2010_quelli del 20 speciale completo
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quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:21 Pagina 1 Numero 5 - anno 2010-2011 - SETTEMBRE 2010 Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi 20 Novembre 1989 - Approvazione della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza La mia Giocando s’impara esperienza Alice Gabrielli Camilla Sala a mia esperienza nel Summer City Camp è… molto bella! In cinque anni ho imparato meglio l’inglese, a ballare e a cantare. Nel Summer City Camp giochiamo a dodgeball, calcio e a Duck-duck-goose. In questo campo ci divertiamo moltissimo e Emma, l’insegnante tutor, è molto brava. Nell’intervallo giochiamo nel cortile e mangiamo la merenda, saltiamo e facciamo le verticali. Nel campo mi sono fatta nuovi amici. Il Summer City Camp è un posto molto felice. Secondo me, la mia esperienza nel Campo è stata divertente ed entusiasmante e spero che altri bambini nei prossimi anni provino le stesse emozioni. Camilla intervista alcuni dei suoi compagni del summer City Camp. Cosa pensi del Summer City Camp e qual è stata la tua attività preferita? L Il Summer City Camp è molto bello. Le cose che mi sono piaciute di più sono state giocare a foo tball e la gara con le flashca rds. Antonio Marino. In questo campo facciamo tante cose: cantiamo, balliamo, giochiamo. Io vengo perché mi diverto. Irene Galimi Quelli del 20-11 è il giornale dell’agenzia dei ragazzi Ideato da Arciragazzi Comitato Milanese l Summer City Camp è un campo estivo dove i bambini delle scuole elementari possono scoprire che l’inglese è divertente. Durante il mese di giugno, alla fine dell’anno scolastico, in molte scuole primarie di Milano, i bambini possono passare le giornate con insegnanti madrelingua inglese, che, attraverso canzoni, storie, giochi, sport, teatro e arte, insegnano loro ad amare la lingua inglese. Per questo motivo noi chiamiamo i nostri insegnanti tutor, perché il loro compito non è insegnare, ma accompagnare i bambini in un’avventurosa scoperta di una nuova lingua. Ogni giorno i bambini vengono accolti dai tutor con canzoni e balli, nel momento che chiamiamo Welcoming. Durante le tre settimane di durata del campo, i bambini leggono e creano storie durante il momento del Let’s Talk, creano opere artistiche durante i Workshop, si divertono a sfidarsi in nuovi Sport e diventano registi e attori nel Drama. Inoltre, accompagnati dai tutor e dai loro coordinatori, visitano la città nei Trips orga- I SUMMER CITY CAMP STORY L’avventura di Eleonora Eleonora John (10 anni) Il Summer City Camp è La cosa c he p ia ciuta di p mi è molto divertente. La mi iù è stata a il Gruf falo attività preferita è balla . M i sono re piac le action songs. La cosa M iuti anche il libro r Good e d le sue att i che mi è piaciuta di più iv it à. Niccolò R izzi è stata la caccia all’orso , il Gruffalo e fare i colla ge. Blanca Tommasello. Il Summer City Camp è bellissimo. La nostra tutor è una bella ragazza ed è molto brava. Andrea Lucchini Il Summer City Camp è divertente. Fare iI collage è molto bello e ballare è divertente. Tommaso Vincenti Partner Ideato e promosso da ARCIRAGAZZI nizzati una volta alla settimana. Per noi dell’associazione Alice in Città, organizzare quest’attività è appassionante e bello. Ci piace scegliere con cura le persone con cui lavorare, mostrare loro come insegnare attraverso il divertimento e coinvolgerli in un’esperienza intensa e affascinante. E quando vediamo i bambini che imparano l’inglese giocando siamo felici insieme a loro! Settore Politiche della Famiglia a prima volta al Summer City Camp per me è stata quattro anni fa. All’inizio mi divertivo molto, poi sono cresciuta e mi divertivo un po’ meno con i giochi, ma mi piaceva comunque lavorare in classe (let’s talk e workshop) e fare gli sport. Facendo queste attività imparavo sempre parole nuove, anche se l’inglese lo so già perché mio padre è inglese. In fondo l’inglese per noi è facile, ma per loro – i nostri tutor inglesi- l’italiano è più difficile! La cosa più divertente che mi ricordo è il gioco che abbiamo fatto con i gavettoni. Poi mi ricordo uno spettacolo, il primo che abbiamo fatto: io avevo un cartello con disegnate delle anatre. Ero molto emozionata perché dovevo parlare davanti a tutti, ma è stato molto divertente ed ero contenta. L’altra cosa che mi ricordo sono le partite di basket che facevamo l’anno scorso con Kevin, il mio tutor. Quest’anno però il primo giorno ero disperata, perché ero la più grande del campo e non avevo nessuno con cui giocare. Poi invece ho fatto amicizia con i bambini un po’più piccoli di me e mi sono divertita. Ho fotografato le gare sportive dei quattro gruppi del campo divisi in due squadre, per far vedere anche a chi non c’era le attività del Summer City Camp. L’anno prossimo non ci sarò più perché andrò in prima media, però conCon il patrocinio siglio a tutti di venire perché impari cose e parole in inglese che non sapevi, divertendoti. L quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:21 Pagina 2 Benvenuti al Welcoming Summer City Camp I.C. Barozzi Se sei felice e tu lo sai Se sei felice e tu lo sai batti Se sei felice e tu lo sai batti Se sei felice e tu lo sai batti E mostrarmelo vorrai Se sei felice e tu lo sai batti le mani le mani le mani le mani Se sei felice e tu lo sai batti i piedi (3 v.) E mostrarmelo vorrai Se sei felice e tu lo sai batti i piedi Se sei felice e tu lo sai fai un giro (3 v.) E mostrarmelo vorrai Se sei felice e tu lo sai fai un giro. Se sei felice e tu lo sai grida urrà (3 v.) E mostrarmelo vorrai Se sei felice e tu lo sai grida urrà Se sei felice e tu lo sai fai tutte le 4 cose (3 v.) E mostrarmelo vorrai Se sei felice e tu lo sai fai tutte le 4 cose. La canzone del pinguino Hai mai visto un pinguino al mare? Guarda me e potrai vedere un pinguino Attenzione pinguini, Incominciamo pinguini Braccio destro Braccio sinistro Gamba destra Gamba sinistra Muovi la testa Fai una giravolta! Scuoti il banano Scuoti il banano Scuoti scuoti il banano Sbuccia la banana Sbuccia sbuccia la banana Schiaccia la banana Schiaccia schiaccia la banana Mangia la banana Mangia mangia la banana Lancia la banana Lancia lancia la banana Forza banane Forza forza banane INTERVISTE: Arianna Gambardella anni 9: Cosa succede quando arrivi al campo? Noi incontriamo i nostri amici e le tutor. Noi cantiamo le canzoni. Noi parliamo e scriviamo in inglese. Come vivi il fatto di dover parlare inglese con i tutor? Sono felice Sei contenta di venire a un campo in inglese? Sono felice perchè io imparo un’altra lingua. Quali sono le attività del campo che preferisci? Le mie attività preferite sono: sport, gioco libero, danza,cantare le canzoni e andare al parco. Qual'è il miglior spettacolo che tu abbia mai fatto nei campi? Il miglior spettacolo è stato il castello mostruoso e Guerre stellari. Quante volte sei stato nei Summer City Camp di Alice in Città? Io sono stato ai campi estivi di alice in città 3 volte. Margherita Taddia anni 10: Come vivi il fatto di dover parlare inglese con i tutor? Mi piace parlare in inglese perchè imparo un’altra lingua e posso parlare con amici di altri paesi. Sei contenta di venire a un campo in inglese? Mi piace venire al campo, ma dipende molto dalla tutor. Massimo Maghini anni 9 e mezzo: Cosa succede quando arrivi al campo? Io incontro tanti amici e gioco con loro. I salto alla corda e canto le canzoni. Come vivi il fatto di dover parlare inglese con i tutor? Mi sento ok, è difficile, ma per me è divertente. Sei contenta di venire a un campo in inglese? Sì, perchè io imparo tante parole e così posso viaggiare per il mondo. Quali sono le attività del campo che preferisci? Mi piacciono il teatro, lo sport e lo yoga. I amo disegnare per lo spettacolo Quante volte sei stato nei Summer City Camp di Alice in Città? Per me è la prima volta. Vorresti tornare il prossimo anno al centro estivo? Si. Naturalmente. Paolo Romanengo anni 10: Cosa succede quando arrivi al campo? Noi cantiamo le canzoni, incontriamo i nostri amici e tutor e scriviamo in inglese. Sei contenta di venire a un campo in inglese? Così così Quali sono le attività del campo che preferisci? Mi piacciono gli sport, i giochi, la danza e il teatro. Valentina Martino: Mi piace l’arrivo perchè mi piace cantare e le canzoni sono carine. Sara Braghieri: Mi piace l’arrivo perchè mi piace cantare e le canzoni sono belle Giulia Roz: Mi piace l’arrivo perchè mi piace cantare e le canzoni mi fanno ridere Sofia Bausani: Mi piace l’arrivo perchè mi piace cantare ed è divertente. Cecilia Zanghi: A me piace l’ora dell’arrivo perchè mi piace cantare e far le azioni. Matilde Nisoli: Mi piace l’arrivo perchè le azioni delle canzoni sono buffe. Lucrezia Pellicanò: Mi piace l’arrivo perchè le azioni delle canzoni sono buffe. Elisa Nava: Mi piace l’arrivo perché mi piace cantare. Matteo Bottaro: Mi piace la nostra canzone d’arrivo perchè ci divertiamo, noi cantiamo insieme e siamo felici. quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:21 Pagina 3 Il Let’s talk Summer City Camp I.C. 5 Giornate l Let’s talk è il momento in cui i bambini, dopo il momento di benvenuto, si ritrovano il classe per giocare con l’inglese. Nel nostro campo i tutor che hanno lavorato con i bambini più piccoli sono stati Janine con gli Sharks e poi con gli Octopus, Claire con gli Starfish, Paula e Anita con i Seahorses e Ashleigh con le Mermaids e poi con le Turtles. Da come avrete capito il tema del nostro campo è il mare! Ma sentiamo direttamente i nostri protagonisti: la parola ai bambini di Janine, Claire e Ashleigh! Mi è piaciuto scrivere le cose in inglese. Mi è piaciuto giocare a baseball. Abbiamo costruito con Claire i personaggi: Claire ce li ha fatti vedere e noi con le tempere li abbiamo colorati. Ho imparato queste parole: T-shirt, in a line, runners, red, blue, green, shoulders, l’alphabet, and I don’t remember the other things. Riccardo, 7 anni Ieri abbiamo giocato al mercato. Abbiamo costruito i vestiti, abbiamo fatto i prezzi e abbiamo giocato a venderli. Abbiamo pitturato il mare, abbiamo costruito i pesci e abbiamo scritto tutti i nomi dei pesci: starfish, pufferfish, whale, sharks, dolphin, I crab, octopus... Abbiamo imparato l’alfabeto. Ho imparato tante parole nuove! Questa che vi scrivo adesso è la canzone che abbiamo imparato per lo show: “Fish are swimming, fish are swimming in the sea, in the sea, splishy, splashy, splishy splosh. splishy, splashy, splishy splosh look and see look and see” Anuradha, 7 anni Ieri abbiamo fatto dei plastici a coppie con i cartoncini su un foglio. Abbiamo giocato a squadre per imparare come si dice in inglese camminare, ascoltare, ballare, mangiare, bere, cantare, giocare. Nel gioco dovevamo indovinare cosa stava facendo un bambino. Giulia P., 7 anni Mi è piaciuto molto quando abbiamo costruito dei plastici che rappresentavano io giardini di porta Venezia. Mi è piaciuto anche quando facevamo i giochi a squadre. Abbiamo imparato la canzone della Sirenetta in inglese per lo show. Io, Giulia e Denise ci siamo inventate uno spettacolino che abbiamo fatto alla fine dello show. Martina, 7 anni E adesso diamo la parola anche alle bambine più grandi, che ci hanno aiutate nella redazione di questo articolo e soprattutto nella traduzione. In queste settimane abbiamo imparato i nomi degli animali, dei colori e delle parti del corpo. Abbiamo imparato delle canzoni da cantare allo spettacolo. Abbiamo giocato a dodgeball e a memory. Sempre per lo spettacolo abbiamo costruito degli oggetti in cartone e dei poster. Abbiamo disegnato dei robot e abbiamo disegnato con le tempere. All’inizio della prima settimana abbiamo imparato dei nomi facendo dei giochi. Giulia L., 9 anni Mi è piaciuto molto il memory. Il let’s talk è il momento in cui noi e i nostri tutor ci parliamo e impariamo molte cose. Abbiamo fatto una cosa molto bella con la nostra tutor Claire (prima ero con Niall). Abbiamo giocato a dodgeball che è un gioco con la palla molto divertente. Nel Let’s talk abbiamo anche imparato a scrivere e a parlare in inglese. A me piace molto questo campus, perché si impara a stare insieme e anche molti games in inglese. Io sono stata in due gruppi: Iirates Jellyfishes. Ho imparato anche a fare amicizia con i bambini che non frequentavo prima. Alla fine delle due settimane abbiamo fatto uno show e poi l’abbiamo fatto vedere ai genitori. Alice, 10 anni Il Giovedì della terza settimana il Let’s Talk è stato diverso dal solito: siamo andati al museo di scienze naturali e abbiamo imparato i nomi degli animali! Inventando avventure Summer City Camp I.C. Pisacane Poerio i chiamo Sasha, ho 8 anni e vivo in Italia. Abbiamo visto UP, il film della Diseny. Abbiamo creato il nostro libro delle avventure come quello in UP. Abbiamo disegnato un aeroplano e lo abbiamo colorato. Abbiamo raccontato la nostra gita al Museo di Storia Naturale. Abbiamo fatto una lista degli animali che abbiamo visto. Abbiamo fatto una lista dei diversi luoghi che abbiamo visto. Abbiamo parlato di questo nel nostro libro delle avventure. Abbiamo disegnato gli animali che abbiamo visto al museo e che ci sono piaciuti di più. Kyle ha unito i fogli in un quaderno. Kyle mi ha dato uno sticker. I Fumetti del Gruppo dei Cavalli Ci siamo divertiti a creare strisce comiche perché: M - Ci piace disegnare - È meglio che fare i test - È più facile capire una storia e raccontarla con l’aiuto delle figure - Sono belle e divertenti da creare - Stimolano l’immaginazione - È un’attività rilassante Il tutor: Utilizzare disegno e immagini è un ottimo modo di favorire l’apprendimento di una nuova lingua perché puoi associare parole ad immagini. La Storia di Mistery per lo spettacolo finale Tratta dal comic book di Alessandro Luppi e Paolo Della Torre, Mistery è un cavallo che scappa dalla fattoria perché litiga con un caprone. È inseguito da un cacciatore ma gli animali della foresta lo aiutano preparando una trappola. Il cacciatore cade in trappola e Mystery decide di tornare a casa perché gli mancano i suoi amici. Sulla via del ritorno incontra una cavalla femmina, Brandy e se ne innamora. I due avranno un piccolo, Hip Hop per la grande gioia del fattore che ritroverà il suo cavallo e ne avrà altri due. quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:22 Pagina 4 Drama: preparando lo spettacolo Summer City Camp I.C. Leonardo da Vinci l Summer City Camp impariamo tutti I giorni qualcosa di nuovo con le tutor. Facciamo molte attività come yoga, la canzone dei pinguini, l’hokey cokey e balliamo. La mattina leggiamo delle storie e giochiamo con le flash card, disegnamo e costruiamo tante cose con la pittura e la carta. La storia che mi è piaciuta di più è stata “We are going on the bear hunt”. Questa storia è stata divertente perché abbiamo finto di essere i personaggi. Abbiamo fatto un gioco con i warriors, i wizards e i giants. Ma prima del grande gioco abbiamo creato la maschera dell’orso con piatti e pittura e abbiamo disegnato una mappa del Tesoro enorme, poi abbiamo imparato una canzone. Il giorno dopo, siamo andati a caccia di orsi in giro per la scuola cantando la canzone. Il laboratorio di teatro è il mio preferito perchè ci divertiamo in palestra. Non mi piace lo sport. Quando c’è il laboratorio i miei amici ed io andiamo in palestra camminando come guerrieri o giganti e facciamo tanti giochi. Giochiamo al gioco dello specchio: stiamo in due gruppi e i warriors fanno le stesse mosse e cose che facciamo noi. A volte, giochiamo in cerchio e imitiamo Niamh e Patricia. Quando abbiamo fatto finta di essere bruchi affamati e farfalle mi sono divertito tantissimo! Un altro gioco che mi piace è rolling stone perché possiamo correre per la palestra urlando e quando Niamh dice Stop dobbiamo stare immobili come statue. Nel laboratorio di drama abbiamo giocato al gioco dello specchio e fatto le camminate dei personaggi, poi abbiamo le prove dello spettacolo. Per lo spettacolo abbiamo cantato due canzoni: Fee- Fi- Fo- Fum and The storybook song. Fee fi fo fum! Vedo un piccolo uomo! Fee fi fo fum! Sento un pccolo uomo! Fee fi fo fum! Sento puzza di piccolo uomo! Fee fi fo fum! State attenti ragazzacci sto arrivando! A Per lo spettacolo abbiamo fatto delle manone e dei cappelli perché eravamo i guerrieri e i giganti. Abbiamo cantato e ballato la canzone del fagiolo quando il papà ha buttato fuori dalla finestra i fagioli magici: Siamo i fagioli! siamo i fagioli! butta i fagioli! butta, butta i fagioli! crescono i fagioli! crescono, crescono i fagioli! adesso i fagioli sono una pianta! i fagioli adesso sono una pianta! Abbiamo dipinto ali e cappelli, abbiamo anche fatto I becchi dei cigni. Lo show ci è piaciuto molto. La parte che ci è piaciuta di più è stata cantare FEE-Fi Fo Fum e ballare l’Hockey cockey con I genitori. Abbiamo costruito I costume, le scene con le nostre mani. Mi chiamo Alexandru e ho interpretato Jack nello spettacolo. Mi è piaciuto indossare i costumi e recitare cambiando la voce. Mi è piacuto molto cantare e ballare la storybook song. Mi chiamo Michele e nello spettacolo”Jack e il fagiolo magico” ho interpretato Ben. Ben è il fratello di Jack, ero uno dei protagonisti. Mi è piaciuto essere Ben e parlare in inglese e fare I rumori delle cose. Mi sono divertito anche a fare la scenografia del castello. Mi sono piaciuti molto anche i giganti nello spettacolo perché sono i miei amici. Mattia era il primo gigante anche se è basso. Lo spettacolo inizia con Jack e Ben, la mamma e il papa che sono senza soldi e decidono di mandare Jack e Ben a vendere la loro mucca. La mucca nello spettacolo era Pietro, un bambino più piccolo. Jack e ben però incontrano due stranieri e al posto dei soldi per la mucca ricevono dei fagioli magici che diventano una pianta. Jack e Ben si arrampicano sulla pianta e incontrano dei giganti e delle fatine in un enorme castello. Ai giganti non piacciono i bambini, e vogliono mangiare Jack e Ben. Le fatine però addormentano i giganti e Jack e Ben scappano. Il papà taglia la pianta dei fagioli magici e i giganti muoiono. Le fatine erano ,molto buone e danno alla mamma e al papà dei soldi così tutti vissero felici e contenti. Tutti I bambini hanno fatto I costume e le scene dello spettacolo e abbiamo cantata diverse canzoni. Avete mai visto una storia diventare realtà? Guardateci e vedrete una favola prendere vita! Cavalieri, attenti! Elfi, attenti! Cigni, attenti! Guerrieri, attenti! Giganti, attenti! Maghi, attenti! Mostri, attenti! Braccio destro, braccio sinistro, gamba destra, gamba sinistra, scuotete la testa e fate un giro Avete mai visto una storia diventare realtà? Guardateci, una fiaba Sta prendendo vita! Tutti attenti! Tutti congedati! Amiamo la magia! quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:22 Pagina 5 È tempo di sport! Summer City Camp I.C. Cuoco Sassi INTERVISTA: MIA: Ciao Riccardo! RICCARDO: Ciao Mia! MIA: Di’ come ti chiami. RICCARDO: Mi chiamo Riccardo D’Andrea. MIA: Qual è il tuo sport preferito? RICCARDO: Il mio sport preferito è il basket. MIA: Perché? RICCARDO: Perché mi fa diventare alto! MIA: Il mio sport preferito invece è il tennis. RICCARDO: Perché? MIA: Perché mi piace tirare la pallina! E qual è il tuo sport preferito qui al Summer City Camp? RICCARDO: Mi è piaciuto giocare a baseball.. perché corri tantissimo! MIA: A me il baseball non piace tanto, invece. Hai vinto la gara? RICCARDO: No. MIA: E’importante vincere? RICCARDO: No, la cosa importante è giocare, partecipare, non vincere. MIA: A me piace vincere! Hai imparato qualcosa di sport qui al Camp? RICCARDO: No, gli sport li conoscevo tutti, e anche le regole. Ma ho imparato alcune parole nuove. MIA: Quali? RICCARDO: Dodgeball, per esempio.. che vuol dire “palla prigioniera”. MIA: Ti sei divertito? RICCARDO: Sì, tantissimo! MIA: Ok, grazie Riccardo. Ciao! RICCARDO: Ciao Mia! Ci vediamo l’anno prossimo! Mia Giussani: 6 anni; Riccardo D’Andrea: 8 anni INTERVISTA: LEA/DIANA: Buon pomeriggio, siamo qui al Summer City Camp Quadronno, e stiamo facendo un’intervista tra Diana Bertocchi e Lea Orlandella. LEA: Diana, qual è il tuo sport preferito? DIANA: Il mio sport preferito è il pattinaggio sul ghiaccio. LEA: Perché ti piace il pattinaggio su ghiaccio? DIANA: Perché mi sembra di nuotare nel mare. E tu? Qual è il tuo sport preferito, Lea? LEA: Il nuoto! DIANA: E perché ti piace il nuoto? LEA: Perché mi sembra d’immergermi nel vuoto. LEA: Comunque, qui al SCC facciamo tanti sport, come il baseball ad esempio. LEA: Ti piace il baseball? DIANA: Sì, Lea. E a te? LEA: Sì. Abbiamo anche giocato a pallavolo. DIANA: Ma a te piace la pallavolo? LEA: Non tanto. E a te? DIANA: Per me è divertente. Un altro gioco che abbiamo fatto è palla prigioniera, che ho trovato divertente. E tu, Lea? LEA: No, per me non è così divertente. Mi sono divertita molto col gioco del cucchiaio, anche se non è proprio uno sport. Il gioco consiste nel camminare con un cucchiaio in bocca e con una pallina sul cucchiaio. DIANA: Devi cercare di non far cadere la pallina! LEA: In altre parole, ci siamo divertite moltissimo in questo Summer City Camp! Diana Bertocchi, 8 anni; Lea Orlandella, 8 anni Poesia sullo sport Lo sport è assai bello E anche birbello Se lo prendi come un gioco Ti diverti come un topo E anche questa filastrocca Se la scrivi con la rima Diventa bella e assai carina. Matilde Nave: 7 anni; Arianna Pedone: 7 anni quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:22 Pagina 6 L’inglese nell’arte Summer City Camp I.C. Tolstoj urante il Summer city camp in Zuara 2010 il tema scelto per le 3 settimane è stato “il circo”. I bambini hanno passato molto tempo apprendendo terminologia riguardante il circo. Abbiamo deciso questo tema per il fatto che ci sarebbe stato molto vocabolario da insegnare loro oltre al fatto che il tema permetteva di esplorare diverse tematiche quali la famiglia, i colori, gli animali e le azioni. Per le prime 2 settimane i bambini sono stati divisi in 4 gruppi: i pagliacci, i maghi, le tigri e le foche. I bambini sono stati suddivisi in base all’età. Ogni gruppo ha lavorato sul proprio personaggio durante le 2 settimane e lo ha poi presentato nello show finale. I D bambini, durante la gita, sono stati al circo. Qui hanno raccolto altre idee da sviluppare poi nel loro lavoro in classe. I bambini si sono molto divertiti durante la gita al circo e parlando con loro ho rilevato come si siano divertiti a creare durante il laboratorio di arte diversi lavori ispirati al circo. In questo articolo ci occuperemo infatti di mostrarvi il lavoro svolto durante l’ora di workshops, ovvero l’ora d’arte. Ogni lezione d’arte si è svolta sul tema del circo. Durante la terza settimana ho raccolto le opinioni e i pensieri dei bambini riguardo al lavoro svolto nelle prime due settimane. I bambini si sono veramente divertiti a lavorare nei loro gruppi e hanno particolarmente apprezzato il fatto di avere ognuno un nome proprio come “the clowns” sul quale lavorare. L’ultimo gruppo di bambini che ho avuto in classe mi ha aiutato a trascrivere tutte le diverse cose che hanno divertito loro durante le tre settimane di summer city camp. Il gruppo delle foche ha rievocato: “Ci è piaciuto molto pitturare grandi immagini, abbiamo pitturato un grande clown” “Ci è piaciuto imparare e parlare nuove parole in inglese, in particolare la parola elephant!” “Ci è piaciuto moltissimo fare le maschere dei diversi animali, mi è piaciuto fare la maschera dell’orso!” “Mi è piaciuto fare le maschere in Paipéir Mache, erano divertenti!” Nel gruppo delle tigri è stato detto: “La parte che ho preferito è fare le maschere delle tigri” “Una parola per uno” Summer City Camp I.C. Scarpa Aileen: Ciao pirati della ciurma rossa! Ditemi… vi è piaciuto il campo? E cosa vi è piaciuto del momento del workshop? Andrea: Mi è piaciuto il campo perchè abbiamo giocato a calcio e al gioco della macedonia! Mi è piaciuto quando abbiamo fatto il tabellone per giocare a twister e quando abbiamo fatto i pupazzi degli animali! Bianca: Mi è piaciuto il campo perchè abbiamo disegnato, giocato al gioco della macedonia e mi è piaciuto stare con Aileen! Mi è piaciuto disegnare, fare le bende per gli occhi e decorare il nostro forziere del tesoro! Gualtiero: Mi è piaciuto il campo perchè abbiamo disegnato, giocato e mi è piaciuto stare con Aileen! Mi è piaciuto quando abbiamo disegnato i vari sport e quando abbiamo fatto il cartellone per twister! Silvia: Mi è piaciuto il campo perché ho giocato con i miei amici! Mi è piaciuto giocare al gioco della macedonia e stare con Aileen! Mi è piaciuto quando abbiamo fatto le bende per gli occhi durante il workshop e quando abbiamo fatto il cartellone per twister! Isabella: Mi è piaciuto tutto il campo! Mi è piaciuto quando abbiamo fatto i pupazzi degli animali e quando abbiamo disegnato la nostra bandiera nel workshop! Gaia: Mi è piaciuto il campo e stare con tutte le altre persone! Mi è piaciuto disegnare i vari sport e fare la nostra bandiera nel workshop Eleonora: Mi è piaciuto il campo perchè abbiamo fatto sport e giocato al gioco della macedonia! Mi è piaciuto giocare con Aileen, Thomas e Riccardo! Mi è piaciuto disegnare i vari sport e fare la nostra bandiera nel workshop. Martina: Mi è piaciuto il campo perchè abbia- quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:23 Pagina 7 “Mi è piaciuto quando ho colorato le grandi figure stando sul pavimento usando tempera e penne, è stato molto divertente” “Disegnare le figure degli animali stando sul pavimento con tutti gli altri è stato molto bello” Nel gruppo dei clowns hanno detto: “Pitturare con i tappi ci è piaciuto molto” “Mi è piaciuto disegnare sul pavimento e imparare nuove parole mentre si pitturava” Nel gruppo dei maghi è stato detto: “Ci è piaciuto pitturare il grande clown e il mago in gruppi” “Quando Davide si è vestito come mago e ha fatto il suo costume per lo spettacolo!” “Mi è piaciuto fare le maschere per lo show e il poster di Incy Wincy spider e quello per il Welcome to the Circus” Durante la terza settimana invece ai bambini è piaciuto molto fare i cuscini riempiti di carta di giornale. “Ci è piaciuto riempire i cuscini di carta di giornale; è stato molto divertente, dovevamo tagliare il giornale e accartocciarlo per farne piccole palline” Inoltre, hanno molto amato fare i pupazzi a forma di dito. Tutti i bambini avevano cose positive da dire riguardo alle diverse attività del workshop e ognuno aveva un lavoretto che preferiva. In generale ho sentito che il campo è stata una buona esperienza per bambini, genitori e lo staff di tutors e coordinatori che hanno lavorato con i bambini. Penso inoltre che i bambini abbiano sviluppato buone capacità linguistiche in inglese e migliorato il loro livello durante il campo Scritto da Katie Brereton e dai bambini della terza settimana Lorenzo Naso; Giada Dominioni; Alessandro Catacchio, Riccardo Nocito; Filippo Tarantino; Matteo Fusetti; Chiara Zecchini; Giuseppe D’agostino; Camilla Cesareo; Mario Montieri; Luca Napoletano; Carlo Volpati; Giulia Del Giudice Co-ordinatore: Valentina Cecco Tutors: Katie Brereton; Rosemary Hempenstall; Rosalia Lazzara; Darragh Kinsella mo fatto sport e giocato al gioco della macedonia! Mi è piaciuto giocare con Aileen, Riccardo e Thomas! Mi è piaciuto disegnare i vari sport e quando abbiamo fatto il tabellone per giocare a twister nel workshop! Luca: Mi è piaciuto disegnare i vari sport e fare il cartellone per twister!! Alessandro: Il mio nome è Alessandro. Mi è piaciuto il campo perchè abbiamo fatto sport, diseganto e perché siamo stati con Aileen! Mi è piaciuto disegnare i vari sport e quando abbiamo fatto il tabellone per giocare a twister! Thomas: Hey pirati della ciurma nera! Pirati della Perla Nera! Quali sono state le tre cose che avete preferito fare durante il workshop? Pietro: Le tre cose che ho preferito fare sono gli sport, il cappello da pirata e l’alfabeto. Mi piace il tiro con l’arco, per questo mi è piaciu- to disegnarlo! Mi è piaciuto colorare il cappello da pirata! Mi è piaciuto disegnare le immagini per ogni lettera! Andrea: Le tre cose che ho preferito fare sono la bandiera, il cibo e le stagioni e i mesi. Mi è piaciuto disegnare e colorare la bandiera! Mi è piaciuto disegnare il gelato dato che è il mio cibo preferito! Mi è piaciuto disegnare l’autunno! Marta: Le tre cose che ho preferito fare sono la bandiera, gli sport e l’alfabeto. Mi è piaciuto disegnare e colorare la bandiera della Perla Nera! Sono molto atletica e mi è piaciuto disegnarmi mentre faccio pattinaggio sul ghiaccio! Mi è piaciuto disegnare e colorare le lettere! Le mie lettere preferite erano I, P, L, N, F. Riccardo: Le tre cose che ho preferito fare sono il cibo, gli sport e l’alfabeto. Mi piace il riso e per questo mi è piaciuto disegnarlo! Mi piacciono la scherma e il tiro con l’arco e disegnare me stesso mentre vinco! Mi è piaciuto disegnare lo zombie per la lettera ‘Z’! Alessandro: Le tre cose che ho preferito fare sono lo sport, i cappelli e il cibo. il calcio è il mio sport preferito, per questo mi è piaciuto disegnarlo. Mi è anche piaciuto disegnare il tennis! Mi è piaciuto disegnare il teschio sul cappello! Mi è piaciuto disegnare il riso e i pomodori! Andrea: Le tre cose che ho preferito fare sono il cibo, l’alfabeto e lo sport. Mi è piaciuto disegnare la pizza! L’alfabeto è importante in questa bella lingua che è l’inglese! Thomas mi ha detto di due nuovi sport: il football gaelico e l’hurling! quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:23 Pagina 8 A day at the summer camp Un giorno in immagini Summer City Camp I.C. Narcisi WELCOMING Every day we play Kelsey Says! Ogni giorno giochiamo a Kelsey Says! LUNCH We are eating in the canteen. Stiamo mangiando in mensa. Today we had the welcoming in the garden. Oggi abbiamo fatto il welcoming in giardino. We are eating at the park! Stiamo mangiando al parco! GITA – piscina Cardellino We had a lot of fun in the swimming-pool in a hot day! Ci siamo divertiti un mondo in piscina in un giorno così caldo! The water was cold. L’acqua era fredda. Another game we’ve really enjoyed! Un altro gioco che ci è piaciuto molto! LET’S TALK Our tutor teaches us a lot of new things! La nostra tutor ci insegna un sacco di cose nuove! DRAMA The Jungle Cats are rehearsing the song for the show. In the jungle, the mighty jungle, the lion sleeps tonight… I Jungle Cats stanno provando la canzone per lo spettacolo. In the jungle, the mighty jungle, the lion sleeps tonight… GITA – bosco in città We are playing a sack race with our friends from Zuara Summer City Camp. Stiamo facendo a una corsa con i sacchi insieme ai nostri amici del Summer City Camp Zuara. We read a lot of stories… Leggiamo molte storie… The little Kangaroos and clouds want the sun! I piccoli canguri e le nuvole vogliono il sole! This game is called wheelbarrow race… it is funny but difficult! Questo gioco si chiama corsa della carriola… è divertente ma difficile! The Dragons are performing their puppets show. I Dragoni stanno recitando con i burattini! One more race… Un’altra competizione… Let’s dive in! Tuffiamoci! The big t-shirt has to pass from one kid to another…ahahahah! La grande maglietta deve passare da un bambino all’altro…ahahahahah! …on the pillow we made! …sui cuscini che abbiamo fatto! At the end of the day we were really tired. Alla fine della giornata eravamo davvero stanchi. quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:24 Pagina 9 We prepared the masks for the show. Abbiamo preparato le maschere per lo spettacolo. Radio ESC Ascoltate sul sito www.agenziadeiragazzi.net e potrete sentire le trasmissioni in lingua inglese realizzate dalle scuole Cairoli e Narcisi Clap your hands! Stamp your feet! Jump in the air! Batti le mani! Batti i piedi! Salta in aria! BREAK TIME During the break girls like to exchange stickers. Durante l’intervallo le bambine si divertono a scambiarsi gli “appiccichini”. ART We painted with our fingers…so funny to get dirty! Abbiamo dipinto con le dita…è così divertente sporcarsi! We are playing volleyball with the tutor Eanna. Stiamo giocando a pallavolo con il tutor Eanna. I made a beautiful girl face with clay and now I’m painting it! Ho fatto una bellissima faccia di bambina con la creta e ora la sto dipingendo! We made colourful kites and I love to make it fly. Abbiamo fatto aquiloni colorati e mi piace farlo volare. We are painting our volcanoes! Stiamo dipingendo i nostri vulcani! SPORT Some of us like to play volleyball in the court in front of the school. Ad alcuni piace giocare a pallavolo nel campo di fronte alla scuola. We love dodgeball! We would play it all day long! Ci piace dodgeball! Ci giocheremmo tutto il giorno! Some of us prefer to play basketball in the court in front of the school. Alcuni preferiscono giocare a pallacanestro nel campo di fronte alla scuola. We are making a volcano with paper and a bottle. Stiamo facendo un vulcano con la carta e una bottiglia. Look! It is erupting! Vinegar and soda, that’s the secret… Guarda! Sta eruttando! Aceto e bicarbonato, questo è il segreto… Fishing relay! Come on, come on, more air! Staffetta dei pesci! Forza, forza, più aria! “Pass the ball, pass the ball!” “Now run to the front!”… This is what our tutor used to shout. “Passa la palla, passa la palla!” “Ora corri all’inizio della fila!”…Questo è quello che la nostra tutor gridava! Progetto: “Il 20 Novembre. La voce dei bambini e dei ragazzi: lo sviluppo dell’Agenzia dei Ragazzi” Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi Redazione centrale: Agenzia dei ragazzi, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano, Tel. 02 54178247, Fax 02 54178222, E-mail: [email protected] www.agenziadeiragazzi.net Editore: Arciragazzi Comitato Milanese, Via Adige,11 - 20135 Milano Progetto grafico: Studio Quasar (Carlo Bogani e Elena Montesi) - Stampa: Altavia Italia Le Scuole di Milano che partecipano: Summer City Camp Istituto Comprensivo Barozzi, 5 Giornate, Pisacane Poerio, Leonardo da Vinci, Cuoco Sassi, Tolstoj, Scarpa, Narcisi e la rete delle scuole Under 18 Progetto realizzato da Arciragazzi Comitato Milanese. Equipe: Nicola Iannaccone responsabile e supervisore scientifico, Micaela Mezzabotta, Luigi Tartaglia, Valerio Rossi. quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:50 Pagina 7 fencing and archery and drawing myself winning! I liked drawing the zombie for ‘Z’! Alessandro: hi, my name is Alessandro. I went to Alice in Città Summer City Camp 2010. My three favourite things to make were sports, the hats and food. Soccer is my favourite sport so I liked drawing it. I liked drawing tennis too! I liked drawing the skull on the hat! I liked drawing rice and tomatoes! Andrea: hi, my name is Andrea. I went to Alice in Città Summer City Camp 2010. My three favourite things to make were food, the alphabet and sports. I liked to draw pizza! The alphabet is important in this beautiful language that is English. Thomas told me about two new sports: Gaelic football and hurling! Andrea: hi, my name is Andrea. I went to Alice in Città Summer City Camp 2010. My three favourite things to make were the flag, food and seasons and months. I liked drawing and colouring the flag! I liked drawing ice-cream as it’s my favourite food! I liked drawing autumn! Marta: hi, my name is Marta. I went to Alice in Città Summer City Camp 2010. My three favourite things to make were the flag, sports and the alphabet. I liked drawing and colouring the flag of the Black Pearl! I am very athletic and I liked drawing myself ice-skating! I liked drawing and colouring the letters! My favourite letters were I, P, L, N, F. Riccardo: hi, my name is Riccardo. I went to Alice in Città Summer City Camp 2010. My three favourite things to make were food, sports and the alphabet. I like rice so I liked drawing it! I like because we played sports and the fruit bowl game! I liked when we played with Aileen, Riccardo and Thomas! I liked when we drew different sports and when we made the twister sheet in the workshop! Alessandro: my name is Alessandro. I liked the camp because we played sports, drew pictures and played with Aileen! I liked when we drew different sports and when we made the twister sheet! Thomas: Hey pirates of the black crew! Pirates of the Black Pearl! What were your three favourite things to make during the workshop? Pietro: hi, my name is Pietro. I went to Alice in Città Summer City Camp 2010. My three favourite things to make were sports, the pirate hat and the alphabet. I like archery so I liked drawing it. I liked colouring the pirate hat. I liked drawing the different pictures for each letter. Coordinator: Valentina Cecco. Tutors: Katie Brereton Rosemary Hempenstall Rosalia Lazzara Darragh Kinsella “I liked making the masks for the show and making Incy Wincy Spider and Welcome To The Circus pictures.” The children told me that in the last week of camp (week 3) they really enjoyed making the cushions out of newspaper. “We liked filling the cushions with newspapers paper. This was really fun, we had to tear the newspapers up and scrunch it up small.” They also liked making finger puppets of different animals. All the children had positive things to say about the workshops activities and they each had their own favourite piece of art work from the camp. Overall I feel that the camp was a very good experience for the children, parents and the staff The Tigers recalled: “making tiger masks was the best part” “I liked when we coloured the big pictures on a big poster on the floor using paint and pens. It was very fun” “drawing the pictures of animals on a poster on the floor with everyone was fun” The Clowns recalled: “we liked using corks to make pictures.” “I liked painting big animals on the floor in groups and I liked learning new words when we were having fun painting” The Magicians recalled: “when we painted the big clown and the magician in groups” “when David dressed up as the magician and he made his costume for the show!” of tutors and coordinator working with the children and I really feel that the children have developed their English skills and have really learnt a lot of English from this camp. quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:49 Pagina 6 English in art Summer City Camp I.C. Tolstoj uring the Zuara Summer City Camp 2010 our theme for the three weeks was The Circus. The children spent a lot of time learning about the circus and developing new vocabulary surrounding this theme. We decided to choose this theme as there was an opportunity for the children to learn a lot of new vocabulary and the theme allowed us to explore different topics such as family, colours, animals and actions. For the first two weeks the children were split up into four groups: the Clowns the Magicians the Tigers and the Seals. The children were split up according to their ages. Each group worked D on their own character for the two weeks and in the final show at the end of the second week each group introduced its own to the parents. The children also went on a trip to the circus which helped them developing new ideas for their activities in the classroom. The children really enjoyed their trip to the circus and speaking with them i found out that they had a great time while making different pieces of art based on the theme of the circus. We decided to focus on the workshop lessons in this article. As our theme was the circus everyday workshop lessons were focused on this theme. The children on the third week gave me their opinions on the workshops and described some of the work that they made. They really enjoyed working in their groups and they told me that they really enjoyed having their own group name such as “the clowns” to work on. The last group of children that was in my class helped me write down all the different things that they enjoyed the most over the three weeks summer camp experience. The Seals recalled: “we liked painting big pictures, we painted a big picture of a clown.” “we liked speaking and learning new English words and learning the English word for elephant!” “we loved making the masks of different animals, I really enjoyed making the bear mask” “I liked making paper-mache masks, they were fun” One word each! Summer City Camp I.C. Scarpa Aileen: Hi pirates of the red crew! Tell me…did you like the camp? And what did you like about the workshop? Andrea: I liked the camp because we played soccer and the fruit bowl game! I liked when we made the twister sheet and when we made animal puppets! Bianca: my name is Bianca. I liked the camp because of drawing pictures, playing fruit bowl and staying with Aileen! I liked when we made eye-patches and when we decorated our treasure chest! Gualtiero: my name is Gualtiero. I liked the camp because of drawing pictures, playing and staying with Aileen! I liked when we drew different sports and when we made the twister sheet! Silvia: my name is Silvia! I liked the camp because I played games with my friends! I liked playing the fruit bowl game and staying with Aileen! I liked when we made eye-patches in the workshop and when we made the twister sheet! Isabella: my name is Isabella! I liked the whole camp! I liked when we made animal puppets and when we drew our flag in the workshop! Gaia: my name is Gaia. I liked the camp and staying with all the other people! I liked when we drew different sports and when we made our flag in the workshop! Eleonora: I liked the camp because we played sports and the fruit bowl game! I liked when we played with Aileen, Thomas and Riccardo! I liked when we drew different sports and when we made our flag in the workshop! Luca: my name is Luca! I liked when we drew different sports and when we made the twister sheet! Martina: my name is Martina! I liked the camp quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:49 Pagina 5 Sport time! Summer City Camp I.C. Cuoco Sassi INTERVIEW: MIA: Hello Riccardo! RICCARDO: Hello Mia! MIA: Tell us your name. RICCARDO: My name is Riccardo D’Andrea. MIA: What’s your favourite sport? RICCARDO: My favourite sport is basketball. MIA: Why? RICCARDO: Because it can make me grow taller! MIA: Well, my favourite sport is tennis. RICCARDO: Why? MIA: Because I like to hit the ball! What’s your favourite game at the Camp? RICCARDO: Baseball, because you run a lot. MIA: Ah, well… I don’t like baseball so much. Did you win the match? RICCARDO: No! MIA: Is it important to win? RICCARDO: No, because the important thing is to play, to participate… and not to win. MIA: I like to win! Have you learnt something about sport at the Camp? RICCARDO: I knew all the sports and all the rules.. but I have learnt some new words. MIA: Which ones? RICCARDO: “Dodgeball”, for example.. that for us is “palla prigioniera”! MIA: Did you have fun? RICCARDO: Yes, I had a lot of fun. MIA: Ok, thank you Riccardo! Bye! RICCARDO: Bye! And … see you next summer! INTERVIEW: LEA/DIANA: Good afternoon, we are here at Summer City Camp Quadronno, interviewing Diana Bertocchi and Lea Orlandella LEA: Diana, what is your favourite sport? DIANA: My favourite sport is ice-skating. LEA: Why do you like iceskating? DIANA: Because it feels like I’m diving in the sea. What about you, Lea? What is your favourite sport? LEA: My favourite sport is swimming. DIANA: Why do you like swimming? LEA: Because it feels like submerging in an empty space LEA: Here at the SCC, however, we play many sport such as baseball LEA: Do you like baseball, Diana? DIANA: Yes, Lea. What about you? LEA: Yes. We also played volleyball. DIANA: But Lea, do you like volleyball? LEA: Not really. What about you? DIANA: For me it’s fun. Another game we had is dodgeball, which I find enjoyable. What about you, Lea? LEA: No, it’s not so fun for me. I had a lot of fun with the spoon race even though it’s not really a sport. The game consists in walking with a spoon in the mouth, with a small ball in the spoon. DIANA: And you have to try not to let the ball fall! LEA: In other words, we had a lot of fun in this Camp! Diana Bertocchi, 8 years old; Lea Orlandella, 8 years old A poem about sport Sport is not only enjoyable But also incredible In this game you run Like a mouse you have fun And also this little poem When written with rhyme Becomes beautiful and nice at the same time. Matilde Nave: 7 years old; Arianna Pedone: 7 years old Mia Giussani: 6 years old; Riccardo D’Andrea: 8 years old quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:49 Pagina 4 Drama: preparing the show Summer City Camp I.C. Leonardo da Vinci very day at Summer City Camp we learn new things with the tutors. We do many activities like yoga, the penguin song, hokey pokey and we dance. In the morning we read new stories. We also play with flashcards, we draw posters and we make many things with paints and paper. The story I enjoyed the most was “We are going on the bear hunt”. This story was very fun because we pretended to be the characters of the story. We played a game together with Warriors, Wizards and Giants. But before this big game we made the bear mask with plates and paints, and we drew a huge treasure map, then we learnt a song. The next day we went on a bear hunt around the school singing the song. Drama is my favourite moment because we have fun in the gym! I don’t like sport. For drama my friends and I go to the gym walking like warriors and giants and we play many games. We play the mirror game: we split up in two groups and the children of warriors do the same things we do. Sometimes we play in a big circle and we imitate Niahm and Patricia. I really enjoyed when we pretended to be hungry caterpillars and butterflies! Another game that I like is rolling stone because we can run around the gym and scream and when Niamh says stop we have to stay as still as statues. In drama class we played mirror games and we did character walks and we rehearsed for the show. For the show we sang two songs: Fee- Fi- FoFum and The storybook song. FEE FI FO FUM! I CAN SEE A LITTLE BOY! FEE FI FO FUM! I CAN HEAR A LITTLE BOY! FEE FI FO FUM! I CAN SMELL A LITTLE BOY! FEE FI FO FUM! WATCH OUT BAD BOYS HERE I COME! E For the show we made big hands and hats because we were giants and warriors. We sang and danced the Bean Song when the father threw the magic beans out of the window: We’re the beans ! We are the beans! Throw the beans! Throw, throw the beans! Grow the beans! Grow, grow the beans! The beans are now a beanstalk! The beans are now a beanstalk! And we painted wings and hats, we also made swans’ peckers. We liked the show very much. The moments we liked the most were singing Fee-Fi-Fo-Fum and doing the Hokey Pokey with our parents. We made the costumes and we painted the sets ourselves. My name is Alexandru and I was Jack in the show. I liked wearing the costumes and speaking with a different voice. I even liked singing and dancing the storybook song. My name is Michele and I was Ben in the “Jack and the beanstalk show”. Ben is the brother of Jack, so I was one of the main characters. I liked being Ben and talking in English and doing the noises of different things. I liked also making the sce- nary of the castle. I really enjoyed the Giants show as well because they are my friends. Mattia was the first giant but he is very small. The show started with Jack and Ben, Mum and Dad had no money so they decided to send Jack and Ben to sell their cow. The cow was Pietro, one the the younger boys. Jack and Ben met two strangers and got no money but beans that grew into a beanstalk. Jack and Ben climbed up the beanstalk and met lots of giants and fairies in a big castle. The giants did not like children and they wanted to eat Jack and Ben. The fairies did a magic to make the giants sleep, so Jack and Ben ran away. Dad chopped down the beanstalk. But the fairies were very nice and they gave mum and dad some money and they all lived happily ever after. All the children of the Summer City Camp made costumes and scenaries for the show and we sang lots of songs. Have you ever seen a story come to life? Take a look at us, a storybook Coming to life! Knights attention! Elves attention! Swans Attention! Warriors attention! Giants attention! Wizards Attention! Monsters attention! Right arm, left arm, right leg, left leg, nod your head and turn around Have you ever seen a story come to life? Take a look at us, a storybook Coming to life! Everyone attention! Everyone dismiss! We love magic! quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:48 Pagina 3 Let’s talk Summer City Camp I.C. 5 Giornate et’s talk is the moment when children, after the welcoming, play in their classroom with the English language. In our camp tutors who worked with younger children were: Janine with Sharks first and then with Octopus, Claire with Starfishes, Paula and Anita with Seahorses and Ashleigh with Mermaids first and then with Turtles. As you can imagine our camp theme was THE SEA!! Let’s talk with our main characters: the children of Janine, Claire and Ashleigh’s class! I like writing in English and playing baseball. With Claire we made Spongebob’s characters: we painted them with colours. I learnt these words: T-shirt, in a line, runners, red, blue, green, shoulders, the alphabet, and I don’t remember the other things. (Riccardo, 7 years old) Yesterday we played the market. We made clothes, chose the prices and we started to sell and buy. We painted a big sea, we drew fishes and we learnt their names: starfish, pufferfish, whale, sharks, dolphin, crab, octopus…. We learnt the L alphabet and a lot of new words. This is the song that we sang during the show: “Fish are swimming, fish are swimming in the sea, in the sea, splishy, splashy, splishy splosh. splishy, splashy, splishy splosh look and see look and see” (Anuradha, 7 years old) Yesterday we made little gardens with paper and cardboards. We played in teams, learning how to say in English verbs like: to walk, to hear, to dance, to eat, to drink, to sing, to play. During the game we had to guess the actions of a child. (Giulia P., 7 years old) I liked when we made gardens with paper. I like playing in teams, too. We learnt the song “Under the Sea” for the show. Giulia, Denise and I invented a dance that we performed at the end of the show. (Martina, 7 years old) And now let’s listen to the voices of two older girls, who helped us write and translate this article. During these weeks we learn the names of animals, of colours and body. We have learnt songs to sing in the show. We have played dodgeball and memory games. For the show we made objects out of cardboard. We have drawn robots. At the beginning of the first week we learnt our names playing games. Some sentences: What’s your favourite color? I like tomatoes. (Giulia L., 9 years old) I liked Memory. Let's talk is the moment when we and our tutors speak and learn a lot of things. We played dodgeball, a very funny game with the ball. During the Let’s talk we drew and spoke in English. I like this camp, because we learn how to stay together and how to play a lot of games in English. I was in two groups: Pirates and Jellyfish. I also learnt to play with children that I didn’t know before. At the end of the two weeks we organized a show for parents. (Alice, 10 years old) On Thursday of the third week we organized a different Let’s Talk: we went to the Natural History Museum to learn animal’s names. Here there are some photos! Inventing adventures Summer City Camp I.C. Pisacane Poerio y name is Sasha. I am 8 years old. I live in Italy. We watched the film UP. We made an adventure book like the one in Up. We drew a picture of an aeroplane and coloured it. We wrote about going to visit the museum. We made a list of the different animals we saw. We made a list of the different places we visited. We put this into our story. We all drew a picture of our favourite animal we saw in the museum. Kyle tied the papers together. Kyle gave me a sticker when I finished. Horses' Comics We made comic books during the “Let’s talk” activity. We enjoyed making comic books because: - We like to draw; M - It’s better than tests; - It’s easier to tell and understand a story with pictures; - They’re beautiful and fun to make; - They let you use your imagination; - It is a relaxing activity. The tutor says: Using pictures and design is a great way to help learn a language because you are able to make it visual Mystery Comic book (Screenplay for the final show) By Alessandro Luppi and Paolo Della Torre Mystery is a horse and he escapes from the farm because he argues with a goat. In the forest he is followed by a hunter but he meets other animals who help him. The animals prepare a trap for the hunter who falls in it. Mystery goes back to the farm, because he’s sad and misses his friends. On his way back he meets a girl horse, Brandy, they fall in love and have a baby horse, Hip Hop. The farmer is happy because he has new horses. quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:48 Pagina 2 Welcome to the Welcoming Summer City Camp I.C. Barozzi If you are happy and you know it If you are happy and you know it clap your hands (3 times) And you really want to show it If you are happy and you know it clap your hands If you are happy and you know it stamp your feet (3 times) And you really want to show it If you are happy and you know it stamp your feet If you are happy and you know it turn around (3 times) And you really want to show it If you are happy and you know it turn around If you are happy and you know it shout "Hurray" (3 times) And you really want to show it If you are happy and you know it shout "Hurray" If you are happy and you know it do all four (3 times) And you really want to show it If you are happy and you know it do all four The penguin song Have you ever seen a penguin go to sea? Take a look at me A penguin you will see Penguins attention! Penguins Begin! Right arm Left arm Righ leg Left leg Nod your head Turn around! INTERVIEWS: Arianna Gambardella 9 years old: What happens when you arrive at camp? We meet our friends and tutors. We sing songs. We speak and write in English. How do you feel about speaking English to the tutors? I’m happy. Are you happy to come to an English speaking camp? Very happy, because I learn another language. What are you favorite activities at the camp? My favourite activities are: sport, games, dance, singing songs and going to the park. What is the best show you have ever performed in all camps? The best show has been Castel Monster... and then Star wars. How many times have you been at Alice's Summer City Camp? I have been at Alice's Summer City Camp 3 times. Margherita Taddia 10 years old: How do you feel about speaking English to the tutors? I like to speak English because I learn another language and because I can speak with friends from other countries. Are you happy about coming to an English speaking camp? I’m happy to come to an English speaking camp, it even but depends on who my tutor is... Massimo Maghini 9 years old: What happens when you arrive at camp? I meet many friends and I play with them. I skip the rop and sing songs. How do you feel about speaking English to the tutors? I feel ok, it is difficult for me but it is funny. Are you happy about coming to an English speaking camp? Yes, because I learn many words and so I can travel around the world. What are you favourite activities at the camp? I like drama, sports and Banana shake Shake banana shake shake banana Peel banana Peel Peel banana Squash banana Squash squash banana Eat banana Eat eat banana Throw banana Throw throw banana Go bananas Go go bananas yoga. I like to draw pictures for the show. How many times have you been at the Alice’s Summer City Camp? For me it is the first time. Would you like to come back to Summer City Camp next year? Yes, of course. Paolo Romanengo 10 years old: What happens when you arrive at camp? We sing songs, we meet our friends and tutors and we write in english. Are you happy to come to an English speaking camp? So and so What are you favourite activities at the camp? I like sports, games, dance and drama. Valentina Martino: I like the Welcoming because I like singing and the songs are lovely. Sara Braghieri: I like the Welcoming because I like singing and the songs are good. Giulia Roz: I like the Welcoming because I like singing and the songs make me laugh. Sofia Bausani: I like the Welcoming because I like singing and it is fun. Cecilia Zanghi: I like the Welcoming because I really like singing and the action songs. Matilde Nisoli: I like the Welcoming because the actions are funny. Lucrezia Pellicanò: I like the Welcoming because the actions are funny. Elisa Nava: I like the Welcoming because I like singing. Matteo Bottaro: I like our Welcoming songs because they are fun! We all sing together and have good time. quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:48 Pagina 1 Numero 5 - anno 2010-2011 - SETTEMBRE 2010 Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi 20 Novembre 1989 - Approvazione della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza My Learning through experience playing Camilla Sala Alice Gabrielli y experience at the Summer City Camp is…very beautiful! During five years I have learnt better English, how to dance and to sing. At the Summer City Camp we play dodgeball, football and Duck-duck-goose. In this camp we have lots of fun and Emma, the teacher, is excellent. During the break we play in the garden and we eat our snacks, skip and do handstands. At the camp I have made new friends. It is a very happy place. In my opinion, the Summer City Camp was a very fun and exciting and I hope that other children in the future camps will feel the same way. Camilla interviews some of her camp-friends. What’s your opinion of the Summer City Camp and what was your favourite activity? M ummer City Camp is a summer camp where primary school children can discover the fun part of the English language. At the end of the school, in the month of June, in many primary schools in Milan children can spend the whole day with English mothertongue teachers. The teachers, throug songs, storytelling, sport, art and theatre activities, teach children how to love the English language. For this reason we call our teachers tutors: their work is not to teach but to guide the children through the adventure of discovering a new language. Every day tutors welcome children with songs and dances, during the activity we call Welcoming. During the three weeks of the camp, children read and create stories during the Let’s Talk activity, they create arts and crafts during the Workshops, they S enjoy themselves challenging in Sports and they become directors and actors during Drama. Once a week the tutor with the Italian coordinator of the camp guide the children to Trips to discover the city. We, the staff of the association Alice in Città, love organizing Summer City Camps. We like to choose carefully people to work with, show them how to teach while having fun and involve them in an intense and fascinating experience. And when we see children learning while playing and having fun we are happy! Eleonora’s adventure Eleonora John (10 years old) Summer City Camp is very funny. My favourite The Summer Cit y first time at Summer City Camp was four years ago. At first y Ca mp The is very be activity is au dan I had fun but when I grew up I had less fun with games. th tifu cing l. the in g I enjoyed th The thing I enjoyed the most w e action son However, I liked to work in class (let’s talk and workshop) a gs. s th e G ruf falo. I also en most was playing footba joyed The thing I enjoyed ll and play sports. Doing these activities, I have always learnt new words, th e M r G and the flashcards ood book and the most was the bear activ even if I already know English because my father is English. English for it ie s . competition. Niccolò R hunt, the iz Gru us Italians is easy, but for English people - like our tutors- Italian is difz ffal i o and Antonio Marino making coll ficult! There are particularly fun things that I remember, such as the water age Blanca Tommasello balloons game. I also remember the first show we did at the Camp: I In this camp we had a poster in my hands with ducks drawn on it. I was excited because do many things: we sing, dance, play. I come I had to speak in front of many people, but it has been very funny and The Summer City The Summer City Camp is very, very to this camp because I was happy! The other thing I remember are the basketball matches we Camp is very fun. beautiful. Our tutor is a played last year with my tutor, Kevin. This year, the first day, I was upset it is very funny. To make collages is beautiful girl and she is because I was the oldest and there was no one to play with. Afterwards, Irene Galimi beautiful and very, very good. I made new friends with the younger children and I took photos of the dancing is fun. Andrea Lucchini sport matches played by the four groups split into two teams, to show Tommaso Vincenti what activities there are at the Summer City Camp to the people who were not there. Next year I will not be coming anymore because I will go to Secondary School, but I do encourage others to come to Partner Ideato e promosso da Con il patrocinio SCC, where you can learn English words and things that you never didn't know before, in a funny way! M Quelli del 20-11 è il giornale dell’agenzia dei ragazzi Ideato da Arciragazzi Comitato Milanese ARCIRAGAZZI Settore Politiche della Famiglia quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 1 Numero 5-anno 2010-11 SETT. 2010 Speciale Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi INSERTO dagli studenti d a t a r o b a l e elle Scienza scu ole primarie e rie a d n se c o Piccoli giornalisti La scienza diventa dei ragazzi! Redazione Classi: 3A, 3B, 4B Scuola elementare Pascoli – Pavia Articolo a cura di: Arienzo Leonardo 5AS LS “T. Taramelli” - Pavia Redazione a cura di: Le classi Terze dell'Istituto Comprensivo L. Ciulli Paratore iccoli a chi?» direbbero i giovanissimi delle scuole elementari che partecipano a questa edizione di “Scienza Under 18”. Come ogni anno molte scuole elementari hanno aderito coi loro studenti alla manifestazione, ma quest’anno c’è una novità. «Non è la nostra prima volta» ci racconta una insegnante della scuola elementare “G. Pascoli” di Pavia, «gli anni scorsi abbiamo già organizzato degli stand, ma quest’anno volevamo provare qualcosa di nuovo». Per la prima volta infatti i giovani scrittori si cimenteranno nell’edizione di veri e propri articoli di giornale sui lavori dei loro coetanei e non solo. Le insegnanti seguono tutte le fasi dello sviluppo dell’articolo, ma lasciano piena libertà agli allievi che, instancabili, scrivono ai loro banchi con carta e penna o al computer. Il lavoro è davvero impegnativo, visto il numero di scuole che hanno partecipato all’iniziativa (le primarie “G. Pascoli”, “Ada Negri”, “Mirabello” di Pavia, la scuola dell'infanzia “Aquilone”, ma anche le scuole medie “Dosso Verde” e “Canossiane” uest'anno il nostro Istituto ha aderito ad una manifestazione per la promozione dell'insegnamento delle scienze attraverso la sperimentazione sul campo. Gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo e secondo grado sono stati «P Quelli del 20-11 è il giornale dell’agenzia dei ragazzi Ideato da Arciragazzi Comitato Milanese sempre di Pavia) ma soprattutto il tempo limitato per terminare il lavoro . Questo, tuttavia, non sembra minimamente spaventare i giornalisti in erba che reputano anzi l’esperienza molto divertente, anche perché nei momenti di pausa dal lavoro che c’è chi ha una sorella «che fa le tempere con le verdure» da visitare e chi invece è più interessato alle presentazioni con «giochi e caramelle». Il primo giorno di lavoro è frenetico ma fruttuoso per questi instancabili e vivacissimi ragazzi che dividendosi in gruppi hanno la possibilità di visitare la mostra e scrivere i loro piccoli-grandi articoli. Da elogiare è il grandissimo lavoro dei tanti insegnanti che hanno seguito instancabilmente i loro studenti aiutandoli in modo che “le altissime aspettative dei ragazzi venissero pienamente soddisfatte” come ci confermano persino i tanti aspiranti scrittori. Ma dopo innumerevoli capolavori di giornalismo, disegni, interviste e passeggiate per il Castello tutti si riuniscono per uno dei momenti più attesi, non sola dai piccoli: è l’ora della merenda! Q la redazione ggi i ragazzi di Moglia e Gonzaga hanno tenuto un confronto sulle idee e le scoperte di Darwin, tramite la presentazione dei percorsi affrontati durante l’anno scolastico. Tema principale del confronto è stata la teoria che ha contraddistinto la vita di questo famoso scienziato inglese. Per cominciare vorremmo dare qualche accenno biografico. Egli nacque nel 1809, intraprese la carriera scolastica di medicina e di religione, ma solo nello studio della Natura riuscì a soddisfare interesse e curiosità, che lo hanno contraddistinto e lo hanno portato a nuove scoperte. A soli 22 anni, appena laureato, decise di circumnavigare quasi tutto il mondo su di una imbarcazione chiamata Beagle. Come naturalista Darwin rimase più che esterefatto e affascinato dalla natura che gli si stagliava davanti. Nei suoi studi inerenti piante e animali, lo scienziato non si rivelò concorde con le idee dei suoi coetanei. I ragazzi di Gonzaga, per conoscere e capire la teoria dell’evolu- O Con il patrocinio ARCIRAGAZZI Settore Politiche della Famiglia A pag 4 Al simposio: Darwin, l’evoluzione di un’idea Partner Ideato e promosso da invitati a preparare degli “exhibit” riguardanti i vari argomenti scientifici affrontati durante il corso dell'anno scolastico. Ogni gruppo di ragazzi ha allestito il proprio stand dove realizzare l'esperimento deciso. zione, si sono basati su brani del libro “Viaggio di un naturalista intorno al mondo”, scritto dallo stesso Darwin, partendo dai suoi appunti di viaggio e su brani del suo diario, quelli di Moglia hanno realizzato dei laboratori ed esperienze significative sulle relazioni tra la forma del becco di un uccello e il suo uso. Ma che cos’è l’evoluzione? Abbiamo capito che è un processo che avviene in tempi molto lunghi, in cui un essere vivente cambia per adattarsi all’ambiente. Questa è il fenomeno teorizzato da Darwin. La scoperta può ritenersi essenziale e innovativa, si rivela però ancora più rivoluzionaria dal momento in cui sappiamo che Darwin non conosceva nulla di genetica, il cui padre è stato Mendel. Ci piace concludere la nostra breve presentazione del simposio con la frase di Darwin che chiude “L’origine della specie” e che i ragazzi di Gonzaga ci hanno regalato: “Dall’inizio della vita, dai primi esseri viventi fino alle specie attuali vi è una lunghissima e ininterrotta catena di creature meravigliose, che si sono evolute e si stanno evolvendo, mentre il nostro pianeta continua il suo viaggio nello spazio”. quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 2 Speciale Analisi delle acque del torrente Staffora Exhibit realizzato da: Villani Yuri, Rebuffi Simone, Marchesi Simone 4SB IIS “A. Maserati” - Voghera Articolo a cura di: Michela De Felice 1AL Istituto Magistrale “A. Cairoli” - Pavia A lla manifestazione Scienza Under 18 la mia attenzione è stata attirata dall'exhibit sugli indicatori biologici. I ragazzi Dell’IIS “A. Maserati” hanno compiuto delle ricerche nelle acque del torrente Staffora di Voghera per un anno intero, constatandone il degrado ambientale. Lo stand era allestito con dei microscopi collegati a un computer, dove ho potuto osservare i vari campioni raccolti dai responsabili del progetto. Tra i principali indicatori del grado di inquinamento di determinate aree si può fare riferimento a piccoli invertebrati che vivono tra i sassi dei torrenti. Oltre a questi importanti fattori ambientali se ne possono individuare altri, tra cui i licheni; questi sono il risultato della simbiosi tra un microfungo e un'alga (che svolge il processo di fotosintesi). Questi organismi, il cui habitat è costituito anche dai rami degli alberi, sono stati probabilmente tra i primi presenti in natura e, secondo gli studi compiuti dagli studenti dell'istituto, è emerso che dove l’ecosistema è più intaccato sono in minor numero; al contrario aumentano se le condizioni ambientali non sono altamente compromesse. Gli studenti hanno inoltre preso in esame l’elodea, una foglia le cui cellule assorbono l’inquinamento dell’aria e permettono di definirne il grado e hanno riscoperto la “pomella genovese”, un melo poco utilizzato dagli agricoltori a causa delle piccole dimensioni dei suoi frutti, ma che sarebbe conveniente coltivare perchè non richiede l'utilizzo di pesticidi dannosi per l'ambiente. Il simposio vissuto da protagonista Elena Daffini, Francesco Frignani Un giorno, la nostra prof di scienze ci ha comunicato che avremmo partecipato ad un evento di SU18 Mantova e precisamente avremmo dovuto fare una comunicazione al simposio: “Darwin l'evoluzione di un’IDEA”. Dall'inizio dell’anno abbiamo incontrato questo “personaggio” nel nostro percorso di scienze della terra, e ci ha affascinato con la U storia della sua vita, del suo viaggio e delle sue teorie. Abbiamo riflettuto sul percorso intrapreso, abbiamo scelto chi doveva esporre e che cosa... e ora siamo qui, pronti per l’avventura. Francesco ha già pronta la sua presentazione in Power Point, e gli espositori hanno “scaldato” la voce e stanno cercando di sincronizzarsi affinché tutto proceda per il meglio. L’agitazione è comune, ma incoraggiandoci a vicenda siamo riusciti a trasmettere il nostro pensiero al pubblico presente. Alla fine di questa avventura, siamo contenti per l'impresa compiuta e al nostro “bagaglio” di Darwin abbiamo aggiunto tutte le nuove idee raccolte dal confronto con i ragazzi della scuola media di Moglia. Agricoltura, scienze e ambiente... un percorso collettivo Exhibit realizzato da: gruppo interclasse, 2B - 2C - 2D ITAS “C.Gallini” Redazione a cura di: Russo Andrea, Granelli Gabriele, 2BB ITIS “G. Cardano” - Pavia a collaborazione tra scuola e territorio è in grado di proporre nuove idee e di verificare lo stato dell'ambiente in cui viviamo. In questo periodo si parla molto di crisi finanziaria e industriale. In realtà il settore che più soffre è quello dell'agricoltura. L’Istituto ITAS “G. Gallini” di Voghera ha avuto la brillante idea di proporre un’alternativa all'ormai poco conveniente produzione di cereali. L’alternativa ha il nome latino di Isatis Tinctoria e di Gualdo in italiano. Questa pianta, da cui si estrae la indicotina, un colorante vegetale, era molto diffusa nei tempi L antichi. Ora il Gallini è pronto a fornire agli agricoltori tutte le informazioni necessarie alla sua coltivazione, Il progetto più degno di nota è stato quello del biomonitoraggio ambientale attraverso il miele. Questo esperimento consiste nell'analizzare le sostanze inquinanti presenti nel miele. Le api attingono nettare da fiori e piante distanti anche 2-3 km dall’alveare, raccogliendo anche le sostanze inquinanti presenti nel territorio, che si ritrovano poi nel miele. Distribuendo gli alveari in modo opportuno, si riesce quindi a testare l’inquinamento locale. Grazie alle analisi e ai monitoraggi, si è concluso che in alta collina, rispetto alla pianura, è presente un tasso di inquinamento inferiore. I ragazzi dell’Istituto agrario hanno esposto nello spazio a loro dedicato anche cartelloni esplicativi riguardanti altri loro lavori legati al territorio, riferiti alla caratterizzazione di due prodotti locali: la mozzarella di bufala e il peperone di Voghera, concludendo che, mentre le analisi non individuano particolari elementi di tipicità nel primo prodotto, il secondo ha invece caratteristiche organolettiche e nutrizionali particolari e positive, da valorizzare al meglio. quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 3 3 A qualcuno piace Caos Realizzato da: Corso di teatro del Liceo Classico “U. Foscolo” – Pavia Redazione a cura di: Mandirola Elisa, 4A LS, “T. Taramelli” – Pavia uò il battito d’ali di una farfalla in Australia provocare un uragano dall’altra parte del mondo? I giovani attori del corso di teatro del liceo classico “U. Foscolo” di Pavia hanno risposto a questa domanda da dieci milioni di dollari nel neo-ristrutturato Teatro Volta con uno spettacolo divertente e interamente scritto e interpretato dai ragazzi stessi, sotto la direzione artistica del regista Mirko Rizzi, con l’intento di avvicinare noi comuni mortali alla scienza e alla matematica. Per arrivare alla spiegazione del fenomeno hanno creato una sorta di mondo astratto in cui esiste P solo un numero finito di anime che sostano in attesa della rinascita. Fra queste esistono le anime “mai nate” che pongono numerosi interrogativi a quelle più “navigate”. Queste, non sapendo come rispondere, mostrano loro scorci di vita quotidiana divertenti, ma a volte anche amari.Per esempio, la vita di un individuo può essere felice o infelice indipendentemente dal proprio ceto sociale; o un invito a una festa universitaria può cambiare la vita in bene o in male, sia che lo si apra, sia che lo si dimentichi in un libro. <<Come si può prevedere come andrà la tua vita?>> <<Non si può: la vita è... Caos!>>. Qui entra in gioco la La robotica sportiva di Claudio Cavallaro 4C, Noemi Kaci 4B ISIS Marie Curie Tradate vete mai pensato di assistere a una partita di golf tra robot? Alcuni alunni della scuola sperimentale Rinascita di Milano hanno provato a realizzarla e ci sono riusciti con successo. Dopo alcune lezioni teoriche, con l'aiuto del loro insegnante hanno costruito dei piccoli robot creati con i lego e con l'utilizzo di alcuni sensori e altri meccanismi. In questo modo hanno realizzato vari androidi capaci di lanciare palline, compiere movimenti, ritrovare la strada di casa e altro ancora. In particolare, il robot cerca casa è stato in grado di trovare la meta attraverso un semplice sensore ottico che gli permetteva di raggiungere la A postazione richiesta distinguendo il colore nero in cui doveva arrivare, dal colore più chiaro degli altri luoghi. Inoltre questo automa è stato protagonista per noi di un appassionante gara contro un suo simile in cui si sfidavano a trovare la destinazione superando vari ostacoli. Completavano questa famiglia di super atleti meccanici anche il giocatore di bowling e gli staffettisti, tutti creati a regola d’arte da questi ingegneri provetti. Insomma a Scienza Under 18 anche quest’anno giovani scienziati crescono, rendendo possibile un perfetto connubio tra robotica e sport. teoria del pendolo caotico che funziona esattamente come le relazioni umane: Irene ama suonare il pianoforte, Giulia adora leggere, Elena gioca a tennis e Clara scia. Ma anche Alberto ama suonare, leggere, sciare e giocare a tennis... e quindi chi sceglierà? Lui pende, attirato da quattro fronti diversi: forse chiederà di uscire a Irene o a Giulia, a Elena o a Clara, o forse rimarrà sospeso in attesa della scintilla, di quell’attrazione che magicamente gli cambierà la vita. Infinite relazioni magnetiche esistono nel mondo. Ora alle anime non resta che rinascere e scoprirle. Con i Lego costruiamo… un robot! “È bello vedere le cose che si muovono da sole!”. Questa è la considerazione con cui si apre l’intervista ai ragazzi della Scuola Media Quintino di Vona-Speri (MI) che hanno messo in campo le conoscenze derivanti dalla loro prima passione: la tecnologia applicata alla robotica, per costruire il modello di un magazzino “intelligente” in grado di smistare le merci costituite, in questo caso, da costruzioni di Lego. Colpisce, innanzitutto, la spontaneità con cui i piccoli ingegneri illustrano le fasi della produzione e i componenti elettronici del prodotto finale, padroneggiando una terminologia specifica sconosciuta ai più, senza rendersene conto. Chiudi gli occhi… per vedere in tutti i sensi! Camilla Airoldi e Gionata De Stefanis, classe 3AC, laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie” Tradate (Va) Redazione a cura di: Mandirola Elisa, 4A LS, "T. Taramelli" – Pavia i comincia con il tatto e si finisce con la vista, in questo percorso multisensoriale ideato dalla classe seconda media dell’Istituto Sperimentale “Rinascita” (Milano). Il progetto, protrattosi durante tutto l’anno scolastico, ha consentito ai ragazzi di amplia- S re le proprie conoscenze e di mettere in campo aggiunto un “diario di bordo” con le proprie variegate capacità creative. impressioni. Al termine di questa esperienza, gli alunni hanno potuto rendersi conto dell’imI ragazzi sono stati accompagnati nel cammino portanza della conoscenza sensibile, spesso alla scoperta dei cinque sensi da dettagliate data per scontata e quindi apprezzata solo schede scientifiche, a cui poi essi hanno quando se ne viene privati. quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 4 Speciale La scienza diventa dei ragazzi! Redazione a cura di: Le classi Terze dell’Istituto Comprensivo L. Ciulli Paratore uest’anno il nostro Istituto ha aderito ad una manifestazione per la promozione dell’insegnamento delle scienze attraverso la sperimentazione sul campo. Gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo e secondo grado sono stati invitati a preparare degli “exhibit” riguardanti i vari argomenti scientifici affrontati durante il corso dell’anno scolastico. Ogni gruppo di ragazzi ha allestito il proprio stand dove realizzare l’esperimento deciso. La manifestazione tenutasi il giorno 4 Maggio ha avuto inizio alle ore nove e venti e si è conclusa alle ore diciotto e trenta; gli stand sono stati allestiti nel Chiostro di San Domenico, bellissima struttura risalente al 1330. All’interno di ogni team i vari componenti si alternavano nella spiegazione dell’esperimento coinvolgendo gli spettatori con domande e colpi di scena. Q Molte persone hanno partecipato a questo evento come spettatori e tutti hanno manifestato la propria approvazione verso l’impegno e la professionalità dei ragazzi che si sono cimentati in questa prova diventando per un giorno loro stessi insegnanti. Alcuni degli “exhibit” più interessanti secondo l’opinione pubblica sono stati “Il palloncino magico” e “Navigando con la I B”. Una nota “spaziale” alla manifestazione è stata data dai ragazzi del Liceo Scientifico “Luca Da Penne” che hanno mostrato il funzionamento di un telescopio solare; i partecipanti hanno potuto osservare direttamente alcune protuberanze e macchie solari, quando il sole era presente. Gli alunni hanno evidenziato le loro impressioni riguardo la manifestazione e sono stati concordi nell’affermare che le L’infinito tra matematica e poesia Giorgio Sala, Gianmarco Rossi exhibit che ci ha maggiormente incuriosito e interessato è stato quello che hanno presentato i ragazzi dell’istituto comprensivo di Reggiolo: il tema proposto è l’infinito. Per rappresentarlo, viene utilizzato come simbolo un 8rovesciato, che fu adottato da John Wallis. Esso porta ad una dimensione che è possibile solo immaginare. Tale simbolo ha un’origine celtica perchè queste popolazioni credevano nella reincarnazione quindi immaginavano un ciclo di vita infinito. Per spiegarne il significato si utilizzano molto spesso dei paradossi come quello di Achille e la Tartaruga o quello dell’Albergo di Hilbert (per ulteriori informazioni o chiarimenti su questi paradossi, è possibile visitare il giornale online www.tuttosu18.info.net). Esponendoci alcuni semplici esempi siamo inoltre riusciti a capire che un insieme infinito, come quello dei numeri naturali, può avere tanti elementi quanti un sottoinsieme proprio come quello dei quadrati degli stessi numeri I ragazzi dell’exhibit hanno dato anche un valore filosofico e poetico a questo termine e l’hanno associato ad una poesia molto famosa del grande poeta Giacomo Leopardi: “L’Infinito” scritta nel 1820. Egli mentre si trovava nel giardino di casa, sul monte Tabor, nelle Marche, vedeva davanti a sé una siepe che copriva la sua vista verso l’orizzonte... In quella situazione immaginò che oltre quell’ostacolo ci fosse l’infinito… L’ IL GIORNALINO SCIENTIFICO DELLA SCUOLA BREDA LABORATORIO POMERIDIANO A.S. 2009-2010 scienze apprese in questa maniera sono molto più interessanti e divertenti; attraverso la sperimentazione essi si sentono più coinvolti e vicini a quella scienza che invece sui libri di scuola appare così distante dal loro vissuto. La cosa che colpisce è l’entusiasmo e l’impegno che i partecipanti hanno messo in campo per realizzare tale evento. Queste manifestazioni sono utili soprattutto per avvicinare noi studenti allo studio delle materie scientifiche facendoci capire che tutto quello che ci circonda, il mondo in cui viviamo e la nostra vita sono governati da leggi matematiche e fisiche. Noi, veterani di questa scuola, ci auguriamo che queste attività continuino per noi e per i nostri successori. quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 5 Dentro l’Acqua! Exhibit realizzato da: 1A,1B - I.C. “Marie Curie” San Martino Siccomario- Pavia Redazione a cura di: Carola Torriani, Cristina Costanda 2BB ITIS G. Cardano- Pavia I ragazzi delle classi 1A e 1B si sono uniti per realizzare un progetto sull’acqua... Anzi non solo un progetto! Sul loro banco ci sono tantissimi esperimenti tutti realizzati nelle loro classi e tutti riguardanti l’acqua. Il primo mostrava le pulci d’acqua, chiamate anche Dafnie, che sono state catturate dalla superficie di un pozza d’acqua. Il secondo invece è un barattolo sottovuoto, riempito di terra, acqua e piante che sono poi cresciute autonomamente utilizzando solo le proprie risorse, cioè sfruttando la fotosintesi clorofiliana. Hanno inoltre ricreato un ecosistema inserendo in una vasca per i pesci acqua, sabbia, ghiaia, pianticelle, lumache di acqua dolce e microorganismi che tutti insieme hanno formato una specie di biosfera in miniatura. Il terzo esperimento mostra l’effetto dell’elettrolisi. Ad esperimento finito si nota che l’idrogeno è il doppio dell’ossigeno, confermando la formula H2O. Un altro esperimento è quello dei Triops, piccoli crostacei dell’era dei dinosauri, che vivono in pozze d’acqua calma e non fredda oppure se ridotti in cattività devono essere mantenuti in contenitori riempiti d’acqua distillata. Sono chiamati così perchè sono muniti di tre occhi: due per veder i predatori e l’ultimo, sottocutaneo, per vedere la luce. Le uova di questi strani animali sopravvivono anche per mesi fuori dall’acqua. I bambini della Marie Curie mostrano anche altri esperimenti che hanno testato su tre diversi tipi di acqua: acqua di stagno, acqua del Ticino e acqua potabile. Il grado di inquinamento dovuto ad animali è alto soprattutto nello stagno, decresce 5 nel ticino e soprattutto nell’acqua potabile. L’inquinamento dovuto a nitrati, come fertilizzanti, è presente maggiormente nel ticino e in quantità minore anche nell’acqua potabile. Hanno inoltre analizzato i tre diversi tipi di acqua alla ricerca di funghi e batteri non trovando nessun risultato proccupante nell’acqua potabile, mentre le altre due acque ne sono infestate. Anche nell’aria che respiriamo ne sono presenti di vari tipi. Come ultimo esperimento hanno analizzato quanti batteri e funghi si depositano sulle nostre mani ogni giorno maneggiando oggetti di ogni tipo ed è risultato che il luogo dove sono maggiormente presenti sono proprio le nostre mani! Dopo questa shoccante verità aspettiamo che questi bambini diventino i nuovi scienziati di domani e che ci salvino da tutti i funghi e i batteri che ci possono attaccare in futuro. quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:41 Pagina 6 Speciale Come creare un’essenza o una saponetta profumata ITIS M. Curie di Milano uest’anno Come creare un’essenza o una saponetta profumata in casa? Ce lo dicono alcune studentesse dell’ITIS M. Curie di Milano, specializzate nella produzione di creme e saponi ricavati dalla lavorazione di fiori ed erbe che coltivano nell’orto della scuola. Attraverso un semplice processo di macerazione, filtrazione e scolatura, l’olio essenziale ricavato dai petali e dalle foglie essiccati chiamato “oleito" (pochissimo in confronto alla quantità di materiale utilizzato!) viene aggiunto a saponi e creme per dare profumo e beneficio; infatti grazie agli estratti di Calendula e Lavanda si riescono a creare creme antirughe, per pelli screpolate o addirittura balsami e sciroppi ricchi di principi attivi e curativi eccezionali. Purtroppo le ragazze non possono mettere in commercio questi prodotti, perciò li utilizzano esclusivamente per uso personale… ma vi assicuriamo che dopo la prova delle loro creme, la nostra pelle è rimasta profumata, morbida e setosa per tutto il resto della giornata! Per ulteriori informazioni www.itiscurie.it Q quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:41 Pagina 7 Gira, tira solleva …. Stop Le idee dei giovani diventano progetti 7 di Federico Bionda IV AP laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie” Tradate (Va) atemi una leva e solleverò il mondo”, diceva Archiemede, e questa antica frase è stata riproposta nella manifestazione scienza under 18 che si è tenuta nel 5,6 e 7 maggio a Milano, il cui motto è stato “Gira, tira solleva …. Stop” dalla scuola media King di Masate. La manifestazione ha messo in scena vari stand, in cui i ragazzi hanno mostrato al pubblico i loro progetti, in merito alla robotica, all’eruzione dei vulcani e ad atri argomenti di ambito scientifico, da loro stessi realizzati grazie all’aiuto degli insegnanti. I ragazzi delle scuole elementari e medie hanno messo inscena i loro progetti, e fra i ventiquattro presenti alcuni hanno attirato l’attenzione dei visitatori grazie alla grande varietà degli argomenti analizzati. Di grande attualità è lo stand sulle energie rinnovabili, in cui i ragazzi hanno mostrato il funzionamento delle macchine a idrogeno. È stato infatti mostrato come fosse possibile ridurre l’impatto ambientale a causa dell’inquinamento facendo ricorso a macchine che permettono la scissione dell’idrogeno dall’ossigeno nell’acqua. Inoltre è stato anche spie- “D gato il funzionamento di impianti fotovoltaici hanno potuto sperimentare dei giochi in cui e elettrici in cui si riesce a ricavare energia hanno potuto divertirsi imparando così le grazie all’utilizzo di questi sistemi. Queste leggi di Pitagora e le sue scoperte. proposte hanno così permesso di mostrare ai Questi sono solo alcuni dei molteplici, vari e giovani le innovate forme di energia rinnova- interessanti stand che sono stati presentati i bile che permetterebbero anche in Italia i tassi vari esperimenti e progetti che le scuole di inquinamento, purtroppo ancora molto ele- hanno realizzato grazie all’iuto degli insegnanvati in Italia e ridotti invece negli altri paesi ti. Tutta la mostra è all’insegna di un Nuovo europei grazie all’utilizzo di pannelli o centra- modo di conoscere in cui al solito modo di li idroelettriche e termoelettriche. conoscere basato su un insegnamento nozioIn altri stand invece i ragazzi hanno mostrato nistico e pedante si è sostituito un nuovo come fosse possibile utilizzare meccanismi modo di conoscere divertente e appassionanmolto semplici basati sull’uso di diversi byte te che stimola l’inventiva e le capacità dei gioper programmare elettronicamente i trasporti vani, i futuri cittadini del domani. di merci in ambito aziendale, grazie all’utilizzo di motori e input elettronici completamente computerizzati. In un altro invece è stato mostrato come, grazie all’utilizzo di strumenti molto semplici, fra cui leve realizzate con pezzi di legno, fili e dei piccoli pesi denominati mobiles, sia possibile creare degli edifici in cui si possano utilizzare questi meccanismi. L’istituto sperimentale Rinascita ha invece ideato un gioco a quiz a cui sono stati affiancato delle attività ludiche in cui i visitatori Exhibit realizzato da:1CL IS “A. Volta” - Pavia Alla scoperta dell’anima dei vulcani Articolo a cura di: Crepaldi Marco, Ghisi Angelo, Indimberge Daniel 3BI ITIS “G.Cardano” - Pavia L Una scuola a tutto riciclo Ecoscuole in rete Exhibit realizzato da: 1AG, 2GG, 1DG, 2DG, 1EG, 2EG, 3EG, ISS “A. Volta” - Pavia Redazione a cura di: Alice Martina Sedilesu, 1CS “A. Cairoli” - Pavia U na scuola a tutto riciclo. Alcune classi dell’Istituto Volta di Pavia hanno ricavato dalle batterie elettriche piombo successivamente fuso e lavorato per ottenere varie forme. Il piombo liquido è stato immerso in una pentola piena di acqua calda, e si è osservato come il metallo si deposita sul fondo creando una patina; se invece il piombo viene versato in una pentola di acqua fredda si nota che rimane a galla e acquista una forma spugnosa. Gli studenti si sono poi cimentati nel creare “un’opera d’arte” con il piombo in forma spugnosa: un disegno su un cartoncino nero. Il piombo fuso in un pentolino bucato sul fondo, è stato fatto colare sul cartoncino creando forme artistiche. Nell’exhibit gli studenti hanno realizzato un’altra attività molto divertente: un gioco dell’oca costruito interamente con materiali riciclati come plastica e carta. a classe 1CL dell’istituto “A. Volta” durante questa manifestazione si occupa di un tema che è purtroppo divenuto di attualità a causa di spiacevoli episodi riguardanti i traffici aerei: i vulcani. Tolti dal contesto abituale in cui si trovano questi particolari monti vengono rappresentati nello stand in tutte le loro diverse forme (esplosivi, effusivi, lineari, hot spot e estinti) mediante l’utilizzo di scatole di scarpe e cartapesta. Il progetto si presenta particolarmente interessante in quanto la rappresentazione è vista in due prospettive diverse: una che raffigura il vulcano all’interno del suo paesaggio naturale e l’altra che ce ne mostra le componenti più interne in sezione. Geoart, ovvero l’arte del rappresentare la Terra, è un progetto che è nato quasi per caso, in una giornata di neve durante la quale i pochi alunni presenti si sono appassionati a questa realtà grazie a un documentario in DVD. Un modo davvero creativo di passare il tempo! quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 8 Speciale Il peperoncino: la droga dei poveri Exhibit realizzato da:2ODB, 2ODA, 2EL, 1ODB, 2E, 1MTD, 2TB, 2EL IPSIA “Cremona” - Pavia 1DB, 1FB, 1EB ITIS “G. Cardano” - Pavia Articolo a cura di: Mandirola Elisa 4A LS “T. Taramelli” - Pavia Q uest’anno alcuni ragazzi stranieri degli istituti IPSIA “Cremona” e ITIS “Cardano” di Pavia si sonoriuniti sotto un’unica bandiera, un filo conduttore che congiunge tutti i loro paesi d’origine: il peperoncino. Dall'Egitto alla Polonia, dalla Bulgaria all'India, dalla Romania a Santo Domingo, dal Senegal al Pakistan, il peperoncino è la spezia più usata al mondo.Il peperoncino è stato denominato “la droga dei poveri” perché dal XV sec in poi, a differenza di quelle orientali in voga allora, è stata la spezia più conveniente e più facilmente coltivabile. Infatti, dopo l’importazione dal nuovo continente a opera di Cristoforo Colombo, questa spezia si diffuse rapidamente in Europa, in Asia e in Africa per poi tornare nella sua terra d’origine e diventare l’ingrediente base di tutta la cucina Sud-Americana. C’è chi lo chiama “sua maestà il peperoncino”... Ma come mai tanta popolarità? I ragazzi ci spiegano che oltre ad essere un alimento gustoso e stuzzicante è anche un efficace antibatterico e un robusto corroborante ricco di vitamina C, che ha aiutato l’uomo a superare il difficile esame della selezione naturale e che continua ad aiutare uccelli di ogni tipo nel cambio del piumaggio; tutto ciò grazie a una sostanza chimica chiamata Capsaicina che è anche in grado di ingannare i termorecettori situati all’interno della nostra bocca provocando una piacevole sensazione di calore, ad alcuni, o una sensazione di forte e sgradevole bruciore ad altri. Il “bruciore” è stato oggetto di studi di un importante chimico statunitense, Wilbur Scoville, che ha creato una scala – scala Scoville – che attraverso il S.O.T. (Scoville Organoleptic Test) misura la “piccantezza” degli alimenti. Ma il peperoncino ha anche altri mille usi. Per esempio viene ancora usato nell'ippica: applicato sulle zampe del cavallo garantisce massime prestazioni. Oppure è famoso lo spray al peperoncino, utilizzato in polizia, il quale, avendo una altissima concentrazione di Capsaicina, è assai urticante. Ma attenzione: se ingerita la capsaicina pura può provocare gravi danni. Addirittura, 15 grammi di questa sostanza possono causare la morte in un individuo di 70 Kg essendo prima in classifica nella scala Scoville: 16 milioni di gradi Scoville. Provate anche voi a macinare del peperoncino sulla vostra pasta al pomodoro ma... attenzione a non “scottarvi”! Il magazzino del futuro La robotizzazione in età industriale, il futuro della nuova industria Scuola Quintino di Vona Speri classe 3h Articolo a cura di: Federico Bionda IV AP laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie” Tradate (Va) ConoScienza... UNDER 18 Redazione a cura di: Anelli Cinzia, 4BT, IPSS “Cossa” - Pavia L’ utile e il dilettevole; ma non solo: divertimento, conoscenza, interazione. Di cosa si tratta? Di Scienza Under 18, fiera che per il settimo anno consecutivo ha luogo nel loggiato del Castello di Pavia. Per tre giorni, dal 5 al 7 maggio, studenti di ogni età, dalle elementari alle superiori, hanno l'occasione di dimostrare le proprie conoscenze, di approfondire nella pratica argomenti studiati sui banchi di scuola. All'ingresso, i ragazzi dell'accoglienza, in divisa, sorridenti e disponibili, accolgono i visitatori, dando loro informazioni e indicazioni.Quindi si arriva alla fiera vera e propria. Si trova di tutto: dagli esperimenti chimici, elettronici, culinari a mostre d'arte, ogni aspetto della vita oggi è visto attraverso occhio scientifico. In una piacevole passeggiata al Castello, tra bolle di sapone, quadri e musica, i visitatori, studenti e non, interagiscono con gli espositori, dimostrando interesse e voglia di imparare. Insieme a loro, i ragazzi della redazione lavorano alla realizzazione di un giornale e, intervistando i singoli espositori, i loro insegnanti, i visitatori, tutti coloro che in qualche modo hanno dato il loro contributo, fotografando momenti ed esperienze, danno una testimonianza in più dell'evento, partecipandovi quindi anch'essi in modo attivo. Il risultato è un'esperienza che unisce, diverte, interessa, stimola e gratifica, che dà soddisfazione a tutti, un incentivo ad impegnarsi, un ricordo piacevole che verrà conservato nel tempo. I ragazzi della terza media dell’istituto Quintino di Vona Speri hanno progettato un sistema automatizzato e robotizzato su un moderno meccanismo di carico e scarico di merci nei magazzini. L’intero apparato si basa su input elettronici che vengono azionati tramite un computer, che è collegato attraverso l’interfaccia a sensori ottici, tattili e a dei motori che azionano i meccanismi. Tutto inizia con un riconoscimento tramite dei sensori ottici del tipo di merce, che viene trasportato attraverso un carrello ad un braccio meccanico, che partendo automaticamente posiziona il prodotto sulla prima postazione libera tra le sette presenti. Il movimento di scarico viene sempre azionato mediante il computer che seleziona la merce sollevata dal braccio e riposizionata sul carrello. L’oggetto viene poi prelevati dai ragazzi e il ciclo rincomincia ogni qualvolta lo si desideri. L’intero impianto è stato realizzato con dei Lego e con dei sistemi di lettura di codici, in cui diversi byte corrispondono a input diversi. Il sistema di simulazione di magazzino robotico è stato chiamato Molly in onore del professore che ha coordinato il lavoro di progettazione e ne ha contribuito alla realizzazione. I ragazzi hanno illustrato il funzionamento del sistema in modo esauriente e l’intera realizzazione risulta essere molto complessa ma anche innovativa per un possibile utilizzo in ambito aziendale. Le informazioni sul progetto si possono trovare sul sito della loro scuola. Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi Redazione centrale: Agenzia dei ragazzi, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano, Tel. 02 54178247, Fax 02 54178222, E-mail: [email protected] www.agenziadeiragazzi.net Editore: Arciragazzi Comitato Milanese, Via Adige,11 - 20135 Milano Progetto grafico: Studio Quasar (Carlo Bogani e Elena Montesi) - Stampa: Altavia Italia