’analisi di benchmarking, per l’individuazione di nuove pratiche di gestione del percorso integrato. 1.Mappatura dei processi La mappatura rappresenta una fase preliminare, propedeutica al raggiungimento degli obiettivi dello studio, e si basa sull’evidenza manageriale emersa negli ultimi tempi, della necessità di analizzare le organizzazioni dal punto di vista dei processi anziché dal punto di vista funzionale e dipartimentale. Infatti i processi sono ciò che fornisce valore al cliente. In questo studio il processo di riferimento è l’intero percorso del paziente all’interno della struttura, dalla fase di richiesta di trattamento fino all’ultimo ricovero previsto dal protocollo clinico. Per lo svolgimento di tale attività si è fatto ricorso all’Unified Modelling Language (UML), ovvero un linguaggio di modellazione visuale per descrivere, specificare e documentare i processi analizzati. 2.Analisi dei costi Per i costi del percorso è stato usato un approccio Activity Based. L’Activity Based Costing (ABC) è un modello innovativo di valutazione dei costi che ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilievo, vista l’incapacità dei tradizionali sistemi di rilevazione di tenere sotto controllo la crescente mole di costi indiretti. La sua innovazione è da ricondurre anche all’approccio volto non più alla sola quantificazione dei costi, ma anche alla loro gestione. L’ABC rientra, infatti, tra le tecniche di cost management, intendendo con questo un’area di studio nella quale la misurazione del costo diventa strumento per la gestione delle risorse finalizzata alla valutazione strategica delle alternative. Mediante l’utilizzo dell’ABC è stato, quindi, possibile conoscere l’effettivo impiego di risorse da 90 1. Network dell’Istituto “Villa Beretta” Network of “Villa Beretta” Institute 1.Mapping process The mapping process is a preliminary phase in order to achieve the other objectives of the study. This process underpins the managerial evidence of the need to analyse the organizations from an operational rather than functional point of view. In fact, processes provide value to the client. In this study the reference process is the whole clinical path for children presenting a functional diagnosis of spasticity. To model and design the clinical path we used the Unified Modeling Language™ (UML), that provides a useful language to model application structure, behaviour, and architecture, but also the business process and data structure. 2.Cost analysis In order to conduct a cost analysis, the costs associated with activities included in the clinical path were identified, applying an Activity Based approach. Activity Based Costing (ABC) is an alterative to the traditional way of accounting. ABC allows an organization to determine the actual parte di ciascuna attività in cui è stato scomposto il processo, evidenziando, quindi, il consumo delle risorse da parte delle attività, consentendone la razionalizzazione. L’analisi rappresenta un importante strumento per le politiche interne alla struttura riabilitativa, in quanto consente di monitorare l’assorbimento dei costi delle risorse impegnate nei trattamenti analizzati e, di conseguenza, intraprendere azioni di ottimizzazione, a vantaggio dell’efficienza nell’erogazione delle prestazioni ai pazienti. 3.Analisi delle performance di processo L’analisi delle performance di processo si è basata principalmente sullo studio dei tempi che caratterizzano il percorso del paziente all’interno dell’Unità di Riabilitazione Funzionale. Insieme al risultato clinico, il tempo di percorso del paziente rappresenta l’elemento fondamentale di prestazione dal punto di vista del paziente stesso. Lo scopo dell’analisi è, quindi, quello di monitorare la durata delle attività e i tempi dei processi per ogni paziente del campione, rilevare eventuali anomalie e introdurre azioni migliorative. La ricerca si svolge in tre step: - performance measurement, ovvero identificazione del set di indicatori (tempi che caratterizzano il percorso del paziente) per l’analisi della performance e il rilevamento dei dati; - performance reporting, ovvero la produzione dei documenti che riportano l’analisi dei risultati e la diffusione degli stessi tra gli operatori; - performance management, ovvero l’implementazione di nuove logiche gestionali per il miglioramento dei processi critici. 4.Analisi dell’outcome clinico L’analisi delle performance cliniche si riferisce alla rilevazione dei dati relativi alle condizioni cliniche del paziente prima e dopo il trattamento. Anche in questo caso l’analisi è svolta in tre step: - performance measurement, ovvero identificazione del set di indicatori (scale funzionali) per la rilevazione delle condizioni di salute del paziente e del livello di autonomia prima e dopo la somministrazione dei trattamenti; - performance reporting,ovvero la diffusione dei 2. Intervento di rizotomia selettiva posteriore (schema) Selective posterior rhisotomy cost associated with each product and service produced by the organization without regard to the organizational structure. Opposite to the traditional costing method, ABC has the feature to keep under the indirect costs. The innovation of the ABC is its approach not only to quantify but also to manage the costs. As a result, the ABC belongs to the cost management techniques, and it can support the managers in the decision-making process. This approach has represented a useful contribution to evaluate the phases of the clinical path that absorb more costs: it is an important tool for the change management agenda, optimizing the financial resource and improving the effectiveness in the services supply. 3.Performance measurement The analysis of process performance is mainly based on the study of the times that characterize the clinical path in the Functional Rehabilitation Unit. The length of the clinical path, in fact, together with the clinical outcomes, represents the fundamental aspect from the patient’s point of view. 91 risultati dell’analisi tra gli specialisti e i responsabili del paziente; - performance management, ovvero la sperimentazione, sulla base dei risultati ottenuti, di nuovi protocolli clinici per il miglioramento dell’outcome. 5.L’analisi della qualità percepita (customer satisfaction) Il punto critico principale è qui la identificazione del cliente (customer). Nella situazione di queste disabilità, infatti, insieme al paziente sono fortemente e continuativamente coinvolti una serie di soggetti, e in particolare i famigliari. Si è quindi deciso di adottare un’ottica di “cliente” più ampia, che si estende alla famiglia. Sulla base di ciò si sono ricercati modelli esistenti e si è identificato come più promettente quello del Family-Centered Care. La Family Centered Care è una filosofia sviluppata in Canada che si fonda sui seguenti principi generali: - i genitori sono risorse fondamentali nella vita del bambino; - il processo riabilitativo deve essere basato sulla cooperazione tra famiglia e professionisti; - i professionisti devono avere un ruolo di sostegno dei familiari. L’ottica con cui è stato realizzato il questionario per la rilevazione dei dati è quella di fornire elementi di analisi strettamente legati al reparto di Riabilitazione Funzionale, così da permettere il miglioramento dei rapporti non solo con i pazienti ma anche con le loro famiglie e garantire una risposta il più possibile vicina agli effettivi bisogni dei pazienti. 6.Analisi di benchmarking, per l’individuazione di nuove pratiche di gestione del percorso integrato. L’analisi è stata finalizzata all’indagine e alla comparazione delle differenti scelte strategiche adottate da diversi istituti di cura per il superamento di alcuni problemi di tipo organizzativo-gestionale. In particolare, l’indagine ha interessato i seguenti fattori critici di successo (in termini di riduzione dei costi e miglioramento delle prestazioni): - la gestione del personale; - la gestione dei pazienti; - la gestione dei rapporti con soggetti esterni. Trattandosi di un’analisi comparata di prestazioni 92 The aims of the study are (1) to monitor the activities’ duration and the processes’ time for each patient, (2) to detect the bottle necks, (3) to introduce improving actions. The research is carried out in the followings steps: 1.performance measurement, identifying a set of indicators to analyse the performance and collecting the dataset; 2.performance reporting, producing a document with the data analysis and allowing the dissemination of information; 3.performance management, implementing new managerial tools to improve the critical process. 4.Analysis of the clinical outcomes The analysis of clinical outcomes refers to the analysis of dataset related to the patient condition pre and post treatments. The analysis is carried out in the following steps: 1.performance measurement, identifying a set of clinical indicators (functional scale) to measure the patient health condition pre and post treatments; 2.performance reporting, producing a document with the data analysis and allowing the dissemination of information among the physicians and specialists; 3.performance management, implementing, on the basis of the results, new clinical protocols to improve the clinical outcomes. 5.Customer satisfaction In order to conduct the customer satisfaction, in the rehabilitation field, the main critical point is the identification of the customer. In this sector, in fact, a multitude of caregivers involved, in particular the family, play an important role for the patients’ assistance. In this study, the concept of “customer” was enlarged, to include both the patient and their family. Therefore existing models were studied and the Family Centered Care was chosen as the most interesting, innovative and appropriate to the sample (children with spasticity condition). The Family Centered Care is a philosophy developed in Canada that focuses on the followings principles: - the family is a fundamental resource in the children’s life, - the rehabilitation services are provided thanks to non finanziarie tra diversi istituti, è stata scelta la tecnica del benchmarking. Tale studio porta all’individuazione di buone pratiche, soprattutto in relazione agli aspetti di integrazione dei processi e gestione delle risorse, e rappresenta un utile strumento per l’identificazione di nuovi elementi a miglioramento dell’erogazione dei servizi ai pazienti. the co-operation between family and physicians, - the physicians have to support the family. The questionnaire on customer satisfaction was developed in order to point out the aspects closely related to the Functional Rehabilitation Unit, so to improve the relationship between the “rehabilitation ward” and the patient and their family and in meeting patients’ needs. 6.Benchmarking. The aim of the benchmarking is the investigation and the comparison of different strategic choices (in organizational and managerial terms) among different Rehabilitation Centres. In particular, the analysis focuses on the following critical factors (in terms of cost reduction and performance improvement): - human resource management, - patient management, - outsourcing. In this way, the study allows us to identify the good practices, related to process integration and resources management, and to improve the services supply. 93 Ottimizzazione di dispositivi per emodialisi, filtri e scambiatori per il sangue con tecniche ingegneristiche avanzate Optimization of hemodialysis devices, hemofilters and blood exchangers with advanced engineering techniques Dipartimento di Bioingegneria Gruppo di ricerca Research group Gianfranco Beniamino Fiore Alberto Redaelli Monica Soncini Simone Vesentini Marco Rasponi Anno di avvio attività Beginning of activity 2003 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Ospedale S. Bortolo, Vicenza Estor SpA, Milano SisTer-Fresenius Medical Care, Palazzo Pignano (CR) Bioengineering Laboratories, Cantù (CO) Carnegie Mellon, Pittsburgh, PA, USA Massachussets Institute of Technology, Boston, USA Toray Medical Co., Tokyo, Giappone L’utilizzo in clinica di dispositivi per il trattamento del sangue è associato a patologie altamente invalidanti. Un esempio emblematico nell’ambito delle malattie croniche è costituito dall’insufficienza renale grave, che nella gran parte dei pazienti impone di ricorrere all’emodialisi, un trattamento che prevede la purificazione trisettimanale del sangue del paziente mediante macchine extracorporee. Il paziente dializzato è un soggetto affetto da disabilità socio-psicologica oltre che fisica, che affida la propria sopravvivenza e il proprio benessere all’efficienza di 94 The clinical use of devices for blood treatment is associated to greatly disabling illnesses. A typical example in the field of chronic diseases is severe renal insufficiency, which, in most patients, implies to resort to hemodialysis, a treatment requiring the patient’s blood purification for three times a week via extracorporeal devices. A dialysis patient is a sociopsychologically, besides physically, disabled person, whose survival and welfare rely upon machinery efficiency. On the other hand, acute pathologies exist whose solution relies on extracorporeal blood una macchina. Esistono d’altro canto patologie acute la cui risoluzione è affidata al buon funzionamento di un trattamento di purificazione del sangue, quale lo shock settico grave, trattato mediante dispositivi di rimozione delle endotossine. Si comprende come l’evoluzione di tecnologie che consentano di ottimizzare l’efficacia di questi trattamenti sia un punto cruciale nel processo di miglioramento delle condizioni cliniche, psicologiche e sociali dei pazienti e di incremento dell’efficienza del sistema ospedaliero. Presso il Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, il gruppo di ricercatori che svolge attività di ricerca in questo settore studia l’ottimizzazione dei dispositivi applicando metodi ingegneristicamente evoluti e d’avanguardia. L’approccio è basato sull’integrazione di metodologie complementari che spaziano dalla modellazione computazionale a diverse scale (da quella macroscopica a quella molecolare) fino alle attività sperimentali in laboratorio. Pur trattandosi di ricerche per certi versi di frontiera, esse sono svolte con un’attenzione particolare per le ricadute tecnologiche immediate o a breve termine, come testimonia l’interesse suscitato in partner aziendali nazionali e internazionali del settore, che con il loro supporto hanno costituito la principale fonte di finanziamento economico. Nel settore dei dispositivi per emodialisi, l’attività di ricerca è stata focalizzata sullo sviluppo di un software applicativo, dotato di interfaccia grafica in quanto destinato all’utilizzo in clinica da parte del personale ospedaliero, per la quantificazione e l’ottimizzazione dell’effetto di filtrazione interna negli emodializzatori. Si tratta di un fenomeno che consente di produrre benefici per i pazienti dializzati, incrementando l’efficienza di rimozione dal sangue dei soluti di medio peso molecolare. Sull’argomento è in atto una collaborazione con il reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale S. Bortolo di Vicenza; le attività si sono svolte col supporto finanziario di due aziende del settore. La Figura 1 rappresenta l’interfaccia grafica con cui l’utilizzatore medico interagisce. L’utilizzo di questo strumento di simulazione, che è ad oggi già in uso presso alcune unità di nefrologia e dialisi italiane, consente inoltre di indirizzare il clinico verso la scelta del trattamento più opportuno per ciascun paziente, individuando quali casi necessitano di trattamenti treatment, such as severe septic shock, which may be treated with extracorporeal blood purification. It is clear that the evolution of technologies allowing to optimize the efficiency of such extracorporeal treatments is a crucial point in the improvement of clinical, physiological and social conditions of patients and efficiency enhancement of the hospital system. At the Department of Bioengineering of the Politecnico di Milano, a group of researchers working in this field is studying the optimization of devices by exploiting advanced engineering tools. Their approach is based on integrating complementary methods, ranging from computational modeling at different scales (from the macro to the molecular level) to experimental laboratory work. Even if these are somewhat pioneering researches, there is a special attention towards their immediate or short-term technological rebounds, as it is witnessed by the interest aroused among national and international companies, which have up to now represented the main source of financial funding. In the field of devices for hemodialysis, research activities have focused onto the development of a software package, equipped with a graphical interface destined for the clinical user, aimed at quantifying and optimizing the internal filtration effect in hemodialyzers. This mechanism may produce benefits for dialysis patients, increasing the removal of middlemolecular-weight solutes from blood. On this subject, a collaboration is running with the Nephrology and Dialysis Unit of the St. Bortolo Hospital in Vicenza (Italy); the activities have been financially supported by two companies working in the field. Figure 1 depicts the graphical interface that the medical user interacts with. Such a simulation tool, that is now used in a number of National nephrology and dialysis units, also allows the clinitian to be addressed towards choosing the most proper treatment for each patient, by selecting which cases require complex and costly treatments (such as hemodiafiltration) or which ones may be carried out efficiently by a standard high-flux dialysis. In the field of devices for acute treatments, the use of extracorporeal blood purification for the treatment of sepsis has been focused. It is an emerging technology, with demonstrated clinical benefits, whose rationale is centered on the removal of endotoxins from blood 95 1. Interfaccia grafica del software di simulazione della filtrazione interna in emodializzatori Graphical user interface of the internal filtration simulation software 2.A Modello molecolare dell’interazione fra l’antibiotico Polimixina-B ed una particella di endotossina Molecular model of the interaction of Polymyxin-B antibiotic with an endotoxin particle complessi e costosi (quali l’emodiafiltrazione) e quali possono essere eseguiti efficacemente mediante una dialisi standard ad alto flusso. Nel settore dei dispositivi per trattamenti acuti, si è focalizzata l’attenzione sull’utilizzo della purificazione extracorporea del sangue per il trattamento della sepsi. Si tratta di una tecnologia emergente che ha dimostrato di produrre benefici clinici, il cui principio è basato sulla rimozione delle endotossine dal sangue con una cartuccia adsorbente che contiene l’antibiotico Polimixina-B legata covalentemente a una fibra. In questo contesto, ci si è posti l’obbiettivo di indagare per mezzo di strumenti numerici i meccanismi di rimozione extracorporea delle endotossine. Si sono integrate competenze interdisciplinari per sviluppare un approccio multiscala che spaziasse dalla scala nanometrica, alla quale avvengono le interazioni molecolari, fino alla scala macroscopica. La descrizione ottenuta chiarisce sia i meccanismi coinvolti a ciascuna scala, sia le mutue interazioni tra i fenomeni che avvengono a differenti scale. Le Figure 2.A e 2.B mostrano rispettivamente un passo della simulazione alla nanoscala e un with a sorption device containing fiber-grafted Polymyxin-B antibiotic. We tackled the job of investigating through numerical tools the mechanisms of extracorporeal endotoxin removal. Integrated knowledge and competencies were applied to a multiscale modeling approach ranging from the nanoscale, where the molecular interactions take place, to the macroscale. The overall picture displays both the physics involved at each scale level and the mutual interactions of phenomena taking place at different levels. Figures 2.A and 2.B respectively depict a stage of the nanoscale model and a fluid-dynamic result from the mesoscale analysis. An additional project is geared towards the development of a microfluidic module that will function as a micro-artificial lung. The project is held in collaboration with the Massachussets Institute of Technology where scientists are proposing to use microfluidics. Using microchannels molded from patterned silicon wafers, capillary-like networks can be designed with highly defined dimensions and specified geometries. Through a novel photolytic process, oxygen will be formed directly from the 96 2.B Modello della fluidodinamica attraverso un modulo di fibre intessute: sforzi tangenziali in parete Mesoscale model of the fluiddynamic environment through a knitted fiber pattern: wall shear stress map risultato fluidodinamico ottenuto nell’analisi alla mesoscala. Un ulteriore progetto è orientato allo sviluppo di un modulo microfluidico con la funzione di un micro-polmone artificiale. Il progetto è condotto in collaborazione con il Massachussets Institute of Technology, presso il quale i ricercatori propongono l’uso di sistemi microfluidici. Usando microcanali ricavati a partire da matrici in silicone, si possono progettare reti capillari con dimensioni altamente controllate e geometrie predefinite. Attraverso un innovativo processo fotolitico, l’ossigeno viene ottenuto direttamente dal contenuto acquoso del plasma sanguigno. Facendo uso delle tecniche di fluidodinamica computazionale, è stato sviluppato un modello per simulare il moto attraverso canali di differenti geometrie. I dati relativi al processo fotolitico e le limitazioni allo sforzo tangenziale cui vengono sottoposti i globuli rossi del sangue sono introdotti nel modello. I risultati delle simulazioni (Figura 3) permettono di determinare i vincoli meccanici e geometrici ottimali, che definiranno i criteri di scalatura per il futuro ottenimento di un dispositivo per la respirazione artificiale. 3. Simulazioni in un sistema microfluidico: mappe di pressione parziale di ossigeno Simulations inside a microfluidic bed: oxygen tension maps water content of the blood. Using computational fluid dynamic techniques, a model has been developed to simulate the flow across surfaces of varying geometry. Information regarding the photolytic process and the shear limitations of red blood cells are incorporated in the model. The results of simulations (Figure 3) allow to determine the optimum geometric and mechanical constraints, which will define the future scale-up criterion for artificial respiration devices. Figura 2.A: Vesentini S., Soncini M., Zaupa A., Silvestri V., Fiore G.B., Redaelli A., Multi-scale analysis of the Toraymyxin adsorption cartridge. Part I: molecular interaction of polymyxin B with endotoxins. Int J Artif Organs, Wichtig, Milano 2006, 29 (2): 239-250. Figura 2.B: Fiore G.B., Soncini M., Vesentini S., Penati A., Visconti G., Redaelli A., Multi-scale analysis of the Toraymyxin adsorption cartridge. Part II: Computational fluid-dynamic study. Int J Artif Organs, Wichting, Milano 2006, 29 (2): 251260. 97 Progettazione, sintesi, sviluppo e realizzazione di supporti per la cura ed il riparo di tessuti danneggiati mediante un approccio di Ingegneria dei Tessuti Dipartimento di Bioingegneria Gruppo di ricerca Research group Design, synthesis, development and fabrication of scaffolds for treatment and repair of damaged tissues by Tissue Engineering approach Maria Cristina Tanzi Alberto Redaelli Sara Mantero Gianfranco Beniamino Fiore Silvia Farè Paola Petrini Sabrina Bozzini Lorenza Draghi Monica Soncini Simone Vesentini Stefania Riboldi Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” Monica Moscatelli Anno di avvio attività Beginning of activity 1997 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Dipartimento di Biochimica, Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Chimica,Università degli Studi di Bologna Dipartimento di Fisiopatologia Clinica, Università degli Studi di Firenze Istituti Ortopedici Rizzoli, Bologna Laboratorio di Ingegneria Biomedica, Istituto Superiore di Sanità, Roma Laboratorio di Riconoscimento Molecolare, CNR Milano Unità Cardiochirurgica Ospedale Luigi Sacco, Milano 98 Laboratorio di Biologia e Genetica del Dipartimento di Scienze Precliniche Polo Vitalba, Milano Unità Cardiochirurgica IRCCS Fondazione Monzino, Università degli Studi di Milano Unità Cardiochirurgica e Divisione di Chirurgia Vascolare IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano Unità di Nefrologia e Dialisi, Ospedale San Bortolo, Vicenza Università di Catania Università di Pisa Politecnico di Torino Università di Firenze Università di Bologna Tecres s.p.a., Verona Eurocoating, Pergine (TN) Plan1Health s.r.l., Amaro (UD) Samo, Bologna GiMac, Castronno (VA) Divisione di Cardiochirurgia Ospedali Riuniti di Bergamo Facoltà di Veterinaria, Università degli Studi di Milano Istituto di Ricerca per le Cellule Staminali (SCRI), IRCCS Ospedale S. Raffaele, Milano Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Bergamo Department of Materials Engineering, Université Laval, Québec, Canada École Polytechnique de Montréal, Canada Laboratory for Surface Science and Technology, ETH, Zurich, Svizzera University of Pittsburgh, Pittsburgh, PA, USA Carnegie Mellon, Pittsburgh, PA, USA Polymer Technology Group, Berkeley, California, USA Max-Planck Institute of Colloids and Interfaces, Potsdam, Germania BASF Aktiengesellschaft, Ludwigshafen, Germania European Molecular Biology Laboratory, Heidelberg, Germania Institut für Molekulare Biotechnologie, Jena, Germania GKSS Forschungszentrum Geesthacht GmbH Geesthacht, Germania Accelrys Ltd Cambridge, UK MatSim GmbH Zurich, Svizzera University of Edinburgh, UK Hatsopoulos Microfluids Laboratory, Massachusset Institute of Technology, Boston, USA Sito web Website http://www.biomatlab.ithttp://www.biomed.polimi. it/clab http://www.biomed.polimi.it/cmb 99 1. Strutture porose (scaffold) per la rigenerazione del tessuto osseo Porous structures (scaffolds) for bone regeneration L’attività di ricerca è volta alla progettazione, sintesi, sviluppo e caratterizzazione di supporti per la cura e il riparo di tessuti danneggiati mediante un approccio di ingegneria dei tessuti. In questo senso è necessario anche lo sviluppo di tecnologie multiscala e multifisica finalizzate alla rigenerazione dei tessuti e alle terapie cellulari per uso clinico e farmacologico. Gli enormi progressi ottenuti nell’ultimo decennio nel campo dei biomateriali e della biologia cellulare hanno consentito di passare dalla medicina riparativa, che opera tramite la chirurgia riparativa/ sostitutiva e le terapie farmacologiche, alla medicina rigenerativa e alle terapie cellulari. L’ultimo decennio ha visto un’evoluzione radicale di alcuni dei canoni su cui si fonda l’approccio tradizionale della medicina al trattamento di patologie fortemente invalidanti quali il diabete, le malattie degenerative delle strutture articolari, malattie cardiovascolari. Accanto alla medicina riparativa, che opera mediante la chirurgia riparativa/sostitutiva e le terapie farmacologiche, si sono fatti strada nuovi criteri terapeutici 100 The research activity is aimed at the development, synthesis and characterization of supports for treatment and repair of damaged tissues by a tissue engineering approach. With this respect, it is also necessary the development of multi-scale and multi-physics technologies aimed at tissue regeneration and cell therapies for clinical and pharmacological purposes. The great progress achieved during the last decade in the fields of biomaterials and cell biology has concurred to move from reparative medicine (reparative/substitutive surgery and pharmacological therapies) to regenerative medicine and cell therapies. In this context, the development of synthetic materials overcame the concept of biocompatibility because inert and is now oriented to the development of carriers of cells and drugs, 3D scaffolds, in vitro or in vivo regeneration of tissues and organs and the preparation of biomimetic materials and smart materials, i.e. sensitive to physiological stimuli. These materials not only can respond to physiological stimuli, but can be also able to elicit favourable biological events after basati sulla medicina rigenerativa e sulle terapie cellulari. In questo contesto sono stati di primaria importanza gli enormi progressi ottenuti nel campo dei biomateriali e della biologia cellulare. Lo sviluppo di materiali sintetici ha abbandonato il concetto di biocompatibilità intesa come inerzia ed è diretto verso la progettazione di sistemi di trasporto (carrier) di cellule o di farmaci, di sistemi di supporto (scaffold) per la rigenerazione in vitro o in vivo di tessuti e organi e verso la realizzazione di materiali biomimetici e di materiali “intelligenti” sensibili a stimoli fisiologici (e quindi a interazione programmata). Questi materiali non solo possono rispondere a stimoli fisiologici, ma anche provocare utili eventi biologici dopo l’impianto (o entrambe le cose, in modo sinergico). Tra gli esempi troviamo sistemi in grado di rispondere a variazioni di pH, temperatura, concentrazioni enzimatiche o anche sollecitazioni meccaniche e quindi capaci di rilasciare in modo controllato sostanze bioattive o di richiamare (recruiting) cellule specifiche come le staminali mesenchimali e di indurne la differenziazione. Le attività di ricerca svolte si possono suddividere in diversi campi quali quello relativo alle tecnologie dei materiali, della progettazione di sistemi necessari per la coltura di cellule sulle strutture di supporto, e studi di fattibilità e progettazione mediante tecniche computazionali. Per quanto riguarda l’area inerente alle tecnologie dei materiali, la ricerca è prevalentemente rivolta ai seguenti campi: - lo studio delle micro- e nano-architetture; - lo sviluppo di materiali sintetici intelligenti di nuova generazione (materiali a memoria di forma, materiali attivabili con stimoli chimicofisici, materiali a rilascio controllato di farmaci e biomolecole, materiali a degradazione modulata, materiali a gradiente di funzionalità); - la funzionalizzazione mediante sostanze bioattive (nanocoatings, deposito di recettori cellulari). I prodotti realizzati in quest’area di ricerca devono essere analizzati per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche, morfologiche e meccaniche utilizzando tecniche di indagine mirate. Relativamente alla progettazione di sistemi di coltura, il gruppo di ricerca è coinvolto nello sviluppo di implantation (or even both, in a synergic way). Among different examples, there are systems able to response to change in pH, temperature, enzymatic concentration and also mechanical strain and consequently able to release in a controlled manner bioactive substances or to recruit specific cells, as mesenchimal stem cells, inducing cell differentiation. The research activities can be divided in different fields, as material technologies, design and development of systems for cell culture on 3D scaffolds, feasibility and project studies by computational tools. In the material technologies area, research activity is mainly oriented to: - the study of micro- and nano- architectures; - the development of synthetic smart materials (shape memory materials, materials activable by chemico-physical stimuli, materials for controlled drugs and biomolecules release, modularly biodegradable materials, gradient functionality materials); - material functionalization by means of nanoactive agents (e.g. nano-imprinting) capable to interact with the tissue at different scales. All the outcome from this research activities have to be analyzed for their chemico-physical, morphological and mechanical properties using appropriate investigation techniques. Regarding the development of cell culture systems, the research group is involved in the design and realization of bioreactors, i.e. perfusion systems and systems for the application of mechanical, optical and electrical stimula applied to the constructs (scaffold and cells), by means of experimental and computational (CAD, CFD, CSD, MD) techniques and integration with sensors and control systems (design of micro- and nano- sensors by using nanotubes, nanoparticles, etc.). Moreover, it is necessary the development of adequate cell culture protocols to obtain constructs to be implanted in the human body for the regeneration of damaged tissues. In particular, the research activity is aimed at the design and realization of bio-functionalized and/or biomimetic surfaces able to interact with the biological system at different scales (nano, micro, and meso) by means of techniques such as nanoimprinting, chemico-physical surface modifications 101 2. Carrier di cellule per la rigenerazione di tessuto. Le microcapsule vengono iniettate nel sito di impianto (a) e le cellule possono migrare all’esterno della capsula in seguito alla degradazione del materiale di cui essa è costituita (b) Cell carrier for tissue regeneration. The microcapsules are injected in the implant site (a) and cells can migrate outside the microcapsule due to material degradation (b) sistemi di perfusione e di sollecitazione meccanica, ottica, elettrica di costrutti (scaffold con cellule) mediante tecniche sperimentali e computazionali (CAD, CFD, CSD, MD) e integrazione con la sensoristica e il controllo (progettazione di micro e nano sensoristica specifica mediante nanotubi, nanoparticelle ecc.). In particolare, l’attività di ricerca è mirata alla progettazione e realizzazione di superfici biofunzionali e/o biomimetiche in grado di interagire con il sistema biologico a varie scale (molecole, cellule, tessuto extracellulare) tramite metodiche di tipo tecnologico (nanoimprinting) o chimico-fisico (deposizione di monostrati molecolari o funzionalizzazione organica), modifiche topologiche, per ottimizzare le prestazioni in vivo e guidare la crescita cellulare. Applicazioni in fase di studio includono la produzione di linfociti per soggetti immunodepressi, la realizzazione di strutture muscolari contrattili da utilizzarsi in presenza di patologie del sistema muscolare scheletrico (come ad esempio la distrofia muscolare di Duchenne) e di patch costituiti da miocardio ingegnerizzato coltivato su substrati biodegradabili 102 (deposition of molecular monolayer or organic functionalization), topographical modifications, to optimize the in vivo performance and guide cell proliferation and differentiation. Applications currently under investigation include the production of lymphocytes for immuno-depressed patients, the realization of contractile muscle structures for skeletal muscle system pathologies (as, for example, the Duchenne dystrophy) and engineered myocardium patches for the cardiac ischemia, tissue engineering of adipose tissue for the breast reconstruction, the realization of nerve guides for regeneration in the peripheral system. Besides the fabrication of scaffolds, research activity is also aimed at performing feasibility and development studies, using computational tools (for example, molecular dynamics and microfluidynamics), of engineered systems for the transport of molecules, both at nano-scale level, as in the case of biological molecular motors (myosin, tubulkin, kinesin), or systems based on diffusion mechanisms (semi-permeable membranes and drug delivery systems), and at micro-scale level, using 3. Immagine di un bioreattore per l’ingegnerizzazione del tessuto muscolare scheletrico Image of a bioreactor for skeletal muscle engineering 4. Immagine al SEM di uno scaffold sul quale sono cresciute le cellule muscolari scheletriche SEM image of skeletal muscle cells growing onto a scaffold per la cura di ischemie cardiache, ingegnerizzazione del tessuto adiposo per la ricostruzione del seno in seguito a mastectomia, - realizzazione di guide per la rigenerazione del sistema nervoso periferico. Accanto alla realizzazione di costrutti, l’attività di ricerca si rivolge anche a eseguire studi di fattibilità e di progettazione mediante tecniche computazionali (come ad esempio molecular dynamics e microfluidodinamica) di sistemi ingegnerizzati per il trasporto di molecole sia alla nanoscala, mediante motori molecolari biologici (miosina, chinesina, tubulina) e diffusione (membrane semipermeabili e dispositivi a rilascio controllato di farmaco), sia alla microscala, mediante fluidi vettore, per analisi di laboratorio effettuate con lab-on-achip (elettroforesi e PCR). Inoltre, l’analisi delle proprietà meccaniche di biomolecole caratteristiche di tessuti naturali e l’analisi delle interfacce tra queste biomolecole e i materiali protesici artificiali opportunamente funzionalizzati sono indispensabili per ottenere informazioni riguardanti le possibili interazioni in vivo. vector-fluids, for laboratory analysis performed with lab-on-chip systems (electrophoresis and PCR). Moreover, the analysis of the mechanical properties of biomolecules of natural tissues and the analysis of interfaces between the biomolecules and the funzionalized artificial prosthetic material, are essential to obtain information about the possible interactions in vivo, when the scaffolds are implanted in the body. 103 Progettazione e caratterizzazione biomeccanica di materiali e dispositivi biomedici Dipartimento di Ingegneria Strutturale Gruppo di ricerca Research group Design and biomechanical characterisation of biomedical materials and devices Roberto Contro Roberto Fumero Riccardo Pietrabissa Maria Laura Costantino Gabriele Dubini Francesco Migliavacca Federica Boschetti Giancarlo Pennati Lorenza Petrini Virginio Quaglini Manuela Teresa Raimondi Pasquale Vena Luigi Baglioni Anno di avvio attività Beginning of activity Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Istituto Ortopedico Galeazzi, Milano Ospedale San Raffaele, Milano Ospedale Santa Corona, Pietra Ligure (SV) Fondazione Leonardo, Savigliano (CN) Technische Universitaet Vienna, Austria Sito web Website http://www.labsmech.polimi.it 104 2000 Nei trattamenti di riabilitazione motoria è importante poter disporre di efficaci sistemi e metodologie per la progettazione di protesi, ortesi, tutori e ausili, come pure per la caratterizzazione biomeccanica dei materiali e funzionale dei componenti da utilizzare in tali dispositivi. Una corretta progettazione consente infatti di ottenere le migliori prestazioni in termini di resistenza e funzionalità biomeccanica, di durata e di qualità della vita del paziente utilizzatore, nonché la riduzione dei tempi e dei costi di progetto. Protesi e ausili tradizionali sono in genere progettati, realizzati e adattati agli specifici pazienti cui sono destinati. In genere lo sviluppo è un processo sequenziale piuttosto lungo, con necessità di frequenti retroazioni e adattamenti del progetto per rispondere alla disabilità e alle esigenze del singolo paziente. Appare oggi molto più efficiente un percorso di progettazione integrato che, partendo dai dati anatomici di uno specifico paziente, consenta di passare rapidamente e in maniera economica dal progetto concettuale a un prototipo virtuale con il quale simulare il funzionamento in esercizio, prima di muovere alla realizzazione del dispositivo finale specifico per il paziente. La metodologia adottata dal Laboratorio di Meccanica delle Strutture Biologiche (LaBS) del Dipartimento di Ingegneria strutturale consiste nell’integrazione stretta fra simulazione numerica e attività sperimentali, includendo in queste ultime sia la caratterizzazione dei materiali previsti per le applicazioni biomediche sia la verifica delle funzionalità di protesi e ausili. In particolare il LaBS vanta una esperienza più che quinquennale nelle seguenti aree: 1. caratterizzazione meccanica di materiali per uso biomedico (metallici, ceramici, polimerici, compositi, leghe a memoria di forma); 2. caratterizzazione funzionale di dispositivi biomedici (per esempio protesi e ortesi ortopediche, tutori, fissatori e mezzi per osteosintesi) in condizioni rappresentative delle applicazioni riabilitative previste; 3. ideazione, progettazione e sviluppo di protesi e ortesi ortopediche e di dispositivi di osteosintesi. Nel seguito sono presentate a titolo di esempio alcune attività attualmente in corso al LaBS, relative alla progettazione di dispositivi per la riabilitazione. In motion rehabilitation treatments there is a strong need for systems and methodologies to design prostheses and ortheses and assistive devices as well as to characterise thoroughly both materials and components for use in these applications. A proper design methodology allows one to obtain the best performances in terms of biomechanical functionality, durability and life quality of the patient as well as a relevant cut in project costs and times. Conventional prostheses and assistive devices are usually designed, manufactured and adapted to the specific patients. The development phase is generally a sequential and lengthy procedure, often requiring feed-back phases and project changes to match the disabilities of the specific patient. Nowadays a concurrent design approach appears more efficient, which moves from the patient specific data towards a virtual prototype, smoothly, quickly and cheaply. The virtual prototype can be used to simulate the operative conditions, before freezing the design and moving to the manufacturing in large numbers. The Laboratory of Biological Structure Mechanics (LaBS) of the Department of Structural Engineering of Politecnico di Milano operates by integration of computational methods with experimental activities. The latters include both the characterisation of materials and the assessment of biomechanical capabilities of devices. In particular LaBS offers a five-year expertise in the following areas: 1. mechanical characterisation of materials for biomedical use (metallic, ceramic, polymeric, composite, shape memory alloys); 2. biomechanical characterisation of biomedical devices (e.g.: orthopaedic prostheses and ortheses, fixators and osteosynthesis tools) in experimental set-ups very close to the actual operating conditions in rehabilitation procedures; 3. design and development of orthopaedic prostheses and ortheses and osteosynthesis tools. A few examples of LaBS activities in this field are briefly reported in the following. Development of a spinal device for stabilization of a spine lumbar segment One of the commonest causes of low back pain is caused by a degenerative disc disease, related to 105 1. Sinistra e centro: dispositivo “U” interspinoso in lega di titanio (Ti6Al4V) [fonte: Paradigm Spine www.paradigmspine.com]; destra: modello agli elementi finiti del segmento vertebrale lombare L4-L5 con il dispositivo impiantato (in verde) [Journal of Mechanics in Medicine and Biology, Vol. 5, No. 2 (2005) 375–382] Left and centre: titanium alloy (Ti6Al4V) interspinosus “U” device [courtesy of Paradigm Spine www.paradigmspine. com]; right: finite element model of the vertebral lumbar segment L4-L5 with implanted device (green) [Journal of Mechanics in Medicine and Biology, Vol. 5, No. 2 (2005) 375–382] Progettazione di un dispositivo per la stabilizzazione di un segmento lombare della colonna vertebrale 2. Fissatore esterno per il trattamento di fratture diafisarie delle ossa lunghe External fixator for treatment of diaphysis fractures of long bones a change in disc shape (either collapse or hernia) with consequent loss of functionality. When the rehabilitation and the pharmacological therapy are Una delle più comuni cause di dolore nella regione not sufficient for pain relief, the patient is subjected lombare della colonna vertebrale è dovuta alla to a surgical treatment, which might imply the degenerazione dei dischi intervertebrali, legata a una implantation of a biomedical device. The surgical variazione della forma (collasso oppure ernia) del treatment consists in a neural decompression (either disco con conseguente perdita di funzionalità. Per il herniectomy or nucleotomy), often followed by one trattamento chirurgico delle patologie degenerative of the following procedures: the intersegmental del disco intervertebrale si esegue la decompressione fusion, the arthroplasty and the dynamic neurale (erniectomia, nucleotomia), spesso stabilization. Nowadays, the attention by medicine, seguita da fusione intersegmentale, artroplastica o in particular neurosurgery, and engineering to the stabilizzazione dinamica. Attualmente sta crescendo degenerative diseases of the spine is growing fast, l’interesse della medicina, in particolare della due to the high medical, economic and social costs neurochirurgia, e dell’ingegneria nei confronti associated to the treatment and rehabilitation of di questa patologia degenerativa della colonna patients suffering from these problems, and to the vertebrale, a causa degli alti costi medici, economici derived motion disabilities and lost working hours e sociali legati al trattamento e alla riabilitazione for the patients. Thus, the achievement of a correct dei pazienti affetti da questi problemi, nonché alla understanding of the biomechanics of a lumbar disabilità motoria e alle ore lavorative perse dai motion segment, healthy and nucleotomized, and pazienti. Il primo passo verso una possibile soluzione the role played by each anatomical structure of a questo problema, consiste nel raggiungimento the system, is the first step to solve the problem. di un elevato grado di comprensione della The development of a reliable computer model, 106 biomeccanica di un segmento motorio lombare, sano e nucleotomizzato. In particolare va chiarito il ruolo svolto da ogni singola struttura anatomica che costituisce il sistema, in modo da poter sviluppare un modello computazionale, capace di predire l’efficacia di un dispositivo per la stabilizzazione della colonna vertebrale lombare, in termini di compatibilità biomeccanica. Il dispositivo deve essere in grado di ripristinare le funzionalità naturali, ridotte dalla patologia e/o dalla operazione chirurgica, grazie alle sue caratteristiche geometriche e al materiale impiegato. Quello descritto sembra essere un approccio promettente alla progettazione e alla valutazione di questo tipo di dispositivi. Progettazione di un fissatore esterno per fratture delle ossa lunghe Le fratture diafisarie di ossa lunghe possono essere trattate attraverso l’utilizzo di un fissatore esterno: tale tecnica è ormai in uso corrente nella pratica clinica per i vantaggi legati alla riduzione dei tempi di guarigione. Tale riduzione viene ottenuta attraverso una riabilitazione più intensa in virtù del fatto che il paziente può caricare l’arto già il giorno successivo all’intervento, permettendo così una stimolazione efficace del sito di frattura al fine di ottenere una formazione precoce del callo osseo. La stessa metodica può essere utilizzata anche per i trattamenti di modifica della configurazione degli arti superiori e inferiori in svariati casi di patologie nella crescita delle ossa (nanismo, displasie ossee, artrosi con deformità ecc.): in questi casi l’osso viene fratturato opportunamente e vengono eseguiti degli allungamenti progressivi fino al raggiungimento della configurazione ossea prevista. L’affidabilità biomeccanica di tali dispositivi viene verificata attraverso prove pre-cliniche effettuate in laboratorio: la resistenza meccanica degli svariati componenti del fissatore viene testata attraverso prove statiche e dinamiche eseguite secondo protocolli opportunamente sviluppati e validati. Studio di protesi totale di ginocchio con specifiche condizioni dinamiche derivanti dall’analisi del ciclo del passo Le tecniche di protesizzazione di ginocchio hanno evidenziato un importante sviluppo able to predict the effectiveness of a spinal device in terms of its biomechanical compatibility, seems to be a promising approach for the design of a device, which has shape and materials able to restore the biomechanical functions, crippled by the nucleotomy. Design of an external fixator for fractures of long bones Fractures of the diaphysis of long bones can be treated through the use of an external fixator: this technique is currently used in the clinical practice due to the short time for fracture healing. Such reduction in the healing time is obtained trough a more severe rehabilitation protocol thanks to the fact that the patient can load the fractured leg even the day after the operation. This fact permits an effective stimulation of the fracture site in order to obtain an early formation of the bone callus. This methodology can also be used to obtain modification of the upper and lower limbs configuration in several bone growth pathologies (dwarfism, bone dysplasia, arthrosis deformities etc.). For these cases the bone is purposely fractured and a progressive lengthening is performed till the desired bone configuration is reached. The biomechanical reliability of such devices is verified through pre-clinical in-vitro tests: the mechanical strength of the different fixator components is tested by means of static and dynamic experiments following specific and validated protocols. Study of total knee prosthesis with subjectspecific kinematics and kinetics data from gait analysis Even since the introduction of the hinged knee arthroplasty the product was a success for all the people suffering from severe joint diseases, giving them back both functionality of the joint and the ability to move it without pain. Since this primary success in knee joint replacement, many improvements have been made. For example, the shift from the basic hinged total knee arthroplasty (TKA) to a more complex design in which the articular bearing surfaces of the femur and tibia were replaced and completed with a polyethylene insert. Clinical follow-up studies gave quantitative 107 3. Protesi di ginocchio a piattaforma rotante (a sinistra)[fonte DePuy Orthopaedics] e modello ad elementi finiti (a destra) Low contact stress rotating platform of a knee prosthesis (left) [courtesy of DePuy Orthopaedics] and finite element model (right) 4. Sforzo equivalente di Von Mises nell’inserto rotante in polietilene Von Mises stress component in the polyethylene rotating platform insert dall’introduzione dei dispositivi multi-componente: componente femorale, componente tibiale e inserto in polietilene. Tuttavia studi clinici hanno fornito indicazioni qualitative circa modalità di fallimento delle protesi di ginocchio a medio e lungo termine a seguito di fenomeni di usura a carico del componente polimerico. La progettazione di tali dispositivi attualmente è basata anche su modelli numerici atti a studiare il comportamento meccanico. Tali modelli sfruttano le potenzialità dell’approccio a elementi finiti e presuppongono la conoscenza delle condizioni cinematiche e di carico agenti sul dispositivo. Attualmente tali condizioni, indicate anche in normative internazionali, si riferiscono a studi sulla dinamica del cammino di soggetti giovani e sani. Tuttavia la maggioranza degli interventi di protesizzazione sono relativi a soggetti anziani con diverse patologie articolari; ciò determina differenze sostanziali nelle effettive condizioni di esercizio del dispositivo impiantato. Inoltre la presenza della protesi determina ulteriori variazioni nella dinamica del passo dei soggetti rispetto agli attuali standard di riferimento. information on the survival of the total knee arthroplasty, while retrieval studies gave an insight in the mode of failure of the prosthesis. Currently, additional types of research are becoming increasingly important. One of those methods is finite element (FE) analysis. With this method it is possible to simulate (contact) stresses in the prosthesis and predict some aspects of the clinical behaviour of the TKA. The standardized kinematic and kinetic patterns adopted in numerical simulations are usually derived from young and healthy individuals, according to suggestions in international standardization protocols. TKAs, however, are usually implanted in elders, and it is known that kinematic and kinetic gait parameters differ between these groups. Besides, the TKA itself also influences the kinetics and kinematics of the knee, abnormalities in maximum knee flexion angles, stride length and walking speed have been reported. It is thus very likely that gait kinematics and kinetics in the elderly with a TKA are very different from the gait kinematics and kinetics of healthy young individuals. This could be 108 Questi fattori possono essere concausa di un fallimento dell’impianto prematuro rispetto alle previsioni di progetto. Lo studio in corso si pone l’obiettivo di indagare gli effetti dell’utilizzo di condizioni al contorno derivanti dall’analisi del cammino di soggetti protesizzati in modelli agli elementi finiti in termini di sforzi di contatto sull’inserto polimerico. Lo studio sino ad ora ha visto la selezione di tre pazienti protesizzati con un dispositivo a piattaforma rotante di cui sono stati rilevati i dati di cammino mediante un protocollo di acquisizione sperimentale. Sono stati quindi sviluppati modelli a elementi finiti dei dispositivi specifici ai tre soggetti considerando condizioni al contorno derivanti dalle misurazioni effettuate sui pazienti. I risultati ottenuti da questi modelli sono quindi stati confrontati con quelli ottenuti mediante un quarto modello numerico relativo a condizioni corrispondenti alla dinamica del cammino di un soggetto standard. a reason for early failure of the TKA. This research study is based on the observation that the gait of subjects with a TKA is very different from the gait of young, healthy subjects. In order to answer the research question, gait analysis has been performed up to now on three patients with a low contact stress rotating platform, so that kinematics and kinetics of the knee can be determined. Three FE models of a TKA, identical to those implanted in the subjects, have been created. The kinematic and kinetic data of each patient have been inferred from data measured from gait analysis experimental protocol and consequently applied to the specific FE model. In all models a stance phase of the gait cycle has been simulated. Then the calculated contact stresses in the polyethylene insert have been analysed quantitatively and qualitatively. 109 Diagnosticare Diagnosis 112. Sistemi wearable per la teleriabilitazione Wearable devices for the telerehabilitation 116.Metodi di elaborazione di segnali e immagini per diagnosi, monitoraggio e follow-up di malattie degenerative dei sistemi di controllo cardiovascolare e cardio-respiratorio Signal and image processing methods for the diagnosis, monitoring, and follow-up of cardiovascular and cardiorespiratory control degenerative disease 120.Analisi e integrazione di dati e immagini anatomofunzionali per la quantificazione delle relazioni struttura-funzione nel sistema nervoso centrale in soggetti disabili Analysis and integration of anathomo-functional data and images for the quantitative evaluation of the structure-function relations in the central nervous system of disabled subjects 126.Monitoraggio non invasivo dell’emodinamica e del metabolismo ossidativo nel muscolo e nel cervello mediante spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso Non invasive monitoring of hemodynamics and oxidative metabolism in the muscle and the brain by functional near infrared spectroscopy Sistemi Wearable per la teleriabilitazione Wearable devices for the telerehabilitation Dipartimento di Bioingegneria Gruppo di ricerca Research group Giuseppe Andreoni Luca Piccini Luca Maggi Guido Panfili Anno di avvio attività Beginning of activity 2005 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Ospedale Valduce, “Villa Beretta”, Costa Masnaga (LC) La diffusione di servizi di teleassistenza e assistenza domiciliare è un fattore in costante divenire. È un mercato intrinsecamente in crescita date le caratteristiche sociali di invecchiamento della popolazione, come in crescita è pure il mercato riguardante la sicurezza (azioni di soccorso o nel lavoro). Il progetto ha previsto la realizzazione di un sistema per la valutazione funzionale degli ausili meccanici (ortesi) per pazienti disabili, in particolare soggetti con manifesta sindrome post-polio, e di supporto 112 The diffusion of tele- and home-assistance services is continuously increasing. It is a market with an intrinsic growth engendered by social features of getting old of the population, in the same way the market about safety (first aid action or job safety) is increasing too. The project aims at developing a system able to monitor biosignals on disabled people, especially those who are affected by post-polio syndrome. During the rehabilitation process, the measurement of useful parameters could be employed for the al follow-up/personalizzazione degli stessi processi riabilitativi domiciliari e ospedalieri. functional evaluation of specific ortheses and to support the follow-up/customization of the same domiciliary or in-hospital rehabilitation treatments. Stato dell’arte Il telemonitoraggio e la telemedicina sono settori considerati da qualche anno promettenti ai fini di ridurre i costi della sanità e già beneficiano di dispositivi biomedicali da usare in remoto, ma il loro fatturato non è significativo nell’ambito della spesa sanitaria. L’ultimo miglio della telemedicina, ovvero il service provider, unitamente alla complessità d’uso degli attuali dispositivi può essere considerato il fattore frenante dello specifico mercato. Sulla complessità dei sistemi di telemonitoraggio, uno dei temi di ricerca più interessanti e sviluppati in ambito soprattutto internazionale nel settore biomedico è quello degli smart textiles, ovvero dei tessuti intelligenti e sensorizzati per diverse applicazioni, tra cui il wearable computing e proprio il telemonitoraggio quali settori di maggior studio. Su quest’ultima applicazione il Politecnico di Milano ha attivato una linea di ricerca che ha già portato a un corpus di know how significativo sia in termini di body sensor network - ossia elettronica miniaturizzata per sensoristica distribuita e/o intergrata nei tessuti con connessione wireless (e non) verso un body gateway - sia in termini di realizzazione di tessuti integranti fibre conduttive strutturate a rete di sensori direttamente nel tessuto nel confezionamento a maglietta. Nell’ambito del Dipartimento di Bioingegneria opera il WoWS! Lab (acronimo di Wearable embedded or integrated Wireless Sensors), la cui attività consiste principalmente nello sviluppo di tecnologie e metodologie innovative e modelli di raccolta dati, analisi e simulazione dell’interazione uomo-macchina-ambiente, in particolare per lo sviluppo e l’applicazione di Wearable Sensors e relative metodologie per il rilievo non intrusivo dei segnali biologici associati al comportamento spontaneo del soggetto. Il Politecnico di Milano ha altresì attivato una rete di collaborazioni nel settore tessile per la realizzazione di tali magliette sensorizzate che ha portato a prototipi funzionali che a breve potrebbero essere portati in fase di produzione estesa. Ciò ha costituito il pregresso tecnologico- State of the art Since some years telemonitoring and telemedicine are considered promising sectors to reduce health costs through the use of remotely controlled biomedical devices, but their turnover is not relevant in the health budget. The last mile of telemedicine, i.e. the service provider, together with a very complex user interface of actual devices, can be considered the stopping factor of the specific market. About the complexity of telemonitoring systems, one of the most interesting and in-progress international research topic in biomedical technologies is about smart textiles, i.e. sensorized fabric for different applications, for example wearable computing and non-obtrusive telemonitoring. On this application the Politecnico di Milano has activated a research program that has already developed an important level of know-how both about Body Sensor Network – e.g. miniaturized electronic boards for distributed sensorized platforms and/or integrated in textile with wireless (or not) connection to a body gateway– and about smart textiles integrating conductive fibers structured as sensors network directly in the wearable garment, e.g. a common T-shirt. In the Department of Bioengineering, the WoWS!Lab (Wearable embedded or integrated Wireless Sensors) is active in the development of innovative technologies, methods, data collecting models, analysis and simulation of human-machineenvironment interface, in particular for development and application of wearable sensors and related methods for unobtrusive acquisition of biological signals describing the spontaneous behavior of the subject. Furthermore the Politecnico di Milano activated a network of collaborations in the textile sector for the creation of the sensorized garments that has already led to several functional prototypes ready to be taken to a large scale productive phase. This brick of techno-methodological know-how leads firstly to the development of ideas and research projects and secondly to the creation of a spin-off 113 metodologico importante che ha dato origine da un lato allo sviluppo di idee e progetti di ricerca, dall’altro alla creazione di un’idea di impresa che potesse supportare l’Ateneo in tali iniziative e stimolare nuova imprenditorialità nei giovani ricercatori. Ad esempio, la sindrome post-polio e altre patologie inabilitanti richiedono l’utilizzo di ausili per permettere la deambulazione ai soggetti colpiti. Di fronte a un panorama piuttosto ampio di ortesi, è difficile capire quale possa essere la soluzione migliore per il paziente. Attraverso una valutazione dell’affaticamento stimata mediante l’analisi di parametri cardiocircolatori, si potrebbe permettere l’identificazione del sistema più efficiente per classi di soggetti diverse, o addirittura per il singolo soggetto. Il solo segnale elettrocardiografico non è comunque sufficiente, in quanto non permette di avere indicazioni dirette sulla dinamica ematica. Dal punto di vista fisiologico la quantità di sangue effettivamente eiettata dal cuore può essere ottenuta determinando il volume di sangue disponibile all’eiezione (preload), la capacità muscolare realmente espressa (contrattilità), la frequenza di battiti (heart rate) e la capacità del sistema circolatorio di accettare il volume ematico e di distribuirlo correttamente ai tessuti dell’organismo (resistenza vascolare sistemica). Il monitoraggio dell’andamento del valore d’interesse fornisce segnali corretti circa l’evolversi di eventuali patologie. La natura clinica di queste tecniche (richiedenti personale sanitario) portava all’applicazione di queste tecniche solo su pazienti ricoverati e con malattie in fase acuta. Ora, grazie alle ormai consolidate tecniche di ecocardiografia, ecodoppler e affini, il monitoraggio si indirizza anche verso pazienti che non versano già in una situazione di grave patologia, ma che soffrono di disturbi o disfunzioni potenzialmente prodromi di più gravi condizioni. Tali tecniche non permettono comunque di valutare l’andamento dei parametri legati alla dinamica ematica in soggetti deambulanti o comunque in movimento. Attività svolte Le attività sono state sviluppate in due aree: 114 1. Sistema indossabile per monitoraggio poligrafico su PDA con connessione wireless Bluetooth Wearable system for poligraphic monitoring on PDA with a wireless Bluetooth connection 2. Esempio di segnale impedenziometrico (blu) per la misura di frequenza respiratoria e Cardiac Output (in blu) ed ECG (in rosso) Example of the impedentiometric signal for the measurement of the breathing rate and Cardiac Output (in blue) and ECG (in red) that could support the University in this activity promoting the employment of young researcher. For example, the post-polio syndrome and other disabling pathologies require the use of specific aids to allow the deambulation of subjects affected by those disabilities. In order to identify the best solution for each subject, it is conceivable to analyse cardiovascular load and other indicators to estimate the fatigue. The only use of the Electrocardiogram (ECG) is not enough to satisfy these requirements, usually echocardiography and similar techniques allow to measure the blood pumped by the heart in order to obtain indications about the workload of the cardiovascular system. Until now there is not the possibility to obtain such measures in an unobtrusive way, during the subjects rehabilitation process. Such a kind of monitoring could allow the prevention of more severe disorders. Current Activities Our project is involved in two main areas: - Optimizazion of the system dedicated to the measure of the cardiac output and its integration - Consolidamento della tecnologia per la misurazione della gittata cardiaca attraverso tecnica impedenziometrica e integrazione con dispositivo per la rilevazione dell’elettrocardiogramma (ECG) realizzato in precedenza. - Campagna di test. Si sono ripresi i concetti propri delle tecniche di misura impedenziometrica, noti in letteratura, caratterizzate da principi fisici che ben si adattano alle richieste di monitoraggio non intrusivo con sistemi indossabili dal paziente. Questi ultimi sono oggetto di studio del gruppo di ricerca e hanno portato alla realizzazione di magliette sensorizzate per il tele-monitoraggio di alcuni segnali biologici (Figura 1). La tecnica impedenziometrica si basa sull’iniezione di una corrente tramite una coppia di elettrodi e la rilevazione della differenza di potenziale. prodotta dal corpo grazie ad un’altra coppia di elettrodi posta internamente ai precedenti due. La corrente alternata iniettata ha un’ampiezza estremamente limitata, entro comunque le soglie di sicurezza, garantendo inoltre l’erogazione di una carica netta iniettata nulla, assecondando le normative legate agli stimolatori o comunque ai dispositivi che contemplano iniezione di corrente in un soggetto. L’elevata frequenza dell’onda di stimolazione a cui si lavora risolve il problema dell’interferenza con altri segnali biologici, in primis l’elettrocardiogramma (Figura 2). Il sistema comprenderà inoltre una serie di accelerometri per la valutazione dell’attività motoria, ed un dispositivo per la rilevazione di temperatura e tasso di sudorazione per completare il quadro di analisi. Grazie al sistema di collegamento wireless e ad un gateway domestico, i dati potranno essere spediti al centro di riabilitazione in tempo reale, o quando necessario, per una valutazione clinica. with the present system for the ECG signal monitoring. - Trials and validation. Starting from the standard techniques for the impedance Cardiography, we designed and developed a specific system for the unobtrusive measure of Cardiac Output embedded in a wearable device. This latter technologies have been studied and developed during the last four years by our group, leading us to the realization of some prototypes (Figure 1). The impedance technique is based on the injection of a current by a couple of electrodes and the detection of upper thorax voltage difference thanks to another couple of sensors situated between the previous pair. The injected alternate current has a very limited amplitude, ensuring an injected charge equal to zero to satisfy and to respect the norms about electro-stimulators or devices injecting current through the subject in general. The high frequency of the wave solves the problem of interference with other biological signals, first of all the electrocardiogram (Figure 2). Moreover the system will have a number of accelorometers for the motor activity evaluation and a device for the measurement of the temperature and pherspiration coefficent in order to control the clinical situation. Thanks to a wireless communication system and to a home gateway, the data will be sent to the rehabilitation centre in real time or when the medical equipe needs them, to make a clinical evaluation. 115 Metodi di elaborazione di segnali e immagini per diagnosi, monitoraggio e follow-up di malattie degenerative dei sistemi di controllo cardio-vascolare e cardio-respiratorio Dipartimento di Bioingegneria Gruppo di ricerca Research group Signal and image processing methods for the diagnosis, monitoring, and follow-up of cardiovascular and cardiorespiratory control degenerative disease Sergio Cerutti Giuseppe Baselli Maria Gabriella Signorini Anna Maria Bianchi Luca Mainardi Enrico Caiani Federico Aletti Valentina Corino Federico Esposti Manuela Ferrario Valentina Magnagnin Frederic Vallais Anno di avvio attività Beginning of activity 1990 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Ospedale Luigi Sacco, Milano LITA “Vialba”, Milano Ospedale S.Paolo, Milano Ospedale Galeazzi, Milano Clinica della Medicina del Lavoro di Montescano (PV) Università dell’Insubria, Varese Istituto Superiore di Sanità, Roma Università degli Studi di Bologna, DEIS Centro Cardiologico Monzino, Milano Department of Electroscience - Lund University, Svezia Laboratory of signal processing - University of Rennes 1, Francia University of Saragozza, Spagna Massachussets Institute of Technology, Boston, USA Noninvasive Cardiac Imaging Lab - University of Chicago, USA 116 Le disabilità legate alle funzioni cardiovascolari (CV) e cardiorespiratorie (CR) e ai relativi meccanismi di controllo, stanno acquistando sempre maggiore rilevanza epidemiologica, che si affianca ad una aumentata aspettativa di vita nei paesi occidentali. Questo può essere dovuto allo sviluppo di processi degenerativi cronici o agli esiti di episodi acuti che sono oggi trattati con un aumentato margine di successo, per quanto riguarda un immediato pericolo di vita, ma che portano a una riduzione della qualità della vita stessa. Le cause di patologie degenerative spaziano da disturbi quali l’ipertensione o le dispnee notturne fino a gravi patologie quali il diabete o le cardiomiopatie. L’infarto cardiaco è il principale episodio acuto che provoca alterate funzioni CV con assoluta necessità di follow-up e di una appropriata riabilitazione. Il monitoraggio domiciliare e durante la normale vita quotidiana sul lungo periodo di pazienti a rischio è uno degli aspetti principali considerati nel progetto FIRB. La possibilità di cure domiciliari è un punto chiave nel ripristino di una vita normale durante il processo di riabilitazione dopo un episodio ischemico acuto. La variabilità cardiaca (HRV) è un segnale non invasivo largamente utilizzato sia per la detezione di episodi aritmici che per la valutazione delle funzioni autonomiche durante il normale ritmo sinusale. Una nuova generazione di sensori indossabili, integrabili in indumenti o magliette usati quotidianamente, è allo studio nel progetto UE MyHeart, con lo scopo di estendere il monitoraggio a condizioni che possono essere critiche, quali ad esempio il sonno. Negli ultimi anni, notevole sforzo è stato dedicato allo studio dei disordini del sonno, che sono comunemente trascurati, quando invece hanno una vasta incidenza epidemiologica e gravi conseguenze sia sullo stato neurologico che sulle funzioni CV. Episodi di apnea notturna e i microrisvegli associati sono molto comuni. Allo stesso tempo l’accesso ai centri del sonno è limitato e non è in grado di fornire screening su larga scala. Una possibile soluzione a questo problema potrebbe essere nella caratterizzazione dei disturbi del sonno sulla base di segnali CV, acquisiti tramite sistemi indossabili utilizzati sia nella fase Impairments due to diseases of cardio-vascular (CV), cardio-respiratory (CR) function and their regulation mechanisms have an increasing epidemiological importance which parallels the prolonged expected duration of life in western countries. This can be due to the development of chronic degeneration processes or to the outcome of acute episodes which are treated with increasing success, as to the immediate life threatening, but which still leave a condition of a limited life quality. Degeneration causes can range from disturbances such as hypertensions or nocturnal dispnea to severe pathologies such as diabetes or cardiomyopathies. Myocardial infarction is the most important acute episode leaving an altered CV function with a stringent necessity of follow-up and appropriate rehabilitation. Long-term monitoring of patients at heart risk at home and during the normal day life is one of the main aspects considered by the FIRB project. Home care facilities are a key point in the restoration of a normal life in rehabilitation processes after acute ischemic episodes. Heart rate variability (HRV) is a non-invasive signal widely used both for the detection of arrhythmic episodes and for the assessment of autonomic function during normal sinus rhythm. A new generation of wearable sensors, to be imbedded in commonly used underwear or T-shirts is addressed by the EU “My Heart” project with the aim of extending monitoring to crucial conditions such as sleep. In recent years, considerable research efforts have been devoted to the assessment of sleep disorders, which are commonly overlooked while having a vast epidemiological incidence and severe effects on both the neurological status and the CV function. Episodes of sleep apnea and associated micro-arousals have been discovered to be very common. However, the access to sleep labs is limited and can not cover wide screening studies. Characterization of sleep disorders from CV signals recorded via wearable sensors can be the solution of this problem leading to better diagnosis, treatment, and follow-up of these disturbances. Figure 1 shows the time-frequency analysis of the HRV signal in a normal subject and in a patient with obstructive 117 1. Analisi tempo-frequenza del segnale HRV in un soggetto normale e in un soggetto affetto da apnee ostruttive (OSA) durante il sonno Time-frequency analysis of the HRV signal in a normal subject and in a patient affected by obstructive sleep apnea (OSA) di diagnosi, durante il trattamento e il followup di questi disturbi. La Figura1 mostra l’analisi tempo-frequenza del segnale HRV in un soggetto normale e in un paziente con apnee ostruttive (OSA) durante il sonno. Un progetto collaterale relativo al monitoraggio CR riguarda i neonati prematuri e la prevenzione dalla morte improvvisa. La fibrillazione atriale è una condizione patologica che tende a cronicizzarsi con un elevato rischio di trombosi e una considerevole compromissione funzionale. Recenti studi su elettrocardiogrammi endocavitari sono di grande aiuto nella comprensione dei meccanismi di genesi e di organizzazione della fibrillazione. Una più accurata diagnosi è la ricaduta immediata per una pianificazione del trattamento farmacologico o di ablazione. In prospettiva, i defibrillatori impiantabili saranno attivati da opportuni rilevatori di fibrillazione. Lo sviluppo di metodologie quantitative per l’estrazione di parametri funzionali da immagini ecografiche 2D convenzionali e dalle nuove immagini 3D real time, forniscono al clinico nuovi 118 sleep apnea (OSA). A collateral project relevant to CR monitoring is concerned with premature newborns for the prevention of sudden infant death. Atrial fibrillation is a pathological condition which is frequently prone to a chronic stabilization with a highly increased risk of thrombosis and sizable functional impairment. Studies on invasive intracavitary electrograms help in the understanding of fibrillation onset and organization. The immediate fallout is in better diagnosis and in the planning of pharmacological or of ablation therapy. In perspective, suitable fibrillation detectors would trigger implanted defibrillators. The development of quantification techniques aiming at extracting functional parameters from conventional 2D, and new real-time 3D images can provide the clinician with additional tools for the assessment of the cardiac function. The quantitative evaluation of both right and left ventricular function is, in fact, important to give information both in the acute phase and in follow-up, to test the effects of pharmacological treatment. In collaboration with the University of Chicago and the University of 2. Studio di perfusione miocardica mediante mezzo di eco-contrasto composto da microbolle A myocardial perfusion study by means of echo-contrast micro-bubbles strumenti per la definizione della funzionalità cardiaca. La valutazione quantitativa delle funzionalità ventricolare destra e sinistra è, infatti, importante per ottenere informazioni sia nella fase acuta che nel follow-up, per testare gli effetti del trattamento farmacologico. In collaborazione con l’Università di Chicago e con l’Università di Bologna sono stati sviluppati algoritmi specifici per l’analisi ecocardiografica 3D, che permettono di calcolare le dimensioni delle camere cardiache, la massa e la funzionalità. Progetti in corso riguardano lo studio delle valvole cardiache in quanto a movimento e deformazione, le alterazioni nella regolazione CR per scompenso cardiaco, la perfusione miocardica mediante eco-contrasto con microbolle, come mostrato in Figura 2. In collaborazione con l’Ospedale Galeazzi, Milano, viene studiato il flusso coronarico con eco-Doppler. Bologna, have been developed specific algorithms for 3D echocardiographic analysis, which allow the computation of cardiac chamber dimensions, mass, and function. On going projects regard the evaluation of cardiac valves motion tracking and deformation quantification, the impairment of CR under heart failure condition, echo-contrast media (microbubbles) as shown in Figure 2. In collaboration with the Galeazzi Hospital, specific algorithms for coronary Doppler analysis have been developed. 119 Analisi e integrazione di dati e immagini anatomo-funzionali per la quantificazione delle relazioni strutturafunzione nel sistema nervoso centrale in soggetti disabili Analysis and Integration of anathomofunctional data and images for the quantitative evaluation of the structurefunction relations in the central nervous system of disabled subjects Dipartimento di Bioingegneria Gruppo di ricerca Research group Giuseppe Baselli Anna Maria Bianchi Sergio Cerutti Michele Butti Silvia Casarotto Sara Marceglia Anno di avvio attività Beginning of activity 2000 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Neurologiche, Fondazione IRCCS Ospedale Policlinico, Milano IRCCS Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta”, Milano IRCCS La Nostra Famiglia Istituto Medea di Bosisio Parini (LC) Sezione scientifica dell’Ospedale Valduce “Villa Beretta” di Costamasnaga (LC) Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, Pisa Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Università di Pisa Unità Operativa di Neuropsichiatria per l’Infanzia e l’Adolescenza, Azienda Ospedaliera“G. Salvini”, Ospedale di Rho (MI) Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare, Università di Pisa School of Biomedical Engineering, Science & Health Systems Drexel University, Philadelphia, USA 120 La ricerca sulla disabilità riveste differenti aspetti, che coinvolgono sia la diagnosi sia la terapia e la riabilitazione. Questi non sono separati ma costituiscono, piuttosto, parti di uno stesso processo. In particolare la riabilitazione è volta al recupero di funzonalità perse, per esempio movimenti o la capacità di parlare, in seguito ad eventi traumatici, o a stroke, o per patologie sia congenite sia degenerative. Lo studio è principalmente volto alla valutazione di come la funzionalità persa viene ripristinata o attraverso le vie naturali o tramite funzionalità differenti. Una misura dell’efficacia della riabilitazione può essere la differenza tra la funzionalità recuperata e quella fisiologica. Minore attenzione è generalmente rivolta al sistema nervoso centrale (CNS) e ai meccanismi attraverso i quali il cervello si riadatta a una modificata situazione periferica. Lo studio funzionale del sistema nervoso centrale si avvantaggia oggi di numerose e differenti modalità che vanno dall’immagine funzionale (fMRI, PET, SPECT, NIRS), alle registrazioni multicanale di segnali (EEG, MEG). Tutte queste metodiche sono caratterizzate da differenti risoluzioni spaziali e temporali, da differenti livelli di invasività e da differenti capacità di esplorare specifiche regioni cerebrali. Tutte traggono vantaggio dalle crescenti capacità di elaborazione digitale. In particolare l’integrazione di due o più differenti modalità è in grado di combinare i) l’ottima risoluzione temporale di EEG e MEG con l’elevata risoluzione spaziale di MRI o TAC; ii) le informazioni metaboliche della SPECT e della PET, con quelle emodinamiche della BOLD fMRI e della NIRS; iii) le rappresentazioni anatomiche del cervello ottenute da MRI e TAC con le mappe funzionali di EEG e EMG, ecc. Prima e dopo il processo di riabilitazione, lo studio della funzionalità cerebrale può portare grandi vantaggi a diversi livelli: 1)Valutazione quantitativa e oggettiva del danno a livello del sistema nervoso centrale e delle funzionalità residue che possono essere utilizzate e potenziate nella fase della riabilitazione; 2)Monitoraggio dei processi di riorganizzazione cerebrale durante la terapia. Questo è utile per un adattamento continuo e personalizzato delle azioni terapeutiche da intraprendere; Research on disability is manifold, involving diagnosis, therapy and rehabilitation. These different aspects are not disjoined, but rather they are parts of the same process. In particular rehabilitation involves the recovery of some lost functions, for example movement, or speaking, that are compromised after traumatic events, or strokes or by congenital or degenerative pathologies. The study is generally mainly focused on the evaluation of how the lost function is restored both through the natural way, or through the involvement of other different functionalities. A quantification of how much the restored function differs from the normal one is generally a measure of the efficiency of the rehabilitation therapy. Minor attention is generally dedicated to the central nervous system (CNS) and to the mechanisms through which the brain can readapt to a modified peripheral situation. The functional investigation of the central nervous system can today be supported by many different techniques and modalities ranging from functional imaging (fMRI, PET, SPECT, NIRS), to multichannel signal recording (EEG, MEG). All of them are characterized by different spatial and temporal resolutions, by different levels of invasivity, by the different capabilities of investigating specific brain regions and all of them take advantage from the growing digital processing capabilities. In particular the integration of two or more different modalities is able to combine i) the good time resolution of the EEG and MEG with the high spatial resolution of MRI or TAC; ii) the methabolic information coming from SPECT or PET, with emodynamic evaluations coming from BOLD fMRI and NIRS; iii) the anatomical representation of the brain coming from MRI and TAC, with the functional mapping of EEG, MEG, fMRI.; etc. Before and during the rehabilitation process the study of brain functionalities can provide great advantages at different levels: 1)quantitative and objective evaluation of the central nervous system damage and of the residual functions that can be used and empowered during the rehabilitation process; 2)monitoring of the central nervous system reorganization during the therapy. This is useful for a continuous and focused personalized adjusting of 121 3)Valutazione quantitativa della situazione finale, confronto con quella iniziale e valutazione della plasticità cerebrale ottenuta sui singoli soggetti mediante la riabilitazione. Scopo del presente studio è la definizione di metodologie adatte e lo sviluppo di algoritmi di integrazione per il monitoraggio della funzionalità del SNC, della plasticità e delle diverse strategie durante diversi processi di riabilitazione che coinvolgono funzionalità differenti. A questo proposito vengono impiegati vari strumenti per lo studio funzionale del SNC su gruppi selezionati di pazienti e su controlli sani. In particolare si studia la possibilità di integrare differenti modalità di imaging, per sviluppare strumenti in grado di dare una informazione più completa possibile nel modo meno invasivo possibile e con il minor disagio per il paziente. L’uso clinico di queste metodiche vuole aprire e suggerire nuove strategie riabilitative basate su una più approfondita conoscenza dei meccanismi fisiologici coinvolti nel ripristinare o sostituire le funzionalità perdute. the proper actions to be taken; 3)quantitative evaluation of the final situation, comparison with the initial one and estimation of the brain plasticity due to the rehabilitation in each single subject. Aim of the present study is the definition of proper methodologies and integration algorithms for monitoring the CNS functionality, brain plasticity and the adopted strategies during different rehabilitation processes that involve different functionalities. At this purpose different tools for the functional investigation of the CNS are employed and applied on selected groups of patients and normal subjects. In particular integration among different imaging modalities is studied, in order to develop tools able to provide the better and more complete information with the minimal invasivity and discomfort for the patient. The clinical use of multimodal monitoring of the CNS is intended to open and suggest new rehabilitation strategies based on a deeper knowledge of the physiological mechanisms adopted by the whole system for restoring or for substituting the lost functions. Applicazioni Applications Riabilitazione cognitiva I processi cognitivi sono molto complessi e per lo più sconosciuti. Quando qualche funzione è compromessa (per esempio la capacità di mantenere un’attenzione prolungata dopo un trauma), o qualche capacità manca (per esempio la capacità di imparare a leggere e a scrivere nella dislessia), una riabilitazione mirata aiuta a raggiungere prestazioni molto simili a quelle normali. Tuttavia una migliore comprensione dei processi coinvolti può aiutare nella scelta delle procedure riabilitative più adatte al singolo soggetto. In compiti che richiedono attenzione sostenuta sono maggiormente coinvolte le aree frontali e la loro attivazione può essere rilevata da fMRI, NIRS e ERP (event related potentials). Le varie attività EEG a diverse latenze vengono quantificate e mappate sullo scalpo e ogni variazione può essere rilevata con una risoluzione temporale molto alta. D’altra parte fMRI e NIRS danno un’ottima localizzazione spaziale delle aree coinvolte a livello corticale. Il confronto tra soggetti normali e pazienti Cognitive rehabilitation Cognitive processes are very complex and mostly still unknown. When some function is lost (for example, the capability of maintaining prolonged attention after a trauma), or when some ability is missing (for example the capability of learning reading and writing in dyslexia), proper rehabilitation can be helpful in reaching performances very close to normality. However a deeper understanding of the involved processes may be helpful in the choice of the proper and personalized rehabilitative steps. In tasks of sustained attention, frontal areas are mainly involved and their activation, in space and in time, can be put into evidence through fMRI, NIRS and ERPs. The different EEG activities at different latencies are quantified and mapped on the scalp and any change can be detected with a very high temporal resolution. On the other hand fMRI and NIRS provide a very good spatial localization of the involved areas at cortical level. Comparison between normal subjects and patients with impaired sustained attention, due to traumas, 122 1.A Evoluzione temporale delle mappe di potenziale in corrispondenza delle onde N2 e P3, collegate a processi attentivi e cognitive durante un task di attenzione sostenuta Temporal evolution of the potential maps of the waves N2 and P3, related to attention and cognitive processes during the task of sustained attention 1.B Attivazioni corticali fMRI durante il medesimo task fMRI cortical activation during the same task con problemi di attenzione, conseguenti a traumi, permette di identificare differenti meccanismi e possibili differenze nelle relazioni strutturafunzione. La Figura 1.A mostra l’evoluzione temporale delle componenti ERP legate ai processi attentivi e cognitivi, mentre la Figura 1.B mostra la rappresentazione 3D mediante fMRI delle aree attivate. Nella dislessia, per studiare i processi di lettura, gli ERP vengono studiati nei bambini normali e nei bambini dislessici. Si vogliono individuare le differenze tra i due gruppi, legate a compiti diversi in grado di coinvolgere, in modo differenziato, l’attenzione, l’elaborazione visiva e cognitiva nelle diverse aree corticali. Il task è stato progettato per attivare in modo selettivo le diverse funzioni e individuare meglio la natura della disfunzione. L’associazione con la fMRI consente una migliore identificazione delle aree coinvolte e una più precisa classificazione della patologia. L’integrazione delle due metodiche è volta a mettere in evidenza possibili differenze a livello della connettività ed organizzazione funzionale nei soggetti patologici. allows the identification of different mechanisms involved and of possible differences in the structurefunction relation. Figure 1.A shows the temporale evolution of the ERP waves related to attention and cognitive processes, while Figure 1.B shows the 3D representation of the activated areas obtained through fMRI. In dyslexia, in order to investigate the reading processes, event-related potentials (ERPs) are recorded in normal children and in children with developmental dyslexia. Aim of the study is the identification of differences between the two groups, related to different tasks, involving, at different levels, attention, visual or acoustical elaboration in different cortical areas. The task is specifically designed for eliciting the different function selectively and for identifying the nature of the dysfunction. The association of functional imaging through fMRI allows to better identify the involved cortical areas and to classify the patients according to the dysfunctions. The integration of the two mentioned modalities is intended to the recognition of possible different functional connectivity and organization 123 Riabilitazione motoria La possibilità di recuperare le attività domestiche e sociali è un obiettivo fondamentale nella riabilitazione neurologica dopo la stroke. Per indagare i meccanismi coinvolti a livello del sistema nervoso centrale, è stato implementato un protocollo di movimento della caviglia e della mano sia per gli arti compromessi sia per quelli sani. L’attività cerebrale è monitorata da fMRI ed EEG per studiare le strategie e la plasticità cerebrale durante la fase riabilitativa. Uno studio più approfondito, subito dopo la fase acuta si propone di fornire una misura oggettiva delle funzionalità residue, sia emodinamiche sia elettriche. Il monitoraggio durante la terapia vuole mettere in evidenza le dinamiche del recupero. Lo scopo è lo studio quantitativo del processo riabilitativo, la migliore comprensione dei meccanismi coinvolti, la definizione di un percorso riabilitativo più personalizzato e adeguato ai bisogni del paziente. Riabilitazione motoria nella patologia di Parkinson La stimolazione ad alta frequenza dei nuclei subtalamici (Deep Brain Stimulation, DBS) è un trattamento chirurgico molto efficace per le complicanze della patologia di Parkinson, in quanto va a migliorare i sintomi motori, come il tremore, la rigidità, e la bradicinesia, e riduce il fabbisogno di farmaci. In particolare, dopo DBS, i pazienti presentano buone capacità motorie per un’elevata porzione della giornata, il tremore è ridotto, l’equilibrio è migliore, pur con dosi minori di farmaco. Queste misure però sono soggettive e comprimono una vasta gamma di sintomi, prestazioni e osservazioni in una scala molto grossolana. Gli effetti della stimolazione ad alta frequenza possono essere monitorati anche da misure elettrofisiologiche non invasive (EEG registrato sullo scalpo, potenziali evocati, registrazioni di EMG di superficie), e dalla valutazione delle possibili correlazioni con l’EEG di profondità. Le registrazioni EEG possono essere effettuate durante le normali visite di follow-up e confrontate con la situazione post-operatoria. Nella fase post operatoria, anche l’EEG di profondità può essere rilevato, in quanto gli elettrodi di stimolazione sono ancora accessibili prima della connessione 124 in pathological subjects for a more focused design of the rehabilitation process. Motor rehabilitation The ability to recover the home and community activities is a fundamental goal for neurological rehabilitation after stroke. In order to explore the mechanisms involved at the level of the central nervous system, a protocol of ankle and hand movement was implemented both for the damaged and healthy sides of the patient. The brain activity is monitored through fMRI and EEG in order to identify the strategies and the plasticity of the brain during the rehabilitation phase. A deeper investigation immediately after the acute episode is intended to provide an objective measure of the residual functionalities, both as emodynamic and electrical activity. The monitoring during the therapy is intended to put into evidence the dynamic of the recovery. The aims of the study are in a quantitative monitoring of the effects of rehabilitation, in the better understanding of the mechanisms involved, in the definition of a rehabilitation process more personalized to the different situations and needs of the subject. Motor rehabilitation in Parkinson disease High frequency stimulation of the subthalamic nucleus (Deep Brain Stimulation, DBS) is an effective surgical treatment for complicated Parkinson’s disease (PD), improving parkinsonian motor symptoms, such as tremor, rigidity and bradykinesia and reducing the need of pharmacological therapy. In particular, after DBS, patients experience adequate mobility for much larger proportion of the day, tremor is substantially reduced, balance performances are improved, with significantly lower pharmacological dosages. These measures, besides being almost subjective, compress a wide range of symptoms, performances, and observations in coarse-grained scales. High frequency stimulation effects could also be monitored through non-invasive electrophysiological measures (scalp EEG recordings, evoked potentials, surface EMG recordings) and through the evaluation of their possible correlation with the deep EEG activity. Electrophysiological recordings could be performed during normal follow-up visits and could 2. Elettrodi utilizzati per la deep brain stimulation per la registrazione dell’EEG di profondita’; (b) esempio di EEG di profondita’; (c) analisi bispettrale dell’EEG di profondita’ registrato dai nuclei subtalamici Electrodes used for the deep brain stimulation and for the deep EEG recording; (b) example of deep EEG; (c) bispectral analysis of the deep EEG recorded in the subthalamic nuclei allo stimolatore (cfr Figura 2a). Numerosi studi hanno messo in evidenza, infatti, elevata coerenza tra le attività EEG corticali e subtalamiche e l’hanno correlata con le capacità motorie dei pazienti. La Figura 2 mostra la procedura per la registrazione dell’EEG di profondità (a), i segnali registrati (b), ed un esempio di elaborazione avanzata dei segnali, basata sull’analisi bispettrale (c), per una descrizione quantitativa dei ritmi EEG a livello dei nuclei subtalamici. Dunque, il monitoraggio successivo può aiutare nella migliore definizione della riabilitazione. Infine, possibili compromissioni cognitive della DBS non sono ancora del tutto note. Da questo punto di vista la NIRS per il monitoraggio delle aree frontali costituisce una procedura sicura, non invasiva, per lo studio funzionale durante task cognitivi o neuropsicologici. be compared with the same recordings performed immediately after surgery, in a post-operative session. During this session, also deep EEG activity could be recorded, because DBS electrodes are still accessible, before the connection to the high frequency stimulator (see Figure 2a). Several studies put into evidence, in fact, the coherence between the cortical and the subthalamic EEG activity and the correlation of these activities with patients’ motor performances. Figure 2 shows the procedure for deep EEG recordins (a), the recorded signasls (b), and an example of advanced signal processing, based on bispectral analysis (c), for the quantitative description of the EEG rhythms at subtalamic level. Therefore, successive electrophysiological monitoring could help in the assessment of patient rehabilitation. Finally, cognitive implications of DBS treatment are not well established yet. From this point of view, the near infrared spectroscopy (NIRS) for the monitoring of frontal areas would be a safe, non-invasive and no-interfering procedure for functional investigations during, for instance, attentional or other neuropsychological tasks. 125 Monitoraggio non invasivo dell’emodinamica e del metabolismo ossidativo nel muscolo e nel cervello mediante spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso Noninvasive monitoring of hemodynamics and oxidative metabolism in the muscle and the brain by functional near infrared spectroscopy Dipartimento di Fisica Gruppo di ricerca Research group Rinaldo Cubeddu Antonio Pifferi Alessandro Torricelli Davide Contini Anno di avvio attività Beginning of activity 1999 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Università di Modena, Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Fisiologia Unversità di Ferrara, Facoltà di Medicina, Sezione di Fisiologia Umana Università de L’Aquila, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche Università di Firenze, Dipartimento di Fisica, Sesto Fiorentino (FI) University College London, Medical Physics, Biomedical Optics Research Group, London, UK Physikalisch-Technische Bundesanstalt, Medical Physics, Berlin, Germania Institute of Biocybernetics and Biomedical Engineering, Polish Academy of Sciences, Warsaw, Polonia PMI Lab, NMR Center, Massachussetts General Hospital, Boston, USA Sito web Website http://www.fisi.polimi.it 126 Il monitoraggio non invasivo dell’emodinamica e del metabolismo ossidativo è un importante metodo di indagine nel muscolo e nel cervello. Nel muscolo, può contribuire allo studio dei meccanismi legati alla normale fisiologia sotto sforzo e alla patologia (miopatie e/o vasculopatie periferiche). Nel cervello può monitorare l’attività cerebrale in risposta a particolari stimoli (motori, visivi, cognitivi) e può quindi concorrere allo studio dei processi cognitivi, alla diagnosi delle malattie mentali, alla localizzazione di lesioni cerebrali. Negli ultimi anni questo campo è in rapida evoluzione in quanto stimolato dalle possibilità offerte da tecniche di indagine quali risonanza magnetica funzionale, tomografia a emissione di positroni, elettroencefalografia ed elettromiografia. In questo ambito, la radiazione ottica nella regione spettrale del vicino infrarosso (600-1100 mm, NIR) è un efficace mezzo diagnostico. I tessuti biologici presentano infatti in questo intervallo spettrale una relativa trasparenza, fornendo quindi la possibilità di sondare in modo non invasivo anche regioni non direttamente accessibili o non in superficie. Inoltre i principali costituenti dei tessuti (ossiemoglobina, desossi-emoglobina, acqua e lipidi) presentano nella regione NIR caratteristiche spettrali distinte che possono essere usate per ricavare importanti informazioni sulla fisiopatologia del tessuto. Tuttavia l’elevata torbidità dei tessuti biologici, dovuta all’enorme numero di strutture in grado di interagire con la luce (per esempio cellule, fibre, ecc.) ha reso di difficile interpretazione i risultati di studi iniziali basati sull’uso di semplici tecniche ottiche con sorgenti funzionanti in regime di onda continua (CW) e quindi ha di fatto ostacolato la diffusione delle tecniche ottiche e il loro impiego in ambito clinico. Solo recentemente, una più approfondita conoscenza della fisica della propagazione della luce in mezzi diffusivi, insieme allo sviluppo tecnologico dell’optoelettronica, ha contribuito allo sviluppo di prototipi e sistemi commerciali per misure di spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso (NIRS). L’attività di ricerca, condotta presso il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano dal gruppo del Professor Cubeddu, è focalizzata allo sviluppo di strumentazione NIRS compatta e The possibility to monitor non-invasively hemodynamics (i.e. evolution of blood distribution within a biological tissue) and oxidative metabolism (i.e. oxygenation status) in the muscle or in the brain is a challenging and important task. In the muscle, this can help in studying mechanisms related to normal physiology under exercise, but also to pathology caused by myopathies and/or peripheral circulation diseases. In the brain, it can lead to the monitoring of cerebral activity in response to some stimuli (motor, visual, cognitive), and thus it can help in the study of cognitive processes, diagnosis of mental diseases, localization of brain injuries. This emerging field was fostered by the capabilities offered by magnetic resonance imaging (MRI), positron emission tomography (PET), electroencephalography (EEG) and electromyography (EMG). In this framework light is a powerful diagnostic tool especially in the region between 600 and 1100 nm (near infrared, NIR). On one side in this spectral range biological tissues are rather transparent and penetration depth is relatively high, allowing for the noninvasive investigation of deep tissues. On the other side, main tissue constituents (water, lipid, oxygenated hemoglobin, and deoxygenated hemoglobin) exhibit distinct spectral features, which may be of help to discriminate them and to derive information on physiopathology of tissues. However, the widespread use of light for noninvasive investigation has been hampered by the high scattering coefficient typical of biological tissues that hinders spatial and spectral information contained in endogenous chromophores. Recently, deeper knowledge of the physics of photon migration on one side, and technical developments in optoelectronics components on the other side have made it possible to extract valuable optical information from the probed medium, and different instruments for optical tissue oximetry – either commercial systems or laboratory prototypes – have been constructed. In the simplest configuration, near infrared spectroscopy (NIRS) injects a weak (few mW) light signal in the tissue and measure the remitted signal which carries information on tissue constituents and structure. Due to absorption and scattering events the remitted 127 1.A Spettri di assorbimento di emoglobina ossigenata (O2Hb, in rosso) e deossigenata (HHb, in blu) nella regione spettrale del vicino infrarosso Absorption spectrum of oxygenated (O2Hb, red curve) and deoxygenated (HHb, blue curve) in the near infrared spectral region 1.B Principio della tecnica di spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso risolta nel tempo Principle of time-resolved functional near infrared spectroscopy multicanale e all’impiego della tecnica NIRS per studi di monitoraggio funzionale nel muscolo e nel cervello. Il carattere innovativo della ricerca è legato all’uso di strumentazione operante nel dominio del tempo quali sorgenti laser in grado di generare impulsi con durata di poche decine di picosecondi, sensori veloci e sensibili per rivelare i deboli segnali ottici propagantesi nei tessuti biologici. Nella sua configurazione più semplice la misura NIRS consiste nell’iniettare nel tessuto biologico un segnale luminoso di debole potenza (alcuni mW) e nel monitorare il segnale riemesso dal tessuto. Per effetto dei fenomeni di assorbimento e diffusione l’impulso riemesso risulta ritardato, attenuato e allargato temporalmente. L’analisi con un modello teorico fornisce informazioni sui coefficienti di diffusione (μs’) e assorbimento (μa). Tipicamente sia l’iniezione sia la raccolta del segnale NIRS vengono effettuate mediante fibre ottiche appoggiate sulla superficie del tessuto da esaminare, risultando quindi in una misura totalmente non invasiva (vedi Figura 1). Da una misura di assorbimento a due lunghezze d’onda l1 e l2 è possibile risalire alla pulse is delayed, broadened and attenuated. Analysis with a theoretical model for photon migration in diffusive media yields estimate for the absorption (μa) and scattering (μs’) coefficients. Typically the measurements is made with a couple of optic fibers in contact with the surface of the tissue, resulting in a completely noninvasive measurement (see Figure 1). From a single measurement at two different wavelenghts l1 and l2 it is possible to derive oxyhemoglobin O2Hb and deoxyhemoglobin HHb concentration. The activity of the research group leaded by Professor Rinaldo Cubeddu at the Department of Physics of Politecnico di Milano has been focussed on the development of compact, multichannel instrument for NIRS and on the use of NIRS for noninvasive functional monitoring of brain and muscle. The innovative aspect of the research is the use of time-resolved instrumentations like picosecond pulsed laser and fast and sensitive photodetectors. The key advantages of time-resolved NIRS are the discrimination of the absorption coefficient (directly related to tissue constituents) and the 128 2. Ergometro usato per le prove di flessione plantare (Torricelli et al, Phys. Med. Biol., 49:685–699, 2004) The ergometer developed and used for plantar flexion exercises concentrazione di ossiemoglobina e desossiemoglobina. Tra i vantaggi chiave della spettroscopia NIRS risolta nel tempo ricordiamo la discriminazione tra i coefficienti di assorbimento e diffusione e l’aumento della profondità di penetrazione e della risoluzione spaziale rispetto alle tecniche ottiche CW. La strumentazione NIRS sviluppata è stata utilizzata per studi funzionali su muscolo e cervello. In particolare si è studiato la risposta muscolare allo sforzo (Figura 2), l’attivazione cerebrale in risposta a stimoli cognitivi (Figura 3) e a stimoli motori. Attualmente si sta studiando l’impiego della tecnica NIRS in diversi settori quali neuroscienze (ad esempio per il mappaggio del cervello nell’uomo), psicologia (per lo studio dell’apprendimento del linguaggio nei bambini), medicina (per supporto a studi di neurochirurgia). Particolarmente interessanti sono anche gli studi nel campo della riabilitazione quali, per esempio, monitorare il recupero delle capacità uditive in pazienti con impianti cocleari, o la funzionalità di protesi agli arti, fino ad applicazioni quali interfaccia uomo macchina. 3. Posizionamento degli optodi per la prova di fluenza verbale (Quaresima et al. J. Biomed. Opt. 101), 011012 2005) Placement of optodes scattering coefficient (related to tissue structures), a higher penetration depth and spatial resolution as compared to continuous-wave NIRS . The developed instruments have been effectively used for monitoring the muscle response to fatigue (Figure 2), the cerebral activation during cognitive (Figure 3) and motor tasks. Currently we are working on the use of NIRS in neuroscience (e.g. for human brain mapping studies), in psychology (language acquisition in infants, recovery after stroke i.e. brain plasticity studies, etc.), in medicine (e.g. as a support to neurosurgery). Moreover, study involving rehabilitation issues are very interesting: possible applications are monitoring the recovery of auditory ability in patients with cochlear implant, monitoring the functionality of prosthesis, and experimenting brain machine interfaces based on NIRS. 129 Analizzare & cen Analysing & asse nsire essing 132. Integrazione dei disabili nel mondo del lavoro The integration of disabled people in the business world 134.Analisi e valutazione dei sistemi locali di assistenza per la non autosufficienza e indicazioni per le iniziative della Fondazione Cariplo Evaluation and analysis of local welfare systems for dependent people in Lombardy - Fondazione Cariplo 136. Terza indagine sociale lombarda Third Lombardy social survey L’integrazione dei disabili nel mercato del lavoro delle Province della Lombardia Committente: Agenzia Regionale per il Lavoro Dipartimento di Architettura e Pianificazione Gruppo di ricerca Research group Pietro Lembi – Regione Lombardia Anno di avvio attività Beginning of activity The integration of disabled people in the labour market in the Lombardia provinces Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Research requested by the Agenzia regionale per il Lavoro - Regione Lombardia 2003 HB Group Studio Associato, Milano Sito web Website http://www.borsalavorolombardia.net/portal/page?_ pageid=67,69816&_dad=portal&_schema=PORTAL &type=approfondimento&id=762&list=/redazione/ Lavoro/SchedeTematiche/DisabiliELavoro_LL.jsp http://www.disabilielavorolombardia.it/pdf/pres_ ricerca_accessibilita.pdf http://www.famiglia.regione.lombardia.it/dis/dis_ doc/pres_lib.pdf Il progetto di ricerca “L’integrazione dei disabili nel mercato del lavoro delle Province della Lombardia”, cofinanziato dalla Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione Lombardia e dalla Fondazione Cariplo, è stato promosso e coordinato dall’Agenzia Regionale per il Lavoro. La fase II del progetto di ricerca – realizzata da HBgroup – si poneva l’obiettivo di sviluppare azioni positive e integrate per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità all’interno del mondo del 132 The research project “The integration of disabled people in the labour market in the Lombardia provinces” is jointly financed by the Lombardia Region Training, Education and Work General Management and by the Fondazione Cariplo. It has been promoted and coordinated by the Agenzia Regionale per il Lavoro (Work Regional Agency). The second stage of the research project - carried out by Hbgroup - had the aim of developing positive and integrated actions to create employment opportunities for people with disabilities within the lavoro. Tale obiettivo si è concretizzato: - nella definizione della metodologia di approccio al progetto, basata sull’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health dell’OMS) e sulla progettazione di matrice inclusiva - nella ricognizione critica dello stato dell’arte delle modalità di intervento di inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, con particolare riferimento alla realtà italiana e nordamericana - nella definizione di linee-guida per la creazione di ambienti di lavoro accessibili e idonei alle diverse caratteristiche degli utenti con disabilità – anche in rapporto ai temi dell’accoglienza della persona in azienda. L’apporto dell’arch. Pietro Lembi (Dipartimento Architettura e Pianificazione) allo sviluppo della fase II si è concretizzato nei seguenti aspetti: - partecipazione alle attività di impostazione della ricerca - individuazione e ricostruzione di casi studio lombardi esemplificativi di buone pratiche di inserimento lavorativo - indicazioni analitiche e metaprogettuali sugli aspetti percettivi e psico-relazionali. I risultati della fase II della ricerca sono stati pubblicati nel libro “L’accessibilità degli ambienti di lavoro. Aspetti progettuali e psico-relazionali dell’inserimento lavorativo di uomini e donne con disabilità”, a cura di Paola Bucciarelli, con i contributi di Gianni Arduini, Pietro Lembi e Silvia Volpi. Il volume, edito da Guerini e Associati, è parzialmente consultabile on-line (vedi siti indicati). business world. This aim was reached: □- in the definition of the approach methodology to the project, based on the ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health of the WHO) and on the architectural planning with an approach focusing on inclusion - in the critical investigation of the stage of the ways of intervention to create better employment opportunities for disabled people within the working world, particularly focusing on the North American and Italian realities - in the definition of the guidelines for the creation of work environments with easy access and adapting to the different features of users with disabilities - even in relation to the subject of welcoming people to the company. The architect Pietro Lembi (Architecture and Planning Department) contributed to the development of the second stage in the following aspects: - participation in the mapping out activities of the research - individuation and reconstruction of cases of study in Lombardia, which provide a good example of ways of introduction into the working world - analytical indications about perceptive and psychorelational aspects. The second stage results have been published in the book “L’accessibilità degli ambienti di lavoro. Aspetti progettuali e psico-relazionali dell’inserimento lavorativo di uomini e donne con disabilità”(“Work environments accessibility. Planning and psychorelational aspects of employment opportunities of disabled men and women in the working world”), by Paola Bucciarelli, with contributions from Gianni Arduini, Pietro Lembi and Silvia Volpi. The volume, published by Guerini e Associati, can be partially consulted online (check the shown websites). 133 Dipartimento di Architettura e Pianificazione Analisi e valutazione dei sistemi locali di assistenza per la non autosufficienza e indicazioni per le iniziative della Fondazione Cariplo Gruppo di ricerca Research group Evaluation and analysis of local welfare systems for dependent people in Lombardy - Fondazione Cariplo Anno di avvio attività Beginning of activity Costanzo Ranci Giuliana Costa Laura di Maria Stefania Cerea 2003 Cooperazioni nazionali e internazionali National and international collaboration Università degli Studi di Brescia - Dipartimento di Diritto del Lavoro Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Sanità Pubblica Il tema della non autosufficienza in età anziana o legata alla condizione anziana è, nell’ultimo decennio, entrato a pieno titolo nell’agenda pubblica, assumendo i connotati di un vero e proprio rischio sociale. Il fenomenale invecchiamento della popolazione unito ad alcune delle più evidenti trasformazioni socio-economiche in atto, quali l’ingresso massiccio delle donne nel mercato del lavoro, ha creato le condizioni affinché i bisogni di cura legati alla non autosufficienza si ponessero come fattore di ripensamento degli attuali assetti 134 Dependency in the elderly, or age-related dependency, is a subject which, in the last decade, has been placed firmly on the public agenda, and has taken on the characteristics of a veritable social risk. The remarkable ageing of the population, together with some of the most evident socio-economic transformations under way, such as the entry of a substantial number of women into the labour market, has led to conditions being such that the care needs of dependent elderly people have become a matter for reassessment by the current welfare structures. di welfare. La capacità di tenuta delle tradizionali forme di fronteggiamento dei bisogni di cura, incentrati nel nostro paese principalmente sul forte autoaddossamento dei compiti di cura da parte delle famiglie, appare oggi più critica rispetto al passato e i problemi di cura, quando severi, possono essere addirittura un fattore specifico e distintivo di vulnerabilità sociale (Costa 2004). L’analisi delle politiche pubbliche specificamente rivolte alle persone anziane dipendenti e alle loro famiglie assume, in siffatto contesto, una posizione centrale per guidare l’operato di chi voglia, in qualche maniera, svolgere un ruolo in grado di generare utilità sociale in questo particolare campo di policy. La ricerca commissionata dalla Fondazione Cariplo al Politecnico di Milano, dal titolo “Analisi e valutazione dei sistemi locali di assistenza per la non autosufficienza”, si è proposta, non a caso, come un progetto di valutazione dell’impatto che le attuali misure socio-assistenziali e socio-sanitarie rivolte alla popolazione degli anziani non autosufficienti hanno sugli utenti e sulle loro famiglie, sul mercato del lavoro cui danno vita e sui costi complessivi da esse ingenerati, con un particolare sguardo alla realtà della Regione Lombardia. Il tentativo, perseguito attraverso un piano di ricerca complesso e composito, è stato di tenere insieme più versanti del problema e di esplorarne i nessi più critici: i bisogni degli utenti e delle loro famiglie, lo stato dell’arte in materia di servizi, il mercato della cura sia per quanto riguarda il versante dell’offerta che quello della domanda e le sue dinamiche, i modelli regolativi, la normazione e le risorse specificamente destinate al fronteggiamento della non autosufficienza, le scelte degli attori pubblici a livello nazionale, regionale e locale. Questo lavoro, si è fondato su quattro diverse ricerche sul campo, mettendo a fuoco gli aspetti e i nessi più critici propri di ognuno dei versanti analizzati, ma mantenendo uno sguardo e uno schema concettuale unitario, vero suo punto di forza. The traditional means of dealing with care needs, which in Italy greatly centre on the family members taking the load onto their own shoulders, have been stretched to a critical level, more so than ever before. When care problems reach severe proportions, they may even come to represent a specific and distinctive social vulnerability factor (Costa 2004). In such a context, the analysis of public policies aimed specifically at dependent elderly people and their families assumes a central position in informing the conduct of those willing to carry out a role of social utility in this particular area of policy. The research project commissioned by the Cariplo Foundation at the Polytechnic University of Milan entitled “Evaluation and Analysis of Local Welfare Systems for Dependent People in Lombardy” is designed ad hoc to assess the impact that current social care and health measures for elderly dependent people have on the users and their families, on the job market they create, and on the costs they generate, with particular emphasis on the Lombardy Region. This complex and composite research project, has endeavoured to draw together several aspects of the problem and explore its most critical relationships: the needs of the users and their families, the state of the art in terms of services, the care market both in terms of the supply side and the demand side and their associated dynamics, regulative models, standardisation and resources specifically aimed at dealing with dependency, and the choice of public actors at national, regional and local levels. The work is based on four different aspects of research in the field, and brings into focus the most critical issues and relationships of each aspect investigated. However, at the same time, an overall unifying concept is never lost sight of, and herein lies its strength. 135 Terza Indagine sociale lombarda Dipartimento di Architettura e Pianificazione Committente: IReR - Istituto regionale di Ricerca Gruppo di ricerca Research group Third Lombardy social survey Anno di avvio attività Beginning of activity Costanzo Ranci Giuliana Costa 2001 Sito web Website http://www.lps.polimi.it La ricerca costituisce l’ultima fase della Indagine sociale lombarda 2000. Si tratta, infatti, di un approfondimento qualitativo di alcune ipotesi emerse dalla survey generale sulle famiglie lombarde, a partire dall’individuazione di alcuni specifici segmenti di popolazione particolarmente vulnerabile. L’analisi è basata su un vasto corpo di interviste in profondità rivolte a famiglie rese fragili da eventi spiazzanti o da situazioni critiche che si manifestano a partire da diversi sistemi di risorse (occupazionali 136 This research is the last phase of the Lombardy social survey 2000. Based on qualitative methods, it focuses the attention of some segments of population particularly exposed to social risks according to the previous findings using the concept of vulnerability. Three of them are families under strain because of care problems. Connections between needs of care and social vulnerability phenomena (a concept still in progress since Robert Castel’s 1995 theorization) are here dealt with from the specific point of view of caregivers. The adoption of this perspective does not e reddituali, abitative, di cura). La ricerca ha inteso precisare circostanze e meccanismi che espongono alla vulnerabilità, definendone la portata e il diverso peso che queste possono assumere a seconda della percezione e della definizione dei soggetti. Il percorso di ricerca ha senz’altro contribuito a precisare e ad irrobustire il frame concettuale della vulnerabilità sociale, testandone, nello stesso tempo, le potenzialità per la ricerca empirica. Tra i segmenti di popolazione studiati tre sono afferenti a quella che è stata chiamata area risorse di cura, area che raggruppa le situazioni in cui le risorse ad essere messe particolarmente sotto sforzo sono quelle di cura, appunto: famiglie con adulti portatori di handicap dalla nascita, famiglie con un anziano non autosufficiente a carico e famiglie in cui vive una persona affetta da grave disagio psichico. L’analisi entro ogni segmento di popolazione è stata svolta attraverso la realizzazione di interviste in profondità ai e alle primary caregiver (46 in totale) delle persone con gravi bisogni di cura e attraverso colloqui approfonditi con testimoni privilegiati, dirigenti ed operatori dei servizi socio-assistenziali, pubblici e privati (14 in totale). La scelta è avvenuta sulla base del criterio della rilevanza e il campionamento in questo caso è teorico poiché ad essere rappresentativi sono i concetti, non le persone. Gli intervistati sono stati guidati attraverso quesiti nella ricostruzione -seppur sommaria- delle carriere fondamentali (familiare, lavorativa, amicale, formativa e biologica), nell’individuazione degli eventi scatenanti (con il loro peso relativo), nella descrizione degli effetti di tracimazione del problema di cura nelle diverse sotto-carriere e delle risposte di fronteggiamento attivate. Le domande sono state poste però in forma flessibile e nel modo meno invasivo possibile. mean to underestimate the experience of the people needing care or living with a disability. Casting a beam of light on events and subjects so far rather neglected by social research, we merely suggest to watch beyond the fence observing those people whose life is strongly associated with that of a dependent adult or elderly person, their lifestyle, their deep reasons, their organised answers to cope with a severe need of care and the bottlenecks found on the way. The working hypothesis is that coping demanding needs of care is, in contemporary societies and increasingly more in the future, a specific factor of social vulnerability for individuals and their families. Empirical evidence was drawn from fieldwork conducted in Lombardy (Italy) from July 2001. In this context three groups of people whose resources of care are particularly subject to strain have been studied: families cohabiting with an adult son affected by physical or psycho-physical handicap from birth, families caring a non self-sufficient elderly person and families living with a son or a daughter affected by a severe psychic disorder, mostly psychosis. Not only are these issues that come into sight at different stages of life but are essentially and deeply dissimilar. While a parent’s loss of autonomy may be the result of slight slips (but also of traumatic events), the birth of a handicapped child or the breaking out of a psychotic crisis is a turning point, an unexpected event that in most cases it is impossible to be prepared for. To explore the research questions mentioned before, we carried out 46 in depth interviews to primary family caregivers. Have been also interviewed 20 observers working in services, advocacy or in the family organizations field. Qualitative research tools, designed to support the comprehension of events, behaviours and attitudes have been used. Thanks to interviews a beam of light could be cast on complex elements like caring context, relationships and personal strategies. The interviews to caregivers have been conducted following a scheme designed to guide the interviewer and the interviewee in reconstructing, although briefly, some careers (family, jobs, friends, education and biography), in identifying the triggering events (with their relative weight) and the spill-over effects of care problems. Questions have been asked in an open form and in the least possible invasive manner. 137 Multi Chance Po Servizi per studenti in situazione di disabilità al Politecnico di Milano Services for students in a situation of disability at the Politecnico di Milano Il Politecnico di Milano, per affermare il diritto di ogni persona allo studio e alla formazione della propria professionalità, per realizzare una effettiva partecipazione e un’adeguata autonomia nell’itinerario universitario della persona con disabilità congenita o acquisita di diversa natura, ha istituito un apposito servizio per fornire opportunità strutturate e diversificate. Per meglio corrispondere alle esigenze e ai bisogni degli studenti, si è costituito il Multi Chance Poli Team, un gruppo di lavoro caratterizzato da diverse professionalità in grado di offrire supporti personalizzati e predisporre programmi di intervento opportuni e adeguati alle aspettative formative. Nello specifico, il Multi Chance Poli Team realizza i seguenti servizi: Consulenza psicopedagogica. Lo studente viene accompagnato nel suo percorso universitario con colloqui individuali di orientamento e confronto, per accoglierne le esigenze, affrontarne le necessità, progettare le soluzioni più adeguate, agevolando così l’integrazione con l’ambiente e la fruizione della complessiva offerta formativa dell’Ateneo. 138 Il Multi Chance Poli Team gestisce una rete di comunicazioni e informazioni con i Docenti Referenti di Facoltà, con i Docenti dei diversi Corsi di Studio e con le altre Istituzioni universitarie, per ottimizzare la realizzazione degli interventi progettati con criteri di efficacia ed efficienza. Intermediazione con il mondo del lavoro. Sia per gli stage, sia per l’inserimento lavorativo vero e proprio gli studenti e i neolaureati vengono accompagnati in tutte le fasi di ricerca, valutazione, colloquio ed indagine informativa sulle opportunità lavorative e sull’idoneità dell’ambiente di lavoro. Supporto informatico. Per l’individuazione e l’utilizzo in modo personalizzato di tecnologia avanzata e di dispositivi innovativi che consentano la migliore fruizione dei programmi di studio. Sostegno alla frequenza universitaria La partecipazione, non solo a distanza, alla vita dell’Ateneo, è ritenuta caratterizzante e fondamentale per una completa formazione in tutte le sue dimensioni. Prova di ammissione. Gli studenti possono sostenere la prova di ammissione on-line o in un’aula appositamente riservata e fruire degli eventuali supporti tecnologici necessari. Tutorato. Lo studente può usufruire di specifici servizi di: - Tutorato generico: è svolto da studenti degli ultimi anni, appositamente selezionati e formati, che effettuano attività di supporto didattico, in base alle esigenze specifiche dello studente, come l’accompagnamento e l’affiancamento a lezione, il recupero degli appunti, la registrazione e la riscrittura della lezione, l’aiuto per lo studio o durante le lezioni in teledidattica - Tutorato specializzato: è svolto da una persona di fiducia scelta dal docente ed esperta, che viene affiancata per un periodo determinato agli studenti che incontrano difficoltà particolari in alcune materie. Esami personalizzati. Su richiesta e previo accordo con i docenti, lo studente può affrontare le prove di esame (anche di lingua inglese) con l’ausilio di specifici supporti tecnologici o svolgere prove equipollenti secondo le modalità più consone al tipo di disabilità. Accompagnamento. Per gli spostamenti interni alla sede universitaria e di collegamento con i mezzi pubblici più vicini, è istituito un servizio di accompagnamento. Accessibilità dell’Ateneo. L’Ateneo è da tempo impegnato nella progressiva eliminazione delle barriere architettoniche e nella progettazione conforme delle nuove realizzazioni edilizie e contestuali. Il Piano Eliminazione Barriere Architettoniche di Ateneo, conferma l’obiettivo strategico di costruire un Ateneo ad accessibilità totale e scandisce le fasi di progressivo approfondimento del lavoro di analisi che si sta compiendo su tutto il patrimonio immobiliare e che porterà alla pubblicazione on-line di uno strumento interattivo di verifica dell’accessibilità di ogni spazio dell’Ateneo. Ausili didattici. È possibile predisporre condizioni idonee di fruizione delle lezioni, delle esercitazioni e dei laboratori, con l’uso di sussidi personalizzati e innovativi di tipo tecnologico. Ausili tecnologici. Vengono acquistati e affidati agli studenti PC e altre soluzioni hardware o software finalizzate alla didattica collettiva o personale. oli Team The Politecnico di Milano, in keeping with the right of every individual to pursue their studies and professional education and training, and the right of every individual with a congenital or acquired disability to participate effectively and with proper autonomy in the programmes of the university, has established a service to offer a range of organised opportunities. In order to more effectively respond to student needs, a Multi Chance Poli Team has been formed. This is a working group comprising members with different areas of expertise who can offer personalised support and arrange programmes directed towards appropriate educational and training needs. Specifically, the Multi Chance Poli Team offers the following services: Psychoeducational counselling. Students are guided throughout their studies by means of orientation and personal interviews designed to understand needs and requirements, and to plan the best solutions, thereby facilitating their integration with the environment and their use of the full range of educational services offered by the Politecnico. The Multi Chance Poli Team runs a communication and information network together with the faculty reference professors, professors from the various study courses and with other university institutions, thereby optimising the services which have been designed utilising criteria of efficacy and efficiency. Intermediation with the work environment. Both for work placement periods and for insertion into the work environment, students and the newly-graduated are followed through all phases of research, assessment, interview and informationgathering regarding job opportunities and job suitability. Technical support and expertise to identify and use advanced technology and innovative equipment that enable the student to make the most of the study programmes offered. University attendance support Participation, not just from a distance, in the life of the Polytechnic University of Milan, is considered fundamental for an all-round education. Admission test. Students may sit the admission test either online or in a specially reserved classroom and may make use any necessary technological support. Tutorship. Students may utilise the specific services of: - General tutorship: this is carried out by final-year students, specially selected and trained, who offer educational support, on the basis of the student’s specific needs, such as lesson accompaniment and support, revision of notes, recording and re-writing of lectures and help with study or during distance learning. - Specialised tutorship: this is carried out by a reliable person with expertise, personally chosen by the Lecturer and who works for a period alongside those students who are experiencing particular difficulties in certain subjects. Personalised examinations. On request and by prior arrangement with the lecturers the student may sit examinations (including English) with specific technological support, or may undertake equivalent tests in the manner most suited to the type of disability. Accompaniment. for transportation within the site and connections with the nearest public transport services an accompaniment service has been set up. Accessibility to the Politecnico. The Politecnico has for some time been active in the progressive elimination of architectural barriers and in ensuring that planning is in accordance with regulations for new buildings and their contexts. The “Plan to Eliminate Architectural Barriers in the Politecnico di Milano” confirms the strategic objective of building a fully accessible university and covers the phases of progressive in-depth analysis being conducted over the entire university estate. An interactive verification tool to assess the accessibility of every area of the university will be published online as a result of this work Teaching aids. It is possible to arrange conditions specially suited to maximise the benefit of classroom and laboratory work by means of personalised and innovative technological teaching aids. Technological aids. Personal computers and other hardware or software solutions designed to meet the needs of group or personal teaching will be purchased for use by the students. 139 Teledidattica. In caso di effettiva impossibilità alla partecipazione alla vita dell’Ateneo, è possibile fornire un servizio di Teledidattica che permette di: - seguire le lezioni da casa o da una delle sedi del Politecnico in tempo reale; - essere seguiti dal docente e dai tutor; - ricevere il materiale eventualmente distribuito in aula. Il servizio è erogato grazie alla presenza di aule attrezzate per la teledidattica e, in alternativa, attraverso l’uso dello “zaino multimediale”, cioè un sistema di attrezzature che può essere facilmente trasportato e attivato nelle aule dove si tengono le lezioni. Presso il Politecnico di Milano è anche attivo il Corso di Studi in Ingegneria Informatica on line (www. laureaonline.it). Assistenza amministrativa. È prevista la possibilità di fornire assistenza nella compilazione delle pratiche amministrative e burocratiche. Alloggi Ogni anno l’ISU bandisce un concorso per l’assegnazione di posti alloggio agli studenti iscritti al Politecnico di Milano. In fase di predisposizione 140 delle graduatorie per l’ammissione al servizio abitativo riconosce una priorità agli studenti in situazione di disabilità. Agevolazioni economiche Esonero tasse. Gli studenti con accertamento di disabilità hanno diritto all’esonero dalla tassa di iscrizione e contributi universitari, dietro presentazione di domanda entro il termine di scadenza previsto per l’iscrizione all’anno accademico. Borse di studio. Ogni anno l’Istituto per il Diritto allo Studio Universitario (ISU) bandisce un concorso per borse di studio. Gli studenti con accertamento di disabilità, in possesso dei requisiti di merito e di reddito previsti dal bando, hanno diritto all’assegnazione anche in eccedenza al numero di borse messe a concorso. Inoltre hanno diritto ad una maggiorazione della borsa di studio che può essere tramutata in dotazione di attrezzature specialistiche, materiale didattico o altri strumenti idonei a superare difficoltà individuali. Altre opportunità formative Mobilità Internazionale. Nell’ambito dei programmi di mobilità internazionale attivati dal Politecnico di Milano, gli allievi disabili possono programmare, in accordo con le esigenze dei singoli Corsi di Studio, un’esperienza di studio riconosciuta all’estero. I programmi europei di mobilità internazionale (come il Programma Socrates Erasmus) mettono a loro disposizione fondi aggiuntivi alle borse di mobilità. Delegato del Rettore per le situazioni di disabilità nell’Ateneo Prof. Licia Sbattella Dirigente dell’Area Didattica Luciana Calvo Giliberto Servizi Generali agli Studenti Servizi per studenti in situazione di disabilità Coordinamento: Alessandra Nozza Paola Bravo Servizio psico-pedagogico Dott. Giulio Pegorari Stage e inserimenti lavorativi Angela Mauri Servizio tecnologicoinformatico Ing. Antonio Bianchi Servizio Accessibilità di Ateneo Arch. Silvia Sbattella Ulteriori informazioni si possono trovare al sito www.polimi.it alla voce studenti e disabilità L’attività del Servizio è favorita dalla rete di comunicazione con i Docenti Referenti di Facoltà, di Polo regionale e di Sede territoriale Alla realizzazione dei servizi illustrati collaborano: Strutture di Ateneo. Area Didattica (Servizio Studenti; Servizio Stage; Servizio Servizi Generali agli Studenti); Area Logistica; Area Sistemi Informatici; Area Tecnico Edilizia; METIDMetodi Tecnologie Innovative per la Didattica; ISU – Istituto per il Diritto allo Studio Universitario del Politecnico di Milano. Enti pubblici: Comuni, Provincie, Regione Lombardia; Organismi di coordinamento: CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria Delegati per la Disabilità) CALD (Coordinamento Atenei Lombardi per la Disabilità) Distance learning. Where it is not possible for a student to participate in the life of the Politecnico, a distance learning facility is provided to enable the student to: - follow lessons from home or from one of the Politecnico sites in real time; - be followed by the lecturer or tutor; - receive any classroomdistributed material. The service is available via classrooms specially equipped for distance learning and e-learning. Alternatively a “multimedia backpack” can be used. This portable equipment may be easily carried and used in the classroom. An online course has also been launched at the Politecnico: Online Study Course in Computer Engineering www. laureaonline.it Administrative assistance. Assistance is provided in completing the administrative paperwork and procedures. Accommodation Every year the ISU (Institute for the Right to University Study) announces a public competition for student accommodation places at the Polytechnic University of Milan. Students with a disability will be given priority. Financial assistance. Exemption from fees. Students with a disability have the right to exemption from university enrolment fees and contributions, on presentation of their application before the enrolment deadline for the academic year. the requirements of each Course of Study, a period of recognised study abroad. European international mobility programmes (such as the Socrates Erasmus Programme) have additional funds at their disposal for mobility grants. is supported by the communications network with the Faculty Reference Professors, by the Regional Headquarters and the National Headquarters. The following have contributed to making the above services possible: Study grants. Every year the ISU (Institute for the Right to University Study) announces a public competition for study grants. Those students with a disability, provided that they meet the necessary requirements stated in the public announcement, will have the right to be awarded a study grant even if the number of study grants in the competition has been exceeded. Furthermore, such students will be entitled to an increase in the study grant which can be used to fund any special equipment, learning materials or educational tools deemed essential to overcome particular difficulties. Rector’s Delegate for disability in the Politecnico Prof. Licia Sbattella Politecnico di Milano Organisation: Teaching Area (Students Service; Placements Service; General Student Services); Logistics Area; Information Systems Area; Technical and Building Area: METID (Methods and Technologies for Innovation in Didactics); ISU Polytechnic University of Milan Institute for the Right to University Study. Further educational opportunities International mobility. As part of the international mobility programme established at the Politecnico di Milano, students with disabilities can arrange, in accordance with Students Area Manager Luciana Calvo Giliberto General student services Services for disabled students Coordination: Alessandra Nozza Paola Bravo Psycho-educational Service Dott. Giulio Pegorari Work placements Angela Mauri Technology and informatics Service Ing. Antonio Bianchi Politecnico Accessibility Service Arch. Silvia Sbattella Public Bodies Comune, Province, Regione Lombardia Coordinating Organisations CNUDD (National Conference of the Delegates (of Rectors) for Disabilities) CALD (Coordination of Lombardy Universities for Disabilities) Further information is available at www.polimi.it under the heading students and disability. The activity of the Service 141 A cura di/By Area Sistema Bibliotecario d’Ateneo Piazza Leonardo da Vinci, 32 – 20133 Milano tel. 02 2399 2232 – fax 02 2399 2294 e-mail: [email protected] sito web/website: rivistapolitecnico.polimi.it Traduzioni e revisioni/Translations and revisions Sono stati tradotti a cura di William Russell-Edu i testi alle pagine/The following pages were translated from the original Italian by William Russell-Edu: Pagg. : 5, 6-9, 13-14, 16-19, 30-35, 74-79, 134-135, 139, 141. L’immagine di pag. 7 è stata gentilmente concessa da/The figure on page 7 was kindly authorised by: Zentrum Paul Klee, Bern Titolo/Title: Zerstörtes Labyrinth, 1939, 346 Labirinto distrutto/Destroyed Labyrinth Olio e acquarello su carta e juta/Oil and watercolour on paper and jute. 54 x 70 cm © Paul Klee, by S.I.A.E., 2006 Roma