dal viaggio al processo di individuazione
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DAL VIAGGIO AL PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE Approccio alla psicologia analitica: “L’archetipo femminile: un viaggio tra fiaba e mito” A cura di GIULIA GENTILE a.a. 2011/12 Dal Viaggio al processo di individuazione L’analisi del mito e della fiaba, questo anno, ci ha portato ad intraprendere due viaggi che partono da momenti simili della vita di un individuo, ma che si concretizzano in modi diversi: un viaggio senza ritorno in una ricerca continua del Sé e un viaggio in cui è evidente la conquista del “tesoro”. II Viaggio dell’Eroe e dell’Eroina comprende tre fasi fondamentali: la preparazione, il viaggio vero e proprio e il ritorno. Durante lo stadio della preparazione, siamo sfidati a dimostrare la nostra bravura, il nostro coraggio, la nostra umanità e la nostra fedeltà agli alti ideali che ci ispirano. Durante il viaggio lasciamo la sicurezza della famiglia o del gruppo d'origine e ci inoltriamo in una ricerca in cui incontriamo la sofferenza, l'amore e la morte. Durante il percorso, il nostro Sé si trasforma. Nel mito, tale trasformazione è spesso simboleggiata dal ritrovamento di un tesoro o di un oggetto sacro. Al ritorno dall'impresa, diventiamo Sovrani del nostro regno che in virtù del nostro cambiamento si trasforma. Ma noi siamo chiamati a rinascere e a rinnovarci continuamente; altrimenti rischiamo di diventare malvagi tiranni, dogmaticamente trincerati dietro le nostre vecchie verità a detrimento del nostro regno. Ogni volta che perdiamo il senso della nostra integrità o iniziamo a sentirci inadeguati alle comuni sfide della vita, dobbiamo rimetterci in cammino. Per diventare Sovrani della propria vita, in definitiva, uomini e donne di ogni etnia sono chiamati a fare il loro Viaggio, per diventare autenticamente se stessi, al di fuori degli schematismi culturali che imprigionano la loro personalità. Questa è la fase del Mito dell’Eroe in cui avviene una sostanziale trasformazione a livello psichico: l’Io diventa eroico e si assume la responsabilità di fare fronte allo strapotere dell’inconscio ed affermare la propria forza e la propria esistenza contro quelle forze regressive che tendono a sopraffarlo. Questa fase è importantissima nella costruzione della personalità di ogni singolo individuo. È la lotta con il Drago – simbolica uccisione della madre. Una prova che l’eroe deve superare contro le istanze regressive emotive ed istintive che tentano di impedire l’accesso al “tesoro”. Nella teoria d Neumann esistono tre tipi di eroi: quello estroverso che tende all’azione che cambia il mondo; quello introverso che è un portatore di cultura. Entrambi questi eroi agiscono creativamente per la conquista del nuovo che giungerà quando l’eroe avrà recuperato la propria parte femminile (principessa) finalmente liberata. Il terzo tipo di eroe non ha come fine di cambiare il mondo, ma è proiettato al cambiamento di sé stesso. Neumann sostiene che anche in questo modo l’eroe compie un gesto importante per l’umanità. Lo stadio successivo è quello dell’uccisione del padre e questo permette all’eroe di rappresentare la sua nuova coscienza: sostituisce cioè il vecchio ordine, la vecchia legge con la nuova legge. Questo stadio rappresenta, soprattutto nel mondo patriarcale, l’unica possibilità per l’emergere dei nuovi valori. Senza questa fase l’eroe non può prendere contatto con le proprie forze creative e con la propria duplice natura (materiale e spirituale). È chiaro che questo duplice confronto, prima con la madre e poi con il padre, è archetipico e rappresenta l’incontro con forze transpersonali, ed è proprio questo che porta l’IO alla nascita della responsabilità e delle sue istanze. L’Eroe è per Neumann una figura esemplare poiché nel suo comportamento, nelle sue lotte e traversie egli interpreta ciò che ogni singolo individuo dovrà vivere.1 Jung chiama questo Viaggio “processo di individuazione” che ha per meta lo sviluppo della personalità individuale. Individuazione è sinonimo di quel processo psichico unico e irripetibile di ogni individuo che consiste nell'avvicinamento dell'Io con il Sé, cioè con una crescente integrazione e unificazione dei complessi che formano la personalità. L'avvicinamento avviene tramite l'attribuzione di significato ai simboli e la loro interpretazione che l'individuo incontra durante la sua vita. Il simbolo lo si può trovare nel mondo interno e nel mondo esterno. Questo percorso designa quindi una sorta di "viaggio spirituale" verso una maggiore consapevolezza di sé. L'individuazione è il frutto della continua collaborazione tra Coscienza, Inconscio, Io e Sé. La prima tappa è caratterizzata dall’incontro con l'archetipo dell'Ombra, ossia tutti quegli aspetti che l'individuo non conosce di se stesso. La seconda tappa è caratterizzata dall'incontro con l'archetipo dell'Anima per il maschio e l'Animus per la donna. L'Anima rappresenta tutti quegli aspetti prettamente psichici e mentali, sommerge l'individuo di immagini provenienti dall'inconscio, crea illusioni, è il lato irrazionale, innovativo e creativo. L'Animus rappresenta tutti quegli aspetti prettamente maschili, pratici e concreti, razionali, e reali, ossia il contatto con la sfera del diretto e del tangibile, il "ora e qui". La terza tappa è caratterizzata dall'incontro con il Vecchio Saggio. Tale archetipo è da intendere come il corrispondente speculare della figura maschile, ossia paterna, della Grande Madre. È quell'archetipo in cui sono rinchiuse tutte le potenzialità dell'individuo, ossia la sua previsione, la sua capacità di ragionamento e la sua esperienza. La Grande Madre rappresenta la meta finale della psicologia femminile. Il Vecchio Saggio rappresenta tutto ciò che l'individuo sta per diventare dopo aver attraversato le fasi precedenti, un uomo, un saggio che sa, che ha conosciuto il passato, il presente e il futuro. Il Vecchio Saggio è capace di districarsi dalla tela appiccicosa dell'Anima e dalle battaglie furenti dell'Animus e come tale viene rappresentato come un consigliere, un filosofo, un esperto in materia. La sua non comprensione può tenere saldo l'individuo nella sua situazione bloccandone l'evoluzione che rappresenta. La quarta tappa è caratterizzata dall'incontro con l'archetipo del Sé. Tale archetipo è la summa del percorso di individuazione, il fine dell'individuo che si dispiega avanti a lui, come un fiore che sboccia. Viene rappresentato come luce, come mandala, come quaterna, come centro e come Dio. Tale archetipo rappresenta l'individuo stesso, tutto ciò che durante la strada ha visto e ha accumulato. Se l'individuo ha incontrato il Sé significa che l'Io è allineato con esso. Non andarci incontro significa semplicemente che il percorso non è ancora terminato. 1 cfr.E. Neumann, La storia delle origini della coscienza, Il processo di individuazione è complesso, questa battaglia interiore che gli alchimisti definivano " opera contro natura " richiede un apprendimento costante alla mediazione fra tutte le coppie di opposti che via via si disvelano alla coscienza, una lotta che nelle sue connotazioni transpersonali implica battaglie titaniche fra gli archetipi dell'inconscio; di cui le tradizioni religiose di tutto il mondo, i miti e le leggende raccontano2. Le istanze psichiche junghiane individuali e collettive sono le coppie di opposti "Animus- Anima "; " Io - Se " ; Persona - Ombra. Quella che viviamo in terra è un' esperienza polare, lo è perché la legge fisica è una legge polarizzante per sua natura; es, giorno, notte ; salato, dolce ;caldo freddo, ecc. La definizione difficile da descrivere brevemente potrebbe essere avvicinata leggendo il Mysterium Coniunctionis di Jung3. Riguardo a questo libro, Jung dice: "L'intera procedura alchimistica per unire gli opposti, che io ho descritto in.... Misterium Coniunctionis potrebbe anche rappresentare il processo di Individuazione di un singolo individuo". “L'Individuazione è il processo dell'incontro e della progressiva relazione dell'Io con il Sé; e attraverso una lenta differenziazione ed integrazione i costituenti psichici da uno stato inconscio di Fusione via via divengono consci conducendo all'esperienza differenziata di Unione ". Racconta il Vangelo apocrifo di Tommaso a proposito della realizzazione del Sé : Alla domanda “Quando verrà il regno?”. Gesù Rispose: " Quando farete in modo che due siano uno, quando metterete la destra al posto della sinistra e la sinistra al posto della destra ; e farete sì che l'interno sia come l'esterno e l'esterno come l'interno, e l'alto come il basso e quando farete del maschio e della femmina una cosa sola ... allora entrerete ". Si tratta di conquistare l'armonia attraverso la risoluzione di un conflitto, uscire dall'alternanza per entrare nell'esperienza della coesistenza, una sorta di accettazione dell'ambivalenza della natura umana. 2 3 C.G.Jung, Psicologia e alchimia, C.G.Jung, Misterium Coniunctionis,