il PDF della rassegna
Transcript
il PDF della rassegna
Drammatico Mercoledì 13 febbraio 2008 ore 21.00 GIORNI E NUVOLE (Italia, 2007) regia di Silvio Soldini, con Margherita Buy, Antonio Albanese e Giuseppe Battiston. Durata: 1h e 56’ Mercoledì 20 febbraio 2008 ore 21.00 Drammatico La storia di Elsa e Michele, una coppia colta e benestante. Hanno una figlia ventenne, Alice, e una serenità che ha permesso a Elsa di lasciare il lavoro e coronare un antico sogno: laurearsi in storia dell’arte. Ma è subito dopo questo evento che la loro vita cambia. Michele confessa di non lavorare da due mesi e di essere stato estromesso dalla società che lui stesso aveva creato anni prima. E non è tutto: la casa in cui abitano è in vendita, i soldi in banca sempre meno… Per Elsa è un fulmine. Ma superato lo shock, è lei a fronteggiare la crisi con maggiore energia, mentre Michele, sfiancato da un’infruttuosa ricerca di lavoro, si lascia andare alternando slanci e apatia. La distanza tra loro cresce fino a portarli a una rottura. Solo a questo punto, nel momento dell’assenza, capiranno che rischiano di perdere la loro più preziosa ricchezza: l’amore che li unisce. Il futuro per Elsa e Michele sarà nuovo e sconosciuto, ma magari anche migliore. Un film che parla di sogni e di come si possa mantenere la propria umanità in un mondo che va sempre più veloce, superficiale e convenzionale. Intense le interpretazioni di Antonio Albanese e Margherita Buy, quest’ultima particolarmente grintosa. Sullo sfondo, una Genova grigia e solitaria. Giorni e nuvole è anche un film politico, pur non affrontando mai la politica direttamente, che mostra un’Italia impoverita, ipocrita. Ad aiutarsi gli uni con gli altri sono soprattutto i meno abbienti e quelli che vivono tra mille difficoltà, mentre molti si sono venduti al dio denaro. Un’Italia dove cresce sempre di più il divario tra i ricchi e i poveri, così come aumentano disoccupazione e precarietà e la classe media va dissolvendosi. NELLA VALLE DI ELAH (Usa, 2007) regia di Paul Haggis, con Tommy Lee Jones, Charlize Theron, James Franco, Susan Sarandon, Josh Brolin, Jonathan Tucker. Durata: 2h «Dopo il successo e i due premi Oscar ottenuti con “Crash”, il regista canadese Paul Haggis torna sul grande schermo con un film di denuncia, In the Valley of Elah. Il film, tratto da una storia vera, racconta di un soldato reduce della guerra in Iraq, che non torna in caserma dopo una licenza. Suo padre indaga sulla sua scomparsa e quello che viene a scoprire non è solo la sorte del suo ragazzo ma anche quella dei propri ideali. Accompagnato da un cast d’eccezione, Paul Haggis riesce ancora una volta a realizzare un film al tempo stesso poetico, terribile, intenso, indicando una certa stanchezza degli americani nei confronti della guerra in Iraq. Quando sono partiti per il paese mediorientale, la popolazione statunitense pensava di portare la democrazia in un paese oppresso, in molti credevano che fosse necessario. Ma ora a distanza di anni quello che rimane della missione non sono altro che macerie, un popolo ancora più oppresso e incattivito e le croci di tanti soldati americani caduti in guerra, morti da eroi, per la patria… o almeno questa è la giustificazione che gli stessi americani si danno per sopportare lo strazio. Ma Haggis ha voluto portare alla luce uno dei lati più crudeli della guerra: il ritorno a casa! Milioni di ragazzi vengono mandati al fronte (per la liberta!), ma sono molti meno quelli che ritornano, e quasi tutti soffrono della cosiddetta PTSD, cioè sindrome da stress post traumatico. Nel realizzare la sceneggiatura il regista riesce bene ad evidenziare il fatto che quei ragazzi, plagiati dal regime e dalla disciplina militare, credono ciecamente in ciò che fanno. Ma quando si trovano davanti all’orrore in loro scatta un meccanismo di difesa che li porta a confondere la realtà. Compiono atti atroci senza rendersene conto, non riescono più a distinguere il bene dal male, ciò che è divertente da ciò che è disumano». Mercoledì 27 febbraio 2008 ore 21.00 Drammatico Monica Cabras Tommy Lee Jones candidato all’Oscar 2008 come miglior attore protagonista IRINA PALM (Belgio, Lussemburgo, Gran Bretagna, Germania, Francia, 2007) regia di Sam Garbarski, con Marianne Faithfull, Miki Manojlovic, Kevin Bishop, Siobhan Hewlett, Corey Burke, Dorka Gryllus, Steve Kingett, Tim Plester. Durata: 1h e 43’ vietato ai minori di 14 anni «Il nipote di Maggie è gravemente malato e ha bisogno di cure molto costose. I suoi genitori e la stessa Maggie non guadagnano abbastanza e non hanno aiuto dallo stato né prestiti dalle banche. La signora di mezza età del resto ha serie difficoltà a trovare lavoro, finché non capita in un locale sexy. Ovviamente la donna è troppo attempata per esibirsi, ma ha come si dice in gergo le “mani d’oro”. Così si mette in una cabina speciale in cui l’unico contatto tra “cliente” e “professionista” avviene attraverso un buco nel muro nell’anonimato più totale, attraverso il quale Maggie provvede alle “esigenze” di chi si trova dall’altra parte con la propria “manualità”. Così la donna diventa famosa nel giro e assume il nome d’arte di Irina Palm, per l’appunto. Nonostante il tema sia, come si può ben capire, assolutamente esplicito non c’è un solo momento in cui situazioni o immagini siano davvero volgari, perché sono anzi sempre improntate ad un divertito imbarazzo. Sarebbe un errore guardare questo film o le “attività” della protagonista con atteggiamento censorio, tanto più che questo mestiere viene praticato per amore del nipote. Irina Palm è un film spassoso, in grado di regalare molte risate, ma anche diversi momenti di autentica commozione ed una bella rivincita sulla mentalità ristretta di una comunità bigotta ma certamente non virtuosa. In conclusione abbiamo un finale senza sbavature, con una chiusura concisa ed essenziale». Mercoledì 5 marzo 2008 ore 21.00 Thriller Mauro Corso LA PROMESSA DELL’ASSASSINO (Usa, Gran Bretagna, 2008) regia di David Cronenberg, con Naomi Watts, Viggo Mortensen, Vincent Cassel, Armin Mueller-Stahl, Raza Jaffrey, Radoslaw Kaim, Cristina Catalina, Alice Henley, Tamer Hassan, Gergo Danka, Olegar Fedoro. Durata: 1h e 40’ Il misterioso e carismatico russo Nikolai Luzhin (Mr. Mortensen) è l’autista di una delle famiglie esteuropee più famigerate di Londra, che fa parte della fratellanza criminale nota come “Vory V Zakone”. La famiglia è capeggiata da Semyon (Armin Mueller-Stahl), l’impeccabile proprietario dell’elegante ristorante transiberiano, la cui cortesia nasconde in realtà una natura fredda e brutale; le sue fortune sono amministrate dal figlio Kirill (Vincent Cassel), un uomo capriccioso e instabile, che è in realtà più legato a Nikolai che non al suo vero padre. La vita di Nikolai, da lui condotta con estrema prudenza, viene scossa quando, il giorno di Natale, incontra per caso Anna Khitrova (Naomi Watts), un’ostetrica di un ospedale a nord di Londra. Anna è molto turbata dalla tragica vicenda di una adolescente morta dando alla luce il suo bambino, e intende rintracciare la famiglia d’origine della ragazza affinché si prenda cura del piccolo orfano. Il diario personale della ragazza, scritto in russo, potrebbe aiutare Anna nella sua ricerca della verità. La madre di Anna, Helen (Sinéad Cusack) non la scoraggia, mentre l’irascibile zio russo Stepan (Jerzy Skolimowski) le raccomanda prudenza, e ha ben ragione di farlo: frugando nel passato della ragazza, Anna scatena involontariamente la furia dei Vory. Mentre Semyon e Kirill serrano i ranghi e Anna continua con le sue indagini, Nikolai prova, per la prima volta, sentimenti contrastanti. La famiglia stringe la morsa intorno a lui: di chi può, di chi deve fidarsi? Molte sono le vite in gioco – compresa la sua – in una spirale di crescente violenza, in cui delitti efferati, inganni e vendette si consumano nei meandri del suo ambiente e della città stessa. Mercoledì 12 marzo 2008 ore 21.00 LUSSURIA - Seduzione e tradimento (Cina, Usa, 2007) regia di Ang Lee, con Tony Leung Chiu Wai, Joan Chen, Anupam Kher, Lee-Hom Wang, Wei Tang, Johnson Yuen, Chih-ying Chu. Durata: 2h e 36’ vietato ai minori di 14 anni Drammatico Viggo Mortensen candidato all’Oscar 2008 come miglior attore protagonista «Dopo il successo de “I segreti di Brokback Mountain”, il regista Ang Lee ripropone un film sull’amore. Lust Caution (Se, Jei) è tratta dall’omonimo racconto della scrittrice cinese Eileen Chang e racconta le vicende di una giovane ragazza, nel periodo dell’occupazione di Shangahi da parte dei giapponesi, durante la II Guerra Mondiale. La timida Wong Chia Chi, studentessa universitaria, entra a far parte di una compagnia teatrale che ha come obiettivo quello di risvegliare emozioni patriottiche nei propri connazionali. Wong Chia Chi si innamora del leader del gruppo Kuang Yu Min, e non esita a sacrificarsi per la patria quando lui organizza un piano per eliminare un traditore, pericoloso e corrotto politico. Ma gli eventi non si svolgono come sperato e la giovane si trova invischiata in una pericolosa situazione. Cosa possa spingere una ragazza a compiere dei sacrifici talmente grandi è una domanda che sorge spontanea, e ovviamente la risposta è l’amore, pur se mascherato da patriottismo. E sempre la forza dell’amore riesce a riscaldare il cuore di un cinico aguzzino coinvolgendolo al punto tale da fargli abbassare la guardia. E ancora l’amore porta la giovane protagonista a cambiare opinione sulla sua vittima, il traditore della patria, portandola a scoprire la fragilità che è in lui. Ciò che affascina sempre di Ang Lee è la cura degli elementi di contorno, come la fotografia che smorza i toni della vicenda storica e sentimentale, e la colonna sonora, che invece ne intensifica l’emotività». Monica Cabras Leone d’Oro alla 64 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2007) Mercoledì 19 marzo 2008 ore 21.00 COUS COUS (Francia, 2007) regia di Abdel Kechiche, con Habib Boufares, Marzouk Bouraouïa, Faridah Benkhetache, Sabrina Ouazani, Alice Houri, Olivier Loustau, Bruno Lochet, Carole Franck. Durata: 2h e 31’ «Dopo aver vinto nel 2001 il premio per l’opera prima “Luigi De Laurentiis” al festival di Venezia con “Tutta colpa di Voltaire” e due Cèsar con “La schivata”, il regista Abdellatif Keichiche ci riprova proponendo a Venezia La Graine et le mulet. È una simpatica commedia ben strutturata sulle dinamiche interne ad una famiglia allargata, come tante moderne, ma con una caratteristica in più: essere di origine maghrebina. È una commedia dal sapore dolce in cui il regista mostra una famiglia normale di immigrati, che si riunisce nel tentativo di realizzare il sogno del padre sperando in un futuro migliore. È la rappresentazione del “sogno” d’ogni persona, non solo immigrato, di quel desiderio che tutti hanno di migliorare se stessi e la propria situazione, sia a livello lavorativo, familiare o economico. È l’impulso che spinge ciascuno a cercare il “successo” ed è questo l’elemento che coinvolge lo spettatore e gli permette di partecipare emotivamente alla storia, tifando per i Beiji. La Graine et le mulet rappresenta l’avventura verso l’incognito, il tentativo di decidere da soli della propria vita ed entrare a far parte di “quelli che ce l’hanno fatta”, che sono riusciti a scappare dalla situazione precaria e a creare qualcosa. Lo stile è leggero e ad impreziosire la pellicola è l’ironia, che investe e imbeve di sé tutta l’avventura permettendole di acquisire la dimensione narrativa tipica del romanzo». Federica Di Bartolo Premio della giuria alla 64a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2007) Drammatico a Coordinamento Teatrale Trentino Il Presidente Maurizio Zeni Mercoledì 26 marzo 2008 ore 21.00 RASSEGNA PRIMAVERILE 2008 13 febbraio • 16 aprile Ingresso intero € 6,50 Ingresso ridotto € 4,00 Desideri ricevere informazioni sugli eventi programmati in Trentino direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla NEWSLETTER del Coordinamento Teatrale Trentino inviando una e-mail a [email protected] Film presentato alla 64a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia Film presentato al Festival internazionale del film di Cannes Film presentato al Festival internazionale del Cinema di Berlino I film contrassegnati da questo simbolo sono consigliati a bambini e ragazzi Stampato da Publistampa Arti Grafiche su carta ecologica Magno Satin con cellulosa da foreste ambientalmente certificate, sbiancata senza uso di cloro Informazioni sul teatro e sul cinema in Trentino nel sito www.trentinospettacoli.it LEZIONI DI CIOCCOLATO (Italia, 2007) regia di Claudio Cupellini, con Luca Argentero, Violante Placido, Hassani Shapi, Neri Marcorè, Carlo Gabardini, Monica Scattini, Francesco Pannofino, Ivano Marescotti, Marco Marzocca, Regina Orioli, Walter Corelli, Francesco Lagi. Durata: 1h e 39’ Commedia Il progetto “Il piacere del cinema”, inaugurato nel 1996 dal Coordinamento Teatrale Trentino, compie dodici anni. All’inizio la proposta aveva il sapore della sfida: riportare il cinema in sala pubblica in molte realtà nelle quali non era presente da diversi anni ed arricchire con una rassegna di qualità la proposta culturale di quei Comuni che potevano già godere di una proposta cinematografica nei fine settimana. Il pubblico ha risposto in modo positivo, tanto che in alcuni Comuni alla rassegna “Il piacere del cinema” il Coordinamento Teatrale Trentino ha affiancato una proposta cinematografica continuativa. Grazie alla sinergia nata tra Coordinamento e Comuni aderenti al progetto è stato possibile garantire un’offerta in linea con quella delle grandi città. I film che proponiamo anche in questa edizione sono di recente uscita, quando non rappresentano addirittura delle prime visioni assolute. Negli anni abbiamo anche investito per migliorare la qualità audio-video nelle sale, assicurando ovunque una buona qualità della visione. Non intendiamo comunque fermarci qui. Mentre si stanno affermando nuovi strumenti per la visione dei film – si pensi alle recenti trasmissioni attraverso i telefonini cellulari – noi rimaniamo convinti che la possibilità di gustare un film sul grande schermo rimanga un elemento che concorre a garantire un elevato livello di qualità della vita alla comunità. Continueremo quindi ad impegnarci per garantirvi rassegne cinematografiche che sappiano coniugare impegno e divertimento. Un augurio di buona visione a tutti! «Guardando con un occhio la società in cui viviamo e con l’altro i meccanismi ormai collaudati della commedia americana, il regista Claudio Cupellini e lo sceneggiatore Fabio Bonifacci sono partiti da un intreccio che si basa su una storia leggerissima e sicuramente prevedibile, arricchita, però, da tanti elementi legati all’attualità come l’immigrazione, i permessi di soggiorno, il lavoro nero ed hanno confezionato un film con una sceneggiatura ben scritta, una regia efficace, un ottimo ritmo e un cast affiatato. Scevro da qualsiasi volgarità Lezioni di cioccolato diverte grazie ad una comicità basata sullo spaesamento del protagonista, Mattia che da arrogante geometra, insofferente verso le esigenze del prossimo, si deve trasformare in Kamal, egiziano immigrato. Il cinico geometra per evitare di essere denunciato dal suo “operaio in nero”, accetta di frequentare al suo posto un corso per cioccolatai. Così Mattia fingendo di essere Kamal capirà quali sono i veri valori della vita e imparerà ad amare. Tutti gli attori hanno ottimi tempi comici e interpretano i propri ruoli con grande naturalezza e autenticità, grazie anche a dialoghi brillanti e divertenti, che riescono a far ridere in modo intelligente. Si esce dal cinema con il sorriso sulle labbra e un salutare buonumore». Mercoledì 2 aprile 2008 ore 21.00 CARAMEL (Francia, 2007) regia di Nadine Labaki, con Nadine Labaki, Yasmine Elmasri, Joanna Mkarzel, Gisèle Aouad, Adel Karam, Sihame Haddad, Aziza Semaan, Ismaïl Antar. Durata: 1h e 36’ Drammatico Elisa Giulidori «Chi l’avrebbe mai detto che una giovane nonché bellissima donna libanese alla sua prima esperienza davanti e soprattutto dietro la macchina da presa, con un cast quasi tutto di attori non professionisti, sarebbe stata capace di dar vita ad un piccolo gioiello di film che risponde all’invitante nome di Caramel? Qualcuno evidentemente le deve aver creduto sin dall’inizio, se poi l’opera prima di Nadine Labaki è stata presentata con grande successo nella prestigiosa sezione Quinzaine des Realizateurs all’ultimo Festival di Cannes. Il titolo fa riferimento alla tipica ceretta per la depilazione che si usa in Medio Oriente, una miscela di zucchero, limone e acqua, che portata a ebollizione si trasforma in caramello. Un impasto allo stesso tempo dolce ma che può anche bruciare e far male... È proprio su questo dualismo che ruota un corale affresco tutto al femminile, ambientato in un istituto di bellezza della Beirut di oggi. Un microcosmo colorato e variopinto, in cui si alternano con sorprendente equilibrio le storie di sei donne di diverse generazioni. Amiche, sorelle, colleghe, vicine, tutte più o meno sull’orlo di una crisi di nervi, tutte quasi inconsapevolmente solidali tra loro per affrontare la vita di tutti i giorni, tra segreti, sensi di colpa, ambizioni, grandi amori e piccole vendette, all’inseguimento affannato di una felicità sempre più simile ad una chimera che a un obiettivo realmente raggiungibile. Caramel, inevitabile, piacerà senza ombra di dubbio alle donne, che non potranno non commuoversi e sorridere per ovvio processo di identificazione col dolceamaro teatrino messo su da Nadine Labaki con una davvero lodevole padronanza del mezzo filmico». Stefano Del Signore Mercoledì 9 aprile 2008 ore 21.00 ACROSS THE UNIVERSE (Usa, 2007) regia di Julie Taymor, con Jim Sturgess, Evan Rachel Wood, Joe Anderson, Dana Fuchs, Cynthia Loebe, Martin Luther, T.V. Carpio, Heather Janneck, Salma Hayek, Eddie Izzard, Bono, Robert Clohessy. Durata: 2h e 11’ Musicale Candidato all’Oscar 2008 come miglior film straniero «Un film che ha come colonna sonora 33 canzoni dei Beatles parte già con un bel vantaggio rispetto ad un qualsiasi altro film. Se poi viene diretto da un genio come Julie Taymor, ecco allora che il capolavoro è compiuto. Across the universe è un film che va al di là di qualsiasi catalogazione. Non è un musical in senso stretto: le canzoni utilizzate non solo sono di avvenimenti e atmosfere degli anni ’60 e ’70, ma anche filo narrativo di una storia d’amore già di per sé interessante. A queste si fondono le immagini facendo diventare il tutto una vera e propria opera d’arte, uno stimolo multiforme fatto di colori, figure, evocazioni e movimenti che non ha termini di paragone nell’arte contemporanea se non nella video arte. Ogni fotogramma ha una costruzione simile a quella di un dipinto, ma dal quale si eleva per l’elemento sonoro. Le canzoni dei Fab Four funzionano perfettamente nei loro nuovi arrangiamenti e riescono a rievocare l’intero panorama musicale di quegli anni, dal gospel al rock, dal pop alla lirica. Per costruire questo mondo che ebbe in New York il proprio epicentro, i riferimenti visuali diventano le bambole di Peter Schumann, le cover degli album delle band dell’epoca, “Hair” e il teatro come luogo in cui tutti possono entrare in scena e dopo due passi trovarsi al centro dell’attenzione. Si canticchia seguendo la storia, si aspettano i cori e i contro cori in ogni canzone in cui siamo abituati ad ascoltarli, ma soprattutto si rimane affascinati dalla capacità di questa regista, così visionaria e allo stesso tempo ancorata alla realtà, di inventare quadri e creare emozionanti percorsi mentali per associazioni di idee». Mercoledì 16 aprile 2008 ore 21.00 SIGNORINA EFFE (Italia, 2007) regia di Wilma Labate, con Filippo Timi, Valeria Solarino, Sabrina Impacciatore, Fausto Paravidino, Clara Bindi, Gaetano Bruno, Luca Cusani, Marco Fubini, Giorgio Colangeli, Fabrizio Gifuni. Durata: 1h e 35’ Ogni famiglia ha il suo cavallo dato per vincente. I Martano, una famiglia operaia di origine meridionale trapiantata a Torino, hanno Emma. Emma è impiegata alla Fiat in un settore nuovo, quello informatico. Ha faticato fin da piccola per cancellare da sé la sua origine e risalire la china. Ora sta per laurearsi in matematica ed è pronta a sposare Silvio, un maturo dirigente dell’azienda torinese, vedovo, con una figlia. Ma qualcosa la risucchia all’improvviso, confusamente, verso il basso. È il settembre 1980, la Fiat annuncia che licenzierà quindicimila addetti. Ha inizio il lungo durissimo sciopero che durerà 37 giorni. Nel clima di scontro senza quartiere tra azienda e classe operaia, Emma è sempre più attratta da un giovane militante che lavora alle presse, Sergio. E per tutta la durata dello scontro la ragazza vivrà un’intensa ma breve storia d’amore che metterà in crisi la sua faticosissima ascesa sociale e la spingerà a rompere con la famiglia, a rompere con l’uomo che vuole sposarla. Ma è arduo trovare il filo del proprio destino quando il mondo intorno ribolle, il conflitto spacca la comunità, le famiglie e travolge i singoli, un’epoca si chiude cancellando speranze, un’altra si apre senza promettere, per i più, niente di buono. In pochi giorni Emma consumerà drammaticamente l’esperienza più importante della sua vita. Comune di Borgo Valsugana RASSEGNA PRIMAVERILE 2008 DEL CENTRO SCOLASTICO BORGO VALSUGANA CINEMA Iniziativa realizzata con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento Drammatico Andrea D’Addio