Rievocatori Ardenne Rievocatori Ardenne
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Rievocatori Ardenne Rievocatori Ardenne
Focus Rievocatori sul set delle Ardenne 1 [1] Alberto Angela con i reenactors di Massimo Andreoli [email protected] S 2 [2] Alcuni militari del Nizza cavalleria allestiscono la tenda ricovero per la produzione Rinnovata la collaborazione tra il CERS e “Ulisse” di Alberto Angela Si è rinnovata la collaborazione tra “Ulisse, il Piacere della Scoperta” – la trasmissione televisiva di RAI 3 curata da Alberto Angela – e il CERS, in occasione della puntata dedicata alla Controffensiva delle Ardenne, andata in onda il 21 marzo 2009. L’idea di Angela era quella di riportare idealmente i telespettatori indietro al dicembre del 1944, nelle foreste tra Belgio e Lussemburgo, nel momento in cui entrambi gli eserciti stavano per entrare, senza saperlo, in una delle più drammatiche pagine della Storia. Pochi mesi dopo lo sbarco in Normandia, nessuno pensava infatti che Hitler potesse organizzare una controffensiva del genere per dimostrare che la Germania non era stata ancora sconfitta. Una battaglia in cui l’esercito americano perse più di 80.000 uomini tra morti e feriti e l’esercito tedesco ne perse circa gennaio/marzo 2009 100.000 e che, nella fiction di Ulisse, ha voluto inserire il conduttore alternativamente tra le file dell’uno e dell’altro esercito. A partecipare alle riprese, il CERS ha invitato i re-enactors della Normandie ’44 e della “Great Generation – Airborne Reenactors Group”, avvalendosi per quanto riguarda i veicoli storici di Aurelio Sanmartino, che ha coordinato l’arrivo e la gestione dei mezzi su ruota, e di Davide Assolari, che ha reso disponibile il proprio Carro Armato Sherman. Il primo problema da risolvere si era rivelato quello del set, che doveva in qualche modo rispondere ad una serie di requisiti fondamentali: richiamare per conformazione le Ardenne pur rimanendo dentro i confini nazionali (per ovvi motivi pratici e di costi); garantire una certa comodità in sede logistica (laddove si rendono necessarie strutture coperte per ospitare 43 Ars Historiæ Focus 3 [3] Alberto Angela si intrattiene con, da sinistra, Massimiliano Righini, Aurelio Sanmartino e Silvano Borgogno regia, troup, produzione, etc...); essere libero da contaminazioni (edifici moderni o altro); essere facilmente accessibile con veicoli anche di grandi dimensioni (camion con sala trucco). La scelta è caduta così sul Comprensorio Militare del Primo Reggimento “Nizza Cavalleria” di Baudenasca, subito fuori Pinerolo, reso gentilmente disponibile dal Comandante Luigi Greco. Tale area, utilizzata spesso per addestramenti e manovre anche con carri, si era 4 [4] il carro armato avanza attraverso i boschi sparando contro il nemico Ars Historiæ 44 aprile/giugno 2009 subito presentata ideale in quanto non solo alternava spianate innevate a boschi piuttosto fitti, ma poteva contare appunto sulla presenza del deposito del reggimento, dove quotidianamente venivano ricoverati veicoli e attrezzature. Purtroppo l’imprevedibilità dell’inverno, che mai come quest’anno ha alternato gelate intense a improvvisi aumenti delle temperature, pochi giorni prima dell’inizio delle riprese ha favorito il parziale scioglimento della neve, costrin- [5] l’articolo pubblicato su TVsorrisi e canzoni. 6 5 gendo il regista Michelangelo Pepe e i suoi operatori – una volta arrivati sul set – a concentrare via, via le varie azioni nelle sempre più ridotte zone ancora imbiancate. La sceneggiatura era impostata su tre giorni di lavoro, di cui il primo - venerdì - incentrato sull’allestimento di due distinte ambientazioni storiche statunitensi: un attendamento logistico e una postazione provvisoria munita di mitragliatrice nel bosco. All’interno di tali ambientazioni si è mosso Alberto Angela introducendo non solo il momento storico, ma anche l’assetto militare alleato del lungo fronte delle Ardenne nei momenti immediatamente precedenti all’offensiva tedesca. Le telecamere si sono anche concentrate nel dettaglio delle armi e dell’equipaggiamento in dotazione ai soldati americani, con riprese ad hoc dal forte valore didascalico. Più volte sul set Angela si è soffermato a discutere e a confrontarsi con i rievocatori e i responsabili del CERS, con cui più volte ha voluto discutere alcuni aspetti per lo più uniformologici [6] l’inizio dei lavori di ricostruzione di prima mattina e legati alla terminologia strettamente militare in uso all’epoca del conflitto. Il primo giorno, quindi, si è consumato all’insegna delle sole truppe americane, impegnate nelle proprie postazioni e nelle attività quotidiane al campo. Sabato, invece, si sono presentate sul set anche le Waffen SS della Normandie ’44, pronte per la prima sessione di marce d’avvicinamento al campo di battaglia. La giornata in realtà si è per lo più svolta [7] una delle due moto side-car tedesche 7 aprile/giugno 2009 45 Ars Historiæ Focus [8] Soldati tedeschi in mimetica da neve: esempio delle diverse uniformi messe in campo dai re-enactors 8 intorno allo Sherman, arrivato in loco per le sequenze più dinamiche, con il conduttore che si inseriva di fatto in una scena di scontro a fuoco, dalla parte ancora una volta delle truppe americane. Lungo una via tra i boschi, il carro armato doveva infatti avanzare sparando più volte contro il nemico, mentre le fanterie si muovevano freneticamente da una parte all’altra della linea di tiro: una scena davvero molto emozionante, resa ancora più suggestiva dall’effetto fumo che [9] Waffen SS della Normandie ’44, pronte per la prima sessione di marce d’avvicinamento al campo di battaglia 9 Ars Historiæ 46 aprile/giugno 2009 copriva tutta l’area di una nebbia molto densa. Inutile precisare come la “Betty” di Davide Assolari abbia funzionato da richiamo un po’ per tutti i presenti, in uniforme storica e non, che a turno hanno voluto avvicinarsi o salire sul carro, per un giro veloce di ritorno dal set alla tenda della produzione. Tra i passeggeri in “borghese” anche la giornalista Stefania Zizzari, inviata di “Sorrisi e Canzoni TV” che alla puntata delle Ardenne ha dedicato un servizio speciale a dimostrazione di quale e quanto sia l’interesse attuale dei media per tutto quanto è storia. Da parte “tedesca” invece, le riprese si sono limitate alla marcia di trasferimento iniziale dalle retrovie alla linea del fronte, marcia durante la quale si sono potuti utilizzare diversi veicoli su ruota: due moto side-car, una Kubel-Wagen e un Trattore SPA – evidente trofeo tedesco sottratto agli oramai ex-alleati italiani - con cannone a rimorchio. Anche con i tedeschi Alberto Angela si è soffermato più volte a parlare, apprezzando in particolare le diverse uniformi messe in campo dei re-enactors: dalle classiche feld-grau alle mimetiche, fino alle tenute bianche utilizzate proprio nelle lande innevate delle Ardenne. Le riprese del sabato, più volte disturbate da una fastidiosa quanto insistente pioggia, si sono concluse con gli ab- [10] una pattuglia di soldati americani nei boschi delle Ardenne 10 [11] colonna tedesca in marcia 11 [12] la Zundapp rimasta impantanata nel terreno intriso di fango e neve 12 aprile/giugno 2009 47 Ars Historiæ Focus bracci e i saluti di rito dei rievocatori americani che, terminato il proprio impegno sul set, hanno lasciato il campo ai “nemici” (metaforicamente parlando) a cui è stata dedicata l’intera domenica. Graziati da un po’ di sole, che ha reso il lavoro senza dubbio più gradevole, si sono quindi realizzati gli ultimi tre set: il primo incentrato sul trasferimento delle truppe da una parte all’altra del fronte; il secondo su un momento di sosta durante il quale Angela ha avuto la possibilità di introdurre le forze in campo da parte germanica, inse- 13 [13] postazione provvisoria munita di mitragliatrice nel bosco [14] foto di gruppo conclusiva in mezzo ai soldati tedeschi 14 Ars Historiæ 48 aprile/giugno 2009 rendosi di fatto nel set; il terzo ed ultimo su una marcia forzata in ripiegamento. Durante quest’ultima si è verificato un imprevisto che, come spesso capita su set di questo tipo, si è trasformato in un “fuori-programma” subito catturato dalle telecamere RAI: una Zundapp è rimasta impantanata nel terreno intriso di fango e neve ed ha richiesto l’intervento di diversi “Kameraden”, cosa che il regista non si è lasciato sfuggire tanto “vera” era la situazione da riprendere. Anche la domenica, come del resto le due giornate di lavoro precedenti, è filata via liscia senza grossi intoppi, permettendo alla RAI di portare a termine la produzione rispettando in pieno il piano delle riprese. Comprensibile, quindi, una certa tristezza nel momento dei saluti, benché già con la prospettiva di proseguire in futuro la felice collaborazione instauratasi tra la redazione e il CERS... In realtà con una sola, ma fondamentale, domanda: la prossima volta, in quale epoca ci si ritroverà?