Sergei Babayan bio ita

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Sergei Babayan bio ita
 SERGEI BABAYAN
pianoforte
“Babayan appartiene a una cerchia elitaria di nuovi pianisti. Il suo è un
suonare elegante, intelligente e ricco di colori, razionale e nello stesso
tempo generoso di passioni e tenerezze,
irreprensibile ad ogni livello.”
AMERICAN RECORD GUIDE
Acclamato per l’immediatezza, la sensibilità e la profondità delle sue
interpretazioni, la rara intensità emotiva ed energia delle sue esecuzioni e la
straordinaria maestria nell’esplorare stilisticamente diversi repertori, Sergei
Babayan è uno tra i più significativi nuovi nomi della grande scuola
pianistica russa.
Studente di insegnanti leggendari come la Gornostayeva, Naumov, Pletnev e Vlasenko al Conservatorio di Mosca, gli fu
vietato per anni di lasciare il Paese ed essere libero di competere e studiare in Occidente. È stato il primo pianista
dell’ex URSS ad essere stato in grado di competere senza il sostegno governativo dopo il collasso del sistema.
Già nel suo primo viaggio al di fuori dell’URSS e negli anni successivi, vinceva una serie di primi premi in diversi
concorsi internazionali tra cui il Cleveland International Piano Competition (ancora intitolato a Robert Casadesus) ed il
Palm Beach Piano Competition nel 1990, l’Hamamatsu Piano Competition nel 1991, il Scottish International Piano
Competition nel 1992, e veniva premiato al Queen Elizabeth Competition, al Concorso Busoni e all’Esther Honens
Competition di Calgary. Da allora si è stabilito negli Stati Uniti, e da lì ha ottenuto ingaggi e tour concertistici attraverso
il Nord e Sud America, l’Europa, il Giappone, la Nuova Zelanda e l’Australia, fino al Sud Africa.
Si è esibito in recital in sedi tra le più prestigiose, tra cui Carnegie Hall di New York, Wigmore Hall di Londra, Salle
Gaveau a Parigi, Mariinsky Concert Hall a San Pietroburgo, Tchaikovsky Conservatory Bolshoi Zal a Mosca,
Philharmonic Hall di Varsavia, e innumerevoli altre. I suoi recital newyorkesi alla Carnegie Hall, alla Alice Tully Hall ed
al 92nd Y, oltre alle sue performance con la Cleveland Orchestra, la Baltimore Symphony, la Detroit Symphony e le
numerose altre esecuzioni in recital e concerto in tutto il Nord America, hanno incontrato un’altissima risposta dalla
critica. I suoi diari concertistici comprendono esibizioni e radiodiffusioni anche in molte importanti sale e teatri
d’Europa e lunghi tour in Giappone, ed è apparso in molti importanti festival in Francia, Germania, Regno Unito,
Polonia, Spagna e Stati Uniti.
Babayan ha suonato e continua a suonare con diverse tra le massime orchestre al mondo, tra cui Cleveland Orchestra,
Detroit Symphony Orchestra, Baltimore Symphony, BBC Scottish Symphony, Orchestre Nationale de Lille, Warsaw
Philharmonic, Mariinsky Theatre Orchestra, New World Symphony. Collabora regolarmente con direttori del calibro di
Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Neeme Jarvi, Hans Graf, Kazimierz Kord, David Robertson, Michael Christi. Nelle
ultime stagioni ha tenuto recital a New York City, Londra, Hannover, Manchester, Bruxelles, Glasgow, Mosca, San
Pietroburgo, Parigi, Grenoble, Tours, Varsavia, Tokyo, Osaka, Sapporo, Philadelphia, Washington DC, Chicago, San
Francisco, Los Angeles, Cleveland, Seattle, Atlanta, Miami, New Orleans.
Nel maggio 2006 Sergei Babayan veniva invitato da Valery Gergiev ad eseguire il concerto di Lutoslawsky durante il
prestigioso festival “Stelle delle Notti Bianche” di San Pietroburgo con l’Orchestra del Mariinsky: l’esecuzione ricevette
grandi encomi sulle massime pubblicazioni russe ed incontrò un grande entusiasmo del pubblico. Molti altri inviti da
parte di Gergiev seguirono questo debutto, per eseguire il 3° concerto di Prokofiev al Festival di Pasqua di Mosca, al
Barbican di Londra nel 2010 con la London Symphony Orchestra, ancora al Mariinsky di San Pietroburgo nel 2011 per
suonare Mozart e il 3° concerto di Rachmaninov.
Il suo repertorio è in continua crescita – a questo punto, esso presenta 51 concerti differenti concerti già eseguiti in
pubblico. È enormemente apprezzato nel grande repertorio, eccellendo in Mozart, Beethoven, Brahms e Schumann
come nell’eredità russa di Rachmaninoff, Scriabin e Prokofiev. Ma è conosciuto anche per i suoi programmi innovativi,
che spesso includono opere contemporanee di compositori come Lutoslawsky, Ligeti e Arvo Part, Schnittke, Vasks e
Shchedrin, ecc.
La sua programmazione in recital ha sempre suscitato interesse e apprezzamento. Babayan è un sostenitore entusiasta
della nuova musica e possiede un repertorio immenso; la sua concezione che un recital debba rivelare una dimensione
spirituale, si rispecchia nel suo approccio concertistico, sempre carico di un’intensità che non manca di catturare. Il suo
amore per J S Bach, approfondito dagli studi con un esperto come Helmuth Rilling, gli ha sempre portato grandi lodi
sia dal pubblico che dalla critica.
I concerti di Sergei Babayan sono stati trasmessi da WQXR, WCLV, Radio France, la Radio e Televisione Polacca,
BBC-TV e NHK Satellite Television. Ha inciso dischi molto apprezzati per le etichette EMC, Connoisseur Society e
Pro Piano label.
“… extraordinary technique and ability to play densely harmonized works with illuminating transparency and a
daunting measure of control…”
The New York Times
“… phenomenal level of color and imagination…”
American Record Guide
“One would be hard put to name a Bach interpreter of his standing today. The only comparison that springs to mind is
the famous recording of Dinu Lipatti… His performance has tonal spectrum many orchestras would envy. Babayan is
no mere pianist. He is a master-musician for whom the piano is his voice, his orchestra.”
The Scotsman
“… [Babayan’s Scarlatti Sonatas recording] can stand proudly besides that of Horowitz.”
American Record Guide