USO DELLO ZAINO SCOLASTICO: RISPOSTA ADATTATIVA DEL

Transcript

USO DELLO ZAINO SCOLASTICO: RISPOSTA ADATTATIVA DEL
USO DELLO ZAINO SCOLASTICO: RISPOSTA ADATTATIVA
DEL BAMBINO ED EFFETTI SULLA POSTURA
a cura di William Tomasello
Uno dei problemi comuni che affliggono studenti, genitori ed insegnanti è quello del
trasporto dei libri e dell’occorrente per la didattica.
Da molti anni, con la dismissione delle cartelle e con l’aumento dei libri e dei
quaderni, si verifica un uso massificato degli zaini che essendo più capienti e più
facili da portare, lasciando libere le mani, invitano a riporre e trasportare più
materiale di quanto in effetti ce ne sarebbe effettivamente bisogno.
Da ciò una dissertazione a volte anche eccessivamente animata scuote l’opinione
pubblica coinvolgendo gli studiosi della materia che hanno iniziato a studiare
l’evento con più attenzione. Infatti fino a qualche anno fa studi effettivi erano stati
fatti sull’uso dello zaino solo sugli adulti e non sui soggetti in crescita.
E’ ovvio che un’azione diretta del carico sull’apparato osteo-artro-muscolare crea una
risposta adattativa, ma quale risposta e quali rischi si hanno quando la struttura sotto
carico è in crescita ed è ancora alla ricerca degli equilibri soggettivi legati alla
maturità dello schema corporeo e dello schema motorio. Inoltre quali cause possono
intrecciarsi con la possibile presenza di un dismorfismo in un organismo in fase di
crescita?
L’eccesso di carico agisce solo sulle strutture osteo-artro-muscolari o anche su altri
sistemi? Quali il sistema cardiovascolare e quindi sul sistema energetico per esempio
o il sistema endocrino.
Questo articolo ha il solo scopo di divulgare le principali considerazioni ed
osservazioni che gli studiosi hanno estratto dalle statistiche e dagli studi
comportamentali negli ultimi anni.
PREMESSE TEORICHE
L’accrescimento non è un processo simmetrico ma un processo disarmonico, per cui
ogni fanciullo reagisce ad uno stimolo sia esso di carico o di risposta cinetica con una
serie di strategie posturali che a volte possono risultare non corrette.
L’età dell’accrescimento è un periodo di disequilibrio tra crescita scheletrica e
sviluppo muscolare dove si verifica un certo disordine della motricità e in cui fattori
auxologici possono creare perturbazioni ed alternanze delle spinte di crescita (leggi
dello sviluppo osseo, legge di Godin, legge di Delpelche).
Le possibilità che un carico eccessivo durante la crescita possa provocare disarmonie
morfologiche e innescare un processo di ostacolo alla crescita sono tutt’altro che
remote.
A.S.D. Movimento & Benessere – Centro Studi Ginnastica Medica
Pagina 1
Numerosi interventi, anche competenti ad alcuni interventi legislativi, hanno cercato
di stabilire empiricamente, con un modesto risultato si deve dire, il peso massimo di
uno zaino scolastico in relazione percentuale con il peso dello scolaro che lo indossa,
applicando dei limiti che per alcuni ricercatori si attestano sul 10-15% del peso
corporeo.
Capirete che stabilire a priori delle percentuali standard senza considerare la
morfologia propria di ciascun soggetto che può essere obeso, astenico, adiposo,
portatore di atteggiamenti paramorfici, è una confessione di mancata scientificità.
Studi di Negrini e Sibilla, hanno evidenziato che un carico mantenuto in modo
ripetitivo costituisce un fattore di rischio per gli scolari per la possibilità che essi
possano andare incontro al mal di schiena, così come accade agli adulti in campo
lavorativo, ed è certo che le rachialgie in età evolutiva sono in crescita, quindi
valutare l’incidenza dello zaino sulla postura è una necessità.
Altro studio importante è quello sul comportamento del trasporto dello zaino portato
avanti da Bizzarri, Salvi e Costanzo ed è stato effettuato su una popolazione di 2500
studenti. Lo studio ha evidenziato che se il peso dello zainetto non può in alcun modo
essere assimilato all’insorgenza di una scoliosi o di qualsivoglia dimorfismo, ma è
anche vero che l’uso continuato di carichi può influire negativamente sull’equilibrio
delle curve sagittali e può creare traumi all’anca. Inoltre portare carichi eccessivi in
soggetti con atteggiamenti posturali in ipercifosi ed iperlordosi può a lungo andare
sovraccaricare le strutture interessate fino a creare risposte funzionali incongrue.
Studi Bizzarri - Salvi - Costanzo
Scuole Elementari
N° bambini
408
467
510
102
peso dello zaino in % al peso corporeo
10%
10-15%
15-20%
20%
Scuole Medie
N° bambini
76
659
222
19
31
peso dello zaino in % al peso corporeo
10%
10-20%
20-30%
30%
n.v.
A.S.D. Movimento & Benessere – Centro Studi Ginnastica Medica
Pagina 2
CONSIDERAZIONI BIOMECCANICHE
Considerando i due parametri fondamentali e cioè il carico eccessivo ed il tempo di
trasporto prolungato, possiamo affermare che le sollecitazioni meccaniche agiscono
più marcatamente sulle curve sagittali del rachide, sulle anche, sugli arti inferiori e
sulla volta plantare.
Se ora analizziamo una delle attività essenziali dell’uomo, il camminare, noteremo
che nella fase di appoggio monopodalica si viene a creare una fase instabile con una
sollecitazione pressoria pari a 4,5 volte il peso corporeo (Pauwels). Quindi se
prendiamo in esame il passo di uno studente di 30kg e consideriamo i valori di
Braun-Fischer sul peso delle varie parti del corpo notiamo che la sollecitazione
dell’anca sarà pari a 113 kg. Mentre trasportando un carico, nella fattispecie uno
zaino, del peso di 14kg. Scaricherà sull’anca un peso pari a 176 kg. ben 63 kg. in più.
Ma questo non basta, dobbiamo anche prendere in considerazione il fattore tempo
per poter valutare eventuali responsabilità all’insorgere di patologie conclamate.
Infatti l’intervento negativo del carico è proporzionale al tempo in cui il carico stesso
viene portato.
Infatti anche piccoli carichi portati per un tempo molto lungo possono creare gli stessi
problemi che provocherebbero un grosso carico portato per un tempo relativamente
breve. Questo perché il sistema muscolo-scheletrico va in contro agli effetti
dell’affaticamento che nei fanciulli può rivelarsi un fenomeno ad alto rischio.
Il trasporto di carichi in un soggetto in postura eretta rappresenta quindi un fattore ad
alto rischio in particolare per quei soggetti in quei soggetti in cui gli assetti posturali
sono insufficienti a contrastare una forza peso gravante sul rachide.
Ma allora portare carichi e essenzialmente negativo?
Sappiamo che un peso adeguato e ben distribuito può essere considerato come un
fattore meccanico di sollecitazione positivo, poiché regola la formazione di tessuto
osseo, quindi risponderemo a questa domanda con un altro approccio quello legato al
concetto di salute della colonna vertebrale e più generalmente al concetto di salute del
fanciullo in termini di qualità fisica e di stimoli ambientali.
POSSIBILI CAUSE DI DANNO ALLA COLONNA
 Sollecitazioni normali su rachide normale (risposta neutra);
 Sollecitazioni anormali su rachide normale;
 Sollecitazioni normali su rachide anormale;
 Sollecitazioni normali su rachide impreparato a subirle;
A.S.D. Movimento & Benessere – Centro Studi Ginnastica Medica
Pagina 3
SOLLECITAZIONI ANORMALI SU RACHIDE NORMALE
Un peso adeguato applicato dall’alto provoca un’azione di allungamento
(potenziamento della muscolatura antigravitaria), un peso esagerato può essere
superiore alla forza di reazione.
Variazioni: il tempo di applicazione di una forza-peso può incidere sulla capacità di
tenuta (quindi è necessario per meglio valutare l’incidenza quanta strada fa il ragazzo
con lo zaino sulle spalle).
Un peso (lo stesso peso) può essere dannoso se applicato bruscamente.
SOLLECITAZIONI NORMALI SU UN RACHIDE ANORMALE
Concetto di normalità
Prima di tutto è necessario fare una riflessione sul concetto di normalità del rachide.
Sicuramente un ragazzo che fa sport avendo una muscolatura allenata e tonica avrà
meno problemi a portare una cartella o uno zaino, ma avrà anche una bagaglio di
strategie motorie qualitativamente e quantitativamente migliori perché conosce
meglio il proprio corpo rispetto a chi non fa una adeguata attività motoria,
comunemente si potrà dire che avrà meglio sviluppato il suo schema motorio.
Ma anche un rachide esente da reali patologie potrà non essere considerato anormale,
infatti nella stragrande maggioranza dei casi si parlerà di strutture affaticate, poco
abituate a delle risposte motorie compatibili con stimoli improvvisi o eccessivi,
molto spesso strutture per ore tenute in posture viziate per molto tempo che
sottopongono non solo il rachide ma tutte le strutture a sovraccarichi strutturali
eccessivi, pensiamo ai banchi inadatti, alle sere passate sul divano davanti alla tv.
Scoliosi e cartella
I più recenti studi eziopatogenetici hanno dimostrato che la scoliosi idiopatica ha
un’origine genetica che determina una ritardata maturazione di alcuni centri nervosi
di controllo della postura e del movimento che provoca disturbi del tessuto
connettivo. Inoltre sappiamo che un paramorfismo non evolve in scoliosi, viceversa
la postura diventa importante in chi la scoliosi ce l’ha già.
Storicamente la scoliosi è stata considerata una patologia legata alla forza di gravità
da un lato e all’asimmetria dall’altro. Gli studi hanno permesso di sminuire tale
considerazione è hanno dimostrato altresì che è possibile associare qualunque tipo di
sport in maniera ricreativa per poche ore la settimana. Quindi gli svantaggi di portare
lo zaino sarebbero veramente ridotti se non in caso di scoliosi con dorso piatto.
Iperlordosi - ipercifosi - dorso piatto
Paradossalmente un peso sulle spalle può essere più dannoso in caso di un
paramorfismo che altera le normali curve fisiologiche atte a sostenere i carichi con un
effetto molla.
A.S.D. Movimento & Benessere – Centro Studi Ginnastica Medica
Pagina 4
In particolare soffre maggiormente la curva lombare, che sopporta la maggior parte
dei carichi.
Un discorso a parte si deve fare per il dorso piatto, spesso presente nelle scoliosi, in
quanto esso corrisponde ad una minor capacità di sopportare pesi assiali.
BIOMECCANICA DELLA DEAMBULAZIONE
Vediamo ora le diverse possibilità di deambulazione di un bambino con lo zaino sulle
spalle. La prima cosa che si può notare guardandolo frontalmente è lo spostamento
alternato del peso diciamo a pendolo, causato dall’abbassarsi dell’anca omolaterale,
che sopporta il carico maggiore, e l’innalzamento della spalla opposta.
Osservando sagittalmente un bambino che porta un carico pesante si osserva nel
migliore dei casi ,ossia quando lo zainetto è indossato correttamente, che il corpo è
proiettato in avanti (strapiombo anteriore) per consentire un migliore trasporto del
carico, questo provoca da un lato la riduzione della fisiologica lordosi lombare e
contemporaneamente l’aumento della lordosi cervicale per permettere una visuale
corretta.
Inoltre si applica una interiorizzazione delle spalle con un conseguente allargamento
della distanza interscapolare. Questo produce uno sbilanciamento in avanti del carico.
Nel caso in cui lo zaino è indossato in modo errato con gli spallacci molto allungati, il
corpo risulta sbilanciato all’indietro con l’accentuazione della lordosi lombare
(iperlordosi), il trasporto in queste condizioni crea un sovraccarico altamente
negativo per una inadeguata sinergia muscolare anteroposteriore.
Se lo zaino viene indossato su una spalla sola, si ottiene uno sbilanciamento laterale
con il sollevamento della spalla omolaterale, l’inclinazione del capo verso lo stesso
lato. Si nota anche uno spostamento del busto dal lato opposto a quello di trasporto
dello zaino (strapiombo a sinistra).
DISCUSSIONE
Affinché un carico gravante sulla colonna vertebrale possa essere trasportato in
assenza di rischio sono necessarie due requisiti minimi:
1. che le curve sagitali siano fisiologicamente normali;
2. che il sistema dell’equilibrio (sistema vestibolare) sia in grado di rispondere in
maniera idonea alle sollecitazioni con le giuste sinergie muscolari cioè che il
soggetto sia in grado di adattare la propria postura in funzione della forza di
razione al carico e allo spostamento che questo ha durante la deambulazione.
Il fatto è che molto spesso i bambini non sono ancora in grado di fare questo perché
non hanno ancora strutturato in maniera idonea il proprio schema motorio e la propria
capacità cinestetica.
Inoltre il peso che essi devono trasportare è notevolmente sproporzionato.
A.S.D. Movimento & Benessere – Centro Studi Ginnastica Medica
Pagina 5
Dalle indagini fatte dall’università di L’Aquila dipartimento di statistica medica, è
venuta fuori la seguente tabella comparativa se consideriamo il rapporto tra il peso
trasportato ed il peso corporeo abbiamo:
su 452 studenti :
- 80 trasportano uno zaino
tra il 10% e il 15% peso corporeo;
- 174
tra 15% e il 20%;
- 144
tra 20 % e il 25% ;
- 40
tra 25 % e il 30%;
- 14
tra 30°5 e il 35%.
Inoltre lo zainetto nella maggior parte dei casi viene utilizzato in modo scorretto.
Vediamo ora quali sono i distretti maggiormente colpiti da forme algiche secondo le
ricerche riportate:
- comparto spalle : 25,2%
114 alunni;
- tratto cervicale : 18,1%
82 alunni;
- zona lombare : 18,6 %
84 alunni;
- tratto dorsale : 13,3%
60 alunni;
- nessun dolore : 24,7%
112 alunni.
Si è rilevato inoltre l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa
misurata riproducendo in laboratorio lo sforzo sotto carico effettuato durante il
trasporto dello zainetto, questo incide sul costo energetico.
CONCLUSIONE
Un elevato numero di studenti delle elementari e delle medie soffre di un qualche
disturbo all’apparato locomotore.
REGOLE DI ERGONOMIA ED USO DELLO ZAINO
Consigli per l’acquisto:
1. considerare lo zaino come un vestito “controllare la taglia”;
2. più grande è lo zaino più libri può contenere;
3. evitare gli zaini con aperture a soffietto;
4. scegliere uno zaino con schienale controllandone il peso complessivo;
5. le bretelle devono essere comode ed imbottite;
6. è necessario che ci sia una comoda maniglia.
Consigli per l’uso:
1. Riempire lo zaino con i libri più grandi partendo dallo schienale;
2. Indossarlo con entrambe le bretelle;
A.S.D. Movimento & Benessere – Centro Studi Ginnastica Medica
Pagina 6
3. Regolare bene le fibbie delle bretelle;
4. La parte inferiore dello zaino non deve superare la linea delle anche;
5. Se il peso non è eccessivo usarlo per la maniglia di tanto in tanto.
Cosa non fare:
- Portare lo zaino su una spalla sola;
- Sovraccaricarlo con materiale non necessario;
- Sollevarlo troppo rapidamente;
- Correre esaltare con lo zaino indossato;
- Tirare o spingere un compagno.
William Tomasello
(Chinesiologo)
A.S.D. Movimento & Benessere – Centro Studi Ginnastica Medica
Pagina 7