La confraternita oscura

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La confraternita oscura
La confraternita oscura
Si erano messi in cammino per Helgen una cittadina nei pressi del monastero
di San Gallo erano stati convocati per un concilio nel quale avrebbero discusso
della fede in Dio.
Prima però Tristan e Altair, un suo allievo, volevano rifocillarsi nella locanda del
focolare accogliente, molto conosciuta per il buon alloggio.
Poco dopo aver preso una stanza, arrivò un uomo vestito di stracci che andò
dalla locandiera e le chiese dove si trovava la gendarmeria cittadina per riferire
che si sentivano rumori strani provenire dal pomarium. Tristan, incuriosito, si
avvicinò all'uomo e gli chiese se fosse il pomarium del Monastero di San Gallo;
l'uomo ancora tremante rispose di sì, quindi Tristan e Altair si avviarono verso
il Monastero, anche se al concilio mancavano ancora alcuni giorni.
Arrivati al Monastero, vennero accolti da un monaco che probabilmente era
l'abate e i due si salutarono con una serie di rituali. Il monaco, stupito, chiese il
motivo del loro anticipo e Tristan riferì di aver sentito parlare di strani rumori
presso il pomarium. Il monaco li fece accomodare nella sala da pranzo dove
spiegò loro ciò che stava succendendo: da qualche tempo i monaci notavano
delle ombre che, di notte, si inoltravano nel pomarium e poi sparivano.
Il pomarium era composto da alberi da frutto tra cui i meli, disposti in modo
concentrico, e i peschi dislocati a croce; gli oleandri ornavano il perimetro dello
stesso pomarium. Le tombe erano disposte sotto ogni albero.
Il monaco supplicò Tristan di risolvere il mistero e i due accettarono.
Tristan e Altair, per risolvere il caso, si avviarono verso il cimitero e si
nascosero dietro un cespuglio per cercare di sorprendere chi si nascondeva
nell'oscurità. Il tempo trascorreva, ma nessuno si era fatto vivo.
Passata la mezzanotte, Altair aveva perso le speranze ma Tristan, invece, era
ancora fiducioso.
Ad un certo punto sentirono un fruscio di foglie secche...non erano soli:
qualcuno li stava spiando e forse era quello il motivo per cui nessuno si era
fatto vivo nel cimitero. Sapendo che non erano soli,Tristan disse ad Altair di
non muoversi e di non proferire parola, così da non destare sospetti. Si sentì lo
scoccare di una freccia che, per poco, colpì Tristan; allora i due iniziarono a
seguire il fuggiasco.
Entrarono nel cimitero. L'ombra si stava avvicinando in direzione del lato nord
del pomarium, però, ad un certo punto, essa sparì come se fosse entrata in
una tomba. Altair chiese se ci fosse qualcosa nella tomba, pensando che vi
fosse un passaggio; allora Tristan, con l'aiuto del suo allievo, provò ad aprirla
ma essa non si spostava.
La mattina dopo decisero di ritornare per controllare meglio la tomba;
guardandola alla luce del sole si accorsero che c'era un anello incastonato nella
lastra di marmo...era quello di San Gallo.
Altair, curioso, si avvicinò ad esso e lo toccò; la tomba iniziò a vibrare e la
lastra si aprì.
Dentro trovarono un scalinata cha portava ad un corridoio sotterraneo:
probabilmente era una catacomba.
I due, stupiti, scesero la scala e sentirono delle voci cantare; i due
proseguirono e si ritrovarono in una stanza con degli uomini incappucciati.
Uno dei due si avvicinò ad Altair e lo bloccò; Tristan cercò di salvare Altair, ma
l'uomo incappucciato gli spezzò il collo. Il monaco sentì una voce profonda che
gli parlava usando parole senza senso, forse in una lingua antica. Il messaggio,
una volta decifrato, diceva che al centro della stanza si trovava un altare
circondato da un simbolo satanista.
La voce profonda ormai incombeva su Tristan e su di lui. Si sentiva
disorientato. Si avvicinò all'altare e si sdraiò su di esso: un uomo incappucciato
con un pugnale di vetro si avvicinò e...Tristan si svegliò. Era soltanto un sogno.
E se fosse stato un sogno premonitore?
Aurora, Diletta, Angelo, Massimo 2^A