Diapositiva 1

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Diapositiva 1
La strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi Ivo Casagranda
The acute care process in the Emergency Department
O. U.
WARD
Emergency Care
Seriously ill and injured patients
Triage
Admission
(main complaint)
Unscheduled Urgent Care
Differential diagnosis
Desire for immediate care
(convenience, family duties,
lack of faith in the family doctor)
Risk Stratification
Early therapy
Safety net Care
Vulnerable population
(Immigrants, old people,
psychosocial problems)
Discharge
Rischio: la probabilità che un determinato evento si manifesti in un
dato momento o in un determinato intervallo di tempo in termini prognostici (probabilità di morte o avvento
avverso grave)
Rischio
valutazione
in termini diagnostici (probabilità di avere la malattia)
Sfide per il medico d’urgenza Differenziare la sincope dalla pseudosincope
Diagnosi
differenziale
Definizione eziologica della sincope
Stratificazione
del rischio
Ricoverare i pazienti ad alto rischio o che
necessitano di work up diagnostico aggressivo
Dimettere i pazienti a basso rischio e i cui
test diagnostici possono essere differiti nel tempo
Studi di sistemi di stratificazione del rischio Risk stratification of patients with syncope. Ann Emerg Med 1997 Morte
Studio prospettico di coorte. End point composito
follow up 1 anno
Aritmia come causa
di sincope
‰ Età > 45 aa.
Variabili identificate
‰ Storia clinica di SCC
‰ Storia clinica di aritmie ventricolari
‰ ECG anormale
Risk stratification of patients with syncope. Ann Emerg Med 1997 Basso (no fattori di rischio) .Eventi nel 4-7%
Stratificazione del rischio
Alto ( due o tre fattori di rischio). Eventi nel 58-80%
Conclusioni: In ordine temporale, è il primo lavoro validato che dimostra come
con la sola anamnesi e l’elettrocardiogramma sia possibile stratificare il rischio
in senso prognostico, già alla prima valutazione in Pronto Soccorso.
The OESIL Risk Score. Eur Heart J 2003 Morte per qualsiasi causa
Studio prospettico per coorti. End point
follow up 1 anno
‰ Età > 65 aa.
‰ Storia di malattia cardiovascolare
Variabili identificate
(ogni variabile 1 punto) ‰ Sincope senza prodromi
‰ ECG anormale
The OESIL Risk Score. Eur Heart J 2003 Follow up ambulatoriale
Basso ( score 0 -1: eventi 0,8 % )
Stratificazione del rischio
Intermedio- alto ( score 2-4: eventi 20-57%)
Ricovero
Conclusioni: Anche questo lavoro dimostra come con la sola anamnesi e
l’elettrocardiogramma sia possibile stratificare il rischio in senso prognostico,
già alla prima valutazione in Pronto Soccorso. Lo svantaggio maggiore riguarda
l’elevato numero di pazienti da ricoverare.
The EGSYS Score. Heart 2008 Causa cardiaca
di sincope
Studio prospettico di coorte. End point composito
follow up 22-24 mesi
Mortalità totale
‰ Palpitazioni che precedono la sincope
‰ Storia clinica di malattia cardiaca o ECG anormale
Variabili identificate
‰ Sincope durante lo sforzo
‰ Sincope da supino
‰
Fattori precipitanti o predisponenti
‰
Prodromi autonomici
The EGSYS Score. Heart 2008 Mortalità
2-3%
Basso ( < 3 )
Stratificazione del rischio
Mortalità
17 - 21 %
Alto ( score ≥ 3)
Predittività per sincope
cardiaca. VPN 99 %
Conclusioni: L’EGSYS score può aiutare il medico d’urgenza nel processo decisionale,
in quanto lo score può essere utilizzato sia come strumento per valutare la
probabilità di sincope cardiaca sia per la stratificazione del rischio di morte.
Rischio a breve termine
Rischio a breve termine
Due sono i lavori pubblicati che valutano il rischio a breve termine e che
danno delle indicazione sui pazienti con sincope:
The San Francisco Syncope Rule e lo studio STePS
The San Francisco Syncope Rule. Ann Emerg Med 2006 Studio prospettico per coorti. End point
Esito sfavorevole a 30 gg.
‰ Dispnea
Variabili identificate
‰ Storia di scompenso cardiaco
‰ Ht < 30 %
‰ ECG anormale
‰ Pressione sistolica < 90 mmHg
Morte
IMA
Aritmie
SAH
Stroke
EP
The San Francisco Syncope Rule. Ann Emerg Med 2006 Basso : nessun fattore di rischio
Stratificazione del rischio
Alto: uno o più fattori di rischio
Sensibilità 98 % e specificità 56 % nel predire un esito sfavorevole
Conclusioni: Gli studi di validazione esterna non hanno confermato il risultato degli
studi originali. Tuttavia va dato atto agli Autori di aver dimostrato come i pazienti
con sincope associata a variabili di malattia cardiaca organica e comorbidità siano
ad alto rischio di eventi sfavorevoli a breve termine, da cui l’ indicazione al ricovero.
The STePS Study JACC 2008 Morte
Studio prospettico. End point
Esito sfavorevole a 10 gg.
Interventi
complessi
‰ Trauma concomitante
Variabili identificate
‰ Sesso maschile
‰ Assenza di sintomi prima della sincope
‰ ECG anormale
The STePS Study JACC 2008 Basso : nessun fattore di rischio
Stratificazione del rischio
Alto: uno o più fattori di rischio
Valore predittivo positivo per esito sfavorevole: 11-14%
Conclusioni: L’utilità clinica è modesta per il fatto che la ridotta frequenza di eventi
determina un valore predittivo positivo piuttosto basso
I percorsi
Proposta di un nuovo modello per la gestione della sincope Negli anni ‘ 90 cambia il modello di Pronto Soccorso
• Medico d’urgenza come figura specialistica
Istituzione di:
• Triage
• Area per le urgenze maggiori e minori
• Osservazioni Breve
• Unità di terapia semintensiva
Syncope Evaluation in the Emergency Department Study (SEEDS)
Circulation 2004 Syncope Observational Unit in the ED
Valutazione iniziale (anamnesi, esame obiettivo, ECG)
• Telemetria cardiaca fino a 6 ore
• Ogni ora:controllo dei segni vitali e misurazione della PA in ortostatismo
• Ecocardiogramma se indicato
• Massaggio del seno carotideo
• Tilt test
• Consulenza elettrofisiologica se indicata
Ricovero
Follow-up ambulatoriale
Sincope di natura indeterminata e Observational Syncope Unit
Observational Syncope Unit
51 pazienti Braccio di controllo
52 pazienti
Diagnosi eziologica 34
5
Sincope indeterminata 17
47
Ricoverati 22
51
Dimessi 29
1
Conclusioni. La resa diagnostica è stata molto più alta e i ricoveri più ridotti
nel gruppo “syncope unit” rispetto al gruppo di controllo. Questo studio dimostra
come la syncope unit in Pronto Soccorso ed un approccio multidisciplinare
in presenza di risorse appropriate consenta una gestione della sincope efficace
ed efficiente.
Valutazione iniziale in P.S.
Anamnesi, esame obiettivo, P.A. in clino e ortostatismo, ECG Stratificazione del rischio: OESIL o EGSYS score
Diagnosi incerta
Diagnosi certa
Syncope Unit
Ricovero
Dimissione
Basso rischio
Ambulatorio S. U.
Sincope indeterminata
Alto rischio
O. B.I.
Sincope certa
Conclusioni
‰ La stratificazione del rischio rappresenta un momento fondamentale
nella gestione della sincope in Pronto Soccorso
‰ Nel caso di sincope di natura indeterminata quella a basso rischio può
essere gestita ambulatorialmente
‰ Nel caso di sincope di natura indeterminata ad alto rischio, questa può essere
gestita, interdisciplinarmente, in OBI
‰ La Syncope Unit funzionale, comprendente la struttura ambulatoriale e l’OBI,
può costituire una buona soluzione organizzativa