INTUITIVI S I DIVENTA
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INTUITIVI S I DIVENTA
Sy lva i n B é l a n g e r Con la partecipazione di Fabienne Scott Intuitivi s i d i v e n ta Grazie all’Ascolto Immaginario Ecco finalmente un manuale d’uso per sviluppare la propria intuizione Dello stesso autore: L’Ecoute Imaginaire Tradotto dal francese da Paola Artero Illustrazioni di Lise Monette © 2009 — Edizioni Quintessence Rue de la Bastidonne – 13678 Aubagne cedex – France Tel. (+33) 04 42 18 90 94 – Fax (+33) 04 42 18 90 99 www.editions-quintessence.com Proprietà letteraria Quintessence riservata. ISBN 978-2-35805-106-4 P r e fa z i o n e Fin dalla mia più tenera infanzia, mi interrogo sul senso della vita. Ero giovanissimo e già non potevo credere che la vita non fosse altro che una serie di eventi casuali quasi slegati tra loro. Avevo la certezza che l’esperienza della vita sulla terra si manifestasse secondo determinate leggi, che fosse sottoposta a determinate regole e che gli eventi avessero un significato e un senso. Questa convinzione mi spinse a interessarmi alle scienze intuitive che mi davano l’impressione di poter cogliere meglio il senso della vita. Così mi sono messo a studiare vari approcci intuitivi: astrologia, tarocchi, veggenza. E mano a mano che la mia intuizione si sviluppava, io scoprivo un nuovo universo. Mi sentivo come l’esploratore che ha appena scoperto un nuovo continente. In questo continente, tutto era instabile e il tempo pareva fondersi in un presente permanente. Potevo leggere nel passato, nel presente e nel futuro di una persona come se la storia della sua vita fosse già scritta nell’universo. Potevo comprendere la realtà inconscia di un individuo in una maniera completamente nuova e stimolante. Dopo qualche anno, il mio entusiasmo si mitigò. Divenni consapevole del fatto che le persone che venivano a consultarmi avevano soprattutto bisogno di essere rassicurate rispetto al futuro. Le mie risposte producevano sistematicamente in loro una reazione di passività o di insicurezza. • La reazione di passività verso gli eventi futuri si verificava nelle persone incapaci di farsi carico di se stessi, convinte che bastasse aspettare che gli eventi si realizzassero da sé. Questi individui vivevano continuamente nel futuro, senza mai riconoscere il potere che avevano sul loro presente. 5 in t u i t i v i si d i v e n t a • La reazione di insicurezza, invece, si verificava piuttosto nelle persone che tendevano ad assumere un comportamento vittimistico e nelle quali la prospettiva del futuro provocava sistematicamente paura o angoscia. Queste persone erano convinte di non poter fare nulla per cambiare il proprio destino. L’incapacità da parte mia di aiutare concretamente queste persone mi fece prendere coscienza dei limiti dell’approccio intuitivo che praticavo e mi spinse a cercare un modo più terapeutico di utilizzare l’intuizione. Fu così che mi misi in contatto con dei guaritori sciamani. Nonostante giudicassi insoddisfacenti le loro spiegazioni sui meccanismi intuitivi, quegli insegnamenti mi permisero di sviluppare la mia intuizione (chiaroveggenza e medianità) allo scopo di capirmi meglio e di potere aiutare gli altri. I guaritori sciamani praticano l’intuizione senza l’ausilio di alcun supporto: né carte né pendolo né artifici; uniscono all’intuizione un lavoro energetico fatto con le mani che permette di ristabilire gli squilibri percepiti in maniera intuitiva. Grazie a questo preziosissimo insegnamento mi accorsi che l’intuizione può aiutare a capire il senso della sofferenza, sia essa psichica o fisica. Per quanto riguarda il lavoro energetico *, esso favorisce un miglior benessere stimolando l’organismo. Le tecniche sciamaniche mi davano l’impressione che io fossi finalmente utile. Poi, dopo qualche anno, decisi di prendere le distanze da questa pratica. Infatti, mi sembrava che i miei clienti mi vedessero come un salvatore, capace di guarirli e di cambiare la loro vita in uno o due incontri. Per me era chiaro che, in quanto guaritore, potessi aiutare moltissimo una persona bisognosa; tuttavia, pensavo fosse necessario effettuare un intervento più a lungo termine per consolidare il processo di guarigione. Sentivo sempre più il bisogno di accompagnare i miei clienti in maniera più intensa per aiutarli a ritrovare un certo benessere. Ero convinto che il mio ruolo terapeutico fosse realmente quello di uno psicoterapeuta in grado di avvalersi di strumenti capaci di agire sulla salute fisica, psichica e transpersonale. È così che è nato in me il desiderio di sviluppare un approccio nel quale si integrino le doti intuitive, la disciplina energetica e la psicologia. * Una pubblicazione futura tratterà della pratica energetica unita a quella dell’Ascolto Immaginario. 6 prefazione Inoltre, trovavo che lo sviluppo dell’intuizione, così come lo insegnano gli sciamani, fosse spiegato in maniera troppo esoterica o spirituale. Ero sempre convinto che fosse possibile spiegare e insegnare i meccanismi dell’intuizione in un modo moderno, comune, senza connotazioni magiche, mistiche o misteriose. Se io ero diventato intuitivo, era perché qualcosa in me mi permetteva di esserlo, qualcosa di normale, alla portata di tutti. Questa convinzione si trasformò progressivamente in una certezza quando presi coscienza del fatto che l’intuizione si sviluppava prendendo familiarità con l’immaginario. L’immaginario è un mondo a sé. È l’universo che avevo scoperto ai miei esordi. Era bastato imparare a decodificarlo per accorgersi del suo stretto legame con l’inconscio e del fatto che a gestirlo erano delle risorse creative e intelligenti. L’immaginario era effettivamente una specie di sesto senso che permetteva di ampliare la comprensione delle cose e di diventare ricettivi nei confronti di una fonte di saggezza inesauribile. Queste risorse creative e intelligenti sono onnipresenti in ogni individuo. Per coscientizzarle è sufficiente esercitarsi nel modo adatto. Queste risorse creative corrispondono esattamente alla definizione dell’inconscio data da Carl Gustav Jung, il grande psicanalista tedesco che agli inizi del secolo scorso ha cercato di spiegare i meccanismi intuitivi, ampliando la definizione dell’inconscio. Secondo Jung, l’inconscio è dotato di un’intelligenza che orienta e dirige l’evoluzione dell’essere umano. La persona intuitiva, ben esercitata, può entrare facilmente in contatto con questa intelligenza per diventare consapevole del proprio divenire o di quello di un’altra persona. È proprio a partire da queste conclusioni che è nato l’ “Ascolto Immaginario”, un metodo di sviluppo intuitivo. L’ascolto di cui si parla qui non ha lo stesso senso che viene solitamente attribuito a questa parola. Bisogna imparare a vedere, a provare e a intendere tutte le manifestazioni dell’immaginario come nel sogno. Questo ascolto, che avviene nell’immaginario, permette di comprendere la dinamica della psiche, la propria o quella di un’altra persona. Nel mio primo libro ho voluto dimostrare che l’Ascolto Immaginario si fonda su basi razionali e pienamente riconosciute dal mondo moderno. Il libro aveva anche lo scopo di presentare l’Ascolto Immaginario come un metodo plausibile e accessibile per 7 in t u i t i v i si d i v e n t a decodificare l’inconscio di un’altra persona. Volevo mostrare inoltre che l’Ascolto Immaginario rappresenta uno strumento d’ausilio terapeutico molto interessante, poiché permette di fare un bilancio della salute energetica, psichica e transpersonale dell’individuo. Con questo secondo libro, voglio condividere con i miei lettori la mia esperienza quasi ventennale da “intuitivo”. La motivazione che mi ha spinto a scrivere Intuitivi si diventa grazie all’Ascolto Immaginario emana dal desiderio di svelare le tecniche per sviluppare l’intuizione, sia su di sé che sugli altri. Le tecniche ivi presentate sono accessibili a tutti e potrebbero rivelarsi di grande utilità per conoscersi meglio, ottimizzare le proprie risorse creative e comprendere in modo adeguato il proprio entourage. Buona avventura! Sylvain Bélanger 8 I Che cos’è l’intuizione? Il significato etimologico della parola intuizione è “guardare all’interno, contemplare”. Si ammette dunque che l’intuizione si sviluppi grazie a meditazioni mirate all’ascolto del proprio mondo interiore e all’osservazione del mondo esterno, allo scopo di fare emergere una conoscenza nuova. L’intuizione viene definita come un atto di comprensione che si realizza senza l’intervento di alcun ragionamento. L’intuizione diretta verso se stessi può anche essere chiamata “premonizione, sesto senso, impressione, sogno ad occhi aperti, visualizzazione creativa, ecc”. Quando invece è diretta verso gli altri, è definita più misteriosamente “veggenza, chiaroveggenza, medianità, canalizzazione, ecc”. Utilizzare la propria intuizione per se stessi o per gli altri permette l’accesso a delle informazioni che aiuteranno a orientare, dirigere e prendere le buone decisioni. Se compresa bene, l’intuizione è alla portata di tutti e non deve essere associata a poteri magici o spirituali. Essa può anche manifestarsi inconsciamente e la si descriverà attraverso delle espressioni del tipo: “Ho avuto un’ispirazione”, “un flash”, “un’idea geniale”, ecc. 9 in t u i t i v i si d i v e n t a I diversi tipi di intuizione L’intuizione è accessibile a tutti, anche se può essere sperimentata in maniera diversa e a livelli di padronanza diversi. Per poter precisare bene che cosa sia questo fenomeno e definire adeguatamente le sue diverse manifestazioni, ci pare utile fare una panoramica sui principali tipi di intuizione. I sogni intuitivi Gli sciamani erano convinti, come i popoli dell’Antichità, che gli dei recassero loro visita in sogno. Gli dei utilizzavano quindi il sogno come supporto per comunicare le soluzioni ai problemi che essi dovevano affrontare durante il giorno. Carl Gustav Jung, da parte sua, afferma che i sogni possiedono un dinamismo proprio che consiste, a lungo termine, nel correggere il punto di vista troppo ristretto della coscienza. Secondo lui, gli “dei” degli antichi sono delle risorse creative alle quali l’essere umano è collegato tramite l’inconscio. Queste risorse creative vengono liberate durante il sonno, dando così libero accesso ad un linguaggio simbolico che, se opportunamente decodificato, permette di ampliare i nostri pensieri e il campo delle nostre competenze. La coscientizzazione dei sogni è molto importante perché permette all’individuo di capire meglio il proprio processo evolutivo. Ad esempio, non riuscite a terminare un testo perché avete sempre l’impressione che manchi un elemento importante. Durante la notte, sognate di ricevere un dono da parte di uno dei vostri ex insegnanti. Al risveglio vi sentite leggeri come se il vostro insegnante vi avesse realmente assolto. Allora, vi rendete conto che senza saperlo esigevate troppo da voi stessi nel voler provare le vostre competenze di fronte al professore. Questa nuova consapevolezza, unita al perdono ricevuto in sogno, vi permette di portare sul testo uno sguardo nuovo e di poterlo terminare. L’intuizione istintiva Questo tipo di intuizione si verifica quando agiamo in maniera istintiva per rassicurarci, senza sapere bene le ragioni che ci spingono a farlo. È una specie di istinto che si manifesta con forza e provoca spesso delle azioni impulsive e irrazionali. Decidete, ad 10 c h e c o s ’ è l ’ in t u i z i o n e ? esempio, di non seguire il solito percorso per recarvi al lavoro perché risentite una specie di angoscia. Più tardi, venite a sapere che lungo quella strada è accaduto un gravissimo incidente nel quale avreste probabilmente perso la vita. L’intuizione ispiratrice L’intuizione ispiratrice si verifica quando ci lasciamo guidare spontaneamente da un gusto, un desiderio, un “flash” che ci ispira senza capire perché. Di solito, questa situazione è accompagnata da un grande piacere, se non persino da un’estasi, perché accettiamo una dimensione di noi stessi che normalmente reprimiamo. In questo caso, l’intuizione è una sorta di supporto che permette di riconoscere un desiderio profondamente radicato in noi. Spesso, è un tipo di intuizione sconvolgente poiché provoca dei cambiamenti profondi nella vita. Ad esempio, immaginiamo che da giovani non abbiate potuto esprimere il vostro talento nel disegno perché il vostro entourage criticava continuamente quello che disegnavate. Oggi per vivere fate gli impiegati. Vivete senza passione e senza grandi interessi. Risentite una noia profonda: avete l’impressione che non vi interessi nulla. Poi, un giorno, ritrovate degli amici d’infanzia che vi ricordano quanto vi piacesse disegnare. Vostro malgrado, provate un profondo piacere nel sentirli ricordare la vostra passione. Vi sentite riconosciuti e provate una voglia irresistibile di disegnare: trascorrete così tutto il fine settimana e la vostra occupazione vi fa rivivere dei momenti di estasi. Provate anche della collera nei confronti dei vostri genitori, come se vi steste rendendo conto di non dovervi più sottomettere al loro volere. Decidete di ritrovare la vostra passione iscrivendovi a un corso di perfezionamento di disegno. Imparate anche a riconciliarvi con i vostri genitori perché adesso vi riconoscete il diritto di fare quello che preferite senza dover ricevere la loro approvazione. L’intuizione creativa Questo tipo di intuizione si manifesta spesso a partire da una riflessione, un interrogativo o uno studio che permette l’emergere di un’ispirazione grazie alla quale acquisiamo un punto di vista nuovo e creativo. 11 in t u i t i v i si d i v e n t a Le manifestazioni dell’intuizione creativa possono giungere in un istante oppure apparire dopo una lunga riflessione. Solitamente, quando l’intuizione si manifesta non ce ne rendiamo conto, assorbiti come siamo dal desiderio di cogliere l’informazione ricevuta e appropriarcene. Vi sono numerosi esempi di questo tipo di intuizione presso gli inventori, gli artisti e i ricercatori. Infatti, capita spesso che queste persone raccontino un’esperienza creativa in cui hanno avuto l’impressione di essere ispirati da una fonte creativa impossibile da localizzare all’interno di sé. Ad esempio, il celebre compositore Johannes Brahms dice di avere composto la sua musica in uno stato simile alla trance. La coscienza è momentaneamente sospesa e le idee affluiscono in lui come se fosse in diretto contatto con Dio. Afferma inoltre che quando raggiunge questo stato di coscienza, la composizione della musica si rivela misura dopo misura. Il romanziere Robert Louis Stevenson ne è un altro esempio: egli spiega che la totalità della sua opera letteraria è il prodotto di un collaboratore invisibile. L’intuizione sensitiva L’intuizione può anche essere sviluppata con l’ausilio di alcune tecniche o di strumenti che hanno lo scopo di stimolare una risposta sensitiva nel corpo. Esistono diverse tecniche che permettono lo sviluppo dell’intuizione sensitiva. La radioestesia, per esempio, permette all’inconscio di fare muovere un pendolo tramite degli impulsi nervosi; a seconda del movimento del pendolo si può dedurre se la risposta dell’inconscio è affermativa o negativa. La cinesiologia si basa sull’ipotesi che il corpo sia intelligente e che reagisca in maniera sottile per esprimere ciò che desidera o ciò di cui ha bisogno. Infatti, anche il cinesiologo valuta la risposta inconscia della persona esaminata, mettendo alla prova la resistenza fisica del braccio o della gamba per misurare gli impulsi nervosi prodotti dall’inconscio. In sintesi, un braccio che oppone “poca resistenza” indica una risposta piuttosto negativa e un braccio che oppone una “grande resistenza” esprime una risposta affermativa. Qui occorre precisare che questo tipo di intuizione poggia su una risposta dell’inconscio: lo sviluppo dell’intuizione necessita un certo apprendimento per poter scoprire la saggezza che lo anima. Dunque, è fondamentale valutare l’esattezza delle risposte fornite dal pendolo o dalla cinesiologia, prima di attribuir loro un potere 12 c h e c o s ’ è l ’ in t u i z i o n e ? illimitato. Allo stesso modo, è importante precisare che il modo di risposta binario (sì o no) è relativamente ristretto e il fatto di limitarsi a risposte affermative o negative non permette sempre di cogliere tutte le sfumature che l’inconscio può esprimere. Inoltre è importante notare che l’inconscio è molto influenzabile ed il modo in cui il terapeuta pone le domande può orientare, a sua insaputa, la diagnosi e la terapia. L’intuizione stimolata da una tecnica divinatoria La pratica di una tecnica divinatoria può stimolare l’intuizione. I tarocchi, l’astrologia e la numerologia sono degli strumenti che le permettono di manifestarsi. Le nozioni teoriche necessarie all’apprendimento di queste tecniche divinatorie offrono, all’insaputa del praticante intuitivo, un quadro intellettuale propizio all’intervento della propria intuizione. L’astrologo, ad esempio, assimila delle nozioni teoriche sul significato dei segni astrologici e dei pianeti che permettono di interpretare la carta del cielo della persona che ha bisogno di aiuto. Quando questi dati sono stati ben assimilati, l’astrologo sviluppa una comprensione dell’esperienza di vita della persona che supera ampiamente i dati teorici appresi. La trappola più comune consiste nell’attribuire un potere magico alle arti divinatorie, trascurando lo sviluppo della propria intuizione. L’intuizione dissociata L’intuizione dissociata si manifesta nelle persone persuase del fatto che la loro intuizione sia la manifestazione di un qualcosa di esterno. Per loro, l’intuizione prende l’apparenza di un’energia, di una forza, che sembra provenire dall’esterno e trasmettere un’informazione d’aiuto. Queste persone ricorrono sistematicamente a delle credenze spirituali, religiose o esoteriche per spiegare la loro esperienza. Spesso affermano di comunicare con un defunto o con delle entità spirituali. Ecco cosa sembra accadere in queste persone: esse sentono una voce interiore che prodiga consigli e sono persuase che questa voce sia la manifestazione di un essere a cui attribuiscono un potere, ad esempio Gesù. In altri casi la voce stessa può comunicare la sua identità, in quanto proveniente da un essere dotato di un certo 13 in t u i t i v i si d i v e n t a potere. Ogni qual volta la voce si faccia sentire, queste persone le attribuiscono un’identità distinta dalla loro persona e un potere che le allontana dalle loro risorse creative, confermando al tempo stesso le loro credenze. Praticare l’intuizione senza capirne bene i meccanismi può rivelarsi molto pericoloso. Infatti, l’entità che l’intuitivo pensa di contattare può essere l’espressione di una rimozione o di una dimensione idealizzata di sé che la persona è incapace di integrare. L’intuitivo manifesterà allora inconsciamente, sotto la forma di una cosiddetta entità, un comportamento represso o idealizzato che non può esprimere altrimenti. Svilupperà quindi una seconda personalità affinché possa manifestarsi questa potenzialità inconscia che non ha altro modo per esprimersi. Può conseguirne un grave smarrimento della personalità. Occorre notare che l’intuizione dissociata, se praticata in maniera consapevole, permette di utilizzare l’immaginario per creare delle energie psichiche dotate di un’intelligenza capace di allargare la coscienza. Questa applicazione verrà trattata quando presenteremo la Dissociazione Creativa. L’intuizione integrata L’intuizione integrata si manifesta quando la persona è consapevole del processo creativo da cui è animata e quando può farvi ricorso a volontà. Il soggetto può comunicare con le proprie risorse creative quando lo desidera per ottenere dei chiarimenti sul proprio cammino di vita o su quello di un’altra persona. Questo tipo di intuizione si acquisisce con l’esercizio e la pratica. Richiede un certo rigore e un’esperienza pluriennale. L’insegnamento proposto in questo libro contiene i dati essenziali per raggiungere questo obiettivo. Définizione dell’inconscio Perché parlare di inconscio in un libro sull’intuizione? Ebbene, perché l’intuizione proviene da uno sguardo rivolto verso l’interno di se stessi, cioé verso il proprio inconscio. Più si penetrano le profondità dell’inconscio, più l’intuizione si affina. E quando si desidera praticare l’intuizione su un’altra persona, bisogna innanzi 14 c h e c o s ’ è l ’ in t u i z i o n e ? tutto volgere questo sguardo verso la propria interiorità. L’intuizione, quindi, è la capacità di apertura nei confronti dell’inconscio, il nostro o quello di qualcun’altro. Ma che cos’è l’inconscio? Ecco la definizione del dizionario Le Petit Robert: “Ciò che sfugge interamente alla coscienza, anche quando il soggetto cerca di applicarvi la sua percezione e la sua attenzione; la parte inconscia dello psichismo” *. Secondo la psicanalisi, l’inconscio si limita a delle informazioni psichiche personali (ricordi dimenticati, emozioni rimosse, ecc.) di cui la persona non ha coscienza e che hanno un legame qualsiasi con il passato. Per lo psicanalista Carl Gustav Jung, esiste un secondo inconscio che raggruppa tutte le memorie e le immagini universali dell’umanità, fin dalla notte dei tempi. Secondo lui, questo inconscio collettivo è animato da un processo creativo con il quale l’inconscio personale può mettersi in contatto per ampliare la propria visione del mondo. La mia esperienza da intuitivo conferma le osservazioni di Jung. L’impiego dell’Ascolto Immaginario permette effettivamente di osservare che l’inconscio di un individuo è composto da informazioni psichiche personali e collettive. Inconscio ed energia L’inconscio, così come viene definito dalla psicologia moderna, è molto simile a quella che i guaritori chiamano aura: un campo energetico che avvolge l’essere umano. I lavori del fisico Fritz Albert Popp permettono di affermare che l’aura risulta dall’irradiamento luminoso emesso dalle cellule del corpo **. Stando alle mie osservazioni, questo irradiamento è il risultato di un’attività energetica globale che si manifesta a livello fisiologico, ma anche psichico e spirituale. Credo che si possano distinguere tre livelli di realtà in questo campo energetico: l’inconscio energetico, l’inconscio psichico e l’inconscio transpersonale. * Traduzione nostra. (NdT) ** Cfr. POPP, F r i t z Albert, Biologie des Lichts. Grundlagen der ultraschwachen Zellstrahlung, Paul Parey Verlag, Berlin und Hamburg 1984. 15 in t u i t i v i si d i v e n t a • L’inconscio energetico è prodotto dall’insieme costituito dall’irradiamento cellulare e dalle attività fisiologiche del nostro corpo. La sua decodificazione permette di identificare le dinamiche energetiche che possono alterare la nostra salute. • L’inconscio psichico riflette l’attività mentale ed emozionale che creiamo a nostra insaputa. Esso è composto anche da memorie e da immagini universali che appartengono alla storia dell’umanità e che sono collegate al nostro inconscio personale. La sua decodificazione permette di migliorare la comprensione di noi stessi e di ampliare la nostra visione del mondo. • L’inconscio transpersonale riflette l’attività spirituale. La sua decodificazione permette di identificare le nostre motivazioni profonde e la ragion d’essere della nostra esistenza. Quando i nostri bisogni fisici, psichici e spirituali sono in armonia con il nostro inconscio, l’energia circola in maniera ottimale. In caso contrario, si ha una perturbazione energetica: l’energia circola meno liberamente e ciò può avere delle conseguenze sulla nostra salute. Inconscio ed energie dissociate Lo squilibrio energetico si verifica quando i bisogni di una persona non sono in armonia con il suo inconscio: si ha allora una dissociazione che la separa da una parte di se stessa. Un po’ come se respingessimo all’esterno di noi la parte della nostra energia che ci disturba: in questo modo non la sentiamo quasi più nel nostro corpo e le impediamo di emergere alla coscienza. Si tratta di un modo relativamente efficace per sfuggire a un’energia o a un’emozione sgradevoli. La coscienza vorrebbe sbarazzarsi completamente di questa energia scomoda, ma ciò è impossibile perché essa fa parte integrante di noi stessi. A livello psicologico, una persona che è più o meno in contatto con la propria interiorità proverà un malessere, ma non riuscirà ad identificare con chiarezza cos’è che non va, perché tutto avviene nell’inconscio. E non potendo identificare con chiarezza il proprio malessere, non potrà neanche trovare una soluzione. Alla lunga, la sua condizione energetica ne subirà inevitabilmente le conseguenze. 16 c h e c o s ’ è l ’ in t u i z i o n e ? Le energie dissociate che ritroviamo nell’inconscio appaiono sotto le forme seguenti: Un’attività energetica che disturba il buon funzionamento degli organi e dei sistemi del corpo (energia iperattiva, ipoattiva, sovraccarica, stagnante, bloccata, spossata, ecc.). Un’attività psichica che si manifesta sotto forma di personaggi con una personalità distinta e con una certa autonomia. Questi personaggi provengono da esperienze infantili o della vita adulta che non sono state pienamente vissute o da memorie collettive strettamente correlate all’esperienza di vita della persona in questione. Di fatto, l’energia si dissocia quando i bisogni di base (sicurezza, bisogni affettivi, affermazione personale e amor proprio, riconoscimento, potenzialità creative) non sono stati pienamente soddisfatti. Queste dissociazioni pregiudicano la chiarezza del pensiero e una giusta espressione delle emozioni. Un’attività transpersonale che si presenta sotto forma di personaggi che rappresentano un’esperienza spirituale non assimilata, un potenziale evolutivo di cui non ci si fa carico oppure la conoscenza di una saggezza non riconosciuta. La dissociazione è provocata dall’incapacità che ha l’individuo di armonizzarsi con le pulsioni spirituali da cui è animato (volontà di realizzarsi, messaggi di saggezza, ecc.). La dissociazione inibisce il potenziale creativo e spirituale del soggetto. Immaginario e intuizione L’inconscio è un principio sottile. Per accostarsi ad esso occorre uno strumento sensibile. Fortunatamente, l’essere umano è dotato di una facoltà estremamente sottile; talmente sottile che la si ignora da sempre. Questa facoltà meravigliosa si chiama immaginazione ed è la chiave della nostra liberazione. Potrebbe sembrare un’idea completamente strampalata, perché l’immaginario, penserete voi, è per i bambini... o per i matti. È davvero increscioso che l’immaginazione, una facoltà che è perlomeno tanto evoluta quanto il linguaggio, venga considerata ancora oggi come inutile e che nessuno si interessi ad essa, nessuno abbia tentato di penetrarne il mistero. Ci insegnano persino, fin da piccoli, a prenderne le distanze. Diventati adulti, siamo 17