Complementi di arredo da bielle e pistoni
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Complementi di arredo da bielle e pistoni
28 Modena Economica Numero 6 novembre‐dicembre 2014 Complementi di arredo DA BIELLE E PISTONI Alla Nuova Ferrari & Zagni srl un nuovo tipo di… rettifica: quella del riciclo ERMES FERRARI D i un motore non si butta via niente, neanche quando è sfiancato, ormai inutilizzabile, dopo centinaia di migliaia di chilometri e ore e ore di fido lavoro. Deve avere pensato a questo Alessandra Zagni, ritrovandosi tra le mani bielle, bronzine e via dicendo, pezzi di quei motori che nell’azienda di famiglia, la Nuova Ferrari & Zagni, in quel di Fiorano, per mestiere dal 1959 si rettificano rimettendoli a nuovo. «A me piacciono le cose un po’ particolari, diverse», racconta Alessandra, che ha iniziato ormai da diverso tempo un percorso di passaggio generazionale per arrivare ad assumere le redini dell’impresa di famiglia, «così, tre anni fa, ho iniziato a utilizzare i pistoni di motori ormai inservibili come portaoggetti da scrivania, graffette e biro. Un gioco, sino all’anno scorso, quando partecipando a Fa’ la cosa giusta, la fiera milanese del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, mi sono imbattuta in un gruppo di ragazzi assieme ai quali è nata l’idea di costruire una serie di prodotti ispirati appunto al riciclo di pezzi di motore usati». Grazie alle intuizioni del designer Aldo Toto nascono così i prototipi di alcuni prodotti di arredamento: portabottiglie da vecchie bielle, portafoto dalle valvole, pistoni porta-abiti, sino ad arrivare al primo prodotto che Alessandra, assieme ai partner di Bigmagma, Multifactory di Milano, sta cercando di commercializzare: il “PistoPhone”, un divertente portacellulare ricavato, come lascia intendere il nome, da un pistone. «Il tutto», continua Alessandra, «prende le mosse da una maratona di creatività che abbiamo lanciato il 18 maggio scorso su Facebook: una no stop di 24 ore rivolta a designer, architetti e stilisti per trovare nuove idee con le quali riutilizzare i pezzi dei vecchi motori. Perché la filosofia che Modena Economica Numero 6 www.indiegogo.com/projects/grinding-project www.facebook.com/GrindingProject www.grindingproject.com 29 iniziative ruota attorno a questo progetto è appunto quella del riciclo. Dal punto di vista strettamente economico non so dove potremo arrivare, ma sono invece certa del segnale positivo che riusciremo a dare con il nostro Grinding Project». Ogni pezzo, infatti, viene identificato da un cartellino da officina – rigorosamente scritto a mano – che riporta il motore di provenienza e l’anno di costruzione. La lavatura, la sabbiatura, le operazioni di fresatura e di adattamento alla nuova funzione, infatti, non vogliono celare l’origine di questi prodotti ma, al contrario, valorizzarla. E anche questa, a ben vedere, è una rettifica in grado di dare vita nuova a questi elementi. «Al momento stiamo testando la nostra idea con una campagna di finanziamento dal basso sulla piattaforma di crowdfunding indiegogo.com, poi in aprile abbiamo programmato anche una mostra. Nel frattempo non stiamo con le mani in mano: abbiamo partecipato al Motor Show e sono in corso contatti commerciali con una catena di negozi milanesi che fanno riferimento a prodotti di riciclo». Il core business della Nuova Ferrari & Zagni srl rimarranno le rettifiche “vere”, ci mancherebbe, ma, chissà, da questa attività potrebbero aprirsi nuovi spazi. «In tutti i casi», conclude Alessandra, «ci avremo provato. Perché non bisogna smettere di inseguire i propri sogni». novembre‐dicembre 2014