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di salvatore buonandi www.internetscuola.com L’INPDAP ha elaborato un nuovo modello di denuncia chiamato DMA2 che entrerà in vigore dal 01.11.2012. Tale modello, in riferimento alla circolare Inpdap n. 20 del 23.12.2011, dovrebbe aumentare l’efficienza sul controllo delle entrate e un maggior riscontro sulle morosità. Successivamente con nota n. 28 del 28.12.2011 l’Inpdap ha chiarito che tale modalità entrerà in vigore soltanto dal 01 NOVEMBRE 2012. Il modello DMA2 come già ribadito dovrebbe garantire una maggiore fruibilità dei dati che finora è mancata e un più attendibile e immediato aggiornamento della posizione assicurativa rendendo così più agevoli le procedure di controllo relative agli adempimenti contributivi. Per la presentazione e la compilazione della denuncia si rispetteranno sempre le procedure già previste per il DMA. I soggetti obbligati alla denuncia sono tutte le Amministrazioni e gli Enti iscritti alle gestioni confluite in INPDAP e quelli iscritti per opzione. La DMA è quindi elaborata per retribuzioni, periodi, contribuiti dei dipendenti iscritti all’Inpdap. La DMA deve essere trasmessa entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento. Qualora la denuncia venga scartata dal Servizio Telematico la stessa dovrà essere ritrasmessa entro 3 giorni dalla data di comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. L’annullamento dell’invio è possibile solo il mese successivo compilando debitamente il QUADRO V1 con indicazione in negativo degli importi già comunicati per mero errore. La DMA deve essere presentata esclusivamente per via telematica ossia tramite il portale delle Agenzie delle Entrate. A prova dell’avvenuta trasmissione e ricezione viene rilasciata una ricevuta sempre per via telematica. La DMA può essere trasmessa direttamente tramite CAF, commercialisti, associazioni sindacali, consulenti del lavoro. Prima di passare alla descrizione dei QUADRI di compilazione ritengo opportuno fare alcune osservazioni i cioè che nell’imponibile previdenziale ai fini della determinazione delle quote di pensione le retribuzioni fisse e continuative vanno indicate separatamente dalle quote accessorie. Le contribuzioni figurative vanno indicate nel campo “retribuzioni fisse e continuative”. Nel caso si astensione facoltativa per maternità o per assistenza ai figli con retribuzione ridotta, ai fini del TFS/TFR va scritta la retribuzione virtuale nei campi “retribuzione ai fini del TFR e TFR”, mentre non dovranno essere valorizzati i campi di cui sopra nel caso in cui l’astensione non è retribuita. Mentre nel caso in cui i dipendenti vengono nominati in carica elettiva dalle OO.SS., devono essere le stesse OO.SS. ad effettuare la denuncia. Lo stesso dicasi per il dipendente nominato amministratore locale, sarà l’Amministrazione presso la quale il dipendente svolge il mandato a provvedere alla compilazione della denuncia. La DMA si compone del Frontespizio e di 8 QUADRI. QUADRO DO: vanno inseriti tutti i dati anagrafici e identificativi del dipendente e in più la posizione rispetto e delle contribuzioni rispetto al regime di fine servizio. QUADRO EO: vanno inserite le retribuzioni e le contribuzioni del periodo corrente facendo riferimento alla previdenza obbligatoria. I dati vanno inseriti per ogni periodo lavorato e retribuito del mese, cioè con una data di inizio e fine servizio, il tipo di impiego e servizio e la cassa di iscrizione. QUADRO E1: vanno inseriti i dati relativi alla previdenza complementare. Questo QUADRO fornisce una situazione per cassa (di iscrizione) degli imponibili e delle contribuzioni. Da non confondere comunque che i dati relativi al TFR vanno inseriti nel QUADRO EO o in V1; QUADRO F1: riporta le informazioni relative alle quote di ammortamento dei debiti per prestiti e/o oneri per riscatti e ricongiunzioni che vengono effettuate mediante trattenute sulle retribuzioni erogate. QUADRO V1: si inseriscono i dati relativi all’integrazione o rettifica delle informazioni relative ai dati retributivi e contributivi riguardanti i periodi pregressi. Serve anche per la gestione degli accantonamenti del TFR e per i controlli dei dati della previdenza complementare. Il QUADRO V1 può essere quindi usato per dichiarare per esempio arretrati contrattuali, 13^ mensilità per dipendenti cessati, variazioni di impiego oppure per retribuzioni erogate nei mesi precedenti ed è stata omesso il versamento dei contributi o viceversa. QUADRO Z1: riporta i dati relativi alle somme algebriche dei QUADRI EO e V1 nonché i totali dovuti del QUADRO F1. Per ogni dipendente ci saranno tanti QUADRO Z1 per quante sono le casse in cui si versano i contributi. QUADRO Z2: in questo Quadro sono inseriti tutti i dovuti per ciascuna gestione che fanno capo al soggetto dichiarante. QUADRO Z3: funge da distinta di versamento. Ci saranno quindi tanti Z3 quanti sono i fondi di previdenza complementare in cui affluiscono i contributi dei dipendenti iscritti a tali fondi. CIRCOLARI di riferimento: Circolare INPDAP n. 20 del 23/12/2011 Nota operativa Inpdap n. 28 del 28/12/2011