Milano, 3 giugno 2015 Il Sistema Elettrico Nazionale tra passato

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Milano, 3 giugno 2015 Il Sistema Elettrico Nazionale tra passato
Milano, 3 giugno 2015
Il Sistema Elettrico Nazionale tra passato, presente e futuro
CONCLUSIONI
 Ringrazio tutti i qualificati Relatori, il Moderatore, l’Organizzazione e i
Partecipanti.
 Svolgerò sintetiche riflessioni conclusive.
 L’energia è crocevia essenziale per le famiglie e per le attività socioproduttive.
 Il Sistema Elettrico Italiano, sin dai primi anni sessanta, è stato pensato in
forma espansiva mentre oggi ci troviamo a dover affrontare un brusco
ridimensionamento.
 La liberalizzazione del mercato elettrico, in Italia, è stata attuata senza un
vero
disegno
strategico,
in
assenza
di
gestione
politica
e
di
programmazione energetica, cui vanno aggiunte privatizzazione e
internalizzazione delle Imprese elettriche.
 La mancanza di un minimo di strategia energetica, di una cabina di regia
(più volte da noi richiesta ai vari Governi che si sono succeduti), di un tavolo
programmatico fra Governo, Regioni e Parti sociali, non ha consentito di
verificare quali Impianti fossero necessari al nostro Paese (in termini di
capacità), in quali località andavano a situarsi e quali fonti primarie
dovessero essere utilizzate.
 Come conseguenza sono state autorizzate diverse Centrali a gas (per cui
siamo passati dalla “trappola del petrolio alla canna del gas”); a ciò va
aggiunta la partita delle Energie rinnovabili, senza aver creato una filiera
dell’indotto, con il risultato che sono stati prelevati sulla bolletta soldi dai
consumatori per darli a Fondi di investimento (prevalentemente esteri) e a
produttori di componentistica cinese.
 Negli ultimi dieci anni la Generazione elettrica ha subito una profonda
trasformazione, anche con investimenti rilevanti, che ha consentito di
recuperare il deficit produttivo ma che, nel volgere di alcuni anni, ha fatto
precipitare il Sistema elettrico in una situazione di over-capacity, a causa del
calo della domanda, determinato dalla crisi economica, dalla massiccia
realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici e dai primi risultati delle
politiche di efficientamento e risparmio energetico.
 Il conseguente calo dei consumi ha influenzato negativamente la
produzione termoelettrica (in particolare dei cicli combinati).
 La garanzia di stabilità della rete e di esercizio in condizioni di sicurezza è
principalmente legata ad una gestione efficiente ed equilibrata del parco
termoelettrico per far fronte allo sviluppo delle Fonti rinnovabili non
programmabili.
 La riserva dovrà essere correttamente dimensionata per assicurare
continuità del servizio e stabilità del Sistema elettrico.
 Per cui, l’attuale modello di generazione centralizzata, con flussi di energia
elettrica monodirezionali dai punti di generazione a quelli di consumo,
dovrà evolvere verso un sistema in grado di gestire flussi bi-direzionali non
solo di energia ma anche di informazioni.
 Le Smart Grid e le Smart City costituiscono la risposta a tale evoluzione e,
pertanto, è necessario avere chiaro il quadro evolutivo del Sistema elettrico
in una prospettiva di medio-lungo periodo.
 Il miglioramento dell’assetto delle Reti rappresenta, quindi, una concreta
opportunità di investimento e di sviluppo industriale e può contribuire in
modo significativo alla ripresa economica e produttiva del Paese.
 Gli investimenti necessari, oltre alla valenza funzionale, rivestono una
importante ricaduta occupazionale sul Territorio ed un carattere strategico
per la innovazione di rete e le interconnessioni con altri Settori.
 In questa logica diventa funzionale far incontrare la Rete elettrica con le
Reti di comunicazione, con la domotica e con la mobilità elettrica,
attraverso innovazioni tecnologiche e organizzative che conducono
immancabilmente alla realizzazione delle Smart Grid e delle Smart City.
 La European Technology Platform Smart Grids ha identificato quattro
requisiti ai quali la rete elettrica del futuro deve rispondere:
o accessibilità
o affidabilità
o efficienza
o flessibilità
 Naturalmente all’innovazione della Rete elettrica si deve affiancare lo
sviluppo di una struttura di monitoraggio e controllo delle risorse che renda
possibile lo scambio di informazioni tra i diversi elementi per garantire
efficienza ed affidabilità all’intero sistema.
 Di conseguenza, anche l’infrastruttura della Misura dovrà ragionevolmente
subire una rivisitazione per supportare questo cambiamento: da qui
l’intenzione dell’Enel di sostituire tutti gli attuali contatori elettronici.
 I nuovi misuratori dovranno consentire di effettuare la lettura di consumo e
fornire in tempo reale le tariffe per i diversi servizi, nonché raccogliere
informazioni circa la produzione da generatori locali (Smart Metering).
 Come si evince da questo quadro delineato, sia da me ma soprattutto dai
Relatori che rappresentano i principali attori del Sistema Elettrico Italiano,
siamo in una fase di piena transizione energetica, che ha bisogno di alcune
scelte indifferibili da parte della Politica, del Governo, delle Istituzioni, delle
Aziende e anche dei Rappresentanti dei Lavoratori.
 Le nostre proposte, come FLAEI-Cisl, che da tempo stiamo sottoponendo
all’attenzione di tutti, le sintetizzo qui di seguito:
o tornare alla universalità del Servizio elettrico;
o definire una Strategia Energetica Nazionale;
o rivedere la struttura tariffaria della bolletta elettrica in funzione delle
scelte che il Paese farà;
o adeguare il mercato liberalizzato al futuro contesto;
o reingegnerizzare il Sistema Elettrico Italiano;
o contenere i costi dell’energia per Famiglie e Imprese, attraverso
l’adeguamento del mix energetico e l’alleggerimento degli oneri sulle
bollette;
o istituire un Osservatorio di Settore;
o dare un nuovo assetto organizzativo al Sistema elettro-energetico,
adeguandolo alle trasformazioni in atto e dotandolo di una
Governance più sociale che veda anche la partecipazione dei
Lavoratori;
o sottoscrivere, presso la Presidenza del Consiglio, un “Patto sociale
per lo sviluppo sostenibile” tra tutti gli Attori del Sistema,
considerata la strategicità e la rilevanza dell’energia per le sorti del
Paese.
 E’ su queste proposte concrete che la FLAEI-Cisl intende aprire un dibattito
pubblico e stimolare le Imprese elettriche a guardare oltre i risultati di
bilancio, in un Settore che deve tornare ad essere di supporto e di sostegno
alla crescita, allo sviluppo e all’occupazione, diretta e indotta.