Idilliaci rapporti tra ricchi e poveri nel tempo antico TRADUZIONE

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Idilliaci rapporti tra ricchi e poveri nel tempo antico TRADUZIONE
Idilliaci rapporti tra ricchi e poveri nel tempo antico
Isocrate, Areopagitico, 31-33
TRADUZIONE:
[31]Regolavano anche i loro rapporti reciproci in modo simile ai loro rapporti
con gli dèi. Infatti non solo erano d’accordo sui pubblici affari, ma anche nella
vita privata si preoccupavano tanto gli uni degli altri, quanto conviene a
benpensanti e a compatrioti. Infatti i cittadini più poveri, invece di invidiare i
più ricchi, [32] si prendevano a cuore la sorte delle grandi famiglie come la
loro propria, nella convinzione che la floridezza di quelle costituisse per loro
una garanzia di benessere; a loro volta coloro che possedevano patrimoni, non
solo non disprezzavano chi era in condizioni inferiori, ma, considerando una
vergogna per loro le ristrettezze dei concittadini, venivano incontro alle loro
necessità, dando agli uni campi da coltivare ad affitti modesti, mandando altri
via da Atene a commerciare, offrendo ad altri mezzi per dedicarsi alle altre
occupazioni. [33]Non temevano infatti che capitasse loro uno dei due mali, o
essere privati di tutto, o avere mille difficoltà per riottenere solo una parte di
quanto avevano prestato; anzi erano tanto sicuri del denaro dato a prestito
come di quello che avevano a casa.