Jeremy? E` un grande agonista, saprà conquistarvi

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Jeremy? E` un grande agonista, saprà conquistarvi
Consultinvest Valli, che fu il suo coach alla Virtus, racconta Hazell: «Istintivo, ha il canestro nel sangue»
«Jeremy? E' un grande agonista, saprà conquistarvi»
• Pesaro
DI SICURO poter parlare con chi lo ha allenato
due anni fa è stato importante per lanciarsi
nell'operazione-Hazell. E Giorgio Valli (che allenava quella Virtus ed ora siede sulla panchina di Forlì) è un buon amico di Bucchi, quindi la fiducia nel suo giudizio aumenta.
«Jeremy è un ragazzo che ha il canestro nel
sangue: molto istintivo, grande realizzatore,
predilige il tiro da fuori. Se segna, poi fa bene
anche tutto il resto. Soprattutto è un ragazzo
che ama davvero il basket, che si diverte a giocarlo - sottolinea - e sono sempre merce più rara in questa epoca, così questo feeling si trasmette anche al pubblico. Se i tifosi pesaresi lo
adottano, lui li ripagherà. Ama avere l'ultimo
tiro, avere la palla quando scotta, giocare davanti a tanta gente lo esalta, anche in trasferta,
perché è un grande agonista. L'ho consigliato
volentieri a Pesaro, vi piacerà, come è piaciuto
nella stagione in cui ha giocato a Bologna».
LA VIRTUS, che con lui centrò i playoff nonostante l'infortunio di Allan Ray, avrebbe voluto confermarlo ma lui andò altrove: «Il suo
agente, a fronte di un girone di ritorno superlativo, a fine anno esagerò le richieste e lo perdemmo. Ma l'Italia gli piaceva molto e sa che
questa seconda chance è importante, che può
dare e ricevere molto da questo campionato.
Se ha accettato la Vuelle - conclude - è perché
era convinto, altrimenti sarebbe rimasto a ca-
L'EX C O A C H Giorgio Valli
sa sua, di questo son sicuro». L'unico dubbio
che lo riguarda è se dopo quattro mesi di stop
sarà subito pronto all'uso: «Vi chiedete se sarà
in forma, certo 4 mesi sono molti, ma lui è un
magro, non credo ci metterà molto a rimettersi in moto. Oltretutto è un ragazzo che in allenamento lavora fonte, che vuol giocare anche
quando è infortunato, tanto è l'amore che ha
per questo sport. Le sue stranezze caratteriali
non toccano la pallacanestro e in fondo - aggiunge Valli - un atleta va giudicato per quello
che fa sul campo, la vita fuori dal parquet appartiene a lui e a me basta che un giocatore si
presenti sempre in buone condizioni per allenarsi e giocare. Su questo aspetto Hazell non
deluderà».
e.f.