Netiquette La Netiquette, parola derivata dalla contrazione del

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Netiquette La Netiquette, parola derivata dalla contrazione del
Netiquette
La Netiquette, parola derivata dalla contrazione del vocabolo inglese net (rete) e quello
di lingua francese étiquette (buona educazione), è un insieme di regole che disciplinano
il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri utenti attraverso
risorse quali newsgroup, mailing list, forum o e-mail in genere.
Il rispetto della netiquette non è imposto da alcuna legge, ma si fonda su una
convenzione ormai di generale condivisione. Sotto un aspetto giuridico, la netiquette è
spesso richiamata nei contratti di fornitura di servizi di accesso da parte dei provider.
Il mancato rispetto della netiquette comporta una generale disapprovazione da parte
degli altri utenti della Rete, solitamente seguita da un isolamento del soggetto
"maleducato" e talvolta dalla richiesta di sospensione di alcuni servizi utilizzati per
compiere atti contrari ad essa (di solito l'e-mail e usenet).
Sono comportamenti contrari alla netiquette, e talvolta sanzionati dagli abuse desk:
inviare spam, effettuare mailbombing e l'eccessivo cross-posting e/o multiposting sui
newsgroup di Usenet. Anche l'invio di e-mail senza un oggetto è una cosa poco rispettosa
nei confronti del destinatario: molti ricevono per lavoro decine o anche centinaia di email al giorno, se tutte queste non avessero un oggetto sarebbe quasi impossibile
definire una priorità con la quale leggerle, questo ovviamente con notevole disagio per
chi dovesse ricevere i messaggi senza oggetto.
Particolarmente scorretto è anche l'invio o l'inoltro di e-mail a un gran numero di
persone (per esempio a tutto il proprio indirizzario) inserendone l'indirizzo nel campo
"To:". In questo modo tutti gli indirizzi (che sono spesso privati) sono mostrati
apertamente a tutti i destinatari, con una implicita violazione della privacy. Non solo,
ma se un computer fra quelli dei destinatari è infettato da virus che utilizzano la posta
elettronica per diffondersi, tutti gli indirizzi inseriti nel messaggio possono essere
catturati dal virus e usati come destinatari di messaggi infettati.
Usenet
Usenet è una rete mondiale formata da migliaia di server tra loro interconnessi ognuno
dei quali raccoglie gli articoli (o news, o messaggi, o post) che le persone aventi accesso
a quel certo server si inviano, in un archivio pubblico e consultabile da tutti gli
abbonati, organizzato in gerarchie tematiche e newsgroup flussi di articoli sullo stesso
tema (topic, o thread).
Attraverso dei meccanismi di replica asincroni i server si scambiano gli articoli dei loro
abbonati e fanno in modo che, dove non esistono, vengano anche costruite le stesse
gerarchie tematiche e gli stessi thread che li contengono. Questo fa sì che grossomodo
tutti i server abbiano quasi simultaneamente gli stessi contenuti e che le persone
possano comunicare fra loro oltre il confine del server al quale sono abbonati, anche con
persone di tutto il Mondo. L'accesso ad un server Usenet (o server di news) è
normalmente compreso nel costo di abbonamento mensile di ogni Internet Service
Provider, anche quando l'ISP fornisce abbonamenti gratuiti.
Oggi le funzioni di comunicazione gratuita, libera, pubblica e aperta fornite dalla rete
Usenet (il cui nome è la fusione delle parole inglesi inglesi "User" e "network", cioè rete
di utenti) vengono spesso sostituite dai cosiddetti "forum" delle community nazionali che
sono spesso gratuite, libere e pubbliche anche loro, ma che sono però ambienti chiusi:
chiunque sia abbonato ad una certa community (es: libero) può scrivere nei forum di
quella certa community, ma i suoi articoli non vengono replicati (copiati) all'interno
della gerarchia delle altre community esistenti in Italia o nel Mondo (es: tiscali, msn, o
altre). Con Usenet, invece, sì: ogni articolo viene replicato su tutti i server Usenet di
tutto il Mondo e la comunicazione fra utenti diventa aperta e mondiale.
La pubblicazione di articoli verso i server Usenet è basata sul protocollo NNTP; e
richiede l'uso sul proprio PC di applicativi specifici che lo supportino (es: Mozilla
Thunderbird, Microsoft Outlook Express, Opera, Forté Agent, ...) e pur esistendo,
all'interno delle gerarchie tematiche, alcuni newsgroup moderati (i cui messaggi
vengono pubblicati previo controllo di una persona che ha le funzioni di un moderatore,
cioè) la maggior parte di essi è aperta e ci si affida al buonsenso e alle consolidate
consuetudini quali quelle della Netiquette perché i toni e il livello delle conversazioni
pubbliche siano appropriati ad una lettura pubblica.
Newsgroup
Un newsgroup è uno degli spazi virtuali creato su una rete di server interconnessi
(storicamente una sottorete di internet USENIX network o più semplicemente Usenet)
per discutere di un argomento (topic) ben determinato. In italiano a volte viene
utilizzato il termine gruppo di discussione.
I news server comunicano fra loro (attraverso il protocollo NNTP) in modo che i messaggi
inviati ad un server si trovino duplicati su tutti gli altri server. Per diversi motivi
(economie di spazio, interesse degli utenti, censura), non tutti i server contengono gli
stessi NG. Ogni gestore di news server (spesso gli stessi provider ISP) può decidere infatti
quali NG tenere.
L'accesso a queste aree tematiche avviene per mezzo di programmi chiamati news
clients o newsreader (oggi a volte integrati nei programmi di posta elettronica come ad
esempio Mozilla Thunderbird, SeaMonkey, Outlook Express), a una sorta di “stanza delle
bacheche” (news server) che raccoglie i vari NewsGroup (o in breve NG).
Per ragioni storiche, essenzialmente dovute ai costi delle connessioni dialup che molti
utenti dovevano sostenere in passato, o anche per le scarse disponibilità di accesso alla
rete, i newsreader sono tutt'ora concepiti per operare principalmente in modalità
disconnessa: gli articoli scaricati in precedenza possono essere letti e le relative risposte
preparate per la spedizione senza che sia necessaria una connessione attiva; la
successiva connessione permette in un'unica soluzione il download degli articoli apparsi
sul server nel frattempo e l'upload delle risposte. Questa modalità, nient'affatto in
"tempo reale", è una caratteristica tipica del servizio che deve essere tenuta in
considerazione: la netiquette dei newsgroup disapprova, ad esempio, chi sollecita
risposte immediate ai propri articoli.
Questo approccio viene in parte deviato dall'accesso on-line offerto dai Portali Web, che
possono consentire una partecipazione attiva ai newsgroup con relativa facilità ma
soprattutto sofisticati strumenti di ricerca per parola chiave nei loro archivi: in
particolare il servizio fornito da GoogleGroups rappresenta la "memoria storica" di
usenet, conservando praticamente ogni articolo pubblicato dalla sua nascita (da
ricordare come in linea di principio non vengano archiviati gli articoli dei newsgroup
binari, contenenti file e gli articoli nei quali l'autore abbia apposto il contrassegno "da
non archiviare" mediante X-No-Archive). È da tenere in considerazione anche che la
frequenza di aggiornamento dei gruppi sui portali web è solitamente più bassa rispetto a
quella che si può ottenere con una connessione diretta a usenet.
Un vantaggio importante dei portali web è quello di consentire un accesso facilitato a
fruitori con scarsa dimestichezza: il newsreader per contro risulta più efficiente ma
richiede una certa esperienza per essere sfruttato al meglio. I portali web, infine, sono
connessi tramite il servizio HTTP, praticamente sempre disponibile anche in presenza di
proxy/firewall aziendali, al contrario del servizio NNTP/NNRP usato dai newsreader.
Di norma ciascun newsgroup ha un manifesto (charter) che aiuta a comprendere quali
sono gli argomenti oggetto di discussione. La netiquette, su Usenet, sconsiglia di inviare
articoli fuori tema e suggerisce di seguire per qualche tempo un newsgroup prima di
iniziare a scrivere.
Sono molti i newsgroup in cui i poster abituali, ossia coloro che li seguono da più tempo
e con una certa assiduità, hanno redatto delle FAQ, raccolte di risposte a domande
poste di frequente, così da aiutare i newbie (nuovi arrivati, principianti) ed evitare che
il newsgroup contenga sempre le stesse domande o che queste provochino reazioni
irritate (flame), botta e risposta interminabili e di dubbia utilità. Talora i newsgroup
sono seguiti da persone che leggono i messaggi ma non partecipano attivamente. Tali
persone sono chiamate, nel gergo della rete, lurkers.
I newsgroup sono generalmente raggruppati all'interno di diverse gerarchie Usenet.
Esiste anche un'altra importante suddivisione, a seconda dello status di moderazione: i
newsgroup moderati sono caratterizzati da un diverso funzionamento dovuto al percorso
degli articoli, che vengono inviati via mail al moderatore. Tuttavia il protocollo
utilizzato non è sufficientemente robusto da garantire il corretto funzionamento e
l'assenza di abusi. Può capitare che si perdano degli articoli o che esistano articoli che
non sono stati approvati dal moderatore.
Mailing list
La Mailing-list (letteralmente, lista per corrispondenza, dalla lingua inglese; traducibile
in italiano con lista di diffusione) è un sistema organizzato per la partecipazione di più
persone in una discussione tramite email.
Per inviare un messaggio a tutti gli iscritti, è normalmente sufficiente inviarlo ad uno
speciale indirizzo e-mail, e il servizio provvede a diffonderlo a tutti i membri della lista.
In questo modo, non è necessario conoscere gli indirizzi di tutti i membri per poter
scrivere loro.
L'iscrizione e la rimozione di un indirizzo dalla lista può essere effettuata manualmente
dall'amministratore, o direttamente dai membri tramite procedure automatiche, via
web o via posta elettronica.
Una mailing list può avere un archivio dei messaggi accessibile via web.
Molti servizi di mailing list offrono numerose possibilità di configurazione.
L'amministratore della mailing list è la persona (o il gruppo di persone) che è
responsabile delle scelte di configurazione. Per alcune liste esiste anche la figura del
moderatore, che è la persona (o il gruppo di persone) che è responsabile di decidere
quali messaggi debbano essere inoltrati e quali no. In molti casi le due figure
coincidono, ma non è necessariamente così.
Spam
Il termine trae origine da uno sketch comico del Monty Python's Flying Circus ambientato
in un locale nel quale ogni pietanza proposta dalla cameriera era a base di Spam (un
tipo di carne in scatola). Man mano che lo sketch avanza, l'insistenza della cameriera nel
proporre piatti con "spam" ("uova e spam, uova pancetta e spam, salsicce e spam" e così
via) si contrappone alla riluttanza del cliente per questo alimento, il tutto in un
crescendo di un coro inneggiante allo "spam" da parte di alcuni Vichinghi seduti nel
locale.
I Monty Python prendono in giro la carne in scatola Spam per l'assidua pubblicità che la
marca era solita condurre, in un certo periodo la Spam era ovunque, da qui lo sketch dei
Monty's e successivamente l'adattamento informatico alla pubblicità non desiderata.
Si ritiene che il primo spam via email della storia sia stato inviato il 1 maggio 1978 dalla
DEC per pubblicizzare un nuovo prodotto, e inviato a tutti i destinatari ARPAnet della
costa ovest degli Stati Uniti.[1]
Nella terminologia informatica le spam possono essere designate anche con il sintagma
di junk-mail, che letteralmente significa posta-spazzatura, a rimarcare la sgradevolezza
prodotta da tale molestia digitale.
Il principale scopo dello spamming è la pubblicità, il cui oggetto può andare dalle più
comuni offerte commerciali a proposte di vendita di materiale pornografico o illegale,
come software pirata e farmaci senza prescrizione medica, da discutibili progetti
finanziari a veri e propri tentativi di truffa. Uno spammer, cioè l'individuo autore dei
messaggi spam, invia messaggi identici (o con qualche personalizzazione) a migliaia di
indirizzi e-mail. Questi indirizzi sono spesso raccolti in maniera automatica dalla rete
(articoli di Usenet, pagine web) mediante spambot ed appositi programmi, ottenuti da
database o semplicemente indovinati usando liste di nomi comuni.
Per definizione lo spam viene inviato senza il permesso del destinatario ed è un
comportamento ampiamente considerato inaccettabile dagli Internet Service Provider
(ISP) e dalla maggior parte degli utenti di Internet. Mentre questi ultimi trovano lo spam
fastidioso e con contenuti spesso offensivi, gli ISP vi si oppongono anche per i costi del
traffico generato dall'invio indiscriminato.
Sondaggi hanno indicato che al giorno d'oggi lo spam è considerato uno dei maggiori
fastidi di Internet; l'invio di questi messaggi costituisce una violazione del contratto
"Acceptable Use Policy" (condotta d'uso accettabile) di molti ISP e pertanto può portare
all'interruzione dell'abbonamento (account) del mittente. Un gran numero di spammer
utilizza intenzionalmente la frode per inviare i messaggi, come l'uso di informazioni
personali false (come nomi, indirizzi, numeri di telefono) per stabilire account
disponibili presso vari ISP. Per fare questo vengono usate informazioni anagrafiche false
o rubate, in modo da ridurre ulteriormente i loro costi. Questo permette di muoversi
velocemente da un account a un altro appena questo viene scoperto e disattivato
dall'ISP. Gli spammer usano software creato per osservare connessioni Internet con
scarsa sicurezza, che possono essere facilmente dirottate in modo da immettere i
messaggi di spam direttamente nella connessione dell'obiettivo con il proprio ISP. Questo
rende più difficile identificare la posizione dello spammer e l'ISP della vittima è spesso
soggetto di aspre reazioni e rappresaglie da parte di attivisti che tentano di fermare lo
spammer. Entrambe queste forme di spamming "nascosto" sono illegali, tuttavia sono
raramente perseguiti per l'impiego di queste tattiche.
I mittenti di e-mail pubblicitarie affermano che ciò che fanno non è spamming. Quale
tipo di attività costituisca spamming è materia di dibattiti, e le definizioni divergono in
base allo scopo per il quale è definito, oltre che dalle diverse legislazioni. Lo spamming
è considerato un reato in vari paesi e in Italia l'invio di messaggi non sollecitati è
soggetto a sanzioni.
Messeging & Collaboration
Comunicazioni interpersonali (posta elettronica)
Con queste termine vengono definite quelle comunicazioni in cui una persona comunica
con un'altra persona come se fosse un dialogo faccia a faccia. In genere, conviene
seguire le comuni regole di cortesia in ogni situazione, e ciò è doppiamente importante
su Internet, dove, ad esempio, linguaggio gestuale e tono di voce vengono a mancare.
Messaggi di posta (e-mail)
− A meno che non si usi uno strumento di crittografia (hardware o software),
conviene assumere che la posta su Internet non sia sicura. Non inserire mai in un
messaggio elettronico quel che non si scriverebbe su una comune cartolina postale.
− Rispettare il copyright sui materiali riprodotti. Quasi ogni paese ha una propria
legislazione sul copyright .
− Nel caso di inoltro o re-invio di un messaggio ricevuto, non modificarne il testo. Se
si tratta di un messaggio personale e lo si vuole re-inviare ad un gruppo, è il caso di
chiedere preventiva autorizzazione. È possibile abbreviare il testo e riportare solo
le parti più rilevanti, ma ci si assicuri di fornire le appropriate credenziali.
− Non inviare mai lettere a catena via posta elettronica. Su Internet le lettere a
catena sono vietate, pena la revoca dell'acconto. Nel caso ne riceviate una, fatelo
immediatamente presente all'amministratore locale.
− Una buona regola generale: conviene esser risparmiatori in quel che si spedisce e
liberali in quel che si riceve. Non è il caso di inviare messaggi d'ira ("flames") anche
se si dovesse esser provocati. D'altra parte, non c'è da sorprendersi se si diventa
vittime di qualche "flame", e in tal caso è prudente non rispondere.
− In generale, è una buona idea controllare tutti i "Subject" dei messaggi ricevuti
prima di rispondere. Altrimenti potrebbe succedere che, ad esempio, una persona
che chiede indicazioni d'aiuto o chiarimenti invii un nuovo messaggio per dire "Non
importa". Ci si assicuri inoltre che il messaggio a cui si sta per rispondere sia
diretto proprio a voi: potreste riceverlo per cc: anziché come destinatario
principale.
− È bene rendere le cose facili per chi riceve. Molti programmi di posta (mailer)
eliminano i dati inclusi nell'intestazione (header), compreso l'indirizzo del
mittente. Per far in modo che la gente sappia chi sia a scrivere, assicurarsi di
includere una riga con tali dati a fine messaggio. Conviene creare tale file a parte
ed aggiungerlo alla fine di ogni testo inviato (alcuni mailer lo fanno
automaticamente). Nell'idioma di Internet, quest'ultimo è noto come il "file di
firma" (".sig" o "signature" file). In pratica si tratta dell'equivalente del biglietto da
visita (e a seconda della circostanze, è possibile averne più d'uno).
− Fare attenzione quando s'inserisce l'indirizzo del ricevente. Ci sono indirizzi che
fanno parte di un gruppo ma sembra appartengano ad una persona soltanto. Ci si
assicuri di conoscere la persona a cui s'invia il messaggio.
− Verificare gli indirizzi di cc: quando si risponde. È inutile continuare ad includere
questi ultimi se il messaggio è diventato una conversazione tra due persone
soltanto.
− Verificare tutti gli indirizzi prima di iniziare discussioni lunghe o personali. È altresì
buona norma includere la parola "lungo" alla voce "Subject" in modo che il
ricevente possa sapere in precedenza che ci vorrà tempo per leggere e rispondere a
quel messaggio. Oltre le 100 righe è considerato "lungo".
− Usare maiuscole e minuscole. SOLTANTO CON LE MAIUSCOLE È COME SE SI STESSE
URLANDO.
− Usare i simboli per dare enfasi. Ecco *cosa* intendo dire. Usare i trattini in basso
per le sottolineature. _Guerra e Pace_ è il mio libro preferito.
− Usare le faccine sorridenti (smileys) in sostituzione del tono di voce, ma fatelo con
parsimonia. :-) è un esempio di faccina sorridente (guardare lateralmente). Non si
ritenga che la semplice inclusione di una tale simbolo renda contento il
destinatario su quel che si sta scrivendo o che faccia dimenticare eventuali
contenuti offensivi.
− Ci si preoccupi di essere brevi senza essere eccessivamente concisi. Includere nella
risposta sufficiente materiale originale per esser compresi ma non oltre. È
piuttosto brutto rispondere ad un messaggio allegando tutto il testo precedente:
tagliar via il materiale irrilevante.
− Limitare la lunghezza delle righe a meno di 65 caratteri e inserire un ritorno del
carrello (premendo Invio) alla fine di ogni riga
− Il "Subject" del messaggio dovrebbe riflettere il contenuto del testo.
− Se s'include la firma, la si tenga corta. In genere si sta entro le 4 righe. Tenere in
mente che molta gente paga per collegarsi, e più il messaggio è lungo più costa.
− Così come oggi la posta tradizionale può non rimanere privata, allo stesso modo
(oggi) posta (e notizie) elettroniche possono essere soggette a vari livelli di
intercettazione e falsificazione. Il senso comune aiuta a verificare l'autenticità dei
messaggi.
− Se
l'importanza
di
un
messaggio
sembra
giustificarlo,
conviene
inviare
immediatamente al mittente una breve replica di ricevimento, rimandando a più
tardi una risposta più esauriente.
− Generalmente i costi relativi alla trasmissione di un messaggio di posta elettronica
sono
equamente
divisi
tra
mittente
e
destinatario
(o
tra
i
rispettivi
sistemi/organizzazioni), al contrario di quanto avviene in altri media quali posta
tradizionale, telefono, radio e televisione. Inviare posta elettronica può anche
comportare costi aggiuntivi per uso di banda di trasmissione del network, spazio su
disco o uso di memoria del sistema. Questa è la ragione economica fondamentale
del perché le e-mail pubblicitarie non richieste non sono benvenute (e proibite in
molti contesti).
− Ci si assicuri della grandezza del testo inviato. Allegare ampi file come un
Postscript o un programma potrebbe impedire l'arrivo del messaggio stesso o un
eccessivo utilizzo di risorse. Buona regola è non inviare mai file superiori a 50
Kilobyte. In tal caso, considerare come alternativa il trasferimento di file o la
riduzione a diversi file più piccoli da inviare come messaggi separati.
− Non inviare eccessive informazioni quando non richieste.
Comunicazioni verso più persone (mailing list)
Ogni volta che avviene una comunicazione rivolta a più persone (One-to-Many)
dovrebbero applicarsi le norme già viste per la posta. In fondo comunicare con molte
persone attraverso un messaggio postale o un testo equivale a comunicare con una sola
persona, con in più la possibilità di offendere molta più gente che nella comunicazione
uno-a-uno. È quindi molto importante conoscere quanto meglio possibile il pubblico a
cui vengono diretti i messaggi
− Seguire regolarmente mailing list e newsgroup per uno-due mesi prima d'inserire
testi. Ciò permette di comprendere la cultura del gruppo.
− Non considerare responsabile l'amministratore del sistema per i comportamenti
degli utenti.
− Tenere in mente che ogni testo verrà letto da un'ampio pubblico. Compreso forse il
vostro attuale o futuro datore di lavoro. Fare attenzione a ciò che si scrive.
Ricordarsi anche sia le mailing lists che i Newsgroup vengono archiviati con una
certa frequenza, e che le vostre parole possono essere conservate per molto tempo
in un'area accessibile da molte persone.
− Occorre ritenere che ogni singolo individuo esprima le proprie opinioni, e non
rappresenta la propria organizzazione (a meno che ciò non venga esplicitamente
detto).
− Ricordarsi che sia la posta che le news riguardano in qualche modo le risorse del
sistema. Prestare attenzione a qualunque regola specifica relativa all'uso di tali
risorse esista nell'ambito del vostro sistema/organizzazione.
− Messaggi ed articoli dovrebbero essere brevi e centrati sull'argomento. Non scrivere
su temi off-topic, non ripetersi e non inviare posta né inserire testi giusto per
sottolineare gli errori di battitura o i refusi degli altri. Sono questi i comportamenti
che, ben più di altri, testimoniano dell'immaturità dei principianti.
− La riga del "Subject" dovrebbe seguire le consuetudini del gruppo.
− Falsificazioni e imbrogli non rientrano tra i comportamenti approvati.
− Su alcune liste e Newsgroup la pubblicità è benvenuta, mentre su altri è aborrita!
Questo è un'altro esempio di come sia importante avere piena conoscenza del
gruppo dove s'inseriscono i testi. Fare pubblicità non richiesta quando è
chiaramente
off-topic
garantisce
il
ricevimento
assicurato
di
messaggi
particolarmente duri ed arrabbiati.
− Quando si replica ad un messaggio o ad un testo, ci si assicuri di riassumere il
messaggio originale ad inizio testo, o di includere appena il testo sufficiente per
spiegare il contesto. Ciò consentirà a chi legge di capire perfettamente la vostra
replica. Poiché soprattutto nelle NetNews i testi vengono distribuiti da un host
all'altro, può succedere di vedere apparire la risposta ancor prima dell'originale.
Fornire quindi il contesto giusto aiuta la comprensione generale, ma senza inserire
l'intero testo originale!
− Come già detto per la posta, ci si assicuri d'inserire la firma a fine testo. Ciò
garantisce che, anche in presenza di programmi di posta (mailer) o per la lettura
delle news (newsreader) che tagliano via i dati dell'intestazione, resteranno visibili
le informazioni necessarie per chi volesse contattarvi.
− Si faccia attenzione nel replicare ad testo. Spesso le risposte tornano al mittente
che ha originato il testo, e in molti casi si tratta dell'indirizzo della lista o del
gruppo! Potrebbe accadere d'inviare una risposta personale ad una gran numero di
persone, nell'imbarazzo generale. È meglio digitare l'indirizzo esatto anziché usare
l'opzione "replica" (reply).
− Avvisi di ricevimento, di non-ricevimento e/o di temporanea assenza non sono né
pienamente standardizzati né del tutto affidabili, stante la notevole diversità dei
sistemi di gestione posta su Internet. Risultano invasivi se inviati alle mailing list,
ed alcuni considerano gli avvisi di ricevimento un'invasione della privacy. In breve,
non usare mai tali avvisi.
− Se si scopre che un vostro messaggio personale è stato erroneamente recapitato ad
una lista o gruppo, inviate un messaggio di scuse.
− Nel caso ci si trovi in disaccordo con una persona, meglio proseguire la discussione
attraverso e-mail personali piuttosto che nella lista o gruppo. Se la discussione
verte su un punto d'interesse generale, è sempre possibile riassumerla in seguito
per gli altri.
− Non ci si faccia coinvolgere in nessuna "flame war". Non rispondere a materiali
incendiari.
− Si eviti di inviare messaggi o inserire testi che non sono altro che gratuite repliche
ad altre repliche.
− Si faccia attenzione ai caratteri mono-spazio e ai diagrammi, che possono apparire
in modi diversi sia su sistemi differenti che con differenti mailer dello stesso
sistema.
− Esistono Newsgroup e Mailing List che discutono di argomenti ed interessi anche
molto diversi tra loro. I vari gruppi rappresentano l'ampia diversità di stili di vita,
religioni e culture. Inserire testi o inviare messaggi ad un gruppo il cui punto di
vista risulta offensivo per voi soltanto per dire quanto siano offensivi è un
comportamento inaccettabile. Messaggi che procurano molestie sessuali o razziali
possono anche avere conseguenze legali. Oggi esistono diversi programmi in grado
di filtrare quei testi che risultano equivoci.