REGIONE DI MURCIA TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE

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REGIONE DI MURCIA TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE
REGIONE
DI MURCIA
TURISMO
RELIGIOSO
E CULTURALE
1
1
4
300
19
CITTÁ
SANTA
ANNO
GIUBILARE IN
PERPETUUM
FESTIVITÁ
RELIGIOSE DI
INTERESSE
TURISTICO
INTERNAZIONALE
GIORNI DI SOLE
AL ANNO
GRADI DI
TEMPERATURA
MEDIA
TI FA
FELICE
REGIONE DI
MURCIA
RELIGIOSO
E CULTURALE
La Regione di Murcia è un luogo d’incontro
per la cristianità, come testimonia la
concessione da parte di S.S. Papa Giovanni
Paolo II a Caravaca de la Cruz della
celebrazione dell’Anno Giubilare nel 2003,
rendendola la quinta città al mondo
(insieme a Santiago de Compostela, Santo
Toribio de Liébana, Roma e Gerusalemme) a
poter celebrare il Giubileo Perpetuo, nel
caso di Caravaca ogni 7 anni e con il
prossimo previsto per il 2017.
La tradizione religiosa della Regione di
Murcia non risiede soltanto in ogni chiesa,
basilica e cattedrale. Il culto e il fervore
pervadono tutti gli angoli - paesi e città - di
una terra la cui cultura, arte, architettura,
feste e tradizioni ci parlano proprio della sua
eredità cristiana e vocazione religiosa.
Scopri luoghi sacri in cui la gente accorre
con devozione, mete di pellegrinaggio in cui
trovare la pace interiore, leggende che
dimorano nei cieli, feste che commuovono
fino all’anima e un patrimonio religioso
d’inestimabile valore.
RELIGIOSO
E CULTURALE
CARAVACA
DE LA CRUZ
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Caravaca de la Cruz è una città situata nella terra di
confine tra Murcia e Granada. Un insediamento per il
quale sono passati, uno dopo l’altro, iberi, romani e
musulmani e che è costruito attorno al Castello,
edificato nel XV sec. dall’Ordine dei Templari. Ma
Caravaca è, prima di tutto, la Città Santa, la città della
Croce che ne porta il nome. Secondo la leggenda, nel
1232, il re moro Abú Zaid si convertì al cristianesimo
quando vide due angeli portare giù dal cielo una croce
affinché un sacerdote imprigionato nel castello potesse
dire messa. Questa leggenda portò alla costruzione, a
partire dal 1617 e all’interno del recinto della fortezza,
del principale monumento di questo luogo del
nord-ovest murciano, il Santuario della Vera Cruz. Una
costruzione nella quale predomina la lussuosa facciata
di marmo rosso di Cehegín sulla quale è raffigurata
l’esaltazione della Santa Croce.
Il 2017, tuttavia, non sarà l'unico anno durante il quale
il pellegrino potrà ricevere l'indulgenza plenaria:
durante l'episcopato di Giovanni Paolo II, il pontefice
concesse a Caravaca la dicitura di città giubilare in
perpetuum. Ma questa espressione latina non è casuale
e anzi è utile al pellegrino, che onorando la propria fede
può raggiungere così il Santuario della Vera e Santa
Croce e ottenere l'espiazione dei propri peccati in
qualsiasi momento della propria vita. BASILICA DI CARAVACA
E VERA CROCE
La Santissima e Vera Croce di Caravaca è una croce
di origine orientale e aspetto patriarcale, con doppio
asse trasversale o quattro bracci che si venera dal XIII
sec. Secondo la tradizione, la reliquia, che apparve il 3
maggio 1231, recita così:
“Le terre di Caravaca furono conquistate dal Sayid
almohade di Valencia Abu-Zenit che, nell’anno in cui si
verificò l’accaduto, era insediato qui. Si racconta che
tra i prigionieri cristiani ci fosse un sacerdote della città
di Cuenca chiamato Ginés Pérez Chirinos. Il Sayid
interrogò il prigioniero su quale fosse il suo lavoro, al
che questo rispose “dire messa”. La risposta del
sacerdote suscitò la curiosità del Sayid, che mandò a
prendere tutto il necessario affinché Chirinos potesse
compiere una dimostrazione dell’atto liturgico nel
salone principale dell’Alcazar. Poco dopo l’inizio della
celebrazione, Chirinos si fermò ed espresse
l’impossibilità di continuare la cerimonia per la
mancanza di un crocifisso sull’altare. E, fu proprio in
quel momento che, attraverso la finestra del salone,
apparvero due angeli trasportando una croce che
depositarono sull’altare affinché il sacerdote potesse
continuare la messa. Di fronte a quella miracolosa
apparizione, racconta la tradizione, il Sayid e i suoi si
convertirono al cristianesimo”.
CARAVACA DE LA CRUZ
SI PREPARA PER LA
CELEBRAZIONE DELL’ANNO
GIUBILARE IN PERPETUUM
CHE SI TERRÀ NEL 2017
RELIGIOSO
E CULTURALE
CARAVACA
DE LA CRUZ
La diffusione della Croce di Caravaca in tutto il
mondo si deve all’immenso lavoro dei numerosi
ordini religiosi che si stabilirono qui, soprattutto
quello dei Gesuiti e quello dei Francescani che, con
il proprio sforzo missionario, portarono la
conoscenza della Croce di Caravaca in tutta
l’America Latina ed Europa.
Nella Basilica di Caravaca è custodita la Santissima
e Vera Croce. Essa è uno dei luoghi emblematici in
cui si recano viaggiatori provenienti da tutto il
pianeta e la cui atmosfera merita la pena di essere
vissuta, almeno una volta nella vita. Per
un’esperienza indimenticabile e profonda, si
consiglia di fare il Cammino della Vera Cruz, un
antico percorso di quasi 900 chilometri, ricco di
scenari dotati di fascino, emozione e magia che
all’altezza di Roncisvalle, nella Regione di Murcia, si
unisce al Cammino di Santiago con il Santuario
della Vera Cruz.
FESTE DELLA SANTISSIMA
E VERA CROCE
Ogni anno, dall’1 al 5 maggio, si celebrano le Feste
della Santissima e Vera Croce che dal 2004 sono di
Interesse Turistico Internazionale. Il 2 maggio,
inoltre, la Basilica accoglie la popolare gara dei
Cavalli del Vino, e il 3 maggio non puoi perderti la
processione che sfila per le strade della città
vecchia dalla Chiesa del Salvador fino al Tempietto.
È uno dei momenti più belli della festa, così come
l’incontro (Parlamento) tra il re moro e quello
cristiano e il Bagno della Croce nel Tempietto, un
rito di massa e di grande devozione.
Il 5 maggio la Processione dell’Ascesa della Sacra
Reliquia alla Basilica Santuario dona alle feste il
miglior finale possibile.
LUOGHI PER PERDIERTI
Y INCONTRARTI
Sia per pellegrini, sia per devoti, fedeli e
visitatori, Caravaca possiede uno dei migliori
complessi di architettura religiosa della
Regione di Murcia. Una favolosa rete di
chiese, conventi e altri luoghi di preghiera che
riempie un tracciato labirintico nel quale è
facile perdersi... anche se perdersi per queste
stradine, piazzette e vicoli senza uscita, non
costituisce affatto un problema. La Chiesa
della Soledad, quella del Salvador e della
Compagnia di Gesù, il Tempietto, il monastero
di Santa Clara, le chiese di Santa Elena, San
Sebastián e la Reja e la magnifica Basilica
della Santísima y Vera Cruz sono tappe
obbligatorie per il pellegrino e per il visitatore
che con fede e umiltà sta per lasciarsi
coinvolgere dalla spiritualità che si respira a
Caravaca de la Cruz.
RELIGIOSO
E CULTURALE
CALASPARRA
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La posizione geografica e la storia
donano a Calasparra un fascino
particolare. Bagnata da quattro
fiumi e due paludi, questa città
gode di una posizione privilegiata,
le sue acque costituiscono un
richiamo per il viaggiatore, non
soltanto per la ricchezza del
paesaggio ma anche per le
numerose attività che vi si possono
svolgere (speleologia,
canyoning...). La discesa del fiume
Segura nel canyon di Los
Almadenes si svolge in un’Area
Naturale Protetta di Bosco
Fluviatile, nel quale vivono alcune
delle ultime lontre della regione e
una grande varietà di uccelli
acquatici.
Gli oltre settecento anni di vita e il
patrimonio storico che ancora
conserva presentano al viaggiatore
numerose sorprese, come le grotte
con pitture rupestri, dichiarate
dall’UNESCO Patrimonio
dell’Umanità e i giacimenti che
vanno dal paleolitico
all’ispano-musulmano, con reperti
conservati nel Museo Archeologico
(antico edificio dell’Encomienda).
SANTUARIO DI NOSTRA
SIGNORA DELLA SPERANZA
A Calasparra si trova il Santuario di
Nostra Signora della Speranza,
patrona di Calasparra, situato nella
località denominata “Colline della
Vergine”, luogo di grande bellezza
sulle rive del fiume Segura. Il
Santuario è oggi un famoso luogo di
pellegrinaggio, che ha celebrato
l’ANNO SANTO GIUBILARE nel 2008.
I primi dati scritti del Santuario
risalgono all’inizio del XVII secolo,
quando il congedato Alonso
Benítez de Munera, fondò la chiesa
della Fuensanta, oggi conosciuta
come Santuario di Nostra Signora
della Speranza, sebbene esistano
elementi che fanno ritenere che la
Vergine fosse venerata da molto
tempo prima.
All’interno risalta, soprattutto, la
pala d’altare principale, decorata
con toni verdi e dorati, che include
simboli mariani. Al centro si trova
l’immagine della Vergine, formata
da due figure: l’immagine di
Nostra Signora della Speranza
(La Grande) che è un’immagine
decorata, tipica dei secoli XVI e
XVII, donata nel 1617 da Donna
Juana Sánchez e la cui testa è
l’unico elemento originale e
l’immagine di "La Pequeñica",
della quale non si conoscono
né la provenienza né la data
di realizzazione.
Superata la chiesa, incontriamo un
edificio a essa collegato con delle
stanze denominate Camarín e
Museo. Il Camarín è il luogo in cui
"risiedono" le immagini di Nostra
Signora e sono esposte a tutti i
Pellegrini, protette da una semplice
inferriata per preservarle
dall’entusiasmo popolare, e nel
Museo si trova l’intero corredo della
Vergine come mantelli, gioielli,
vestiti etc.
Altri monumenti religiosi di questa
località sono la Chiesa di San Pedro,
la Chiesa di Los Santos, la Chiesa
della Merced, la cappella Ecce-Homo
e la cappella di San Miguel.
CARTAGENA
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Cartagena è una città con più di 2.500
anni di vita che offre al viaggiatore, in
ciascuno dei suoi angoli e in ognuna delle
sue strade e piazze, testimonianze
monumentali del proprio magnifico
passato storico, di cui è massimo esempio
il Teatro Romano, costruito ai tempi
dell’imperatore Augusto e recentemente
restaurato, differenziando in maniera
chiara i materiali originali da quelli nuovi.
D’altro canto, Cartagena Puerto de
Culturas offre un’ampia gamma di
possibilità che permettono al visitatore di
godere del patrimonio e della ricchezza
culturale della città: conoscere le sue
origini attraverso i resti della Muraglia
Punica, vestigio della fondazione della
città da parte del cartaginese Asdrubale
nell’anno 227 a.C., e dove un Centro di
Interpretazione spiegherà ai visitatori
questa parte fondamentale della storia e
dell’archeologia locali.
Una ricchezza in cui Cartagena Puerto de
Culturas sviluppa l’unificazione tematica
per renderla più accessibile al
viaggiatore. Passeggiando
scopriamo anche che la città
presenta un’impronta militare che
ci riporta all’epoca medievale,
quando fu costruito il Castello
della Concezione, luogo in cui,
data la condizione privilegiata, un
Centro di Interpretazione offre una
spiegazione della città e della
sua storia.
SETTIMANA SANTA
DI CARTAGENA
La Settimana Santa di
Cartagena è la festa per
antonomasia della città. La
solennità, il carattere
castrense e l’ordine
caratterizzano processioni di
grande popolarità tra gli
abitanti. Dal venerdì di
Passione alla domenica di
Resurrezione, trascorrono
dieci giorni di luce, fiori, carri
spettacolari e vestiari
straordinari. Si vivono con
grande entusiasmo atti di
populismo quali l’uscita di
San Pedro dall’Arsenale o
l’Incontro in Piazza della
Merced. Le processioni della
Settimana Santa sono le
prime a sfilare in tutta
la Spagna.
RELIGIOSO
E CULTURALE
MURCIA
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Murcia è una città fondata nell’anno 831
da Abd-Al-Rahman II in un territorio
privilegiato, al centro della Valle del
fiume Segura. Dell’importanza che
raggiunse in epoca araba danno buona
testimonianza le mura che la
circondavano, alcuni resti delle quali
sono ancora visibili in diversi punti della
città e che erano alte 15 m e avevano 95
torri. Un’importanza che è evidente
anche nei numerosi reperti archeologici,
come quelli di tipo palaziale realizzati nel
Convento delle Clarisse, oggi museo di
Santa Clara.
La città cristiana ha lasciato una traccia
profonda anche nella fisionomia urbana
di Murcia. Così, due delle arterie
principali, la Platería e la Trapería, sono
anche testimonianza dell’intensa attività
corporativa sviluppatasi nella città. Ma
sarà a partire dal XVII sec., e soprattutto
dal XVIII, che Murcia raggiungerà uno
splendore urbano che la porterà a
espandersi al di là delle proprie mura.
Sarà il momento in cui si erigeranno
numerose chiese, in larga parte barocche,
che delimitano l’intero tessuto urbano.
Templi come quelli della Merced, San
Miguel, Santa Ana, Las Claras, Santo
Domingo, Santa Eulalia e San Juan de
Dios, che aggiungono alle architetture
artistiche un importante patrimonio
pittorico e scultoreo, con opere tra le
quali risaltano quelle realizzate da
Francisco Salzillo.
Il primo tempio di Murcia è la
Cattedrale, la cui costruzione è
cominciata alla fine del XIV sec. e che
presenta elementi dell’arte Gotica,
come la Porta degli Apostoli e la
Cappella dei Vélez; Rinascimentale,
come nel caso della Cappella di
Junterón, e Barocca, tra le quali risalta
la facciata, concepita come gigantesca
pala d’altare da Jaime Bort, con
un’equilibrata coniugazione di scultura
e architettura. Degna di nota è anche la
torre, alta 92 m e costruita in diverse
fasi tra i sec. XVI e XVIII. Insieme alla
Cattedrale, anche l’ottocentesco edificio
del Palazzo Episcopale non lascia
indifferente il pellegrino.
Tra l’arte sacra della città, il visitatore
non può ripartire senza ammirare il
Museo Salzillo, dove si possono
ammirare le immagini processionali
(pasos) create dal geniale scultore
religioso murciano Francisco Salzillo per
la processione della mattina del Venerdì
Santo, così come il famoso Belén, punto
di partenza di una delle tradizioni
artigiane più radicate nella Regione
di Murcia.
Oltra all’importanza religiosa che la
celebrazione della Settimana Santa
porta con sé, per la forma in cui si
celebra a Murcia, possiamo affermare di
trovarci di fronte a un fenomeno
culturale estremamente bello,
polivalente, passionale, colorista, storico
e artistico. Rappresenta una delle
manifestazioni religiose più importanti e
originali tra tutte quelle che si celebrano
in Spagna e nel mondo.
Sculture di Salzillo, profumo di campo e
confratelli (nazarenos) che
distribuiscono caramelle, uova sode e
altri regali, fanno sì che questa
Settimana Santa abbia un carattere
unico nel paese.
A Murcia esistono confraternite la cui
origine risale al basso Medioevo,
quando all’inizio del XV secolo la peste
e la carestia decimavano una
popolazione che ricorreva alla fede in
cerca di rimedi veloci.
Con il tempo le confraternite si sono
moltiplicate, ne esistono attualmente 16
che accolgono a loro volta migliaia di
portantini e nazarenos penitenti.
BAROCCO
MURCIANO
Esistono magnifici esempi di
architettura barocca e sono
presenti nel Santuario della
Fuensanta e nel Monastero di
San Jerónimo meglio conosciuto
come l’"Escorial Murciano".
RELIGIOSO
E CULTURALE
LORCA
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Lorca è conosciuta come la “città barocca” per
l’importante eredità barocca del centro storico
e la spettacolare messa in scena delle
cosiddette “parate biblico-passionali” della
Settimana Santa lorquina grazie alle quali ha
ottenuto nel 2007 la dichiarazione di Interesse
Turistico Internazionale. Attraverso il fervore
delle confraternite del Paso Blanco e del Paso
Azul, azzurri e bianchi danno, con i rispettivi e
preziosi ricami in seta e oro, alcuni dei quali
dichiarati Beni di Interesse Culturale, un carattere
ineguagliabile a questa Settimana Santa così
tradizionale e piena di emozioni contrastanti.
I numerosi siti archeologici, la Colonna Miliarie
di epoca romana, la Torre dell’Espolón e la
Torre Alfonsina, contributo cristiano successivo
alla Reconquista; il Portico di San Antonio,
porta dell’antica cinta muraria che difendeva la
città (X sec.), le numerose chiese e conventi di
epoche e stili differenti (dal XIII al XIV sec.), i
palazzi e le residenze signorili del barocco,
come il Palazzo di Guevara, quello dei Conti di
San Julián o la casa dei Mula, la fortezza
militare - che trasforma la cittadella medievale
in un recinto inespugnabile - o le strade
lastricate attorno a Plaza de España, con
costruzioni dell’architettura popolare di enorme
sapore tradizionale come la Zapatería e la
Cava, sono alcuni degli esempi del patrimonio
artistico della città, conosciuta anche come
"Città del Sole".
Esistono monumenti che il visitatore non può
farsi sfuggire, come il Santuario Virgen de las
Huertas, la Collegiata di San Patricio, il
Calvario, dichiarato Bene di Interesse
Internazionale, o il Museo del Belén.
I Musei de Bordados della
Settimana Santa, ci ricordano
che, a Lorca, è Settimana Santa
tutto l’anno, poiché, grazie ai
musei dei ricami, il visitatore
non solo può conoscere lo
splendido patrimonio delle
confraternite che si esibiscono
in questi musei, ma anche
avvicinarsi un po’ di più
all’esperienza originale e
sorprendente delle Parate
Bibliche Passionali grazie ai
numerosi audio-video che
raccolgono i momenti più
sensazionali ed emozionanti di
quest’originale manifestazione.
In questi musei sono
protagonisti gli arazzi e gli
stendardi delle immagini
religiose propri di ciascuna
confraternita così come il resto
dei mantelli che indossavano i
personaggi storici che fecero
parte della vita, Passione e
morte di Gesù Cristo. Sono
mostrate anche alcune delle
immagini e dei carri religiosi che
sfilano durante la Settimana
Santa, opere d’arte di celebri
scultori. Un altro tesoro che ci
offrono alcuni di questi musei, è
la possibilità di poter accedere
alle botteghe dei ricami e
ammirare come la ricamatrice
lorquina realizza questa tecnica
che aspira ufficialmente a
diventare Patrimonio Culturale
Immateriale dell’Umanità
dell’UNESCO.
SINAGOGA
Inoltre, Lorca ospita monumenti religiosi non
ecclesiastici, come per esempio la Sinagoga e
il Parco Archeologico del Quartiere
Ebraico. Il quartiere ebraico della Lorca
medievale si trovava all’interno dell’Alcazaba,
separato dal resto della città dalle mura. La
separazione fisica dei quartieri aveva come
scopo la protezione degli ebrei, ma allo
stesso tempo significava una chiara divisione
etnica della comunità di Lorca, lasciando i
cristiani nella parte bassa della città e gli
ebrei in quella più pericolosa. I resti del
quartiere ebraico di Lorca si estendono su
una superficie di circa 5.700 metri quadrati.
Fino ad oggi sono state scavate un totale di
12 abitazioni e una sinagoga del XIV secolo,
l’unica ritrovata nella Regione di Murcia.
L’interno della sala di preghiera conserva il
luogo in cui si custodivano i “rotoli della
torah”, una nicchia (hejal) decorata con
rivestimenti in stile gotico. Sono conservati
anche i resti del basamento in cui era
collocato il bimah, luogo di lettura della torah.
A metà del mese di Dicembre, in occasione
delle feste di Mori, Cristiani ed Ebrei, si
rappresenta l’Accensione dello Hanukkah
nella Sinagoga di Lorca, unica in Spagna a
non essere stata profanata. Si tratta di una
festa ebraica che commemora la sconfitta dei
greci e la riconquista dell’indipendenza
ebraica per mano dei Maccabei sui greci, e la
successiva purificazione del Tempio di
Gerusalemme dalle icone pagane nel II sec.
a.C. La tradizione ebraica parla di un
miracolo, durante il quale fu possibile
accendere il candelabro del Tempio per otto
giorni consecutivi con un’esigua quantità di
olio, sufficiente per un solo giorno. Questo
diede origine alla tradizione principale della
festività, che è quella di accendere, in
maniera progressiva, un candelabro con nove
bracci chiamato “hanukkiah” (uno per
ciascun giorno più un braccio «pilota»). A
Lorca, più che una festa in sé, si tratta di un
atto culturale e puntuale che ha luogo un
solo giorno (tra la fine di Novembre e la
prima quindicina di Dicembre). Gli ultimi
sono stati celebrati nella Sinagoga del
Castello di Lorca.
CULTURALE
E RELIGIOSO
TOTANA
+ Info
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Totana comprende luoghi d’interesse
turistico dalla bellezza straordinaria con una
grande varietà paesaggistica. Ospita un
centro storico incantevole e monumentale
dove si conservano residenze signorili dei sec.
XVIII e XIX e monumenti di visita
obbligatoria. Domina il grande patrimonio
archeologico che attualmente ha come
riferimento la zona archeologica de La
Bastida, con il progetto di ricerca e creazione
del più grande parco archeologico della
cultura di El Argar in Europa.
Ospita inoltre l’invidiabile sito di Los Huertos
con le sue case novecentesche circondate di
mandorli, aranci e limoni che ci
accompagnano nella salita al sito della
Santa, situato nell’enclave naturale del Parco
Regionale della Sierra Espuña e dove si
trova il tesoro autentico di Totana, il
Santuario di Santa Eulalia da Mérida. Di stile
toscano, in esso confluiscono arte, storia e
religiosità ospitando uno dei migliori
artigianati mudejar di Spagna.
SANTUARIO DI SANTA EULALIA
DA MÉRIDA “LA SANTA”
Nell’anno 2004 questo Santuario ha
celebrato il Giubileo in onore di Santa
Eulalia. È situato a sette chilometri
dalla città di Totana dove si venera
l’immagine di Santa Eulalia da
Mérida, patrona di Totana dal 1644.
Questa devozione oltrepassa i confini
della città per estendersi fino ad altri
punti della Regione di Murcia, come
anche ad altre regioni, da cui arrivano
pellegrini e devoti uniti dalla fede.
Furono i cavalieri di Santiago coloro
che portarono la devozione di Santa
Eulalia fino a Totana, poiché queste
terre furono donate da Alfonso X il
Saggio nel 1257 all’Ordine Militare di
Santiago e al suo gran maestro, Pelay
Pérez Correa, personaggio legato alla
città di Mérida.
Santuario di Santa Eulalia: la sua
composizione architettonica e il colore
ocra rosso delle facciate sono tipici di
questa zona della Spagna e vanta la
Dichiarazione di Bene di Interesse
Culturale. È una piccola chiesa con una
sola navata, coperta nel 1595 con un
impressionante soffitto in arte mudéjar,
le pareti sono completamente dipinte
con la tecnica del tempio che datano a
partire dal XVII sec. e che raccontano
in modo molto didattico la vita di
Cristo e i miracoli della Santa,
costituendo uno degli esempi più
espressivi dell’arte popolare di tutto il
Levante peninsulare.
Nella località di La Santa, si gode di un
contesto medio ambientale
eccezionale con boschi di pino di
Aleppo e una varietà enorme di piante
autoctone che hanno creato un angolo
meraviglioso dove poter riposare e
godere della natura.
CULTURALE
E RELIGIOSO
JUMILLA
+ Info
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Famosa per i vini con Denominazione di
Origine, Jumilla è situata nell’Altopiano
della Regione di Murcia, dove le terre del
litorale lasciano spazio alle pianure de
La Mancia.
Ricca di storia e patrimonio culturale,
sono molte le tracce che si conservano
sulla sua evoluzione. Il villaggio iberico
di Coimbra, nel Barranco Ancho, è uno
dei più importanti della regione, così
come le "ville", di epoca romana, i cui
resti si possono visitare nel Museo
Archeologico del Palazzo del Consiglio.
Il mondo arabo ha lasciato le sue tracce
attraverso l’archeologia e la toponimia.
La Reconquista riportò questa regione al
cristianesimo ponendola sotto la
protezione della Signoria di Villena,
momento nel quale la città andò
acquisendo la configurazione attuale.
Sono molti gli edifici costruiti durante
questi secoli che ricordano lo splendore
della città: il Castello del XV sec., sulla
sommità della collina, costruito
sull’insediamento romano e la fortezza
araba, della quale si conserva in buono
stato la Torre del Homenaje, e il cortile
delle armi, la chiesa di Santiago (XV
-XIX sec.), dichiarata monumento
nazionale e simbolo di Jumilla, e, per
ultimo, l’Antiguo Concejo y Lonja, opera
della metà del XVI sec., unico esempio di
architettura civile, non militare,
all’interno del Rinascimento di Murcia.
CRIST0 AMARRADO ALLA
COLONNA DI SANTA ANA
Nell’anno 2006, la Santa Sede ha
concesso a Jumilla la celebrazione di un Anno
Giubilare, in occasione del 250° anniversario
dell’arrivo del Santissimo Cristo Amarrado
alla Colonna di Santa Ana.
Famosa per i vini con Denominazione di
Origine, ma anche per i monumenti religiosi
come il Convento di Santa Ana del Monte,
convento francescano al centro di una pineta
nella Sierra di Santa Ana, eretto
nell’ubicazione attuale il 4 agosto 1573. La
comunità originaria di frati cominciò i lavori
con l’aiuto del Consiglio e dei vicini della
cittadina. Nel XVII secolo fu appeso alla sua
volta un cristo crocifisso conosciuto come “de
la Reja” e che, secondo quanto dice la
tradizione, stando i frati pregando si tolse i
chiodi dalla mano destra e benedì tre volte
la comunità.
BAROCCO
Il visitatore non può ripartire senza
visitare la Chiesa Maggiore di
Santiago, questo magnifico tempio è
Monumento Nazionale dal 1931 e
uno dei grandi simboli della città, la
Chiesa del Salvador, in uno stile a
cavallo tra il neoclassicismo e il
barocco murciano o barocco plano, o
la Chiesa di San Antón - Museo
della Settimana Santa, decorato in
stile barocco roccocò nella cupola e
nei finestroni, con motivi come la
Croce Ansata o di San Antón (anche
Tau francescana) e il “Tesone d’Oro”
simbolo ed emblema dei re spagnoli.
La Chiesa di San Agustín, era l’ultima
chiesa del Cammino di Granada, è
stata edificata nel 1570 e ridecorata
nel XVIII sec. per adattarla al culto
della patrona di Jumilla, Nostra
Signora dell’Assunzione. Ha due
cupole barocche, una che illumina il
transetto e l’altare maggiore, e l’altra
destinata alla nicchia di Nostra
Signora. Approfittane per visitare il
Museo Municipale della Settimana
Santa, dove si può apprezzare una
piccola mostra di arte figurativa,
tuniche, stendardi e altri oggetti
d’arte che caratterizzano la
Settimana Santa di Jumilla, una delle
più antiche della Regione di Murcia
e che è dichiarata di Interesse
Turistico Nazionale.
SETTIMANA SANTA
La Settimana Santa, festa avallata
dalla sua tradizione, ricchezza
artistica, vivacità, devozione,
entusiasmo e più di quattro secoli
di processioni. La più famosa è il
dramma Auto Sacramental di "El
Prendimiento", opera teatrale nella
quale si rappresentano le tentazioni
di Gesù, il tradimento di Giuda e
l’Orazione di Gesù.
CULTURALE
E RELIGIOSO
YECLA
+ Info
wwwturismo.yecla.es
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Yecla è una città dallo spirito
singolare, dovuto principalmente al
suo territorio, viva immagine della
Murcia mesetaria, terra di
transizione tra il litorale e le
pianure di La Mancha. Preceduta
dalla la fama dei suoi abitanti, è
indubbio che sia una città di
grande carattere, che ha
impressionato scrittori come Azorín
e Pío Baroja.
Questa regione offre molte
alternative per il trekking, la
bicicletta o la speleologia.
Pedalando lungo il cammino che
porta al Monte Arabí, montagna
propizia per la favola e la leggenda,
si arriva fino alle pitture rupestri
del Neolitico che decorano le grotte
del Canto de la Visera y Mediodía.
Un sentiero dal lungo tragitto, il
GR7 che parte dal Nord della
Spagna percorrendo il Levante e
attraversando la regione.
A Yecla possiamo visitare la Basilica
della Purissima. Di stile neoclassico, fu
edificata tra i sec. XVII e XIX. Risalta la
cupola semisferica costruita con tegole
di vetro azzurre e bianche, decorata a
spirale. In una delle cappelle laterali si
trova il gruppo scultoreo della Virgen
de las Angustias, di Francisco Salzillo
(1764). Interessanti sono anche le
pitture delle cupole del pittore lorquino
Muñoz Barberán.
Il Santuario del Castello ospita, durante
tutto l’anno, l’immagine della Purissima
Concezione, Patrona di Yecla.
All’interno del recinto della
Casa della Cultura, risalta la
collezione di riproduzioni di El
Greco, del pittore locale Juan
Albert Roses, dove si possono
apprezzare 73 opere divise in
quattro sezioni: Mariologia,
Natività e vita di Cristo, Vita di
santi e apostoli e Ritrattistico.
FESTE DELLA PURISSIMA A YECLA
Considerate di interesse turistico nazionale, il
rituale di queste feste è rimasto inalterato da
più di 350 anni, con una fedele continuità nei
riti e nelle cerimonie. L’uniforme dell’epoca,
casacca e bicorno dei più di 700 “tiraores” che
accompagnano la Vergine scagliando i loro
archibugi. Trasportano lo spettatore all’epoca
delle parate della milizia municipale, nei cui riti
trova fondamento la festa.
A dicembre si celebrano le Feste della
Purissima. Nel 1954 si procede alla
Coronazione Canonica della Vergine del
Castello, per decisione di Papa Pio XI e, da
allora, la popolarità della festa tra gli abitanti di
Yecla è andata aumentando continuamente,
dando vita a nuovi riti come l’Offerta di Fiori, le
attività delle diverse squadre, la proclamazione,
riti culturali…
TRADIZIONE ED
EVENTI RELIGIOSI
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La regione di Murcia accoglie nella sua cultura
tradizioni ed eventi religiosi, tra i quali 8 sono di
grande importanza per esser stati dichiarati di
Interesse Turistico Internazionale e Nazionale. Le
feste della Settimana Di Pasqua giocano un ruolo
essenziale, protagoniste in varietà nei vari luoghi
regionali, che acquisiscono dunque identità
propria.
Le festività religiose dichiarate Interesse
Turistico Internazionale sono:
Semana Santa de Murcia (Pasqua di Murcia)
Semana Santa de Cartagena (Pasqua di
Cartagena)
Semana Santa de Lorca (Pasqua di Lorca)
Fiestas de la Santísima y Vera Cruz de Caravaca
(Feste della Santissima e Vera Croce di Caravaca)
E quelle di Interesse Turistico Nazionale:
Semana Santa de Cieza (Pasqua di Cieza)
Semana Santa de Jumilla (Pasqua di Jumilla)
La Noche de los Tambores de Mula (La notte dei
Tamburi di Mula)
Fiestas Patronales en Honor a la Purísima
Concepción de Yecla (Feste patronali in onore
della Purissima Concezione di Yecla)
DOVE DORMIRE
Consulta i numerosi alloggi della
Regione di Murcia su
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ITINERARI
RELIGIOSI
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CAMMINI DE LA CROCE
Nella Regione di Murcia questi percorsi sono formati da itinerari eco-turistici
che uniscono Caravaca de la Cruz ai quattro punti cardinali della Regione di
Murcia (Altiplano, Campo de Cartagena, Mazarrón, Águilas), Granada,
Alicante (la Bassa Pianura del Segura) e Albacete (Letur). Gli itinerari sono
stati tracciati in modo che passino attraverso ancestrali tratturi, percorsi
storici ricchi di significato atavico, strade verdi, percorsi rurali e sentieri che
sono un patrimonio culturale e naturale di primordine. Inoltre, gli itinerari
sono segnalati e permettono l’uso della rete alberghiera e degli alloggi rurali
della Regione.
I CAMMINI DELLA VERA CRUZ
I Cammini della Vera Cruz sono percorsi che guidano
il pellegrino fino alla Città Santa di Caravaca de la
Cruz con mezzi non motorizzati al fine di recuperare
la tradizione del pellegrinaggio a piedi ricalcando il
modello del Cammino di Santiago.
Il più importante di tutti è quello chiamato
“Cammino della Vera Cruz”, un itinerario
turistico-culturale di quasi 900 km da Roncisvalle
(Navarra) a Caravaca de la Cruz, che coincide, fino a
Puente La Reina, con il Cammino di Santiago. Il
tragitto è formato da antichi percorsi storici collegati
all’ordine del Tempio e attraversa 5 Comunità
Autonome (Navarra, Aragona, Comunità Valenciana,
Castiglia La Mancia e Regione di Murcia), e più di
90 comuni.
EL CAMINO DE LA VERA CRUZ
CAMINO DE ANDALUCÍA
CAMINO DE SAN JUAN
CAMINO DEL ALTO GUADALENTÍN
CAMINO DEL CAMPO DE CARTAGENA
CAMINO DEL ALTIPLANO Y MEDITERRÁNEO
CAMINO DEL APOSTOL
CAMINO DEL BAJO GUADALENTÍN
CAMINO DEL LIGNUM CRUCIS
PELLEGRINAGGIO
NELLA REGIONE DI
MURCIA
(6 giorni, 5 notti)
FINE SETTIMANA NELLA
QUINTA CITTÀ SANTA
“In Perpetuum”
GIORNO 1.
Luogo di partenza – Caravaca de la Cruz
Arrivo a destinazione.
GIORNO 1.
Luogo di Partenza –
Caravaca de la Cruz
Arrivo a destinazione.
GIORNO 2.
Caravaca de la Cruz – Calasparra – Caravaca de la Cruz
Colazione in hotel e visita a Caravaca de la Cruz, una
delle cinque città Sante esistenti al mondo, insieme a
Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela e Santo
Toribio de Liébana. Sali fino alla Basilica Minore della
Vera Cruz, al suo interno si trova un Lignum Crucis,
pezzo di legno appartenente al tronco sul quale fu
crocifisso Cristo, visiterai il Museo della Vera Cruz. Nel
pomeriggio spingiti fino a Calasparra dove visiterai il
Santuario di Nostra Signora della Speranza, scavato
nella roccia e parte di un delizioso angolo situato sulle
rive del Segura.
GIORNO 3.
Caravaca de la Cruz – Totana – Lorca – Murcia
Colazione in hotel. Questa mattina potrai visitare il
Santuario “La Santa”, di origine medievale, i fondatori di
questo luogo di pellegrinaggio furono i Cavalieri
dell’Ordine di Santiago, verso il XIII secolo.
Successivamente ti sposterai fino a Lorca e visiterai uno
dei Musei de Bordados delle confraternite del Paso
Blanco o Paso Azul. Si raccomanda di visitare il
Castello-Fortezza del Sole, Parador e la Sinagoga
ebraica. Partenza per Murcia. Cena e pernottamento.
GIORNO 4.
Murcia e Cartagena.
Conosceremo il Santuario della Fuensanta e i suoi
dintorni. Preparati ad ammirare la meravigliosa
Cattedrale, gironzoleremo per la strada di Trapería per
arrivare così a passeggiare per il centro storico,
vedremo il Real Casinò di Murcia, il Monastero delle
Clarisse, di cui visiteremo il Museo e il giro terminerà
con il Museo Salzillo. Comincia la visita di Cartagena dal
Molo di Santa Lucía nel quale la tradizione vuole che
Santiago Apostolo abbia iniziato il proprio cammino di
evangelizzazione. Continua con la Chiesa di Santiago
Apostolo di Santa Lucía, nella cui torre è conservata una
lapide con l’inscrizione in latino: “Da questo luogo
nacque in Spagna la luce del Vangelo”. Spingiti fino
all’ascensore panoramico per visitare il Castello della
Concezione e continua con la visita al Museo e Teatro
Romano di Cartagena e al Quartiere del Foro Romano, e
termina la giornata con una passeggiata in battello.
Ritorno a Murcia.
GIORNO 5.
Murcia – Jumilla e Yecla – Murcia.
Colazione in hotel e partenza per Altiplano. Visita alla
Basilica della Purissima e al Museo della collezione di
Riproduzioni di El Greco a Yecla. Trasferimento a Jumilla
e visita alla Chiesa gotica del Salvador, centro storico e
Convento di Santa Ana. Consigliamo in una qualsiasi
delle due città la visita ad alcune delle famose botteghe
incluse nelle Strade del Vino.
GIORNO 6.
Murcia – Luogo di Partenza
Ritorno al luogo di partenza. Fine del viaggio.
GIORNO 2.
Caravaca de la Cruz –
Calasparra – Caravaca de la Cruz
Visita Caravaca de la Cruz, una
delle cinque città Sante presenti nel
mondo, insieme a Roma,
Gerusalemme, Santiago de
Compostela e Santo Toribio de
Liébana. Cominceremo la
passeggiata in Plaza del Templete,
dove si trova il monumento che dà
nome al luogo, un piccolo tempio
nel quale la Santa Croce benedice
ogni 3 maggio le acque dal 1384.
Procediamo per la Corredera, una
delle strade più belle della città,
dove troveremo la parrocchia di
Nostra Signora della Concezione,
del XVI secolo, con un
bell’artigianato mudéjar; e il
convento e la chiesa di Nostra
Signora del Carmen, del XVI secolo.
La strada termina nella piazza di
San Juan con una bella scultura del
Santo e lì ci dirigeremo attraverso
piazza di Santa Teresa de Jesús
verso la Calle Mayor. In essa si
ergono la chiesa della Compagnia
di Gesù, la casa della Vergine e
quella della Encomienda di
Santiago, facenti parte di un’epoca
di sviluppo di Caravaca e più
avanti, il convento e la chiesa di
San José, dei secoli XVI e XVII. Ritta
in Plaza Mayor, la chiesa del
Salvador, esempio di transizione
dal gotico al rinascimento, al cui
interno troviamo sculture della
scuola del famoso scultore Salzillo.
Svolteremo per andare incontro ad
uno degli angoli più movimentati e
belli della città, la piazza dell’Arco,
dove si trova il Municipio, facciata
del XVIII secolo, disegnata da Jaime
Bort. Saliremo fino alla Basilica
Minore della Vera Cruz, fortezza di
origine islamica che ospita il
Santuario della Vera Cruz, al suo
interno si trova un Lignum Crucis,
pezzo di legno appartenente al
tronco sul quale fu crocifisso Cristo.
Si consiglia di visitare il Museo
della Vera Cruz e il Museo della
Fiesta. Nel pomeriggio visita a
Calasparra dove vedremo il
Santuario di Nostra Signora della
Speranza, sulle rive del fiume
Segura e incastonato in una grotta
naturale. Fine del viaggio.
VARSAVIA
PARIGI
LISBONA
ROMA
MADRID
REGIONE DI MURCIA
MARE MEDITERRANEO
VALENCIA
YECLA
JUMILLA
A-33
A-30
CALASPARRA
A-7
CARAVACA
DE LA CRUZ
ALICANTE
RM-15
Aeroporto
di Alicante
MURCIA
RM-1
AP-7
RM-19
GRANADA
A-7
TOTANA
Aeroporto di
San Javier
A-30
MAR MENOR
LORCA
CARTAGENA
ALMERÍA
COSTA CÁLIDA
LA MANGA