Città e distretti
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Città e distretti
Città Distretti Localizzazione Jane Jacobs -- anni ’60-80 Richard Florida -- 2000 Economia dei distretti -- Giacomo Becattini, anni ’70 ad oggi Esternalità di localizzazione---Alfred Marshall, fine ‘800 Oggi si assiste ad un rinnovato interesse per le caratteristiche dei luoghi (città territori distretti) che sono più favorevoli allo sviluppo economico Gli studi nascono proprio con le analisi sulle città: come mai città che erano in declino negli anni ’70 rifioriscono e si sviluppano ad un tasso che è maggiore di altre città e luoghi? I fattori tradizionali - capitale e lavoro - non bastano a spiegare questo fenomeno. Che cosa offrono quindi le città e alcune città più di altre? Economisti come E. Glaeser, Lucas e Florida avanzano l’idea che sono i contatti personali, faccia a faccia, che rappresntano la forza creativa delle città. Perchè attraverso questo contatti si scambiano informazioni idee stili di vita. Uno dei primi studiosi ad esaminare questo aspetto delle città è stata Jane Jacobs Creatività delle città: Jane Jacobs Ruolo della diversità e della concentrazione come fattori di creatività •Diversità primaria: di usi composti da uffici, imprese, appartamenti luoghi di intrattenimento e di ricreazione, cinema biblioteche musei •Diversità secondaria: sorge come risposta a quella primaria: servizi specializzati e negozi, caffè, ristoranti, parchi None in itself is an incubator of innovation, but effectively combined, they can become economically stimulating and a fertile environment for growth •Concentrazione La mancanza di spazio tra le persone è il grande vantaggio delle città, dice Glaeser. Le città provvedono allo scambio di culture e di idee, stimolano la decenza del viver comune, la diffusione di idee e la possibilità di combinazioni creative. 1. Diversità di usi primari Multiplicity of primary uses Secondary uses d d D D d d Fine della geografia? Con la internet technology si era predicata la fine della geografia. Il risorgere delle città e la sempre maggiore importanza dei luoghi come fattore di sviluppo economico dimostrano il contrario. La risposta di Florida al perchè le imprese tendono a localizzarsi in forma di clusters è che le imprese si avvantaggiano dal pool esitente di persone di talento che sono il vero motore dell’innovazione e della crescita. L’economista Lucas parla proprio delle esternalità di Jane Jacobs per descrivere il fatto che il motore dello sviluppo regionale sta nella concentrazione nei luoghi di capitale umano. Ma perchè il capitale creativo si concentra in alcuni luoghi piuttosto che in altri? La risposta di Florida la conosciamo ed è basata sulle tre T I distretti industriali come incubatori di creatività Concentrazioni territoriali di imprese La distribuzione territoriale delle piccole e medio-piccole imprese italiane mostra una forma di agglomerazione di sistema o di divisione del lavoro localizzata in cui prevale sì concorrenza tra le imprese ma anche cooperazione. •Perchè concorrenza: la contiguità previene la formazione di monopoli spaziali, la vicinanza favorisce la diffusione della conoscenza e fenomeni di emulazione •Perchè cooperazione: infrastrutture comuni, cooperazione di acquisto e di vendita, corsi di formazione condivisi, forme associative, ma anche condivisione di tradizioni, idee, cultura, regole di convivenza, skills Ma anche grande ruolo della domanda nello sviluppo e vitalità dei distretti che vede il consumatore italiano come un agente molto selettivo e critico. In Micelli e Finotto 2007 analisi delle trasfomazioni del consumo: Consumo come : •Comunicazione •Partecipazione •Esperienza Ma anche consumo come motivazione creativa. Questo aspetto è sottovalutato e quindi si accentuano i caratteri di eccezionalità del consumo nella realtà attuale della it (contro quella della produzione di massa e standardizzata). Tuttavia resta la grande rilevanza del consumo nell’analisi del nuovo ruolo del design nell’organizzazione produttiva e dei distretti italiani Il design può esser inteso infatti come la saldatura, l’interfaccia dinamica tra produzione-tecnologia e consumo Il design quindi investe l’intera vita del prodotto: dal contesto della produzione (localizzazione e ambiente) alla produzione, al raggiungimento della domanda (distribuzione) alla specificazione d’uso (simboli comunicazione componiblità) al riciclo (il dopo-vita del prodotto). Capacità impenditoriali legate al design ancora da sviluppare nei distretti ..e nel consumo. Rivalorizzare il ruolo della diversità dei distretti ossia della molteplicità di specializzazioni diverse e complementari che funzionano da ancoraggio di diversità secondarie. questo può accadere attraverso la creazione di nuove figure professionali specializzate legate ad attività immateriali. In modo da preservare I due grandi punti di forza del distretto: Flessibilità produttiva e grande varietà di prodotti http://www.aaster.it/territorio/rapporto/premessa.htm 1.il distretto tessile di Sora Valle del liri (provincia di Frosinone); 2.il distretto lapideo dei Monti Ausoni e della Tiburtina (province di Frosinone e Roma); 3. il sistema produttivo agroindustriale pontino (Provincia di Latina); 4. il sistema produttivo chimicofarmaceutico del Lazio meridionale (province di Frosinone, Latina e Roma).