Abel Ferrara - Un filmaker a passeggio tra i generi

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Abel Ferrara - Un filmaker a passeggio tra i generi
Abel Ferrara - Un filmaker a passeggio tra i generi: intervista a Fabrizio Fogliato
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Abel Ferrara - Un filmaker a passeggio tra i generi: intervista a Fabrizio
Fogliato
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Daniela Nativio
08 July 2014
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Uscito per la casa editrice Sovera, il quarto libro del critico cinematografico Fabrizio Fogliato: Abel Ferrara - Un filmaker a passeggio tra i generi. Al suo secondo studio sul
regista italo-americano, Fogliato ha pubblicato nel 2006, per la Falsopiano edizioni, Flesh & redemption –Il cinema di Abel Ferrara . Oggi ci racconta il suo legame con Ferrara
attraverso un'analisi dettagliata dell'intera filmografia ferrariana, in relazione anche a lavori extra-cinematografici come videoclip, spettacoli teatrali e documentari.
Presentati ai nostri lettori: chi è Fabrizio Fogliato?
Sono un amante e studioso del cinema a 360 gradi, quello che con dicitura solenne si direbbe “critico cinematografico e storico del cinema”. Con il mio lavoro cerco sempre,
però, di trovare una mediazione tra la mia impostazione e formazione accademica e la passione e l’intento argomentativo con cui scrivo di ogni film. Per me un film (ogni film)
è un’opera da leggere, interpretare, scomporre e studiare. Come ho scritto nell’home-page del mio sito (www.fabriziofogliato.com): “La critica cinematografica è rischio, è
azzardo, è giocare ad un tavolo da gioco con le carte coperte contro un avversario imprevedibile. La critica cinematografica è poesia, è provocazione, è cultura alta e bassa.
La critica cinematografica è affabulazione, è introspezione, è una capacità creativa che cerca e scopre profonde connessioni”. Nella vita, inoltre, mi occupo di cinema sia come
docente che curando rassegne, oltre che nelle vesti di collaboratore e redattore (negli anni) per diverse testate di settore sia cartacee che on-line. E' appena uscito il tuo ultimo lavoro Abel Ferrara - un filmaker a passeggio tra i generi. Uno studio enciclopedico su tutta la
filmografia ferrariana. Parlaci di questo progetto su un regista considerato ancora controverso.
Già in passato mi sono occupato di questo regista con la stesura di un libro del 2006 (Flesh and redemption: il cinema di abel ferrara –
Ediz. Falsopiano), e come spesso accade nel cinema ci sono quei personaggi da cui fai fatica a staccarti; ti trasmettono qualcosa di
inspiegabile, al punto che ti sembra di non conoscere mai abbastanza loro, le loro opere e ciò che attraverso di esse vogliono
esprimere. Abel Ferrara è questo per me, e di conseguenza, anche alla luce dell’incompletezza delle monografie precedenti, ho voluto
andare a raccontare non solo il cinema di questo regista ma anche tutte le altre cose reallizzate: videoclip, spettacoli teatrali,
documentari, serie tv, format, progetti multimediali. Abel Ferrara. Un filmmaker a passeggio tra i generi non vuole essere una
monografia in senso tradizionale, bensì una vera e propria biografia in cui il regista “mette a nudo”se stesso attraverso le sue opere.
Ho voluto eliminare accademismi e luoghi comuni (come quelli legati alla sfera religiosa) per raccontare, con linguaggio semplice e
immediato, il suo cinema attraverso il cinema degli altri. Per ogni film sono andato alla ricerca delle fonti di ispirazione sia nel cinema
“alto”che in quello “basso”, ripercorrendo “da spettaore”gusti, modelli di riferimento, suggestioni e intuizioni vissute dallo stesso Ferrara.
Ho voluto raccontare questo controverso e irrisolto (nell’accezione positive) regista come un menestrello contemporaneo, un cineastafolk che imbraccia la macchina da presa al posto della chitarra mentre percorre la notte urbana, le strade della contemporaneità, le crisi
esistenziali e mistiche di ogni uomo e donna, all’interno di un mondo in cui le parole Bene e Male cambiano vertiginosamente i loro
significati a seconda del contesto.
http://www.fascinationcinema.it/interviste/1418-abel-ferrara-un-filmaker-a-passeggio-tra-i-generi-intervista-a-fabrizio-fogliato[14/07/2014 09.35.48]
Abel Ferrara - Un filmaker a passeggio tra i generi: intervista a Fabrizio Fogliato
Perchè, secondo te, oggi è necessario un testo su Abel Ferrara?
Non so se è necessario, certo è importante (lo sarebbe anche se altri l’avessero scritto), perchè Abel Ferrara è “l’ultimo dei Mohicani”. Un artista a tutto tondo che dell’artista
vero mantiene tanto l’ingenuità quanto l’irresolutezza. Un cineasta a genialità limitata, incapace di porre freni alle sue passioni e alle sue intuizioni. Desideroso, anzi smanioso
di girare e “agitarsi”(come dice lui) su un set, per vivere e trasmettere emozioni. A suo modo un cineasta “classico”, vecchio stampo, un artista degli anni ’70, refrattario tanto
al business quanto al compromesso. Un uomo, per molti aspetti fuori da questo tempo; un aedo medievale che strimpella le sue ballate negli angoli piùoscuri, dimenticati,
discutibili, urticanti, controversi e affascinanti della società.ù
Tra i tuoi progetti imminenti c'è un testo su Paolo Cavara...
Il libro su Paolo Cavara èdi imminente uscita, anzi, proprio in questi giorni va in distribuzione. Si tratta del primo testo dedicato a questo
regista, troppo a lungo dimenticato e sottovalutato. Un libro che fruisce del contributo del figlio del regista, delle testimonianze di attori e
professionisti che hanno lavorato con lui (tra gli altri Riz Ortolani, Giancarlo Giannini, Luigi "Gigi" Proietti...), di un inedito appartato
fotografico, di una rassegna dettagliata di tutte le opere inedite e, per la prima volta, della trascrizione integrale dei soggetti originali di
Mondo cane (1962) e I Malmondo (1964).
Daniela Nativio-2014
Biografia tratta dal sito di Fabrizio Fogliato:
Nato a Torino nel 1974, risiede ad Alzate Brianza, in provincia di Como. Si diploma tecnico dell'industria audiovisiva presso l'istituto I.P.S.I.A. Albe Steiner di Torino.
Consegue la laurea magistrale in Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Torino – facoltà di lettere e filosofia.
E' docente e coordinatore didattico presso Starting Work Como, docente di "Teorie e tecniche del montaggio" presso diversi istituti di scuola superiore. Nel tempo è stato
docente di "Storia del cinema e linguaggio cinematografico" presso Agenfor Veneto, Agenfor Lombardia, Opere Formative Como. E' docente in corsi di linguaggio audiovisivo
per docenti, in collaborazione con UST Como. E' referente per la regione Lombardia, membro del C.T.S. e docente di "Storia del cinema e linguaggio audiovisivo" nel
progetto triennale 2011-2014 I.F.T.S. “Tecnico superiore per la comunicazione e il multimedia”.
E' autore dei seguenti volumi:
- “Flesh and Redemption: il cinema di Abel Ferrara” (Ed. Falsopiano, 2006)
- “Saw-analisi di un successo annunciato” (Morpheo edizioni, 2008)
- “La visione negata: il cinema di Michael Haneke” (Ed. Falsopiano, 2009)
- “La visione negata: il nastro bianco” (eBook – Ed. Falsopiano, 2011)
- “Abel Ferrara.Un filmaker a passeggio tra i generi” (Sovera Edizioni 2013)
I suoi testi sono stati adottati dalla facoltà di scienze politiche dell'Università di Sassari e dalla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Bologna.
Negli anni è stato redattore di Nocturno Cinema, Zabriskiepoint.net (per il quale ha curato le personali saggistiche su Brunello Rondi, William Friedkin, Elio Petri, Sam Mendes,
Mathieu Kassovitz e altri). Dal 2010 è redattore del portale digitale di cultura cinematografica Rapportoconfidenziale.org.
E' ideatore e curatore del Cineforum "STORIE - Appunti sparsi di diversi viaggi" presso la BCC di Alazte Brianza (CO). E' curatore di rassegne cinematografiche sul territorio
lombardo e vicepresidente dell'associazione culturale “LuneDiCinema”. E' responsabile per l'I.S.I.S Ripamonti di Como del progetto “Conosciamoci Lottando” in
collaborazione con la cooperativa sociale “Questa Generazione” e la casa circondariale Bassone di Como. E' relatore di convegni e conferenze tematiche con
associazioni di adozione internazionale (Mehala, Le Radici e le Ali...) e la comunità di San Patrignano (2012). Per il carcere Bassone (in collaborazione con la facoltà di
Giurisprudenza dell'Università degli studi di Como) ha curato il cineforum “Presa Visione” (2012). E' stato socio fondatore dell'associazione Lago di Como Film Festival e
membro del comitato di selezione del Lake Como Film Festival. E' curatore e ideatore (in collaborazione con Fabio Francione del Lodi Città Film festival) e con il Forum
Austriaco di Cultura, della retrospettiva internazionale “La visione negata: il cinema di Michael Haneke” tenutasi a Milano e Lodi dal 5 al 12 ottobre 2009. E' curatore e
ideatore (in collaborazione con Fabio Francione del Lodi Città Film festival e con il comune di Milano) della retrospettiva “Abel Ferrara. Directed by” tenutasi a
Milano 15 al 20 Novembre 2011.
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