MMPI-A Minnesota Multiphasic Personality Inventory

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MMPI-A Minnesota Multiphasic Personality Inventory
MMPI-A
Minnesota Multiphasic Personality Inventory-Adolescent
Caratteristiche Generali
Il MMPI-A è uno strumento che deriva, nei presupposti teorici,
dall’MMPI per adulti. Quest’ultimo, infatti, fin da subito era stato
utilizzato per l’assessment clinico di soggetti con età compresa tra i 16
anni ed i 65. Nel tempo, così come è emerso il bisogno di adattare la
prima versione per gli adulti (MMPI-2), ci si è adoperati per la messa a
punto di uno strumento più idoneo alla valutazione psicologica degli
adolescenti.
Il traguardo è stato raggiunto attraverso una forma sperimentale
chiamata forma TX (mentre per gli adulti era stata usata la forma
sperimentale AX) che conteneva 704 item, inclusi i 550 originali del
MMPI. Inoltre, per la raccolta dei dati normativi per gli adolescenti
sono stati sviluppati due questionari: Informazioni biografiche ed Eventi di
vita. Fu nell’elaborazione del questionario che il Comitato di Progetto
decise di ridurre il numero di item fino ad arrivare a 478.
Sono rimasti invariati gli item riferiti agli indicatori di validità L e K
ed alle scale cliniche (con qualche eccezione) mentre ci sono nuovi
indicatori per le scale F e F , per le nuove scale di contenuto, per le
scale supplementari MAC-R, A, e R e per una nuova scala IMM
(Immaturità).
Mentre per le scale di base tutti gli item sono contenuti nei primi 350
item per le scale F , F, VRIN e TRIN è necessario poter disporre
dell’intero questionario.
Parallelamente alla raccolta dei dati sul campione normativo è stato
reclutato un grande campione clinico di adolescenti: 420 ragazzi e 293
ragazze con età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Gli strumenti utilizzati
per il campione clinico sono stati gli stessi del campione normativo
con l’aggiunta del Child Behavior Checklist e del Devereux Adolescent
Behavior Rating Scales.
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Poiché il campione clinico è stato reclutato nei centri di trattamento
per uso di droghe e alcool, nei centri riabilitativi ambulatoriali, nei
reparti di salute mentale e nelle scuole speciali nell’area di
Minneapolis, rispetto alla dimensione dell’Etnia questo campione si
discosta da quello normativo, soprattutto per quanto riguarda la
percentuale dei soggetti di colore. Dal punto di vista della situazione
familiare, come prevedibile, aumenta la percentuale delle famiglie
“multiproblematiche’’.
Somministrazione
Nella somministrazione del MMPI-A, oltre che alle accortezze che
solitamente si usano nell’uso di strumenti psicologici, bisogna averne
altre in particolare.
Innanzitutto accertarsi che ci sia una adeguata conoscenza della
lingua scritta perché altrimenti alcuni item potrebbero non essere
compresi o compresi male.
Anche la capacità di lettura è importante ed infatti si richiede che ci
sia un livello di scolarità equivalente, almeno, al primo anno della
scuola media inferiore. Nel caso di dubbio sulla capacità di
comprensione dell’adolescente, si può optare per un test preliminare
che fornisca informazioni specifiche su questo aspetto.
Per quanto riguarda il tempo necessario al completamento del
MMPI-A, potrebbe rendersi opportuno effettuare delle pause
frequenti per evitare che ci sia un calo di attenzione.
E’ probabile che l’adolescente faccia commenti su alcuni item
creando disattenzione e confusione nel caso di somministrazione
collettiva. In tali casi evitare le discussioni invitando semplicemente a
“rispondere meglio che puoi”.
Quando la somministrazione avviene in un sala d’attesa ambulatoriale
oppure in una stanza di ospedale, accertarsi che l’adolescente non sia
disturbato da adulti o altri pazienti e che non riceva da loro
suggerimenti.
Costruzione del Profilo e Scoring
Per tracciare i profili si utilizzano i punteggi Vero e Falso mentre i
punteggi “Non So(?)” vengono annotati a matita in basso a sinistra
del foglio di profilo.
Una caratteristica che differenzia il MMPI-A dal MMPI-2 è che non
viene utilizzata la correzione K in quanto questa dimensione era stata
sviluppata per gli adulti e non si hanno informazioni che sostengono
la sua generalizzazione anche agli adolescenti.
Per il sistema di codifica si utilizza il sistema di Welsh con le stesse
indicazioni valide per gli Adulti. Una particolarità è l’inclusione del
range di punteggi 60-64 e 65-69 dove il primo rappresenta la “fascia
moderata”. Nello specifico dei simboli avremo:
100-109
**
90 e 99
*
80 e 89
“
70 e 79
‘
65 e 69
+
60 e 64
50 e 59
/
40 e 49
:
30 e 39
#
29 e punteggi inferiori a destra del segno #
Indicatori di validità
La scala L dovrebbe misurare la tendenza degli adolescenti a dare
un’immagine di sé favorevole soprattutto su aspetti etici o
comportamenti sociali. Nel caso di punteggi moderati (60-64)
procedere con cautela nell’interpretazione del profilo. Se abbiamo alte
elevazioni nelle scale standard di contenuto e supplementari ed anche
un punteggio alto in L, i profili devono essere interpretati tenendo
presente che i punteggi delle scale sottostimano problemi e sintomi.
In ogni caso raccogliere anche le informazioni derivanti
dall’andamento della scala TRIN.
La scala F rappresenta un po’ l’opposto della scala L perché,
consciamente o non, i soggetti si presentano sotto una cattiva luce o
simulano patologie. Per gli adolescenti abbiamo tre scale: F, F e F .
La scala F contiene 33 item di cui 24 della scala F originale e 9 nuovi.
Tutti gli item sono posizionati nei primi 350 item della forma a
libretto.
La scala F contiene altri 33 item di cui 13 dell’originale scala F, 12
appartenevano ad altre scale e 8 sono nuovi. Gli item che rientrano
nella scala F sono posizionati a partire dall’item 242.
Una precisazione importante sulle elevazioni in queste scale è che il
confronto deve essere fatto sui punteggi espressi in punti T e non su
quelli grezzi.
Quando sono escluse incoerenze di risposta, simulazioni o
distorsioni, la scala F è indicativa di seria psicopatologia.
La scala K non ha subito particolari modifiche rispetto a quella per
gli adulti e misura la tendenza a rispondere in modo difensivo.
Nel caso di elevazioni in questa scala (punteggi superiori a 65) rimane
confermato l’atteggiamento difensivo nella compilazione del test.
Utilizzare i punteggi della scala TRIN per chiarire il quadro ma fare
attenzione a non considerare non valido un protocollo che abbia solo
alterazioni nella scala K.
Le scale VRIN e TRIN assumono un valore complementare
nell’interpretazione delle scale L, F e K ma non bisogna dimenticare
che VRIN e TRIN sono due scale sperimentali.
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Scale cliniche
Per otto delle scale cliniche (Hs, D, Hy, Pd, Pa, Pt, Sc e Ma) si
utilizzano i punteggi T uniformi ottenuti dal campione normativo
degli adolescenti. Per le scale Mf e Si sono usano i punti T lineari
derivati dal campione normativo.
I punteggi compresi tra i 60 e i 64 punti T sono da considerare
elevazioni moderate e possono anche essere interpretati ma
l’affidabilità è minore rispetto ai punteggi superiori a 65.
Anche per il MMPI-A molte scale cliniche hanno le sottoscale
sviluppate da Harris e Lingoes che andrebbero consultate nel caso di
punteggi superiori a 65 punti T.
Scale di contenuto
Nel mettere a punto le scale di contenuto ne furono individuate
sedici anche se, in un secondo momento, la scala Paure venne
eliminata.
E’ importante sottolineare che il contenuto degli item delle scale di
contenuto del MMPI-A non è identico a quello del MMPI-2.
Troviamo inoltre delle nuove scale:
A-aln (Alienazione – Adolescenti);
A-con (Problemi di Condotta);
A-fam (Problemi familiari – Adolescenti);
A-sch (Problemi scolastici – Adolescenti).
Scale supplementari
Oltre alle scale tradizionali A, R e MAC-R, troviamo delle nuove
scale sviluppate ad hoc per gli adolescenti.
ACK – Ammissione di Problemi con Alcool e Droga. Punteggi
elevati in questa scala forniscono informazioni sull’ammissione da parte
dell’adolescente di avere problemi rispetto all’assunzione di droga e
alcool.
PRO – Tendenza all’abuso di Alcool e Droga. E’ una scala che
misura la tendenza a sviluppare problemi di alcool e droga.
IMM – Immaturità. Questa scala valuta il grado con cui
l’adolescente riferisce i comportamenti, gli atteggiamenti e le
percezioni di sé e degli altri in modo immaturo in termini di stile
interpersonale, complessità cognitiva, autoconsapevolezza, giudizio e
controllo degli impulsi. I presupposti teorici di questa scala sono
riferiti al concetto di sviluppo secondo Loevinger.