Diffusione internazionale di poliovirus selvaggi
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Diffusione internazionale di poliovirus selvaggi
0017985-22/06/2016-DGPRE-DGPRE-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA UFFICIO V –PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI E PROFILASSI INTERNAZIONALE A ASSESSORATI ALLA SANITÀ REGIONI STATUTO ORDINARIO E SPECIALE ASSESSORATI ALLA SANITÀ PROVINCE AUTONOME TRENTO E BOLZANO U.S.M.A.F.-S.A.S.N UFFICI DI SANITÀ MARITTIMA, AEREA E DI FRONTIERA E DEI SERVIZI TERRITORIALI DI ASSISTENZA SANITARIA AL PERSONALE NAVIGANTE E AERONAVIGANTE IN ITALIA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA UFFICIO VI C/O MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI DIREZIONE GENERALE SANITÀ ANIMALE E FARMACO VETERINARIO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI UNITÀ DI CRISI MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE SANITÀ MILITARE MINISTERO DEI TRASPORTI MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO P.S. 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Facendo seguito alla Lettera Circolare del 20 novembre 2014, prot 0030756, si fornisce un nuovo aggiornamento della situazione epidemiologica relativa alla diffusione internazionale di poliovirus selvaggi e allo stato di implementazione delle Raccomandazioni temporanee del Comitato di Emergenza del Regolamento Sanitario Internazionale (IHR) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il 12 maggio 2016, il Comitato di Emergenza, si è riunito per la 9a volta, con il mandato di esaminare i dati relativi alla circolazione dei poliovirus selvaggi e dei poliovirus di derivazione vaccinale e di rivedere, se opportuno, le raccomandazioni già emanate dal Direttore Generale dell’OMS. 1 Il Comitato ha rilevato che, rispetto al 2014, sono stati fatti grandi progressi nell’interruzione della circolazione dei poliovirus selvaggi e nell’implementazione delle Raccomandazioni Temporanee. Infatti, sono stati registrati solo due nuovi episodi di diffusione internazionale di poliovirus selvaggi, con esportazione da Pakistan in Afghanistan, uno nell’ottobre del 2015 (identificato retrospettivamente di recente) ed uno nel febbraio del 2016, con interessamento delle Province, rispettivamente, di Nangarhar e Kunar. Il Comitato ha convenuto che vi sono ancora aree vulnerabili in Medio Oriente, Corno d’Africa, Africa Centrale e Europa, dove la popolazione risulta inadeguatamente immunizzata a causa della presenza di conflitti e la debolezza dei programmi di immunizzazione,. Non si può, inoltre, ignorare che i grandi movimenti di popolazione in Medio Oriente e tra l’Afghanistan ed il Pakistan, associati alla mancata vaccinazione tra i rifugiati e le popolazioni migranti, si associno ad un rischio di reintroduzione di poliovirus nei Paesi attualmente polio free, rischio aumentato dalle diminuite coperture vaccinali in alcune popolazioni europee. Sulla base dei report finali forniti da Israele, Sud Sudan e Iraq, il Comitato ha, inoltre, stabilito che questi tre Paesi non sono più soggetti alle Raccomandazioni Temporanee. Tuttavia, data l’esistenza di alcune criticità in Sud Sudan e Iraq, ha esortato la Global Polio Eradication Initiative (GPEI) e altre organizzazioni internazionali a continuare a supportare questi Paesi, come pure l’Etiopia e la Siria, che hanno inviato i report finali lo scorso febbraio. Riguardo alla circolazione di poliovirus di derivazione vaccinale (cVDPV), nel 2015 si sono verificati tre focolai da cVDPV tipo 1 (Ucraina, Madagascar e Repubblica Democratica Popolare Lao) e tre da cVDPV tipo 2 (Myanmar, Nigeria e Guinea). Nel 2016 la trasmissione è continuata in Repubblica Democratica Popolare Lao, Nigeria e forse Guinea. Il coinvolgimento di ben 4 Regioni dell’OMS nella circolazione di poliovirus di derivazione vaccinale è di particolare rilevanza in quanto suggestiva dell’esistenza di lacune nei programmi routinari di immunizzazione, che conducono alla creazione di sacche di popolazione vulnerabili e al conseguente rischio di focolai. Il Direttore Generale dell’OMS, sulla base delle valutazioni e delle considerazioni del Comitato di Emergenza ha, pertanto, ribadito che gli eventi relativi alla poliomielite continuano a costituire “un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” e deciso di estendere le Raccomandazioni Temporanee per ulteriori tre mesi, facendo proprie le indicazioni del Comitato. In particolare: - gli Stati che esportano poliovirus selvaggio o cVDPV, attualmente Pakistan (ultima esportazione di poliovirus selvaggio: 1 febbraio 2016) e Afghanistan (ultima esportazione di poliovirus selvaggio: 6 giugno 2015), dovrebbero: o garantire che tutti i residenti e i visitatori a lungo termine (cioè > 4 settimane) ricevano una dose di vaccino orale OPV o di vaccino inattivato (IPV), tra 4 settimane e 12 mesi precedenti a viaggi internazionali; o assicurare che coloro che intraprendono viaggi urgenti (cioè entro 4 settimane), che non hanno ricevuto una dose di OPV o IPV nelle precedenti 4 settimane (fino a 12 mesi), ricevano una dose di vaccino antipolio, almeno al momento della partenza, in quanto fornirà ugualmente dei benefici, in particolare per i viaggiatori frequenti; o garantire che queste persone siano dotate di un certificato internazionale di vaccinazione o profilassi, conforme all’allegato 6 del Regolamento Sanitario Internazionale (2005); o limitare la partenza di viaggiatori internazionali sprovvisti di certificato internazionale di vaccinazione conforme; o mantenere tali misure fino a quando siano stati rispettati i seguenti criteri: (i) siano passati almeno 6 mesi senza nuove esportazioni e (ii) vi sia la documentazione della 2 piena applicazione delle attività di eradicazione di alta qualità in tutte le aree affette a rischio elevato; in assenza di tali attestazioni, dovrebbero essere mantenute le misure descritte fino ad almeno 12 mesi senza nuove esportazioni. - gli Stati che hanno poliovirus selvaggio o cVDPVs ma che attualmente non lo esportano, al momento Nigeria, Guinea, Madagascar, Ukraina, Repubblica Democratica Popolare Lao e Myanmar, dovrebbero: o incoraggiare i residenti e i visitatori a lungo termine (cioè > 4 settimane) a ricevere una dose di vaccino orale OPV o di vaccino inattivato (IPV), tra 4 settimane e 12 mesi precedenti a viaggi internazionali; o incoraggiare coloro che intraprendono viaggi urgenti (cioè entro 4 settimane), che non hanno ricevuto una dose di OPV o IPV nelle precedenti 4 settimane (fino a 12 mesi), a sottoporsi a una dose di vaccino antipolio, almeno al momento della partenza; o garantire che i viaggiatori che sono stati vaccinati ricevano un appropriato documento che riporti il loro stato vaccinale per la polio. Restano valide le indicazioni fornite da questo Ministero con la citata Lettera circolare del novembre 2014. Si prega di dare la massima diffusione alla presente nota. *F.to Dr.ssa S. Iannazzo (int. 3836) *F.to Dr.ssa A. D’Alberto IL DIRETTORE DELL’UFFICIO 5 * F.to Francesco Paolo Maraglino *“firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell”art. 3, comma 2, del d. Lgs. N. 39/1993” 3