“QUELLO CHE CERCHI C`È” “Il mago di Oz - L
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“QUELLO CHE CERCHI C`È” “Il mago di Oz - L
“QUELLO CHE CERCHI C’È” “Il mago di Oz - L. FrankBaum Questa storia è stata scelta perché ricca di spunti educativi. Nel periodo dell’inserimento ci guiderà “DOROTHY” che ci aiuterà nella conoscenza delle regole positive per costruire un ambiente sereno e gioioso. Terminato il periodo dell’inserimento, si partirà con la storia del Mago di OZ verranno presi in considerazione: La tenacia di Dorothy per superare le difficoltà L’apertura verso il diverso e la capacità di instaurare l’amicizia La capacità dell’uomo di latta di dimostrare di avere un cuore capace di amare La capacità del leone di mostrare il suo coraggio che non sapeva far emergere La capacità dello spaventapasseri di riconoscere le sue doti e di metterle a disposizione per aiutare gli altri La presenza rassicurante di Dorothy nel far prendere coscienza della propria identità ai vari personaggi incontrati La gioia di Dorothy di ritornare nella propria casa per godere del calore familiare FINALITA': L'obiettivo che ci si è proposti è stato quello di aiutare il bambino a scoprire il suo regno e trovare il giusto equilibrio tra fantasia e realtà attraverso le sue emozioni; Il viaggio di Doroty, la protagonista del libro, è stato un itinerario alla scoperta del sè e gli incontri significativi che compie corrispondono ai tre aspetti dello sviluppo cognitivo: cognitivo ( lo spaventapasseri), affettivo (l'omino di latta) e relazionale ( il leone pauroso); aiutare la crescita del bambino sollecitando e stimolando la sua creatività; educare alla partecipazione, alla condivisione di interessi comuni, alla discussione delle proprie incertezze e paure all'interno del gruppo. CONTENUTI ESSENZIALI E ATTIVITA' Il percorso didattico si è svolto attraverso al narrazione del racconto " IL MAGO DI OZ" in cui sono stati evidenziati gli aspetti emozionali: la solitudine, la ricerca dell'intelligenza, del coraggio , dell'amore e degli affetti più cari, la pura nell'affrontare esperienze nuove e la solidarietà tra i personaggi. il racconto è stato suddiviso in diverse unità di apprendimento: 1) IL MONDO DI DOROTY: L’unità di apprendimento si pone quale obiettivo formativo lo “star bene a scuola vivendo serenamente il rapporto con sé stessi, con gli altri e con l’ ambiente”. Obiettivi: scoprire e condividere con gli altri gli atteggiamenti che fanno stare bene insieme superando l’aggressività; capacità di assumere atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso adulti e compagni; favorire un progressivo adattamento alla realtà scolastica attraverso l’esplorazione globale dello spazio; sviluppare il senso di appartenenza al gruppo sezione e all’ambiente scolastico; interiorizzare le regole di convivenza; muoversi con sicurezza all’interno della scuola. 2) IL MONDO SI COLORA: Questa unità di apprendimento ha come finalità principale quella di avvicinare i bambini alla scoperta dei colori primari. Le attività si snodano a partire dal racconto del MAGO DI OZ ( la via per tornare a casa è lastricata di pietre gialle ). Da questo racconto prendono vita le attività su ogni colore per giungere ad una serie di attività ludiche e logiche che coinvolgono i colori primari, e secondari. Obiettivi: saper ascoltare le storie proposte, partecipare alle proposte dimostrando interesse e curiosità; comprendere le storie ascoltate; conoscere i colori fondamentali (3 anni) e i colori derivati (4/5 anni); utilizzare i diversi strumenti grafici con creatività; rispettare il proprio turno; collaborare con i compagni durante l’attività, rispettandoli; usare in modo personale la forma, il segno e il colore. 3) IL SIGNOR TUTTOPAGLIA: Questa unità di apprendimento si pone finalità principale quella di accompagnare i bambini alla scoperta dei numeri in modo giocoso e divertente, aiutandoli ad acquisire abilità, competenze e prerequisiti utili per un positivo ingresso alla scuola primaria. Obiettivi: rispettare le norme che regolano la vita della scuola; cogliere relazioni spaziali: sopra/sotto – vicini/lontano – dentro/fuori; discriminare uno, pochi, tanti; raggruppare e ordinare per colore, forma, grandezza; saper contare oggetti, persone, immagini. 4) L’OMINO DI LATTA: Questa unità di apprendimento vuole portare i bambini a prestare attenzione alle proprie emozioni e avrà come sfondo il gioco, poiché, questo è il principale strumento a loro disposizione per conoscere, interpretare ed appropriarsi della realtà delle loro emozioni, del loro corpo… Obiettivi: percepire il sé in relazione agli altri; controllare ed esprimere in modo adeguato i propri sentimenti; comunicare, esprimere emozioni, raccontare utilizzando le varie possibilità che il corpo consente; saper discriminare e quantificare gli stati emotivi, emozioni positive (allegria, felicità..) / emozioni negative (paura, tristezza…); sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni; risolvere i conflitti con il dialogo; comprendere le narrazioni, raccontarle. 5) IL LEONE FIFONE: Questa unità di apprendimento vuole avvicinare, in modo giocoso, i bambini (in particolare i bambini dell’ultimo anno) alla scoperta del codice scritto, suscitando interesse e curiosità per il mondo dei libri. Obiettivi: ascoltare con attenzione narrazioni; arricchire il proprio lessico con termini nuovi; ricostruire un racconto ascoltato, rispettando la successione degli eventi (5 anni); imparare a memoria semplici e brevi poesie o filastrocche; giocare con le parole; usare il linguaggio in modo appropriato; dimostrare interesse per la drammatizzazione. 6) NEL PAESE DEGLI SMERALDI: Questa unità di apprendimento vuole aiutare i bambini a sviluppare fiducia nelle proprie capacità relazionali, a confrontarsi e collaborare con gli altri costruendo la propria identità. Obiettivi: riconoscere i personaggi della storia del mago di oz, saper raccontare la storia; sviluppare fiducia nelle proprie capacità relazionali, confrontarsi e cooperare con gli altri; utilizzare il linguaggio in modo appropriato per esprimere i propri desideri; riconoscere e comprendere il valore della collaborazione e della solidarietà. Queste unità saranno sviluppate attraverso la realizzazione di disegni, cartelloni, costruzione dei personaggi, drammatizzazione. A questo proposito verrà, anche, realizzato un laboratorio teatrale: da gennaio a maggio (15 incontri). Il teatro è un formidabile mezzo d’espressione, infatti il bambino, tramite l’esperienza teatrale, da un lato prende coscienza di sé, dall’altro si manifesta al prossimo e quindi ha la possibilità di sviluppare armoniosamente la sua personalità. Il laboratorio dedicato ai bambini, farà percorrere una strada dalla triplica valenza: ludica, pedagogica ed espressiva sia a livello corporale, vocale che manuale. Il lavoro con i bambini risulterà un contributo all’arricchimento educativo del “tirar fuori”, del “fare con gli altri” dove scoprire il rispetto del sé e del prossimo. Possiamo distinguere quattro sfere principali nelle quali avviene lo sviluppo del bambino: 1. La sfera fisica perché il Teatro è attività fisica; movimento; gioco; stimolazione dei cinque sensi. 2. La sfera cognitiva perché il Teatro è curiosità; scoperta; esplorazione; ricerca; invenzione e creazione; confronto tra esperienze diverse; elaborazione e ragionamento, deduzione; immaginazione e creatività; gioco; comunicazione. 3. La sfera affettiva perché il Teatro è ascolto; comprensione; affetto; fiducia; allegria; relazione e comunicazione; autonomia; espressione e creatività; sicurezza e stabilità. 4. La sfera sociale perché il Teatro può e deve essere per il bambino, contatto con gli altri e relazione; partecipazione; confronto; integrazione, cooperazione; competizione; comunicazione, gioco; rispetto ed accettazione degli altri; rispetto di regole collettive; autonomia; emulazione e soprattutto educazione. Il laboratorio teatrale interverrà in tutti questi aspetti ------------------------------------------------------------------------ SPAZI: sezioni, salone TEMPI: ottobre/maggio MATERIALE: cartelloni fogli di carta carta collage colori a dita pennarelli colla tempere pennelli forbici registratore proiettore materiale riciclato VERIFICA o osservazione del bambino nei momenti più significativi dell’intervento educativo; o rielaborazioni individuali e di gruppo; o schede operative. Cadrezzate, settembre 2012