l`epica romanza - ARMIDA@UniMi - Università degli Studi di Milano

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l`epica romanza - ARMIDA@UniMi - Università degli Studi di Milano
28/03/2012
L’EPICA ROMANZA
COS’È L’EPICA?
• Il termine epica deriva dall’aggettivo latino epicus, che deriva a sua volta dal greco επικος = “racconto”, dal verbo επειν = parlare.
• Sinonimo è la parola epopea che deriva dall’unione di epos e poien = “fare”. • è un genere letterario che narra in versi le gesta, storiche o leggendarie, di un eroe o di un popolo, mediante le quali si conservano e tramandano la memoria e l’identità di una civiltà o di una classe politica; è il racconto di un passato glorioso di guerre e di avventure e condensa in sé i caratteri più significativi del pensiero religioso, politico, folklorico, antropologico ed escatologico.
• Ogni cultura e ogni epoca attribuisce valore epico a creazioni culturali ed atti comunicativi differenti per contesto, genere, modalità, intenzione espressiva.
Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
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• Nella Poetica di Aristotele si legge che l’epica è simile alla tragedia ma se ne distingue per assenza di limiti temporali e utilizzo di un metro unico. • Ogni
Ogni civiltà ha il suo (o i suoi) epos: si tratta di un elemento civiltà ha il suo (o i suoi) epos: si tratta di un elemento
caratteristico pressoché di tutte le culture e di tutte le epoche storiche.
• Si dice che l’epica nasca con l’uomo. Cfr. l’epopea di Gilgamesh del III millennio a. C.
• Proprio perché quasi “costitutiva” della cultura umana, l’epica fa ricorso ai cosiddetti effetti fisici del linguaggio
ricorso ai cosiddetti effetti fisici del linguaggio. • Il racconto epico è caratterizzato da un ritmo fortemente cadenzato e regolare. Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
LA CHANSON DE GESTE
• Le c. d. g. sono poemi epici, ovvero dei poemi narrativi cantati che trattano di fatti importanti del passato
cantati che trattano di fatti importanti del passato. • Il termine gestes deriva dal latino gesta, participio passato di gero, e significa “cose fatte, avvenute”. • Il termine tecnico chanson evoca una precisa modalità di esecuzione. Le origini dell’epica – orale/popolare o /
sono oggetto da secoli di un complesso gg
p
scritta/dotta? –
dibattito.
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IL DIBATTITO SULLE ORIGINI DELL’EPICA
La produzione epica medievale abbraccia vastissimi domini linguistici e cronologici: si intreccia con i
domini linguistici e cronologici: si intreccia con i racconti mitici e le leggende popolari (dall’area bizantina a quella finnica e germanica) senza perdere di vista, specie in ambito clericale e monastico, la tradizione latina (es. Alexandreis di Gautier de Châtillon, 1180 circa), latino‐germanica (Waltarius, X ,
),
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,
sec.), anglosassone (Beowulf, VIII sec.; Waldere, VIII sec.), altotedesca (Hildebrandslied, IX sec.; Nibelungenlied, XIII sec.), norrena o alto‐nordica (Edda, XII‐XIII sec.).
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1.Gaston Paris, Histoire poétique de Charlemagne, 1865: cantilene coeve all’età dei fatti (carolingia) che, per effetto di continue rielaborazioni formulari ad opera di rapsodi, creano un nuovo genere. => Poesia cantata di soggetto epico che nasce dal basso.
2. Pio Rajna, Le origini dell
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Pio Rajna Le origini dell’epopea
epopea francese, 1884: tradizione merovingica
francese 1884: tradizione merovingica genera genera
l’epica, collegandosi alle origini germaniche delle popolazioni franche (limite della “nostalgia delle origini”). => In sostanza: non conosciamo nessuna cantilena, mentre conosciamo le epopee germaniche (diventa un caso diplomatico Francia/Germania.) 3. Joseph Bédier, Les legendes épiques, 4 voll., 1908‐13: collaborazione tra monaci e giullari maturata a partire dall’XI secolo sulle vie dei pellegrinaggi. Teoria vincente (persino un passaggio della Récherche di Proust la ricorda, e ne è direttamente influenzato). => I poemi sono quindi creazioni ex novo di poeti coscienti della loro arte. arte
4. Ferdinand Lot vs Bédier: negli anni Venti difende la posizione di Paris sostenendo che il legame tra eroi dell’epica e santuari posizionati sulle rotte dei pellegrinaggi è posteriore alle c.d.g. => Primato cronologico delle canzoni rispetto alle vie di pellegrinaggio. Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
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5. Ramón Menéndez Pidal, La Chanson de Roland y el neotradicionalismo, 1959: si oppone alla teoria bédieriana recuperando, in continuità con Paris e con le teorie romantiche, l’idea di choc collettivo di un fatto storico che genera produzione epica (con forti implicazioni nazionali). => Il testo vive delle sue varianti. 6. Jean Rychner, La chanson de geste. Essai sur l’art poétique des jongleurs, 1955: ’
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rileva l’importanza del ruolo dei giullari nella diffusione e nella rielaborazione del sistema formulare della chanson de geste. => recupero della polemica sulle origini orali dell’epica; ogni performance è una nuova creazione di un poema che non è mai esistito in quanto tale, ma soltanto in una pluralità di redazioni. 7. Cesare Segre, editore critico della Chanson de Roland (1971), ha risolto il ganglio delle origini dell’epica nel rapporto tra oralità e scrittura: l’epica oitanica è un prodotto ad alta formalizzazione (=> origine scritta, concepita in ambiente colto) destinato ad una performance orale (=> abbondanza di elementi formali di natura mnemotecnica, valore narrativo della lassa = unità organizzativa del testo).
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LA LASSA
• La lassa è un’unità metrica (strofa) composta da un numero variabile di versi legati tra loro da assonanza
numero variabile di versi, legati tra loro da assonanza (lassa assonanzata); ogni lassa rappresenta un’unità del racconto, e può essere organizzata in modo da essere riorganizzata, ampliata, anticipata o posticipata. Si tratta di un elemento che favorisce la memorizzazione ma anche la nascita di nuove sezioni del racconto.
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ESEMPIO DI LASSA
I.
II.
Carles li reis, nostre emper[er]e magnes
Carles li reis, nostre
emper[er]e magnes
Li reis Marsilie esteit en Sarraguce.
Li reis Marsilie
en Sarraguce.
Set anz tuz pleins ad estet en Espaigne :
Alez en est en un verger suz l’umbre;
Tresqu’en la mer cunquist la tere altaigne.
Sur un perrun de marbre bloi se culched,
N’i ad castel ki devant lui remaigne;
Envirun lui plus de vint milie humes.
Mur ne citet n’i est remes a fraindre,
Il en apelet e ses dux e ses cuntes:
Fors Sarraguce, ki est en une muntaigne.
Oez seignurs, quel pecchet nus encumbret,
Li reis Marsilie la tient, ki Deu nen aimet ;
Li empereres Carles de France dulce
Mahumet sert e Apollin recleimet :
En cest pais nos est venuz cunfundre.
Nes poet guarder que mals ne l’i ateignet. AOI.
…
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LE LASSE SIMILARI
• Successione di lasse ripetitive, che non differiscono se non per l’assonanza
se non per l
assonanza e per minime variazioni di e per minime variazioni di
punto di vista o di contenuto. • Dimostrano quindi l’alta formalizzazione del testo epico (cfr. Segre). Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
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STILE FORMULARE DELLA LASSA ‐ I
LXXXIII
Dist Oliver: «Paien unt grant esforz,
De noz Franceis m'i semblet aveir mult poi!
Cumpaign Rollant, kar sunez vostre corn:
Si l’orrat
Si l
orrat Carles, si returnerat l
Carles, si returnerat l'ost.»
ost.
Respunt Rollant: «Jo fereie que fols!
En dulce France en perdreie mun los.
Sempres ferrai de Durendal granz colps;
Sanglant en ert li branz entresqu'a l’or.
Felun paien mar i vindrent as porz:
Jo vos plevis, tuz sunt jugez a mort.» AOI.
[tr. Disse Oliviero: «I pagani hanno gran forza,
e i nostri franchi mi pare che siano pochi!
Perciò, compagno Orlando, suonate il vostro corno.
Carlo l’udrà: coi suoi farà ritorno.»
Risponde Orlando: «Sarebbe agir da folle!
Nella mia Francia io perderei il mio vanto.
Di Durendal ora darò gran colpi:
L’arrosserò fino nell’elsa d’oro.
Sono giunti ai valichi con loro danno i felloni:
Giuro che tutti sono dannati a morte».]
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STILE FORMULARE DELLA LASSA ‐ II
LXXXIV
«Cumpainz Rollant l’olifan car sunez:
Si l’orrat Carles, ferat l’ost returner,
Succurrat nos li reis od tut sun barnet.»
Respont Rollant: «Ne
Respont Rollant: Ne placet Damnedeu
placet Damnedeu
Que mi parent pur mei seient blasmet
Ne France dulce ja cheet en viltet!
Einz i ferrai de Durendal asez,
…
[tr. «Compagno Orlando, l’olifante suonate:
Carlo l’udrà, farà i Franchi tornare:
coi suoi baroni il re ci aiuterà.»
Risponde Orlando: Al Signore non piaccia
Che i miei parenti sian per me biasimati,
E disonore ne abbia la dolce Francia!
Prima gran colpi darò con Durendal».]
…
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STILE FORMULARE DELLA LASSA ‐ III
LXXXV
«Cumpainz Rollant, sunez vostre olifan:
Si l’orrat Carles, ki est as porz passant.
Je vos plevis, ja returnerunt Franc.»
Ne placet Deu,
placet Deu,» ço li respunt Rollant,
ço li respunt Rollant,
«Ne
«Que ço seit dit de nul hume vivant,
Ne pur paien, que ja seie cornant!
Ja n’en avrunt reproece mi parent!
Quant jo serai en la bataille grant
E jo ferrai e mil colps e .VII. cenz,
De Durendal verrez l’acer sanglent.
Franceis sunt bon, si ferrunt vassalment,
Ja cil d’Espaigne n’avrunt de mort guarant.»
[
[tr. «Compagno Orlando, suonate l’olifante. / Carlo l’udrà, che sta p g
,
/
,
passando i valichi. / Io ve lo giuro che torneranno i Franchi.» / «A Dio non
piaccia» così risponde Orlando / «che mai si dica che per un mortale, /per un pagano, il corno abbia suonato! / I miei parenti mai non ne avranno biasimo. / Quando nel mezzo sarò della battaglia, / ben più di mille volte trarrò la spada: / rosso di sangue ne vedrete l’acciaio. / Son prodi i
Franchi, e colpiran da bravi: / Quelli di Spagna non avranno chi li salvi».]
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IL PARADOSSO DI FAURIEL
• Nascita dell’epica provenzale: F. era convinto che la grande stagione dei trovatori dovesse essere stata
grande stagione dei trovatori dovesse essere stata preceduta da una stagione di fioritura epica, florida non meno della successiva
• Il Midi era stato terreno di scontro con i musulmani, e quindi contesto ideale per la creazione del canto celebrativo. Solo le “barbare distruzioni perpetrate dai crociati col pretesto della lotta agli eretici” avrebbero causato il naufragio di tale tesoro eroico. Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
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L’EPICA IN LANGUE D’OÏL
•
Tra l’XI e il XIII secolo, in Francia sono composti circa novanta poemi in lingua d’oïl, molti dei quali circolano in varie versioni (anche molto diverse tra loro). Cfr. Jean Bodel, Chanson de Saisnes (fine XII sec.), vv. 6‐11:
N’en sont que trois materes a nul home antandant:
de France et de Bretaigne et de Ronme la grant;
ne de ces trois materes n’i a nule samblant.
Li conte de Bretaigne sont si vain et plaisant
et cil de Ronme sage et de sens aprendant,
cil de France sont voir chascun jour aparant.
[tr: Non ci sono che tre materie per chi è istruito: di Francia, di Bretagna e di Roma la grande; non c’è somiglianza fra le tre. I racconti di Bretagna sono vani e divertenti, quelli di Roma saggi e istruttivi, quelli di Francia sono veri come appare ogni giorno.]
•
Secondo le classificazioni antiche, quindi, la chanson de geste si differenzia dal romanzo in versi per la veridicità del suo contenuto.
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LA CICLIZZAZIONE: “I FIGLI GENERANO I PADRI”
Dalla fine del XII secolo, la materia epica prese ad organizzarsi in modo ciclico: per andare incontro alle richieste del pubblico, gli autori si dedicarono a creare delle andare
incontro alle richieste del pubblico, gli autori si dedicarono a creare delle
genealogie poetiche e leggendarie degli eroi di maggior successo: “i figli generano i padri”, secondo la felice sintesi di Jean Frappier.
Nascono così i cicli di chansons:
– il ciclo del Re
– il ciclo di Guillaume d’Orange (gesta dei Narbonesi)
– il ciclo dei vassalli ribelli
– il ciclo delle canzoni di crociata.
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IL CICLO DEL RE O DI CARLO MAGNO
•
Nelle chansons di questo ciclo il ruolo di protagonista è affidato a Carlo Magno o a un eroe del suo lignaggio, quasi sempre il nipote Rolando. Ne fanno parte, tra le altre, le seguenti chansons:
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•
Chanson de Roland;
•
Berte aus grans piés (avventure di Pipino e di Berta, genitori di Carlomagno);
•
Chanson de Mainet (tratta delle enfances di Carlo Magno);
•
Chanson d’Aspremont, Otinel, Entrée d’Espagne
•
(enfances di Rolando e antefatto della campagna di Spagna);
•
Pèlerinage Charlemagne à Jérusalem et Constantinople, narrazione di viaggio di tono comico.
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IL CICLO DI GUGLIELMO D’ORANGE
O GESTA DEI NARBONESI
•
Comprende ventiquattro componimenti che hanno per teatro il Sud della
Comprende ventiquattro componimenti che hanno per teatro il Sud della Francia. Gli eroi principali sono il conte Aymeri di Narbona e il figlio secondogenito Guglielmo d’Orange proseguendo fino alla sesta generazione. Guillaume è l’unico personaggio storico (conte di Tolosa e cugino di Carlo Magno, morto nell’812). I titoli principali della gesta sono:
•
Chanson de Guillaume (narra di Guglielmo e del nipote Vivien combattenti contro i pagani);
•
Girart de Vienne, Les Narbonnais, Couronnement de Louis, Charroi de Nimes, Gi
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Prise d’Orange, Moniage Guillaume; accanto ad avventure che riguardano Guillaume, le ultime quattro narrano la biografia di Guillaume, con la monacazione finale.
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IL CICLO DEI “VASSALLI RIBELLI”
•
Corpus poco organico e piuttosto frammentario, comprende un gruppo di canzoni in cui il nemico cessa di essere nel mondo saraceno e si sposta nell’ambito di una guerra civile fra la monarchia ed i vassalli. Le canzoni hanno per protagonista un i il f l
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leale vassallo cui si contrappone un re (Carlo Martello, Carlomagno, Louis) ingiusto e che non tiene fede ai patti. Ricordiamo:
•
Raoul de Cambrai (narra della ingiusta mancata assegnazione di un feudo a Raoul da parte del re Louis)
•
Girart de Roussillon (in provenzale), Renaut de Montauban, Quatre fils Aymon, Chevalerie Ogier, le cinque canzoni della gesta dei Lorenesi (Hervis de Mes, Garin le Loheren Gerbert de Mez Anseis de Mes e Yon) che narrano la lotta per quattro
le Loheren, Gerbert de Mez, Anseis de Mes e Yon), che narrano la lotta per quattro generazioni tra Lorenesi e Bordolesi, una vera e propria faida tra famiglie;
•
Gormont et Isembart, tra le più arcaiche.
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CANZONI DI CROCIATA
•
Ambientate nella prima e nella terza crociata (l’una per il suo esito vittorioso, l’altra per la caduta di Gerusalemme e la riscossa musulmana), amplificano fortemente l’elemento divino e miracoloso a scapito dell’etica feudale. Sono sei chansons:
•
Les Enfants‐Cygnes, Le Chevalier au Cygne, Les Enfances Godefroy, (narrano, su basi leggendarie e favolose, la storia di Goffredo di Buglione a partire dalla sua infanzia)
•
La Chanson d’Antioche, Les Chétifs, La Chanson de Jérusalem (episodi della prima crociata, sia reali che inventati).
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LA CHANSON DE ROLAND
• Racconta la storia della sconfitta della retroguardia di Carlo Magno, di ritorno da una spedizione vittoriosa in Spagna, e la
Magno, di ritorno da una spedizione vittoriosa in Spagna, e la conseguente morte di Roland (Orlando) per mano dei saraceni a Roncisvalle, dopo il tradimento di Gano, patrigno di Orlando. • Tramandata da 6 manoscritti e 3 brevi frammenti. Il ms. più importante è il Digby 23 di Oxford (O) che ha 4002 versi decasillabi divisi in 291 lasse assonanzate.
decasillabi divisi in 291 lasse assonanzate. • Ebbe elaborazione scritta tra il 1070‐1098, mentre la rotta di Roncisvalle avvenne il 15 agosto 778. Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
TRATTI TIPICI DELL’EPICA NELLA C.D.R.
1. Storicità del tema (vera, alterata, simulata o pretesa)
2. Cesura cronologica o biografica che abbia fatto perdere ogni consapevolezza circa gli eventi e i personaggi in gioco
Storicità: nell’830
Storicità: nell
830 la Vita Karoli
la Vita Karoli di Eginardo
di Eginardo tramanda che l
tramanda che l’imperatore
imperatore sulla via del ritorno sulla via del ritorno
“sopportò qualche perfidia dei baschi” e dice che in questa battaglia furono uccisi “il siniscalco (=una specie di maggiordomo) Eggihard, Anselmo, conte di palazzo e Rolando, duca della marca di Bretagna, tra i molti altri” Aggiunge che il tutto è avvenuto il 15 agosto. 3. Ma è una storicità simulata, visto che la Chanson de Roland si prende due notevoli libertà con la storia: •
attribuisce ai mori le responsabilità di uno scontro armato storicamente scatenato dai baschi;
•
attribuisce un’importanza smisurata a Rolando, riguardo al quale le testimonianze storiche, p
, g
q
,
sostanzialmente, tacciono.
4. Presenza di due parti contrapposte, il cui scontro è rappresentato come decisivo per la sopravvivenza di un’intera comunità e dei suoi ideali: Paien unt tort e chrestiens unt dreit. (Chanson de Roland, v. 1010)
5. Come dimostrarlo? Mettere in evidenza le somiglianze per poi dire che sono fallaci (Orlando eroe e martire insieme). Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
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FONTI ARABE
• Ibn al Athir (storico arabo del XIII secolo) racconta che Carlo Magno sarebbe andato in Spagna su richiesta del governatore
Magno sarebbe andato in Spagna su richiesta del governatore di Saragozza Suleyman ben al ‘Arabi, ribellatosi al califfo omayyade di Cordoba. Giunto a Saragozza, avrebbe trovato le porte della città sbarrate a seguito di un voltafaccia di Suleyman. • Carlo fa prigioniero il governatore e se ne torna in Francia, ma nel passaggio a Roncisvalle i figli di ben al ‘Arabi,
nel passaggio a Roncisvalle i figli di ben al Arabi, aiutati dai aiutati dai
baschi, avrebbero attaccato i Franchi e liberato il padre. • Idea quindi della storia scritta dai vincitori. Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
Français 170, fol. 295v, Prières des chrétiens et des païens (XIV sec.)
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I NOMI DEI MUSULMANI • Abisme= Abisso
• Jangleau = Jangler = votato alla menzogna • la maggioranza dei nomi ha un prefisso che lo connota: prefisso mal‐ seguito da termine devalorizzante: Malcommetto, Malbien d’Outremar, Malcud (colui che pensa male), Maltraien (colui che continua a fare il male)
• il prefisso mar‐ seguito da un altro elemento. Mar‐ esiste in q
quanto tale, ma seguito da un verbo al futuro equivale a un ,
g
q
imperativo negativo, seguito da un verbo al passato significa “per sua sfortuna”, e infine mar + verbo “essere” = invano. I personaggi più importanti del mondo saraceno hanno mar‐: Marsile, Marganice, zio di Marsilio. Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
IL MISTERO «AOI»
• Abbreviazione di Alpha Omega Jesus
• Abbreviazione di Alleluia o di Amen, leggendo AM al posto di AOI.
• Un'espressione di incoraggiamento? ahoï di alcune marcette
tedesche.
• Un invito fatto a suonare tutti gli strumenti in coro? Adsonant
O i Instrumenta.
Omnia
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GLI IDOLI
•
Grande rilevanza all’intervento divino e miracoloso in aiuto dell’eroe o della parte “buona” (quella per la quale parteggia l’autore, il cui punto di vista è sempre i d l t
indulgente e celebrativo nei confronti della comunità a cui mostra di appartenere); l b ti
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Trinità rovesciata: Maometto, Apolin e Tervagant
•
Aspetti negativi della religione: •
prima di tutto è inefficace: Roland dice a Chernuble: «de Mahomet ja n’i avrez aiude». •
La disfatta di Roncisvalle è quella di Dio, mostra l’impotenza degli dei dei musulmani. E infatti i saraceni disprezzeranno i loro dei, i distruggeranno gli idoli. •
Oppure, come Marsilio, sono disposti ad abbandonare la loro religione per vivere in pace. Quindi la sconfitta corrisponde con la distruzione degli idoli: «e Tervagan tolent sun escarbuncle / e Mahumet enz un fosset butent».
•
La linea di fondo è sempre: «paien unt tort e chrestiens unt dreit». Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
Français 22495, fol. 9, Musulmans persécutant les chrétiens,
Historia di Guglielmo di Tiro, 1337
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Français 786, fol. 186v, Sansadoine frappant la statue de Mahomet
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Français 185, fol. 181v, Saint Félix le Jeune devant l'idole
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Français 185, fol. 58, Saint Matthieu devant l'id l (XIV
l'idole (XIV sec.)
)
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IL NERO
• Essere nero di pelle significa essere maledetto:
• Marganice governa una terra maledetta: la neiregent Marganice governa una terra maledetta la neiregent
• Abisme è descritto come neirs cum peiz. Università degli studi di Milano – Filologia romanza I‐Z, a.a. 2011‐12 – prof. R. Tagliani © Maria Piccoli
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Français 22495, fol. 79v, Bataille du Nahr al‐Kalb, 1100
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Non tutti i musulmani sono cattivi: es. i Turchi
Français 786, fol. 170v, Turcs fuyant Nicée (terzo quarto XIII sec.)
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Français 22495, fol. 215v, Saladin et les prisonniers chrétiens
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EPICA IN PROVENZA
• Girard de Roussillon • Canzone della crociata contro gli Albigesi
• Canso d’Antiocha
• Boecis
• Poemetti
Poemetti rolandiani:
rolandiani:
Ronsasvals e Roland a Saragossa
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EPICA NELLA PENISOLA IBERICA
• Cantar de mio Cid
• Mocedades de Rodrigo
• Roncesvalles navarro
• Cantares (frammentari):
• Cantar de Sancho II (o del Cerco de Zamora)
(
)
• Siete enfantes de Lara
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EPICA IN PIANURA PADANA
• Entrée d’Espagne
ntrée d spagne
• Niccolò da Verona, Pharsale
• Niccolò da Verona, Prise de Pampelune
• Ciclo di Huon d’Auvergne
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