COMUNE DI BOLLATE (Provincia di Milano) AREA QUALITA

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COMUNE DI BOLLATE (Provincia di Milano) AREA QUALITA
ARCHITETTO
ANDREA
NADALINI
COMUNE DI BOLLATE
(Provincia di Milano)
AREA QUALITA' URBANA
SERVIZIO LAVORI PUBBLICI
RELAZIONE TECNICA
PROGETTO ESECUTIVO
SCUOLA DI VIA DIAZ
INTEGRAZIONE RETE IDRANTI
MILANO
VIA TOGLIATTI 34– 20080 ZIBIDO SAN GIACOMO (MI) – FAX 0290003029
RAVENNA
VIA TAPARELLI 72 – 48020 SANT’ALBERTO (RA) – TEL. 3393091094 – FAX 0544528194
P.IVA 03928920960 – C.F. NDLNDR75E02F205T – MAIL [email protected]
1
INDICE
Premessa .....................................................................................................................3
A - Relazione Impianti meccanici..................................................................................4
1 - Specifiche di progetto...............................................................................................4
2- Generalità..................................................................................................................4
3 - Caratteristiche generali............................................................................................4
4 - Dimensionamento rete idrica antincendio................................................................5
5 - Posa in opera - percorso delle tubazioni..................................................................5
6 - Tubazioni per installazione fuori terra......................................................................5
7 - Tubazioni per installazione interrata........................................................................6
8 - Valvole di intercettazione.........................................................................................6
9 - Raccordi ed attacchi unificati...................................................................................6
10 - Installazione e posa in opera.................................................................................6
11 - Sostegni delle tubazioni.........................................................................................7
12 - Posizionamento delle valvole.................................................................................8
13 - Esecuzione del collaudo........................................................................................8
14 - Verifiche e prescrizioni...........................................................................................8
15 - Prova di tenuta dell'impianto..................................................................................9
16 - Osservanza delle leggi e dei regolamenti............................................................10
B - Relazione Opere edili ...........................................................................................12
1 - Specifiche di progetto.............................................................................................12
2 – Scavi, demolizione e rimozioni..............................................................................13
3 - Sottofondi...............................................................................................................13
4 – Tramezzi interni.....................................................................................................13
5 – Pavimenti e rivestimenti........................................................................................13
6 – Intonaci, tinteggiature e pitturazioni......................................................................14
7 - Controsoffitti...........................................................................................................14
8 – Serramenti esterni.................................................................................................14
9- Serramenti interni....................................................................................................14
10 – Opere metalliche, parapetti e ringhiere...............................................................14
11 – Opere esterne......................................................................................................14
C- Documentazione che l’appaltatore dovrà produrre................................................15
Premessa
L'appalto ha per oggetto l'esecuzione dei lavori e delle forniture occorrenti per
l'integrazione della rete idranti UNI45 esistente a servizio della Scuola di via Diaz, così
come prescritto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in data 29.03.2010 con
protocollo 15065 del fascicolo 29254.
Il Progetto esecutivo ha l’obiettivo di realizzare quanto richiesto, nel rispetto delle
prestazioni previste dal Progetto VVF approvato (con l’apertura contemporanea di n°3
idranti UNI45, si rilevi, in posizione idraulicamente sfavorita, una pressione residua al
bocchello (Ø12) pari a 1,5 bar).
Ad oggi la rete antincendio è collegata all’acquedotto cittadino mediante allaccio da 2”, alla
stessa linea è collegata anche la rete idro-sanitaria.
In relazione al layout dell’Istituto ed alle caratteristiche della rete idrica esistente, ritengo
che al fine di adempiere alla prescrizione impartita in sede di approvazione del Progetto
VVF, sia necessario aggiungere n°6 idranti UNI45, ovvero due colonne da tre idranti /cad.
Da quanto potuto visionare si ritiene necessario realizzare quanto segue:
 nuovo allaccio dedicato da 3”;
 nuova linea da 3” in parte interrata ed in parte a vista interna e/o esterna;
 montanti da 2 ½” per realizzazione nuove colonne;
 stacchi da 1 ½” per alimentazione cassette UNI45.
Inoltre si ritiene utile collegare la nuova linea alle due colonne esistenti in prossimità delle
scale mediante tubazioni da 2 ½”.
Con gli interventi sopra descritti si ritiene di poter garantire le prestazioni previste dal
Progetto VVF approvato.
L’impianto ad integrazione di quanto già esistente sarà realizzato secondo quanto previsto
dalle normative di legge vigenti ed in particolare alle prescrizioni del D.M. 26.08.1992
“Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica“.
In fase di sopralluogo è stata effettuata la prova di portata e pressione in posizione
idraulicamente sfavorita, con il contemporaneo utilizzo di n°3 idranti, rivelando 1,8
bar di pressione, ovvero superiore al minimo previsto.
Le caratteristiche del dell’impianto saranno descritte nei seguenti paragrafi.
A - Relazione Impianti meccanici
1 - Specifiche di progetto
Il progetto, di cui all'art. 4 comma g) del DPR 6 dicembre 1991 n° 447 ( e s.m.i)
– Regolamento di attuazione della L. 5 marzo 1990 n°46 - è stato redatto secondo la
buona tecnica professionale in conformità alle norme tecniche UNI-CIG.
2- Generalità
I componenti degli impianti devono essere costruiti, collaudati ed installati in conformità
alla specifica normativa vigente ed a quanto precisato nella norma UNI 10779 edizione
luglio 2007 “Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio”, che si ritiene
interamente integrata al presente progetto. La pressione nominale dei componenti del
sistema non deve essere minore della pressione massima che il sistema può raggiungere
in ogni circostanza e comunque non minore di 1,2 Mpa (12 bar).
3 - Caratteristiche generali
Si elencano di seguito la tipologia di idranti e le caratteristiche tecniche:
• n°2 idranti a muro UNI45 (per la protezione interna del piano seminterrato) + n°1
attacco autopompa UNI 70 posto in prossimità dell’ingresso carraio dell’edificio;
• n°2 idranti a muro UNI45 (per la protezione interna del piano rialzato);
• n°2 idranti a muro UNI45 (per la protezione interna del piano primo).
In totale verranno quindi aggiunti n°6 idranti a cassetta UNI45 e n°1 attacco autopompa
UNI 70.
Tutto quanto sopra verrà alimentato da un nuovo allaccio acquedotto, dedicato
all’antincendio, da 3”. Al fine di limitare le perdite di carico dell’impianto, il filtro ed
il disconnettere da installare successivamente al contatore saranno da 4”, con i
necessari raccordi e valvole a sfera.
Gli idranti UNI45 saranno completi di cassetta, manichetta da 20 mt e lancia, di “tipo
approvato”, collegati alla rete idrica antincendio indipendente dai servizi sanitari. La
custodia di ogni idrante sarà munita di sportello, situato in luogo ben visibile e con
profondità atta a tenere, a sportello chiuso, manichette e lancia permanentemente
collegate. L’esatta ubicazione della protezione interna ed esterna dell’edificio è
contrassegnata sulla tavola progettuale.
4 - Dimensionamento rete idrica antincendio
Il dimensionamento della rete idrica antincendio sarà eseguito in conformità al D.M. 26
agosto 1992 e la successiva Lettera-circolare prot. n. P2244/4122 sott. 32 del 30 ottobre
1996. Ove nulla prescritto, saranno seguiti i dettami della norma UNI 10779/98 +
aggiornamento del luglio 2007, “Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio”.
L’impianto sarà in grado di garantire la pressione minima residua al bocchello pari a 1,5
bar con il contemporaneo funzionamento di n°3 idranti UNI45 (art. 9.1 del D.M. 26 agosto
1992).
L’alimentazione idrica dell’impianto sarà assicurata dall’acquedotto pubblico.
Il collaudo della rete idrica antincendio, verrà eseguito in conformità alla norma UNI 10779,
“Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio” considerando area di livello 1.
Si evidenzia comunque che la rete antincendio in progetto verrà realizzata conformemente
alla norma UNI 10779 e rispetterà i seguenti criteri progettuali:
• la rete antincendio integrerà quanto già esistente;
• dotazione di valvole di sezionamento;
• protezione della rete dall’azione del gelo e dalla corrosione;
• idranti collegati con tubazioni flessibili e lance erogatrici che consentono, per
numero ed ubicazione, la copertura protettiva dell’intera attività.
5 - Posa in opera - percorso delle tubazioni
Il percorso tra il punto di consegna (contatore) e gli idranti sarà interrato all’esterno del
fabbricato e a vista all’interno del fabbricato.
Le tubazioni a vista saranno verniciate di colore rosso RAL 3000.
6 - Tubazioni per installazione fuori terra
Nei tratti fuori terra saranno utilizzati tubazioni metalliche conformi alla specifica normativa
di riferimento, aventi pressione nominale non minore di 1,2 Mpa (12 bar).
Le tubazioni di acciaio avranno spessori minimi conformi alla UNI 8863 serie leggera se
filettate oppure alla UNI 6363 serie b, purché con giunzioni che non richiedono
asportazione di materiale. I raccordi, le giunzioni, ed i pezzi speciali relativi devono essere
di acciaio o ghisa conformi alla specifica normativa di riferimento ed aventi pressione
nominale almeno pari a quella della tubazione utilizzata.
Le tubazioni in vista dovranno avere un andamento rettilineo verticale e orizzontale e
dovranno essere opportunamente e saldamente ancorate agli elementi strutturali, in modo
da evitare qualsiasi scuotimento, vibrazione e oscillazione.
Nei luoghi con pericolo di gelo, le tubazioni devono sempre essere installate in ambienti
riscaldati o comunque tali che la temperatura non scenda mai al di sotto di 4 °C.
Nei tratti di tubazione all’esterno dell’edificio in corrispondenza degli ingressi all’edificio, le
tubazioni devono essere opportunamente coibentate.
7 - Tubazioni per installazione interrata
Le tubazioni per installazione interrata saranno conformi alla specifica normativa di
riferimento ed avere, unitamente ai relativi accessori, le pressioni nominali non minore di
1,2 Mpa (12 bar).
Esse saranno scelte tenendo conto delle caratteristiche di resistenza meccanica ed alla
corrosione richieste per assicurare la voluta affidabilità dell’impianto (in PEAD).
Nel caso di tubazioni in acciaio, queste avranno spessori minimi conformi alla UNI 6363
serie b, esternamente protette contro la corrosione mediante rivestimento unificato.
Le tubazioni interrate dovranno avere sul loro percorso riferimenti esterni in numero
sufficiente a consentirne, in ogni tempo, la completa individuazione; dovranno essere
posate su un letto di sabbia lavata, di spessore minimo di 20 cm.
Al fine di garantire l’ispezione delle stesse, oltre al pozzetto che ospiterà il nuovo contatore
verrà posto in opera un pozzetto di ispezione in prossimità dell’ingresso nell’edificio.
Le tubazioni interrate in polietilene devono essere collegate alle tubazioni metalliche prima
della loro fuoriuscita dal terreno e prima del loro ingresso nel fabbricato.
8 - Valvole di intercettazione
Le valvole di intercettazione saranno di tipo indicante la posizione di apertura/chiusura;
sono ammesse valvole a stelo uscente di tipo a saracinesca o a globo, valvole a farfalla,
valvole a sfera.
Le valvole di intercettazione saranno conformi alla UNI 6884 e, se a saracinesca, alla UNI
7125. Nelle tubazioni di diametro maggiore di 100 mm non sono ammesse valvole con
azionamento a leva (a 90°) prive di riduttore.
9 - Raccordi ed attacchi unificati
I raccordi e gli attacchi devono essere conformi alla UNI 804, UNI 805, UNI 807, UNI 808,
UNI 810, UNI 7421 con guarnizioni secondo UNI 813 e chiavi di manovra secondo UNI
814. Le legature devono essere conformi alla UNI 7422.
Altri tipi di apparecchiature possono essere previste per uniformarsi a prescrizioni e
consuetudini locali.
10 - Installazione e posa in opera
Le tubazioni fuori terra saranno installate a vista o in spazi nascosti, purché accessibili e
non devono attraversare locali e/o aree non protette dalla rete idranti.
È consentita l'installazione incassata delle sole diramazioni, intese come tratti di tubazioni
orizzontali di breve sviluppo, destinate ad alimentare un numero limitato di idranti (fino a
2).
Nei luoghi con pericolo di gelo, le tubazioni dovranno sempre essere installate in ambienti
riscaldati o comunque tali che la temperatura non scenda mai al di sotto di 2° C.
Qualora tratti di tubazione dovessero necessariamente attraversare zone a rischio di gelo,
dovranno essere previste e adottate le necessarie protezioni, tenendo conto delle
particolari condizioni climatiche.
Nell'attraversamento di strutture verticali ed orizzontali, quali pareti e solai, dovranno
essere previste le necessarie precauzioni atte ad evitare la deformazione delle tubazioni o
il danneggiamento degli elementi costruttivi derivanti da dilatazioni o da cedimenti
strutturali.
Le tubazioni interrate dovranno essere installate tenendo conto della necessità di
protezione dal gelo e da possibili danni meccanici; in generale la profondità di posa non
deve essere minore di 0,8 m dalla generatrice superiore della tubazione. Dovrà essere
prestata particolare attenzione nel caso di tubazioni di materiale non ferroso.
Particolare cura dovrà essere posta nei riguardi della protezione delle tubazioni contro la
corrosione anche di origine elettrochimica.
11 - Sostegni delle tubazioni
Il tipo, il materiale ed il sistema di posa dei sostegni delle tubazioni dovranno essere tali da
assicurare la stabilità dell'impianto nelle più severe condizioni di esercizio ragionevolmente
prevedibili.
In particolare:
• i sostegni dovranno essere in grado di assorbire gli sforzi assiali e trasversali in
fase di erogazione;
• il materiale utilizzato per qualunque componente del sostegno dovrà essere non
combustibile;
• i collari dovranno essere chiusi attorno ai tubi;
• non sono ammessi sostegni aperti (come ganci a uncino e simili);
• non sono ammessi sostegni ancorati tramite graffe elastiche;
• i sostegni non dovranno essere saldati direttamente alle tubazioni né avvitati ai
relativi raccordi.
Ciascun tronco di tubazione deve essere supportato da un sostegno, ad eccezione dei
tratti di lunghezza minore di 0,6 m, dei montanti e delle discese di lunghezza minore di 1 m
per i quali non sono richiesti sostegni specifici.
Il posizionamento dei supporti deve garantire la stabilità del sistema. In generale la
distanza fra due sostegni non deve essere maggiore di 4 m, per tubazioni di dimensioni
minori o uguali a DN 65, e di 6 m per quelle di diametro maggiore.
12 - Posizionamento delle valvole
Le valvole di intercettazione della rete di idranti dovranno essere installate in posizione
facilmente accessibile e segnalata.
Se installate in pozzetto, dovranno essere adottate misure tali da evitare che ne sia
ostacolato l’utilizzo.
Una valvola di intercettazione dovrà essere installata successivamente al contatore per
consentire la chiusura della linea nel caso fossero necessarie manutenzioni.
13 - Esecuzione del collaudo
Durante le operazioni di collaudo si provvederà ad effettuare le seguenti operazioni:
•
esame generale dell'intero impianto comprese le alimentazioni, avente come
particolare oggetto la capacità e tipologia delle alimentazioni, le caratteristiche delle
pompe, i diametri delle tubazioni, la spaziatura degli idranti, i sostegni delle
tubazioni;
• prova idrostatica delle tubazioni ad una pressione di almeno 1,5 volte la pressione
di esercizio dell'impianto con un minimo di 1,4 Mpa (14 bar) per 2 h;
• collaudo delle alimentazioni;
• verifica del regolare flusso nei collettori di alimentazione, aprendo completamente
un idrante terminale per ogni ramo principale della rete a servizio di due o più
idranti;
• verifica delle prestazioni di progetto con riferimento alle portate e pressioni minime
da garantire, alla contemporaneità delle erogazioni, ed alla durata delle
alimentazioni.
Per l’esecuzione dei suddetti accertamenti il progetto deve individuare i punti di
misurazione che devono essere opportunamente predisposti ed indicati.
14 - Verifiche e prescrizioni
La ditta esecutrice degli impianti dovrà essere abilitata all’installazione e manutenzione
dell’impianto idrico antincendio, come prescritto dalla Legge 46/90 (e s.m.i): possedere i
requisiti tecnico professionali ed essere iscritta negli Albi Provinciali di competenza.
La ditta esecutrice dell’installazione garantirà che tutti gli impianti, apparecchiature ed i
materiali utilizzati siano conformi alle norme UNI in vigore, nonché alle norme
antinfortunistiche.
Al termine dei lavori di installazione, prima della messa in servizio, gli impianti dovranno
essere collaudati ed essere eseguite le verifiche previste dalle norme, in particolare:
15 - Prova di tenuta dell'impianto
Prima di mettere in servizio un impianto idrico antincendio, l'installatore deve provarne la
tenuta.
La prova va effettuata con le seguenti modalità:
• prova idrostatica delle tubazioni ad una pressione di almeno 1,5 volte la pressione
di esercizio dell'impianto con un minimo di 1,4 Mpa (14 bar) per 2 h
• si immette nell'impianto aria o acqua, fino a che sia raggiunta una pressione di
almeno 1,5 volte la pressione di esercizio dell'impianto con un minimo di 1,4 Mpa
(14 bar) per 2 h;
• dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione si effettua una
prima lettura della pressione, mediante un manometro ad acqua od apparecchio
equivalente, di sensibilità minima di 0,1 mbar (1 mm H2O);
• trascorsi 15 min dalla prima si effettua una seconda lettura: il manometro non deve
accusare nessuna caduta di pressione visibile fra le due letture.
16 - Osservanza delle leggi e dei regolamenti
Gli impianti ed i loro componenti dovranno essere conformi alle prescrizioni delle leggi e
dei regolamenti vigenti, in particolare:
• UNI 804 “Apparecchiature per estinzione incendi - Raccordi per tubazioni flessibili”
• UNI 805 “Apparecchiature per estinzione incendi - Cannotti filettati per raccordi per
tubazioni flessibili”
• UNI 807 “Apparecchiature per estinzione incendi - Cannotti non filettati per raccordi per
tubazioni flessibili”
• UNI 808 “Apparecchiature per estinzione incendi - Girelli per raccordi per tubazioni
flessibili”
• UNI 810 “Apparecchiature per estinzione incendi - Attacchi a vite”
• UNI 813 “Apparecchiature per estinzione incendi - Guarnizioni per raccordi e attacchi per
tubazioni flessibili”
• UNI 814 “Apparecchiature per estinzione incendi - Chiavi per la manovra dei raccordi,
attacchi e tappi per tubazioni flessibili”
• UNI 6363 “Tubi di acciaio, senza saldatura e saldati, per condotte di acqua”
• UNI 6884 “Valvole di intercettazione e regolazione di fluidi - Condizioni tecniche di
fornitura e collaudo”
• UNI 7125 “Saracinesche flangiate per condotte d’acqua - Condizioni tecniche di fornitura”
• UNI 7421 “Apparecchiature per estinzione incendi - Tappi per valvole e raccordi per
tubazioni flessibili”
• UNI 7422 “Apparecchiature per estinzione incendi - Requisiti delle legature per tubazioni
flessibili”
• UNI 8863 e s.m.i. “Tubi senza saldatura e saldati, di acciaio non legato, filettabili secondo
UNI ISO 7-1”
• UNI 9485 “Apparecchiature per estinzione incendi - Idranti a colonna soprasuolo di
ghisa”
• UNI 9486 “Apparecchiature per estinzione incendi - Idranti sottosuolo di ghisa”
• UNI 9487 “Apparecchiature per estinzione incendi - Tubazioni flessibili antincendio di DN
45 e 70 per pressioni di esercizio fino a 1,2 Mpa”
• UNI EN 671-2 “Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni Idranti a muro con tubazioni flessibili”
• Legge 5 marzo 1990 n° 46 “Norme per la sicurezza degli impianti” con modifiche
introdotte dalla Legge 37/08..
• DPR 6 dicembre 1991 n° 447 “Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n°
46 in materia di sicurezza degli impianti” ;
• DM 20/2/92 “Approvazione del modello di dichiarazione di conformità”;
• Circolare 12/4/94, n°233/F “Art. 11 del DPR 26/8/93, n°412, recante norme per la
progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti degli edifici.
Indicazioni interpretative e di chiarimento”;
• La documentazione finale fornita dalla ditta esecutrice della installazione dovrà
comprendere:
• eventuali varianti al progetto;
• altre indicazioni a corredo del presente progetto;
• certificato di conformità redatto ai sensi di legge e corredato degli allegati obbligatori.
Altre normative relative ai singoli componenti degli impianti, anche se non espressamente
richiamate, dovranno essere rigorosamente applicate.
Tutte le apparecchiature assiemate e tutti i singoli componenti degli impianti dovranno
essere di qualità comprovata e dotati di contrassegni di omologazione (marchio CE).
Allegato: Calcolo rete
NOTA: si specifica che tale calcolo è stata eseguita prevedendo la situazione più gravosa,
ovvero con anello sezionato, garantendo continuità di funzionamento alle colonne più
sfavorite.
Formule utilizzate come da norma UNI10779
Le perdite di carico parziali e totali in tabella sono in mm
H
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
equiv.
Out
Tubazione
ø
D.P.
Sum DP
Vel
Lt/min
0
8,00
PO
3”
155
155
1,3
383
0
23,00
FM
3”
607
763
1,2
383
0
18,50
PO
3”
359
1121
1,3
383
0
12,50
FM
3”
330
1451
1,2
383
0
2,00
P semin
2½“
109
1560
1,7
383
5
5,00
F1
F1
2½“
238
1799
1,1
245
1,20
P rialz
F1
2½“
124
1923
1,1
245
5,00
F1
2½“
61
1984
0,5
120
1,20
F1
1½“
607
2590
1,4
120
4
5
8
P primo
Tutto quanto sopra verrà alimentato da un nuovo allaccio acquedotto, dedicato all’antincendio, da
3”. Al fine di limitare le perdite di carico dell’impianto, il filtro ed il disconnettere da installare
successivamente al contatore saranno da 4”, con i necessari raccordi e valvole a sfera.
B - Relazione Opere edili
1 - Specifiche di progetto
Il progetto prevede la realizzazione di tutte le lavorazioni “accessorie” all’installazione in
opera dei nuovi idranti UNI45 e delle relative tubazioni idriche di alimentazione.
Le opere edili possono essere così sintetizzate come qui di seguito:

realizzazione di scavi in sezione ristretta per la posa in opera di tutte le tubazioni in
PEAD da interrare nonché del pozzetto che ospiterà il nuovo all’allaccio antincendio;

ripristino delle finiture delle superficie esterne presso cui verranno eseguiti gli scavi
di cui al punto precedente (mediante asfalto, cls e/o prato);

realizzazione di tutte le fonometrie necessarie al passaggio delle nuove tubazioni
idriche (a parete e a trave/soletta);

realizzazione di scassi, tracce e quant’altro necessario all’inserimento delle nuove
colonne montanti nelle pareti esistenti al fine di non doverle proteggere dal fuoco;

fissaggio a parete ed a solaio delle staffe di sostegno delle tubazioni, prestando
particolare attenzione alla presenza dei controsoffitti e dei sistemi antisfondellamento
presenti a plafone;

pitturazione in tinta rossa RAL3000

realizzazione di opere accessorie per ripristini (intonaci e finiture).
Tali opere sono funzionali alla realizzazione degli interventi e delle forniture occorrenti per
l'integrazione della rete idranti UNI45 esistente a servizio della Scuola di via Diaz, così
come prescritto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in data 29.03.2010 con
protocollo 15065 del fascicolo 29254.
Tali opere saranno pertanto puntuali ma distribuite su tutta la superficie dell’edificio come
meglio specificato nelle pagine successive.
2 – Scavi, demolizione e rimozioni
Le lavorazioni di scavo sono limitate alle aree in cui sono state previste le opere relative
alla posa in opera delle nuove tubazioni a servizio della rete antincendio.
Il materiale di scavo si considera conferito a discarica, eccettuato il volume di reinterro.
Le lavorazioni di demolizione sono relative all’apertura di scassi, tracce e fonometrie per
l’inserimento ed il fissaggio delle tubazioni idriche.
Relativamente a tali lavorazioni si precisa che dovranno essere effettuate le seguenti
operazioni:
-
demolizione parziale di muratura;
-
perforazioni con carottatrice a parete ed a soletta;
-
ripristino dell’intonaco e della tinteggiatura sulle due facce della muratura per una
fascia di circa 0,5-1 metro sul perimetro.
-
ripristino della pavimentazione.
3 - Sottofondi
Non saranno realizzati in generale sottofondi o massetti, se non per la realizzazione delle
nuove pavimentazioni bituminose e del marciapiede in cls interessati dal passaggio delle
tubazioni idriche.
Per tali aree si prevede il ripristino delle stesse con materiali e finiture analoghi a quanto
presente.
4 – Tramezzi interni
Non saranno oggetto di lavorazioni le murature interne, se non per ripristini in
corrispondenza del passaggio in traccia delle nuove dorsali impiantistiche.
Inoltre saranno realizzate operazioni di demolizione-ricostruzione di porzioni di muratura in
blocchi forati, al fine di ripristinare lo spessore del muro. Le lavorazioni di ricucitura di
murature esistenti dovranno essere effettuate con gli stessi materiali e con gli stessi
spessori già costituenti la muratura esistente.
5 – Pavimenti e rivestimenti
Non saranno oggetto di lavorazioni tutte le pavimentazioni in ceramica o graniglia di
cemento, se non per ripristini in corrispondenza del passaggio in traccia delle nuove
dorsali impiantistiche.
Ove si interverrà si provvederà alla posa in opera di pavimentazione in ceramica
monocottura avente caratteristiche tipologiche come esistente.
6 – Intonaci, tinteggiature e pitturazioni
Non saranno oggetto di lavorazioni le attuali finiture delle pareti e dei plafoni se non per
ripristini in corrispondenza del passaggio in traccia delle nuove dorsali impiantistiche.
I ripristini dell’intonaco e della tinteggiatura sulle due facce della muratura per una fascia di
circa 0,5-1 metro sul perimetro.
7 - Controsoffitti
Laddove sarà necessario fissare a solaio/plafone, le staffe e gli ancoraggi per il sostegno
delle tubazioni idrauliche, sarà necessario rimuovere (temporaneamente e/o demolire) e
successivamente riposizionare i controsoffitti in quadrotti di gesso e/o fibra minerale, o il
sistema antisfondellamento al quale occorrerà porre particolare attenzione.
8 – Serramenti esterni
Non si prevedono interventi.
9- Serramenti interni
All’interno del locali adiacente alla sala musica del piano seminterrato, al fine di consentire
il passaggio della nuova tubazione idraulica, sarà necessario adeguare un serramento
vetrato esistente, sostituendolo con altro completo di forometria adeguata.
I rimanti serramenti interni non saranno oggetti di interventi.
10 – Opere metalliche, parapetti e ringhiere
Non si prevedono interventi.
11 – Opere esterne
Sono previsti rifacimenti della pavimentazione esterna nei punti in cui vengono realizzate
gli scavi necessari alla realizzazione della linea antincendio interrata.
C- Documentazione che l’appaltatore dovrà produrre
L’appaltatore dovrà consegnare alla DL la documentazione certificativa da allegare alla
richiesta di rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi.
Rientrano nella documentazione che l’Appaltatore dovrà fornire alla DL ogni qualvolta
entrerà un materiale in cantiere:
• le bolle di trasporto;
• certificati di prova per i prodotti sperimentali;
• certificati di omologazione dei prodotti;
• dichiarazione di conformità del produttore.
Rientrano nella documentazione che l’Appaltatore dovrà fornire alla DL al termine dei
lavori:
• Dichiarazione di corretta installazione e funzionamento dell’impianto idranti.
(Mod. Dich. Imp.) (*)
(*) Dette dichiarazioni devono essere corredate da:
- Dichiarazione di conformità ai certificati di omologazione M.I./ Certificati di prova,
da parte del produttore dei materiali
- Copia di certificati di omologazione M.I. / Certificati di prova
- Copia delle bolle di accompagnamento che attestino il tragitto dei materali dal
produttore al luogo di installazione
D - NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI

Decreto Ministero dell’Interno 26 Agosto 1992 – Norme di prevenzione incendi per
l’edilizia scolastica.

DM 30 Novembre 1983 – Termini, definizioni generali e simboli grafici di
prevenzione incendi

Legge 5 marzo 1990, n.46 - Norme per la sicurezza degli impianti e regolamento di
attuazione approvato con D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 così come modificata
dalla Legge 37/08.

D.M. 10/03/1998 - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione
dell’emergenza nei luoghi di lavoro.

DPR 547 del 27.4.1955 sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro ed
aggiornamenti successivi;

Decreto Legislativo 81/08 sulla sicurezza ed igiene del lavoro e successive
integrazioni;

UNI 10779 – Reti di idranti. Progettazione, installazione ed esercizio.
E- NORME RELATIVE ALLE OPERE CIVILI

D.M. 18/12/1975 - Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi
compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da
osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica.

Regolamento Edilizio del Comune di Bollate.

D.P.R. 21/04/1993 n° 246 – “Regolamento di attuazione delle direttive 89/106/CE
relative a prodotti da costruzione”.

D.Lgs. 24/07/1996 n° 503 – “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle
barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”.

D.Lgs. 12/04/2006 n° 163 – “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE E 2004/18/CE”.

Testo Unico 14.01.2008 – “Norme Tecniche per le costruzioni”.
Milano, 16.05.2011
Il Progettista