giorni - Parrocchia San Bonaventura
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giorni - Parrocchia San Bonaventura
7 giorni SAN BONAVENTURA in Cadoneghe 9 novembre 2014 parrocchia: 049 700663 Suore del Sacro Cuore 049 700766 don Egidio 348 3939532 don Silvano 329 2192837 sito: www.sanbonaventura.it mail: [email protected] BENVENUTO, VESCOVO ANTONIO! “Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta davanti nel millennio che inizia, se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo. Prima di programmare iniziative concrete, occorre promuovere una spiritualità della comunione, facendola emergere come principio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l’uomo cristiano. Gli spazi della comunione vanno coltivati e dilatati giorno per giorno, ad ogni livello, nel tessuto della vita di ciascuna Chiesa. La comunione deve qui rifulgere nei rapporti tra i vescovi, presbiteri e diaconi, tra pastori e intero popolo di Dio, tra clero e religiosi, tra associazioni e movimenti ecclesiali” (Giovanni Paolo II). Con la visita vicariale, il vescovo viene ad indicarci il Vicariato come luogo concreto dove imparare ad aprirci, ad alimentare la “spiritualità di comunione”, ad aiutarci come fratelli e, come ripete spesso, ad “amare la parrocchia vicina come la mia”. Sono passi semplici ma importanti, ed è una gioia percorrerli insieme. Anche le nostre otto parrocchie sono un segno che il Signore ama gli uomini e le donne del nostro tempo e non fa mancare l’annuncio liberante del Vangelo e la possibilità entusiasmante di poterlo vivere insieme. Il vescovo ci aspetta per pregare insieme: venerdì alle 19 a Vigodarzere, con i Vespri; sabato alle 8 a Mejaniga, con le Lodi; sabato alle 18.30 a Reschigliano, con l’eucaristia insieme a tutte le otto comunità, con i loro presbiteri e diaconi. SUL FONDO DELLA PENTOLA Mi piacciono moltissimo i budini al cioccolato e mi diverto anche tanto a prepararli: c’è una bella soddisfazione nel versare nelle coppette il composto dopo la bollitura o nel cospargere i savoiardi per una deliziosa zuppa inglese. E’ un lavoro semplice, veloce, che non chiede grande maestria se non la pazienza di mescolare continuamente il preparato durante i minuti di cottura. Ma c'è un momento che adoro particolarmente e non è tanto quello in cui finalmente mangerò il dessert e nemmeno quello in cui condividerò con gli amici o i parenti il frutto del mio piccolo lavoro. Ma è il momento tutto personale e riservato in cui ripasso con il cucchiaio la pentola per raccogliere i rimasugli di budino per mangiarli: insomma il momento in cui lecco la spatola con cui ho ripulito la casseruola. Forse è il retaggio di un rito infantile durante il quale la mamma permetteva a noi bambini di ripulire le varie pentole nelle quali aveva cotto budini o crème caramel. Mi pare che niente sia più buono di quei rimasugli, che valga la pena preparare questi dolci per poter poi leccare i cucchiai e le spatole. Può sembrare assurdo, ma questa piccola gioia della cucina mi fa sempre riflettere. Credo, infatti, che dovremmo imparare a gioire delle piccole cose, ma soprattutto imparare a trovare nei nostri gesti giornalieri qualcosa di divertente, di interessante: trasformare un dovere in un gioco, un impegno in un’occasione personale di gioia, proprio come la preparazione del budino riserva al cuoco la gioia della “leccagione”. Se cominciamo ad assumere questa nuova angolatura, forse riusciamo a trasformare la nostra vita in qualcosa di bello per noi e per gli altri. Non si tratta solo di avere uno sguardo positivo sulla realtà, e nemmeno solo di trovare il buono nelle varie attività, ma di scovare quel piccolo piacere che qualsiasi azione ci può riservare se noi lo vogliamo. Scopriremo allora che i primi a beneficiare della nostra corte sia, della nostra pazienza, della nostra generosità siamo proprio noi! Mi viene in mente un piccolo gesto che santa Teresa di Gesù Bambino compiva molto spesso: al rientro dalla liturgia, se notava qualche cappa, usata per il culto, deposta male dalle consorelle, o appesa in modo disordinato così da rovinarsi, la sistemava. E’ lei a sottolineare che amava eseguire quest’azione di nascosto, perché fosse un suo piccolo segreto con Dio. Addirittura, arrivava anche a dire che se nemmeno Dio l’avesse vista, sarebbe stato bello lo stesso, perché il bene ha in sé la sua ricompensa. Amare porta sempre dei “vantaggi” perché, come dice S. Bernardo, “l’amore basta all’amore”. E’ solo questo atteggiamento che rende lieve il peso dei doveri, che rende leggero il compito quotidiano che a volte è duro, sgradevole, sconosciuto. E’ come se l’amore ci chiedesse di imparare a “pulire le pentole” di nascosto trovando in questo una gioia nuova e inusuale. Elide Siviero, da “Il Santo dei miracoli” UNA PALLONATA “Palla” deriva da “cosa rotonda” e “pallonata” è proprio il tiro forte col pallone, che spesso lascia segni... Lunedì scorso, all’apertura della sacrestia, si è presentata su uno dei vetri una bella “cosa rotonda”, frutto di una pallonata da mondiali, che però non ha centrato la porta... Capisco che non c’era nessuno in canonica domenica pomeriggio, perché eravamo in Cimitero, ma esiste il telefono, il cellulare, la mail, un biglietto messo nella buca delle lettere, poche parole... Una pallonata può succedere quando si gioca. Ciò che non è bene succeda è il silenzio che ho sentito in questa settimana (e non erano bambini piccoli quelli che stavano giocando...) Bastava dire: “Ci spiace, siamo stati noi, ci dica quanto sarà la spesa...” Il vetro lo cambieremo e la comunità se ne farà carico, come in altre occasioni... Più difficile è farsi carico di quel silenzio, di quella mancanza di responsabilità (che è la capacità di saper rispondere dei propri gesti), soprattutto in una comunità cristiana, che non condanna, non giudica, ma è solo felice di mettere a disposizione quello che ha, e soprattutto quello che, è per i giovani. No, quel silenzio non è stato una “cosa rotonda”, ma con tanti spigoli: non è bello giocare così... E’ il nostro compito di adulti limare gli spigoli, perché tutti possano giocare nella gioia e nella responsabilità. INCONTRI DELLA SETTIMANA Responsabili sagra: lunedì ore 21. Vangelo di Marco: martedì ore 21 (Mc 1, 14-34). Gruppo di preghiera: mercoledì ore 21. Genitori terza elementare: mercoledì ore 21. Fidanzati: giovedì ore 21. SERATA DI FINANZIAMENTO PER IL PRESEPE Sarà sabato 22 novembre alle 20. Adesioni entro il 15 novembre a Adriano 348 2637528, Mauro 348 3240229, Luigi 049 700312. S ET TIM AN A L IT U RG I CA LUNEDI 10 NOVEMBRE san Leone Magno, papa 8.30: sec. int. Maria; 19: MARTEDI 11 NOVEMBRE san Martino di Tours, vescovo oggi non ci sarà la celebrazione dell 8.30; 10.30: esequie di Loretta Rampin Finesso; 19: Caccaro Giorgio; Minotto Francesco MERCOLEDI 12 NOVEMBRE san Giosafat, vescovo e martire 8.30; 19: 21: incontro di preghiera GIOVEDI 13 NOVEMBRE 8.30: sec. int. Daria; 19: VENERDI 14 NOVEMBRE 8.30; 19: 19 a Vigodarzere: il vescovo Antonio presiede i Vespri SABATO 15 NOVEMBRE 8 a Mejaniga: il vescovo Antonio presiede le Lodi non ci sarà l’eucaristia delle 8.30 oggi non ci sarà l’eucaristia delle 18.30 qui, ma a Reschigliano, presieduta dal vescovo Antonio a conclusione della visita vicariale, concelebrata con tutti i presbiteri del vicariato DOMENICA 16 NOVEMBRE XXXIII del Tempo Ordinario Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127 (128); 1Ts 5,1-6; Mt 25,14-30 Beato chi teme il Signore! 8 (Masiero Luigi; Angela)- 10 - 18. Alle 10 la comunità accoglierà e pregherà per i fidanzati che hanno iniziato il percorso di formazione. EUCARISTIA FESTIVA SABATO 15 NOVEMBRE A conclusione della visita vicariale il vescovo concelebrerà l’eucaristia con tutti i presbiteri del Vicariato sabato 15 alle ore 18.30 a Reschigliano. In nessun’altra parrocchia ci sarà l’eucaristia festiva del sabato sera.