Patrizia Piccinini formazione 15/09/2011 progettazione settembre

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Patrizia Piccinini formazione 15/09/2011 progettazione settembre
Patrizia Piccinini formazione 15/09/2011 progettazione settembre
Resoconto esperienza in classe della mattinata:
Castelletto classe 1°
 Copiatura della data alla lavagna.
 Copiatura della scritta IL LUPO E I SETTE CAPRETTI
 Copiatura della scritta IO VADO A SCUOLA
 Copiatura della scritta IO SONO ……….. (nome del bambino)
 Copiatura della scritta QUADERNO DI MATEMATICA
 Una bambina chiede da dove si parte. Tutti i bambini usano il quaderno a quadretti da un
centimetro ma la lavagna non è quadrettata. Patrizia suggerisce di usare la lavagna dalla parte
quadrettata. Girando la lavagna dalla parte dei quadretti si nota che i quadretti non sono evidenti.
Patrizia suggerisce di ripassare la quadrettatura con chiodo e righello .
 I bambini fanno i disegni della paure, come da programmazione iniziale della classe. Dai disegni dei
bambini patrizia comincia l’osservazione riferita al tratto ed alla rappresentazione del sé . Di ogni
bambino riferisce all’insegnate di classe probabili difficoltà.
Leno classe 1E
 Si ripete l’esperienza di Castelletto.
 Dalle osservazioni dei bambini Patrizia Piccinini riferisce all’insegnante le probabili difficoltà.
Leno classe 3D
 Patrizia chiede agli alunni di contare da 100 a 0 per 2. I bambini eseguono con qualche incertezza
 I bambini hanno un abaco cartaceo che chiamano COMPONIMETRO e che gli consente di registrare
le cifre fino al mille. Patrizia chiede ai bambini di usare il COMPONIMETRO per formare dieci
numeri e di trascriverli sul quaderno in cifre ed in lettere.
 Dalle osservazioni dei bambini Patrizia Piccinini riferisce all’insegnante le probabili difficoltà.
Leno classe 3B
 Un bambino racconta l’attività che stanno svolgendo. Matematica correzione dal libro delle
vacanze, esercizio sulle decine e sulle unità.
Esercizi proposti Piccinini
 Lettura di numeri e scrittura delle cifre
 Scrittura di numeri oltre il 100
 Contare per 5 partendo da 2
 Dettatura di numeri: 107 – 131- 121 – 196 -1003 – 1023 – 2401- 7085 – 76523 – 160000
 Eseguire una cornicetta disegnata alla lavagna, prima le ochetta vanno tutte in una direzione
Dopo un’ochetta guarda l’altra
In fine l’ochetta di specchia nell’acqua
 Dalle osservazioni dei bambini Patrizia Piccinini riferisce all’insegnante le probabili difficoltà.
Porzano classe 3
 Lettura “il racconto delle sirene”
 Risassunto orale della lettura
 Riassunto scritto di quello che ogni bambino ricorda
 Scrittura con il metronomo
 Lavoro sulla percezione della punteggiatura.
Porzano classe 1
 Proposta di copia dalla lavagna di una cornicetta
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Si ripete l’esperienza di Castelletto e Leno per le classi prime
Dalle osservazioni dei bambini Patrizia Piccinini riferisce all’insegnante le probabili difficoltà.
Formazione insegnanti:
 Si osservano le foto di un bambino che esegue la A con il pongo. La A è costruita tutta con piccolo
pezzettini. I problemi di questa esecuzione derivano da una mancanza di un pensiero continuo.
L’esecuzione è stata portata a termine attraverso aggiustamenti ed aggiunte successive, si nota una
mancanza di metrica ed anche nella fase sequenziale di 1 e poi 1 e poi 1, anche se l’esecuzione alla
fine porta alla A.
 Si raccomanda agli insegnanti di segnare l’aiuto che ha avuto bisogno un bambino per raggiungere
l’obiettivo ed anche se non riesce e per quali difficoltà.
 Questa mattina ai bambini di classe prima sono state fatte copiare delle scritta dalla lavagna. Alcuni
bambini, nella copiatura non hanno rispettato il quadrettato. È importante dare ai bambini dei
riferimenti spaziali delle lettere che devono scrivere. Usare un quaderno con righe di 5° non aiuta i
bambini ad avere un buon riferimento del vicino-lontano e per saltare lo spazio tra una parola e
l’altra. Alcuni errori di base derivano proprio da questa mancata accortezza. Alcune volte alla
lavagna si scrive su due quadretti, poi si chiede al bambino di scrivere una lettera per ogni
quadretto. Il bambino per fare questo deve fare una riduzione ed è un’operazione molto difficile.
Con il quadretto il bambino riesce ad organizzare la scrittura sia in altezza che in larghezza. Il
quadrettato aiuta anche a dare ai bambini riferimenti che hanno già sperimentato, come aspetto
corporeo, avanti e dietro, sopra a sotto.
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Le proposte delle prime lettere inizia con il pongo, con il tappeto di moquette, con le corde velcro,
con il geopiano di legno.
Il ritmo dà fluidità al movimento e crea automatismo. Per creare i il ritmo si può usare la musica o il
metronomo.
Oltre al quaderno a quadretti, che da riferimenti spaziali ci vuole anche il ritmo che da riferimenti
temporali.
A Porzano un bambino nella scritta IO SONO …… al posto di scrivere GIUSEPPE ha scritto GIPPE.
Allora la maestra gli ha proposto di copiare il nome dalla scritta sul banco, nella copiatura il
bambino ha scritto il nome nella maniera giusta. Questo però non vuol dire che il bambino ha
risolto il problema. Infatti quando lo stesso bambino è tornato a copiare le scritte dalla lavagna
ricominciavano i salti di lettere. Questo è accaduto perché cambia il riferimento da un piano
verticale ad un piano orizzontale e questo ha messo in crisi il bambino.
Esperienza delle insegnati con metronomo a 54 seguire con il dito una A grande scritta sul blocco
degli appunti. Ripasso con metronomo a 65, poi ad occhi chiusi inserendo una battuta tra un
ripasso e l’altro. Proporre ai bambini questo esercizio ripassando la lettera dalla lavagna. Di seguito
si da la A già scritta e si fa trasformare in qualcosa di altro. Esempio:
le insegnanti provano a fare una trasformazione
Quando un bambino scrive con il pongo e lo fa anche da bendato si enfatizza l’aspetto
tridimensionale della scrittura. L’esperienza si fa a coppie. Il bambino bendato scrive e l’atro legge.
O anche al contrario il bambino non bandato scrive la lettera con il pongo ed il bambino bendato
legge con il tatto.
Per usare il pongo far fare ai bambini dei bastoncini di altezza uguale che varranno poi messi su dei
vassoio. Il giorno successivo si lavora per la scrittura delle lettere con i bastoncini già fatti. Alla fine
dell’esperienza i bambini ripongono i bastoncini di pongo sui vassoi. Non bisogna ogni volta rifare i
bastoncini di pongo.
Far fare la scrittura con il pongo, anche ad occhi bendati, sia delle lettere sia dei numeri.
Nelle classi terze stamattina si è visto come fare comparire nella scrittura del bambino il punto.
questo si fa con la musica e con il corpo. Il solito giochino del bambino che balla e si ferma se non
c’è la musica equivale al punto. il punto è la pausa del corpo e del movimento, che si trasformerà
poi in pausa della voce ed in seguito pausa della parola scritta. Si può lavorare anche con una
canzoncina. Si lavora sulla struttura sovrasegmentale. Il segmanto, nella lingua italiana è
rappresentato dalla sillaba. La parola è l’aspetto sovrasegmaentale perché raccoglie i segmenti
secondo un senso. Nella esperienza con la musica i bambini comincia a percepire pause brevi e
pause lunghe. Le pause brevi corrisponderanno alle virgole e saranno segnalate con un battito di
mani, le pause lunghe corrispondono al punto e saranno segnalate con il battito dei piedi. I bambini
man mano impareranno a fare i segnali anche durante la lettura ed in seguito abbandoneranno i
segnali fatti con il corpo per osservare soltanto la durata delle pause.
Per le insegnati della scuola dell’infanzia (pensando ai bambini di 5 anni), si può iniziare la scrittura
con il pongo del proprio nome e l’imitazione buccale con la trasformazione delle lettere attraverso
il disegno.