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Capitolo 5 ISICO Award 2005 Gli esercizi fisici nel trattamento per la scoliosi idiopatica dell’adolescenza. Una revisione sistematica S Negrini, G Antonini, R Carabalona, S Minozzi Introduzione Per la scoliosi idiopatica sono stati proposti numerosi trattamenti, compresi l'intervento chirurgico, il corsetto, la stimolazione elettrica, gli esercizi fisici e la semplice osservazione. L'efficacia dell'intervento chirurgico e del corsetto, nei casi in cui questi interventi siano specificamente indicati, è stata dimostrata in alcuni studi, anche se questi ultimi non erano né studi randomizzati controllati né studi prospettivi con un follow-up a lungo termine: al contrario, la tecnica della stimolazione superficiale si è dimostrata inefficace ed è stata abbandonata. Mentre gli esercizi fisici, come forma di terapia, hanno goduto di una certa popolarità in passato e sono tuttora in uso in alcuni paesi come l'Italia, la Francia e la Germania, in tempi recenti la comunità scientifica internazionale ha dedicato loro una scarsa considerazione. Una ragione di questo fatto potrebbe essere la lunga assenza, con la sola eccezione di uno studio scientifico secondo le cui conclusioni gli esercizi fisici non sono in grado di alterare la storia naturale della scoliosi idiopatica dell'adolescenza, di articoli provenienti da riviste con revisioni fra pari; comunque, gli studi apparsi negli ultimi anni hanno sostenuto che esercizi fisici specifici, con obiettivi ben stabiliti, sono efficaci nel trattamento della scoliosi idiopatica dell'adolescenza, e alcuni hanno identificato una base teorica sulla cui forza si potrebbero proporre gli esercizi fisici. Un'altra possibile ragione per non utilizzare gli esercizi fisici potrebbe essere data dal fatto che essi sono rivolti a forme leggere di scoliosi idiopatica dell'adolescenza, normalmente con meno di 30 gradi Cobb, un'ampiezza che nei soggetti completamente cresciuti è stata considerata significativa, anche se questo punto è ancora in 121 Capitolo 5 ISICO Award 2005 fase di dibattito. Ma gli esercizi fisici, una volta che la loro efficacia sia stata dimostrata, potrebbero essere importanti durante la crescita, per ritardare o prevenire la necessità di ricorrere a un corsetto e/o di mantenere la scoliosi al di sotto dei 30 gradi, per quanto possibile. Alla luce di tutto questo, è possibile che le differenze nel comportamento terapeutico adottato nei diversi paesi dipendano dalla letteratura disponibile in ognuno di essi (per esempio gli articoli pubblicati in lingue diverse dall'inglese o provenienti da fonti non indicizzate). Inoltre, gli articoli pertinenti e di buona qualità possono non necessariamente essere la prerogativa delle riviste revisionate fra pari. Al fine di verificare questa ipotesi, abbiamo sviluppato un metodo per revisionare in modo sistematico tutta la letteratura riguardante il trattamento chinesiologico della scoliosi idiopatica dell'adolescenza. Abbiamo utilizzato tutti i database pertinenti e abbiamo effettuato una ricerca manuale in tutte le riviste minori non in lingua inglese a cui siamo riusciti ad avere accesso e che siamo riusciti a identificare. Il nostro obiettivo era, dopo aver revisionato tutta la letteratura e dopo aver verificato la sua qualità, quello di determinare le conoscenze scientifiche attuali sull'efficacia degli esercizi fisici come trattamento per la scoliosi idiopatica dell'adolescenza e di raggiungere, su questa base, una conclusione clinica basata sull'evidenza. Metodi Abbiamo eseguito ricerche nei database Medline, Embase, Cinhal e Cochrane Library, utilizzando sia testo libero che parole chiave nei relativi thesauri (Mesh ed Emtree). Abbiamo effettuato ricerche nei database partendo dalla data del loro avvio fino al mese di dicembre 2002, senza applicare alcuna restrizione legata alla lingua. Per la ricerca con testo libero, abbiamo utilizzato i seguenti termini: "scoliosi idiopatica ED esercizio", "scoliosi idiopatica ED esercizi", "scoliosi idiopatica E attività sportive", "scoliosi idiopatica E attività sportiva", "scoliosi idiopatica E riabilitazione", "scoliosi idiopatica E fisioterapia". Per la ricerca in Medline abbiamo utilizzato i seguenti termini Mesh: "scoliosi" E "terapia chinesiologica" O "riabilitazione". Abbiamo effettuato ricerche anche nelle bibliografie degli articoli reperiti. Infine, abbiamo eseguito una ricerca manuale sui giornali elencati nella Tabella 1. 122 Capitolo 5 ISICO Award 2005 I criteri di inclusione erano i seguenti: pazienti - diagnosi di scoliosi idiopatica dell'adolescenza, pazienti trattati esclusivamente con gli esercizi fisici; intervento sperimentale - intervento di controllo, misura del risultato; risultato - gradi Cobb; progetto di studio - qualsiasi progetto di studio. Abbiamo valutato la validità interna degli studi reperiti (qualità metodologica), prendendo in considerazione i seguenti fattori: studio controllato, assegnazione casuale vs altri criteri per l'intervento sperimentale e di controllo, studio prospettico vs retrospettivo, dimensione del campione, modalità di reclutamento descritta, caratteristiche del paziente descritte, intervento descritto, valutazione in cieco dei risultati, identificazione dei possibili fattori confondenti, controllo statistico per il fattore confondente. Risultati Abbiamo reperito 152 articoli nei database e nelle relative bibliografie, e 424 mediante ricerche manuali. Partendo dai titoli e dagli abstract, abbiamo identificato 19 articoli che avevano una alta probabilità, 32 che avevano una bassa probabilità e 525 che non avevano alcuna probabilità di soddisfare i criteri di inclusione: gli articoli appartenenti alla terza categoria sono stati esclusi. Molti degli articoli reperiti erano scritti in lingue diverse dall'inglese (italiano, francese, tedesco, russo, polacco, giapponese, ungherese, rumeno e olandese). Abbiamo reperito tutti gli articoli ad "alta probabilità"; non siamo stati in grado di reperire i testi completi di 23 articoli a "bassa probabilità" pubblicati in russo, polacco e tedesco. Dopo la lettura dei testi completi degli articoli reperiti, solo 11 soddisfacevano i criteri di inclusione: tutti appartenevano al gruppo ad "alta probabilità", mentre nessuno degli articoli a "bassa probabilità" è stato incluso nella revisione. Tabella 1. Riviste su cui è stata effettuata una ricerca manuale. Rivista Annales de Kinésithérapie Kinésithérapie Scientifique Résonances Européennes du Rachis Cahiers de Kinésitherapie Ginnastica Medica, Medicina Fisica e Riabilitazione Chinesiologia Scientifica Atti GIS; Giornate di Patologia Vertebrale European Medical Physiology European Spine Journal 123 Anni oggetto di ricerca 1978-2002 1978-2002 1994-2002 1978-1997 1953-2002 1978-2002 1978-2002 1978-2002 1989-2002 Lingua Francese Francese Francese Francese Italiano Italiano Italiano Inglese Inglese Capitolo 5 ISICO Award 2005 Risultati metodologici I risultati della valutazione metodologica sono mostrati nella Tabella 2. La qualità degli studi è stata giudicata molto scarsa: 5 studi non erano controllati e prevedevano una sola valutazione della misura del risultato, prima e dopo l'intervento. Questo tipo di struttura produce risultati che sono impossibili da interpretare, dato che è impossibile concludere ragionevolmente che il miglioramento osservato fosse determinato causalmente dall'intervento: il cambiamento positivo potrebbe essersi verificato naturalmente o potrebbe essere il risultato di altri aspetti della terapia condotta contemporaneamente. Tre dei sei studi controllati erano prospettici, ma 2 di essi avevano utilizzato un gruppo di controllo storico: in tali casi possono esserci numerosi fattori, a parte l'intervento sperimentale, nei quali i gruppi sperimentale e di controllo differiscono l'uno dall'altro. Dei 4 studi che avevano un gruppo di controllo simultaneo, solo uno ha specificato il criterio di assegnazione, che era la preferenza espressa dal paziente. Il metodo di reclutamento è stato descritto solo in 2 studi. Nessuno ha cercato di ottenere una valutazione in cieco del risultato, anche se una simile valutazione dovrebbe sempre essere prevista come mezzo per limitare la possibilità di un errore di rilevazione quando è impossibile garantire il fatto che i pazienti e coloro che somministrano gli interventi siano posti in cieco. Tre studi hanno cercato di identificare i possibili fattori confondenti e le fonti di errore, ma solo uno ha tentato di controllarli mediante un'analisi statistica. Risultati clinici Le Tabelle 2, 3, 4 e le Figure 1 e 2 riassumono la metodologia e i risultati di tutti gli studi inclusi. Studi con un gruppo di controllo 124 Capitolo 5 ISICO Award 2005 Tabella 2. Qualità metodologica degli studi reperiti. Studio Studio controllato Assegnazione casuale Studio prospettico Criteri di assegnazione (diversi dalla casualità) descritti 12 Hc No Si Na 13 Hc No Si Na 15 Si No Si No 14 No No Si Na 20 Si No No No 21 No No Si Na 23 Si No No No 24 No No No Na 25 No No No Na 26 No No Si Na Si 22 Si No No Si: decisione del paziente No Modalità di reperimento descritta Dimensione del campione: gruppo sperimentale Dimensione del campione: soggetti di controllo Caratteristiche del paziente descritte Intervento descritto Valutazione in cieco dei risultati Identificazione dei fattori confondenti Controllo statistico per i fattori confondenti Si Si No No No No No No No 42 44 89 12 42 2 34 100 16 0 43 10 7 18 1 57 12 0 10 7 50 50 Si Si Si Si Si Si No Si Si Si Si Si No Si No Si No Si Na No No Si Na No No No No Si Na Si Na No Na No Si Si Na No Na No Si Na Na Na No No No Na No Na No Si Na Na Na 16 5 Na: non applicabile; Hc: controllo storico. Tabella 3. Materiali e metodi degli studi reperiti: popolazioni e follow-up. Il rimando 15 (Weiss e altri) è stato diviso, secondo lo studio originale, in 2 diversi gruppi di età. Studi o Popolazione Numero Follow-up Età 12 Total e 99 Eserc izio 42 Controlli 13 164 44 120 15a 94 30 15 b 16 102 Media 57 Cobb Range Media 12-15 10° 13.6 10-15 26° 64 10 4-11 21° 59 43 13 12-14 29.5° 12 12 No 13.1 11-16 33.5° 20 591 422 169 10.10 7-16 15.6° 21 34 34 No 11.6 14.9° 22 23 150 210 100 160 50 50 11 10.8 8.714.1 5-15 10-15 24 43 43 No 12 25 107 107 No 21.6 26 181 181 No 12.7 Range Media Range 422° 2032° 552° 568° 2060° 12 mesi 9–15 mesi 2,2 anni almeno 4 mesi DS 1,11 anni DS 3,1 anni 1024° 14° 16° 43° 27° 125 2,10 anni 4 mesi 4,7 anni 19.5° 10.948.8 2,11 anni 10114 ° 2 anni 0,7-4,3 3 anni 4,5 anni 1–7 anni 19,5 mesi almeno 3 mesi 4–6 settimane 6 settimane 33 mesi Capitolo 5 ISICO Award 2005 Studi con un gruppo di controllo Lo studio più datato era quello di Stone e altri, che riguardava pazienti con curve pari a 4–22 gradi Cobb. Dopo aver eseguito gli esercizi a casa (mobilizzazione, rafforzamento e postura) per 12 mesi (range 9–15) con una compliance del 50%, i tassi di progressione e di riduzione della curva, pari rispettivamente al 5% e al 21% (variazione: ± 4 gradi Cobb), sono stati registrati nel gruppo sottoposto a trattamento. Non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa fra i pazienti e un gruppo di controllo retrospettivo, né in relazione alla corretta esecuzione né alla frequenza degli esercizi fisici: dopo il trattamento, il 48% dei pazienti eseguiva la maggior parte degli esercizi fisici in modo corretto. Mollon e Rodot, e Klisic e Nikolic hanno proposto studi su pazienti di 11 anni di età, con curve di Cobb inferiori a 20 gradi (media rispettivamente di 17 e 15 gradi). Molto più recentemente, Ducongé ha aumentato la popolazione dello studio originale di Mollon. Mollon e Rodot hanno considerato retrospettivamente 160 pazienti di 10 anni di età al momento dell'inizio della terapia: avevano seguito il programma terapeutico mediante esercizi fisici (controllo della postura, rafforzamento, allenamento dell'equilibrio) in modo continuativo, 2 volte alla settimana, prima in ospedale e poi a casa, fino al completamento della crescita. Sono stati messi a confronto con 50 soggetti che non hanno rispettato il programma (quindi soggetti da considerarsi non trattati): la sola differenza all'inizio dello studio era la curva, che era di 4 gradi Cobb maggiore nel gruppo trattato. Al follow-up a 4 anni, l'angolo medio e il gibbo costale erano rispettivamente di 18,5 gradi e 13,3 mm nel gruppo trattato, contro i 23,2 gradi e i 14,4 mm nel gruppo di controllo. Il miglioramento e il peggioramento (variazione: ± 3 gradi Cobb) erano statisticamente significativi: rispettivamente il 62,5% e il 44% dei soggetti nel gruppo trattato e il 20% e il 75% nel gruppo di controllo. Non è stata rilevata alcuna differenza significativa fra i pazienti migliorati e peggiorati, in termini di età, follow-up, tipo di curva o sesso. Questi risultati sono stati confermati da Ducongé in 591 pazienti: il 42% dei 422 casi trattati è peggiorato, contro il 77% nel gruppo di controllo. Klisic e Nikolic hanno messo a confronto 100 pazienti trattati e 50 pazienti non trattati: non sono stati forniti dettagli sul regime di esercizio fisico adottato. Un miglioramento è 126 Capitolo 5 ISICO Award 2005 stato registrato nel 58% e nel 26%, e un peggioramento Figura 1. Variazione dei gradi Cobb dopo il trattamento negli studi reperiti. Lo studio di Weiss e altri (2003, rimando n. 15) è stato diviso, secondo lo studio originale, in 2 diversi gruppi di età (a) e (b): il gruppo di esercizio includeva anche un sottogruppo (c) che presentava le curve peggiori. rispettivamente nel 37% e nel 64%: l'efficacia del trattamento è risultata maggiore per le curve dorsolombari. In uno studio prospettico molto recente, Weiss e altri hanno messo a confronto due gruppi di pazienti provenienti dalla stessa regione della Germania: un gruppo era stato trattato con un programma riabilitativo intensivo e ripetuto, della durata di 4–6 settimane presso una struttura ospedaliera, mentre l'altro è stato semplicemente osservato per un periodo di 52,4 mesi. Sono stati identificati due sottogruppi pari per sesso (solo donne) ed età (<12 e 12–14 anni); il gruppo di 12-14 anni di età, che ha fatto esercizi fisici, conteneva una sottoserie che presentava curve più gravi (30 gradi o più). Le differenze statisticamente significative nella progressione della scoliosi idiopatica dell'adolescenza (con un peggioramento pari o superiore a 5 gradi) sono state rilevate in tutte le analisi: i pazienti trattati con gli esercizi fisici hanno sempre avuto risultati migliori rispetto ai soggetti di controllo. Den Boer e altri hanno messo a confronto gli esercizi fisici (rotazione laterale applicata costantemente nella vita e nella postura di ogni giorno) con il corsetto nei pazienti con curve di 20–32 gradi Cobb. Una progressione è stata registrata quando era presente una variazione di almeno 4 gradi in 4 mesi, o di 10 gradi durante l'intero 127 Capitolo 5 ISICO Award 2005 periodo di trattamento, o se la curva raggiungeva i 35 gradi. Non è Tabella 4. Materiali e metodi degli studi reperiti: esercizi eseguiti e compliance. Studio 12 13 15 14 20 21 22 23 24 25 26 Esercizi Tipo Metodo di Milwaukee Terapia con rotazioni laterali Metodo di Schroth MedX Rotary Torso Machine Metodo di Lione Molti metodi Metodo di Lione Metodo di Schroth Metodo di Schroth Metodo di Schroth Obiettivi Mobilizzazione, rafforzamento postura Rotazione laterale, postura Caratteristiche Istruzioni dai fisioterapisti, esercizi eseguiti a casa Istruzioni dai fisioterapisti, rotazione laterale nella vita quotidiana Raddrizzamento attivo, autocorrezione Rafforzamento Programma di esercizio ospedaliero intensivo Ogni giorno Controllo della postura, rafforzamento, equilibrio Correzione posturale attiva 2 volte alla settimana con il fisioterapista + altre a casa Due volte alla settimana con il fisioterapista + altre a casa Controllo della postura, rafforzamento, equilibrio Raddrizzamento attivo, autocorrezione Raddrizzamento attivo, autocorrezione Raddrizzamento attivo, autocorrezione 2 volte alla settimana con il fisioterapista + altre volte a casa 3 volte alla settimana con il fisioterapista Programma di esercizio intensivo ospedaliero Programma di esercizio intensivo ospedaliero Compliance Circa il 50% 95% 71% vedere il testo 75% stata rilevata alcuna differenza fra i gruppi in termini di intenzione di cura (66% contro 68% rispettivamente nel gruppo che ha eseguito gli esercizi fisici e nel gruppo che ha indossato il corsetto) e di efficacia (rispettivamente l'85% e il 90%). Studi senza gruppo di controllo Weiss e altri hanno preso in considerazione l'effetto di un programma riabilitativo intensivo a livello ospedaliero in un campione composto da 297 soggetti. Nei 181 pazienti non è stata rilevata alcuna progressione relativa (5 gradi o più all'anno) in 33 mesi; mentre nell'intero gruppo si è avuta una progressione relativa del 5%; considerando tutti gli abbandoni come fallimenti della terapia, il tasso di progressione è salito al 19,5%. Dato che ci si attendeva un tasso di progressione del 30% (sulla base della storia naturale, riferita nella letteratura, dei pazienti con curve simili), l'esercizio fisico in questo studio è stato giudicato efficace. Rigo e altri hanno proposto lo stesso tipo di esercizio fisico descritto da Weiss, ma tale esercizio è stato organizzato come programma esterno, a cadenza bisettimanale e con sedute della 128 Capitolo 5 ISICO Award 2005 Figura 2. Gradi Cobb prima e dopo il trattamento negli studi reperiti. I dati non sono stati raggruppati perché gli studi reperiti erano eterogenei per i metodi e la qualità. I risultati di ogni studio sono riferiti qui come i risultati di un trattamento in una serie di casi clinici. Il gruppo di controllo nello studio di Den Boer non viene preso in considerazione perché era composto da pazienti che indossavano il corsetto e da persone non sottoposte ad alcun trattamento. durata di 2 ore. Quarantatre pazienti, di 12 anni di età e con angoli di Cobb pari a 19,5 - 10,5 gradi, hanno fatto esercizi per 19,5 - 8,5 mesi (minimo 3 mesi) e sono stati valutati retrospettivamente: l'11,6% ha avuto una progressione, mentre il 44,2% ha avuto un miglioramento. Il gruppo che ha visto una progressione presentava tempi di trattamento significativamente più lunghi rispetto agli altri, ma un angolo iniziale, un'età e un segno di Risser simili. Inoltre, i dati sono stati messi a confronto con la storia naturale e gli esercizi fisici sono stati giudicati efficaci. Ferraro e altri hanno reclutato 34 soggetti scoliotici, con un'età media pari a 11,6 anni e un angolo di Cobb iniziale medio di 14,9 gradi, che sono stati seguiti per una media di 2 anni (range 0,7 – 4,3 anni). Hanno eseguito un'analisi della regressione lineare multipla per le alterazioni nell'angolo di Cobb come funzione della compliance, il fisioterapista e le variabili potenzialmente confondenti. La partecipazione massima nella terapia con esercizi fisici (> 30 minuti al giorno), comparata con la partecipazione minima (< 10 minuti al giorno), ha rallentato o arrestato la 129 Capitolo 5 ISICO Award 2005 progressione della deformità (differenza fra i gruppi pari a 9 gradi Cobb). Mooney e altri hanno studiato 12 pazienti (11 – 16 anni; curvature 20 – 60 gradi Cobb) utilizzando una MedX Rotary Torso Machine per allenare la forza di rotazione del torso. Dopo un programma di allenamento della durata di 4 mesi, è stato registrato un miglioramento (almeno 5 gradi Cobb) nel 41,6% dei pazienti, mentre solo uno (8,3%) è peggiorato. Un ulteriore studio condotto da Weiss e altri differisce dagli altri studi per svariati fattori: l'età dei pazienti (media di 21,6 anni, range 10,9 – 48,8), la dimensione dell'angolo di Cobb (media: 43 gradi) e la durata (breve) del regime ospedaliero di esercizio fisico adottato (4 – 6 settimane). Questi autori hanno rilevato un miglioramento di almeno 5 gradi nel 43,93% dei pazienti, nessuna variazione nel 53,27% e un peggioramento nel 2,8%. L'angolo medio della curva principale si è ridotto dai 43,06 gradi iniziali fino a 38,96 gradi. Non c'era alcun gruppo di controllo. Basandosi sui dati disponibili, non è possibile calcolare la percentuale di progressione nei pazienti al di sotto dei 16 anni di età. Discussione Risultati metodologici Lo studio controllato randomizzato è il tipo di ricerca dotato della forza maggiore, sulla cui base si possono trarre conclusioni valide circa l'efficacia di un intervento terapeutico, perché, se ben condotto, mantiene il rischio di errore statistico al minimo. Nondimeno, ci sono molti ambienti clinici per i quali gli studi controllati randomizzati sono difficoltosi, non praticabili o non etici. In queste situazioni, uno studio controllato non randomizzato, uno studio d'osservazione o uno studio non controllato possono costituire una valida alternativa, sempre che i fattori confondenti e le fonti di errore statistico vengano attentamente analizzati. La riabilitazione è uno dei campi della medicina in cui un ricercatore che cerca di condurre uno studio controllato randomizzato ha maggiori probabilità di incontrare difficoltà: spesso è difficile raccogliere un campione di pazienti omogeneo che sia sufficientemente ampio per dare una certa forza statistica allo studio; spesso è difficile trovare un intervento placebo adeguato; a 130 Capitolo 5 ISICO Award 2005 volte, per ragioni etiche e pratiche, è impossibile includere un "gruppo di controllo senza alcun intervento"; inoltre, spesso può essere impossibile distinguere fra l'effetto specifico dell'intervento (esercizio fisico, fisioterapia o altro) e l'effetto terapeutico (psicologico) del legame paziente-terapista; allo stesso modo, l'effetto specifico dell'intervento potrebbe essere modificato dall'esperienza del terapista e dalla fiducia in quella data tecnica; infine, è quasi impossibile stabilire una condizione di doppio cieco. Nondimeno, la valutazione dell'efficacia dell'intervento riabilitativo attraverso studi di buona qualità non è impossibile; infatti esistono molti studi pubblicati che cercano di superare le difficoltà associate al campo della riabilitazione: la Cochrane Library, per esempio, contiene molte revisioni sistematiche sui vari interventi riabilitativi, che includono gli studi randomizzati controllati di qualità accettabile, i quali cercano di superare le sopracitate difficoltà. Nessuno degli studi reperiti sull'efficacia degli esercizi fisici nei casi di scoliosi idiopatica dell'adolescenza era randomizzato e gli studi non controllati e randomizzati reperiti non sono riusciti a soddisfare nemmeno i criteri metodologici di base per gli studi d'osservazione. Di conseguenza è impossibile, sulla base dei dati contenuti in questi studi, trarre conclusioni valide circa l'efficacia degli esercizi fisici nei casi di scoliosi idiopatica dell'adolescenza. Risultati clinici Occorre tenere a mente che questi studi di bassa qualità rappresentano la fonte degli unici dati che la nostra ampia ricerca della letteratura è stata in grado di produrre. In questo caso, non abbiamo potuto fare altro che usarli come base dalla quale trarre un qualche tipo di conclusione clinica: gli esercizi fisici dovrebbero (o potrebbero) essere utilizzati per il trattamento della scoliosi idiopatica dell'adolescenza? Degli articoli passati in rassegna, solo uno ha dato risultati negativi. Questo studio era controllato (ma retrospettivamente, mentre il gruppo trattato era prospettico) e pubblicato su un giornale indicizzato in lingua inglese: ciò ha contribuito a dare un notevole risalto a questo articolo, che è stato l'unico a essere citato nella letteratura indicizzata, ove l'efficacia degli esercizi fisici viene di solito negata. I pazienti inclusi in questo studio hanno mostrato una compliance minore rispetto a quelli presi in considerazione in altri 131 Capitolo 5 ISICO Award 2005 studi (Tabella 3), presumibilmente perché gli esercizi fisici sono stati eseguiti solo a casa. Inoltre, gli esercizi fisici sono stati proposti solo per 12 mesi e i bambini non sono stati presi i considerazione fino a quando non avessero raggiunto la fine della crescita: questi risultati dovrebbero di conseguenza essere considerati dati a breve termine e non risultati finali, come nella maggior parte degli altri studi inclusi in questa revisione. Infine, questo programma di esercizi fisici era il più "meccanico" fra tutti: infatti, solo dopo lo studio di Stagnara si è avuto un passaggio da una prospettiva "meccanica" a una prospettiva "neurologica" per quanto concerne gli esercizi fisici per la scoliosi idiopatica dell'adolescenza: oggi esiste un consenso generale su questo approccio. Tutti gli altri articoli che hanno incluso un gruppo di controllo erano più recenti e hanno proposto un programma di esercizi fisici neuromotori più complesso rispetto a Stone; i risultati di questi studi erano, se paragonati alla storia naturale della patologia (Figure 1 e 2), altrettanto favorevoli rispetto a quelli presentati dagli studi in cui non era previsto alcun gruppo di controllo. Dal punto di vista clinico, gli articoli più importanti sono quelli proposti da den Boer, che ha ottenuto gli stessi risultati nei pazienti trattati con gli esercizi fisici e con il corsetto, i due che prendono in considerazione il metodo di Lione (questi studi hanno presentato dati raccolti in tutta Europa e hanno considerato solo i bambini che avevano raggiunto la fine della crescita) e quello recentemente pubblicato da Weiss; i risultati di quest'ultimo studio controllato prospettico, che sono confrontabili con quelli ottenuti in età adulta, potrebbero essere considerati quantitativamente sorprendenti, ma si dovrebbe tenere a mente che fanno riferimento a un programma intensivo di tipo ospedaliero. Per quanto riguarda le percentuali di pazienti che sono peggiorati, che sono rimasti invariati o che hanno mostrato un miglioramento (Figura 1), i risultati sono a favore degli esercizi fisici; il grado di curvatura nei gruppi che hanno eseguito gli esercizi fisici sembra si riduca o rimanga stabile indipendentemente dalla curvatura iniziale (nei vari studi si è avuta un'oscillazione fra 17 e 43 gradi Cobb), mentre i risultati dati dai vari gruppi di controllo, i cui gradi iniziali erano inferiori rispetto a quelli registrati nei gruppi di esercizio fisico, sono stati peggiori (Figura 132 Capitolo 5 ISICO Award 2005 2). In ogni caso, questi risultati dovrebbero essere considerati preliminari, dato che non sono sostenuti dalla qualità degli studi. La base teorica dell'esercizio fisico è stata recentemente descritta: il collasso posturale potrebbe essere ridotto mediante un allenamento della resistenza dei muscoli estensori nella posizione corretta, mentre il controllo posturale e i sistemi preposti al mantenimento dell'equilibrio, che è stato suggerito siano coinvolti nell'eziologia e/o nella patogenesi della scoliosi idiopatica dell'adolescenza, potrebbero essere migliorati dagli esercizi fisici. Ma queste teorie devono essere provate dal punto di vista pratico e dimostrate in studi di qualità superiore. Potremmo concludere che i risultati promettenti dati da questi studi forniscono una base per l'ipotesi dell'efficacia degli esercizi fisici nella scoliosi idiopatica dell'adolescenza, un'ipotesi che deve comunque essere verificata mediante studi controllati randomizzati ben progettati e attentamente condotti, che includano campioni sufficientemente ampi da garantire una forza adeguata allo studio. Effetti degli esercizi fisici nella scoliosi idiopatica dell'adolescenza La base razionale per l'applicazione degli esercizi fisici nella scoliosi idiopatica dell'adolescenza comprende altri risultati secondari oltre all'obiettivo primario considerato in questo articolo, cioè la prevenzione della progressione: questi effetti comprendono l'aumento del controllo neuromotorio e della stabilità del rachide, la riduzione del collasso posturale dal punto di vista biomeccanico e l'aumento della funzione respiratoria. L'efficacia degli esercizi fisici per il miglioramento della funzione respiratoria, della forza e dell'equilibrio posturale nei pazienti affetti da scoliosi idiopatica è già stata dimostrata. Quindi, oltre ai risultati degli studi presi in considerazione in questa revisione, gli esercizi fisici potrebbero essere proposti nel trattamento della scoliosi idiopatica dell'adolescenza sulla base del fatto che ci si possono aspettare benefici diversi dalla prevenzione della progressione. 133 Capitolo 5 ISICO Award 2005 Tabella 5. Risultati degli studi reperiti. Studio Gruppi Gradi Cobb Inizio Variazione Fine 12 Esercizio Controlli 10° 8,5° Gradi Cobb 4° 13 Esercizio 26° 28° 5° (4 mesi) Corsetto 27° 25° Esercizio Controlli Esercizio 1 Esercizio 2 Controlli Esercizi Esercizi Controlli Esercizio 21° 5-30° 29,5° 10° (followup) 5° Esercizio Controlli Esercizio Controlli Esercizi Esercizi Esercizi 15° 13° 17° 23° 19,5° 43,06° 27° 15a 15b 14 20 21 22 23 24 25 26 5-30° 33,5° 17° 12° 14,9% 5° 27,2° 21° 25,5° - 9° (buona compliance ) 18,5° 23,2° 17,2° 38,96° 29° 5° 3° 3° 5° 5° 5° Migliorato Invariato Peggiorato 21% 74% nessuna differenza Nessuna differenza 5% 53,3% 28,8% 69,5% 46,7% 71,2% 30,5% 80,8% 19,2% 44,2% 41,6% 58% 23% 58% 26% 62,5% 20% 11,6% 43,9% 18% 50% 5% 10% 3,5% 5% 44,2% 53,3% 57% 55,8% 8,3% 42% 77% 37% 64% 34% 75% 44,2% 2,8% 25% Il rimando n. 15 (Weiss e altri) è stato diviso, secondo lo studio originale, in 2 diversi gruppi di età (a) e (b); il gruppo (b) comprendeva 2 sottogruppi (1) e (2): questo presentava le curve Conclusioni Mediante una ampia revisione della letteratura, siamo stati in grado di dimostrare che l'efficacia degli esercizi fisici nel trattamento della scoliosi idiopatica dell'adolescenza per la riduzione della progressione della curva resta da dimostrare oltre ogni dubbio. Dall'altro lato, sarebbe sbagliato affermare che gli esercizi fisici proposti per ottenere questo risultato principale sono inutili: a oggi non esiste alcuna prova certa. Sono necessarie ulteriori ricerche in questo campo e alla luce di tutti questi dati preliminari, gli studi randomizzati prospettici sono da raccomandare. In ogni caso, gli esercizi fisici hanno mostrato di poter influenzare positivamente parametri come la funzione respiratoria, la forza e l'equilibrio posturale nei pazienti affetti da scoliosi idiopatica dell'adolescenza. Senza dubbio, anche se gli esercizi fisici non mostrano alcun effetto di stabilizzazione sulle curve scoliotiche, la loro utilità per ridurre le compromissioni e le 134 Capitolo 5 ISICO Award 2005 disabilità specifiche dei pazienti affetti da scoliosi idiopatica dell'adolescenza non può essere negata. Aspettando dati più solidi sul risultato principale nella prevenzione della progressione, dato il tempo necessario in questo campo allo scopo di completare studi come quelli randomizzati e date le difficoltà coinvolte, l'opzione che prevede il trattamento degli adolescenti mediante gli esercizi fisici può essere discussa con i pazienti e con le loro famiglie, e le decisioni possono essere prese secondo le loro preferenze: andrebbero discussi in modo approfondito i dati sull'efficacia proposti qui, i possibili risultati (il ritardo o il rifiuto di ricorrere a un corsetto e/o il tenere, per quanto possibile, la scoliosi al di sotto del limite costituito dai 30 gradi, che si pensa sia pericoloso nell'età adulta, e tutti gli altri effetti positivi degli esercizi fisici), così come i costi del trattamento con esercizi fisici. Bibliografia Athanasopoulos S, Paxinos T, Tsafantakis E et al.: The effect of aerobic training in girls with idioapthic scoliosis. 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