N. 5 2013 - Assofond
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N.5 2013 ASSOFOND FEDERAZIONE NAZIONALE FONDERIE Poste Italiane S.p.A. - Anno XL-Pubblicazione bimestrale - Spedizione in A.P. - 70% - Filiale di Milano La rivista delle Fonderie di Metalli Ferrosi e Non Ferrosi Sistemi agglomeranti per fonderia Reattori gestiti da sistema a controllo distribuito CERTIQUALITY E È MEMBRO DELLA FEDERAZIONE CISQ C D N A EM MA SISTEMI DI GESTIONE CERTIFICATI Azienda con SGS certificato secondo la Direttiva 96/82/CE da I FI RT E GE ST UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 ME NT SY Istituto di Certificazione Sistemi Gestione Sicurezza Cavenaghi SpA Via Varese 19, 20020 Lainate (Milano) tel. +39 029370241, fax +39 029370855 [email protected], www.cavenaghi.it www.abb.com Insieme miglioriamo la produttività industriale e l’efficienza energetica dei nostri clienti Prodotti per fonderia SISTEMI AGGLOMERANTI INDURENTI A FREDDO GIOCA® NB. Resine a base furanica con tenori di azoto decrescenti fino a 0. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. GIOCASET® NB 2500. Resine a base furanica pura con meno del 25% di Alcool furfurilico libero (quindi conformi alla nuova classificazione di pericolosità). Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. COROFEN®. Resine a base fenolica, da usare con induritori acidi. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata.COROFEN® F. Resine a base fenolica, che richiedono una quantità di induritore acido ridotta del 30% ed apportano, di conseguenza, il 30% in meno di Zolfo nelle sabbie. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. COROFEN® EM1. Resine a base fenolica, con formaldeide libera inferiore allo 0,1% (al di sotto del limite di dichiarazione), da usare con induritori acidi. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. ALCAFEN®. Resine a base fenolica-alcalina, da usare con induritori senza zolfo. Per forme ed anime di getti di ghisa, acciaio e alluminio anche in sabbia recuperata.RAPIDUR®. Resine a base fenolica-uretanica; sistema a tre componenti che permette ampie variazioni dei tempi di indurimento.RAPIDUR® AL. Resine a base polioli-uretanica; sistema a due o a tre componenti.KOLD SET. Resine a base alchidica, in versione a due o a tre componenti.RESIL/ CATASIL®. Sistema agglomerante a base di silicato ed induritori liquidi (acetine). INDURITORI ORGANICI. A base di acidi solfonici, di esteri, ecc. per tutti i sistemi no-bake. SISTEMI AGGLOMERANTI INDURENTI PER GASAGGIO GIOCA® CB. Resine a base poliuretanica da indurire con amine terziarie in fase vapore per il processo cold box.ALCAFEN® CB. Resine a base fenolicaalcalina, da indurire con un estere in fase vapore per il processo cold box. EPOSET®. Resine da indurire con gas SO2.RESIL. Agglomerati a base di silicati, da indurire con gas CO2. SISTEMI AGGLOMERANTI INDURENTI A CALDO GIOCA® HB. Resine a base furanica, fenolica e fenolfuranica per il processo hot box.GIOCA® WB. Resine a base furanica per il processo warm box. GIOCA® TS. Resine a base furanica o fenolica per il processo thermoshock. GIOCA® SM. Resine a base fenolica per il prerivestimento delle sabbie per shell moulding con i processi warm e hot. INTONACI REFRATTARI E PRODOTTI VARI IDROLAC®. Vernici grafitiche e/o zirconiche in pasta, in polvere o pronte all’uso in veicolo acquoso per anime e forme di getti di acciaio e di ghisa. PIROLAC®. Vernici grafitiche e/o zirconiche in pasta o pronte all’uso in veicolo alcoolico per anime e forme di getti di acciaio e di ghisa.PIROSOL®. Diluenti alcoolici per Pirolac.ISOTOL®. Liquidi isolanti, distaccanti, disincrostanti per modelli, placche modello, casse d’anima, ecc.COLLA UNIVERSALE. Colla autoessiccante inorganica.SPESEAL. Cordoli sigillanti. CERTIQUALITY È MEMBRO DELLA FEDERAZIONE CISQ E UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 N GE ST MA A EM C D SISTEMI DI GESTIONE CERTIFICATI Azienda con SGS certificato secondo la Direttiva 96/82/CE da I FI RT E ME N T SY Istituto di Certificazione Sistemi Gestione Sicurezza Cavenaghi SpA Via Varese 19, 20020 Lainate (Milano) tel. +39 029370241, fax +39 029370855 [email protected], www.cavenaghi.it Sistemi agglomeranti per fonderia Laboratorio di ricerca e controllo 1863-2013 The Pioneer in Material Prosessing® e i erros nF No La riv ista N. 5 2013 i Metalli rie d Fe rro si de ll e e nd Fo industria fusoria ASSOFOND in igne vita sommario ASSOFOND FEDERAZIONE NAZIONALE FONDERIE Pubblicazione bimestrale tecnico-economico ufficiale per gli atti dell’Associazione Nazionale delle Fonderie Autorizzazione Tribunale di Milano n. 307 del 19.4.1990 Direttore Responsabile Silvano Squaratti Economico Incontro Siderweb sui bilanci d’acciaio ....................................................................................................10 Assofond: Viaggio “studio” Brasile, ottobre 2013 ..............................................................................16 Le tecnologie sostenibili per le industrie metallurgiche ad alto consumo energetico ................ 28 Alumotive 2014 .............................................................................................................................................. 32 Corso avanzato di metallurgia delle leghe di alluminio ...................................................................... 38 Direzione e redazione Federazione Nazionale Fonderie 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 www.assofond.it - [email protected] Gestione editoriale e pubblicità S.A.S. - Società Assofond Servizi s.r.l. 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 Amministrazione e abbonamenti S.A.S. - Società Assofond Servizi s.r.l. 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 Abbonamenti per l’Italia, anno 2013 105,00 euro Abbonamento per l’estero, anno 2013 180,00 euro Rubrica Legale Le responsabilità della Fonderia: distinzioni e cautele .......................................................... 42 Una copia 12,91 euro, estero 20,66 euro Numeri arretrati il doppio Spedizioni in A.P. - 70% - Filiale di Milano Tecnico La sfida dell’introduzione delle sabbie inorganiche e dei processi di fabbricazione delle anime ..........................................................................................................52 Tecnologia e efficacia dei trattamenti ad iniezione di gas nei bagni di ghisa ....................60 L’importanza della metallurgia “Metallurgia generale” (venticinquestima parte) ............68 i Progetto Grafico Draghi Luciano 20154 Milano - Via Messina 47 Tel. 02/3313321-33604352 e-mail: [email protected] Stampa Nastro & Nastro s.r.l. 21010 Germignaga (Va) - Via Stehli, 15 Tel. 0332/531463 - www.nastroenastro.it È vietata la riproduzione degli articoli e illustrazioni di Industria Fusoria senza autorizzazione e senza citare la fonte. La collaborazione alla Rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli Autori non impegnano ne la Rivista ne Assofond e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane agli Autori stessi. La pubblicità che appare non supera il 50% della superficie totale del periodico. Indice Inserzionisti ..........................................................................................................................................88 7 Industria Fusoria 5/2013 Barabino & Partners Design Ars cokandi. L’eccellenza italiana da più di 100 anni. Rappresentiamo da più di cento anni la realtà leader indipendente attiva nella produzione e commercializzazione di Coke per le fonderie. Una leadership costruita e consolidata, anno dopo anno, attraverso l'attuazione di una visione imprenditoriale di lungo respiro. L'Azienda punta al continuo rinnovamento del sito produttivo, al miglioramento dell'impatto ambientale e degli standard di sicurezza. La profonda conoscenza e l'esperienza maturata in questo settore ha condotto Italiana Coke ad una efficace differenziazione dei prodotti e dei mercati di riferimento incontrando le diverse esigenze dei clienti. Crediamo fermamente che questa sarà la chiave del successo anche per gli anni a venire. Un futuro in cui Italiana Coke si propone di continuare ad occupare un ruolo fondamentale a livello nazionale e internazionale, confermando e consolidando ulteriormente la propria leadership. Via Stalingrado, 25 - San Giuseppe di Cairo (SV) Italy - Tel. +39 019 506711 - Fax +39 019 5067900 www.italianacoke.it Insieme a voi determinati nella crescita e nell’innovazione al servizio della qualità che richiedete F.LLI MAZZON S.p.A. Via Vicenza, 72 - 36015 Schio (VI) ITALY - Ph. +39.0.445.678000 - Fax +39.0.445.678001 - [email protected] - www.mazzon.eu Contatto diretto: [email protected] eco no mi M. Brancia ico om on nomico eco ec o c economico Incontro Siderweb sui bilanci d’acciaio rurgia lamenta sempre gli stessi problemi e i fatturati sono ancora in calo: queste sono le parole del Presidente di Siderweb Emanuele Morandi che, allo stesso tempo, suggerisce la via del coraggio da parte delle imprese, ovvero la forza di trovare il modo di buttarsi nelle novità e di cambiare mentalità per intercettare la ripresa, altrimenti il settore della siderurgia non sarà in grado di risollevarsi. Mercoledì 16 ottobre Siderweb ha organizzato, come ogni anno, l’evento “Bilanci d’acciaio” per analizzare e commentare le performance del settore siderurgico italiano alla luce dei risultati conseguiti durante l’esercizio contabile 2012. Erano presenti, in qualità di relatori, Claudio Teodori, docente di “analisi di bilancio e comunicazione finanziaria” all’Università degli Studi di Brescia, Gianfranco Tosini, responsabile del Centro Studi di Siderweb, e Matteo Bugamelli del Centro Studi della Banca d’Italia e titolare della Divisione Struttura economica e mercato del lavoro. Sono intervenuti inoltre Maurizio Faroni (Banco Popolare) Antonio Gozzi (Duferco Group e Presidente Federacciai) Umberto Nobile (Ernst & Young) e Pietro Vargiu (Coface). Moderatore dell’incontro Luca Industria Fusoria 5/2013 Orlando, inviato presso la redazione Imprese e Territori de “Il Sole 24 Ore”. L’interesse per l’appuntamento si è dimostrato ancora più vivo rispetto all’anno scorso, visto il “sold out” registrato e sentite le parole degli organizzatori. Tuttavia, il settore della side- Il tema ricorrente a cui ci si riferisce è l’overcapacity per cui le ristrutturazioni e le scelte di aggregazione non sono più rinviabili per il settore. La filiera è reduce dall’ennesimo annus horribilis, appesantito dalle difficoltà giudiziarie dell’Ilva (il cui bilancio non è stato analizzato perché non an- Il Confronto tra i comparti di attività – Sviluppo operativo e strutturale. PROD: fonderie – DISTR: distributori - CS centri servizio - CROTT: commercio di rottame Fonte Siderweb 10 economico IL CONFRONTO TRA I COMPARTI DI ATTIVITÀ cora depositato). Le altre aziende italiane arrancano nel coprire, con i fatturati in calo, i costi strutturali come ammortamenti e costi del personale. Da come si osserva dai dati forniti da Siderweb, che riportiamo nel seguito del presente articolo, è la parte finale della filiera che soffre, vedi centri servizio e distributori. L’analisi presentata ha comparato i principali indicatori di bilancio per quattro comparti differenti della filiera: produttori, che includono le fonderie (PROD) distributori (DISTR) centri servizio (CS) e commercio di rottame (CROTT). Redditività operativa e netta. L’incidenza degli oneri finanziari sul reddito operativo non sono diretta conseguenza dei tassi bancari presenti sul mercato ma sono causati soprattutto dal calo dei saldi dell’EBITDA. Da un punto di vista della solidità patrimoniale si rileva invece che il problema non è tanto la presenza di aziende sottocapitalizzate, bensì siamo di fronte ad una crisi del modello di business: ciò che si evidenzia è la mancanza di un salto di qualità sul versante delle aggregazioni e delle specializzazioni da parte degli attori del settore; non è un caso che esista, dalle indagini effettuate, una correlazione positiva fra aumento del reddito all’aumentare delle dimensioni dell’azienda e fra aumento del reddito e grado di specializzazione nella produzione. Analogamente, ricerca e apertura sui mercati esteri vanno di pari passo con la crescita dimensionale di un’azienda e i relativi benefici. Reddito della gestione caratteristica. Oneri e debiti finanziari. Posizione finanziaria netta. PROD: fonderie – DISTR: distributori - CS centri servizio - CROTT: commercio di rottame Fonte Siderweb 11 L’unica (magra) consolazione è la constatazione che i mercati a valle di quello siderurgico hanno subito, e continuano a subire, la crisi in maniera molto più significativa: sia il settore del cemento che quello del automotive presentano risultati peggiori, il primo per una dipendenza naturale dalla domanda interna, l’altro per un Industria Fusoria 5/2013 economico mercato competitivo mondiale che ha visto forti riposizionamenti. Nonostante il clima di fiducia da parte degli imprenditori sia leggermente migliorato negli ultimi mesi, le tensioni sul mercato del credito continuano, e solo nel 2015, commentano i relatori presenti all’incontro, si vedrà una reale ripresa dell’economia italiana, dopo 6 anni di recessione. È inutile eludere il fatto che in questa lunga crisi l’Italia si è portata con sè altri problemi di natura organizzativa e produttiva che venivano dal passato. Una nota interessante che è emersa dal dibattito circa le condizioni della struttura economica del Bel Paese è che il numero di imprese a conduzione famigliare presenti in Italia non è inferiore né a quello tedesco né a quello francese: la differenza si nota nella compagine del management. Questo, nella realtà italiana, è anch’esso in maggioranza di natura famigliare e ciò, in molti casi, porta ad una minore propensione al rischio, ad una minore propensione agli investimenti ed all’innovazione. Situazione macroeconomica Si riporta di seguito una sintesi dello studio presentato da Siderweb durante il convegno sulla situazione macroeconomica nel 2012. Il prodotto mondiale è cresciuto del 3,2% contro il 4% del 2011. Il rallentamento ha interessato sia le economie avanzate (+1,2% rispetto a +1,6%) sia quelle emergenti (+5,1% rispetto a +6,4%). L’attività economica nei principali paesi avanzati è stata condizionata dalla crisi del debito sovrano nell’area dell’euro e dall’incertezza sulla politica di bilancio negli USA, mentre nei principali Paesi emergenti la frenata degli investimenti e l’indebolimento della domanda estera hanno ridotto la crescita del PIL. Industria Fusoria 5/2013 PAESI CHE HANNO RECUPERATO IL CALO DEL PIL DEL 2009 AMERICA LATINA -1,5 6,2 4,6 EUROPA CENTRO-ORIENTALE -3,6 4,5 5,4 TURCHIA -4,8 9,2 8,5 CIS -6,4 4,8 4,8 RUSSIA -2,8 3,2 4,3 CANADA -7,8 4,3 2,5 USA -3,5 2,4 1,8 GIAPPONE -5,5 4,5 -0,8 GERMANIA -5,1 4,0 3,1 FRANCIA -2,6 1,7 1,7 AUSTRIA -3,8 2,1 2,7 SLOVACCHIA -4,9 4,2 3,2 SVEZIA -5,0 5,9 3,8 BELGIO -2,8 2,4 1,8 0,9 1,4 2,6 3,4 3,4 1,7 2,2 1,9 0,9 0,0 0,8 2,0 1,2 -0,2 PAESI CHE NON HANNO RECUPERATO IL CALO DEL PIL DEL 2009 OLANDA -3,7 1,6 1,1 FINLANDIA -8,5 3,3 2,7 IRLANDA -5,5 -0,8 1,4 SPAGNA -3,7 -0,3 0,4 ITALIA -5,5 1,8 0,4 PORTOGALLO -2,9 1,4 -1,7 SLOVENIA -7,8 1,2 0,6 GRECIA -3,3 -3,5 -6,9 -0,9 -0,2 0,9 -1,4 -2,4 -3,2 -2,3 -6,4 PAESI CON IL PIL IN CRESCITA NEL 2009 - 2012 EMERGENTI ASIATICI 7,2 9,5 7,8 6,5 CINA 9,2 10,4 9,2 6,8 INDIA 6,8 10,1 6,8 3,2 MEDIO ORIE – NORD AFRICA 2,6 5,0 4,0 4,5 AFRICA SUB-SAHARIANA 2,8 5,3 5,4 4,9 COREA 0,3 6,3 3,6 2,0 AUSTRALIA 1,4 2,5 2,1 3,6 POLONIA 1,6 3,9 4,3 2,0 Il commercio mondiale è cresciuto del 2,5% rispetto al 6% del 2011. Le tensioni sui mercati finanziari si sono intensificate a causa della crisi greca, delle difficoltà del sistema bancario spagnolo e della scarsa coesione delle autorità europee di fronte alla crisi dell’euro e delle indecisioni in merito alla politica di bilancio negli USA. L’incertezza del quadro economico globale ha condizionato le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime nel corso 12 del 2012; l’iniziale tendenza al rialzo si è interrotta in primavera. L’indebolimento della domanda in Europa e nei paesi emergenti dell’Asia ha colpito soprattutto i prezzi dei metalli. Tuttavia, verso fine anno i corsi sono ripresi a causa del recupero della domanda cinese. In particolare, il prezzo del minerale di ferro è diminuito mediamente del 23,4%, quello del rottame del 9%, mentre il prezzo del carbon coke è aumentato del 3,5%. Il peggioramento delle condi- economico Dinamica dei settori utilizzatori acciaio Settori utilizzatori Costruzioni Automotive Macchine e apparecchi meccanici Prodotti in metallo Tubi Elementi strutturali in metallo Elettrodomestici Altri mezzi di trasporto Consumo reale di acciaio TOTALE Consumo apparente di acciaio TOTALE zioni macroeconomiche si è riflesso sulla produzione mondiale di acciaio che ha raggiunto 1.547 milioni di tonnellate, con un modesto incremento dello 0,7% rispetto al 5,1% del 2011. Tutti i principali Paesi produttori hanno ridotto la produzione di acciaio o ne hanno rallentata la crescita rispetto al 2011, compresa la Cina che dal 10% è scesa al 2%. Nell’UE la produzione di acciaio si è attestata a 169 milioni di tonnellate, con un decremento del 4,9%. A cinque anni di distanza, soltanto 7 tra i primi 20 Paesi produttori di acciaio presentano volumi produttivi superiori a quelli pre-crisi. La produzione italiana di acciaio è diminuita del 5,1% nel 2012 rispetto al 2011, portan- % su consumo di acciaio 26% 18% 14% 14% 12% 10% 26% 2% Variazione % produzione Paesi UE -5,3 -3,1 0,2 -3,2 -6,5 -6,5 -3,3 2,7 -4,8% -9,5% do a quasi 14 punti percentuali il gap rispetto al massimo toccato nel 2007 (-4,3 milioni di tonnellate). I volumi produttivi sono stati fortemente condizionati dalla contrazione della domanda interna. Il consumo apparente di prodotti siderurgici si è ridotto infatti del 16%, attestandosi a 31 punti percentuali sotto il livello precrisi. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è ancora diminuito, le ore lavorate sono calate del 5% rispetto al 2011, mentre le ore di cassa integrazione sono aumentate di oltre il 27%, consentendo di contenere al 2% la contrazione degli occupati. Il 2013 è un anno ancora molto difficile per la siderurgia europea e soprattutto italiana a causa della recessione nell’a- 2012 - 11 Italia -13,9 -15,8 -4,9 -8,1 -9,8 -9,8 -5,1 -0,8 -8,2% -16,2% rea dell’euro e del rallentamento dell’economia e del commercio mondiale. I ricavi delle imprese della filiera siderurgica sono previsti in diminuzione, con un impatto negativo sulla redditività e quindi sulla possibilità di attuare interventi di ristrutturazione per adeguare la capacità produttiva alla domanda reale di acciaio, sia da parte dei produttori che dei distributori. Il 2014 sarà un anno di graduale ripresa: il primo semestre risulterà condizionato dall’effetto di trascinamento negativo del 2013, mentre nella seconda parte dell’anno la ripresa sarà relativamente più tonica. I ricavi e la redditività aumenteranno, ma a livelli insufficienti a compensare le perdite registrate nel biennio 2012-13. Le prospettive: andamento della produzione dei settori utilizzatori Settori utilizzatori Costruzioni e strutture in acciaio Automotive Macchine e apparecchi meccanici Prodotti in metallo Tubi Elettrodomestici Altri mezzi di trasporto Consumo apparente TOTALE Consumo reale TOTALE % su consumi acciaio 35% 18% 14% 14% 12% 3% 2% 13 Variazione produzione % Paesi UE Italia 2014 2013 2014 2013 0,7 -3,6 0,5 -11,2 1,4 -4,1 1,0 -6,5 3,4 -2,6 2,8 -5,9 3,1 -1,3 2,5 -3,5 2,3 -4,9 3,0 -9,5 2,6 0,2 1,5 -6,8 2,7 1,5 2,1 -1,8 2,1 -3,8 2,7 -14,5 0,6 -4,4 1,5 -15,3 Industria Fusoria 5/2013 eco no mi S. Squaratti ico om on nomico eco ec o c economico ASSOFOND: Viaggio “studio” Brasile, ottobre 2013 Perché BRICS: “B” come Brasile … breve cronaca “leggera” di un viaggio oltre oceano, di un esperienza fatta di relazioni, visite, confronti, numeri, umori, fatiche e piaceri, sapori e odori … e tanto altro … di una “dozzina” di fonditori italiani. Industria Fusoria 5/2013 Sempre spinti dall’interesse di una altra nuova esperienza che ci portasse a conoscere le realtà produttive di altri paesi, come accaduto con grande successo in passato e negli Stati Uniti lo scorso anno, abbiamo individuato nel Brasile una meta per una nuova “avventura”. La “B” dei BRICS, è probabile che sarà più veloce l’aggiunta di nuove lettere all’acronimo, rispetto alla nostra possibilità di visitarli… I principali motivi di interesse sono prima di tutto la visita 16 delle principali fonderie del paese e a seguire gli incontri con Associazione Brasiliana Fonderie e altri organi istituzionali, l’interesse di cogliere l’occasione di vedere la fiera di fonderia e visite e contatti con produttori di ghisa. Ovviamente forte è lo stimolo di incontrare “persone”: Imprenditori, tecnici, commerciali, istituzioni locali, altri. Per cogliere la loro esperienza, il loro “sentimento” sul settore fonderia, sia nel loro paese che a livello globale. E quindi via, dopo una attenta organizzazione, si parte! economico Brasile: dati economici degli ultimi 4 anni: 2009 Variazione del PIL R$ (%) -0,2 PIL a prezzi correnti in mld USD 1,796 PIL pro capite in USD a prezzi correnti 9,379 Tasso di inflazione (%) 5,2 Cambio 1 Euro x Reais 2,6 Tasso di Disoccupazione (%) 8,1 2010 +7,5 2,194 10,900 5,9 2,33 6,9 2011 +2,8 2,284 11.600 1 6,9 2,,25 6,1 2012 +1,2 2,226 11,221 5,5 2,25 2,8 Fonte: BACEN 2013 GIOVEDÌ 10/10 Belo Horizonte: Metalsider, Teksid Volo “digerito” bene, e subito i ritmi incalzano: Bus che vola su strade non propriamente lisce nell’entroterra del Minas Gerais, regione tra le più ricche al mondo di minerale di ferro, e che quindi vede una forte presenza di produttori di ghisa, e siamo pronti per la prima visita all’altoforno di Metalsider: sono 6/7 altoforni, per 35.000 t/mese, curiosa la fabbrica con ammassi di ferro e fuoco che staccano la foresta. I proprietari dichiarano disponibilità ad attivare impianti da dedicare alla produzione specifica per i nostri bisogni, potendo correggere l’analisi per controllare i valori di manganese e fosforo. Proprietario Bruno Melo Lima, il direttore è il figlio Marcio Salles. Metalsider fornisce ghisa liquida alla fonderia Teksid, distante una decina di chilometri, con analisi Si>1% e Pmax = 0,08%. Per trasportare la ghisa in pani da Metalsider al porto occorrono circa 80 $/tonnellate e soprattutto per questo le ghise brasiliane sono difficilmente competitive in Europa. I produttori di ghisa brasiliani fanno parte di un’associazione che stabilisce per tutti il prezzo di vendita della varie qualità di ghisa e quindi risulta praticamente impossibile fare accordi diretti con un produttore. Nel primo pomeriggio ci accingiamo ad iniziare la visita alla prima fonderia e siamo in “Teksid do Brasil” a Betim dove ci accoglie il direttore commerciale NAFTA MERCOSUR Ra- niero Cucchiari; grande gentilezza e fraternità, bello sentirsi un poò a casa. I loro dati sono impressionanti e la visita molto istruttiva, anche il travaso della siviera da 25 tonnellate arrivata su camion speciale (dalla vicina Metalsider che abbiamo visitato poco prima); da Metalsider arriva circa il 35% del loro fabbisogno di liquido a 1300 °C. Viene caricata in 3 forni ad arco; hanno anche 1 cubilotto. Interessante anche il confronto con il CEO Silva che ha giustamente visione del mondo. 4000 dipendenti, 300.000 tonnellate capacità massima, costo energia elettrica 60 €/ MWH. Lo stabilimento del gruppo con la più alta produttività è in Francia con 170 t/dipentente; in Brasile 75 t/dipentente; fatturato 280 M€, produzione 2013 = 230.000 ton; Teksid nel mondo 750.000 t/anno in 8 stabilimenti (per confronto la TUPY che visiteremo nei prossimi giorni produce 850.000 t/anno). VENERDÌ 11/10 Belo Horizonte: Avg, Cosimat Via Sete Lagos, per nuovi produttori di pani, purtroppo piuttosto lontani e il traffico non certo un piacere, tuttavia la AVG una realtà di estremo interesse il cui proprietario sembra tenere molto alla possibile collaborazione. N. 2 altiforni da 850 t/giorno, N. 2 unità di produzione energia elettrica di 4,8 MW che utilizzano il calore altiforni, l’80% dell’energia prodotta viene utilizzata ed il resto viene ceduto al mercato; 300.000 t/anno, nel 2014 avvieranno 3° forno per altre 100.000 t/anno, lavorano 365 gg/anno per 5 anni; ogni 5 anni fermano 60 gg per manutenzione forni. Esportano in Europa, USA, ASIA e TAIWAN 60% . Usano solo carbone vegetale che si auto producono (in brasile non esiste carbone coke) da alberi di eucalipto. La proprietà totale è pari a 30.000 et- Visita alla sede, di San Paolo, della Voith, multinazionale di impianti idroelettrici. 17 Industria Fusoria 5/2013 economico tari di cui 18.000 a piantagione di eucalipto (nella foresta vi sono 1000 forni artigianali per bruciare legna e produrre coke). In 10 anni la produttività di coke è raddoppiata, la pianta impiega 7 anni a raggiungere 25 mt per il taglio. 650kg di coke/t di ghisa valore 230$/t, mentre il minerale di Fe vale 110$/t. La loro ghisa ha 62% di Fe, P<0,035%; dal 2015 totalmente autonomi anche per il minerale di ferro, con propria miniera in cui hanno investito 80 mln$ dal 2008. Grande sensibilità ambientale, recupero calore e autoproduzione, vediamo gli altoforni in funzione e le lingottatrici. Anche loro accennano elevati prezzi per trasporti: 40 x Rio, a 480 km, 100 di strada e 380 ferrovia, si ritengono fortunati ad avere a 10 km un terminal ferroviario per il porto di Vittoria. Comprendiamo sempre meglio le difficoltà ed i costi della logistica. Dichiarano 15 diversi tipi di ghisa, con Si fino al 3%, e dal punto di vista economico hanno Ebitda 15/20%. Nel pomeriggio visita ad altro produttore ghisa COSIMAT, poco interessante dopo le due visite precedenti, e molto distante sia dal punto di vista dell’attenzione all’ambiente che alla sicurezza, ma chiudiamo questi primi due giorni sicuramente soddisfatti anche se un poco provati dai ritmi intensi, che caratterizzeranno tutto il viaggio; il fine settimana arriva in nostro aiuto. DOMENICA 13/10 Porto Alegre Dopo una pausa nel fine settimana, la domenica voliamo su Porto Alegre, capitale dello stato più a sud del Brasile, pullman fino a destinazione con percorso funestato da traffico per ben 4 incidenti ! Il panorama molto diverso dal precedente, case e automobili più belle a testimoniare un livello economico più elevato, la vegetazione sempre rigogliosa e bellissima, con alti fusti di eucalipti e chiazze di palme che si arrampicano su morbide colline. Industria Fusoria 5/2013 LUNEDÌ 14/10 Caxias Do Sul: Caster-Tech (Randon) 260 dipendenti, ½ Gg e ½ GS, budget 2013 27.000 t, capacità max 40.000 t; hanno 40 codici diversi, target scarto 3,5%, 1756 ppm scarto reso cliente. Certificati ISOTS, 18001, 14001; carica 47% lamiere (max 1% Mn), 15% ghisa in pani, 35% boccame, 3% ferroleghe; energia 60€/MWH, costo totale operaio 1000 €/mese. Fonderia nuova e pulitissima, “ideata” e realizzata interamente da Savelli, che ci ha accompagnato nella visita, per soddisfare il 50% del fabbisogno del Gruppo Randon. e ubicata nello stesso “enorme” plant dove sussistono anche gli altri stabilimenti del gruppo che visitiamo con altrettanto interesse. Vista alla Randon dove siamo accolti con straordinaria cortesia da parte dei proprietari di una multinazionale che fattura ben 2,2 mld di euro ! Le loro origini venete, come la maggior parte degli abitanti di questa zona, sono così sentite da portarli a gioire dell’incontro. David, 54 anni il CEO, 2 figli che non entrano in azienda, Luis il patriarca di 84 anni. Il gruppo principale è uno dei leader nella produzione di rimorchi, cassoni, silos, cisterne, che realizza con una enorme officina di carpenteria dotata di un impianto automatico di verniciatura per strutture di 18 metri (costato 30 mln di euro). Il gruppo nasce coi freni ad aria compressa per sopportare gli sforzi che fanno mezzi pesanti su salite, decolla con la JV con gruppo Meritor per mercato Usa. 8% del profitto distribuito ai dipendenti, 450 bambini dal disagio sociale aiutati nel doposcuola (“Welfare” che ritroveremo in forme diverse in tutte le altre aziende !). La sera lasciamo questa regione “italiana” con un volo che ci porta in quella “tedesca”. MARTEDÌ 15/10 Joinville: Weg e Schulz Visita a WEG con funzionari IMF, anche qui grande apertura e nostra sorpresa per vedere altra 18 multinazionale sviluppatasi in 50 anni per la genialità di 3 amici, leader mondiale di motori elettrici, 17.000 dipendenti qui, 26.000 nel mondo 6,2 mld real (che al cambio fanno oltre 2 miliardi di euro!). Hanno quatto fonderie e una in progetto in Messico per ambizioso programma di triplicare fatturato attraverso l’aumento della loro quota nel mercato USA dal 3 al 15%. Culto della personalità dei fondatori di tipo “sovietico”, posseggono persino foreste per fare legno di imballaggio per i prossimi 50 anni! 868.000 mq area totale di cui 350.000 coperti. Lavoro su 3 turni; tutti i componenti WEG sono prodotti da stabilimenti WEG ( vernice, filo rame, fonderia ); 48.000 motori finiti al giorno. Fatturato 3,15 miliardi di USD ed entro 2020 vogliono arrivare a 9 miliardi di USD. Investono 200 milioni di USD ogni anno. Fondono solo con forni elettrici, sintetico con ritagli di lamierino proprio (totalmente autosufficienti, non usano un solo chilo di pani di ghisa o altro rottame), 8.000 t/mese, solo ghisa grigia, qualunque codice ha attraversamento di 5 gg, con un just in time estremo, estrema la complessità della gestione: Noi commentiamo amichevolmente dando loro dei pazzi e loro di tutta risposta … “Pazzi, meglio pazzi con soldi in scarsella”. Fonderie (ne hanno 5 in tutto): un forte odore di resina ci accoglie, e la prima fonderia ben diversa dall’elegante palazzina degli uffici, piuttosto vecchia e disordinata lavorano con motte, staffe sagomate e solo con anime in cold-box assemblate con intelaiatura metallica esterna (giacchette). Il processo molto veloce e il prodotto ben realizzato. L’altra fonderia con Disamatic invece è uno spettacolo, grande capannone, isole robotizzate di assemblaggio anime, bel parco materiali rivestito in traversine. Dichiarano ben 35.000 codici, che girerebbero ogni settimana, tempi setup zero! Nel pomeriggio visita alla Schulz, 2770 dipendenti, dove pure sia- economico mo accolti con una cortesia che ci appare oramai normale. Il CEO ci illustra una fonderia conto terzi che produce 90.000 t/anno, impianti efficienti, una situazione un poco fumosa in colata, scarsa luce naturale, tuttavia azienda di livello europeo. Dispongono di notevolissima officina lavorazioni con più di 100 centri, impianti di collaudo, verniciatura e anche piccolo assemblaggio. Sono quotati in borsa, cercano di acquisire una cultura di produttori di “automotive parts” piuttosto che di fonditori. Fattura 1 mld reals (oltre 300 milioni di euro) molto orientata a veicoli industriali e agricoli. 30% di export. Per Europa il trasporto costa circa il 7/8% del prezzo. Ci illustrano il programma governativo sulle automobili INNOVARAUTO che impone il 65% di contenuto locale, sia in valore che in peso! Un poco più facile fare impresa, industria e manifattura in un paese che adotta politiche industriali come queste, no? Comunque la produzione nazionale è di 5,8 mln di veicoli ed esportata in America latina per circa 2 mln. Pagano ghisa in pani 1000 reals/t, rottame 850 reals/t, da dividere per tre per conversione in euro. Budget del 2014, 100.000 tonnellate. Prezzi di vendita indicizzati con Caterpillar e John Deer due volte all’anno con materie prime, energia, manodopera, spese generali. Sviluppo ADI in Brasile è frenato per scarso sviluppo impianti trattamento termico. MERCOLEDÌ 16/10 Joinville: Tupy Nasce nel 1938 coi tedeschi, loro lingua, scuola di formazione Schaffausen che diventa poi università . Nel 1995 viene acquistata da banche e da un fondo pensione che hanno ora 70% azioni (fondo che è importante azionista anche di compagnia telefonica e altri importante aziende), flottante in borsa da aumentare. Hanno core business nei motori, soprattutto CGI (Mg 0,020). 848.000 t/anno, 12700 dipendenti, di cui 3400 in Messico (ex Cifunxa da loro acquisita), una fonderia dedicata a Caterpillar per 90.000 t/anno. Qui fanno 445.000 t/anno; dal 1995 fanno lavorazione meccanica che diventa strategica per alzare il valore e alla quale il cliente attribuisce grande importanza, troppa. 63% export in 40 paesi, enfasi su co-design, contratti per tutto il ciclo di vita del prodotto. Utopia: Hanno clausole di “take or pay” per lavorazioni meccaniche e attrezzature specifiche e 19 talvolta macchine a carico clienti che devono comunque ammortizzarsi nel corso della vita del prodotto. Impongono le loro condizioni di vendita e non sottoscrivono MAI i contratti degli OEM. Ben 2 anni di sviluppo per entrare in produzione con basamento motore, il rischio per il cliente è tale da rendere la relazione molto stabile. In Messico parte basamento auto da 2000pz/gg, auto al 26%, off-road 26%,veicoli industriali 40%, altro 8%. Usa 50% Europa 11% ma alto valore aggiunto. Nessun cliente oltre il 20%! Abbiamo visto attrezzature per collaudi e controlli della VM di Cento (peccato che in Italia nessuno faccia CGI …). Regole per tutti in azienda: Vietato usare cellulare in movimento! Dopo la presentazione dell’RSPP su norme di sicurezza, siamo accompagnati da due ragazzi della sicurezza (oltre ai nostri accompagnatori) per tutta la durata della visita; per attraversare le strisce pedonali, occorre attendere benestare addetto sicurezza; grandissima attenzione quindi a sicurezza, forse anche troppo, alcune cose esagerate. Esportano in 40 paesi con un’alta complessità logistica. In molti casi le macchine utensili sono dedicate al Cliente (alcune Industria Fusoria 5/2013 economico volte sono di proprietà del cliente) che garantisce quindi i volumi (altrimenti pagano penali); anche qui prezzi vendita indicizzati a MP, MO, EE, spese generali. Hanno fatto qualche esperienza in ADI per off-road; ma trattamenti termici e lavorazione meccanica complicate. In lavorazione meccanica hanno 1100 dipendenti, 240 centri di lavoro, 26 celle dedicate. Investono 80 M€/anno. Fatturato 1,4 miliardi di USD, con EBITDA 15%. Qualche commento più specifico in merito alla sicurezza: In quasi tutte le fonderie che abbiamo visitato in questo “plant”, in prossimità di estintori o altre attrezzature per la sicurezza è pitturato per terra un quadrato rosso con riga gialla esterna. Interessanti le ghette che ci hanno dato per visitare il reparto forni colata: semplici, comode da indossare. Elmetto con sottogola e come tutti forniscono tappi e occhiali. Percorsi pedonali molto larghi e ogni tanto disegnato per terra “omino”. Molto attenti, anche se non abbiamo avuto modo di indugiare sugli indici infortunistici. Giornata interamente dedicata alla visita della Tupy, ma non è finita. In serata volo per San Paolo dove ci attende un impegno “istituzionale” con un cocktail organizzato da ICE in occasione della fiera di fonderia che si tiene nella città in questi giorni. Clima cordiale e amichevole, in effetti è stato opportuno esserci, si favorisce l’impressione di poter agire in sinergia con nostri impiantisti, ospiti anche loro della serata insieme ad alcune fonderie brasiliane e membri dell’associazione brasiliana di fonderia. Presentazione sul settore di Abifa Associazione Fonderie Brasiliane. Presentazione sul settore di Abifa Associazione Fonderie Brasiliane. GIOVEDÌ 17/10 San Paolo: Voith Hydro, Lepe e Incontro Associazione Fonderie Brasiliane Dopo un’ora di traffico nella periferia povera di una della città più grandi del mondo, arriviamo nella sede più importante di questa multinazionale di impianti idroelettrici, la VOITH. Ad accoglierci sui pennoni all’ingresso la bandiera italiana di fianco a quel- Presentazione sul settore di Abifa Associazione Fonderie Brasiliane. Industria Fusoria 5/2013 20 economico la brasiliana, ormai siamo talmente abituati all’incredibile gentilezza ed accoglienza. La fonderia produce prevalentemente acciaio per turbine kaplan di dimensioni molto elevate, hanno investito tanto in lavorazione meccanica con torni verticali, alesatrici a portale, impressione di standard qualitativi molto elevati. vendono 40% della produzione al mercato, il 60% al proprio gruppo in tutto il mondo.Visti diversi hub eolici di GE da 3 mw, realizzati piuttosto bene, hanno manifestato interesse a confronti per migliorare i controlli “dross” che dopo controlli magnetici li obbliga a rilevanti molature. La loro capacità attuale di 40 pezzi/mese, immaginano che il mercato eolico vada a crescere (perché prossimamente sarà approvvigionata localmente anche la ralla e il bed-plate). Oggi sull’eolico ci sono 3 fonderie, oltre a loro c’e’ la Romi, nuova con potenziale di raddoppio, e la BR-Metal (ubicata a fianco della Cosimat che abbiamo visitato il primo giorno e che da fuori ci era sembrata preistorica). Esistono “voci” di una quarta fonderia entrante in questo mercato, anche se la domanda dovrebbe essere già adeguatamente coperta dalle tre fonderie attuali. Il gruppo sta investendo in Amazzonia, dove ha fatto un nuovo plant e dove il governo dà incentivi per lo sviluppo. 450 t/mese ghisa, 650 t/mese acciaio, 180 dipendenti. Certificazioni 9001, 14001, 18001. Area coperta 16.400 mq. In Brasile 6000 dipendenti di cui 3500 per il service. Peso massimo del getto 80 tonnellate. Ci spostiamo per altra visita nel pomeriggio: Fonderia Lepe, 500 persone su 3 turni (fonderia 280 dipendenti), producono collettori in “shell-moulding” e altri pezzi con 3 macchine Hunter (motta orizzontale), a verde, azienda molto artigianale, molto caotica e arretrata con operazioni di colata quasi comiche (la “corsa della siviera”). Tuttavia perfino questa era dotata di macchine utensili (oltre 30 centi di lavoro) e offriva quota della produzione fini- Presentazione sul settore di Abifa Associazione Fonderie Brasiliane. Presentazione sul settore di Abifa Associazione Fonderie Brasiliane. Presentazione sul settore di Abifa Associazione Fonderie Brasiliane. 21 Industria Fusoria 5/2013 economico 2,77 bln $ per fare 1,3 mln tonnellate in più di quelle attuali. Lui ottimista, hanno superato in 127 anni inflazioni al 1000 % anno e default debito estero, il rallentamento attuale non preoccupa: “Quando fai una curva devi guardare avanti, non troppo sotto!” VENERDÌ 18/10 San Paolo: Fiera Fenaf L’ultimo impegno si esaurisce con la visita alla Fiera di Fonderia con la consueta presenza oltre che di alcune fonderie, di fornitori, di cui una parte rilevante italiani… iniziamo a sentirci a casa, tra poco si riparte. Presentazione sul settore di Abifa Associazione Fonderie Brasiliane. ta, anche a clienti come Cat e Mercedes. Dicono che senza fornitura lavorata non ci sono margini. Il proprietario era, come prevedibile, molto gentile, disponibile e trasparente su ogni tipo di informazione. Vedremo anche il loro super stand in Fiera il giorno dopo. Hanno record di non infortuni di 546 gg e oggi sono arrivati a 93 (all’entrata fonderia c’è un grande cartello che esibisce queste statistiche). Impresa familiare, dal 1949, pezzi per veicoli pesanti, produce GS e SiMo, collettori, carcasse turbine, lavorano 24 h/g fino al sabato, 1200 t/mese, 65% a verde e 35% in “shell” colati in verticali a mano, 15.000 mq. Progetto nuova linee completa (orizzontale a motte) per il prossimo anno. Siamo ormai nel tardo pomeriggio e dopo due visite si potrebbe dire di essere soddisfatti ma la fitta agenda prevede ancora un passaggio alla fiera per incontro con Associazione Brasiliana di fonderia e assistere alla loro presentazione sul settore da parte del presidente con un italiano fluente ed un carattere esuberante (possiede fonderia per fusioni da polistirolo, fino a 30 tonnellate). Tratteggia un mercato in robusta crescita, con attesa di sviluppo anche nel ferroviario e nei getti per siderurgia, unico assente il settore della macchina utensile che è stato spazzato via dalla concorrenza asiatica. Soprattutto automobili, atteso mercato di 6,3 mln veicoli nel 2020... quindi investimenti di Pronti per la prossima avventura Ognuno ha avuto le sue sensazioni che ha messo continuamente a fattor comune per tutto il gruppo. Difficile riassumere tutto quello che abbiamo fatto, sentito, detto e pensato, e ancora di più sarebbe cercare di trarre conclusioni. Quello che è certo, è che abbiamo soddisfatto i nostri molteplici obbiettivi, confermando la bontà di queste esperienze necessariamente da vivere in gruppo, rimandando ad una prossima occasione in altro paese emergente o emerso che sia, ma sempre con la curiosità della “scoperta”. Alla prossima… ELENCO VISITE VISITA BELO HORIZONTE • PRODUZIONE GHISA: METALSIDER • FONDERIA TEKSID • PRODUZIONE GHISA: AVG • PRODUZIONE GHISA: COSIMAT PORTO ALEGRE • FONDERIA CASTER-TECH GRUPPO RANDON JOINVILLE • FONDERIA WEG • FONDERIA SCHULZ • FONDERIA TUPY SAN PAOLO • FONDERIA VOITH • FONDERIA LEPE Industria Fusoria 5/2013 WEB-SITE http://site.metalsider.com.br/ http://www.teksid.com.br/pagina/17/home.aspx http://www.avg.com.br/negocios-siderurgia_eng.php http://www.cosimat.com.br/index_ingles.html http://www.fras-le.com/en/ http://www.weg.net/us/Contact/WEG-Operations http://www.somar.com.br/en/info/en-institucional-perfil www.tupy.com.br www.foundry.voith.com www.voithhydro.com http://www.lepe.com.br/ 22 Minimaniche EXACTCAST CTCAS Innovazione nova az multilivello multi Le minimaniche di nuova generazione EXACTCAST™ OPTIMA convincono per le loro prestazioni: Elevata efficienza economica Affidabilità Migliore qualità dei getti Inviti alla rottura perfetti Ridottissime sezioni di giunzione Disponibili anche nella versione priva di fluoro Per ulteriori informazioni: www.ask-chemicals.com ASK Chemicals Italia Srl | Via Famagosta, 75 | 20142 Milano IT | Tel.: +39 02 848 94289 | [email protected] 11-13 GIUGNO 2014 VERONA E X P O D E L L E S O LU Z I O N I I N N O VAT I V E , CO M P O N E N T I, M AT E R I A L I T E C N O LO G I C I D I P R I M O E Q U I PAG G I A M E N TO P E R L’ I N D U S T R I A D E I T R A S P O R T I . 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La Conferenza, avente come oggetto: “Le tecnologie sostenibili per le industrie metallurgiche ad alto consumo energetico”, era rivolta ai principali settori dell’industria metallurgica ed, in particolare, alle fonderie ed alle acciaierie utilizzatrici di forni fusori, di mantenimento ed altri sistemi di riscaldamento, funzionanti con tecnologia ad induzione elettromagnetica. Profilo di ABP Induction Systems Gmbh ABP Induction Systems Gmbh è produttore di sistemi industriali per il riscaldamento e la fusione di metalli funzionanti con tecnologia ad induzione elettromagnetica. La storia di ABP ha inizio nel 1903 quando la società ASEA (Svezia) produsse il primo forno ad induzione a canale. • Nel 1920 la società BBC (Brown Boveri) iniziò in Dortmund (Germania) la produzione di forni ad induzione. • Nel 1967 la società Pillar inventò il primo convertitore per forni ad induzione ed iniziò la sua produzione a Brookfield negli USA. • Nel 1988 l’esperienza ed il know-how di ASEA e BBC, che nel frattempo era diventato il maggiore costruttore di grandi forni ad induzione, si fusero all’interno di ABB dando origine alla divisione dei Sistemi per le Fonderie di ABB. • Nel 2005 la divisione di ABB divenne una compagnia indipendente e diede origine ad ABP Induction. • Nel 2008 ABP e Pillar si sono fuse originando la nuova ABP Induction. ABP Induction Group oggi è focalizzata sulle vendite ed i servizi in tutte le principali regioni del mondo attraverso le 10 sedi che si trovano in: Germania, Svezia, Russia, USA, Messico, Brasile, Cina, India, Tailandia e Giappone La gamma dei prodotti ABP comprende: • Forni di fusione per ghisa ed acciaio. • Forni di attesa per ghisa. • Forni di colata riscaldati ad induzione per ghisa grigia, malleabile e nodulare. Industria Fusoria 5/2013 28 economico Rappresentazione schematica della evoluzione di ABP • Forni di fusione, colata ed attesa per metalli non ferrosi • Sistemi di riscaldamento. Per i singoli impianti ABP offre attrezzature accessorie che consentono all’ utente del forno di migliorare l’affidabilità, ottimizzare i singoli cicli operativi, ridurre i tempi di fermo o potenziare gli impianti esistenti. In ciascuna sessione sono stati sviluppati diversi argomenti di interesse per lo specifico settore. Di seguito sono sintetizzati gli argomenti trattari nella sessione delle fonderie. Il programma della conferenza La situazione dei mercati, le prospettive e le strategie future nel settore delle fonderie La conferenza è stata organizzata in quattro diverse sessioni: • Fonderie. • Acciaierie. • Manutenzione degli impianti ad induzione. • Processi di laminazione a caldo. Relativamente alla sessione dedicata al settore delle Fonderie, un ampio spazio è stato dedicato alla analisi della attuale situazione dei mercati e delle prospettive e strategie future nei vari paesi europei ed extra europei. Struttura internazionale del gruppo ABP 29 A tale proposito sono intervenuti: • i rappresentanti di grosse realtà industriali che, negli ultimi anni sono state protagoniste di un rapido ed importante sviluppo in ambito nazionale ed internazionale: Mr Liu Qingyi - Weichai Power CO Ltd. (China), Mr Vijay Menon - Menon & Menon Ltd. (India); • il Dr. Wilhem (BDG – Buisness Develpment Group) che ha fornito una precisa e dettagliata analisi dello stato attuale e delle previsioni future del settore delle fonderie in Germania; • Mr Al Spada (American Foundry Society) che, invece, ha parlato della situazione delle Fonderie negli Stati Uniti e della, straordinaria, ripresa del settore che, negli ultimi anni, sembrava destinato a scomparire. MR LIU QINGYI (CINA) Mr Liu Qingyi ha brevemente raccontato la storia di Weichai Power Co. Ltd che, fondata nel 1946 come produttore di blocchi motore per l’industria Cinese, negli ultimi anni è rapidamente cresciuta fino a diventare, con circa 50.000 dipendenti, uno dei più importanti produttori nel settore dell’automotive in Cina. Weichai Power, per supportare il rapido sviluppo della società, ha investito 4 Bilioni di RMB nella costruzione di fonderie che utilizzano le tecnologie più avanzate in grado di garantire un basso impatto ambientale ed una alta qualità delle fusioni. La missione di Weichai Power è il “Green Power, International Weichai” e l’obiettivo è la soddisfazione del Cliente. Industria Fusoria 5/2013 economico MR VIJAY MENON (INDIA) La fonderia Menon & Menon si trova in Kolhapur (India) ed è stata fondata nel 1967. Il principale prodotto della fonderia sono blocchi e teste motore per l’industria dell’automotive. Questa fonderia è specializzata, oltre che nella fusione dei suoi prodotti, anche nella lavorazione degli stessi. Mr Menon ha fornito un quadro generale dell’andamento dell’industria fusoria in India e, in particolare, della fonderia Menon & Menon. Menon & Menon è impegnata nella protezione dell’ambiente e nel miglioramento delle condizioni di lavoro nei propri stabilimenti. Lo sviluppo sostenibile Nel corso di tutti gli interventi è stata sottolineata e globalmente condivisa l’importanza dello sviluppo e dell’impiego, in tutti i progetti presenti e futuri, di tecnologie sostenibili A tale proposito Mr Hermann di ABP Induction, nel suo intervento dedicato, ha chiarito che perché lo sviluppo sia sostenibile, cioè continuo e duraturo, è necessario che risponda alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze. Secondo Mr Hermann esistono tre aspetti dello sviluppo sostenibile che sono legati tra di loro e tra i quali è necessario trovare un punto di equilibrio: Industria Fusoria 5/2013 • la sostenibilità economica, che deve prevedere una crescita forte e duratura, stabile dal punto di vista finanziario e continue capacità di investire ed innovare; • la sostenibilità ambientale, che deve essere rivolta a mantenere l’integrità dell’ambiente e la disponibilità delle risorse (materie prime ed energia); • la sostenibilità sociale, che deve essere rivolta a mantenere condizioni di occupazione eque e luoghi di lavoro sicuri. Un ottimo esempio di uso sostenibile della tecnologia è stato presentato da Mr Marcio Lima – Metalsider LTDA (Brasile). L’esempio di Metalsider Metalsider è una società specializzata nella produzione di ghisa in pani situata in Betim (Brasile) e che opera sul mercato da 31 anni. La produzione di Metalsider è arrivata oggi a 420.000 tonnellate di ghisa in pani all’anno. Il processo realizzato da Metalsider è stato descritto come un esempio di uso sostenibile della tecnologia: • investimenti nella riforestazione dell’eucalipto per la produzione di carbone di legna; • utilizzo di combustibili alternativi (carbone di legna) Schema del processo Metalsider. 30 a basso inquinamento atmosferico (produzione di CO2); • recupero del calore contenuto nei gas provenienti dal processo di produzione per la generazione di energia elettrica che in parte viene utilizzata per autoalimentare il processo di produzione ed in parte venduta; • le scorie provenienti dai forni fusori vengono riutilizzate per la produzione di asfalto; • le polveri provenienti dai processi di produzione sono utilizzate nella produzione di fertilizzanti riutilizzati nella riforestazione dell’eucalipto. Altri interventi di tipo più tecnico sono stati, infine, effettuati da: • Mr Andreas Ament (Buderus Guss GmbH) che ha descritto la esperienza di Buderus nella gestione dei propri forni ad induzione; • Dr. Ralf Tanneberger (Dr Tanneberger GmbH) che ha presentato un interessante sistema in grado di regolare la potenza assorbita dai forni ad induzione consentendo un importante risparmio energetico. economico Di seguito è riportata una rapida sintesi degli interventi sopra elencati: MR ANDREAS AMENT (BUDERUS GUSS GMBH) Buderus Guss GmbH Breidenbach produce in Breidenbach dischi freno in cinque line di formatura completamente automatiche. La fusione del metallo è effettuata in un forno cubilotto a vento caldo mentre il mantenimento è effettuato in un moderno forno a media frequenza ABP 2 x 12 ton tipo IFM 7 Twin – Power® avente una potenza pari a 8,4 MW. Mr Andreas Ament ha parlato dell’esperienza nella conduzione di questo tipo di forni focalizzando l’attenzione sulle conseguenze di una non corretta manutenzione del rivestimento refrattario. Buderus Guss Gmbh è sempre molto attenta sia alla manutenzione ordinaria che preventiva del rivestimento refrattario. Nonostante ciò, i danni non possono essere completamente evitati, ed il rischio di danneggiamento della bobina con i forni ad alta potenza è sempre realistico. Mr Andreas Ament ha sottolineato l’importanza della formazione degli operatori che devono essere in grado di valutare un non corretto funzionamento dei, forni ed intraprendere azioni immediate. duzione in fonderia, coordinando e bilanciando la domanda di energia dei sistemi. Padicon® può eliminare i picchi ed i buchi di domanda riducendo in maniera importante le fluttuazioni nelle richieste di potenza. Migliorare l’efficienza nell’assorbimento della potenza può dare un vantaggio decisivo: tutti i forni della fonderia possono essere azionati contemporaneamente senza aumento del consumo di energia. I picchi di domanda di energia elettrica possono essere controllati con precisione e in modo sostenibile. DR. RALF TANNEBERGER (DR TANNEBERGER GMBH) I costi dell’energia stanno salendo alle stelle creando diverse difficoltà a numerose aziende. Le fonderie, in particolare, a causa dell’alto consumo di energia, sentono maggiormente l’effetto dell’aumento dei costi. Il sistema Padicon® del Dr Tannenberger è in grado di migliorare i processi di pro- Questa soluzione può garantire un flusso di lavoro ininterrotto tagliando i costi energetici senza ridurre la produzione. A sinistra: assorbimento di potenza non coordinato. A destra: assorbimento di potenza coordinato da PADICON. 31 Industria Fusoria 5/2013 eco no mi ico om on nomico eco ec o c economico Alumotive 2014 In mostra a Verona le soluzioni innovative, componenti e materiali tecnologici per il primo equipaggiamento nel settore automotive Per la prima volta il salone delle soluzioni innovative, componenti e materiali tecnologici per il primo equipaggiamento del settore trasporti sarà ospite a Verona, dall’11 al 13 giugno 2014, nell’ambito di Metef, la vetrina biennale dedicata all’industria internazionale dell’alluminio e dei metalli tecnologici. Alumotive presenterà attraverso le aziende espositrici tutte le novità e le soluzioni innovative dedicate ai fornitori di primo equipaggiamento per veicoli commerciali, veicoli industriali, macchine agricole, macchine per il movimento terra, metropolitane e treni. L’importanza di questa manifestazione è testimoniata, anche se con largo anticipo sull’apertura delle sue porte, dalle numerose conferme di Sponsorizzazioni e degli Special Guest, dove spiccano nomi eccellenti dell’industria; sono infatti con- Industria Fusoria 5/2013 fermati Silver Sponsor di Alumotive le aziende OMR – Officine Meccaniche Rezzatesi, Walter, Streparava, Zanardi Fonderie, mentre sono Special Guest nell’area espositiva di Veronafiere nomi come BAI, Iveco Astra, Magneti Marelli – Divisione Sistemi e Sospensioni, Cromodora Wheels, Fiat Group Purchasing, Centro Ricerche Fiat , Scattolini e Carraro Drive Tech. Alla importante questione dell’alleggerimento nel campo dei trasporti è dedicata una nuova iniziativa, organizzata dal comitato tecnico di METEF e battezzata “Save the Weight”, che occuperà un’area specifica all’interno di Alumotive ed avrà come finalità la valorizzazione dei casi di eccellenza di risparmio di peso dei veicoli. “Save the Weight” è promossa in collaborazione con il Cluster for Lightweight Design (Leicht- 32 bau-Cluster, LC), un network di aziende, centri di ricerca e fornitori di servizi dedicati ad assistere e promuovere cooperazione industriale nel comparto del lightweight design. Comunicazione e internazionalizzazione sono le parole chiave di Metef e Veronafiere, grazie alla rete di delegazioni in 60 Paesi del mondo, individuerà i buyers specializzati, offrendo servizi avanzati di Trade Matching. Nel frattempo è partito un Roadshow di promozione che quest’anno toccherà varie città del mondo, dal Brasile agli Stati Uniti, dalla Turchia alla Germania, per la presentazione dell’evento. Per informazioni: Ufficio stampa METEF Monique Hemsi tel. +39.02.43982872 [email protected] [email protected] www.esprithb.it Metef Srl Segreteria organizzativa [email protected] www.alumotive.com TESI TES I, al vostro servizio SORELMETAL®® FERROLEGHE E INOCULANTI FILO ANIMATO GRAFITI SPECIALI CARBURO DI CALCIO FILTRI CERAMICI MANICHE ESOTERMICHE PROGRAMMI DI SIMULAZIONE MINERALI DI ZIRCONIO E TITANIO ELETTRODI DI GRAFITE POLVERI METALLICHE PRODOTTI E IDEE TESI SpA - Via Manzoni, 20 - 20052 Monza Tel. +39 039 237501 - Fax +39 039 2302995 [email protected] - www.tesi-spa.it four LEADERS, one SOLUTION. Pangborn Europe dal 1962 progetta e fornisce impianti di granigliatura a turbine e ad aria compressa tecnologicamente avanzati ed affidabili. Oggi Pangborn Europe fa parte di Pangborn Group, organizzazione globale che raggruppa quattro dei più rinomati marchi del settore, ed offre una gamma di prodotti e di servizi ancora più vasta. Maggiore competenza di progettazione e design. Livelli di customer care mai raggiunti prima. Network di vendite e servizi a livello mondiale. Non sorprende che i leader mondiali del settore si affidino a Pangborn Europe per i loro trattamenti superficiali. Per saperne di più visitate il nostro sito - www.pangborneurope.it Pangborn Europe Via Enrico Fermi 75 Caronno Pertusella, 21042 Italia Tel.: +39 02 9639951 email: [email protected] Minimaniche EXACTCAST CTCAS Innovazione nova az multilivello multi Le minimaniche di nuova generazione EXACTCAST™ OPTIMA convincono per le loro prestazioni: Elevata efficienza economica Affidabilità Migliore qualità dei getti Inviti alla rottura perfetti Ridottissime sezioni di giunzione Disponibili anche nella versione priva di fluoro Per ulteriori informazioni: www.ask-chemicals.com ASK Chemicals Italia Srl | Via Famagosta, 75 | 20142 Milano IT | Tel.: +39 02 848 94289 | [email protected] eco no mi ico om on nomico eco ec o c economico Corso avanzato di metallurgia delle leghe di alluminio Sulle prospettive dell’Industria di fonderia esistono diverse teorie, ma tutte concordano sul fatto che i Committenti apprezzeranno le Fonderie in grado di rispondere alle loro esigenze metallurgiche e, all’occorrenza, sapranno proporre le leghe più indicate ai vari impieghi. Assofond ha incaricato S.A.&S. (Servizi Ambiente e Sicurezza S.r.l.), con la quale ha in atto apposita convenzione, di proporre alle Fonderie associate un corso avanzato di metallurgia per tecnici esperti che operano nelle Fonderie di alluminio la cui docenza è affidata all’Università di Brescia che vanta esperienza notevole nel campo delle leghe di alluminio (prof. Marina La Vecchia, ing. Annalisa Pola, ing. Marcello Gelfi). L’impresa può iscrivere propri collaboratori al modulo 1, al modulo 2, ad entrambi, iscrivere collaboratori diversi al modulo 1 ed al modulo 2. Al termine delle quattro lezioni è in CORSO AVANZATO DI METALLUGIA DELLE LEGHE DI ALLUMINIO A CHI SI RIVOLGE Il corso si rivolge a personale occupato nelle Fonderie di metalli non ferrosi con esperienza nella metallurgia. LEZIONI Il corso si svolge su quattro lezioni suddivise in due moduli e copre il programma indicato qui di seguito. L’impresa potrà inviare alle prime due· lezioni uno dei propri collaboratori e alle successive due lezioni un altro dei propri collaboratori. Tuttavia, per ottimizzare i risultati si consiglia la partecipazione a tutte e quattro le lezioni. ARGOMENTI MODULO 1 Lezione 1: Principi della metallurgia e della solidificazione delle leghe metalliche; effetti degli elementi di lega e designazione delle leghe di alluminio; diagramma di stato delle leghe AL, lettura ed interpretazione. Lezione 2: Fusione delle leghe di alluminio; forni ed accorgimenti; trattamento dell’alluminio liquido (degasaggio, disossidazione, modifica, affinamento). ARGOMENTI MODULO 2 Lezione 3: Trattamenti termici sulle leghe di allumi nio (TS, T6, ecc.) e studio dei loro effetti; proprietà meccaniche; metallografia; preparazione campioni, attrezzature e microscopi, analisi di microstrutture di getti in lega Al. Industria Fusoria 5/2013 Lezione 4: Difettologia, panoramica dei difetti nei getti dovuti alla lega, alla fusione, al processo; tecnologie alternative/innovative: proprietà e caratteristiche. DOCENTI Prof. Marina La Vecchia, Ing. Annalisa Pola, Ing. Massimo Gelfi - Università di Brescia. SEDE Presso la singola impresa se si raggiungeranno almeno 15 adesioni; in alternativa presso sede da definire che consenta di limitare la percorrenza degli allievi. COSTI l costi saranno definiti in funzione dei partecipanti. Orientativamente 300 euro a modulo a partecipante per un gruppo di almeno 12 allievi. ADESIONI Si chiede di compilare la relativa scheda (inviata in allegato alla Circolare Assofond N. 77/O-8 del 4 novembre scorso) ed inoltrarla a [email protected], specificando se l’impresa intende ricorrere al finanziamento e fornendo gli elementi indicati nella comunicazione di presentazione. 38 economico programma la visita ai laboratori del gruppo di Metallurgia dell’Università e la possibilità, per gli allievi interessati, di esaminare campioni delle loro imprese di appartenenza al microscopio elettronico. Le quote di partecipazione, comprendono: materiale didattico in formato cartaceo ed elettronico, coffe break durante l’intervallo, test finale di apprendimento, attestato di frequenza, disponibilità dei docenti e di S.A.&S. a reperire docu- mentazione aggiuntiva per colmare eventuali lacune dei partecipanti. Il costo di partecipazione potrà essere sostenuto direttamente dall’Impresa o essere finanziato tramite Fondimpresa. In questo caso l’importo andrà scalato dal “conto formazione aziendale” che l’impresa aderente ha presso Fondimpresa a condizione che lo stesso (conto) presenti un saldo attivo adeguato, escludendo i versamenti futuri. Contenuto di idrogeno e di ossidi Informazioni aggiuntive sui temi che saranno approfonditi o sulle modalità di finanziamento possono essere chieste a Paolo Ponzini ([email protected]) o a Luigi Monti ([email protected]). Controllo della nucleazione dei cristalli e delle leghe contenenti Silicio TESTER PER L' ALLUMINIO ALSP III SISTEMA DI MISURA SU RILASCIO GAS E CONDENSA DELLE ANIME COGAS AL TERMOANALISI TA 110 Comportamento della solidificazione TEST PER L' ANALISI DELLA DENSITA' 3VT DT BILANCIA ELETTRONICA INDICE DENSITA MK 2200 LC Comportamento al ritiro Ritiri macro e micro Maggiori dettagli, unitamente alla scheda di adesione, sono riepilogati nella Circolare Assofond N. 77/O-8 inviata il 4 novembre scorso. Indice di qualità delle colate Tendenza rotture a caldo Formazione di fratture a seguito di tensioni da ritiro Capacità di riempimento Movimento residuo della lega Scorrevolezza e capacità di riempimento della forma TECNOLOGIA DI MISURAZIONE PER IL CONTROLLO QUALITA' E DOCUMENTAZIONE PER FONDERIE ALLUMINIO Agente per l‘ Italia A. CESANA S.r.l. Via F. Turati, 23 - 20016 PERO (MI) - ITALY Phone +39 - 02.35.34.941 [email protected] - www.acesana.com www.mk-gmbh.de 39 Industria Fusoria 5/2013 PRODOTTI E SERVIZI per acciaierie, fonderie di acciaio e di ghisa, di alluminio e di altri metalli non ferrosi. PRODOTTI metalli leghe - madrileghe ferroleghe ghise in pani ricarburanti SERVIZI rete informatica assistenza tecnica coperture su metalli e valute servizi finanziari e commerciali logistica - stoccaggio 20135 MILANO - VIALE SABOTINO, 19/2 - TEL. + 39 - 02.80.95.11 - FAX +39 - 02.89.00.714 AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2000 ale r ub r leg ic a a al e r u bri g c le M. Brugnoli M. Favini Le responsabilità della Fonderia: distinzioni e cautele Il 18 settembre 2013 presso l’Hotel Best Western di Brescia si è tenuto, nell’ambito dei periodici appuntamenti organizzati dall’associazione, l’approfondimento sul tema del rischio da prodotto: l’uscita del prodotto finito dalla fonderia segna infatti il momento in cui l’impresa diviene responsabile non tanto e non solo per la fornitura (cosiddetto rischio fornitura) ma anche per il prodotto. Il termine “rischio da prodotto” va, infatti, ben distinto dal “rischio fornitura”: sono due dimensioni completamente distinte di responsabilità che, anche se nascono entrambe da un qualche vizio del prodotto appunto, hanno piani applicativi e conseguenze molto diverse. Una diversità di esiti che deve portare l’impresa ad una consapevole percezione del proprio rischio e ad una ricerca delle possibilità contrattuali o assicurative della gestione del rischio stesso. Gli avvocati Marianna Brugnoli, Alberto Grigolo e Roberto Santoro unitamente al risk manager Antonino Librici hanno quindi ripreso il filo del convegno tenutosi il 13 marzo 2012 sulla responsabilità da prodotto, per portare l’analisi ad un piano concreto. Industria Fusoria 5/2013 Rubrica Legale Le tipologie di responsabilità È stata quindi inizialmente ricordata la macroscopica distinzione tra i vari tipi di responsabilità in cui può incorrere la Fonderia nella sua abituale attività, e quindi: • la responsabilità puramente contrattuale disciplinata dal nostro codice civile all’art. 1218 c.c., che stabilisce l’obbligo di risarcimento del danno per chi non abbia eseguito “esattamente la prestazione dovuta”, salva la possibilità di 42 provare che “l’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”: il generalissimo canone di comportamento dell’obbligo di esecuzione corretta di quanto pattuito in contratto, applicabile quindi nel nostro settore al rapporto cliente/fonderia; • la responsabilità extracontrattuale prevista sempre dal nostro codice civile agli articoli 2043 e seguenti, che si sintetizza nell’ancor limpida definizione del legislatore del 1942: “qualunque fatto doloso rubrica legale La responsabilità per danno da prodotto o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”; senza voler qui entrare in un settore tanto vasto quanto delicato si pensi a tutte le ipotesi dei sinistri stradali, od ai danni comunque cagionati, con colpa o dolo appunto, nei confronti di soggetti a cui non si sia legati da alcun rapporto giuridicamente riconosciuto; • ed infine la responsabilità oggettiva, ossia quel novum genus di responsabilità senza colpa introdotto nell’ordinamento italiano da ultimo con il D. Lgs. 6.9.2005 n. 206: il cosiddetto Codice del Consumo. È quest’ultima tipologia di responsabilità, per i caratteri che ora vedremo, quella maggiormente “invasiva”, anche se nel quotidiano meno percepita di quella “da fornitura” nella vita di un’impresa: si tratta infatti di un istituto giuridico del tutto alieno alla tradizione latina, in quanto prevede una responsabilità svincolata da ogni valutazione in ordine alla colpevolezza in capo al danneggiante. Una responsabilità, quindi, particolarmente “indigesta” e dal carattere scivoloso. 43 La necessità, determinata da una rapida evoluzione degli scambi commerciali, dal frequente coinvolgimento di svariati soggetti imprenditoriali nella realizzazione di un unico prodotto finale, dalla scissione tra produttore e commerciante del bene ed infine la ormai abituale vocazione transnazionale delle imprese ha portato negli ultimi decenni l’intero sistema europeo a configurare un sistema normativo che ha come primario scopo la tutela del consumatore. Consumatore che spesso non conosce la genesi del prodotto, non dispone dei mezzi per effettuare un’indagine, non dispone delle risorse economiche per intentare cause a produttori stranieri. Ecco allora che è nata, come figura del tutto nuova, una terza forma tipica di responsabilità: quella oggettiva del soggetto che ha fabbricato o contribuito a fabbricare od a mettere in circolazione nell’Unione Europea prodotti difettosi che abbiano provocato danni a persone ed a cose: ciò al fine di consentire al consumatore uno strumento per agire nei confronti di uno qualsiasi dei soggetti della catena produttiva o distributiva, salva poi ovviamente nei rapporti interni dei vari agenti della catena le rispettive rivalse. Il codice del consumo, ossia il Decreto Legislativo n. 206 del 6.11.2005, disciplina dunque una nuova ipotesi di responsabilità, determinando lo scardinamento di tutte le certezze tradizionalmente esistenti nel settore della responsabilità civile italiana. Per quanto qui interessa è dunque bene ricordare che la nozione di prodotto è quella di “ogni bene mobile, anche se incorporato in altro bene mobile o immobile”, ivi compresa l’elettricità: la produzione quindi anche in un solo elemento del prodotto finito de- Industria Fusoria 5/2013 rubrica legale ni della ricostruzione della catena di responsabilità anche chi importi il prodotto nella Comunità ai fini della vendita, della locazione, del leasing o di qualsiasi altra forma di distribuzione nell’ambito della sua attività commerciale. Pur nell’ambito di questo ampliamento enorme di responsabilità, che come visto coinvolge anche chi abbia solo apposto il proprio marchio su un prodotto in ipotesi altrui, ovvero abbia semplicemente importato tale bene nella comunità, va pur sempre ricordato che il tipo di danno da cui nasce la responsabilità è solo quello da morte o lesioni personali, e quindi solo danni alla persona, ovvero il danno ad una cosa diversa dal prodotto difettoso purchè la cosa sia del tipo normalmente destinato all’uso o consumo privato e sia stata utilizzata dal danneggiato principalmente per proprio uso o consumo privato. termina l’inclusione nella lista dei potenziali responsabili. Nel concetto di produttore va ricompreso il fabbricante del prodotto , e quindi come appena detto anche di un suo componente, stabilito nella Industria Fusoria 5/2013 Comunità, ma anche qualsiasi altra persona che si qualifichi come fabbricante apponendo sul prodotto il proprio nome, il proprio marchio o un altro segno distintivo. È considerato produttore ai fi- 44 Già da tali elementi si comprende l’assoluta diversità della responsabilità da prodotto rispetto alla responsabilità da fornitura: quest’ultima, nel solo rapporto cliente / fonderia, attiene invece e piuttosto a tutte quelle imperfezioni, vizi o inadempienze che attengono al prodotto stesso. E non, dunque, come nella responsabilità da prodotto, a quei difetti che, esistendo in un prodotto, abbiano provocato lesioni o morte ad una persona ovvero danni ad altri prodotti destinati ad uso personale. Quale è, allora, il difetto necessario perché si possa parlare di danno da prodotto? La valutazione del legislatore comunitario, proprio in quell’ottica sopra detta di tutela del consumatore inteso come persona fisica, è che un prodotto sia difettoso quando “non offre la sicurezza offerta normalmente dagli altri esemplari della medesima serie”. L’evoluzione tecnologica non è tale da incidere su tale concetto, in quanto lo stesso Codice del Consumo precisa che “un rubrica legale prodotto non può essere considerato difettoso per il solo fatto che un prodotto più perfezionato sia stato in qualunque tempo messo in commercio”. Questi in estrema sintesi i canoni di base della responsabilità da prodotto, da cui discende che spetta al danneggiato provare solamente: • il danno; • il difetto; • la connessione causale tra difetto e danno. Manca del tutto, come si nota, il profilo soggettivo, ossia dell’elemento psicologico che è necessario per aversi sia responsabilità contrattuale che extracontrattuale. Non è, di conseguenza, possibile esonerarsi dalla propria responsabilità adducendo di aver adottato tutte le cautele necessarie per evitare il danno. Nè è possibile siglare alcun accordo di esonero da detta responsabilità, non fosse altro perché concretamente non è possibile individuare anticipatamente chi verrà in contatto con il prodotto difettoso. I limiti e le opportunità della copertura assicurativa per il rischio prodotto Al termine di questa breve focalizzazione dei concetti fondamentali il risk manager Antonino Librici ha dapprima illustrato ai presenti quale sia la formazione e la missione di un risk manager libero professionista, non quindi incardinato in un’impresa specifica. Il risk manager, figura di raccordo tra l’imprenditore e l’assicuratore od il broker della stessa azienda, ha come missione quella di analizzare il livello di rischio che corre l’azienda nella sua attività, valutare le eventuali coperture già esistenti ed apprezzarne in termini critici e propositivi l’effettiva utilità pratica per l’azienda stessa, sia sotto un profilo di investimenti e costi che 45 Industria Fusoria 5/2013 rubrica legale di reale utilità pratica. Molto spesso, infatti, l’azienda è dotata di svariate coperture assicurative, senza però che a ciò necessariamente corrisponda la reale ed effettiva copertura nei termini desiderati. Ecco allora che il dott. Librici indica alcuni punti fermi: • il contratto di assicurazione è, come dice il nome, un contratto: che può quindi sempre essere discusso e modificato tra le parti: è quindi interesse ed onere dell’imprenditore chiedere tutte le integrazioni che egli ritenga utili in relazione alle sue specifiche concrete esigenze; • nel contratto vanno analizzati l’oggetto, le esclusioni e le condizioni particolari aggiuntive qualora esistenti; • va prestata grande attenzione alle prime esecuzioni o prototipi, in quanto normalmente rimane escluso dalle Industria Fusoria 5/2013 polizze ciò che non è a catalogo dell’azienda. Va quindi e soprattutto analizzato se la polizza ricopra il rischio fornitura o il rischio prodotto od entrambi. Esistono infatti in commercio alcune polizze le cui diciture possono trarre in equivoco, in quanto introducono una sorta di copertura da “mancata rispondenza dei prodotti”, che potrebbe quindi far pensare ad un rischio fornitura, mentre in realtà attengono sempre e comunque a quelle ipotesi in cui la mancata rispondenza abbia arrecato danni a persone od a cose ai sensi del Codice del Consumo. Si ricade quindi in tali casi, come peraltro nella quasi totalità delle polizze in commercio, in polizze che coprono il solo rischio da prodotto, e non il ben diverso rischio fornitura, più frequentemente coperto da 46 performance bond (che però non sono coperture assicurative ma garanzie nei confronti del terzo, con la conseguenza che l’impresa rimane comunque soggetta al ristoro nei confronti della compagnia di quanto da quest’ultima pagato al terzo). Il risk manager ha quindi analizzato nel dettaglio alcuni esempi di estensioni consigliabili, nonché le tipologie maggiormente in uso delle esclusioni da tenere in considerazione. Un ampio spazio è stato infine dedicato, con interventi di tutti i relatori e quesiti degli associati presenti, alla compilazione dei questionari sulla cui base le compagnie quotano, e conseguentemente anche coprono, il rischio. La compilazione di detti questionari, talvolta qualificati addirittura dalle compagnie come parte integrante dei contratti assicurativi, è un passag- rubrica legale gio delicato cui spesso all’interno dell’azienda, soprattutto in fase di conferma annuale, viene dato scarso peso. Il rilievo di tali formulari è invece enorme, al punto da consigliare all’imprenditore di allegare agli stessi, anche al di là dello schema di risposte imposto dal formulario: l’elenco delle proprie certificazioni, la stampa del sito, qualsiasi ulteriore documentazione possa consentire di illustrare l’attività aziendale nella sua completezza. Ciò sulla base dell’orientamento ormai stabilizzato della nostra giurisprudenza sulla norma codicistica che prevede che le dichiarazioni inesatte e le reticenze del contraente, relative a circostanze tali che l’assicuratore non avrebbe dato il suo consenso o non lo avrebbe dato alle medesime condizioni se avesse conosciuto il vero stato delle cose, sono causa di annullamento del contratto quando il contraente abbia agito con dolo o con colpa grave. Quando, infatti, l’assicuratore abbia espressamente indicato, nell’apposito questionario, l’essenzialità della conoscenza di alcune notizie specificatamente richieste, il tacere od il fornire sommariamente tali dati può essere valutato in sede di liquidazione del sinistro come elemento idoneo all’invalidazione del contratto. E quindi al diniego della copertura assicurativa. La compilazione dei questionari ed il loro aggiornamento periodico vanno quindi curati con attenzione, allo scopo di dare all’assicuratore tutte le informazioni possibili circa l’attività aziendale effettivamente svolta in concreto, anche alla luce di eventuali modi- 47 fica significative che possano aver interessato l’impresa sia in termini di prodotti che di destinazione dei medesimi. Industria Fusoria 5/2013 320 tons/h 1100x1000x200/250mm, 240mph Savelli è il giusto partner nella tua fonderia per tutto ciò che gravita intorno alla “terra a verde” ed alla formatura per fusioni di acciaio, ghisa, alluminio e bronzo. 1400x800x200/350mm, 100mph 3000x1800x500/500mm, 10mph SAVELLI S.p.A Via GB Cacciamali 4, 25125 Brescia - ITALIA Tel. (+39) 030 3533345 - Fax (+39) 030 3534113 www.savelli.it - [email protected] Aggiungete Valore con Foseco Siamo orgogliosi di offrire la gamma più completa di soluzioni per fonderia disponibili. ,CGÏKCPA?RGÏCQGECLRGÏBGÏMEEGÏGJÏD?RRMÏBGÏ?TCPCÏGÏNPMBMRRGÏKGEJGMPGÏLMLÏQGELGÍÏA?Ï nulla senza la certezza delle forniture. Ecco perché possiamo garantire il supporto necessario sempre disponibile, soprattutto quando più ne avete bisogno. E, sulla base dell’accreditamento ISO, siete certi di una AMJJ?@MP?XGMLCÏQCKNPCÏ?DÍÏB?@GJCÏCÏPC?RRGT? 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Tamburini, 2/4 - 25136 Brescia Tel. 030.2092656 - Fax 030.2099868 www.abrasystem.it [email protected] o t tecnico nic t ec n ec ic tecnico o La sfida dell’introduzione delle sabbie inorganiche e dei processi di fabbricazione delle anime emissione. Questo profilo fornisce una carrellata di possibili fonti di emissioni inquinanti in una fonderia. Il 90% delle emissioni inquinanti si presenta durante la colata, il raffreddamento e l’espulsione. Spesso è difficile quantificare queste emissioni, a causa delle differenti condizioni ambientali presenti nei vari reparti. Perciò, è stato messo a punto un reparto dedicato presso il CERP, dove le varie fonti di emissione possono essere catalogate e quantificate esattamente (Fig. 1). Colata in terra da fonderia senza additivi organici e senza anime: si noti l’assenza di fumi (Foto: S&B). Il futuro dell’industria siderurgica dipende dalla disponibilità di prodotti e processi che consentano la produzione di componenti di alta qualità.Tali prodotti dovranno soddisfare le esigenze dei clienti e, allo stesso tempo, contribuire a ridurre l’inquinamento ambientale e a migliorare le condizioni di lavoro. Questo articolo tecnico opera una carrellata su materiali impiegati per la produzione di componenti da fusione di alta qualità che presentano anche effetti benefici per l’ambiente. Per localizzare dove si possano presentare emissioni inquinanti in una fonderia durante la colata, il raffreddamento e l’espulsione del getto (PCK), il CERP (Casting Emission Reduction Industria Fusoria 5/2013 Programme), basato negli Stati Uniti, ha elaborato un profilo di Per ottenere una comprensione basilare delle sorgenti di emissioni, è opportuno descrivere i potenziali di emissione dei materiali e delle sostanze Emissioni tipiche in una fonderia di acciaio – profilo di emissione di sostanze pericolose inquinanti per l’aria (HAP) Le emissioni durante la colata e l’espulsione corrispondono al 90% delle emissioni di HAP. Fig. 1 - Le indagini svolte dal CERP dimostrano che il 90% delle sostanze pericolose inquinanti per l’aria provengono dalle terre di formatura e dalle anime. 52 tecnico prodotti, devono essere tenuti in considerazione nel momento in cui si decide di modificare il processo produttivo nell’ottica di diminuire o eliminare le emissioni inquinanti durante le fasi di colata, raffreddamento ed espulsione. Sorgenti di emissione e potenziali di emissione Fig. 2 - il potenziale di emissione può essere calcolato in base ai materiali di partenza. Questo schema rappresenta il peggior scenario possibile con le percentuali di componenti volatili (VOC) al massimo. Se vengono utilizzate sostanze con contenuti più bassi di materia volatile, si possono indicare le nuove quantità in un nuovo schema. impiegate. La Fig. 2 mostra che una quantità definita di metallo fuso ha uno specifico potenziale di emissione. Sebbene le emissioni inquinanti si presentino anche durante il processo di fabbricazione delle anime, specie quando si usano leganti organici, queste emissioni non vengono esaminate nel presente articolo. Le due principali fonti di emissione durante la fusione sono le sabbie di fusione e le anime. La massa dello stampo in sabbia (500 kg) è molto maggiore di quella delle anime (20 kg). Le emissioni sono causate dalla disintegrazione degli additivi organici, come ad esempio gli agenti di formazione del carbonio lucido (0,25% per ogni ciclo), i leganti per le anime (1,4%) e gli additivi (farina di legno) per le anime in sabbia (1,0%). Queste tre fonti di emissione, insieme, hanno un’emissione potenziale di 960 grammi in componenti volatili (VOC). Di questi, 460 grammi provengono dalle anime, e 500 dalla sabbia di fusione, che equivalgono rispettivamente al 48 e al 52% del totale. La base di calcolo mostrata in Fig. 2 può essere usata anche per illustrare modifiche e miglioramenti. La fonderia del futuro contempla opzioni differenti. Alcune si riferiscono al processo di fabbricazione degli stampi e delle anime, altre alla ricerca di nuovi tipi di leganti e altri materiali di consumo. Per sfruttare appieno i vantaggi dei nuovi materiali, lo sviluppo dovrebbe puntare alla realizzazione di processi produttivi su misura. Produttività, sicurezza nella produzione e, ultimo ma non meno importante, la qualità dei componenti Il futuro dell’industria siderurgica è strettamente legato all’utilizzo di stampi legati da bentonite e delle anime specifiche per questo tipo di stampi. Questa tecnologia è altamente produttiva e meno inquinanti, poiché i materiali di fusione possono essere riutilizzati e rigenerati. Alcuni nuovi materiali sono stati già introdotti in questo campo. L’esperienza così acquisita è utile come base per un futuro sviluppo. Sabbie verdi (materiali di fusione legati da bentonite) Alcune fonderie che utilizzano sabbie verdi hanno ridotto l’utilizzo degli agenti di formazione del carbonio lucido rimpiazzandoli con additivi inorganici e senza emissioni nocive. Questo cambiamento non ha avuto effetti sulla qualità dei pezzi prodotti. Contemporaneamente, Fig. 3 - la velocità a cui avviene la transizione dipende dalla percentuale del nuovo componente, assumendo un volume costante (input=output). Ad una velocità dal 3 al 5%, questo “aggiornamento” (con il prodotto Envibond), nella sua fase iniziale è pressoché lineare. Il processo rallenta col passare del tempo, al diminuire della sostanza “vecchia” presente nel sistema. Introducendo passo-passo il nuovo prodotto, per esempio tramite un secondo serbatoio o modificando le ricette, è possibile ottenere una transizione pressoché lineare nell’arco di uno o due anni. 53 Industria Fusoria 5/2013 tecnico Fig. 4 - Introdurre la sabbia di fusione con additivi inorganici porta ad una significativa riduzione del monossido di carbonio (CO) sul posto di lavoro. l’uso di leganti inorganici come il silicato di sodio (water glass) nella fabbricazione delle anime ha generato un grande interesse. Il fatto che i leganti inorganici non provochino emissioni pone le basi per una fonderia pulita, con il beneficio aggiuntivo di ridurre i trattamenti per eliminare gli off-gas. I sistemi a legante inorganico includono anche additivi inorganici utilizzati per migliorare le superfici dei pezzi fusi, le caratteristiche del flusso, le proprietà meccaniche dello stampo o le caratteristiche della fase di espulsione. In particolare, processi complessi come quelli basati sulle sabbie verdi richiedono l’introduzione graduale di nuovi materiali in fonderia, applicando un metodo a più passaggi. Questo approccio garantisce una transizione dolce, dando così più tempo per adottare un controllo sul processo e sulla fusione che ne consentano l’ottimizzazione. Il passaggio completo a un sistema basato sulle sabbie verdi dovrebbe durare circa un anno (Fig. 3). Diversi effetti positivi, dovuti all’introduzione degli additivi inorganici sono stati rilevati su una linea di produzione a sabbia verde. Gli effetti più importanti sono stati l’azzeramento dei fumi durante la fase di colata e la riduzione del monossido di car- Industria Fusoria 5/2013 bonio sul posto di lavoro da circa 40 ppm a 15 ppm (Fig. 4). Allo stesso tempo le perdite nella fase di riscaldamento si sono abbassate dal 4% al 2,3% (Fig. 5). La perdita residua del 2,3% è dovuta ai residui agenti di formazione del carbonio lucido utilizzati, ai residui dei leganti presenti nel sistema e all’acqua proveniente dalla cristallizzazione della bentonite. Sono state condotte prove pilota di fusione (Fig. 6) e prove in condizioni lavorative, per classificare le emissioni provenienti dalle sabbie verdi. Le misurazioni dei contenuti di benzene, toluene, xilene, e dei volumi gassosi durante le prove pilota hanno mostrato che, dopo aver introdotto additivi inorganici a base di sabbie verdi, le emissioni di benzene sono passate da 206 mg/kg di materiale a 129 mg/kg. È da notare che questo valore rappresenta la situazione peggiore, perché il provino è scaldato fino a 9001200 gradi, e i gas non vengono assorbiti dallo stampo circostante. Le misurazioni in fonderia, effettuate in condizioni lavorative durante la colata, il raffreddamento e l’espulsione del pezzo hanno mostrato un miglioramento simile dopo aver rimpiazzato il 70% del carbone (agente di formazione del carbonio lucido). Queste misurazioni sono state eseguite con i Argilla attiva Perdite in fase di riscaldamento Fig. 5 - Le perdite in fase di riscaldamento indicano il cambiamento nella sabbia di fusione: in questo grafico è illustrata una riduzione delle perdite dal 4% al 2,3%.Tale perdita è dovuta al carbonio di processo (grafite) presente nell’acqua di cristallizzazione della bentonite, e ai residui di legante delle anime. 54 tecnico parametri di processo abituali, ad esempio con lo stesso programma di fusione, senza aggiunta di sabbia nelle anime. Il fastidio da odore, misurato in unità olfattive (OU) durante il processo di espulsione, si è anch’esso abbassato. Tuttavia, questi valori sono da considerare indicativi, a causa della precisione dei rilevamenti. Anche senza di loro, è possibile notare facilmente nell’impianto pilota che le emissioni si abbassano con l’uso di additivi inorganici per sabbia verde. Ci si può aspettare, come effetto collaterale della riduzione del volume di gas, specialmente del picco inferiore, la diminuzione dei difetti di fusione da gas. È importante, sia durante che dopo il processo passo-passo di miglioramento, controllare le proprietà della sabbia di fusione tramite appropriate analisi. Una procedura in voga consiste nell’analizzare in parallelo i provini corrispondenti delle prove pilota e di quelle in condizioni lavorative. Questa analisi rivela che le proprietà del materiale di fusione nei due casi non variano in maniera significativa (Tab. 1). Ci sono indicazioni che i valori principali dei sistemi ad emissione ridotta sono più bassi a 350° (dopo il raffreddamento) e più alti a 550°. Quest’ultimo risultato è probabilmente un effetto del carbone. Inoltre, si può osservare che a 750° la forza di compressione a caldo è rimasta invariata, mentre lo stress da espansione è leggermente diminuito. Di seguito sono elencati gli effetti osservati in seguito all’introduzione di additivi inorganici al posto degli agenti di formazione del carbonio lucido (carbone): • Assenza di fumi durante la colata e il raffreddamento. • Alta qualità del getto e raggiungimento della produzione programmata (ottimizzazione della percentuale di scarto, dei parametri metallurgici e della produttività). • Pirolisi a bassa temperatura della sabbia (a circa 500°). • Diminuzione dei difetti da inclusione, leggero aumento dei difetti da tensione (è possibile effettuare correzioni). • Scarsa contaminazione della sabbia da parte di sostanze organiche pericolose. • Il materiale di fusione non è più nero. Tutto sommato, gli effetti ottenuti sono positivi. Una fonderia, una volta convertita all’uso delle sabbie inorganiche, non tornerà ad usare procedimenti a base di carbone. Effetti delle anime sulle emissioni e proprietà delle sabbie verdi La storia dei leganti inorganici utilizzati in fonderia è lunga. Nel corso di questa disamina riguardante le emissioni (ma anche la sporcizia sulle attrezzature) questi sistemi sono stati accolti con un rinnovato interesse. Al giorno d’oggi vengono generalmente impiegati sistemi di legatura a base di silicato di sodio e processi di solidificazione basati sulla disidratazione. Mettendo le anime in stampi a emissione zero, il CERP ha trovato il sistema di distinguere tra le emissioni dovute allo stampo e quelle dovute alle anime. I rilevamenti del CERP hanno dimostrato che usare leganti inorganici elimina pressoché del tutto le emissioni di monossido di carbonio. In passato, durante la fabbrica- Fig. 6 - Schema illustrativo della misurazione delle emissioni di BTEX (benzene, toluene, etilbenzene e xylene). Il campione, del peso di circa 200 grammi, viene riempito di metallo fuso. I BTEX emessi vengono assorbiti tramite filtri a carbone attivo, e successivamente misurati tramite cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC). Il contenuto di benzene nella sabbia di fusione è calato da 206 mg/kg a 129 mg/kg, grazie all’introduzione di additivi inorganici per sabbia verde. 55 Industria Fusoria 5/2013 tecnico Parametri tecnologici Compattabilità Umidità Peso del campione Resistenza alla compressione del campione appena prodotto (N/cm2) Resistenza alla compressione a caldo 150 °C/3 h 350 °C/1,5h 550 °C/45 min 750°C/30 min Resistenza al taglio a caldo(N/cm2) riscaldamento per 15 secondi riscaldamento per 60 secondi Test a fatica (mm) riscaldamento per 30 secondi riscaldamento per 60 secondi riscaldamento per 180 secondi Fatica durante il riscaldamento (N/cm2) 30s 60s max 2007 41 3,38 143 2008 40,9 3,45 143 variazione -0,2 2,1 0,0 17,7 16,6 -6,2 38,7 37,5 21 14,9 38,1 30,7 28,3 14,9 -1,6 -18,1 34,8 0,0 2,3 3,7 2,1 4,7 -8,7 27,0 0,15 0,33 0,6 0,17 0,33 0,58 13,3 0,0 -3,3 9,22 18,3 22,9 9,09 20,8 26,7 -1,4 13,7 16,6 Tab. 1 - Schema delle proprietà delle sabbie di fusione nel 2007 e nel 2008, dopo l’introduzione di additivi inorganici (privi di carbone nella mescola). In generale, non ci sono cambiamenti significativi che abbiano un effetto negativo sul materiale di fusione. La pirolisi del materiale di fusione ad una temperatura più bassa (350°C) sembra essere migliore; a 550°C, il carbone mostra l’effetto atteso attraverso la pirolisi del materiale di fusione. Un risultato sorprendente è costituito dal fatto che la resistenza alla compressione a secco è maggiore a 150°. Industria Fusoria 5/2013 • Migliore rigenerazione della sabbia (obiettivo influenzabile anche dal legante utilizzato). La sabbia per anime è frequentemente mescolata col sistema delle sabbie verdi, ottenendo così una sabbia da fusione legata da bentonite. È stata condotta un’analisi per comprendere l’effetto dei leganti inorganici a base di silicato di sodio sulla sabbia da fu- Ovviamente, i sistemi di legatura A, B e C hanno effetti (negativi) differenti sul materiale di fusione (bentonite). La loro esatta influenza può essere determinata velocità di sviluppo dei gas in cm³/s zione delle anime, solitamente veniva usato un procedimento a base silicato di sodio-anidride carbonica e, nella fabbricazione degli stampi, si usava un procedimento a base silicato di sodioestere. I nuovi sistemi basati sulla solidificazione da disidratazione e sull’uso di additivi consentono di raggiungere migliori proprietà di resistenza e maggiore produttività rispetto ai vecchi metodi. Tuttavia, i nuovi procedimenti richiedono l’uso di attrezzature a caldo e aria calda per l’essiccazione. Una possibile alternativa consiste nell’essiccare le anime utilizzando le micro-onde. La modifica con additivi dei leganti a base di silicato di sodio ha i seguenti obiettivi: • Alta resistenza dell’anima alla rimozione dallo stampo. • Migliore superficie del getto. • Buona pirolisi della sabbia. • Buona fluibilità della sabbia. • Minore deformazione durante la fase di riscaldamento. • Possibilità di immagazzinamento per tempi più lunghi, anche in ambiente con aria umida. sione. La sabbia per anime è stata rimossa dal getto di alluminio e rigenerata utilizzando bentonite e diverse quantità di sabbia nuova. Queste miscele sono state esaminate per determinarne le proprietà come materiali da fusione. Sono stati utilizzati leganti per anime provenienti da tre diversi fornitori. Le composizioni dei leganti e degli additivi non erano note in dettaglio. Aggiunte del 25% nella sabbia per anime non hanno praticamente causato problemi. Tuttavia, i valori di resistenza alla trazione allo stato umido sono scesi da 0,30 N/m² a valori compresi tra 0,23 N/cm² e 0,26 N/cm². L’utilizzo esclusivo della sabbia per anime ha portato ad un accentuato degrado delle proprietà della sabbia stessa; la resistenza alla trazione allo stato umido è crollata da 0,30 N/cm² a valori compresi tra 0,10 N/cm² e 0,18 N/cm². Il valore della resistenza alla compressione a secco (150°/3h) sono calati sensibilmente, da 39 N/cm² a valori compresi tra 18,1 e 55 N/cm². Questo è un chiaro indicatore dell’effetto sulla pirolisi dell’anima. In più il legante A riduce la permeabilità ai gas, probabilmente per via della presenza di determinati additivi (tab. 2). Tempo in secondi Fig. 7 - gli additivi inorganici per la sabbia di fusione hanno ridotto in maniera significativa il volume di gas e lo shock da gas. La riduzione delle emissioni può favorire la riduzione dei difetti da gas nei getti. 56 tecnico Test 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Molecola QS 50% A 50% B 50% C 25% A 25% B 25% C 100% A 100% B 100% C Test 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 QS 50% A 50% B 50% C 25% A 25% B 25% C 100% A 100% B 100% C Compattabilità GCS Permeabilità 2,61 % 2,80 % 2,64 % 2,55 % 2,61 % 2,58 % 2,59 % 2,61 % 2,89% 2,68 % Acqua aggiunta 70 ml 70 ml 70 ml 70 ml 70 ml 70 ml 68 ml 95ml 75 ml 75 ml 47 47 47 46 47 47 47 47 46 47 13,1 9,2 13,1 12,6 11,4 13,1 12,4 5,9 12,7 10,6 151 128 152 150 140 146 145 110 148 146 GSS WTS DCS PH 2,3 N/cm2 1,1 N/cm2 2,2 N/cm2 2,0 N/cm2 1,8 N/cm2 2,3 N/cm2 2,1 N/cm2 0,5 N/cm2 2,1 N/cm2 1,9 N/cm2 0,30 N/cm2 0,18 N/cm2 0,20 N/cm2 0,24 N/cm2 0,23 N/cm2 0,26 N/cm2 0,25 N/cm2 0,10 N/cm2 0,13 N/cm2 0,18 N/cm2 39,0 N/cm2 23,6 N/cm2 39,0 N/cm2 28,9 N/cm2 31,3 N/cm2 35,0 N/cm2 29,9 N/cm2 18,1 N/cm2 55,0 N/cm2 32,0 N/cm2 Conducibilità ionica 487 S/cm 628 S/cm 652 S/cm 552 S/cm 529 S/cm 620 S/cm 528 S/cm 711 S/cm 881 S/cm 707 S/cm 10,73 10,93 11,00 10,85 10,90 10,89 10,77 10,97 11,25 10,98 Tab. 2 – Effetto di leganti inorganici (silicato solubili) in materiali di formatura legati con bentonite. Tramite aggiunta di acqua si è raggiunto un valore di compattabilità del 45% ± 2%. GCS - resistenza alla compressione a verde. GSS – resistenza al taglio a verde. WTS - resistenza alla tensione in presenza di condensa. DCS - resistenza alla compressione a secco. (essiccazione a 150°/3h). Conducibilità (in µS/cm, 10% in acqua). solo attraverso uno studio accurato del legante a base di silicato di sodio, dei suoi additivi e, ultima ma non meno importante, della bentonite, per evitare brutte sorprese. Allo stesso tempo, si dovrebbe considerare che i sistemi a legante inorganico non producono condense che possano modificare la sabbia di fusione. Perciò, ci si può aspettare che la bentonite abbia un effetto positivo sulle proprietà di legatura. Tuttavia, una criticità della bentonite è costituita dal livello più basso di contenuti organici e di agenti di formazione del carbonio lucido nella sabbia di fusione, specialmente in quelle sabbie con presenza ridotta o assente di queste sostanze. Riassunto Gli agenti di formazione del carbonio lucido come il carbone possono essere rimpiazzati parzialmente o completamente da additivi inorganici negli stampi legati da bentonite. Questa sostituzione presenta i seguenti vantaggi: • Assenza di fumi durante la colata e il raffreddamento. • Riduzione significativa (30%) del monossido di carbonio nell’ambiente di lavoro. • Riduzione (40% circa) delle emissioni di benzene. • Meno odori fastidiosi nella fase di espulsione (valori indicativi). • Nessuna variazione sulla superficie del pezzo. • Le proprietà della sabbia verde non cambiano in maniera significativa. • Le percentuali di scarto e rilavorazione sono le stesse. • Riduzione significativa dei difetti da inclusione, più difetti da dilatazione dello stampo. La transizione dal carbone agli additivi inorganici dovrebbe essere implementata gradualmente, in modo che il nuovo procedimento possa svolgersi in maniera controllata, gli effetti possano essere quantificati e, se necessario, il processo e gli additivi possano essere adattati alla nuova situazione. L’introduzione dei leganti inorganici nelle anime presenta i seguenti vantaggi: 57 • Presenza di emissioni e condense scarsa o addirittura nulla rispetto ai leganti organici come il poliuretano negli stampi a freddo. • Solidificazione per essiccazione: aria calda o micro-onde non influenzano negativamente le condizioni del posto di lavoro. • I leganti utilizzati sono meno rischiosi per uomo e ambiente. • Il legante durante il riscaldamento non forma residui da cricca, che sono pericolosi e possono contaminare la sabbia dello stampo o la sabbia usata da rigenerare. • È possibile raggiungere tempi di ciclo brevi con le anime di piccole dimensioni. • I leganti inorganici per anime richiedono lavorazioni a caldo e solidificazione per essiccazione. Questo procedimento è più efficiente per le grandi produzioni in serie. Conclusioni È possibile sostituire dal 50 al 100% degli additivi organici nei sistemi a sabbie verdi, per esempio negli stampi legati con bentonite, con additivi inorganici. Anche le anime possono essere fabbricate con leganti inorganici, solitamente basati sul silicato di sodio con altri additivi. L’uso di questi leganti si è rivelato promettente nelle fusioni di alluminio e per le piccole anime nelle grandi produzioni di serie. Le sfide future sono costituite dallo sviluppo di anime inorganiche per le fusioni di ferro e acciaio, e dallo studio della loro interazione con il materiale da fusione legato da bentonite. Questo necessita una conoscenza dettagliata dell’intero processo, così come delle proprietà e degli effetti delle interazioni tra leganti per anime e bentonite, e degli additivi impiegati. www.sandb.com Fonti www.giesserei-verlag.de/cpt/references Tratto da Casting Plant & Tecnology N. 1 2012. Traduzione: ing. Francesco Calosso Industria Fusoria 5/2013 ENGINEERING s.r.l. Processo“No-Bake” IMPIANTO RIGENERAZIONE TERMICA SABBIE SIMPLEX IMPIANTO DI RECUPERO MECCANICO SABBIE GAMMA - MILL. RIBALTATRICE-SFORMATRICE BARRELL MESCOLATORE CONTINUO OMEGA K OPEN Linee complete di formatura automatiche e semiautomatiche Impianti di recupero e rigenerazione termica delle sabbie ENGINEERING s.r.l. Via Gallarate 209, Milano - Italy Tel. +39.02.38002400 Fax +39.02.33403860 e-mail: [email protected] www.sogemieng.it EKW Italia S.r.l. via del Lavoro 21, 20863 Concorezzo (MB) Italy Tel. + 39 039 628031 Fax. + 39 039 6280322 www.ekw.it [email protected] Refrattario e servizio nel sistema t tecnico nic E. B. Ten o t ec n o ec ic tecnico Tecnologia e efficacia dei trattamenti ad iniezione di gas nei bagni di ghisa In questo articolo vengono presentati gli ultimi sviluppi dei tecnologia e degli equipaggiamenti per i trattamenti con iniezione di gas inerte (Azoto – N) nei bagni di ghisa. L’equipaggiamento include la lancia di insufflaggio, vista come un tubo di acciaio provvisto di ugelli. Gli ugelli altro non sono che canali sottili composti da tubi ceramici di piccolo diametro. La lancia ha scopi diversi a seconda di come sono calibrati gli ugelli, e genera un regime stabile per i trattamenti di iniezione. La caratteristica della tecnologia di insufflaggio dei gas consiste di soffiare attraverso il fuso con gas, che viene iniettato nella ghisa come correnti sottili a velocità prossime a quella del suono. In questo modo viene creata una dispersione dei flussi di gas come bolle di piccole dimensioni, aumentando l’efficacia della raffinazione. Il trattamento di insufflaggio di gas migliora le proprietà della fusioni, l’omogeneità e la qualità della struttura, stabilizza o migliora le proprietà meccaniche e diminuisce la difettosità dei getti. L’effetto positivo dei trattamenti di insufflaggio di gas è in risultato della complessa operazione di iniezione di gas nel- Industria Fusoria 5/2013 la massa di ghisa fusa. Insieme con le operazioni di raffinazione e omogeneizzazione, a specifiche condizioni, offre anche effetti modificanti e alleganti. Introduzione La colata di metalli ferrosi spesso porta diversi difetti, tra cui cavità interne e porosità, inclusioni di scorie e sabbie, difetti di raffreddamento interni e superficiali, cricche e microporosità. La formazione di questi difetti è dovuta principalmente a diversi fattori: l’elevato contenuto di gas dissolti e inclusioni non metalliche nella ghisa fusa; dissoluzione incompleta di additivi modificanti nel fuso; basse proprietà di fusione e distribuzione non uniforme all’interno del fuso; e anche l’eterogeneità del regime di temperatura durante la colata negli stampi. L’idrogeno dissolto crea grandi problemi in una fusione di ghisa. Da una parte ha un effetto positivo in quanto aumenta la stabilità dei carburi e aumenta il grado di dispersione della perlite. Dall’altro lato crea soffiature e pori nella fusione, interrompe la formazione della grafite, diminui- 60 sce la fluidità e aumenta la tendenza della ghisa al raffreddamento. Così come è difficile controllare la saturazione dell’idrogeno nella ghisa e come ci sono diversi effetti dell’idrogeno sulla struttura e sulle proprietà del getto, si è soliti limitare il suo contenuto nella ghisa liquido il più possibile (non più di 2 o 3 PPM). A questo scopo sono applicate la carica dei materiali qualitative e la varianti di fusione e versamento rapide della ghisa. Queste operazioni possono migliorare i risultati ma non sempre sono la soluzione, in quanto anche la condizioni ambientali hanno un notevole effetto sul contenuto di idrogeno nella ghisa fusa durante la fusione in una fornace ad arco elettrico. In primavera e in autunno, durante i periodi di nette variazioni della temperatura dell’aria tra giorno e notte, c’è l’aumento massimo del contenuto di idrogeno nella ghisa. Contemporaneamente in questi periodi si osservano bruschi aumenti di difetti nei getti dovuti a soffiature da gas e porosità. A questo punto per diminuire la difettosità nei getti è necessario applicare trattamenti al fuso al di fuori del forno, come gli insufflaggi a gas |1, 2|. tecnico Rimozione dell’idrogeno dal fuso Durante l’insufflaggio di azoto nella ghisa liquida, l’idrogeno può essere rimosso dal fuso in tre modi: • dalla rimozione attraverso la superficie libera; • in bolle di azoto insufflato; • in bolle di monossido di carbonio CO che si formano dalla reazione del carbonio dissolto con l’ossigeno dissolto: [C]+[O]= CO |3|. della temperatura e della composizione chimica del fuso. Molte di queste richieste possono essere ottenute utilizzando la nuova tecnologia del trattamento della ghisa liquida con azoto gassoso attraverso una iniezione in siviera ad alta velocità. Fattori che migliorano i trattamenti di iniezione di gas nella ghisa fusa Inoltre, l’idrogeno dissolto viene rimosso dal fuso con un regime cinetico (Fig. 1); la velocità di rimozione dell’idrogeno VH ha una relazione quadratica con il contenuto di idrogeno [H] nel fuso (equazione 1): La quantità di idrogeno estratto ∆H è proporzionale alla velocità di rimozione VH, alla durata del trattamento, τ, ed alla supericie di contatto fuso-gas F. (equazione 2): VH = ΚH ∆[H]=VH . τ . F. X [H]2 (1) Dove KH è la costante di velocità di rimozione, KH ≅1,3 1/(m2 . % . s). In piccole siviere (1-5 ton) la durata del trattamento dura dai 5 ai 10 minuti. Inoltre, siccome l’unico fattore operativo del degassaggio della ghisa fusa è F, si incrementa la formazione di piccole bolle del gas inerte (Azoto o Argon). Per contro la tecnologia che utilizza l’insufflaggio del fuso in piccole siviere con ampi flussi e basse velocità ha diversi svantaggi: Velocità di rimozione dell’idrogeno VH x 104, % / min Le migliori proprietà sono raggiunte attraverso: trattamento della ghisa liquida al di fuori del forno e procurando una rimozione effettiva di gas dissolti e inclusioni non metalliche; buona dissoluzione di additivi nel fuso; aumento della proprietà di colata ed omogeneizzazione (2) Contenuto di idrogeno [H], 10-4 Fig. 1 - Andamento della rimozione di idrogeno dalla ghisa. 61 1. Non è efficace nel breve tempo a disposizione per il trattamento per il basso scambio del gas iniettato, debole formazione di superficie libera tra gas e fuso, e breve tempo di contatto tra gas e fuso nel caso di bolle voluminose. 2. È pericoloso per la possibilità di spruzzi dovuti alla esplosione delle bolle sul pelo libero del liquido. 3. Riduzione del tempo di trattamento dovuta al raffreddamento del bagno. 4. Debole sviluppo di una superficie di scambio efficace gas-fuso dovuta alla formazione di grandi bolle e breve tempo di contatto tra le stesse per la velocità di risalita maggiore di bolle grandi. È consigliata quindi una tecnologia per l’insufflaggio di gas inerte in siviera per il trattamento della ghisa liquida che sia economica ed efficace. In accordo con il metodo menzionato il gas inerte viene iniettato nella ghisa fusa in forma di getti veloci e sottili. Incrementando la pressione del gas ed i parametri dell’ugello (diametro e lunghezza) il flusso in uscita del gas dall’ugello stesso comporta una velocità molto elevata, spesso prossima a quella del suono. Dalla combinazione di finezza dei getti d’aria e velocità in uscita del flusso si ottengono: 1. Aumento della distanza di azione del flusso e contemporaneamente il raggiungimento di un maggior volume di ghisa fusa durante il trattamento. 2. La dispersione di flussi dei gas iniettati in un maggior numero di bolle fini. 3. L’aumento dell’interfaccia di rimozione dell’idrogeno dovuta alla formazione delle bolle più fini. 4. Aumento della superficie di contatto tra il gas e il liquido. 5. Eliminazione del problema degli spruzzi di ghisa fusa con un aumento simultaneo della carica di gas. Industria Fusoria 5/2013 tecnico Tecnologie ed equipaggiamenti per il trattamento di insufflaggio della ghisa fusa Il metodo ad alta velocità più sicuro per l’insufflaggio nella ghisa fusa in piccole siviere è possibile solo se si mantiene un piccolo diametro del soffio. Il diametro minimo del flusso di gas è limitato dalla presenza di strati laminari alle pareti dell’ugello. I canali degli ugelli per il gas generano un flusso di direzione e dimensione uniforme. La velocità massima della corrente di uscita del gas da questi ugelli è uguale a quella del suono. La tecnologia del trattamento della ghisa fusa da un flusso ad alta velocità di un gas inerte può essere realizzata con l’utilizzo di una singola o doppia sede di lavoro di una lancia ad immersone. (Fig. 2) Un impianto a singola sede (Fig. 2a) consiste in una colonna (1), un cilindro pneumatico |3|, una schermo di protezione (5), una lancia ad immersione (6) ed un sistema di immissione del gas inerte (8-12). Un impianto a doppia sede (Fig. 2b) consiste in una colonna comune (1), due meccanismi rotanti (2) con sistemi indipendenti (3-4) per l’abbassamento e il sollevamento della lancia ad immersione (5), immissione del gas inerte e ventilazione dei fumi (8-10). Una lancia è fatta con un tubo di acciaio e lavora per 20-50 cicli. Nella condizione di lavoro ha una posizione eccentrica rispetto all’asse verticale della siviera. Gli ugelli sono fatti ripetutamente (da 3 a 5 volte) da elementi ceramici riposizionabili e sono posizionati al fondo del puntale immerso per garantire la fuoriuscita laterale del gas iniettato. Il flusso di gas è diretto tangenzialmente alle pareti della siviera. Durante l’insufflaggio di gas inerte in questo tipo di leghe la completa dissoluzione nel liquido delle particelle di Fe-Cr migliora l’omogeneità del bagno, diminuendo, ed in alcuni casi eliminando i difetti di fusione. Inoltre l’assimilazione di inoculanti da siviera viene migliorata: il grado di assimilazione del Si in sistemi Fe-Si può venire migliorato dall’82,5% al 95%. La stabilità delle proprietà meccaniche è anche migliorata. Effetti del trattamento di insufflaggio di gas La raffinazione dei trattamenti di insufflaggio nei bagni di ghisa è relazionata con il galleggiamento delle inclusioni non metalliche ed alla rimozione di Idrogeno tramite l’efetto delle bolle di gas iniettate. Durante il breve trattamento (2-5- min), il contenuto di ossigeno viene diminuito dell’15/20%. Questo effetto è principalmente legato alle inclusioni non metalliche, ed alla attività dell’ossigeno durante il trattamento. Il trattamento di iniezione del gas con azoto ad alta velocità agisce sulla ghisa in un modo complesso includendo l’omogeneizzazione, raffinazione, inoculazione e alligazione della ghisa fusa. L’omogeneizzazione è causata dalla miscelazione intensiva dovuta alle bolle di gas nel fuso. Questa agitazione intensifica la dissoluzione degli alliganti e dei modificanti e agevola l’omogeneizzazione del metallo liquido. Nel caso di leghe ferrocromo ad elevato tenore di Carbonio, dove si hanno elevate quantità di Carburi di Cromo si ha una elevata probabilità di subsoluzione. Questa può causare un aumento di difetti di colata come cricche e difetti da scambio termico. Fig. 2 - Schema di in impianto a singola e doppia sede per iniezione di gas nella ghisa. Industria Fusoria 5/2013 62 La rimozione totale dell’idrogeno ∆[%H], ha tre effetti degassanti: l’effetto di rimozione diretta dalla superficie libera ∆[H]F; l’effetto di rimozione tramite le bolle di gas insufflato, ∆[H]N2 e dall’effetto di rimozione tramite le bolle di monossido di carbonio (CO), che viene formato durante la desossidazione della ghisa dal Carbonio ∆[H]CO. Con un breve trattamento di insufflaggio di gas (∆[%H] . 100/[%H]) il quantitativo totale di idrogeno rimosso spazia dal 20 al 40%, in funzione del quantitativo iniziale di idrogeno; le percentuali indicate sono misurate con una concentrazione iniziale 4-5 ppm e 12 ppm rispettivamente. In questo caso la quantità di idrogeno asportata dalla superficie libera è ∆[%H]F/∆[%H]=0.35-0.45, mentre la quantità rimossa tramite l’inclusione nelle bolle è ∆[%H]N2/∆[%H]=0.50-0.60, ed infine la quantità rimossa tramite l’assorbimento di monossido di Carbonio è ∆[%H]CO/∆[%H]=0.05-0.07. tecnico Con un trattamento prolungato (oltre 30 minuti) l’effetto di raffinazione, collegato alla rimozione delle inclusioni in sospensione e alla rimozione dell’idrogeno aumenta da 2 a 4 volte. In questo caso il gradi di disossidazione della ghisa cambia significativamente, il grado di attività dell’ossigeno diminuisce da 1,5 a 2 volte. L’azione modificante del trattamento di insufflaggio nella ghisa è una riduzione della dimensione delle particelle di grafite ed una diminuzione della tendenza allo scambio termico. Nel caso di un trattamento breve di una ghisa non modificata con una bassa attività dell’ossigeno (ao = 2.5 10-4%), l’azione modificante del trattamento non è rilevabile. Questo perché nel fuso le particelle disperse relativamente grandi (con dimensioni sopra i 3 µm) sono rimosse senza aumentare la dispersione delle inclusioni non metalliche, che servono da centro per la nucleazione della grafite. Durante l’insufflaggio di bagni di ghisa non modificata, con una attività dell’ossigeno relativamente alta, (ao =2.5 . 10-4%), l’effetto di modifica del bagno è molto intenso. In questo caso le particelle grandi disperse vengono rimosse, ma molte particelle non metalliche vengono formate nel bagno, che servono da starters per la nucleazione della grafite. E una peculiarità del trattamenti di insufflaggio di gas nella ghisa fusa che le variazioni del bagno dipendano dalla durata del trattamento. Sotto trattamenti brevi con il conseguente effetto di mescolamento del metallo, la dissoluzione degli inoculanti, come ad esempio i ferrosilicati, è accelerata. In questo caso non si migliora solo l’assorbimento, ma si agevola anche la formazione di un elevato numero di micro zone ad elevato contenuto di Silicio uniformemente distribuite. In queste micro zone innanzitutto si ha la nucleazione delle particelle di grafite. Inoltre sotto determinate condizioni la tendenza al sottoraffreddamento viene diminuita, il grado di grafitizzazione aumenta e le inclusioni di grafite diventano disperse maggiormente. temperatura eutettica. Quando si è dissipato completamente l’effetto di insufflaggio dell’azoto i nitruri di Titanio tornano in soluzione nel fuso e gli effetti modificanti si riducono nuovamente. In questo modo, da una parte l’iniezione di gas migliora l’assimilazione degli inoculanti nel fuso e promuove la dispersione del silicio per assistere la grafitizzazione. Dall’altro lato diminuisce la durata degli effetti modificanti, perché l’omogeneizzazione del fuso è molto accelerata. Inoltre il trattamento di insufflaggio per ghise modificate deve essere più lungo del tempo del primo stadio, ed è solitamente compreso tra 2 e 5 minuti (ma mai più di 10 minuti). L’azione Alligante del trattamento di insufflaggio di gas avviene maggiormente se la matrice metallica è perlitizzata durante i lunghi tempi di trattamento della ghisa fusa. E’ un effetto della nitrurazione del fuso ed un aumento della attività dell’azoto e della pulizia del metallo da parte dell’idrogeno e l’ossigeno dissolti. Prima del trattamento la matrice metallica contiene 50-55% di ferrite e 40-45% di perlite. Dopo trattamenti di 60 e 120 minuti la quantità di perlite aumenta rispettivamente al 60 e 80%; dopo un trattamento di 180 minuti la struttura diventa pressoché totalmente perlitica (95100%). L’effetto perlitizzante dei lunghi trattamenti di insufflaggio è il risultato di due processi: il primo è un aumento della quantità di Azoto, dovuta alla solubilità massima di azoto nel fuso; la seconda è l’aumento dell’attività dell’azoto dovuta alla bassa concentrazione di idrogeno e ossigeno nel bagno. Con un tempo di trattamento più lungo (oltre 30 min) inizia un terzo stadio. A questo punto l’opera di grafitizzazione degli inoculanti è terminato. Allo stesso tempo si formano nel fuso dei centri di grafitizzazione. Questo è dovuto alla formazione di particelle di TiN legate al passaggio del gas, secondo le reazioni: [Ti]+ ½ N2=TiN [Ti]+ [N]= TiN La ghisa contiene quasi sempre tra lo 0,02 e lo 0,03 di Ti. I calcoli termodinamici mostrano che durante il trattamento del fuso con Azoto, la formazione di nitruri di Titanio è possibile. La ghisa diventa modificata senza l’utilizzo di inoculanti, come dimostrato dalla riduzione della dimensione delle particelle di Grafite e la diminuzione della tendenza della lega al sottoraffreddamento. La presenza di questi effetti modificanti è promossa anche dall’aumento della attività di Carbonio e Silicio, come risultato della diminuzione della attività dell’ossigeno di un fattore che va da 1,5 a 2. Questo effetto è aiutato anche da una diminuzione del sottoraffreddamento del fuso, per un aumento del liquidus e della 63 In definitiva il trattamento della ghisa liquida tramite insufflaggio di gas attraverso l’iniezione di flussi sottili ad elevata velocità causa una serie di complesse azioni nel fuso, che portano a raffinazione, omogeneizzazione, modifica ed affetto alligante. I meccanismi di questi effetti sono diversi, ma tutti portano al risultato di una fondamentale variazione delle condizioni del liquido della ghisa fusa. Il miglioramento nelle proprietà della ghisa durante il trattamento di insufflaggio di gas permette la formulazione di metodi per incrementare l’efficienza e le condizioni ottimali per i trattamenti. I trattamenti brevi (fino a 10 minuti) sono necessari per la raffinazione dai gas disciolti e le inclusioni non Industria Fusoria 5/2013 tecnico 10 Difettosità, % 8 6 senza iniezione di gas 4 dopo l’iniezione di gas 2 0 1 2 3 4 Fig. 3 - Influenza dell’insufflaggio di gas sulla difettosità della ghisa: 1-difettosità generale, 2-inclusioni di sabbia e scoria, 3-porosità da gas, 4-criccature. pianti per la produzione di cilindri per motori Diesel per locomotive ha permesso la riduzione dell’incidenza dei difetti di due volte (Fig. 3). L’applicazione del processo agli impianti di produzione di cilindri con sistemi di alimentazione ramificati ha portato ad una riduzione dei difetti del 16%, ma con l’integrazione del sistema con sistemi di filtraggio l’incidenza dei difetti è calata del 49% e la densità finale dei getti è aumentata. Riassunto metalliche, includendo anche l’uniformità di distribuzione degli agenti modificanti. I trattamenti a medio tempo di trattamento (fino a 10-20 minuti) sono consigliati per migliorare l’alligazione con gli elementi a bassa solubilità. In questo caso i trattamenti ad insufflaggio sono in molti casi più efficienti ed efficaci rispetto ai trattamenti ad elevata temperatura. I trattamenti a lungo tempo (oltre i 20 minuti) possono essere utilizzati per i trattamenti nella ghisa fusa in miscelatori, ad esempio durante la colata continua orizzontale. Vantaggi della tecnologia dei trattamenti ad iniezioni di gas La tecnologia del trattamento della ghisa tramite insufflaggio di gas ad elevata velocità in flussi sottili è caratterizzata da una elevata efficacia, economicità, adattabilità alla produzione e sicurezza. L’efficienza della tecnologia viene raggiunta tramite la complessa omogeneizzazione ed effetto raffinante del gas iniettato nel fuso. Dopo un trattamento di 3-5 minuti il contenuto di idrogeno decresce del 2040% equello di ossigeno del 15-20%, mentre le particelle non metalliche decrescono del 15-30%. Il processo risulta economico in quanto i difetti di fusione risultano diminuiti del 16-50% (Fig. 3) ed aumentando il mescolamento degli alleganti o degli additivi modificanti nel fuso del 12.5%. L’adattabilità del processo alla produzione è ottenibile grazie alla semplicità degli impianti ed alla loro facile manutenzione. La sicurezza è aumentata eliminando il problema degli schizzi di materiale fuso o incandescente dalla siviera. L’applicazione dei trattamenti di insufflaggio di gas agli im- Il trattamento ad iniezione di gas nella ghisa effettuato insufflando azoto porta ad un aumento significativo della qualità del fuso e delle fusioni risultanti. Può portare ad un miglioramento delle proprietà di colata, in un aumento di nell’uniformità della struttura, una riduzione delle dimensione dei grani, una perlitizzazione della matrice metallica, una sensibilizzazione o aumento delle proprietà meccaniche , diminuzione dell’ammontare di inclusioni di sabbia e scoria, ed altri difetti come porosità da gas, e criccature. Gli effetti positivi della tecnologia dell’iniezione di gas, come risultato delle complesse azioni agite dal gas insufflato, che affina la struttura, omogeneizza il fuso e migliora complessivamente la microstruttura finale. Tratto da Foundry Trade JournalMaggio 2013 Traduzione: Francesco Calosso |1| Levi L.I., Nitrogen and cast iron for castings, Moscow Machinostroeye, 1964. |2| Blank G., Voliank N., Proceedings of 23th International Foundry congress, Moscow: Maschgiz, 1958. |3| Ten E.B., Maslov A.V., Izvestya Vuzov, Ferrous Metallurgy. N°9 (1991), Pg. 22-26. Industria Fusoria 5/2013 64 Key partner in Design Process Innovation Software, Servizi e Formazione per la Sperimentazione Virtuale nella simulazione dei processi di fonderia SOFTWARE E SERVIZI PER: Simulazioni di Riempimento Solidificazione Tensioni residue Trattamento termico Microstruttura Ottimizzazione Il nuovo standard SEMPLICEMENTE EFFICIENTE E CONVENIENTE! Results courtesy: Honsel, PSA, Componenta Realizzare getti di fonderia in maniera efficiente e conveniente significa comprendere, controllare e migliorare il processo www.enginsoft.it MAGMASOFT® è uno strumento di simulazione di facile utilizzo, orientato allo studio dei processi di fonderia per migliorare la qualità dei getti ed ottimizzare il processo tecnologico. Le caratteristiche del software consentono una facile comprensione e analisi del riempimento dello stampo, della solidificazione del getto, delle proprietà meccaniche del pezzo finale, nonché dello stato tensionale residuo e relativa distorsione. MAGMASOFT fornisce un valido aiuto nella ricerca della soluzione in fase progettuale o di ottimizzazione del processo tramite una interfaccia utente completa e «userfriendly» che guida l’utente nell’impostazione dell’analisi a partire dalla modellazione CAD, attraverso un ricco database, sino all’interpretazione dei risultati. EnginSoft S.p.A. Sezione Fonderia via Giambellino, 7 35129 PADOVA Tel. +39 049 7705311 Fax +39 049 7705333 [email protected] MEMBER OF AMAFOND Farvi arrivare PRIMI è il nostro obbiettivo ©2011_www.imagination.it Linea di produzione · Impianti di Formatura · Impianti e macchine per animisterie (shell moulding, croning, cold box e hot box) · Macchine per formatura gusci ed incollatrici · Sterratore per anime · Impianti per il trattamento e trasferimento del metallo Euromac srl 36035 Marano Vic. (VI) Italy Via dell’Industria, 62 [email protected] Tel +(39) 0445.637629 Fax +(39) 0445.639057 www.euromac-srl.it IFM 7 Capacità 13,4 ton cadauno Potenza 9.000 KW - 250 Hz Twin Power Il mondo ruota intorno a nuovi mercati, nuovi obiettivi, nuove sfide. E ABP Induction gira sempre più velocemente: con la passione ardente per l’induzione e l’automazione, la tecnologia più moderna e un’assistenza individuale. 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Industria Fusoria 5/2013 68 tecnico 69 Industria Fusoria 5/2013 tecnico Industria Fusoria 5/2013 70 tecnico 71 Industria Fusoria 5/2013 tecnico Industria Fusoria 5/2013 72 tecnico 73 Industria Fusoria 5/2013 tecnico Industria Fusoria 5/2013 74 tecnico 75 Industria Fusoria 5/2013 tecnico Industria Fusoria 5/2013 76 tecnico 77 Industria Fusoria 5/2013 tecnico Industria Fusoria 5/2013 78 tecnico 79 Industria Fusoria 5/2013 tecnico Industria Fusoria 5/2013 80 tecnico 81 Industria Fusoria 5/2013 tecnico CONTINUA Industria Fusoria 5/2013 82 Impianti, macchine e attrezzature per fonderie e animisterie • Impianti di preparazione e distribuzione sabbia per ogni processo di produzione anime. • Macchine per formatura anime in cold box e shell moulding in vari tipi e dimensioni. • Macchine speciali a richiesta. • Gasatori automatici per ogni processo. • Mescolatori ad elica radente. • Frantumatori per recupero sabbia. • Propulsori pneumatici. • Depuratori a scrubber per l’abbattimento delle emissioni da qualsiasi processo di formatura anime. • Vasche di miscelazione della vernice per anime. • Impianti di asciugatura delle anime verniciate. • Forni di riscaldamento per sterratura anime da fusioni di alluminio. • Smaterozzatori a cuneo per la rottura delle colate di fusioni di ghisa sferoidale e acciaio al manganese. • Cabine aspiranti insonorizzate per sbavatura. • Manipolatori - Posizionatori per sbavatura getti. • Revisioni, modifiche, fornitura di macchine e impianti usati. • Progettazione e consulenza. • Manutenzione e assistenza. 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Fascicolo IV/I3 M Mazzon F.lli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Metal Trading . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 1V/13 Metef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Montalbetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/13 C O Carbones . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85 Carfull Service . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 Cavenaghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina 1 - 2 - 3 Omar . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/12 D Dega e Grazioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo I/I2 P Pangborn Europe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Primafond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 Protec-Fond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina II R E RC Informatica Eca Consult . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 EKW Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 Elkem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/13 Engin Soft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 Euromac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 S F Fae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/13 Fomet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/13 Fondac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Fontanot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 - 67 Foseco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 G Gerli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 - 35 Gerli Metalli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 II/13 Safond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina IV Satef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Savelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 Sibelco Italia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/13 Sidermetal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Siderweb . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1 Simi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/I1 Sofram . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1 Sogemi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 Speroni Remo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 - 15 T Techmek . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo V/I1 Tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 Tiesse Robot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 TTE Robot. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1 U I Imf. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Imic. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Impianti Morando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Italiana Coke . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Industria Fusoria 5/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 88 Ubi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 W Weiland Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1 Wire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/I2 1981 - 2011 DA 30 ANNI AL SERVIZIO DELL’ECOLOGIA SAFOND - MARTINI S.R.L. Via Terraglioni, 50 - 36030 MONTECCHIO PRECALCINO (Vicenza) Cap. Soc. euro 2.000.000,00 i.v. - Cod. Fisc. - Partita IVA - Reg. Imp. 03219800269 - R.E.A. VI-305231 DIVISIONE: SAFOND sabbie da fonderia Via Terraglioni, 50 - 36030 MONTECCHIO PRECALCINO (VI) Tel. 0445 855022 (6 linee r.a.) - Fax 0445 855533 [email protected] - www.safondmartini.it DIVISIONE: SAFOND BONIFICHE AMBIENTALI Via Kennedy, 32 - San Donato Milanese (MI) Tel. 02 51628121 - Fax 02 51627883 [email protected] - www.safondmartini.it DIVISIONE: MARTINI SABBIE Via Terraglioni, 44 - 36030 MONTECCHIO PREC. (VI) Tel. 0445 864300 r.a. - Fax 0445 865140 [email protected] - www.safondmartini.it