CS Di Mauro-Merz - Fondazione Merz

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CS Di Mauro-Merz - Fondazione Merz
fondazione merz
Michele Di Mauro legge Mario Merz
SABATO 7 MAGGIO ORE 18,30
Fondazione Merz, Via Limone 24 Torino
Anche quest’anno la Fiera del Libro si apre alla città animando le vie e i luoghi più
rappresentativi della Terza Circoscrizione, trasformandoli in una sorta di “libreria a cielo
aperto”.
La Fondazione Merz partecipa all’iniziativa e sabato 7 maggio alle ore 18,30 ospita nei suoi
nuovi spazi l’attore Michele Di Mauro che per l’occasione leggerà alcuni brani scelti dal libro di
Mario Merz Voglio fare subito un libro (hopefulmonster, Torino 2005).
Il libro è la nuova edizione, riveduta e corretta, degli scritti dell’artista pubblicati per la prima
volta nel 1985. La trascrizione dei testi, coerentemente al sistema di lavoro adottato da Mario
Merz, non mantiene un ordine cronologico, ma individua tre momenti di distinzione tipologica
in cui emergono diverse identità referenziali nello sviluppo della scrittura.
“Voglio fare subito un libro è una raccolta di testi editi e inediti scritti da Mario Merz fino al
1985, in cui il dialogo tra le “forze” dell’arte e quelle della letteratura erompe alle volte
lussureggiante e brillante e alle volte aspro e critico, si concentra o si disperde in vari
argomenti che scorrono nelle pagine come in un fiume in piena. Le libertà poetiche di cui Mario
Merz si appropria nell’atto dello scrivere sono incastri di suggerimenti e riferimenti alla sua
arte. Un’arte gestita sulla base di invenzioni: di strutture architettoniche (la progressione dei
tavoli, delle spirali o dei più conosciuti igloo...), di costruzioni pittoriche (che si sviluppano fin
dalla nascita di Merz artista), sullo sviluppo ciclico naturale e numerale degli elementi
(l’applicazione della progressione numerica di Fibonacci), sull’utilizzo di materiali rifiutati dalla
società (vetri rotti, giornali vecchi...), sulle dichiarazioni strategiche (“Se il nemico si concentra
perde terreno, se si disperde perde forza”, “Objet cache-toi”, “Città irreale...”) che nelle sue
opere vengono inserite come assiomi e nella lettura di questo libro affiorano come tracce.”
Harald Szeemann